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Educazione Siberiana: Gabriele Salvatores, John Malkovich e il cast presentano il film

Poche ore fa il regista italiano premio Oscar, Gabriele Salvatores, ha presentato alla stampa romana il suo ultimo film, Educazione Siberiana, tratto dall’omonimo romanzo di Nicolai Lilin, presente in sala. Ad accompagnare il regista erano presenti i giovani protagonisti del film Arnas Fedaravicius, Vilius Tumalavicius e Eleanor Tomlinson, inoltre guest star della mattinata è stato John Malkovich, carismatico attore che nel film interpreta Nonno Kuzja.

Grazie a tutti quelli che hanno lavorato al film – ha esordito Salvatores – C’è dell’amore nella realizzazione di questo film, e per me è il miogliore dei miei film, come ad un ultimo figlio a cui si vuole sempre più bene. Credo molto nel fatto che il cinema italiano possa diventare europeo e con questo film ne abbiamo dato prova, spero che abbia un buon riscontro anche con il pubblico”.

Si è unito poi al discorso di Salvatores anche Nicolai Lilin, scrittore del romanzo, sottolineando che nulla di quanto ha scritto lui cerca conferma nella storia e nei fatti realmente accaduti in quel periodo in Russia, “la cosa importante nel mio approccio è stata quella di raccontare una storia, partendo da alcuni elementi che ho vissuto io. Ho raccontato una storia umana che può capitare a chiunque, in qualunque posto. Il film è una rivisitazione di una rivisitazione storica.”

Per John Malkovich, il suo personaggio è una guida peri giovani protagonisti, ha avuto dei maestri nella sua vita? Come ha costruito il suo personaggio?

JM: “Mi sono attenuto al lavoro che c’era nella sceneggiatura, non sapevo molto a riguardo della comunità rappresentata nel film e a volte non capisco molto della preparazione per un ruolo, preferisco agire e con la pratica imparo e capisco meglio. In genere mi aiutano molto i costumi: in questo film cè una scena in una sauna in cui si vedono i tatuaggi che il mio personaggio ha addosso e sono importanti perché raccontano una storia, dicono qualcosa del personaggio. Per quanto riguarda i miei maestri, ho avuto molti insegnanti che mi hanno insegnato molte cose, ma anche colleghi da cui ho imparato, sia più esperti di me che più giovani. Ho diretto una compagni teatrale francese di giovani attori, e loro mi hanno insegnato tantissime cose”.

educazione siberiana john-malkovich-Per gli sceneggiatori, che tipo di lavoro ha richiesto l’adattamento dal romanzo?

Stefano Rulli: “E’ stato un piacere perché abbiamo lavorato su un libro carico di emozioni e di personaggi, abbiamo scelto di fare del personaggio di Gagarin un coprotagonista perché ci aiutava a scegliere una sola linea narrativa, importante per il film, e sviluppare meglio il personaggio di Kolima, il protagonista. Questo è conservatore, legato agli insegnamenti e alla tradizione, l’altro invece vuole rompere le regole e farsi trascinare dalla nuova teoria del guadagno ad ogni costo. I due non trovano un punto di incontro, ma alla fine abbiamo lasciato la possibilità di un ricongiungimento.”

-Per Salvatores, il film sembra incentrarsi sul cambiamento epocale che gli Stati Sovietici hanno vissuto tra gli anni ’80 e ’90.

GS:Trovo affascinante il cambiamento, i personaggi crescono e con loro cambia la situazione sociale e politica. Sono due cambiamenti che si intrecciano. In Italia la più alta mortalità ce l’hanno donne e giovani, io concepirei la pena di morte solo per chi fa del male ai bambini, è come spazzare via il nostro futuro. Eppure la mia generazione ne ha viste tante, pensate che il film esce il 28 febbraio, quando il Papa si dimette”.

Ai giovani attori chiediamo com’è stato lavorare con un regista italiano per la prima volta. Nessuno dei tre conosceva il grande lavoro di Salvatores, ma tutti sono stati concordi nello scoprire quanto fosse interessante lavorare con una tale personalità. Eleanor Tomlinson ha detto di essersi sentita brillare in mezzo al film, mentre parole più delicate sono state dette da Arnas Fedaravicius:Ho fatto delle ricerche e sono rimasto sconvolto quando ho visto cosa ha fatto (Salvatores ndr). Sono una persona emotiva, quindi direi che è stata un’esperienza mitica e magica. Lui non ha bisogno di parlare, ma basta sentire per capirsi sul set. Gli sono molto riconoscente per questa opportunità.”

Educazione Siberiana

Anche  Vilius Tumalavicius ha spiegato com’è stato lavorare con Salvatores: “Da quando ho cominciato a lavorare sul suo set sono stato felice. Quando sbagli lui non ti sgrida, viene da te e ti dice ‘fallo in modo diverso’, sa come dire le cose e lo fa in privato, in modo che solo tu possa sentirlo e saperlo. Lo ringrazio di cuore.

-Per Salvatores, il film ricorda le dinamiche di C’era una volta in America.

GS: “Il mio maestro è stato il montatore di Pasolini e Leone, Nino Baragli, qualcosa di lui mi è rimasto (ride).

-Per Salvatores, ha attraversato tanti generi, a 60 anni ancora ha sogni da realizzare?

GS:Se non avessi più cambierei mestiere. I temi dei miei film sono sempre riconoscibili, ma ho sempre preferito raccontarli in generi diversi.

Il film uscirà il prossimo 28 febbraio in più di 350 copie, è già stato comprato in molti Paesi e si stanno contrattando ora le vendite in USA e Canada. Salvatores ci ha congedati con una frase dal film, il precetto che secondo lui potrebbe cambiare il mondo: “Un uomo non può possedere più di quanto il suo cuore possa amare”.

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Educazione Siberiana – Intervista a Gabriele Salvatores

Guarda l’intervista a Gabriele Salvatores, il regista italiano racconta il suo nuovo film Educazione Siberiana con protagonista Arnas Fedaravicius, Eleanor Tomlinson, Vilius Tumalavicius e Peter Stormare.

 
 

Educazione fisica: il trailer del film di Stefano Cipani

01 Distribution ha diffuso il trailer di Educazione Fisica, il nuovo film diretto da Stefano Cipani con protagonisti Angela Finocchiaro, Giovanna Mezzogiorno, Raffaella Rea, Sergio Rubini e Claudio Santamaria.

Educazione Fisica è tratto dal testo teatrale La Palestra di Giorgio Scianna, la sceneggiatura è firmata da Damiano e Fabio D’Innocenzo, a Fabio Cianchetti è affidata la direzione della fotografia, la scenografia è di Ivana Gargiulo mentre i costumi sono a cura di Catia Dottori ed il montaggio di Jacopo Quadri.

Educazione Fisica è una coproduzione italo-polacca. Una produzione Paco Cinematografica con Rai Cinema in coproduzione con Agresywna Banda, in collaborazione con Cinecittà SpA. Il film sarà interamente girato presso il Teatro 8 di Cinecittà.

Educazione Fisica, la trama

I genitori di tre alunni vengono convocati dalla preside di una scuola media di provincia: è successo un fattaccio, di cui i loro figli sono i responsabili. Ma è difficile da credere e da accettare. La palestra si trasforma in un’aula di tribunale improvvisata, dove ha inizio un processo feroce nel tentativo ostinato di smentire e nascondere la verità.

 
 

Educazione fisica: al via le riprese del film con Angela Finocchiaro

Educazione Fisica film 2022
Foto Di Scena Gianfilippo De Rossi

Dopo il successo di critica e di pubblico del suo primo film, Mio Fratello Rincorre i Dinosauri, il regista Stefano Cipani torna dietro la macchina da presa con Educazione Fisica, opera interpretata da Angela Finocchiaro, Giovanna Mezzogiorno, Raffaella Rea, Sergio Rubini e Claudio Santamaria.

Educazione Fisica è tratto dal testo teatrale La Palestra di Giorgio Scianna, la sceneggiatura è firmata da Damiano e Fabio D’Innocenzo, a Fabio Cianchetti è affidata la direzione della fotografia, la scenografia è di Ivana Gargiulo mentre i costumi sono a cura di Catia Dottori ed il montaggio di Jacopo Quadri.

Educazione Fisica è una coproduzione italo-polacca. Una produzione Paco Cinematografica con Rai Cinema in coproduzione con Agresywna Banda, in collaborazione con Cinecittà SpA. Il film sarà interamente girato presso il Teatro 8 di Cinecittà.

I produttori Isabella Cocuzza e Arturo Paglia di Paco Cinematografica hanno dichiarato: “Stefano Cipani è un autore talentuoso e originale. Siamo fieri di sostenerlo ed accompagnarlo, ancora una volta, nell’espressione della sua creatività in questo nuovo ed ambizioso progetto”.

Nicola Maccanico, Amministratore Delegato di Cinecittà SpA, ha aggiunto: “Siamo in una stagione di ritorni al cinema, ma anche nei mesi precedenti Cinecittà non ha mai smesso di produrre e accogliere nuove storie di grandi autori, progetti internazionali, film indipendenti, serie e show per la tv. Il nostro obiettivo, nei prossimi mesi, sarà quello di continuare a farlo in modo e misura più ampi. Ci fa particolarmente piacere ospitare un giovane talento come Stefano Cipani e che la macchina produttiva sia guidata da soggetti di esperienza come Arturo Paglia e Isabella Cocuzza per Paco, accompagnata da un cast di interpreti molto amati dal pubblico. È bello accogliere un progetto che unisce storie ed energie diverse, che coniuga talenti, ricerca drammaturgica, esperienza, arte. Vogliamo diventare la casa creativa di questi progetti con l’ambizione di svolgere un ruolo centrale per l’industria cinematografica italiana in modo da portare agli spettatori una stagione di visioni, storie e spettacolo ancora più ricca”.

 
 

Educazione Fisica, la recensione del film di Stefano Cipani

Educazione Fisica recensione film

Al suo secondo lungometraggio, in seguito alla parentesi seriale Fedeltà, Stefano Cipani decide di cimentarsi in una pellicola, Educazione Fisica, che è adattamento cinematografico della pièce teatrale di Giorgio Scianna, La palestra. È un cinema da camera quello a cui si affida il regista, il quale dispone le sue pedine all’interno di una palestra scolastica cadente e nauseabonda, un po’ metafora del terribile episodio avvenuto. Nel processo che segue dei genitori scontrarsi con una difficile realtà riguardante i loro figli, è stato scelto un parterre di attori di tutto rispetto, in cui spicca Claudio Santamaria, che porta in scena il personaggio più fastidioso – e sopra le righe – dell’interno film.

L’intento di Cipani era quello di far vivere sullo schermo un’esperienza quanto più vicina possibile al suo pubblico, in cui scuola e responsabilità, strettamente legate fra loro, sono fulcro ed espediente dell’interno discorso narrativo. Scritto dai fratelli d’Innocenzo, Educazione fisica è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma 2022, e arriva nelle nostre sale dal 16 marzo.

Educazione Fisica, la trama

Franco (Claudio Santamaria), Carmen (Raffaella Rea), Rossella (Angela Finocchiaro) e Aldo (Sergio Rubini), sono quattro genitori che un giorno vengono convocati dalla preside, nella palestra della scuola media dei loro figli, per discutere di una vicenda accaduta proprio nel plesso. Una volta arrivati lì, la verità che si presenta loro davanti diventa troppo difficile da digerire: i ragazzi sono stati protagonisti di uno stupro di gruppo. Inizialmente scettici, dopo aver avuto la prova schiacciante grazie a un video sul telefono, cercheranno in ogni modo di insabbiarlo, accusando non solo la dirigente di dire inesattezze, ma anche la vittima di essere stata in realtà consenziente. Quello che andrà scatenandosi in seguito sarà un tentativo, finito male, di fare finta che niente sia realmente accaduto. Neppure la loro presenza lì.

Una storia dominata dall’eccesso

Cosa faresti se tuo figlio venisse stuprato? Solo la domanda basta a provocare un brivido. Questo tipo di cronaca è spesso protagonista delle prime pagine dei notiziari, i quali portano il più delle volte ad un pensiero comune: che orrore. Un atto del genere sarebbe condannato da chiunque, con la ricerca della giustizia da parte della vittima e dei suoi genitori. Ora capovolgiamo la prospettiva. Cosa penserebbero i genitori degli stupratori? Se fossero posti di fronte a una verità così estrema quanto ripugnante? I fratelli d’Innocenzo per Educazione fisica lavorano su una sceneggiatura che punta a una doppia operazione: indagare prima e catturare poi le reazioni di persone costrette a fronteggiare una scoperta di tale portata. Per caricare l’atmosfera di tensione, a cui contribuisce l’illuminazione fioca della messa in scena, le ingabbiano in una fatiscente palestra scolastica, luogo in cui la violenza è andata consumandosi. Ma alla fine, invece di avere una piena drammaticità filmica, rigurgitano un’opera ambigua.

L’argomento proposto al pubblico viene sciorinato attraverso dinamiche grottesche, dialoghi eccessivi, comportamenti al limite dell’assurdo, i quali nella cornice della storia stonano. La pellicola cerca di fotografare l’imbarbarimento umano, declinato nelle sue forme più aberranti, ma proprio per le caratteristiche di cui si ammanta, scivola così tanto nella black comedy da essere indigesto. Punta tutto sull’emotività dei suoi personaggi, ma non li plasma con spessore. Ne deriva una fragilità strutturale lampante, la quale li porta ad eccedere nei modi, rendendoli incapaci di maneggiare il peso del film. L’opera ne risente e, per il contenuto di cui si fa carico, deraglia già nel primo atto. Le cause potrebbero riscontrarsi nella sua matrice teatrale. L’esibizione da palcoscenico consente una performance estrema (pensiamo ai toni smodati di Chi ha paura di Virginia Woolf?), a differenza di quella cinematografica governata da codici diversi, di cui bisogna tener conto per allestire un racconto realistico.

In Educazione Fisica sembra essere venuto meno tale passaggio, con la conseguenza di aver portato sul grande schermo un prodotto ancora retto da dettami teatrali. Ne fanno parte non solo le battute irruente, ma anche l’impostazione scenica e la musica extradiegetica piena di enfasi, la quale fatica ad aderire alle sequenze di maggior pathos. Da qualsiasi angolazione si guardi, la pellicola ci ricorda non solo la sua provenienza, ma quanto sia arduo adattare cinematograficamente un abito cucito a regola d’arte per il teatro.

I figli sono il riflesso dei genitori

Seppur la nave di Educazione Fisica non abbia attraccato al porto, una riflessione sull’argomento esposto è comunque doverosa. Quello che descrive il film di Cipani non è solo l’episodio di violenza o le bruttezze dell’animo umano, ma il cattivo esempio che alcuni genitori si trovano a dare ai propri figli senza accorgersene. Perché una buona educazione impartita deve essere direttamente proporzionale al comportamento di una madre o di un padre. Nell’opera è emblematico il cambiamento dei genitori. Posti in una condizione critica, senza alcuna via di fuga, mostrano la loro vera natura di squali. Proprio come i loro figli, definiti innocenti e bambini, ma in verità mostri. Ci si ritrova di fronte a persone che, per non sporcare la loro immagine, prima negano e poi accusano la vittima.

Lo fanno anche dopo aver visto il video incriminante con le lacrime agli occhi. Lacrime di chi sa di aver sbagliato qualcosa, ma non vuole ammetterlo. Con questa consapevolezza, continuano a seguire l’onda del “se l’è cercata”, “è la sua parola contro la loro”, incapaci di prendersi le proprie responsabilità. Rifiutano la verità per non doversi fare un’esame di coscienza, confermandoci quanto i figli siano riflesso e trasposizione reale dei genitori. Si incornicia un quadro degli orrori che, purtroppo, sappiamo bene non essere fuori dal comune. È una fetta di società egoista, quella di cui se ne fa ritratto, la quale pur di non affrontare le proprie colpe sceglie di condannare il prossimo. Una società dominata dal menefreghismo e dal Dio denaro, impiegato per appropriarsi di qualsiasi cosa. Anche del silenzio della vittima.

Quello che spaventa, quanto di Educazione Fisica che di La palestra, è l’essere dinanzi alla rappresentazione del mondo d’oggi, là dove i personaggi coinvolti sono solo specchio di un’umanità pregna di storture, la quale scivola nell’oscurità. Che per quanto sia mal sciorinata nella pellicola, esiste. Possiamo giudicarne la resa, l’impostazione narrativa, il suo essere istrionica in recitazione e dialoghi. Ma usciti dalla sala il cuore si è appesantito. Siamo stati spettatori di una grossa piaga sociale: l’individualismo.

 
 

Educa Immagine: la terza edizione dal 6 all’8 maggio a Rovereto

Al via dal 6 maggio a Rovereto la terza edizione di Educa Immagine, il festival dell’educazione ai media, nato nell’alveo di Educa e del Piano cinema per la scuola di MiC e MI con la direzione artistica di Trentino Film Commission e l’organizzazione di Consolida.

Come sempre anche questa edizione sarà animata da proiezioni, laboratori e incontri con esperti nazionali. Dal cinema a Tik Tok, dai reportage fotografici di National Geographic a Instagram, dalla TV alle piattaforme: tante saranno le tematiche su cui confrontarsi tutte organizzate con l’obiettivo di sviluppare il pensiero critico e di diventare cittadini consapevoli e attivi.

Tra i tanti eventi segnaliamo: il laboratorio per docenti ed educatori “Educazione all’immagine: dal cinema a Tik Tok”, i due focus “L’ho visto su Facebook: l’informazione durante la prima guerra social” e “Professione reporter: la fotografia ai tempi del web”  con la giornalista e photo-consultant Irene Alison e Marco Cattaneo direttore di National Geographic Italia e Le Scienze, la serata dal titolo “Scrittori di immagini: da Romanzo Criminale a oggi: l’evoluzione delle serie tv in Italia” con il magistrato e scrittore Giancarlo De Cataldo autore di Romanzo criminale, Suburra e di molti altri libri divenuti best-seller, e con la sceneggiatrice Barbara Petronio, una delle prime e più note showrunner italiane e infine il focus per docenti, educatori e genitori “TV: istruzioni per l’uso”.

Oltre alla collaborazione dei partner di EDUCA e al sostegno della Cassa Rurale di AltoGarda e Rovereto, Educa Immagine conta in questa edizione su nuovi e importanti media partner: Rai Cultura, Mymovies.it e Dire Giovani.

Programma

Si inizia la mattina di venerdì 6 maggio con gli appuntamenti dedicati alle scuole: per gli alunni della primaria la proiezione di Minuscule – La valle delle formiche perdute per la regia di Thomas Szabo, Hélène Giraud, cui seguirà il laboratorio di alfabetizzazione e analisi del
linguaggio cinematografico condotto dagli esperti di  Fondazione Sistema Toscana – Lanterne Magiche. Esperti che condurranno anche il laboratorio dedicato agli studenti delle secondarie di secondo grado che seguirà la proiezione del film premio Oscar alla migliore sceneggiatura Little Miss Sunshine di Jonathan Dayton e Valerie Faris.

Agli studenti della secondaria di primo grado Educa Immagine, in collaborazione con Trento Film Festival, propone la proiezione on line di Mila, film di animazione sul tema della guerra, cui seguirà l’incontro con la regista Cinzia Angelini, gli animatori Lorenzo Pedergnana e Luca De Crescenzo di Lanterne Magiche, che racconteranno come si produce un film di animazione, quali sono le diverse fasi e le figure professionali coinvolte.

Da venerdì pomeriggio il festival si apre a tutti. Si inizia con due appuntamenti sull’educazione all’immagine: il panel “Educare all’immagine: quali prospettive per l’Italia?” dedicato alle opportunità offerte, a scuole e non solo, dalle politiche nazionali per sostenere lo sviluppo ed il laboratorio per docenti ed educatori “Educazione all’immagine: dal cinema a TikTok” per comprendere quali sono gli elementi formativi e didattici fondamentali di questa disciplina attraverso una rassegna ragionata dei diversi format.

Sempre venerdì alle 17 il focus “L’ho visto su Facebook: l’informazione durante la prima guerra social” con un pool di giornalisti: Alice Scaglioni del Corriere della Sera e Viola Stefanello che collabora con testate nazionali e internazionali; Giovanni Zagni direttore dei progetti di fact checking Pagella Politica e Facta. News, moderati da Valerio Cataldi giornalista Rai e presidente della Carta di Roma. Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina i social network sono stati inondati di video e foto da entrambe le parti e sono diventati il campo di battaglia internazionale riproponendo così in modo violento il tema dei rischi e delle opportunità dell’informazione veicolata tramite social network.

Si ricomincia sabato 7 maggio con il laboratorio condotto da Chiara Valmachino, specializzata nella comunicazione sociale dedicato alla “Cittadinanza digitale” previsto nel curricolo di educazione civica che offre a docenti ed educatori spunti metodologici, strumenti e risorse con un focus sulla media literacy. Nel pomeriggio il focus “Professione reporter: la fotografia ai tempi del web” con la giornalista e photo-consultant Irene Alison, e Marco Cattaneo direttore di National Geographic Italia e Le Scienze che, moderati dal critico cinematografico Enrico Magrelli, rifletteranno su come la diffusione di smartphone e social network abbia cambiato il mondo della fotografia, influenzato il modo di fare reportage e il lavoro dei giornalisti professionisti. Serata a Teatro Zandonai per parlare di serie tv con il magistrato e scrittore Giancarlo De Cataldo, autore di Romanzo criminale, Suburra e di molti altri libri divenuti best-seller, e la sceneggiatrice Barbara Petronio una delle prime e più note showrunner italiane.

Si continua a parlare di TV anche domenica 8 maggio a Palazzo Fedrigotti con “TV: istruzioni per l’uso” con Luca Milano direttore di Rai Ragazzi; Paolo Ferri, professore dell’Università Bicocca di Milano e direttore dell’Osservatorio Nuovi Media NuMediaBios; Sergio Manfio autore e sceneggiatore, fondatore e presidente di Gli Alcuni e l’esperta di media education Chiara Valmachino. Assieme alle piattaforme la Tv propone infinite forme di intrattenimento e non solo e i bambini ne sono attratti fin da piccolissimi. Per genitori e insegnanti, soprattutto nella fascia under 10 è importante allora capire quali sono le regole (tempi e modi) per un buon uso della TV ma anche dei tablet, imparare ad orientarsi nella ricca offerta di prodotti audiovisivi e scoprire come possono essere anche un valido supporto alla didattica. In contemporanea nella sala a fianco bambini e ragazzi possono partecipare al laboratorio condotto dall’artista e regista Martina Melilli, dove apprendere alcuni elementi di base del linguaggio audiovisivo.

Gli incontri sono gratuiti, ma occorre iscriversi sul sito www.educaimmagine.it.

 
 

Educa Immagine: la quarta edizione dal 14 al 16 aprile a Rovereto

Al via dal 14 aprile a Rovereto la quarta edizione di Educa Immagine, il festival dell’educazione ai media, nato nell’alveo del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la scuola del MiC e del MIM. Il festival è promosso da Trentino Film Commission in collaborazione con i partner di EDUCA e organizzato da Consolida.

Nello stesso periodo si terrà, sempre a Rovereto, la 13ª edizione del Festival EDUCA dedicato ai bambini, alla scuola, alle famiglie e ai professionisti in ambito dell’educazione e della formazione allo scopo di ispirare e emozionare le persone, connettere le idee, offrire strumenti e occasioni di confronto per innovare l’educazione a 360 gradi, incoraggiando la “comunità educante” nel riconoscersi come tale e vivere il proprio ruolo in maniera consapevole, dialogante e creativa. Qui il programma completo del Festival EDUCA.

Come sempre anche questa edizione sarà animata da proiezioni, laboratori e incontri con esperti nazionali. Dal cinema ai social network, dai videogiochi alla serata dedicata all’enorme successo della serie Mare Fuori: tante saranno le tematiche su cui confrontarsi, tutte organizzate con l’obiettivo di sviluppare il pensiero critico e di diventare cittadini consapevoli e attivi per imparare a orientarsi nell’epoca del pensiero visuale.
Tra i molti eventi segnaliamo: il panel dal titolo L’insostenibile leggerezza dei social (venerdì 14 aprile ore 21.00, Sala Conferenze Mart) con Nicola Conversa,   Tommy Cassi(@tommycassi), Alberto Pellai e moderato dal giornalista e direttore di Hot Corn Andrea Morandi, dedicato all’uso che i nativi digitali fanno dei social media; il panel Schermo, schermo delle mie brame (sabato 15 aprile ore 18.00, Aula Magna Palazzo Piomarta) con Sofia Viscardi, Chiara Maiuri moderato da Vincenzo Marino, un dialogo con una delle più note web creator italiane sulla nuova tendenza dei social a promuovere l’accettazione di sé e la celebrazione dei corpi di qualsiasi forma, dimensione o aspetto.

Altro appuntamento imperdibile il panel L’educazione sessuale ai tempi dei social (sabato 15 aprile ore 11.30, Aula Magna Palazzo Piomarta): un dialogo per contestualizzare le principali nuove sfide del ruolo del genitore sui temi della sessualità sul web e sui social; infine la serata dedicata a Mare Fuori (sabato 15 aprile, ore 20.45, Teatro Zandonai) serie di enorme successo che sarà l’occasione per riflettere insieme ai suoi protagonisti su come un prodotto televisivo si possa trasformare in un fenomeno mediatico e generazionale.

ECCO IL PROGRAMMA COMPLETO

 
 

Eduardo Scarpetta: intervista all’attore di Capri Revolution

In occasione di Venezia 74 abbiamo avuto il piacere di intervistare l’attore Eduardo Scarpetta, nel cast di Capri Revolution, il film di Mario Martone al cinema dal 20 Dicembre.

Capri Revolution, il film

Siamo nel 1914, l’Italia sta per entrare in guerra. Una comune di giovani nordeuropei ha trovato sull’isola di Capri il luogo ideale per la propria ricerca nella vita e nell’arte. Ma l’isola ha una sua propria e forte identità, che si incarna in una ragazza, una capraia il cui nome è Lucia (Marianna Fontana). Il film narra l’incontro tra Lucia, la comune guidata da Seybu (Reinout Scholten van Aschat) e il giovane medico del paese (Antonio Folletto).

E narra di un’isola unica al mondo, la montagna dolomitica precipitata nelle acque del Mediterraneo che all’inizio del Novecento ha attratto come un magnete chiunque sentisse la spinta dell’utopia e coltivasse ideali di libertà, come i russi che, esuli a Capri, si preparavano alla rivoluzione.

 
 

Eduardo Scarpetta: 10 cose che non sai sull’attore

Eduardo Scarpetta film

La carriera dell’attore Eduardo Scarpetta è iniziata solo da qualche anno ma vanta già una serie di partecipazioni a film e progetti televisivi di grande importanza. Ruolo dopo ruolo l’interprete ha saputo distinguersi come vero e proprio mattatore, in grado di dar vita tanto al dramma quanto alla commedia. Ora che è divenuto particolarmente popolare a livello nazionale, lo si attende sempre più presente tanto sul piccolo quanto sul grande schermo, potendosi così affermare come uno dei volti più interessanti dell’attuale panorama cinematografico italiano.

Ecco 10 cose che non sai di Eduardo Scarpetta.

Eduardo Scarpetta: i film e la televisione

1. Ha recitato in alcuni celebri film per il cinema. La carriera dell’attore ha avuto nel 2018 con il film Capri-Revolution, presentato in concorso alla 75ª Mostra del Cinema di Venezia, dove interpreta Vincenzo. Questi è il fratello della protagonista, interpretata dall’attrice Marianna Fontana. Divenuto in breve uno dei nomi più ricercati del cinema italiano, questi è tornato sul grande schermo con il nuovo film del regista Mario Martone, intitolato Qui rido io e con protagonista l’attore Toni Servillo. Nel 2021 ha recitato in La tristezza ha il sonno leggero e in La donna per me, dove ha recitato accanto ad Alessandra Mastronardi e Stefano Fresi.

2. È noto in particolare per i suoi ruoli televisivi. Dopo aver debuttato sul grande schermo, l’attore ha avuto modo di raggiungere popolarità internazionale grazie alla serie L’amica geniale, con Ludovica NastiGaia Girace, dove interpreta Pasquale Peluso. Questi è uno dei personaggi principali, ricorrente tanto nella prima quanto nella seconda stagione. Sempre in televisione raggiunge il grande successo nel 2021 con il film Carosello Carosone, dove ottiene il ruolo del protagonista e recita accanto a Ludovica Martino. Ha così la possibilità di interpretare il celebre Renato Carosone, ottenendo ulteriori lodi da parte di critica e pubblico. Nel 2022 fa parte del cast della serie Le fate ignoranti.

Eduardo Scarpetta: la sua famiglia e l’albero genealogico

3. Appartiene ad una celebre famiglia di attori e drammaturghi. Come suggerisce il cognome, il giovane attore discende da una delle più note dinastie teatrali e attoriali di Napoli, ovvero quella degli Scarpetta. Questa ebbe inizio con l’omonimo Eduardo Scarpetta, celebre commediografo vissuto tra il 1853 e il 1925. Questi ebbe ben nove figli, tutti non riconosciuti. L’attore di Carosello Carosone discende proprio da questi, essendo figlio di Mario Scarpetta, nipote di Vincenzo Scarpetta, primogenito di Eduardo.

4. È legato ai celebri De Filippo. Il giovane attore può però vantare una lontana parentela anche con altri celebri interpreti della tradizione napoletana, considerati tra i più grandi di sempre. Si tratta dei De Filippo. Tutto nasce sempre da Eduardo Scarpetta, che tra i suoi figli ebbe anche Eduardo, Peppino e Titina, da lui però mai riconosciuti. Questi crebbero dunque assumendo il cognome della madre, intraprendendo però a loro volta il mestiere del padre. L’appartenenza a tali grandi nomi della recitazione napoletana non ha però mai rappresentato un peso per l’odierno Scarpetta, che ha costruito da sé la propria carriera, tra fatica e grandi successi.

Eduardo Scarpetta in L’amica geniale

5. Ha empatizzato molto con il suo personaggio. Prima di interpretare Carosone, Scarpetta è divenuto celebre per il ruolo di Pasquale Peluso nella serie televisiva L’amica geniale. Il suo personaggio, ricorrente nella prima stagione e tra i protagonisti della seconda, è il primogenito di Alfredo e Giuseppina, particolarmente interessato alla giustizia sociale e alla lotta contro i potenti. Scarpetta ha raccontato di aver particolarmente empatizzato con il personaggio, condividendo molti dei suoi ideali e del suo punto di vista sul mondo.

6. Non ha letto tutti i libri della serie. L’attore ha raccontato di non aver ancora completato la lettura dei quattro romanzi che compongono la serie di L’amica geniale. Questi sono L’amica geniale, Storia del nuovo cognome, Storia di chi fugge e di chi resta e Storia della bambina perduta. Attualmente Scarpetta ha raccontato di aver letto soltanto i primi due, ma di sapere comunque quali risvolti futuri attendono il suo personaggio e come evolverà la storia.

Eduardo Scarpetta Carosone

Eduardo Scarpetta interpreta Renato Carosone

7. Ha interpretato il celebre cantante. Il ruolo che ha permesso all’attore di fare il salto di qualità è quello di Renato Carosone, il celebre cantante napoletano vissuto dal 1920 al 2001. Per poter comprendere e calarsi nei suoi panni, Scarpetta ha studiato a lungo la vita di questi, dai primi lavori in Africa sino al successo mondiale. In particolare, l’attore ha raccontato di aver trovato molte scelte di Carosone che si sente di condividere in pieno, con la decisione di lasciare le scene all’apice della popolarità. Grazie a tale approfondita ricerca l’attore ha potuto a tutti gli effetti diventare Carosone.

8. Si è esercitato nel canto e con il pianoforte. Per poter interpretare Renato Carosone nel modo migliore e più realistico possibile, l’attore si è esercitato per mesi con il pianoforte. Ha raccontato di aver incontrato molteplici difficoltà nell’esercitarsi con questo, ma è infine riuscito a raggiungere il livello richiestogli. Allo stesso tempo, ha dato sfoggio di grandi qualità canore. Scarpetta aveva infatti già studiato canto ai tempi della frequentazione al Centro Sperimentale, ma per poter interpretare le canzoni di Carosone ha deciso di avvalersi nuovamente del suo insegnante dell’epoca, così da poter infine registrare con la propria voce i brani da inserire nel film.

9. Ha avuto la benedizione del figlio di Carosone. Scarpetta ha raccontato di aver cercato di incontrare il figlio adottivo di Carosone, Pino. Sfortunatamente, data l’anzianità di questi e i pericoli generatisi con la pandemia, l’incontro non ha per ora potuto avere luogo. L’attore ha però saputo che Pino ha avuto modo di vedere il suo provino per la parte, ritrovando nella sua interpretazione tutta l’ironia e le qualità di cui il padre era dotato. Per Scarpetta si è così trattata di una vera e propria benedizione, che lo ha spinto a continuare nella sua ricerca.

Eduardo Scarpetta: età e Instagram

10. Eduardo Scarpetta è nato a Napoli, il 14 aprile del 1993. L’attore possiede inoltre un profilo personale sul social network Instagram, dove vanta ad oggi un totale di oltre 51 mila follower. Sul suo profilo è solito condividere tanto fotografie relative ai propri progetti da interprete, quanto immagini legate più alla sua vita al di fuori delle scene.

Fonte: IMDb

 
 

Eduardo Sanchez, da Blair Witch a Lovely Molly

Eduardo Sanchez si è fatto conoscere al grande pubblico ormai oltre dieci anni fa, dirigendo assieme a Daniel Myrich The Blair Witch Project; a quel film il regista non è riuscito a dare seguiti all’altezza: i suoi lavori successivi, Altered e Seventh Moon, sono usciti direttamente nel mercato dell’home video. Sanchez ci riprova ora con Lovely Molly: nelle sue intenzioni, così come avvenuto con Blair Witch, che spalancò la porta al modello del ‘falso documentario’ che ancora oggi con prodotti come la serie di Paranormal Activity, sembra incontrare i gusti del grande pubblico, vi è ancora una volta il voler cambiare le ‘regole del gioco’ del genere.

Per capire se effettivamente sarà così, bisognerà aspettare il 18 maggio, data di uscita prevista sugli schermi americani. La storia sarà incentrata su una giovane donna, ex tossicodipendente lasciata sola dal marito nella casa di campagna del padre della protagonista, che ospita una presenza soprannaturale decisamente poco conciliante…

Fonte: Empire

 
 

Eduardo Leo nella prima clip di Loro chi?

Prima clip ufficiale per LORO CHI?, commedia diretta da Francesco Micciché (la serie tv “R.I.S. – Delitti imperfetti”) e Fabio Bonifacci (Benvenuti al Nord, Indovina chi viene a Natale?) che ne firma anche la sceneggiatura. Protagonisti della pellicola, attesa nelle sale italiane a partire dal 19 novembre, sono Edoardo Leo (Noi e la Giulia, Buongiorno papà) e Marco Giallini (Buongiorno papà, Io, loro e Lara, La bellezza del somaro, Tutta colpa di Freud).

Davide, come racconta Edoardo Leo che lo interpreta,

“È un 37enne che sta per fare il grande salto della sua carriera nella società in cui lavora: è sul punto di fare una presentazione ufficiale di un importante brevetto che può cambiargli il destino professionale e fargli ottenere sia un aumento di stipendio che la stima del presidente dell’azienda, ma la sera precedente al grande giorno subisce una truffa incredibile da parte di Marcello, un abile truffatore aiutato da due avvenenti socie, per cui viene derubato di tutti i suoi averi perdendo fidanzata, casa e lavoro. Si mette all’ inseguimento del truffatore per riottenere il dovuto e vendicarsi, ma una volta trovatolo finirà con l’imparare l’arte della truffa proprio da chi l’ha messo nei guai”.

 
 

Edoardo Leo: everyman precario alla ribalta

Edoardo Leo film

L’espressione bonaria e accattivante dietro la quale maschera spesso, nei film che interpreta, malinconie e disagi inflitti dal cinismo della Vita stessa, che mette alla prova gli everymen: sembra essere questa la maschera “tragicomica” che meglio si adatta al volto dell’attore Edoardo Leo, erede di una lunga tradizione romana di eccellenze nella commedia, incarnazione di alcuni ruoli iconici della cinematografia italiana più recente, come il ricercatore precario alla disperata ricerca di un lavoro che si reinventa spacciatore (Smetto Quando Voglio, 2014) oppure il tassista disilluso e rude che porta scompiglio – con le sue amanti e i suoi segreti – nella cena tra amici di Perfetti Sconosciuti, premiato con il David di Donatello 2016 come Miglior Film dell’Anno.

Edoardo Leo, romano, classe 1972

Leo, classe 1972, nasce a Roma nel 1972; a differenza di altri attori del panorama nostrano, non matura un percorso d’eccellenza canonico, diviso tra prestigiose scuole, centri sperimentali ed accademie: racconta divertito – a metà strada tra la gustosa aneddotica e la “rievocazione storica” dei primi tempi – di non essere stato ammesso né all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico né al Centro Sperimentale; pur di iniziare a lavorare, non gli restava altro da fare che “taroccare” il proprio curriculum vitae, inventando cortometraggi mai girati (e dai titoli fantasiosi: La Doppia Vita di Ugo, Il Profumo dei Ricordi) e corsi di recitazione mai seguiti presso prestigiose scuole. Si laurea in Lettere e Filosofia nel 1999 e per un po’ insegue il sogno di diventare insegnante; ma il richiamo della sirena ammaliatrice della recitazione è più forte, così inizia a partecipare – in ruoli secondari – ad alcune miniserie e serie tv per Rai e Mediaset, come Ma il Portiere non c’è Mai? (2002), Ho Sposato un Calciatore (2005), Il Maresciallo Rocca (1998), Don Matteo 3 (2001), Il Bello delle Donne (2002), Un Medico in Famiglia 3 e 4 (2003 – 2004), Operazione Odissea (1999), Blindati (2001) quest’ultime entrambe dirette da Claudio Fragasso che lo fa esordire al cinema, nel 2001, nel suo primo ruolo da protagonista nel film La Banda.

Con l’avvento del nuovo millennio, riesce a collezionare in modo parallelo sempre più ruoli di rilievo tra la televisione e il cinema, come per esempio nel film del 2004 Dentro la Città (di Andrea Costantini), nella serie tv diretta da Stefano Sollima Romanzo Criminale (2008) affiancando anche colleghi dal successo già conclamato come Pierfrancesco Favino (Liberi di Giocare, Francesco Miccichè, 2007) e Gigi Proietti (Il Signore della Truffa, Luis Prieto, 2010), almeno prima di compiere il proprio, dirompente, debutto sotto lo sguardo indiscreto dell’attenzione nazional popolare.

Risale proprio al 2010 il suo debutto dietro la macchina da presa come regista, sceneggiatore ed interprete del film Diciotto Anni Dopo: il film diventa subito un piccolo caso, che gli fa fruttare una nomination ai David di Donatello per il Miglior Regista Esordiente e ai Nastri d’Argento (sempre nella medesima categoria); solo nell’arco dello stesso anno riceve numerosi premi nazionali ed internazionali come il Prix du public al Festival di Annecy, il festival del Mediterraneo a Montpellier, il festival di St. Louis, il premio della critica e Miglior Attore a Maremetraggio festival di Trieste, il MagnaGrecia film festival, il premio città di Firenze assegnato per aver vinto i 4 festival del circuito N.I.C.E. (Seattle, San Francisco, Mosca e San Pietroburgo). L’anno successivo la sceneggiature del film vince il premio AGE per la miglior sceneggiatura, lanciando definitivamente – in tal modo – la sua carriera: seguono la commedia Nessuno Mi Può Giudicare (dove affianca Paola Cortellesi, Raoul Bova, Rocco Papaleo e Anna Foglietta, tutti diretti da Massimiliano Bruno) e la commedia americana del cineasta Woody Allen To Rome With Love (2012). Nel 2012 torna ad essere diretto da Bruno in Viva l’Italia e poi da Claudio Amendola nella commedia sportiva tutta curling e risate La Mossa del Pinguino (basata su una sceneggiatura dello stesso Leo); nel frattempo, riesce anche a realizzare un altro film sempre ricoprendo tre ruoli (regista – sceneggiatore – attore): Buongiorno Papà (2013), accanto a Raoul Bova e Marco Giallini è un nuovo successo, che segue – e precede, allo stesso tempo – il successo teatrale datato 2012 della pièce teatrale di Massimiliano Bruno Ti Ricordi di Me? (a fianco ad Ambra Angiolini) che registra il tutto esaurito nei teatri italiani prima di venire adattata per il cinema – sempre con lo stesso titolo – nel 2014.

edoardo-leo-3Nella carriera di Edoardo Leo forse il vero anno della svolta è il 2014: è solo grazie alla sua partecipazione al film cult di Sydney Sibilia Smetto Quando Voglio che diventa famoso in tutta Italia nei panni del ricercatore precario Pietro Zinni, in balia di una disperata rassegnazione ai colpi mancini inflitti dalla vita, che decide – insieme ad un nutrito gruppo di amici “precari” a loro volta – di provare a sintetizzare una nuova droga con una molecola non ancora catalogata dal Ministero della Salute come stupefacente. Il personaggio di Zinni gli apre le porte per una serie di personaggi successivi accomunati da un fil rouge: il cinismo, la sottile e raffinata arte d’arrangiarsi, la fantasia e la tenacia che li spingono ad andare avanti nella vita, cercando sempre un nuovo punto di vista per osservare il bicchiere mezzo pieno. Noi e la Giulia (2015), il recente Che Vuoi che Sia (entrambi da lui sempre scritto, diretto ed interpretato) e Loro Chi? (2015, per la regia di Francesco Miccichè e Fabio Bonifacci dove ritrova Giallini come partner dopo Buongiorno Papà e la commedia corale Tutta Colpa di Freud) sono il “manifesto” di questa poetica dell’antieroe comune, un everyman qualunque che si ritrova costretto a doversi reinventare per sopravvivere. Nel suo percorso, non può mancare il successo – di pubblico e critica – nazionale ed internazionale della commedia di Paolo Genovese Perfetti Sconosciuti (2016): nel film Leo interpreta il tassista Cosimo, fedifrago, cinico, truffaldino e rozzo, la quintessenza di una maschera tipica della commedia all’italiana – e, soprattutto, della “scuola romana” – che spinge fino alle estreme conseguenze la capacità di Leo di trasformare un uomo qualunque in un eroe/ anti – eroe del quotidiano.  

 
 

Edoardo Leo: 10 cose che non sai sull’attore

Edoardo Leo film

Edoardo Leo è attualmente tra gli attori più popolari del panorama italiano. Distintosi come interprete di talento, sceneggiatore e regista, Leo ha partecipato negli anni ad alcuni dei più celebri film italiani, collaborando con importanti autori e celebri attori. Grazie alla sua versatilità, l’attore si è guadagnato le attenzioni di critica e pubblica.

Ecco 10 cose che non sai di Edoardo Leo.

Edoardo Leo film

1. Ha recitato in film di successo. Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel 1997, con il film La classe non è acqua. Negli anni Leo acquista sempre più popolarità, arrivando ad ottenere ruoli in importanti film come Nessuno mi può giudicare (2011), To Rome with Love (2012), Viva l’Italia (2012), La mossa del pinguino (2013), Tutta colpa di Freud (2014), Smetto quando voglio (2014), Noi e la Giulia (2015), Perfetti sconosciuti (2016), Che vuoi che sia (2016), Smetto quando voglio – Masterclass (2017), Smetto quando voglio – Ad honorem (2017), Io c’è (2018), Non ci resta che il crimine (2019), Gli uomini d’oro (2019) e La dea fortuna (2019).

2. Ha recitato anche in televisione. L’attore esordisce recitando in televisione nel film TV La luna rubata (1995), partecipando poi a celebri serie TV come Il maresciallo Rocca (1998), Don Matteo (2002), Lo zio d’America (2002-2006), Un medico in famiglia (2003-2004), Romanzo criminale – La serie (2008-2010), e I Cesaroni (2009).

3. È anche regista e sceneggiatore. Negli anni Leo si è distinto anche come regista e sceneggiatore di suoi film. Tra questi si annoverano Diciotto anni dopo (2010), Buongiorno papà (2013), Noi e la Giulia e Che vuoi che sia. Come sceneggiatore ha invece contribuito anche a scrivere, oltre ai suoi, i film La mossa del pinguino e Io c’è.

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Edoardo Leo Instagram

4. Ha un proprio account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo seguito da 336 mila persone. All’interno di questo Leo è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago, ma anche immagini promozionali dei suoi progetti da attore, così come numerose foto tratte dalle premiere a cui l’attore prende parte.

Edoardo Leo moglie

5. È sposato. L’attore è particolarmente riservato riguardo la sua vita privata. È tuttavia noto il suo matrimonio con Laura Marafioti, ballerina e cantante. I due si sono sposati nei primi anni 2000, ed hanno due figli. La donna ha inoltre contribuito alla colonna sonora del film Buongiorno papà, diretto da Leo.

Edoardo Leo e Stefano Fresi

6. Sono grandi amici. Leo e l’attore Stefano Fresi hanno più volte collaborato insieme al cinema, divenendo grandi amici e sfoggiando un ottima chimica di coppia. Tra i lavori svolti insieme dai due si annovera la trilogia di Smetto quando voglio e la versione live-action de Il Re Leone, dove doppiavano nella versione italiana i personaggi Timon e Pumpaa.

Edoardo Leo Il Re Leone

7. Ha doppiato un celebre personaggio. Nel film del 2019, Il Re Leone, live-action dell’originale del 1994, l’attore presta la propria voce al personaggio di Timon. Nel doppiare tale ruolo, Leo ha dimostrato ottime doti canore e una buona adesione alla personalità eccentrica del personaggio.

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Edoardo Leo film 2019

8. Ha recitato in diversi film. Nel corso del 2019 l’attore sarà presente al cinema con ben tre film: Non ci resta che il crimine, Gli uomini d’oro e La dea fortuna.

9. È tra i protagonisti di un film noir. Gli uomini d’oro, diretto da Vincenzo Alfieri è un noir ispirato ad un fatto di cronaca avvenuto a Torino nel 1996. Nel film l’attore recita nel ruolo de il Lupo, accanto agli attori Fabio De Luigi e Giampaolo Morelli.

Edoardo Leo età e altezza

10. Edoardo Leo è nato a Roma, il 21 aprile 1972. L’altezza complessiva dell’attore è di 180 centimetri.

Fonte: IMDb

 

 
 

Edoardo Leo e Raul Bova presentano Buongiorno Papà

Ho ereditato un soggetto di un amico e sono stato felicissimo di poter realizzarlo con il gruppo di amici e collaboratori con cui lavoro dagli inizi” Così Edoardo Leo parla del suo film di regista Buongiorno Papà, nelle sale il prossimo 14 marzo in 450 copie. L’amico di cui parla Leo è Massimiliano Bruno, e insieme a lui ha portato alla luce un film che Federica e Fulvio Lucisano volevano fortemente, dal momento che lo hanno prodotto lasciando carta bianca al giovane regista e attore.

Non mi aspettavo tanta libertà – ha continuato Leo – ci ho lavorato per un anno intero ed è stato un vero e proprio lavoro di squadra”. In conferenza stampa, insieme a Leo e Bruno, c’era anche il cast al completo del film: Raul Bova, la giovane Rosabell Laurenti Sellers e un inarrestabile Marco Giallini, sempre pronto alla battuta dissacrante.

La mia esperienza di papà non mi ha affatto aiutato per questo film –  dice Raul Bova che in effetti nel film è Andrea, uno scapolo impenitente, donnaiolo e superficiale che scopre all’improvviso di avere una figlia adolescente – Andrea si trova ad avere a che fare con una ragazzina e non sa fare il padre, alla fine però riuscirà a chiedere aiuto proprio a lei, confessandole di non saper affatto fare il padre. Con i miei figli invece è stato diverso, li ho voluti, li ho isti nascere e crescere, è un’altra storia.

Bova, che si è trovato ad interpretare un ruolo fuori dai canoni del bravo ragazzo che così spesso gli affibbiano, è stato affiancato dalla 16enne Rosabell Laurenti Sellers, che ha lavorato già da piccolissima negli USA: “Ho cominciato a recitare a New York da piccola per il teatro, poi qui in Italia ho fatto tanta tv e ora è arrivato questo ruolo. E’ stato davvero bello, loro sono stati fantastici. A otto anni sono venuta qui con un fortissimo accento americano, poi l’ho tolto e ho avuto la possibilità di recitare anche qui. L’atmosfera sul set era giocosa, ma anche molto professionale.” E non ha avuto dubbi Edoardo Leo quando l’ha vista: “Era infondo ad un corridoio con i capelli rosa e ho deciso che lei sarebbe stata la protagonista, non avevo bisogno di fare provini”.

Marco Giallini, grandissimo attore che solo negli ultimi anni sta avendo lo spazio che merita, interpreta invece Enzo, un uomo ancora immerso nelle atmosfere da rock duro degli anni ’60. “Questo tipo di lavoro di squadra che fanno i Lucisano – ha detto Giallini – sta creando una bella sinergia. E’ un bel gruppo affiatato che realizza dei film validi. Poi alcuni vanno meglio, altri peggio, ma l’importante è puntare sui giovani. Per me è bello lavorare adesso con persone che conosco da tantissimo tempo, spero che possa andare sempre meglio”.

Presente alla conferenza anche Nicole Grimaudo, nel film Lorenza professoressa della piccola protagonista: “Ho accettato perché Lorenza è una donna normale, autonoma e concreta. E’ umile e mai banale, perché la normalità non vuol dire banalità. E’ autonoma anche dal punto di vista sentimentale e sa cosa non vuole. Credo che siano fondamentale questo tipo di ruoli per le donne: persona normali e non più isteriche o donne irrisolte”.

 
 

Edoardo Leo e Marco Giallini presentano a Milano Loro Chi?

«Ero curioso di provarci». Esordisce così Fabio Bonifacci, rispondendo a chi gli chiede come ci si sente a vedere le proprie storie rappresentate sul grande schermo. Lo sceneggiatore di Benvenuti al sud, Il principe abusivo e altri successi è il co-regista insieme a Edoardo Miccichè di Loro chi?, commedia con Edoardo Leo e Marco Giallini, in uscita il prossimo 19 novembre.

«La curiosità di provare a fare il regista era inevitabile – prosegue Bonifacci – Me l’avevano chiesto e avevo detto no, mi ero proposto io e mi avevano detto no. Questa volta è andata bene. La storia l’avevo scritta tanto tempo fa e infatti ha conservato una certa luce giovanile. Il film era già di Edoardo (Miccichè), io gli ho proposto la storia e lui mi ha detto di sì. Sul set poi ho avuto la fortuna di lavorare con professionisti bravissimi e un cast di ottimi attori quindi è stato un esordio ‘comodissimo’. Una bellissima esperienza ma che non credo la rifarò a breve».

Edoardo Leo, anch’esso cimentatosi dietro la macchina da presa spiega: «Io sono un attore che scrive storie, ancora fatico a definirmi un regista anche se questo ruolo sta prendendo sempre più spazio nella mia carriera. Sicuramente ha cambiato il mio modo di fare l’attore nel modo di rapportarmi ai registi, infatti ora mi fido di più del registi e quando mi faccio dirigere diciamo che me la godo di più. Proprio perché so quante rotture hanno i registi e quanto possono essere rompiscatole gli attori».

Edoardo Leo e Marco Giallini«Fare molti personaggi – spiega Marco Gialliniè stata una sfida. Questa è, come la chiamiamo noi, una commedia d’azione. Volutamente rimanda a quei film degli anni ‘70 che poco si ricordano, perché per film di quel genere si pensa subito a Gassman e altri grandi attori. Io mi riferisco anche ai buoni Bud Spencer e Terence Hill. Film che certo non avevano una grande recitazione ma avevano tutto il resto: commedia, azione, ritmo. Un cinema bistrattato che a volte viene dimenticato ma di cui, con le sue storie sopra le righe, ho visto molto in questo film. Gassman poi è sempre stato un mio mito, l’apprezzato fin da quando ero ragazzino, dunque forse per quello è inevitabile riferirsi a lui».

«Abbiamo preso la commedia molto sul serio – conferma Leo – Abbiamo giocato ma con serietà. La storia ma anche le location e i mezzi, tipo la Maserati coupè, ci ha dato la sensazione di aver fatto un film ‘figo’ e soprattutto credibile. Il tentativo è stato dare credibilità a una storia secondo me bellissima – sottilinea Miccichè – ma che rischiava di non averla. La loro capacità come attori l’ha data e tutta la regia è stata tesa verso questo obiettivo».

«Ciò che differenzia il nostro film da quelli di truffa – sottolinea però Bonifacci – è che Marcello (il truffatore del film, interpretato da Giallini) regala gioia, non punta solo ai soldi e questo fa di lui un ladro ‘simpatico’, decisamente innovativo».

 
 

Edoardo Leo e Marco Giallini in home video con Loro chi?

Marco Giallini e  Edoardo Leo, è finalmente disponibile in Blu-Ray e DVD distribuita da Warner Bros. Entertainment Italia.

Eduardo Leo Loro chi?Un simpatico e creativo truffatore (Marco Giallini) raggira e deruba fino all’ultimo centesimo un giovane manager (Edoardo Leo) che avrebbe dovuto presentare l’indomani un importante progetto decisivo per la sua carriera. Avviene così l’incontro da cui scaturisce la storia di Loro chi?, pellicola diretta da Francesco Miccichè e Fabio Bonifacci, al loro esordio nella regia sul grande schermo.

Loro chi? recensione del film con Edoardo Leo e Marco Giallini

Loro chi? mescola sapientemente diversi generi cinematografici: commedia, road movie, giallo e thriller che arricchiscono il film di tante sfaccettature, narrate con ritmo incalzante e vivace, tra le quali si notano i riferimenti a diversi film italiani e americani sul genere, come “I Soliti Ignoti” o “La Stangata”, eterne fonti di ispirazione.

Loro chi? è arricchito da Contenuti speciali che permetteranno allo spettatore di conoscere particolari nuovi sul film e i protagonisti come scene dal backstage, interviste e contributi direttamente dal set.

 
 

Edizione limitata per i 50 di Lawrence d’Arabia

I 50 anni del capolavoro epico di David Lean Lawrence d’Arabia, in cui Peter O’Toole vestiva i panni di un leggendario ufficiale dell’esercito inglese

 
 

Edizione 2011 di CortiCircuito di MarteLive.

Martelive

CortiCircuito è una rassegna di cortometraggi, video-documentari e corti d’animazione. Il nostro concorso si propone l’obiettivo di dare visibilità ai giovani filmmakers, esordienti e non; di dare spazio ad un settore, quello del corto, molte volte sottovalutato ed oscurato dal grande cinema, ma pieno di energia e di creatività.

 
 

Edison – L’uomo che illuminò il mondo: trailer con Benedict Cumberbatch

Leone Film Group ha diffuso il trailer ufficiale di Edison – L’uomo che illuminò il mondo, il film di Alfonso Gomez-Rejon con Benedict Cumberbatch, Michael Shannon, Nicholas Hoult, Tom Holland e Katherine Waterstone.

La pellicola arriverà al cinema il 18 Luglio distribuito da 01 DISTRIBUTION.

Benedict Cumberbatch nei panni di Thomas Edison e Michael Shannon in quelli di George Westinghouse sono i protagonisti di EDISON – L’uomo che illuminò il mondo. La storia della competizione epica e spietata tra i due più grandi inventori dell’era industriale per stabilire quale dei due sistemi elettrici avrebbe dominato il nuovo secolo. Sostenuto da J.P. Morgan, Edison abbaglia il mondo illuminando Manhattan, ma Westinghouse, aiutato da Nikola Tesla, riuscì ad individuare alcuni pesanti difetti nel sistema a corrente continua di Edison. Scatenando una vera “guerra della corrente”, Westinghouse e Tesla puntano tutto sul sistema a corrente alternata, una scelta rischiosa e pericolosa.

Diretto da Alfonso Gomez-Rejon (Quel Fantastico Peggior Anno della Mia Vita) e scritto dal drammaturgo Michael Mitnick (Sex Lives of our Parents), EDISON – L’uomo che illuminò il mondo annovera nel cast anche Katherine Waterston, Nicholas Hoult, Tom Holland, Matthew Macfadyen e Tuppence Middleton.

 
 

Edison – L’Uomo che illuminò il mondo: la recensione

trailer edison

Arriva il 18 luglio al cinema Edison – L’Uomo che illuminò il mondo, un biopic insolito sulla vita del famoso inventore interpretato da Benedict Cumberbatch. In originale, però, il film si intitola The Current War, e sebbene sia un titolo più enigmatico per il pubblico italiano, è forse più preciso rispetto a ciò che il film diretto da Alfonso Gomez-Rejon, racconta.

Siamo infatti di fronte non tanto alla biografia dell’uomo e inventore Thomas Edison, quanto di fronte alla schermaglia a colpi di invenzioni tra Edison stesso e George Westinghouse. Sullo sfondo della guerra trai due, Nikola Tesla, altra mente eccellente della rivoluzione industriale. L’elettricità, che adesso diamo per scontata, è la vera protagonista del racconto che parla di rivalità ed ambizione, ma anche del desiderio profondo e viscerale di garantirsi un lascito, una eredità e un nome, il desiderio di cambiare il mondo.

E, in vero, questi tre uomini brillanti lo hanno cambiato, il mondo, scoprendo, perfezionando, mettendo in piedi i sistemi di illuminazione che con il tempo si sono trasformati in una delle più basilari e comuni comodità della vita moderna, senza la quale non potremmo avere non solo la luce una volta che tramonta il sole, ma neanche usare gli smartphone, gli apparecchi elettronici e persino questo personal computer grazie al quale si stanno mettendo nero su bianco queste parole.

Gomez-Rejon, che ha all’attivo lo splendido indie Quel fantastico peggior anno della mia vita e diversi appuntamenti televisivi con Glee e American Horror Story, tenta di offrire, soprattutto nella prima parte, un guizzo artistico, un punto di vista insolito, salvo poi sedimentarsi sull’anonimato delle inquadrature al servizio dei grandi uomini dei quali narra la battaglia. Benedict Cumberbatch e Michael Shannon, rispettivamente Edison e Westinghouse, si fronteggiano nella loro distinta e carismatica presenza scenica, senza però eccellere, e lo steso si dice per Nicholas Hoult, nei panni del giovane Tesla, e per Tom Holland, che si trova a recitare di nuovo con Cumberbatch dopo aver condiviso con lui il set di Avengers (i due sono rispettivamente Spider-Man e Doctor Strange).

E così l’interprete di Sherlock si trova a mettere in scena un nuovo genio, ma questa volta lo fa quasi con pigrizia, a causa forse di una sceneggiatura non sciatta ma superficiale, che dà ritmo alla narrazione ma si focalizza sempre su punti di riferimento differenti, su situazioni ed eventi che fanno saltare in avanti la narrazione ma non entrano mai dentro ai personaggi.

Nonostante questa superficialità, la recensione di Edison – L’uomo che illuminò il mondo non può esimersi dal sottolineare anche l’ambizione della storia, che vorrebbe mettere in scena l’uomo che combatte contro la sua finitezza, la sua contingenza, il suo essere irrimediabilmente soggetto alle leggi della natura che vorrebbe in qualche modo piegare ed assecondare al proprio genio.

L’eccezione, rispetto all’uomo “normale”, di personaggi come Edison, Westinghouse e Tesla è proprio in questo, nel fatto che loro quei limiti naturali li hanno superati, hanno scritto il loro nome nella Storia e hanno contribuito a cambiare le storie di tutto il mondo. Anche solo la grandezza di questi personaggi e la complessità delle loro vite basterebbe a rendere interessante un racconto su di loro, tuttavia il film non si sforza per niente e non va a fondo, rimanendo un’avvincente quanto sbrigativa cronistoria di una delle “guerre” più appassionanti della storia dell’umanità.

Guarda il trailer di Edison – L’Uomo che illuminò il mondo

 
 

EDI firma i vfx di Thor: Love and Thunder

Thor: Love and Thunder

Oltre 60 inquadrature del film Thor: Love and Thunder portano la firma di EDI Effetti Digitali Italiani. Un piccolo ma importante supporto al mare di visual effect che animano i film della Marvel, un importante traguardo per la società italiana vincitrice degli ultimi due David di Donatello.

«È un primo passo in questo universo al quale accedono solo un gruppo ristretto di società. Ciò dimostra che la qualità italiana non è seconda a nessuno e che l’efficienza che possiamo dare noi è anche superiore a quella a cui sono abituati i grandi Studios di Hollywood», commenta Francesco Grisi, ceo di EDI.

Tra le scene principali a cui ha lavorato il team con la supervisione di Elisabetta Rocca e Stefano Leoni ci sono quelle in cui il protagonista Chris Hemsworth si trova sulla cima della montagna in meditazione: lì è stato creato lo sfondo in 3D, l’atmosfera paradisiaca e realizzato Thor che prende il volo sulla sua ascia.

Oltre a questa anche nella sequenza in ospedale quando Thor va a trovare Jane Foster, inquadrature nelle quali non sembra ci siano vfx ma in effetti l’attore non aveva indossato la sua armatura che è stata quindi ricreata in 3D e sovrapposta al suo corpo per tutta la durata.

«È stato molto interessante – prosegue Grisi – collaborare con le altre aziende coinvolte nella realizzazione dei vfx per scambiarci asset e contributi. Il sentirsi parte della community internazionale, che è dietro a questi film, è stato estremamente motivante e illuminante sui risultati che si possono raggiungere grazie alla collaborazione tra talenti di questo livello».

Lavorare per Marvel è il sogno di tutti coloro che approcciano agli effetti visivi. «Realizzare le mirabili gesta dei supereroi è l’apoteosi della nostra creatività, è l’ecosistema dove il nostro lavoro diventa fondamentale».

Dietro a questo traguardo c’è tanto lavoro. «Per poter lavorare sui film di questo tipo 28 anni fa sono andato in Francia e tra le varie cose ho avuto l’onore di lavorare su “Batman e Robin”, “Fight Club” e “The Cell”. Ventuno anni fa, quando ho aperto EDI insieme a Pasquale Croce, potevamo solo sognare di arrivare a realizzare gli effetti di un film di supereroi qui in Italia. Ma oggi posso dire con orgoglio stiamo fornendo vfx per due dei più attesi film di questo tipo del 2022 per i due più grossi studios», ha raccontato Grisi.

Un grande traguardo per una società italiana. «Credo che per tutto il team di EDI – spiega il ceo di EDI – sapere di essere entrati in questo mondo – senza dover emigrare o fornire i propri servizi ad una azienda estera, ma facendolo dall’Italia, da Italiani, con una società locale e con un nome che più italiano non si può – sia stato un motivo di grande orgoglio e finalmente la dimostrazione che anche dal nostro bel paese, credendoci e lavorando duramente, possiamo competere con chiunque. Spero che, grazie a questo risultato raggiunto, daremo un nostro modesto contributo ad arrestare la fuga dei cervelli e la prossima generazione di talentuosi artisti digitali Italiani preferiranno fare squadra ed esportare un prodotto finito nel mondo piuttosto che andare a fare un tassellino per una azienda straniera».

Per accelerare questo processo EDI ha creato Accædi la scuola di formazione ai mestieri degli effetti visivi e «anche grazie ad Anica che mi ha affidato lo sviluppo del gruppo di lavoro per le post-produzioni ed i VFX stiamo progettando vari corsi a livello internazionale per migliorare ulteriormente il livello della professionalità in italia», conclude Grisi.

Thor: Love and Thunder, leggi la recensione

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

 
 

Edge of Tomorrow: un nuova Featurette sui VFX

Ecco di seguito una nuova featurette di Edge of Tomorrow, film action sci-fi con Tom Cruise e Emily Blunt.

Edge of Tomorrow Senza Domani è basato sull’acclamato romanzo All You Need Is Kill di Hiroshi Sakurazaka. Nel cast del film diretto dal regista Doug Liman, anche Bill Paxton, Kick Gurry, Dragomir Mrsic, Charlotte Riley, Jonas Armstrong e Franz Drameh.

Edge of TomorrowUna razza aliena, i Mimics, ha colpito la Terra, devastando le città e uccidendo milioni di esseri umani. L’unico modo per resistere alla brutalità dell’offensiva aliena è quello di unire le forze e tentare l’impossibile. Il tenente Bill Cage (Tom Cruise), ucciso in pochi minuti, si risveglia finendo però in un loop temporale, che lo condanna a vivere lo stesso giorno e lo stesso combattimento all’infinito… Aiutato dall’agente delle forze speciali Rita Vrataski (Emily Blunt), cercheranno insieme di annientare gli invasori e salvare la Terra.

Il regista Doug Liman è noto per aver diretto i primi due episodi del franchise The Bourne Identity, oltre ad essere il regista del film del 2008 Jumper, e di Fair Game – Caccia alla spia del 2010. Ha anche diretto l’episodio pilota di The O.C.

Fonte: CBM

 
 

Edge of Tomorrow: un folle processo di scrittura per il sequel

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Lo sviluppo di un sequel di Edge of Tomorrow, lo sci-fi diretto da Doug Liman nel 2014 e interpretato da Tom Cruise e Emily Blunt, è iniziato poco dopo l’uscita del film nelle sale. Ciononostante, si è trattato di un processo di lavorazione particolarmente lento. Eppure, sembra che a poco a poco il nuovo film stia prendendo forma, come suggerito dallo stesso Liman nelle ultime ore.

Attraverso il suo account Instagram, il regista Doug Liman ha condiviso uno scatto che ritrae lo sceneggiatore Matt Robinson e la produttrice Alison Winter, impegnati a lavorare proprio sul sequel di Edge of Tomorrow, conosciuto nel mercato anglosassone anche come Live.Die.Repeat. Come si evince dalla foto, il regista, lo sceneggiatore e la produttrice starebbero vagliando una serie infinita di storie per il nuovo film: l’immagine suggerisce quello che sembrerebbe essere un processo di scrittura molto articolato, quasi folle. Tutto è stato chiaramente oscurato per evitare anche il più minimo spoiler, tranne i nomi di William Cage e Rita Vrataski, i personaggi interpretati da Cruise e dalla Blunt, a conferma che rivedremo entrambi nel sequel.

Difficile, ad ora, ipotizzare quando il sequel di Edge of Tomorrow entrerà ufficialmente in produzione, dal momento che Tom Cruise è attualmente impegnato con i due nuovi capitoli della saga di Mission: Impossible – il settimo e l’ottavo – che verranno girati uno dopo l’altro ancora una volta da Christopher McQuarrie (che tra l’altro è uno degli sceneggiatori di Edge of Tomorrow). 

Potete vedere il post condiviso da Doug Liman di seguito:

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A proposito del sequel, Liman aveva dichiarato: “Di norma ci sono motivi finanziari dietro la realizzazione di un sequel, ma questa volta non è andata così, siamo stati noi a venir fuori con una storia. Davvero, non mi aspettavo di tornare a confrontarmi con questo mondo perché avere a che fare con i viaggi nel tempo causa non pochi mal di testa. Ma i fan si sono dimostrati così affezionati al film, più che a qualunque altro mio film, che Tom ed io abbiamo che pensato che dovevamo, almeno per noi, pensare ad un possibile sequel […] Riprenderà da dove abbiamo lasciato l’ultimo, ma da quel momento viaggeremo indietro nel tempo.”

In Edge of Tomorrow, una razza aliena, i Mimics, ha colpito la Terra, devastando le città e uccidendo milioni di esseri umani. L’unico modo per resistere alla brutalità dell’offensiva aliena è quello di unire le forze e tentare l’impossibile. Il tenente Bill Cage, ucciso in pochi minuti, si risveglia finendo però in un loop temporale, che lo condanna a vivere lo stesso giorno e lo stesso combattimento all’infinito… Aiutato dall’agente delle forze speciali Rita Vrataski, cercheranno insieme di annientare gli invasori e salvare la Terra.

Fonte: Collider

 
 

Edge of Tomorrow: tutte le clip con Tom Cruise e Emily Blunt

Guarda tutte le clip del film al cinema Edge of Tomorrow – Senza Domani di Doug Liman con protagonisti Tom Cruise ed Emily Blunt.

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GUARDA IL FINAL TRAILER DI EDGE OF TOMORROW!

Edge of Tomorrow – Senza Domani, il film

Edge of Tomorrow – Senza Domani (che sarà distribuito sia in 3D che in IMAX), sarà nelle sale americane sale americane a partire dal prossimo 6 giugno ed è nelle sale italiane da giovedì 29 maggio 2014. Edge of Tomorrow – Senza Domani è diretto da Doug Liman (The Bourne Identity, Jump – Senza Confini) ed è basato sull’acclamato romanzo“All You Need Is Kill” di Hiroshi Sakurazaka. Nel cast dello sci-fi thriller, oltre a Tom Cruise e Emily Blunt, sono presenti anche Bill Paxton, Jeremy Piven, Ciaran Hinds, Noah Taylor, Kick Gurry, Dragomir Mrsic, Charlotte Riley, Jonas Armstrong, Franz Drameh, Masayoshi Haneda e Tony Way.

L’azione si svolge in un prossimo futuro in cui una razza aliena ha colpito la Terra in un assalto impossibile da battere per qualsiasi unità militare della terra. Il tenente colonnello Bill Cage (Cruise) è un funzionario che non ha mai combattuto un giorno quando si ritrova in una missione praticamente suicida. Ucciso in pochi minuti, Cage si ritrova inspiegabilmente gettato in un arco di tempo ciclico in cui è costretto a vivere lo stesso brutale combattimento più volte, a combattere e morire ancora e ancora. Con ogni battaglia, Cage sembra però diventare più capace di combattere gli avversari assieme al guerriero delle forze speciali Rita Vrataski (Blunt): ogni incontro ripetuto conduce i due un passo avanti per sconfiggere il nemico.

 
 

Edge of Tomorrow: trovati gli sceneggiatori per il sequel

Edge of Tomorrow

Secondo Deadline gli sceneggiatori di Race, Joe Shrapnel e Anna Waterhouse, sono stati assunti per firmare lo script del sequel di Edge of Tomorrow, l’adrenalinico sci-fi con protagonisti Emily Blunt e Tom Cruise.

Il sequel sarà diretto da Christopher McQuarrie che ha già lavorato con i due sceneggiatori per The Gray Man alla Sony. Edge of Tomorrow 2 avrà come protagonisti di nuovo Tom Cruise e Emily Blunt anche se resta da vedere se le vicende del film proseguiranno quelle del primo capitolo.

edge-of-tomorrowiEdge of Tomorrow – Senza Domani è basato sull’acclamato romanzo All You Need Is Kill di Hiroshi Sakurazaka. Nel cast del film diretto dal regista Doug Liman, anche Bill Paxton, Kick Gurry, Dragomir Mrsic, Charlotte Riley, Jonas Armstrong e Franz Drameh.

Una razza aliena, i Mimics, ha colpito la Terra, devastando le città e uccidendo milioni di esseri umani. L’unico modo per resistere alla brutalità dell’offensiva aliena è quello di unire le forze e tentare l’impossibile. Il tenente Bill Cage (Tom Cruise), ucciso in pochi minuti, si risveglia finendo però in un loop temporale, che lo condanna a vivere lo stesso giorno e lo stesso combattimento all’infinito… Aiutato dall’agente delle forze speciali Rita Vrataski (Emily Blunt), cercheranno insieme di annientare gli invasori e salvare la Terra.

 
 

Edge of Tomorrow: Tom Cruise festeggia i 10 anni del film

Edge of Tomorrow - Senza domani

Sono passati dieci anni dall’uscita nelle sale di Edge of Tomorrow, interpretato da Tom Cruise ed Emily Blunt. Uscito in un’estate affollata di altri blockbuster, il film non ha soddisfatto le aspettative degli studios al botteghino.

Tuttavia, è stato ampiamente lodato dalla critica e dal pubblico per le sue interpretazioni, le sequenze d’azione ben eseguite e il modo in cui il film ha gestito i suoi concetti fantascientifici. Tom Cruise ha recentemente pubblicato su Instagram una riflessione sulla realizzazione del film e sui dieci anni trascorsi dalla sua uscita, oltre a parlare dei suoi progetti futuri con la Warners Brothers.

Il film è basato su una light novel giapponese intitolata All You Need Is Kill, scritta da Hiroshi Sakurazaka. Tom Cruise interpreta il Maggiore William Cage, un soldato che, nonostante i suoi tentativi di evitare il combattimento, è costretto a partecipare a un’operazione di sbarco in una guerra in corso contro una forza aliena invasore nota come Mimics.

Dopo essere stato ricoperto di sangue alieno ed essere morto in un’esplosione, Cage rimane intrappolato in un loop temporale che si resetta ogni volta che muore e inizia una missione per sconfiggere gli invasori alieni. Su Instagram, Tom Cruise ha elogiato le interpretazioni dei suoi colleghi del cast e il lavoro di chi sta dietro la macchina da presa, scrivendo:

Tom Cruise
Tom Cruise – Foto di Aurora Leone

Sono passati 10 anni da quando Edge of Tomorrow è arrivato nelle sale! Voglio cogliere l’occasione per ringraziare ancora una volta Emily Blunt per essere una grande amica e un’attrice brillante. Adoro la sua interpretazione in questo film. La sua dedizione. Il suo umorismo. La sua vulnerabilità e il suo potere. Ha dato tutto. Questo anniversario mi riporta alla mente ricordi incredibili. La mia prima collaborazione con Doug Liman. Il ricongiungimento con l’indomito Brendan Gleeson. E la mia prima volta al fianco del grande Bill Paxton… Raggiungere questo tipo di tono non è stato facile. La scrittura e la narrazione di Christopher McQuarrie hanno fatto funzionare il film. Insieme alla dedizione di tutta la nostra squadra che ha contribuito a portarlo sullo schermo – è stata una gioia assoluta crearlo con tutti voi“.

Un sequel di Edge of Tomorrow potrebbe essere più vicino che mai

Edge of Tomorrow - Senza domani cast
Tom Cruise e Emily Blunt in Edge of Tomorrow – Senza domani. Foto di David James – © 2013 Warner Bros. Entertainment Inc.- U.S., Canada, Bahamas & Bermuda (c) 2013 Village Roadshow Films (BVI) Limited- All Oth

Nonostante i risultati al botteghino, da tempo si parla di un sequel di Edge of Tomorrow: sia lo sceneggiatore Christopher McQuarrie che il regista Doug Liman hanno fornito piccoli aggiornamenti ed espresso entusiasmo, ma un sequel non è ancora stato realizzato. Ora, però, potrebbe essere molto più vicino, visto che Cruise ha recentemente firmato un accordo con la Warner Brothers per sviluppare e produrre vari progetti.

Cruise ha concluso il suo post su Instagram con: “A tutti coloro che hanno apprezzato questo film nel corso degli anni, grazie per essere fan. E grazie alla Warner Bros. per aver realizzato questo film. Non vedo l’ora di condividere di più sui grandi film a cui stiamo lavorando“. Speriamo che questo piccolo accenno a progetti futuri possa essere un indizio del fatto che un sequel di Edge of Tomorrow sarà finalmente realizzato nel prossimo futuro.

 

 
 

Edge of Tomorrow: Tom Cruise e Emily Blunt per il tour (de force) promozionale

 Le Star faranno una corsa contro il tempo per poter incontrare i fan di Londra, Parigi e New York per un inedito giro del mondo sui red carpet.

Il 28 Maggio, i protagonisti di Edge of Tomorrow: Sernza Doman prenderanno parte ad un evento innovativo a livello mondiale, che per la prima volta  prospetta ai fan tre anteprime, in tre Paesi differenti, nello stesso giorno, ” resettando ” il red carpet ogni qualvolta che Tom Cruise ed Emily Blunt, durante la loro corsa contro il tempo, saranno presenti ad ogni premiere, prima che scada il tempo.

In Edge of Tomorrow: Sernza Domani, il personaggio di Cruise rivive gli eventi di una giornata più e più volte, in una battaglia epica per salvare il mondo. L’iniziativa avrà inizio con il suo arrivo a Londra, il luogo ideale per dare il via a questo evento mondiale. Le tappe, nelle ore locali sono:

• Alle 7:00 del mattino: premiere inaugurale sul red carpet Londinese, con una proiezione prevista per le 9:00.
Nel film entrambi i protagonisti si trovano in Francia, dove dovranno affrontare un esercito insormontabile di invasori alieni.

• Alle 14:00 red carpet di Parigi, e proiezione alle 16:00
La premiere finale vedrà le star fare ritorno nuovamente negli Stati Uniti

• Alle 22:00 red carpet di New York, con una proiezione finale prevista per le 23.59,
prima dell’inizio di un nuovo giorno.

Durante questi spostamenti tra le varie città, Cruise, la Blunt ed il regista del film, Doug Liman, potranno interagire con i fan attraverso i social media, in volo tra nazione e nazione. Un contingente di stampa selezionata sarà presente ad ogni anteprima, per descrivere tutti gli avvenimenti.

I tre eventi saranno disponibili in streaming in diretta. I fan presenti potranno interagire attraverso i social media utilizzando #EOTLive.

Leggi anche: Edge of Tomorrow Senza Domani: visti 20 minuti del film con Tom Cruise

Edge of Tomorrow Senza DomaniEdge of Tomorrow Senza Domani  è basato sull’acclamato romanzo All You Need Is Kill di Hiroshi Sakurazaka. Nel cast del film diretto dal regista Doug Liman, anche Bill Paxton, Kick Gurry, Dragomir Mrsic, Charlotte Riley, Jonas Armstrong e Franz Drameh.

Una razza aliena, i Mimics, ha colpito la Terra, devastando le città e uccidendo milioni di esseri umani. L’unico modo per resistere alla brutalità dell’offensiva aliena è quello di unire le forze e tentare l’impossibile. Il tenente Bill Cage (Tom Cruise), ucciso in pochi minuti, si risveglia finendo però in un loop temporale, che lo condanna a vivere lo stesso giorno e lo stesso combattimento all’infinito… Aiutato dall’agente delle forze speciali Rita Vrataski (Emily Blunt), cercheranno insieme di annientare gli invasori e salvare la Terra.

Il regista Doug Liman è noto per aver diretto i primi due episodi del franchise The Bourne Identity, oltre ad essere il regista del film del 2008 Jumper, e di Fair Game – Caccia alla spia del 2010. Ha anche diretto l’episodio pilota di The O.C.

 
 

Edge of Tomorrow: recensione del film con Tom Cruise

Edge of Tomorrow - Senza domani recensione film

Arriva al cinema l’atteso Edge of Tomorrow con protagonista Tom Cruise, l’ormai 52enne attore che continua a sorprenderci nonostante l’età che avanza e una vita privata ballerina. Al suo fianco troviamo la splendida Emily Blunt, affascinante e tosta come non l’abbiamo mai vista, e il veterano Brendan Gleeson.

Il film diretto da Doug Liman, Edge of Tomorrow si basa sulla storia tratta da “All You Need is Kill“, light novel giapponese, e racconta di un futuro prossimo, in cui una razza aliena ha colpito la Terra con un assalto implacabile, imbattibile da qualsiasi unità militare terrestre. Il tenente William Cage (Tom Cruise) è un funzionario militare senza alcuna esperienza di guerra, che si ritrova catapultato in una sorta di missione suicida. Cage infatti viene ucciso dopo pochi minuti di combattimento, ma si ritrova inspiegabilmente gettato in un ciclo temporale che lo costringe a vivere lo stesso brutale combattimento più e più volte, ed a morire continuamente. Ma dopo ogni battaglia, Cage affina sempre più le proprie abilità contro gli avversari, affiancato da una soldatessa delle forze speciali, Rita Vrataski (Emily Blunt). E mentre Cage e Rita lottano contro gli alieni, diventando sempre più forti, il ripetersi di ogni scontro rappresenta un passo avanti per sconfiggere definitivamente il nemico.

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Edge of Tomorrow è puro intrattenimento con fantascienza di qualità

Edge of Tomorrow è un film di fantascienza puro e semplice, che sfrutta con intelligenza due componenti che nella recente storia del genere non hanno propriamente brillato: il paradosso dei loop temporali e l’action incalzante. Il film riesce nell’intento di raccontare una storia di paradossi temporali con una certa intraprendenza e una buona dose di coraggio (anche grazie a una perfetta e servizievole regia di Liman), una storia d’azione dirompente e a tratti divertente che regala alla narrazione quel mix di spettacolarità, humor e visione che è il pregio più grande del film. Anche se recenti prove cinematografiche di ottima fattura come Source Code rappresentano i riferimenti più diretti, la differenza in Edge of Tomorrow sta proprio nella capacità di miscelare con equilibrio le componenti appena elencate e soprattutto nel riuscire a trasformare la componente temporale in un elemento fantascientifico ed al tempo stesso divertente.

Altro punto forte del film sono le scenografie e il design di Oliver Scholl, e tutta la parte tecnica della pellicola è di pregevole fattura, come il 3D, la GCI, e gli spettacolari esoscheletri.Inoltre, la percezione che si ha durante la visione di Edge of Tomorrow è quella accomunabile ad una spettacolare esperienza videoludica. Il film non è certamente privo di difetti, soprattutto nella sceneggiatura eccessivamente semplificata, che non da la giusta sostanza alla vicenda, ma nonostante i limiti rimane comunque un ottimo prodotto.

 
 

Edge of Tomorrow: nuovo trailer IMAX

TNT ha rilasciato online un nuovo trailer IMAX di Edge of Tomorrow, lo sci-fi di Doug Liman che vede protagonista Tom Cruise affiancato da Emily Blunt.

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Edge of tomorrow-senza-domaniEdge of Tomorrow Senza Domani  è basato sull’acclamato romanzo All You Need Is Kill di Hiroshi Sakurazaka. Nel cast del film diretto dal regista Doug Liman, anche Bill Paxton, Kick Gurry, Dragomir Mrsic, Charlotte Riley, Jonas Armstrong e Franz Drameh.

Una razza aliena, i Mimics, ha colpito la Terra, devastando le città e uccidendo milioni di esseri umani. L’unico modo per resistere alla brutalità dell’offensiva aliena è quello di unire le forze e tentare l’impossibile. Il tenente Bill Cage (Tom Cruise), ucciso in pochi minuti, si risveglia finendo però in un loop temporale, che lo condanna a vivere lo stesso giorno e lo stesso combattimento all’infinito… Aiutato dall’agente delle forze speciali Rita Vrataski (Emily Blunt), cercheranno insieme di annientare gli invasori e salvare la Terra.

Il regista Doug Liman è noto per aver diretto i primi due episodi del franchise The Bourne Identity, oltre ad essere il regista del film del 2008 Jumper, e di Fair Game – Caccia alla spia del 2010. Ha anche diretto l’episodio pilota di The O.C.

Fonte

 
 

Edge of Tomorrow: nuovo spot con Tom Cruise

Ecco un nuovo spot di Edge of Tomorrow Senza Domani, film con protagonisti Tom Cruise e Emily Blunt e diretto da Doug Liman.

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Il nuovo trailer interattivo di Edge of Tomorrow Senza Domani è collegato a sette featurette, sottotitolate in italiano che approfondiscono aspetti e personaggi del film.

Edge of Tomorrow Senza DomaniEdge of Tomorrow Senza Domani è basato sull’acclamato romanzo All You Need Is Kill di Hiroshi Sakurazaka. Nel cast del film diretto dal regista Doug Liman, anche Bill Paxton, Kick Gurry, Dragomir Mrsic, Charlotte Riley, Jonas Armstrong e Franz Drameh.

Una razza aliena, i Mimics, ha colpito la Terra, devastando le città e uccidendo milioni di esseri umani. L’unico modo per resistere alla brutalità dell’offensiva aliena è quello di unire le forze e tentare l’impossibile. Il tenente Bill Cage (Tom Cruise), ucciso in pochi minuti, si risveglia finendo però in un loop temporale, che lo condanna a vivere lo stesso giorno e lo stesso combattimento all’infinito… Aiutato dall’agente delle forze speciali Rita Vrataski (Emily Blunt), cercheranno insieme di annientare gli invasori e salvare la Terra.

Il regista Doug Liman è noto per aver diretto i primi due episodi del franchise The Bourne Identity, oltre ad essere il regista del film del 2008 Jumper, e di Fair Game – Caccia alla spia del 2010. Ha anche diretto l’episodio pilota di The O.C.

Fonte: WB