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Suicide Squad: Joker indossa il costume di Batman nell’action figure Hot Toys

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Mentre Suicide Squad ha da poco superato i 700 milioni, oggi Hot Toys ha diffuso le foto della pazza Action figure che raffigura il Joker vestito da Batman e con un costume non propriamente classico. L’action figure è in scala 1/6.

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Suicide Squad recensione del film di David Ayer

Suicide Squad si concentrerà sulle gesta di un gruppo di supercattivi dei fumetti DC che accettano di svolgere incarichi per il governo in modo da scontare le loro condanne.

Tutte le news sul mondo dei film della DC COMICS nel nostro canale dedicata alla DC FILMS.

Suicide Squad

Suicide Squad poster italianoIl film arriverà al cinema il 13 agosto del 2016. Nel cast vedremo Will Smith nei panni di Deadshot, Margot Robbie in quelli di Harley Quinn, Jay Courtney nel ruolo di Capitan Boomerang, Cara Delevingne sarà Enchantress, Joel Kinnaman nei panni di Rick Flag, Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller e Jared Leto sarà l’atteso Joker. Trama: Un’agenzia governativa segreta arruola i super cattivi in prigione per eseguire pericolose missioni promettendo loro in cambio la libertà. Lo scopo della Task Force è obbedire agli ordini o morire, così come chiariscono ai componenti il leader della squadra Rick Flagg, la sua spada giurata, la samurai Katana e il dispositivo esplosivo inserito nei loro colli e gentilmente offerto dalla Wayne Enterprise. Poi c’è il Joker, che comparendo sia nel presente che in alcuni flashback, cercherà di mandare a monte il piano della Waller e di ricongiungersi con il suo vero amore, Harley.

Pretty Little Liars 7×10: recensione dell’episodio con Ashley Benson

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Si intitola The D’A’rkest Knight Pretty Little Liars 7×10, il decimo episodio della settima stagione di Pretty Little Liars, la serie televisiva statunitense di genere a metà tra teen drama e giallo, ideata da Marlene King e basata sugli omonimi romanzi di Sara Shepard  per il network ABC Family. Per il summer finale Pretty Little Liars 7×10 ci ha riservato un episodio completo, con tanto di rivelazione shock alla fine della puntata. Ma andiamo con ordine.

La trama di Pretty Little Liars 7×10

Nell’episodio Hanna (Ashley Benson) rapisce Noel (Brant Daugherty) con l’intento di strappargli la confessione sul fatto che sia lui A.D, ma qualcosa non va per il verso giusto. Nel frattempo Spencer (Troian Bellisario), Aria (Lucy Hale), Emily (Shay Mitchell) e Alison (Sasha Pieterse) coinvolgono la polizia non riuscendo a contattare Hanna, e porre fine, una volta per tutte, alle loro sciagure.

Pretty Little Liars 7x10

The D’A’rkest Knight cerca di portare a termine più nodi possibile, a cominciare da quelli sentimentali, con le coppie storiche che cercano, in modi diversi, di affrontare il passato per guardare al futuro, insieme e no. A questo, però, si alternano momenti decisamente più movimentati, che coinvolgono quasi tutti i personaggi che hanno avuto un ruolo di rilievo nella serie, da Mona (Janel Parrish) a Jenna (Tammin Sursok), per ritrovarsi in un finale pieno di colpi di scena, tra inganni, teste smozzate e spari di pistola. Quello che ne esce, infatti, è un episodio carico di tensione che pone la propria attenzione sulle questioni ancora rimaste irrisolte, ma ne pone irrimediabilmente delle altre, come la sorte di Spencer e il futuro di Alison, tornata più agguerrita e spaesata che mai.

Anche perché la seconda parte di stagione – in onda ad aprile – concluderà definitivamente le sorti di Pretty Little Liars e quindi è lecito, questa volta, aspettarsi delle risposte valide e conclusive, anche se sarà strano non fare più parte di questo mondo che, nolente o dolente, ci tiene impegnati da diversi anni. Per fortuna, però, la fine non sembra ancora così vicina, perché gli enigmi da risolvere sono ancora parecchi.

Neruda: trailer italiano del biopic di Pablo Larrain

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Neruda: trailer italiano del biopic di Pablo Larrain

Arriva online, in occasione dell’uscita il prossimo 13 ottobre, il trailer italiano del biopic Neruda diretto da Pablo Larrain (NO – I Giorni dell’Arcobaleno, Jackie).

Eccolo di seguito:

Gael Garcia Bernal e il regista Pablo Larrain tornano a lavorare insieme dopo NO – I Giorni dell’Arcobaleno. La pellicola, sceneggiata dal cileno Guillermo Calderon, racconterà la vita del celebre poeta, politico e premio Nobile per la letteratura Pablo Neruda, interpretato da Luis Gnecco.

Cannes 2016: Pablo racconta Pablo, Larrain e il suo Neruda

nerudaGael Garcia Bernal vestirà i panni del commissario Oscar Peluchonneau, coinvolto nella fuga del poeta (divenuto senatore indipendente del Partito Comunista del Cile tra il 1946 e il 1948) in seguito alla accuse mosse dall’uomo al governo per aver incarcerato dei minatori in sciopero. Il film uscirà nel 2016.

Pablo Larrain è stato da poco ospite al Festival di Venezia dove ha presentato in Concorso il suo ultimo film, Jackie, con protagonista Natalie Portman nei panni della vedova Kennedy.

Demolition: recensione del film con Jake Gyllenhaal

Demolition: recensione del film con Jake Gyllenhaal

Non c’è nulla, almeno in apparenza, che turbi la perfetta esistenza di Davis Mitchell (Jake Gyllenhaal): una casa degna delle migliori riviste di design da condividere con la moglie Julia (Heather Lind) e una solida posizione come investitore nella società del suocero Phil (Chris Cooper). Tutto cambia con l’incidente d’auto che causa la morte di Julia, lasciando Davis prima anestetizzato dal dolore poi sempre più impegnato a smantellare la sua vita. Da queste premesse si sviluppa Demolition, con cui il canadese Jean-Marc Vallée torna a uno dei temi più cari della sua filmografia, quello della risalita, affrontato sia nell’acclamato Dallas Buyers Club (con il duo da Oscar Matthew McConaughey e Jared Leto) che in Wild con Reese Witherspoon. Ma se in questi titoli è soprattutto il corpo dei protagonisti a esprimere il travaglio verso una dolorosa rinascita, in Demolition sono gli oggetti che circondano Davis a rendere emblematico il suo percorso interiore di decostruzione totale.

Davis non riesce a esternare le sue emozioni come gli altri vorrebbero, ma riesce a imprimerle sulla carta delle lettere che invia all’azienda di distributori automatici colpevoli di averlo “tradito” in ospedale, subito dopo la scomparsa della moglie. A rispondere al suo grido d’aiuto è la responsabile del servizio clienti Karen Moreno (Naomi Watts), con la quale il protagonista instaura un profondo legame.

Demolition, il film di Jean-Marc Vallée

Demolition

Davis cerca di tornare in contatto con la realtà e con sé stesso per capire ciò che davvero si nascondeva dietro la fotografia della sua perfetta esistenza. Vallée rappresenta la sua ricerca con uno stile già evidente in Wild alternando il presente con brevi flashback, schegge di un passato con cui fare i conti. Se il punto di forza del film è l’ottima, intensa, performance di Jake Gyllenhaal, efficace nel restituire le diverse sfumature dell’alienazione emotiva del suo personaggio, a creare più problemi è la sceneggiatura di Bryan Sipe, troppo didascalica per parlare in maniera inedita o quantomeno potente di temi già ampiamente trattati dal cinema come quello dell’elaborazione del lutto o dell’incomunicabilità nei rapporti interpersonali.

La continua ripetizione del parallelismo tra distruzione degli oggetti e dolore porta a raffreddare il coinvolgimento dello spettatore, probabilmente disorientato dalla frammentazione della narrazione che accumula situazioni e personaggi, risolvendo i nodi del racconto con alcuni passaggi un po’ forzati. Il film richiama così la confusione del suo protagonista, ma non rende giustizia al ruolo di Naomi Watts e soprattutto a quello del figlio Chris (la giovane rivelazione Judah Lewis), le cui scene con Davis sono tra i momenti migliori del film. Per questo Demolition è un’occasione sprecata, che non riesce ad approfittare della forza del suo cast.

 

Cinquanta Sfumature di Nero: il trailer ufficiale

Cinquanta Sfumature di Nero: il trailer ufficiale

Dopo il teaser visto ieri, ecco che la Universal Pictures ha finalmente diffuso online il trailer ufficiale di Cinquanta Sfumature di Nero, sequel di Cinquanta Sfumature di Grigio. Potete vederlo di seguito, anche nella versione italiana:

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Cinquanta Sfumature di Nero: teaser e poster del sequel

Cinquanta Sfumature di Nero arriverà nel febbraio del 2017, mentre la chiusura della trilogia, Cinquanta Sfumature di Rosso, è programmata per il 2018. Il film però vedrà una squadra creativa completamente cambiata, visto che Sam Taylor-Johnson, regista, e Kelly Marcel, sceneggiatrice, si sono tirate indietro. Il loro posto è stato preso da James Foley, che ha diretto 12 episodi di House of Cards, e da Niall Leonard, marito della James, autrice dei romanzi, che è invece stato incaricato di scrivere entrambi i film.

Nel film torneranno Dakota Johnson (Anastasia Steele), Jamie Dornan (Christian Grey), Eloise Mumford (Kate), Rita Ora (Mia Grey), Max Martini (Taylor), Luke Grimes (Elliot Grey) e Victor Rasuk (José Rodriguez). Si aggiungono al cast anche Kim Basinger (Elena Lincoln), Eric Johnson (Jack Hyde), Tyler Hoechlin (Boyce Fox) e Bella Heathcote (Leila Williams). Di seguito la trama del romanzo: Mentre Christian combatte con i suoi demoni interiori, Anastasia deve scontrarsi con la rabbia e l’invidia delle donne che sono venute prima di lei.

Fonte: CS

La sera Leone, la mattina… (considerazioni, premi, saluti)

La sera Leone, la mattina… (considerazioni, premi, saluti)

Ed eccomi qui, a scrivervi dall’acquabus per il più plebeo dei rientri. Perché sì, mi si prende per il culo che sono una star e di solito mi aspetta una Lancia. Ma purtroppo per i miei fan devo confessare per onestà intellettuale che la Lancia non è mia, è dell’azienda per cui lavoro che se vado alla stazione a prendere il treno verso Roma mi dà un passaggio, se no m’attacco ar cazzo. Anche comprensibilmente. AndreaPer cui, dato che come vi dicevo sono diretto verso Madrid a farmi incornare da un toro, quest’anno Alilaguna a gogò. Che poi mi fa piacere in finale. Il lento ondeggiare oltre al vomito, stima la concentrazione e mi dà modo di riflettere su come sia andata a finire tutta la storia. Quindi, il Leone lo ha preso Lav Diaz. Un Leone controverso tra chi esultava dalla gioia in lacrime come se poi i soldi glie li dessero a lui – no, non è questione di tifo. Io così non reagirei nemmeno se il Leone lo vincesse Sam Raimi. Io reagirò così quando potrò finalmente andare da un punto A a un punto B senza incontrare dodicimila persone che mi vogliono portare verso C, quando potrò dormì nel letto de casa, iscrivermi in piscina e magari andarci e riconoscere il mio viso la mattina quando mi sveglio – e polemiconi dell’ultima ora che dicono ‘ah, ma tanto del film non glie ne frega niente a nessuno. Perché premiano sta roba che tanto nessuno la distribuisce eccetera…’. Intendiamoci, nemmeno a me me ne frega niente. Nel senso più assoluto.

Venezia 73, tutti i vincitori: Leone d’Oro a The Woman Who Left di Lav Diaz

Ieri tante persone mi hanno detto ‘mi dispiace per te, ha vinto Lav’. Ma per me, ragà, bella pè lui. L’importante è che io il film non sia costretto a vederlo, poi se vogliamo dare una mano al popolo filippino ben venga. Pago pure il biglietto, guarda, se qualche coraggioso lo porta in sala. Magari Lucky Red, che du anni fa s’è spennata pure ‘Un piccione seduto su un ramo…’ e in finale avrà già pronto ‘Lo chiamavano Mazinga Z’ per recuperare. Onore agli eroi. Però non lo vedo, il film, m’ò raccontate, dai, tanto me fido. Per il resto più o meno quello che ci si aspettava, a parte i classici premi troll, che ci devono stare che se nessuno si incazza non fa ride, in questo caso ai cannibali e al polipone. Evabbè. Piuttosto, da segnalare l’euforia che ha colpito gli avventori della sala conferenze stampa – noi compresi, lo ammettiamo – durante la cerimonia, che senza nessun motivo apparente si è iniziato a ridere sguaiatamente alla comparsa del povero Roberto Andò, presidente giuria del ‘Pannolino d’oro’ (abbiate pazienza, i nomi veri delle sezioni non me li ricordo, è come uscire da un esame e sorbirsi le classiche ‘che ti ha chiesto?’), che si impappinava causa emozione. Comunque a noi dei premi ufficiali ci fotte sega. A noi interessano i premi paralleli, che in effetti regalano molte conferme.

lav diaz leoni d'oroIl premio GCCMNF (Gran Cazzo Che Me ne Frega), assegnato ad autori di film di portata impegnativa e dai temi profondi e particolarmente lontani dalla praticità del quotidiano vivere viene meritatamente consegnato proprio a Lav Diaz “per aver realizzato un film di cui non frega e non fregherà mai una sega e nessuno spettatore che non abbia mai messo piede in un Festival, in bianco e nero, dalla durata spropositata e indistribuibile senza immaginare forti tagli al personale di qualsiasi sala cinematografica per limitare le spese, ed essersene bellamente sbattuto il cazzo di tutte queste sottigliezze, aver vinto il Leone d’oro con pernacchia e triplo carpiato dopo aver sottoposto a Rohypnol la giuria a sua insaputa e aver pure bellamente gozzovigliato alla faccia di tutti i curiosi dell’ultima ora che sono entrati in sala pagando il biglietto per la proiezione di chiusura senza sapere minimanente cosa li aspettava.”

Il premio ICEFAC (prestigioso riconoscimento la cui sigla sta per In Culo e Fòco ai Capelli), concepito assieme a Cristiana Paternò e tradizionalmente assegnato a individui dalle capigliature particolarmente significative, viene consegnato all’intero cast del film Jackie per le bizzarre acconciature d’epoca. Negli anni passati l’ICEFAC è stato consegnato tra le varie edizioni di Mostra di Venezia, Festival di Cannes e Berlinale a: Sean Penn (il primo ICEFAC, per This Must Be The Place), Monica Bellucci (per Irreversible), Tilda Swinton/Tom Hiddleston/Jim Jarmush (presentatisi alla conferenza del film Only Lovers Left Alive con medesimo taglio di capelli), Lav Diaz/Gianfranco Rosi (Berlinale 66, come rappresentanti di due estremi).

Il premio Tardo d’oro per il più rincoglionito del Lido va ai gestori del supermercatino dove tutti andiamo (non c’è bisogno di specificare qual è). Sono bravi, eh, ma bisogna avere pazienza e tempo libero.

(Ang)

E poi a chiudere i premi paralleli c’è il premio Colloammare, riconoscimento assegnato a registi, sceneggiatori, artisti vari – ma anche semplici astanti – che si distinguono per le particolari fattezze del collo. La storia del premio risale alla Berlinale 2016, la leggenda narra che durante la lunghissima e noiosissima conferenza stampa di Berlino, durante premiazione del regista Rosi per il magnifico Fuocoammare, qualcuno si chiedesse ‘ma il collo di Rosi dov’è?’.

Nel silenzio, una voce rispose ‘l’ha perduto a Lampedusa’. Da allora, in omaggio a questo grandissimo artista e al suo non collo, si è deciso di istituire un premio che celebrasse l’unico momento di ilarità durante una conferenza stampa di 14 ore e mezzo (ci addestravano a sopportare Lav Diaz). Il primo Colloammare è stato appunto assegnato a Gianfranco Rosi. La celebre statuetta, che riporta le fattezze del primo premiato, è stata attribuita durante la Mostra di Venezia al collo di Gabriele Muccino.Gabriele Muccino Leone

Colgo l’occasione per salutarvi anche io, perché i preparativi pre partenza sono stati lunghi e complicati e non si è trovato il tempo. Innanzi tutto ho visto i premi con Ang, e per me questo è il momento più bello visto che ridiamo sempre come due cretini e ci vengono in mente tante cazzate, come ‘il polpo e in polposition’ o ‘e Roberto consegnato il premio, se ne Andò’. Capite bene che per noi le cerimonie sono bei momenti. Insomma, di Lav, dei premi, vi ha detto Ang. Anche a me sostanzialmente fottesega delle accuse di chi si sente di dover difendere il Leone d’oro, non l’ho visto ma mica per boicottare il film. Che quando leggo stronzate di questo tipo mi viene voglia di cancellare le persone che le scrivono, io a Lav voglio bene, ho persino personificato in una foto The women who left nel momento in cui, finito il festival, ho gettato il badge e me ne so annata affanculo. E comunque voglio più bene io al regista se preferisco vedermelo al cinema in un momento in cui mi rode il culo di meno, perché magari ho dormito, pranzato e le quattro ore di Lav Diaz me parono pure poche. Per il resto grande Lav, hai fatto bene a vincere tu, così tutte quelle che se so comprate il biglietto per vedere il film vincitore so rimasti bloccati in sala fino alle due e noi siamo riusciti a trovare posto al ristorante persino l’ultima sera (pensa che presa a male, poveri). Grazie per averci letto anche quest’anno, se vi va ci si rivede al Festival di Roma, portate pazienza e fateci riposà per un mesetto, ritrovare l’analista, magnà sano, bere meno. Prendiamo insomma la giusta distanza per un po’. Chissà se per la Festa del Cinema rimarrà almeno il Campidoglio a Roma.Valentina

(Vì)

Ken Loach a Roma per Io, Daniel Blake: lavoro, crisi e i premi al cinema

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Ken Loach“Grazie per essere venuti, so che siete reduci da una faticosa settimana al Festival di Venezia. Così Ken Loach saluta la stampa romana, che ha incontrato per presentare il suo ultimo film Io, Daniel Blake, già vincitore della Palma d’Oro a Cannes 2016 e in arrivo nelle nostre sale il prossimo 21 settembre.

Il film racconta di un falegname di 59 anni che vive a New Castle e che per la prima volta nella sua vita è costretto a chiedere un sussidio statale in seguito a una grave crisi cardiaca. Il suo medico gli ha proibito di lavorare, ma a causa di incongruenze burocratiche si trova nell’assurda condizione di dover comunque cercare lavoro. La sua sfortuna si incontra con quella di Katie, una madre single, con la quale nascerà una profonda amicizia. Daniel è un cittadino che chiede quanto gli spetta, niente di più e niente di meno, ed è da questo concetto che parte la riflessione di Loach, sempre gentile e cordiale e allo stesso tempo estremamente lucido e severo nel suo giudizio del nostro tempo.

“Credo che dobbiamo riappropriarci del termine “cittadino” – ha dichiarato il regista – Il problema è che lo Stato, tutti gli Stati europei, cercano di non schierarsi con le persone ma con il Capitale. Il loro interesse è quello di rendere i lavoratori vulnerabili. Se non hai un lavoro e perché il tuo c.v. non è compilato a dovere o perché sei arrivato in ritardo. La realtà è che i posti di lavoro non ci sono, oppure ci sono ma sono così precari che non forniscono un’entrata stabile che possa consentire una vita dignitosa. Questo precariato è utile agli affari e alle grande imprese perché costituisce un rubinetto che si può aprire e chiudere in base alle necessità. Ma questa situazione per la classe operaia è un vero disastro.”

Cannes 2016: I, Daniel Blake recensione del film di Ken Loach

Nonostante la situazione di profonda crisi, nel film è forte il concetto di solidarietà tra persone con le stesse difficoltà: “Un punto importante del film e della società in generale è la solidarietà operaia. In qualunque comunità di lavoratori c’è solidarietà. Nel Regno Unito per esempio abbiamo campagne di beneficenza per ogni cosa. Senzatetto, disabili, ospedali e scuole, anziani e associazioni a scopo benefico. Le persone sanno che è difficile vivere così e c’è consapevolezza di questa condizione di vulnerabilità. Chi soffre di più sono i disabili che non sono nemmeno in grado di andare in giro in autonomia. Il tessuto sociale si sta sfaldando.”

Il futuro è quindi completamente buoi per Ken Loach? “Sorprendentemente c’è ancora speranza, il partito sociale democratico, la sinistra, è riuscito a eleggere un leader perché l’ala destra del partito stesso ha permesso che si candidasse una persona insospettabile, che nessuno si aspettava sarebbe stato eletto. Questa persona ha ottenuto il sessanta per cento dei voti, e ora abbiamo molti più iscritti al partito grazie a lui. Jeremy Corbyn. Se dovesse vincere tra due settimane ci potrebbe essere davvero un cambiamento radicale. Mi sento un po’ vecchio quando vengo in Italia, forse per il modo di vestire, ma in realtà non sono mai stato così giovane perché il movimento di sinistra nei Regno Unito e guidato dai giovani e dai social media.”

Nella continua lotta di Daniel con il sistema burocratico, il suo peggiore nemico è la burocrazia stessa o le persone che la applicano in maniera così cinica? “Penso che la burocrazia e la mancanza di empatia degli impiegati siano connessi. La complessità burocratica e lì per intrappolarti. Il Governo sa perfettamente quello che fa e le persone che lavorano in queste agenzie di collocamento sono costrette ad agire seguendo il regolamento, tanto che hanno un numero fisso di sanzioni da assegnare a settimana, pena ulteriori sanzioni ai loro danni.”

Parlando proprio di società e problemi legati all’economia in crisi e alla mancanza di lavoro, Loach ha espresso anche la sua opinione sulla Brexit: “Abbiamo votato per uscire dall’Europa ma non siamo ancora usciti. C’è una specie di guerra fredda in UK in cui non accade nulla. Per adesso le previsioni sono di un rallentamento dell’economia e una perdita di valore della sterlina. I datori di lavoro reagiranno tagliando i salari e aumentando il grado di precarietà.”

Sul presente e sul futuro del cinema invece il regista è molto cauto: “Incontro tanti giovani cineasti che vogliono fare film e che condividono mie idee ma le decisioni su quali film vengono prodotti non vengono prese da questi cineasti. Chi prende le decisioni commerciali ha la sua visione del mondo e cerca film che la rispecchino. Noi abbiamo iniziato in TV, era un tempo in cui la classe dirigente era molto sicura di sé e ci lasciava la libertà di essere un po’ sovversivi. Adesso la classe dirigente si sente minacciata e di conseguenza ha ristretto le regole. È raro riuscire a trovare qualcosa di interessante. Ci sono tanti bravi registi in giro ma forse non trovano spazio per esprimere un certo tipo di cinema.”

In merito al valore che la Palma d’Oro vinta ha Cannes ha per lui e per il suo film, Ken Loach, ancora una volta ha fatto un discorso molto lucido, completamente privo di vanità. “I premi aiutano film come questi. A livello di distribuzione riescono a vendere meglio il film ma aiutano anche a rompere gli schemi. Il vento che accarezza l’erba ha trovato notorietà con il premio a Cannes nel 2006 e così è arrivata alle luci della ribalta anche la politica imperialista dell’Inghilterra sull’Irlanda.” Poi, inaspettatamente, arriva da Ken il commento che lo rende uno dei più grandi. Nonostante l’impegno sociale profuso nel film, nonostante i premi e le parole sulla politica e la società contemporanea in difficoltà, Loach aggiunge: “Questo film è stato motivato dalla rabbia che si agitava in me di fronte alla situazione sociale in cui ci siamo venuti a trovare, ma è anche prima di tutto un film. Alla sua base c’è il piacere della scrittura, di lavorare sul set con gli attori. Il piacere di fare cinema.”daniel blake

Fuoricinema: a Milano dal 16 al 18 settembre

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Fuoricinema: a Milano dal 16 al 18 settembre

Poco giorni al via Fuoricinema dal 16 al 18 settembre. Nella Milano rinnovata per tre giorni artisti del mondo del cinema, della musica, dello spettacolo incontrano il pubblico in un grande happening all’aperto per parlare di sogni e vita.

Un nuovo appuntamento per la città e per il mondo del cinema sui generis, gioco confidenziale e intimo di racconto, all’aperto, gratuito e accessibile a tutti. Ideato da Cristiana Capotondi e Cristiana Mainardi insieme ad Anteo SpazioCinema, Fuoricinema si apre con Aldo Giovanni e Giacomo e si chiude con Ligabue. Nel mezzo tantissimi artisti a rendere speciale ogni ora.

Un happening che nasce da un desiderio: raccogliere esperienze di vita, aspirazioni e riflessioni sviluppate attorno al mondo del cinema, e metterle in circolo, come patrimonio comune. Ha un’anima pop Fuoricinema, la kermesse che si terrà dal 16 al 18 settembre, prevalentemente all’aperto, nel solco di quello che in effetti sembra essere un nuovo modo di vivere Milano: più libero, più semplice. Ma allo stesso tempo più consapevole. Fuoricinema nasce con la fortissima volontà di creare un evento inclusivo, e anche un evento di condivisione, fortemente contestualizzato a Milano, capitale non solo nell’ambito della moda, del design, dell’audiovisivo, ma anche nell’ambito dell’impegno sociale: Fuoricinema – che è totalmente gratuito per il pubblico ed è prodotto da un’Associazione non profit – si occuperà di raccogliere fondi per tre associazioni milanesi che si occupano di infanzia. L’evento è realizzato in collaborazione con Sky Cinema e Radio DEEJAY.

Ogni anno un tema di racconto diverso. Per questa prima edizione il tema scelto è quello del sogno, quale forza vitale che consente non solo di immaginare oltre la realtà, ma di andare a creare con tenacia e determinazione una realtà migliore.

Un palco e uno schermo, un’arena da un migliaio di posti seduti e migliaia di posti sul prato, tutt’attorno un piccolo villaggio con street food, un market place, aree di sosta: Fuoricinema si svilupperà nell’area che si affaccia su via Gaetano de Castillia, ai piedi del Bosco Verticale, coinvolgendo la Stecca degli Artigiani, la Casa della Memoria, la Fondazione Riccardo Catella e estendendosi all’interno, nell’ex campo di grano.

Nell’area antistante la Stecca degli Artigiani – sul prato – verranno dunque allestiti un grande palco e un grande schermo: verranno accolti artisti provenienti dal mondo del cinema, della musica, della letteratura, per incontrare il pubblico, raccontarsi, scambiarsi opinioni. Divertirsi, riflettere e soprattutto condividere con il grande pubblico senza barriere, in un gioco confidenziale e intimo di racconto, all’aperto, gratuito e accessibile a tutti. Dalle 21 di sera, dopo un dj set per un aperitivo in allegria che vedrà sul palco dj e video perfomer, si susseguiranno fino a notte fonda le proiezioni dei film.

La conduttrice che sul palco saluterà gli ospiti e li presenterà al pubblico sarà Teresa Mannino.

La Fondazione Catella ospiterà, per l’occasione, Gesti di narrazione – studio per un racconto senza parole, un’installazione di Studio Azzurro che testimonia l’utilizzo quotidiano di un linguaggio non verbale, quello dei segni, una riflessione sul ruolo sempre più predominante delle immagini nella narrazione contemporanea. Alla Casa della Memoria verrà allestita una mostra di opere legate al cinema dell’artista Jordi Siena e verrà organizzata una rassegna dedicata al tema della Memoria con materiale video d’archivio delle associazioni ANPI, ANED, INSMLI.

A legare il sogno e la solidarietà – per gli ideatori – non poteva che essere il mondo dell’infanzia, quella fase della vita in cui più di ogni altra il diritto al sogno deve essere tutelato. “Fondazione Arché, Missione Sogni e l’Associazione Bianca Garavaglia sono le tre associazioni che saranno destinatarie dei fondi raccolti con una serie di iniziative” spiega Francesca Mangano, esperta di marketing sociale e socia di Visione Milano. Verrà allestito un market place attivo durante i tre giorni di manifestazione presso la Stecca degli Artigiani, dove il pubblico potrà acquistare oggetti e abbigliamento che importanti marchi della moda hanno messo a disposizione per sostenere l’iniziativa, mentre nelle due settimane antecedenti Fuoricinema, verrà organizzata un’asta Charity Stars a livello nazionale che culminerà con la chiusura durante la cena di gala prevista per venerdì 16, e ospitata nell’avveniristico Unicredit Pavilion. La serata – organizzata con Ferrarelle, acqua ufficiale di Fuoricinema – vedrà un menù firmato dalla chef Enrico Bartolini a ispirazione cinematografica.

“Quando abbiamo iniziato a cullare l’idea di Fuoricinema, abbiamo innanzitutto immaginato qualcosa cui avremmo voluto partecipare da spettatori” spiega Cristiana Capotondi ideatrice con Cristiana Mainardi e la loro società Artisti Insieme di Fuoricinema.

“Ci sembrava interessante mettere al centro le persone ancor prima del prodotto, approfondire una relazione e svilupparne un racconto, e farne godere il pubblico, che a Milano è importante. Così come di Milano sono importanti altri elementi, che speriamo di valorizzare: crediamo in una città dove le diversità possano essere sempre meno discriminanti, e il cinema ha il potere di aprire e formare le menti, oltre che di far sognare” le fa eco Cristiana Mainardi.

“E proprio come il cinema, anche Fuoricinema è un’opera collettiva, che si è potuta concretizzare e potrà crescere solo grazie alle intuizioni e al lavoro di molte persone” chiude Capotondi.

L’altra metà di Fuoricinema – fin dalla prima intuizione – è rappresentata da un’istituzione del Cinema a Milano, il cinema Anteo che, con i suoi 37 anni di attività e il nuovo progetto che lo farà crescere fino a 10 sale, il pubblico conosce bene: “Quello che soprattutto vogliamo alimentare di Fuoricinema – commenta l’amministratore delegato Lionello Cerri – è il potenziale aggregante, e di crescere negli anni a venire: speriamo di creare un circuito virtuoso anche rispetto alla sua finalità, quella benefica. Anteo ha sempre cercato di andare oltre i muri e la definizione classica della sala cinematografica, che è anzitutto un luogo culturale per il modo in cui la si può vivere e per le esperienze che si possono condividere. Una città che riesce a far vivere il piacere di condividere cultura, è una città bella”.

E proprio per la volontà di aprire sostanzialmente e formalmente un processo di condivisione e di farlo crescere nel tempo, si è pensato di fondare l’Associazione non profit Visione Milano, che riunisce il primissimo gruppo di lavoro, di cui fanno parte due pilastri della cultura milanese, Gino e Michele, che portano la loro inimitabile cifra artistica nella creazione di un palinsesto che vivrà di tante contaminazioni: “Fuoricinema e il suo tema ispiratore, il Sogno, è come la Milano che vorremmo: piena di voglia di capire e di spinte per migliorarci. Con la fantasia del futuro e la consapevolezza del presente. Vi sembra troppo? Non riuscite a crederci? – sorridono Gino e Michele – Allora non vi resta che venire a Fuoricinema dal 16 al 18 settembre e direte anche voi, come Totò: ‘Desto o son sogno?’”

Fuoricinema aprirà ufficialmente il conto alla rovescia per l’inaugurazione del Palazzo del Cinema Anteo, fissata per settembre 2017: un progetto unico in Italia, per un’offerta di qualità cinematografica e culturale che si fonderà con ricerca e innovazione, oltre che con i più elevati standard di servizi rivolti al pubblico.

Dall’edizione di settembre 2016 fino a quella del 2017, prenderà forma un progetto stabile che vedrà l’organizzazione di un evento Fuoricinema al mese, e l’inizio dei lavori per l’edizione numero uno. Attraverso il sito www.fuoricinema.com, i canali social e i canali partner si lavorerà tutto l’anno alla diffusione della filosofia Fuoricinema.

Fondamentali sono state le collaborazioni e le sinergie che Fuoricinema ha creato per la realizzazione dell’evento. BPM, FASTWEB, FERRARELLE, LEXUS e TUCANO sono main sponsor: “Oggi più che mai – commenta Cristiana Mainardi – la cultura ha bisogno di occasioni che la promuovano, che la rendano fruibile e piacevole per tutti. Fuoricinema è un evento pop al suo numero zero, che ha per tema il sogno: non è quindi retorico il ringraziamento che rivolgiamo a tutti i nostri sostenitori che consideriamo parte integrante del progetto”

Lucca Comics & Games 2016: Frank Miller tra gli ospiti

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Lucca Comics & Games 2016: Frank Miller tra gli ospiti

Frank Miller, il maestro americano del fumetto supereroistico, sarà ospite a Lucca Comics & Games 2016, dal 28 ottobre al 1° novembre 2016. Grazie alla collaborazione con RW Edizioni, una delle leggende della nona arte parteciperà all’edizione del Cinquantenario della manifestazione lucchese, nata nel 1966.

Lucca Comics & Games 2016Autore di alcuni tra i più affascinanti capolavori di tutti i tempi, come – tra l’altro – “Sin City” e “Il Ritorno del Cavaliere Oscuro”.

A Lucca, Miller parteciperà ad alcuni incontri con il pubblico e sarà protagonista di sessioni di firme e dediche ai propri fan. Il 23 settembre divulgheremo le date e gli orari di queste attività.

Animali Fantastici e Dove Trovarli: in origine il film doveva essere un documentario

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In una recente intervista con ComingSoon.net, il produttore David Heyman ha parlato di Animali Fantastici e Dove Trovarli, atteso spin off della saga di Harry Potter che arriverà nelle nostre sale a novembre.

Heyman ha spiegato che all’inizio l’idea alla base del film era completamente diversa: “Dopo aver chiuso con i film di Harry Potter, c’era l’entusiasmo di affrontare nuove sfide e anche una profonda malinconia… Il produttore della saga Lionel Wigram stava pensando a cosa potevamo fare e aveva avuto l’idea di realizzare un documentario dedicato a Newt Scamander. Alla fine Jo (JK Rowling, NdR) ha saputo di quell’idea, l’aveva trovata anche piuttosto divertente, ma non avremmo mai realizzato nulla senza il suo permesso. Non eravamo neanche certi di avere la possibilità di farlo”. 

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Animali Fantastici e Dove Trovarli GUARDA IL TRAILER

Animali Fantastici e Dove Trovarli uscirà il 18 novembre 2016, e avrà come protagonista Newt Scamandro, autore de Gli animali fantastici dove trovarli, che avrà esattamente 23 anni. Il film sarà ambientato a New York, 70 anni prima delle vicende di Harry Potter. Nel cast Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Ezra Miller, Dan Folger e Alison Sudol.

La sinossi: Animali Fantastici e Dove Trovarli inizia nel 1926 con Newt Scamander che ha appena terminato un viaggio in giro per il mondo per cercare e documentare una straordinaria gamma di creature magiche. Arrivato a New York per una breve pausa, pensa che tutto stia andando per il verso giusto, se non fosse per un No-Maj (termine americano per Babbano) di nome Jacob, una valigetta lasciata nel posto sbagliato, e per la fuga di alcuni degli Animali Fantastici di Newt, che potrebbero causare molti problemi sia nel mondo magico che in quello babbano.

Animali Fantastici e Dove Trovarli vedrà il debutto della scrittrice stessa, J.K.Rowling, come sceneggiatrice, affiancata da Steve Kloves, sceneggiatore dei film di Harry Potter. Alla produzione ci sarà David Heyman, mentre David Yates sarà il regista.

Animali fantastici e dove trovarli

Fonte: CS

Captain America Civil War: nuovi affascinanti concept art

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Captain America Civil War: nuovi affascinanti concept art

Arrivano nuovi affascinanti concept art di Captain America Civil War, il film campione d’incassi Marvel Studios. I nuovi concept raffigurano Ant-Man gigante e lo scontro tra War Machine e Falcon. I concept nella nostra gallery:

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 Le notizie e le anticipazioni sul Marvel Cinematic Universe le trovate nel nostro canale dedicato ai Marvel Studios.

Leggi la nostra recensione di Captain America Civil War

Sinossi: Captain America Civil War si svolge subito dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron, con Steve Rogers e gli Avengers costretti ad affrontare i danni collaterali causati dalla loro lotta per proteggere il mondo.  Dopo che la città di Lagos, in Nigeria, viene colpita dall’ennesimo incidente internazionale che vede coinvolti gli Avengers, le pressioni politiche chiedono a gran voce un sistema di responsabilità e un consiglio d’amministrazione che decida quando richiedere l’intervento del team. Questa nuova dinamica divide gli Avengers che, al tempo stesso, tentano di proteggere il mondo da un nuovo e malvagio avversario.

Captain America Civil War

Captain America Civil War posterRicordiamo che Captain America: Civil War sarà diretto da Anthony Joe Russo e vedrà nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman, Sebastian Stan, Samuel L. Jackson, Frank Grillo, Jeremy Renner e Daniel BruhlCaptain America Civil War è arrivato nelle sale italiane il 4 maggio 2016.

Blade Runner 2: Denis Villeneuve non ha il final cut sul film

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Blade Runner 2: Denis Villeneuve non ha il final cut sul film

Poche ore fa vi abbiamo riportato le dichiarazioni di Denis Villeneuve in merito ai suoi progetti futuri e alla volontà di dirigere un remake di Dune.

Denis Villeneuve vuole dirigere il remake di Dune

Nel corso della medesima intervista, però, il regista di Arrival ha anche parlato dell’attesissimo Blade Runner 2, le cui riprese sono attualmente in corso.

Villeneuve ha rivelato di non avere il final cut sul film, specificando però che non si tratta di una cosa necessariamente negativa. Queste le sue parole:

“Ho accettato di dirigere Blade Runner 2 perché i suoi produttori, Broderick Johnson e Andrew A. Kosove, sono miei amici. Ho fatto Prisoners con loro, per cui sapevo che avrebbero dato forma a un ambiente lavorativo stabile e sicuro in cui farmi operare. Non ho il final cut sul film. E la cosa che ho capito circa il final cut ruota intorno al potere che ha l’ottenere il miglior “cut” per un dato film. Non ho avuto il final cut per Prisoners, ma quello che avete visto era il miglior montaggio possibile per la pellicola. Sicario ha il “director’s cut” così come Arrival. Chiaramente non posso parlarne nello specifico. Il mio rapporto con le persone con cui lavoro è molto forte e, alla fin fine, quello che importa davvero, quello che conta è avere la miglior versione possibile del film”.

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Blade Runner 2: indicente sul set, morto un operaio

Nel cast del film figurano Ryan Gosling, Harrison Ford, Robin Wright, Ana de Armas, Sylvia Hoeks, Carla Juri, Mackenzie Davis, Barkhad Abdi, Dave Bautista, David Dastmalchian, Lennie James, Hiam Abbass e Jared Leto.

La sceneggiatura del sequel, ambientato diverse decadi dopo l’originale pellicola del 1982, è affidata a Hampton Francher e Michael Green e segue la storia originale scritta da Francher e David Peoples basata sul romanzo di Philip K. Dick Il Cacciatore di Androidi.

Blade Runner 2Produttori esecutivi del film sono Frank Giustra e Tim Gamble, CEO di Thunderbird Film. Lo stesso Ridley Scott sarà produttore esecutivo della pellicola così come Bill Carraro. 

Sono sempre stato attratto dai film sci-fi con una forte impronta visiva in grado di trasportare lo spettatore in dei mondi paralleli unici e il primo Blade Runner è senza dubbio il miglior film del genere di tutti i tempi – commenta Denis Villeneuve, regista della pellicola, che aggiunge – Ridley Scott è stato geniale nel fondere lo sci-fi col noir per creare un viaggio irripetibile nella condizione umana. Il nuovo Blade Runner segue la pellicola originale qualche decade dopo“.

Fonte: Variety

Julia Roberts protagonista del thriller Fool Me Once

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Julia Roberts protagonista del thriller Fool Me Once

eOne e Tooley Productions uniranno le forze con il premio Oscar Julia Roberts per l’adattamento cinematografico del romanzo di Harlan Coben dal titolo Fool Me Once. 

La storia del film seguirà le vicende di Maya (Roberts), un ex pilota di operazioni speciali che un giorno vede la figlia giocare con suo marito, che in realtà sarebbe stato assassinato due settimane prima. Da quel momento inizierà per la donna un viaggio alla ricerca della verità.

Del film la Roberts sarà anche co-produttrice. A proposito del progetto la star dei recenti Money Monster e Mother’s Day ha dichiarato: “Il genere di Fool Me Once è uno dei miei preferiti. Harlan Coben ha scritto una storia eccezionale e un notevole personaggio femminile. La vediamo allo stesso modo nel nostro approccio a questo tipo di storie”.

 

Julia Roberts e Jacob Tremblay nella prima foto di Wonder

Prossimamente vedremo Julia Roberts in Wonder, film basato sul bestseller di R.J. Palacio, romanzo d’esordio della scrittrice statunitense, le cui riprese sono attualmente in corso.

Il romanzo, uscito nel 2012, segue le vicende di August Pullman, affetto da una deformazione craniofacciale, che per la prima volta affronta il mondo della scuola entrando in prima media. Nel film Jacob Tremblay interpreterà il piccolo August, mentre Julia Roberts e Owen Wilson saranno i suoi genitori.

Wonder sarà diretto da Stephen Chbosky, regista di Noi siamo infinito. La sceneggiatura porterà la firma di  Jack Thorne e Steve Conrad. David Hoberman e Todd Lieberman si occuperanno della produzione.

Fonte: CS

Mad Max Fury Road: la spettacolarità delle riprese prima della post produzione – video

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Un nuovo video diffuso online ci mostra la spettacolarità delle riprese effettuate da George Miller e la sua troupe per Mad Max Fury Road prima della post produzione del film.

Ecco il bellissimo video:

https://www.youtube.com/watch?v=dfm4gvxNW_o

Mad Max Fury Road recensione del film con Tom Hardy

Mad Max Fury Road è il quarto episodio della saga cominciata negli anni Settanta con Interceptor, è stato diretto da George Miller e ha cominciato la sua corsa folle all’ultimo Festival di Cannes, quando venne presentato alla presenza del regista e dei protagonisti.

Il film ha concluso idealmente la sua galoppata di enorme successo agli ultimi Academy Awards, dove si è aggiudicato sei premi Oscar, diventando così il vero vincitore morale della serata.

Nel cast Tom HardyCharlize TheronNicholas HoultZoë KravitzRosie Huntington-Whiteley e Hugh Keays-Byrne.

Ossessionato dal suo turbolento passato, Mad Max crede che il modo migliore per sopravvivere sia muoversi da solo, ma si ritrova coinvolto con un gruppo in fuga attraverso la Terre Desolata su un blindato da combattimento, guidato dall’imperatrice Furiosa. Il gruppo è sfuggito alla tirannide di Immortan Joe, cui è stato sottratto qualcosa di insostituibile. Furibondo, l’uomo ha sguinzagliato tutti i suoi uomini sulle tracce dei ribelli e così ha inizio una guerra spietata.

Mad Max Fury Road

Fonte: EsportsTv

Jurassic World: Juan Antonio Bayona conferma i piani per una trilogia

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In occasione della presentazione di A Monster Calls al Toronto Film Festival, il regista Juan Antonio Bayona ha parlato del sequel di Jurassic World, confermando i piani della Universal per una trilogia. Ecco le sue dichiarazioni:

“Credo abbiano apprezzato particolarmente The Impossible e The Orphanage… soprattutto Colin (Trevorrow) ha amato quei film. È un mondo affascinante. Tutto Jurassic World è una trilogia immaginata da Colin Trevorrow. Al momento stiamo scrivendo il secondo film, ed è interessante vedere in che direzione sta portando la stori”. 

Poi ha aggiunto: “Sono cresciuto con i film di Steven Spielberg, amo i suoi film e la loro eredità. Quindi si tratterà di prestare fede a quella eredità e, allo stesso tempo, introdurre nuovi elementi che il pubblico possa apprezzare. Mancano ancora sei mesi alle riprese, al momento sta andando tutto per il meglio. Siamo tutti eccitati”.

Jurassic World 2: ecco quando cominceranno le riprese

jurassic world 2Jurassic World 2 uscirà al cinema il 22 giugno 2018. Chris Pratt e Bryce Dallas Howard torneranno nei panni dei protagonisti. Alla regia ci sarà Juan Antonio Bayona (The Impossible, A Monster Calls).

Colin Trevorrow (regista del primo film) e Derek Connolly si occuperanno di scrivere nuovamente la sceneggiatura. Frank Marshall e Steven Spielberg tornerano in qualità di produttori.

Con un incasso di 1,6 miliardi di dollari, Jurassic World ha velocemente infranto 29 record e attualmente occupa il quarto posto tra i maggiori incassi nella storia del cinema, dopo Avatar, Titanic e Star Wars: Il risveglio della Forza.

Fonte: LRMOnline

Denis Villeneuve vuole dirigere il remake di Dune

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Denis Villeneuve vuole dirigere il remake di Dune

In occasione della presentazione di Arrival al Toronto Film Festival, il regista Denis Villeneuve è stato intervistato da Variety e, oltre ad aver parlato dell’attesissimo sequel di Blade Runner (le cui riprese sono attualmente in corso), ha anche rivelato qualcosa a proposito dei suoi progetti futuri.

Villeneuve ha dichiarato di avere in cantiere altri due sci-fi e che amerebbe poter dirigere un remake di Dune, film di fantascienza del 1984 diretto da David Lynch, tratto dal romanzo omonimo di Frank Herbert. Queste le sue parole:

“Sono sempre stato affascinato dalla fantascienza. Ed è molto difficile riuscire a trovare del materiale originale e interessante, che non sia incentrato esclusivamente sulle armi. Uno dei miei più grandi sogni sarebbe quello di poter adattare nuovamente Dune, ma il processo per l’acquisizione dei diritti è davvero troppo lungo. Non credo ci riuscirà mai”.

Poi ha aggiunto: “Mi piacerebbe tanto scrivere qualcosa di mio. Al momento ci sono due storie alle quali sto lavorando. Si tratta sempre di fantascienza, ma è davvero troppo presto per parlarne”.

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Arrival di Denis Villeneuve: leggi la recensione del film da Venezia 73

director Denis Villeneuve

In Blade Runner 2 figurano Ryan Gosling, Harrison Ford, Robin Wright, Ana de Armas, Sylvia Hoeks, Carla Juri, Mackenzie Davis, Barkhad Abdi, Dave Bautista, David Dastmalchian, Lennie James, Hiam Abbass e Jared Leto.

La sceneggiatura del sequel, ambientato diverse decadi dopo l’originale pellicola del 1982, è affidata a Hampton Francher e Michael Green e segue la storia originale scritta da Francher e David Peoples basata sul romanzo di Philip K. Dick Il Cacciatore di Androidi.

Arrival, invece, arriverà nelle nostre sale a novembre. Il film, che vede protagonisti Amy Adams Jeremy Renner, racconta di una linguista e un matematico che vengono coinvolti dal Governo quando un essere non identificato, presumibilmente alieno, compare nell’atmosfera terrestre.

Fonte: Collider

Harry Potter, Daniel Radcliffe: “Mi sentirei strano se dovessi interpretarlo di nuovo”

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Verso la fine dello scorso mese si era diffuso il rumor secondo cui la Warner Bros. aveva contattato Daniel Radcliffe per proporgli di tornare a vestire i panni di Harry Potter ancora una volta per l’adattamento cinematografico di Harry Potter and the Cursed Child, il nuovo libro di JK Rowling da cui è tratto l’omonimo spettacolo teatrale.

Pochi giorni dopo la voce è stata pubblicamente smentita dalla stessa major attraverso un comunicato ufficiale che recitava: ““Harry Potter and the Cursed Child è uno spettacolo teatrale, il film non è in programma”.

Intervistato dall’Hollywood Reporter in occasione del Deauville Film Festival, Daniel Radcliffe ha parlato della possibilità di tornare nei panni dell’amatissimo personaggio, rivelando: “Non mi precludo niente, sarebbe stupido. Ma credo che sarei abbastanza felice e sicuro di lasciarlo fare a qualcun altro”.

I fan sono consapevoli che in un eventuale adattamento cinematografico di The Cursed Child Radcliffe potrebbe prestare il volto ad un Harry invecchiato. A tal proposito, l’attore ha detto: “Al momento non me ne preoccupo perché sono troppo giovane per interpretare il personaggio ma, anche tra dieci anni, mi sentirei strano a tornare ad interpretarlo”.

Poi ha aggiunto: “Una parte di me pensa che sia meglio non tornare su certe cose. Se torniamo a fare Harry Potter, c’è la possibilità di fare quello che Il Risveglio della Forza ha fatto con Star Wars, ma c’è anche il rischio di fare La Minaccia Fantasma. Non voglio fare una cosa del genere e rovinare quello che la gente ha amato”.

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Harry Potter

Harry Potter and the Cursed Child: la Warner conferma che il film non si farà

Harry Potter and the Cursed Child è diviso in due parti. La storia si concentra sugli anni da “babbano” di Harry, quando era soltanto un orfano sfortunato che viveva in un sottoscala ed era malmenato dal prepotente cugino. Nei panni di Ron e Hermione ci sono Noma Dumezweni e Paul Thornley. Alla regia John Tiffany.

Gli eventi vedranno coinvolto Harry, ormai adulto, che lavora al Ministero della Magia, un marito e un padre di tre ragazzini che vanno a scuola. “Mentre Harry convive con un passato che si rifiuta di stare dove dovrebbe, il suo figlio minore, Albus, deve combattere con l’eredità di una famiglia famosa che non avrebbe mai voluto avere. E mentre passato e presente si fondono, padre e figlio scoprono una scomoda verità: spesso l’oscurità proviene da posti insospettabili”.

Harry Potter and the Cursed Child: perché Daniel Radcliffe non lo vedrà

Fonte: ScreenRant

Imogen Poots al fianco di Zoe Saldana in I Kill Giants

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Imogen Poots al fianco di Zoe Saldana in I Kill Giants

Arriva da Variety la notizia che Imogen Poots (Non buttiamoci giù, Knight of Cups, Tutto può accadere a Broadway) affiancherà Zoe Saldana (Star Trek Beyond, Guardians of the Galaxy Vol. 2) in I Kill Giants, adattamento cinematografico della graphic novel scritta da Joe Kelly e disegnata da JM Ken Niimura.

Madison Wolfe (True Detective, Joy) interpreterà la giovane protagonista del film, le cui riprese inizieranno il prossimo 27 settembre e si svolgeranno in Irlanda e in Belgio.

La pellicola sarà diretta da Anders Walter, con la produzione di Chris Columbus. Di seguito la trama della graphic novel:

Barbara Thorson è una ragazzina asociale ossessionata dai giochi di ruolo come Dungeons & Dragons. È dotata di una fantasia sfrenata ed è convinta del fatto che i giganti esistano davvero e stiano arrivando nella sua città per distruggere tutto. Fortunatamente Barbara è in possesso dell’unica arma in grado di fermarli: il prodigioso martello Coveleski.

 

Imogen Poots con Michael Pitt e Willem Dafoe sul set

Fonte: CS

The Toxic Avenger: il regista di Sausage Party per il remake

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The Toxic Avenger: il regista di Sausage Party per il remake

Secondo quanto riportato da Variety, il co-regista di Sausage Party, Conrad Vernon (che ha anche co-diretto Shrek 2, Mostri contro Alieni e Madagascar 2), ha firmato per occuparsi della regia del remake di The Toxic Avenger, film del 1984 diretto da Lloyd Kaufman e Michael Herz, e prodotto dalla Troma, casa di produzione e distribuzione cinematografica indipendente statunitense, famosa per la realizzazione di film a basso costo, che presentano un alto tasso di sequenze splatter e di nudità, politicamente scorretti e irriverenti.

A proposito del progetto, Vernon ha dichiarato: “L’opportunità di re-inventare un piccolo cult della mia adolescenza è semplicemente un onore. Toxie è un’icona nel genere underground. È il tipo di film che amo dirigere”.

Il remake sarà prodotto da  CAkiva Goldsman, Richard Saperstein eharlie Corwin. Lloyd Kaufman e Michael Herz, registi del film originale, figureranno come produttori esecutivi.

the toxic avenger

The Toxic Avenger: il regista di Sausage Party per il remake

The Toxic Avenger è il primo horror prodotto dalla Troma, fino ad allora conosciuta per una serie di commedie demenziali e sexy. Costato 500.000 dollari, inizialmente il film fu ignorato dal pubblico statunitense, ma successivamente riscosse un notevole successo, grazie al passaparola e ad una serie di proiezioni a mezzanotte al Bleecker Street Cinemas di New York, ed è divenuto un cult movie e il film simbolo della Troma.

L’immagine di Toxic che alza al cielo il suo spazzolone è divenuto il simbolo della Troma, ed è presente sul suo logo. Nel 2006 Kaufman e Trent Haaga scrissero un romanzo sul film, intitolato The Toxic Avenger: The Novel. La versione italiana del film fu distribuita in versione uncut in VHS tramite la Bulldog Video, le edizioni successive invece sono censurate.

Fonte: CS

Oceania: nuovo poster ufficiale del classico Disney

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Oceania: nuovo poster ufficiale del classico Disney

Walt Disney Animation Studios ha diffuso in rete il nuovo poster ufficiale di Oceania, il nuovo film dello studio che vedremo alla fine di quest’anno al cinema. Potete vederlo di seguito:

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Oceania: il trailer italiano del film Disney

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Oceania uscirà a Natale in Italia. La sceneggiatura porterà la firma degli stessi registi in collaborazione con Jared Bush, Pamela Ribon e Taika Waititi.

Trama: Vaiana è una teenager vivace che decide di partire in barca per una missione rischiosa, intenzionata a onorare il destino mai compiuto dei suoi antenati. Incontrerà il semidio Maui (Dwayne Johnson) e, insieme a lui, attaverserà l’Oceano Pacifico in un viaggio ricco d’azione.

Nel cast vocale originale del film ci sono  l’esordiente di 14 anni Auli’i Cravalho, che doppierà la protagonista Vaiana, Dwayne Johnson e Phillipa Soo, cantante e attrice statunitense.oceania

Fonte: CS

Cinema e lacrime: le dieci scene che fanno piangere tutti

Cinema e lacrime: le dieci scene che fanno piangere tutti

Che il cinema sia soprattutto emozione è un concetto condiviso ma non assoluto. Quello che però sembra più o meno mettere d’accordo tutti è che ci sono delle scene nella storia del cinema che fanno piangere ogni tipo di spettatore, ogni volta che si (ri)guardano.

Eccone 10 scelte da alcuni dei film più famosi della storia recente che tutti abbiamo visto, e per cui abbiamo pianto, almeno una volta.

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Chiaramente la lista delle scene commoventi nei film non finisce qui e ci sarebbe molto altro da dire e da piangere sul celebri segmenti cinematografici. E.T. L'Extraterrestre cinemaA partire dai film romantici e tragici (Moulin Rouge! e Romeo e Giulietta vi dicono niente?), fino a quelle storie intime che commuovono e ci fanno bagnare più di un fazzolettino. E voi? Che ne pensate voi? Quali sono le vostre scene in cui non riuscite a trattenere le lacrime?

Le 15 migliori Easter Eggs degli ultimi dieci anni in cinema, tv e videogiochi

Avengers Infinity War, i Russo sui numerosi personaggi: “Avranno tutti uno scopo”

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In una recente intervista con il Toronto Sun, i fratelli Russo hanno parlato di Avengers Infinity War e dell’incredibile quantità di personaggi che appariranno nel film e nel suo sequel (che non ha ancora un titolo ufficiale).

I registi hanno rivelato che non è importante il numero effettivo dei personaggi che faranno la loro apparizione; ciò che conta realmente è che ognuno abbia uno scopo ben preciso, così da poter giustificare la propria presenza. A tal proposito Anthony Russo ha dichiarato:

“Quello che abbiamo fatto in Captain America Civil War è esattamente quello che vogliamo fare in Avengers Infinity War. Non importa quante scene un personaggio avrà a disposizione. Bisogna avere sempre una certa dose di ambizione quando si ha la possibilità di lavorare con certi personaggi”.

Sembra dunque che i registi non abbiamo intenzione di porsi alcun limite in merito ai personaggi da inserire nella pellicola. Sempre Anthony, infatti, ha aggiunto: “Saranno presi in considerazione tutti. Non vogliamo entrare troppo nel dettaglio e rivelare così quello che abbiamo intenzione di fare con i prossimi due film. Vogliamo che siano una vera e autentica sorpresa per il pubblico”.

Lo scorso agosto era stata confermata da Vin Diesel la presenza in Infinity War dei Guardiani della Galassia. Parlando invece della possibilità di vedere per la prima volta personaggi che non hanno ancora debuttato ufficialmente nell’Universo Cinematografico Marvel, come ad esempio Captain Marvel, Joe Russo ha spiegato: “Quello di Brie Larson è stato un casting incredibile. Non potevamo chiedere attrice migliore. E non solo perché è un talento fantastico, ma soprattutto perché è una persona straordinaria. Se avessimo la possibilità di lavorare con il personaggio… ci piacerebbe tantissimo riunirci con Brie (l’attrice è apparsa nella serie Community, la cui sceneggiatura di numerosi episodi porta proprio la firma dei Russo, NdR)“. 

Avengers Infinity War

Avengers Infinity War sarà uno standalone, Avengers 4 senza titolo

Avengers Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio 2018. Christopher Markus e Stephen McFeely si occuperanno della sceneggiatura del film, mentre la regia è affidata a Anthony e Joe Russo.

Avengers Infinity War: Josh Brolin è Thanos nella prima foto dal set

Fonte: ScreenRant

Dylan O’Brien nella prima foto di American Assassin

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Dylan O’Brien nella prima foto di American Assassin

È arrivata online la prima foto ufficiale di Dylan O’Brien (la saga di Maze Runner) tratta da American Assassin, film che vedrà il giovane attore recitare al fianco di Michael Keaton e Taylor Kitsch. Potete vedere la foto di seguito:

american assassin

Dylan O’Brien: la prima foto post-incidente

Il film sarà diretto dall’acclamato regista Michael Cuesta (Kill the Messenger, Homeland, LIE) e sceneggiato da Stephen Schiff (The Americans, Ultimate Rush). Alla produzione troveremo invece Lorenzo di Bonaventura (Transformers, Red) e Nick Wechsler (The Road, Magic Mike).

Nel film Michael Keaton interpreterà Stan Hurley, un veterano della Guerra Fredda conoscosciuto solo da alcuni membri della CIA. La storia inizia quando Hurley riceve il compito di addestrare Mitch Rapp (Dylan O’Brien), un agente devastato dalla perdita della sua fidanzata, morta durante un attacco terroristico. I due, insieme ad un altro agente turco, dovranno affrontare una missione per cercare di fermare un’operazione che potrebbe causare l’inizio della Terza Guerra Mondiale in Medio Oriente.

American Assassin sarà l’ultimo film rilasciato dalla CBS Films in collaborazione con la Lionsgate.

Ricordiamo che prossimamente vedremo Dylan O’Brien in Maze Runner – La Rivelazione, terzo capitolo del franchise basato sui romanzi di James Dashner. Dopo l’incidente che ha coinvolto l’attore sul set, la 20th Century Fox ha un stabilito una nuova data d’uscita per il film, ossia il 12 gennaio 2018, quasi un anno dopo l’uscita prestabilita, il 17 febbraio 2017.

Fonte: CS

Guardians of the Galaxy Vol. 3: James Gunn risponde a Steven Tyler

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guardians of the galaxy

Alcuni giorni fa vi avevamo segnalato le dichiarazioni di Steven Tyler, leader della celebre band degli Aerosmith, attraverso le quali la rockstar ha rivelato di volere una parte in Guardians of the Galaxy Vol. 3.

Tyler si era rivolto direttamente al regista James Gunn, e adesso lo stesso ha risposto in merito alla possibilità di vedere il cantante nel film. Gunn ha affrontato la questione durante un Q&A su Facebook. Queste le sue parole (riportate da The Wrap):

“Sì, ho sentito che Steven Tyler vuole una parte in Guardians of the Galaxy Vol. 3. Mi ha lanciato una frecciatina qualche giorno fa nel corso di un’intervista. Ha detto: “James Gunn, mi senti?”. La risposta è: “Sì Steven, sto ascoltando”. Sono un suo grandissimo fan. Ho avuto il piacere di dirigere sua figlia Liv in un film (Super del 2010, NdR), nel quale è stata semplicemente fantastica. Ho poi incontrato Steven alcuni minuti ad una proiezione. È veramente forte. Di sicuro mi piacerebbe lavorare con lui in futuro”.

Cosa ne pensate?

Guardians of the Galaxy Vol. 3: Steven Tyler si candida per un ruolo nel film

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In Guardians of the Galaxy Vol. 2, che arriverà al cinema nel 2017, torneranno sicuramente Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista e in veste di doppiatori Vin Diesel e Bradley Cooper.

Confermati anche il Collezionista (Benicio Del Toro), Yondu (Michael Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le new entry Pom Klementieff, Kurt Russell, Elizabeth Debicki, Tommy FlanaganChris Sullivan.

Al ritmo di una nuova, fantastica raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani della Galassia Vol. 2, racconta le nuove avventure dei Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.

Il film arriverà al cinema il 5 marzo 2017.

Fonte: ScreenRant

Benicio Del Toro in trattative per il nuovo Predator

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Benicio Del Toro in trattative per il nuovo Predator

Deadline riporta la notizia che il premio Oscar Benicio Del Toro è in trattative per entrare nel cast del nuovo film del franchise di The Predator che sarà diretto da Shane Black, già regista del film di successo Iron Man 3 e del più recente The Nice Guys. Benicio Del Toro non è estraneo ai film di fantascienza: l’attore infatti, oltre ad aver recitato in Guardiani della Galassia di James Gunn, farà parte del cast di Star Wars Episodio VIII, ottimo capitolo della celebre saga che sarà diretto da Rian Johnson.

Benicio Del Toro e Il Collezionista a lavoro, ma per quale film?

The Predator, scritto da Frank Dekker e Shane Black e da quest’ultimo diretto, uscirà al cinema il 2 marzo 2018. A produrre la pellicola Matt Reilly, che supervisionerà per la Fox. Inoltre il film sarà collegato ai primi tre capitoli ma non avrà alcun legame ad Alien vs Predator. Il primo film della saga uscito nel 1987, raccontava le vicende di un alieno (appartenente alla razza yautja) giunto sulla Terra per andare a caccia di esseri umani. Il primo sequel uscì nel 1990, mentre il secondo nel 2010.

L’inserimento di un teschio di Xenomorfo nel finale di Predator 2 creò le premesse per la produzione di uno crossover con la serie Alien. Alien vs Predator è stato realizzato nel 2004 ad opera di Paul W.S. Anderson, seguito da un altro film nel 2007 su regia dei fratelli Strause.

Fonte: CS

Wolverine 3: Bryan Singer conferma la presenza di Mr. Sinister

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Wolverine 3: Bryan Singer conferma la presenza di Mr. Sinister

Durante una live per il commento dell’edizione home video di X-Men Apocalypse, Bryan Singer ha portato all’attenione dei fan una notizia alquanto interessante e inaspettata.

Alla fine di Apocalyspe, vediamo che la scena post credits ci introduce al personaggio di Mister Sinister. I più hanno pensato che il villain sarebbe arrivato nel prossimo film degli X-Men e invece Singer conferma che il debutto del personaggio avverrà in Wolverine 3. Dal momento che Nathanial Essex è una figura importantissima per X-23 che sarà nel film, la cosa sembra perfettamente comprensibile.

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Leggi ancheWolverine 3 sarà vietato ai minori

Per Hugh Jackman questo ritorno nei panni del mutante con gli artigli di adamantio sarà la sua ottava volta (se si conta anche il cameo di X-Men L’Inizio) nel personaggio. È l’attore che più di tutti rappresenta i mutanti Marvel al cinema, una sorta di Robert Downey Jr per il corrispettivo MCU, e potrebbe essere arrivato alla fine del suo coinvolgimento nel franchise proprio con Wolverine 3.

Cosa ne pensate?

Wolverine 3Wolverine 3 ha un’uscita prevista per il 3 marzo 2017. Alla regia c’è James Mangold (già regista di Wolverine L’immortale), mentre nel cast ci saranno Hugh Jackman, Boyd Holbrook, Richard E. Grant, Stephen Merchant, Eriq La Salle, Elise Neal e Patrick Stewart.

Doctor Strange: il regista spiega la scelta di Tilda Swinton

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Doctor Strange: il regista spiega la scelta di Tilda Swinton

Ci è già stato detto da tempo che Doctor Strange adotterà uno stile di racconto molto diverso rispetto a quanto visto finora nel MCU e che avrà un tocco psichedelico, come da fumetto. Il regista Scott Derrickson ha dichiarato di recente: “Se amate i primi fumetti di Lee-Ditko, credo che sarete molto soddisfatti. La risorsa primaria per il visual design del film viene proprio da quei fumetti.”

In merito alla scelta di Benedict Cumberbatch: “Si sente che può interpretare l’intelligenza, l’arroganza, la sgradevolezza e allo stesso tempo l’essere intrigante di Stephen Strange e il grande arco che il personaggio attraversa in questi primi fumetti è qualcosa che lui che avrebbe reso alla perfezione.”

Il cast di Cumberbatch è stato in effetti accolto con fervore e sostegno, a differenza di quello di Tilda Swinton come L’Antico, in merito a cui Derrickson ha detto: “Tilda era l’occasione di aggiungere diversità non solo in termini di sesso ma anche di età. Avere un’attrice nel cast che non avesse 28 anni in un ruolo più importante.”

Inoltre, data la scarsità di ruoli per asiatici nei fumetti Marvel, prendere una donna occidentale per l’Antico ha acnhe rappresentato “rubare” un ruolo a quell’etnia, ma in questo modo si è aperta la strada per Wong: “In un primo momento volevo lasciarlo fuori. Ma essendo un personaggio minore l’ho potuto rivoluzionare, allontanandolo da ogni stereotipo.”

Doctor Strange: il trailer italiano del film con Benedict Cumberbatch

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doctor strange posterL’uscita di Doctor Strange è prevista per il 4 novembre 2016. Dirige Scott Derrickson da una sceneggiatura di Jon Aibel e Glenn Berger, rimaneggiata da Jon Spaihts. Nel cast del film al fianco del protagonista Benedict Cumberbatch sono stati confermati Tilda Swinton, Rachel McAdams e Chiwetel Ejiofor.

Ispirato all’omonimo e celebre personaggio dei fumetti, apparso per la prima volta nel luglio del 1963 nel numero 110 di “Strange Tales”, il film Marvel Doctor Strange racconta la storia del neurochirurgo Stephen Strange, che dopo un terribile incidente automobilistico scopre un mondo nascosto fatto di magia e dimensioni alternative.

Produttore del film, Kevin Feige, con Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Stan Lee e Stephen Broussard come produttori esecutivi.

Fonte: CBM

Black Panther: per Chadwick Boseman un anti-eroe

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Black Panther: per Chadwick Boseman un anti-eroe

Black Panther è stato uno degli elementi più apprezzati in Captain America Civil War, e parlando proprio del re di Wakanda, Chadwick Boseman, ospite al TIFF, ha dichiarato che secondo lui il personaggio è in realtà un anti-eroe, confermando un approccio molto dark al ruolo.

“Questo è un anti-eroe più o meno. Sento che invece di essere un supereroe si tratti in realtà di un super anti-eroe.”

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Chadwick Boseman interpreta il protagonista, T’Challa, già visto in Captain America Civil War. Con lui ci sono Michael B. Jordan che interpreterà Erik Killmonger (un villain nel materiale d’origine), il premio Oscar Lupita Nyong’o, che sarà Nakia, un ex membro del Dora Milaje di Wakanda, ora agente del Killmonger, e Danai Gurira nei panni di Okoye, un membro del Dora Milaje, le donne che si allenano per diventare le mogli del Re di Wakanda.

Black Panther: ecco il panel dal Comic Con

“Voglio ringraziare tutti per l’energia, faremo del nostro meglio, lavoreremo sodo e ci vedremo presto” ha dichiarato il regista del film, Ryan Coogler. La produzione del film comincerà a Gennaio ad Atlanta.

Coogler scriverà e dirigerà Black Panther che seguirà la storia di T’Challa, il re guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil War. Non è ancora chiaro quali altri personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito in Avengers Age of Ultron con il volto di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre in Civil War con il volto di Martin Freeman.

Black Panther arriverà al cinema il 16 febbraio del 2018. Black Panther logo

EW

Underworld Blood Wars: Kate Backinsale nel primo poster

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Underworld Blood Wars: Kate Backinsale nel primo poster

Ecco il primo poster ufficiale di Underworld Blood Wars, in cui vediamo la protagonista Selene, ancora una volta interpretata da Kate Beckinsale.

Underworld Blood Wars

Underworld Blood Wars: primo trailer del film

Underworld Blood Wars, inizialmente prevista per il 14 ottobre 2016, è stata posticipata di tre mesi: la pellicola arriverà nelle sale il 3 gennaio 2017.

Con Kate Beckinsale nel ruolo di Selene tornerà anche Theo James nel ruolo di David, alleato di Selene. Gli attori britannici Tobias Menzies (Outlander, Roma) e Lara Pulver (Sherlock) avranno i rispettivi ruoli di un nuovo formidabile leader dei Lycans e quello di un feroce ambizioso Vampiro. Charles Dance (Game of Thrones) interpreterà invece un Vampiro anziano, Thomas. A completare il cast stellare del film troviamo: James Faulkner (Game of Thrones), Peter Andersson (The Girl with the Dragon Tattoo), l’esordiente Clementine Nicholson, Bradley James e Daisy Head.

Anna Foerster, meglio conosciuta per il suo lavoro come direttore della fotografia in The Day After Tomorrow e White House Down di Roland Emmerich, si occuperà della regia del film. Underworld Blood Wars, che sarà sceneggiato da Cory Goodman (Priest), verrà prodotto da Gary Lucchesi e Tom Rosenberg per la Lakeshore.

Underworld Blood Wars

Fonte: CS

Alla ricerca di Dory recensione del nuovo film Pixar

Alla ricerca di Dory recensione del nuovo film Pixar

Alla ricerca di DoryA distanza di 13 anni dal film Alla Ricerca di Nemo, esce nelle sale italiane il 14 settembre il sequel tanto atteso, che vede come protagonista la pesciolina Dory in Alla ricerca di Dory.

Andrew Stanton torna dietro la macchina da presa raccontandoci le origini della pesciolina blu, la cui storia si incontra e si scontra letteralmente con quella del pesce pagliaccio Marlin, le cui avventure erano oggetto del film precedente.

Stavolta lo script si avvale di numerosi flashback, atti a richiamare l’uso della memoria e dei ricordi che tanto fanno penare la pesciolina con l’amnesia. Attraverso un viaggio per capire da dove viene e ritrovare i propri genitori, Dory attraverserà quel consueto percorso di formazione – tanto caro alla morale Disney – che la porterà a conoscere nuovi amici.

Alla ricerca di Dory: nuovo trailer italiano

Le tematiche rimangono le medesime dell’immaginario cartooniano ormai noto: le paure dei genitori che si riversano sui figli; la libertà di potersi scegliere una propria famiglia; la morale finale rassicurante.

Se quindi in molte cose Alla ricerca di Dory poco si discosta dal suo predecessore (lo sviluppo della storyline rimane inalterato: trauma iniziale – svolgersi dell’avventura – happy ending finale), stavolta la trattazione di tematiche più adulte sembra prendere il sopravvento. Mettendo da parte le gag dal puro sapore ridanciano, in numero inferiore rispetto al prequel, la storia che si dipana attorno a Dory preferisce concentrarsi maggiormente sul trauma di quest’ultima, rendendola di fatto una sorta di portatrice di handicap.

Per l’intera durata del film, Dory ammette con candore la propria “invalidità”, causata dalla perdita di memoria a breve termine. L’incapacità di trattenere i ricordi ne fa un pesce “diversamente abile”, irriso da molti e causa di preoccupazioni genitoriali.

Ma nel percorso di crescita spirituale, che è sapientemente rappresentato di pari passo con quello fisico e sociale, la piccola pesciolina chirurgo saprà imparare ad accettarsi per come è, comprendendo l’importanza del far sentire forte la sua voce che – seppur fuori dal coro – sa toccare le corde del cuore di chi la ode.

Visivamente ineccepibile, l’animazione virtuale si fa sempre più realistica, arrivando a far intravedere le squame sul dorso dei pesci, e rappresentando le profondità marine tramite eccezionali colori e sfumature.

Di indescrivibile poesia il corto che procede il film: Piper, che narra i primi istanti di vita di una piccola uccellina di piovanello.Alla ricerca di Dory Marli Nemo

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