Ecco il full trailer di
Maleficent con protagonista
Angelina Jolie, che ci racconterà la sua versione
della storia della Bella Addormentata nel
Bosco.
Ecco tutte le foto del film:
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Disney
presenta Maleficent, la storia mai raccontata di una
delle più amate cattive delle favole Disney, tratta dal classico
del 1959 La bella addormentata nel bosco. Malefica, una
bella e giovane donna dal cuore puro, vive una vita idilliaca
immersa nella pace della foresta del regno, fino a quando, un
giorno, un esercito di invasori minaccia l’armonia di quei luoghi.
Malefica diventa la più fiera protettrice delle sue terre, ma
rimane vittima di uno spietato tradimento ed è a questo punto che
il suo cuore puro comincia a tramutarsi in pietra. Decisa a
vendicarsi, Malefica affronta una battaglia epica contro il
successore del re invasore e, alla fine, lancia una
maledizione contro la piccola Aurora. Quando la bambina cresce,
Malefica capisce che Aurora rappresenta la chiave per riportare la
pace nel regno e, forse, per far trovare anche a lei la vera
felicità.
La Walt
Disney ha svelato in esclusiva la nuova sinossi
ufficiale di Maleficent, la nuova
pellicola fantasy che segnerà il ritorno sul grande schermo del
premio Oscar Angelina Jolie. Eccola, di
seguito:
“Maleficent racconterà la storia
di una delle villain più amate dell’universo Disney, antagonista
della favola La bella addormentata nel bosco del 1959. Affascinante
donna dal cuore gentile, la bellissima Maleficent ha vissuto a
lungo in un bosco incantato circondata da pace e armonia, fino a
quando un squadra di invasori non ha messo a repentaglio la
tranquillità del suo regno. Maleficent si trasforma così nella più
cattiva guardiana del suo universo, subendo un terribile tradimento
che tramuterà il suo cuore benevolo in un cuore di pietra. Accecata
dalla sete di vendetta, Meleficent inizierà una leggendaria
battaglia contro il successore del re invasore, gettando una
maledizione sulla figlia Aurora. Col passare del tempo, la strega
di renderà conto che la giovane custodisce la chiave per la
salvezza del suo regno e forse anche quella per ritrovare l’ormai
perduta serenità.“
Diretto dallo scenografo due volte
premio Oscar Robert
Stromberg, Maleficent,
prodotto da Joe Roth, annovera nel cast
anche Elle Fanning, Sharlto Copley, Sam Riley, Imelda
Staunton, Juno Temple, Palak
Patel e Miranda Richardson. La
release è prevista per il 14 marzo 2014.
Ecco un nuovo banner di
Maleficent, in cui Angelina
Jolie, nei panni del personaggio del titolo, campeggia in
tutto il suo inquietante splendore e dispiega le sue … ali!
Inoltre è disponibile
grazie ad Empire un video che preannuncia il nuovo full trailer
di domani, in cui Angelina/Malefica ci mostra di nuovo le sue ali,
aggiunta interessante al personaggio e libertà rispetto alla
classica figura della Disney. Nel video Malfica e Aurora parlano, e
la principessa chiede alla donna perchè lei non vola come tutte le
alte fate. Malefica risponde che una volta anche lei aveva le ali,
ma che poi le furono rubate…
Disney
presenta Maleficent, la storia mai raccontata di una
delle più amate cattive delle favole Disney, tratta dal classico
del 1959 La bella addormentata nel bosco. Malefica, una
bella e giovane donna dal cuore puro, vive una vita idilliaca
immersa nella pace della foresta del regno, fino a quando, un
giorno, un esercito di invasori minaccia l’armonia di quei luoghi.
Malefica diventa la più fiera protettrice delle sue terre, ma
rimane vittima di uno spietato tradimento ed è a questo punto che
il suo cuore puro comincia a tramutarsi in pietra. Decisa a
vendicarsi, Malefica affronta una battaglia epica contro il
successore del re invasore e, alla fine, lancia una
maledizione contro la piccola Aurora. Quando la bambina cresce,
Malefica capisce che Aurora rappresenta la chiave per riportare la
pace nel regno e, forse, per far trovare anche a lei la vera
felicità.
La Walt
Disney ha svelato in esclusiva la nuova sinossi
ufficiale di Maleficent, la nuova
pellicola fantasy che segnerà il ritorno sul grande schermo del
premio Oscar Angelina Jolie. Eccola, di
seguito:
“Maleficent racconterà la storia
di una delle villain più amate dell’universo Disney, antagonista
della favola La bella addormentata nel bosco del 1959. Affascinante
donna dal cuore gentile, la bellissima Maleficent ha vissuto a
lungo in un bosco incantato circondata da pace e armonia, fino a
quando un squadra di invasori non ha messo a repentaglio la
tranquillità del suo regno. Maleficent si trasforma così nella più
cattiva guardiana del suo universo, subendo un terribile tradimento
che tramuterà il suo cuore benevolo in un cuore di pietra. Accecata
dalla sete di vendetta, Meleficent inizierà una leggendaria
battaglia contro il successore del re invasore, gettando una
maledizione sulla figlia Aurora. Col passare del tempo, la strega
di renderà conto che la giovane custodisce la chiave per la
salvezza del suo regno e forse anche quella per ritrovare l’ormai
perduta serenità.“
Diretto dallo scenografo due volte
premio Oscar Robert
Stromberg, Maleficent,
prodotto da Joe Roth, annovera nel cast
anche Elle Fanning, Sharlto Copley, Sam Riley, Imelda
Staunton, Juno Temple, Palak
Patel e Miranda Richardson. La
release è prevista per il 14 marzo 2014.
E’ uscito l’atteso film
Maleficent il film Disney con
l’affascinante attrice premio Oscar Angelina
Jolie nel ruolo della protagonista, la spaventosa e
potente strega che nel 55° anniversario della sua comparsa sul
grande schermo, nel lungometraggio di animazione La Bella
Addormentata nel Bosco. E ad accompagnare le immagini del
film non poteva mancare un veterano del fantasy come il grande
James Newton Howard.
1. Maleficent Suite
2. Welcome to the Moors
3. Maleficent Flies
4. Battle of the Moors
5. Three Peasant Women
6. Go Away
7. Aurora and the Fawn
8. The Christening
9. Prince Phillip
10. The Spindle’s Power
11. You Could Live Here Now
12. Path of Destruction
13. Aurora in Faerieland
14. The Wall Defends Itself
15. The Curse Won’t Reverse
16. Are You Maleficent?
17. The Army Dances
18. Phillip’s Kiss
19. The Iron Gauntlet
20. True Love’s Kiss
21. Maleficent Is Captured
22. The Queen of Faerieland
23. Lana Del Rey – Once Upon a Dream
Nel cast di Maleficent oltre
alla Jolie anche Sharlto Copley, Elle
Fanning, Sam Riley, Imelda Staunton, Juno
Temple e Lesley Manville.
Disney presenta Maleficent
con l’affascinante attrice premio Oscar
Angelina Jolie nel ruolo della protagonista, la
spaventosa e potente strega che nel 55° anniversario della sua
comparsa sul grande schermo, nel lungometraggio di
animazione La Bella Addormentata nel Bosco, è ancora
il personaggio più amato tra i cattivi Disney.
“Maleficent racconta la storia
di una delle villain più amate dell’universo Disney, antagonista
della favola La bella addormentata nel bosco del 1959. Affascinante
donna dal cuore gentile, la bellissima Maleficent ha vissuto a
lungo in un bosco incantato circondata da pace e armonia, fino a
quando un squadra di invasori non ha messo a repentaglio la
tranquillità del suo regno. Maleficent si trasforma così nella più
cattiva guardiana del suo universo, subendo un terribile tradimento
che tramuterà il suo cuore benevolo in un cuore di pietra. Accecata
dalla sete di vendetta, Meleficent inizierà una leggendaria
battaglia contro il successore del re invasore, gettando una
maledizione sulla figlia Aurora. Col passare del tempo, la strega
di renderà conto che la giovane custodisce la chiave per la
salvezza del suo regno e forse anche quella per ritrovare l’ormai
perduta serenità.”
Dopo Maleficent e Maleficent – Signora del
male, sembra proprio che la Disney
realizzerà un ulteriore capitolo di quella che diventa a questo
punto una trilogia. Maleficent
3 sarebbe dunque ormai cosa certa e il Wall Street Journal riporta ora
che Angelina Jolie
riprenderà per la terza volta il ruolo dell’iconica cattiva.
L’attrice sarà molto impegnata nei prossimi anni, poiché sta
producendo The Outsiders per Broadway e ha recentemente
siglato un accordo con Freamantle per sviluppare diversi progetti
cinematografici e televisivi internazionali. Ma i fan di lunga data
della Disney saranno probabilmente entusiasti di sapere che
l’attrice ha trovato il tempo di girare un altro film dedicato alla
“cattiva” di La bella addormentata nel
bosco.
Il primo film si è inaspettatamente
rivelato un grande successo per lo studio, che ha dunque poi
realizzato un sequel nel 2020. La Jolie aveva però parlato a People
di quanto sia stato difficile tornare per Maleficent – Signora del
Male, in quanto la fine della sua relazione personale con
Brad Pitt ha
contribuito a complicare un po’ le cose. “È stato un periodo
difficile. Venivo da alcuni anni di difficoltà e non mi sentivo
molto forte. Anzi, mi sentivo piuttosto a pezzi“, ha
dichiarato alla rivista. “Mi ci è voluto un attimo per sentire
di nuovo la forza di Maleficent“. Proprio per stare poi
accanto ai figli, Jolie ha diradato notevolmente i suoi impegni
cinematografici.
Nella stessa intervista al Wall
Street Journal, la Jolie ha parlato dei suoi primi giorni a
Hollywood, spingendo fino a dire che avrebbe scelto un percorso di
carriera diverso se lo stesso ambiente che vive oggi fosse stato
presente quando ha iniziato. “Oggi non sarei un’attrice“,
ha infatti detto Jolie. “Quando ho iniziato, non c’era
l’aspettativa di essere così pubblica, di condividere così tanto…
Poiché sono cresciuta a Hollywood, non ne sono mai stata molto
colpita. Non l’ho mai considerata significativa o importante.
Dopo il mio divorzio ho perso la possibilità di vivere e
viaggiare liberamente. Tra tutti i posti del mondo, Hollywood non è
un posto sano“.
David Gyasi è
entrato a far parte del cast di Maleficent 2 in un
ruolo misterioso. L’attore si unirà ad Angelina
Jolie nel seguito del live action Disney campione di
incassi che ha dato un nuovo volto alla storia de La Bella
Addormentata nel Bosco.
Seppure non ha ancora una
riconoscibilità internazionale, Gyasi ha un CV di tutto rispetto,
dal momento che vanta partecipazioni in Interstellar, Cloud
Atlas e Annientamento. L’attore, inoltre,
si unisce anche a Michelle Pfeiffer, new entry di
lusso del film.
Malficent
2 sarà diretto da Joachim Ronning,
che collaborerà ancora con Espen Sandberg, come
per Pirati dei Caraibi – La vendetta di
Salazar.
Angelina Jolie ha
dichiarato che tornerà nel nuovo film che è ancora da definire,
plot compreso. La sceneggiatura è a cura di Linda
Woolverton e Jez Butterworth. Tra gli
altri progetti di Ronning c’è un adattamento del romanzo di
Michael CrichtonMicro e un’idea
originale chiamata Origins. Le riprese di
Maleficent 2 inizieranno il prossimo anno e il
film uscirà nel 2019.
Maleficent – Signora del Male è uscito il 17
ottobre 2019, continuando a cavalcare l’onda dei live action dei
classici Disney.
Maleficent – Signora del Male sarà diretto
da Joachim Ronning, che collaborerà ancora
con Espen Sandberg, come
per Pirati dei Caraibi – La vendetta di
Salazar.
Maleficent – Signora del Male rientra nella nuova
politica Disney del revival in live action del classici
d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola,
La Bella
e la Bestia e
Il Libro della Giungla, Aladdin, Dumbo e
Il
Re Leone già arrivati in sala, il film con
protagonista la Joliesi aggiunge alla lista
di film che riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici
della Casa di Topolino, insieme a tanti altri confermati e molti
che sicuramente arriveranno.
Nonostante le critiche feroci,
Malefincent è stato un successo di box
office di considerevoli proporzioni, e così che la Disney non si è
lasciata sfuggire l’occasione di andare a spremere ancora un po’ la
linea narrativa, annunciando un Maleficent
2 che vedrà, ora ufficializzato, il ritorno di
Angelina Jolie nei panni dell’iconica villain dei
classici Disney.
A scrivere il film è stata chiamata Linda
Woolverton.
Non è certo qualcosa che sorprende,
dal momento che la Disney, salvo alcune eccezioni, non si distingue
certo per originalità in questi anni e soprattutto perché
Maleficent ha incassato 760
milioni in tutto il mondo, diventando uno dei migliori incassi
della storia Disney.
Che ve ne pare? Siete entusiasti
come le casse della Disney per il ritorno della Jolie nei panni
dell’iconico villain (?)?
Maleficent – Signora del Male è uscirà il 17
ottobre 2019, continuando a cavalcare l’onda dei live action dei
classici Disney.
Maleficent – Signora del Male sarà diretto
da Joachim Ronning, che collaborerà ancora
con Espen Sandberg, come
per Pirati dei Caraibi – La vendetta di
Salazar.
Maleficent – Signora del Male rientra nella nuova
politica Disney del revival in live action del classici
d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola,
La Bella
e la Bestia e
Il Libro della Giungla, Aladdin, Dumbo e
Il
Re Leone già arrivati in sala, il film con
protagonista la Joliesi aggiunge alla lista
di film che riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici
della Casa di Topolino, insieme a tanti altri confermati e molti
che sicuramente arriveranno.
Sono finalmente iniziate le riprese
di Maleficent 2, sequel dell’adattamento in live
action del classico d’animazione Disney con Angelina
Jolie ed Elle Fanning tornate nei
rispettivi ruoli di Malefica e Aurora.
A testimoniarlo è il tweet della
pagina ufficiale del film e le due foto scattate dalla Fanning sul
set insieme alla Jolie che potete vedere di seguito.
Malficent
2 sarà diretto da Joachim
Ronning, che collaborerà ancora con Espen
Sandberg, come per Pirati dei Caraibi – La
vendetta di Salazar.
Il film rientra nella nuova
politica Disney del revival in live action del classici
d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola,
La Bella e la
Bestia e Il Libro della
Giungla, già arrivati in sala, Maleficent
2 si aggiunge alla lista di film che riproporranno in
carne e ossa i personaggi iconici della Casa di Topolino, insieme,
tra gli altri, a Cruella, Il Genio, Mulan, Dumbo, Il
Re Leone.
Maleficent – Signora del Male è uscito il 17
ottobre 2019, continuando a cavalcare l’onda dei live action dei
classici Disney.
Maleficent – Signora del Male sarà diretto
da Joachim Ronning, che collaborerà ancora
con Espen Sandberg, come
per Pirati dei Caraibi – La vendetta di
Salazar.
Maleficent – Signora del Male vanta la presenza di un
cast stellare come
Angelina Jolie, Elle Fanning,
Chiwetel Ejiofor,Sam Riley, Harris Dickinson,
Ed Skrein, Imelda Staunton, Juno Temple, Lesley Manville e
Michelle Pfeiffer nel ruolo della Regina
Ingrith ed è diretto da Joachim Rønning.
Basato su una storia di Linda Woolverton e scritto da Linda
Woolverton e Noah Harpster & Micah Fitzerman-Blue, il film è
prodotto da Joe Roth,Angelina Jolie e
Duncan Henderson, mentre Matt Smith, Jeff Kirschenbaum e
Mike Vieira sono i produttori esecutivi.
Maleficent – Signora del Male rientra nella nuova
politica Disney del revival in live action del classici
d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola,
La Bella
e la Bestia e
Il Libro della Giungla, Aladdin, Dumbo e
Il
Re Leone già arrivati in sala, il film con
protagonista la Joliesi aggiunge alla lista
di film che riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici
della Casa di Topolino, insieme a tanti altri confermati e molti
che sicuramente arriveranno.
È stato diffuso il primo poster di
Maleficent 2, il sequel del film campione d’incassi
del 2014 con Angelina Jolie e Elle
Fanning. Il poster ci comunica anche la data d’uscita USA
e il titolo ufficiale.
Il film arriverà il 29 maggio 2020,
continuando a cavalcare l’onda dei live action dei classici Disney,
e si intitolerà Maleficent Mistress of Evil.
Malficent
2sarà diretto da Joachim
Ronning, che collaborerà ancora con Espen
Sandberg, come per Pirati dei Caraibi – La
vendetta di Salazar.
Maleficent – Signora del Male rientra nella nuova
politica Disney del revival in live action del classici
d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola,
La Bella
e la Bestia e
Il Libro della Giungla, Aladdin, Dumbo e
Il
Re Leone già arrivati in sala, il film con
protagonista la Joliesi aggiunge alla lista
di film che riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici
della Casa di Topolino, insieme a tanti altri confermati e molti
che sicuramente arriveranno.
Michelle Pfeiffer
è in trattative per entrare nel cast di Maleficent
2, a riferirlo è Varietyche
anticipa anche che si tratterà di un ruolo importante per il film:
la Regina.
Non ci sono ulteriori dettagli del
ruolo ma si dovrebbe trattare di un antagonista, il che suona
alquanto strano immaginare un film con Malefica in cui il cattivo
sia un altro personaggio. Tuttavia gli eventi del primo film hanno
già impostato le novità del reboot e il ritorno di Angelina
Jolie e Elle Fanning ci anticipano già
che i ruoli saranno confermati e quindi anche le dinamiche trai
personaggi.
Vedremo Michelle
Pfeiffer nei panni di Janet Van Dyne in Ant-Man
and the Wasp, entrando così ufficialmente nell’universo
Marvel al cinema.
Malficent
2 sarà diretto da Joachim Ronning,
che collaborerà ancora con Espen Sandberg, come
per Pirati dei Caraibi – La vendetta di
Salazar.
Angelina Jolie ha
dichiarato che tornerà nel nuovo film che è ancora da definire,
plot compreso. La sceneggiatura è a cura di Linda
Woolverton e Jez Butterworth. Tra gli
altri progetti di Ronning c’è un adattamento del romanzo di
Michael CrichtonMicro e un’idea
originale chiamata Origins. Le riprese di
Maleficent 2 inizieranno il prossimo anno e il
film uscirà nel 2019.
Maleficent – Signora del Male è uscito il 17
ottobre 2019, continuando a cavalcare l’onda dei live action dei
classici Disney.
Maleficent – Signora del Male sarà diretto
da Joachim Ronning, che collaborerà ancora
con Espen Sandberg, come
per Pirati dei Caraibi – La vendetta di
Salazar.
Maleficent – Signora del Male rientra nella nuova
politica Disney del revival in live action del classici
d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola,
La Bella
e la Bestia e
Il Libro della Giungla, Aladdin, Dumbo e
Il
Re Leone già arrivati in sala, il film con
protagonista la Joliesi aggiunge alla lista
di film che riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici
della Casa di Topolino, insieme a tanti altri confermati e molti
che sicuramente arriveranno.
Malficent
2 sarà diretto da Joachim Ronning,
che collaborerà ancora con Espen Sandberg, come
per Pirati dei Caraibi – La vendetta di
Salazar.
Angelina Jolie ha
dichiarato che tornerà nel nuovo film che è ancora da definire,
plot compreso. La sceneggiatura è a cura di Linda
Woolverton e Jez Butterworth. Tra gli
altri progetti di Ronning c’è un adattamento del romanzo di
Michael CrichtonMicro e un’idea
originale chiamata Origins. Le riprese di
Maleficent 2 inizieranno il prossimo anno e il
film uscirà nel 2019.
Il primo
Maleficent ha incassato complessivamente 758,5
milioni di dollari, quindi la Disney spera in un incasso maggiore
per il sequel.
Maleficent – Signora del Male è uscito il 17
ottobre 2019, continuando a cavalcare l’onda dei live action dei
classici Disney.
Maleficent – Signora del Male sarà diretto
da Joachim Ronning, che collaborerà ancora
con Espen Sandberg, come
per Pirati dei Caraibi – La vendetta di
Salazar.
Maleficent – Signora del Male rientra nella nuova
politica Disney del revival in live action del classici
d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola,
La Bella
e la Bestia e
Il Libro della Giungla, Aladdin, Dumbo e
Il
Re Leone già arrivati in sala, il film con
protagonista la Joliesi aggiunge alla lista
di film che riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici
della Casa di Topolino, insieme a tanti altri confermati e molti
che sicuramente arriveranno.
Sarà Ed
Skrein a interpretare il villain in Maleficent
2, il sequel del film con protagonista Angelina
Jolie nei panni della strega de La Bella
Addormentata nel Bosco. Il primo film aveva cambiato la
mitologia del personaggio e aveva incassato moltissimo, spingendo
quindi le Disney a mettere in cantiere un sequel che adesso sta
prendendo forma.
Malficent 2 sarà
diretto da Joachim Ronning, che collaborerà ancora
con Espen Sandberg, come per Pirati dei
Caraibi – La vendetta di Salazar.
Angelina Jolie ha
dichiarato che tornerà nel nuovo film che è ancora da definire,
plot compreso. La sceneggiatura è a cura di Linda
Woolverton e Jez Butterworth. Tra gli
altri progetti di Ronning c’è un adattamento del romanzo di
Michael CrichtonMicro e un’idea
originale chiamata Origins. Le riprese di
Maleficent 2 inizieranno il prossimo anno e il
film uscirà nel 2019.
Il primo
Maleficent ha incassato complessivamente 758,5
milioni di dollari, quindi la Disney spera in un incasso maggiore
per il sequel.
Maleficent – Signora del Male è uscito il 17
ottobre 2019, continuando a cavalcare l’onda dei live action dei
classici Disney.
Maleficent – Signora del Male sarà diretto
da Joachim Ronning, che collaborerà ancora
con Espen Sandberg, come
per Pirati dei Caraibi – La vendetta di
Salazar.
Maleficent – Signora del Male rientra nella nuova
politica Disney del revival in live action del classici
d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola,
La Bella
e la Bestia e
Il Libro della Giungla, Aladdin, Dumbo e
Il
Re Leone già arrivati in sala, il film con
protagonista la Joliesi aggiunge alla lista
di film che riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici
della Casa di Topolino, insieme a tanti altri confermati e molti
che sicuramente arriveranno.
È stato diffuso un nuovo
ricchissimo poster di
Maleficent – Signora del Male, in cui compaiono le
protagoniste del film. Nella nuova avventura targata Disney,
infatti, tornano Angelina Jolie ed Elle
Fanning nei panni di Malefica e Aurora, ma a loro si
aggiunge anche Michelle Pfeiffer che interpreta la
Regina Ingrith.
Ecco il nuovo poster di Maleficent
– Signora del Male
Maleficent – Signora del Male arriverà il 17
ottobre 2019, continuando a cavalcare l’onda dei live action dei
classici Disney.
Maleficent – Signora del Male sarà diretto
da Joachim Ronning, che collaborerà ancora
con Espen Sandberg, come
per Pirati dei Caraibi – La vendetta di
Salazar.
Maleficent – Signora del Male rientra nella nuova
politica Disney del revival in live action del classici
d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola,
La Bella
e la Bestia e
Il Libro della Giungla, Aladdin, Dumbo e
Il
Re Leone già arrivati in sala, il film con
protagonista la Joliesi aggiunge alla lista
di film che riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici
della Casa di Topolino, insieme a tanti altri confermati e molti
che sicuramente arriveranno.
Uscirà il prossimo 17 ottobre
Maleficent – Signora del Male, ed ecco di seguito
le interviste al cast del film (Elle Fanning, Ed Skrein,
Chiwetel Ejiofor, Harris Dickinson, Sam Riley) e al
regista, Joachim Rønning.
Il nuovo film Disney live action
Maleficent – Signora del Male, arriverà nelle sale
italiane il 17 ottobre distribuito da The Walt Disney Company
Italia.
Diretto da Joachim
Rønning e interpretato dall’attrice premiata con l’Oscar e
tre Golden Globe Angelina Jolie e da Elle Fanning, il nuovo lungometraggio continua
a esplorare il complesso rapporto tra Malefica e la futura Regina
mentre formano nuove alleanze e affrontano nuovi avversari per
proteggere il bosco e le creature magiche che lo abitano. Il cast
del film vede inoltre l’attrice premiata con il Golden Globe e
candidata a tre premi Oscar® Michelle Pfeiffer nel
ruolo della Regina Ingrith, l’attore candidato all’Oscar e al
Golden Globe Chiwetel Ejiofor,
Ed Skrein e Robert Lindsay, mentre
Harris Dickinson interpreta il Principe Filippo.
In questa nuova avventura fanno il loro ritorno anche alcuni membri
del cast del precedente film Maleficent, tra cui Sam
Riley nel ruolo di Fosco, la candidata all’Oscar
Imelda Staunton nel ruolo della fatina Giuggiola,
Juno Temple nel ruolo della fatina Verdelia e
la candidata all’Oscar Lesley Manville nel ruolo
della fatina Fiorina.
Maleficent – Signora del Male, la trama:
Il tempo è stato gentile con
Malefica e Aurora. Il loro rapporto, originato da un tradimento,
dalla vendetta e infine dall’amore, è cresciuto ed è forte.
Ciononostante c’è ancora dell’astio tra gli uomini e le creature
magiche. Il matrimonio di Aurora con il Principe Filippo è motivo
di festeggiamenti in tutto il Regno e nelle terre vicine poiché le
nozze uniranno i due mondi. Un incontro inaspettato però darà vita
a una nuova potente alleanza: Malefica e Aurora si ritroveranno sui
fronti opposti di una Grande Guerra che metterà alla prova la loro
lealtà e le porterà a chiedersi se potranno essere davvero una
famiglia.
Maleficent – Signora del Male arriverà il 17
ottobre 2019, continuando a cavalcare l’onda dei live action dei
classici Disney.
Maleficent – Signora del Male sarà diretto
da Joachim Ronning, che collaborerà ancora
con Espen Sandberg, come
per Pirati dei Caraibi – La vendetta di
Salazar.
Maleficent – Signora del Male rientra nella nuova
politica Disney del revival in live action del classici
d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola,
La Bella
e la Bestia e
Il Libro della Giungla, Aladdin, Dumbo e
Il
Re Leone già arrivati in sala, il film con
protagonista la Joliesi aggiunge alla lista
di film che riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici
della Casa di Topolino, insieme a tanti altri confermati e molti
che sicuramente arriveranno.
Ecco un nuovo poster molto elegante
di Maleficent – Signora del Male, il sequel del
film campione d’incassi del 2014 con Angelina
Jolie e Elle Fanning. Ecco di seguito
l’immagine che vede tornare le due protagoniste, accanto a
Michelle Pfeiffer che si è unita al cast:
Maleficent – Signora del Male arriverà il 17
ottobre 2019, continuando a cavalcare l’onda dei live action dei
classici Disney.
Maleficent – Signora del Male sarà diretto
da Joachim Ronning, che collaborerà ancora
con Espen Sandberg, come
per Pirati dei Caraibi – La vendetta di
Salazar.
Maleficent – Signora del Male rientra nella nuova
politica Disney del revival in live action del classici
d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola,
La Bella
e la Bestia e
Il Libro della Giungla, Aladdin, Dumbo e
Il
Re Leone già arrivati in sala, il film con
protagonista la Joliesi aggiunge alla lista
di film che riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici
della Casa di Topolino, insieme a tanti altri confermati e molti
che sicuramente arriveranno.
Lo scorso ottobre Roma ha ospitato
Angelina Jolie, l’attrice vincitrice di
un’Oscar e di tre Golden Globe, e Michelle Pfeiffer, l’attrice vincitrice di un
Golden Globe, per presentare l’anteprima europea del film nella
città eterna. Per l’occasione, le due attrici hanno sfilato lungo
via della Conciliazione su un carpet di 90 metri in
black&white, tra Castel Sant’Angelo e la Cupola di San
Pietro, incantando i fan italiani.
Maleficent – Signora del Male vanta la presenza di un
cast stellare come
Angelina Jolie, Elle Fanning,
Chiwetel Ejiofor,Sam Riley, Harris Dickinson,
Ed Skrein, Imelda Staunton, Juno Temple, Lesley Manville e
Michelle Pfeiffer nel ruolo della Regina
Ingrith ed è diretto da Joachim Rønning.
Basato su una storia di Linda Woolverton e scritto da Linda
Woolverton e Noah Harpster & Micah Fitzerman-Blue, il film è
prodotto da Joe Roth,Angelina Jolie e
Duncan Henderson, mentre Matt Smith, Jeff Kirschenbaum e
Mike Vieira sono i produttori esecutivi.
Nel film Disney
Maleficent – Signora del Male, sequel del successo
mondiale al box office del 2014, Malefica e Aurora devono
affrontare la complessità dei legami famigliari quando le loro
strade vengono separate da un matrimonio imminente, alleanze
inaspettate e dall’ingresso di nuove forze oscure. Il tempo è stato
gentile con Malefica e Aurora. Il loro rapporto, nato da un
tradimento, dalla vendetta e infine dall’amore, è cresciuto ed è
forte. Ciononostante c’è ancora dell’astio tra gli uomini e le
creature magiche. Il matrimonio di Aurora con il Principe Filippo è
motivo di festeggiamenti in tutto il Regno e nelle terre vicine
poiché le nozze uniranno i due mondi. Un incontro inaspettato però
darà vita a una nuova potente alleanza: Malefica e Aurora si
ritroveranno sui fronti opposti di una Grande Guerra che metterà
alla prova la loro lealtà e le porterà a chiedersi se potranno
essere davvero una famiglia.
Maleficent – Signora del Male è uscito il 17
ottobre 2019, continuando a cavalcare l’onda dei live action dei
classici Disney.
Maleficent – Signora del Male sarà diretto
da Joachim Ronning, che collaborerà ancora
con Espen Sandberg, come
per Pirati dei Caraibi – La vendetta di
Salazar.
Maleficent – Signora del Male rientra nella nuova
politica Disney del revival in live action del classici
d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola,
La Bella
e la Bestia e
Il Libro della Giungla, Aladdin, Dumbo e
Il
Re Leone già arrivati in sala, il film con
protagonista la Joliesi aggiunge alla lista
di film che riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici
della Casa di Topolino, insieme a tanti altri confermati e molti
che sicuramente arriveranno.
Il nuovo film Disney live action
Maleficent – Signora del Male, arriverà nelle sale
italiane il 17 ottobre distribuito da The Walt Disney Company
Italia.
Diretto da Joachim
Rønning e interpretato dall’attrice premiata con l’Oscar e
tre Golden Globe Angelina Jolie e da Elle Fanning, il nuovo lungometraggio continua
a esplorare il complesso rapporto tra Malefica e la futura Regina
mentre formano nuove alleanze e affrontano nuovi avversari per
proteggere il bosco e le creature magiche che lo abitano. Il cast
del film vede inoltre l’attrice premiata con il Golden Globe e
candidata a tre premi Oscar® Michelle Pfeiffer nel
ruolo della Regina Ingrith, l’attore candidato all’Oscar e al
Golden Globe Chiwetel Ejiofor,
Ed Skrein e Robert Lindsay, mentre
Harris Dickinson interpreta il Principe Filippo.
In questa nuova avventura fanno il loro ritorno anche alcuni membri
del cast del precedente film Maleficent, tra cui Sam
Riley nel ruolo di Fosco, la candidata all’Oscar
Imelda Staunton nel ruolo della fatina Giuggiola,
Juno Temple nel ruolo della fatina Verdelia e
la candidata all’Oscar Lesley Manville nel ruolo
della fatina Fiorina.
Maleficent – Signora del Male, la trama:
Il tempo è stato gentile con
Malefica e Aurora. Il loro rapporto, originato da un tradimento,
dalla vendetta e infine dall’amore, è cresciuto ed è forte.
Ciononostante c’è ancora dell’astio tra gli uomini e le creature
magiche. Il matrimonio di Aurora con il Principe Filippo è motivo
di festeggiamenti in tutto il Regno e nelle terre vicine poiché le
nozze uniranno i due mondi. Un incontro inaspettato però darà vita
a una nuova potente alleanza: Malefica e Aurora si ritroveranno sui
fronti opposti di una Grande Guerra che metterà alla prova la loro
lealtà e le porterà a chiedersi se potranno essere davvero una
famiglia.
Le riprese principali del film
sono iniziate il 29 maggio 2018, nei Pinewood Studios in
Inghilterra. Si sono concluse il 24 agosto 2018.
Nell’aprile 2018, Ed
Skrein è stato scelto nel film per interpretare il
ruolo principale del cattivo, con Elle
Fanning che torna a interpretare la principessa Aurora del
film precedente Anche Michelle Pfeiffer si aggiunse
come personaggio, descritto come una regina, in seguito chiarita
come una regina malvagia di nome Ingrith
Il primo teaser trailer è stato diffuso il 14 maggio 2019, sia
in versione originale che italiana.
Dopo l’uscita del primo film nel
maggio 2014, Jolie ha dichiarato che un
sequel era possibile. Il progetto è stato ufficialmente annunciato il
giugno successivo e Jolie ha firmato nell’aprile 2016. Rønning, che
ha co-diretto Pirati
dei Caraibi – La vendetta di Salazar(2017) per la
Disney, è stato assunto per dirigere il film ad ottobre e il resto
del cast è stato aggiunto o confermato a maggio 2018.
Maleficent – Signora del Male arriverà il 17
ottobre 2019, continuando a cavalcare l’onda dei live action dei
classici Disney.
Maleficent – Signora del Male sarà diretto
da Joachim Ronning, che collaborerà ancora
con Espen Sandberg, come
per Pirati dei Caraibi – La vendetta di
Salazar.
Maleficent – Signora del Male rientra nella nuova
politica Disney del revival in live action del classici
d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola,
La Bella
e la Bestia e
Il Libro della Giungla, Aladdin, Dumbo e
Il
Re Leone già arrivati in sala, il film con
protagonista la Joliesi aggiunge alla lista
di film che riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici
della Casa di Topolino, insieme a tanti altri confermati e molti
che sicuramente arriveranno.
In occasione delle celebrazioni a
100 anni dalla morte di Modigliani, arriva al cinema solo il
30 e 31 marzo e l’1
aprileMaledettoModigliani,
prodotto da 3D Produzioni e Nexo
Digital.Diretto
da Valeria Parisi e scritto con
Arianna Marelli su soggetto di Didi
Gnocchi, il docufilm racconta la vita e la produzione di
Amedeo Modigliani (1884-1920), un artista
d’avanguardia diventato un classico contemporaneo amato e imitato
in tutto il mondo.
Livornese dalla vita breve e
tormentata, Dedo o Modì, come fu soprannominato, viene qui narrato
da un punto di vista originale: quello di Jeanne
Hébuterne, l’ultima giovane compagna, che si suicidò due
giorni dopo la morte dell’amato, avvenuta all’Hôpital de la
Charité di Parigi il 24 gennaio del 1920.
All’epoca Jeanne era incinta e lasciava una figlia di un anno. È
proprio a partire dalla sua figura e dalla lettura di un passo dai
“Canti di Maldoror”, il libro che Modigliani teneva sempre con sé,
che si apre il nuovo docufilm della stagione 2020 della Grande Arte
al Cinema. Il docufilm trae ispirazione anche dalla mostra
“Modigliani – Picasso. The Primitivist Revolution” curata da
Marc Restellini che aprirà all’Albertina di Vienna
nel settembre del 2020 ed è arricchito dalle immagini di opere
esposte sia all’Albertina, sia alla
National Gallery of Art di Washington, nei
musei e nelle collezioni di Parigi e nella grande
mostra “Modigliani e l’avventura di Montparnasse”
del Museo della Città di Livorno.
Per comprendere Modigliani, quarto
figlio di una famiglia di origini ebraiche sull’orlo di
una crisi finanziaria, bisogna partire proprio dalla sua Livorno e
da una provincia italiana che sin dagli albori gli è troppo
stretta. Modigliani decide di partire e andare in cerca di altro.
Va a Firenze, poi a Venezia. Arriva a Parigi nel 1906, a 21 anni.
Sembrerebbe un approdo. È qui che nasce la sua leggenda:
tombeur de femmes, alcolista, artista maledetto. In realtà
è un uomo che maschera una malattia, che si aggrappa alla vita e
alla propria arte. Ha una verità da trasmettere: valori universali
racchiusi nella semplicità di linee e volti che ne fanno uno dei
maggiori esponenti di primo Novecento e un classico del XXI
secolo.
Nel docufilm sono proprio i suoi
dipinti ripresi in set dedicati, da “La Filette en Bleu” al
ritratto di Jeanne Hébuterne, a parlarci. Giocando tra riprese
della città di oggi e foto e filmati d’archivio in bianco e nero,
la voce narrante di Jeanne racconta di quella Parigi di inizio
secolo: la ville lumière, la metropoli, il centro della
modernità, già mercato d’arte e polo d’attrazione per pittori e
scultori da tutta Europa. Quelli che allora facevano la fame e oggi
valgono milioni, primo fra tutti proprio Modigliani. Durante il suo
errare da un alloggio di fortuna all’altro, Amedeo Modigliani,
povero, affamato, ma pieno di entusiasmo, incontra un’aspirante
poetessa russa, la ventenne Anna Achmatova, e la
giornalista e femminista inglese Beatrice
Hastings. Tutte donne che raffigura e i cui volti, tra
cariatide e ritratto, diventano icone stesse della sua arte. Il suo
orizzonte immaginativo – comune a Pablo Picasso, a
Constantin Brancusi e a molti altri – è del resto
quello del primitivismo: l’interesse per le culture extraeuropee e
antiche, un altrove nello spazio e nel tempo in cui gli artisti
delle avanguardie cercano il ritorno alla natura, minacciata dalla
modernità. Ma Modigliani declina il primitivismo in una maniera
unica, fondendolo con la tradizione classica e rinascimentale.
Il docufilm percorre le tracce
dell’artista nei suoi luoghi più tipici: le strade, le piazze, il
quartiere livornese della Venezia Nuova, la sinagoga, il mercato
centrale, le montagne vicine e la campagna in cui aveva imparato il
mestiere di pittore coi macchiaioli e dove trova poi materia per le
sue statue, l’arenaria e il marmo. Scopriamo poi Modigliani nel
confronto con le opere degli altri artisti a lui coevi, primi fra
tutti proprio Brancusi e Picasso raccontati
attraverso opere e spazi (l’Atelier Brancusi del Centre Pompidou e
il Musée Picasso Paris). Tra i pittori dell’École de Paris, c’è
anche Soutine, ebreo come lui, con il quale per un
periodo condivide una casa-studio ancora rimasta inalterata.
Ritroviamo Modigliani anche al caffè La Rotonde con Jean
Cocteau che ne fissa per sempre la presenza sulla
“terrace” insieme a Picasso, André Salmon e Max
Jacob. Di nuovo riusciamo a individuare tracce di
Modigliani nella Parigi di oggi: il vagare notturno scendendo le
scalinate di Montmartre verso Montparnasse nuovo centro di
aggregazione, le passeggiate intorno al Pantheon, le cancellate
chiuse del Jardin du Luxembourg. E poi i carri immaginifici della
nuit blanche parigina che rappresentano possibili
allucinazioni provocate dalle droghe – l’hashish, l’oppio e
l’assenzio – che aprono le porte della visione. Ci sono poi i suoi
mercanti e collezionisti: Paul Alexandre, il
medico mecenate; Paul Guillaume il dandy parvenu
ritratto più volte; Léopold Zborowski, l’ultimo
mercante dell’artista, un poeta avventuriero, capace – grazie alla
conoscenza del collezionista Jonas Netter – di
garantirgli un piccolo salario mensile.
Modigliani, però, morirà povero e
non riconosciuto. Solo in seguito diventerà uno degli artisti più
quotati al mondo. E tra i più copiati. Il suo stile sembra facile,
ma è solo apparenza. Lo scopriremo al porto franco di Ginevra, nel
laboratorio di Marc Restellini, tra i maggiori
esperti al mondo di Modigliani che nel docufilm racconta la cifra
dell’arte di Modigliani e la sua evoluzione. E a Londra, tra le
fiere d’arte e lo studio di un pittore – falsario dichiarato – che
ora firma le sue opere d’imitazione alla luce del sole. Solo pochi
decenni fa – nel 1984, a 100 anni dalla nascita dell’artista – le
teste ripescate nei fossi livornesi hanno sconvolto il mondo con
una delle truffe più celebri che la storia dell’arte ricordi.
Tra gli interventi del docu-film,
oltre a quelli dello storico dell’arte e specialista di Amedeo
Modigliani Marc Restellini, quelli di Ann
L. Ardis, professoressa e Dean al College of Humanities
and Social Sciences della George Mason University, esperta di
letteratura modernista inglese; Chloe Aridjis,
scrittrice e studiosa di poesia francese dell’Ottocento;
Harry Bellet, giornalista di Le Monde, studioso e
critico d’arte; Giovanni Bertazzoni, Co-Chairman
Impressionist and Modern Art Department Christie’s; Laura
Dinelli, responsabile Musei Civici di Livorno;
Pier Francesco Ferrucci, Direttore Unità di
Bioterapia dei Tumori, IEO che da studente è stato tra gli autori
della famosa “beffa delle teste” del 1984 a Livorno; l’ebraista
Paolo Edoardo Fornaciari; lo scrittoriSimone Lenzi, attualmente assessore alla Cultura
del Comune di Livorno; il gallerista David Lévy; la
pittriceMira Maodus; lo stilista,
costumista e artista Antonio Marras; la pittrice
Isabelle Muller; la curatrice del Musée d’Art
Moderne de Paris Jacqueline Munck; l’artista
John Myatt che grazie al suo talento per
l’imitazione, tra il 1986 e il 1995 ha falsificato e collocato sul
mercato – insieme al suo complice John Drewe – 200 opere di maestri
moderni; il collezionista Gérard Netter; l’artista Jan
Olsson; la curatrice del Musée Picasso Paris
Emilia Philippot; il Direttore Generale
dell’Albertina di Vienna Klaus Albrecht Schröder;
il Vicepresidente della Comunità Ebraica di Livorno, Guido
Servi; il regista, sceneggiatore e produttore
cinematografico Paolo Virzì.
La Grande Arte al Cinema è un
progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital.
Nel 2020 la Grande Arte al Cinema è
distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media
partner Radio Capital, Sky Arte, MYmovies.it, Arte.it e in
collaborazione con Abbonamento Musei.
Ricordato come uno dei più celebri e
affascinanti artisti del Novecento, Amedeo
Modigliani era consapevole del potere indiscusso degli
occhi. Nei suoi ritratti, infatti, questi sono ricolmi di colore.
Un particolare capace di turbare, ma che sembra permettere di
scrutare l’anima dei suoi personaggi, proprio come vorrebbe il
celebre aforisma. Allo stesso modo, con il documentario
Maledetto Modigliani, diretto da
Valeria Parisi, ci si addentra nella travagliata
vita del celebre pittore, scoprendone passioni, affanni e desideri.
In sala soltanto dal 12 al 14 ottobre, il film arriva in occasione
del centenario della morte di Modigliani, avvenuta nel 1920 per le
su precarie condizioni di salute.
La sua vita e le sue opere sono qui
narrate con quello stesso impeto che caratterizzava il pittore. A
raccontarle è l’inedito punto di vista di Jeanne
Hébuterne, l’ultima amante di Modigliani, a cui lui
giurò amore eterno. È proprio a partire dalla figura di lei, qui
ricostruita anche grazie alla presenza di un’attrice, che prendono
forma i principali eventi accaduti all’artista nel corso della sua
breve esistenza. Modigliani arriva infatti a Parigi nel 1906, a 22
anni, iniziando a dar sfogo alla propria creatività. Nel giro di
breve si guadagnerà il soprannome di “maledetto”, per poi trovare
la morte nel 1920 a soli 35 anni, all’apice del successo. La
Hébuterne, straziata dal dolore, lo seguirà suicidandosi due giorni
dopo, all’età di 21 anni e con il loro figlio in grembo.
Modigliani, tra la vita e
l’eccesso
Tentare di mettere ordine riguardo a
quanto si sa della vita di Modigliani non è compito facile. Pur
avendo avuto una breve esistenza, all’artista sono attribuiti
eventi, curiosità ed opere spesso poi smentiti nel tempo.
Consapevole di tale difficoltà, la Parisi si affida alla
testimonianza dell’amante di lui, certa che tramite i suoi diari
sarà possibile comprendere nuove sfumature della vita del pittore.
Si scopre così un uomo tutt’altro che “maledetto”, perfettamente
conscio della bellezza della vita e desideroso di viverla fino
all’ultimo respiro. Per giungere a tale consapevolezza è sì
necessario seguire un ordine cronologico, dalla tubercolosi
contratta durante la giovane età fino al viaggio verso Parigi;
dall’esordio artistico fino al successo postumo. Ma a parlare più
di questi fatti, come spesso accade, sono proprio le opere del
pittore.
Attraverso l’analisi dei suoi
ritratti più conturbanti si può infatti riscoprire l’animo
dell’artista. Figure semplici, quasi elementari, caratterizzate dal
lungo collo e dagli occhi vacui. In esse sembra racchiudersi
l’anima di Modigliani, qui riscoperta pezzo dopo pezzo. A guidare
in questo percorso di scoperta vi sono ovviamente preziose immagini
e video di repertorio, come anche l’intervento di alcuni dei
maggiori esperti d’arte a livello mondiale. Si annovera anche la
partecipazione del regista Paolo Virzì, che
condivide con Modigliani la città di nascita, Livorno. L’autore di
film come Il capitale
umano e La pazza gioia
svela la sua profonda passione per il pittore, che arriva a
definire “artista arcaico e ultra moderno”.
Una modernità tutta racchiusa nella
semplicità delle sue forme e nella potenza dell’invisibile. Ed è
proprio il discorso sulla semplicità del suo tratto che apre uno
dei capitoli più affascinanti del documentario, quello relativo
alle copie. Risulta infatti che Modigliani sia uno degli artisti
più copiati della storia. Numerosi falsi sono nei decenni stati
spacciati per veri, dando vita a numerosi dibattiti circa gli
strumenti per riconoscere gli uni dagli altri. Tale curiosità
permette una volta di più di comprendere l’influenza nella storia
dell’arte di questo autore. Ancora oggi molto di lui rimane un
mistero, molte delle sue opere un vero e proprio arcano. Grazie a
questo documentario, e ai contributi in esso presenti, un po’ più
di luce è certamente stata fatta su Modigliani.
Maledetto Modigliani: la
recensione
Maledetto Modigliani è così
un documentario che gioca con le forme, intrecciando storie e
ricercando la loro origine in modo originale. Ciò che ne emerge è
un ritratto appassionato, proprio come fosse realizzato
dall’artista in questione. La sua vita viene spogliata delle
leggende per far spazio all’uomo che dipinse e amò fino alla fine,
e che seppe trarre da queste attività risultati ancora oggi
insuperati. Il tono si accende dunque di epica, di quell’energia
che solo le grandi storie hanno la capacità di possedere. Il
documentario della Parisi dà dimostrazione concreta della
possibilità di raccontare vicende e vite conosciute in modo
originale e sempre nuovo. La regista riesce infatti ad andare oltre
la maschera di Modigliani, proprio come egli cercava di andare
oltre la maschera dei personaggi ritratti.
Maledetto Modigliani è una
vera e propria lettera d’amore. La Parisi ridà vita e voce alla
Hébuterne affinché questa possa parlare direttamente al suo amato.
A colui che ha promesso di ritrovare anche oltre la morte. Basando
il racconto del film su questo amore fortissimo, si costruisce un
documentario che ha la capacità non solo di educare e far scoprire
elementi nuovi, ma anche di emozionare sinceramente. Si rimane
avvolti dalla meraviglia che una vita tanto breve ha saputo
muovere, e si rimane quasi delusi nel momento in cui il racconto
termina. Ma dove termina il film può iniziare una nuova scoperta.
Merito del film è infatti quello di non lasciare indifferenti, ma
anzi di suscitare un genuino interesse nei confronti di un artista
tanto chiacchierato quanto in realtà misterioso.
Dopo aver diretto il
documentario Chiara
Ferragni – Unposted, la regista Elisa Amoruso ha nel 2020 dato vita
al suo primo film di fiction, Maledetta
primavera (qui
la recensione). La vicenda, liberamente ispirata al
romanzo Sirley scritto dalla stessa regista, si costruisce a
partire da una serie di ricorrdi della Amoruso che, in una
primavera della sua gioventù, si trasferì con la sua famiglia nella
periferia di Roma.
Un film d’esordio nostalgico e
appassionato, dunque, a cui sono poi seguiti titoli come
Time Is Up, Time Is Up 2 e le serie
Fedeltà e The Good Mothers. In questo articolo, approfondiamo
dunque alcune delle principali curiosità relative a
Maledetta primavera. Proseguendo qui nella lettura
sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alle
location dove si sono svolte le riprese. Infine,
si elencheranno anche le principali piattaforme
contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Maledetta
primavera
Ambientato alla fine degli anni ’80,
il film racconta la storia di Nina, una
quattordicenne che si ritrova da un momento all’altro costretta a
traslocare insieme alla sua famiglia in un quartiere nella
periferia di Roma. La giovane però non è entusiasta di questo
trasferimento nella caotica città, fatta di palazzi grigi, poca
natura e tanti rumori. I suoi familiari non sono d’aiuto: il padre
non è esattamente quello che si definirebbe un genitore esemplare e
suo fratello minore è un bambino problematico. Neanche la presenza
della nonna, una vecchina sorridente e grande giocatrice di carte,
sembra risollevare il suo umore.
Un giorno, però, Nina farà un
incontro che cambierà per sempre la sua vita, quello con
Sirley, una giovane poco più grande di lei di
origine brasiliana. Le due ragazze frequentano la stessa scuola e
vivono l’una nel palazzo di fronte all’altra, cosa che permette
loro di vedersi spesso. Nina e Sirley stringeranno un’amicizia così
forte che la prima riuscirà – grazie alla seconda – finalmente ad
apprezzare quello che ha intorno e insieme troveranno il loro posto
nel mondo.
Il cast e le location del film
Ad interpretare Nina vi è l’attrice
Emma Fasano, mentre i genitori Laura ed Enzo sono
interpretati da
Micaela Ramazzotti e
Giampaolo Morelli. Il fratello Lorenzo, invece, ha il
volto di Federico Ielapi. Recitano poi nel film
Sara Franchetti nel ruolo di nonna Adriana,
Fabrizia Sacchi in quello di Nadia e Claudio Bigagli nel ruolo del prete. Ad
interpretare Sirley, invece, vi è l’attrice Manon
Bresch, recentemente vista anche nel film NetflixLe ladre.
Per quanto riguarda le location del
film, il nuovo ambiente in cui Nina si vede catapultata si ritrova
nella periferia romana, a Cinecittà est, una zona senza negozi
caratterizzata solo da palazzi alveare che confinano con la
campagna. Una parte del film è poi girata al mare, sulla spiaggia
tra Sabaudia e San Felice Circeo, all’ombra della Torre Paola,
posta a difesa di quel tratto di costa che, nel Cinquecento, era
oggetto di incursioni saracene.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di
Maledetta primavera grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 10
settembre alle ore 21:20 sul canale
Rai 3.
Documentarista dagli esiti
altalenanti, che non vede corrispondenza tra qualità e successo del
suo lavoro, Elisa Amoruso esordisce al lungometraggio di
finzione con Maledetta Primavera, un evento
speciale della
Festa del Cinema di Roma 2020, in collaborazione tra la
Selezione Ufficiale di Antonio Monda e la sezione autonoma e
parallela Alice nella Città.
Dopo il bellissimo e acuto
Strane Straniere, passato in sordina, e Chiara Ferragni Unposted, uno spot
pubblicitario sulla fashion blogger e imprenditrice milanese che ha
fatto il giro del mondo, avevamo visto Amoruso tornare a progetti
più piccoli e interessanti con Bellissime, il film documentario presentato
l’anno scorso sempre alla Festa di Roma, che in quest’anno strano
ha deciso di ospitare l’opera prima di fiction della regista
romana.
La trama di Maledetta
Primavera
Maledetta primavera e un teen movie
ambientato negli anni ’80 (1989) che racconta di tre donne. Nina
(Emma Fasano) adolescente che si trapianta con la
famiglia in un nuovo quartiere e in una nuova scuola, non conosce
nessuno, non riesce a fare amicizia con nessuno se non con la
bellissima vicina, dalla quale è irrimediabilmente attratta. Sirley
(Manon Bresch), quella vicina consapevolmente
conturbante, diversa, inquieta, troppo consapevole per la sua età,
per la sua scuola, per chi la circonda, strana, diversa, che
addirittura parla un’altra lingua e la parlerà soltanto con Nina,
unica che sembra capirla. Laura (Micaela
Ramazzotti), giovane moglie e madre che non riesce a
capire la figlia adolescente, ma che per prima non riesce a
comprendere se stessa, vivendo in un costante stato di agitazione e
insoddisfazione. La storia racconta un pezzetto delle loro vite,
dei loro desideri semplici eppure irrealizzabili.
Un teen movie raccontato
a distanza
Elisa Amoruso riesce con grazie a raccontare
l’adolescenza, lo fa con attenzione, sia da un punto di vista della
messa in scena, con oggetti e costumi, sia per quanto riguarda il
tratteggiare caratteri e personaggi, in maniera precisa,
realistica. Riesce un po’ meno a dare tridimensionalità agli
adulti, ad un padre scapestrato e assente interpretato da
Giampaolo Morelli, a Laura, che offre a Ramazzotti
un ruolo che replica alla perfezione quanto portato al cinema
dall’attrice fino a questo momento.
Tuttavia questo racconto delicato
dell’adolescenza e dei suoi drammi insormontabili, proprio perché
vissuti in quegli anni, Amoruso non riesce a cancellare il distacco
che esiste tra macchina da presa e soggetto. Il suo incedere trai
personaggi è quello di un occhio estraneo, indagatore, quasi
giudicante, superiore su personaggi che invece hanno solo bisogno
di essere mostrati ed accolti.
Maldamore
è una commedia sentimentale che analizza i rapporti di coppia e le
crisi coniugali, rovesciando la concezione classica di tradimento
così come la maggior parte delle persone, innamorate e non, la
concepisce; ossia, come la cosa più brutta che possa capitare in
una relazione. Il regista Angelo Longoni
(Facciamo fiesta, Non aver paura) tenta
di infrangere questa barriera, analizzando le diverse dinamiche e
le diverse convinzioni delle due storie che porta sullo schermo,
cercando di far emergere quanto, in realtà, sia il tempo, e non
l’infedeltà, ad essere il più grande nemico – ma al tempo stesso
anche il più grande amico – di due persone che vogliono condividere
la vita e che inciampano continuamente nel provare a non
abbandonarsi alla quotidianità e alla monotonia, ma anche alla
passione e all’irrazionalità.
In
Maldamore Una sera Marco (Luca
Zingaretti), sposato con Veronica (Ambra
Angiolini), rivela al fratello di lei, il musicista
Paolo (Alessio Boni), di aver tradito la moglie
con una ragazza più giovane; in vena di confessioni, ma in realtà
costretto da Marco, anche Paolo rivela al cognato di aver tradito
la sua compagna, Sandra (Luisa
Ranieri), durante una trasferta di lavoro. Nello
stesso momento purtroppo, a causa di un interfono per bambini
lasciato acceso per sbaglio, le due mogli hanno ascoltato le
confessioni dei loro coniugi infedeli. Lo scoppio sarà
inevitabile…
Maldamore, il film
Un’idea affascinante e, per certi
aspetti, originale nel suo presupposto, ma che nei fatti viene
sviluppata nella maniera sbagliata. Il problema più grande di
Maldamore si trova nella mano del suo regista.
L’esperienza televisiva di Longoni
si irradia a tutto spiano nel ritmo della narrazione, mentre un
forte impianto teatrale si riflette sia nella messa in scena (vedi
l’inizio del film, ad esempio), sia nella costruzione dell’apparato
drammatico di tutta la vicenda. A Maldamore mancano vere idee di
cinema, manca un assetto cinematografico che sia davvero capace di
coinvolgere lo spettatore; non c’è vivacità nell’andatura della
storia, i tempi sono eccessivamente allungati e i dialoghi mancano
di arguzia. Perfino gli attori – tutti e quattro molto bravi se
immaginati in qualsiasi altro contesto – risultano artefatti e
molto poco spontanei, restituendo a chi guarda, con le loro urla,
le loro peripezie, i loro drammi, la percezione di un mondo quasi
finto, o comunque di una realtà lontana rispetto alle tradizionali
commedie brillanti.
In definitiva, a parte qualche
battuta esilarante e il cameo di Claudia Gerini che dona un po’ di colore
ad una pellicola altrimenti spenta,
Maldamore, prodotto da Maria
Grazia Cucinotta e distribuito dalla Bolero Film, è un
film caotico in cui tutto sembra essere sopra le righe, con più di
una crepa a livello di sceneggiatura. L’uscita nelle sale è fissata
per il 13 Marzo.
“Maldamore” è una storia di amori
incrociati, una storia di tradimenti e riconciliazioni nel tipico
filone della commedia all’italiana. Traditori e traditi, però, più
che cinici e votati all’infedeltà si rivelano fragili, inadeguati
ad affrontare e risolvere i problemi che la vita di coppia
inevitabilmente pone. La relazione extraconiugale diventa lo
specchio di questa fragilità, analizzata nelle vicende di due
coppie tra i trentacinque e i quarant’anni: Marco (Luca Zingaretti)
e Veronica (Ambra Angiolini), Paolo (Alessio Boni) e Sandra (Luisa
Ranieri). La loro vita, solo in apparenza serena, verrà sconvolta
in seguito a un banale incidente… Dal 13 marzo al cinema.
È stato presentato oggi, alla Casa
del Cinema, Maldamore, la nuova commedia
del regista Angelo Longoni, prodotta da
Maria Grazia Cucinotta e distribuita dalla Bolero
Film. Presenti alla conferenza stampa del film, oltre al regista e
alla produttrice sopracitati, anche l’intero cast del film, tra cui
i protagonisti Ambra Angiolini, Luisa Ranieri, Alessio
Boni e Luca Zingaretti.
L’incontro si è aperto con una
spiegazione da parte di Angelo Longoni circa la
scelta della frase di Platone che accompagna la fine del film:
“…soltanto l’amante può giurare e avere il perdono dagli dei, se
trasgredisce un giuramento: dicono infatti che un giuramento
d’amore non ha valore.”
“La frase di Platone che viene
citata nel film, in chiusura, è molto significativa. Nel momento in
cui la maggior parte delle persone fa un giuramento d’amore, si
trova in uno stato emotivo che gli permette di credere che quel
giuramento avrà valore per sempre. In realtà quel giuramento è
considerato da tutti senza valore, perfino dagli dei, perché nel
tempo le cose cambiano, la vita affettiva delle coppie
stabili si trasforma e solo grazie ad una certa maturità si riesce
ancora a stare insieme e ad avere una vita affettiva adulta e
matura. Ho scritto questo film insieme a Massimo Sgorbani un po’
perché volevo parlare di cose che tutti noi viviamo
quotidianamente, un po’ perché ho visto vivere l’esplosione di
tantissime coppie. Nel momento in cui una persona soffre
terribilmente, per amore, all’interno di una coppia, vista da fuori
quella situazione è commedia, è ridicola. Da sempre i rapporti che
si instaurano all’interno di una coppia, i conflitti d’amore in
generale, generano la commedia. Da qui, dunque, sono nate le nostre
considerazioni intorno alla frase di Platone”.
È intervenuta subito Maria
Grazia Cucinotta, la produttrice del film, che parlato del motivo
che l’ha spinta a scegliere di produrre Maldamore:
“Abbiamo ritrovato nel film,
insieme a Silvia Natili e Giovanna Emidi, un pezzo di noi, un pezzo
della nostra vita, qualcosa che ci apparteneva. È uno di quei film
che vorresti fare, nonostante ci sia voluto un po’ perché il
progetto diventasse una realtà. Per questo motivo devo ringraziare
tutte le persone che hanno fatto sì che il film potesse uscire al
cinema, inclusi gli attori, che non hanno voluto far il film
semplicemente per soldi, ma perché era un progetto nel quale
credevano fortemente”.
Agli attori protagonisti è
stato chiesto: è necessario il tradimento nel matrimonio? È
qualcosa che aiuta il matrimonio ad andare
avanti?
“Non credo nella
contrattualizzazione di un amore – dichiara Alessio
Boni– Non credo, allo stesso tempo, che sia necessario
tradirsi per far sì che un matrimonio continui. Quello che succede
nel film non è detto che debba per forza corrispondere alla realtà.
Quando ho letto la sceneggiatura, mi ha subito colpito. Mi piace
molto la comicità scritta, che diventa poi leggera grazie
all’attore che la porta sullo schermo. Non sarei in grado di far
ridere con delle battute o con una smorfia, ma se queste sono
scritte bene, allora puoi essere in grado di far ridere ancora di
più”.
“Non credo che i rapporti
debbano per forza passare per il tradimento – continua
Luisa Ranieri– Credo, però, che sia molto
difficile tenere in piedi un rapporto dopo tanti anni. Bisogna
reinventarsi, perché tra alti e bassi può succedere che qualcuno si
possa distrarre all’interno della coppia. Ciò che mi piace di
questo film è la chiave di lettura che viene offerta del perdono, e
anche la frase che recito riguardo al “2%”, che non vuol dire
necessariamente concedersi il lusso di poter tradire, ma vuol dire
liberarsi, non concedersi totalmente, e quindi annullandosi, in un
rapporto, ma lasciarsi una piccola quota di libertà, anche solo di
pensiero, di fantasia. In questo senso, trovo intelligente, nel
rapporto, lasciarsi una libertà di respiro, che poi alla fine è
quella che, nei fatti, ti impedisce di tradire”.
“Le coppie vivono una vita molto
quotidiana – afferma Ambra Angiolini– A
parte i perbenismi che ci offrono la tv e i giornali, io conosco
tante persone che vivono, anche in maniera dolorosa, ma comunque
normale. Fa parte della vita. È ammesso, è concesso. È assurdo,
invece, non considerarlo il tradimento”.
“In una coppia non
credo che il tradimento sia la cosa peggiore che possa capitare
– prosegue Luca Zingaretti – Quando c’è una
reale condivisione, un affetto vero, credo che sia più grave non
aver nulla da raccontarsi la sera o stare insieme fisicamente, ma
non essere davvero presenti con la mente. Credo che sia questo oggi
il problema più grande della maggior parte delle persone che stanno
insieme”.
Quanto si è prestata una
location come il Trento per una commedia del genere?
“Il Trento è stata un’esperienza
straordinaria – rivela Angelo Longoni– E’
una città a misura d’uomo, estremamente ecologica. Se non ci fosse
stata Trento, sarebbe stato impossibile realizzare il film in 6
settimane. Ci siamo trovati benissimo dal punto di vista
organizzativo, anche grazie alla vivibilità della città. È un luogo
dove ci si sposta facilmente, dove è facile ottenere la possibilità
di girare in luoghi diversi. Se l’avessimo girato a Roma,
probabilmente non ce l’avremmo fatta. Trento ha anche una sua
caratteristica narrativa all’interno del film. Volevo fare una
commedia assolutamente non localizzata, cioè senza una comicità
dialettale o contestualizzata in una regione specifica. La comicità
che abbiamo cercato di creare è una comicità che può essere
assolutamente riconoscibile in altre città. È stato molto
importante per me riuscire a mettere insieme un cast che avesse una
portata italiana e non locale. Trento, in questo senso, si è
prestata perfettamente, non avendo una tradizione comica dal punto
di vista del linguaggio. Per fare quindi una commedia italiana e
non regionale, era la location ideale”.
Come sono stati scelti gli
attori protagonisti del film?
“Gli attori protagonisti di
questo film fanno tutti teatro – continua Longoni – Credo
che un attore che non si metta in gioco con il teatro, soffra di un
caso grave di verginità. Chiunque non affronti il teatro, vale sia
per gli attori ma anche per i registi, è incompleto. Le penso
fermamente. La scelta degli attori è stata, dunque, dovuta a
questo. Sono attori, indipendentemente da quello che hanno fatto in
altri ambiti. Non volevo comici; volevo attori che potessero
interpretare questi ruoli cercando nella verità dei personaggi e
non nella caratteristica dell’attore, la possibilità di far ridere.
Un attore si differenzia dal comico perché interpreta il ruolo
cercando di assecondare la verità di quello che già di comico
esiste; il comico deve aiutare questa realtà, la deve forzare, deve
mettere qualcosa di se stesso per scatenare l’ilarità. Questo era
quello che non volevo. L’idea quindi di avere attori veri, che
fanno teatro, che fanno cinema, che fanno tutto, era la mia
prerogativa”.
All’inizio, prima
dell’esplosione dei personaggi, i protagonisti urlano, gridano,
forse troppo. Dopo, paradossalmente, si scende di tono e tutto
diventa più leggero. All’inizio sembra tutto molto esagitato. Si
tratta di una scelta voluta?
“All’inizio vige una calma
apparente – spiega il regista – Poi, nel momento in cui le
radioline emettono la catastrofe … ecco, da quel momento esplode
tutto. Finché non si chiude quella nottata, i personaggi si trovano
ad un livello alto di tensione, di nervosismo. Da lì in poi la
storia ha un altro andamento. C’è sempre il doppiopesismo che
rientra, un doppiopesismo nell’amore che è un caratteristica degli
italiani. Quello che facciamo subire è meno grave di quello che
subiamo, e questa cosa fa parte del nervosismo iniziale del
film”.
In chiusura, è stato
chiesto al regista cosa rappresenta per lui l’amore.
“In amore la forma più alta di
intelligenza è la bonta. È questo quello che mi ha insegnato mia
moglie ed è questa la caratteristica principale che dobbiamo
ritrovare nei rapporti”.
Maldamore
sarà distribuito al cinema in 250 copie a partire dal prossimo 13
Marzo.
Dopo aver partecipato ai due horror
firmati Rob Zombie, Malcom McDowell torna in un remake, stavolta
per la regia di Stephen C. Miller (che dopo aver diretto qualche
horror poco memorabile sarà presto sugli schermi col più ambizioso
The Aggression Scale) : quello di Silent Night, Deadly Night, il
cui originale risale al 1984. Il film originale vdeva protagonista
Billy, un giovane traumatizzato da bambino dopo aver visto il padre
assassinato da un uomo vestito da Babbo Natale;
Billy finirà per lui stesso per
diventare un serial killer con lo stesso travestimento, andando in
giro ad uccidere coloro che lui giudica ‘cattivi’. All’epoca il
film venne praticamente bandito e ritirato velocemente dalle sale
per il modo in cui demoliva il concetto di ‘spirito natalizio’… il
caso volle che nel primo weekend di programmazione, Silent Night
superò un altro ‘piccolo’ film appena uscito, intitolato A
Nightmare On Elm Street… Tuttavia ciò non impedì l’uscita di alcuni
sequel, dei quali il terzo fu diretto da Monte Hellman. Nel remake,
McDowell avrà la parte del poliziotto che si metterà a caccia del
maniaco; il titolo del film dovrebbbe essere semplicemente Silent
Night.
La vita non è così ingiusta, a
quanto pare. Secondo Variety, un revival di
Malcolm in the Middle, in Italia conosciuto
semplicemente come Malcolm, è stato ordinato
da Disney+. La nuova iterazione della
serie è stata ideata dal creatore della serie originale
Linwood Boomer e le star originali Frankie
Muniz, Bryan Cranston e Jane
Kaczmarek riprenderanno i loro ruoli. Disney Branded
Television ha ordinato quattro nuovi episodi dell’amata sitcom, ma
ad ora la data della première non è ancora stata fissata.
Secondo la trama ufficiale,
“Malcolm (Muniz) e sua figlia vengono coinvolti nel caos
familiare quando Hal (Cranston) e Lois (Kaczmarek) richiedono la
sua presenza per la festa del loro 40° anniversario di
matrimonio”. “Malcolm è una sitcom storica, che ha
catturato l’essenza della vita familiare con umorismo, cuore e
relatività”, ha dichiarato Ayo Davis,
presidente di Disney Branded Television.
“La sua esilarante e sentita
rappresentazione di una famiglia amabilmente caotica ha risuonato
con il pubblico di tutte le età, e siamo così entusiasti di dare il
benvenuto al cast originale per riportare in vita quella
magia. Con Linwood Boomer e il team creativo al timone,
questi nuovi episodi riproporranno tutte le risate, gli scherzi e
il caos che i fan hanno amato, insieme a qualche sorpresa che ci
ricorda perché questo show è così intramontabile”.
Di cosa parla Malcolm in the Middle?
Malcolm è andato
originariamente in onda su Fox per sette stagioni e 151 episodi dal
2000 al 2006. Il cast originale comprendeva Muniz, Cranston,
Kaczmarek, Justin Berfield, Erik Per
Sullivan e Christopher Masterson. La
serie si è rivelata incredibilmente popolare al suo debutto e ha
contribuito a rendere popolari le commedie a camera singola in
televisione. Nel corso della sua durata, la serie ha ottenuto 33
nomination agli Emmy e alla fine ha vinto sette statuette. Tra
queste, due vittorie per Cloris Leachman come miglior attrice
ospite in una commedia e due vittorie ciascuna per la miglior regia
e la miglior scrittura per una serie comica.
L’intera serie è attualmente
disponibile in streaming su Disney+ per gli abbonati. “Malcolm
in the Middle ha letteralmente cambiato il volto del panorama delle
commedie televisive quando ha debuttato due decenni fa, ridefinendo
ciò che il genere poteva essere”, ha dichiarato Karey
Burke, presidente della 20th Television. “Quando
Linwood Boomer ha suggerito che sarebbe stato il momento di
riportare in scena la famiglia disfunzionale preferita di tutti per
una piccola riunione, non potevamo pensare a una serie più iconica
e influente da rivisitare, insieme a un cast davvero brillante da
riunire”.
John David Washington ha difeso la sua
relazione con Zendaya in Malcolm
& Marie, dopo le critiche nate in merito alla loro
differenza d’età. Zendaya, 24 anni, e Washington, 36, recitano
insieme nel nuovo film di Sam Levinson, creatore
della serie Euphoria, acquisito da Netflix lo scorso settembre per 30 milioni di
dollari. Girato durante la pandemia, il film è stato uno dei primi
ad essere interamente girato secondo i protocolli di sicurezza
implementati a causa del Coronavirus.
Netflix ha pubblicato di recente
il primo trailer ufficiale del film, che verrà distribuito a
partire dal prossimo 5 febbraio. Il film è stato girato interamente
in bianco e nero, in una sola location, e si svolge nell’arco di
una sola notte. I personaggi di Malcolm e Marie discutono della
loro relazione dopo che un evento sconosciuto innesca in loro una
serie di frustrazioni. Grazie al trailer, si è già parlato di
possibili nomination all’Oscar per la coppia, in particolare per
Zendaya, che lo scorso anno ha già ottenuto un Emmy grazie al suo
ruolo nella sopracitata Euphoria.
Tuttavia, ci sono stati alcuni
detrattori che hanno trovato un po’ sconcertante la differenza di
età di 12 anni tra Zendaya e John David Washington . Ora, la star di
Tenet ha
pubblicamente difeso la sua relazione professionale con Zendaya in
una nuova intervista con
Variety. Washington ha ammesso di non essere mai stato
preoccupato per la differenza di età durante le riprese, proprio
perché Zendaya è una donna adulta. Inoltre, ha affermato che tutto
avrà maggiore senso quando le persone vedranno il film,
sottolineando che ha imparato di più da Zendaya sul set di quanto
lei abbia imparato da lui.
“Non me ne preoccupavo, perché è
una donna. Le persone vedranno in questo film quanto sia donna. Ha
molta più esperienza di me nel settore. Io ci sono dentro solo da
sette anni. Lei è lì da più tempo, quindi ho imparato molto da lei.
Sono io il novellino, in questo caso. Mi sono appoggiato tantissimo
a lei durante le riprese.”
Di cosa parla Malcolm & Marie?
In Malcolm
& Marie, un regista (Washington) torna a casa
assieme alla fidanzata (Zendaya) dopo il trionfo dell’anteprima di
un suo film, sicuro dell’imminente successo finanziario e di
critica. La serata subisce però una svolta imprevista quando
iniziano a emergere alcune rivelazioni sulla coppia, che ne mettono
a dura prova la solidità dell’amore. Sam Levinson
dà vita a un film di un’originalità rara, un’ode alle straordinarie
storie d’amore hollywoodiane e un’espressione commovente della
fiducia nel futuro del settore cinematografico.
La recensione di Malcolm
& Marie non può non cominciare con una
considerazione importante: il film di Sam
Levinson, disponibile su Netflix dal 5 febbraio, è stato girato in piena
pandemia, e potrebbe a tutti gli effetti appartenere ad una specie
di sottogenere che definiremo “cinema pandemico”, ovvero un cinema
fatto di pochi attori, location uniche interne, troupe ridotta al
minimo e basato principalmente su una sceneggiatura lineare e dei
dialoghi fitti. Si parla tanto in Malcolm
& Marie, e sembra che con i due episodi speciali di
Euphoria arrivati nelle scorse settimane,
Levinson abbia offerto ai suoi spettatori una specie di antipasto,
per concludere con questa elegante portata principale in bianco e
nero.
È l’una di notte, siamo
in una lussuosa villa di Hollywood, Malcolm e Marie rientrano da
una serata di gala, lo capiamo dai loro abiti eleganti. Man mano
che li spiamo nella loro casa, attraverso le grandi finestre che
danno sul giardino, veniamo messi a conoscenza della situazione:
lui è un regista, lei la sua compagna, ex attrice, sono di ritorno
dalla premiere del nuovo film di lui, un vero e proprio trionfo.
Lui infatti balla per tutta la casa, bevendo e parlando senza
sosta, carico di adrenalina. Lei, con fare meccanico, prepara la
cena, maccheroni al formaggio, lo fa con gesti rapidi, palesando un
malcelato nervosismo che di lì a poco esploderà.
Malcolm
& Marie è la storia di un litigio, una discussione
furiosa, una conversazione che vede due persone che si amano
profondamente confrontarsi con le reciproche mancanze, con le
proprie paure, una notte che li vede spogliarsi a poco a poco di
ogni barriera. Certo, non c’è sempre da entrambe le parti la voglia
di confrontarsi e la violenza verbale che ne consegue è una spia,
da una parte e dall’altra in momenti differenti, un segnale che la
tentazione di lasciarsi alle spalle i non detti è forte, ma i
nostri protagonisti vanno avanti, affondano la lingua e i pensieri
nelle loro idiosincrasie e cercano, in tutti i modi, di farlo
insieme.
Un litigio lungo un film
Così come i due speciali
di Euphoria già citati, anche in questo caso
Levinson ha ridotto all’osso il suo progetto narrativo, tanto che
sia il film in questione che gli episodi sembrano essere stati
costruiti intorno alle esigenze pandemiche, per così dire. Il
risultato, come accennato, è un lunghissimo flusso di coscienza a
due voci in cui i due protagonisti affrontano qualsiasi tipo di
argomento possa in qualche modo toccare, anche solo di sfuggita, la
loro vita e l’esperienza personale. Ecco che la conversazione parte
da una quasi “canonico” sentirsi dati per scontati, toccando in
punta di piedi questioni razziali, questioni di genere, discorsi
sull’importanza dell’ego per un artista, sull’influenza che la
presenza dell’altro ha nella propria vita e nella propria arte, sui
rapporti di co-dipendenza, sul passato e sul futuro. Insomma sulla
vita stessa e la natura più intima di una storia
d’amore.
Splendidamente
fotografato da Marcell Rév (lo stesso di
Euphoria), Malcolm
& Marie è anche un bellissimo film da un punto di
vista puramente estetico. Non c’è un altro termine per definirlo,
perché in ogni momento, in ogni inquadratura, in ogni costume e
espressione dei suoi protagonisti, il film è bello, nell’eccezione
più superficiale del termine. Talmente tanto bello che quando sono
uscite le prime immagini del film, sembravano fotogrammi di uno
spot di lusso, uno di quelli che sembrano mini film e promuovono
brand di alta moda. Invece no, invece Sam Levinson usa di nuovo una
confezione extra-lusso per raccontare, provarci almeno, la
profondità dell’animo umano.
E proprio qui, cade. Il
regista, attraverso il suo discorso fitto e incessante, che replica
una partita serrata di ping pong, non riesce ad aggiungere nulla al
dialogo vivace e costruttivo su tutti i temi che tocca. Sembra non
avere altra utilità se non quella di una vetrina dove i due
interpreti si mettono in mostra. E, intendiamoci, anche se fosse
solo questo il senso del film, una vetrine, un esercizio estetico,
si tratterebbe comunque di un’ora e 46 minuti ben
spesi.
Due interpreti straordinari
Anche trai produttori,
Zendaya e John David Washington sono dei fenomeni
assoluti. Entrambi mettono in gioco ogni goccia del loro talento,
da quello puramente fisico della presenza scenica, che in entrambi
abbonda, a quello più intimo ed emotivo, delle inflessioni vocali,
delle espressioni facciali, dei silenzi e dei momenti di
ira.
Zendaya, giovanissima reginetta del cinema e
della tv, conferma un talento smagliante, che ha già messo al
servizio dei Blockbuster, del cinema d’autore, della serialità di
altissimo livello, dimostrando di poter passare dall’essere una
ragazzina fragile e problematica, a un’adolescente sarcastica e
cinica, fino ad apparire come una donna fatta e finita, elegante e
raffinata, diventando la più giovane attrice della storia ad aver
vinto un Emmy da protagonista.
John David Washington, affascinante scoperta
di Spike Lee, che lo ha fatto protagonista di
BlacKkKlansman, si cimenta qui in un ruolo molto
interessante, perché lo vede utilizzare il suo corpo con un
approccio prima giocoso, poi molto intenso, una performance che si
distacca da quanto ci ha fatto vedere fino a questo momento nel
citato film di Lee o in Tenet, per esempio, e ci offre ancora un’altra
faccia del suo talento, che, in questo caso, immaginiamo sia anche
una questione di sangue, dato che suo padre è Denzel.
Cinema da pandemia mascherato da prodotto indie
Malcolm
& Marie paga forse il prezzo di un’urgenza narrativa
che non sembra esserci sedimentata, ma è spinta più dalla pancia
che da un ragionamento sistematico e compiuto, relativo a ciò che
il regista stesso voleva raccontare. Superficiale quasi
involontariamente, il film lascia l’impressione di aver sbirciato
dentro casa di una coppia che gioca ad essere in crisi ma che in
fondo è troppo bella, troppo ricca, troppo innamorata per avere
davvero dei problemi. E forse la chiave del racconto è tutta qui,
in questa magnifica apparenza che offusca ogni ragionamento e fa
apparire Malcolm
& Marie come grande cinema indie, quando invece
siamo di fronte ad un buon esempio di cinema “pandemico”.
Malcolm &
Marie è scritto e diretto da SAM LEVINSON e
prodotto da KEVIN TUREN, ASHLEY LEVINSON, SAM
LEVINSON, ZENDAYA & JOHN DAVID WASHINGTON
In Malcolm & Marie
in questo dramma romantico toccante di Sam Levinson con
Zendaya e John David Washington, un regista
(Washington) torna a casa assieme alla fidanzata (Zendaya)
dopo il trionfo dell’anteprima di un suo film, sicuro
dell’imminente successo finanziario e di critica. La serata
subisce però una svolta imprevista quando iniziano a emergere
alcune rivelazioni sulla coppia, che ne mettono a dura prova la
solidità dell’amore. In collaborazione con il direttore della
fotografia Marcell Rév, Levinson dà vita a un film di
un’originalità rara, un’ode alle straordinarie storie d’amore
hollywoodiane e un’espressione commovente della fiducia nel futuro
del settore cinematografico.
Come si legge nella cartella
stampa, Pasquale Scimeca affronta una prova non facile: mettere in
scena uno dei romanzi basilari della nostra cultura, lo abbiamo
studiato tutti infatti e soprattutto doversi confrontare con una
messa in scena precedente di grande prestigio: quella che ha dato
alla storia del cinema La Terra trema di Luchino
Visconti. La storia della famiglia Malavoglia che
vive in un paese della provincia di Ragusa, è però attualizzata ai
giorni nostri, e Ntoni è un ragazzo che vorrebbe fare il dj, Lia si
innamora di un uomo sospetto che guida un Suv, mentre Mena
intreccia una relazione con un ragazzo immigrato, Alef che viene
ribattezzato Alfio una volta arrivato sul suolo italico.
La famiglia cade in disgrazia dopo
che la barca con la quale si procuravano il pesce da vendere
affonda portandosi in mare il capofamiglia, Bastianazzo. I
Malavoglia si indebitano, riparano la barca, ma la
sorte avversa gliela distrugge. La famiglia deve così affrontare
diverse difficoltà per sopravvivere. Scimeca decide di
affrontare la storia in modo decisamente sperimentale, pensando un
po’ forse ad altri film che hanno affrontato i classici della
letteratura con un piglio moderno.
Notevole è la resa fotografica
della pellicola, il film è stato girato con telecamere RED, che
quindi consentono di avere una qualità full hd, ma che permettono
anche di lavorare con altri contributi in digitale come le immagini
degli sbarchi di clandestini e l’introduzione, girata in qualità
diversa. Ma segue le tracce di Visconti sulla scelta del cast, che
è composto da veri pescatori o giovani al primo film, fatta
esclusione per l’attore protagonista, già presente in un altro
lavoro del regista Rosso Malpelo. Il tema universale della storia
di Verga, ossia che le vicissitudini della vita sono sempre le
stesse in qualsiasi epoca si viva, vengono inserite nel contesto
dell’Italia contemporanea, con le sue difficoltà e
contraddizioni.
A collaborare con Scimeca alla
stesura della sceneggiatura c’è anche Tonino
Guerra, storico sceneggiatore di Michelangelo Antonioni, e
la sua mano si avverte in più punti. Aldilà di una certa difficoltà
in alcune rappresentazioni dei “giovani d’oggi”, il film si regge
in bilico tra poesia e racconto filmico, di cui restano delle
emozionanti immagini del mare in tempesta, a simbolo
dell’imprevedibiltà degli eventi. Malavoglia esce
il prossimo 29 Aprile, è stato riconosciuto di interesse nazionale
ed è distribuito da Cinecittà Luce.
Iniziate le riprese di Malavita, il
nuovo film di Luc Besson, ecco arrivare la prima foto dal set che
vede Robert De Niro dialogare con lo stesso regista.
Il film racconterà la storia della
famiglia Manzonis, trasferitasi in Francia grazie a un programma di
protezione testimoni, che avrà grosse difficoltà a lasciarsi
indietro il proprio passato. Nel cast, anche Michelle Pfeiffer,
Tommy Lee Jones, Paul Borghese e Dianna Agron.