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EFA Awards 2022, trionfa Triangle of Sadness

Triangle of Sadness EFA Awards 2022

Si è svolta ieri sera la cerimonia di assegnazione degli EFA Awards 2022, occasione in cui Triangle of Sadness di Ruben Ostlund ha portato a casa il maggior numero di vittorie, compreso quello al miglio film.

Ne esce bene anche l’Italia, che vede assegnato a Marco Bellocchio il premio EUROPEAN INNOVATIVE STORYTELLING per Esterno Notte e a Laura Samani il premio EUROPEAN DISCOVERY per Piccolo Corpo.

EUROPEAN FILM AWARD 2022, TUTTI I Vincitori

 

  • FILM EUROPEO – TRIANGLE OF SADNESS di Ruben Ostlund (Svezia/Germania/Francia/Regno Unito)
  • DOCUMENTARIO EUROPEO – MARIUPOLIS 2 di Mantas Kvedaravicius (Lituania/Francia/Germania)
  • REGIA EUROPEA – Ruben Ostlund per TRIANGLE OF SADNESS
  • ATTRICE EUROPEA – Vicky Krieps in IL CORSETTO DELL’IMPERATRICE
  • ATTORE EUROPEO – Zlatko Buric in TRIANGLE OF SADNESS
  • SCENEGGIATURA EUROPEA – Ruben Ostlund per TRIANGLE OF SADNESS
  • MIGLIOR RIVELAZIONE – PRIX FIPRESCI – PICCOLO CORPO di Laura Samani (Italia/Slovenia/Francia)
  • MIGLIOR COMMEDIA EUROPEA – THE GOOD BOSS / EL BUEN PATRÓN (Spagna)
  • FILM D’ANIMAZIONE EUROPEO – NO DOGS OR ITALIANS ALLOWED / MANODOPERA Francia, Italia, Belgio, Svizzera, Portogallo (70 min)
  • MIGLIOR MONTAGGIO – Özcan Vardar & Eytan İpek per BURNING DAYS
  • MIGLIORE FOTOGRAFIA – Kate McCullough per THE QUIET GIRL
  • MIGLIORI EFFETTI SPECIALI – Frank Petzold, Victor Müller & Markus Frank per NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE
  • MIGLIORE SCENOGRAFIA – Jim Clay per BELFAST
  • MIGLIOR TRUCCO – Heike Merker per NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE
  • MIGLIOR SONORO – Simone Paolo Olivero, Paolo Benvenuti, Benni Atria, Marco Saitta, Ansgar Frerich & Florian Holzne per IL BUCO
  • MIGLIORE COLONNA SONORA – Pawel Mykietyn per EO
  • EUROPEAN FILM AWARD FOR INNOVATVE STORYTELLING – Marco Bellocchio per ESTERNO NOTTE
  • EUROPEAN UNIVERSITY FILM AWARD – EO di Jercy Skolimowsky
  • MIGLIOR CONTRIBUTO AL CINEMA MONDIALE – ELIA SULEMAN
  • PREMIO ALLA CARRIERA – MARGARETHE VON TROTTA
 
 

EFA 2023: Anatomia di una caduta è il miglior film europeo. C’è anche un po’ d’Italia

ultime novità di ottobre anatomia di una caduta Efa 2023

E’ Anatomia di una caduta di Justine Triet a trionfare agli Efa 2023, gli European Film Awards di quest’anno. Il film, già vincitore di Cannes 2023, conquista il riconoscimento per il miglior film, per la regia, per l’interpretazione femminile andata a Sandra Hüller, per la sceneggiatura e per il montaggio.

Il secondo film più premiato è invece The Promise Land, che fa conquistare a Mads Mikkelsen il riconoscimento per il migliore interprete maschile. L’Italia porta a casa il premio per la migliore scenografia per La Chimera, firmata da Emita Frigato.

La lista completa dei vincitori degli EFA 2023

 
 

EFA 2021: tutte le nomination, tre candidature per E’ stata la mano di Dio

EFA 2021

Sono state annunciate le nomination agli European Film Awards (EFA 2021), i premi che vengono assegnati dalla European Film Academy per il 34° anno. L’Italia fa bella mostra di sé con Paolo Sorrentino e E’ stata la mano di Dio, con tre nomination, ma la concorrenza è agguerrita, tra The Father e Titane, che hanno avuto un glorioso percorso nella season awards.

Ecco le nomination agli EFA 2021

FILM EUROPEO 2021

QUO VADIS, AIDA?
THE FATHER
È STATA LA MANO DI DIO
TITANE

COMMEDIA EUROPEA 2021

NINJABADA
THE MORNING AFTER
THE PEOPLE UPSTAIRS

DOCUMENTARIO EUROPEO 2021

BABI YAR. CONTEXT
FLEE
MR BACHMANN AND HIS CLASS
TAMING THE GARDEN
IL PIÙ BEL RAGAZZO DEL MONDO

FILM D’ANIMAZIONE EUROPEO 2021

EVEN MICE BELONG IN HEAVEN
FLEE
THE APE STAR
WHERE IS ANNE FRANK
WOLFWALKERS – IL POPOLO DEI LUPI

REGISTA EUROPEO 2021
Julia Ducornau per TITANE
Radu Jude per BAD LUCK BANGING OR LOONY PORN
Paolo Sorrentino per E’ STATA LA MANO DI DIO
Jasmila Žbanić per QUO VADIS, AIDA?
Florian Zeller per THE FATHER

ATTRICE EUROPEA 2021
Jasna Đuričić in QUO VADIS, AIDA?
Seidi Haarla in SCOMPARTIMENTO NO. 6
Carey Mulligan in UNA DONNA PROMETTENTE
Renate Reinsve in LA PEGGIOR PERSONA DEL MONDO
Agathe Rousselle in TITANE

ATTORE EUROPEO 2021
Yuriy Borisov in SCOMPARTIMENTO NO. 6
Anthony Hopkins in THE FATHER
Vincent Lindon in TITANE
Tahar Rahim in THE MAURITANIAN
Franz Rogowski in GREAT FREEDOM

SCENEGGIATORE EUROPEO 2021
Radu Jude per BAD LUCK BANGING OR LOONY PORN
Paolo Sorrentino per È STATA LA MANO DI DIO
Joachim Trier E Eskil Vogt per LA PEGGIOR PERSONA DEL MONDO
Jasmila Žbanić per QUO VADIS, AIDA?
Florian Zeller e Christopher Hampton per THE FATHER

 
 

EFA 2020: Un altro giro è il miglior film europeo. Tutti i vincitori

Another Round Mads Mikkelsen
DRUK

Moderato dal presentatore TV tedesco Steven Gätjen e presentato dal Direttore uscente degli EFA Marion Döring, dal Presidente degli EFA Mike Downey, dal neo eletto Presidente Agnieszka Holland e dal Presidente uscente Wim Wenders, nell’appuntamento di ieri sera con il GRAN FINALE degli EFA 2020 sono stati annunciati i vincitori delle categorie EFA Award for Innovative Storytelling, Documentario EuropeoAttrice Europea, Attore Europeo, Sceneggiatore Europeo, Regista Europeo e Film Europeo.

Gli oltre 3800 membri dell’European Film Academy – professionisti del cinema di tutta Europa – hanno votato per i vincitori delle varie categorie.

La European Film Academy ed EFA Productions si congratulano con i vincitori:

FILM EUROPEO 2020:
UN ALTRO GIRO
DRUK
DIRETTO DA Thomas Vinterberg
SCRITTO DA Thomas Vinterberg & Tobias Lindholm
PRODOTTO DA Sisse Graum Jørgensen & Kasper Dissing

EUROPEAN DISCOVERY 2020 – Premio FIPRESCI:
SOLE 
DIRETTO DA Carlo Sironi

DOCUMENTARIO EUROPEO 2020:
COLLECTIVE
COLECTIV
DIRETTO DA Alexander Nanau

REGISTA EUROPEO 2020:
Thomas Vinterberg per UN ALTRO GIRO

ATTRICE EUROPEA 2020:
Paula Beer in UNDINE: UN AMORE PER SEMPRE

ATTORE EUROPEO 2020:
Mads Mikkelsen in UN ALTRO GIRO

SCENEGGIATORE EUROPEO 2020:
Thomas Vinterberg & Tobias Lindholm per UN ALTRO GIRO

Il Board dell’EFA ha poi presentato la nuova categoria:

EFA AWARD FOR INNOVATIVE STORYTELLING:
Mark Cousins
Per WOMEN MAKE FILM: A NEW ROAD MOVIE THROUGH CINEMA
Con questo riconoscimento la European Film Academy desidera rendere omaggio al rivoluzionario documentario prodotto da Hopscotch Films, un’odissea di 14 ore che fa conoscere allo spettatore molte, sorprendenti e spesso trascurate, autrici di cinema. Utilizzando circa un migliaio di estratti di film di tredici decenni e sei continenti, Mark Cousins indaga su come i film sono stati fatti, girati e montati; come le storie abbiano preso forma e come il cinema ritragga la vita, l’amore, la politica, lo humor e la morte, attraverso l’avvincente obiettivo di alcuni dei più grandi registi al mondo – tutte donne. Quest’anno per la prima volta gli EFA hanno annunciato anche le nomination per il LUX European Audience Film Award, presentato dal Parlamento Europeo e dalla European Film Academy in collaborazione con la Commissione Europea e Europa Cinema.

I NOMINATI PER IL LUX EUROPEAN AUDIENCE FILM AWARD:UN ALTRO GIRO
DRUK
Danimarca, Olanda, Svezia
DIRETTO DA Thomas Vinterberg
SCRITTO DA Thomas Vinterberg & Tobias Lindholm
PRODOTTO DA Sisse Graum Jørgensen & Kasper Dissing

COLLECTIVE
COLECTIV
Romania, Lussemburgo
DIRETTO DA Alexander Nanau
SCRITTO DA Antoaneta Opris & Alexander Nanau
PRODOTTO DA Alexander Nanau, Bianca Oana, Bernard Michaux & Hanka Kastelocova

CORPUS CHRISTI
BOŻE CIAŁO
Polania, Francia
DIRETTO DA Jan Komasa
SCRITTO DA Mateusz Pacewicz
PRODOTTO DA Leszek Bodzak & Aneta Hickinbotham

SUL SITO UFFICIALE DEGLI EFA TUTTI I VINCITORI

I tre film nominati saranno sottotitolati in tutte le 24 lingue dell’Unione Europea e resi disponibili a un pubblico il più vasto possibile. Dopo un periodo di “guarda e vota” (da metà dicembre a metà aprile) durante il quale sarà possibile votare i film sul sito www.luxaward.eu, il vincitore del nuovo premio sarà decretato dal grande pubblico e dai membri del Parlamento Europeo (ognuno inciderà per il 50%) e sarà annunciato dal Parlamento Europeo, durante una cerimonia dedicata,  il 28 aprile 2021.

#luxaward

 
 

EFA 2020: le nomination agli European Film Awards

European-Film-Awards

L’European Film Academy ed EFA Productions, con un evento virtuale in collaborazione con il Festival del Cinema Europeo di Siviglia, hanno annunciato le nomination per la 33ma edizione degli European Film Awards.

Mike Downey, Presidente del Board dell’EFA, ha dichiarato: “In un periodo così complesso per il cinema e gli artisti di tutta Europa, per ampliare l’offerta della piattaforma a più film europei, il Board dell’EFA ha deciso in via del tutto eccezionale di aumentare le nomination per le categorie Film e Documentario Europeo da cinque a sei.”

Gli oltre 3.800 membri dell’EFA voteranno ora i vincitori, che saranno annunciati in una serie di serate-evento virtuali, in live streaming dall’8 al 12 dicembre.

I NOMINATI SONO

FILM EUROPEO 2020:

UN ALTRO GIRO
DRUK
Danimarca, Paesi Bassi, Svezia
DIRETTO DA Thomas Vinterberg
SCRITTO DA Thomas Vinterberg & Tobias Lindholm
PRODOTTO DA Sisse Graum Jørgensen & Kasper Dissing

BERLIN ALEXANDERPLATZ
Germania, Paesi Bassi
DIRETTO DA Burhan Qurbani
SCRITTO DA Martin Behnke & Burhan Qurbani
PRODOTTO DA Leif Alexis, Jochen Laube, Fabian Maubach

CORPUS CHRISTI
BOŻE CIAŁO
Polonia, Francia
DIRETTO DA Jan Komasa
SCRITTO DA Mateusz Pacewicz
PRODOTTO DA Leszek Bodzak & Aneta Hickinbotham

MARTIN EDEN
Italia, Francia
DIRETTO DA Pietro Marcello
SCRITTO DA Pietro Marcello & Maurizio Braucci
PRODOTTO DA Pietro Marcello, Beppe Caschetto, Thomas Ordonneau, Michael Weber & Viola Fügen

THE PAINTED BIRD
NABARVENÉ PTÁČE
Repubblica Ceca, Ucraina, Slovenia
SCRITTO & DIRETTO DA Václav Marhoul
PRODOTTO DA Václav Marhoul, Igor Savychenko, Zuzana Mistríková, Eduard Kučera & Richard Kaucký

UNDINE
Germania, Francia
SCRITTO & DIRETTO DA Christian Petzold
PRODOTTO DA Florian Koerner von Gustorf, Michael Weber & Margaret Menegoz

DOCUMENTARIO EUROPEO 2020:

ACASA, MY HOME
ACASĂ
Romania, Germania, Finlandia
DIRETTO DA Radu Ciorniciuc
SCRITTO DA Lina Vdovîi
PRODOTTO DA Monica Lazurean-Gorgan

COLLECTIVE
COLECTIV
Romania, Lussemburgo
DIRETTO DA Alexander Nanau
SCRITTO DA Antoaneta Opris & Alexander Nanau
PRODOTTO DA Alexander Nanau, Bianca Oana, Bernard Michaux & Hanka Kastelocova

GUNDA
Norvegia, USA
SCRITTO & DIRETTO DA Victor Kossakovsky
PRODOTTO DA Anita Rehoff Larsen & Joslyn Barnes

LITTLE GIRL
PETITE FILLE
Francia
SCRITTO & DIRETTO DA Sébastien Lifshitz
PRODOTTO DA Muriel Meynard

SAUDI RUNAWAY
Svizzera
SCRITTO & DIRETTO DA Susanne Regina Meures
PRODOTTO DA Christian Frei

THE CAVE
Siria, Danimarca
DIRETTO DA Feras Fayyad
SCRITTO DA Alisar Hasan & Feras Fayyad
PRODOTTO DA Kirstine Barfod & Sigrid Dyekjær

CORTOMETRAGGIO EUROPEO 2020:

ALL CATS ARE GREY IN THE DARK
NACHTS SIND ALLE KATZEN GRAU
Svizzera
SCRITTO & DIRETTO DA Lasse Linder
PRODOTTO DA Edith Flückiger

GENIUS LOCI
Francia
DIRETTO DA Adrien Mérigeau
SCRITTO DA Adrien Mérigeau & Nicolas Pleskof
PRODOTTO DA Amaury Ovise & Jean-Christophe Reymond

PAST PERFECT
Portogallo
DIRETTO & PRODOTTO DA Jorge Jácome
SCRITTO DA Jorge Jácome & Pedro Penim

SUN DOG
Belgio/Russia
SCRITTO, DIRETTO & PRODOTTO DA Dorian Jespers

UNCLE THOMAS, ACCOUNTING FOR THE DAYS
TIO TOMÁS, A CONTABILIDADE DOS DIAS
Portogallo/Canada/Francia
SCRITTO & DIRETTO DA Regina Pessoa
PRODOTTO DA Abi Feijó, Julie Roy & Reginald de Guillebon

REGISTA EUROPEO 2020:
Agnieszka Holland per CHARLATAN
Jan Komasa per CORPUS CHRISTI
Pietro Marcello per MARTIN EDEN
François Ozon per ESTATE ‘85
Maria Sødahl per HOPE
Thomas Vinterberg per UN ALTRO GIRO

ATTRICE EUROPEA 2020:
Paula Beer in UNDINE
Natasha Berezhnaya in DAU. NATASHA
Andrea Bræin Hovig in HOPE
Ane Dahl Torp in CHARTER
Nina Hoss in MY LITTLE SISTER
Marta Nieto in MOTHER

ATTORE EUROPEO 2020:
Bartosz Bielenia in CORPUS CHRISTI
Goran Bogdan in FATHER
Elio Germano in VOLEVO NASCONDERMI
Luca Marinelli in MARTIN EDEN
Mads Mikkelsen in UN ALTRO GIRO
Viggo Mortensen in FALLING

SCENEGGIATORE EUROPEO 2020:
Martin Behnke & Burhan Qurbani per BERLIN ALEXANDERPLATZ
Costa-Gavras per ADULTS IN THE ROOM
Damiano & Fabio D’Innocenzo per FAVOLACCE
Pietro Marcello & Maurizio Braucci per MARTIN EDEN
Mateusz Pacewicz per CORPUS CHRISTI
Thomas Vinterberg & Tobias Lindholm per UN ALTRO GIRO

 
 

EFA 2019: tutte le nomination. Il Traditore fa poker

EFA 2019

Sono state annunciate le nomination agli European Film Awards, gli EFA 2019, i premi al cinema europeo che verranno assegnati il 7 dicembre a Berlino.

Con Il Traditore di Marco Bellocchio, l’Italia fa una bellissima figura, visto che il film presentato a Cannes 2019 ha guadagnato 4 nomination, anche se dovrà vedersela con il meglio del cinema europeo di quest’anno: L’ufficiale e la Spia di Roman Polanski, Les Miserables di Ladj Ly, Dolor y Gloria di Pedro Almodóvar, La Favorita di Yorgos Lanthimos e Systemsprenger di Nora Fingscheidt.

Oltre a Bellocchio, sono in nomination anche Selfie di Agostino Ferrente e La Scomparsa di mia Madre di Beniamino Barrese, che contribuiscono a siglare l’ottima annata per il nostro cinema.

Ecco tutte le nomination agli EFA 2019

MIGLIOR FILM EUROPEO 2019
L’ufficiale e la spia di Roman Polanski
Les Miserables di Ladj Ly
Dolor y Gloria di Pedro Almodóvar
System Crasher di Nora Fingscheidt
La favorita di Yorgos Lanthimos
Il Traditore di Marco Bellocchio

REGISTA EUROPEO 2019:
Pedro Almodóvar per DOLOR Y GLORIA
Marco Bellocchio per Il Traditore
Yorgos Lanthimos per LA FAVORITA
Roman Polanski per L’UFFICIALE E LA SPIA
Céline Sciamma per PORTRAIT OF A LADY ON FIRE

ATTRICE EUROPEA 2019:
Olivia Colman in LA FAVORITA
Trine Dyrholm in QUEEN OF HEARTS
Noémie Merlant e Adèle Haenel in PORTRAIT OF A LADY ON FIRE
Viktoria Miroshnichenko in BEANPOLE
Helena Zengel in SYSTEM CRASHER

ATTORE EUROPEO 2019:
Antonio Banderas in DOLORE E GLORIA
Jean Dujardin in L’UFFICIALE E LA SPIA
PierFrancesco Favino in Il Traditore
Levan Gelbakhiani in AND THEN WE DANCED
Alexander Scheer in GUNDERMANN
Ingvar E. Sigurðsson in A WHITE, WHITE DAY

SCENEGGIATORE EUROPEO 2019:
Pedro Almodóvar per DOLORE E GLORIA
Marco Bellocchio, Ludovica Rampoldi, Valia Santella e Francesco Piccolo per Il Traditore
Robert Harris e Roman Polanski per L’UFFICIALE E LA SPIA
Ladj Ly, Giordano Gederlini e Alexis Manenti per LES MISÉRABLES
Céline Sciamma per PORTRAIT OF A LADY ON FIRE

PREMIO FIPRESCI 2019
Aniara di Pella Kågerman e Hugo Lilja
Atlantique di Mati Diop
Blindstone di Tuva Novotny
Irina di Nadejda Koseva
Les Miserables di Ladj Ly
Ray & Liz di Richard Billingham

MIGLIORE COMMEDIA 2019
Ditte & Louise di Niclas Bendixen
Tutti pazzi a Tel Aviv di Sameh Zoabi
La favorita di Yorgos Lanthimos

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE 2019
Buñuel in the Labyrinth of the Turtles di Salvador Simó
I Lost My Body di Jérémy Clapin
Marona’s Fantastic Tale di Anca Damian
The Swallows of Kabul di Zabou Breitman ed Éléa Gobbé-Mévellec

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO 2019
Dogs Barking at Birds di Leonor Teles
Reconstruction di Jiří Havlíček e Ondřej Novák
The Christmas Gift di Bogdan Mureşanu
The Marvelous Misadventures of the Stone Lady di Gabriel Abrantes
Watermelon Juice di Irene Moray

 
 

Efa 2014: a Pif e a L’arte della Felicità gli Oscar europei (tutti i vincitori)

Efa 2014Nonostante la delusione che qualcuno lamentava in merito all’assenza di Paolo Virzì dalla cinquina dei nominati al miglior film straniero ai Golden Globes, l’Italia si prende la sua bella rivincita agli EFA 2014, gli Oscar europei, dove il tricolore ha sventolato fiero nel conseguimento di due importanti riconoscimenti. Il primo va a Pif e al suo La Mafia Uccide Solo d’Estate, che porta a casa il premio come miglior commedia europea, mentre a L’Arte della Felicità va il premio per il miglior film d’animazione.

Oltre all’Italia, vincono a questa edizione 2014 degli Efa anche Marion Cotillard e Timothy Spall per le interpretazioni, Ida come miglior film europeo, sceneggiatura, fotografia e premio del pubblico, e Locke per il magnifico montaggio di Justine Wright.

Ecco di seguito tutti i vincitori:

FILM EUROPEO 2014: IDA di Pawel Pawlikowski

COMMEDIA EUROPEA 2014: LA MAFIA UCCIDE SOLO D’ESTATE di Pierfrancesco Diliberto

REGISTA EUROPEO 2014: Paweł Pawlikowski per IDA

ATTRICE EUROPEA 2014: Marion Cotillard in DUE GIORNI, UNA NOTTE (DEUX JOURS, UNE NUIT)

ATTORE EUROPEO 2014: TIMOTHY SPALL in MR. TURNER

FILM D’ANIMAZIONE EUROPEO: L’ARTE DELLA FELICITA’ di Alessandro Rak

DOCUMENTARIO EUROPEO 2014: MASTER OF THE UNIVERSE di Marc Bauder

SCENEGGIATORE EUROPEO 2014: Paweł Pawlikowski & Rebecca Lenkiewicz per IDA

CORTO EUROPEO: THE CHICKEN di Una Gunjak

RIVELAZIONE EUROPEA – Prix Fipresci: THE TRIBE (PLEMYA) di Myroslav Slaboshpytsky

PREMIO DEL PUBBLICO per il miglior film europeo: IDA di Pawel Pawlikowski

EUROPEAN FILM ACADEMY PREMIO ALLA CARRIERA: AGNES VARDA

CONTRIBUTO EUROPEO AL CINEMA MONDIALE: STEVE McQUEEN

PREMIO CO-PRODUZIONE EUROPEA – Prix Eurimages: ED GUINEY

DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA EUROPEO – Prix CARLO DI PALMA 2014: Łukasz Żal & Ryszard Lenczewski per IDA

MONTATORE EUROPEO 2014: Justine Wright per LOCKE

SCENOGRAFO EUROPEO 2014: Claus-Rudolf Amler per THE DARK VALLEY (DAS FINSTERE TAL)

COSTUMISTA EUROPEO 2014: Natascha Curtius-Noss per THE DARK VALLEY (DAS FINSTERE TAL)

COMPOSITORE EUROPEO 2014: Mica Levi per UNDER THE SKIN

SOUND DESIGNER EUROPEO 2014: Joakim Sundström per STARRED UP

 
 

EFA 2013 ecco i nominati

La grande bellezza
Foto di Gianni Fiorito

European Film Academy 2013 logoAl Seville European Film Festival,  European Film Academy ed  EFA Productions hanno annunciato le nomination per la  26ma  edizione degli European Film Awards. Gli oltre 2900 membri dell’EFA voteranno ora i vincitori che saranno annunciati nel corso della cerimonia di premiazione il  7 Dicembre a Berlino.

I nominati  sono:

FILM EUROPEO 2013

LA MIGLIOR OFFERTA                                              

Italia, 130 min
SCRITTO & DIRETTO DA: Giuseppe Tornatore
PRODOTTO DA: Isabella Cocuzza & Arturo Paglia

BLANCANIEVES

Spagna/Francia, 104 min
SCRITTO & DIRETTO DA: Pablo Berger
PRODOTTO DA: Ibon Cormenzana, Jérôme Vidal & Pablo Berger
THE BROKEN CIRCLE BREAKDOWN
Belgio, 100 min
DIRETTO DA: Felix van Groeningen
SCRITTO DA: Carl Joos & Felix van Groeningen
PRODOTTO DA: Dirk Impens
LA GRANDE BELLEZZA
Italia/Francia, 140 min
DIRETTO DA: Paolo Sorrentino
SCRITTO DA:: Paolo Sorrentino & Umberto Contarello
PRODOTTO DA: Nicola Giuliano & Francesca Cima
OH BOY!
Germania, 83 min
SCRITTO & DIRETTO DA: Jan Ole Gerster
PRODOTTO DA: Marcos Kantis & Alexander Wadouh
LA VIE D’ADELE: CHAPITRES 1 & 2 
Francia, 179 min
DIRETTO DA: Adellatif Kechiche
SCRITTO DA:: Abdellatif Kechiche & Ghalya Lacroix
PRODOTTO DA: Brahim Chioua, Vincent Maraval & Abdellatif Kechiche
 COMMEDIA EUROPEA 2013
LOS AMANTES PASAJEROS
Spagna, 90 min
SCRITTO & DIRETTO DA: Pedro Almodóvar
PRODOTTO DA: Agustín Almodóvar & Esther García
BENVENUTO PRESIDENTE!
Italia, 100 min
DIRETTO DA : Riccardo Milani
SCRITTO DA: Fabio Bonifacci
PRODOTTO DA: Nicola Giuliano & Francesca Cima
DEN SKALDEDE FRISØR (LOVE IS ALL YOU NEED)
Danimarca, 111 m
DIRETTO DA: Susanne Bier
SCRITTO DA: Anders Thomas Jensen & Susanne Bier
PRODOTTO DA: Sisse Graum Jørgensen, Vibeke Windeløv
SVECENIKOVA DJECA (THE PRIEST’S CHILDREN?
Croazia/Serbia, 93 min
DIRETTO DA: Vinko Brešan
SCRITTO DA: Mate Matišić & Vinko Brešan
PRODOTTO DA: Ivan Maloča
REGISTA EUROPEO 2013
Pablo Berger per BLANCANIEVES
Felix van Groeningen per THE BROKEN CIRCLE BREAKDOWN
Abdellatif Kechiche per LA VIE D’ADELE (Adele)
François Ozon per DANS LA MAISON (In the House)
Paolo Sorrentino per LA GRANDE BELLEZZA 
Giuseppe Tornatore per LA MIGLIOR OFFERTA

ATTRICE EUROPEA 2013

Keira Knightley in ANNA KARENINA
Veerle Baetens in THE BROKEN CIRCLE BREAKDOWN
Barbara Sukowa in HANNAH ARENDT
Naomi Watts in LO IMPOSIBLE (The Impossible)
Luminita Gheorghiu in POZITIA COPILULUI (Child’s Pose)

ATTORE EUROPEO 2013

Jude Law in ANNA KARENINA
Johan Heldenbergh in THE BROKEN CIRCLE BREAKDOWN
Fabrice Luchini in DANS LA MAISON (In the House)
Toni Servillo in LA GRANDE BELLEZZA
Tom Schilling in OH BOY

SCENEGGIATORE EUROPEO 2013

Tom Stoppard per ANNA KARENINA
Giuseppe Tornatore per LA MIGLIOR OFFERTA
Carl Joos & Felix van Groeningen per THE BROKEN CIRCLE BREAKDOWN
François Ozon per DANS LA MAISON (In the House)
Paolo Sorrentino & Umberto Contarello per LA GRANDE BELLEZZA 
 
 

EFA – European Film Awards: nomination come miglior attore a Pierfrancesco Favino

Pierfrancesco Favino nostalgia
Pierfrancesco Favino, © Foto di Mario Spada

La European Film Academy ha candidato come finalista Pierfrancesco Favino nella categoria MIGLIOR ATTORE alla 35ª edizione degli EFA – European Film Awards per la sua interpretazione nel film Nostalgia di Mario Martone,  film che rappresenterà l’Italia agli Oscar 2023 nella selezione per la categoria “Miglior Film Internazionale”. La serata di premiazione degli EFA, i più importanti premi cinematografici europei, sarà sabato 10 dicembre in Islanda a Reykjavík.

  • “Da membro dell’EFA da tanti anni sono ancora più orglioso di ricevere questa candidatura per Nostalgia di Mario Martone. Ringrazio lui di avermi portato con sé in questo viaggio e tutti i votanti per questo privilegio. Viva il cinema.” Pierfrancesco Favino
  • Pierfrancesco Favino di Nostalgia non è solo il protagonista, è un’anima. Sono felice per la sua candidatura, che rappresenta con forza il film e tutti noi.”  Mario Martone

Nostalgia, il film

Nostalgia ha partecipato In Concorso all’ultima edizione del Festival di Cannes, riscuotendo molto successo tra il pubblico e la critica. Successivamente ha ottenuto cinque Nastri d’Argento per la Miglior Regia a Mario Martone, il Migliore Attore Protagonista a Pierfrancesco Favino, la Migliore SceneggiaturaMario Martone e a Ippolita Di Majo e per il  Migliore Attore Non ProtagonistaFrancesco Di Leva e a Tommaso Ragno.

Il film, che vede nel cast insieme a Pierfrancesco Favino, Francesco Di Leva, Tommaso Ragno, Aurora Quattrocchi, Sofia Essaidi, Nello Mascia, Emanuele Palumbo, Artem, Salvatore Striano e Virginia Apicella, è una produzione PICOMEDIA MAD ENTERTAINMENT in associazione con MEDUSA FILM e in coproduzione con ROSEBUD ENTERTAINMENT PICTURES.

 
 

Edward Zwick a lavoro sull’assassino americano

Edward Zwick, da poco passato al cinema con successo con Amore e Altri Rimedi, sta ufficialmente lavorando alla sceneggiatura del prossimo film American Assassin.

 
 

Edward Norton: 10 cose che non sai sull’attore

edward norton

Edward Norton è uno di quegli attori di Hollywood che non ama molto far parlare di sè, se non quando si tratta di dare rilevanza a delle campagne umanitarie. L’attore, infatti, è coinvolto, sia come fondatore, che come membro, di diverse azioni e associazioni umanitarie e ambientali. Talento pazzesco, viso particolare e capelli biondissimi sono caratteristiche che hanno sempre contraddistinto l’attore americano, protagonista sia si film storici e di magia, ma anche di cinecomic.

Ecco dieci curiosità su Edward Norton.

Edward Norton: i suoi film da attore e da regista

1. Edward Norton: i film e la carriera. L’attore americano ha debuttato nel 1996 nel film Schegge di paura, che lo rende subito molto celebre. Nello stesso anno partecipa a Larry Flynt – Oltre lo scandalo e in Tutti dicono I Love You. Negli anni successivi lavora in American History X (1998), Fight Club (1999), The Score (2001), Frida (2002), Red Dragon (2002), La 25ª ora (2002) e The Italian Job (2003). Negli anni a venire ha recitato in molti film di successo, come Il velo dipinto (2006), The Illusionist – L’illusionista (2006), L’incredibile Hulk (2008), Fratelli in erba (2009), Stone (2010), Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore (2012), The Bourne Legacy (2012), Grand Budapest Hotel (2014), Birdman (2014), Collateral Beauty (2016) e The French Dispatch (2021).

2. Edward Norton non è solo attore, ma anche regista, sceneggiatore e produttore. La sua carriera, nel mondo del cinema, non si è basata solo a livello attoriale: Norton, infatti, ha diretto, nel 2000, il film Tentazioni d’amore. Inoltre, oltre a produrre il suo film di debutto alla regia, ha prodotto anche La 25ª ora (2002), Down in the Valley (2005), Il velo dipinto (2006), Fratelli in erba (2009) e Tentazioni (ir)resistibili (2012). Nel 2019 ha diretto il suo nuovo film, Motherless Brooklyn – I segreti di una città, nel quale figura anche come attore protagonista.

 

3. È stato candidato all’Oscar. Ad oggi Norton vanta ben tre nomination al premio Oscar, pur non avendolo mai vinto. La prima di queste risale al 1997 nella categoria al miglior attore non protagonista per Schegge di paura. Due anni dopo viene invece nominaton come miglior attore per American History X. A lui verrà preferito per la vittoria Roberto Benigni, in una scelta che ancora oggi fa molto discutere. Infine, nel 2015 è stato candidato come attore non protagonista per Birdman, perdendo però in favore di J. K. Simmons, nominato per Whiplash.

edward norton

Edward Norton in Hulk

4. Edward Norton venne preferito a Mark Ruffalo per il ruolo di Hulk. Nel 2008, la Marvel commissionò la realizzazione di un nuovo film su Hulk. Il regista Louis Leterrier avrebbe preferito Mark Ruffalo come protagonista, mentre la Marvel spingeva più per Norton, il quale ottenne poi la parte. Dato l’insuccesso del film, però, l’attore decise di allontanarsi da eventuali sequel o dall’idea di riprendere il personaggio. A sostituirlo da The Avengers in poi nei panni di Hulk è dunque stato proprio Ruffallo, ad oggi particolarmente apprezzato per la sua interpretazione del personaggio.

5. Ha collaborato alla sceneggiatura. Pur non venendo accreditato, Norton ha collaborato alla scrittura del film L’incredibile Hulk. Sembra inoltre che egli apportasse modifiche ogni giorno alle scene da girare, parlando con anche con gli altri membri del cast per approfondire la psicologia dei rispettivi personaggi. Per l’attore, inoltre, non era importante partire esattamente dalle origini del personaggio, poiché cosa ormai nota. Molto più interessante per lui era invece esplorare le conseguenze psicologiche derivate dalla sua trasformazione.

Edward Norton in American History X

6. Si è trasformato fisicamente per il ruolo. Norton ha creduto molto nella realizzazione di American History X, facendo il possibile per entrare nei panni del personaggio di Derek Vinuard e darne una versione realistica, come rasarsi i capelli e guadagnare circa 13 chili di muscoli. Tale trasformazione lo ha portato a risultare molto più minaccioso, anche per via dei tatuaggi applicati sul suo corpo con il trucco. Inoltre, per aggiudicarsi il ruolo di Derek Vinyard, ha rinunciato a partecipare a Salvate il soldato Ryan.

7. Ha avuto accese discussioni con il regista. Le continue modifiche alla sceneggiatura di Edward Norton hanno fatto sì che il regista Tony Kaye fosse estremamente deluso dal progetto, a tal punto da aver considerato in più momenti di abbandonarlo. Kaye ha affermato che le modifiche fatte da Norton alla sceneggiatura hanno cambiato radicalmente la storia e il suo senso rispetto a quanto originariamente scritto. Secondo quanto riferito, Kaye era anche così insoddisfatto della performance di Norton che ancora oggi sente che il film è incompiuto.

edward norton

Edward Norton in Fight Club

8. Edward Norton è stato ubriaco in Fight Club. Nel 1999 Edward Norton ha preso parte al film Fight Club, diretto da David Fincher e basato sull’omonimo romanzo di Chuck Palaniuk. In questo film, che parla del consumismo e dell’uomo moderno che non ha alcun tipo di interesse personale verso il prossimo, Norton e Brad Pitt compaiono in una scena in cui, ubriachi, giocano a golf: i due, nello svolgerla, erano veramente ubriachi, dando una nota più realistica ai loro personaggi. Per il ruolo di narratore, Norton venne pagato 2,5 milioni di dollari, in totale disparità con Brad Pitt che ne incassò ben 17,5.

9. Edward Norton è stato scelto da Fincher. Per il suo ruolo in Fight Club, Norton venne scelto personalmente dal regista David Fincher. Il regista, infatti, era rimasto molto colpito dall’interpretazione dell’attore in Larry Flynt – Oltre lo scandalo (1996), l’unico film con Norton che avesse visto fino ad allora.

Edward Norton: età e altezza dell’attore.

10. Edward Norton è nato il 18 agosto del 1969 a Boston, nel Massachusetts, Stati Uniti. L’attore è alto complessivamente 1.83 metri.

Fonti: IMDb, biography, thefamouspeople

 
 

Edward Norton, Jeremy Renner e Tony Gilroy a Roma parlano di The Bourne Legacy

The Bourne Legacy

Cominciato il tour europeo del cast di The Bourne Legacy, così come promesso Edward Norton e il protagonista Jeremy Renner sono intervenuti, insieme al regista e sceneggiatore del film Tony Gilroy, alla conferenza stampa di questa mattina.

 
 

Edward Norton sul suo (non) Hulk

Dopo la dichiarazione unilaterale di Kevin Feige dei Marvel Studios di due giorni fa, nella quale si confermava che Edward Norton non sarebbe stato nel cast dei Vendicatori per il ruolo di Hulk, ieri l’agente dell’attore ha seccamente replicato a Feige mettendo in chiaro che Norton non aveva avuto alcun ruolo nella decisione.

 
 

Edward Norton su Motherless Brooklyn: “Non abbiamo bisogno di cinismo” #RomaFF14

Edward Norton

Attore, regista, sceneggiatore e produttore di grande fama e successo, Edward Norton ha portato in apertura alla Festa del Cinema di Roma 2019, quattordicesima edizione, il suo Motherless Brooklyn (che esce in Italia con il sottotitolo “I segreti di una città”). Presenta alla conferenza stampa, insieme a Gugu Mbatha-Raw, Norton ha spiegato che ha letto la prima volta il romanzo da cui è tratto il film, Brooklyn senza madre (Motherless Brooklyn) di Jonathan Lethem, 20 anni fa, quando debuttò alla regia con il delizioso Tentazioni d’amore.

“Sono un attore avido – ha dichiarato Norton per spiegare la sua caparbietà a voler portare al cinema quella storia – ho visto un buon ruolo per me. Non sono così comuni e ho voluto continuare a lavorarci. Il personaggio è memorabile, e una volta deciso di aprire il testo anche alla città, inglobando la New York degli anni ’50, è stato tutto molto complesso. È una città che amo, ci vivo da 30 anni, ma ci sono anche tante cose che non funzionano. Ho fuso il romanzo, il personaggio e questo aspetto della storia, il risultato è stato complicato da gestire.”

Accanto a Norton, che interpreta un investigatore con la sindrome di Tourette, Mbatha-Raw interpreta una donna completamente fuori dagli schemi del cinema di quegli anni, una donna di colore, laureata in legge che si oppone alle forze politiche che usurpano la città.
“Mi sono innamorata subito della sceneggiatura, non avevo mai letto prima un noir, e questa storia era così profonda e articolata. Il mio personaggio sfida i cliché, in particolare in riferimento alle donne nei film degli anni ’50. Non è una casalinga, ma nemmeno una femme fatale o una cantante di jazz, è un’attivista ed è istruita, è un’avvocato. È contro ogni stereotipo, e poi lavorare con Edward e sviluppare questi personaggi è stata una danza, delicata e tenera. Man mano che i due personaggi cominciavano a conoscersi, il loro rapporto si trasforma, non è subito qualcosa di sentimentale, ma all’inizio capiscono che entrambi possono essere d’aiuto all’altro.”

Un altro aspetto molto interessante del personaggio, è che, come sottolinea lo stesso Norton, nel genere noir “di solito le donne sono parte della corruzione, e in queste storie le persone sono ciniche, in questo caso invece i personaggi sono tutti anticonvenzionali”, come lo è il suo investigatore.

Edward Norton ha interpretato spesso personaggi con delle malattie o dei disagi, ma più precisamente questa è la prima volta che mette in scena un vero e proprio malato: “È la prima volta che mi approccio a un personaggio con un disagio reale. E quando lo fai, devi essere rispettoso, studiare, può servire incontrare persone che la malattia ce l’hanno davvero. La particolarità della sindrome di Tourette è che ha delle caratteristiche molto diverse da una persona all’altra. Io ho mescolato diverse caratteristiche riscontrate, per cercare di rendere il personaggio vicino quello che mi piaceva.”

Motherless Brooklyn sembra fotografare anche la contemporaneità statunitense, e il regista e protagonista non va troppo per il sottile, in questo caso: “Non voglio girarci troppo intorno, conoscete già la risposta. Se vedete una metafora politica nel film, probabilmente c’è. Tutti coloro che credono nella democrazia hanno investito sul concetto che il popolo debba avere il potere, ma ci sono sempre delle forze, non solo negli USA, che si oppongono.”

E sugli eventuali ‘superpoteri’ o vantaggi che la patologia può dare al personaggio che interpreta, Norton rimane molto lucido: “Penso che nel film si possa vedere che il personaggio ha, non dei vantaggi, ma delle caratteristiche che gli facilitano il lavoro. A volte penso che quello che è più interessante dei personaggi che soffrono di un particolare disturbo non è tanto nel raccontare il disturbo o la sindrome ma è far emergere la qualità del personaggio stesso. La sua lotta quotidiana è legata al suo disturbo, però è passivo, si autodefinisce come un malato. Ma quando incontra un’altra persona che lotta come lui la sua lotta personale, si rende conto che le difficoltà non sono una scusa per essere passivo. Questo mi piace perché molte storie noir sono ciniche e oscure, ma il nostro tempo non ha bisogno di cinismo.”

 
 

Edward Norton su Martin Scorsese e i cinecomic

Edward Norton
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Ospite alla Festa del cinema di Roma 2019, Edward Norton ha commentato le dichiarazioni di Martin Scorsese in merito ai cinecomic. Norton ha fatto parte del genere cinematografico prima che fosse di moda ed ha portato sul grande schermo l’Incredibile Hulk, ma rispetto a ciò che ha detto Scorsese sembra avere le idee molto chiare.

“Lui è immerso nel cinema più di chiunque altro. Credo che Martin Scorsese sia uno degli essere più addentro alla propria materia che esista sul Pianeta. Ha guadagnato sul campo il diritto di avere tutte le opinioni che vuole sul cinema. Ma penso anche che le sue parole non vadano prese fuori contesto. Lui faceva riferimento a un concetto più complesso e il rischio di estrapolare una sola frase è quello di offendere qualcuno. Lui invece parlava di ciò che in lui crea emozione, tutti noi abbiamo un modo di rapportarci alle storie e alla mitologia e alcuni vedono certe cose che altri non vedono. Non può esserci una formula o una quantificazione per questa magia.”

Ricordiamo che Martin Scorsese, che sarà a Roma allo stesso evento lunedì prossimo, ha dichiarato che i cinecomic non sono cinema ma adottano un linguaggio più simile a quello dei parchi a tema. Ha poi detto che quel genere di film non lo emoziona, scatenando le ire non solo dei colleghi che invece lavorano in quel business ma anche di moltissimi fan che difendono a spada tratta i propri eroi.

 
 

Edward Norton sostituisce Benedict Cumberbatch nel biopic su Bob Dylan

Edward Norton 2020
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Come riportato da Deadline, il candidato all’Oscar Edward Norton sostituirà Benedict Cumberbatch nel ruolo del musicista Pete Seeger nel prossimo biopic su Bob Dylan diretto da James Mangold. Il film, intitolato A Complete Unknown, avrà come protagonista Timothée Chalamet nel ruolo della stella del folk e vedrà anche la partecipazione di Elle Fanning nel ruolo dell’artista e interesse amoroso di Dylan, Sylvie Russo. Cumberbatch era stato inizialmente scelto per il progetto nel maggio dello scorso anno, prima di ritirarsi a causa di conflitti di programmazione.

A Complete Unknown si concentrerà sui giorni di maggiore trasformazione della carriera di Dylan. Seguendo il giovane cantante folk e la sua chitarra per le strade e i palcoscenici di New York nel 1965, quando Dylan sostituì la sua acustica con un’elettrica e portò un nuovo sound nel settore. Anche la storia d’amore tra Dylan e Russo sarà collegata al film, dato che i due erano apparentemente inseparabili durante questo periodo della loro vita e si servivano l’un l’altro come muse. Possiamo aspettarci che una buona parte del film si concentri sulla creazione e sull’uscita del quinto album di Dylan, Bringing It All Back Home, perché è stato allora è salito davvero alla ribalta con il brano classico “Like a Rolling Stone“.

Per quanto riguarda il ruolo di Norton, Seeger è stato un vero pioniere del folk. Anche se molti non se ne rendono conto, canzoni come “Where Have All The Flowers Gone?”, “If I Had A Hammer” e “Turn! Turn! Turn!” erano state scritte da Seeger prima che gruppi come Peter, Paul e Mary e i Byrds ne facessero dei successi. Per quanto riguarda il suo rapporto con Dylan, le strade dei due si sarebbero incrociate al Newport Folk Festival del 1965, quando Dylan aveva da poco affrontato le critiche per il suo passaggio dall’acustica all’elettrica. Dylan idolatrava Seeger, ma la reazione negativa che Seeger ebbe nei confronti dell’esibizione di Dylan quel giorno avrebbe lasciato per sempre un segno nel cuore del cantante.

 
 

Edward Norton sogna Christopher Nolan

edword norton

Considerando i magri risultati di L’incredibile Hulk, Edward Norton ha dichiarato di non provare alcun risentimento nei riguardi della Marvel, che l’ha estromesso come interprete di Hulk in The Avengers.

 
 

Edward Norton rivela i suoi piani per un “Hulk nolaniano”

In occasione della promozione del suo ultimo film da regista e attore Edward Norton è tornato a parlare sulla sua esperienza con i Marvel Studios e nell’interpretare Hulk. In particolare l’attore ha rivelato quali fossero i suoi piani sul personaggio:

“The Hulk era … … mi sentivo molto triste per quello che è accaduto, Louis [il regista Leterrier] e io ci eravamo prefissati di fare qualcosa di diverso, in termini di approccio era qualcosa più simile a quello che aveva avuto Chris Nolan con Batman, puntavamo alla realizzazione di qualcosa di un po’ più oscuro e serio, ma poi le cose finirono per essere sterilizzate”. Poi l’attore rivela anche con onestà che non è del tutto insoddisfatto del film: “Volevo fare un grande film in CGI e imparare e vedere cose. Sono cresciuto su Hulk, l’ho adorato. E in realtà il film mi è piaciuto molto. Sai, i bambini adorano il film. È un’altra di quelle cose che non capisco è la quantità di rumore che la gente genera intorno ad esso. È così sciocco. Non potrei essere più felice di aver fatto parte di tutta questa tradizione.”

Durante l’intervista Norton ha continuato a parlare del lavoro “incredibile” di Mark Ruffalo con la Marvel, prima di discutere ulteriormente della sua visione rivelando anche di aver lavorato ad una sceneggiatura tutta sua: “La sceneggiatura che ho scritto per loro aveva una visione in due parti quasi alla Batman [Begins] / Dark Knight.” – “Quando però mi è stato detto “OK, non è quello che state facendo? Per me, è diventa solo un modo per perdere tempo e vita “, continua. “Non puoi fare tutto, e non avrei fatto Birdman e Grand Budapest, e sicuramente non avrei fatto [Motherless Brooklyn] se quel [franchising] mi avesse riempito il tempo. È sciocco produrre negatività quando non c’è. Sai, ho adorato farne parte e penso che [Marvel] abbia ottenuto tutto ciò che voleva ottenere. Quindi Dio vi benedica “.

Vi ricordiamo che Edward Norton torna al cinema da protagonista e regista di Motherless Brooklyn, il film che ha aperto la 14esima edizione della Festa del cinema di Roma, proprio ieri. Oggi l’attore incontrerà il pubblico dell’auditorium Parco della Musica di Roma.

 
 

Edward Norton premiato al Locarno Film Festival 2015 [Foto]

EDWARD NORTON HULK

E’ stato Edward Norton la stella del Festival di Locarno 2015, il noto attore americano è stato premiato con l’Excellence Award Locarno nel corso del primo giorno di festival.

 
 

Edward Norton interessato ad interpretare un villain marvel

edward norton

Dopo essere stato l’eroe, Edward Norton si candida ad essere il cattivo. L’attore, che aprirà la Festa del Cinema di Roma 2019 con il suo film da regista, Motherless Brooklyn, è stato infatti Bruce Banner agli albori del MCU.

Dopo numerosi scontri con lo studio, che portarono a preferirgli Mark Ruffalo nel doppio ruolo di Hulk / Banner, Edward Norton sembra essere tornato disponibile verso questo genere di film, tanto che parlando con Games Radar ha espresso piacere all’idea di considerare qualsiasi ruolo per il futuro.  Infatti, alla domanda se tornerebbe a lavorare alla Marvel adesso? risponde “Forse come un cattivo? Forse scriverò il mio cattivo”, dice. “Non lo so, sono aperto a tutto. Voglio dire, ho chiesto agli StoryBot su Netflix.”

Vi ricordiamo che Edward Norton torna al cinema da protagonista e regista di Motherless Brooklyn, il film che aprirà la 14esima edizione della Festa del cinema di Roma, proprio in questi giorni.

 
 

Edward Norton ha ancora rimpianti per The Incredible Hulk

Durante la sua presenza al Comedy Central’s Roast of Bruce Willis, Edward Norton ha di nuovo parlato di The Incredible Hulk, il film Marvel a cui ha partecipato, con esiti non proprio lusinghieri. L’attore, che ha interpretato Bruce Banner, è stato poi sostituito in tempo per The Avengers, quando è stato Mark Ruffalo a prendere il suo posto trai Vendicatori.

Norton sembra non aver preso affatto bene la faccenda, e continua a parlarne in pubblico, puntando il dito contro lo script del film. “Ho provato a essere come te, Bruce. Ho fatto un grande film action dal titolo The Incredible Hulk. Sai cosa è andato storto? Volevo una sceneggiatura migliore… Ho pensato che avremmo dovuto fare un film buono almeno quanto il peggior cinecomic di Christopher Nolan, ma che diavolo stavo pensando!”.

La carriera di Norton si è poi sviluppata in un senso opposto, con la collaborazione con Wes Anderson (Moonrise Kingdom, The Grand Budapest Hotel e L’Isola dei Cani) tuttavia, se nel 2008, anno di uscita del film, The Incredible Hulk poteva essere solo una brutta esperienza, in prospettiva di carriera, con il senno di poi si è trattato di una vera e propria occasione persa, considerato lo sviluppo del MCU e il successo raggiunto da tutti i protagonisti del franchise.

Fonte: Indiewire

 
 

Edward Norton dirigerà Motherless Brooklyn

Edward Norton

Dopo oltre dieci anni Edward Norton (l’esordio nel 2000 con Tentazioni D’Amore) è pronto a tornare dietro la macchina da presa per un progetto, a cui pare molto legato, intitolato Motherless Brooklyn. Norton oltre a dirigere il film, ne sarà anche protagonista nei panni di Lionel Essrog, un detective privato affetto dalla sindrome di Tourette (caratterizzata dalla presenza di tic motori e fonatori, a volte cronici, la cui gravità può variare da estremamente lievi a invalidanti), che cerca di risolvere l’omicidio del suo mentore e unico amico.

Questa la trama del libro presa da Amazon: “Per Testadipazzo, al secolo Lionel Essrog, perfino un poco di buono come Frank Minna può essere considerato un benefattore. Lionel vive in un orfanotrofio e per giunta è afflitto dalla sindrome di Tourette, rara malattia che combina una serie di vistosi tic fisici e comportamenti compulsivi con un linguaggio sconnesso e convulso. Lui e altri tre ragazzi diventano gli Uomini di Minna e agiscono sotto la copertura di un’agenzia investigativa con servizio di noleggio Limousine annesso. Un giorno Minna viene trovato in un cassonetto, pugnalato da un misterioso aggressore, di cui, morente, non vuole svelare il nome. Così Lionel, pur dovendo fare i conti con la sua Tourette e con un amore impossibile, si trasforma in investigatore, vero stavolta.”

 

Fonte: Collider

 
 

Edward Norton commenta l’Hulk di Mark Ruffalo

Edward Norton

Tutti ci aspettavamo, all’alba del progetto sui Vendicatori, che Edward Norton sarebbe tornato nel ruolo dell’incredibile Hulk. Così non è stato, dal momento che le trattative della Marvel con l’attore non sono andate a buon fine. Il ruolo è passato quindi a Mark Ruffalo, che come ormai tutti sanno e hanno visto, ha fatto un ottimo lavoro nel doppio ruolo di Bruce Banner/Hulk.

Al Festival di Cannes, dove Norton è arrivato per presentare il film d’apertura Moonrise Kingdom di Wes Anderson, è stato chiesto all’attore cosa pensasse della performance de collega nel film, e Edward molto diplomaticamente ha risposto: Mark è come un fratello per me. Ha due figli e sono contento che stia avendo questo bel momento con loro.

Sul suo ultimo film invece l’attore ha dettodi non aver ancora visto, semplicemente perchè “non è molto importante per me”. Non c’è che dire, Norton conserva sempre la sua nomea (fondata?) di personaggio non propriamente simpatico.

Fonte: worstpreviews.com

 
 

Edward mani di forbice: le curiosità sul film con Johnny Depp

Edward mani di forbice film

Il regista Tim Burton ha da sempre abituato i suoi spettatori a confrontarsi con delle fiabe, racconti fantastici dove anche l’impossibile diventa realtà. Grazie ad Edward mani di forbice, uno dei suoi titoli più apprezzati e celebrati di tutta la sua carriera, egli ci svela così l’origine della neve, dando vita ad una storia ricca di poesia, emozioni e riferimenti all’immaginario culturale di cui da sempre Burton fa sfoggio. Racconto senza tempo sul diverso e sulle tante sfumature dell’amore, il titolo del 1990 è tutt’oggi l’opera che più di ogni altra incarna la poetica del regista originario della grigia Burbank.

L’idea per tale film è infatti da ritrovarsi nell’infanzia del regista. Questi era infatti solito dar vita ad una serie di cupi disegni per esternare i propri sentimenti di isolamento e di incapacità di comunicare con quanti intorno a lui. Nel film si può infatti ritrovare la figura dell’emarginato, ricorrente nel cinema di Burton, contrapposta alla colorata ma bigotta popolazione del sobborgo dove si svolgono le vicende. Attraverso l’uso di colori, cliché e uno stile volutamente retrò, il regista dà così vita alle sue creature, riuscendo ad infondere in esse sentimenti estremamente personali e a renderli universali.

Acclamato dalla critica e dal pubblico, Edward mani di forbice arrivò ad un incasso complessivo di circa 86 milioni di dollari a fronte di un budget di 20 milioni. Nell’opera si possono poi ritrovare innumerevoli riferimenti, i più evidenti dei quali rimandano ad opere come Frankenstein e La bella e la bestia. Prima di gettarsi in una nuova visione del film, può senz’altro essere utile approfondire alcuni dei principali aspetti del film. Dalla trama al cast di attori, passando infine per la colonna sonora e alcune delle frasi più belle del film. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile ritrovare tutto ciò, come anche le principali piattaforme streaming dove poter ritrovare il film.

Edward mani di forbice: la trama del film

La storia si svolge in un ridente e colorato quartiere di periferia, a cui si contrappone un tetro e tenebroso castello. Qui, da orma troppo tempo, vive in completa solitudine il giovane Edward, creatura quasi umana, la cui imperfezione lo costringe ad isolarsi dal resto del mondo, timoroso di affacciarsi ad una società poco incline ad accettarlo. Edward, ha infatti delle forbici per mani, a causa della prematura morte del suo creatore. Scoperto però dalla gentile Peggy, rappresentante Avon alla disperata ricerca di clienti, Edward si troverà ora per la prima volta a lasciare quel tetro ambiente, trovando ospitalità nella cittadina fino a quel momento temuta.

Qui egli sviluppa una straordinaria capacità creativa che gli varrà un’iniziale amicizia dell’intero vicinato. La grande voglia di Edward di conoscere una realtà diversa da quella sino ad allora vissuta non basterà però perché il quartiere si liberi definitivamente di quei pregiudizi tanto temuti dal giovane. Ben presto, infatti, egli sarà costretto a rapportarsi e scontrarsi con il bigottismo e l’ipocrisia, a causa dei quali si sentirà sempre più smarrito. Per sua fortuna a rassicurarlo ci sarà la bella figlia di Peggy, Kim, grazie alla quale Edward scoprirà l’esistenza di un sentimento mai conosciuto prima: l’amore.

Edward mani di forbice: il cast del film

Per dar vita al personaggio di Edward così come Burton l’aveva immaginato, era necessario trovare l’attore che meglio di chiunque altro avrebbe potuto vestire quei panni. Inizialmente la Fox propose Tom Cruise per la parte, ma il regista non era convinto. Egli preferì invece assegnare il ruolo a Johnny Depp, all’epoca noto come sex-symbol. L’attore era infatti in cerca di un personaggio con cui potersi togliere quest’etichetta, e lo trovò in Edward. Affascinato dal ruolo, Depp iniziò a guardare numerosi film di Charlie Chaplin, studiando i modi per poter comunicare emozioni senza l’uso di dialoghi. Il film in questione ha rappresentato la prima di tante collaborazioni tra l’attore e Burton.

Accanto a lui nel film si ritrova poi Winona Ryder nei panni di Kim. L’attrice raccontò in seguito di aver fatto molta fatica a calarsi nei panni di questa, essendo un personalità completamente diversa dalla sua. Secondo l’attrice, le ragazze come Kim erano quelle con cui aveva a lungo avuto problemi durante l’adolescenza. L’attrice Dianne West dà invece vita a Peggy, madre di Kim e colei che aiuta Edward ad uscire dal suo tetro castello. Questa fu da subito una grande sostenitrice del progetto, e secondo Burton fu proprio grazie a lei che questo riuscì a prendere vita. Una volta che la West accettò la propria parte, diversi altri attori mostrarono interesse nei confronti del film.

L’oggi premio Oscar Alan Arkin è invece presente nei panni di Bill Boggs, marito di Peggy e padre di Kim. Questo ammise in seguito di aver faticato a comprendere il progetto, ma di essere rimasto entusiasta dalla fantasia di Burton. L’attrice Kathy Baker recita qui in uno dei suoi primi ruoli comici grazie a Joyce, la vicina di Peggy che tenta di sedurre Edward. Anthony Michael Hall ha invece ricoperto il personaggio di Jim, violento fidanzato di Kim. Infine, Vincent Price, da sempre idolo di Burton, compare nei panni dello scienziato che dà vita ad Edward. Questo è stato per lui l’ultimo ruolo della sua carriera, in quanto venuto poi a mancare nel 1993.

Edward mani di forbice cast

Edward mani di forbice: i costumi e la colonna sonora

Le iconiche mani di Edward furono disegnate da Stan Winston, il re del trucco e degli effetti speciali famoso per aver lavorato a Terminator, Jurassic Park e Alien. Fu Winston a decidere di usare delle vere forbici per le dita di Edward. Quando Winston mostrò i primi schizzi a Burton, a quanto pare lui disse: ”Non pensavo che avrebbe davvero avuto dita di forbice. Pensavo sarebbero stati solamente lunghi e affilati pezzi di metallo che non erano stati finiti, ma così è molto meglio!” In seguito, Winston collaborò ancora con il regista, per Batman – Il ritorno e Big Fish. Il look del personaggio è invece ispirato a Robert Smith, frontman del gruppo post-punk The Cure, e venne realizzato da Ve Neill. Winston e Neill ottennero poi una nomination all’Oscar.

Edward mani di forbice rappresenta inoltre uno dei punti più alti della collaborazione di Burton con il celebre compositore Danny Elfman. Quest’ultimo ha più volte citato il lavoro svolto per tale film come il suo più personale e favorito, nonché uno dei più difficili a cui si sia mai dedicato. Per questo egli sviluppo tre temi principali, indicati come il “Tema Principale”, il “Tema Emozionale”, e il “Ballo di Ghiaccio”. Quest’ultima è la composizione più riconoscibile, nonché quella che ha in seguito caratterizzato maggiormente il film e la memoria che se ne ha. Elfman raccontò infine di essere rimasto particolarmente intristito dalla fine della lavorazione, desiderando poter ulteriormente esplorare quel mondo narrativo e le sue musiche.

Edward mani di forbice: le frasi, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Edward mani di forbice grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Disney+ e Amazon Prime Video Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno giovedì 24 dicembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Edward mani di forbice è un film memorabile non solo per i personaggi, per l’atmosfera, per l’estetica inconfondibile, ma anche per alcune frasi memorabili.

  • Non mi ha finito. (Edward)
  • “Come fai a sapere che lui è ancora vivo?”
    “Non lo so, non ne sono sicura ma io credo che lo sia. Vedi, prima che lui venisse in questa città la neve non era mai caduta, ma dopo il suo arrivo è caduta. Se ora lui non fosse lassù, non credo che nevicherebbe così. A volte può vedermi ancora ballare tra quei fiocchi”. (Kim)
  • “Stringimi.”
    “Non posso…” (Kim e Edward)
  • Morì, prima di finire l’uomo da lui creato. (Kim)
  • “Allora perché lo hai fatto?”
    “Perché me lo hai chiesto tu.” (Kim e Edward)

Fonte: IMDb

 
 

Edward mani di forbice: 10 curiosità e le frasi più belle del film

edward mani di forbice

Il capolavoro di Tim Burton ha ormai quasi trent’anni, ma gli amanti del regista di tutto il mondo lo amano ancora con tutto il cuore. Un film di grande tenerezza, grande umorismo, e anche grande oscurità, Edward mani di forbice è diventato un classico del cinema recente.

Cosa non sapete sul film? Ecco dieci curiosità su Edward mani di forbice.

Edward mani di forbice: trailer

Edward mani di forbice, film e curiosità

1. Gli studios volevano Tom Cruise per il ruolo di Edward. Dopo il successo di Batman del 1989, la 20th Century Fox decise di rischiare con la piccola favola suburbana di Edward mani di forbice, ma volevano che fosse una star di rilievo ad interpretare il protagonista. In particolare, volevano Tom Cruise, che allora stava godendo di un particolare periodo di gloria dopo il successo di Rain Man – L’uomo della pioggia. Tim Burton ebbe una conversazione con Tom Cruise, sul quale disse poi che “era interessante, ma credo che le cose siano andate per il meglio” dopo aver scelto Johnny Depp. “Alla fine dell’incontro mi sentivo così, e credo di averlo detto anche a lui: ‘è bello avere tante domande sul personaggio, ma o lo fai o non lo fai’”.

2. Gli studios erano preoccupati per l’aspetto di Edward mani di forbice. Prima dell’uscita del film, gli studios erano preoccupati del fatto che il potenziale pubblico avrebbe risposto male all’apparizione di Edward, il cui aspetto e look erano così diversi da quelli per cui Johnny Depp era conosciuto. Per questo motivo, cercarono di impedite l’uscita di alcune foto dell’intero cast prima dell’uscita del film.

3. Il quartiere di Edward mani di forbice esiste davvero. Mentre è ispirato a Burbank, California, ovvero la città natale di Tim Burton, il film fu girato in un luogo reale vicino a Tampa, in Florida. Il designer di produzione, Bo Welch, preparò le case della cittadina dipingendo ogni casa di un colore pastello. Durante i lavori, alcuni dei residenti erano ancora nella loro casa. “Inizialmente la cosa non gli piacque, ma credo che poi si abituarono. Lo rese un posto più divertente”.

Edward mani di forbice e Johnny Depp

edward mani di forbice

4. Per Johnny Depp, Edward mani di forbice fu la prima collaborazione con Tim Burton. Tim Burton avrebbe preferito un attore sconosciuto per la parte di Edward, ma decise di fare un compromesso e scegliere Johnny Depp, il quale al tempo era l’idolo dei teenager soprattutto grazie ai suoi ruoli televisivi. “Non lo conoscevo davvero” ha raccontato, “non avevo visto lo show nel quale aveva recitato (21 Jump Street), ma credo di aver visto una sua foto da qualche parte”. Il film è stata la prima delle loro tantissime collaborazioni.

5. Johnny Depp ha ripreso il ruolo di Edward mani di forbice in un’occasione. Fu per Seth MacFarlane ne I Griffin, in un episodio del 2012 dal titolo Crisi di mezza età.

6. C’è un fossile che porta il nome di Johnny Depp, grazie a Edward mani di forbice. Nel 2013, un fossile vecchio 505 milioni di anni fu chiamato Kooteninchela Deppi, proprio in onore di Johnny Depp. Come mai? “Quando vidi per la prima volta le paia di artigli isolati nei fossili di questa specie, non fui capace di fare a meno di pensare a Edward mani di forbice” ha raccontato il paleontologo Dr. David Legg, “In realtà, sono anche un fan di Johnny Depp, e quindi, quale occasione migliore per onorarlo che immortalarlo come un’antica creatura che una volta solcava i mari?”.

Gli attori di Edward mani di forbice

7. Winona Ryder non si immedesimava con il proprio personaggio in Edward mani di forbice. Tra gli attori di Edward mani di forbice c’è una giovanissima Winona Ryder, che interpreta la bionda cheerleader Kim. Il personaggio, però, era molto diverso da lei, e dal personaggio che Winona Ryder aveva interpretato nel precedente film di Tim Burton, Beetlejuice. E a Tim Burton, questa cosa piaceva: “Pensai che l’idea di lei nei panni di una cheerleader, con una parrucca bionda, fosse molto divertente” ha raccontato, “Non si identificava con il personaggio. (…)  A scuola, lei stessa veniva torturata da persone come quella. Fu così divertente. Ridevo ogni giorno, quando la vedevo arrivare sul set con questo piccolo costume da cheerleader e una parrucca bionda da Hayley Mills. Sembrava Bambi”.

8. Il film esiste in parte grazie a Dianne West. Se siete tra gli amanti il film, dovete ringraziare uno degli attori di Edward mani di forbice, ovvero Dianne West. Infatti, non contribuì al film solamente con la propria performance meravigliosa, ma fu anche la prima persona a leggere la sceneggiatura, e una sostenitrice instancabile del film. Burton ha raccontato: “Lei era così rispettata, che una volta che lei approvò il film, altri mostrarono interesse immediatamente. In molti modi, lei è stata il mio angelo custode”.

9. Il film permise a Tim Burton di lavorare con uno dei suoi eroi. Tra gli attori di Edward mani di forbice, c’è anche uno degli eroi di sempre di Tim Burton, ovvero Vincent Price. Il re dell’horror, nel film ha interpretato il creatore/padre di Edward. Dopo la fine delle riprese del film, Tim Burtoncominciò ad intervistare Price per un documentario dal titolo Conversations with Vincent, che però fu interrotto nel 1993 a causa della morte dell’attore.

Il costume di Edward mani di forbice

10. Stan Winston ha realizzato le mani del costume di Edward mani di forbice. Le iconiche mani di Edward furono disegnate da Stan Winston, il re del trucco e degli effetti speciali famoso per aver lavorato a Terminator, Jurassic Park e Alien. Fu Winston a decidere di usare delle vere forbici per le dita di Edward. Quando Winston mostrò i primi schizzi a Tim Burton, a quanto pare lui disse: ”Non pensavo che avrebbe davvero avuto dita di forbice. Pensavo sarebbero stati solamente lunghi e affilati pezzi di metallo che non erano stati finiti, ma così è molto meglio!” In seguito, Winston collaborò ancora con il regista, per Batman – Il ritorno e Big Fish.

Edward mani di forbice: frasi

Edward mani di forbice frasiEdward mani di forbice è un film memorabile non solo per i personaggi, per l’atmosfera, per l’estetica inconfondibile, ma anche per alcune frasi memorabili.

Ecco le migliori frasi di Edward mani di forbice:

  • Non mi ha finito. (Edward)
  • “Come fai a sapere che lui è ancora vivo?”
    “Non lo so , non ne sono sicura ma io credo che lo sia. Vedi, prima che lui venisse in questa città la neve non era mai caduta, ma dopo il suo arrivo è caduta. Se ora lui non fosse lassù, non credo che nevicherebbe così. A volte può vedermi ancora ballare tra quei fiocchi”. (Kim)
  • “Stringimi.”
    “Non posso…” (Kim e Edward)
  • Non lasciare mai che qualcuno ti dica che sei un handicappato.
  • Morì, prima di finire l’ uomo da lui creato. (Kim)
  • “Allora perché lo hai fatto?”
    “Perché me lo hai chiesto tu.” (Kim e Edward)

Edward mani di forbice: streaming

Dove trovare Edward mani di forbice in streaming in italiano? Edward mani di forbice è ora in streaming su Disney+, nonché disponibile per il noleggio e l’acquisto su diverse piattaforme, tra cui Rakuten TV, Chili Cinema, Prime video e iTunes.

Fonti: Mental Floss

 
 

Edward mani di forbice, il film di Tim Burton

Edward mani di forbice

Edward mani di forbice è il film del 1990 di Tim Burton con protagonisti nel cast Johnny Depp, Winona Ryder, Dianne Wiest, Alar Arking e Vincent Prince

  • Anno: 1990
  • Regia: Tim Burton
  • Cast: Johnny Depp (Edward); Winona Ryder (Kim Boggs); Dianne Wiest (Peggy Boggs); Alan Arkin (Bill Boggs); Robert Oliveri (Kevin Boggs); Anthony Michael Hall (Jim); Vincent Prince (l’inventore).

Edward mani di forbiceTrama: Ad un ridente e colorato quartiere si contrappone un tetro e  tenebroso castello dove da troppo tempo ormai vive in completa solitudine il giovane Edward, creatura quasi umana, la cui imperfezione lo costringe ad isolarsi dal resto del mondo, timoroso di affacciarsi ad una società poco incline ad accettarlo.

Edward, che per mani ha delle forbici a causa della prematura morte del suo creatore, sviluppa così una straordinaria capacità creativa che grazie alla premura e alla generosità di Peg, rappresentante Avon alla disperata ricerca di clienti, varrà l’amicizia dell’intero vicinato. Il coraggio di questa donna e la voglia di Edward di conoscere una realtà diversa da quella sino ad allora vissuta non basteranno pero perché il quartiere si liberi definitivamente di quei pregiudizi di cui tanto paventava il giovane, costretto a rapportarsi con un bigottismo ed una ipocrisia a causa dei quali preferirà tornare alla sua cara e fedele solitudine.

Edward mani di forbice, il film la cui favola romantica ha emozionato milioni di persone

Edward mani di forbiceAnalisi: Per molti il lavoro in assoluto più autobiografico di questo eccentrico ed eccelso regista, per altri un film il cui genere fantasy la dice lunga sulla possibilità di auspicare ad un buon riscontro al box office, per il cui confronto con altre pellicole cinematografiche ci si aspetti lo sviluppo di un tema lontano dal fiabesco, per altri ancora il delicato tentativo di Tim Burton di trasferire quanto di più essenziale nonché prezioso nella vita di ciascuno di noi in cento minuti raccontati con una leggerezza straordinaria. Perché ai tanti cimentatesi in Edward mani di forbice non passa certamente in sordina il messaggio che il regista ha voluto far trapelare, sebbene in maniera curiosa e tipica di chi delle proprie pellicole ne ha fatto sempre motivo di grande riflessione morale: la diversità sociale e la forsennata ricerca di una perfezione stereotipata e omologante.

Con Edward mani di forbice Tim Burton sperimenta il suo primo lungometraggio da “solista”, fondando la Tim Burton Productions in collaborazione con la Fox; il tema, reduce da bozzetti che l’hanno ispirato tra i banchi di scuola, testimonia la grande sensibilità di un uomo intento a render protagonisti nei suoi lavori coloro che nella vita protagonisti non sono affatto. Il diverso viene percepito e rappresentato come unica variante alla piattezza e alla paranoica vita dell’ammasso sociale, intrappolato nella propria abitudinarietà  fatta di banali e insignificanti certezze, in uno sfondo di drammatica ipocrisia.

In Edward, magnificamente interpretato da un favoloso Johnny Depp la cui partecipazione varrà un sodalizio con il regista che ad oggi conta ben sei film da protagonista, è facile cogliere quello spirito pop e reazionario che fanno di Tim Burton un regista assolutamente esclusivo, lontano dai tradizionali schemi hollywoodiani. La sua penna è assolutamente inconfondibile sia come sceneggiatore che come regista e in ciascuno dei suoi capolavori firma quell’universo che gli è tanto caro, fatto di nobili sentimenti, sebbene coltivati nella propria interiorità e difficilmente condivisi con il resto del mondo. Il cinema di Tim Burton racconta proprio questo, il mondo introverso che è proprio di ciascuno di noi e lo fa con una semplicità ingannevolmente subdola ed infantile, scegliendo quell’atmosfera favolistica troppo semplice da criticare, ma effettivamente la sola in grado di far volare chiunque entri nei suoi personaggi, purché mossi da un animo sensibile e sognante.

Edward mani di forbiceI contrasti cromatrici che si ravvisano costituiscono il filtro di cui si avvale Burton per rappresentare la favola della diversità sociale, la cui essenzialità, che si colora di sgargianti tinte pastello, e la spigliatezza del quartiere, estremizzato da strade deserte e aridi giardini privi di qualsiasi connotato naturale, si oppongono ad un castello tetro e opprimente il cui aspetto poco rassicurante ne costituisce però solo un ingannevole facciata, dietro la quale si nasconde un meraviglioso giardino, lontano dagli schemi convenzionali tipici del qualunquismo di massa.

Dunque il genio incompreso per antonomasia, percepito dal resto della società come un fenomeno da baraccone, la cui artisticità sembra sconvolgere positivamente i fanatici buonisti, allegoria della società dei consumi dai tipici tratti statunitensi. La metafora delle forbici, causa dell’isolamento di Edward, si plasma in dono meraviglioso percepito come tale dal momento in cui la società alla quale il giovane si affaccia si spoglia della diffidenza verso il diverso, cogliendone quei tratti per i quali si è in grado di nutrire affetto.

Ma la curiosità tollerante per il nuovo ha breve durata e il nichilismo e la scaltrezza del popolino alla fine prevalgono. L’animo gentile e l’ingenuità pura di Edward non riescono infatti a scalfire il resto della collettività, incapace di andare oltre quella corazza fatta di tratti e connotati troppo distanti dagli stereotipi in voga in quegli anni, simbolo di una spaventosa involuzione umana. Non è un caso che il solo a mostrare comprensione e affatto nei confronti di Edward sia l’agente di colore, unico tra l’altro tra gli inconfondibili “bianchi” , icona della diversità per eccellenza, come a dire tra diversi ci si capisce e ci sostiene.

Edward mani di forbiceLa musica, a cura dell’amico Danny Elfman, precede in simbiosi con l’aspetto favolistico del film, attraverso la riproduzione di modulazioni che riecheggiano suoni gradevoli e sognanti, in grado di proiettare chiunque l’ascolti nella propria lontana o vicina infanzia. Sebbene l’aspetto musicale non pervada totalmente la pellicola, questa ne costituisce certamente un elemento fondamentale che accompagna quelle scene la cui portata morale si intensifica.

Edward mani di forbice è un capolavoro che conferma la grandiosità di un regista profondamente attento alle tematiche sociali, alternativamente rappresentate attraverso un forte e predominante aspetto anticonformista, un film che lascia il segno della sua rilevante portata riflessiva: questo Edward mani di forbici di Tim Burton.

 
 

Edward Mani di Forbice da oggi su Disney+: quello che non sai sul film

edward mani di forbice

Edward Mani di Forbice, il capolavoro di Tim Burton del 1990, è da oggi disponibile su Disney+, la piattaforma di streaming della Casa di Topolino che ha debuttato in Italia lo scorso 24 marzo. Prima collaborazione tra il visionario regista e la star Johnny Depp (ce ne sarebbero state altre 8!), il film è una stupenda favola nera che esagera e al tempo stesso sdogana, attraverso quell’inconfondibile stile burtoniano, gli stereotipi dell’amore, della diversità e del sobborgo americano.

Spesso citato come il miglior film di Tim Burton, ecco una serie di interessanti curiosità che forse non sapevi su Edward Mani di Forbice:

1Edward Mani di Forbice: quello che non sai sul film

La produzione era molto preoccupata per il costume di Edward, che secondo alcuni ricordava troppo Pinhead, il protagonista della saga horror Hellraiser,e avrebbe potuto spaventare il pubblico. Per questo motivo, fu tenuta all’oscuro per ciò che riguardava l’aspetto di Edward, divenuto oggi assolutamente iconico, continuando a garantire introiti grazie al merchandising ispirato al personaggio.

La sceneggiatrice del film, Caroline Thompson, ha dichiarato di essersi ispirata in parte anche al suo cane per costruire il personaggio di Edward: “Edward era basato su Tim. È una sorta di lettera d’amore verso lo stesso Tim, ma molte delle sue caratteristiche erano basate anche sul mio cane, un meraviglioso Border Collie femmina che avevo quando andavo al college.”

Anche se Edward Mani di Forbice è ambientato in Florida, il film presenta una forte connessione con la città di New York: le bellissime sculture ricavate dalle aiuole dei giardini e concepite da Edward sono state realizzate con delle strutture di filo in metallo. Dopo la fine delle riprese, il “Tavern On The Green” di Central Park le acquistò per decorare il ristorante.

Fonte: IMDb, Screen Rant

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Edward James Olmos signore della droga in 2 Guns

Edward James Olmos (The Green Hornet) sale a bordo del progetto 2 Guns, crime drama affidato al regista islandese Baltasar Kormakur (Contraband) e alla penna di

 
 

Edward Furlong, star di Terminator 2, riflette sull’aver perso il ruolo di John Connor in T3

Terminator 2 - Il giorno del giudizio Edward Furlong Arnold Schwarzenegger

Terminator 2 – Il giorno del giudizio ha segnato il debutto di Edward Furlong come attore nel 1991, rendendolo immediatamente una celebrità. Anche se nessuno dei suoi film successivi ha mai raggiunto lo stesso livello di acclamazione della cultura pop, Edward Furlong è rimasto nel cuore dei fan per la sua interpretazione del giovane John Connor, che si è rivelata una performance quasi senza tempo e iconica per un attore bambino. Furlong ha anche parlato dei suoi problemi di sobrietà in passato e ora, in una nuova intervista, ha rivelato come i suoi problemi con le droghe gli siano costati il ritorno al ruolo che lo ha reso famoso.

Intervenendo al podcast Inside of You with Michael Rosenbaum, Furlong ha infatti parlato del fatto che era previsto il suo ritorno nel ruolo di John Connor in Terminator 3: Macchine ribelli del 2003. L’attore ha rivelato che non solo aveva la parte ed era destinato a tornare, ma che era sulla buona strada per ricevere un’importante retribuzione. Il tutto, però, è poi sfumato. “La più grande delusione è stata quando ho perso Terminator 3. Oh mio Dio, amico. Quanta droga c’è stata nella mia vita. Ed era nel contratto, dicevano: “Vogliamo che tu non faccia uso di droghe”. Come vuoi, firmai una clausola nel contratto: niente droghe… Ed è stato un ottimo accordo“.

Era il miglior accordo che avessi mai ottenuto in vita mia. Per T3 erano un sacco di soldi, milioni. Non avevo mai fatto tutti quei soldi, così ho chiamato i miei amici e ho detto: “Ragazzi, ho appena firmato questo contratto fottutamente fantastico, andremo in discoteca, ci faremo un bel po’ di coca e… basta. Questa è la fine, amico, lo faremo, cazzo“. Tuttavia, racconta Furlong, proprio quel festeggiamento ha preso una brutta piega quando andò in overdose e con il diffondersi di questa notizia la produzione decise di rescindere il contratto.

La notizia è arrivata al telegiornale e, ovviamente, i produttori hanno detto: ‘Sì, sai, hai perso il film. Non lo faremo con te”. E così è stato. E io ho pensato: “Mi dispiace tanto, oh mio Dio”, ma non importava. Avevo appena firmato un contratto che diceva questo. Non so cosa fosse. È stata la peggior fortuna o forse la migliore… Ero già su una traiettoria discendente per molti aspetti, quindi forse se avessi avuto quella fortuna sarebbe stato peggio“. Edward Furlong tuttavia, è poi tornato a vestire brevemente i panni di John Connor in Terminator: Destino Oscuro, anche le sue sembianze e la sua voce sono state ricreate per apparire come negli eventi di Terminator 2 – Il giorno del giudizio.

 
 

Educazione Siberiana: recensione del film

Educazione Siberiana

Gabriele Salvatores torna al cinema con Educazione Siberiana,  una storia di formazione, cambiamento e transizione. Un conflitto tra vecchio e nuovo, volontà di restare contro volontà di andare, una storia che nasconde tutta la sua potenza nell’universalità che racconta e che restituisce con grande efficacia sullo schermo.

Educazione Siberiana è un’educazione criminale, insegna ai giovani a diventare veri e propri criminali secondo un rigido schema di regole che paradossalmente sono anche condivisibili, in parte, con il comune senso di rispetto, fede e vivere civile in piccole comunità legate da stretti rapporti di appartenenza. In questo ambiente così rigido ma anche rassicurante, nonostante siamo nella Russia comunista di fine anni ’80, crescono Gagarin e Kolima, due giovani “criminali” che verranno separati da piccoli per poi ritrovarsi cresciuti, cambiati e liberi in una Russia libera dal regime. Conflitti e orientamenti diversi separeranno i due giovani, fino alla resa finale dei conti, dettata proprio dalle leggi di quelle “educazione” che hanno ricevuto da ragazzi.

Educazione Siberiana, tratto dall’omonimo romanzo parzialmente autobiografico di Nicolai Lilin, è un film molto interessante, che si basa su una solida ricostruzione storica e scenografica, mettendo al centro della vicenda i sentimenti universali che i protagonisti vivono in un particolare momento storico che va dal 1985 al 1995. Dieci anni che hanno cambiato il profilo socio politico del Mondo, e che per la Russia in particolare hanno significato l’apertura ad un mondo che per oltre 30 anni è rimasto fuori.

La costruzione del racconto, il montaggio, utilizzo della musica e la presenza di un cast internazionale fanno del film di Salvatores un prodotto europeo, esportabile e soprattutto godibile, segno che nelle giuste mani anche il cinema italiano può essere ancora considerato di alto livello. Trai nomi di spicco nel film troviamo una coppia di grandi attori: il primo è John Malkovich che interpreta il maestro, colui che è depositario del sapere e delle regole da rispettare, e come al solito l’attore offre una grande interpretazione, aiutato anche dal suo grande carisma sullo schermo. Il secondo nome importante è quello di Peter Stormare, che nonostante abbia una grande carriera alle spalle fatta principalmente di piccoli ruoli da caratterista, riesce sempre a dare un tocco di grande personalità ai suoi personaggi, in questo caso molto aiutato dal trucco. Accanto a loro ci sono tre giovani attori Eleanor Tomlinson, Vilius Tumalavicius e Arnas Fedaravicius che interpretano i protagonisti: scelti ad hoc per i ruoli loro assegnati questi ragazzi sono in grado di tenere testa ai mostri sacri con i quali hanno condiviso il set.

Nel finale il ritmo del film perde un po’ del suo mordente, accompagnandoci alla scena clou con una dilatazione temporale che forse non ci saremmo aspettati, ma Educazione Siberiana rimane un bellissimo esempio di cinema italiano, che fa del montaggio di Massimo Fiocchi un fondamentale veicolo di narrazione.