In attesa che Jennifer
Lawerence scopra se, grazie al lavoro svolto in
American Hustle, si
aggiudicherà il secondo Premio Oscar consecutivo, giungono voci di
una possibile riunione artistica con il regista Gary
Cross, con cui già aveva lavorato in occasione del primo
episodio di The Hunger Games.
Parrebbe infatti che il regista sia
al lavoro sul remake di East of
Eden(al
secolo La Valle dell’Eden) pellicola
del 1955 diretta da Elia Kazan ed
interpretata da James
Dean e Julie Harris e tratta
dall’omonimo romanzo di John Steinbeck.
A stupire è più che altro il ruolo
che, secondo quanto trapelato, Jennifer
Lawrence potrebbe a rivestire, cioè quello
di Cathy Ames, madre creduta morta dei due
protagonisti. Una sfida, dunque, per un’attrice così talentuosa che
in questo nuovo progetto cinematografico dovrà confrontarsi con un
ruolo che si contraddice alla sua giovane età.
Il film, inizialmente pensato in
due capitoli, prodotto dalla Universal
Pictures e dalla Imagine
Entertainment di Brian
Glazer.
Arriva al cinema con Lucky Red
l’ultimo film dello Studio Ghibli realizzato interamente in CGI 3D,
Earwig
e la Strega, entrato a far parte della selezione
virtuale del festival di Cannes 2020 nella sezione 4 Animated
Films.
Tratto dall’omonimo romanzo di
Diana Wynne Jones, già autrice del libro “Il
castello errante di Howl” da cui è stato tratto il
capolavoro di animazione di Hayao Miyazaki. Anche in questo caso è
stato lo stesso Hayao Miyazaki a proporre l’adattamento di
Earwig
e la Strega allo Studio Ghibli, che ha
accolto la proposta decidendo di sperimentare per la prima volta
l’animazione completamente in CGI 3D e affidandone la regia a Goro
Miyazaki.
Earwig è una
ragazzina di 10 anni cresciuta in orfanotrofio, per lei una casa
fantastica in cui riesce ad ottenere tutto quello che desidera. La
sua vita cambia quando viene adottata da Bella Yaga e Mandragora,
una stranissima coppia con incredibili poteri magici.
Tratto dall’omonimo romanzo di
Diana Wynne Jones, già autrice del libro “Il
castello errante di Howl” da cui è stato tratto il capolavoro
di animazione di Hayao Miyazaki. Anche in questo caso è stato lo
stesso Hayao Miyazaki a proporre l’adattamento di
Earwig e la Strega allo Studio Ghibli, che ha
accolto la proposta decidendo di sperimentare per la prima volta
l’animazione completamente in CGI 3D e affidandone la regia a Goro
Miyazaki.
Earwig e la Strega, la trama
Earwig è una
ragazzina di 10 anni cresciuta in orfanotrofio, per lei una casa
fantastica in cui riesce ad ottenere tutto quello che desidera. La
sua vita cambia quando viene adottata da Bella Yaga e Mandragora,
una stranissima coppia con incredibili poteri magici.
La Relativity
Media ha rilasciato un nuovo trailer dell’avventura di
fantascienza Earth to Echo
di Dave Green con
protagonisti Teo Halm, Brian Bradley, Reese
Hartwig ed Ella Linnea Wahlestedt.
Earth to
Echo uscirà al cinema negli USA il 2 Luglio 2014.
Dopo che un progetto di costruzione
inizia i lavori nel loro quartiere, i migliori amici Tuck, Munch e
Alex cominciano a ricevere strani e inspiegabili messaggi
codificati sui loro telefoni cellulari. Convinti che qualcosa di
importante stia avvenendo si rivolgono ai loro genitori e alle
autorità. Quando tutti intorno a loro si rifiutano di prendere sul
serio i messaggi, i tre si imbarcano in un’avventura segreta per
decifrare il codice e arrivare alla sua fonte. La loro ricerca li
porterà a scoprire un essere misterioso di un altro mondo che ha un
disperato bisogno del loro aiuto. Il viaggio epico, emozionante e
pieno di suspense che seguirà cambierà tutte le loro vite per
sempre.
Il 22 aprile si
celebra la Giornata Mondiale della Terra,
la più nota e importante manifestazione al mondo sull’ecologia e la
protezione dell’ambiente. Quest’anno, anche l’Earth Day
2020 deve fare i conti con le limitazioni causate
dall’emergenza Coronavirus e per l’occasione gli organizzatori
hanno predisposto una serie di iniziative digitali per consentire
l’adesione di tutti e dare un contributo decisivo tutti insieme per
la salvaguardia del Pianeta Terra.
Anche Fondazione
Stensen e Valmyn si aggiungono ai
festeggiamenti per celebrare il 50° anniversario
dell’annuale Earth Day e, per l’occasione, annunciano che
il documentario ANTROPOCENE – L’EPOCA
UMANA, che indaga l’impatto dell’uomo sul pianeta
attraverso le straordinarie immagini di Jennifer
Baichwal, Nicholas de Pencier ed Edward Burtynsky,
sarà disponibile dal 22 aprilein PRIMA
VISIONE ON DEMAND sulle seguenti piattaforme digitali:Chili, Rakuten, iTunes, Google e Infinity. Sempre il 22
aprile il documentario sarà visibile alle ore 21:30 in PRIMA
VISIONE su SKY Arte.
Il documentario è inoltre già
disponibile dal 2 aprile in PRIMA VISIONE ON DEMAND al link
https://tinyurl.com/sxcnkpz
su www.cgdigital.it,
il servizio di noleggio e download digitale di CG
Entertainment.
Il
documentario ANTROPOCENE – L’EPOCA
UMANA, che nella versione italiana si avvale della
collaborazione dell’attrice Alba Rohrwacher in
veste di voce narrante, ha avuto una vita
straordinariamente lunga in sala, entusiasmando oltre 50.000
spettatori nei cinema italiani.
ANTROPOCENE – L’EPOCA
UMANA testimonia con un approccio esperienziale e non
didattico l’interferenza che l’attività umana ha prodotto sui cicli
naturali del pianeta, proponendo una provocatoria e indimenticabile
esperienza dell’impatto della nostra specie sulla Terra, più che
mai attuale nel momento di una pandemia globale che mette
fortemente in discussione l’equilibrio instabile tra uomo e
natura.
Il documentario ha vinto
il Premio del
pubblico all’ultimo Festival
CinemAmbiente ed è stato sostenuto dalle più
importanti associazioni per la difesa dell’ambiente, nazionali e
non, tra cui FRIDAYS FOR FUTURE ITALIA, EXTINCTION
REBELLION ITALIA, GREEN PEACE, ASSOCIAZIONE ITALIANA GIOVANI UNESCO
#UNITE4EARTH.
La Lionsgate
Movies ha diffuso il trailer di Early Man, il
nuovissimo film d’animazione in stop motion prodotto dalla
Aardman, lo studio di Wallace e
Gromit.
Il film è realizzato
da Nick Park e vede nel cast
Maisie Williams e Eddie
Redmayne.
Early Man
racconta di Dug, un cavernicolo che diventa leader
dei suoi simili per “affrontare l’Età del Bronzo”. Secondo le prime
informazioni legate al progetto, Dug dovrebbe avere la voce di
Eddie Redmayne, premio Oscar per La
Teoria del Tutto, che vedremo al cinema in Animali
Fantastici e Dove Trovarli a partire da novembre.
Nel cast vocale anche Russell Brand.
La Aardman produce
il film in collaborazione con la DreamWorks
Animation e con Canal Plus, che aveva già
lavorato a Shaun vita da pecora – il
film.
L’ultima volta che
Park ha lavorato come regista per la Aardman
risale al 2008, quando ha diretto A Matter of Loaf and
Death, un cortometraggio di Wallace &
Gromit.
La Aardman Animations è a lavoro su un nuovo film in stop
motion, Early Man. L’annuncio, fatto da
Nick Park, creatore di Wallace &
Gromit, è stato rilasciato attraverso il canale Youtube ufficiale del film. Il film è previsto al cinema per il
2018.
Ecco il teaser trailer:
A seguire è disponibile anche il
poster del film:
Early Man
racconta di Dug, un cavernicolo che diventa leader
dei suoi simili per “affrontare l’Età del Bronzo”. Secondo le prime
informazioni legate al progetto, Dug dovrebbe avere la voce di
Eddie Redmayne, premio Oscar per La
Teoria del Tutto, che vedremo al cinema in Animali Fantastici e Dove
Trovarli a partire da novembre. Nel cast vocale
anche Russell Brand.
La Aardman produce
il film in collaborazione con la DreamWorks
Animation e con Canal Plus, che aveva già
lavorato a Shaun vita da pecora – il
film.
L’ultima volta che
Park ha lavorato come regista per la Aardman
risale al 2008, quando ha diretto A Matter of Loaf and
Death, un cortometraggio di Wallace &
Gromit.
Con Eagles of the
Republic, Tarik
Saleh chiude idealmente la sua trilogia sulla corruzione e le
dinamiche del potere nell’Egitto post-Mubarak, dopo El Cairo
Confidential (2017) e Boy From Heaven (2022),
premiato proprio a Cannes per la miglior sceneggiatura. Ancora una
volta, il regista svedese di origini egiziane esplora le fratture
politiche e sociali del suo Paese natale da lontano, dopo essere
stato espulso dall’Egitto. Tuttavia, questa volta non mette al
centro non l’apparato religioso o giudiziario, bensì l’industria
cinematografica, trasformata in strumento diretto della propaganda
di Stato.
Il potere vuole lo spettacolo
George Fahmy (Fares
Fares), superstar del cinema egiziano, è un divo
consumato: divorziato, distante dal figlio, amante delle giovani
attrici, vive un’esistenza in equilibrio tra popolarità e
superficialità. La sua vita cambia quando riceve una “proposta”
dalle autorità: interpretare il presidente Abdel Fattah Al-Sisi in
un film celebrativo del suo colpo di stato ai danni dei Fratelli
Musulmani. George rifiuta, inizialmente. Ma in Egitto, anche il no
è un atto politico — e a volte si paga caro.
Eagles of the Republic
prende il via da questa promessa satirica che sembra voler demolire
dall’interno le dinamiche del potere autoritario e la sua
ossessione per il controllo narrativo. In un Paese dove il cinema è
da sempre terreno di scontro ideologico, George diventa l’icona
perfetta da piegare, usare, mettere in vetrina. E Fares Fares
incarna con mestiere l’archetipo della star decadente, costretta a
confrontarsi con l’ipocrisia del sistema che lo ha reso
celebre.
Satira che si affievolisce, tensione che non esplode
La prima parte del film si muove sul
terreno del grottesco, tra divi arroganti, funzionari zelanti e una
produzione cinematografica che somiglia a una parodia di Stato. C’è
sarcasmo, c’è ritmo, e c’è l’ombra lunga della censura che avanza
scena dopo scena. Ma questa promettente miscela comica e politica
non regge a lungo. Superata la metà, Eagles of the
Republic abbandona l’ironia per un registro più drammatico,
con svolte da thriller complottista che appesantiscono la
narrazione senza mai scuoterla davvero.
A differenza di film come Boy
From Heaven o El Cairo Confidential, che riuscivano a
fondere genere e denuncia con maggiore tensione interna, qui Saleh
sembra più prudente. Il conflitto tra arte e propaganda permane, ma
viene trattato in modo didascalico, quasi come se il film stesso
temesse le conseguenze del proprio messaggio. Ogni svolta — i
ricatti, le minacce, i misteri sul passato del presidente — arriva
nei tempi giusti, ma senza mai sorprendere. E la riflessione sulla
responsabilità degli artisti in regime autoritario, centrale nel
film, resta più dichiarata che interrogata.
Un film su come si fa (e si impone)
un altro film
Uno degli elementi più interessanti
di Eagles of the Republic è la sua mise en abyme: il film
parla di un film che si sta girando, e nella finzione si
moltiplicano le ingerenze del potere. Gli script vengono rivisti
dai militari, le scene devono essere approvate, le comparse sono
soggette a controlli. Il set diventa una zona di conflitto, dove la
finzione serve a riscrivere la Storia in modo funzionale al
regime.
Tuttavia, questa dinamica
metacinematografica non viene mai portata fino in fondo. A
differenza di Argo, Eagles si limita a illustrare il
meccanismo, senza mai smontarlo davvero. Persino i riferimenti
cinefili — dai poster di classici egiziani ai richiami stilistici
anni Settanta — risultano più decorativi che sostanziali.
Un’operazione europea su un dramma
egiziano
Girato interamente in Turchia e
finanziato da un consorzio europeo (Svezia, Francia, Germania,
Danimarca e Finlandia), il film segna il ritorno di Saleh con un
budget visibilmente superiore rispetto ai titoli precedenti.
Eppure, la regia resta funzionale, televisiva, più interessata a
far scorrere la trama che a scavare nei suoi sottotesti. Si ha
spesso la sensazione che l’urgenza del discorso politico sia stata
sacrificata in favore dell’accessibilità del prodotto, come se
l’autore cercasse una via di mezzo tra il thriller da festival e il
titolo da catalogo streaming.
La stessa figura del protagonista
resta ambigua: George non è un eroe, ma nemmeno un complice. È una
vittima privilegiata, talvolta lucida, talvolta passiva, e il film
non riesce mai a scegliere se raccontarlo con empatia o
distacco.
Film d’autore, l’ultimo
antieroe dell’Universo Cinematografico Marvel e due imperdibili Anime da
collezione: ecco i titoli Home Video targati Eagle Pictures in
arrivo a giugno 2022. A partire dall’8 giugno sarà disponibile
“LICORICE
PIZZA” di Paul Thomas Anderson, edito
nei formati DVD e Blu-ray con all’interno un gadget personalizzato
e contenuti extra, tra cui making of e scene tagliate.
Indimenticabile ballata ambientata negli anni ’70 diretta
dall’acclamato regista di “Il filo nascosto”, “The Master” e “Il
petroliere”, il film racconta del cammino infido del primo amore
tra Alana e Gary che crescono, corrono e si innamorano nella San
Fernando Valley.
Sempre dal 23 giugno sarà
la volta di due imperdibili titoli Yamato Video, azienda leader in
Italia nella gestione dei diritti di animazione giapponese, con la
quale Eagle Pictures ha recentemente firmato un nuovo accordo per
la distribuzione di DVD e Blu-ray.
Tra i primi titoli
disponibili dal 23 giugno ci sarà “CARD CAPTOR SAKURA – THE
MOVIE” di Morio Asaka e Terry Klassen, il primo film con
protagonista la vivace Sakura alle prese con le carte magiche
create dal potente stregone Clow Reed, edito in un’imperdibile
edizione COMBO (con all’interno sia il formato DVD che Blu-ray)
corredata da un booklet e una card da collezione numerata.
Protagonista del film Sakura Kinomoto, una vivace ragazzina che
frequenta la quarta elementare a cui è stato affidato un difficile
compito: recuperare alcune carte create da un potentissimo mago,
ora disperse per la città, servendosi di speciali poteri magici e
dell’aiuto di Kerberos, il custode del libro in cui queste erano
sigillate. La rottura del sigillo, tuttavia, ha scatenato una
maledizione che rischia di portare il mondo intero alla rovina…
In arrivo in Home Video
nel mese di giugno anche la prima stagione di “FIRE
FORCE” di Yūki Yase, con protagonisti i pompieri dotati di
speciali poteri pirocinetici, disponibile sempre in edizione a
tiratura limitata first press in un cofanetto da 3 Blu-ray e in un
cofanetto da 4 DVD, arricchite entrambe da una maxi card numerata a
tiratura limitata e due booklet a colori esclusivi rispettivamente
da 32 e 36 pagine, contenenti i disegni preparatori originali, le
gallerie dei personaggi, illustrazioni, i fondali e tutte le
sinossi degli episodi. Le fiamme dilaniano nel mondo e gli unici
che possono domarle sono i pompieri della Fire Force, personale con
speciali poteri pirocinetici. Il nostro protagonista è Shinra
Kusakabe, giovane appena arruolato nella Fire Force con un tragico
passato legato agli incendi e il misterioso potere delle Orme del
Demonio: è ora di combattere il fuoco con il fuoco.
A Ciné
Giornate Professionali del Cinema di Riccione, Eagle
Pictures ha presentato il suo ricco listino per la seconda
parte del 2022. La selezione prevede gli horror Smile e Scream 6, i franchise
come Mission Impossible, Transformers e Creed, arrivato al terzo capitolo questa volta
diretto da Michael B. Jordan, ma anche i nuovi
film di registi molto amati come Tremila anni di attesa di George
Miller e Babylon di Damien
Chazelle, e la commedia, con Da Grandi,
il nuovo film di Fausto Brizzi. Trai titoli che
destano maggiore curiosità c’è anche Dampyr, il primo cinecomic italiano, opera
prima di Riccardo Chemello. Di seguito l’elenco
dei film proposti che vedremo entro i prossimi sei mesi.
Eagle
Pictures inaugura inoltre la nuova collana Home Video
OSCAR CULT, dedicata ai film più emozionanti di sempre protagonisti
della notte degli Oscar, disponibili in edizioni
a tiratura limitata e numerata e contenenti card illustrate da
collezione. I film di questa collana saranno disponibili in
un’imperdibile edizione COMBO (contenente il doppio formato DVD +
Blu-ray) arricchita da una card illustrata esclusiva, realizzata in
collaborazione con la Scuola Internazionale di Comics.
Tra i primi titoli della
collana troviamo “GREEN
BOOK”, indimenticabile storia vera con
Viggo Mortensen e
Mahershala Ali premiata con 3 Oscar, l’emozionante “IL
DISCORSO DEL RE”, vincitore di 4 Premi Oscar e con un
eccezionale
Colin Firth nei panni di Re Giorgio VI, l’indimenticabile
“BALLA COI LUPI” diretto ed interpretato da
Kevin Costner e insignito di 7 Premi Oscar, “IL CACCIATORE”,
cult di Michael Cimino vincitore di 5 Premi Oscar con protagonista
Robert De Niro e il film “LA BATTAGLIA DI HACKSAW RIDGE” di
Mel Gibson, vincitore di 2 Premi Oscar.
Dal 24 marzo arriva in
Home Video per la collana 4Kult di Eagle Pictures l’edizione
speciale a tiratura limitata del grande cult “SORVEGLIATO
SPECIALE”, edito in un’imperdibile edizione COMBO contenente il
doppio formato Blu-ray e 4K e una card da collezione numerata. Gli
iconici
Sylvester Stallone e Donald Sutherland sono protagonisti di uno
dei film di genere più apprezzati di sempre, diretto da John Flynn,
che racconta una storia di carcere violento. Frank Leone (Sylvester
Stallone), detenuto modello prossimo alla scarcerazione, viene
improvvisamente portato nel penitenziario gestito dal cinico
direttore Warden Drumgoole (Donald Sutherland) che gli ha,
oltretutto, giurato vendetta per un’evasione del passato. Frank
subisce ogni sorta di sopruso fisico e psicologico ma solo col buon
senso riuscirà a sconfiggere lo spietato avversario.
Eagle Pictures,
società di produzione e distribuzione integrata presente in ogni
segmento della catena di sfruttamento del contenuto, dalla
produzione e acquisizione dei diritti alla distribuzione ha
acquisito il 100% della start-up “302 Original
Content” da EMG, società leader nell’offerta di servizi
broadcast e media production.
Eagle Pictures è l’unica società
indipendente italiana che produce e distribuisce film e serie tv
dialogando con tutte le realtà dell’audiovisivo, sia nazionali che
internazionali e che rappresenta in Italia alcuni tra i più
prestigiosi Studios americani quali “Paramount” e “MGM” per il
cinema, Sony e Disney per l’Homevideo.
A ricoprire la carica di
Amministratore Delegato di “302 Original Content” confermato
Giuseppe Saccà, dal luglio 2021 A.D. della
medesima società. Saccà, 39 anni, ha iniziato la sua carriera
di produttore co-fondando “Pepito Produzioni” e negli ultimi anni
si è distinto per le sue capacità di talent scout che gli hanno
permesso di lanciare opere pluripremiate.
Tarak Ben Ammar,
Presidente e principale azionista di Eagle Pictures, afferma:
“L’acquisizione di “302 allarga ulteriormente il business di
Eagle Pictures in un mercato dell’audiovisivo in continua
evoluzione. Eagle Pictures, primo tra i distributori in Italia nel
secondo trimestre del 2022 con una quota di mercato pari al
22,5%,si conferma una realtà unica nel panorama delle società
indipendenti, una “major” che produce e distribuisce dialogando con
tutte le realtà dell’audiovisivo, nel Mediterraneo, in Europa e nel
Mondo e che rappresenta in Italia “Paramount” e ” MGM”, due delle
più importanti case di produzione e distribuzione americane. Un
benvenuto a Giuseppe Saccà che siamo certi continuerà a svolgere un
ottimo lavoro”.
Andrea Goretti,
Amministratore Delegato di Eagle Pictures aggiunge:” Siamo
contenti di accogliere “302 Original Content” in Eagle Pictures: è
una start up promettente e cresciuta molto rapidamente che ci ha
incuriosito sin da subito. Siamo sicuri che arricchirà la capacità
produttiva di Eagle Pictures grazie all’ideazione di contenuti
originali e all’avanguardia, con un occhio sempre più attento alle
nuove generazioni”.
Giuseppe Saccà,
Amministratore Delegato “302 Original Content”: “Ringrazio il
Presidente Tarak Ben Ammar e l’A.D. Andrea Goretti per la fiducia
accordatami; entrare a far parte di un Gruppo rilevante e glorioso
come Eagle Pictures è per me non solo motivo di orgoglio ma anche
di stimolo a proseguire la strada già intrapresa da “302” ed
ampliarne i progetti pensati per un mercato oggi in forte fase di
cambiamento. Le capacità a tutto tondo di Eagle, presente in ogni
segmento della catena di sfruttamento del contenuto, sono garanzia
non solo di qualità ma anche di ulteriori opportunità
competitive. Intendo anche ringraziare il Gruppo EMG per il
proficuo ed interessantissimo lavoro svolto insieme in questo
periodo.
Shaun Gregory,
Amministratore Delegato di EMG Group: “In un momento in cui EMG
sta rafforzando ulteriormente la sua strategia globale nel campo
della produzione e della distribuzione, crediamo sia stato
importante implementare il nostro capitale attraverso nuove e
diversificate forme di offerta per i clienti. Inoltre, abbiamo
razionalizzato gli asset per potenziare la nostra strategia di
azione. 302 Original Content ha svolto un importante ruolo in
questo processo, con una particolare attenzione rivolta alla
produzione di contenuti. Per questo crediamo che la loro strategia
possa trovare migliore espressione sotto la guida di Eagle
Pictures. Voglio ringraziare Giuseppe e il suo team non solo per
aver sviluppato un ottimo business, ma anche per aver contributo
alla storia di EMG.”
Per l’operazione di acquisizione
EMG Group è stato assistito legalmente da Macchi di Cellere
Gangemi. Legal Advisor dell’operazione per Eagle Pictures è stato
lo Studio Chiomenti.
Eagle
Pictures, primaria società di distribuzione e produzione
cinematografica in Italia, ha firmato un nuovo accordo per la
distribuzione di DVD e Blu-ray Disc con Sony Pictures
Entertainment Italia, in vigore dal 1° Aprile 2021. Il
nuovo accordo riguarda film e serie TV in formato fisico sul
mercato italiano.
I titoli Sony
Pictures di prossima uscita includono “Ghostbusters:
Afterlife”, “Peter Rabbit 2”, “Uncharted”,
i film Sony Pictures dell’Universo Marvel “Morbius” e
“Venom 2: Let
There Be Carnage” e il terzo film della serie “Spider-Man:
Homecoming”. Il vasto catalogo SPE include titoli come “C’era
una volta a Hollywood”, “Blade Runner 2049”, “Angry Birds”, “L’arte
di vincere”, “Outlander”, insieme a molti altri film e serie TV,
nuovi e di catalogo.
Andrea Goretti,
Amministratore Delegato di Eagle Pictures Spa dichiara: “Siamo
orgogliosi e molto felici di questo accordo attraverso il quale un
major studio come Sony Pictures ci ha affidato la distribuzione dei
suoi prodotti, permettendoci di consolidare la nostra leadership
tra i distributori indipendenti.”
Zelda Stewart, Country
Manager di Sony Pictures Entertainment Italia dichiara: “Abbiamo
percepito la passione di Eagle per i contenuti di qualità, passione
che li rende il partner locale perfetto per la distribuzione del
nostro catalogo e delle nostre prossime novità.”
Eagle Pictures,
società leader nella distribuzione, di cui presidia ogni segmento
della catena di sfruttamento del contenuto, e tra i principali
produttori indipendenti italiani, ambito nel quale, in breve tempo,
ha saputo raggiungere un ruolo primario sia in Italia che
internazionalmente, si è fusa con 3 Marys Entertainment
s.r.l., società indipendente operante nella produzione e
distribuzione cinematografica che ha portato nelle sale titoli
campioni di incasso come A Casa tutti bene, La Befana vien di notte, 18 Regali e Bones and All.
La fusione per incorporazione di 3
Marys Entertainment s.r.l. in Eagle Pictures S.p.A. sarà efficace
dal 1° aprile 2023 e, a seguito all’operazione, i soci fondatori di
“3 Marys Entertainment” Enzo Ricci, Raffaella
Viscardi e Giovanni Corrado diventeranno azionisti del
gruppo guidato da Tarak Ben Ammar con una quota complessiva
dell’11,11%.
La fusione s’inserisce nell’ambito
di un più ampio progetto imprenditoriale che mira a incrementare i
diritti cinematografici di proprietà di Eagle Pictures, a cogliere
opportunità d’investimento in progetti produttivi, sia italiani ma
soprattutto internazionali, presentati da soggetti che non
necessariamente sono alla ricerca di un Partner industriale, un
rafforzamento patrimoniale importante e il ricongiungimento di
alcuni importanti investimenti già fatti precedentemente
insieme.
Eagle Pictures è l’unica società indipendente
italiana che produce e distribuisce film e serie tv dialogando con
tutte le realtà dell’audiovisivo, sia nazionali sia internazionali.
Inoltre, rappresenta in Italia alcuni tra i più prestigiosi Studios
americani quali “Paramount” e “Sony” per il cinema, “Disney” e
“Sony” per l’Home Video. Nel 2022 ha anche siglato un importante
accordo con Sony Pictures Entertainment per la produzione di alcune
pellicole in Europa, di cui 4 già in sviluppo, che ha costituito un
ulteriore passo verso il consolidamento dei rapporti della società
con i grandi players del settore come Disney, Universal, Warner
Bros. Discovery e Lionsgate.
Tarak Ben Ammar,
Il principale azionista di Eagle Pictures,
afferma: “Dopo l’accordo con Sony che ha rappresentato un
importante traguardo verso il consolidamento dei rapporti di Eagle
Pictures tra i grandi players del settore come Disney, Universal,
Warner Bros. Discovery, la fusione con “3 Marys Entertainment” va
nella direzione di rafforzare ancora di più la presenza della
società in Italia al fine di creare un polo di produzione e
distribuzione cinematografica e audiovisiva in grado di soddisfare
un pubblico sempre più esigente ed un mercato dell’audiovisivo in
continua evoluzione. Un benvenuto a Enzo Ricci, Raffaella Viscardi
e Giovanni Corrado con i quali siamo sicuri che si potranno
realizzare nuove e stimolanti operazioni per consolidare sempre di
più la forza di Eagle Pictures in Italia e nel
mondo”.
Enzo Ricci, presidente e
fondatore 3 Marys Entertaiment afferma: ”Sono molto
felice di unire la nostra realtà a uno storico player del mercato
cinematografico come Eagle Pictures: sono certo che l’ambizioso
progetto di consolidamento italiano e di sviluppo
internazionale sarà finalizzato con successo grazie allo
straordinario lavoro di Tarak Ben Ammar e della sua squadra guidata
dall’AD Andrea Goretti. Per me e i miei soci sarà un onore poter
essere parte di questa stimolante avventura”.
Eagle Pictures è stata assistita
dallo studio legale Chiomenti con un team guidato dagli Avvocati
Luca Fossati e Corrado Borghesan e dal dott. Fabrizio Redaelli
dello Studio Redaelli & Associati 3 Marys Entertainment è stata
assistita dagli Avvocati Davide Contini e Annalisa Pescatori dello
studio legale Grimaldi, dal dott. Livio Strazzera dello Studio
Strazzera e dal dott. Francesco Nobili dello Studio Biscozzi
Nobili.La “Fairness Opinion”, in merito alla congruità del
Rapporto di Cambio, è stata rilasciata dal dott. Gian Marco
Committeri dello Studio Alonzo Committeri & Partners.
About Eagle
Pictures
Eagle Pictures è
una società di produzione e distribuzione integrata presente in
ogni segmento della catena di sfruttamento del contenuto, dalla
produzione e acquisizione dei diritti alla distribuzione attraverso
i canali: cinema, home video, televisione (Pay TV, Free TV) e
Digital Rights / New Media. La società ha distribuito grandi
successi tra cui “Coda” – vincitore premio
Oscarcome Miglior Film nel 2022 – e “Green Book” –
vincitore del Premio Oscar come Miglior Film, che ha superato in
Italia il milione di presenze, diventando il film Premio Oscar che
ha incassato di più negli ultimi 15 anni. Eagle Pictures ha
distribuito negli anni numerosi successi tra cui: “House of Gucci”,
“Top Gun: Maverick”, il Premio Oscar“Il discorso
del re”, “La passione di Cristo”, “American Hustle – L’apparenza
inganna”, “Il lato positivo”, la saga “Twilight”, “Vice – L’uomo
nell’ombra”, il primo distributore e produttore italiano
indipendente con accordi e alleanze con 6 major internazionali,
Mgm, Paramount, Sony, Warner Bros. Discovery, Disney e
Lionsgate.
About 3 Marys
Entertainment
3 Marys Entertainment è una
società indipendente di produzione e distribuzione
cinematografica e audiovisiva, fondata da Enzo
Ricci, insieme a Raffaella Viscardi e Giovanni
Corrado. 3 Marys Entertainment si propone sul mercato
cinematografico come un produttore indipendente e
affianca nella produzione e nella distribuzione le
più importanti società nel settore.
Ha portato al cinema titoli
campioni di incasso come “Bones and all” , “Gli anni piu’ Belli”,
“Time
is up”, “Io sono Babbo Natale”, “A casa tutti bene”, “La Befana
Vien di notte” , “Sono Tornato” ,“Ella & Jhon “, “Il Campione”.
L’imminente dramma della regista
palestinese-britannico Farah Nabulsi “The
Teacher”, girato e ambientato nella riva sinistra
della Palestina, è stato acquisito dal nostro distributore
indipendente Eagle Pictures.Goodfellas, già noto come
Wild Bunch, giovedì presenterà ai buyer il film quasi ultimato che
prende spunto da un vero e proprio scambio di prigionieri avvenuto
nel 2011 quando Israele liberò più di 1.000 prigionieri palestinesi
in cambio di un soldato che era stato rapito da militanti
palestinesi.
In “The
Teacher” un insegnante di scuola palestinese
interpretato da Saleh Bakri (“Costa Brava,
Libano”) fatica a conciliare il suo impegno per la resistenza
politica con il suo sostegno emotivo a uno dei suoi
studenti. C’è anche una sottotrama che coinvolge la sua
relazione romantica con un volontario britannico, interpretata da
Imogen Poots (“Il padre”). “Si
svolge in un momento in cui un soldato israeliano-ebreo-americano è
stato rapito dai palestinesi per tre settimane. La famiglia
ebrea americana viene in Israele per negoziare con le autorità
israeliane”, ha detto a Variety il
presidente e proprietario della Eagle
Pictures Tarak Ben
Ammar.
“È tutto il tormento di una vita
contro mille. La vera storia è che hanno finito per liberare
1.000 per uno. Ma l’insegnante sta cercando di assicurarsi che
i suoi figli non si uniscano ai terroristi”, ha aggiunto Ben
Ammar.The
Teacher segna il debutto cinematografico di
Nabulsi che si è fatta notare con il
cortometraggio candidato all’Oscar “The Present”
interpretato anche da Bakri.
“Goodfellas è sempre alla
ricerca di talenti registi nuovi e innovativi e per supportare i
primi lungometraggi“, ha dichiarato Eva
Diederix, responsabile delle vendite di Goodfellas, in una
nota. “Avere Eagle a bordo assicura che “The Teacher” avrà
una grande visibilità in Italia“.Il film è
prodotto da Cocoon Films e Native Liberty Productions nel Regno
Unito e da Philistine Films in Palestina. CAA Media Finance
rappresenta le vendite negli Stati Uniti.
I cimeli cinematografici sono da
sempre tra i più ricercati. Soprattutto quando si tratta di film
iconici, che hanno cambiato la natura stessa dell’intero settore o
di un genere.
Notizia di questi giorni è che
il dipinto originale da cui è stato tratto il poster di
E.T., il classico fantascientifico di
Steven Spielberg, è stato venduto per una cifra
vicina ai 400.000 $. Il compratore, che ha voluto rimanere anonimo,
ha infatti speso 394.000 $ per il dipinto originale, in acrilico su
tavola, realizzato da John Alvin.
Pare che il dipinto abbia trascorso
gli ultimi 13 anni appesa al muro di
Bob Bendetson, scrittore e produttore di
spettacoli come ALF e I
Simpson. Bendetson aveva apparentemente
acquistato il manifesto di un altro produttore.
E.T.
l’extra-terrestre (E.T. the
Extra-Terrestrial) è un film di fantascienza del 1982
diretto da Steven Spielberg.
Distribuito dalla Universal
Pictures, E.T. divenne un successo al
botteghino, sorpassando, all’epoca, Guerre
stellari come film che ha incassato di più nella
storia del cinema. Un record che ha mantenuto per undici anni, fino
all’uscita di Jurassic Park, che lo ha
battuto nel 1993.
E.T. L’extra
terrestre di Steven Spielberg è uno
dei film più iconici degli anni 80′, diventato il simbolo della
produzione della Amblin Entertainment dello stesso
regista, tanto da ispirare generazioni di spettatori ma anche di
registi. Caso certo è ad esempio Super 8
di J.J. Abrams. Oggi, per ricordare il capolavoro
vi proponiamo questo dolcissimo video in cui possiamo vedere
l’audizione del bambino protagonista di quel capolavoro senza
tempo, Henry Thomas.
Possiamo sentire la voce di
Steven Spielberg che da le informazioni chiave al
ragazzo.
Distribuito dalla Universal
Pictures, E.T. divenne un successo al botteghino, sorpassando,
all’epoca, Guerre stellari come film che ha incassato di più nella
storia del cinema. Il film è uscito l’11 giugno 1982 negli Stati
Uniti d’America. Fu ri-distribuito nel 1985, e nel 2002, con
l’aggiunta di nuove scene ed effetti speciali migliorati. La
pellicola affronta temi cari al regista, come quello della
crescita, del rispetto e della tolleranza. Spielberg crede che E.T.
rappresenti tutto il suo lavoro.Nel 1994 è stato scelto per la
preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del
Congresso degli Stati Uniti.
E.T. L’Extra –
Terrestre, il capolavoro di Steven
Spielberg compie quest’anno 35 anni, anniversario che
Universal Pictures Home Entertainment Italia celebra con l’uscita
di un nuovo steelbook da collezione.
Da fine maggio è possibile rivivere
l’avventura e la magia di uno dei film più amati da tutti i tempi,
una storia senza tempo che ha affascinato il pubblico di tutte le
età, narrando dell’indimenticabile viaggio di un alieno smarrito,
di un ragazzino di 10 anni e della loro grande amicizia. Grazie
all’edizione per il 35° anniversario potrete unirvi ad Elliott
(Henry Thomas), Gertie (Drew
Barrymore) e Michael (Robert MacNaughton)
per aiutare E.T. a ritrovare la strada di
casa.
Trai contenuti
speciali della nuova edizione steelbook da
collezione troverete le scene eliminate del film in fase di
montaggio dal regista, un lungo speciale con Steven Spielberg.
Inoltre nell’edizione da collezione sono presenti anche i diari
di E.T. di lavorazione, l’evoluzione e
la creazione di E.T., uno sguardo al passato e uno
speciale dedicato alle musiche del film.
La trama del film: Un’astronave
proveniente da un pianeta alieno involontariamente dimentica sulla
Terra uno dei membri della spedizione. Il piccolo alieno trova un
amico in un bambino di dieci anni, Elliot, che lo scambia per uno
strano animale, all’insaputa della madre (il padre in Messico).
Elliot, insieme ai fratelli, cercano di aiutare l’extra-terrestre a
rimettersi in contatto con i suoi simili.
Uno dei più grandi capolavori del
cinema, in cui si può sempre ritrovare quella magia unica associata
con la settima arte, è E.T.
l’extraterrestre, diretto nel 1982 da Steven Spielberg. Un titolo che ha segnato
generazioni e generazioni di spettatori, imponendosi
nell’immaginario collettivo tanto per alcune scene ormai iconiche
quanto per la potenza dei sentimenti racchiusi in questo racconto.
Per Spielberg, infatti, vi è un prima e un dopo E.T., con
il quale diede vita ad un film popolare d’autore capace di
conquistare il cuore di ogni spettatore, piccolo o grande che
sia.
Per riuscire in ciò, come noto,
Spielberg partì innanzittutto da sé stesso, dal proprio mondo
emotivo. In seguito al divorzio dei genitori, infatti, egli colmò
quel vuoto con l’ideazione di un alieno come amico immaginario.
Anni dopo, egli riprese quelle sue esperienze di bambino desideroso
di farne un film capace di coniugare elementi biografici ad altri
più universali sulla crescita, il tutto in una cornice
fantascientifica. Il risultato, quello che ancora oggi possiamo
ammirare, fu accolto in modo estremamente positivo. E.T.
incassò quasi 800 milioni di dollari a fronte di un budget di 10 ed
ottenne nove nomination agli Oscar e 4 premi tecnici.
Ancora oggi è un film estremamente
amato, considerato tra i migliori mai realizzati nella storia del
cinema proprio per il suo saper combinare elementi differenti in un
unico epico racconto. Prima di intraprendere una nuova visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e agli effetti speciali. Infine,
si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di E.T.
l’extraterrestre
Tutto ha inizio quando una notte, in
una foresta californiana, giunge una grande astronave, dalla quale
scendono degli alieni indaffarati a prelevare dei campioni di
piante e fiori. Gli agenti dell’FBI si accorgono del loro arrivo e
si apprestano a raggiungerli immediatamente. È allora che il gruppo
di extraterrestri tenta una fuga improvvisa durante la quale, però,
resta a terra uno di loro, E.T. Scappando dai
poliziotti, l’alieno raggiunge una casa dove abita
Elliott, un ragazzino di nove anni, che vive con
il fratello più grande Michael, la sorella
Gertie e sua madre Mary.
Inizialmente spaventato dall’alieno, Elliott e i suoi fratelli
finiscono per affezionarsi sempre di più a lui, dando vita ad un
profondo legame d’amicizia. E.T. ha però bisogno di tornare a casa
e i tre ragazzini dovranno aiutarlo in ciò prima che gli agenti
dell’FBI lo catturino per studiarlo.
E.T. l’extraterrestre: il
cast del film e gli effetti speciali per l’alieno
L’intenzione di Spielberg era quella
di girare un film ad altezza di bambino, escludendo quasi del tutto
la presenza degli adulti. Egli iniziò dunque a condurre dei lunghi
provini per selezionare dei bambini in grado di dar vita ai
protagonisti umani. Per interpretare Elliott, fu scelto
Henry Thomas, il quale, nonostante non convinse il
regista durante la lettura del copione, ottenne la parte quando
improvvisando una scena, in cui l’alieno viene portato via dal
governo, riuscì a piangere, pensando al suo cane morto tre anni
prima. Il ruolo della piccola Gertie fu affidato a Drew Barrymore,
che Spielberg conobbe durante i provini per Poltergeist –
Demoniache presenze. La bambina si guadagnò poi il ruolo
raccontando al regista di essere alla guida di una band punk
rock.
Robert MacNaughton
ottenne il ruolo del fratello maggiore Michael dopo aver sostenuto
ben otto provini, mentre l’attrice Dee Wallace
ricopre la parte della madre dei tre, Mary. Originariamente nel
film doveva comparire anche Harrison Ford
nel ruolo di un insegnante, ma la sua scena fu tagliata poiché
Spielberg temeva che la presenza del noto attore avrebbe distratto
troppo dal film. Durante il film, inoltre, tutti i bambini
protagonisti furono lasciati liberi di improvvisare e molte delle
battute più note nacquero proprio così. Per la creazione
dell’alieno protagonista, invece, Spielberg diede diverse
istruzioni agli artisti concettuali: E.T. avrebbe dovuto essere
alto soltanto un metro, con un collo telescopico e piccoli piedi
grassocci.
Per la costruzione pratica della
creatura, si rivolse a Carlo Rambaldi, noto anche per gli effetti
speciali di Alien e King Kong. Una
delle sfide nella creazione del pupazzo fu quella di rendere
realistico il movimento della bocca e della lingua. Il tecnico
Steven Townsend riuscì a risolvere il problema, costruendo un
meccanismo costituito da sei cavi separati. Vennero infine
costruiti tre modelli dell’alieno: uno meccanico, un elettronico e
uno a tutta per degli interpreti nani. Sul seto furono lo stesso
Spielberg e l’attrice Debra Winger a fornire i
suoni per l’alieno, il quale venne in seguito doppiato da
Pat Welsh, una signora della Contea di Marin in
California. Welsh fumava due pacchetti di sigarette al giorno, che
le fornirono una voce roca e adatta al personaggio.
La colonna sonora di E.T. l’extraterrestre
Le musiche del film sono state
composte da John Whilliams, che proprio per questo
suo lavoro si aggiudicò il suo quarto Oscar. La traccia n°20,
in particolare, è una rarità tra le colonne sonore. Essa accompagna
l’ultimo quarto d’ora di film e Williams scrisse questo pezzo
minuziosamente, quasi con una precisione matematica, per descrivere
con la musica tutto il susseguirsi di inquadrature. La fuga, la
polizia, i ragazzi in bicicletta, ancora la polizia, la celeberrima
scena delle biciclette che si alzano in volo, la fine
dell’inseguimento ed il commovente addio. Il risultato però
mostrava qualche imprecisione e alcune parti della musica mal si
adattavano alla scena. Ma Spielberg rimase talmente estasiato dalla
bellezza della musica che decise di rifare le scene, lasciando
immutata la partitura, quando invece generalmente avviene il
contrario.
E.T. l’extraterrestre: il
sequel mai realizzato
Nel luglio del 1982, poco dopo
l’uscita del film nei cinema, Spielberg e la sceneggiatrice
Melissa Mathison scrissero una relazione per un
possibile seguito, intitolato E.T. II: Nocturnal Fears. La
storia vedeva Elliott e i suoi amici, catturati da malvagi alieni,
tentare di contattare E.T. per chiedergli aiuto. Spielberg cambiò
però rapidamente idea e soppresse il sequel, dicendo che avrebbe
strappato al film la sua innocenza. In ogni caso un
libro che fa da sequel è stato scritto da William Kotzwinkle,
intitolato E.T.: The Book of the Green Planet. Il romanzo,
pubblicato in Italia da Sperling & Kupfer come E.T. Il libro del
pianeta verde, narra il ritorno di E.T. sul suo pianeta. Una
volta a casa l’alieno scopre però che la sua dimora è stata
demolita e tenterà di tornare sulla Terra.
E.T. l’extraterrestre: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
E.T. l’extraterrestre grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Google Play, Apple
TV+, Prime Video e Now. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di mercoledì 3 gennaio alle ore
21:20 sul canale Italia 1.
L’abbraccio tra bambino e alieno, le
note di John Williams, le luci dell’astronave che
lascia una scia di arcobaleno in cielo: il finale
di E.T. L’Extraterrestre è una delle scene
più iconiche della storia del cinema.
Il film di Steven
Spielberg rappresenta senza dubbio, in tandem con Incontri
ravvicinati del terzo tipo, una svolta nel genere di fantascienza,
anche se poteva avere un finale un po’ diverso.
Secondo una recente testimonianza
di Robert MacNaughton a Yahoo!
Movies, la scena dell’addio poteva non essere quella
conclusiva del film. Ecco cosa ha raccontato l’interprete del
fratello maggiore di Elliot.
“L’ultima scena del film non
doveva essere quella con cui finisce la versione ufficiale del
film. L’ultima scena doveva mostrarci tutti insieme che giocavamo a
Dungeons and Draons, solo che questa volta Elliot era il dungeon
master (all’inizio del film il protagonista scalpita per poter
giocare con gli altri, ndr). Il fatto di aver trovato ET, lo ha
reso parte del gruppo. E quella doveva essere la scena finale, era
nella sceneggiatura, e poi i ragazzi salivano sul tetto e si poteva
vedere il comunicatore che ancora funzionava, e quindi Elliot e ET
erano ancora in contatto tra loro. Ma dopo aver registrato la
colonna sonora, e aver visto la scena con la musica e con
l’astronave che partiva, beh, mi seguite? Credo sia stata una
scelta saggia.”
Questa testimonianza ci mostra come
il film si sarebbe dovuto aprire e chiudere come Stranger
Things, la serie tv Netflix che attinge a piene mani dal
capolavoro di Steven Spielberg.
Come ha però
dichiarato MacNaughton, il finale scelto per
la versione cinematografica, anche se “incompleto” e cioè che non
fornisce il lieto fine in cui Elliot e ET sono ancora in contatto,
è perfetto, in ogni suo elemento.
Cinema e lacrime: E.T.
L’Extraterrestre e le dieci scene che fanno piangere
tutti
Tra i film che la Universal
distribuirà in versione rimasterizzata HD in Blu-Ray, in occasione
del centenario, c’è E.T. – L’Extraterrestre di
Steven Spielberg.
Preparate i fazzoletti. Trentasette
anni dopo il loro ultimo incontro, E.T. ed
Elliott sono di nuovo insieme nello spot che andrà
in onda nei prossimi giorni su SyFy, sulla NBC e sul sito di
Comcast Xfinity. Sullo schermo tornano gli indimenticabili
protagonisti del capolavoro di Steven Spielberg,
l’alieno e il suo amico terreste – ormai adulto – interpretato
ancora da Henry Thomas.
A rendere l’atmosfera ancora più
magica ci pensano le note di John Williams, quasi a ricordarci che,
nonostante i cambiamenti evidenti e il progresso della tecnologia,
il tempo non è riuscito a scalfire il potere della memoria e le
emozioni che legano il pubblico a questa favola eterna.
“Il pubblico otterrà tutto ciò
che voleva da un sequel di E.T. senza i pezzi disordinati che
potrebbero distruggere la bellezza dell’originale e il posto
speciale che occupa nel cuore delle persone“, ha dichiarato
Thomas in un comunicato ufficiale. “È davvero una
vittoria…Guardando gli storyboard, ho capito esattamente perché
Steven (Spielberg) ha sostenuto il progetto, perché l’integrità
della storia non si è persa in questa rivisitazione.“
Qui sotto trovate la versione originale dello spot.
Il canale culturale Arte in
Italiano celebra due maestri, Steven
Spielberg e Federico Fellini: due
registi, due generazioni, due modi diversi di concepire il cinema.
Eppure, i due cineasti hanno più di qualcosa in comune: uno spirito
curioso, uno stile visionario e una passione per il memoir
movie, che spesso ha spinto entrambi a portare i propri
ricordi sul grande schermo.
Fellini, scomparso
nel 1993, è considerato ancora oggi uno dei pionieri italiani del
realismo magico. È stato anche uno dei punti di riferimento di
Spielberg che, nel 2018, in occasione della
premiazione ai David di Donatello, lo aveva ricordato così: “Ci
vedemmo a Roma, nel 1971: aveva visto il mio film, ‘Duel’, e volle
incontrarmi per dirmi quanto gli fosse piaciuto. Sapendo che dovevo
incontrare la stampa, mi disse: ‘Non dare mai due volte la stessa
risposta alla stessa domanda. È sempre importante intrattenere il
pubblico, ma è ancora più importante intrattenere te stesso. Per
conquistare il pubblico, bisogna prima essere il pubblico.’ Non ho
mai dimenticato quella lezione.”
Arte.tv celebra
dunque i talenti dei due registi premi Oscar con due
documentari: il primo,
E.T. – Il Blockbuster Intimo di Spielberg,
racconta la genesi del capolavoro del 1982, che da opera personale
e low-budget, diventò uno dei più grandi successi della storia del
cinema; il secondo, Fellini degli
Spiriti, svela invece un lato inedito del regista
italiano che, alla costante ricerca del significato della vita,
aveva trovato nella psicoanalisi e nell’esoterismo terreno fertile
per la sua curiosità.
E.T. – Il Blockbuster
Intimo di Spielberg sarà disponibile sul canale Arte
in Italiano a partire dal 9 dicembre 2022, Fellini
degli Spiriti dal 12. Entrambi i titoli saranno
fruibili gratuitamente, con sottotitoli in
italiano, sul sito o sulle app ARTE per smart TV, Fire TV,
Apple TV e dispositivi mobili.
E.T. – Il Blockbuster
Intimo di Spielberg
È il 1982, al cinema arriva
l’ultimo film del giovane Steven Spielberg, ‘E.T.
l’extra-terrestre’, che s’impone come uno dei più grandi
successi della storia del cinema grazie a un personaggio inedito:
un alieno pacifico, divertente e inoffensivo, al contrario dei suoi
“predecessori” sul grande schermo. E.T. è anche un
racconto metaforico dell’infanzia di Spielberg e della ferita
subita per il divorzio dei suoi genitori, che il regista americano
traduce in un’amicizia insolita: quella tra un alieno e un bambino
smarrito quanto lui. E.T. – Il Blockbuster Intimo di
Spielberg racconta la genesi di quest’opera personale
e low-budget, diventata fenomeno pop mondiale e che, quest’anno,
festeggia il suo 40° anniversario.
Sono passati esattamente 40 anni da
quando l’iconica avventura fantascientifica di Steven
Spielberg,E.T. –
L’Extraterrestre, è arrivata nei cinema di tutto
il mondo e ha scaldato il cuore del pubblico, portando ad un
impressionante incasso di 794 milioni di dollari al botteghino. Il
film, come noto, racconta la storia di un piccolo alieno
erroneamente abbandonato sul pianeta Terra che fa amicizia con un
gruppo di bambini, tra cui in particolare Elliot. Da qui hanno
inizio gli sforzi dei giovani protagonisti per aiutare l’alieno a
ritornare sul suo pianeta natale prima che gli agenti del governo
possano catturarlo.
Nel cast di attori bambini di
E.T., si ritrova anche una giovanissima Drew Barrymore,
interprete di Gertie, la sorella minore di Elliot. Proprio
l’attrice, nel corso di una recente puntata del suo The Drew
Barrymore Show dove si è ritrovata con gli altri protagonisti
del film, ha raccontato nuovi dettagli della sua straordinaria
esperienza sul set di quel film. In particolare, la Barrymore ha
ricordato di aver creduto che E.T. fosse un vero alieno, tanto il
pupazzo animatronico era realistico.
Henry Thomas,
interprete di Elliot, ha poi confermato la cosa affermando che una
volta la Barrymore volle donare una sciarpa ad E.T. temendo che
potesse avere freddo. La nuova testimonianza dell’attrice non fa
che ribadire quanto il film di Spielberg sia riuscito ad apparire
realistico pur raccontando una storia di fantasia. In particolare,
vere sono le emozioni suscitate tanto nel pubblico quanto negli
attori coinvolti. La Barrymore ha infatti poi aggiunto di aver
sempre provato un amore sincero per E.T. sin dalla prima volta in
cui lo ha visto comparire sul set.
Da tempo si parla dei due progetti
dedicati a Biancaneve in cantiere ad Hollywood. Dopo la prima
immagine di Lily Collins nei panni della Snow White della
Relativity Media,
Già direttore della fotografia,
sceneggiatore e regista assieme al collega
Maresco, Daniele Ciprì esordisce
ora in solitaria dietro la macchina da presa con E’ stato
il figlio. Lo fa giocando in casa, portando sullo schermo
le vicende tragicomiche di una famiglia della sua Sicilia: i
Ciraulo. Povera gente, ultimi (neppure proletari, o sottoproletari,
giacché qui manca ogni coscienza di classe).
In E’ stato il
figlio Nicola Ciraulo/Toni
Servillo vive a Palermo e si arrabatta recuperando
materiali di cantiere, che rivende. Riesce a malapena a mantenere
la famiglia: la moglie Loredana/Giselda Volodi, il
figlio maggiore Tancredi/Fabrizio Falco, la
figlioletta Serenella/Alessia Zammitti, nonna
Rosa/Aurora Quattrocchi e nonno
Fonzio/Benedetto Raneli. Tancredi e Fonzio lo
aiutano, ma non quanto lui vorrebbe, specie il figlio, che vede
come un nullafacente, un’incapace. Conducono una vita modesta,
accontentandosi del poco che c’è. Finché un giorno un errore, un
evento tragico non sconvolge la loro vita: la figlia Serenella
rimane uccisa in una sparatoria davanti casa da un proiettile
vagante. Nonostante il grande dolore di tutti, Nicola si lascia
convincere dal vicino, Giovanni/Giacomo Civiletti,
a chiedere un risarcimento per la morte della figlia, vittima di
mafia. Una volta concesso il risarcimento, in attesa che arrivino i
soldi, la famiglia comincia a vivere al di sopra delle proprie
possibilità, lasciandosi prendere da una sorta di euforia.
All’arrivo del danaro, si pagano i debiti e si apre la discussione
su come spendere o investire i soldi rimasti. Nicola ha le
idee chiare e convince anche il resto della famiglia: vuole
comprare una Mercedes, per mostrare a tutto il quartiere la sua
ricchezza e ottenere così, finalmente, il rispetto di tutti. In
realtà la nuova macchina porterà solo altri guai.
Il regista è assai abile,
muovendosi in un terreno conosciuto che è quello dell’umanità della
sua Palermo (e sulla scorta del romanzo di Roberto
Alajmo da cui il film è tratto) a restituirci un’umanità
povera non solo economicamente, ma anche disillusa, rassegnata,
indolente, che si muove in un orizzonte piccolissimo, appunto
quello del proprio quartiere, se non del proprio condominio.
Un’umanità a suo modo ingenua, sognatrice, che per sfuggire al
grigiore, e in questo caso anche all’estremo dolore, della realtà
si rifugia nei racconti, nelle storie, nelle favole. Diverse se ne
raccontano nel film e una favola o un miraggio è anche quello della
ricchezza, che Nicola crede di vedere realizzato nel possesso
dell’oggetto-simbolo: la Mercedes. L’umanità di Ciprì, però, è
anche quella che vive di piccole rivincite, della costante rivalità
col vicino, capace di cattiverie piccole e grandi, cinica, a volte
spietata.
E’ stato il figlio, il
film
A rappresentarla mirabilmente,
anche grazie a un’ottima sceneggiatura e a dialoghi significativi
(in siciliano, sottotitolato solo dove serve) che ci aiutano a
indagarla non solo in superficie ma a svelarne i molteplici
aspetti, tutto il cast di attori. Una galleria di volti e tipi
umani che difficilmente si dimenticano, iperrealistici, ma
che all’interno di quel contesto non risultano affatto forzati,
anzi, efficacissimi, un po’ come accadeva in certi film di
Lina Wertmüller. Su tutti, Toni Servillo. Straordinario il suo Nicola,
tragico e comico allo stesso tempo: a partire dall’espressività del
corpo, dagli sguardi, dalle movenze, per passare al carattere –
sfortunato, ingenuo e sognatore, ma anche indolente, vittimista,
con una vena cinica, una sua cattiveria (nei confronti del figlio
Tancredi, ad esempio, o nell’eterna gara dell’apparire coi vicini e
“amici”). Ottima anche l’interpretazione di Giselda Volodi, moglie
e madre fedele e devota, che si occupa della casa e se c’è qualche
problema si fa aiutare dal nipote Masino/Piero
Misuraca, non domandandosi, ingenuamente, come mai lui
riesca sempre a risolvere tutto. Sorridente, a volte anche
spensierata, oppure al contrario straziata dal dolore, come può
esserlo solo una madre che perde un figlio. Di grande forza anche
l’interpretazione di Aurora Quattrocchi/Nonna
Rosa, come certamente notevole è la prova di Fabrizio Falco, nel
ruolo del giovane Tancredi, che a vent’anni non sa ancora chi è e
cosa vuole fare della propria vita. Questo, almeno agli occhi del
padre, è una colpa.
Lo spettatore li guarda divertito e
rattristato assieme, così come lo sguardo del regista è in parte
indulgente verso di loro, nel fotografare una condizione
esistenziale di cui sono, almeno in parte, vittime. D’altro canto
però non rinuncia a una visione non semplicistica, ma complessa,
che li indaga nel profondo, mettendone in luce le ombre, a volte
davvero inquietanti. Tragico e comico si alternano sapientemente
anche nelle musiche (quelle originali sono composte da Carlo
Crivelli).
Altra alternanza è quella
strutturale tra presente e passato, portata avanti in maniera
perfettamente armonica durante tutta la pellicola, grazie al
personaggio di Busu/Alfredo Castro, che fa da ponte tra il passato,
in cui si sono svolte le vicende dei Ciraulo, e i giorni nostri,
raccontando oggi la loro storia a chi è seduto con lui in un
ufficio postale di Palermo. Ma il senso del suo personaggio si
comprende pienamente solo nel finale. L’alternanza temporale è
sottolineata anche dalla fotografia, opera come detto dello stesso
regista, che ha scelto un’immagine dal fondo seppia, a mo’ di
vecchia foto ingiallita, per le vicende ambientate nel passato;
mentre ha preferito un grigiore livido per la parte ambientata
oggi.
Risultato finale di E’
stato il figlio è dunque una riuscitissima tragicommedia,
che riesce a tenere insieme due registri, facendo sorridere e
riflettere allo stesso tempo su temi universali e di grande
attualità: su cosa sia davvero la miseria umana, su un’assurda
quanto incontenibile smania di apparire, in nome della quale tutto
passa in secondo piano, o sui problemi di un sud dimenticato dalle
sue istituzioni, dove non sembrano esserci altre prospettive di
sostentamento e lavoro, se non quelle offerte dalla
criminalità.
In concorso alla 69a Mostra del
Cinema di Venezia, E’ stato il figlio ha avuto una
buona accoglienza e due meritatissimi riconoscimenti. Per la
fotografia del film, Ciprì ha portato a casa il premio per il
miglior contributo tecnico (ha curato anche la sceneggiatura, con
Massimo Gaudioso). Mentre Fabrizio Falco, al suo esordio sul grande
schermo, si è guadagnato il premio Mastroianni per
l’interpretazione di Tancredi Ciraulo (ed anche, altrettanto
meritatamente, per quella di Pipino in Bella Addormentata di Marco Bellocchio).
E’ stato il figlio
prodotto da Passione e Babe Films, in collaborazione con Rai Cinema
e Palomar, e distribuito da Fandango, sarà nelle sale dal 14
settembre.
Sono iniziate le riprese di
E’ per il tuo bene diretto da Rolando
Ravello. Il film è il remake italiano del
grande successo spagnolo, Es por tu bien. Una
produzione Picomedia in collaborazione con
Medusa Film, il film è prodotto da Roberto
Sessa e sarà distribuito da Medusa
Film.
Rolando Ravello e Fabio
Bonifacci firmano la sceneggiatura. Le riprese avranno una
durata di sei settimane e si svolgeranno a Roma.
E’ per il tuo bene, la trama
In E’ per il tuo
bene tre famiglie entrano in crisi quando le rispettive
figlie si fidanzano. Tre padri disperati vedono il loro peggiore
incubo avverarsi: sono convinti che le loro giovani figlie abbiano
scelto tutte un fidanzato sbagliato. Sicuri di agire per il loro
bene, uniranno le forze per sbarazzarsi dei tre pretendenti il
prima possibile, mettendo a dura prova la pazienza delle loro mogli
tanto da rischiare di far naufragare i loro stessi matrimoni. Alla
fine il bene vincerà, ma quello di chi?
Come reagireste se scopriste che il
vostro timido e sbadato figliolo è un attore di film porno? È
questa la notizia che sconvolge le esistenze di Lucia e Fausto,
alias Luciana Littizzetto e
Rocco Papaleo, nel film È nata una
star?, diretto da Lucio Pellegrini e dal 23 Marzo nei
cinema. Ad affiancare i due protagonisti nel ruolo di Marco,
ventenne superdotato e pasticcione, il giovane figlio d’arte
Pietro Castellitto. La scoperta improvvisa della
doppia vita del ragazzo, se all’inizio sarà traumatica per i
genitori, diventerà uno spunto per farli riflettere
sull’incomunicabilità che si crea all’interno del nucleo familiare
ed una miccia che riaccenderà la loro sopita passione.
E’ nata una star?, il film
È nata una star? è
tratto dall’omonimo romanzo di Nick Hornby e nelle intensioni della
regia c’è di tenersi fedele alle atmosfere e alle tinte leggere ed
ironiche tipiche della penna dello scrittore, con l’unica
eccezione, oltre all’ambientazione tutta italiana, il personaggio
interpretato da Papaleo, più istintivo e fumantino dell’alter ego
inglese.
Nonostante la scelta azzeccata di
girare È nata una star? nella borgata Leumann di
Collegno, ed il sostegno di ottimi sceneggiatori – fra i quali
spicca Massimo Gaudioso, braccio destro di
Matteo Garrone per Gomorra, Primo
Amore e L’imbalsamatore – il ritmo della commedia procede
spesso a rilento soprattutto nelle sequenze centrali. Anche i
dialoghi sono ben distanti dall’irresistibile umorismo al vetriolo
dello scrittore inglese.
Le musiche realizzate da Brunori
Sas sono suggestive ma forse, per non contraddire una brutta
abitudine della commedia italiana degli ultimi anni, troppo
presenti. Rocco Papaleo e più di lui Luciana Littizzetto, appaiono
a tratti un po’ sottotono anche se la scelta di rendere più
realistici e quotidiani i personaggi non è casuale. Malgrado le
tematiche affrontate, facili alla battuta sagace, non si scade mai
nella volgarità e forse è proprio questo un altro punto a favore
del film.
Una commedia sulla
famiglia, l’amore, i vicini e un grosso segreto. Con Rocco Papaleo
e Luciana Littizzetto. Una madre scopre una verità
incredibile su suo figlio, attraverso un video che lo ritrae in
copertina, ricevuto da una vicina di casa pettegola. Il ragazzo,
dotato di un talento nascosto e insospettato, ha pensato di
sfruttare al meglio la situazione diventando un pornodivo e
lasciando così di stucco i genitori.