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Nashville 3×20: promo dell’episodio “Time Changes Things”

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Il network americano della ABC ha diffuso il promo ufficiale di Nashville 3×20, il ventesimo episodio che si intitolerà “Time Changes Things”:

Nashville 3Nashville è una serie televisiva statunitense creata da Callie Khouri e trasmessa sul network ABC dal 10 ottobre 2012, mentre l’episodio pilota era già stato distribuito online su Hulu, iTunes e ABC.com.

La serie, con protagoniste Connie Britton e Hayden Panettiere, è incentrata sulla rivalità tra due note cantanti della musica country, la quarantenne Rayna Jaymes e l’adolescente Juliette Barnes, toccando temi familiari, sentimentali e politici sullo sfondo della città di Nashville.

Rayna Jaymes è un’affermata cantante sulla quarantina, considerata la “Regina della musica country”, tuttavia, il suo ultimo album non sta vendendo quanto sperato e il suo tour si rivelando un mezzo flop. La sua casa discografica le suggerisce di intraprendere un tour con la stella nascente del country Juliette Barnes, giovane e sexy cantante che ha venduto milioni di copie. Ad ogni modo Juliette, vedendo Rayna come superata, rifiuta la proposta, allo stesso tempo Rayna, che non ama lo stile musicale di Juliette, respinge un tour congiunto. Le due donne entrano così in conflitto per imporsi sul mercato discografico e ottenere il chitarrista Deacon Claybourne, ex amante e compagno di band di Rayna, per i rispettivi tour. La vita di Rayna si complica ulteriormente quando suo padre, l’uomo d’affari milionario Lamar Wyatt, convince il marito, Teddy Conrad, a correre per la carica di sindaco di Nashville.

Nashville 3×05: anticipazioni e promo

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Si intitola Road HappyNashville 3×05, la quinta puntata della terza stagione della serie televisiva Nashville, che andrà in onda sul network americano ABC.

In Nashville 3×05 Juliette cerca di trovare un modo per nascondere la gravidanza in previsione di una scena di sesso con la star del film che sta girando, Noah, Rayna scopre che dopo che la sua fama è aumentata grazie al sodalizio con Luke le sue due figlie si sentono fuori posto ed infelici, Kiley dice a Gunnar che lascerà a breve la città, Will inizia a fare una serie di errori che potrebbero compromettere la sua carriera e Scarlett trae ispirazione da un senzatetto.

Nashville 3: anticipazioni sul ruolo di Hayden Panettiere

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Si è conclusa con un discreto successo la seconda stagione e oggi vi segnaliamo alcune anticipazioni di Nashville 3 che riguardano il personaggio della bella  Hayden Panettiere.

In Nashville 3,  Hayden Panettiere è rimasta sconvolta quando ha scoperto cos’accadrà aJuliette e questo non ci fa sperare niente di buono per il suo rapporto con Avery, che di certo non è il ragazzo che perdona e dimentica

Nashville 3Nashville è una serie televisiva statunitense creata da Callie Khouri e trasmessa sul network ABC dal 10 ottobre 2012, mentre l’episodio pilota era già stato distribuito online su Hulu, iTunes e ABC.com.

La serie, con protagoniste Connie Britton e Hayden Panettiere, è incentrata sulla rivalità tra due note cantanti della musica country, la quarantenne Rayna Jaymes e l’adolescente Juliette Barnes, toccando temi familiari, sentimentali e politici sullo sfondo della città di Nashville.

Rayna Jaymes è un’affermata cantante sulla quarantina, considerata la “Regina della musica country”, tuttavia, il suo ultimo album non sta vendendo quanto sperato e il suo tour si rivelando un mezzo flop. La sua casa discografica le suggerisce di intraprendere un tour con la stella nascente del country Juliette Barnes, giovane e sexy cantante che ha venduto milioni di copie. Ad ogni modo Juliette, vedendo Rayna come superata, rifiuta la proposta, allo stesso tempo Rayna, che non ama lo stile musicale di Juliette, respinge un tour congiunto. Le due donne entrano così in conflitto per imporsi sul mercato discografico e ottenere il chitarrista Deacon Claybourne, ex amante e compagno di band di Rayna, per i rispettivi tour. La vita di Rayna si complica ulteriormente quando suo padre, l’uomo d’affari milionario Lamar Wyatt, convince il marito, Teddy Conrad, a correre per la carica di sindaco di Nashville.

Nashville 3: anticipazioni su Zoey

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Manca poco all’arrivo dei nuovi episodi di Nashville 3, il terzo ciclo di episodi della serie che ha debuttato la scorsa settimana. Oggi nell’attesa vi svegliamo alcune anticipazioni che riguardano il personaggio Zoey.

In Nashville 3 Zoey non sarà felice quando Kiley si presenterà in città nell’episodio che andrà in onda il prossimo otto ottobre e si sentirà minacciata dato che con Gunnar c’è un trascorso abbastanza intenso.

Nashville è una serie televisiva statunitense creata da Callie Khouri e trasmessa sul network ABC dal 10 ottobre 2012, mentre l’episodio pilota era già stato distribuito online su Hulu, iTunes e ABC.com.

La serie, con protagoniste Connie Britton e Hayden Panettiere, è incentrata sulla rivalità tra due note cantanti della musica country, la quarantenne Rayna Jaymes e l’adolescente Juliette Barnes, toccando temi familiari, sentimentali e politici sullo sfondo della città di Nashville.

Rayna Jaymes è un’affermata cantante sulla quarantina, considerata la “Regina della musica country”, tuttavia, il suo ultimo album non sta vendendo quanto sperato e il suo tour si rivelando un mezzo flop. La sua casa discografica le suggerisce di intraprendere un tour con la stella nascente del country Juliette Barnes, giovane e sexy cantante che ha venduto milioni di copie. Ad ogni modo Juliette, vedendo Rayna come superata, rifiuta la proposta, allo stesso tempo Rayna, che non ama lo stile musicale di Juliette, respinge un tour congiunto. Le due donne entrano così in conflitto per imporsi sul mercato discografico e ottenere il chitarrista Deacon Claybourne, ex amante e compagno di band di Rayna, per i rispettivi tour. La vita di Rayna si complica ulteriormente quando suo padre, l’uomo d’affari milionario Lamar Wyatt, convince il marito, Teddy Conrad, a correre per la carica di sindaco di Nashville.

Nascono i POP Awards: i Premi Online del Pubblico

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Nascono i POP Awards: i Premi Online del Pubblico

Nascono i POP Awards: i Premi Online del Pubblico. Un sito per votare il meglio dell’anno tra le uscite cinematografiche e seriali, al cinema e su piattaforma. Stelline, pallini, asterischi, pollici, su base 10 o su base 5. In qualunque forma lo esprimiate, dare il voto a un film o a una serie tv è un elemento che unisce critica e pubblico, spettatori occasionali e cinefili appassionati, chi il cinema lo fa e chi lo vede. Diverso è il modo in cui ognuno lo esprime, ma per tutti è (o quantomeno dovrebbe essere) un gioco irresistibile, specie perché, per quanto pratica serissima, esprimere giudizi e classifiche di merito è soprattutto un modo per segnalare, consigliare, relazionarsi e giocare con le proprie passioni.

Generalmente la fine dell’anno è proprio quel momento in cui arrivano le classifiche con “il meglio di” proposto da critici, redazioni, esperti. Ma cosa ne pensa il pubblico? Quali sono i film che hanno segnato l’immaginario collettivo e resteranno nelle memorie esperienziali di questo 2023?

Per saperlo un network siti di cinema formato da CiakClub, Cinefilos, Cinemadvisor, CinemaSerieTV, Il Cineocchio, longtakeScreenWorld, che hanno deciso di mettere da parte la concorrenza reciproca e unire le forze per creare i POP Awards (Premi Online del Pubblico): non sono solo dei premi, ma un modo per stare insieme, collaborare e riconoscerci come parte di qualcosa, soprattutto di quella cultura pop che forma l’immaginario collettivo capace di unire persone, generazioni e culture differenti.

20 categorie per fare il punto sui personaggi, le scene e le storie che ci sono rimaste dentro, tra film e serie tv usciti in Italia dal 1° gennaio al 21 dicembre 2023 tra cinema, tv e piattaforme. Chiunque può partecipare ai POP Awards! Le nomination saranno annunciate il 21 dicembre sul sito www.popawards.it dovesi potrà votare dal 23 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024 scegliendo i propri preferiti per tutte o solo alcune tra le categorie classiche come miglior film, migliore serie, miglior interpretazione, e tra quelle più POP come miglior tormentone, miglior scena strappalacrime e miglior boomer.

Ogni voto conta ed esprimerlo ai POP Awards regala la possibilità di unire i flussi delle proprie passioni e consegnare a nominati e vincitori un importante premio che ne riconosce il forte impatto sul nostro immaginario collettivo. I vincitori dei POP Awards saranno annunciati il 15 gennaio 2024.

Il sito www.popawards.it è stato realizzato da Move Forward, agenzia di Digital Business che offre servizi di consulenza a 360 gradi nel mondo digitale, il cui focus è quello di soluzioni innovative e personalizzate per i loro clienti, basate su analisi, creatività e tecnologia. POP Awards ha già ricevuto l’endorsement di numerosi creator e il sostegno di Studio Méliès che ne ha realizzato il trailer.

Venite a votare con noi su www.popawards.it

Segui i POP Awards sui social:

Nascita di una Nazione di David Wark Griffith compie 100 anni

Nascita di una Nazione di David Wark Griffith compie 100 anni

In più di un’occasione il cinema ha mostrato sui propri schermi i conflitti e le sanguinose battaglie di edificazione che hanno contribuito a formare imperi e nazioni, miscelando storia e finzione con lo scopo di mantenere vivo il sentimento di fedeltà e di unificazione fra i popoli e le proprie origini. Era il lontano 1915 quando il regista americano David Wark Griffith, uno dei grandi padri del cinema narrativo e vero e proprio rivoluzionario del linguaggio filmico delle origini, dopo essere rimasto colpito dal kolossal storico-mitologico italiano Cabiria di Giovanni Pastrone, decise di realizzare un altrettanto maestoso e potente affresco per immagini con cui narrare l’edificazione della nazione americana attraverso la terribile vicenda della Guerra di Secessione, mutuando dal capolavoro italiano del 1914 la struttura narrativa in cui raccontare una grande storia attraverso tante piccole vicende intime ed isolate.

Godendo della piena libertà offertagli dalla casa produttrice Mutual e attingendo a piene mani da alcune grandi opere storico-letterarie come History of American People di Willson e grandi romanzi nazionali del calibro di The Clansman e The Leopard’s Spots di Thomas F. Dixon Jr., Griffith riuscì nella titanica impresa di realizzare Nascita di una nazione, una pellicola innovativa e spettacolare dal punto di vista tecnico, narrativo e scenografico, in cui il regista americano racconta in ben 190 minuti le vicende di due famiglie americane, gli Stoneman sudisti e i Cameron nordisti, il cui amore condiviso da parte dei rispettivi figli viene travolto e messo a dura prova dalle catastrofiche conseguente della Guerra Civile, in un arco di tempo che dal 1860 al 1877 vede le piccole storie di affetti e struggimenti muoversi sullo sfondo di alcuni grandi eventi storici, come l’assassinio del presidente Licoln (rappresentato con la solennità e il rispetto di un quadro) e l’avvento dell’abolizionismo per la schiavitù dei neri americani, a cui fa seguito una tremenda rivolta da parte del neonato Ku Klux Klan.

All’interno di questa complessa epopea di celluloide, Griffith ebbe modo di formalizzare e consolidare tutta una serie di espedienti tecnico-narrativi sviluppatisi già all’inizio degli anni ’10 e che diventeranno di li in poi le basi del cinema istituzionale, con una particolare attenzione per l’uso dei raccordi di movimento e direzione (la coerenza negli spostamenti dei personaggi da un’inquadratura all’altra), un uso intensivo dei primi piani poetici per comunicare emozioni e una complessa articolazione negli attacchi fra le inquadrature, soprattutto tramite numerosi montaggi alternati simultanei (sequenze che sivolgono nello stesso momento ma in luoghi diversi), fino a sfociare con quella che diventerà la sua cifra stilistica più innovativa, il last-minute rescue (letteralmente “salvataggio all’ultimo minuto”).

Da un punto di vista narrativo Griffith decise di seguire la sua ormai consolidata poetica, secondo la quale il racconto filmico doveva avere principalmente lo scopo di educare storicamente e moralmente attraverso il mito e la storia, e per questo decise di unire fra loro eventi storici realmente accaduti con puri espedienti di finzione e libere interpretazione, soprattutto nel modo di affrontare il tema dell’abolizione della schiavitù e della libertà della popolazione di colore nel sud. Il regista infatti, facendo trapelare più che chiaramente le sue solide origini sudiste e conservatrici, dipinse i neri come una popolazione di zoticoni e delinquenti, dediti all’alcolismo e mossi dall’ambizione di conquistare il potere politico nel Congresso con l’intento di schiavizzare a loro volta gli abilitanti del Sud, prima di essere fermati in tempo e repressi dal “salvifico” e “provvidenziale” intervento dei membri del Ku Klux Klan, rappresentati come veri eroi della nazione.

A causa di questo più che lampante sostrato razzista e xenofobo, dopo la prima proiezione pubblica americana dell’8 febbraio 1915, Nascita di una nazione venne pesantemente criticato e condannato non solo dai gruppi per il rispetto della dignità delle minoranze etniche, ma soprattutto dal grande pubblico, il quale non approvò per nulla lo sfoggio di retorica conservatrice del regista americano. A questo punto Griffith, per smentire le tremende voci nei suoi confronti, decise di realizzare nel 1916 Intollerance, una nuova epopea cinematografica questa volta chiaramente polarizzata verso l’aperta condanna contro ogni forma di intolleranza e sopruso esercitato nel corso della storia. Malgrado tutte le controversie e le speculazioni che hanno attraversato il film e il suo regista, Nascita di una nazione rimane sempre e comunque uno dei grandi capolavori del cinema americano e internazionale delle origini, un’opera complessa e magnifica nel linguaggio e nelle tematiche, giunta orgogliosamente quest’anno a spegnere le sue 100 candeline, dimostrando una freschezza e una forza che le hanno permesso di arrivare indenne al secolo di vita, testimonianza storica della meraviglia che il cinema è stato in grado di creare e di come esso sia in grado di trasmette ancora oggi i suoi pallidi riflessi.

Nascerà a Cinecittà il primo Museo Nazionale del Cinema Italiano

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Verrò inaugurato a Roma il primo Museo Nazionale del Cinema Italiano. L’ambizioso progetto, annunciato dal ministro dei beni culturali e del turismo Dario Franceschini, nascerà all’interno di Cinecittà, studios emblema del cinema italiano, conosciuti in tutto il mondo e set di alcune delle più importanti pellicole della storia di Hollywood.

Non è stata ancora stabilita l’area in cui sorgerà il museo che, secondo le prime indiscrezioni trapelate in rete, dedicherà un ampio spazio alla multimedialità, con tantissimi filmati e fotografie d’epoca (inclusi materiali di scena) che aiuteranno i visitatori a ripercorrere la grande storia del cinema italiano.

In merito al progetto, Franceschini ha dichiarato: “In Italia abbiamo il bellissimo Museo del Cinema di Torino. Però, è un museo che parla del cinema a livello mondiale. Credo sia molto importante, anche e soprattutto per i giovani, avere un luogo in cui si racconta la meravigliosa storia del cinema italiano. Un progetto del genere non può che nascere a Cinecittà, culla del cinema italiano”.

Fonte

Nasce True Colours Virtual Cinema

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Nasce True Colours Virtual Cinema

True Colours Virtual Cinema è l’iniziativa che True Colours propone ai suoi partner internazionali in risposta all’emergenza COVID-19 che sta mettendo in difficoltà festival, rassegne e sale cinematografiche, in tutti i paesi del mondo. Fondata circa cinque anni fa da Lucky Red e Indigo Film e affermatasi come azienda leader della distribuzione internazionale del cinema italiano, True Colours ha creato una screening room online, una vera e propria sala virtuale che sarà a disposizione di qualsiasi operatore del settore che voglia proporre al suo pubblico i titoli presenti nel catalogo della società.

In questo modo tutti gli appassionati di cinema italiano nel mondo potranno continuare a fruire del meglio della cinematografia del nostro paese nonostante la chiusura delle sale. Il servizio permette di creare veri e propri eventi di cinema online ed è dedicato esclusivamente a festival, Istituti di Cultura, scuole, università, associazioni culturali, e qualunque organizzazione o esercente che desideri mostrare al proprio pubblico, limitatamente al proprio territorio, i titoli che True Colours propone. 

Siamo stati tutti colpiti dall’improvvisa e globale diffusione della pandemia – ha affermato Gaetano Maiorino, Managing Director della True Colours – ma questa situazione drammatica ci ha costretto anche a pensare a una nuova modalità di circolazione per i nostri film. True Colours Virtual Cinema non è un canale VOD – prosegue Maiorino – ma un servizio a disposizione dei nostri partner locali, per noi importantissimi sui vari territori, per continuare a portare nel mondo le storie che ci sono state affidate dai produttori con cui collaboriamo. Con questa iniziativa il pubblico appassionato di cinema italiano, avrà modo di continuare a ridere con le nostre commedie, emozionarsi con i nostri film d’autore, intrattenersi in piena sicurezza grazie ad una modalità di proiezione alternativa, in attesa di poter tornare tutti insieme in sala, che per noi è comunque il naturale canale di fruizione del prodotto cinematografico”.

Il servizio è stato messo a punto con la partnership tecnica di MYmovies, da anni impegnato al fianco di festival e distributori indipendenti italiani, nel proporre alternative complementari alla fruizione classica del cinema, in una sinergia che rappresenta per il portale di informazione e distribuzione cinematografica la prima collaborazione strutturata in maniera specifica per un pubblico internazionale.

Dalle esperienze di queste settimane –dichiara Gianluca Guzzo, fondatore e amministratore delegato di MYmovies – abbiamo preso tutti consapevolezza di quanto sia determinante la rapidità di intervento, e tanto vale in tutti gli ambiti, compresa la cultura, che ci riguarda. Sono personalmente rimasto affascinato dai tempi di reazione con cui True Colours abbia deciso di intervenire per non frenare né limitare la promozione del nostro cinema e della nostra cultura all’estero. Sono altresì felice che abbia scelto MYmovies come partner, che dopo 20 anni di promozione e cura della cultura cinematografica in Italia, avrà da adesso l’occasione di potersi esprimere anche all’estero.”

True Colours Virtual Cinema sarà attivo dal 1 Maggio. Per verificare la disponibilità dei titoli desiderati nei vari territori, gli operatori che vorranno usufruire del servizio potranno contattare il Festival Manager di True Colours, Fabio Tucci attraverso il sito della società, all’indirizzo www.truecolours.it/virtual-cinema/

Nasce Restless Talent Manager, agenzia dedicata a scovare talenti africani per Hollywood

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Con i vari successi delle stelle africane che hanno colpito Hollywood (una su tutti è la ragazza in foto, Lupita Nyong’o) è nata un’agenzia di talent scuot dedicata esclusivamente a scovare nuovi talenti africani di prospettiva e portare così anche un po’ di notorietà al continente nero. Nasce così Restless Talent Manager, agenzia guidata da Tendeka Matatu, veterano produttore sudafricano,che ha spiegato così la sua scelta:

“Stiamo assistendo alla nascita di un nuovo cinema africano, la nostra missione sarà quella di scovare e sostenere i talenti che stanno ridefinendo i contenuti cinematografici del nostro paese.” La società avrà uffici in varie parti del globo, le prime confermate sono Città del Capo, Nairobi, Londra e Los Angeles.

Fonte: Variety

Nasce RCI – Rete Cinema indipendente con il Manifesto “Per una democrazia della cultura e dell’impresa cinematografica”

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Con il Manifesto “Per una democrazia della cultura e dell’impresa cinematografica” nasce RCI – Rete Cinema indipendente: un gruppo nutrito che da oltre un anno si confronta sulle anomalie del nostro sistema cine-televisivo e che ha deciso di unirsi. Come recita il Manifesto: “RCI non è un movimento, non è una associazione costituita, ma vuole promuovere una costituente per rifondare l’intero sistema audiovisivo contratto ed esausto, una massa critica che sostenga e renda audace anche l’azione delle singole associazioni d’appartenenza”.

Sono infatti centinaia e da tutta Italia i produttori, registi, autori, distributori, esercenti, operatori del settore, firmatari nominali di questo documento trasversale al comparto e alle stesse associazioni di categoria cui molti appartengono: Un luogo – recita ancora il manifesto-  in cui i problemi e le possibili soluzioni sono e pretendono di essere affrontati nella complessità e sistematicità che dovrebbero informare tutte le analisi e le proposte degli operatori del settore come pure le istituzioni e i ministeri di competenza”.

Convinti che “l’eccezione culturale su cui si fonda il sostegno al nostro settore sia la pietra angolare su cui modellare il futuro dell’audiovisivo”, RCI punta i riflettori anche sui diritti del pubblico e dello spettatore: non utenti ma fruitori, con gusti, cultura, curiosità diverse che non possono essere ingabbiati in un algoritmo. RCI non si accontenta di opinioni e opinionisti circa le motivazioni di un pubblico definito distratto, disaffezionato, stanco della mediocre qualità delle opere, ma pone la domanda, anche alle istituzioni, su quale sia il cinema, italiano in primis, che effettivamente arriva allo spettatore, convinti che la “(…)sua distribuzione e fruizione vada altrettanto democraticamente sostenuta e difesa, oltre che diffusa senza limiti d’età, di classe sociale, di accesso, di scelta, senza che anch’essa sia etero-diretta , indirizzata da lobby (…)”

RCI – Rete Cinema indipendente non vuole compilare l’ennesimo cahier de doléances ma puntare i riflettori su aspetti nevralgici e soluzioni attuabili, frutto di analisi approfondite e confronti su temi che investono l’intera filiera cinematografica. Tra i primi punti: il tax credit che, da opportunità a difesa e tutela dell’identità culturale delle opere, è diventato agente della distorsione del mercato audiovisivo; il ripristino del tax credit esterno; la revisione oculata della Legge 2016, con particolare attenzione al tema delle distribuzione; la corretta attribuzione della definizione e del sostegno alle imprese indipendenti.

Questioni imprescindibili e soluzioni improrogabili secondo RCI, che non dimentica certo il tema OTT e piattaforme ed il loro rapporto con le imprese indipendenti, o il forte allarme che proviene dai territori in tema di FILM FUND: molti infatti i segnali di pericolosa deriva che talune Regioni sembrano aver imboccato, nel segno della mera promozione turistica attraverso l’audiovisivo.

Tanti temi? No – risponde RCI – è solo uno: il sistema audiovisivo, la complessità del quale è giunta l’ora di affrontare, convinti che, la forte crisi di tutto il comparto cinematografico e audiovisivo scaturita dalla pandemia, stia tramutandosi in un pericoloso alibi per l’attuazione di misure dal forte sapore antidemocratico”.

Il Manifesto Di Rete Cinema Indipendente – Per una democrazia della cultura e dell’impresa cinematografica.

Siamo in tanti, siamo diversi, apparteniamo ad associazioni diverse, facciamo professioni diverse e abbiamo spesso istanze diverse, ma siamo una Rete che non intende derogare al principio democratico che la cultura è di tutti e per tutti, che la sua produzione deve essere democraticamente tutelata e non etero-diretta.

E la sua distribuzione e fruizione vada altrettanto democraticamente sostenuta e difesa, oltre che diffusa senza limiti d’età, di classe sociale, di accesso, di scelta, senza che anch’essa sia etero-diretta, indirizzata da lobby travestite da paladini del libero mercato. Lobby che invece agiscono per orientare il mercato, costringerlo, soffocarlo, facendo leva su pressioni che il legislatore stesso accoglie troppo spesso come uniche analisi realistiche, come previsioni oculate, lungimiranti e che, pertanto, finiscono per costituire l’unica fonte da cui recepire indicazioni per elaborare nuove misure o correttivi. Ma tutti pensiamo convintamente che l’eccezione culturale su cui si fonda il sostegno al nostro settore sia la pietra angolare su cui modellare il futuro dell’audiovisivo.

Il cinema è cultura ed è parte importante della cultura del nostro paese: cultura locale, nazionale ed internazionale insieme. Una cultura che produce contenuti svariatissimi e vitali, dall’intrattenimento alla sperimentazione, dall’opera autoriale ai generi in tutte le sue declinazioni.E sono altrettanto svariate e numerose le imprese indipendenti che questi contenuti producono, distribuiscono, promuovono, allevando e sostenendo generazioni di professionisti, di autori, registi, produttori e maestranze, esercenti, operatori culturali. Imprese veramente indipendenti nel senso proprio ed etimologico del termine, che costituiscono in Italia il tessuto sociale, imprenditoriale e occupazionale dell’intero settore.

Sono le micro, piccole e medie imprese gli incubatori naturali di nuove idee ma anche i conservatori attenti della storia cinematografica italiana. Una storia che è “eccezione” culturale e imprenditoriale, frutto e insieme seme di una unicità che va compresa ed enfatizzata innanzitutto qui oltre che in Europa, prima che tale definizione perda il suo valore semantico e si cristallizzi in un luogo comune.

Rete Cinema Indipendente non è un movimento, non è una associazione costituita, ma vuole promuovere una costituente per rifondare l’intero sistema audiovisivo contratto ed esausto, una massa critica che sostenga e renda audace anche l’azione delle singole associazioni d’appartenenza.

RCI è il luogo privilegiato, inclusivo eppure esclusivo, dove centinaia di professionisti si sono sentiti e si sentono liberi di esprimere ciò che in ambienti “istituzionali” e associativi potrebbe apparire “sconveniente”, “impopolare” e persino, in certi contesti, “superato”. Un luogo in cui i problemi e le possibili soluzioni sono e pretendono di essere affrontati nella complessità e sistematicità che dovrebbero informare tutte le analisi e le proposte degli operatori del settore come pure le istituzioni e i ministeri di competenza.

L’intera catena dei soggetti e dei processi va compresa e indagata, qualora, come adesso, si debba o si voglia agire su aggiornamenti, riforme, misure di sostegno: dal cosiddetto problema della creatività stantia e omologata alla non competitività internazionale del nostro prodotto, dal sistema dei contributi ministeriali all’accesso al credito, dalla “vetustà” della cosiddetta Legge 2016 alla ridefinizione di film d’essais, dal “problema” delle windows alla crisi delle sale, dall’emersione di giovani talenti alla tutela dei professionisti affermati.

RCI ritiene che la forte crisi di tutto il comparto cinematografico e audiovisivo scaturita dalla pandemia stia tramutandosi in un pericoloso alibi per l’attuazione di misure dal forte sapore antidemocratico, dettate da una reale emergenza, ma frutto di una pericolosa tendenza centralizzante e omologante, che mira ad azzerare le diversità, ad annullare il libero accesso al mercato, la naturale competitività e crescita delle imprese, investendo nel processo anche le istituzioni territoriali, dalle Filmcommission agli assessorati in cui queste sono incardinate.

Rete Cinema Indipendente, intende quindi mettere al centro del dibattito pubblico il disagio che vive il settore del cinema e degli audiovisivi nazionale, favorendo la coesione sociale tra tutti gli operatori indipendenti e tutte le associazioni di categoria e sindacati che operano a favore degli autori, dei creatori di contenuti, dei lavoratori e delle imprese cinematografiche indipendenti dell’intera filiera.

Italia, 15 luglio 2022 I primi firmatari:

  • ADELE DELL’ERARIO
  • ADRIANA BRUNO
  • ADRIANO APRA’
  • AGNESE FONTANA
  • ALESSANDRO ROSSETTI
  • ALESSANDRO TARABELLI
  • ALESSANDRO TRIGONA
  • ANDREA COSTANTINO
  • ANGELO SANTOVITO
  • ANTONELLO CONDELLI
  • ANTONELLO FARETTA
  • CALUDIO PUGLISI
  • CINZIA MASOTINA
  • CLAUDIA PAMPINELLA
  • CORRADO AZZOLINI
  • CRISTINA TORELLI
  • DANIELE CINI
  • DAVIDE FONTANA
  • DIANA RULLI
  • ELENA CASACCIA
  • FABIO SEGATORI
  • FABRIZIO FERRARI
  • FRANCESCO VIRGA
  • FRANCO BOCCAGESSI
  • GIANFILIPPO PEDOTE
  • GIANLUCA CURTI
  • GIANNI MAMMOLOTTI
  • GINELLA VOCCA
  • GIOVANNI SCHIEVANO
  • GIULIANA ALBERTI
  • IVAN OLGIATI
  • LUCIANO VITTORI JR
  • MANUELE ILARI
  • MARCO LUCA CATTANEO
  • MARIA LUISA CELANI
  • MARINA MARZOTTO
  • MARIO CAVAZZUTI
  • MARZIA CONTI
  • MASSIMO IVAN FALSETTA
  • MAURIZIO CARASSI
  • MAURIZIO SCIARRA
  • MICHELE CONFORTI N
  • ICOLANGELO DE BELLIS
  • PAOLO MINUTO
  • RAFFAELE PAGNOTTA
  • ROSANNA SEREGNI
  • SALVATORE SCARICO
  • SERGIO CANNETO
  • SIMONA BANCHI
  • SIMONE ISOLA
  • STEFANIA BURLANDO
  • STEFANIA CASINI

Nasce l’Archivio digitale dedicato al cinema indipendente italiano del Bellaria Film Festival

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I primi lavori di Luca Guadagnino e quelli di Michelangelo Frammartino, i primi cortometraggi di Giorgio Diritti, Costanza Quatriglio, Francesco Costabile, Giacomo Abruzzese o ancora Simone Massi e Susanna Nicchiarelli, presente con le opere “La Madonna nel frigorifero” (2002) o “Giovanna Z., Una storia d’amore” (2005) e l’esordio alla regia nel cortometraggio di Paolo Cognetti. Pellicole, ma anche cataloghi, testi, corrispondenze, pubblicazioni, fotografie. E poi un’ampia collezione di materiale inedito, tra cui ad esempio la registrazione del monologo che Alessandro Baricco tenne nel 2001. Un patrimonio unico di film e documenti del cinema indipendente italiano che, da oggi, è accessibile a tutti.

Nasce l’Archivio per il Cinema Indipendente Italianoun progetto di digitalizzazione, catalogazione e creazione di una piattaforma online open source e partecipativa, dove gli utenti potranno non solo consultare i materiali, ma anche dare vita a un proprio profilo, commentare i film, aggiungere informazioni, segnare parole chiave nei singoli frame, creare liste personalizzate di filmati o scene, condividere post.

Fondato ufficialmente nel 1990, ma concepito già alla fine degli anni ’80, quando il Bellaria Film Festival (fino al 2005 noto come “Anteprima per il cinema indipendente italiano”) era diretto da un “triumvirato” d’eccezione composto da Morando Morandini, Enrico Ghezzi e Gianni Volpi, l’Archivio si apre così a un pubblico più ampio grazie alle moderne tecnologie digitali.

Promosso dal Comune di Bellaria Igea Marina e Approdi srl con il sostegno del Ministero della Cultura, il progetto è stato presentato oggi nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nella Sala della Crociera al Ministero della Cultura alla presenza del Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, del Sindaco di Bellaria Igea Marina e presidente dell’Archivio per il Cinema Indipendente Italiano Filippo Giorgetti e di Sergio Canneto, Amministratore Approdi, ente gestore dell’Archivio per il Cinema Indipendente Italiano.

Il progetto ha visto la digitalizzazione di oltre 5.000 titoli sotto la supervisione di Alessandro Gagliardo, ricercatore e progettista, restituendo uno spaccato storico e culturale prezioso del cinema italiano. L’Archivio per il Cinema Indipendente Italiano, completamente digitalizzato, raccoglie tutti i film selezionati e non selezionati nelle passate edizioni del “Bellaria Film Festival”. Tra gli autori presenti in archivio, oltre ai già citati, ad esempio Daniele Gaglianone, Alina Marazzi, Agostino Ferrente, Corso Salani, Antonio Rezza, Flavia Mastrella.

Ad arricchire il catalogo anche tanto materiale inedito, che verrà svelato agli utenti con nuove pubblicazioni a cadenza settimanale e che ha per protagonisti artisti di caratura internazionale. Ci sarà inoltre una wiki ufficiale dedicata all’Archivio, dove chiunque potrà contribuire liberamente aggiungendo informazioni, ricostruendo la storia del Festival e offrendo nuovi spunti di lettura.

Non si tratta solo di conservazione, dunque, ma di un archivio in continuo movimento, proprio come il cinema indipendente che rappresenta. Alla base c’è infatti un percorso lungo più di trent’anni, attraverso la raccolta di documenti che oggi vengono condivisi come contributo iniziale per un’indagine aperta e in incessante evoluzione sul cinema indipendente italiano, in formato digitale e accessibile a tutti. All’interno dell’archivio sarà possibile ripercorrere anno per anno questo lungo percorso, ricostruendo la memoria del Festival e le sue molteplici traiettorie artistiche. La piattaforma è stata realizzata grazie alla collaborazione con il Circolo Cinematografico Linea d’Ombra, attraverso i fondi Next Generation EU destinati al PNRR. Tra i partner anche Hera, Romagna Acque e 4/Terzi APS.

“La tecnologia al servizio della conservazione e della valorizzazione della memoria. Grazie a questo progetto di digitalizzazione sostenuto dal Ministero, finalmente, viene assicurato un futuro al patrimonio raccolto negli anni dal Bellaria Film Festival e ancor più al percorso di ricerca artistica sviluppatosi lungo le traiettorie attraversate dal cinema indipendente italiano, intercettate dalla manifestazione. Ma non solo. La grande storia del nostro Paese – immortalata nelle tante piccole storie raccontate nei film protagonisti delle diverse edizioni della kermesse – viene così trasmessa alle nuove generazioni. Una ricchezza unica, che da oggi è a disposizione di tutti” ha affermato il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni.

“Il progetto di digitalizzazione dell’Archivio per il Cinema Indipendente Italiano rappresenta un traguardo prestigioso e tangibile per chiunque ami il cinema e per la Comunità di Bellaria Igea Marina. Un progetto reso possibile dalla tecnologia e dagli strumenti oggi a nostra disposizione e ancor di più dal contributo e dall’interesse fondamentali del Ministero, che ha riconosciuto con il suo sostegno la centralità del BFF nel panorama cinematografico nazionale. Un percorso che nasce non di meno da quelle motivazioni e da quella voglia di migliorarsi che accomunano Approdi e Amministrazione Comunale: la cui collaborazione portata avanti in questi anni ha, sin da subito, avuto l’obiettivo di valorizzare e rendere ancor più grande un festival che spegnerà quest’anno 43 candeline. Il percorso di archiviazione digitale che andiamo a presentare oggi, che conserverà e consegnerà a tutti gli amanti del cinema del futuro lo straordinario patrimonio del BFF, riesce a raggiungere quest’obiettivo ambizioso: ovvero alzare ulteriormente l’asticella di quella che già è un’eccellenza, fiore all’occhiello dell’offerta culturale di Bellaria Igea Marina, manifestazione tra le più longeve nel suo genere e punto di riferimento assoluto per le produzioni indipendenti” ha dichiarato Filippo Giorgetti, Sindaco di Bellaria Igea Marina e presidente dell’Archivio per il Cinema Indipendente Italiano.

Nasce l’associazione Doctor Who Italian Club

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Nasce l’associazione Doctor Who Italian Club

Doctor Who Hermits United con Ultimo Avamposto e Bananas are Good – Whovians Roma e Lazio con Proiezioni Mentali presentano l’Associazione Doctor Who Italian Club.

Nato dalla continuativa collaborazione tra il gruppo più longevo italiano (Hermits United) e quello più attivo sul territorio (Whovians Roma e Lazio) il club si vuole proporre al fandom odierno mettendo in campo un stile decisamente “classico” a cui le nuove leve degli appassionati non sono forse abituati. Non solo associazione attraverso una tessera ed eventi dedicati sul tutto il territorio, ma la pubblicazione di un magazine dedicato ai soci, con una redazione d’eccezione di cui non possiamo ancora svelarvi nulla, un vademecum per rispondere finalmente a tutte quelle domande a cui spesso ci troviamo a dover rispondere online, possibilità di collaborazione, creazione di gruppi regionali, gruppo cosplay e la speranza di riuscire a portare uno dei Tardis in scala 1:1 in possesso dell’associazione nelle fiere lungo tutta la penisola.

Promotori di raduni e flash mob i due gruppi hanno già organizzato eventi a tema alla presenza di ospiti internazionali – lo sceneggiatore James Moran nel 2014 e l’attrice Karen Gillan nel 2015 – e si propongono attraverso il Club appena nato di raggiungere uniti traguardi anche più importanti. Le iscrizione si apriranno ufficialmente tra circa una settimana, includeranno anche l’opzione di una affiliazione gratuita, con tanto di tessera dedicata.

Cresciuto in modo esponenziale non appena la pagina facebook ha preso vita (500 likes in poche ore e dopo la seconda settimana si punta ai 2000) il club si pone come obbiettivo quello di creare una grande famiglia e in questo senso ha già stretto importanti collaborazioni sia con i responsabili dei raduni organizzati e promossi dal Lucca Comics and Games, sia con gruppi locali attivi sul territorio della Campania, delle Marche e della Sicilia.

Vi terremo aggiornati sulle novità e gli eventi legati all’associazione in particolare alla presenza di ospiti nel prossimo futuro. Il Doctor Who Italian Club è alla ricerca di cosplayer, anche alle prime armi, per supportare la propria presenza nelle fiere del fumetto, se siete interessati a collaborare inviateci una mail con una foto o con il personaggio che vorreste portare il fiera.

Per maggiori info contattateci all’indirizzo [email protected]
www.facebook.com/DoctorWhoItalianClub
www.doctorwhoitalianclub.it (in costruzione)
Sabrina Lugetti – Presidente
tel 3405303781

Nasce il progetto Distribuzione Indipendente

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Nasce il progetto Distribuzione Indipendente

Mercoledì 6 Luglio 2011 alle ore 20:00 presso la Casa del Cinema di Roma (Largo Marcello Mastroianni, 1 – Villa Borghese),

Nasce il Premio Carlo Mazzacurati

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Nasce il Premio Carlo Mazzacurati

L’idea del Premio, promosso dalla Scuola di Cinema Carlo Mazzacurati e dal Cinema Odeon di Vicenza, nasce dallo sguardo sui personaggi di Carlo Mazzacurati: personaggi liberi, coraggiosi, parte di un tempo e di un territorio che li ospita ma a cui non si adattano, sognatori che pensano l’impossibile e per questo universali.

Il Premio cerca, tra i film usciti nelle sale cinematografiche nell’ultima stagione, il Personaggio -non necessariamente il protagonista- che più ha colpito al cuore, si è distinto ed è rimasto memorabile. Segnalerà inoltre il Film Nascosto, il film che avrebbe meritato di essere visto e di rimanere in sala più a lungo.

Il premio al miglior Personaggio consisterà in una speciale stampa fine art glicée, opera di Lorenzo Mattotti e la menzione al Film Nascosto darà la possibilità al vincitore di essere programmato e presentato in sale e arene d’essai.

Il 25 febbraio a Vicenza, al Cinema Odeon, la Giuria Preliminare annuncerà i dieci (10) titoli finalisti che verranno valutati dalla Giuria Ufficiale del Premio Carlo Mazzacurati al Miglior Personaggio in un’opera cinematografica italiana. Verranno inoltre annunciati i componenti della Giuria Ufficiale.

In occasione di questo primo evento verrà proiettata la copia in pellicola 35 mm del film Il prete bello (1989), dagli archivi della Cineteca di Bologna. Il 21 aprile a Vicenza, al Cinema Odeon, la Giuria Ufficiale composta da tre membri proclamerà il personaggio cinematografico vincitore e la Giuria Preliminare assegnerà la Menzione speciale al Film Nascosto.

Entro il prossimo 15 febbraio è possibile segnalare le opere oggetto del Premio – i film di finzione o co-produzione italiana usciti nelle sale cinematografiche dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 – scrivendo a: [email protected]

Nasce DogHead Animation Apulia

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Nasce DogHead Animation Apulia

DogHead Animation, studio di animazione 2D di Movimenti Production leader in Italia e con sede principale a Firenze, espande la propria presenza sul territorio puntando ancora una volta sul talento made in Italy e scegliendo la Puglia come ulteriore polo artistico e produttivo. Dallo studio che ha animato serie di successo per ogni generazione, tra cui Topo Gigio (RaiPlay, Rai Yoyo) e Strappare lungo i bordi (Netflix) nasce DogHead Animation Apulia.

La sede, all’interno della cornice dello storico ex Palazzo del Mezzogiorno, Padiglione 81 della Fiera del Levante di Bari, inserisce lo Studio nel progetto Apulia Film House che con il sostegno di Apulia Film Commission si pone, tra gli altri, l’obiettivo di promuovere lo sviluppo e il successo nel settore dell’animazione sul territorio.

Un team di artisti guidato dall’Head of Studio Marcello Maggi ha già occupato gli spazi a loro dedicati ed è al lavoro con la squadra di Firenze su una serie di nuove produzioni nazionali e internazionali. Al tempo stesso, in un’ottica di contaminazione reciproca e di fiducia nei talenti presenti nella regione, DogHead Animation Apulia ha già avviato iniziative di formazione, come l’appena concluso “aniMADE in Puglia” un workshop intensivo di animazione cut-out che ha contribuito allo sviluppo di diverse figure artistiche, alcune delle quali sono già impegnate su produzioni in partenza. Prenderà il via a breve, invece, una collaborazione con la Scuola di Fumetto, Disegno e Illustrazione “Grafite”, grazie alla quale sarà possibile offrire ad alcuni giovani studenti l’opportunità di lavorare fin da subito su importanti progetti di animazione in arrivo nei prossimi mesi.

Giovanna Bo, Executive Producer di DogHead Animation: “Tra gli oltre 300 artisti provenienti da tutta Italia che collaborano con DogHead, diversi arrivano dal Meridione e molti di loro proprio dalla Puglia. Anche la storia ci insegna che queste terre sono ricche di ispirazione e la sinergia che si è creata con Apulia Film Commission mira proprio a valorizzare il talento, favorendo la creazione di nuove e interessanti opportunità per coinvolgere queste professionalità nell’industria dell’animazione. Molto presto il team di DogHead Apulia sarà al lavoro su diverse produzioni anche di respiro internazionale che non vediamo l’ora di poter comunicare.”

Giorgio Scorza e Davide Rosio, CEO e fondatori di Movimenti Production: “Quando nel 2018 abbiamo creato DogHead Animation avevamo come obiettivo quello di dare un contributo significativo alla produzione e all’esportazione dell’animazione made in Italy. DogHead oggi è lo studio di animazione 2D più grande e strutturato nel Paese, e in questo senso il lavoro con il territorio è stato e continua a essere un aspetto fondamentale, attraverso la ricerca e la formazione di professionalità che contribuiscano a tenere alto il livello delle nostre produzioni. Siamo felici di poter unire le forze con Apulia Film Commission, che da lungo tempo promuove con successo lo sviluppo del cinema e dell’intrattenimento, di cui l’animazione è parte essenziale.”

Annamaria Tosto e Antonio Parente, rispettivamente Presidente e Direttore generale della Fondazione Apulia Film Commission: “L’animazione è un genere cinematografico sempre più presente all’interno dei palinsesti distributivi nazionali e internazionali ed è sempre maggiore l’attenzione della nostra Fondazione per l’audiovisivo animato e i nuovi media. Infatti, oltre al nostro fondo principale, l’Apulia Film Fund, che finanzia diversi generi e formati tra cui anche l’animazione, sosteniamo questo genere di opere anche attraverso un fondo specificatamente dedicato: il Short&Digital Film Fund. Ora, questa nuova collaborazione con DogHead Animation, oltre a segnare un ulteriore passo in avanti nella direzione delle novità del mercato cinematografico, farà arrivare in Puglia nuove opportunità professionali per le maestranze pugliesi specializzate in questo settore, favorendo, quindi, il rientro di tanti talenti andati via per inseguire la loro passione e incentivando i percorsi formativi di quanti vorranno dedicarsi ai nuovi mestieri. L’avvio di una importante unità produttiva di una delle principali realtà del settore dell’animazione in Puglia e l’ospitalità di alcune decine di giovani animatori per lunghe fasi di lavorazione di prodotti e progetti innovativi non potrà che far bene al nascente sistema dell’animazione Pugliese e corroborarne sul nostro territorio il radicamento”.

Nasce Cine Hi-tech, la rubrica dedicata alla tecnologia nel cinema

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Nasce una nuova rubrica sul nostro portale, il nome spiega tutto, dedicata alla presentazione delle nuove tecnologie nel mondo del cinema e alla rivisitazione dei vari progressi ed evoluzioni nel tempo.

La redazione è aperta a nuovi componenti che arricchirebbero lo staff del sito.

Proponi la tua candidatura dalla pagina Lavora con noi.

Narvik: recensione del nuovo film Netflix

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Narvik: recensione del nuovo film Netflix

Proiettato per la prima volta in Norvegia, paese di produzione, il 25 dicembre 2022, Narvik è un film storico drammatico, diretto dal regista norvegese Erik Skjoldbjaerg (Pioneer, Insomnia). La pellicola presenta dei fatti realmente accaduti, specialmente la battaglia di Narvik nel 1940, considerata prima sconfitta subita dalle truppe naziste. Nel cast si ritrovano prevalentemente figure note prevalentemente a livello nazionale: tra queste ricordiamo Kristine Hartgen nel ruolo di Ingrid Tofte, Carl Martin Eggsbø come Gunnar Tofte e Henrik Mestad nei panni del maggiore Omberg.

Narvik: la Seconda guerra mondiale nel nord

L’anno è il 1940. Hitler ed i nazisti si macchiano di un assoluto atto di viltà: attaccano la Norvegia, stato dichiaratamente neutro. Una delle prime offensive viene sferrata alla città portuale di Narvik, nel nord della Norvegia. Si tratta di un luogo strategico per il commercio del minerale di ferro, ambito sia dalle forze alleate, sia naziste.

In questo contesto, Narvik segue le vicende di Gunnar,  un soldato norvegese, e di sua moglie Ingrid. Dopo la resa di Narvik alle truppe naziste, un gruppo  di soldati cercano di opporre resistenza ai nuovi occupanti facendo saltare in aria un ponte, ma i tedeschi riescono ad intercettare l’attentato e prendono come prigionieri alcuni norvegesi: tra questi c’è anche lo stesso Gunnar.

Contemporaneamente, a Narvik il console tedesco si stabilisce nell’albergo dove lavora Ingrid, la quale collabora anche come traduttrice. Allo stesso tempo però la stessa norvegese aiuta il console inglese a lasciare la città ed a trovare rifugio in una piccola baita sulle  montagne; questi chiede l’aiuto di Ingrid come spia. Essendo divenuta l’interprete  del console, Ingrid è riuscita a guadagnarsi la sua fiducia, e per questo motivo è riuscita ad avere accesso ad informazioni essenziali per gli alleati. Poche settimane dopo le truppe anglo- francesi inizieranno la liberazione di  Narvik e di tutta la regione  circostante,  ma la vittoria sarà di breve durata.

Una prospettiva diversa della guerra

Genericamente, tutti i film che trattano il secondo conflitto mondiale si concentrano su quelli che sono gli avvenimenti più noti o eclatanti: si pensi a Dunkirk, scritto e diretto dal noto regista Christopher Nolan che racconta l’epocale ritirata delle truppe inglesi e francesi attraverso il Canale della Manica, o L’ora più buia, diretto da Joe Wright con Gary Oldman, sulla figura del primo ministro inglese Wiston Churchill. Le stesse vicende riguardanti Narvik restano praticamente oscurate nei libri di storia, quindi risulta interessante analizzare un aspetto differente della Seconda Guerra Mondiale.

Narvik diventa in se un campo di battaglia, in balia degli scontri tra le due fazioni. La città diviene prima di occupazione tedesca, con una certa tensione che però non sfocia in effettivi scontri. Successivamente, con l’arrivo delle truppe alleate, viste come eserciti amici, in maniera positiva, avviene una momentanea liberazione. Nella pellicola si ha un’effettiva demonizzazione delle truppe naziste ed un atteggiamento oltremodo favorevole nei confronti degli inglesi, i quali alla fine abbandonano le truppe norvegesi e la stessa Narvik.

Pur trattandosi di un film di guerra, non sono presenti scene eccessivamente violente e forti, come invece spesso accade in questo genere di pellicole. Anzi spesso proprio per sensibilizzare lo spettatore, si tende ad estremizzare la presenza di sangue e violenza.

Tra le tematiche trattate, emerge un certo senso di  appartenenza e di patriottismo da parte dei soldati norvegesi. Pur arrendendosi apparentemente ai tedeschi, questi continuano in ogni modo a difendere la propria patria.  Emblematica è la scena in cui, una volta liberate le montagne vicino Narvik, i soldati issano la bandiera norvegese e cantano l’inno.

Dal punto di vista tecnico, gli effetti speciali degli spari, specialmente quelli della grande mitragliatrice tedesca, possono risultare poco realistici. A questo però compensano i paesaggi innevati dell’inverno norvegese. Per mantenere un contatto con la veridicità dei fatti, il film si chiude  con alcune foto storiche della città di Narvik.

Ingrid: le scelte difficili dettate dalla guerra

In Narvik, il personaggio di Ingrid diventa emblematico, rappresentando le scelte difficili a cui la società civile è sottoposta in questi momenti difficili. Lei diventa una figura mediana tra le forze inglesi e quelle tedesche, proteggendo il console britannico. Ciononostante, Ingrid da la precedenza alla propria famiglia, a suo figlio Oleg, e fa di tutto per proteggerlo, fino a tradire le forze alleate per salvarlo. E’ particolarmente toccante la scena in cui durante i bombardamenti, lei abbandona con il figlio, molto malato, il rifugio  e  corre in mezzo alle fiamme fino all’hotel per cercare un medico.

Naruto: svelato il volto del maestro Kakashi

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Naruto: svelato il volto del maestro Kakashi

Tutti i fan di Naruto sanno che il vero volto del maestro Kakashi è un mistero, tanto che all’inizio della serie animata la faccenda è stata addirittura al centro di una puntata filler, in cui il giovanissimo team 7, formato da Sakure, Sasuke e Naruto, tentava di smascherare il suo sensei.

Adesso l’autore del manga, Masashi Kishimoto, ha mostrato un disegno che ci fa vedere Hatatke Kakashi in tutto il suo splendore. Eccolo!

naruto kakashiL’occasione è stata un’esposizione in Giappone dedicata alla popolarissima serie che a breve si concluderà con il film Boruto, con protagonisti il figlio di Naruto.

Fonte: CBM

Naruto: Lucky Red distribuirà tutti i film, al via con Naruto La via dei ninja

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Lucky Red è lieta di annunciare l’acquisizione dei nove film di animazione dedicati a Naruto, il giovane ninja protagonista della serie manga diventata negli anni un vero e proprio fenomeno mondiale.

Si inizia con il film-evento Naruto – La via dei ninja, che arriverà al cinema, per la prima volta, solo il 6 – 7 – 8 dicembre. 

Molto tempo fa, un misterioso ninja mascherato scatenò la Volpe a Nove Code contro il Villaggio della Foglia creando caos e distruzione. Ma il Quarto Hokage, Minato Namikaze, e sua moglie Kushina Uzumaki sigillarono il demone nel corpo del loro figlio neonato Naruto, per salvare il villaggio e sventare il piano del ninja.

Anni dopo, Naruto e i suoi amici riescono a scacciare il famigerato Akatsuki, misteriosamente tornato dalla morte. Di ritorno al villaggio, i giovani ninja vengono elogiati dalle loro famiglie per aver completato una missione così pericolosa. Naruto, ricordandosi quanto si senta solo, inizia a chiedersi cosa significhi avere i genitori quando, a un tratto, una strana figura mascherata appare davanti di lui: lo stesso ninja mascherato responsabile della morte dei suoi genitori!

Dopo Capitan HarlockDragonball Z – La battaglia degli dei Doraemon – Il film, Lucky Red porta in sala un altro deipersonaggi più amati dai ragazzi di diverse generazioni: Naruto, protagonista di una saga lunga quindici anni che ha conquistato milioni di fan, attraverso fumetti, romanzi, collezionismo, serie tv e film.

 

Naruto: la spiegazione dell’albero genealogico dei Senju

Naruto: la spiegazione dell’albero genealogico dei Senju

Il mondo di Naruto è pieno di incredibili shinobi, ognuno con le proprie tecniche e la propria storia che li rendono importanti alleati o formidabili nemici. All’apice del mondo ninja c’era il clan Senju, una famiglia di shinobi famosi per la loro forza e ricordati per il loro impatto sulla società. Sebbene nella serie non compaiano molti di loro, la loro influenza si avverte ovunque, poiché la loro eredità comprende tutto, dal Villaggio della Foglia Nascosta alla tradizione dei jinchuriki, fino alla filosofia di pace sostenuta dai protagonisti della serie. Con un adattamento live-action nelle mani di Destin Daniel Cretton, questo è il momento perfetto per conoscere la storia del clan Senju.

Il clan Senju fondò il villaggio nascosto tra le foglie

La più grande eredità duratura del clan Senju fu la fondazione del Villaggio Nascosto tra le Foglie, Konohagakure. Prima della fondazione della Foglia Nascosta, il mondo dei ninja si trovava in un’epoca conosciuta come il Periodo degli Stati Combattenti, un periodo in cui i clan erano in costante guerra e in lotta tra loro. Questo periodo era noto per lo spietato spargimento di sangue, in quanto gli shinobi spesso non vivevano a lungo fino all’età adulta a causa del pericolo sempre presente del conflitto, che vedeva anche i bambini uccisi sul campo di battaglia. All’epoca, i Senju erano una delle famiglie più potenti, ma avevano un rivale altrettanto temibile: il clan Uchiha. Queste due famiglie erano perennemente in conflitto tra loro, poiché molti Senju venivano uccisi dagli Uchiha e viceversa.

I continui scontri tra le due formidabili famiglie raggiunsero alla fine una tregua dopo che i capi dei due clan, Hashirama Senju e Madara Uchiha, giunsero a un accordo per allearsi al fine di proteggere meglio le loro famiglie. I due shinobi erano diventati amici da bambini, prima di scoprire che erano nati da famiglie che avevano giurato di combattere l’una contro l’altra. Alla fine, dopo essere diventati leader dei rispettivi gruppi, Hashirama si avvicinò a Madara e i due fondarono il Villaggio Nascosto tra le Foglie.

Hashirama Senju

Hashirama Senju naruto

Fino ai giorni nostri della serie, Hashirama Senju è una leggenda tra le leggende, considerato da molti il più potente shinobi mai esistito. Dopo aver contribuito alla fondazione di Konoha, fu scelto come Primo Hokage, il leader dell’intero villaggio. Era talmente rispettato e temuto da guadagnarsi il soprannome di “Dio degli Shinobi”, a testimonianza della sua incomparabile forza.

Hashirama era rinomato per i suoi insondabili livelli di chakra, in quanto possedeva incredibili quantità di potenza grezza che gli conferivano capacità e resistenza senza pari. Era famoso anche per il suo ninjutsu unico, in quanto Hashirama era l’unico utilizzatore naturale del Rilascio del Legno, un tipo di tecnica che gli permetteva di creare legno e altre piante in misura tale da poter cambiare interi paesaggi da solo. Oltre all’immensa scala del Rilascio del Legno, era in grado di catturare le bestie con la coda. Le bestie con la coda erano esseri gargantueschi fatti interamente di chakra, in grado di spianare le montagne, anche se non erano insormontabili per Hashirama. Hashirama riuscì a catturare molte bestie con la coda e le distribuì ad altri villaggi come offerte simboliche di pace.

In definitiva, furono le speranze di Hashirama e la ricerca di un mondo pacifico a renderlo una figura così influente in Naruto, non solo la sua immensa forza. Nonostante fosse temuto tra gli shinobi, Hashirama aveva una personalità eccitabile e amichevole che lo rendeva simpatico a coloro che avevano la fortuna di essergli amici. Il desiderio di Hashirama di proteggere la sua famiglia, che comprendeva l’intera Konoha, sarebbe diventato una filosofia nota come Volontà di Fuoco, la pietra miliare degli insegnamenti della Foglia Nascosta.

Tobirama Senju

Tobirama Senju

Tobirama era il fratello minore di Hashirama e il suo più feroce alleato. Era un potente shinobi dai capelli bianchi, che quasi eguagliava Hashirama in forza, dato che i due fratelli erano in grado di rivaleggiare con Madara e suo fratello Izuna. Insieme, questi quattro erano tra gli shinobi più pericolosi e rispettati del loro tempo. Tobirama divenne il Secondo Hokage e istituì molte tradizioni per la Foglia Nascosta, come l’accademia ninja, gli esami per Chūnin e persino le forze di polizia di Konoha. Sebbene molte delle azioni di Tobirama abbiano dato stabilità a Konoha, egli lasciò anche inavvertitamente un’eredità complicata che includeva diverse conseguenze negative.

La nomina del clan Uchiha a forza di polizia del villaggio ostracizzò la famiglia dal resto del villaggio, alimentando il loro risentimento verso il resto di Konoha per generazioni. Era noto anche per la sua innovazione e ingegnosità nel ninjutsu, avendo creato molte tecniche notevoli come la Tecnica del Clone d’Ombra e la Reincarnazione del Mondo Impuro. Mentre la prima sarebbe diventata uno dei jutsu preferiti di Naruto, la seconda finì per diventare un’arma pericolosa usata da molti antagonisti nel corso della serie.

Itama e Kawarama Senju

Tobirama e Hashirama non erano gli unici fratelli dell’altro, poiché ne avevano altri due che subirono la stessa sorte di molti altri durante il periodo degli Stati Combattenti. Kawarama, come i suoi fratelli, era un ninja di talento già in giovane età. Tuttavia, il talento non era sempre una garanzia di sopravvivenza, poiché Kawarama fu ucciso dagli Uchiha quando aveva solo 7 anni.

Il giovane Itama rimase sconvolto dalla morte del fratello, mostrando il suo animo gentile e mite. Tuttavia, anche lui divenne un martire del clan Senju e fu ucciso sul campo di battaglia in giovane età. Sebbene questi due fratelli non siano vissuti per vedere Konoha, la loro morte è stata un fattore importante nel febbrile desiderio di pace di Hashirama, per porre fine all’insensato spargimento di sangue dei bambini.

Mito Uzumaki

Mito Uzumaki

Pur non essendo nata nel clan Senju, Mito Uzumaki sposò Hashirama e divenne un membro integrante della famiglia. Mito proveniva dal clan Uzumaki, lontano parente dei Senju, anch’essi rinomati per la loro incredibile forza. In particolare, gli Uzumaki possedevano una costituzione sovrumana e un talento nell’uso del chakra per le tecniche di sigillo.

Questa combinazione rendeva Mito la candidata perfetta per diventare il primo jinchuriki della Volpe a Nove Code, poiché la bestia dalla coda era sigillata dentro di lei per proteggere il villaggio dalle sue capacità distruttive. Grazie alle capacità e all’amore di suo marito Hashirama, Mito riuscì a contenere la bestia, stabilendo un’importante tradizione per i jinchuriki della Foglia Nascosta. Ciò costituì un precedente per Konoha, poiché i futuri jinchuriki della Volpe a Nove Code erano parenti di Mito, e sia Kushina che Naruto provenivano dalla stirpe degli Uzumaki.

Lady Tsunade

Lady Tsunade

Nonostante la loro incommensurabile influenza sulla serie, la maggior parte del clan Senju non è presente per gran parte della serie. Il membro vivente più importante della famiglia è Tsunade, che è stata di vitale importanza per la sopravvivenza della Foglia Nascosta durante alcuni dei suoi periodi più difficili. Tsunade era la nipote di Hashirama e avrebbe portato avanti la sua eredità diventando il Quinto Hokage della Foglia Nascosta.

Prima di guidare il villaggio, Tsunade è diventata famosa come membro dei leggendari Sannin, un trio di ninja della Foglia Nascosta che si è guadagnato il riconoscimento per la loro bravura durante la Seconda Guerra Mondiale Shinobi. Il gruppo era composto da lei, da Jiraiya, il saggio rospo, e da Orochimaru, un ninja canaglia che aveva disertato dalla Foglia. Dopo aver subito la morte di diversi cari, Tsunade lasciò il villaggio perché disillusa dalla vita mortale degli shinobi. Tuttavia, un giovane e spavaldo Naruto, insieme al suo vecchio amico Jiraiya, riuscirono a convincere Tsunade a tornare e ad assumere il mantello di Hokage dopo la morte del precedente.

Se da un lato Tsunade aveva ereditato l’inclinazione del nonno per il gioco d’azzardo e la sua personalità a volte indulgente, dall’altro possedeva un’incredibile abilità come shinobi che la rendeva perfettamente in grado di guidare il villaggio. Tsunade era nota in tutto il mondo come la più grande ninja medico, avendo sviluppato innumerevoli tecniche e procedure di guarigione per garantire che gli shinobi potessero essere curati adeguatamente dentro e fuori la battaglia.

Le sue tecniche speciali le consentivano di avere una costituzione ineguagliabile e capacità rigenerative che ben si accoppiavano con la sua forza distruttiva. Infatti, oltre alle sue capacità di guarigione, Tsunade era anche una delle più potenti combattenti corpo a corpo del mondo, capace di frantumare la terra con i suoi pugni e i suoi calci.

Naruto: in arrivo un film in live action

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Naruto: in arrivo un film in live action

Secondo quanto riferito da Variety, la Lionsgate è a lavoro su un film in live action sulla storia del celebre personaggio creato da Masashi Kishimoto: Naruto.

La casa di produzione è in trattative con Michael Gracey, esperto di effetti speciali a cui si vorrebbe affidare la regia. Il progetto è molto ambizioso considerando il grande seguito che ha il manga, strutturato in un vero e proprio franchise con due serie animate, dieci film d’animazione oltre a romanzi e ovviamente videogiochi.

Al momento la schedule di Gracey sembra molto affollata, per cui c’è da immaginare che per la Lionsgate questo film non sia un progetto imminente.

Alla produzione del film spicca il nome di Avi Arad, in qualche modo fautore del più grande franchise contemporaneo del cinema, avendo prodotto Iron Man e avendo dato il la al sogno dei Marvel Studio.

La storia di Naruto è quella di un giovane e imbranato ninja, orfano di entrambi i genitori, che ha il sogno di diventare Hokage, ovvero capo villaggio. Quello che però Naruto non sa è che dovrà combattere mostri e avversità provenienti sia dall’esterno che dall’interno di se stesso.

Naruto: il film live-action ha appena ricevuto un epico aggiornamento

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I fan del popolarissimo manga e anime Naruto sono cautamente ottimisti riguardo all’adattamento live-action del franchise, attualmente in fase di sviluppo. Da un lato, c’è una lunga lista di tentativi deludenti di portare in vita proprietà anime attraverso il live-action. D’altro canto, però, il recente adattamento di One Piece da parte di Netflix ha dimostrato ai fan che il medium può essere tradotto con successo in live-action, e a scrivere e dirigere Naruto c’è Destin Daniel Cretton, un regista con una storia di film ben fatti che mettono al centro la complessità emotiva.

Il regista ha anche assicurato agli spettatori di essere in grado di gestire la grande azione con Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli del MCU. Ora, la scrittrice della prima sceneggiatura del film, Tasha Huo, ha fornito un aggiornamento sul progetto e le sue idee su ciò che Cretton porterà al film.

In una recente intervista con Entertainment Weekly, la Huo ha rivelato che il suo lavoro sulla sceneggiatura “è terminato” e che il progetto è stato affidato a Cretton, che “ora sta facendo le sue cose”. Huo è attualmente impegnata come showrunner della prossima serie animata di Netflix Tomb Raider: The Legend of Lara Croft, e sente fortemente che Naruto è in buone mani con Cretton al timone, dicendo:

“Penso che sia una scelta davvero azzeccata perché sarà in grado di catturare quanto Naruto sia ricco di sfumature e speciale senza farsi distrarre dal grande mondo che è, cosa che penso potrebbe facilmente essere fatta da qualcuno che non è un fan o da qualcuno che viene per un guadagno in denaro. Questo è sicuramente un film che nasce dall’amore per Naruto, per il personaggio e per le sue relazioni”.

Naruto in versione live ha l’approvazione di Masashi Kishimoto

I fan e i collaboratori non sono gli unici ad essere entusiasti del coinvolgimento di Cretton; lo è anche il creatore stesso di Naruto, Masashi Kishimoto. Dopo l’annuncio di Cretton come sceneggiatore e regista del film live-action, Kishimoto ha dichiarato a Entertainment Weekly:

“Quando ho saputo dell’ingaggio di Destin, è successo subito dopo aver visto un suo film d’azione di successo, e ho pensato che sarebbe stato il regista perfetto per Naruto. Dopo aver apprezzato gli altri suoi film e aver capito che il suo forte è creare solidi drammi sulle persone, mi sono convinto che non c’era altro regista per [ Naruto ]. Incontrando Destin, l’ho trovato un regista aperto, disposto ad accogliere i miei suggerimenti, e ho sentito che saremmo stati in grado di collaborare insieme nel processo di produzione”.

L’approvazione di Kishimoto è di per sé un ottimo segno, ma sembra che anche lui avrà un certo grado di influenza sul film, il che dovrebbe tranquillizzare i fan scettici.

Oltre a Shang-Chi, i film precedenti di Cretton includono Just Mercy, Il castello di vetro e Short Term 12. Ognuno di questi film è incentrato sulla profondità emotiva e sulla sicurezza. Ognuno di questi film si concentra sulla profondità emotiva e sul racconto di storie incentrate sui personaggi, con interpretazioni straordinarie da parte del cast. Se c’è un regista in grado di realizzare un adattamento live-action di Naruto, una storia che include i temi dell’appartenenza e della famiglia ritrovata accanto a battaglie ninja più grandi della vita, quello è Destin Daniel Cretton.

Naruto: il film live action ha finalmente un regista!

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Naruto: il film live action ha finalmente un regista!

Credeteci! La serie di anime e manga Naruto, famosa in tutto il mondo, ha finalmente trovato il regista e lo sceneggiatore che daranno vita a Konoha sul grande schermo. Lionsgate ha affidato il progetto a Destin Daniel Cretton, regista di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, per cercare finalmente di far decollare l’adattamento.

Oltre a scrivere la sceneggiatura e a passare dietro la macchina da presa, Destin Daniel Cretton sarà anche produttore insieme a Jeyun Munford sotto la sua società Hisako. La mossa riunirà il regista e lo studio dopo la loro precedente collaborazione per Il castello di vetro.

Un film su Naruto è in lavorazione presso la Lionsgate da diverso tempo, essendo stato annunciato per la prima volta nel 2015. Da allora, il progetto è rimasto in sospeso fino all’arrivo della sceneggiatrice Tasha Huo alla fine dello scorso anno. Con l’aggiunta di Cretton, tuttavia, la storia del giovane ninja Naruto Uzumaki dovrebbe iniziare a muoversi molto più velocemente verso la produzione. Non è chiaro se Huo sia ancora coinvolta in qualche modo, ma il film vede ancora la presenza di Avi Arad, Ari Arad ed Emmy Yu della Arad Productions, il team dietro il prossimo film di Borderlands, nel team di produzione insieme a Jeremy Latcham.

Creato dal leggendario mangaka Masashi Kishimoto, Naruto segue le avventure del suo protagonista, un giovane ninja eternamente entusiasta e motivato, che insegue il sogno di diventare Hokage, il leader del suo villaggio, the Hidden Leaf Village. Dentro di lui, però, c’è una bestia a nove code che ha attaccato la sua casa anni prima, rendendolo un emarginato tra gli abitanti del villaggio. La serie segue la sua crescita da emarginato immaturo a ninja rispettoso e potente che combatte insieme ai suoi amici per proteggere Konoha da una serie di minacce con poteri malvagi propri. Nella rivista giapponese Weekly Shonen Jump, Naruto ha avuto un periodo di grande successo dal 1999 al 2014, vendendo 250 milioni di copie di volumi raccolti in 60 paesi e territori in tutto il mondo e generando diverse serie animate, tra cui il popolare sequel Boruto.

Cretton ha l’approvazione di Kishimoto per ‘Naruto’

Grazie a Shang-Chi, Cretton si è guadagnato un meritato riconoscimento sia come sceneggiatore che come regista, continuando a lavorare all’adattamento della serie Disney+ American Born Chinese e sviluppando un sequel del film diretto da Simu Liu. Anche gli altri suoi lungometraggi, Short Term 12 e Just Mercy, sono stati premiati. Soprattutto, quando si tratta di adattare qualcosa di così amato e con un’ampia tradizione come Naruto, Cretton ha anche ricevuto un voto di fiducia da Kishimoto dopo averlo incontrato a Tokyo. Il creatore del manga ha detto di Cretton:

Quando ho saputo dell’ingaggio di Destin, è successo subito dopo aver visto un suo film d’azione di successo, e ho pensato che sarebbe stato il regista perfetto per Naruto. Dopo aver apprezzato gli altri suoi film e aver capito che il suo forte è creare solidi drammi sulle persone, mi sono convinto che non c’era altro regista per Naturo. Incontrando Destin, l’ho trovato un regista di mentalità aperta, disposto ad accogliere i miei suggerimenti, e ho sentito che saremmo stati in grado di collaborare insieme nel processo di produzione“.

Restate sintonizzati qui su Cinefilos.it per ulteriori informazioni sul film live-action di Naruto, man mano che Cretton si metterà al lavoro.

Naruto: il film in live action ha una sceneggiatrice

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Naruto: il film in live action ha una sceneggiatrice

È passato molto tempo dall’ultima volta che abbiamo avuto aggiornamenti su questo progetto, ma adesso sembra finalmente che l’adattamento in live action di Naruto stia finalmente trovando il suo spazio. Anche se sono passati 10 anni dall’ultima notizia in merito, Lionsgate ha continuato a lavorare al progetto, e adesso il film ha una sceneggiatrice.

Secondo Variety, la sceneggiatrice Tasha Huo è stata incaricata di scrivere l’ultima bozza della sceneggiatura di Naruto live action. Gli altri crediti recenti della sceneggiatrice includono l’imminente riavvio di Red Sonja e una serie animata basata sui videogiochi Tomb Raider. Non sono stati forniti altri dettagli, ma i siti americani riportano che il casting è in corso.

Il manga originale Naruto è stato creato da Masashi Kishimoto ed è stato inizialmente serializzato sulla rivista di manga shōnen Weekly Shōnen Jump di Shueisha da settembre 1999 a novembre 2014. La serie animata è divisa in due stagioni, Naruto e Naruto: Shippuden, della durata di 220 e 500 episodi.

La storia segue il personaggio del titolo, Naruto Uzumaki, un giovane ninja che cerca il riconoscimento dei suoi coetanei e sogna di diventare l’Hokage, il leader del suo villaggio.

“Il giorno della nascita di Naruto Uzamaki, il villaggio di Konoha fu attaccato dal demone della volpe a 9 code. Per proteggere il villaggio, il quarto hokage sacrificò la sua vita e sigillò il demone in un bambino appena nato, Naruto. 13 anni dopo Naruto si diploma all’accademia ninja e diventa uno shinobi con l’obiettivo di diventare l’Hokage del villaggio. Insieme a lui ci sono il rivale Sasuke Uchiha che tenta di ottenere il potere per vendicare il suo clan dopo che questo è stato raso al suolo dal fratello maggiore Itachi. E Sakura Haruno, la ragazza per cui Naruto ha una cotta e che ovviamente ama il suo rivale Sasuke. Ma quando Itachi ritorna al villaggio dopo gli esami da Chunnin e Sasuke dimostra di essere impotente contro di lui, Sasuke cadrà nelle mani del malvagio Orochimaru per ottenere le sue doti. Naruto deve fare tutto ciò che è in suo potere per fermare il suo amico dal perdersi nell’oscurità, anche se questo significa perdere se stesso.”

Naruto: il creatore del manga si unisce al progetto live action

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Naruto: il creatore del manga si unisce al progetto live action

Era da molti mesi che non sentivamo parlare del live action su Naruto in cantiere alla Lionsgate. Chiaramente, memori della brutta esperienza con Dragonball Evolution, i fan hanno timore di questo nuovo adattamento cinematografico di un manga/anime di successo, tuttavia abbiamo una bella notizia per i più dubbiosi. Stando a quanto afferma CBR, Masashi Kishimoto, creatore originale del manga, si è unito al progetto anche se non se ne conosce ancora l’effettivo coinvolgimento.

A dirigere il film è stato chiamato dalla Lionsgate Michael Gracey che per ora sarà affiancato da Kishimoto e che esordisce alla regiap proprio con questo film.

Naruto: in arrivo un film in live action

Alla produzione del film spicca il nome di Avi Arad, in qualche modo fautore del più grande franchise contemporaneo del cinema, avendo prodotto Iron Man e avendo dato il la al sogno dei Marvel Studio.

La storia di Naruto è quella di un giovane e imbranato ninja, orfano di entrambi i genitori, che ha il sogno di diventare Hokage, ovvero capo villaggio. Quello che però Naruto non sa è che dovrà combattere mostri e avversità provenienti sia dall’esterno che dall’interno di se stesso.

Naruto è uno shōnen manga scritto e disegnato dal mangaka Masashi Kishimoto e pubblicato dall’ottobre 1999 al novembre 2014 sulla rivista Weekly Shōnen Jump di Shūeisha, per un totale di 15 anni di serializzazione. Il manga ha avuto anche un adattamento in formato anime di grande successo anche da noi in Italia.

Naruto, tutti i film della saga al cinema: due clip da La Torre Perduta

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Solo per cinque lunedì, a partire dal 22 giugno fino al 20 luglio, arrivano al cinema otto imperdibili lungometraggi con protagonisti Naruto e i suoi compagni creati da Masashi Kishimoto già entrati nei cuori di tutti i fan dell’animazione orientale.

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Clip: “Non può essere!”

Clip: “Non riuscirai mai a colpirmi!”

Naruto Shippuden: tutto quello che non sai sul manga e sull’anime

Naruto è una manga e un anime famoso in tutto il mondo. È stato disegnato da Masashi Kishimoto ed ha avuto ben 15 anni di pubblicazione, dalla fine del 1999 alla fine del 2014 sulla rivista Weekly Shonen Jump. Il manga, composto da 700 capitoli, racconta le avventure di Naruto Uzumaki che cerca di salvare il mondo, partendo da ninja inesperto fino a diventare sempre più forte e seguendo il sogno di diventare hokage.

Da questo manga sono state adattate due serie tv anime prodotte da Pierrot e che sono andate in onda su Tv Tokio. La prima parte del manga viene raccontata nella serie Naruto, che si compone di 220 episodi che è stata trasmessa a partire dal 2002, mentre la seconda serie, Naruto: Shippuden è andata in onda dal febbraio del 2007 al marzo del 2017.

Bisogna considerare che Naruto è uno dei manga di maggiore successo, appena dopo Dragon Ball e One Piece, e che ha avuto un successo incontrastato in tutto il mondo, anche come anime. In realtà Naruto era nato per essere un capitolo autoconclusivo, ma ebbe talmente tanto successo che Kishimoto decise di farne una serie, creando un mondo fantasy di epoca non precisa e facendo partire sulla parte grafica dalla realizzazione del Villaggio della Foglia.

Le tematiche intraprese dal manga e, successivamente dagli anime, riguardano l’amicizia, il rispetto verso il prossimo e la sua accettazione, la responsabilità delle azioni che si compiono e i vari insegnamenti. Inoltre viene dato tantissimo spazio al mondo dei ninja e alle armi utilizzate, ispirate a quelle utilizzate nella realtà.

Religioni e filosofie orientali hanno influenzato l’universo di Naruto, così diversi edifici esistenti hanno contribuito alla realizzazione di luoghi e ambienti presenti all’interno del manga. Da questo manga sono stati tratti, oltre le due serie anime, otto OAV (Original Anime Video) e undici film, sempre prodotti da Pierrot, basati sulle prime due serie anime. Se i primi due film sono storie autoconclusive che si posizionano in modo parallelo rispetto alle serie, gli ultimi due mandano avanti la storia, diventato dei veri e propri spin-off. Dal manga sono stati tratti anche due romandi con illustrazioni di Kishimoto, un manga spin-off e diversi videogiochi.

Naruto Shippuden: episodi

naruto shippuden

Questa serie si basa sulle seconda parte del manga Naruto realizzato da Masashi Kishimoto e si identifica come il prosieguo del primo adattamento animato, ovvero Naruto, dal titolo omonimo a quello del manga da cui le serie sono state tratte. Shippuden segue le avventure del protagonista dopo che questi è partito dal Villaggio della Foglia.

In Italia la serie è andata in onda su Italia 1 e Hiro: la rete di Mediaset ha trasmesso i primi 79 episodi tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009 per proseguire con gli episodi dal 157 al 286 tra il 2012 e il 2014, mentre il canale Hiro ha trasmesso la serie dall’episodio 80 al 156 a partire dall’inizio del 2011 fino alla fine del 2012. La serie è stata trasmessa per intera sul canale Italia 2 nel dicembre del 2014.

La serie ha subito una divisione degli episodi in stagioni: ciò è dovuto all’acquisizione delle reti di trasmissione degli episodi in un numero predefinito. Dalla serie Shippuden sono stati tratti otto film: L’esercito fantasma, Il maestro e il discepolo, Eredi della volontà del Fuoco, La torre perduta, La prigione insanguinata, La via del ninja, The Last: Naruto the Movie e Boruto: Naruto the Movie.

Naruto Shippuden: streaming

È possibile trovare in streaming, sulla piattaforma Chili, alcuni degli undici film totali di Naruto, ma non vi è ancora una piattaforma su cui trovare l’intera serie in streaming.

Naruto Shippuden: Ultimate Ninka Storm 4

naruto shippuden

Il gioco, il sesto della serie Ultima Ninja Storm, si basa sulle serie manga e anime di Naruto ed è stato pubblicato per PC, Playstation 4 e Xbox One ed è uscito il 4 febbraio del 2016. Questo videogioco è stato pubblicato per le console di nuova generazione per adattarsi ai moderni mercati di vendita e vede la presenza di molti più personaggi rispetto alle edizioni precedenti, facenti parte di una trama molto più complessa e articolata.

Di questo videogioco è stata resa disponibile la modalità di combattimento a squadre in cui ogni membro può agire singolarmente oppure in funzione concatenata. Inoltre, durante il combattimento è possibile passare da un personaggio ad un altro. Questo videogioco torna alle radici della serie, rimanendo il più fedele possibile al manga da cui prende spunto, senza perdersi in diverse sottotrame e puntando sulla spettacolarità dell’azione.

Con questa quarta edizione, si va a ripercorrere l’epica ninja creata da Kishimoto con i suoi manga, andando a rivivere la fine della Quarta Guerra dei Ninja che era stata lasciata in sospeso con il capitolo precedente. Sviluppato a CyberConnect2 e distribuito da Bandai Namco Entertainment si basa sulle vicende del lungometraggio del 2015 intitolato Boruto: Naruto the Movie.

Si parte poco dopo la fondazione del Villaggio della Foglia e si concentra sugli eventi di Boruko Uzumaki, il figlio di Naruto Uzumaki e di Hinata Hyuga, e di Sarada Uchina, figlia di Sasuke Uchica e Sakura Haruno. Dalla Quarta Guerra Mondiale Ninja, il conflitto che ha visto gli shinobi dei Cinque Grandi Paesi Ninja unire le forze e insorgere contro l’Organizzazione Alba.

Baruto è un Genin ed è al suo primo esame di selezione dei Chunin. Per Boruto si manifesta, quindi, l’occasione di dimostrare di che pasta sia fatto e di attirare l’attenzione del padre. Il gioco di sviluppa tra gli scenari Storia e Avventura in cui si sviluppano diverse avventure, tra cui anche allenamenti con diversi maestri e compagni di squadra e con la possibilità di esplorare il Villaggio della Foglia in maniera inedita.

Fonte: IMDb

Naruto Shippuden: le fan-art di Sakimi-chan [foto]

Naruto Shippuden: le fan-art di Sakimi-chan [foto]

Sakimi-chan è una straordinaria artista che prende spunto dalla cultura pop per realizzare i suoi magnifici lavori. Che siano ispirati a personaggi di videogames o a protagonisti delle fiabe Disney, i suoi personaggi sono sempre riconoscibili, e la sua mano eccezionale.

Eccola alle prese con i protagonisti di Naruto Shippuden:

[nggallery id=1372]

Naruto Sexy No JustsuNaruto Shippuden è stata trasmessa per la prima volta il 15 febbraio 2007 sul canale televisivo giapponese TV Tokyo ed è tuttora in corso. Gli episodi sono basati sulla seconda parte del manga Naruto del mangaka Masashi Kishimoto. Naruto: Shippūden è la continuazione del primo adattamento animato della serie, chiamato semplicemente Naruto, basato a sua volta sulla prima parte del manga. Naruto: Shippūden prosegue la trama della versione animata due anni e mezzo dopo la partenza del protagonista Naruto Uzumaki dal Villaggio della Foglia. In Italia, la serie è andata in onda dall’11 novembre 2008 al 15 dicembre 2009 su Italia 1 per i primi 79 episodi. I successivi sono andati in onda su Hiro dal 28 maggio 2010 al 25 marzo 2011 fino all’episodio 156 (gli stessi episodi sono stati trasmessi in chiaro su Italia 1 dal 4 febbraio 2011 al 1º settembre 2012). Gli episodi dal 157 in poi vengono trasmessi in prima TV dal 1º settembre 2012, nuovamente su Italia 1. Dal 16 dicembre 2014 la serie viene ritrasmessa su Italia 2 per la prima volta in edizione integrale: il primo episodio è trasmesso il medesimo giorno alle 19:50, tutti gli altri i giorni seguenti dalle 19:30 con due episodi al giorno.

Ad oggi, sono stati utilizzati 47 brani musicali per le sigle dell’anime, 16 di apertura e 31 di chiusura: l’elenco completo è disponibile qui. Dall’episodio 54 in poi, gli episodi sono trasmessi in alta definizione e nel formato widescreen 16:9. Fonte.

Naruto La Via Dei Ninja: Trailer italiano del film Evento

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Guarda il Trailer italiano di Naruto La Via Dei Ninja, la pellicola che sarà distribuita dalla Lucky Red, nono film dedicato alla ciclo di Naruto tratto dal manga omonimo di Masashi Kishimoto.

Il film-evento Naruto – La via dei ninja,  arriverà al cinema, per la prima volta, solo il 6 – 7 – 8 dicembre. 

Molto tempo fa, un misterioso ninja mascherato scatenò la Volpe a Nove Code contro il Villaggio della Foglia creando caos e distruzione. Ma il Quarto Hokage, Minato Namikaze, e sua moglie Kushina Uzumaki sigillarono il demone nel corpo del loro figlio neonato Naruto, per salvare il villaggio e sventare il piano del ninja.

Anni dopo, Naruto e i suoi amici riescono a scacciare il famigerato Akatsuki, misteriosamente tornato dalla morte. Di ritorno al villaggio, i giovani ninja vengono elogiati dalle loro famiglie per aver completato una missione così pericolosa. Naruto, ricordandosi quanto si senta solo, inizia a chiedersi cosa significhi avere i genitori quando, a un tratto, una strana figura mascherata appare davanti di lui: lo stesso ninja mascherato responsabile della morte dei suoi genitori!

Dopo Capitan HarlockDragonball Z – La battaglia degli dei Doraemon – Il film, Lucky Red porta in sala un altro deipersonaggi più amati dai ragazzi di diverse generazioni: Naruto, protagonista di una saga lunga quindici anni che ha conquistato milioni di fan, attraverso fumetti, romanzi, collezionismo, serie tv e film.

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