Ryan Reynolds (il prossimo Lanterna Verde e già Deathpool in X-Men) e Bradley Cooper (fantastico Sberla in A-Team) interpreteranno una commedia d’azione scritta da Sheldon Turner, già autore di Tra le nuvole.
Cooke, Ziche, Johnson e Come VIte Distanti in mostra: “ARF! presenta: QUALCOS’ALTRO!”
Dopo l’annullamento di ARF! il Festival del Fumetto di Roma – a causa dell’emergenza Coronavirus – rimandando la sesta edizione a maggio 2021, gli organizzatori (definiti da sempre ARFers) tornano al Mattatoio, il Museo d’arte contemporanea di Testaccio, per presentare da venerdì 20 novembre a domenica 22 QUALCOS’ALTRO, un intero weekend di mostre dedicate al fumetto, concepite come esperienza totalizzante e immersiva.
Una grande esposizione, allestita nel Padiglione 9B, con le tavole originali di Darwyn Cooke – uno dei veri innovatori del medium fumetto – mostrate per la prima volta assoluta in Italia, le copertine di Dave Johnson, il poliedrico artista contemporaneo di comic book, asceso alla fama internazionale grazie a un capolavoro come Superman: Red Son, le riflessioni e avventure/disavventure dei personaggi di Silvia Ziche e le tavole degli oltre 80 autori del libro COme Vite Distanti.
Silvia Ziche, che illustra il manifesto dell’esposizione, è senza ombra di dubbio una delle più affermate fumettiste italiane. Autrice Disney sin dal 1991, una firma costante del settimanale Topolino, ha creato storie a fumetti e vignette satiriche anche per Linus, Smemoranda, Comix e Cuore.
Pubblica i suoi lavori con i più importanti editori italiani tra i quali Einaudi, Rizzoli, Mondadori, Feltrinelli Comics e Sergio Bonelli Editore che l’hanno portata e tante prestigiose collaborazioni che includono Vincenzo Cerami e Luciana Littizzetto. E’ però per il settimanale Donna Moderna che crea Lucrezia, probabilmente il suo personaggio più celebre, considerato suo alter-ego, di cui, dal 2006 ogni settimana, racconta le riflessioni, le avventure/disavventure, le crisi sentimentali. E proprio con Lucrezia, Silvia Ziche oltrepassa il costume e la satira, toccando, attraverso libri come E noi dove eravamo? o L’allegra vita delle quote rosa tematiche tanto femminili quanto femministe: la lotta delle donne per l’emancipazione e la libertà, l’eradicazione del concetto stesso di patriarcato impresso nel nostro retaggio culturale. Un “attivismo disegnato” che non utilizza slogan, ma le matite, lo humour, l’acume e la sensibilità della pluripremiata autrice veneta.
Darwyn Cooke l’autore canadese, prematuramente scomparso, è stato uno dei veri innovatori del medium fumetto, grazie al suo inconfondibile stile retrò che ha rielaborato in chiave moderna gli stilemi del noir e del fumetto supereroistico degli anni ’40, ’50 e ‘60. La mostra delle sue tavole originali a Roma, esposte per la prima volta assoluta in Italia, ripercorre tutto il suo percorso artistico, da Batman, Catwoman e tutte le leggende della DC Comics (The New Frontier) fino a The Spirit e i mutanti della Marvel, includendo momenti più adulti come il Parker dello scrittore Richard Stark o i Minutemen tratti dal Watchmen di Alan Moore.
L’opera di Darwyn Cooke (1962-2016), vincitore di tredici Eisner Awards, otto Harvey Awards e cinque Joe Schuster Awards, prosegue idealmente quel filo tematico inaugurato da ARF! nel 2019 con la mostra di Frank Quitely, cioè la ricerca di una personalissima cifra stilistica “autoriale” applicata alle grandi icone POP del fumetto mainstream nordamericano: «Se c’è stata una costante nella carriera di Darwyn Cooke è stata la coerenza nel restare sempre lontano dalle mode. Non le ha mai inseguite, proprio come fanno gli innovatori, ma non le ha mai nemmeno dettate, perché è stato un disegnatore e un autore letteralmente inimitabile» (Fumettologica).
Dave Johnson, classe 1965, è uno dei più poliedrici artisti contemporanei di comic book (scrittore, disegnatore, colorista, inchiostratore, letterista, designer) che collabora regolarmente con Marvel, DC Comics e Dark Horse, asceso alla fama internazionale grazie a un capolavoro come Superman: Red Son di Mark Millar. La mostra al Mattatoio celebra quella specifica parte del suo lavoro per cui è stato consacrato nel mondo: la sua attività da copertinista. Capaci di raccontare ed evocare interi mondi, di definire la linea editoriale stessa delle collane in cui vengono pubblicate, le straordinarie copertine di Johnson – grazie al proprio segno riconoscibilissimo e all’impressionante senso grafico nella gestione di equilibri e spazi – attraversano senza soluzione di continuità personaggi e generi: Batman, Superman, Hellboy, Lucifer, Deadpool, 100 Bullets, Harley Quinn e tanti altri, esposti con studi preparatori e illustrazioni inedite, mai viste prima in Europa.
Infine, la mostra dedicata al libro COme Vite Distanti, ideato e prodotto da ARF! in collaborazione con PressUP durante il lockdown della scorsa primavera, i cui 62.385 euro raccolti grazie alla sua vendita on-line sono stati interamente donati all’INMI Lazzaro Spallanzani di Roma per l’emergenza Covid e la ricerca. Introdotta dalla penna di Alessandro Baricco, la mostra presenta tutte le tavole del volume con oltre 80 dei maggiori autori del panorama nazionale tra i quali Milo Manara, Gipi, Zerocalcare, Manuele Fior, Fumettibrutti, Giuseppe Palumbo, Sio, Sara Pichelli, Zuzu, Mirka Andolfo e Paolo Bacilieri, coinvolti “coralmente” in un’unica storia, per quella che è stata unanimemente riconosciuta da lettori e critica come l’espressione più alta di coesione e generosità di un’intera categoria professionale italiana.
ARF! presenta: QUALCOS’ALTRO! è un intero weekend di mostre dedicate al Fumetto, concepite come esperienza totalizzante e immersiva, nel cui bookshop i visitatori potranno trovare tutti i titoli degli autori esposti, un catalogo esclusivo (acquistabile solo ed esclusivamente durante i tre giorni dell’evento) e una specialissima tiratura di COme Vite Distanti, fresco vincitore del Premio Boscarato 2020 assegnato dal Treviso Comic Book Festival.
“ARF! presenta Qualcos’altro” è promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita Culturale e Azienda Speciale Palaexpo, con il sostegno della Regione Lazio; ARF! e Comicon fanno parte dell’Associazione nazionale RIFF – Rete Italiana Festival del Fumetto.
La rassegna fa parte di Romarama, il programma di eventi culturali di Roma Capitale.
ARF! presenta: QUALCOS’ALTRO!
Mattatoio – Padiglione 9B, piazza Orazio Giustiniani n. 4, Roma.
Orario: venerdì, sabato e domenica dalle 10:00 alle 20:00 (ultimo ingresso 19:30)
Ingresso: € 10,00, acquistabile SOLO on-line https://www.go2.it/evento/arf_presenta:_qualcos_altro/4497
Per informazioni: www.arfestival.it + [email protected]
Controfigura: l’attore e il suo doppio [FOTO]
Sono davvero poche le star che non usano la controfigura. Tutte, chi per motivi di sicurezza e chi per ragioni diverse (dettagli del corpo o inquadrature particolari) indulgono in un doppio che possa fare un po’ del loro lavoro. Ecco nella nostra gallery alcune delle coppie controfigure/attore-attrice più gettonate: [nggallery id=655]
Un paio di immagini
appartengono quasi alla storia del cinema, come i film cui fanno
riferimento. Parliamo degli scatti fatti sul set di
Indiana Jones con Harrison Ford e del
Ritorno dello Jedi con Carrie
Fisher, ma ci sono anche coppie che hanno fatto discutere,
come nel caso della controfigura di Natalie
Portman ne Il Cigno Nero, la
ballerina professionista Sarah
Lane, che ha addirittura accusato la Portman di non
meritare l’Oscarper il ruolo in quanto lei aveva prestato il suo
corpo a tutta la parte ballata (fondamentale) del film. Tra gli
attori che si servono di controfigure c’è anche l’insospettabile
Sposa, Uma Thurman, che sul set di Kill
Bill si è servita di un ‘doppione’. Ancora,
Tom
Cruise sarà scapestrato, ma le corse in motocicletta
le affida ad uno stuntman, con buona pace delle sue fan,
preoccupatissime ogni volta che l’attore sfida la forza di
gravità.
Controcampo italiano: vince Francesco Bruni
Arriva il primo premio da Venezia. Si tratta della sezione di Controcampo italiano per la quale è stato premiato ‘Scialla!’, il film d’esordio di Francesco Bruni.
La sezione, ricordiamo, è interamente dedicata al cinema italiano. Il film racconta di un professore (Fabrizio Bentivoglio) che si e’ ridotto a scrivere biografie di calciatori e personaggi tv e che esce dal suo volontario isolamento quando deve confrontarsi con un figlio che non sapeva di avere, Luca (Vinicio Marchioni), quindicenne irrispettoso. Il premio ottenuto dal film è stato motivato dalla volontà del regista di raccontare, attreverso una solida scrittura, una storia importante che percorre temi delicati quali i legami familiari con il linguaggio vincente della commedia intelligente.
Contraband: recensione del film con Mark Wahlberg
Ironia, azione e dramma sono i tre elementi che il regista islandese Baltasar Kormàkur unisce, mescola e ri-impasta in Contraband. Eh sì, pur trattandosi di un film a basso budget, solo 25 milioni di dollari, sotto alcuni aspetti sembra che il cineasta abbia unito più elementi senza far combaciare alla perfezione gli ingranaggi.
Contraband regala agli spettatori una bella avventura, a volte mozzafiato, sul tentativo di Chris Farraday (Mark Wahlberg) di riscattare Andy (Caleb Landry Jones), fratello piccolo della sua sposa, che immischiato in affari loschi, non porta a termine come previsto il suo compito e si trova in debito con lo spietato boss Timm Briggs (Giovanni Ribisi). L’alta morale e il senso di protezione di Farraday lo porteranno ad occuparsi del cognato e a riaprire un capitolo che doveva rimanere totalmente chiuso: il contrabbando. Così, grazie ai contatti del padre, personaggio rispettato nel mondo mafioso ma bloccato in carcere a vita, riesce a imbarcarsi in una nave cargo per raggiungere Panama e ottenere la somma di denaro necessaria per rimettere le pedine nella posizione di stasi.
Gli imprevisti non mancano, ma da buon film che ha ottenuto 70 milioni di dollari al botteghino negli States, il buon e intraprendente Farraday riesce a cavarsela e da salvatore della situazione scioglie ogni enigma e riporta le cose alla fase di allegria e leggerezza con cui inizia il film. Il cast di Contraband è di grande spessore, e Mark Wahlberg, attore protagonista e produttore del film, vede al suo fianco un’interpretazione compiuta e affascinante di Ben Foster nel ruolo del suo migliore amico Sebastian Abney e un arrogante a cattivissimo Giovanni Ribisi nei panni di Tim Briggs.
Nonostante dei protagonisti di alta fama internazionale, i personaggi di Contraband sembrano non essere sviluppati all perfezione e si incastrano con difficoltà nella trama del film piuttosto scontata. Tim Briggs al comando della sua gang, appare come un uomo sprezzante e senza scrupoli che però si trasforma in un docile agnellino al cospetto di Sebastian Abney. Quest’ultimo dal canto suo, malgrado la posizione rivestita di imprenditore alla luce del sole e vero boss di traffici illeciti nella sua realtà, appare come un dandy che si circonda di bellezze effimere, alcolista nei suoi periodi di difficoltà, amico fedele e imprescindibile per Farraday ma al contempo alto traditore, viscido negli atteggiamenti e non così sottile nei ragionamenti come potrebbe sembrare.
Contraband girato tra New Orleans e Panama City diventa accattivante nelle scene di combattimento.
Contraband – Intervista a Mark Wahlberg
L’intervista a Mark Wahlberg, protagonista di Contraband, il nuovo thriller con Mark Wahlberg, Kate Beckinsale, Ben Foster e Giovanni Ribisi. Al cinema nel 2012. Contraband: dal 27 luglio 2012 al cinema.
Chris Farraday è un ex marinaio che è stato licenziato dalla nave
su cui lavorava a causa della sua abitudine a contrabbandare merci
rubate a New Orleans. Nonostante negli anni sia riuscito a
costruirsi una vita onesta è costretto a tornare nel mondo nella
criminalità per proteggere la moglie, la figlia e il cognato dopo
che quest’ultimo per evitare di essere arrestato ha buttato in mare
preziosa merce illegale.
Contraband – Intervista a Ben Foster
L’intervista a Ben Foster, protagonista di Contraband, il nuovo thriller con Mark Wahlberg, Kate Beckinsale, Ben Foster e Giovanni Ribisi. Al cinema nel 2012. Contraband: dal 27 luglio 2012 al cinema.
Continuum 3×13: anticipazioni e promo
Si intitolerà Last Minute, Continuum 3×13, l’atteso tredicesimo episodio della terza stagione della serie tv del network Syfy con protagonista Rachel Nichols.
In Continuum 3×13, Kiera e i
Liber8 uniscono le forze per fermare un Alec assetato di
potere. Kiera e John Doe realizzano a cosa la loro
relazione è destinata, mentre Scar Alec sacrifica il suo
desiderio conquistato a fatica per una vita più semplice.
Continuum 3×12: anticipazioni e promo
Si intitolerà The Dying Minutes, Continuum 3×12, il dodicesimo episodio della terza stagione della serie del network Syfy con protagonista Rachel Nichols, nel ruolo di una poliziotta che, dal 2077, torna indietro nel tempo insieme con un gruppo di ribelli-terroristi.
In Continuum
3×12, Kiera e John Doe
pongono fine ai Freelancers. Intanto
Scar Alec viene salvato dalla struttura Freelancer e Carlos
porta equilibrio di nuovo tra Dillon e
il VPD.
Continuum è una serie televisiva di fantascienza canadese, trasmessa dal 27 maggio 2012 sul canale Showcase. In Italia la serie ha debuttato sul canale satellitare AXN Sci-Fi il 12 giugno 2013, mentre in chiaro su Rai 4 dal 10 ottobre 2013.
Tratta del conflitto tra un gruppo di ribelli-terroristi e una poliziotta che, viaggiando indietro nel tempo, giungono dall’anno 2077 al 2012.
Un gruppo di ribelli, condannati alla pena di morte per atti di terrorismo, fugge dalla propria esecuzione viaggiando indietro nel tempo dall’anno 2077 fino al 2012; Kiera Cameron, un Protettore (agente di polizia di una Vancouver del futuro) è involontariamente trasportata insieme ai ribelli indietro di 65 anni.
Con l’obiettivo di rintracciare il gruppo (chiamato “Liber8”) e fermare i suoi tentativi di cambiare il passato – e di conseguenza anche il futuro –, Kiera si unisce al dipartimento di polizia della Vancouver del 2012, sfruttando in segreto anche l’aiuto del giovane esperto tecnologico Alec Sadler, che le fornisce in tempo reale informazioni e contatti necessari per operare nel tempo presente nonostante la sua mancanza di credenziali ufficiali.
Continuum 3×11: anticipazioni e promo
Si intitolerà 3 Minutes to Midnight, Continuum 3×11, la serie del network Syfy (trasmessa originariamente in Canada da Showcase e in Italia su AXN Sci-Fi) con protagonista Rachel Nichols.
In Continuum
3×11, Kiera scopre
la verità su John Doe mentre Alec deve
fare una scelta davvero molto difficile. A
seguire vi lasciamo con il video promozionale dell’episodio e la
galleria fotografica.
Continuano le prove per Transformers 3
Continua la pre-produzione di
Transformers 3: i preparativi per le riprese (che dovrebbero
iniziare a maggio) proseguono, e nelle varie location le troupe
stanno effettuando delle prove.
Continuano i lavori de Lo Hobbit
Dopo mesi di rumour, Sylvester McCoy ha confermato che il casting dello Hobbit procede, e che avrà una parte nel film.
Continuano i lavori de Lo Hobbit
Dopo mesi di rumour, Sylvester McCoy ha confermato che il casting dello Hobbit procede, e che avrà una parte nel film.
L’attore – noto per aver interpretato il Dr. Who nella serie inglese – ha parlato al Dunoon Observer, quotidiano della sua cittadina natale:
Al momento siamo in trattative – siamo in due ad essere stati presi in considerazione per la parte. Non è il ruolo di Bilbo Baggins, ma potrebbe essere qualcosa di più grosso.
Dalla sicurezza con cui parla, sembra che se non otterrà quella particolare parte, finirà comunque per apparire nel film. Il sito sostiene che la parte in questione è quella di uno dei due stregoni del film: sappiamo, da alcuni rumour, che nello script di Guillermo del Toro/Peter Jackson/Fran Walsh/Philippa Boyens lo stregone Radagast il Bruno avrà un ruolo molto più importante: potrebbe trattarsi proprio di lui. Al momento Peter Jackson è in trattative con la Warner Bros. per dirigere il film, e la Warner sta cercando di definire con la MGM (attualmente in fase di acquisizione da parte della Spyglass) le modalità con cui si porterà avanti il progetto. A quanto pare il progetto non è ancora seppellito e tutti i fan aspettano fiduciosi notizie concrete.
Fonte: badtaste.it
Continua il successo per Il Grande e Potente Oz di Sam Raimi
Balzato prepotentemente in vetta al box office della scorsa settimana, Il Grande e Potente Oz sta riscuotendo un buon successo di pubblico, raggruppando in un unico fandom gli appassionati del fantasy e della magia Disney, i fan dello strepitoso cast protagonista (James Franco, Michelle Williams, Mila Kunis e Rachel Weisz) e gli adepti del cinema di Sam Raimi, che riesce con grande naturalezza a passare dal film di genere al kolossal mantenendo intatta la sua grande destrezza dietro la macchina da presa.
Ecco alcuni dei commenti più entusiasmanti arrivati a noi di Cinefilos.it da parte dei nostri lettori: (Clicca sulla foto per vederla ad alta risoluzione)
Vi ricordiamo che potete leggere la nostra recensione qui.
Con James Franco, Michelle Williams, Mila Kunis, Rachel Weisz, Abigail Spencer e Zach Braff e diretto da Sam Raimi (Spider-Man). Il Grande e Potente Oz arriva in Italia al cinema a marzo 2013. Quando Oscar Diggs (James Franco), il mago di un piccolo circo, grazie ad un trucchetto di troppo, si ritrova nel fantastico mondo di Oz, dovrà trasformarsi davvero nel grande e potente Mago, oltre che in un uomo migliore.
Continua il mistero Super 8, nuovo virale
Prosegue in maniera piuttosto
criptica il virale di Super 8: mentre da un lato un documento
rimanda a un codice postale americano, dall’altro un
documento svela una strana frase…
Nuovi passi avanti per il virale di Super 8, il misterioso film di
J.J. Abrams il cui teaser è uscito qualche giorno fa.
Se ricordate, era stato scoperto il sito ScariestThingIEverSaw, che conteneva un conto alla rovescia: il countdown è terminato ieri sera, e ha fatto sì che una sezione del sito sbloccasse. Generando la stringa di codice ‘.PRINT RSCOM8′, si ottiene una stampata con due immagini: una è una pagina di giornale, con una pubblicità che promuove i lecca lecca Rocket Poppeteers. All’interno della pubblicità si trova un cupon con un indirizzo cui spedire la cartolina: rimanda a Minot, in North Dakota – non lontano dalla base aerea Minot.
Mentre i fan si stanno già attrezando per andare in Nord Dakota a vedere di che si tratta, l’altra pagina è un estratto di uno scritto del presidente John F. Kennedy in occasione del trattato di non proseguimento dei test nucleari stipulato nel 1963. Alcune parole evidenziate all’interno del documento lasciano emergere la frase:
no certainty if a live may be after us we go underground
La combinazione corretta della frase sembra essere “No certainty if alive, may be after us, we go underground”, che dovrebbe essere una procedura criptata o un avvertimento.
Per ora, continuano i misteri…
Fonte: MovieViral (WikiBruce, Unfiction)Badtaste
Super 8 uscirà nell’estate del 2011.
Continua il casting di Spider-Man
Mancano poche settimane alle riprese dello Spider-Man di Marc Webb e, Denis Leary è in trattative per interpretare il capitano George Stacy…
Contessa de Fontaine: i film e le serie del MCU in cui potrebbe tornare
L’episodio finale di The Falcon and the Winter Soldier ha stabilito che la Contessa Valentina Allegra de Fontaine giocherà un ruolo importante nell’Universo Cinematografico Marvel in futuro. Anche se le sue vere motivazioni e intenzioni rimangono ad oggi un mistero, è possibile ipotizzare in quali film o serie del MCU potrebbe apparire nuovamente:
Black Widow
La Contessa è una delle
spie più importanti della Marvel Comics, essendo stata un membro di lunga
data dello SHIELDA. Il suo passato renderebbe quindi naturale e
logica una sua apparizione in Black
Widow.
Anche se la trama del film rimane un mistero (e nonostante gli eventi saranno ambientati molto prima dei fatti narrati in The Falcon and the Winter Soldier), La Contessa è profondamente radicata nello spionaggio internazionale e potrebbe tranquillamente fare un piccolo cameo nel film. In effetti, è stato riferito che originariamente avrebbe dovuto debuttare proprio in Black Widow, posticipato di oltre un anno rispetto alla sua data di uscita originale.
Armor Wars
“Le cose stanno per
diventare strane”, dice la Contessa al suo nuovo dipendente,
John Walker, alias U.S. Agent, nell’episodio finale di
The Falcon and the Winter Soldier. Ciò
potrebbe significare tante cose diverse per il futuro della Fase
Quattro, ma una serie in cui La Contessa potrebbe essere coinvolta
è Armor
Wars.
È probabile che questa nuova serie seguirù la trama dei fumetti in cui si scopre che la tecnologia di Tony Stark è nelle mani dei supercriminali di tutto il mondo. E se La Contessa fosse coinvolta nell’instaurazione del conflitto o, forse, nel tentativo di diffonderlo?
Ironheart
Direttamente collegato alla
serie Armor
Wars, che vedrà protagonista War Machine, è
Ironheart,
che si concentrerà sul giovane supereroe Riri Williams. Sebbene non
facesse parte della trama originale del fumetto (e nemmeno La
Contessa), entrambi probabilmente faranno parte dell’adattamento tv
in modo da aggiornare la trama per il MCU.
Tony Stark è stato mentore di Riri Williams nei fumetti, ma con la sua morte nel MCU, Riri potrebbe cadere sotto la guida di una figura diversa, forse anche La Contessa, che sembra molto intenzionata a “collezionare” eroi…
Hawkeye
Se La Contessa dovesse
davvero apparire in Black
Widow, è probabile che sarà coinvolta in altre
storie del MCU che trattano di spionaggio, come la prossima serie
Hawkeye.
Sebbene la trama della serie sia ancora avvolta nel mistero, i fan
sanno che coinvolgerà Hailee Steinfeld nei panni di Kate Bishop,
che diventa Occhio di Falco nei fumetti ed è probabile che faccia
lo stesso anche nel MCU.
A seconda delle ambizioni della Contessa, il suo ruolo in Hawkeye potrebbe essere consistente o minore. Ha legami con Clint Barton nei fumetti attraverso lo SHIELD e gli Avengers, ma sembra che il suo personaggio nel MCU sia un po’ meno eroico di quanto non lo sia stato nelle prime apparizioni a fumetti.
World of Wakanda
L’imminente serie
World of Wakanda di Ryan Coogler in arrivo su Disney+ è destinata a esplorare il
mondo e la tradizione dell’immaginario paese Marvel. Non è chiaro
quali personaggi o storie presenterà lo show, ma se avrà a che fare
con le Dora Milaje, allora un personaggio come La Contessa avrebbe
senso come possibile antagonista.
I suoi incontri con i wakandiani nei fumetti sono pochi e distanti tra loro, ma il MCU ha dimostrato più volte che non ha paura di interconnettere i suoi personaggi e le storie con il materiale fumettistico originale.
Moon Knight
Marc Spector, l’uomo che
diventa il supereroe Moon Knight, ha molto in comune con John
Walker. È un ex soldato e agente della CIA, qualcuno che potrebbe
adattarsi al tipo di persona che la Contessa sta cercando per
formare la sua squadra.
Moon Knight ha trascorso del tempo con John Walker nei fumetti dedicati ai Vendicatori della Costa Occidentale alla fine degli anni ’80. Quella squadra includeva anche Occhio di Falco, un’altra importante spia Marvel, ossia Mockingbird, ma anche Scarlet Witch e Visione. Il Visione Bianco ha debuttato originariamente proprio in questa serie. Potrebbe essere che La Contessa stia assemblando i suoi Vendicatori, usando versioni inverse dei personaggi classici.
She-Hulk
Un altro Avenger di lunga
data che otterrà la sua serie da solista nel MCU è She-Hulk. Come
altre serie e film in arrivo, non si sa nulla della trama. Ciò
lascia molto spazio a eventuali speculazioni su come la Contessa
potrebbe inserirsi nello show.
Se la Contessa sta mettendo insieme la sua squadra di Vendicatori, Jennifer Walters sarebbe una candidata ovvia data la sua forza. She-Hulk interpreta un ruolo in “Secret Invasion”, l’enorme crossover a fumetti che vede gli Skrull invadere la Terra. Ciò potrebbe collegare sia lei che La Contessa alla prossima serie in streaming.
Secret Invasion
Uno dei progetti del MCU
più significativi in arrivo è Secret
Invasion, che sembra adatter la trama dei fumetti del 2008
in cui gli Skrull iniziano una massiccia invasione della Terra. In
quella run, è stato rivelato che La Contessa è un agente Skrull
sotto mentite spoglie, inviato per spiare Nick Fury e lo SHIELD nel
corso degli anni.
Nick Fury uccide lo Skrull e in seguito scopre che la vera Contessa è ancora viva. Lei e altre figure eroiche, tra cui Spider-Woman, vennero nascoste mentre gli Skrull le impersonavano in preparazione proprio dell’attacco sulla Terra. La Contessa del MCU potrebbe essere uno Skrull travestito?
Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli
Shang-Chi
e La Leggenda dei Dieci Anelli potrebbero adattare molte
trame dei fumetti. Tuttavia, le origini del personaggio sembrano
essere al centro di tutto. È possibile che suo padre abbia qualche
connessione con La Contessa, permettendo al personaggio di apparire
così nel film.
Se c’è qualche connessione tra La Contessa e Power Broker, che sappiamo ora essere Sharon Carter, è ancora più probabile che Valentina appaia in Shang-Chi, dal momento che l’eroe ha combattuto contro Power Broker e la sua Corporation al fianco di Iron Fist in alcune delle sue prime avventure.
Captain America 4
Probabilmente, il progetto
più probabile in cui apparirà la Contessa è
Captain America 4. Il film, che sarà scritto dallo
showrunner di
The Falcon and the Winter Soldier, Malcolm
Spellman, e da uno degli sceneggiatori della serie, Dalan Musson, è
certo che riprenderà i fili narrativi e tematici della serie
Disney+.
Uno di questi è ovviamente legato alla Contessa, le cui attività sembrano direttamente collegate all’ascensione di Sam Wilson che diventa Capitan America. Potrebbe fare la sua grande apparizione nel film ed essere il villain principale… o forse, chissà, anche un’alleata del nuovo Capitan America.
Contesa legale tra Universal e MGM per i diritti di un simil-007
Un futuro film a proposito di una spia che affronta un pazzo diabolico potrebbe essere una violazione del diritto d’autore del franchise di James Bond, l’agente 007. O forse no.
MGM e Danjaq, titolari dei diritti del franchise di James Bond, hanno presentato la loro causa nel mese di aprile contro la Universal, sostenendo che lo script di Aaron Berg Section 6 è “un progetto cinematografico, in fase di sviluppo, con un audace, britannico agente segreto in smoking, ‘al servizio segreto di Sua Maestà’, ‘con una licenza di uccidere’, e un agente segreto in missione per salvare l’Inghilterra dalla trama diabolica di un cattivo megalomane.”
Il che sembrerebbe somigliare a James Bond, ma la Universal insiste sul fatto che non solo il prodotto finito non sarebbe un derivato di Bond, ma anche che non ha nemmeno ancora preso una decisione sull’opportunità di dare il via libera alla realizzazione dello script di Aaron Berg.
Per ora, Section 6 rimane inedito e la Universal Pictures ha chiesto ad un giudice di respingere la causa in quanto “speculazione circa un futuro progetto ipotetico”. Dopo questa richiesta della Universal, Robert Schwartz, avvocato che rappresenta MGM e Danjaq, ha ribatutto che “Universal si comporta come se le leggi sulla proprietà intellettuale non si applicassero all’interno dello studio […] e pensa di poter lavorare liberamente con materiale di nostra proprietà intellettuale tanto a lungo quanto desidera” ma che “Danjaq and MGM sono pronti a fermare tutto questo adesso”.
Fonte: THR
Contagious: tre nuove clip del film con Arnold Schwarzenegger
Guarda tre nuove clip del film Contagious (titolo originale Maggie), in cui vediamo Arnold Schwarzenegger padre premuroso di Abigail Breslin (Little Miss Sunshine) che ha contratto un “virus”. Il film uscirà in Italia il 25 giugno, distribuito da M2 Pictures.
LEGGI ANCHE: Contagious Epidemia Mortale recensione del film con Arnold Schwarzenegger
“Non ancora”
“Deve andare in quarantena”
“Gli effetti del virus”
Abigail Breslin interpreterà una bambina infettata che si sta lentamente trasformando in una non-morta, il cui padre sarà interpretato invece da Arnold Schwarzenegger. Il progetto nasce da uno script realizzato da John Scott. La regia sarà invece di Henry Hobson, regista che negli anni passati si era dedicato esclusivamente al mondo pubblicitario, ora alla prova in un contesto diverso, quello cinematografico.
Mentre un virus zombie si sta diffondendo attraverso il paese, una famiglia di campagna aiuta la propria figlia maggiore a convivere con la sua infezione a e farla diventare lentamente una mangiatrice di carne zombie.
Contagious: tre clip in italiano del film con Arnold Schwarzenegger
Guarda tre nuove clip del film Contagious (titolo originale Maggie), in cui vediamo Arnold Schwarzenegger padre premuroso di Abigail Breslin (Little Miss Sunshine) che ha contratto un “virus”. Il film uscirà in Italia il 25 giugno, distribuito da M2 Pictures.
LEGGI ANCHE: Contagious Epidemia Mortale recensione del film con Arnold Schwarzenegger
Non dovevi riportarmi qui:
Senti questo odore?:
Ti prego, non farlo:
Abigail Breslin interpreterà una bambina infettata che si sta lentamente trasformando in una non-morta, il cui padre sarà interpretato invece da Arnold Schwarzenegger. Il progetto nasce da uno script realizzato da John Scott. La regia sarà invece di Henry Hobson, regista che negli anni passati si era dedicato esclusivamente al mondo pubblicitario, ora alla prova in un contesto diverso, quello cinematografico.
Mentre un virus zombie si sta diffondendo attraverso il paese, una famiglia di campagna aiuta la propria figlia maggiore a convivere con la sua infezione a e farla diventare lentamente una mangiatrice di carne zombie.
Contagious: trailer italiano con Arnold Schwarzenegger
Ecco il trailer italiano di Contagious (titolo originale Maggie), in cui vediamo Arnold Schwarzenegger padre premuroso di Abigail Breslin (Little Miss Sunshine) che ha contratto un “virus”. Il film uscirà in Italia il 25 giugno, distribuito da M2 Pictures.
Abigail Breslin interpreterà una bambina infettata che si sta lentamente trasformando in una non-morta, il cui padre sarà interpretato invece da Arnold Schwarzenegger. Il progetto nasce da uno script realizzato da John Scott. La regia sarà invece di Henry Hobson, regista che negli anni passati si era dedicato esclusivamente al mondo pubblicitario, ora alla prova in un contesto diverso, quello cinematografico.
Mentre un virus zombie si sta diffondendo attraverso il paese, una famiglia di campagna aiuta la propria figlia maggiore a convivere con la sua infezione a e farla diventare lentamente una mangiatrice di carne zombie.
Contagious: due spot in italiano con Arnold Schwarzenegger
Ecco due nuovi spot in italiano per Contagious, (titolo originale Maggie), in cui vediamo Arnold Schwarzenegger padre premuroso di Abigail Breslin (Little Miss Sunshine) che ha contratto un “virus”. Il film uscirà in Italia il 25 giugno, distribuito da M2 Pictures.
Abigail Breslin interpreterà una bambina infettata che si sta lentamente trasformando in una non-morta, il cui padre sarà interpretato invece da Arnold Schwarzenegger. Il progetto nasce da uno script realizzato da John Scott. La regia sarà invece di Henry Hobson, regista che negli anni passati si era dedicato esclusivamente al mondo pubblicitario, ora alla prova in un contesto diverso, quello cinematografico.
Mentre un virus zombie si sta diffondendo attraverso il paese, una famiglia di campagna aiuta la propria figlia maggiore a convivere con la sua infezione a e farla diventare lentamente una mangiatrice di carne zombie.
Contagious – Epidemia Mortale: recensione del film con Arnold Schwarzenegger
Stati Uniti, un’epidemia oscura e incurabile sta decimando le grandi città così come i piccoli centri abitati, trasformando le persone affette in zombi. Contagious – Epidemia Mortale racconta una situazione sempre più fuori controllo tanto che le autorità, in preda alla disperazione, sono costrette a creare centri di quarantena per provare a contenere il virus.
Centri che vengono riempiti con facilità grazie a controlli serrati e a una stretta collaborazione con gli ospedali e i medici. Trasferire i pazienti non è però altrettanto facile, poiché le misure di detenzione prevedono l’internamento quando i malati sono ancora lucidi e coscienti.
Contagious – Epidemia Mortale, il film
Nonostante le voci rassicuranti messe in circolo dal governo, tutti sanno che si tratta di veri e propri lazzaretti dal quale non si esce più. A leggere la sinossi e il titolo italiano, sembrerebbe che Contagious – Epidemia Mortale sia l’ennesimo prodotto horror pieno zeppo di zombi da cui scappare o da squartare. Henry Hobson gira invece un’opera infinitamente più delicata e ricca di sottotesto, che sfrutta l’idea dell’epidemia virale per raccontare l’intima storia di un padre e una figlia, e del loro enorme amore reciproco.
Maggie (nome che ispira anche il titolo originale del film) è una tranquilla adolescente del Midwest, curiosa del mondo e con sogni comuni a molti suoi coetanei; Wade è un padre protettivo e un po’ zotico, ma colmo di affetto incondizionato per la ragazzina che ha visto crescere e ora ammalarsi. Il loro mondo è ristretto, inaccessibile dall’esterno, neppure dalla matrigna che, nonostante lo sforzo, non può comprenderla a fondo e avere gli stessi sentimenti di un genitore naturale.
Figurarsi le autorità, che hanno soltanto l’obbligo cieco di seguire le regole e di strappare i malati alle famiglie per la quarantena. Inizia così un viaggio doloroso e disperato fatto di menzogne, di scelte fra la vita e la morte, di fiducia e di tenerezza; un percorso principalmente metaforico, che attraverso la maschera dell’apocalisse zombie racconta il dietro le quinte delle malattie terminali, il destino atroce di un padre costretto a seppellire la figlia con la facoltà di decidere il come e il quando.
Protagonisti indiscussi di questa nera traversata gli occhi affranti di Arnold Schwarzenegger, nella loro profondità vi è tutta la sofferenza e l’impotenza di fronte a qualcosa più grande dell’uomo stesso. A nulla può uno spirito aggressivo, un corpo statuario, contro alcune leve universali della nostra esistenza; è un concetto a cui talvolta non badiamo, ma che meriterebbe un’attenta riflessione.
Accanto a lui Abigail Breslin, che molti di voi ricorderanno come la bambina prodigio di Little Miss Sunshine, lunatica e ottimamente integrata nel suo ruolo. La splendida fotografia di Lukas Ettlin, cupa, desaturata, sempre alla ricerca della luce del sole, non riesce però a coprire tutti i piccoli difetti di un’opera tutt’altro che perfetta: la sceneggiatura è infatti piena di cliché melanconici, che istigano al pianto isterico con scarso successo. Resta un’opera emozionante e opprimente, Pino Daniele cantava “Ogni scarrafone è bell ‘a mamma soja” ma non dimentichiamo i padri.
Contagious – Epidemia mortale: la spiegazione del finale del film
Contagious – Epidemia mortale (il cui titolo originale è in realtà Maggie) è un film drammatico a tinte horror diretto da Henry Hobson e interpretato da Arnold Schwarzenegger e Abigail Breslin. Ambientato in un’America devastata da un’epidemia che trasforma lentamente gli infetti in creature simili a zombie, il film (qui la recensione) si discosta dalle convenzioni del genere per offrire una riflessione più intima e malinconica. Al centro della storia c’è il legame profondo tra un padre e una figlia: Wade (Schwarzenegger), un uomo distrutto ma determinato, accetta di accudire sua figlia Maggie (Breslin), nonostante la ragazza sia stata contagiata e il suo destino sembri ormai segnato.
Lontano dai ritmi frenetici e dall’azione esplosiva tipici di molti zombie movie, Contagious adotta un tono più lento, riflessivo e intimista. L’epidemia non è usata come pretesto per una lotta spettacolare, ma come metafora della perdita, della malattia e dell’inevitabilità della morte. L’infezione diventa simbolo della lenta agonia di un familiare colpito da una malattia terminale, e la trasformazione di Maggie è raccontata con delicatezza e dolore. In questo senso, il film si avvicina più a titoli come The Road o The Girl with All the Gifts, rispetto a blockbuster come World War Z o 28 giorni dopo, ponendosi come un’opera di rottura nel panorama dell’horror post-apocalittico.
Schwarzenegger, qui in uno dei ruoli più atipici della sua carriera, offre una performance sorprendentemente misurata ed emotiva, allontanandosi dalla figura dell’eroe d’azione invincibile per vestire i panni di un padre vulnerabile. La tensione del film è tutta emotiva, costruita sulla consapevolezza dell’inevitabile. Per comprendere appieno la portata emotiva e simbolica di Contagious – Epidemia mortale, nel presente articolo ci concentreremo sull’analisi approfondita del suo finale, cercando di svelarne il significato e le intenzioni narrative più profonde.

La trama di Contagious – Epidemia mortale
Il film è ambientato in un mondo dove un virus noto come Necroambulist si sta spargendo rapidamente in ogni dove, colpendo senza distinzioni. Chi contrae tale virus è condannato lentamente a trasformarsi in creature simili a zombie, estremamente pericolose. In tale contesto di morte e distruzione, la società cerca di andare avanti come può, con la necessità però di sottostare a rigide leggi marziali al fine di garantire l’incolumità di coloro che non sono ancora stati infettati. Da questi pochi individui dipende infatti la salvezza della razza umana. Tra questi vi sono anche Maggie Vogel e suo padre Wade. Ben presto, però, anche i loro tentativi di continuare a vivere in tranquillità crollano inesorabilmente.
Anche Maggie si ritrova ad essere contagiata dal virus, ed è solo questione di tempo prima che si trasformi in una creatura terribile, senza ricordi né emozioni. In attesa di quel momento inevitabile, suo padre decide di prendersi cura di lei come può, tenendola in casa al riparo da minacce esterne. Nell’attesa che il peggio avvenga, Wade si trova però costretto anche a relazionarsi con i pericoli circostanti e con la situazione pronta a sfuggire in ogni momento proteggere sua figlia sarà sempre più complesso. Gli servirà tutto il suo amore di padre per poter fare ciò che deve essere fatto e di più.
La spiegazione del finale del film
Nel terzo atto di Contagious – Epidemia mortale, la lenta trasformazione della protagonista raggiunge il punto di non ritorno. Maggie, sempre più vicina alla completa zombificazione, inizia a percepire gli esseri umani come fonte di nutrimento: sente l’odore del corpo della matrigna Caroline e lo associa istintivamente al cibo. Quando il suo amico Trent le confessa telefonicamente di aver avvertito lo stesso impulso nei confronti del padre, la disperazione prende il sopravvento. Maggie va a trovarlo ma, impotente, assiste al suo prelievo forzato da parte della polizia. La minaccia del contagio e la paura che i propri cari diventino prede si fanno sempre più tangibili e soffocanti.

Tornata a casa, Maggie si imbatte in una volpe ferita e tenta di liberarla. Tuttavia, sopraffatta dall’impulso cannibale, la attacca. Quando confessa il gesto ai genitori, tra le lacrime e coperta di sangue, Wade è costretto ad abbattere l’animale. Caroline, sopraffatta dagli eventi, decide di andarsene, mentre due agenti arrivano per prendere Maggie. Dopo una breve colluttazione, Maggie riesce a convincerli che non è ancora del tutto trasformata. Il poliziotto, comprensivo, avverte Wade che presto dovrà però prendere una decisione definitiva. Nella notte, Wade le mostra il giardino che ha coltivato in memoria della madre di Maggie, e lei gli chiede, con dolce fermezza, di promettere che porrà fine alla sua sofferenza prima che diventi un pericolo.
Capendo che il padre non riuscirà ad abbatterla quando necessario, la mattina dopo — ormai pallida, gli occhi scuri — Maggie si avvicina al genitore, lo annusa ma poi lo bacia sulla fronte, prima di salire sul tetto e gettarsi nel vuoto. L’ultima immagine è un ricordo felice di lei con sua madre, tra i fiori. Il finale è così un epilogo silenzioso e struggente che abbandona i cliché dello zombie movie per abbracciare il dolore dell’inevitabile. Maggie non è mai stata un mostro, ma una figlia che cerca di trattenere la propria umanità fino all’ultimo respiro. La sua scelta estrema è un atto di amore e di autodeterminazione: decide di togliersi la vita per risparmiare al padre il peso di ucciderla e per preservare il ricordo di sé come essere umano.
Cosa ci lascia il film Contagious – Epidemia mortale
Tematicamente, il film riflette sulla fragilità dei legami familiari e sulla potenza del dolore silenzioso che accompagna la perdita. Wade, interpretato da Arnold Schwarzenegger in un ruolo insolitamente contenuto, è un padre incapace di proteggere sua figlia da qualcosa che non può combattere con la forza. Contagious – Epidemia mortale è così un’opera che rovescia il genere: non esplora l’apocalisse, ma l’intimità della fine. Il morbo non è il nemico, bensì il tempo, che consuma lentamente il corpo e l’anima. Il finale ci lascia con la consapevolezza che a volte l’amore significa saper lasciar andare, anche quando tutto in noi implora di resistere.
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Contagious – Epidemia mortale: curiosità sul film con Arnold Schwarzenegger
Conosciuto a livello mondiale per i suoi ruoli in film d’azione come Terminator, Last Action Hero o Danni collaterali, l’attore Arnold Schwarzenegger si è cimentato nel 2015 in un progetto per lui inedito. Questo è Contagious – Epidemia mortale (qui la recensione), film a tema zombie dove ricopre il ruolo di un protettivo padre. Un ruolo drammatico attraverso il quale l’attore ha potuto mettere in mostra nuovi aspetti della sua personalità, lasciandosi scoprire attraverso un genere che non sembrava potergli appartenere. A dirigere il film vi è Henry Hobson, noto principalmente per la regia di alcuni spot pubblicitari e qui al suo debutto con un lungometraggio.
Il film, scritto da John Scott 3, era stato inserito nella nota Black List, contenente le migliori sceneggiature non ancora adattate per il grande schermo. Per diversi anni si è cercato di fare in modo che la sua realizzazione avesse luogo, ma nessuno sembrava pronto ad investire in un film di genere che si concentra più su aspetti emotivi che non orrorifici. Venuto a conoscenza del progetto, però, Schwarzenegger accettò tanto di recitarvi quanto di svolgere il ruolo di produttore. La sua partecipazione ha così permesso a Contagious – Epidemia mortale di prendere forma.
Come accennato, non si tratta del solito horror commerciale, bensì di un film psicologico che esplora le tematiche dell’abbandono, della paura e di cosa si sarebbe disposti a fare pur di proteggere i propri cari. Un’opera delicata, resa struggente in particolare dall’interpretazione dei due protagonisti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Contagious – Epidemia mortale
Il film è ambientato in un mondo dove un virus noto come Necroambulist si sta spargendo rapidamente in ogni dove, colpendo senza distinzioni. Chi contrae tale virus è condannato lentamente a trasformarsi in creature simili a zombie, estremamente pericolose. In tale contesto di morte e distruzione, la società cerca di andare avanti come può, con la necessità però di sottostare a rigide leggi marziali al fine di garantire l’incolumità di coloro che non sono ancora stati infettati. Da questi pochi individui dipende infatti la salvezza della razza umana. Tra questi vi sono anche Maggie Vogel e suo padre Wade. Ben presto, però, anche i loro tentativi di continuare a vivere in tranquillità crollano inesorabilmente.
Anche Maggie si ritrova ad essere contagiata dal virus, ed è solo questione di tempo prima che si trasformi in una creatura terribile, senza ricordi né emozioni. In attesa di quel momento inevitabile, suo padre decide di prendersi cura di lei come può, tenendola in casa al riparo da minacce esterne. Nell’attesa che il peggio avvenga, Wade si trova però costretto anche a relazionarsi con i pericoli circostanti e con la situazione pronta a sfuggire in ogni momento proteggere sua figlia sarà sempre più complesso. Gli servirà tutto il suo amore di padre per poter fare ciò che deve essere fatto e di più.
Il cast del film
Come anticipato, nel ruolo del protettivo padre Wade vi è l’attore Arnold Schwarzenegger. Dopo aver letto la sceneggiatura, questi si innamorò profondamente della storia raccontata, tanto da accettare di recitare nel film senza percepire alcun compenso. Si tratta inoltre del suo primo film a tema zombie, nonché del film con il budget più basso di tutta la sua carriera. Attratto dal potenziale drammatico del suo personaggio, Schwarzenegger si preparò a lungo per cercare di calarsi quanto più possibile nella mentalità di questi. La sua struggente performance è inoltre stata indicata come una delle sue più belle degli ultimi anni, facendogli guadagnare numerosi riconoscimenti.
Accanto a lui, nel ruolo di sua figlia, avrebbe originariamente dovuto esserci l’attrice Chloe Grace Moretz. A causa di altri impegni, però, questa fu costretta a rinunciare al ruolo, andato poi alla candidata all’Oscar Abigail Breslin, celebre per il film Little Miss Sunshine. Per l’attrice è stato particolarmente importante rendere realistico il processo degenerativo a cui il suo personaggio va incontro. Oltre a loro nel film si ritrovano anche gli attori Joely Richardson, nei panni della matrigna Caroline Vogel, e Aiden Flowers e Carsen Flowers in quelli dei fratellini più piccoli Bobby e Molly Vogel. Questi ultimi, entrambi alla loro prima esperienza cinematografica, vennero scelti proprio in quanto veri fratelli.
Il trailer di Contagious e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Contagious è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Infinity, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 28 giugno alle ore 21:00 sul canale Iris.
Fonte: IMDb
Contagion: tutte le curiosità sul film a tema virus
Con la pandemia di Covid-19 che da diversi mesi infesta la quasi totalità del pianeta, il film Contagion (qui la recensione) è tornato ad essere uno dei titoli più popolari del momento. Diretto nel 2011 dal regista premio Oscar Steven Soderbergh, la pellicola affronta in modo estremamente realistico il tema della diffusione di un virus, con la conseguente perdita dell’ordine sociale e la corsa contro il tempo alla ricerca di un vaccino. Situazioni oggi tristemente all’ordine del giorno e che ritrovano proprio in questo film numerose somiglianze.
L’idea per la storia nacque da una discussione avuta dal regista con lo sceneggiatore Scott Z. Burns, noto per aver collaborato con Soderbergh anche per Effetti collaterali e Panama Papers. I due decisero di lavorare ad un film ispirato ad epidemie come quella della SARS, verificatasi tra il 2002 e il 2004, e quella influenzale del 2009-2010. Per Contagion, i due hanno assemblato un cast di grandi nomi hollywoodiani, composto da Marion Cotillard, Matt Damon, Laurence Fishburne, Jude Law, Gwyneth Paltrow, Kate Winslet e Bryan Cranston.
Al momento della sua uscita in sala, il film si rivelò un grande successo di critica e pubblico. Presentato fuori concorso alla 68ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Contagion ottene recensioni particolarmente positive, dove si elogia la tensione e la trama solida e intelligente. Allo stesso modo il film ottenne un buon successo di box office, guadagnando complessivamente circa 136 milioni di dollari a livello globale, a fronte di un budget di soli 60 milioni.

La trama e il cast di Contagion
La vicenda ha inizio quando, dopo un soggiorno a Hong Kong, Beth Emhoff viene trasportata d’urgenza in ospedale in seguito ad un malore. In breve tempo, la donna muore a causa di una malattia sconosciuta, contratta con probabilità durante il suo viaggio all’estero. Il virus inizia a diffondersi con rapidità nella popolazione locale, inducendo un’equipe di medici a cercare un vaccino in grado di sconfiggere il virus denominato MEV-1. Il dottor Ellis Cheever indaga sui primi casi di contagio, mentre la dottoressa Leonora Orantes si reca in Cina per scoprire l’origine della nuova malattia. L’epidemia, intanto, continua a diffondersi in modo esponenziale e i medici ingaggiano una lotta contro il tempo per riuscire a salvare quante più persone possibili, a costo della loro stessa vita.
L’attrice Marion Cotillard si è dichiarata una grande fan del regista, e saputo del suo nuovo progetto fece di tutto pur di ottenere una parte in esso. Il suo interesse deriva da una reale paura per i germi e i virus, che l’ha spinta a voler partecipare ad un film così scientificamente accurato a riguardo. Per il ruolo dell’everyman, Soderbergh volle invece Matt Damon, con il quale aveva già lavorato precedentemente. Questi, dopo aver letto la sceneggiatura, espresse grande interesse nel ruolo di Mitch Emhoff, da lui poi interpretato. Ad interpretare il dr. Ellis Cheever è l’attore Laurence Fishburne. Questi, fortemente voluto dal regista, decise di prepararsi al ruolo intrattenendo lunghe conversazioni con il virologo W. Ian Lipkin, grazie a cui apprese particolari utili alla sua interpretazione.
Di particolare rilievo è anche il ruolo svolto dall’attore Jude Law, il quale interpreta il cospirazionista Alan Krumwiede. Law ha raccontato di aver avuto lunghe conversazioni con il regista riguardo a tale personaggio. Il suo intento era infatti quello di rappresentare il punto di vista dello spettatore, il quale avverte il dubbio riguardo a quanto di vero o falso ci sia nelle affermazioni delle istituzioni. Di particolare rilievo è anche il ruolo svolto dalla premio Oscar Kate Winslet, nei panni della dottoressa Erin Mears. Per prepararsi al suo ruolo, l’attrice ha fatto visita al Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Qui ha avuto modo di consultarsi con esperti del settore, il quale le hanno raccontato i dettagli del loro lavoro.

Le ricerche per il film e il Covid-19
Attratto dal concetto di “trasmissibilità”, Burns propose a Soderbergh di realizzare un film incentrato su una terribile pandemia. Per potervi riuscire, per i due era necessario essere il più accurati e realistici possibile nel trattare tale tema. Si rivolsero dunque ad esperti virologi come Lawrence Brilliant e W. Ian Lipkin, i quali aiutarono a dare alla storia una solida base scientifica. Burns decise inoltre di dare al film una moltitudine di punti di vista, così da poter inquadrare meglio il fenomeno che gli interessava raccontare. La comunità scientifica ha poi lodato il film, affermando che questo tratta in modo particolarmente realistico le varie fasi di diffusione dei virus e delle ricerche riguardo i vaccini.
Rivista oggi, la pellicola sfoggia infatti diverse somiglianze con l’attuale pandemia di Covid-19. Il virus MEV-1, basato in particolar modo sulla SARS, ha in comune con questo la provenienza di natura animale e l’origine geografica in Cina. Anche questo va ad attaccare il sistema respiratorio degli infetti, dando vita a sintomi molto simili, tra cui febbre alta e tosse. Mentre il Covid si diffonde attraverso la saliva e le goccioline di respiro, tosse o starnuti, il MEV-1 si può trasmettere anche attraverso i fomiti. Questi sono oggetti inanimati che, se contaminati, possono trasferire la malattia a quanti vi entrano in contatto. Fortunatamente, il Covid ha un tasso di mortalità particolarmente inferiore a quello del virus del film. Questo, infatti, causa la morte di circa 26 milioni di persone nel mondo.
Il film propone inoltre tutte quelle contromisure oggi tanto diffuse, tra cui il distanziamento sociale, l’utilizzo di mascherine e la necessità di frequenti lavaggi alle mani. Allo sceneggiatore non è poi mancata l’occasione di trattare anche il tema dell’influenza che Internet ha in tale genere di situazioni. Viene infatti trattato il comportamento spesso poco etico dei media e il dilagare di fake news spesso pericolose quanto il virus stesso. Tali somiglianze con l’attuale situazione mondiale, per quanto possano sembrare frutto di una preveggenza, sono in realtà lo studio approfondito di situazioni che, pur con le dovute differenze, tendono a ripresentarsi in maniera piuttosto simile tra loro.
Il trailer del film e dove vederlo in streaming
Negli ultimi mesi il film è diventato uno dei più ricercati e visti in streaming. Per chi desidera vederlo, o rivederlo, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme oggi disponibili. Contagion è infatti presente su Tim Vision, Prime Video e Apple TV. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto di mercoledì 2 ottobre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.
Fonte: IMDb, TheGuardian
Contagion: Steven Soderbergh al lavoro sul sequel spirituale
Steven Soderbergh è ufficialmente al lavoro su un sequel spiriturale di Contagion, film diretto dal regista premio Oscar nel 2011 e interpretato – tra gli altri – da Matt Damon, Kate Winslet e Gwyneth Paltrow. La pellicola, sceneggiata da Scott Z. Burns, era incentrata su un’epidemia legata alla diffusione di un virus mortale e sul collasso della società in seguito alla sua rapida propagazione.
Di recente il film è tornato a far discutere proprio a causa dell’attuale situazione globale legata al Covid-19: non solo durante il lockdown dello scorso marzo il film è stato uno dei più visti sulle varie piattaforme di streaming, ma in molti hanno riscontrato diversi parallelismi tra ciò che accade nella pellicola e il modo in cui gli Stati Uniti – e più in generale il mondo – hanno affrontato quest’anno la pandemia di Coronavirus.
In una recente intervista durante il podcast Happy Sad Confused, Soderbergh ha confermato di essere al lavoro su un sequel di Contagion. Il regista ha parlato del nuovo film come una sorta di sequel “filosofico” dell’originale: il nuovo progetto infatti, che sarà nuovamente scritto da Burns, non sarà una storia direttamente collegata al primo film o un prosieguo di quanto visto nel 2011. I due film avranno soltanto una trama molto simile, ma ci saranno delle sostanziali differenze.
“Ho un progetto in fase di sviluppo a cui Scott Burns sta lavorando con me, che è una sorta di sequel filosofico di Contagion, ma in un contesto diverso”, ha dichiarato il regista. “Li guarderai in un certo senso come se fossero accoppiati, ma con colori di capelli molto diversi. Scott e io ne abbiamo parlato: ‘Allora, qual è la prossima iterazione di una storia tipo Contagion?’. Ci abbiamo lavorato; probabilmente dovremmo lavorarci ancora un po’.”
Non solo Contagion: pandemia tra cinema e serialità
Le opere di fiction a tema “pandemia virale” non sono di certo una novità a Hollywood, da titoli più datati come Virus letale del 1995 con Dustin Hoffman e Rene Russo a serie tv più recenti come The Strain, creata da Guillermo del Toro e Chuck Hogan,. In realtà, vivere una pandemia nella realtà porterà adesso ad un ritratto molto diverso di come questi tipi di storie. I concetti basati sulla fantasia, l’immaginazione e la speculazione possono ora essere radicati nell’esperienza della vita reale, con gli spettatori che potrebbero iniziare a vedere dei riscontri già in opere di imminente distribuzione, come la serie The Stand tratta dal romanzo di Stephen King o, appunto, il sequel spirituale di Contagion.
Contagion: recensione del film di Steven Soderbergh
Contagion a pelle sembrerebbe essere un film come molti altri, un thriller analogo ad altre opere che hanno parlato di virus, contagio, epidemia. Tuttavia il Contagion di Steven Soderbergh è un film che si distacca molto dal costrutto discorsivo puro del genere, allontanandosene man mano che la narrazione va avanti, diventando qualcosa di molto più che un semplice esercizio di forma.
Contagion racconta con sterilità disarmante le vicissitudine di diversi personaggi che ruotano intorno ad una società che si trova di fronte un’epidemia senza precedenti, raccontando tutte le varie figure che si trovano, per il loro ruolo sociale, coinvolte in prima persona nel pandemonio generale. Inevitabilmente le relazioni umane diventano il fulcro centrale del film, di una moralità in bilico di fronte all’indecifrabile e all’invisibile. I personaggi diventano preda delle pulsioni più profonde dell’istinto di sopravvivenza, dove l’ossessione per il contatto e l’interazione diventano il nemico numero uno da combattere, a colpi di asocialità e isolamento. Come l’immune Matt Damon che dopo aver perso la moglie portatrice del virus, isola se stesso e sua figlia nella speranza di un futuro, che sembra non esserci. Nella caparbietà e nel dovere troviamo invece i personaggi di Kate Winslet e Marion Cotillard che rischiano la vita e il contagio per portare a termine i loro compiti, che hanno ancora una valenza nel mondo.
In tutto questo colpisce
l’atteggiamento freddo e la capacità di distacco di
Soderbergh di rimanere impassibile, rigorosamente
ancorato al suo sguardo oggettivo, limitandosi a impreziosire il
film di uno stile sterile, meccanico, quasi come se in fondo avesse
paura egli stesso di contrarre il virus e perdere il
controllo. La stessa meccanicità sembra confluire anche nelle
musiche che accompagnano le immagini a tre, quattro passi di
distanza, scandendone solo il ritmo.
In questo contesto la paura diventa protagonista indiscussa della vita e anche provare sentimenti di preoccupazione verso i propri cari diventa motivo di rimprovero, per una società che in momenti così sembra non riuscire ad essere compassionevole. Nel caos più totale e nella perdita di realtà l’unico baluardo a cui aggrapparsi sembrerebbe essere quello di un blogger che placa l’ira delle folle attraverso la rete scoprendosi poi un affabulatore ingannevole e meschino, come forse internet in situazioni come queste potrebbe essere. E’ forse una delle tante facce della paura che emergono dal film? E che dire invece delle istituzioni che sembrano reagire lentamente al male, è forse dentro di noi l’antidoto tanto cercato?
Da film freddo e distaccato, Contagion non sembra voler rispondere alle domande che pone, né tanto meno il regista sembra voler prendere posizione di fronte agli eventi che racconta. Si limita soltanto ad enunciarli servendo solo in ultima istanza, su un piatto d’argento un accenno di accusa, di posizione, di constatazione quasi retorica verso il perché e il come, lasciando sempre alla fredda e cruda realtà dei fatti il compito di decifrarla.
Contagion: la spiegazione del finale del film
Contagion (qui la recensione), il film del 2011 diretto da Steven Soderbergh e sceneggiato da Scott Z. Burns, è diventato un punto di riferimento per chi cerca un racconto realistico su una pandemia. Invece delle esplosioni hollywoodiane, la narrazione si basa su dati scientifici raccolti da esperti reali: epidemiologi, virologi e membri del CDC hanno contribuito a creare il virus fittizio MEV‑1, rendendo la trama spaventosamente vicina alla realtà. Non sorprende dunque che il finale, seppure rassicurante, risuoni ancora oggi, offrendo allo stesso tempo conforto e un forte messaggio morale.
Nel corso degli anni ce ne sono stati alcuni di film su questo tema di buona qualità, come il film catastrofico degli anni ’90 Virus letale e l’intelligente rivisitazione del genere zombie 28 giorni dopo (ora seguita da 28 anni dopo), ma pochi catturano ancora oggi l’attenzione del pubblico quanto il thriller corale di Soderbergh. Per molti, l’attrazione per Contagion come film di riferimento sul tema delle epidemie virali ha probabilmente molto a che fare con il realismo che il film si propone di raggiungere.
Si è infatti attinto da esperienze di persone reali che hanno affrontato pandemie, con Burns che ha intervistato epidemiologi, virologi e altri esperti nel tentativo di creare una piaga immaginaria che sembrasse reale. Data la vicinanza alla realtà che spesso si percepisce in Contagion, c’è molto interesse anche su come questa epidemia mondiale immaginaria giunga al termine. Diamo quindi un’occhiata a come si conclude il film di Soderbergh, analizzando il suo finale e fornendone una spiegazione.
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L’inizio dell’epidemia in Contagion
Contagion inizia il secondo giorno di una pandemia globale causata da un’infezione virale immaginaria, denominata MEV-1. Gli eventi del film prendono il via quando Beth Emhoff (Gwyneth Paltrow), dirigente d’azienda con sede a Minneapolis, si reca a Hong Kong e Macao per lavoro e viene infettata dal nuovo virus prima di tornare negli Stati Uniti. Dopo la morte di Beth per la malattia e quella del figlio adolescente pochi giorni dopo, ci sono già dozzine di altri casi di MEV-1 in tutto il mondo. Quando gli scienziati capiscono cosa sta succedendo, l’epidemia è già fuori controllo.
Il film corale si concentra principalmente sui medici e gli scienziati che lavorano per comprendere e contenere l’epidemia virale. I dottori Ellis Cheever (Laurence Fishburne) e Ally Hextall (Jennifer Ehle) dei Centri per il controllo delle malattie cercano di ridurre la diffusione del MEV-1 negli Stati Uniti e lavorano allo sviluppo di un vaccino, mentre la dottoressa Leonora Orantes (Marion Cotillard) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità si reca a Hong Kong nel tentativo di rintracciare le origini del virus e capire come sia riuscito a diffondersi dal sud-est asiatico e a infettare il resto del mondo.
Lo sviluppo di un vaccino
Dopo aver seguito i movimenti di Beth Emhoff durante il suo viaggio in Asia, la dottoressa Orantes è in grado di determinare, al 14° giorno della pandemia, che Beth non solo è stata il caso indice (o paziente zero) dell’epidemia negli Stati Uniti, ma anche del virus stesso. Tuttavia, al CDC, la natura innovativa del virus ha reso difficile lo studio. Al 21° giorno, la dottoressa Hextall vede le prove che il virus sta mutando e diventando ancora più letale. Le rivolte per i farmaci, i negozi di alimentari saccheggiati e le strade vuote e piene di spazzatura sono diventate la norma.

La dottoressa Hextall corre quindi contro il tempo per svelare il codice di un vaccino che fermi efficacemente il virus senza prima uccidere l’ospite. Finalmente, al ventinovesimo giorno, ci riesce e sviluppa un antidoto funzionante. Per accelerare la disponibilità del suo nuovo vaccino, la dottoressa Hextall conduce il primo test sull’uomo su se stessa, iniettandolo nella propria gamba prima di andare a trovare suo padre, infettato dal MEV-1, in ospedale per testarne l’efficacia.
La rivelazione nei momenti finali di Contagion
Con lo sviluppo del vaccino, l’epidemia di MEV-1 inizia a diminuire solo al 135° giorno. Il dottor Cheever dichiara la dottoressa Hextall un’eroina, ma lei rifiuta l’etichetta e i riflettori che ne deriverebbero. Vediamo invece la dottoressa Hextall riporre un campione del suo vaccino in una cella frigorifera insieme ai vaccini per la SARS (sindrome respiratoria acuta grave causata da un ceppo di coronavirus) e l’H1N1 (un sottotipo del virus dell’influenza A noto anche come “influenza suina”). Guarda indietro al suo lavoro con un sorriso soddisfatto e la consapevolezza che ha contribuito a salvare la vita di milioni di persone.
Nella scena finale di Contagion, abbiamo poi un flashback che risolve il mistero dell’origine del virus. All’inizio del film, la dottoressa Hextall nota che il virus MEV-1 contiene ceppi di DNA sia di pipistrello che di maiale, e nel flashback vediamo una colonia di pipistrelli disturbata da un albero che viene abbattuto da un camion della stessa azienda per cui lavorava Beth Emhoff. Durante il volo, uno dei pipistrelli lascia cadere un pezzo di banana, che è entrato in contatto con il virus, in un allevamento di maiali nelle vicinanze. Un maiale mangia il pezzo di banana e viene poi venduto e macellato.

Più tardi vediamo il maiale che viene preparato nella cucina di un lussuoso casinò di Macao. Dopo aver maneggiato l’animale infetto, lo chef viene chiamato lontano dal suo lavoro. Esce dalla cucina senza lavarsi le mani e posa per una foto, con tanto di stretta di mano, con Beth. Questo, apprendiamo, era il primo giorno e così ha avuto inizio la diffusione del virus. Il finale di Contagion offre due chiavi di lettura fondamentali. Da una parte, rassicura: mostra che, grazie al sacrificio e alla dedizione della scienza, un vaccino può fermare anche una pandemia devastante.
Dall’altra, il flashback in chiusura rappresenta una lezione: la manipolazione dell’ambiente, il nostro rapporto con la natura e l’assenza di responsabilità possono innescare tragedie globali che ci si ritorcono contro. Il contatto tra pipistrello, maiale e uomo è un monito su come andrebbe gestito il rapporto con l’ecosistema. Contagion non è quindi solo un thriller pandemico, ma una favola morale che mette in guardia sull’importanza della prevenzione, della fiducia nella scienza e dell’informazione responsabile. Il finale ci lascia con una sensazione rassicurante – l’epidemia è contenuta – ma anche un richiamo forte a non compromettere la natura.