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Yaya DaCosta: 10 cose che non sai sull’attrice

Yaya DaCosta

L’attrice Yaya DaCosta, forse poco nota al grande pubblico, ha negli anni dimostrato una buona capacità nello scegliere i progetti a cui legarsi, partecipando tanto a celebri film quanto a note serie TV. Versatile e di bella presenza, la DaCosta continua a costruire giorno dopo giorno la propria popolarità. Ecco 10 cose che non sai di Yaya DaCosta.

Yaya DaCosta: le serie TV e i film

Yaya DaCosta10. Ha recitato in celebri prodotti televisivi. L’attrice ottiene una buona popolarità nel momento in cui recita nella soap opera La valle dei pini (2008). Con la visibilità raggiunta, entra poi a far parte di Ugly Betty (2009), con America Ferrera. Partecipa poi in qualità di guest star in serie come Law & Order: Unità Speciale (2009), Army Wives (2010) e Dr. House – Medical Division (2011-2012). Dal 2015 entra a far parte del cast della serie Chicago Med, dove ricopre il ruolo di April Sexton. Riprenderà il ruolo anche per Chicago Fire, con Jesse Spencer, e Chicago P.D., con Jason Beghe.

9. Ha partecipato a film per il cinema. Nel 2006 l’attrice debutta sul grande schermo con il film Ti va di ballare?, con Antonio Banderas, e successivamente recita in note pellicole come Oltre le regole – The Messenger (2009), con Woody Harrelson, I ragazzi stanno bene (2010), con Annette Benning, Tron: Legacy (2010), In Time (2011), The Butler – Un maggiordomo alla casa bianca (2013), con Forest Whitaker, Mai così vicini (2014) e The Nice Guys (2016), del regista Shane Black.

Yaya DaCosta è su Instagram

8. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 289 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago quotidiano, da sola o in compagnia di amici. Particolarmente presenti sono però anche le immagini o i video con cui l’attrice promuove i propri progetti da interprete.

Yaya DaCosta ad America’s Next Top Model

7. Ha partecipato al celebre reality show. Prima di intraprendere la carriera d’attrice, la DaCosta si è fatta notare per aver partecipato alla terza stagione del programma America’s Next Top Model, dove ha sfoggiato le sue qualità da modella. Pur classificandosi seconda, ha poi ricevuto numerose richieste da case di moda, le quali la volevano per pubblicizzare i loro nuovi prodotti.

Yaya DaCosta e Joshua Nee Alafia

6. Ha avuto una relazione con un regista. Per lungo tempo l’attrice è stata la compagna del regista e direttore della fotografia Joshua Bee Alafia. La DaCosta ha anche svolto il ruolo di produttrice per il film Let’s Stay Together, da lui diretto. Nel 2013 nasce il primo figlio della coppia, mentre nel 2015 annunciano di essersi separati. Contrariamente a quanto si è sempre pensato, i due non sono mai stati sposati.

Yaya DaCosta Chicago-MedYaya DaCosta in Chicago Med

5. Dà vita ad un’infermiera. L’attrice è presente nella serie Chicago Med sin dalla prima stagione nel ruolo di April Sexton. Questa è un’infermiera nell’ospedale che dà il titolo alla serie. Il suo personaggio vive nel corso della storia una serie di difficili vicende, che la porteranno a sverlarsi come essere umano fragile.

4. Ha origini in comune con il personaggio. La DaCosta discende da parenti brasiliani e africani, ed è fluente nella lingua portoghese. Per lei è stata una vera sorpresa scoprire che anche il suo personaggio ha delle origini simili, e infatti nella serie non è insolito sentirla recitare alcune battute in portoghese. Non è tuttavia noto se questo dettaglio sia stato scritto per caso o pensando proprio alle radici dell’interprete.

3. Ha faticato a recitare in una scena particolare. Per l’attrice, la seconda stagione è stata ricca di eventi. Il più complesso di questi, da mettere in scena, è stata la scena dell’aborto del suo personaggio. La DaCosta ha raccontato che sul set si respirava un’atmosfera molto cupa, e la ricerca del giusto tono nella sua recitazione è stato un processo particolarmente sofferto, passato attraverso numerose emozioni negative.

2. Non vede l’ora di conoscere il futuro del suo personaggio. Pur non conoscendo nel dettaglio ciò che accadrà al suo personaggio nelle prossime stagioni, l’attrice ha affermato che ci saranno grandi novità per lei. Dar vita a questo arco narrativo è fonte di grande gioia per la DaCosta, dichiaratasi emozionata all’idea di poter dar vita ad un personaggio così ricco di sfumature.

Yaya DaCosta: età e altezza

1. Yaya DaCosta è nata a New York, Stati Uniti, il 15 novembre 1982. L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.

Fonte: IMDb

 
 

Yattaman – il film

Anno: 2009

Regia: Takashi Miike

Trama: Ganchan e la sua ragazza Janet progettano e costruiscono robot ma quando il mondo è  minacciato dal malvagio trio Drombo composto dalla bellissima e perfida Miss Dronjo, e dai suoi tirapiedi Boyakki e Tonzula si trasformano nei supereroi Yattaman 1 e Yattaman 2. L’occasione per una nuova impresa si presenta quando la giovane Shoko chiede il loro aiuto per ritrovare il padre, scomparso in Egitto mentre era sulle tracce di uno dei quattro frammenti della potente Pietra Dokrostone: è il momento di una nuova battaglia per il possesso della Drokostone e per il destino del mondo…

 
 

Yates parla del film Harry Potter e i Doni della Morte

Il regista di Harry Potter e i Doni della Morte ha commentato un tema molto dibattuto dai fan della saga: in che punto verrà suddivisa la trama del libro per creare i due film separati? Dalle dichiarazioni di David Yates, sembra che il taglio sarà a Villa Malfoy, luogo del sequestro dei tre protagonisti Harry, Ron ed Hermione.

Abbiamo tre o quattro diverse idee su come suddividere il settimo film. Tradizionalmente, i film sono sempre terminati con una morte o la perdita di qualcuno. Questa volta pensiamo di terminare con toni più drammatici.

 
 

Yaratilan – La creatura: trailer della serie adattamento turco Netflix di Frankenstein

Yaratilan - La creatura
Cr. Courtesy of Netflix © 2023

Netflix ha pubblicato il trailer ufficiale di Yaratilan – La creatura per la sua prossima serie di adattamento in lingua turca del classico romanzo Frankenstein del 1818 di Mary Shelley. Sarà disponibile in streaming a partire dal 20 ottobre.

Yaratilan – La creatura è una storia epica che si svolge nell’era finale dell’impero ottomano e si incentra su una delle domande fondamentali dell’umanità: “Cosa c’è dopo la morte?”. Ziya, uno studente di medicina avventuroso, ribelle, vivace e brillante, ha il desiderio irrefrenabile di diventare uno straordinario medico e riuscire a curare le malattie infettive. Il destino di Ziya si incrocia con quello di Ihsan, un collega al limite tra genio e follia. Ihsan è l’unico che capisce veramente le ambizioni di Ziya, tuttavia queste due anime ferite e ostracizzate pagheranno il prezzo dell’esperimento proibito che hanno avuto il coraggio di condurre: l’antica iscrizione che hanno tentato di decifrare potrebbe scatenare il caos… Dai un’occhiata al trailer di Creature qui sotto ( guarda altri trailer):

Yaratilan – La creatura è creata e diretta da Çağan Irmak. La serie avrà come protagonisti Taner Ölmez, Erkan Kolçak Köstendil, Sifanur Gül, Bülent Sakrak, Devrim Yakut, Durul Bazan, Aram Dildar, Macit Koper, Engin Benli e Sennur NogaylarI produttori esecutivi sono Saner Ayar, Ayse Durmaz, Mine Yilmaz e Cengiz Çagatay.

 
 

YARATILAN – La creatura: recensione della serie Netflix

Yaratilan - La creatura. Taner Ölmez nei panni di Ziya in Yaratilan. Cr. Courtesy of Netflix © 2023

“Dopo giorni e notti di un lavoro e di una fatica incredibili, riuscii a scoprire la causa della generazione e della vita… anzi, di più ancora, divenni io stesso capace di dare animazione alla materia morta.” Era l’inizio del XIX secolo quando una giovane inglese di nome Mary Shelley scriveva queste parole, un po’ per gioco, dando alla luce una delle opere che ha incantato, estasiato e influenzato migliaia di artisti per più di un secolo. Tra questi anche il famoso regista Çağan Irmak (Mio padre e mio figlio, Se mi dimentico sussurra) che, con il sostegno di Netflix, riporta sullo schermo il grande e cupo classico di Shelley, Frankestein, rielaborato in chiave ottomana.

La serie – composta da 8 episodi di circa 50 minuti – vede protagonisti gli attori Taner Ölmez, Erkan Kolçak Köstendil, Sifanur Gül, Bülent Sakrak, Devrim Yakut, Durul Bazan, Aram Dildar, Macit Koper, Engin Benli e Sennur Nogaylar.

Trama di Yaratilan – La creatura

L’epica storia di Yaratilan è ambientata nella Instanbul dei primi anni del Novecento, durante il declino dell’Impero Ottomano. Il protagonista è Ziya (Taner Ölmez): un giovane determinato, brillante e ribelle che, dopo aver osservato per anni suo padre, un grande e talentuoso dottore di Bursa, capisce di poter dare una svolta alla scienza della medicina e alla vita umana. Ziya vuole diventare uno straordinario medico, in grado non solo di curare orribili malattie infettive… ma anche capace di ridare la vita. Dunque, mosso da questo irrefrenabile desiderio e consapevole dell’esistenza dell’antico Libro della Resurrezione, parte per Istanbul per studiare medicina. Qui incontra Ihsan (Erkan Kolçak Köstendil), un eccentrico e ambizioso professore, espulso dalla scuola, con cui condivide genio e follia. È così che destini di Ziya e Ihsan, da quel momento, restano indissolubilmente legati tra la vita e la morte.

Cosa c’è dopo la morte?

La storia, sviluppata nel corso degli episodi come un racconto ad incastro, segue due linee narrative e temporali che giocano – grazie a continue analessi e intrecci – con le vite dei due protagonisti. Irmak realizza, quindi, una trama così completa e ricca di dettagli (persino riguardo ai personaggi minori) che a tratti sembra perdere il fulcro della storia e il suo messaggio.

Yaratilan eredita dal classico originale gli stessi profondi e controversi temi che possono essere riassunti nella fatidica domanda esistenziale: Cosa c’è dopo la morte?”. Ed è lo stesso Ziya ad anticiparcelo nel primo episodio, affermando: Gli uomini temono i demoni ma non temono la morte, perché di quest’ultima ne conoscono l’esistenza. A terrorizzarli è la possibilità che un giorno i demoni inizino a parlare, rivelando loro che non c’è assolutamente nulla dopo la morte.”

Ziya cerca ossessivamente le risposte a questa domanda facendo del Libro della Resurrezione di Shahram Amir il suo unico credo di vita. Coinvolgendo violentemente Ihsan, il giovane sfida Dio e la vita costruendo una “macchina delle seconde possibilità”. Ma il prezzo da pagare per fingersi Dio e voler fregare la morte è davvero alto: pur resuscitando egoisticamente Ihsan, rendendolo così un essere mostruoso, Ziya finisce per essere l’unico vero ignobile mostro della storia. Un uomo così accecato dalla superbia e della paura per l’ignoto che, mentre crede di aver ricreato la vita, dà origine ad un effetto domino di morte e sofferenza.

«Chi leggerà questa storia, penserà che la sua morale è che la scienza avrà conseguenze terribili e devastanti per l’umanità. Ma so per certo, io che sono l’ultimo a raccontarla, che non è così. Perché la colpa non è della scienza ma dell’arroganza». – Yaratilan

La diversità è ricchezza

Accanto al tema della morte e della resurrezione, Irmak aggiunge un altro tema universale, quello della diversità personificato dal professore Ihsan. Un uomo incompreso e generoso che, sia prima che dopo la sua “rinascita” in mostro, viene allontanato e isolato dal resto delle persone a causa del suo “essere diverso”. Si contano sul palmo di una mano le persone che, durante il racconto, scelgono di andare al di là dei pregiudizi e del suo aspetto spaventoso. Poche persone, diverse e sole a loro volta, che scoprono e abbracciano il suo profondo e buon animo.

Yaratilan – La creatura. ŞİFANUR GÜL nei panni di Asiye in Yaratilan. Cr. Courtesy of Netflix © 2023

Un Frankestein non così originale

Non sorprende poi così tanto che anche la serialità turca si sia inserita nella lunga lista di prodotti audiovisivi ispirati al mito di Frankestein. In fondo, negli ultimi anni la Turchia è alla continua sperimentazione di quei prodotti chiave – come lo sono stati, per esempio, Parasite e Squid Game per il Sud Corea – che possano spalancare le porte del successo internazionale. Ma riadattare un classico, per di più tanto amato e celebrato, non sempre risulta essere la strada più facile.

Yaratilan, infatti, per quanto intrattenga e incuriosisca lo spettatore dall’inizio alla fine, non riesce ad apportare nulla di realmente originale ad una storia che ha già girato il mondo intero nelle vesti più disparate. Irmak scrive e dirige, dunque, un oscuro dramma in costume che – con un po’ più di audacia e incisione e privilegiando la forma cinematografica piuttosto che quella seriale – avrebbe potuto guadagnarsi un posto in classifica tra i migliori prodotti netflixiani del Medio Oriente.

Yaratilan poteva essere LA creatura, ma finisce per essere solo una delle tante.

 
 

Yara: trailer del film Netflix di Marco Tullio Giordana

Netflix Italia ha diffuso il trailer di Yara, il film originale Netflix diretto da Marco Tullio Giordana. Nel cast protagonisti sono Chiara Bono, Roberto Zibetti, Isabella Ragonese, Sandra Toffolatti, Mario Pirrello, Alessio Boni, Thomas Trabacchi, Aiman Machhour. Il film Yara è prodotto da TaoDue Film.

Il premiato regista Marco Tullio Giordana (“La meglio gioventù”) dirige un film drammatico basato su una storia vera. L’omicidio della tredicenne Yara Gambirasio sconvolge la cittadina di Brembate di Sopra. Per assicurare il colpevole alla giustizia, il pubblico ministero Letizia Ruggeri ha solo un esile indizio: tracce di DNA che non servono a molto senza un database con cui metterle a confronto.

 
 

Yara: le differenze tra il film e la storia vera

Isabella Ragonese in Yara. Foto cortesia di Netflix

Diretto da Marco Tullio GiordanaYara (qui la recensione) rappresenta un ulteriore tassello nella filmografia di un regista che ha sempre dimostrato una particolare sensibilità nel raccontare storie ispirate alla realtà e al dolore collettivo. Giordana, già noto per opere come I cento passi e La meglio gioventù, torna a confrontarsi con un fatto di cronaca nera che ha scosso profondamente l’opinione pubblica italiana: l’omicidio della giovane Yara Gambirasio. Il regista affronta il caso con il suo consueto approccio sobrio e rigoroso, senza indugiare nel sensazionalismo, concentrandosi invece sulle indagini e sul contesto umano e sociale che hanno circondato la tragica vicenda.

La scelta di realizzare un film su Yara nasce dall’esigenza di ripercorrere un caso giudiziario complesso e delicato, che ha tenuto il Paese con il fiato sospeso per anni. La pellicola si sofferma in particolare sulla determinazione e il lavoro instancabile di coloro che hanno cercato la verità, come la PM Letizia Ruggeri, interpretata da Isabella Ragonese. Con Yara, Giordana si propone di offrire un omaggio rispettoso alla vittima e alla sua famiglia, dando voce al dolore e alla speranza di giustizia, e allo stesso tempo riflettendo sui meccanismi della giustizia italiana e sull’impatto che un simile dramma ha su una comunità intera.

Il film, distribuito da Netflix, è stato però naturalmente accolto con reazioni miste: da una parte apprezzato per il tono sobrio e per la delicatezza con cui tratta il caso, dall’altra criticato da chi ha visto nel progetto il rischio di spettacolarizzazione di un dramma privato, un po’ come avvenuto di recente con la serie Avetrana – Qui non è Hollywood. Nel corso dell’articolo, ci soffermeremo proprio su un aspetto particolarmente discusso: le differenze tra il film e la vicenda reale, cercando di capire come e perché Giordana abbia scelto di raccontare alcuni passaggi con un linguaggio narrativo diverso rispetto ai fatti di cronaca.

Chiara Bono in Yara
Chiara Bono in Yara. Foto cortesia di Netflix

La trama del film

Il film è incentrato sul caso di Yara Gambirasio (Chiara Bono), la tredicenne di Bembrate di Sopra, nel Bergamasco, misteriosamente scomparsa nel 2010, dopo aver terminato una lezione di ginnastica ritmica presso il centro sportivo del suo paesino. Quella fredda sera del 26 novembre, Yara non fa ritorno a casa, lasciando la famiglia immersa nell’angoscia. Iniziano così per i suoi genitori mesi di inferno, nei quali si chiedono se la giovane sia ancora viva, mentre le ricerche coinvolgono forze dell’ordine, volontari, giornalisti e inquirenti come il pubblico ministero Letizia Ruggeri (Isabella Ragonese), il colonnello Vitale (Alessio Boni) e il maresciallo Garro (Thomas Trabacchi), impegnati senza sosta nel ricostruire i fatti.

Solo il ritrovamento del corpo della ginnasta, in un campo isolato a Chignolo d’Isola e dopo tre mesi di attesa straziante, permetterà di ottenere un primo indizio, un DNA sconosciuto, rilevato sugli indumenti della ragazza, che consentirà, dopo una lunga e complessa indagine forense, accertamenti incrociati e un grande aiuto da parte di tutta la popolazione di Bembrate, d’individuare un sospettato, un uomo, Massimo Bossetti (Roberto Zibetti), fino a quel momento per nulla preso in considerazione, muratore incensurato la cui traccia genetica era compatibile con quella isolata nella zona colpita da arma da taglio. L’arresto arriva dopo anni di lavoro investigativo, proprio quando l’inchiesta sembrava vicina all’archiviazione definitiva.

Le principali differenze tra il film e la storia vera

Pur cercando di attenersi quanto più possibile ai reali risvolti della storia di Yara, il film presenta delle naturali differenze rispetto alla realtà. Ad esempio, si enfatizza la figura della PM Letizia Ruggeri come protagonista, mentre la vittima, Yara Gambirasio, appare principalmente nei primissimi minuti. Questa scelta narrativa è stata criticata: molti osservatori, tra cui il magazine Framed e il Giornale, sottolineano che il titolo risulta fuorviante, perché la ragazza resta sullo sfondo, intorno alla figura forte e combattiva della PM. Comprensibilmente, però, Giordana ha voluto raccontare non tanto il caso criminale in sé, quanto la determinazione e gli ostacoli di una donna di legge in un ambiente tradizionalmente maschile.

Nel film vengono poi trascurate alcune fasi reali dell’indagine, come il DNA presente sul giubbetto dell’istruttrice Silvia Brena, estratto il 2 aprile 2011. Anche il blitz su Mohamed Fikri, arrestato per errore, viene raffigurato, ma senza approfondire l’impatto emotivo della comunità e le implicazioni giudiziarie reali. Le omissioni suggeriscono una volontà di privilegiare un racconto lineare e centrato sulla PM, piuttosto che una ricostruzione fedele e complessa di tutte le ipotesi investigative, le quali avrebbero inevitabilmente reso più complicato e lungo il racconto. 

Isabella Ragonese in Yara
Isabella Ragonese in Yara. Foto cortesia di Netflix

Nel film si attribuisce poi al cellulare di Bossetti una precisione di posizionamento “alla via”, grazie alle celle telefoniche, il che è tecnicamente impossibile. Anche il GPS viene presentato come non ancora usato. Un’altra differenza, seppur di minor importanza all’interno del film, è l’accento di Yara che appare forzatamente “romano”, anziché bergamasco, come sottolineato dal quotidiano Il Giorno. Tali rappresentazioni appaiono infatti più funzionali alla tensione narrativa che a un ritratto realistico delle tecnologie investigative dell’epoca.

Riguardo al film si sono poi espressi sia i genitori di Yara sia i legali di Bossetti, i quali hanno dichiarato di non essere stati consultati: “Nessuno ha sentito la nostra voce”, ha affermato Claudio Salvagni, avvocato della difesa. L’assenza delle loro testimonianze rende il film un racconto con un unico punto di vista: quello della PM Ruggeri. Questa scelta, se da una parte limita la pluralità narrativa e impedisce uno sguardo più comprensivo su questioni delicate come la difesa del diritto, la complessità del processo e il trauma delle famiglie coinvolte, dall’altra permette al film di poter seguire un unico personaggio ed evitare maggiore confusione.  

Infine, le riprese non sono state effettuate a Brembate o Chignolo d’Isola, ma in location come Fiano e San Vito Romano. Giordana ha motivato la decisione per questioni logistiche legate al Covid e per non gravare ulteriormente sulla comunità bergamasca. In generale, il regista dichiara di aver voluto raccontare un “caso che è stato specchio dell’Italia“, facendosi portavoce di una realtà simbolica piuttosto che di un adattamento cronachistico pedissequo. Questo ha naturalmente portato alla ricostruzione di un contesto piuttosto diverso rispetto a quello dove si sono realmente svolte le vicende.

le differenze tra film e realtà, dunque, sono molte: dalla centralità della PM Letizia Ruggeri alla marginalizzazione di Yara, dalle omissioni investigative a scelte tecniche di vario tipo e al mancato coinvolgimento delle famiglie. Queste strategie rispecchiano però una visione autoriale che privilegia una narrazione drammaturgica lineare e un focus tematico piuttosto che una cronaca puntuale, propria più di un documentario. Giordana, infatti, ha voluto realizzare non una docufiction, ma un affresco simbolico del sistema giudiziario, delle dinamiche di genere e del peso dell’inchiesta di massa in un Paese scosso dalla cronaca nera.

LEGGI ANCHE: Il caso Yara: la recensione della docuserie crime di Netflix

 
 

Yara, recensione del film Netflix sull’omicidio di Brembate di Sopra

yara recensione

La realtà, sincera e fredda, è la protagonista del film Yara di Marco Tullio Giordana, un racconto quasi documentaristico della vicenda realmente accaduta a Yara Gambirasio, tredicenne scomparsa nel 2010 e ritrovata morta. Con un’attenta ricostruzione del processo di indagine e delle sue sfaccettature, il regista riporta i fatti da un nuovo punto di vista. Il risultato è un lungometraggio profondo ma lontano dai sentimentalismi esasperati e dal gossip mediatico.

La vera storia di Yara

Yara Gambirasio (Chiara Bono) era una ragazzina di tredici anni. Abitava a Brembate di Sopra nel bergamasco. Era una ginnasta, si allenava in un centro sportivo a 700 metri da casa. Anche il 26 novembre 2010 era andata in palestra a piedi, come era solita fare. Attesa a casa per le 18:30, Yara non ha mai più fatto ritorno.

La famiglia lancia l’allarme e le indagini partono tempestivamente, vedendo coinvolti nella ricerca carabinieri, polizia, RIS e innumerevoli volontari. Dopo tre mesi di nulla, il corpo di Yara viene ritrovato il 26 febbraio 2011 in un campo di Chignolo d’Isola, una località a 10 km di distanza da Brembate. Dai resti, si comprende che l’aggressore ha ferito Yara più volte. Ha tentando di abusare di lei, per poi lasciarla morire nel campo. Con il rinvenimento del corpo, le indagini possono proseguire: le tracce di DNA sugli indumenti di Yara sono l’elemento chiave per identificare Ignoto 1, ossia l’assassino. Grazie all’inarrestabile pubblico ministero Letizia Ruggeri, interpretata abilmente da Isabella Ragonese, l’indagine prosegue con test del DNA a tappeto su tutta la popolazione della zona, fino all’identificazione dell’aggressore: nel 2014 Giuseppe Bossetti viene arrestato e processato.

Discrezione e delicatezza conducono il film Yara

La vicenda di Yara è stata raccontata infinite volte dai media. I giornali, i telegiornali e i programmi televisivi hanno detto la loro sulla ragazzina, sulla famiglia e sui sospettati. Spesso a sproposito e troppo frettolosamente. Marco Tullio Giordana ha voluto invece dare il giusto rispetto alle persone coinvolte nella terribile storia, creando un racconto onesto, che segue i momenti cruciali delle indagini, includendo i successi e gli insuccessi delle forze dell’ordine, la buona e cattiva gestione delle tempistiche, le pressioni eccessive dei media sulla famiglia. Il regista inserisce così la sua visione critica sulla vicenda, ma senza compromettere la storia con eccessive coloriture del tutto non necessarie.

L’emozione contenuta dei personaggi

Le emozioni non mancano nel film. La famiglia soffre, primi tra tutti i genitori di Yara, interpretati eccellentemente da Sandra Toffolatti Mario Pirello. Isabella Ragonese, nei panni della PM Letizia Ruggeri, è vista mentre cerca di districarsi tra superiori poco fiduciosi, apprensioni materne, doveri morali e leggi vincolanti. Anche l’opinione pubblica e i concittadini sono mostrati nel loro turbamento per la scomparsa di Yara, ma non vi è nulla di eccessivo, forzato o strappalacrime. Con questo tipo di racconto, privo di crudezza estrema o di tecnicismi giuridici e medici, lo spettatore può seguire le vicende dall’inizio alla fine con la giusta dose di coinvolgimento e lucidità.

Un racconto femminile, al quadrato

Letizia Ruggeri è forse la vera protagonista del film: capo delle indagini, racconta allo spettatore passo per passo i momenti cruciali della ricerca. È lei che traina l’intera squadra d’indagine: nello sconforto generale, la Ruggeri non molla. La voce potente di Isabella Ragonese, dalle chiamate ai genitori di Yara all’arringa durante il processo, è una costante nel film. Ma non è l’unica: le parole di Yara ritornano costantemente nel lungometraggio. Con numerosi voice-over che accompagnano le immagini, vengono riprese le frasi che la ragazza scriveva nel suo diario, lette e rilette dalla Ruggeri durante le indagini per cercare di trarne anche un minimo indizio. La voce delicata e spensierata di Chiara Bono inserisce nelle fasi dell’indagine sull’assassinio la leggerezza della ragazzina, creando un efficace effetto stridente.

Non manca quindi l’attenzione alla dimensione femminile. Nella sua totalità, Yara è un film che vuole evidenziare criticandoli i giochi di forza che alcune donne si trovano a vivere. Può trattarsi di forza fisica, come l’aggressione subita da Yara, o di potere, come le pressioni contro cui lotta la PM, in un lavoro ancora intriso di cultura misogina.

Yara è disponibile su Netflix

Yara è disponibile dal 5 novembre 2021 in streaming sulla piattaforma Netflix. Grazie alla ricostruzione attenta del vero, il docu-film riesce a prendere parola su una storia brutale, raccontando perfettamente l’orrore inserito, se non nascosto, nell’ordinario.

 
 

Yara Shahidi: 10 cose che non sai sull’attrice

Yara-Shahidi-film

La giovane Yara Shahidi recita sin da quando era piccola e ad oggi vanta partecipazioni ad importanti film e serie TV. Con sempre più popolarità dalla sua parte, è ora uno dei giovani volti di punta della recitazione statunitense, anche per merito del suo camaleontico talento.

Ecco 10 cose che forse non sai di Yara Shahidi.

Yara Shahidi: i suoi film e le serie TV

1. Ha preso parte a celebri film. Il primo film in cui l’attrice ha recitato, all’età di 9 anni, è stato Immagina che, mentre nel 2010 ha recitato accanto ad Angelina Jolie in Salt. Successivamente ha preso parte ai film Unthinkable (2010), con Samuel L. Jackson, Butter (2011) e Alex Cross – La memoria del killer (2012). Torna poi al cinema nel 2019, recitato in Il sole è anche una stella, mentre nel 2023 è in Peter Pan & Wendy, film con Jude Law nel ruolo di Capitan Uncino.

2. Ha recitato anche in note serie TV. Oltre ai film per il cinema, l’attrice ha recitato anche in alcune serie TV, come In the Motherhood (2009), Lie to Me (2010), Scandal (2013), The First Family (2012-2013), Bad Teacher (2014) e The Foster (2014). Ha poi doppiato il personaggio di Darci nella serie animata Trollhunters: I racconti di Arcadia (2016-2018) e 3 in mezzo a noi: I racconti di Arcadia (2018-2019). Dal 2014 al 2022 ha invece recitato nei panni di Zoey Johnson nella serie Black-ish, che l’ha resa celebre, mentre dal 2018 al 2023 ha ricoperto lo stesso ruolo anche in Grown-ish.

3. È anche regista e produttrice. Oltre a lavorare come attrice davanti la macchina da presa, la Shahidi ha già compiuto anche il passaggio dietro di essa, dirigendo un episodio della serie Shatterbox e uno della serie Growing Up. Ha poi lavorato anche come produttrice esecutiva di ben 68 episodi della serie TV Grown-ish, dove è anche una delle protagoniste.

Yara-Shahidi-Trilli-Peter-Pan-Wendy

Yara Shahidi è Trilli in Peter Pan & Wendy

4. È stata scelta per interpretare l’iconico personaggio. Per l’imminente film Disney Peter Pan & Wendy, basato sull’omonimo classico animato, l’attrice è stata scelta per interpretare l’iconico ruolo della fatina Trilli. Quando ciò è stato rivelato attraverso il primo trailer, in molti si sono naturalmente pronunciati contro la scelta dell’attrice, in quanto Trilli è sempre stata ad oggi raffigurata come una fata dalla pelle bianca. Non sono però mancate anche le lodi nei confronti della Shahidi, descritta come assolutamente idonea alla parte.

5. Si è preparata ascoltando della musica. Per prepararsi al ruolo di Trilli ed entrare nel mood e nella psicologia del personaggio, l’attrice ha rivelato di aver ascoltato delle playlist contenenti canzoni che rispecchiano l’animo e il carattere di Trilli. Con la musica in testa, dunque, ha iniziato poi a lavorare sui movimenti “fatati” di Trilli, trovando il giusto equilibrio per renderla credibile e affascinante.

Yara Shahidi ha recitato con Eddie Murphy in Immagina che

6. Ha recitato nei panni della figlia del noto attore. Il primo film in cui la Shahidi ha recitato, come già accennato, è stata la commedia Immagina che, dove ha ricoperto il ruolo di Olivia Danielson, la figlia del protagonista interpretato da Eddie Murphy. Il film è infatti basato proprio sullo speciale rapporto tra i loro due personaggi. Grazie alla sua interpretazione, la Shahidi è poi stata candidata agli Young Artist Awards come Migliore giovane attrice.

Yara Shahidi ha un fidanzato?

7. È single. Nel gennaio del 2023 l’attrice ha rivelato di essere da poco tornata single dopo una relazione piuttosto seria della durata di tre anni. Non è noto con chi avesse una relazione, in quanto la Shahidi ha sempre tenuto privato questo aspetto della propria vita. Ad ogni modo, attualmente sta vivendo quella che definisce “selfish season“, ovvero una stagione da egoista, concentrandosi primariamente su sé stessa e la propria carriera, reinventandosi dunque lontana da ogni possibile relazione sentimentale.

Yara-Shahidi-Eddie-Murphy

Yara Shahidi e il suo attivismo

8. È un’attivista per importanti cause sociali. Shahidi ha fondato Eighteen x 18, una piattaforma per incoraggiare i coetanei a votare per la prima volta al momento delle elezioni. Le sue altre organizzazioni includono poi Yara’s Club, una partnership con Young Women’s Leadership Network (YWLN) di New York, che fornisce tutoraggio online nella speranza di porre fine alla povertà attraverso l’istruzione. Nel 2021, Yara Shahidi ha aderito alla campagna Dior Stand with Women. L’attivismo dell’attrice è stato notato dall’ex first lady Michelle Obama, che le ha poi scritto una lettera di raccomandazione all’Università di Harvard.

Yara Shahidi è su Instagram

9. È presente sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un proprio profilo verificato seguito da ben 8,1 milioni di persone e dove attualmente si possono ritrovare oltre 3000 post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi lavori da attivista, attrice e modella, spesso inerenti il dietro le quinte di tali progetti o promozionali nei loro confronti. Ma non mancano anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

Yara Shahidi: età e altezza dell’attrice

10. Yara Shahidi è nata a Minneapolis, in Minnesota, Stati Uniti, il 10 febbraio del 2000. L’attrice è alta complessivamente 1,68 metri.

Fonte: IMDb, Instagram, Essence

 
 

Yara Shahidi brilla nei panni di Trilli nel live-action della Disney Peter Pan & Wendy

Yara Shahidi Trilli Peter Pan & Wendy

Il noto sito americano Deadline ha diffuso la prima foto ufficiale di Yara Shahidi nei panni di Trilli per l’imminente adattamento cinematografico live-action della Disney di Peter Pan & Wendy. L’immagine mostra Shahidi vestita con uno splendido abito verde, con ali delicate che spuntano dalla sua schiena.

Yara Shahidi, la talentuosa giovane attrice e attivista, è stata annunciata come protagonista dell’imminente adattamento cinematografico live-action della Disney di Peter Pan & Wendy. Shahidi interpreterà il ruolo iconico di Trilli, la maliziosa e amata fata che ha catturato il cuore del pubblico per generazioni.

Shahidi, che è diventata famosa per il suo ruolo di Zoey Johnson nella serie di successo “Black-ish“, è rapidamente diventata una delle giovani star più ambite di Hollywood. Oltre al suo lavoro di attrice, è nota anche per il suo attivismo e difesa, in particolare nei settori della giustizia sociale e dei diritti delle donne. È stata inserita nella lista dei “30 Under 30” di Forbes ed è stata riconosciuta dalla rivista Time come una delle persone più influenti al mondo.

Yara Shahidi Trilli Peter Pan & Wendy

Peter Pan & Wendy è diretto da David Lowery, ed è solo l’ultimo di una lunga serie di adattamenti della classica storia di Peter Pan e i bambini perduti. La storia è stata raccontata innumerevoli volte in film, spettacoli televisivi e produzioni teatrali, ma questo nuovo adattamento live-action promette di portare una nuova ed emozionante interpretazione dell’amata storia. Con Shahidi in testa come Trilli, il pubblico può aspettarsi un film pieno di magia, avventura e cuore.

Peter Pan & Wendy  è stato diretto da David Lowery (Pete’s Dragon,  The Green Knight  con Toby Halbrooks che ha co-scritto l’adattamento con Lowery. Il film ci saranno anche Jude Law nei panni di Capitan Uncino, Alexander Molony nei panni di Peter Pan e Ever Anderson nei panni di Wendy. Nel cast anche Alyssa Wapanatâhk, Joshua Pickering, Jacobi Jupe, Molly Parker, Alan Tudyk e Jim Gaffigan.

 
 

Yannick: recensione del film di Quentin Dupieux

Yannick recensione film

“Uno spettacolo che dovrebbe tirarmi su di morale, mi fa l’effetto contrario.”Yannick

Il cinema, o il teatro, sono un’arte dentro cui, come in una bolla, ci si può isolare. Pur di natura diversa, lavorano per un medesimo compito: permettere di evadere dalla realtà. Che sia per una storia impressa su uno schermo oppure portata in scena su un palco con attori in carne e ossa, chi arriva in sala vuole chiudersi alle spalle la porta che si affaccia sul mondo reale, per pensare alle vite di altri in cui non è protagonista coinvolto. Non sempre però lo spettatore si trova davanti un’opera che lo aggrada, per cui prova trasporto, che è fedele al suo genere di riferimento (ed è il motivo per cui l’ha scelta, in base alle esigenze del momento), e che gli dà la distrazione necessaria. Se ciò che dovrebbe offrire divertimento, sollievo o svago restituisce la stessa noia o insoddisfazione della propria vita, può essere molto frustrante. Oltre che deludente.

In una realtà surreale, come quella allestita da Quentin Dupieux nella sua commedia dell’assurdo Yannick, il pubblico ha tutto il diritto di ribellarsi e dire la propria. Perché spesso si tende a pensare che la funzione di un film, o nel caso della storia del regista francese una piéce teatrale, sia solo quella di contenere le espressioni artistiche di chi lo mette in piedi. Ma l’arte di saper creare storie non deve far star bene solo chi la fa, ma anche chi la riceve, proprio perché fonda il suo essere su una comunicazione soddisfacente fra le parti. Tuttavia, se manca il dialogo e l’impegno, come in una coppia, il disastro è assicurato. Yannick, undicesimo lavoro di Dupieux, è stato presentato al Locarno e Torino Film Festival 2023, e arriva nelle sale italiane dal 18 gennaio.

Yannick, la trama

Siamo in un teatrino della provincia francese, dove è in corso la rappresentazione di una (brutta) commedia intitolata Il Cornuto, che mette in scena uno dei più classici ménage a trois: tra battute mediocri ed equivoci già visti, sul palco due attori si contendono la protagonista. In sala gli spettatori sono pochi, tutti abbastanza annoiati, che di tanto in tanto ridono forzatamente. All’improvviso però, stanco di quell’operetta, si leva la voce d Yannick, , un guardiano notturno che ha fatto “quarantacinque minuti di treno e quindici a piedi per essere lì”, oltre ad essersi preso un giorno di ferie, e non accetta di star guardando una piecé scarsa e scontata. Nessun colpo di scena, nessun brillante dialogo, niente di quello portato in scena lo entusiasma, anzi aggrava il suo stato d’animo già abbattuto, quando lui era andato a teatro proprio per stare meglio. Dopo una serie di battibecchi con gli attori, Yannick, deluso dalla loro performance, ne prende il controllo per rivoluzionarla e creare qualcosa di davvero divertente. Dimostrando quanto spesso, chi non dovrebbe esserlo, si rivela essere migliore di chi è esperto. Semplicemente perché ci crede fino in fondo.

Yannick

Dupieux: dalla parte dello spettatore

Dalla prima inquadratura in 4:3, una chiara falsa soggettiva, Dupieux imprigiona il suo pubblico, sia intradiegetico che extradiegetico, nello spazio del piccolo teatro. Con questa scelta di formato, sentirsi più vicini – e intimi – agli spettatori in sala, a Yannick e agli attori sul palco diventa quasi automatico, e sottrarsi a quel processo di identificazione è pressoché impossibile. Dupieux mette regia e sceneggiatura a favore di spettatore, trasformando così Yannick in una riflessione su come possa sentirsi che inizia dall’incipit, e porta avanti con frenesia di montaggio e dialoghi calzanti fino all’exploit finale. Con insolenza e una buona dose di umorismo ed eccesso, il regista si schiera dalla parte dello spettatore, spesso lasciato nell’ombra, a cui non viene data la rilevanza che merita, parlando a nome suo e dei suoi diritti.

Nella maggior parte dei casi questi deve infatti accettare ciò che ha di fronte – che può essere insipido, scialbo, spento – senza replicare. Eppure non si pensa mai alla responsabilità che ha un autore nei suoi confronti. Per essere meritevole di lode, lui, deve curare la sua opera fino in fondo, volerle bene, valorizzarla, essere presente quando viene messa in scena – senza abbandonarla a se stessa come invece accade per la commedia teatrale nel film. Perché una specifica piéce (in questo caso ci si rivolge ai compiti di una commedia) come dice Yannick deve far stare bene, e non buttare giù di morale ancor di più. Come dimostrerà poi in seguito, per riuscire in qualcosa bisogna avere in primis il carburante della passione, ma soprattutto non trattare il lavoro – e l’arte – con superficialità e inerzia. Perché se non siamo i primi a credere nel nostro operato, non possiamo pretendere che lo facciano gli altri. E neanche che a loro, in quanto spettatori, vada bene tutto così come viene proposto.

 
 

Yann Tiersen: Kerber-The Film, recensione del film musicale

Yann Tiersen: Kerber-The Film

È in uscita Kerber, nuovo album del compositore e polistrumentista francese Yann Tiersen, testimonianza audiovisiva del nuovo sound elettronico che la poetica dell’autore ha assunto. Yann Tiersen è, difatti, conosciuto proprio per le sperimentazioni musicali e sinfoniche, oltre che per il contributo a colonne sonore cinematografiche (ricordiamo Goodbye, Lenin! e Il favoloso mondo di Amelie). Proprio in occasione dell’uscita del suo ultimo disco è stato girato il lungometraggio Yann Tiersen: Kerber-The Film, diretto da Kit Monteith e prodotto da Louise Sinnerton, disponibile on demand sulla piattaforma pay-per-view LIVENow dal 26 agosto 2021.

La sperimentazione musicale di Yann Tiersen: Kerber-The Film

Yann Tiersen: Kerber-The Film vede Yann Tiersen, Jens L. Thomsen ed Emilie Tiersen nel ruolo di performers all’opera nello studio di Tiersen, nella location incantata dell’isola di Ouessant in Bretagna, terra sempreverde dove risiedono soltanto 834 persone. E’ proprio l’estetica paesaggistica di questo luogo fiabesco ad avere esercitato la maggiore influenza sul compositore che, lasciatosi guidare dalle suggestioni naturali, ha composto nuove sinfonie. Nel film Yann Tiersen esegue dunque i brani, combinando svariati strumenti musicali, quali pianoforte, vari tipi di violini e fisarmonica.

Il regista Kit Monteith si avvale di fotocamera 35 mm quale strumento analogico per poter incorniciare al meglio gli intonsi paesaggi dell’isola, col l’intento di rendere le trasformazioni del paesaggio in musica, in un sodalizio tra artista e natura che denota una ricerca performativa ottimale. Il nuovo sound di Tiersen è rigenerato e rinvigorito dai sistemi elettronici analogici, che ridefinisco le sinfonie musicali tramite il campionamento e la sintesi sperimentale. Il prodotto filmico è il risultato di un lavoro ininterrotto per gran parte del 2020, anno di ricerca stilistica volta alla composizione di melodie al pianoforte da rileggere con suoni elettronici. La miscela di estetica classica e contemporanea permea l’intera cornice filmica, che vive di sospiri e pause musicali, nell’ottica di partiture pittoresche che riescono a delineare al meglio la poetica di Yann Tiersen.

L’album di Kerber dimostra ampiamente uno spirito volto alla sperimentazione incessante, che si nutre di suggestioni visive e temporali, per ricreare il fluire del proprio tempo in musica. La rappresentazione di un universo visivo interiorizzato e contemplativo è chiave fondamentale di lettura di un prodotto artistico incasellabile, che mira a sfruttare a proprio vantaggio i mezzi audiovisivi per proporre una dinamica di promozione dell’album del cantante ottimamente ideata, pur con qualche difetto registico, che comunque non va a minare nel complesso l’estetica dell’opera.

Kerber è il risultato di un percorso di ridefinizione dell’essenza di musicista e compositore di Yann Tiersen, già in opera da alcuni anni e ravvisabile chiaramente nel disco Portrait, in cui rileggeva un venticinquennio di carriera alla luce della consapevolezza attuale e presente. Anche il disco ALL restituiva una miscellanea di materiale registrato tendente a nuovi percorsi creativi, dalla marcatura ecologista. Sicuramente però il risultato migliore è stato raggiunto tramite questo progetto, che riprende le sinfonie prive di cantato del disco precedente (indubbiamente tra le più convincenti) e approfondisce il “sodalizio musicale” tra il pianoforte, lo strumento tanto amato, e l’elettronica.

Yann Tiersen: Kerber

Yann Tiersen: Kerber-The Film, un diario musicale tutto da sfogliare

Ciò che sorprende maggiormente è l’appropriazione da parte di Tiersen dell’impianto più ambient, e meno pop, della sua musica; è innegabile che l’influenza della prorompente “identità geografica” di cui Tiersen si è nutrito abbia costituito la carta vincente per regalarci non solo uno splendido omaggio all’isola di Ushant, ma anche un diario musicale tutto da sfogliare, che mira a catturare la veridicità delle impressioni.

Per quanto riguarda il metodo compositivo, Tiersen ha affermato che, diversamente dal passato, non è più il pianoforte l’ unico centro propulsore delle sue idee; indubbiamente, ne costituisce l’impianto e la resa melodica, che scaturisce da un attento lavoro di scrittura, avvalendosi però anche di strumenti elettronici analogici che si elevano a ruolo di orchestra. Esempio ben riuscito di questo modus operandi sono Ker yegu, Poull Bojer e Ker Loch.

Scogliere alte e frastagliate, una landa pianeggiante sconfinata, sferzata dai venti, sono lo sfondo perfetto per raccogliere sonorità vibranti, e contaminate, che vanno a reinterpretare la cornice paesaggistica secondo l’occhio di chi chiama quella terra “casa”: Yann Tiersen: Kerber-The Film mira ad ampliare gli orizzonti musicali di un artista duttile, in continua evoluzione, ma che continua sempre a volgere lo sguardo alle sue radici.

Lo streaming di Yann Tiersen: Kerber- The Film è disponibile su LIVENow da giovedì 26 agosto alle 20:00.

Yann Tiersen: Kerber film

 
 

Yakuza: un nuovo progetto per Gavin O’ Connor!

Si chiamerà Yakuza il nuovo film del regista di Warrior Gavin O’ Connor. La pellicola, ambientata nel mondo della malavita giapponese,avrà per protagonista un agente della CIA che si ritroverà coinvolto in loschi affari con un boss, all’indomani del terribile Tzusami che ha devastato il paese.

 
 

Yakuza: in arrivo il live action basato sul videogioco SEGA

Arriva da Variety la notizia che SEGA è attualmente al lavoro sullo sviluppo di un live action basato su Yakuza, il celebre videogioco creato dalla società multinazionale giapponese. SEGA sta collaborando al progetto insieme a 1212 Entertainment e Wild Sheep Content. Erik Barmack, Roberto Grande e Joshua Long figureranno in qualità di produttori. Al momento il live action è alla ricerca di uno sceneggiatore.

Yakuza è il secondo franchise più redditizio di SEGA dopo Sonic the Hedgehog (anche questo arrivato di recente sul grande schermo grazie ad un adattamento live action che ha visto nel cast, tra gli altri, anche Jim Carrey). Il primo capitolo della saga videoludica è stato pubblicato nel 2005 e da allora sono stati realizzati ben sette sequel e otto spin-off, quasi tutti acclamati dalla critica e dalla comunità nerd.

È probabile – ma non ancora confermato – che l’adattamento cinematografico si concentrerà sulla storia del protagonista Kazuma Kiryu, che viene scarcerato dopo essere stato incastrato per un omicidio che in realtà non ha commesso. Da lì tornerà a far parte della Yakuza (la mafia giapponese), alla disperata ricerca di una fortuna dal valore di 10 miliardi di yen.

“Yakuza ci offre un nuovo terreno di gioco in cui ambientare storie avvincenti con personaggi complessi in un ambiente unico che il pubblico ha raramente visto prima”, ha dichiarato in una nota ufficiale 1212 Entertainment. “La saga di Kazuma Kiryu ha un fascino cinematografico incorporato: un mix di azione cinetica con esplosioni di commedia, molteplici trame convergenti e un avvincente viaggio verso la redenzione.”

Il produttore Erik Barmack ha aggiunto: “Con la nostra esperienza nel raccontare storie globali, siamo entusiasti di portare questo enorme progetto sulle piattaforme di tutto il mondo”. 

 
 

Yakuza Apocalypse: il trailer del nuovo film di Takashi Miike

Anche se una distribuzione italiana è impensabile, noi ci teniamo lo stesso a segnalarvi l’uscita del trailer di Yakuza Apocalypse: The Great War Of The Underworld diretto dal folle e prolifico Takashi Miike che sarà uno dei film presentati dalla Quinzaine des Realizateurs nel corso del prossimo Festival di Cannes.

Il protagonista di questa storia di gangster e vampiri, iperviolenta e a tratti comica, è un ragazzo di nome Akira, che sogna di diventare uno yakuza, membro della mafia giapponese, e che scopre che la vita del malavitoso non è esattamente quella che si aspettava. E per l’appunto si dovrà confrontare addirittura con un boss vampiro.

Qui di seguito potete gustarvi il trailer ufficiale. Buona visione.

Fonte: YouTube

 
 

Yado: trama, cast e curiosità sul film con Arnold Schwarzenegger

Yado film

Nel corso degli anni Ottanta l’attore Arnold Schwarzenegger si è consacrato a livello mondiale grazie a film come Conan il barbaro, Conan il distruttore e Terminator. Dopo questi titoli, egli recitò in Yado, pellicola di genere fantasy d’avventura diretta nel 1985 da Richard Fleischer (già regista del secondo Conan). Il titolo inglese del film, in realtà, è Red Sonja e si riferisce all’omonima eroina ideata da Roy Thomas e Barry Windsor, i quali per costruire il personaggio si rifecero a loro volta al romanzo The Shadow of the Vulture, pubblicato nel 1934 e scritto da Robert E. Howard.

Howard è meglio noto per essere stato lo scrittore che ideò il personaggio di Conan, da cui poi sono stati tratti i due film poc’anzi citati. Dando vita a Yado, dunque, si cercò di portare al cinema una specie di sequel spirituale di quei titoli. L’ambientazione, infatti, è la stessa, ovvero quell’era hyboriana in cui sono ambientati i racconti di genere sword and sorcery scritti da Howard. Per la versione italiana, però, si cercò di puntare tutto sulla presenza nel film di Schwarzenegger, e ciò portò al cambio di titolo, il quale si riferisce al personaggio interpretato dall’attore austriaco (anche se in lingua originale il personaggio è chiamato Lord Kalidor).

La volontà di sfruttare nuovamente un genere in quegli anni molto popolare non portò però ai risultati sperati. Yado venne infatti duramente criticato e si affermò come un cocente flop al box office. Ad oggi, rimane comunque uno scult anni Ottanta che gli appassionati del genere continuano a riscoprire e apprezzare, nonostante i suoi difetti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al remake. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Yado: il riassunto della trama

La storia del film ha inizio con la malvagia regina Gedren intenta a conquistare ogni regno possibile. La sovrana, in particolare, aspira ad ottenere un antico e potentissimo talismano, che deve necessariamente essere custodito nelle viscere della terra altrimenti altererebbe l’equilibrio di quest’ultima distruggendo ogni cosa. Per impossessarsene, Gedren invia i suoi guerrieri a massacrare il gruppo di donne che lo custodivano. La sacerdotessa capo, prima di morire, assegna dunque alla sorella di Red Sonja il compito di riportare la pace sul mondo. La guerriera intraprende così un viaggio, seguita dal valoroso Yado, per fermare Gedren una volta per tutte.

Yado: il cast del film

Per il ruolo della protagonista, la guerriera Red Sonja, si era inizialmente pensato all’attrice Sandahl Bergman, già comparsa in Conan il barbaro nei panni di Valeria. L’attrice, però, non volendo interpretare nuovamente un ruolo da eroina, preferì assumere i panni della regina Gedren. Ad ottenere il ruolo della protagonista, dopo oltre un anno di ricerche, fu infine la modella danese Brigitte Nielsen, all’epoca ventunenne. Questa venne notata dal produttore Dino De Laurentiis su una rivista di moda e fu giudicata adatta alla parte per via dei suoi tratti androgini. Per lei, recitare in Yado rappresentò il suo debutto cinematografico.

Come anticipato, nel ruolo del guerriero Yado vi è invece Arnold Schwarzenegger. Egli, inizialmente, firmò per il film unicamente per fare un favore a De Laurentiis, convinto inoltre di comparire per poco più che un cameo. Schwarzenegger finì però con il rimanere sul set per quattro settimane e il suo personaggio venne espanso a co-protagonista. In seguito a ciò, egli decise di interrompere il suo contratto con il produttore. Ancora oggi, Schwarzenegger considera questo come il peggior film della sua carriera. Nel film vi sono poi anche Ernie Reyes, Jr. nel ruolo del principe bambino Tarn e il suo fedele scudiero Falkon, interpretato da Paul L. Smith.

Yado cast

Yado: il remake, il trailer e dove vedere il film completo in streaming e in TV

Da anni ormai si cerca di riportare al cinema il personaggio di Red Sonja. Nel 2008 sembrava che la cosa dovesse concretizzarsi con un film diretto da Robert Rodriguez e con Rose McGowan nei panni della guerriera. Il progetto tuttavia naufragò dopo poco. Si dovette a quel punto attendere il 2017 per un nuovo tentativo di realizzare il film, alla regia del quale era stato confermato il regista Bryan Singer, celebre per i film sugli X-Men. Singer venne però rimosso dal progetto in seguito alle accuse di molestie sessuali nei suoi confronti. Al suo posto, nel 2019, è stata assunta Joey Soloway, ideatrice della serie Transparent. Nel maggio del 2021, infine, è stato confermato che il film è ancora in fase di sviluppo e che ad interpretare la protagonista vi sarà Hannah John-Kamen, attrice vista nella serie Killjoys e nel film Ant-Man and the Wasp.

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Yado è infatti disponibile nei cataloghi di Chili, Google Play e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 13 dicembre alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb

 
 

Y:The Last Man il nuovo progetto della New Line Cinema

Sembra che la New Line Cinema non ha dimenticato l’adattamento di Y: The Last Man. Dopo una presentazione dello script da parte degli sceneggiatori di Jericho, Matthew Federman

 
 

Y: The Last Man prova a ripartire con due nuovi sceneggiatori

Il fumetto Y: The Last Man di Brian K. Vaughan e Pia Guerra è da diversi anni oggetto di attenzioni cinematografiche; tuttavia, ogni progetto

 
 

XXXI Noir in Festival: tutti gli ospiti della nuova edizione!

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Saranno il giallo e il nero i colori di cui si tingerà Milano nella sei giorni del XXXI Noir in Festival, in programma dal 10 al 15 dicembre 2021, che porterà nel capoluogo lombardo un ricco parterre di ospiti dal mondo del cinema e della letteratura di genere.

Tornano al Noir i Manetti bros., che dopo aver presentato nel corso dell’ultima edizione del Noir alcune immagini esclusive di Diabolik, regaleranno al festival un imperdibile incontro con il pubblico (mercoledì 15 dicembre, ore 15.00, Auditorium IULM) assieme a Chiara Tagliaferri (autrice del podcast Diaboliques) e l’anteprima del loro nuovo attesissimo film in sala per 01 Distribution dal 16 dicembre. Diabolik sarà infatti l’evento di chiusura della 31ma edizione, accompagnato in sala dai due registi e dal cast del film (mercoledì 15 dicembre, ore 20.30, cinema Odeon).

Tra i protagonisti del cinema che saluteranno il pubblico del Noir: Lucile Hadzihalilovic, regista di Earwig, storia di un uomo che si prende cura di una bambina di dieci anni, per un tormentato dramma psicologico (venerdì 10 dicembre, ore 21.30, Notorious Cinemas Gloria); il regista Antonio Capuano, protagonista di uno speciale omaggio del Noir che sarà premiato come “maverick” del cinema italiano con il Premio Luca Svizzeretto 2021 (sabato 11 dicembre ore 11.30, IULM); Massimo Donati insieme a Lorenzo Richelmy, Fabrizio Ferracane e Galatea Bellugi, regista e protagonisti di Diario di spezie, unico film italiano in Concorso (sabato 11 dicembre ore 18.30, Notorious Cinemas Gloria); Teemu Nikky, recentemente premiato all’ultimo Festival di Venezia, che porta al Noir la sua nuova commedia nera Nimby, in sala dal 14 dicembre per I Wonder Pictures (sabato 11 dicembre, ore 21.30, Notorious Cinemas Gloria); Fabrice Du Welz con il suo Inexorable, un giallo che nasce dall’incontro tra una misteriosa ragazza e una coppia dell’alta borghesia (domenica 12 dicembre, ore 21.15, Notorious Cinemas Gloria); l’acclamato autore de La voltapagineDenis Dercourt, con Vanishing (lunedì 13 dicembre ore 21.30, Notorious Cinemas Gloria); Giovanni Troilo con il suo noir della realtà, Vesuvio, che arriverà in sala per I Wonder Pictures (domenica 12 dicembre, ore 16.30, Notorious Cinemas Gloria); Claudio Cupellini e Toni D’Angelo, tra i registi finalisti per il Premio Caligari.

A decretare il miglior film del Concorso, che sarà premiato con il Black Panther Award, sarà una giuria internazionale composta dall’attrice Silvia D’Amico, prossimamente nella serie TV diretta da Gabriele Muccino A casa tutti bene in onda su Sky dal 20 dicembre, l’attore, regista e sceneggiatore spagnolo Raúl Arévalo, l’attore e regista polacco Jerzy Stuhr, noto per i suoi lavori teatrali e per aver lavorato con alcuni grandi registi del calibro di Andrzej Wajda e Krzysztof Kieslowski.

Imperdibile anche l’appuntamento con un indiscusso maestro del brivido come Dario Argento, cui il festival rende omaggio con la presentazione del volume Dario Argento: due o tre cose che sappiamo di lui realizzato da Cinecittà con Mondadori Electa (sabato 11 dicembre, ore 16.30, IULM): un tributo al grande regista, a cura di Steve Della Casa, che accompagnerà la rassegna cinematografica organizzata da Luce Cinecittà, in collaborazione con il Lincoln Center, a New York.

Dall’universo letterario noir, ospite d’onore di questa edizione sarà Guillaume Musso che riceverà il Premio Raymond Chandler 2021 e presenterà al pubblico del festival il suo ultimo romanzo, La sconosciuta della Senna, La Nave di Teseo (domenica 12 dicembre, ore 18.30, Teatro Filodrammatici). Si parlerà di noir alla francese e della riscoperta del polar insieme ad autori come Hervé Le CorréJérome Loubry e Frank Thilliez, di grandi bestseller con Lisa JewellAlex Michaelides, ma non mancheranno i grandi autori di casa nostra tra cui Carlo LucarelliLoriano MacchiavelliDonato CarrisiMaurizio de GiovanniSimona Vinci, e scoperte più recenti come Mariolina VeneziaStefano Vicario, oltre ai cinque finalisti del Premio Scerbanenco: Cristina Cassar Scalia, Antonella Lattanzi,Pasquale RujuLorenzo Scano e Francesca Serafini.

Il programma completo è consultabile e scaricabile sul sito del Noir in Festival e tutti gli aggiornamenti saranno pubblicati sui social network ufficiali FacebookInstagram e Twitter.

Come si accederà al festival quest’anno? L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti. La necessità di adeguarsi alle disposizioni vigenti in materia di contenimento della diffusione del contagio del virus COVID-19, renderà però obbligatorio in tutti i luoghi del festival l’esibizione del Super Green Pass e l’utilizzo della mascherina, più alcune piccole accortezze.

In Università IULM (IULM 6 e Auditorium, Via Carlo Bo, 1), dove si terranno gli incontri e le proiezioni dei finalisti per il Premio Caligari 2021, è consigliata la prenotazione inviando una mail a [email protected], indicando nome e cognome dei partecipanti e la data e l’evento per il quale ci si intende prenotare. Diversamente, ci si potrà presentare direttamente sul posto, registrandosi al desk all’ingresso.

Stessa modalità di accesso riguarda il Teatro Filodrammatici di Milano (Via Filodrammatici, 1), dove si svolgeranno gli incontri di letteratura e la premiazione del Raymond Chandler Award 2021 a Guillaume Musso.

Al Notorious Cinemas Gloria (Corso Vercelli, n. 18), dove saranno proiettati tutti i film in concorso e fuori concorso del festival, sarà possibile entrare solo per i maggiori di 14 anni e in possesso del biglietto gratuito prenotabile sul sito https://www.notoriouscinemas.it/ o direttamente alla cassa presso il cinema.

Infine, in Libreria Rizzoli Galleria (Galleria Vittorio Emanuele II, 11/12), dove il 14 e il 15 dicembre si svolgeranno gli appuntamenti con gli ultimi due scrittori del Noir in Festival, Mariolina Venezia e Carlo Lucarelli, è obbligatoria la prenotazione al numero 02.86461071 o sul profilo Instagram @rizzoligalleria.

 
 

xXx: trama, cast e sequel del film con Vin Diesel

xXx film

L’attore Vin Diesel è universalmente noto per la saga di Fast & Furious, che lo ha reso una celebrità nonché uno dei grandi interpreti del cinema d’azione. Nel corso della sua carriera, però, questi si è distinto anche per altri film e ruoli, alcuni dei quali altrettanto famosi e apprezzati. Dopo Dominic Toretto, il suo personaggio più noto è certamente quello di Xander Cage, esperto di sport estremi e protagonista del film xXx, primo di una trilogia seguita da xXx 2: The Next Level e xXx – Il ritorno di Xander Cage. Il film, uscito in sala nel 2002, è diretto da Rob Cohen, già noto per il primo Fast & Furious.

Proprio in seguito al successo di questo film, Diesel e Cohen sono stati chiamati a dar vita ad un prodotto simile ma con proprie unicità. In xXx, infatti, ad avere tutte le attenzioni sono gli sport estremi, sempre più in voga negli ultimi anni e unica cosa in grado di dare brividi veri al protagonista. Si costruisce così una spericolata avventura tra missioni da portare a termine per ottenere la libertà che si ricerca. Un brillante incrocio tra Point Break e Fast & Furious, dunque, che rende questo film un titolo da non perdere assolutamente per gli appassionati del genere.

Già al momento della sua uscita si affermò infatti come un grandissimo successo, guadagnando oltre 277 milioni a fronte di un budget di 88. Inevitabile dunque che venissero realizzati dei sequel, che hanno permesso a Xander Cage di diventare un’altra icona di questo genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

xXx: la trama del film

Al centro della vicenda del film vi è l’Anarchia 99, una potente e segreta organizzazione criminale con sede in Russia, la quale sta seminando il panico nei Paesi dell’Europa dell’Est. Nonostante diversi tentativi, nessun agente segreto dell’NSA è mai riuscito ad infiltrarsi all’interno di questa cerchia. Proprio a causa dei numerosi fallimenti a riguardo, l’agente Augustus Gibbons decide di coinvolgere nell’operazione una persona che non appartenga alle forze dell’ordine, ma che provenga invece dallo stesso mondo della criminalità, con la possibilità dunque di passare inosservata.

Il prescelto è Xander Cage, un giovane esperto di sport estremi, il quale ha portato a termine incredibili imprese nonostante i tanti pericoli. Individuato e arrestato con l’inganno dagli uomini di Gibbons, Xander si trova così a dover accettare la proposta dell’agente se vuole riavere la propria libertà. Per lui ha così inizio una rischiosa operazione di infiltrazione. Ha quindi modo di conoscere il crudele capo dell’Anarchia 99, Yorgi, e la sua compagna Yelena, della quale si innamora perdutamente. Per lui, fermare il criminale diventerà a quel punto una questione personale, desideroso di salvare la donna che ama.

xXx cast

xXx: il cast del film

Come anticipato, ad interpretare il ruolo dello spericolato Xander Cage vi è l’attore Vin Diesel. Per lui si è trattato di un ruolo particolarmente importante, poiché è stato il suo primo da protagonista assoluto. Egli, che aveva da poco terminato le riprese di Fast & Furious, vantava già una possente struttura fisica, che gli permise di eseguire la maggior parte dei propri stunt senza dover ricorrere a controfigure. L’attore dovette però esercitarsi a lungo per poter eseguire alcuni degli sport estremi visti nel film. In particolare, egli ha praticato motocross per tre mesi, divenendo un esperto di questa e delle acrobazie possibili.

Accanto a lui, nel film, si ritrovano diversi noti attori, a partire da Samuel L. Jackson nei panni dell’agente Augustus Gibbons, colui che recluta Xander per l’operazione. Nei panni del criminale Yorgi vi è Marton Csokas, noto per aver interpretato Celeborn nella trilogia de Il Signore degli Anelli. Per la parte, però, è stato originariamente considerato anche l’attore Ewan McGregor. Ad interpretare Yelena, la donna amata da Xander, vi è l’attrice italiana Asia Argento, qui in uno dei suoi primi ruoli internazionali. Si annoverano poi Danny Trejo, celebre per i film di Machete, nei panni di El Jefe, torturatore per il cartello di droga colombiano e la rapper Eve nei panni di J.J., amica di Xander.

xXx: i sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il grandissimo successo del film, nel 2005 ne è stato realizzato un primo sequel, intitolato xXx 2: The Next Level, dove però il protagonista è ora il rapper Ice Cube, il quale sostituisce dunque Diesel con un nuovo ruolo. Diesel si era però detto estremamente interesso a riportare sul grande schermo il personaggio. Il suo intento era quello di riportare la serie alle caratteristiche originali del primo film, presentando tanta azione e grandi sequenze di sport estremi. Nel 2017 è così arrivato al cinema xXx – Il ritorno di Xander Cage, dove l’attore torna a vestire i panni dell’amato personaggio. Attualmente, un quarto capitolo sembrerebbe essere in fase di sviluppo.

Prima di vedere tali sequel, è possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. xXx è infatti disponibile nei cataloghi di Chili, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 1 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

 
 

xXx: The Return of Xander Cage distribuito dalla Paramount

Sarà la Paramount a distribuire in tutto il mondo xXx: The Return of Xander Cage, terzo capitolo del franchise con protagonista Vin Diesel. Prodotto da Revolution Studios, Roth Kirschenbaum Films e la One Race Films dello stesso Vin Diesel, il film è diretto da D.J. Caruso a partire dallo script di Chad St. John rivisto anche da F. Scott Frazier.

Le riprese di xXx: The Return of Xander Cage si stanno svolgendo a Toronto e in Repubblica Dominicana. I produttori sperano naturalmente di replicare il successo del primo capitolo xXx di Rob Cohen che, distribuito dalla Sony, incassò 277 milioni di dollari ai botteghini di tutto il mondo, dimenticando così il flop del sequel xXx 2: The Next Level, dove Ice Cube sostituiva Vin Diesel.

Nel film, Xander Cage uscirà dall’esilio auto-impostosi per combattere il guerriero Xiang (Jaa) e il suo team in una corsa per recuperare un’arma pericolosissima conosciuta con il nome di Vaso di Pandora, trovandosi così invischiato in un complotto mortale che mira allo scontro tra i più potenti governi del mondo.

Nel cast, sono confermati Tony JaaSamuel L. JacksonNina Dobrev, Deepika Padukone e Ruby Rose.

Fonte: The Hollywood Reporter

 
 

xXx: per Vin Diesel la Paramount pronta a un quarto capitolo

Dopo oltre 10 anni dall’ultimo capitolo di un frachise tutto sommato redditizio e giunto sinora a tre pellicole – di cui l’ultima, xXx The Return of Xander Cage, in prossima uscita il 20 gennaio 2017 – sembra proprio che l’interesse e la passione di Vin Diesel per il suo personaggio duro, sporco e cattivo non siano affatto diminuiti, tanto che, secondo le parole dell’attore (al momento non confermate né smentite da alcun canale ufficiale) la Paramount sarebbe intenzionata a imbarcarsi nel progetto di un quarto capitolo della saga targata xXx.

xXx The Return of Xander Cage: nuova clip con Vin Diesel

Durante una recente intervista rilasciata a VarietyVin Diesel avrebbe rivelato di essere stato contattato dai vertici della Paramount per sondare il suo interesse e la sua effettiva disponibilità a tornare in un ipotetico quarto capitolo della saga di xXx, addirittura domandando se l’attore e altri suoi colleghi (di cui al momento non è nota l’identità) sarebbero a disposizione per iniziare il lavoro già nel mese di maggio di quest’anno. A proposito di un suo ritorno nei panni di Xander Cage a poca distanza dalla pellicola in pessima uscita e a oltre 15 anni dal primo film, Diesel ha dichiarato scherzosamente:xXx “ero nel bel mezzo di un colloquio e Brad Grey,che gestisce la Paramount, mi chiama e e mi chiede se tutti noi saremmo pronti a tornare a lavorare a maggio. Al momento ci troviamo impegnati nella campagna promozionale di xXx The Return of Xander Cage, dunque tutto è possibile!

La possibilità di vedere concretizzarsi un ipotetico xXx 4 dipende ovviamente dall’esito di pubblico e critica che xXx The Return of Xander Cage incontrerà a breve, e qualora i risultati fossero all’altezza delle aspettative lo studio potrebbe essere ben intenzionato a rilanciare ulteriormente il franchise, riprendendo ovviamente il carisma e la potenza del personaggio di Vin Diesel.

xXx Il ritorno di Xander Cage è il nuovo capitolo del franchise XXX e nuovo spettacolare film d’azione che vede il ritorno di Vin Diesel nel ruolo di   Xander Cage e con Deepika Padukone Nina Dobrev, Ruby Rose, Samuel L. Jackson, Donnie Yen ,Tony Jaa e Toni Collette.

xXx Return of Xander Cage Miss Colombia sarà il love interest di Vin Diesel

D.J. Caruso dirige il film su una sceneggiatura di F. Scott Frazier. Le riprese sono attualmente in corso tra Toronto e la Repubblica Dominicana. Il film arriverà nelle sale il 20 gennaio 2017.

Il franchise è stato inaugurato nel 2002 da Rob Cohen con Vin Diesel, Samuel L. Jackson Asia Argento protagonisti.

Xander Cage è un giovane amante degli sport estremi, comunità nella quale viene celebrato in virtù delle imprese che riesce ad eseguire – spesso con la polizia alle calcagna – e che diventano rapidamente virali grazie alla diffusione su Internet.

Un giorno, dopo l’ennesima bravata, la polizia interrompe la festa che stava dando a casa sua e viene sedato; al suo risveglio si trova ad affrontare alcune prove orchestrate da Augustus Gibbons, membro della NSA sfigurato che lo sceglie come agente segreto (e soprattutto sacrificabile) per una missione a Praga. Xander, vedendosi minacciato per tutte le azioni spericolate che ha compiuto, è costretto ad accettare e a recarsi nella capitale ceca.

Il compito che gli viene assegnato è estremamente pericoloso: Xander deve infatti infiltrarsi nell’organizzazione “Anarchia ’99”, formata da un gruppo di ex soldati sovietici ora votati al terrorismo e alla vita mondana dopo aver disertato dall’esercito a causa della vita che sono stati costretti a fare, in modo da distruggere l’arma che hanno progettato e con cui intendono colpire le maggiori città europee (scoperta dall’agente di Gibbons ucciso all’inizio della storia e denominata “Tacita Notte”).

Xander riesce a poco a poco a guadagnarsi la fiducia di Yorgi, il capo dell’organizzazione, e, dopo aver scoperto che anche la sua donna, Yelena, è un agente segreto, riesce a smantellare Anarchia ’99 per poi guadagnarsi l’amnistia e un meritato riposo sull’isola di Bora Bora assieme a Yelena.

Fonte: Variety

 
 

xXx: il ritorno di Xander Cage in home video

xxx vin diesel

Accolto come “un pazzo film d’azione, spettacolare e pieno di acrobazie” (Scott Mendelson, Forbes) e “una scarica di adrenalina pura” (Joey Nolfi, Entertainment Weekly), xXx: IL RITORNO DI XANDER CAGE esploderà in DVD, 4K Ultra HD e Blu-ray il 24 Maggio 2017 con Universal Pictures Home Entertainment Italia.  I fan più sfegatati possono averlo per primi, con due settimane d’anticipo, in Digital HD.

Quando un gruppo di letali mercenari ruba un’arma ad alta tecnologia, il mondo ha bisogno del suo agente migliore, Xander Cage (Vin Diesel). Richiamato in azione, Xander guida in missione un team sprezzante del pericolo – e in cerca di adrenalina – per ristabilire l’ordine e salvare la situazione. Pieno di acrobazie, tra le più incredibili mai viste in un film, xXx: IL RITORNO DI XANDER CAGE ha un eccezionale cast internazionale che include Donnie Yen (Rogue One: A Star Wars Story), Deepika Padukone, Kris Wu, Ruby Rose (John Wick 2), Tony Jaa (Fast & Furious 7), Nina Dobrev (The Vampire Diaries) e Samuel L. Jackson (Kong: Skull Island).

xXx: il ritorno di Xander CageI formati 4K Ultra HD e Blu-ray di xXx: IL RITORNO DI XANDER CAGE sono arricchiti da oltre un’ora di contenuti speciali pieni di azione, tra cui interviste approfondite con il cast stellare, uno sguardo dietro-le-quinte alle incredibili acrobazie del film, alle location esotiche e molto altro.  Il film vanta inoltre una colonna sonora in Dolby Atmos remixata specificamente per l’ambiente home video, per posizionare e spostare l’audio ovunque nella stanza, anche verso l’alto.                         

CONTENUTI EXTRA IN BLU-RAY xXx: il ritorno di Xander Cage

  • La terza volta è quella buona: Xander ritorna
  • Ribelli, tiranni & fantasmi: Il cast
  • Scoperchiando il vaso di Pandora: Sul posto
  • Vivo per questa mer#a!: Stunts
  • Errori

INFORMAZIONI TECNICHE 4K UHD xXx: il ritorno di Xander Cage

  • Genere:   Azione
  • Dischi:   1
  • Durata: 1 ora e 47 minuti ca. 
  • Audio:   Inglese – Dolby Atmos / Italiano, Descrizione Audio Inglese, Francese, Giapponese, Spagnolo – Dolby Digital 5.1 Surround
  • Video: Formato panoramico ad ultra alta definizione (2.40:1) 3840 x 2160p
  • Sottotitoli:  Italiano, Inglese, Inglese Per Non Udenti, Danese, Finlandese, Francese, Giapponese, Norvegese, Olandese, Spagnolo, Svedese
  • Contenuti Speciali:  No (I contenuti speciali sono presenti nel disco Blu-ray incluso nella confezione)

INFORMAZIONI TECNICHE BLU-RAY xXx: il ritorno di Xander Cage

  • Genere:   Azione
  • Dischi:   1
  • Durata: 1 ora e 47 minuti ca. 
  • Audio:  Inglese – Dolby Atmos / Italiano, Descrizione Audio Inglese, Francese, Giapponese, Spagnolo, Hindi Dolby Digital 5.1 Surround  
  • Video:  2.40:1 Widescreen
  • Sottotitoli:   Italiano, Inglese, Inglese Per Non Udenti†, Danese, Finlandese, Francese, Giapponese, Norvegese, Olandese, Spagnolo, Svedese
  • Contenuti Speciali: o La terza volta è quella buona: Xander ritorna o Ribelli, tiranni & fantasmi: Il cast o Scoperchiando il vaso di Pandora: Sul posto o Vivo per questa mer#a!: Stunts  o Errori

INFORMAZIONI TECNICHE DVD  xXx: il ritorno di Xander Cage

  • Genere:   Azione
  • Dischi:  1
  • Durata:  102 minuti ca. 
  • Audio:  Italiano, Inglese, Spagnolo – Dolby Surround
  • Video:  Widescreen 2.40:1
  • Sottotitoli: Italiano, Inglese, Spagnolo
  • Contenuti Speciali: o La terza volta è quella buona: Xander ritorna o Vivo per questa mer#a!: Stunts  o Errori
 
 

xXx: il quarto capitolo si farà, torna Vin Diesel

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Dopo nemmeno un anno dall’uscita di xXx – Il Ritorno di Xander Cage, l’H collective e la One Race Films hanno confermato che verrà prodotto un quarto capitolo del franchise interpretato da Vin Diesel.

Le riprese dovrebbero partire il prossimo Dicembre, con l’attore che tornerà nei panni di Xander Cage, amante di sport estremi già apparso in xXx (2002), xXx 2: The Next Level (2005).

A spiegare le ragioni dietro questa rapida conferma è il CEO di H Collective Nic Crawley:

Durante la mia permanenza alla Paramount ho avuto la fortuna di essere coinvolto nello sviluppo e nella distribuzione di xXx: Return of Xander Cage, e la risposta al botteghino cinese è stata incredibile. Portare il prossimo episodio della saga completerà la nostra missione, ovvero produrre contenuti per un pubblico globale.

Il quarto film sarà diretto da D.J. Caruso, che aveva già occupato la sedia di regista del precedente capitolo.

xXx – Il Ritorno di Xander Cage: un easter egg rivela una connessione con gli Avengers?

 
 

xXx3 the Return of Xander Cage: anche Toni Collette nel cast

Toni Collette è entrata a far parte del cast di xXx3 the Return of Xander Cage al fianco di Vin Diesel protagonista del franchise lanciato nel 2002.

La pellicola vedrà in azione anche Jet Li e Tony Jaa, oltre alla star indiana Deepika Padukone, inoltre faranno parte del cast anche Nina Dobrev (The Vampire Diaries) e Ruby Rose (Orange is The New Black).

La versione più recente della sceneggiatura di xXx 3 è stata scritta da Michael Ferris eJohn Brancato (Terminator Salvation), mentre l’ideatore della serie Fast and FuriousNeal H. Moritz, servirà da produttore. Vi ricordiamo che il regista di XxX 3sarà D.J. Caruso.

Conor McGregor e Samuel L. Jackson riprenderanno i loro ruoli storici nel franchise.

Fonte: THR

 
 

xXx The Return of Xander Cage: Vin Diesel e Ruby Rose sul set

xXx Il ritorno di Xander Cage

Vin Diesel è certamente uno degli attori più attivi sui social network a cui spesso fa ricorso per aggiornare i fan circa lo status di lavorazione delle pellicole a cui prende parte. Ebbene gli ultimi aggiornamenti dell’attore riguardano xXx The Return of Xander Cage, pellicola che sancisce il ritorno nella saga di Diesel.

L’attore ha infatti postato tramite Instagram una foto che lo ritrae sul set in compagnia di Ruby Rose ed un’immagine promozionale che vede protagonista proprio il personaggio da lui interpretato.

Just wait…

Una foto pubblicata da Vin Diesel (@vindiesel) in data: 13 Ott 2016 alle ore 15:46 PDT

xXx Il ritorno di Xander Cage è il nuovo capitolo del franchise XXX e nuovo spettacolare film d’azione che vede il ritorno di Vin Diesel nel ruolo di   Xander Cage e con Deepika Padukone Nina Dobrev, Ruby Rose, Samuel L. Jackson, Donnie Yen ,Tony Jaa e Toni Collette.

xXx Return of Xander Cage Miss Colombia sarà il love interest di Vin Diesel

D.J. Caruso dirige il film su una sceneggiatura di F. Scott Frazier. Le riprese sono attualmente in corso tra Toronto e la Repubblica Dominicana. Il film arriverà nelle sale il 20 gennaio 2017.

 
 

xXx The Return of Xander Cage: teaser del logo ufficiale

Vin Diesel è oramai pronto a tornare nei panni di Xander Cage in occasione del terzo capitolo della serie xXx dal titolo xXx The Return of Xander Cage. Sebbene manchino ancora poco più di sei mesi al debutto al cinema, vi proponiamo qui di seguito un teaser che ci svela il logo ufficiale di questo terzo capitolo del franchise.

Con Vin Diesel, nel cast di xXx the Return of Xander Cage, ci sono Tony Jaa, Jet Li, Nina Dobrev, Deepika Padukone, Ruby Rose, Samuel L. Jackson e Toni Collette.

xXx the Return of Xander Cage: Miss Colombia sarà il love interest di Vin Diesel

D.J. Caruso dirige il film su una sceneggiatura di F. Scott Frazier. Le riprese sono attualmente in corso tra Toronto e la Repubblica Dominicana. Il film arriverà nelle sale il20 gennaio 2017.

Fonte: Comic Book

 
 

xXx the Return of Xander Cage: svelata la data di uscita

La Paramount Pictures ha finalmente ufficializzato l’uscita di xXx the Return of Xander Cage, l’atteso terzo capitolo della saga action con protagonista Vin Diesel: il film arriverà nelle sale il 20 gennaio 2017.

LEGGI ANCHE: xXx the Return of Xander Cage: nuove foto dal set con Vin Diesel

Con Vin Diesel, nel cast di xXx the Return of Xander Cage, ci sono Tony Jaa, Jet Li, Nina Dobrev, Deepika Padukone, Ruby Rose, Samuel L. Jackson e Toni Collette.

D.J. Caruso dirige il film su una sceneggiatura di F. Scott Frazier. Le riprese sono attualmente in corso tra Toronto e la Repubblica Dominicana.

Fonte

 
 

xXx the Return of Xander Cage: prime foto dal set con Vin Diesel

xXx Return of Xander Cage

Vin Diesel ha pubblicato su Facebook e Instagram le prime foto dal set di xXx the Return of Xander Cage. Potete vederle nella gallery a seguire. Si nota subito che il film vedrà un massiccio coinvolgimento di effetti digitali e green screen:

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Con Vin Diesel, nel cast di xXx the Return of Xander Cage, ci sono oni Jaa, Jet Li, Nina Dobrev, Deepika Padukone, Ruby Rose, Samuel L. Jackson e Toni Collette.

D.J. Caruso dirige il film su una sceneggiatura di F. Scott Frazier. Le riprese si svolgeranno tra Toronto e la Repubblica Dominicana.

 
 

xXx the Return of Xander Cage: nuovo video dal set con Vin Diesel

Vin Diesel ha pubblicato un nuovo video dal set di xXx the Return of Xander Cage sul suo profilo Facebook. Nel video la star di Fast and Furious compare in compagnia di Samuel L. Jackson.

Eccolo di seguito:

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Con Vin Diesel, nel cast di xXx the Return of Xander Cage, ci sono Tony Jaa, Jet Li, Nina Dobrev, Deepika Padukone, Ruby Rose, Samuel L. Jackson e Toni Collette.

D.J. Caruso dirige il film su una sceneggiatura di F. Scott Frazier. Le riprese sono attualmente in corso tra Toronto e la Repubblica Dominicana. Il film arriverà nelle sale il 20 gennaio 2017.xxx 3 2