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Letitia Wright vorrebbe un film da solista per Shuri

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Letitia Wright vorrebbe un film da solista per Shuri

Sembra che Shuri, interpretato da Letitia Wright in Black Panther, possa essere il prossimo personaggio preferito dei fan. La giovanissima scienziata del Marvel Cinematic Universe più intelligente di Tony Stark potrebbe addirittura essere la protagonista di uno spin off tutto suo.

Di fronte a questa eventualità la giovane Wright sembra non essersi tirata indietro. Soprattutto vorrebbe tornare almeno nel sequel del film: “Spero, se i tempi dovessero essere giusti, se dovesse accadere, di poter tornare. Ma non si può avere un film di Shuri senza T’Challa o un film di Shuri senza Ramonda e Nakia e il resto del Dora Milaje e Okoye. Quindi la domanda è: quando arriverà Black Panther 2?”

Nei fumetti, Shuri eredita il regno di Wakanda e diventa la nuova Black Panther. I Marvel Studios e Kevin Feige hanno sempre menti con piani a lungo termine in testa ed è possibile che vogliano fare una cosa del genere nei film futuri. In realtà la Wright ha anche affermato che tutto il cast vorrebbero vedere altro di Chadwick Boseman:

“Quando la incontriamo nel Marvel Cinematic Universe, è giovane, sta studiando, è preso dalla tecnologia, sta creando, si diverte ed è focalizzata su questo. Quindi, se questo dovesse succedere, allora ok, ma al momento, ragazzi, Chadwick è un Black Panther assurdo! Sono felice di creare gadget per lui, al momento. Se dovesse essere, allora sarà, ma lui è un magnifico Black Panther.”

Black Panther trailer ufficiale

CORRELATI:

Black Panther, la trama del film

Di seguito la prima sinossi del film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.

Ryan Coogler scriverà e dirigerà Black Panther che seguirà la storia di T’Challa, il re guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil War.

Non è ancora chiaro quali altri personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito in Avengers Age of Ultron con il volto di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre in Civil War con il volto di Martin Freeman.

Chadwick Boseman interpreta il protagonista, T’Challa, già visto in Captain America Civil War. Nei ruoli principali del film ci saranno, oltre a Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis. Nei ruoli di comprimari compariranno invece Letitia Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K. Brown e John Kani.

Black Panther arriverà al cinema il 16 Febbraio del 2018.

Letitia Wright vorrebbe Shuri come prossima Black Panther

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Letitia Wright vorrebbe Shuri come prossima Black Panther

Come annunciato lo scorso Marzo da Kevin Feige, i Marvel Studios lavoreranno per portare sul grande schermo il sequel di Black Panther e ci sono tutte le ragioni per credere che Letitia Wright, interprete di Shuri, tornerà in azione insieme a Chadwick Boseman.

L’attrice ha avuto modo di parlare del suo futuro nel MCU in un’intervista dove si è mostrata entusiasta e disposta a riprendere un ruolo ancora più importante nei prossimi capitoli ambientati nel Wakanda. Magari raccogliendo l’eredità di T’Challa e diventando la nuova Pantera Nera:

Se ci fosse l’opportunità, perché no? Sarebbe un riferimento ai fumetti davvero accurato e, ovviamente, fantastico. Il che significherebbe più lavoro, più allenamento, insomma l’inizio di un’avventura incredibile.”

Letitia Wright vorrebbe un film da solista per Shuri

Di seguito la sinossi del primo film:

Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tecnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.

Chadwick Boseman interpreta il protagonista, T’Challa, già visto in Captain America Civil War. Nei ruoli principali del film ci saranno, oltre a Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis.

La sceneggiatura del film è firmata da Ryan Coogler e Joe Robert Cole, mentre Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Nate Moore, Jeffrey Chernov e Stan Lee sono i produttori esecutivi.

Black Panther: intervista a Letitia Wright e Daniel Kaluuya

Letitia Wright sul film dedicato alla A-Force: “È solo questione di tempo”

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Letitia Wright, interprete di Shuri nel MCU, crede che prima o poi i Marvel Studios realizzeranno un film dedicato agli Avengers tutto al femminile. Durante i primi anni, una delle critiche più comuni che venivano mosse all’universo condiviso era proprio la mancanza di supereroi femminili. Nonostante l’importanza del personaggio di Vedova Nera all’interno del franchise, il primo film in solitaria con protagonista una donna è arrivato soltanto nel 2019, con l’uscita di Captain Marvel.

Diversi supereroi femminili sono stati introdotti durante la Saga dell’Infinito, e alla fine tutte si sono riunite nella memorabile battaglia finale di Avengers: Endgame. Proprio quel momento ha riacceso le discussioni su un ipotetico film sugli Avengers al femminile. Attrici come Scarlett Johansson e Brie Larson hanno già espresso la loro circa tale possibilità, ma ad oggi i Marvel Studios non hanno ancora annunciato nulla di ufficiale al riguardo. Con così tanto interesse nei confronti del potenziale film, anche un’altra star del MCU è piuttosto fiduciosa che il film verrà realizzato prima o poi.

Letitia Wright ha fatto il suo debutto nel MCU nel 2018 nei panni di Shuri in Black Panther ed stata protagonista anche dell’ormai celebre scena tutta al femminile vista nell’atto finale di Avengers: Endgame. In una nuova intervista con Yahoo, a Wright è stato chiesto della possibilità che la Marvel realizzi in futuro il tanto agognato film dedicato alla A-Force. Stando alle parole della Wright, sembra che la Casa delle Idee sia intenzionata a rendere il progetto una realtà; si tratta solo di una questione di tempo…

“Non credo che sia qualcosa per la quale dobbiamo più lottare”, ha spiegato Letitia Wright. “Victoria Alonso crede fortemente nel progetto, così come Kevin Feige. È solo questione di tempo prima che lo facciano.”

Il team A-Force “perfetto” secondo Letitia Wright

Sulla base della risposta di Wright, sembra che Victoria Alonso, produttrice di Avengers: Endgame ed vice-presidente esecutivo della produzione dei Marvel Studios, sia particolarmente concentrata nel realizzare un film sugli Avengers tutto al femminile. Inoltre, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige è sempre stato un grande sostenitore delle eroine sul grande schermo e della possibilità di dare loro un maggior spazio, che si tratti di film in solitaria o di gruppo. Quando a Wright è stato chiesto chi avrebbe voluto vedere al suo fianco nell’ipotetico film, l’attrice ha menzionato personaggi del calibro di Valkyria, Captain Marvel, Okoye e Nakia.

Letitia Wright riprenderà il ruolo di Shuri in Avengers: Doomsday e Secret Wars

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Tra le voci secondo cui la Marvel sta cercando un nuovo attore per interpretare T’Challa (Jr.?) per Black Panther 3 e oltre, ora potremmo avere la conferma che l’attuale Black Panther dell’MCU tornerà per i prossimi grandi film evento dello studio. Secondo l’insider Daniel Richtman, Letitia Wright riprenderà il suo ruolo di Shuri per Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars.

Non sarebbe esattamente una grande sorpresa (dopotutto, ci aspettiamo che praticamente tutti i personaggi principali compaiano in uno o entrambi questi film), ma si parla già del nuovo T’Challa che avrà una parte in Doomsday, quindi sarà interessante vedere se Shuri avrà un ruolo significativo nella storia o se si presenterà semplicemente per passare il mantello del protettore del Wakanda a suo nipote.

Alla fine di Black Panther: Wakanda Forever, Shuri incontra il figlio che T’Challa ha avuto da Nakia (Lupita Nyong’o) e finalmente si concede di smettere di piangere la morte del fratello bruciando le sue vesti funebri. A Wright è stato chiesto se possiamo aspettarci di vedere Shuri in uno dei prossimi film di Avengers e/o in Black Panther 3 durante una recente apparizione su The View. “Vorrei continuare con Shuri. È uno dei miei personaggi preferiti, una tale benedizione, onestamente, non sto scherzando. Le sono così grata. Ci sono molte cose in arrivo”, ha aggiunto con un sorriso.

Un terzo film di Black Panther deve ancora ricevere il via libera ufficiale, ma Nate Moore della Marvel ha praticamente confermato che il progetto è in fase di pianificazione con il regista Ryan Coogler pronto a tornare a prenderne il timone, quindi diremmo che è solo questione di tempo prima che venga ufficialmente annunciato.

Quello che sappiamo su Avengers: Doomsday

Avengers: Doomsday arriverà nelle sale il 1° maggio 2026, seguito da Avengers: Secret Wars il 7 maggio 2027. Entrambi i film saranno diretti da Joe Russo e Anthony Russo, che faranno anche il loro ritorno nell’MCU dopo aver diretto Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame. Al momento non si hanno certezze sugli attori che comporranno il cast del film, né su precisi elementi di trama.

Letitia Wright dice addio a Chadwick Boseman, sarà lei la nuova Black Panther?

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Anche Letitia Wright ha condiviso il suo tributo a Chadwick Boseman, a ormaicinque giorni dall’annuncio della sua prematura morte a causa di un cancro al colon. L’attrice, che in Black Panther interpreta Shuri, la geniale sorella minore di T’Challa, ha condiviso un video molto toccante, in cui parla del suo dolore di sorella per la perdita di un fratello.

Ecco di seguito il video:

https://www.instagram.com/p/CEnRJPMBPT6/

Al di là della bellezza e delicatezza di questo ricordo, Wright potrebbe essere al centro di un rinnovato interesse per i Marvel Studios, visto che potrebbe essere proprio lei ad occupare il posto lasciato vuoto da Boseman. Di fronte al rifiuto di scegliere un nuovo attore per il ruolo, lo Studio potrebbe infatti rivolgersi proprio a Letitia/Shuri, visto che nei fumetti è lei che ad un certo punto assume il ruolo di Regina del Wakanda e Black Panther del suo popolo.

Al momento possiamo immaginare che la produzione del sequel di Black Panther sia stata messa completamente in fermo, con un lavoro di riscrittura che sarà necessario alla luce delle tristi novità.

Let’s Play Two: il film del concerto dei Pearl Jam al cinema

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Let’s Play Two: il film del concerto dei Pearl Jam al cinema

Il film concerto sulla leggendaria doppia performance della band al Wrigley Field di Chicago. Diretto da Danny Clinch, con i brani più noti dei Pearl Jam, interviste esclusive e speciali dietro le quinte. Nelle sale Italiane solo per un giorno GIOVEDI’ 30 NOVEMBRE.

 Per celebrare i leggendari concerti sold out che i PEARL JAM tennero il 20 e il 22 agosto del 2016 in omaggio alla storica stagione delle World Series Championship di baseball vinta dai Chicago Cubs, arriva al cinema il documentario “LET’S PLAY TWO”.

LET’S PLAY TWO, diretto dal regista e fotografo Danny Clinch, sarà infatti nelle sale italiane distribuito da Nexo Digital solo giovedì 30 novembre (elenco sale a breve su www.nexodigital.it).

Chicago è la città natale di Eddie Vedder e i Pearl Jam hanno instaurato una relazione duratura con la città e con la squadra di baseball dei Chicago Cubs: un rapporto unico per il mondo dello sport e della musica celebrato nel 2016 con due straordinari concerti al Wrigley Field, lo stadio cittadino altresì definito “Cubs park”, in occasione dei festeggiamenti per la vittoria della World Series avvenuta dopo il più lungo digiuno della storia del baseball, ben 108 anni di distanza dal precedente titolo.

Così, a partire da “TEN” fino a “LIGHTNING BOLT”, il film concerto spazia attraverso tutto il catalogo di brani originali e cover che hanno caratterizzato la carriera 25ennale della band. All’interno interviste esclusive e un dietro le quinte che mostra i passaggi spontanei, nel quartiere di Wrigleyville, dall’atmosfera di una vittoria dei Cubs all’anticipazione e alla preparazione dei live della band. Attraverso gli occhi di Danny Clinche la voce dei Pearl Jam (Eddie Vedder Stone Gossard, Mike McCready, Matt Cameron, Jeff Ament), il film mostra il passato e il presente sia della band che dei Chicago Cubs e tramite la musica, il sudore e le speranze eterne che accumunano i fan dei Cubs e dei Pearl Jam, viene svelato il viaggio che ha creato questa speciale relazione.

Nei miei film e nelle mie fotografie mi piace esplorare la relazione esistente tra una band, i suoi fan e la location” racconta il regista di “Let’s Play Two” Danny Clinch.Quando succede che i personaggi principali del tuo film sono i Pearl Jam, i Chicago Cubs, i loro fan e lo stadio Wringley Field durante un momento storico, sai per certo che sarà epico. Abbiamo fatto bene a seguire i nostri istinti che ci hanno portato alla storica partita 7 delle World Series, la quale ha chiuso per la squadra un periodo di magra lungo 108 anni. Ho imparato ad accettare l’inaspettato e quando si è pronti, tutto ciò ripaga sempre”.

Il regista Danny Clinch e il produttore esecutivo Lindha Narvaez con Milkt sono stati team di produzione di progetti cinematografici per più di 15 anni. Hanno lavorato insieme anche per il film del concerto live dei Pearl Jam “Immagine in Cornice” (2007) e negli anni hanno lavorato a tanti altri EPKs della band.

Danny e Lindha, insieme ai direttori della fotografia di “LET’S PLAY TWOVance Burberry e Josh Goleman ed al direttore tecnico Taryn Gould, hanno collaborato con i Pearl Jam alla produzione dei contenuti di “Lightning Bolt” (2013) e al cortometraggio e video musicale di “Mind Your Manners”.

Let’s get lost recensione del film di Bruce Weber

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Il fotografo/regista Bruce Weber segue Chet Baker in quella che si rivelerà essere la sua ultima tournèe, nel 1988. Nel documentario, oltre che al viso rugoso ma affascinante del trombettista jazz, ci sono le testimonianze della terza moglie, di alcuni compagni di viaggio e dello stesso musicista, oltre che alcune performance di grande intensità.

Presentato nella sezione Classici dell’ultimo Festival di Venezia, il documentario Let’s Get Lost di Bruce Weber su Chet Baker è di fatto una di quelle perle che poche volte si ha la fortuna di incrociare. Un regista/fotografo tra i più importanti che riesce a cogliere le testimonianze di un suo amico, che è anche però uno dei musicisti che hanno rivoluzionato la storia del jazz, insieme a Charles Mingus e Miles Davis.

Let’s get lost è un’opera d’arte, ed è un’emozione unica vederlo. A parte la cura delle immagini, montate e scelte in base a quello che era lo stile ed il gusto del cinema sperimentale degli anni in cui Baker esordì, gli anni ’50 del primo cinema indipendente americano di Stan Brakhage e della Beat generation. Alcune sequenze, funzionali come vettore per la testimonianza audio, si sorreggono su di un video che punta più all’emozione.

Ad esempio, mentre si raccontano i dettagli della vita senza posa di Chet Baker, che arriva al suo culmine per poi essere distrutta, come i suoi denti, in una rissa a San Francisco, le parole vengono coperte con degli anarchici gattini, ripiego a cui Chet Baker aveva costretto Weber e la sua troupe nel momento in cui non si era presentato all’appuntamento per le riprese.

Chet Baker muore a 59 anni cadendo da un balcone mentre si trovava in tournèe in Olanda. Giovane, ma irriconoscibile, un involucro invecchiato che conteneva uno spirito indolente che non voleva essere diverso dal se stesso di trenta anni prima, quando con Gerry Mulligan iniziava a suonare in un quartetto che cambiò la storia del jazz.

Il James Dean del jazz venne definito, per l’aspetto attraente e sfuggente allo stesso tempo, ma a differenza dell’attore, la cui indole lo portò presto alla distruzione, il musicista, nella migliore tradizione del più fumoso e intenso dei generi musicali, usa la musica per curarsi dalla distruzione che porta avanti con l’abuso di alcol e barbiturici.

Due ore di meraviglia che saranno disponibili in dvd dal 17 Dicembre in una versione restaurata.

Let Us Pray il violento trailer dell’horror con Liam Cunningham

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let-us-preyArriva da Twitch il primo violentissimo trailer per Let Us Pray di Brian O’Malley con protagonista Liam Cunningham, meglio conosciuto al grande pubblico per il personaggio di Davos Seaworth ne Il Trono di Spade.
Il film parla di un enigmatico straniero tenuto rinchiuso in una cella dentro a una remota stazione di polizia.
Da questa cella però il prigioniero riuscirà a controllare le menti dei suoi compagni e quelle degli agenti di polizia, scatenando i demoni interiori di ogni uomo in una folle carneficina dove il caos regna sovrano.

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Fonte: Bloody Disgusting

Let me in in Italia si chiamerà Blood Story!

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Let me in in Italia si chiamerà Blood Story!

L’Italia nostrana ci riprova. Dopo alcuni mesi di pausa ecco arrivare l’ultima storipiatura in ordine di tempo.

Let Me Eat Your Pancreas (Kimi no Suizō wo Tabetai): il 3, 4 e 5 febbraio al cinema

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Adler Entertainment in collaborazione con Dynit annuncia che Let Me Eat Your Pancreas arriverà nelle sale solo il 3, 4 e 5 febbraio. Il lungometraggio è il primo titolo dell’etichetta I Love Japan, che riunirà le produzioni del Sol Levante ancora inedite sui grandi schermi italiani o in occasioni di importanti anniversari. Anime e live action popolarissimi in Giappone arriveranno anche in Italia: tutti i fan e gli appassionati del cinema nipponico potranno vedere le grandi storie che negli ultimi anni hanno stregato il pubblico giapponese, conquistando il box office e il cuore degli spettatori.

Si parte con una trilogia live action incentrata su storie di passione, amicizia e profondi sentimenti e con il ritorno in sala dei film di animazione tratti da un celeberrimo manga: dopo Let Me Eat Your Pancreas usciranno Your Eyes Tell (7-9 aprile) e April Come She Will (28-30 aprile), mentre il 10, 11 e 12 febbraio arriveranno in sala in una speciale maratona L’Attacco dei Giganti – il film. Parte 1 – L’Arco e la Freccia Cremisi e Parte 2 – Le Ali della Libertà. Chi andrà a vedere questi titoli al cinema avrà la possibilità di vincere un soggiorno studio a Tokyo per immergersi nella cultura del Sol Levante imparandone la lingua e respirandone l’atmosfera. EF (https://www.ef-italia.it) mette infatti in palio due viaggi-studio in Giappone per chi acquisterà il biglietto per uno dei film di I Love Japan. I due concorsi saranno validi dal 3 febbraio fino al 31 maggio nelle sale aderenti all’iniziativa. Per maggiori informazioni e per consultare il regolamento si può andare all’indirizzo http://www.concorsoilovejapan.it e unici.concorsoilovejapan.it.

Let Me Eat Your Pancreas è una struggente storia d’amore e di amicizia ispirata alla pluri-premiata light novel di Yoru Sumino che ha stregato milioni di lettori in tutto il mondo ed è stata inserita dalla prestigiosa rivista di critica letteraria “Da Vinci” al 2° posto nella classifica dei migliori romanzi pubblicati in Giappone nel 2015. Il film ha riscosso un notevole successo in patria e all’estero, incassando oltre 39 milioni di dollari e ricevendo, tra le altre, la nomination per il miglior film dell’anno al 41° Japan Academy Award e al 60° Blue Ribbon Awards. Inoltre l’omonimo manga Voglio Mangiare Il Tuo Pancreas, disegnato da Kirihara Idumi, ha ottenuto un rating di gradimento del 93% tra gli utenti di Google. Prodotto da Toho Pictures e diretto da Sho Tsukikawa, vede nel cast le giovani star in grande ascesa Minami Hamabe (pluripremiata per questa sua interpretazione) e Takumi Kitamura, e anche il leggendario attore e doppiatore Shun Oguri, uno dei più amati tra i fan del cinema e dell’animazione del Sol Levante.

Due ragazzi, due diverse personalità e un segreto ad unirli: Sakura Yamauchi e Haruki Shiga sono compagni di classe, ma non sono mai stati in confidenza. Lei è popolare, allegra e piena di vita, mentre lui è un ragazzo timido e impacciato. Un giorno, per caso, Takumi trova il diario della ragazza e fa una terribile scoperta: Sakura ha una malattia al pancreas e non le resta molto tempo. Per aiutare la compagna malata a esaudire i suoi ultimi desideri Haruki si lascia coinvolgere in una serie di capricci e avventure, passando da un’iniziale distacco a una profonda amicizia e lasciandosi travolgere dallo spirito gioioso di Sakura.

La trama di Let Me Eat Your Pancreas (Kimi no Suizō wo Tabetai)

Uno studente delle superiori ritrova per caso il diario di una sua compagna di classe, Sakura Yamauchi. Ma quel diario custodisce un segreto, Sakura soffre di una gravissima malattia pancreatica. I suoi giorni sono contati, ma la ragazza ha deciso di affrontare la tragedia con leggerezza e allegria, e il suo compagno, custode del segreto, decide così di trascorrere sempre più tempo con lei… Nonostante i due abbiano personalità agli antipodi, quel tremendo segreto li avvicinerà sempre più.

Dopo il primo appuntamento con Let Me Eat Your Pancreas, nei prossimi mesi completeranno la trilogia di live action dal Sol Levante Your Eyes Tell (7-9 aprile) e April Come She Will (28-30 aprile), tutti al cinema con l’etichetta I Love Japan di Adler Entertainment in collaborazione con Dynit.

Let it go parodia: “Quando non va bene lasciar andare” [VIDEO]

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Let it go parodia: “Quando non va bene lasciar andare” [VIDEO]

Ecco una parodia di Let it Go da Frozen il regno di ghiaccio che non avevamo ancora visto. Il video, realizzato da Rob Manion, ci mostra, sulle note del brano premio Oscar, una serie di situazioni da film dove “lasciar andare” (in inglese appunto “let it go”) non è proprio una cosa auspicabile. Il video infatti si intitola When it’s NOT OKAY let it go (quando non va bene lasciar andare).

Nel video riconosciamo alcuni dei film più celebri della storia del fantasy, come Il Signore degli Anelli La Compagnia dell’anello, Harry Potter e il Principe Mezzosangue o addirittura La Storia Infinita; pellicle che hanno fatto la storia del cinema (Titanic) e del cinema d’animazione (Il Re Leone), e ancora altri momenti drammatici tratti da film di ogni genere, compreso il recente Gravity.

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Frozen il regno di ghiaccio è stato il primo film della Walt Disney Animation Studios a portare a casa un Oscar per il miglior film d’animazione, oltre ad aver vinto lo stesso premio per la migliore canzone originale.

let it goDiretto da Chris Buck (Tarzan, Surf’s Up) e Jennifer Lee (sceneggiatrice di Ralph Spaccatutto), autrice anche della sceneggiatura, e prodotto da Peter Del Vecho (Winnie the Pooh, La principessa e il ranocchio) Frozen – Il regno di ghiaccio ha vinto un Golden Globes® 2013 come Miglior film d’animazione, ed gli Oscar per Miglior film d’animazione e Migliore canzone originale con il brano “Let it go”.

Ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen “La regina delle nevi” (pubblicata per la prima volta nel 1845), Frozen – Il regno di ghiaccio trasporta grandi e piccini in un’epica avventura ricca di magia, divertimento e musica.

Let It Be: il trailer della versione restaurata del film

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Let It Be: il trailer della versione restaurata del film

Il team di Let It Be, il film originale del 1970 sui Beatles del regista Michael Lindsay-Hogg meticolosamente restaurato dal team di Peter Jackson alla Park Road Post Production, ha partecipato a una proiezione speciale a New York che si è tenuta ieri al Lincoln Square Cinema di AMC. Michael Lindsay-Hogg e Jonathan Clyde di Apple Corps Ltd. erano presenti al Q&A moderato dal giornalista e autore musicale Alan Light insieme agli ospiti dell’evento, tra cui Sean Lennon ed Elvis Costello.

Let it Be debutterà l’8 maggio in esclusiva su Disney+. È la prima volta che il film torna disponibile dopo oltre 50 anni.

Uscito nel maggio del 1970, nel pieno dello scompiglio per lo scioglimento dei Beatles, Let It Be occupa ora il posto che gli spetta nella storia della band. Visto in passato attraverso una lente più oscura, il film viene ora riportato alla luce grazie al restauro e nel contesto delle rivelazioni fatte in The Beatles: Get Back di Peter Jackson. Uscita su Disney+ nel 2021, la docuserie vincitrice di diversi Emmy Award® mostra il calore e l’affiatamento dell’iconico quartetto, catturando un momento cruciale della storia della musica.

Let It Be contiene filmati non inclusi in The Beatles: Get Back, portando gli spettatori negli studi e sul tetto della Apple Corps a Londra nel gennaio 1969. Qui, i Beatles, insieme a Billy Preston, scrivono e registrano l’album Let It Be, vincitore del GRAMMY Award®, e la canzone omonima, premiata con l’Oscar®. È anche il momento dell’ultima esibizione dal vivo del gruppo. Con l’uscita di The Beatles: Get Back, i fan hanno manifestato un forte desiderio di vedere il film originale Let It Be. Con il pieno sostegno di Lindsay-Hogg, la Apple Corps ha incaricato la Park Road Post Production di Peter Jackson di eseguire un meticoloso restauro del film dal negativo originale in 16 mm. Questo processo ha incluso la rimasterizzazione del suono utilizzando la stessa tecnologia di de-mix MAL applicata alla docuserie The Beatles: Get Back di Peter Jackson.

Let It Be, diretto da Michael Lindsay-Hogg, ha come protagonisti John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr, con un’apparizione speciale di Billy Preston. Il film è stato prodotto da Neil Aspinall con i Beatles in qualità di produttori esecutivi. Il direttore della fotografia è Anthony B Richmond. Let It Be debutterà in esclusiva su Disney+ l’8 maggio 2024.

Let It Be: il film originale del 1970 finalmente su Disney+

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Let It Be: il film originale del 1970 finalmente su Disney+

Disney+ ha annunciato che Let It Be, il film originale del 1970 sui Beatles del regista Michael Lindsay-Hogg, debutterà l’8 maggio in esclusiva su Disney+. È la prima volta che questo film torna disponibile dopo oltre 50 anni.

Uscito nel maggio del 1970, nel pieno dello scompiglio per lo scioglimento dei Beatles, Let It Be occupa ora il posto che gli spetta nella storia della band. Visto in passato attraverso una lente più oscura, il film viene ora riportato alla luce grazie al restauro e nel contesto delle rivelazioni fatte in The Beatles: Get Back di Peter Jackson. Uscita su Disney+ nel 2021, la docuserie vincitrice di diversi Emmy Award® mostra il calore e l’affiatamento dell’iconico quartetto, catturando un momento cruciale della storia della musica.

Let It Be contiene filmati non inclusi in The Beatles: Get Back, portando gli spettatori negli studi e sul tetto della Apple Corps a Londra nel gennaio 1969. Qui, i Beatles, insieme a Billy Preston, scrivono e registrano l’album Let It Be, vincitore del GRAMMY Award®, e la canzone omonima, premiata con l’Oscar®. È anche il momento dell’ultima esibizione dal vivo del gruppo. Con l’uscita di The Beatles: Get Back, i fan hanno manifestato un forte desiderio di vedere il film originale Let It Be. Con il pieno sostegno di Lindsay-Hogg, la Apple Corps ha incaricato la Park Road Post Production di Peter Jackson di eseguire un meticoloso restauro del film dal negativo originale in 16 mm. Questo processo ha incluso la rimasterizzazione del suono utilizzando la stessa tecnologia di de-mix MAL applicata alla docuserie Get Back.

Michael Lindsay-Hogg ha raccontato: Let It Be era pronto per l’ottobre/novembre 1969, ma uscì solo nell’aprile 1970. Un mese prima dell’uscita, i Beatles si sciolsero ufficialmente. Così la gente andò a vedere Let It Be con la tristezza nel cuore, pensando: “Non vedrò mai più i Beatles insieme. Non avrò mai più quella gioia“, e questo rese molto più cupa la percezione del film. Ma, in realtà, quante volte capita di vedere artisti di questa levatura lavorare insieme per trasformare in canzoni ciò che sentono nella loro testa? E poi si arriva al momento sul tetto, e si vede il loro entusiasmo, il senso di amicizia e la pura gioia di suonare di nuovo insieme come gruppo e di sapere, come facciamo ora, che era l’ultima volta, e lo vediamo con la piena comprensione di chi erano e sono ancora e con un po’ di commozione. Sono rimasto sbalordito da quello che Peter è riuscito a fare con Get Back, utilizzando tutte le riprese che avevo fatto 50 anni prima“.

Sono assolutamente entusiasta che il film di Michael, Let It Be, sia stato restaurato e venga finalmente riproposto dopo essere stato non disponibile per decenni“, ha affermato Peter Jackson. “Sono stato così fortunato ad aver avuto accesso agli outtakes di Michael per Get Back e ho sempre pensato che Let It Be fosse necessario per completarne la storia. In tre parti, abbiamo mostrato Michael e i Beatles mentre giravano un nuovo documentario innovativo, e Let It Be è proprio quel documentario, il film che uscì nel 1970. Ora penso a tutto questo come a una storia epica, finalmente completata dopo cinque decenni. I due progetti si sostengono e si valorizzano a vicenda: Let It Be è il culmine di Get Back, mentre Get Back fornisce un contesto vitale mancante per Let It Be. Michael Lindsay-Hogg è stato immancabilmente disponibile e gentile mentre realizzavo Get Back, ed è giusto che il suo film originale abbia l’ultima parola… con un aspetto e un suono di gran lunga migliori rispetto a quelli del 1970“.

Let It Be, diretto da Michael Lindsay-Hogg, ha come protagonisti John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr, con un’apparizione speciale di Billy Preston. Il film è stato prodotto da Neil Aspinall con i Beatles in qualità di produttori esecutivi. Il direttore della fotografia è Anthony B Richmond. Let It Be debutterà in esclusiva su Disney+ l’8 maggio 2024.

Let Go: la spiegazione del finale del film svedese su Netflix

Let Go: la spiegazione del finale del film svedese su Netflix

Prepotentemente in top 10 dei film più visti di Netflix, Let Go è la nuova pellicola svedese che sta catturando l’attenzione del pubblico. Ecco perché e soprattutto ecco la spiegazione di cosa accade alla fine del film. Che Gustav e Stella abbiano divorziato alla fine è del tutto irrilevante. Quello che invece appare importante è quello che succede prima che Stella riveli la sua malattia terminale.

Let Go è brutalmente, realisticamente onesto sullo sforzo a lungo termine del matrimonio. Soprattutto nei tempi moderni, i giovani adulti sono portati a credere che il matrimonio riguardi l’amore. Ma non è così. Perché? Perché ci si può amare anche senza sposarsi, tanto per cominciare. La base del matrimonio non è incollata insieme dall’amore. Si può trascorrere l’intera vita separati da qualcuno e continuare ad amarlo.

Let go: il matrimonio è un lavoro duro

Il matrimonio è un duro lavoro. Per accettare i voti “finché morte non ci separi”, devi riconoscere che ci saranno momenti in cui non ti piacerà il tuo partner, in cui sarai profondamente infelice e in cui dovrai attraversare terribili difficoltà. È l’unico modo in cui puoi arrivare fino alla fine, motivo per cui il matrimonio non riguarda l’amore. Molti si disinnamorano e si innamorano di nuovo all’interno dello stesso matrimonio.

In che modo questo è rilevante per il dramma svedese Let Go? All’inizio del film, Stella si rifiuta di divorziare da Gustav. Gli chiede di dare alla loro famiglia due settimane in modo che possano godersi un viaggio in macchina per la partecipazione della figlia a una gara di pole dance. Gli chiede di presentarsi come padre e marito. Il duro lavoro è ciò che ci si aspetta da un matrimonio.

Cosa ha spinto Stella a rifiutare inizialmente il divorzio con Gustav? All’insaputa della sua famiglia, Stella sta morendo e non le resta molto tempo. Ironicamente, il suo tempo sulla terra l’ha costretta a garantire che muoia sposata con suo marito al suo fianco. Anche se la loro intimità, amore e gioia sono completamente scemati.

Stella si aspettava le difficoltà a causa della sua situazione, ovvero la sua morte imminente. Si sarebbe comportata diversamente se fosse stata in buona salute e Gustav (che aveva un’amante) avesse voluto il divorzio? Forse. Let Go affronta la cose con una sorta di ironia, ovvero che comprendiamo l’importanza di qualcosa solo quando stiamo per lasciare questo mondo.

Let Go. (L to R) Pål Sverre Hagen as Gustav and Josephine Bornebusch as Stella in Let Go. Cr. Courtesy of Netflix © 2023

Let Go affronta la cose con una sorta di ironia

Per dimostrare ulteriormente l’ironia, alla fine del film, Stella dimostra che impegnarsi duramente per il matrimonio è più importante del semplice amore. Gustav non ha altra scelta che presentarsi come padre e marito. Nonostante desideri sinceramente andarsene, alla fine di Let Go, gli viene ricordato quanto sia meravigliosa la sua piccola famiglia e quanto sia straordinaria e bella sua moglie, Stella.

Alla fine del film, Gustav non vuole il divorzio. Si apre con sua moglie sul sentirsi invisibile, su come essere un padre gli dia meno attenzione in famiglia e su come ammette di averla delusa. In cambio, Stella ammette i suoi difetti, quanto sia stata arrabbiata con lui e come non abbia trovato alcun orgoglio nel tormentarlo.

La spiegazione del finale di Let Go

Alla fine, quando è troppo tardi, marito e moglie hanno salvato la famiglia. Si sono assicurati che fosse tenuta al sicuro dal loro matrimonio. L’amore c’era ancora? Assolutamente, perché hanno scelto di impegnarsi duramente per ottenerlo.

È anche straziante, però. La consapevolezza di Gustav di dover essere un buon padre e un buon marito mentre sua moglie muore inevitabilmente rende Let Go un film molto triste e dimostra che amore e comunione di intenti intrecciati sono tra le cose più difficili che un essere umano possa affrontare.

Stella è morta sapendo che la sua famiglia era in buone mani. Li ha lasciati con un buon padre e sapeva che suo marito avrebbe mantenuto intatta l’eredità del loro matrimonio. Let Go è straziante, senza dubbio, ma il suo finale contiene tanti messaggi positivi.

Let Girls Learn: le star a favore dell’educazione femminile [Video]

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Molte star del mondo del cinema e dell’intrattenimento si sono attivamente pronunciate a favore di Let Girls Learn, nuovo sforzo da parte del governo degli Stati Uniti  e dalla USAID (United States Agency for International Development) a favore dell’educazione femminile. Let Girls Learn si basa sul dato estremamente preoccupante che in tutto il mondo ben 62 milioni di bambine non vanno a scuola e che altri milioni di bambine stanno ancora lottando per poterci andare a scuola.

Tra le personalità famose che hanno partecipato al video in favore di Let Girl Learn: Alicia Keys, Jennifer Garner, Anne Hathaway, Denise Richards, Kelly Osbourne, Julie Delpy Nick Cannon e Susan Sarandon. Eccolo qui sotto:

https://www.youtube.com/watch?v=z1B8n_xqB8g

Let Girls Learn è una nuova campagna da parte del governo degli Stati Uniti, e guidata da USAID, per fornire al pubblico modi significativi per aiutare tutte le ragazze ad ottenere un’istruzione di qualità. A sostegno dello sforzo, USAID ha anche annunciato 230 milioni di dollari per i nuovi programmi per sostenere l’istruzione in tutto il mondo.

Il video è stato prodotto da Burkle Global Impact Initiative e prodotto da UCLA e Prime Content in partnership con Jim Henson Company. La musica originale presente nel video è opera di Ryan Perez-Daple.

Fonte: USAID

Leslie Mann: 10 cose che non sai sull’attrice

Leslie Mann: 10 cose che non sai sull’attrice

L’attrice Leslie Mann si è distinta negli anni per i suoi ruoli in celebri film comici, non mancando tuttavia di sfoggiare anche delle buone qualità drammatiche. Apprezzata da critica e pubblico, la Mann sa conquistare grazie alla sua presenza scenica e ad i suoi irresistibili tempi comici.

Ecco 10 cose che non sai di Leslie Mann.

Leslie Mann e i suoi film

1. È celebre come attrice comica. La carriera dell’attrice ha inizio nel 1996 con il film Le cose che non ti ho mai detto. Successivamente inizia ad acquisire popolarità con i film Il rompiscatole (1996), Big Daddy – Un papà speciale (1999) e Orange County (2002). Nel 2005 ottiene nuova notorietà grazie al film 40 anni vergine. Inizia così a comparire in una serie di popolari commedie come Molto incinta (2007), Colpo di fulmine – Il mago della truffa (2009), 17 Again – Ritorno al liceo (2009), Funny People (2009), Questi sono i 40 (2012) e in film come Bling Ring (2013), Single ma non troppo (2016), The Comedian (2016), Benvenuti a Marwen (2018) e Motherless Brooklyn – I segreti di una città (2019) accanto agli attori Edward Norton e Bruce Willis.

2. Ha recitato anche in televisione. Nel corso della sua carriera l’attrice ha ricoperto ruoli anche per il piccolo schermo, apparendo in Birdland (1994), Hercules (1998), Freaks and Geeks (2000), Modern Family (2011), Allen Gregory (2011), e prossimamente sarà tra i protagonisti della serie The Power.

3. È stata anche doppiatrice. Negli anni la Mann ha lavorato anche come doppiatrice, prestando la sua voce ai film d’animazione Rio (2011), ParaNorman (2012), Mr. Peabody e Sherman (2014) e Rio 2 – Missione Amazzonia (2014).

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Leslie Mann è su Instagram

4. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 541 mila persone. All’interno di questo è possibile trovare numerose foto scattate in momenti di svago, ma anche immagini promozionali dei progetti dell’attrice.

Leslie Mann ha un marito e dei figli

5. È sposata con un celebre regista. L’attrice è sposata dal 1997 con il regista e sceneggiatore Judd Apatow, autore di celebri commedie, conosciuto grazie al film Il rompiscatole, di cui Apatow era produttore. La Mann ha recitato in diversi dei film del marito, come 40 anni vergine, Molto incinta e Questi sono i 40.

6. Ha dei figli. L’attrice ha avuto con Apatow due figlie, di nome Iris e Maude. Le due ragazze sono inoltre apparse nel film Questi sono i 40, diretto dal padre e interpretato dalla madre.

Leslie Mann: la filmografia

7. Ha iniziato recitando in spot pubblicitari. All’età di 17 anni l’attrice inizia a recitare in svariati spot pubblicitari. Per cercare di dare una svolta alla sua carriera, ed inserirsi nel mondo del cinema, si presenta alle audizioni per il film Il rompiscatole, superando oltre 500 aspiranti per la parte della fidanzata dell’attore Matthew Broderick.

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8. Ha recitato più volte con Steve Carell. L’attrice si è trovata a recitare con l’attore e amico Steve Carell in più di un’occasione. La prima è stata per il film 40 anni vergine. I due hanno poi recitato nuovamente insieme per il film Benvenuti a Marwen.

9. È tra i protagonisti di Motherless Brooklyn. Nel nuovo film diretto da Edward Norton, basato sull’omonimo romanzo di Jonathan Lethem, l’attrice ricopre il ruolo di Julia Minna, moglie di Frank Minna, interpretato da Bruce Willis.

Leslie Mann: età e altezza

10. Leslie Mann è nata a San Francisco, California, Stati Uniti, il 26 marzo 1972. L’altezza complessiva dell’attrice è di 169 centimetri.

Fonte: IMDb

 

 

 

Leslie Mann in Las Madres

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Leslie MannVariety riporta che Leslie Mann è la prima attrice ad entrare nel cast della commedia della Dreamworks Las Madres, già annunciata da diversi mesi.

La storia del film è stata pensata da Lona Williams, mentre Pam Brady ha scritto la scenenggiatura. La pellicola parlerà di un gruppo di amici che decide di investire tutte le sue risorse finanziarie per rintracciare un criminale con una ingente taglia sulla testa.

Per Leslie Mann le cose non potrebbero andare meglio al momento. L’attrice è ‘fisicamente’ al cinema negli USA con The Other Woman, commedia esilarante in cui recita accanto a Cameron Diaz e alla prosperosa Kate Upton, la vecchia e la nuova amante di suo marito, interpretato dall’attore di Game of Thrones Nikolaj Coster Waldau. Inoltre la Mann ha anche prestato la voce per il recente Mr. Peabody & Sherman e perRio 2.

Fonte: CS

Leslie Mann e Taissa Farmiga in The Bling Ring

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Sofia Coppola continua ad assemblare il cast del suo prossimo film, incentrato sulle vicende di un gruppo di giovani ladre: della partita sono recentemente  entrate a far parte Leslie Mann, Taissa Farmiga, Israel Broussard, Katie Chang, Claire Pfister e Georgia Rock. Il film si ispira alla storia reale di un gruppo di ragazze che, per emulare quanto letto sui giornali e visto in televisione,  si dedicarono ai furti nelle ville di alcuni vip Hollywoodiani, tra cui Lindsay Lohan e Orlando Bloom.

In precedenza, era entrata nel cast Emma Watson; Chang, Pfister, Rock saranno le sue ‘compagne di avventura’, aiutate dal più ‘esperto’ Israel Broussard; la Farmiga una loro compagna di scuola, mentre Leslie Mann la madre di due di loro. Le riprese dovrebbero cominciare in primavera. Leslie Mann, vista recentemente a fianco di Jason Bateman in Cambio Vita, sarà sugli scermi in dicembre con This Is Forty di Judd Apatow, una sorta di spin-off di Molto Incinta, che vedrà protagonisti i personaggi interpretati in quel film dalla stessa Mann e da Paul Rudd.

Fonte: Empire

Leslie Grace difende Batgirl, la versione che ha visto lei era “incredibile”

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La decisione della Warner Bros. Discovery di cancellare il film di Batgirl finito è ancora oggetto di molte polemiche. Secondo la star Leslie Grace, non è d’accordo con le voci secondo cui il film sarebbe stato descritto come brutto. Va detto che recentemente anche il CO-CEO dei DC Studios Peter Safran ha ammesso candidamente che il film era “indistribuibile“. Parlando con Variety, alla protagonista Leslie Grace è stato chiesto se l’attrice fosse mai riuscita a vedere il montaggio finale del film. Grace ha detto di no perché il film non era stato completamente completato quando è stato cancellato. Ciò che aveva visto, tuttavia, era “incredibile“.

È l’unica cosa che ho chiesto“, ha commentato Grace. “Ho avuto modo di vedere il film fino in fondo; il film non era completo quando è stato testato. C’erano un sacco di scene che non c’erano nemmeno. Erano all’inizio del processo di editing e sono stati tagliati fuori a causa di tutto quello che stava succedendo in azienda. Ma il film che ho visto – le scene che c’erano – è stato incredibile. C’era sicuramente del potenziale per un buon film, secondo me. Forse ne vedremo delle clip più tardi.”

Di recente come vi abbiamo già anticipato, il nuovo co-capo dei DC Studios, Peter Safran, ha affermato che il film “non è distribuibile” e ha definito la decisione del CEO di Warner Bros. Discovery, David Zaslav, di cancellare il film “audace e coraggiosa “. Anche se Grace non ha toccato troppo l’argomento, ha detto di aver avuto incontri alla Warner Bros. su ciò che pensavano del film e che non c’erano mai dettagli su ciò che avrebbe potuto danneggiare la DC da un punto di vista creativo.

Ho avuto i miei incontri con i CEO di Warner Bros. Film Group, Pam Abdy e Mike De Luca, e mi hanno spiegato, a livello marginale, cosa pensavano del progetto, cose che erano fuori dal loro controllo, piani e budget che sono stati messi in atto prima ancora che facessero parte della squadra“, ha spiegato Grace. “Ci sono molte cose che ho imparato attraverso l’esperienza del cinema, su cui come attrice non hai alcun controllo. Non erano davvero specifici su nulla di creativo in termini di ciò che provavano per il film e di come avrebbe danneggiato la DC in modo creativo. Ma io sono un essere umano, e le persone hanno percezioni e le persone leggono le cose. E quando le parole vengono espresse in modo molto leggero sul lavoro a cui le persone hanno davvero dedicato molto tempo, non solo me stesso ma l’intero equipaggio, posso capire quanto possa essere frustrante.”

Batgirl  doveva interpretare Grace (In the Heights) nel ruolo di Barbara Gordon, la figlia del commissario di polizia di Gotham City James Gordon. L’eroe è stato visto per la prima volta nella  serie Batman del 1967  con la defunta Yvonne Craig che interpretava Barbara. La sua prima apparizione in un fumetto è stata in  Detective Comics # 357 dello scrittore Gardner Fox e dell’artista Carmine Infantino.

Leslie Grace condivide un nuovo look del costume di Batgirl dal film cancellato

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L’attrice Leslie Grace ha dato ai fan un nuovo sguardo su come sarebbe stato il suo costume da Batgirl nel film cancellato. In un recente post su Instagram che riassume l’anno passato, Grace ha notato che avrebbe preso le lezioni che il 2022 le ha dato nel nuovo anno. Incluse nel riepilogo video dell’anno c’erano le foto di Grace sul set e nel costume di Batgirl. Puoi controllare una foto del costume qui sotto.

Il copy del post recita: “Grazie per avermi insegnato, 2022. Sei stato singolare in molti modi che rimarranno con me”, ha detto Grace nel post. “La mia gratitudine e il mio amore per la vita sono molto più profondi grazie alle esperienze che mi hai portato. Pprendo le tue lezioni con me mentre ci separiamo“. 

Oltre all’immagine di Grace in completo costume da Batgirl, ci sono anche molti brevi scatti di lei sul set, oltre a quello che sembra essere anche nelle sessioni di allenamento per il ruolo. Il video fa anche un ottimo lavoro nell’abbattere quanto del 2022 di Grace è stato speso per preparare e filmare il film, il che rende la situazione che circonda il film ancora più difficile per le persone coinvolte. Di seguito il post: 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Leslie Grace (@lesliegrace)

Batgirl  doveva interpretare Grace (In the Heights) nel ruolo di Barbara Gordon, la figlia del commissario di polizia di Gotham City James Gordon. L’eroe è stato visto per la prima volta nella serie Batman del 1967  con la defunta Yvonne Craig che interpretava Barbara. La sua prima apparizione in un fumetto è stata in  Detective Comics # 357  dello scrittore Gardner Fox e dell’artista Carmine Infantino.

Leslie Bibb torna nel viral marketing di Ant-Man

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Leslie Bibb torna nel viral marketing di Ant-Man

L’attrice l’aveva già annunciato, adesso è ufficiale: Leslie Bibb, con il suo alter ego da grande schermo Christine Everhart, torna nell’universo Marvel per un video virale dedicato ad Ant-Man. Ci sarà spazio per lei anche in Captain America Civil War, come era stato detto? Eccolo di seguito:

https://www.youtube.com/watch?v=HkZwlIYLNBQ

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Ant-ManIn uscita nelle sale cinematografiche statunitensi il 17 luglio 2015, il film sarà diretto da Peyton Reed (Ragazze nel pallone, Ti odio, ti lascio, ti…) e vede nel cast Paul Rudd come Scott Lang alias Ant-Man, Evangeline Lilly come Hope Van Dyne, Corey Stoll come Darren Cross aka Calabrone, Bobby Cannavale come Paxton,Michael Peña come Luis, Judy Greer come Maggie, Tip “Ti “Harris come Dave, David Dastmalchian come Kurt, Wood Harris come Gale, Jordi Molla come Castillo e Michael Douglas come Hank Pym.

Lesli Klainberg nuovo direttore esecutivo della FSLC

Lesli Klainberg smallLesli Klainberg è stata nominata direttore esecutivo della Film Society del Lincoln Center. Eugene Hernandez, per lungo tempo direttore del organizzazione di strategia digitale, è stato promosso alla nuova posizione di vice direttore.

“È particolarmente gratificante per noi scegliere una nuova squadra di direzione del Film Society dall’interno nostre fila”, ha osservato il presidente del consiglio Ann Tenenbaum in un comunicato stampa. Lesli ha un profondo apprezzamento della nostra missione e siamo fiduciosi che, insieme a Eugene, si baserà sul successo che abbiamo realizzato negli ultimi anni.”

Nel suo nuovo ruolo, Hernandez sarà responsabile della supervisione di tutte le strategie e le operazioni, comprese le relazioni industriali, programmi educativi e compiti amministrativi per il Walter Reade Theater e  l’Elinor Bunin Munroe Film Center FSLC.

Michael Gibbons, ex direttore della strategia digitale, andrà a occupare il posto di Hernandez, direttore ora delle piattaforme digitali.

Klainberg, che proviene da un background della produzione di documentari ed è stata in precedenza direttore esecutivo di NewFest, segue Joanne Koch (che ha tenuto la posizione per 32 anni), Claudia Bonn, Mara Manus e Kuo.

Les Souvenirs recensione del film di Jean-Paul Rouve

Les Souvenirs recensione del film di Jean-Paul Rouve

Les Souvenirs 2Dopo quasi due anni dall’uscita in Francia, arriva in Italia il 14 Aprile la commedia drammatica Les Souvenirs di Jean-Paul Rouve.

Adattamento cinematografico del romanzo “L’eroe quotidiano”,  grande successo dello scrittore David Foenkinos  (già al cinema con La Delicatezza con Audrey Tautou), che partecipa anche alla sceneggiatura con Rouve, Les Souvenirs porta sullo schermo i drammi di una famiglia normale e il magico rapporto tra una nonna e suo nipote.

A seguito della morte del nonno, Romain (Mathieu Spinosi), un giovane sognatore e aspirante scrittore che lavora come portiere di notte in un hotel, si avvicina sempre di più alla nonna Madelaine (Annie Cordy), che rimasta sola con i suoi oggetti e ricordi, si trova persa e confusa nel presente. Intanto suo figlio (Michel Blanc), sta attraversando una crisi di mezza età dopo il pensionamento e questo porta a inevitabili problemi con la moglie (Chantal Lauby). Romain legatissimo alla nonna, continua a farle visita anche quando i figli decidono di metterla in una casa di risposo contro la sua volontà, finché un giorno Madelaine si ribella e sparisce, lasciando solo una cartolina per il nipote…

Il rapporto tra l’anziana nonna Madelaine e il nipote Romain tocca il cuore, con passioni in comune, discorsi e sintonia che saltano una generazione e creano così un rapporto speciale che sempre più raramente si può trovare oggi. Les Souvenirs viene inteso come memoria, ricordi di un passato più bello e felice, ma anche come eredità da lasciare.

Les SouvenirsJean-Paul Rouve, attore al suo terzo lungometraggio, si trova bene nell’ambiente familiare del dramma scritto da Foenkinos, riuscendo a tirare fuori dagli attori più navigati come Annie Cordy e Michel Blanc, ottime performance e personaggi centrati e spronando il giovanissimo Mathieu Spinosi a entrare nella parte di un protagonista di cui ci si fida e in cui si crede molto.

Difficilmente Les Souvenirs si riesce a inquadrare in un genere solo, tra la commedia, il dramma e la storia romantica, tutto unito dall’ottimo collante di buona regia, fotografia, colonna sonora originale e performance, che aiutano a portare in scena un film delicato e gradevole. Non è una pellicola incisiva ed è forse per questo che ci ha messo così tanto a passare il confine, ma è sicuramente un piacevole diversivo e uno sguardo nella vita degli altri (spesso nel film si guarda nelle finestre altrui, vizio francese), che farà sicuramente riconoscere gli spettatori in diversi aspetti della propria vita e riflettere, dalla crisi di mezza età ai sogni e le aspirazioni fino alla perdita di una persona cara…

LES NUITS EN OR 2024: la terza edizione il 13 e 14 luglio

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LES NUITS EN OR 2024: la terza edizione il 13 e 14 luglio

Il Sudestival – progetto dell’Associazione Culturale Sguardi, fondato e diretto da Michele Suma e afferente all’Apulia Cinefestival Network e all’AFIC – accoglie, per il secondo anno consecutivo, LES NUITS EN OR 2024, la prestigiosa manifestazione realizzata dall’Académie de César e dall’Accademia di Cinema Italiano – Premi David di Donatello.

Dopo il successo dello scorso anno, i migliori cortometraggi di tutto il mondo saranno i protagonisti dei due giorni di proiezioni gratuite nella suggestiva cornice di Monopoli, presso il Roof Garden del Teatro « Radar », sabato 13 e domenica 14 luglio, dalle ore 21 :00 alla 01 :00, con la collaborazione dei TEATRI di BARI, come prima tappa di una serie di appuntamenti su tutto il territorio nazionale inaugurati proprio a Monopoli dal Sudestival.

In tutto il mondo, più di 30 Accademie di Cinema selezionano e premiano ogni anno il miglior cortometraggio all’interno della loro produzione nazionale. Ancora una volta l’Académie des César ha voluto promuovere queste opere in Francia e su territorio internazionale, grazie al programma unico de LES NUITS EN OR, che riunisce 30 cortometraggi, provenienti dai Paesi più disparati, che aprono gli orizzonti più vasti, vincitori dei premi equivalenti ai César assegnati dalle proprie Accademie di Cinema (Bafta, David di Donatello, Goya, Magritte, Oscar…). In Italia le LES NUITS EN OR saranno proposte anche a Courmayeur, Fiorano Modenese, Minturno, Modena, Palermo/Bagheria, Peschiera del Garda e Roma. Monopoli apre il tour della rassegna internazionale il 13 luglio.

Vera fotografia e vetrina del cinema emergente, la manifestazione regala un viaggio attraverso la diversità delle culture del mondo, alla scoperta e alla promozione di tanti talentuosi registi della narrazione del corto. Al link disponibile il programma della manifestazione e le info sui corti: www.sudestival.org. La serata sarà inaugurata da un aperitivo di benvenuto, offerto da Cantine Museo « Albea » di Alberobello e da Azienda Agricola « Annese » di Monopoli.

Seguirà il saluto di Manuela Pineskj, segretario generale dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, del sindaco di Monopoli, Angelo Annese, e dell’assessora alla Cultura di Monopoli, Rosanna Perricci. introdurrà la selezione Michele Suma, direttore artistico del SUDESTIVAL.

Tutte le proiezioni sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti. In caso di meteo avverso le proiezioni si terranno all’interno del Teatro Radar.

Qui di seguito tutti i cortometraggi del programma di LES NUITS EN OR 2024

THE MEATSELLER

  • David 2024
  • Miglior cortometraggio
  • Italia
  • Regia di Margherita Giusti
  • The Meatseller è la storia vera di Selinna Ajamikoko, una giovane nigeriana che sogna di diventare una macellaia come sua made. Per realizzare il suo desiderio, intraprende un lungo viaggio verso l’Italia pieno di atrocità e bestialità.

A CAMERA ON MY LAP

  • Safta 2023
  • Miglior cortometraggio documentario
  • Sudafrica
  • Regia di Shelley Barry
  • Girato con un telefono cellulare durante il lockdown a Gqeberha, in Sudafrica. Shelley, la regista, studia come dare vita a delle inquadrature in un contesto statico : la sua casa, the Blue House.

AGUSTINA

  • Ariel 2023
  • Miglior cortometraggio di fiction
  • Messico
  • Regia di Luciana Herrera Casa
  • Augustina è sconvolta quando si rende conto che il viaggio sulla luna promesso dalla sua insegnante è solo una finzione. Mentre nel paese scoppia il conflitto, suo padre è costretto a fuggire ed Augustina deve trovare un modo per affrontare la realtà.

AIRHOSTESS-737

  • Iris 2023
  • Miglior cortometraggio
  • Grecia
  • Regia di Thanasis Neofotistos
  • Vanina, un’assistente di volo di 39 anni, è in servizio su un Boeing-73. Si lamenta per l’apparecchio ortodontico da poco applicato, nel tentativo tardivo di un sorriso perfetto. Quello che dovrebbe invece fare è affrontare la madre, ormai  e per sempre, la cuis alma si trova nella zona cargo dell’aereo.

ARMAT

  • Prix du cinema Suisse 2024
  • Miglior cortometraggio d’animazione
  • Svizzera
  • Regia di Élodie Dermange
  • Élodie cerca di saperne di più sulle origini armene della sua famiglia e arriva a scoprire una storia terribile.

ATESTACE

  • Cesky Lev 2024
  • Miglior cortometraggio
  • Repubblica Ceca
  • Regia di Jan Hecht
  • E la vigilia di Natale : un giovane medico alle prime armi si ritrova ad affrontare da solo il suo primo turno di notte. Niente fa presagire che questa serata tranquilla si trasformerà in una lotta non solo per salvare la vita di un bambino, ma anche la sua credibilità professionale e personale.

BIG BANG

  • Grande premio do cinema
  • Brasileiro 2023
  • Miglior cortometraggio di fiction
  • Brasile
  • Regia di Carlos Segundo
  • Uberlandia, Brasile. Chico si guadagna da vivere riparando forrni, nei quali si inserisce facilmente grazie alla sua piccola statura.

CRAB DAY

  • Bafta 2024
  • Miglior cortometraggio d’animazione
    Regno Unito
  • Regia di Ross Stringer
  • Come parte del rituale annuale di una comunità di pescatori, un ragazzo deve uccidere il suo primo granchio per diventare un uomo e ottenere il rispetto di suo padre.

ÉTÉ 96

  • César 2024
  • Miglior cortometraggio d’animazione
  • Frncia
  • Regia di Mathilde Bédouet
  • L’immancabile «picnic del 15 agosto » sull’isola di Callot. Ma quest’anno Paul, la sua famiglia e i loro amici si ritrovano intrappolati dalla marea…

GOLDEN LEGGINS

  • Golden Dziga 2023
  • Miglior cortometraggio
  • (Premio Yu. A. Minzyanov)
  • Ucraina
  • Regia di Arkadiy Nepytaliuk
  • Unione Sovietica, 19 agosto 1991. A Mosca è in corso il Putsch di agosto : comizi, barricate  e carri aramti, mentre in un campo estivo per bambini e ragazzi vicino a Zaporizhzhia, la vita trascorre come sempre.

HOW TO PLEASE

  • Jussi 2024
  • Miglior cortometraggio
  • Finlandia
  • Regia di Elina Talvensaari
  • L’iracheno Wed Al-Asadi racconta la storia di come è rimasto impastoiato nel sistema di richiesta di asilo in Filandia.

ICE MERCHANTS

  • Sophia 2023
  • Miglior cortometraggio d’animazione
  • Portogallo
  • Regia di Joao Gonzalez
  • Ogni giorno, un padre e suo figlio si lanciano con un paracadute dalla casa di ghiaccio nella quale vivono, in cima ad una scogliera, per recarsi al lontano villaggio per vendere il ghiaccio che producono.

IN THE MOUNTAIN’S SHADE

  • Ophir 2023
  • Miglior cortometraggio
  • Israele
  • Regia di Maya Kessel
  • Nel bel mezzo della sua giornata lavorativa nel cantiere, Ming viene distolto dalla sua routine quotidiana per andare in un luogo che gli ricorda la casa che aveva lasciato.

AUNQUE ES DE NOCHE

  • Goya 2024
  • Miglior cortometraggio di fiction
  • Spagna
  • Regia di Guillermo Garcia Lopez
  • Intorno ad un falò, a Canada Real, la più grande baraccopoli d’Europa nella periferia di Madrid, Toni, un ragazzino di 13 anni, scopre che il suo miglior amico Nasser sta per lasciare il posto. Toni cerca allora un modo per rimanere legato a lui, aggrappandosi alle credenze Rom.

LA VALISE ROUGE

  • Filmprais 2023
  • Miglior cortometraggio
  • Lussemburgo
  • Regia di Cyrus Neshvad
  • Aereoporto di Lussemburgoo. Tarda sera. Una sedicenne iraniana velata è visibilmente spaventata all’idea di ritirarer la sua valigia rossa dal nastro rasportatore.

LEILA

  • Guldbagge 2024
  • Miglior cortometraggio
  • Svezia
  • Regia di Fariba Haridari
  • Uno spaccato toccante della vita di Leila, un’affascinante trasgender di 64 anni che si trova a vivere e rivendicare costantemente il suo posto in un mondo a lei ostile, poco prima che i talebani riprendano il controllo dell’Afghanistan.

LES SILENCIEUX

  • Magritte 2024
  • Miglior cortometraggio di fiction
  • Belgio
  • Regia di Basile Vuillemin
  • Al termine di una battuta di pesca infruttuosa, il capitano e l’equipaggio decidono di fare qualcosa di rischioso per cambiare la loro sorte.

LUCID DREAMING

  • Gouden Kalf 2023
  • Miglior cortometraggio
  • Paesi Bassi
  • Regia di Emma Evelein
  • Una ragazza in treno si perde nel mondo di un uomo seduto di fronte a lei e mentre ci si lascia trasportare, il treno e i suoi passeggeri diventano parte del’esperienza che lei vive grazie a lui.

MONSOON BLUE

  • Golden horse 2023
  • Miglior cortometraggio d’animazione
  • Taiwan
  • Regia di Jay Hiukit Wong e Ellis Kayin Chan
  • Il sogno di un pesce rosso di essere libero lo riporta a ricordi a lungo dimenticati e scatena dentro di sè una tempesta.

ONCE UPON A VILNIUS

  • Sidabrinè Gervè 2023
  • Miglior cortometraggio
  • Lituania
  • Regia di Eitvydas Doskus
  • Vilnius è una città con una notevole patrimonio storico e dal carattere unico che attualmente sta suvendo importanti cambiamenti. Alcuni dei momenti che la nostra telecamera ha registrato non ci sono già più. Il film è quindi una testimonianza di ciò che si è lentamente perso e uno sguardo su ciò che sarà.

PALOQUEMAO

  • Macondo 2023
  • Miglior cortometraggio
  • Colombia
  • Regia di Jeferson Cardoza Herrera
  • Pedrò è un vampiro. Lavora tra le corsie piene di aglio, frutta, erbe e crocifissi del mercato di Paloquemao. Allorché il 28 maggio 2016, la più grande rete di traffico di sangue di Bogotà viene smantellata, il suo spacciatore Harbey per sfuggire si nasconde nel mercato, minacciando il rapporto di Pedro con Angie, la ragazza di cui è innamorato.

THE DAY I DIED

  • Robert 2024
  • Miglior cortometraggio documentario
  • Danimarca
  • Regia di Alexander Rahnami Mannstaedt
  • É la storia di Alezander, un venticinquenne operato al cuore che si trova ad affrontare la caducità della vita, attraverso interviste molto intime e riprese commoventi.

THE FLYING SAILOR

  • Canadian screen award 2023
  • Miglior cortometraggio d’animazione
  • Canada
  • Regia di Amanda Forbis e Wendy Tilby
  • Due navi si scontrano in un porto, l’esplosione scuote una città, un marinaio che viene lanciato verso il cielo. Un’audace miscela di commedia, suspense e filosofia, Il marinaio volante è un’esilarante riflessione sulla meraviglia e sulla fragilità dell’esistenza.

VREAU SA SPARG SERA

  • Gopo 2023
  • Miglior cortometraggio
  • Romania
  • Regia di Teona Galgotiu
  • Sara si trova ad affrontare i primi sintomi di una malattia ereditata dal padre che, nella sua fase finale, la porterà a uno stato vegetativo. Sara ha bisgono di prendere una decisione molto importante. Ma prima di questo, deve cercare di liberarsi dei ricordi tragici della sua infanzia, così va a trovare il padre allettato e gli rivela tutto quello che non è mai riuscita a dirgli fino a quel momento.

WAR IS OVER!

  • Oscar 2023
  • Miglior cortometraggio d’animazione
  • Stati Uniti
  • Regia di Dave Mullins
  • Durante una guerra insensata, due soldati su fronti opposti giocano una partita a scacchi. Un eroico piccione viaggiatore consegna le mosse ai due soldati sul campo di battaglia mentre i combattimenti si intensifica.

XANH

  • Deutscher Kurzfilmpreis 2023
  • Miglior cortometraggio d’animazione
  • Germania
  • Regia di Thi Dang An Tran
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Les Nuits En Or 2023 al Sudestival

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Les Nuits En Or 2023 al Sudestival

Il Sudestival – progetto dell’Associazione Culturale Sguardi, fondato e diretto da Michele Suma e afferente all’Apulia Cinefestival Network e all’AFIC – è stato selezionato per accogliere la prestigiosa manifestazione realizzata dall’Académie de César e dall’Accademia di Cinema Italiano – Premi David di Donatello, LES NUITS EN OR 2023.

I migliori cortometraggi dell’anno di tutto il mondo scelgono l’incantevole cornice di Monopoli dal 7 al 9 luglio, per tre giorni di proiezioni gratuite, con la collaborazione dei TEATRI di BARI, come prima tappa di una serie di appuntamenti su tutto il territorio nazionale, da Courmayeur a Matera, da Minturno a Montevarchi, Palermo, Roma e Torino. Le tre serate de LES NUITS EN OR 2023 ospitate dal Sudestival, apriranno la stagione estiva del Roof Garden del Cinema Radar, nel cuore della città, a partire dalle ore 21.00 di venerdì 7 luglio, preceduto dall’aperitivo di benvenuto delle ore 20:00, a cura della Cantina Museo “Albea” di Alberobello.

La serata di inaugurazione vedrà ospiti Manuela Pineskj, segretario generale della Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, e Rosalba Colla, direttrice del festival Animaphix Nuovi Linguaggi Contemporanei Film Festival, al fianco dell’Accademia del Cinema Italiano e dell’Accademia dei César, introdotte dal saluto dell’Assessore alla Cultura della Città di Monopoli, Rosanna Perricci, e da Michele Suma, direttore del Sudestival.

In tutto il mondo, più di 30 Accademie di Cinema selezionano e premiano ogni anno il miglior cortometraggio all’interno della loro produzione nazionale. Ancora una volta l’Académie des César ha voluto promuovere queste opere in Francia e a livello internazionale grazie al programma unico de LES NUITS EN OR che riunisce 30 cortometraggi, provenienti dai Paesi più disparati, che aprono gli orizzonti più vasti, vincitori dei premi equivalenti ai César assegnati dalle proprie Accademie di Cinema (Bafta, David di Donatello, Goya, Magritte, Oscar…).

Vera fotografia e vetrina del cinema emergente, la manifestazione regala un viaggio attraverso la diversità delle culture del mondo, alla scoperta e alla promozione di tanti talentuosi registi. Il Sudestival di Monopoli è onorato di aprire gli appuntamenti nazionali dell’edizione 2023.

Al link disponibile il programma della manifestazione, dal 7 al 9 luglio, e le info sui corti che saranno proiettati: www.sudestival.org

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