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El Chicano: dal 6 agosto on demand, ecco il trailer

EL CHICANO, diretto da Ben Hernandez Bray (stuntman con una carriera di 25 anni alle spalle) e scritto con Joe Carna (regista e autore di The Grey, Narc, A- Team), sarà disponibile dal 6 agosto (distribuito da Cloud 9 Film) sulle migliori piattaforme digitali: SKY PRIMAFILA, CHILI, RAKUTEN, TIM VISION, APPLE TV, INFINITY TV, GOOGLE PLAY, CG DIGITAL e THE FILM CLUB.

EL CHICANO è un film d’azione old school, un tuffo nella Los Angeles dei latinos, delle gang immersa nei rituali, nei combattimenti e nelle vendette vecchio stile.

Il cast è interamente latino americano; gli interpreti principali sono Raúl Castillo (Quando eravamo Fratelli), Aimee Garcia (Dexter serie TV) e George Lopez.

SINOSSI

Quando al detective del dipartimento della polizia di Los Angeles, Diego Hernandez (interpretato da Raul Castillo), viene assegnata un’indagine su un pericoloso cartello della droga messicano, si scoprono i legami col presunto suicidio di suo fratello e contemporaneamente affiora una lotta in atto per il territorio che sta devastando il suo quartiere. Combattuto tra il dovere di attenersi alle regole e le ricerca della giustizia, Diego fa risorgere la leggenda di El Chicano e innesca una sanguinosa guerra per difendere la sua città e vendicare l’omicidio di suo fratello. 

 
 

El Campo: recensione del film

El Campo

In El Campo Santiago (Leonardo Sbaraglia) ed Elisa (Dolores Fonzi) sono una giovane coppia che decide di trasferirsi in una casa di campagna e concedersi un periodo di tempo lontano dalla frenesia della città e del lavoro. Santiago ed Elisa hanno una bambina di un anno e mezzo, Matilda, che nella nuova abitazione mostra immediatamente di trovarsi a disagio. Di notte, al loro arrivo, la casa si presenta con il decadente fascino di una casa da lungo tempo disabitata. Santiago ne è entusiasta mentre Elisa avverte, senza riuscire a spiegarselo, uno strano senso di inquietudine, destinato a crescere e diventare sempre più opprimente nei giorni seguenti.

Presentato durante lo scorso Festival di Venezia nella sezione collaterale La Settimana Internazionale della Critica, El Campo di Hernan Belon è un thriller psicologico votato al minimalismo, che fa della rarefazione degli spazi e degli accadimenti, nonché della dilatazione dei tempi, la sua cifra stilistica.

El Campo è il racconto di una crisi interiore, quella di una donna, Elisa che sradicata dalla grande città e confinata nella desolazione di una tenuta campestre. Il disagio e la frustrazione della donna diventano sempre più palpabili e finiscono col minare il rapporto con il marito, oltre a mettere in discussione le certezze di Elisa su ciò che può essere considerato reale o meno. A poco a poco, nel momento in cui inizia a percepire la crisi di Elisa e ad esserne coinvolto, Santiago diventa un osservatore ravvicinato attraverso cui lo spettatore dovrebbe vedere e vivere l’interiorità scossa e smarrita della donna.

Il riferimento principale di El Campo pare essere il cinema di Roman Polanski (in modo particolare Rosemary’s Baby e L’inquilino del terzo piano per la presenza di vicini inquietanti e potenzialmente diabolici), con i piani di realtà e di allucinazione che si (con)fondono, rendendo impossibile una lettura certa e univoca di quanto accade sullo schermo.

Il regista argentino Hernan Belon però non è Roman Polanski (e ci mancherebbe!) e gestisce assai male il potenziale narrativo di cui dispone, perdendosi in lungaggini, inutili reiterazioni e cadute di ritmo che fanno di una pellicola di soli ottantacinque minuti una litania arrancante, priva di mordente e poco ispirata. Completamente decentrato a livello di costruzione narrativa, El Campo soffre di una premessa estenuante, tirata inutilmente per le lunghe, priva di tensione (anche solo latente) e capace di tenere desta l’attenzione dello spettatore in attesa della risoluzione. Quando poi la storia sembra entrare nel vivo, tutto si risolve frettolosamente, in maniera pasticciata, superficiale, prevedibile (un costante senso di deja vu permea la pellicola dalla prima all’ultima inquadratura) e assai poco interessante.

Poche idee e ben confuse quindi per Hernan Belon che con El Campo confeziona un prodotto di esiziale mediocrità. Nota di demerito per il pessimo doppiaggio italiano, al limite del dilettantismo.

 
 

El Camino: il trailer ufficiale italiano del film con Aaron Paul

Dopo il primo sguardo a Jesse Pinkman durante i Primetime Emmy Awards, Netflix pubblica il trailer ufficiale di El Camino: il film di Breaking Bad a seguito del post esclusivo di Aaron Paul. L’evento televisivo targato Netflix verrà lanciato a livello globale l’11 ottobre.

EL CAMINO: IL FILM DI BREAKING BAD riunisce i fan della serie con Jesse Pinkman (il vincitore dell’Emmy Aaron Paul). Sulla scia della sua drammatica fuga dalla prigionia, Jesse deve fare i conti con il suo passato per costruire un qualche tipo di futuro. Questo avvincente thriller è stato scritto e diretto da Vince Gilligan, il creatore di Breaking Bad. Il film è prodotto da Mark Johnson, Melissa Bernstein, Charles Newirth, Diane Mercer, Vince Gilligan e Aaron Paul, in associazione con la Sony Pictures Television.

Di recente è stato anche annunciato che Matt Jones e Charles Baker riprenderanno il loro ruoli di Badger e Skinny Pete, gli amici delinquenti di Jesse.

Non è chiaro se Bryan Cranston, che ha interpretato il personaggio principale di Walter White nella serie, apparirà nel film. Mark Johnson, Melissa Bernstein, Charles Newirth, Diane Mercer e Aaron Paul stanno producendo con la Sony Pictures Television.

 
 

El Camino: il trailer del film di Breaking Bad, ecco Aaron Paul

In occasione degli Emmy Awards, è stato diffuso in rete da Netflix il trailer di El Camino, il film di Breaking Bad. Per la prima volta, dopo il teaser, nei video assistiamo al ritorno di Jesse Pinkman (Aaron Paul).

La sinossi ufficiale recita: “Il fuggitivo Jesse Pinkman scappa dai suoi padroni, dalla legge e dal suo passato.”

Come precedentemente riportato, il film è stato scritto e diretto da Vince Gilligan, il creatore di Breaking Bad, e andrà in onda su AMC dopo la sua premiere su Netflix. Durante la sua corsa iniziale, la serie è andata in onda sulla rete via cavo dal 2008 al 2013.

Non è chiaro se Bryan Cranston, che ha interpretato il personaggio principale di Walter White nella serie, apparirà nel film. Mark Johnson, Melissa Bernstein, Charles Newirth, Diane Mercer e Aaron Paul stanno producendo con la Sony Pictures Television.

 
 

El Camino: Aaron Paul parla della possibilità di un sequel

Mancano ormai pochissimi giorni dall’arrivo su Netflix di El Camino, il film sequel di Breaking Bad che racconterà la vita di Jesse Pinkman dopo la fine della quinta e ultima stagione dello show creato da Vince Gilligan e, intervistato dal The Guardian, Aaron Paul ha già affermato che i fan non dovrebbero aspettarsi un sequel della pellicola, almeno in forma episodica per il piccolo schermo, ma che le sue speranze di continuare il viaggio del personaggio sono ancora vive.

Pensavo che avessimo finito quella storia sei anni fa. E ora sono di nuovo nei panni di Jesse” ha detto l’attore, “Il pubblico si era appassionato così tanto e voleva delle risposte…ma non chiedeteci se ci sarà una nuova stagione di Breaking Bad, perché è un sogno irrealizzabile. Abbiamo fatto un film però, tutto su Jesse, e racconta cosa è successo a lui dopo la fine“.

Paul ha poi spiegato come sia più opportuno, in caso, esplorare il futuro di Jesse sotto forma di film sempre su Netflix, la piattaforma dove Breaking Bad è approdata in questi anni e che a sentire la sua star ha contribuito a plasmare una carriera: “L’aggiunta della serie è stato un momento fondamentale della mia vita, che da allora è cambiata.

Vi ricordiamo che la release di El Camino è fissata per l’11 ottobre 2019.

Guarda il trailer di El Camino – Il film di Breaking Bad

Fonte: The Guardian

 
 

EKI Night: le immagini dalla serata evento di presentazione del numero 2

Eki Night

Ecco le foto della Eki Night, l’evento tenutosi all’Orto Botanico di Roma e organizzato da Eki Magazine per presentare il numero 02 della rivista.

Ospite d’onore è stato il DOP Paolo Carnera, che ha raccontato il suo lavoro e il rapporto con registi e artisti delle immagini e della luce. La serata è poi proseguita con un’esibizione dal vivo dei Sinnerman, seguita dalla performance ‘Habitus‘ con Gaia Altucci e Fiamma Rigoni, con le musiche di Niccolò Vannucchi.

A chiudere la serata, il DJ set con Dj Ariannna. Ecco le immagini:

 
 

EKI Night: il programma dell’evento, il 30 giugno all’Orto Botanico di Roma

eki

EKI NIGHT – 30 GIUGNO – ORTO BOTANICO DI ROMA è il primo evento di EKI MAGAZINE dedicato alla luce | H 19-00 – 00.00. Giovedì 30 giugno 2022, dalle ore 19.00 alle ore 00.00, in occasione dell’uscita di EKI MAGAZINE – issue 02 (Sun Light) l’associazione culturale EKI in collaborazione con Circolo Kokè è lieta di invitarvi a celebrare la luce nella splendida location dell’Orto Botanico di Roma, Largo Cristina di Svezia, 23 A – 24.

Sponsor CO IM AP srl, Cinefilos.it
Partner Orto Botanico, hinkypunk studio, Nastro Azzurro Peroni
Food e Drink Welcome to Yam

PROGRAMMA 

19.00 ingresso
19.30 – 20.15 intro by eki team – talk con il direttore della fotografia  Paolo Carnera
21.00 – 22.00 Sinnerman live show
22.15 – 22.30 Habitus, performance w/ Gaia Altucci e Fiamma Rigoni, musiche di Niccolò Vannucchi 22.00 – 00.00 Dj Ariannna 

Lightscapes di Federico Luciano

Light painting, performance w/ Hopeless studio e Softcor 

Costumi e travestimenti brillanti, luminosi, scintillanti, sono i benvenuti! 

Ingresso a pagamento (8 euro) in loco + una birra omaggio Peroni Nastro Azzurro.

Le prime 50 copie di Eki 02 in vendita, in esclusiva, all’evento. 

COS’È EKI

Eki è un magazine d’arte semestrale dedicato a chi ama la luce, ne trae ispirazione, la studia o semplicemente la osserva. La rivista ospita artisti ed esperti provenienti da tutto il mondo e il suo scopo è quello di creare uno spazio per condividere e confrontare molteplici modi di approccio alla luce, attraverso tecniche e idee creative diverse. Ogni numero della rivista è redatto sia in italiano che in inglese e tratterà di un tipo specifico di luce. 

ISSUE 02 – SUN LIGHT

“Ma in mezzo a tutti sta il sole. Chi infatti, in tale bellissimo tempio, metterebbe codesta lampada in un luogo diverso o migliore di quello, donde possa tutto insieme illuminare? “

Niccolò Copernico, De revoutionibus orbium coelestium, 1. I, cap. X

In questa Issue esploreremo le caratteristiche della luce solare, i suoi usi nell’estetica del cinema, della fotografia, della pittura e dell’architettura, ricorrendo al contributo di artisti e artiste di tutti i campi, esperti dotati non soltanto di talento, ma anche e soprattutto di uno sguardo allenato a osservare le diverse condizioni di luminosità.

OSPITI ISSUE 02

Interviste: Ami Vitale, James Nizam, Odile Decq, Roger Deakins, Angela Lane, Carlos Reygadas, 

Open call: Jaleh Sadravi, Matteo Capone, Neerja Chandna Peters, 

Articoli:  Francesco Spagna, Andrea Cattabriga, Nacho Zamora, Stefano Bevacqua, Daniela Sidari, Pasquale Mari, App Soho

PERCHÈ EKI

Eki è la divinità del Sole nel pantheon basco, figli di Ama Lur (Madre Terra), colei al principio di tutto. Ama Lur donò agli uomini la luce di Eki, grazie alla quale riuscirono a liberarsi dalle sofferenze provocate da Gaueko, Dio delle tenebre.

EKI E LA CARTA

EKI nasce nel 2020 ma crede ancora nella carta. Scelta anacronistica? Stiamo vivendo una fase critica nel mondo dell’editoria, correlata alla velocizzazione del mondo che viviamo. In un mondo che va sempre più veloce, vogliamo invitare ad un momento di riflessione, un ritorno alla fisicità e ai gusti sensoriali, come può essere il tatto sulla pagina, l’odore di una rivista.

CHI C’È DIETRO EKI?

Dietro Eki ci sono tre fotografe che hanno incrociato le loro vite al Centro sperimentale di Cinematografia di Roma. Il mondo del cinema, come tanti altri, è sempre stato dominato principalmente da uomini. Abbiamo quindi deciso di impegnarci affinché Eki non escluda mai artiste donne, per garantire visibilità e supporto alle colleghe che sanno creare e costruire narrazioni artistiche significative.

DOVE È POSSIBILE ACQUISTARLA?

EKI ISSUE 02 – SUN LIGHT può essere acquistata sul sito ufficiale al prezzo di 30 euro più spese di spedizione, altrimenti nei punti vendita indicati.  

 
 

Eki Magazine: la rivista indipendente che parla della luce

EKI Magazine

Con l’inizio del nuovo anno vi segnaliamo EKI Magazine, una rivista cartacea indipendente, redatta in italiano e inglese, che parla di Luce, attraverso tecniche e idee creative diverse.  Progettato e guidato da un team di donne lo scopo di EKI è quello di creare uno spazio di condivisione e confronto, ospitando artisti affermati ed emergenti provenienti da tutto il mondo.  Fanno parte del team creativo di EKI, Camilla Cattabriga, Claudia Sicuranza e Eleonora Contessi, tre ragazze fotografe e direttrici della fotografia, diplomate al Centro sperimentale di Cinematografia di Roma.

La rivista ospita artisti ed esperti provenienti da tutto il mondo e il suo scopo è quello di creare uno spazio per condividere e confrontare molteplici modi di approccio alla luce, attraverso tecniche e idee creative diverse. Ogni numero della rivista tratterà di un tipo specifico di luce. Il nome EKI fa riferimento alla divinità del Sole nel pantheon basco, figli di Ama Lur (Madre Terra), colei al principio di tutto. Ama Lur donò agli uomini la luce di Eki, grazie alla quale riuscirono a liberarsi dalle sofferenze provocate da Gaueko, Dio delle tenebre. Eki Magazine è semestrale e il 29 novembre è uscita l’ISSUE01 che affronta il tema della LUCE NOTTURNA. Particolarità della rivista è la Open call a cadenza semestrale che chiama a raccolta tutti i talenti che vogliono proporsi per essere pubblicati con i propri lavori.

ISSUE01

Nella Issue 01 di Eki che ha debuttato il 29 novembre scorso, il magazine indaga le dinamiche di quella luce che brilla là dove vi è solo oscurità. Al centro della narrazione ci sono le luci della luna e delle stelle, dei lampioni e delle insegne luminose, dei neon e dei locali notturni, delle candele e delle abats jour a far da guida all’uomo nelle sue notti buie, e sono proprio queste particolari luci il tema di Eki Issue 01, nel quale, ci auguriamo, potrete trovare un po’ di quella ispirazione che assale gli animi di fronte al cielo stellato, o al chiaro di luna.  In Issue 01 troverete le interviste di Agnès Godard, Manuele Fior, Kari Kola, Lena Sjoberg, Claudio Simonetti e Pietro Palladino. Gli articoli sono curati da Filippo Marzatico, Citta di notte, Lynsey Addario, Lucia Cor. In Open call di questo numero troviamo i lavoro di Anne-Laure Maison, Kerem Asfuroglu e Gundula Blumi.

EKI Issue 01 – Night light può essere acquistata sul sito ufficiale al prezzo di 25 € più spese di spedizione. Dal vivo è possibile trovarlo Modo Infoshop di Bologna, Leporello di Roma, Frab’s di Forlì, LMC Vision di Torino e Fashion Room Bookstore di Firenze. Vi consigliamo vivamente di scoprire al più presto questa preziosa gemma dell’editoria indipendente italiana.

 
 

Eiza Gonzalez: 10 cose che non sai sull’attrice

Eiza Gonzalez film

Amante del mondo dello spettacolo e della recitazione sin da bambina, all’età di otto anni Eiza Gonzalez comincia a frequentare corsi di canto e ballo. Non le ci vuole molto prima di diventare un fenomeno non solo per quanto riguarda il mondo della musica, ma anche quello della recitazione. Grazie ad alcuni ruoli in celebri serie TV e film, la Gonzalez ha infatti ottenuto sempre più popolarità ad Hollywood, arrivando oggi a collaborare con importanti registi e colleghi attori.

Ecco 10 cose che forse non sai di Eiza Gonzalez.

Eiza Gonzalez: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. Nel 2015, l’attrice vive la sua prima vera esperienza cinematografica hollywoodiana, e viene scelta per interpretare un ruolo minore nel film Jem e Le Holograms. In seguito si fa notare recitando nel film Baby Driver – Il genio della fuga (2017), dove è la compagna di Jason Van Horn, interpretato da Jon Hamm. Negli anni successivi, dal 2018 al 2020, Eiza è impegnata con molteplici produzioni internazionale come Benvenuti a Marwen (2018), Fast & Furious – Hobbs & Shaw (2019), Paradise Hills (2019), Alita – Angelo della Battaglia (2019), Bloodshot (2020), Acque buie (2020), I Car a Lot (2020), Godzilla vs. Kong (2021) e Ambulance (2022).

2. È nota anche per alcuni ruoli televisivi. La Gonzàlez viene scelta come protagonista della serie TV Lola, érase una vez, una nuova telenovela messicana andata in onda tra il 2007 e il 2008. In seguito ha recitato per il piccolo schermo nelle soap Una familia de tantas (2008-2009), Verano de amor (2009), Mujeres asesinas (2009), Sueña conmigo (2010-2011) e Amore verdaderos (2012-2013). Ottiene popolarità internazionale grazie alla serie Dal tramonto all’alba – La serie, dove recita dal 2014 al 2016 nei panni di Santánico Pandemonium. Nel 2022 è invece Elodie nella serie Extrapolations.

3. È anche doppiatrice. Oltre ad aver fisicamente recitato in film e serie TV, la Gonzalez si è cimentata anche nel doppiaggio, prestando così la sua sola voce per alcuni personaggi di film d’animazione. Ciò è avvenuto per il film Ortone e il mondo dei chi (2008), I Croods (2013) e Spirit – Il ribelle (2021).

Eiza Gonzalez Baby Driver

Eiza González in Baby Driver

4. È stata suggerita da un regista per questo film. Quando il regista Edgar Wright era alla ricerca degli attori protagonisti per il suo nuovo film Baby Driver – Il genio della fuga, non conosceva ancora la Gonzalez. A suggerirgliela è stato il suo amico Robert Rodriguez, il quale l’aveva diretta in Dal tramonto all’alba – La serie. Trovando che fosse la personalità giusta per il ruolo ideato da Wright, Rodriguez lo convinse ad incontrarla e infine la Gonzalez si rivelò davvero la scelta giusta, vedendosi assegnare la parte.

5. Ha una notevole differenza d’età con il suo partner nel film. L’attrice nel film è strettamente legata al personaggio di Jason Van Horn, di cui è la moglie. L’età dei due personaggi non è mai specificata, ma tra la Gonzalez e Jon Hamm passano ben 19 anni di differenza. Hamm è infatti nato nel 1971, mentre la Gonzalez nel 1990. Per ridurre tale differenza, si è ricorsi al trucco, così da non rendere tanto evidente tale dettaglio.

Eiza Gonzalez in Alita – Angelo della Battaglia

6. Ha interpretato una letale assassina nel film. Nel film Alita – Angelo della Battaglia, la Gonzalez interpreta Nyssiana, una cyborg sadica, subdola e vendicativa che, dopo essersi finta vittima, ingaggia con Alita una battaglia all’ultimo sangue. Per prepararsi a questo ruolo, la Gonzalez si è dovuta allenare duramente già mesi prima delle riprese, al fine di sviluppare il fisico necessario a poter interpretare le complesse scene di lotta. Allo stesso tempo si è dovuta confrontare anche con gli effetti speciali che avrebbero poi caratterizzato la resa finale del suo personaggio sul grande schermo.

Eiza Gonzalez Instagram

Eiza Gonzalez, Timothée Chalamet, Josh Duhamel e gli altri fidanzati

7. Ha avuto diversi fidanzati famosi. La vita sentimentale di Eiza Gonzalez negli anni è stata alquanto movimentata. Dopo il suo flirt, durato ben due anni, con l’imprenditore Pepe Diaz, la bella attrice messicana ha cominciato a frequentare alcuni dei suoi colleghi del mondo dello spettacolo. Conosciuto sul set della serie Dal Tramonto All’Alba, dal 2014 Eiza è stata la compagna ufficiale di D.J. Cotrona fino al 2016, anno nella fine della loro relazione. Nel 2018 sembra invece aver avuto un flirt con l’attore americano Josh Duhamel.

8. Ha avuto una relazione con il protagonista di Chiamami col tuo nome. Nel corso del 2020 la Gonzalez è stata fotografata insieme al celebre attore Timothée Chalamet. I due hanno trascorso le vacanze insieme a giugno di quell’anno e sono stati infatti paparazzati a Cabo San Lucas, in Messico, a bordo di uno yatch, mentre si scambiavano effusioni e baci appassionati. Nell’ottobre del 2020, tuttavia, un loro portavoce ha fatto sapere che i due non erano più una coppia e che il legame tra di loro è durato molto poco.

Eiza Gonzalez è su Instagram

9. Ha un profilo molto seguito. L’attrice ha aperto da alcuni anni un proprio account Instagram che è seguito da qualcosa come 7,5 milioni di persone. La sua bacheca, con oltre cinquecento post, è un’immensa raccolta di foto che la vedono protagonista tra momenti di svago e di lavoro. Numerose sono poi le immagini che la vedono protagonista di eventi di gala o delle premiere dei film in cui ha recitato. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue attività e novità dentro e fuori dal set.

Eiza Gonzalez: età e altezza

10. Eiza Gonzalez è nata il 30 gennaio 1990 a Città del Messico, in Messico. L’attrice e cantante è alta complessivamente 1.73 metri.

Fonte: Wiki, IMDB, Fandom, Vanity Fair

 
 

Eiza González entra nel cast di Hobbs and Shaw

Eiza González, che abbiamo ammirato sul grande schermo in Baby Driver – Il Genio della Fuga, si è unita al cast di Hobbs and Shaw, lo spin-off di Fast and Furious che vede prtoagonisti i presonaggi di Dwayne Johnson e Jason Statham.

Johnson e Statham sono stati rivali nel franchise originale, interpretando Luke Hobbs e Deckard Shaw, ma in questo nuovo film saranno alleati di fronte a circostanze nuove. La chimica tra le due icone action è stata tale, da subito, che già durante la lavorazione dell’ultimo Fast and Furious si parlava di uno spin-off con i due protagonisti, ancora prima che venisse annunciato.

Per quanto riguarda il personaggio di Eiza González, non ci sono ancora dettagli, ma sappaimo che l’attrice era anche in lizza per il ruolo di Catwoman in Gotham City Sirens, prima che il progetto venisse accantonato dalla Warner Bros, in favore di Birds of Prey, attualmente in sviluppo avanzato. Al momento, l’attrice è impegnata sul set di Godzilla vs Kong al fianco di Alexander Skarsgard.

Gotham City Sirens: Eiza González sarà Catwoman?

Nello spin-off vedremo l’agente dei servizi segreti diplomatici Hobbs formare un’improbabile alleanza con uno dei suoi nemici storici, ovvero Shaw. A dirigere lo spin off è stato chiamato David Leitch, che gira il film basandosi sulla sceneggiatura di Chris Morgan. Nel cast del film ci sono Dwayne Johnson, Jason Statham, Vanessa Kirby, Idris Elba, Eiza González e Eddie Marsan.

In una recente intervista, Dwayne Johnson aveva consolidato il suo affetto per la saga, mostrandosi però piuttosto incerto su un suo eventuale ritorno in Fast & Furious 9: Non c’è altro franchise che mi stia più a cuore di questo. Per l’incredibile team ci lavora, per la Universal che è stata un ottimo partner, e per le mie fantastiche colleghe che amo alla follia. Il discorso cambia per i miei colleghi uomini […] Alcuni si comportano da uomini e da veri professionisti, mentre altri no.

Fonte

 
 

Eiza González aveva fatto un’audizione per la Trilogia Sequel di Star Wars: “Non avevo idea di cosa fosse”

Bloodshot sequel
Eiza González in Bloodshot. © 2020 CTMG, Inc. All Rights Reserved.

È stata nello spazio in Il problema dei 3 Corpi e nel futuro in Alita: L’Angelo della Battaglia, ma Eiza González è quasi finita in una galassia lontana lontana. Tuttavia, non si è resa conto del motivo del provino finché non ha incontrato J.J. Abrams di persona. L’attrice ha raccontato a Jesse Tyler Ferguson nel suo podcast “Dinner’s On Me” la sua esperienza di provino per un film misterioso che si è poi rivelato essere “Star Wars: Il Risveglio della Forza“.

All’epoca sconosciuta al di fuori del Messico e senza un agente, un addetto stampa o un manager, Eiza González si presentò al provino senza sapere di cosa si trattasse. Fece tre o quattro provini per la parte prima di firmare un accordo di non divulgazione (di cui non aveva mai sentito parlare) e incontrare il regista. Entrò, incontrò Abrams e improvvisamente si rese conto che stava facendo un provino per la trilogia sequel di Star Wars, allora inedita.

Non aveva mai visto Star Wars, quindi non era sicura di cosa l’aspettasse. González non rivela per quale personaggio si stesse candidando, ma data la cronologia e il numero relativamente esiguo di ruoli femminili in Star Wars, probabilmente si stava candidando per Rey, il ruolo principale che sarebbe poi andato a Daisy Ridley. Sebbene Eiza González non ottenne la parte, poco dopo ottenne il ruolo di Santanico Pandemonium in Dal tramonto all’alba: la serie, lanciando la sua carriera americana.

All’inizio di quest’anno, Eiza González ha recitato nell’avvincente thriller fantascientifico di Flying Lotus Ash, al fianco di Aaron Paul. Attualmente la si può vedere al fianco di John Krasinski e Natalie Portman nel film della Apple Fountain of Youth, che la vede di nuovo insieme al regista di “The Ministry of Ungentlemanly WarfareGuy Ritchie. Prossimamente, un altro film di Ritchie, “In the Grey“, con Henry Cavill e Jake Gyllenhaal. È inoltre prevista la partecipazione alla commedia d’azione “Mike & Nick & Nick & Alice” con Vince Vaughn e James Marsden, e all’attesissimo secondo film di Boots Riley, “I Love Boosters“. All’inizio di quest’anno, ha anticipato l’uscita di quest’ultimo film a Perri Nemiroff di Collider, affermando: “È semplicemente delizioso e assolutamente Boots Riley al suo massimo splendore”.

 
 

Eisenstein in Messico recensione del film di Peter Greenaway

Eisenstein in Messico

Nel 1931 il celebre regista sovietico Sergej Eisenstein, all’apice della sua carriera, si trova in Messico per girare un nuovo film. Lontanissimo dalla rigida dottrina della madrepatria stalinista e in un ambiente eccentrico in cui tutte le inibizioni paiono dissolte, grazie all’auto dell’intrigante guida locale Palomino Canedo il visionario regista passerà gli ultimi dieci giorni della sua permanenza all’insegna di inaspettate scoperte riguardanti il nuovo paese ma anche la propria vita personale e sessuale.

Eisenstein in Messico
Eisenstein in Messico

Pochi registi come Peter Greenaway hanno potuto conservare intatto nel tempo l’epiteto di maestro, e anche in questo caso il visionario autore dipinge un affresco visivo e personale di straordinaria potenza e bellezza, una storia che parte dalle intenzioni di un documentario biografico e sfocia in una vera e propria lezione di tecnica e di sentimento dipinto su celluloide. Dopo gli ultimi due grandi omaggi formali a grandi autori dell’arte illustrata, Greenaway questa volta decide di puntare direttamente al cuore del cinema stesso, e con Eisenstein in Messico riesce finalmente a tramutare in materia brulicante l’omaggio tanto sognato su quello che lui stesso ha definito come il suo grande padre spirituale, a cominciare innanzitutto dalla forte vena sperimentale che lega a filo doppio i due autori. La mimesi Greenaway/Eisenstein è qui più che mai declamata, in primo luogo per i numerosi interventi visivi con cui il film incalza, alternando sapientemente registri differenti, ogni momento saliente, in un affettuoso omaggio che riutilizza non solo soluzioni del cinema sovietico ma soprattutto veri estratti della filmografia esenstaniana. Eisenstein in MessicoPer la prima volta Greenaway sembra essere finalmente riuscito a calibrare con sapienza una narrazione decisamente più lineare e solida rispetto ai suoi estremi esperimenti di videoarte con un gusto estetico che, seppur eclettico come di consueto nella sua poetica, stavolta appare non come elemento fine a sé stesso ma come forte e coerente sostegno ad una storia che mette al centro per prima cosa una fanta-biografia in cui il regista sovietico, interpretato da un espressivo e spumeggiante Elmer Back, viene descritto non come il consueto genio creativo ma come un insicuro bambinone curioso e inesperto, il quale comprende i segreti della sua intima natura grazie ad un guida-amante che funge da mentore e da meccanismo di sblocco.

Greenaway sa ben dosare i vari componenti, impedendo questa volta che la forma prevalga sul contenuto, delineando un cammino simbolico in cui si parte dall’eros e si arriva alla scoperta e al pensiero della morte (thanatos), tema onnipresente e gravante su tutta la pellicola. Eisenstein ha saputo cambiare il linguaggio del cinema, ma nessuno come Greenaway ha saputo descrivere, tra finzione e realtà, come l’esperienza messicana ha cambiato radicalmente la sua vita.

 
 

Eileen: prime foto del thriller con Anne Hathaway e Thomasin McKenzie

Eileen film 2023

Sono state rivelate le prime foto ufficiali dell’imminente adattamento cinematografico del thriller in costume di Ottessa Moshfegh,Eileen, che ci offre il nostro primo sguardo alle star principali Anne Hathaway e Thomasin McKenzie. Il film è stato presentato in anteprima mondiale lo scorso fine settimana al Sundance Film Festival del 2023.

Le foto di Eileen mostrano la chimica tra Hathaway e McKenzie mentre ritraggono i rispettivi ruoli della dottoressa Rebecca St. John ed Eileen, che lavorano insieme in una prigione. Formeranno un improbabile legame che li porterà in qualche modo a essere coinvolti in un crimine scioccante. Guarda le foto di Eileen qui sotto:

 

Eileen, il film

Eileen è diretto da William Oldroyd da una sceneggiatura scritta da Moshfegh e Luke Goebel. Il film è interpretato da Thomasin McKenzie (Jojo Rabbit , Last Night in Soho), Anne Hathaway (Il diavolo veste Prada), Shea Whigham (True Detective), Marin Ireland (The Umbrella Academy) e Owen Teague (The Stand).

Il film segue una strana giovane donna la cui triste vita si estende verso una miseria senza fine“, si legge nella sinossi. “Nella gelida Boston degli anni ’60, Eileen (Thomasin McKenzie) si trascina tra la casa squallida ed emotivamente infestata di suo padre e la prigione dove lavora insieme ai colleghi che l’hanno ostracizzata. Quando una donna ubriaca (Anne Hathaway) si unisce al personale della prigione, Eileen viene rapita. Proprio quando la possibilità di un’amicizia salvifica (o forse più) prende piede e forma un singolare barlume nell’oscurità di Eileen, il suo nuovo confidente la coinvolge in un crimine scioccante che cambia tutto.”

Il film è prodotto da Goebel, Oldroyd, Moshfegh, Anthony Bregman, Stefanie Azpiazu e Peter Cron. I produttori esecutivi sono Farhana Bhula, Ollie Madden, Julia Oh, Gregory Zuk e Jamin O’Brien.

 
 

Eileen: fissata la data di uscita del thriller con Anne Hathaway

Eileen film 2023

NEON ha annunciato ufficialmente l’uscita del prossimo thriller in costume Eileen. Il dramma è interpretato dal premio Oscar Anne Hathaway e Thomasin McKenzie di Last Night in Soho. Dopo la sua prima mondiale al Sundance Film Festival del 2023, il film dovrebbe uscire nelle sale USA selezionate il 1° dicembre, seguito da un’ampia distribuzione l’8 dicembre.

L’uscita nelle sale di Eileen vedrà il debutto del film nello stesso mese di molti altri film di alto profilo. Questi includono la Warner Bros.’ Wonka , Ghostbusters: Afterlife 2 , Aquaman e il regno perduto e Il colore viola.

Di cosa parla Eileen?

Eileen è diretto da William Oldroyd da una sceneggiatura scritta da Moshfegh e Luke Goebel. Il film è interpretato da Thomasin McKenzie (Jojo Rabbit , Last Night in Soho), Anne Hathaway (Il diavolo veste Prada), Shea Whigham (True Detective), Marin Ireland (The Umbrella Academy) e Owen Teague (The Stand).

Il film segue una strana giovane donna la cui triste vita si estende verso una miseria senza fine“, si legge nella sinossi. “Nella gelida Boston degli anni ’60, Eileen (Thomasin McKenzie) si trascina tra la casa squallida ed emotivamente infestata di suo padre e la prigione dove lavora insieme ai colleghi che l’hanno ostracizzata. Quando una donna ubriaca (Anne Hathaway) si unisce al personale della prigione, Eileen viene rapita. Proprio quando la possibilità di un’amicizia salvifica (o forse più) prende piede e forma un singolare barlume nell’oscurità di Eileen, il suo nuovo confidente la coinvolge in un crimine scioccante che cambia tutto.”

Il film è prodotto da Goebel, Oldroyd, Moshfegh, Anthony Bregman, Stefanie Azpiazu e Peter Cron. I produttori esecutivi sono Farhana Bhula, Ollie Madden, Julia Oh, Gregory Zuk e Jamin O’Brien.

 
 

Eiffel: la storia della torre dal 14 febbraio su SKY

Eiffel film 2021

Arriverà in prima tv assoluta lunedì 14 febbraio, il giorno di San Valentino, alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand, Eiffel, il film Sky Original diretto da Martin Bourboulon e scritto da Caroline Bongrand, che racconta la storia di Gustave Eiffel e di come nacque il progetto della torre che cambiò il profilo di Parigi per sempre. La storia di un amore perduto e proibito ricostruita e immaginata sulla base di centinaia di documenti dell’epoca.

Nel cast Romain Duris è Gustave Eiffel, Emma Mackey è Adrianne Bourgès, la donna amata da Gustave e Pierre Deladonchamps interpreta il marito di Adrianne, Antoine De Restac.

La trama di Eiffel

Terminata la collaborazione per la costruzione della Statua della Libertà, l’ingegnere Gustave Eiffel ha raggiunto la celebrità. Il Governo francese preme per convincerlo a progettare qualcosa di spettacolare per l’Esposizione Universale di Parigi del 1889. Mentre elabora il progetto, Eiffel ritrova una misteriosa donna conosciuta in passato. La passione perduta e proibita gli fornisce l’ispirazione per realizzare la torre che cambierà il profilo di Parigi per sempre. Eiffel da Lunedì 14 febbraio in prima tv assoluta alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su N0W e disponibile on demand.

 
 

Eichmann show: 25, 26 e 27 gennaio al cinema

Fu il primo processo ad un criminale nazista celebrato in Israele. Fu il primo processo ripreso dalle telecamere e trasmesso in tv in tutto il mondo (l’80% dei tedeschi ha seguito all’epoca tutte le puntate).  L’allora presidente di Israele, Ben Gurion, accettò la proposta del produttore americano Milton Fruchtman di riprendere con telecamere nascoste le scene e gli interrogatori sul caso Eichmann, il vero “padre” dell’Olocausto, l’uomo che confessò di aver contribuito a uccidere 5 milioni di ebrei.

Eichmann show – nelle sale The Space il 25, 26 e 27 gennaio – è l’appassionante storia di quel processo, celebrato dopo la lunga fuga di Eichmann, catturato dagli israeliani in Argentina nel 1960. La condanna fu “morte per impiccagione” il 31 maggio del 1962.  Un film sulla realizzazione di un film con Martin Freeman nei panni del produttore Milton Frutchtman e Anthony LaPaglia che recita la parte del regista Leo Hurwitz.

Definito il processo del secolo, venne mandato in onda in 37 paesi e per la prima volta i campi di sterminio vennero raccontati in diretta dai protagonisti sopravvissuti ai campi di sterminio. Il film racconta la storia del team di produzione di fronte ad una impresa irripetibile.

Eichmann show è uno dei contributi offerti alle giovani generazioni nell’ambito della “Giornata della memoria”. Il ricordo è dedicato a quel terribile 27 gennaio 1945 quando gli alleati parteciparono alla liberazione di Auschwitz.  

Eichmann show è distribuito da Lucky Red.

 
 

Ehrengard – L’arte della seduzione: la spiegazione del finale del film

Ehrengard - L'arte della seduzione Mikkel Boe Følsgaard

Netflix non ha mai mancato di fornire ai propri abbonati film romantici di ogni tipo e provenienti da ogni parte del mondo, storie capaci di emozionare e regalare una visione spensierata, grazie alla quale potersi riappacificare con il mondo. Solo di recente, titoli come Voglio crederci, Tattiche d’amore 2, Da me o da te, Dalla mia finestra: Al di là del mare o Choose Love, si sono affermati tra i film Netflix più visti sulla piattaforma. A questi si aggiunge ora anche Ehrengard – L’arte della seduzione, che porta gli spettatori in una corte danese del XIX secolo per assistere ad una storia sì ricca di romanticismo ma anche di inganni, tradimenti e perversioni.

Non il classico film romantico, dunque, nonostante molti dei personaggi siano mossi dal sentimento amoroso nelle loro azioni. Come viene qui dimostrato, però, ciò che si fa in nome dell’amore non è sempre è fatto a fin di bene ma può invece manifestare intenzioni tutt’altro che altruistiche e genuine. Diretto da Bille August, regista premiato due volte con la Palma d’Oro al Festival di Cannes (per Pelle alla conquista del mondo e Con le migliori intenzioni), il film è basato sul racconto Ehrengard di Karen Blixen, una delle autrici danesi più celebri di sempre.

La Blixen è infatti meglio conosciuta per il suo romanzo del 1937 La mia Africa, il cui adattamento cinematografico del 1985 – che vinse sette Academy Awards, incluso quello per il miglior film – vede protagonisti Meryl Streep e Robert Redford. Il racconto Ehrengard, in realtà, è stato pubblicato postumo con lo pseudonimo di Blixen Isak Dinesen. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori, ma soprattutto riguardo alcune significative differenze esistenti tra il film e il libro. Infine, si elencheranno anche i passaggi da compiere per vedere il titolo su Netflix.

La trama e il cast di Ehrengard – L’arte della seduzione

Il racconto si svolge all’inizio del XIX secolo nel Granducato di Babenhausen. Qui, la Granduchessa, preoccupata per suo figlio, il principe Lothar, troppo timido e impacciato per conquistare una donna e trovare moglie, ingaggia il ritrattista di corte Cazotte, noto dongiovanni, per insegnargli l’arte della seduzione. Ma quando il pittore incontra Ehrengard, bella e talentuosa damigella d’onore della principessa Ludmilla, ha un colpo di fulmine. Mentre cerca di insegnare al giovane rampollo i segreti del mestiere, prova a metterli egli stesso in atto con Ehrengard, che però non si concede tanto facilmente.

Ehrengard - L'arte della seduzione cast film Netflix

Nel cast del film ritroviamo noti attori danesi come Sidse BabettKnudse, celebre per la serie La corte, nel ruolo della Granduchessa, mentre Mikkel Boe Følsgaard, celebre per il film Royal Affair, è Cazotte, il pittore e seduttore della corte. Fanno poi parte del cast gli attori Emil Aron Dorph nei panni del principe Lothar, Alice Bier Zandén in quelli di Ehrengard e Emilie Kroyer Koppel in quelli della Princessa Ludmilla. Jacob Lohmann interpreta invece Mr. Marbod, cugino della Granduchessa, erede al trono qualora Lothar non si sposasse, mentre Sara-Marie Maltha è sua moglie Mrs. Marbod.

Ehrengard – L’arte della seduzione, la spiegazione del finale

Giunti verso il finale del film, la nuova moglie di Lothar si scopre incinta di 4 mesi. Se il mondo venisse a sapere che Ludmilla è rimasta incinta prima del matrimonio con il principe, l cosa susciterebbe di certo uno scandalo orribile. Quindi, per evitare problemi e tenere tutto nascosto ai Marbod, viene escogitato un piano per tenere nascosti i progressi della gravidanza di Ludmilla e aspettare qualche mese fino alla nascita del bambino per annunciarlo al mondo. Cazotte sfrutta allora questa opportunità per fare da accompagnatore al principe e sua moglie e porta Ehrengard con loro per accudire la principessa incinta.

Questo si rivela essere uno stratagemma tra la duchessa e Cazotte per permettergli di realizzare finalmente un ritratto di Ehrengard, così da far innamorare la damigella di lui. Cazotte realizza dunque il ritratto, ma di nascosto, spiando la donna ogni mattino mentre fa il bagno e poi disegnandola. Tuttavia, invece di trovarlo affascinante come Cazotte si aspettava, Ehrengard lo considera esasperante ed escogita un piano per fargli sapere che non approva i suoi modi intriganti. Alla fine, dunque, Ehrengard non cede al fascino di Cazotte e sceglie invece il suo fidanzato.

Ehrengard - L'arte della seduzione Alice Bier Zandén

La duchessa, naturalmente, non ha mai creduto che Ehrengard avrebbe ceduto al fascino di Cazotte, e ha dunque stipulato con lui un patto secondo il quale, se avesse ottenuto ciò che voleva, sarebbe stato impiegato a corte in modo permanente e avrebbe ottenuto la propria residenza. Tuttavia, qualora non fosse riuscito ad affascinare Ehrengard, avrebbe dovuto giacere con lei. Nel mentre, Ehrengard scopre che il marito della balia ha raccontato a tutti della gravidanza. Marbod, che aspira al trono, lo viene a sapere e progetta di smascherare la famiglia per prendere il potere. Ehrengard, però, escogita un piano, facendo credere che il bambino appena nato è suo e di Cazotte.

Poiché non c’è modo di dimostrare il contrario, Marbod vede sventato il suo piano. Sfortunatamente, anche il fidanzato di Ehrengard, Kurt, finisce coinvolto nell’inganno, decidendo di sfidare Cazotte a duello, con quest’ultimo che finisce con lo spararsi ad un piede. Alla fine, Cazotte non riusce a conquistare Ehrengard, finendo così con il dover andare a letto con la duchessa secondo la scommessa che avevano fatto. Cazotte, apparentemente molto affascinante, si svela così essere un manipolatore voyeuristico che non pensava che le donne potessero avere la possibilità di dire no alle sue proposte, potendo così ottenere chi voleva. Alla fine, però, scopre che così non è.

Il trailer di Ehrengard – L’arte della seduzione e come vederlo su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Ehrengard – L’arte della seduzione unicamente grazie alla sua presenza nel catalogo di Netflix, dove attualmente è al 2° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di accedere al catalogo e di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nella piattaforma.

Fonti: IMDb, Netflix

 
 

Egon Schiele: il trailer del film diretto da Dieter Berner

Uno degli artisti più controversi e trasgressivi di sempre in un film evento da non perdere, al cinema il 27-28-29 novembre. “Egon Schiele” di Dieter Berner è distribuito dalla Draka Distribution di Corrado Azzollini in collaborazione con Twelve Entertainment.

Di seguito il trailer del film:

Pupillo di Gustav Klimt, Egon Schiele, di cui ricorrerà il centenario della morte nel 2018, è stato l’esponente di punta del primo espressionismo viennese. Un fascino conturbante avvolge la sua breve vita. Caratterizzato da un talento precoce, morto all’età di 28 anni, ha lasciato una produzione impressionante tra dipinti a olio, acquerelli e disegni.

Giovane, seduttore, provocatorio e affascinante, agli inizi del XX secolo, Schiele, interpretato sul grande schermo dal talentuoso Noah Saavedra, è tra gli artisti più controversi di Vienna. La sua arte è ispirata da figure femminili affascinanti e disinibite, in un’epoca che sta volgendo al termine con l’avvento della Grande guerra. Due donne in particolare condizioneranno davvero la sua vita e la sua espressione artistica. Sua sorella e sua prima musa, Gerti, e la diciassettenne Wally, forse l’unico vero grande amore della sua vita, immortalata nel celebre dipinto “La morte e la fanciulla” esposto al Leopold Museum di Vienna.

Mentre i dipinti di Schiele creano scandalo nella società viennese, portando l’artista anche in tribunale con l’accusa di abuso su una minorenne e di “pornografia”, collezionisti lungimiranti e artisti tra i più acclamati come Gustav Klimt, iniziano a riconoscere l’eccezionale valore della provocatoria e tormentata arte di Shiele. Quando lo scoppio della prima guerra mondiale minaccerà la sua ricerca e libertà artistica, Schiele sceglierà di sacrificare alla sua arte, l’amore e la vita stessa, facendo del dolore e del suo disagio esistenziale la cifra stilistica che lo consacrerà tra i maggiori interpreti dell’Espressionismo.

Ispirato al romanzo “Tod und Mädchen: Egon Schiele und die Frauen” di Hilde Berger, “Egon Schiele” è scritto da Hilde Berger con Dieter Berner ed è prodotto con il supporto di Film Fund Luxembourg, Austrian Film Institute, Vienna Film Fund, FISA – Film Industry Support Austria, Eurimages, Lower Austria, in collaborazione con ORF Film/Television-Agreement. In Italia è distribuito da Draka Distribution in collaborazione con Twelve Entertainment come evento speciale al cinema il 27-28-29 novembre.

Dal 20 al 30 novembre “Egon Schiele” sarà presentato per Cineteca italiana a Milano allo Spazio Oberdan.

Fonte: Draka Distribution

 
 

Ego è davvero un Celestiale? La risposta dello sceneggiatore di Eternals

Guardiani della Galassia ha introdotto per la prima volta il concetto di Celestiale nel Marvel Cinematic Universe, mentre nel sequel è stato rivelato che il padre di Star-Lord, ossia Ego il Pianeta Vivente, era proprio uno di questi esseri simili a delle divinità. Nei fumetti, però, Ego non è mai stato un Celestiale, quindi gli eventi di Eternals hanno ulteriormente messo in discussione la storia del personaggio interpretato nel MCU da Kurt Russell.

Nel film di Chloé Zhao, apprendiamo che i Celestiali non hanno una forma umana, quindi ciò non si allinea con quello che sappiamo invece su Ego, cosa che è stata riconosciuta anche dal co-sceneggiatore di Eternals Kaz Firpo in una recente intervista con The Direct.

“Ne abbiamo parlato a lungo, ma è una di quelle cose su cui penso che forse Guardiani della Galassia Vol. 3 avrà qualcosa da dire”, ha anticipato lo sceneggiatore. “Ego è un personaggio davvero affascinante, che stia mentendo o meno, questa è una bella domanda…”

“Ora il pubblico ha visto i Celestiali nel nostro film… cosa sono, di cosa sono capaci, il fatto che sono grandi veramente come pianeti, danno vita a soli e sono divinità spaziali immortali, anche più dei nostri piccoli dei immortali dello spazio”, continua Firpo. “Penso che sarà qualcosa che continueremo ad esplorare ancora un po’.”

Confermando poi che gli Eterni non sono a conoscenza dell’esistenza di Ego, ha aggiunto: “Era un impostore? Non lo so, ma sono entusiasta di vedere Guardiani 3 di James Gunn tanto quanto voi.”

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

 
 

Eggshell di Ryan William Harris vince il Premio Marta Marzotto

Eggshell Premio Marta Marzotto

Si conclude giovedì 9 giugno alla Casa del Cinema la prima edizione del Premio Marta Marzotto riservato ai cortometraggi di giovani cineasti. Ideato e promosso da Diamante Marzotto, il Premio è stato concepito per celebrare una donna che ha profuso impegno, passione e generosità nella scoperta e nella valorizzazione dei giovani talenti.

Una scelta difficile per la qualità e la quantità delle opere pervenute dall’Italia e dall’estero che sono state visionate dalla giuria del Premio composta da Laura Delli Colli, Presidente del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, Andrea Purgatori giornalista, sceneggiatore e saggista e dal regista, sceneggiatore e produttore Marco Risi.

Tre sono i cortometraggi che verranno premiati, selezionati dalla giuria che ha operato una valutazione sulla base dello storytelling, del valore civile, dello stile narrativo, dell’originalità ma anche del coraggio e della capacità di raccontare storie emozionanti.

Il podio all’intenso e drammatico Eggshell di Ryan William Harris (Sayonara Film), un racconto appassionante che affronta la delicata tematica del bullismo e rivela l’attenzione al sociale, una delle linee guida del premio.

La vita di Joey è un alternarsi tra il fantastico mondo infantile e la difficile realtà della periferia irlandese. Dopo essersi creato un guscio alimentato dalla fantasia per proteggersi dalle problematiche familiari, Joey è costretto ad affrontare prematuramente il transito verso l’età adulta.

Al secondo posto Illusione di Lorenzo Quagliozzi (Sayonara Film), che svela sogni e speranze di una concertista greca di origini italiane che negli anni ’50 incrocia a Trieste l’amore della sua vita. Con lui si trasferisce negli Stati Uniti, dove andrà incontro ad un inaspettato destino.

Tra i riconoscimenti assegnati, c’è infine una menzione speciale per Notte Romana – Storia d’amore e di coltello di Valerio Ferrara, prodotto dal centro Sperimentale di Cinematografia, già vincitore Premio/Menzione FEDIC Miglior Corto, premio collaterale e ufficiale della 78° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Una storia d’amore impossibile tra un ragazzo borghese e una ragazza dell’estrema periferia, una passione nata d’estate e finita bruscamente in una calda notte d’inverno. Il giovane regista ha recentemente trionfato al Festival di Cannes con Il Barbiere Complottistaprimo premio nella sezione La Cinef riservata a studenti di cinema – una selezione di 16 film scelti fra 1.528 candidati provenienti da 378 scuole di cinema nel mondo.

I tre registi, che testimoniano una notevole sensibilità nel perseguire percorsi artistici personali, riceveranno dalla Presidente Diamante Marzotto un premio in denaro del valore di € 3.000, 2.000 e 1.000 dal primo al terzo classificato, e una creazione artistica di Gambaro & Tagliapietra, la raffinata azienda di Murano nota a livello internazionale per la produzione di oggettistica in vetro artistico, da piccoli e grandi capolavori a veri e propri manufatti da collezione.

 
 

Effie Gray: trailer del film con Dakota Fanning e Emma Thompson

Ecco il primo trailer di Effie Gray, il nuovo dramma in costume che vede protagonisti Dakota Fanning, Emma Thompson, Tom Sturridge, David Suchet, Julie Walters, Greg Wise, Claudia Cardinale, Robbie Coltrane, James Fox e Derek Jacobi.

Effie GrayScritto dalla stessa Emma Thompson, Effie Gray esplora la scandalosa relazione tra l’artista vittoriano John Ruskin e Effie, la sua moglie adolescente. Dopo il matrimonio alla tenera età di 19 anni, Effie capisce subito che il suo matrimonio è una farsa, quando Ruskin rifiuta di consumare. Rifiutata negli afetti più intimi la giovane donna trova consolazione nel giovane artista John Everett Millais. Disperata perchè vuole essere libera dal matrimonio con il suo anaffettivo sposo, Effie affronta un cambiamento nella propria vita e diventa una delle prime donna nella storia a cercare di ottenere il divorzio da un marito ‘inadempiente’.

Diretto da Richard Laxton, Effie Gray arriverà neicinema UK il 10 ottobre, mentre non se ne conosce ancora la data d’uscita USA e italiana.

Fonte: CS

 
 

Effie Gray: nuovo trailer del film con Dakota Fanning

Ecco il nuovo trailer di Effie Gray, il nuovo dramma in costume che vede protagonisti Dakota Fanning, Emma Thompson, Tom Sturridge, David Suchet, Julie Walters, Greg Wise, Claudia Cardinale, Robbie Coltrane, James Fox e Derek Jacobi.

Scritto dalla stessa Emma Thompson, Effie Gray esplora la scandalosa relazione tra l’artista vittoriano John Ruskin e Effie, la sua moglie adolescente. Dopo il matrimonio alla tenera età di 19 anni, Effie capisce subito che il suo matrimonio è una farsa, quando Ruskin rifiuta di consumare. Rifiutata negli afetti più intimi la giovane donna trova consolazione nel giovane artista John Everett Millais. Disperata perchè vuole essere libera dal matrimonio con il suo anaffettivo sposo, Effie affronta un cambiamento nella propria vita e diventa una delle prime donna nella storia a cercare di ottenere il divorzio da un marito ‘inadempiente’.

Diretto da Richard Laxton, Effie Gray arriverà neicinema UK il 10 ottobre, mentre non se ne conosce ancora la data d’uscita USA e italiana.

Fonte

 
 

Effetto Vertigo: un supercut di otto minuti

effetto vertigoAd inventarlo fu quel genio di Alfred Hitchcock, che nel suo film più riuscito (secondo alcuni il più bello della storia del cinema) adottò una tecnica meccanica per dare l’impressione delle vertigini, e per far condividere allo spettatore le stesse sensazioni di smarrimento che colpiscono Scottie (James Stewart) quando si trova in punti molto alti. Il film è ovviamente La Donna che Visse due Volte (Vertigo, 1958), capolavoro assoluto del cinema di Mastro Alfred e dell’intera storia del cinema. L’effetto viene realizzato combinando un movimento su dolly indietro e uno zoom in avanti, o viceversa (dolly in avanti e zoom all’indietro), tanto che in origine l’effetto è chiamato appunto “dolly zoom”. Ma ben presto si passò a chiamarlo “effetto Vertigo”, in omaggio al film in cui era stato inaugurato.

Adesso il montatore Vashi Nedomansky ha messo insieme tutte le più grandi scene della storia del cinema (secondo lui) che presentano proprio l’utilizzo di questa tecnica, compreso il capolavoro di Hitchcock. Quello che avvertiamo è la chiara sensazione che l’effetto, nato per “farci entrare nella testa di una persona che soffre di vertigini”, è straordinariamente efficace per aumentare il pathos di certe scene e per dare quel senso di inquietudine, denomunatore comune di tutto il cinema di Alfred Hitchcock.

Ecco il video che ha per colonna sonora, ovviamente, la disturbante traccia “Prelude and Rooftop” dalla colonna sonora originale di Vertigo – La Donna che Visse due Volte, composta da Bernard Herrmann.

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Fonte: indiewire

 
 

Effetto notte: recensione del film François Truffaut

Effetto notte è il film culto del 1973 di François Truffaut con protagonista Jacqueline Bisset, Jean-Pierre Léaud, Jean-Pierre Aumont, Valentina Cortese, François Truffaut, Nathalie Baye.

  • Anno: 1973
  • Regia: François Truffaut
  • Cast: Jacqueline Bisset, Jean-Pierre Léaud, Jean-Pierre Aumont, Valentina Cortese, François Truffaut, Nathalie Baye

Considerato uno dei migliori film di sempre, il capolavoro di Truffaut è una pellicola che si presta ad innumerevoli letture ed un’opera complessa capace di intrattenere, istruire, incuriosire ed emozionare allo stesso tempo. Effetto Notte porta sullo schermo le avventure e disavventure di un regista, Ferrand (interpretato dallo stesso Truffaut) e della sua troupe, durante le riprese di un film di produzione americana girato negli studios Victorine di Nizza: Vi presento Pamela.

Effetto Notte

Questo “film nel film”, però, non è che un espediente che permette a Truffaut di rivelare ogni inganno del linguaggio cinematografico e, al contempo, di scandagliare le situazioni personali di chi il cinema lo fa e lo vive quotidianamente. La trama di Effetto Notte, infatti, segue semplicemente il corso degli eventi e degli imprevisti che possono accadere durante le riprese di un lungometraggio: le crisi degli attori, le pressioni dei produttori, le innumerevoli scelte che deve compiere il regista, le vicende amorose che si intrecciano a quelle lavorative. Una coralità di situazioni differenti, tutte unite da un solo obiettivo: finire le riprese.

L’opera però, nonostante parta dal desiderio di Truffaut di mostrare al pubblico cosa si cela dietro alla creazione di un film, è ben lontana dall’essere una semplice spiegazione delle difficoltà nascoste dietro ogni singolo fotogramma. Essa, infatti, è talmente pregna di rimandi ad altre opere e di citazioni più o meno esplicite di altri film, da poter essere considerata una vera e propria dichiarazione d’Amore alla settima Arte. Il grande cineasta francese, interpretando il ruolo del regista anche nella finzione, crea un personaggio che è il suo doppio, dimostrando di non esistere se non in un connubio quasi simbiotico con il suo cinema.

Inoltre, attraverso Ferrand, Truffaut può contemporaneamente dirigere e commentare il suo lavoro, può sia svelare alcune dinamiche fasulle del cinema hollywoodiano, sia rendere omaggio ad alcuni grandi della settima arte; può ricorrere all’effetto notte del titolo, così come all’uso del piano sequenza nelle digressioni oniriche in cui viene ricordato Quarto Potere di Orson Welles.

Ciò che rende l’opera del regista veramente grande, però, è il suo carattere universale e il contatto che ricerca da subito con lo spettatore. Infatti, pur strizzando l’occhio ai cinefili, Effetto Notte si rivolge ad un pubblico ampio, indifferenziato. Il regista non vuole escludere nessuno dalla bellezza dello spettacolo e quindi, dopo aver condotto il fruitore nella cornice adatta ad una corretta lettura del film, egli lascia che il fascino delle immagini prenda il sopravvento e che si compia il meccanismo di identificazione e di sospensione dell’incredulità, tipico del cinema classico. Tale scelta, apparentemente innocua, non solo non passa inosservata, ma diventa la causa della rottura definitiva tra Truffaut e un altro esponente della Nouvelle Vague, Jean-Luc Godard. Quest’ultimo, infatti, dopo aver visto Effetto Notte, chiude con una lettera ogni rapporto con il collega, considerando questo film la prova tangibile di una virata di Truffaut verso il cinema borghese e un vero tradimento nei confronti del cinema politico e di sperimentazione. Presentato fuori concorso al 26° festival di Cannes nel 1973 e insignito del Premio Oscar come miglior film straniero nel 1974, Effetto Notte, al di là dei gusti personali, meriterebbe un posto d’onore in ogni cineteca.

 
 

Effetto Domino arriva su Sky Cinema Drama dal 24 Marzo

Effetto Domino film 2019

Effetto Domino, film di Alessandro Rossetto presentato al Festival di Venezia nel 2019 e vincitore del premio del pubblico e premio della giuria al Festival di Annecy 2019, arriva su Sky Cinema Drama HD (308) il 24 Marzo 2021, alle ore 21.00.

Effetto Domino è una produzione JOLEFILM con RAI CINEMA; realizzato con il supporto di CREATIVE EUROPE PROGRAMME – MEDIA of European Union; con il contributo di IDM SÜDTIROL ALTO ADIGE; con il contributo di POR – FESR/REGIONE DEL VENETO; con il supporto di Ministero per i Beni e le Attività Culturali – MiBAC Direzione Generale Cinema; è liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Romolo Bugaro.

Effetto Domino: la trama

Effetto Domino è ambientato in una cittadina termale del nord est italiano. Qui un impresario edile insieme al suo fidato geometra danno vita a un ambizioso progetto: convertire grandi alberghi abbandonati in residenze di lusso per pensionati facoltosi provenienti da ogni parte del mondo. Un sogno globalizzato che cambia faccia alla città e allo stesso tempo permette agli anziani di spendere i loro ultimi anni in paradisi in cui godersi l’ultimo pezzo di vita, piuttosto che rinchiudersi in fredde cliniche dove attendere la morte. Un business della vecchiaia che qualcuno, più potente e visionario di questi piccoli imprenditori, fa suo qui dall’altra parte del pianeta, permettendo a queste vite stanche e fiacche di allungarsi all’infinito. Quando il sostegno finanziario delle banche all’impresario edile improvvisamente viene meno, quello che si scatena è un effetto domino nella vita di chi sperava solo di arricchirsi, non consapevole di quel piano più alto e lontano di chi vede ormai il profitto venire da corpi che non muoiono.

Effetto Domino: il trailer

 
 

Effetti visivi digitali: Man of Steel, Divergent e Elysium [Video]

Spesso sono invisibili, non si notano e molto spesso invece sono più presenti di quanto non sembri. Come ogni elemento sono fondamentali per la resa di alcuni film, in particolare quelli con ambientazioni fantascientifiche come Man of Steel, Divergent e Elysium. Ebbene ecco tre video divertenti che ci mostra il lavoro sugli effetti visivi digitali (VFX) in ognuno di questi titolo recenti.

LEGGI ANCHE: The Lego Movie: parodia de L’Uomo d’Acciaio nel trailer 3

http://youtu.be/sGL7ElCSi9c

http://youtu.be/VRMEaXpQYpA

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http://youtu.be/9K-gDy4l7MA

Effetti visivi digitaliMan of Steel: Diretto da Zach Snyder (300) e prodotto da Christopher Nolan (Il Cavaliere Oscuro), arriva in versione Home Video L’uomo d’Acciaio, il nuovo adattamento cinematografico, dall’approccio completamente innovativo, della storia del supereroe più iconico di sempre! Con un cast di primissima qualità, tra cui Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman e Russel Crowe in quello di Zor-El, la pellicola sarà disponibile nei formati Alta Definizione Blu-Ray, Blu-Ray 3D e DVD. Oltre alla spettacolarità del film, colmo di azione e combattimenti mozzafiato, tutte le versioni sono arricchite da oltre 1 ora di imperdibili contenuti speciali, tra cui l’evoluzione dei personaggi in questa nuova versione della storia di Superman e un approfondimento sulla tecnologia e le armi del pianeta Krypton.

Elysium è diretto dal regista (pupillo di Peter Jackson e autore di Dristict 9) Neill Blomkamp e comprende nel cast oltre al protagonista Matt Damon anche Jodie Foster, Sharlto Copley, William Fichtner, Alice Braga e Diego Luna. Fanno parte del cast anche gli attori Adrian Holmes,  Carly Pope, , Faran Tahir,  Jose Pablo Cantillo,, Maxwell Perry Cotton, Michael Shanks, Ona Grauer,  Talisa Soto, Terry Chen, Wagner Moura.

Trama: Nell’anno 2159, esistono due classi di persone: i ricchi abitanti che vivono in una stazione spaziale immacolata, chiamata Elysium, e gli altri, che vivono su una terra sovrappopolata e in rovine. Il segretario Rhodes (Jodie Foster) è un duro ufficiale governativo che non si fermerebbe davanti a nulla pur di imporre le leggi anti-immigrazione e preservare lo stile di vita lussuoso dei cittadini di Elysium. Ciò non impedisce agli abitanti della terra di tentare di entrare, con ogni mezzo necessario. Quando lo sfortunato Max (Matt Damon) viene messo all’angolo, accetta di partecipare a una missione impossibile che, se avesse successo, non solo salverebbe la sua vita, ma potrebbe portare uguaglianza tra questi mondi opposti.

 
 

Effetti collaterali: trama, cast e curiosità sul film con Jude Law

Effetti collaterali film

Regista tra i più variegati in quanto a filmografia realizzata, Steven Soderbergh ha negli anni dato vita a film estremamente diversi tanto per forma quanto per genere. Passando infatti da Contagion a La truffa dei Logan, da Unsane a Panama Papers, egli ha raccontato sempre storie diverse, ognuna con le sue personalissime particolarità. Nel 2013 si è cimentato alla regia di un classico thriller, intitolato Effetti collaterali, la cui storia ruota intorno ad un misterioso omicidio e un altrettanto misterioso farmaco. Per quanto oggi Soderbergh continui ad essere particolarmente prolifico nel panorama cinematografico, proprio questo film era inizialmente stato annunciato come il suo ultimo.

Nel realizzarlo il regista si era dichiarato mosso dall’ispirazione verso i grandi classici del genere, in particolar modo per i film di Alfred Hitchcock. Particolare debito è però anche quello nei confronti di Attrazione fatale, cult del 1987, il cui rapporto tra i due coniugi protagonisti è ripreso e rielaborato anche in Effetti collaterali. Ne è così nato un film di particolare fascino, ricco di colpi di scena e interpretazioni di alto livello. Come suo solito, infatti, il regista premio Oscar si è circondato di alcuni tra i più noti attori di Hollywood, tra nuovi e abituali collaboratori. Presentato in competizione al Festival di Berlino, il film è stato accolto in modo molto positivo dalla critica, ottenendo anche un buon riscontro economico.

A fronte di un budget di circa 30 milioni, Effetti collaterali è infatti arrivato ad un guadagno al box office di circa 67. Ancora oggi è indicato come uno dei film più apprezzati del regista, capace di adattare il genere ai propri interessi e al proprio volere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Effetti collaterali: la trama del film

Protagonista del film è la giovane Emily Taylor, la quale da tempo attende il rilascio dal carcere dell’amato Martin, condannato per via di una truffa con l’Insider Trading. Quando però il marito torna a casa, la moglie, anziché provare una felicità sconfinata per il nido ricostituito, cede ad una fortissima depressione che, in breve tempo, la conduce ad un tale stato di sconforto da tentare il suicidio con la sua auto. Sopravvissuta all’impatto miracolosamente illesa, la protagonista si affida quindi alle cure di un noto psichiatra, Jonathan Banks, che, dopo un confronto con la precedente analista di Emily, Victoria Siebert, prescrive alla paziente degli antidepressivi.

Gli psicofarmaci, però, nonostante facciano tornare la ragazza ad uno stato di normalità momentanea, provocano degli inaspettati e pericolosi effetti collaterali, che travolgono le vite di Emily, dei suoi amati e soprattutto di Banks. Nel momento in cui, in preda al sonnambulismo, la giovane uccide suo marito, lo psichiatra si troverà al centro di una vera e propria tempesta. A lui spetterà determinare la responsabilità dell’accaduto, con tutti i sospetti pronti a ricadere sul farmaco da lui prescritto, l’Ablixa. Avrà infatti inizio un processo mediatico dal quale sarà difficile uscire indenni.

Effetti collaterali cast

Effetti collaterali: il cast del film

Come già anticipato, anche per questo suo film Soderbergh si è avvalso della collaborazione di alcuni noti interpreti, a partire dalla candidata all’Oscar Rooney Mara. È lei ad interpretare il ruolo di Emily Taylor, un personaggio per il quale ha rinunciato a recitare nell’acclamato Zero Dark Thirty. Originariamente, però, la parte era stata affidata all’attrice Blake Lively, ma a causa di contrasti con la produzione questa abbandonò il progetto. Un’altra candidata era stata Lindsay Lohan, che il regista sottopose a più provini. Anche per lei furono i contrasti con i produttori a non favorire il suo ingresso nel cast. Mara ha in seguito rivelato di non aver avuto problemi con le proprie scene di nudo, a patto che queste risultino funzionali alla storia e non gratuite.

Nei panni del dottor Jonathan Banks vi è invece l’attore Jude Law. Questi ha in seguito raccontato di essersi sentito particolarmente insicuro nell’interpretarlo. Era infatti la prima volta che, da marito e padre, dava vita ad un personaggio che a sua volta era tale. Inoltre, per lui era il primo ruolo dopo tempo in cui si è trovato a parlare senza l’utilizzo di particolari accenti, né trucchi o acconciature diverse dalla sua solita. Ad interpretare sua moglie, Deirdre Bank, è l’attrice Vinessa Shaw. Catherine Zeta Jones, che aveva già collaborato con il regista, interpreta invece l’analista Victoria Siebert. Per il ruolo di Martin, il marito di Emily, il regista ha scelto Channing Tatum, con il quale aveva già lavorato in Magic Mike. Originariamente però, per tale ruolo era stato considerato l’attore e cantante Justin Timberlake.

Effetti collaterali: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Effetti collaterali grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 25 maggio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

 
 

Effetti Collaterali: recensione del film di Steven Soderbergh

Effetti Collaterali

Arrivala al cinema distribuito da M2 Pictures Effetti Collaterali, il nuovo film dell’acclamato regista Steven Soderbergh e con protagonisti Rooney Mara, Channing Tatum, Jude Law, Catherine Zeta-Jones, Vinessa Shaw.

In Effetti Collaterali Emily (Rooney Mara), Penelope contemporanea, attende da un lustro il rilascio dell’amato Martin (Channing Tatum), ricchissimo compagno condannato al carcere per Insider Trading. Quando però il marito torna a casa, la moglie, anziché provare una felicità sconfinata per il nido ricostituito, cede ad una fortissima depressione che, in breve tempo, la conduce ad un tale stato di sconforto da tentare il suicidio con la sua auto.

Sopravvissuta all’impatto miracolosamente illesa, la protagonista si affida quindi alle cure di un noto psichiatra, Jonathan Banks (Jude Law), che, dopo un confronto con la precedente analista di Emily, Victoria Siebert (Catherine Zeta-Jones), prescrive alla paziente degli antidepressivi. Gli psicofarmaci, però, nonostante facciano tornare la ragazza ad uno stato di normalità momentanea, provocano degli inaspettati e pericolosi effetti collaterali, che travolgono le vite di Emily, dei suoi amati e soprattutto di Banks.

I soli a non restare travolti da nulla sono invece gli spettatori, che, dopo la visione del film, rischiano di avere come unico effetto collaterale un po’ di sonnolenza. La confezione di Effetti Collaterali, ultimo lavoro di Steven Soderbergh, nonostante si presenti ineccepibile, visivamente interessante e curata fin nell’ultimo dettaglio, resta una scatola vuota.

Il thriller è solo accennato, i moventi che dovrebbero portare i personaggi ad agire sono pretestuosi e deboli, l’analisi e la critica alla società americana, depressa e dipendente da psicofarmaci, non toccano quasi la sensibilità dello spettatore, poiché sondati non con la grazia del regista ma con la freddezza del chirurgo.

Anche nel trattare le patologie della mente umana, territorio oscuro e misterioso per eccellenza da cui il cinema ha tratto innumerevoli spunti realizzando capolavori come Psycho o Shutter Island (solo per citare due titoli molto noti), Soderbergh non riesce ad essere meno patinato di una copertina di Vogue. Scivolando leggero sulle brutture del mondo grazie ad inquadrature perfette, angolazioni ricercate, panoramiche a rallentatore e soggettive spiazzanti, il regista rischia ad ogni passo di cadere, vittima del proprio perfezionismo.

Questo tratto distintivo, unito alla sceneggiatura non del tutto convincente di Scott Z. Burns, contribuisce a fare di Effetti Collaterali un film poco incisivo e poco emozionante. Una nota di merito, però, va certamente all’ottima interpretazione di Jude Law nei panni dello psichiatra detective e alla scelta non convenzionale di accompagnare le scene più forti con musiche minimal. Decisamente un film per chi, alla suspence, preferisce l’apparente bellezza senza nei. Nelle sale dal 1° Maggio.

 
 

EFA: L’arte della felicità trai nominati per il miglior film d’animazione

L'arte della felicità

L'arte della felicitàL’European Film Academy ha nominato i tre film d’animazione che concorreranno al premio per il miglior film d’animazione europeo. E’ con orgoglio che sottoliniamo che nel terzetto di nominati compare anche L’arte della Felicità, film italiano diretto da Alessandro Rak.

La commissione che ha stabilito i nominati è formata da Marek Rozenbaum produttore (Israele), Roberto Cicutto produttore (Italia), Doris Cleven (Director Anima, Belgio) Wolfgang Spindler (giornalista, Euronews, Francia) e Caroline Cor (CNC, Francia).

Ecco i tre film:

JACK AND THE CUCKOO CLOCK HEART

France/Belgium, 93 min

WRITTEN & DIRECTED BY: Mathias Malzieu & Stéphane Berla

ANIMATION: Nicolette Ceccoli, Stéphane Martinez & Robert Cepo

MINUSCULE – VALLEY OF THE LOST ANTS

France/Belgium, 88 min

WRITTEN & DIRECTED BY: Thomas Szabo & Hélène Giraud

L’ARTE DELLA FELICITÁ

Italy, 84 min

DIRECTED BY: Alessandro Rak

WRITTEN BY: Alessandro Rak & Luciano Stella

ANIMATION: Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Dario Sansone, Marino Guarnieri, Annarita Calligaris, Ivana Verze, Laura Sammati, Antonia Emanuela Angrisani, Corrado Piscitelli, Flavio Di Biase, Giorgio Siravo, Sergio   Chimenti, Ilaria Jones, Antonio Funaro, Danilo Florio, Mirko Prota, Alberto Panico, Paolo Acampora & Marco Iannaccone.

Gli oltre 3000 membri dell’EFA decreteranno il vincitore. I premi verranno assegnati il prossimo 13 dicembre.

 
 

EFA young audience award: Alice nella città organizza l’evento per il terzo anno

EFA young audience award

Domenica 5 maggio Alice nella città organizzerà per il terzo anno consecutivo l’edizione dell’EFA Young Audience Award a Roma presso il Cinema Lux proseguendo la collaborazione di successo con il circuito European Film Award.

L’EFA Young Audience Award è un progetto che ogni anno presenta in varie città d’Europa tre film europei pensati per un pubblico di ragazzi tra gli 11 e i 14 anni. Un modo per promuovere tra i ragazzi i film europei di qualità che spesso non arrivano in sala. L’edizione 2019 ha raggiunto il record di ben 56 città coinvolte in 35 Paesi.

Durante l’evento, una giuria di 60 ragazzi selezionata da Alice nella città ad Aprile  e composta da ragazzi tra gli 11 e i 14 anni si riunirà per vedere i 3 film europei nominati dal comitato internazionale rappresentativo dell’EFA Board Members (del quale è parte Fabia Bettini Direttore Artistico di Alice nella Città), per poi discuterne insieme, votare e decretare così il vincitore insieme alle giurie degli altri Paesi partecipanti.

I tre titoli di quest’ anno sono: Los Bando, il road movie scandinavo  di Christian Lo che  sarà introdotto dalla giornalista Michela Greco; la coproduzione anglo-svedese Old boys di Toby MacDonald, una storia di crescita ispirata a Cyrano de Bergerac introdotto dalla giornalista e critica Emanuela Genovese; ed infine il lungometraggio belga Fight Girl di Johan Timmers, una storia di riscatto e crescita attraverso lo sport presentato dalla giornalista Ilaria Ravarino.

Queste giornaliste saranno di supporto ai giovani giurati sia con un’introduzione al film sia per un breve confronto al termine della proiezione e prima della votazione.

Pensiamo che gli EFA Young audience award sia un’esperienza entusiasmante e formativa, un’opportunità per sentirsi europei e per aprirsi agli altri utilizzando come linguaggio e terreno di confronto il cinema“. Commentando Fabia Bettini e Gianluca Giannelli Direttori artistici di Alice nella città.

L’evento avrà luogo in contemporanea nei 35 Paesi che vedranno i tre film e che al termine dialogheranno tramite un collegamento live coordinato da Erfurt (Germania).

Una volta convogliati i risultati nazionali e annunciati tramite videoconferenza dai rappresentanti di tutte le giurie, si svolgerà una cerimonia di premiazione, visibile in diretta in streaming sul sito yaa.europeanfilmawards.eu.

I TRE FILM NOMINATI PER L’EDIZIONE 2019:

LOS BANDO di Christian Lo (93′)

Regia: Christian Lo

Paese:  Norvegia, Svezia

Anno: 2019

Durata: 94′

Cast: Tage Hogness (Grim), Jakob Dyrud (Aksel), Tiril Marie Høistad Berger (Thilda), Jonas Hoff Oftebro (Martin)

SINOSSI

Un rocambolesco road movie con protagonista una giovane band norvegese, che attraversa il paese in una folle corsa contro il tempo, la polizia e i genitori per partecipare al Campionato Nazionale di Rock.

OLD BOYS di Toby MacDonald (95′)

Regia: Toby MacDonald

Paese: UK, Svezia

Anno: 2019

Durata: 95′

Cast: Alex Lawther (Amberson), Jonah Hauer-King (Winchester), Pauline Etienne (Agnes), Joshua McGuire (Huggins), Denis Ménochet (Babinot)

SINOSSI

Come in Cyrano de Bergerac, un ragazzo timido e fantasioso aiuta un ragazzo molto in vista della scuola a conquistare la figlia del professore di francese.

FIGHT GIRL di Johan Timmers (84′)

Regia: Johan Timmers

Paese: Paesi Bassi, Belgio

Anno: 2019

Durata: 84′

Cast: Aiko Beemsterboer (Bo), Bas Keizer (Dani), Noa Farinum (Joy), Hilde De Baerdemaeker (Esther), Ali Ben Horsting (Alex), Dioni Jurado-Gomez (Jesse), Imanuelle Grives (Cecilia)

SINOSSI

Bo è una ragazza di 12 anni che fa boxe. Ha molto talento ma deve affrontare soprattutto una battaglia emotiva a causa del divorzio dei suoi genitori.