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Annabelle 3: iniziate le riprese del terzo capitolo

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Annabelle 3: iniziate le riprese del terzo capitolo

Sono in corso le riprese del Annabelle 3, il terzo capitolo della serie di film Annabelle di New Line Cinema, con protagonista la famigerata bambola indemoniata dell’universo di The Conjuring. Lo sceneggiatore Gary Dauberman (“The Nun – La Vocazione del Male“, “IT“, “Annabelle”) dirige il suo primo lungometraggio nel franchise da 1,5 miliardi di dollari di The Conjuring. Il nuovo film horror è nuovamente prodotto dal creatore dell’universo di The Conjuring, James Wan attraverso la sua società di produzione Atomic Monster, e da Peter Safran, che ha prodotto tutti i film con The Safran Company.

Determinati a impedire ad Annabelle di continuare a seminare il caos, i demonologi Ed e Lorraine Warren portano la bambola posseduta nella stanza dei manufatti chiusa a chiave della loro casa, mettendola “al sicuro” dietro un vetro consacrato e ottenendo la santa benedizione di un sacerdote. Ma li attende una spietata notte di orrore, quando Annabelle risveglia gli spiriti maligni nella stanza, pronti a mettere gli occhi su un nuovo bersaglio: Judy, la figlia di dieci anni dei Warren, e le sue amiche.

Nel film recitano McKenna Grace (“The Haunting of Hill House” in TV, “Gifted – Il Dono del Talento”, e l’imminente “Captain Marvel“) nel ruolo di Judy; Madison Iseman (“Jumanji: Benvenuti nella Giungla“, “Piccoli Brividi 2: I Fantasmi di Halloween”) è la sua babysitter, Mary Ellen; e Katie Sarife (“Youth and Consequences” e “Supernatural” in TV) nei panni dell’amica tormentata Daniela, mentre Patrick Wilson (i film di “The Conjuring” e “Insidious”, e l’imminente “Aquaman”) e Vera Farmiga (i film di “The Conjuring”, l’imminente “Godzilla: King of the Monsters”, “Bates Motel” in TV) riprendono rispettivamente i loro ruoli di Ed e Lorraine Warren.

Dauberman ne ha anche scritto la sceneggiatura da una storia di Wan e Dauberman. I produttori esecutivi sono Michael Clear e Michelle Morrissey. La squadra creativa di Dauberman che ha lavorato dietro le quinte include il direttore della fotografia Michael Burgess (l’imminente “La Llorona – Le Lacrime del Male”), la scenografa Jennifer Spence (“Annabelle: Creation”, “The Nun – La Vocazione del Male”) e la costumista Leah Butler (“Annabelle: Creation”).

Il film targato New Line Cinema uscirà nel 2019 e sarà distribuito da Warner Bros. Pictures.

Annabelle 3: il trailer italiano del nuovo capitolo horror

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Annabelle 3: il trailer italiano del nuovo capitolo horror

È stato diffuso il nuovo trailer italiano di Annabelle 3, il terzo capitolo della saga horror prodotta da James Wan che ha per protagonista la bambola demoniaca.

Lo sceneggiatore Gary Dauberman (“The Nun – La Vocazione del Male“, “IT“, “Annabelle”) dirige il suo primo lungometraggio nel franchise da 1,5 miliardi di dollari di The Conjuring. Il nuovo film horror è nuovamente prodotto dal creatore dell’universo di The Conjuring, James Wan attraverso la sua società di produzione Atomic Monster, e da Peter Safran, che ha prodotto tutti i film con The Safran Company.

Determinati a impedire ad Annabelle di continuare a seminare il caos, i demonologi Ed e Lorraine Warren portano la bambola posseduta nella stanza dei manufatti chiusa a chiave della loro casa, mettendola “al sicuro” dietro un vetro consacrato e ottenendo la santa benedizione di un sacerdote. Ma li attende una spietata notte di orrore, quando Annabelle risveglia gli spiriti maligni nella stanza, pronti a mettere gli occhi su un nuovo bersaglio: Judy, la figlia di dieci anni dei Warren, e le sue amiche.

Nel film recitano McKenna Grace (“The Haunting of Hill House” in TV, “Gifted – Il Dono del Talento”, e l’imminente “Captain Marvel“) nel ruolo di Judy; Madison Iseman (“Jumanji: Benvenuti nella Giungla“, “Piccoli Brividi 2: I Fantasmi di Halloween”) è la sua babysitter, Mary Ellen; e Katie Sarife (“Youth and Consequences” e “Supernatural” in TV) nei panni dell’amica tormentata Daniela, mentre Patrick Wilson (i film di “The Conjuring” e “Insidious”, e l’imminente “Aquaman”) e Vera Farmiga (i film di “The Conjuring”, l’imminente “Godzilla: King of the Monsters”, “Bates Motel” in TV) riprendono rispettivamente i loro ruoli di Ed e Lorraine Warren.

Dauberman ne ha anche scritto la sceneggiatura da una storia di Wan e Dauberman. I produttori esecutivi sono Michael Clear e Michelle Morrissey. La squadra creativa di Dauberman che ha lavorato dietro le quinte include il direttore della fotografia Michael Burgess (l’imminente “La Llorona – Le Lacrime del Male”), la scenografa Jennifer Spence (“Annabelle: Creation”, “The Nun – La Vocazione del Male”) e la costumista Leah Butler (“Annabelle: Creation”).

Il film targato New Line Cinema uscirà il 3 luglio 2019 e sarà distribuito da Warner Bros. Pictures.

Annabelle 2: trailer ufficiale del sequel, anche in italiano

Annabelle 2: trailer ufficiale del sequel, anche in italiano

Warner Bros. Pictures ha diffuso online il trailer ufficiale di Annabelle 2, sequel dello spin off di L’evocazione The Conjuring, l’horror diretto da James Wan nel 2013 e con protagonisti Patrick Wilson e Vera Farmiga.

Potete vederlo di seguito, anche nella versione italiana:

Annabelle 2: la demoniaca bambola sul set

Nel cast del film reciteranno Miranda Otto (Il Signore degli Anelli – La trilogia) e Stephanie Sigman, attrice messicana vista lo scorso anno in Spectre.

Annabelle 2La storia di Annabelle 2 si focalizzerà su un costruttore di bambole e sua moglie (Otto), che perdono tragicamente la loro unica figlia. Venti ani dopo la coppia dedice di aprire la loro casa ad una suora (Sigman) accompagnata da un gruppo di ragazze provenienti da un orfanotrofio. Quando Annabelle, la bambola posseduta realizzata dal costrutture, prenderà di mira le giovani donne, la casa della coppia diventerà un vero e proprio teatro degli orrori.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Gary Dauberman (già autore dello script del primo Annabelle), mentre David Sandberg (Lights Out) si occuperà della regia. James Wan e Peter Safran figureranno come produttori. Il primo  Annabelle ha incassato circa 256 milioni di dollari nel 2014.

Annabelle 2 farà il suo debutto al cinema il 19 maggio 2017.

Fonte: CS

Annabelle, primo film della serie datato 2014 è stato diretto da John R. Leonetti.

Si tratta di uno spin-off del film horror L’evocazione – The Conjuring. Il film avente un budget di soli 6,5 milioni di dollari, ne ha incassati in tutto il mondo 250 milioni.

La pellicola è basata su fatti realmente accaduti e legati alla coppia di demonologi Ed e Lorraine Warren.

Il film si apre con una scena direttamente collegata a The Conjuring (2013), di cui costituisce lo spin-off. In essa si rivede la testimonianza resa ai coniugi Warren dalle proprietarie, due giovani infermiere e un loro amico, della bambola Annabelle. Il film prosegue tornando indietro nel tempo rispetto a questo momento, narrando le vicende che hanno originato il potere maligno di Annabelle. California, 1970, John e Mia sono una giovane coppia, lui specializzando in medicina, lei casalinga con l’hobby del cucito e ricamo, in attesa del loro primogenito.

Mia colleziona bambole con le quali arreda la futura cameretta della nascitura. È così che John le regala l’ennesima bambola (la futura Annabelle) tanto desiderata da Mia. Nella notte Mia si accorge dell’aggressione e duplice omicidio di cui sono vittima i coniugi Higgins, loro vicini e amici. Poco dopo Mia viene aggredita in casa dalla medesima coppia di criminali, ma l’intervento del marito John e della polizia permette di uccidere l’aggressore. L’altra criminale invece si rinchiude nella cameretta della futura bambina per suicidarsi e, dopo aver tracciato col sangue un simbolo evocativo sul muro, muore tenendo in braccio la bambola. La criminale verrà identificata come Annabelle Higgins, figlia dei vicini di casa, ma da lì andatasene per unirsi a un gruppo hippy (in realtà una setta satanica: “I discepoli dell’ariete”).

Annabelle 2: nuova inquietante foto dal set

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Annabelle 2: nuova inquietante foto dal set

È stata pubblicata online una nuova inquietante immagine di Annabelle 2, sequel dello spin off di L’evocazione The Conjuring, l’horror diretto da James Wan nel 2013 e con protagonisti Patrick Wilson e Vera Farmiga. Ve la mostriamo:

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Annabelle 2: la demoniaca bambola sul set

Nel cast del film reciteranno Miranda Otto (Il Signore degli Anelli – La trilogia) e Stephanie Sigman, attrice messicana vista lo scorso anno in Spectre.

La storia di Annabelle 2 si focalizzerà su un costruttore di bambole e sua moglie (Otto), che perdono tragicamente la loro unica figlia. Venti ani dopo la coppia dedice di aprire la loro casa ad una suora (Sigman) accompagnata da un gruppo di ragazze provenienti da un orfanotrofio. Quando Annabelle, la bambola posseduta realizzata dal costrutture, prenderà di mira le giovani donne, la casa della coppia diventerà un vero e proprio teatro degli orrori.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Gary Dauberman (già autore dello script del primo Annabelle), mentre David Sandberg (Lights Out) si occuperà della regia. James Wan e Peter Safran figureranno come produttori. Il primo  Annabelle ha incassato circa 256 milioni di dollari nel 2014.

Annabelle 2 farà il suo debutto al cinema il 19 maggio 2017.

Annabelle, primo film della serie datato 2014 è stato diretto da John R. Leonetti.

Si tratta di uno spin-off del film horror L’evocazione – The Conjuring. Il film avente un budget di soli 6,5 milioni di dollari, ne ha incassati in tutto il mondo 250 milioni.

La pellicola è basata su fatti realmente accaduti e legati alla coppia di demonologi Ed e Lorraine Warren.

Il film si apre con una scena direttamente collegata a The Conjuring (2013), di cui costituisce lo spin-off. In essa si rivede la testimonianza resa ai coniugi Warren dalle proprietarie, due giovani infermiere e un loro amico, della bambola Annabelle. Il film prosegue tornando indietro nel tempo rispetto a questo momento, narrando le vicende che hanno originato il potere maligno di Annabelle. California, 1970, John e Mia sono una giovane coppia, lui specializzando in medicina, lei casalinga con l’hobby del cucito e ricamo, in attesa del loro primogenito.

Mia colleziona bambole con le quali arreda la futura cameretta della nascitura. È così che John le regala l’ennesima bambola (la futura Annabelle) tanto desiderata da Mia. Nella notte Mia si accorge dell’aggressione e duplice omicidio di cui sono vittima i coniugi Higgins, loro vicini e amici. Poco dopo Mia viene aggredita in casa dalla medesima coppia di criminali, ma l’intervento del marito John e della polizia permette di uccidere l’aggressore. L’altra criminale invece si rinchiude nella cameretta della futura bambina per suicidarsi e, dopo aver tracciato col sangue un simbolo evocativo sul muro, muore tenendo in braccio la bambola. La criminale verrà identificata come Annabelle Higgins, figlia dei vicini di casa, ma da lì andatasene per unirsi a un gruppo hippy (in realtà una setta satanica: “I discepoli dell’ariete”).

Fonte: CS

Annabelle 2: Miranda Otto si unisce al cast

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Annabelle 2: Miranda Otto si unisce al cast

Arriva dall’Hollywood Reporter la notizia che Miranda Otto (Il Signore degli Anelli – La trilogia) si è unita ufficialmente al cast di Annabelle 2, sequel dello spin off di L’evocazione The Conjuring, l’horror diretto da James Wan nel 2013 e con protagonisti Patrick Wilson e Vera Farmiga.  Nel cast del film, come riportato invece da Variety, reciterà anche Stephanie Sigman, attrice messicana vista lo scorso anno in Spectre.

La storia di Annabelle 2 si focalizzerà su un costruttore di bambole e sua moglie (Otto), che perdono tragicamente la loro unica figlia. Venti ani dopo la coppia dedice di aprire la loro casa ad una suora (Sigman) accompagnata da un gruppo di ragazze provenienti da un orfanotrofio. Quando Annabelle, la bambola posseduta realizzata dal costrutture, prenderà di mira le giovani donne, la casa della coppia diventerà un vero e proprio teatro degli orrori.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Gary Dauberman (già autore dello script del primo Annabelle), mentre David Sandberg (Lights Out) si occuperà della regia. James Wan e Peter Safran figureranno come produttori. Il primo  Annabelle ha incassato circa 256 milioni di dollari nel 2014. Annabelle 2 farà il suo debutto al cinema il 19 maggio 2017.

Fonte: CS

Annabelle 2: la demoniaca bambola sul set, oggi il teaser

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Annabelle 2: la demoniaca bambola sul set, oggi il teaser

Il regista David F. Sandberg (Lights Out) ha condiviso via Twitter una foto dal set di Annabelle 2, sequel dello spin off di L’evocazione The Conjuring, l’horror diretto da James Wan nel 2013 e con protagonisti Patrick Wilson e Vera Farmiga. Il regista ha anche annunciato che il teaser trailer del film arriverà oggi.

Potete vedere la foto di seguito:

annabelle 2

Nel cast di Annabelle 2 reciteranno Miranda Otto (Il Signore degli Anelli – La trilogia) e Stephanie Sigman, attrice messicana vista lo scorso anno in Spectre.

La storia di Annabelle 2 si focalizzerà su un costruttore di bambole e sua moglie (Otto), che perdono tragicamente la loro unica figlia. Venti ani dopo la coppia dedice di aprire la loro casa ad una suora (Sigman) accompagnata da un gruppo di ragazze provenienti da un orfanotrofio. Quando Annabelle, la bambola posseduta realizzata dal costrutture, prenderà di mira le giovani donne, la casa della coppia diventerà un vero e proprio teatro degli orrori.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Gary Dauberman (già autore dello script del primo Annabelle), mentre David Sandberg (Lights Out) si occuperà della regia. James Wan e Peter Safran figureranno come produttori. Il primo  Annabelle ha incassato circa 256 milioni di dollari nel 2014. Annabelle 2 farà il suo debutto al cinema il 19 maggio 2017.

Fonte: Twitter

Annabelle 2: Creation: nuove terrificanti immagini della bambola malvagia

Warner Bros. ha diffuso online alcune nuove immagini della malefica bambola Annabelle, che tornerà presto in tutta la sua malvagità nel prequel Annabelle 2: Creation. Sebbene apparsa soltanto in una scena nel film del 2013 The Conjuring – L’Evocazione, la bambola ha subito attirato l’attenzione dei fan tanto da guadagnarsi un suo spin-off.

Guarda il trailer ufficiale di Annabelle Creation

Annabelle 2: Creation, prequel di Annabelle, si svolgerà prima degli eventi del 2014 e racconterà la storia del suo creatore e della moglie che accolgono nella propria casa una suora e alcune ragazze di un orfanotrofio. Inutile sottolineare che l’indemoniata Annabelle sarà lì ad aspettarle, pronta a terrorizzare i nuovi ospiti.

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(Fonte: Warner Bros.)

Il personaggio della bambola Annabelle è basata su un caso reale studiato dai demonologi Ed e Lorraine Warren (interpretati da Patrick Wilson e Vera Farmiga) che la studiarono e infine aggiunsero alla loro collezione di oggetti posseduti. Annabelle, oltre che nella pellicola omonima e nel primo film del franchise, fece un breve cameo anche alla fine di The Conjuring – Il Caso Enfield.

Oltre ad Annabelle 2: Creation, Warner Bros. ha intenzione di espandere il lucroso franchise con altri spin-off, tra cui The Nun e Crooked Man.

Annabelle: Creation uscirà nelle sale l’11 agosto 2017.

 

Annabelle 2: Creation, la recensione

Annabelle 2: Creation, la recensione

Annabelle 2: Creation arriverà al cinema il prossimo 3 agosto, arricchendo il franchise di The Conjuring, pensato da James Wan.

Era il 2013 quando il regista James Wan dava vita ad una delle sue creazioni più riuscite: The Conjuring – L’Evocazione. Il film, pur essendo un horror e quindi appartenendo alla cinematografia di genere che solitamente mal si concilia col grande pubblico, ebbe un enorme successo e sbancò i botteghini di tutto il mondo. Wan, che ci vide lungo, decise di crearne una specie di saga, un filone di film tutti collegati tra loro, dando vita a quel cosiddetto “universo condiviso” che oggi va tanto per la maggiore anche nei cinecomics.

Ecco quindi che dopo The Conjuring sono stati letteralmente programmati a tavolino una serie di seguiti e spin-off, alcuni dei quali ancora in via di sviluppo: The Conjuring 2 – Il Caso Enfield (2016), Annabelle (2014), The Nun (previsto per il 2018).

Il fil rouge che collega tutti questi film è rappresentato da una coppia di demonologi realmente esistita, Ed e Lorrain Warren. A loro afferiscono i casi, più o meno veritieri, di possessioni, esorcismi e case infestate.

Nel primo spin off, Annabelle (2014) si approfondiva la conoscenza di questa bambola posseduta che era solo marginalmente presente nei primi due film di The Conjuring. Anche se la regia, non più di Wan ma dello sconosciuto John R. Leonetti, era stata piuttosto pessima (assieme ad una sceneggiatura disastrosa), il film ebbe comunque successo, tanto da portare alla creazione di un seguito.

Annabelle 2: Creation è un prodotto riuscito

annabelle creation immagine 2La storia, come ci suggerisce il titolo, risale alle origini della creazione dell’inquietante bambola posseduta. Primi anni ’50. La famiglia Mullins – tipico stereotipo da Mulino Bianco – è composta da mamma-casalinga (Miranda Otto), papá-giocattolaio (Anthony LaPaglia) e figlioletta munita di treccine e sfortuna. Sfortuna che le causerà un incidente che le costerà la vita. I genitori distrutti decidono allora di ospitare nella loro magione, ormai vuota, le bambine di un orfanotrofio. Ma la casa nasconde una presenza pericolosa.

La regia passa in mano a David F. Sandberg, sapiente costruttore di horror a basso budget e famoso sul web soprattutto per i suoi corti a tinte dark (su tutti: Lights Out, 2013), che fanno seriamente rizzare i capelli (oltre a vincere moltissimi premi in tutti i festival del mondo).

Sandberg risulta una carta vincente. Il regista svedese riesce benissimo lá dove il primo Annabelle aveva fallito: creare e mantenere la suspense. Annabelle 2: Creation è un horror classicissimo. Ci sono tutti gli elementi del genere: la casa che scricchiola, la bambola posseduta, le presenze notturne.

Le citazioni cinefile sono sparse ovunque: se lo spettatore non sarà preso abbastanza dai vari scare jumps, almeno si divertirà a trovare i numerosi indizi/riferimenti alla cinematografia orrorifica e non. Dai vecchi film del brivido come Quella casa accanto al cimitero di Fulci ai vari Amityville, i riferimenti visivi non si limitano ad omaggiare la storia del cinema, ma ne prendono in prestito il ruolo simbolico. Così ritroviamo in Annabelle 2: Creation una sorta di rivisitazione di classici senza tempo come Il Mago di Oz e Pinocchio, in salsa horror: le scarpette rosse di Dorothy; lo spaventapasseri vivente; il falegname che dà vita alla sua creazione. Simboli di un cinema senza tempo che può essere declinato in più interpretazioni, assumendo in questo caso valenze negative e inquietanti.

Annabelle 2: Creation è quindi un film di genere ben riuscito, soprattutto rispetto alla pellicola che lo precedeva. Piacerà ai cultori ma potrebbe anche essere il film-base col quale introdurre i neofiti all’horror. O farli definitivamente allontanare da esso, de gustibus!

Due scene dopo i titoli di coda invitano lo spettatore a non alzarsi troppo presto dalla poltrona…e a ritornare presto al cinema con un nuovo film del “The Conjuring Universe”.

Annabelle 2: Creation, in rete il nuovo trailer ufficiale

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Annabelle 2: Creation, in rete il nuovo trailer ufficiale

La Warner Bros ha reso disponibile in rete il nuovo ed inquietante trailer di Annabelle 2: Creation, seguito dello spinoff di L’evocazione – The Conjuring, film horror lanciato nel 2013 da James Wan.

Nel cast del film reciteranno Miranda Otto (Il Signore degli Anelli – La trilogia) e Stephanie Sigman, attrice messicana vista lo scorso anno in Spectre.

La storia di Annabelle 2: Creation si focalizzerà su un costruttore di bambole e sua moglie (Otto), che perdono tragicamente la loro unica figlia. Venti ani dopo la coppia dedice di aprire la loro casa ad una suora (Sigman) accompagnata da un gruppo di ragazze provenienti da un orfanotrofio. Quando Annabelle, la bambola posseduta realizzata dal costrutture, prenderà di mira le giovani donne, la casa della coppia diventerà un vero e proprio teatro degli orrori.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Gary Dauberman (già autore dello script del primo Annabelle), mentre David Sandberg (Lights Out) si occuperà della regia. James Wan e Peter Safran figureranno come produttori. Il primo  Annabelle ha incassato circa 256 milioni di dollari nel 2014.

Annabelle 2: Creation farà il suo debutto al cinema il 19 maggio 2017.

Fonte: Warner Bros

Annabelle 2: Creation, due clip in italiano dal film

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Annabelle 2: Creation, due clip in italiano dal film

Ecco due clip in italiano di Annabelle 2: Creation, il film che ci porta alle origini della creazione della bambola infernale.

Leggi la recensione di Annabelle 2: Creation 

Il personaggio della bambola Annabelle è basata su un caso reale studiato dai demonologi Ed e Lorraine Warren (interpretati da Patrick Wilson e Vera Farmiga) che la studiarono e infine aggiunsero alla loro collezione di oggetti posseduti. Annabelle, oltre che nella pellicola omonima e nel primo film del franchise, fece un breve cameo anche alla fine di The Conjuring – Il Caso Enfield.

Oltre ad Annabelle 2: Creation, Warner Bros. ha intenzione di espandere il lucroso franchise con altri spin-off, tra cui The Nun e Crooked Man.

Annabelle 2: Creation in dvd e blu-ray

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Annabelle 2: Creation in dvd e blu-ray
Annabelle 2: Creation sarà disponibile dal 22 novembre in DVD e Blu-Ray, distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.  Dal regista di Lights Out – Terrore nel buio, Annabelle 2 è il seguito dell’acclamato horror Annabelle del 2014 e si ispira ad una storia vera.

Annabelle 2: Creation BLU-RAY

  • Durata: 109 minuti ca.
  • Video: 1080p High Definition 16×9 2.4:1
  • Lingue: DTS: Italiano 5.1, Inglese 5.1, Francese 5.1, Tedesco 5.1, Spagnolo 5.1. Dolby Atmos TrueHD: Inglese.
  • Sottotitoli: Olandese, Finlandese, Greco, Islandese, Norvegese, Spagnolo, Danese, Francese, Svedese. Non Udenti: Italiano, Inglese, Tedesco.
  • Contenuti speciali:
    The Conjuring Universe: Entra nell’universo di The Conjuring e scopri il nuovo film The Nun – Horror shorts: Attic Panic e Coffer – due cortometraggi che hanno ispirato Annabelle: Creation – Scene eliminate – Commento del regista

Annabelle 2: Creation DVD

  • Durata: 105 minuti ca.
  • Video: 16×9 2.4:1
  • Lingue: Dolby Digital: Italiano 5.1, Inglese 5.1, Francese 5.1
  • Sottotitoli: Francese, Olandese, Greco. Non Udenti: Italiano, Inglese
  • Contenuti speciali: Scene eliminate

 

Sinossi
L’avete vista distruggere vite. Ora, i maestri del terrore già produttori di The Conjuring vi sfidano ad assistere alla terrificante storia della sua creazione. Diversi anni dopo la tragica morte della loro bambina, un fabbricante di bambole e sua moglie accolgono in casa una suora e alcune ragazze provenienti da un orfanotrofio che è stato chiuso. Quella che sembra essere la risposta alle loro preghiere diventa però una maledizione, quando le loro ospiti diventano l’obiettivo della bambola posseduta Annabelle.    

Annabelle 2 ha uno sceneggiatore: ritorna Gary Dauberman

Annabelle 2 ha uno sceneggiatore: ritorna Gary Dauberman

Apparsa per la prima volta su grande schermo con L’Evocazione – The Conjuring, la bambola Annabelle ha così segnato l’immaginario del pubblico da meritarsi uno spin-off tutto suo. Ispirato dai veri fatti di cronaca di Ed e Lorrain Warren, due “indagatori dell’incubo”, la bambola è riuscita con il suo primo film a raccogliere ben 256 milioni di dollari a fronte di un budget di soli 6,5.

Ora lo studio New Line – secondo Tracking Board – ha confermato che il sequel del film, Annabelle 2, è in lavorazione e sarà ancora una volta prodotto da James Wan. Soprattutto sarà scritto ancora da Gary Dauberman, sceneggiatore del primo film, di The Wolves at the Door e di Hellfest, in arrivo sulla CBS.

Annabelle 2 Creation: nuova spaventosa clip

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Annabelle 2 Creation: nuova spaventosa clip

Warner Bros ha diffuso altre due clip Annabelle 2: Creation, con Stephanie Sigman, Talitha Bateman, Lulu Wilson, Philippa Anne Coulthard, Grace Fulton, Lou Lou Safran, Samara Lee, Tayler Buck, Anthony LaPaglia e Miranda Otto.

Leggi la recensione di Annabelle 2 Creation 

Il personaggio della bambola Annabelle è basata su un caso reale studiato dai demonologi Ed e Lorraine Warren (interpretati da Patrick Wilson e Vera Farmiga) che la studiarono e infine aggiunsero alla loro collezione di oggetti posseduti. Annabelle, oltre che nella pellicola omonima e nel primo film del franchise, fece un breve cameo anche alla fine di The Conjuring – Il Caso Enfield.

Oltre ad Annabelle 2: Creation, Warner Bros. ha intenzione di espandere il lucroso franchise con altri spin-off, tra cui The Nun e Crooked Man.

Anna: tutto quello che c’è da sapere sulla serie di Niccolò Ammaniti

In scia con una serie di prodotti di alto livello e di appeal internazionale, Sky ha proposto, a partire da aprile anche in streaming su NOW la sua nuova serie original ideata e diretta da Niccolò Ammaniti (che ha anche sceneggiato insieme a Francesca Manieri), Anna, una storia d’avventura, di crescita e di ricerca di autodeterminazione e futuro in un mondo distopico. Di seguito scoprirete tutte le cose che bisogna sapere per approcciarsi alla serie disponibile su NOW e on demand su Sky.

Basato sull’omonimo romanzo del 2015 Anna Sky Original è ispirato al romanzo omonimo dello stesso Ammaniti. Uscito nel 2015 per Einaudi, è ambientata in una Sicilia post apocalittica, che è stata distrutta da un virus che ha risparmiato solo i bambini, immuni fino alla pubertà, e ha ucciso tutti gli adulti.

La serie esce in un momento storico in cui potrebbe sembrare che l’arte imiti la vita, ma naturalmente non è così e la storia della serie è stata concepita pensando al genere fantasy, dal momento che Ammaniti voleva approfondire una realtà in cui i bambini venivano lasciati completamente da soli. Inoltre, la serie, pur rispettando lo spirito del romanzo, estende e amplia i personaggi del libro, regalando un passato e un futuro a quelli che in origine erano marginali. Anna, la serie, è quindi una specie di universo espanso del romanzo.

Anna è disponibile su NOW. Iscriviti a soli 3 euro per il primo mese!

La Rossa

A questo punto è lecito chiedersi che senso abbia dedicare il proprio tempo ad un racconto post-apocalittico in cui un virus letale ha ucciso tutti gli adulti. Sembra, di primo acchito, una storia troppo simile a ciò che stiamo vivendo! Invece è importante specificare che Anna non parla di pandemia, ma che la pandemia è solo un “pretesto” narrativo per eliminare dal quadro gli adulti. Anna è infatti la storia di una ragazzina coraggiosa che, di fronte ad un destino segnato, osa sognare un futuro diverso.

La Rossa, questo virus letale, è infatti centrale solo nell’antefatto, che ci viene spiegato nella prima parte della serie, e poi cede il passo all’avventura vera e propria. Quello che in Anna causa la fine della “vita di prima” è una malattia che si manifesta con piccole macchie rosse sulla pelle, che rimane silente nei piccoli e si manifesta solo al raggiungimento dell’età prepuberale. Un espediente narrativo che serve la volontà dell’autore.

La trama di Anna

Anna trama

La storia è ambientata in Sicilia. A quattro anni dall’inizio di una epidemia di La Rossa, tutti gli adulti sono morti, e i bambini resistono, come possono, in piccoli gruppi, o branchi. Anna e il suo fratellino Astor vivono invece da soli, isolati, nel bosco, nel Podere del Gelso. Anna esce tutti i giorni di casa per andare a caccia di cibo, racconta storie di fantasia al fratellino, storie di mostri e di cattivi, per costringerlo a non uscire dai confini del podere, dal momento che è ancora indifeso. Quando però un giorno torna dalla sua caccia e non trova Astor, Anna si mette alla sua ricerca. Sul suo cammino incontro i Blu, una piccola comunità comandata dalla perfida Angelica, che tiene prigioniera la Picciridduna, l’unico adulto sopravvissuto a La Rossa e che si pensa sia in grado di sconfiggerla. Ma Anna trova pure un’altra strada, lungo il suo cammino, la strada verso il futuro e la salvezza, che si trova oltre lo stretto di Messina.

Il Libro delle cose importanti

Uno degli elementi più emozionanti di Anna è quello che viene chiamato Il Libro delle cose importanti. Si tratta di un quaderno che la madre di Anna, prima di morire per colpa del virus, scrive e compila. La donna sa che sta per morire e tenta di lasciare ai figli, in particolare alla maggiore, delle istruzioni per vivere in un mondo senza adulti. Si tratta di indicazioni e consigli di ogni tipo, da come bollire il cibo per mangiarlo, al controllare le scadenze sulle scatole, ma la mamma di Anna affida alla figlia anche il ricordo, la memoria, il passato, si raccomanda di insegnare al fratellino a leggere, racconta storie.

È a tutti gli effetti un vademecum per sopravvivere in un mondo nuovo e selvaggio, ma anche una lettera d’amore da parte di una madre ai propri figli, un modo per lasciare a loro una memoria di sé e dargli una possibilità in più di sopravvivere quando lei non potrà più sostenerli e proteggerli. Un modo per preservare il ricordo.

Il giovane cast

Anna è una fiaba oscura, ma anche un racconto di formazione che ha per protagonisti bambini e adolescenti. Ad interpretare questi piccoli protagonisti ci sono un manipolo di attori esordienti, volti bellissimi scelti tra tantissimi contendenti. C’è il piccolo Alessandro Pecorella, che interpreta Astor, molto giovane ma già molto professionale e preparato, stando a quanto ha dichiarato Ammaniti, oppure Giulia Dragotto, che si è calata nei panni di Anna alla sua prima prova da attrice e ne ha restituito un ritratto intenso e realistico. I due mostrano una buona alchimia e da subito i loro Anna e Astor entrano nel cuore dello spettatore.

Con loro ci sono Giovanni Mavilla che interpreta Pietro, il compagno di viaggio di Anna, che si innamorerà di lei in una maniera molto dolce e infantile e che diventerà più che un amico, un vero e proprio membro della famiglia. Clara Tramontano invece è la giovane e carismatica attrice che interpreta Angelica, l’avversaria di Anna, per così dire, la perfida ragazza dalla pelle bianca che darà del filo da torcere alla nostra eroina.

Le uniche due adulte del cast principale sono due figure capitali nell’economia del racconto. Da una parte c’è Elena Lietti, che interpreta la mamma di Anna e Astor, Maria Grazia, e dall’altra Roberta Mattei, la misteriosa Picciridduna. La prima è una figura fondamentale per Anna, è colei che pure da morta le indica la via, che fa sentire sempre la sua presenza e che impariamo a conoscere nei flashback, la seconda è una figura tanto misteriosa quanto simbolica e rappresenta una forma di speranza per Anna e i bambini che non si arrendono.

La Sicilia come non l’abbiamo mai vista

Vero e proprio personaggio della serie è la Sicilia. In apertura di serie, vediamo l’isola lavica nera sorgere dal mare blu, con la sue coste verdi, l’Etna, Porto Empedocle e Messina, ma quello è il passato, il nostro presente. Man mano che ci avventuriamo nel futuro distopico della storia, la Sicilia diventa un non-luogo selvaggio, decadente, senza speranza.

“Abbiamo trasformato vecchie ville nobiliari in discariche, orfanotrofi abbandonati in campi di battaglia tra bande di bambini dipinti di blu. Le strade sono state ricoperte di terra. È stato un lavoro fisico, fatto di errori e correzioni, affidato per lo più alle braccia degli scenografi. Gli effetti digitali sono stati usati con parsimonia. Anche la fotografia che abbiamo scelto doveva vivere di polvere che brilla nel controluce, né troppo cupa né troppo luminosa” ha dichiarato Ammaniti, raccontando il lavoro svolto per ottenere quella scenografia inedita. E tutto il lavoro eccellente svolto dalla produzione (la serie è prodotta da Wildside, società del gruppo Fremantle, in coproduzione con ARTE France, The New Life Company e Kwaï) si può ammirare su NOW.

Anna: tutto quello che c’è da sapere sul film di Luc Besson

Anna: tutto quello che c’è da sapere sul film di Luc Besson

Il regista francese Luc Besson ha dato vita con i suoi film ad alcuni tra i più avvincenti personaggi femminili degli ultimi decenni. Titoli come Nikita, Léon, Il Quinto Elemento, Lucy o il più recente Valerian e la città dei mille pianeti vantano figure di donne complesse, in grado di rubare la scena a quanti gli stanno intorno. Anche il suo ultimo film, Anna, uscito nel 2019, è dominato da una protagonista ricca di risorse e imprevedibile tanto nel pensiero quanto nelle azioni. Anna è infatti una letale assassina, degna erede delle donne al centro dei poc’anzi citati titoli del regista francese.

Al di là della sua protagonista, Anna si configura dunque come un puro action thriller come solo Besson, anche sceneggiatore del film, sa realizzarli. In particolare, questo suo nuovo lungometraggio vanta numerose somiglianze proprio con quel Nikita che tanta fortuna e popolarità portò a Besson a inizio anni Novanta. Sfortunatamente, Anna è stato influenzato negativamente dalle accuse di cattiva condotta morale emerse nei confronti dello stesso regista. A causa di ciò il film è stato poco pubblicizzato, passando quasi inosservato. Eppure, Anna meriterebbe di essere guardato a prescindere da tali circostanze, in quanto esempio di buon film di genere.

Gli appassionati di questa tipologia di film, in cui si possono annoverare titoli simili come Atomica Bionda o Red Sparrow, potranno trovare infatti diversi elementi dal grande fascino, oltre ad una storia ricca di colpi di scena e attori di grande popolarità internazionale. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Anna

Il film è ambientato nella Mosca del 1985, ancora sotto il dominio dell’URSS. Protagonista della storia di Anna, una giovane dalla straordinaria bellezza con un violento passato alle spalle. Dietro il suo volto d’angelo, la ragazza nasconde però un grande segreto: è un temibile killer del KGB. Dopo aver terminato l’addestramento, Anna si vede affidata a Olga, che di volta in volta le affida compiti e mansioni con un solo fine: l’omicidio. Dopo anni di servizio, però, Anna non desidera altro che la libertà e una vita tranquilla, ma Vassiliev, capo del KGB, non è affatto disposto a lasciarla andare.

Mentre lavora sotto copertura come modella ad una nuova missione, viene però fermata e interrogata dall’agente della CIA Leonard, che le chiede di collaborare con loro per uccidere Vassiliev. In cambio Anna riceverebbe una nuova identità e l’esistenza che ha sempre desiderato, lontano dall’URSS e sotto un programma di protezione alle Hawaii. La bellissima killer russa dovrà dunque decidere se accettare di fare il doppio gioco contro il suo stesso paese o rimanervi fedele. Nel clima di sempre maggiore tensione che si genererà, Anna dovrà inoltre capire di non potersi fidare di nessuno e di poter contare solo su sé stessa per ottenere ciò che vuole.

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Anna: il cast di attori del film

Come si può intuire dalla trama, buona parte dei personaggi del film sono di nazionalità russa. L’unica attrice effettivamente russa a recitare in Anna è però Saša Luss, una supermodella qui al suo primo ruolo da protagonista in un film. È lei a dare vita all’assassina Anna, ruolo per il quale si è addestrata duramente, seguendo per diversi mesi allenamenti volti a farle acquistare l’agilità e la forza proprie del suo personaggio. Accanto a lei, nei panni di Olga, vi è invece la premio Oscar Helen Mirren, la quale pur essendo inglese vanta alcuni antenati russi. L’attore Eric Godon, invece, interpreta Vassiliev, capo del KGB.

Lera Abova, qui al suo debutto come attrice, interpreta Maude, modella che Anna conosce durante la sua nuova missione, mentre il ruolo dell’agente della CIA Leonard Miller è interpretato dall’attore Cillian Murphy. Di quest’ultimo, la Luss ha raccontato una divertente curiosità: ogni loro conversazione avuta al di fuori delle riprese riguardava sempre la moglie dell’attore o il suo cane. Murphy, inoltre, in seguito all’emergere delle accuse nei confronti di Besson, si è detto scioccato della cosa, rifiutandosi di guardare il film finito. Infine, l’attore Luke Evans è presente nei panni di Alex Tchenkov, agente del KGB che scopre il talento di Anna.

Ci sarà un sequel di Anna?

Nel finale del film, Anna esprime la sua gratitudine a Olga ma rivela di aver conservato le prove del suo coinvolgimento nell’omicidio di Vassiliev nel caso in cui la sua vecchia responsabile tradisca il loro accordo. Olga sorride ammirata e procede allora alla cancellazione del file di Anna dal database ufficiale del KGB. Per quanto si tratti di un finale piuttosto autoconclusivo, Besson ha detto di non escludere la possibilità di realizzare un sequel, richiamando dunque in azione la letale assassina. Ad oggi, però, non sembrano esserci piani per un sequel e il regista non è più tornato sull’argomento.

Il trailer di Anna e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Anna grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 22 febbraio alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Fonte: IMDb

Anna: recensione della serie Sky di Niccolò Ammaniti

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Anna: recensione della serie Sky di Niccolò Ammaniti

La stagione Sky Original si arricchisce, a partire dal 23 aprile, di Anna, la nuova miniserie diretta da Niccolò Ammaniti e da lui scritta a quattro mani con Francesca Minieri, che si basa sull’omonimo romanzo di Ammaniti del 2015 ed è il frutto dello sforzo produttivo di Mario Gianani e Lorenzo Mieli con Lorenzo Gangarossa per Wildside, società del gruppo Fremantle, in coproduzione con ARTE France, The New Life Company e Kwaï.

Sembra importante precisare che, sebbene la serie sia ambientata in un mondo post-pandemico, l’ispirazione non viene dalla contemporaneità, per quanto la coincidenza di temi risulti comunque inquietante. No, la pandemia di COVID-19 in corso non ha niente a che vedere con la storia che Ammaniti ha pubblicato sei anni fa e che è stata dettata dalla volontà di raccontare di bambini alle prese con l’eredità degli adulti, lasciati da soli in un mondo che ora è il loro.

La storia di Anna

Anna è infatti la protagonista di una storia post-apocalittica in cui tutti gli adulti sono morti a causa della Rossa, un virus letale che attacca solo gli adulti, e di cui i bambini sono portatori sani, almeno fino alla pubertà. La ragazzina vive sola con il fratellino Astor, in quella che era la casa della madre, racconta storie di mostri e fantasmi al piccolo, per evitare che si allontani dal perimetro sicuro della casa e ogni giorni esce in cerca di cibo. In una delle sue incursioni nel mondo di fuori incontra Pietro, un coetaneo con cui nasce un’amicizia che permetterà ai due di aiutarsi. Quando Astor viene rapito, sarà lui ad aiutare Anna a cercare di ritrovare vivo e vegeto il bambino.

Anna è una survival story, ci riporta echi di The Walking Dead, per attingere ad un immaginario comune condiviso recente, ma allo stesso tempo è una storia di formazione, di passaggio, che vede la protagonista affrontare le difficoltà metaforiche di un adolescente, qui rese concrete dal mondo post-apocalittico in cui vive, una Sicilia in cui la natura si è ripresa i propri spazi, selvaggia e silenziosa, ma comunque bellissima, sfondo inedito di un’avventura emozionante. 

Ammaniti si cimenta nella regia di una storia che aveva già concluso e pubblicato, ma che in qualche modo sentiva la necessità di espandere, regalando ad ogni personaggio di carta una storia più approfondita, un passato e un futuro. 

Un racconto di formazione

Anna, Astor, Pietro e tutti gli altri bambini protagonisti della storia si trovano ad avere a che fare con una vita sicuramente difficile ma per molti versi anche stimolante, senza nessun controllo da parte di adulti, eppure con la loro guida costante. In particolare, Anna e Astor sono guidati dal “libro delle cose importanti”, un quaderno scritto a mano dalla loro mamma, mentre, già malata di Rossa, aspettava la morte e cercava di tramandare ai figli alcune regole importanti per sopravvivere al mondo che sarebbe venuto: leggere sempre le date di scadenza sui barattoli, annusare o bollire il cibo per assicurarsi che sia buono da mangiare. Ma non solo, la donna lascia alla figlia, in particolare, un’eredità molto importante per orientarsi in questo mondo nuovo, la memoria e il racconto. Le chiede di insegnare a leggere al fratellino, le chiede lei stessa di leggere e raccontare storie, così che il loro grande valore universale non venga mai perso, nonostante la fine del mondo. 

È un mondo a orologeria, quello di Anna, in cui si vive solo fino a 14 anni, e poi basta, perché la pubertà porta con sé l’attivazione del virus e quindi la morte. Ma lei non si arrende e osa sognare un futuro, diverso da quello a cui è destinata, osa sperare, nutrita dall’eredità del racconto e dalla potenza delle storie che la tengono in vita, in un mondo post pandemico rigoglioso e selvaggio.

Anna serie tv 2021 sky Credits: Greta De Lazzaris, Sky Italia

I luoghi e i suoni di Anna

I luoghi della Sicilia (ma anche alcuni luoghi della Toscana) scelti come scenografie naturali per la storia ci mostrano davvero un paesaggio mai visto, una rivincita della natura, in cui per l’essere umano non c’è spazio, salvo che nella sua forma bambina. Un ambiente affascinante che si avvale anche di suggestioni musicali importanti, sia per quanto riguarda i componimenti originali di Rauelsson, sia per gli inserti di brani molto famosi, dagli Alphaville, ai Mercury Rev, fino ai classici della canzone italiana Bertè, Martini, Vanoni. 

Tra giovanissimi esordienti e volti noti del cinema e della tv italiana, Anna si rivela un vero e proprio tesoro di talenti ed energia. E a guidare questo giovane cast c’è proprio lei, la newcomer Giulia Dragotto, palermitana, che è stata scelta tra centinaia di volti per dare corpo alla protagonista di Ammaniti. Con lei citiamo anche Alessandro Pecorella nei panni del piccolo e tenero Astor, Pietro, il compagno di viaggio, una specie di famiglia acquisita per Anna e Astor, è invece interpretato da Giovanni Mavilla, mentre la cattivissima Angelica ha il volto diafano di Clara Tramontano. Roberta Mattei (la Picciridduna) e Elena Lietti (la madre di Astor e Anna) si aggiungono come numi tutelari, figure uguali e contrarie, al cast di ragazzini che ha regalato alla serie il suo fuoco. 

Una volta superato l’iniziale disorientamento di fronte ad un racconto che sembra proporci una evoluzione terrificante della contemporaneità che viviamo, Anna è un’avventura di formazione intensa e affascinante, condita con una buona dose di azione ed emozione, in un paesaggio naturale selvaggio e suggestivo. Anna non permette al passato, alla memoria di scomparire, ma allo stesso tempo non permette al destino di scegliere per lei, e osa sognare un futuro.

Anna: prenota il tuo biglietto gratis con Cinefilos.it

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Anna: prenota il tuo biglietto gratis con Cinefilos.it

Cinefilos.it offre la possibilità di vedere al cinema gratis Anna, film di Marco Amenta con Rose Aste, Daniele Monachella, Daniela Vitellaro e Giuseppe Boy.

Sono disponibili per i lettori di Cinefilos.it 10 (dieci) biglietti validi esclusivamente il prossimo giovedì 13 giugno nei seguenti cinema:

  • ROMA – MIGNON
  • TORINO – MASSIMO
  • BOLOGNA – ODEON
  • FIRENZE – FLORA

I biglietti assegnati saranno validi per qualsiasi spettacolo della giornata scelta. Gli orari degli spettacoli saranno consultabili direttamente sul sito dei cinema.

I biglietti saranno validi per il primo spettacolo serale da giovedì 13 giugno e potranno essere richiesti inviando una e-mail a [email protected]. E’ fondamentale specificare nel testo della e-mail che si effettua la richiesta via CINEFILOS.

Per questioni legate all’organizzazione degli eventi, sarà necessario inviare la richiesta dei biglietti entro e non oltre il prossimo mercoledì 12 giugno. Di conseguenza non verranno accettate richieste che ci perverranno oltre tale data. I biglietti potranno essere ritirati direttamente alla cassa dei cinema presentando la email di conferma ricevuta unitamente ad un documento di identità. 

Anna, la trama

Bella, selvaggia e magnetica come la natura incontaminata della sua Sardegna, ANNA (30) vive al ritmo del respiro della terra, una terra che cura le sue ferite e nutre la sua anima. Le esperienze difficili che ha attraversato l’hanno segnata, ma non piegata e oggi Anna è una donna libera che non vuole più avere paura. Nell’angolo remoto dell’isola dove gestisce la piccola fattoria che era del padre, il tempo sembra essersi fermato e la presenza di Anna con la sua energia erotica e il suo coraggioso rifiuto delle convenzioni ha la potenza di una mina pronta a esplodere. Quella terra aspra la protegge, fino al giorno in cui sarà lei a doverla proteggere dai mostri meccanici che vogliono violentarla. Salvare la bellezza e preservare la sua libertà si fondono nella battaglia di Anna, imponendole scelte difficili e rinunce dolorose. Perché niente può comprare il rispetto di sé stessi e delle proprie convinzioni.

Anna-Maria Sieklucka: 10 cose che non sai sull’attrice di 365 Giorni

Nel 2011 è stata E. L. James ad aprire il cosiddetto vaso di Pandora, pubblicando la chiacchierata trilogia di Cinquanta Sfumature. Quello che credevamo fosse solo un fenomeno passeggero, ha fatto invece da apripista a tantissimi nuovi romanzi erotici e film di genere. A spopolare, infatti, da mesi su Netflix è il film 365 Giorni, tratto dall’omonimo romanzo della trilogia di Blanka Lipińska, con Michele Morrone e Anna-Maria Sieklucka nei panni dei protagonisti.

Mentre Michele Morrone era già conosciuto al pubblico italiano, grazie ad alcuni ruoli televisivi e cinematografici e alla sua carriera parallela come cantante, la sua co-protagonista è ancora un mistero tutto da scoprire. Vediamo quindi insieme tutto quello che c’è da sapere su Anna-Maria Sieklucka, sul suo passato, la sua formazione e la sua carriera nel cinema.

Anna-Maria Sieklucka film e serie tv: gli inizi della carriera

10. Nata il 31 maggio del 1992 a Lublin, in Polinia, Anna-Maria Sieklucka comincia sin da piccola a interessarsi al mondo dello spettacolo. Nonostante suo padre sia un famoso avvocato, Anna-Maria viene lasciata libera di scegliere il suo percorso di studi e la sua carriera. Per inseguire il suo sogno di diventare un giorno un’attrice famosa, la ragazza si iscrive alla scuola di teatro AST National Academy of Theatre Arts nella città di Wrocław.

9. Mentre Anna-Maria studia recitazione e teatro, allo stesso tempo si impegna nello studio delle lingue. Oltre infatti a parlare il polacco, la sua lingua madre, la ragazza parla fluentemente anche l’inglese, il francese e il tedesco.

Durante i suoi anni in accademia, oltre a studiare la storia del teatro, comincia anche a muovere i primi passi sul palcoscenico. In quel periodo, infatti, partecipa a diverse produzioni teatrali, affinando così le sue doti attoriali.

8. Dopo essersi diplomata all’accademia nel 2018, Anna-Maria comincia subito a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo. Solo un anno più tardi, infatti, viene scelta per interpretare il ruolo di Aniela Grabek nella serie televisiva dal titolo Na Dobre i Na Zle, una sorta di medical drama polacco incentrato sulla vita dei paramedici e dello staff dell’ospedale.

Anna-Maria Sieklucka in 365 Giorni

7. Ma la sua prima grande opportunità arriva solo nel 2019 quando viene scelta insieme a Michele Morrone come protagonista del nuovo film erotico 365 Giorni, tratto dall’omonimo romanzo di Blanka Lipińska.

Il film, diretto da Barbara Białowąs e Tomasz Mandes, racconta la storia di  Massimo Torricelli (Michele Morrone), un feroce boss della mafia siciliana che incontra per caso la bella Laura Biel (Anna-Maria Sieklucka) e se ne innamora a prima vista. Ma l’amore che prova per quella sconosciuta, si trasforma presto in ossessione. Massimo infatti decide di rapire Laura e di tenerla prigioniera per 365 giorni. Se alla fine dell’anno la ragazza non si sarà innamorata di lui, verrà rilasciata.

Durante i suoi mesi di prigionia, Laura sarà protetta da Massimo e dai suoi scagnozzi e potrà sperimentare una vita fatta di lusso frenato, ville favolose, gioielli e abiti costosi, lontana però dal suo lavoro e dai suoi affetti. La ragazza tenterà più volte, infatti, di fuggire via da quell’incubo e di schivare le sempre più insistenti avanches di Massimo. Ma dopo anni passato al fianco di un noioso e sessualmente inesperto fidanzato, per Laura, resiste al suo aguzzino diventerà ogni giorno più complicato.

Presto o tardi, infatti, la ragazza dovrà fare una scelta, se resistere agli attacchi di Massimo o abbandonarsi per la prima volta al piacere, senza pensare alle conseguenze nè al futuro, cedendo all’oscuro fascino del proibito.

Anna-Maria Sieklucka e Michele Morrone: un amore solo al cinema

6. Il film 365 Giorni, disponibile su Netflix dal mese di giugno 2020, ha fatto registrare alla piattaforma di streaming il record di visualizzazioni in tutto il mondo. Oltre alla storia, che strizza l’occhio alla trilogia di Cinquanta Sfumature – libri ai quali l’autrice si è ispirata -, complice di questo successo inaspettato è l’incredibile chimica tra i due protagonisti. Grazie alla sintonia perfetta tra Anna-Maria Sieklucka e Michele Morrone, infatti, anche le scene più piccanti sembrano credibili e coinvolgenti.

5. In molti, dopo aver visto il film, hanno infatti ipotizzato che tra i due attori ci potesse essere una reale storia d’amore. Purtroppo però non è così. Mentre, infatti, Michele Morrone, divorziato e con due bambini, sembra essere ancora single, Anna-Maria è invece impegnata. L’attrice è fidanzata con Łukasz Witt-Michałowski, un famoso registra teatrale polacco, conosciuto durante gli anni dell’accademia.

Nonostante Łukasz abbia quasi vent’anni più di Anna-Maria, tra i due le cose sembrano andare a gonfie vele. La coppia convive ormai da diversi anni a Varsavia ed entrambi pare non abbiano problemi a lavorare insieme. Negli anni infatti i due si sono spesso trovati sullo stesso set e addirittura Łukasz ha diretto Anna-Maria in uno spettacolo teatrale.

L’attrice ha sempre dichiarato di voler mantenere la sua vita sentimentale quanto più privata possibile. Tuttavia, dopo l’uscita di 365 Giorni, Anna-Maria è stata costretta ad agire e a bloccare il flusso di pettegolezzi pubblicando una sua foto insieme al compagno. Nonostante le scene super hot girate insieme per il film e le strane teorie dei fan, il suo rapporto con Michele Morrone resta solo professionale.

Anna-Maria Sieklucka Instagram e curiosità

4. Un po’ come accadde anni fa prima per i libri e poi per i film di Cinquanta Sfumature, anche 365 Giorni si è beccato non poche critiche. Nonostante infatti il record di visualizzazioni in tutto il mondo, il film è stato aspramente criticato sia dal pubblico che dalla critica. Molti spettatori, anche coloro che in passato hanno appoggiato l’intera trilogia di Fifty Shades, hanno trovato il film eccessivamente spinto e a tratti volgare. Le critiche inoltre hanno investito i due protagonisti, definiti molto meno dotati dei predecessori Dakota Johnson e Jamie Dornan.

3. Per Anna-Maria Sieklucka, fresca di accademia teatrale, non è stato per nulla semplice decidere di accettare una parte in un film così controverso. Il ruolo di Laura in 365 Giorni, segna infatti il suo debutto al cinema e l’attrice ha riflettuto tanto prima di firmare il contratto. Anna-Maria ha lavorato per settimane con autori e registi per far si che le scene non la mettessero eccessivamente a disagio e che tutto filasse liscio.

2. Nonostante quindi il film sia stato considerato un po’ da tutti eccessivo e poco sofisticato, la sua uscita ha trascinato la Sieklucka sotto i riflettori. L’attrice, quasi sconosciuta fino a quel momento, è diventata famosa da un giorno all’altro. Grazie a 365 Giorni e al suo lavoro parallelo come modella, Anna-Maria è riuscita a guadagnarsi un bel po’ di fan in giro per il mondo. Non a caso, infatti, l’attrice a oggi conta più di due milioni e mezzo di followers su Instagram.

1. Per continuare a restare aggiornati sulla sua carriera e sulla sua vita privata, vi consigliamo di seguire l’account Instagram ufficiale di Anna-Maria Sieklucka.

Fonte: Wiki, IMDB,

Anna Torv: 10 cose che non sai sull’attrice

Anna Torv: 10 cose che non sai sull’attrice

Attrice di grande classe e talento, Anna Torv ha saputo affermarsi negli anni grazie alcuni ruoli che l’hanno resa iconica al grande pubblico. Allo stesso tempo ha ottenuto le lodi della critica, che la indica come una delle attrici più interessati del panorama televisivo attuale. La sua collaborazione con un autore come David Fincher le ha infine permesso di raggiungere la vetta più alta della sua carriera fino ad ora.

Ecco 10 cose che non sai di Anna Torv.

Anna Torv film

1 I film e la carriera. Il debutto cinematografico per l’attrice avviene nel 2003, quando prende parte al film Travelling Light. Negli anni successivi partecipa ai film The Book of Revelation (2006), Love is Now (2014), The Daughter (2015) e Stephanie (2017).

2 Le serie TV. Ben più ricca e prestigiosa è la carriera televisiva dell’attrice, la quale debutta nel 2002 con la serie Young Lions. Successivamente prende parte a The Secret Life of Us (2004-2005), Mistresses (2008), Fringe (2008-2013), grazie a cui diventa famosa nel ruolo di Olivia Dunham, e Secret City (2016-2019). Dal 2017 è tra i protagonisti della serie Mindhunter nel ruolo di Wendy Carr.

3 Teatro. Ancor prima di diventare celebre al cinema o in TV, l’attrice ha preso parte a numerosi spettacoli teatrali che l’hanno aiutata a formarsi e ad ottenere i primi riconoscimenti. Tra questi si annoverano The Night Before Christmas (1986), Riccardo III (1998), Ring Round The Moon (2001), Goodnight Children Everywhere (2001) e Amleto (2003).

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Anna Torv Instagram

4 Non ha un profilo social. L’attrice si è sempre battuta per mantenere il più privata la sua vita. Per questo motivo non è iscritta ad alcun social network, neanche al popolare Instagram. Questo le permette di mantenere separata vita privata e lavoro, senza interferenze. Esistono tuttavia alcuni profili Instagram dedicati all’attrice, con sue fotografie e novità sui suoi progetti.

Anna Torv vita sentimentale

5 E’ stata sposata. L’attrice ha sposato nel 2008 l’attore Mark Valley, conosciuto sul set della serie Fringe. I due si sono sposati in gran segreto, ma solamente un anno dopo hanno annunciato il divorzio.

Anna Torv premi e nomination

6 Ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Per il suo ruolo nella serie Fringe, l’attrice ha ottenuto diverse nomination e alcune importanti vittorie. Tra queste si annoverano quella come miglior attrice televisiva ai Saturn Award del 2009, 2010, 2011 e 2012. La Torv è poi stata nominata nel 2011 ai Critics Choice Television Award come miglior attrice drammatica e ai Teen Choice Award come miglior attrice in una serie fantasy.

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Anna Torv Mindhunter

7 David Fincher è stato di aiuto nella costruzione del personaggio. Durante le riprese della serie Mindhunter, l’attrice si è trovata in difficoltà con la freddezza e la presuntuosità del suo personaggio. Il regista David Fincher le ha dunque spiegato che non voleva un personaggio femminile che fosse servizievole, e l’ha fatta riflettere sul perché spesso i personaggi femminili siano costretti a sorridere anche quando non necessario. Questo l’ha aiutata ad acquisire sicurezza con il ruolo.

8 Non ha conosciuto la fonte di ispirazione del suo personaggio. Il ruolo ricoperto da Anna Torv, quello della dottoressa Wendy Carr, è basato su Ann Wolbert Burgees, che negli anni ’70 si occupava di aiutare l’FBI a profilare i maggiori serial killer del momento. Nonostante la Burgees sia ancora in vita, l’attrice ha dichiarato di non averla incontrata, poiché il suo personaggio è solo in parte ispirato a lei, e non voleva farsi influenzare nella costruzione della dottoressa Carr.

Anna Torv Fringe

9 Interpreta più di un ruolo. All’interno della serie Fringe, Anna Torv interpreta due versioni diverse di Olivia Dunham. L’attrice ha dichiarato che le sarebbe stato più semplice se le due versioni fossero state diverse l’una dall’altra, mentre la grande somiglianza le ha invece reso più complesso il lavoro di costruzione e immedesimazione.

Anna Torv età e altezza

10 Anna Torv è nata a Melbourne, in Australia, il 7 giugno 1979. L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.

Fonte: IMDb

Anna Torv di Fringe al Fantasy Horror Award!

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Sci Fi Universal, lo spazio dedicato alla fantascienza e all’ignoto in onda solo su Steel (Premium Gallery sul DTT), è il principale media partner della seconda edizione del Fantasy Horror Award (Orvieto, 3-5 giugno 2011)

Anna Paquin: “Sarei pronta a ritornare nei panni di Rogue”

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Intervistata da Variety in occasione dell’uscita del suo nuovo film (Tell it to the bees, presentato in questi giorni al festival di Toronto), Anna Paquin è tornata a parlare del franchise di X-Men che dal 2000 al 2014 l’ha vista protagonista nei panni di Rogue.

E alla domanda circa la possibilità di interpretare ancora una volta la mutante sul grande schermo, l’attrice ha risposto così:

Farei un altro film degli X-Men soltanto se esistesse un modo per il mio personaggio di stare in quel mondo, ovviamente. Ciò che mi lega a quel franchise è un’idea di famiglia, perché ci ho lavorato durante la mia adolescenza, ma ci sono stati così tanti spin-off e reboot e serie TV che non saprei davvero in che modo Rogue o gli altri personaggi originali potrebbero adattarsi all’attuale trama… quindi probabilmente non succederà.

L’ultima – e breve – apparizione dell’attrice in un film sui Mutanti Marvel risale al 2014, in X-Men: Giorni di un futuro passato di Bryan Singer.

Fonte: Variety

Anna Paquin: “Di nuovo Rogue a una condizione”

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Anna Paquin: “Di nuovo Rogue a una condizione”

Anna PaquinSappiamo ormai da tempo che il personaggio di Rogue doveva essere presente nella versione cinematografica di X-Men Giorni di un Futuro Passato, ma che poi per motivi di minutaggio è stato eliminato dal film, con buona pace della sua interprete, Anna Paquin, che l’ha interpretata per tutti i film precedenti.

Per il momento, non è previsto il ritorno in scena di Rogue, ma l’attrice premio Oscar ha dichiarato che tornerebbe ad interpretare il personaggio a patto che, questa volta, si trattasse della Rogue “cazzuta” che conosciamo nei fumetti, e non della ragazzina timida e un po’ spaventata che abbiamo visto al cinema. Ecco cosa ha scritto su Twitter la Paquin:

X-Men Rogue Anna PaquinSembra legittimo da parte sua, non trovate?

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Con Bryan Singer alla regia e allo script, in X-Men Apocalypse tornerà anche Simon Kinberg a scrivere la sceneggiatura che si baserà su una storia di Singer, Kinberg, Michael Dougherty e Dan Harris.

Inoltre ci sono anche già i primissimi dettagli relativi alla trama del film: il film sarà ambientato una decina di anni dopo Giorni di un Futuro Passato e rappresenta un passo successivo nella storia. L’aver alterato la storia nel film precedente ha causato delle reazioni imprevedibili e incontrollate, e la nascita di un nuovo e potente nemico. Charles (James McAvoy), Erik/Magneto (Michael Fassbender), Raven/Mistica (Jennifer Lawrence), Wolverine (Hugh Jackman) e Hank/Bestia (Nicholas Hoult) saranno raggiunti da Ciclope, Tempesta e Jean Grey e dagli altri X-Men per combattere contro il formidabile menico, una antica e potente forza, determinata a causare un’apocalisse come mai si è verificato nella storia dell’umanità. Oscar Isaac è stato scelto per interpretare Apocalisse. Al cast si aggiungono anche Sophie Turner (Jean Grey), Tye Sheridan (Ciclope), Alexandra Shipp (Tempesta), Kodi Smit-McPhee (Nightcrwaler), Lana Condor (Jubilee), Olivia Munn (Psylocke).

Fonte: CBM

Anna Paquin ha ‘truccato’ il suo Oscar

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Anna Paquin ha ‘truccato’ il suo Oscar

Anna Paquin è adesso nei pensieri di tutti i fan di True Blood. Il popolarissimo show sta infatti volgendo al termine, e i fan si chiedono con trepidazione cosa ne sarà della sua Sookie Stackhouse.

L’attrice, che ha raggiunto la notorietà planetaria grazie alla serie tv di vampiri e licantropi, ha però, in un passato che sembra un altra vita, anche vinto un Oscar nel 1994, per la sua interpretazione della piccola Flora in Lezioni di Piano.

A vent’anni da quella vittoria, i fan di Anna le hanno chiesto dove fosse il suo Oscar adesso, e lei ha risposto che è ancora in cucina, a casa sua e che Amy Nadine lo aveva ‘truccato’ per la notte degli Oscar a fine febbraio. Amy ha poi replicato con una foto della statuetta con tanto di ciglia finte a testimoniare la verità delle parole della Paquin.

Vi riproponiamo di seguito la premiazione degli Oscar del 1994 in cui una sbalordita piccola Anna riceve il suo premio Oscar.

Anna Paquin e Ellen Page in X-Men: giorni di un futuro passato!

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Anna Paquin e Ellen Page in X-Men: giorni di un futuro passato!

Anna-Paquin-Ellen-Page-X-menContinua a crescere il cast di X-Men: giorni di un futuro passato di Bryan Singer. Oggi arrivano anche le conferme da parte dello stesso regista via Twitter che nel film torneranno

Anna Nicole Smith la vera storia: recensione del docufilm di Netflix

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Dopo aver raccontato la storia di Britney Spears e di Pamela Anderson, per Netflix è la volta di un’altra bionda prosperosa con Anna Nicole Smith la vera storia. Il docufilm di Ursula MacFarlane (The Lost Sons) cerca di fare un recap della vita della celebre Playmate di Playboy ripercorrendo il crollo e i dolori che hanno portato la modella alla morte prematura per overdose, colpa di un mix di metadone, valium e altri sedativi, sola in una camera dell’Hard Rock Hotel di Hollywood all’età di 39 anni. Anna Nicole Smith tra gli anni Novanta e i primi Duemila è stata la rappresentazione del sogno americano ma anche quello che fotografava la cultura mediatica di quel periodo fatta di scandali ed eccessi.

La trama di Anna Nicole Smith la vera storia

La regista di Anna Nicole Smith la vera storia, dopo una brevissima introduzione del docufilm, parte con gli anni difficili dell’adolescenza della protagonista, nata come Vickie Lynn Hogan e cresciuta nella piccola cittadina di Mexia in Texas. Dopo aver lasciato la scuola all’età di 15 anni, poi a 17 anni si sposa con il cuoco del fast food Jim’s Krispy Fried Chicken dove lavorava per mantenersi. Ovviamente, come succede sempre in queste storie di provincia americana, il marito si rivela un tipo abusivo e possessivo, la giovane donna dopo sei mesi dalla nascita del suo primo figlio Daniel, tanto desiderato, scappa. Vickie cambia nome in Nickie, si rifà il seno e si esibisce come stripper in uno dei tanti locali notturni di Houston. Qui conoscerà una delle persone, forse l’unico uomo che ha cercato di proteggerla, anche da se stessa, cioè il richissimo, ma molto anziano,  imprenditore petrolifero James Howard Marshall II che sposerà nel 1994, solo dopo essere diventata famosa nello star-sistem hollywoodiano.

Durante il periodo della frequentazione e il trasferimento a casa di Marshall con Daniel, Anna Nicole dopo aver posato per un fotografo della sua zona, nel 1992 viene chiamata per apparire sulla copertina della rivista Playboy. Tutta questa vicenda nel documentario viene raccontato da Mo Grabowski, l’editor fotografica per la West Coast del giornale di Hugh Hefner. Da qui la carriera nella moda di Anne Nicole vola e posa per la campagna pubblicitaria per la marca Guess Jeans di Paul Marciano. Nel 1993 la modella, rinominata da tutti “la nuova Claudia Schiffer” anche se la stessa top model si rivedeva più come figlia o reincarnazione di Marilyn Monroe, viene eletta Playmate dell’anno. Nel 1994 il suo esordio al cinema prendendo parte ai film Mister Hula Hoop e soprattutto Una pallottola spuntata 33⅓ – L’insulto finale, ma la sua carriera d’attrice cinematografica non decollò mai.

Anna Nicole: You Don’t Know Me. Anna Nicole Smith in Anna Nicole: You Don’t Know Me. Cr. Courtesy of Netflix © 2023

La seconda parte di questo docufilm, della durata di quasi due ore, da qui diventa una sequenza dei numerosi drammi che hanno travolto, dopo il periodo di massimo splendore, la celebre coniglietta Anna Nicole Smith. Prima vengono mostrate, utilizzando i video registrati durante le udienze in tribunale, le lunghe cause legali che mettevano in dubbio la legittimità sull’eredità del marito Marshall, morto all’età di novantanni nel 1995. Proseguendo poi, con i suoi ultimi anni, sono stati stati segnati dalle lotte contro le dipendenza, da i diuretici per dimagrire, da un reality show girato nella sua residenza, dalla tragica morte di suo figlio Daniel e per finire pure la contestata paternità di sua figlia Dannielynn Hope fino ad arrivare alla sua triste morte. Anna Nicole Smith la vera storia si conclude con delle rivelazioni sull’infanzia della protagonista, dove si scopre che non era povera e che la madre Virgie non era violenta con lei.

Da Vickie alla diva Anna Nicole

Questo docufilm poteva essere una buona occasione per finalmente dare in qualche modo giustizia al personaggio Anna Nicole Smith. Ursula MacFarlane riesce bene nella prima parte quella più biografica dove si parla di Vickie, una ragazza già nata bellissima, che capisce il potere e il suo fascino che provoca sui ragazzi e poi gli uomini, che riesce a svoltare, passando da uno strip club alle pagine patinate dei giornali americani. Le numerose interviste che compogono la parte dedicata alla caduta, dopo gli anni del successo da top model, sono prive di profondità. Vengono mostrati paparazzi, giornalisti o fotografi che non fanno altro che ripetere quanto era stupenda e dove passava lei, loro erano sicuri di guadagnare con scatti, foto e notizie da vendere alle riviste di gossip. La regista alla fine rimane sempre fedele alla sua visione sulla protagonista che non viene mai mostrata come una vittima ma una donna consapevole del sistema.

Anna Nicole Smith la vera storia è la tumultosa vita tra anni di splendore e periodi neri della defunta modella, attrice e superstar dei tabloid. Per tutto il docufilm si sente solo che la donna “desiderava l’attenzione”, in parte è vero ma c’era molto di più e in parte il documentario di Netflix riesce a mostrare chi era la ragazza Vickie Lynn Hogan in arte Anna Nicole Smith.

Anna Marchesini: muore a 63 anni l’attrice e comica italiana

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Anna Marchesini: muore a 63 anni l’attrice e comica italiana

Addio a Anna Marchesini. La celebre attrice e comica italiana si è spenta all’età di 63 anni. La notizia è stata data da suo fratello Gianni, che su Facebook ha scritto: “Prima che lo sappiate da quel tritacarne dell’informazione, tengo a dirlo io. Ora in questo momento è morta mia sorella Anna Marchesini. Grazie a tutti. Non sarò in grado di rispondervi”. L’attrice era da tempo malata di artrite reumatoide, malattia che l’aveva costretta a ritirarsi per un lungo periodo dalle scene.

La Marchesini è nota principalmente per essere stata parte del celebre Trio con Massimo Lopez e Tullio Solenghi, con il quale ha lavorato dal 1983 al 1994. Il Trio si è ricostituito, seppur per sole tre serate, nel 2008, per festeggiare i 25 anni dalla fondazione.

Dopo lo scioglimento del Trio, l’attrice ha continuato la sua attività al fianco di Solenghi fino al 1995, per poi proseguire da sola la carriera di attrice teatrale, che non ha mai abbandonato nonostante la malattia.

Nel corso della sua attività Anna Marchesini ha interpretato oltre un centinaio di personaggi. Tra i più famosi si ricordano la Signorina Carlo, la sessuologa Merope Generosa, la Sora Flora, la cameriera secca dei signori Montagné, la Piccina.

anna marchesini

Fonte: LaStampa

Anna Magnani: 10 cose che non sai sull’attrice

Anna Magnani: 10 cose che non sai sull’attrice

Da sempre celebrata come una delle attrici più importanti e talentuose della storia, Anna Magnani ha fatto del proprio volto un marchio di fabbrica unico, divenuto tanto un simbolo del cinema italiano quanto della romanità. Protagonista di alcuni tra i più grandi capolavori del cinema nazionale, la Magnani ha ricevuto riconoscimenti da ogni parte del mondo, venendo apprezzata tanto per la sua femminilità quanto per la sua grinta unica.

Ecco 10 cose che non sai di Anna Magnani.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

https://www.cinefilos.it/cinema-news/2020/morto-ennio-morricone-451564

Anna Magnani: la sua filmografia

10. Ha recitato in celebri film del cinema italiano. La Magnani inizia la propria carriera nel corso degli anni Trenta, prendo parte a diversi film con ruoli di contorno. Il primo grande successo arriva grazie a Teresa Venerdì (1941), di Vittorio De Sica. Da quel momento acquista sempre maggior popolarità con film come L’avventura di Annabella (1943), Campo de’ fiori (1943) e Roma città aperta (1945), di Roberto Rossellini, che la consacra. Successivamente, ricopre ruoli importanti in Il bandito (1946), L’onorevole Angelina (1947), L’amore (1948), Bellissima (1951), La carrozza d’oro (1952), Siamo donne (1953). Con La rosa tatuata (1955), inizia anche la sua carriera internazionale, seguita da Selvaggio è il vento (1957) e Pelle di serpente (1959). Torna poi in Italia per Risate di gioia (1960), Mamma Roma (1962) e Roma (1969), di Federico Fellini.

9. Ha vinto il premio Oscar. Ormai celebre in Italia come all’estero, la Magnani viene chiamata a recitare nel film La rosa tatuata, scritto appositamente per lei da Tennesse Williams. Per l’attrice si trattò della prima prova di carattere internazionale, e il risultato fu clamoroso. Nonostante le difficoltà linguistiche, la Magnani diede vita ad una performance unica, che la portò nel 1956 a vincere il premio Oscar per la miglior attrice protagonista. Ottenendo tale riconoscimento, è diventata la prima attrice non di lingua a inglese a vincere il prestigioso premio. La Magnani venne poi nuovamente nominata nel 1958 per il film Selvaggio è il vento.

8. Recitò anche per la televisione. Nel corso della sua carriera, la Magnani non si era mai lasciata conquistare dalla televisione, da lei guardata sempre con sospetto. Cambia tuttavia idea nel 1971, quando accetta di recitare in un ciclo di tre piccoli film intitolato Tre Donne, la cui colonna sonora originale venne composta da Ennio Morricone. Dato il successo del progetto, la Magnani prese parte ad un successivo film intitolato Correva l’anno di grazia 1870, dove recita insieme a Marcello Mastroianni. Il titolo, per una sfortunata coincidenza, andò in onda proprio nel giorno della morte dell’attrice.

Anna Magnani canta ‘O surdato ‘nnamurato

7. Ha reso famosa la celebre canzone napoletana. Nel primo dei film che compongono il ciclo di Tre Donne, intitolato La sciantosa, la Magnani interpreta Flora Bertuccioli, diva ormai anziana e sul viale del tramonto che si ritrova a cantare per i soldati al fronte. Nel momento in cui si ritrova davanti a tale pubblico, però, si rende conto della loro difficile situazione. Rifiuta pertanto di cantare la marcia militare e intona piuttosto ‘O surdato ‘nnamurato. La versione cantata dalla Magnani del celebre brano napoletano è così divenuta una delle più celebri, ancora oggi ricercata e ascoltata.

Anna Magnani a Furore

6. Ha reso celebre una località della Campania. Nel 1948 l’attrice è protagonista assoluta del film ad episodi L’amore. Il secondo dei due, intitolato Il miracolo, è stato ambientato al Fiordo di Furore, alle porte della Costiera Amalfitana. Considerato uno dei luoghi più belli da visitare in Campania, questo è stato così reso ulteriormente celebre e ricercato per via della presenza lì della Magnani. L’attrice, inoltre, all’epoca viveva una burrascosa storia d’amore con Rossellini, regista del film, e le loro vicende in quei luoghi sono ancora oggi tramandate da quanti ebbero modo di incontrarli.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Anna Magnani: la sua vita privata e il figlio

5. Ebbe un figlio da un suo collega. Nel 1942 l’attrice diede alla luce il suo unico figlio, Luca, avuto dalla sua relazione con l’attore Massimo Serato, il quale però la abbandona nel momento in cui scopre della gravidanza. La Magnani, però, non si lascia abbattere da ciò, e anzi riesce ad imporre il proprio cognome al figlio, portando avanti una tradizione di famiglia. Infatti, anche sua madre Marina fece lo stesso con lei, dando vita ad un raro caso di genealogia matrilineare protrattosi per tre generazioni.

4. È nota la sua relazione con Roberto Rossellini. Recitando nel film Roma città aperta, la Magnani ha modo di conoscere il regista Roberto Rossellini, considerato uno dei padri del Neorealismo. Tra di loro nasce così una relazione sentimentale, considerata una delle più importanti per le vite di entrambi. Il loro rapporto li porta così a lavorare nuovamente insieme per il film L’amore, ma si interrompe bruscamente nel momento in cui Rossellini lascia la Magnani per l’attrice Ingrid Bergman. Tuttavia, verso il finire della vita di lei, i due si riavvicinano. Rossellini, infatti, fu presente accanto alla Magnani sino al momento della sua morte.

Anna Magnani: la malattia e la morte

3. Si ammalò gravemente. L’attrice si è spenta a Roma il 26 settembre del 1973, all’età di soli 65 anni, per via di un tumore al pancreas contro il quale aveva combattuto nel periodo precedente. La sua morte ha commosso il mondo intero, e numerosi sono stati i tributi nuovamente a lei dedicati, dove veniva esaltata la sua forza di carattere e il suo indiscusso talento. La Magnani oggi riporta nel piccolo cimitero di San Felice Circeo, in provincia di Latina, nei pressi della sua villa del Circeo.

Anna Magnani: le rughe

2. Il suo volto era motivo d’orgoglio. La Magnani, contrariamente a molte attrici del suo tempo, rifiutò sempre di ritoccare il proprio viso, facendo di esso un vero e proprio vanto. Dimostrando un coraggio ancora oggi raramente eguagliato, la Magnani non ha mai accettato che le proprie rughe venissero considerate un segno di bruttezza, indicando invece in esse la forza della propria espressività e delle proprie emozioni. Celebre è inoltre la sua frase “lasciatemi tutte le rughe, non me ne togliete neanche una. Ci ho messo una vita a farmele venire”.

Anna Magnani: le frasi

1. Le sono attribuite celebri citazioni. La Magnani è sempre stata una donna dalle forti passioni, che ha saputo perfettamente racchiudere in frasi divenute oggi iconiche. Oltre al celebre aforisma riguardante le rughe, si annoverano diverse altre citazioni in grado di raccontare perfettamente l’attrice e il suo animo. Ecco di seguito alcune delle frasi più celebri della Magnani.

  • “È così ingiusto morire, dal momento che siamo nati.
  • “Ho capito che ero nata attrice. Avevo solo deciso di diventarlo nella culla, tra una lacrima di troppo e una carezza di meno. Per tutta la vita ho urlato con tutta me stessa per questa lacrima, ho implorato questa carezza. Se oggi dovessi morire, sappiate che ci ho rinunciato. Ma mi ci sono voluti tanti anni, tanti errori.”
  • “Il fatto è che le donne come me si attaccano soltanto agli uomini con una personalità superiore alla loro: e io non ho mai trovato un uomo con una personalità capace di minimizzare la mia.”
  • “L’importante è non avere le grinze al cervello. Quelle in faccia prima o poi t’aspettano al varco.”

Fonte: IMDb

Anna Kendrick: ecco quale supereroe vorrebbe interpretare

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Anna Kendrick 2016Nessun personaggio dello spettacolo viene risparmiato, in questi giorni, dalla fatidica domanda: quale supereroe vorresti interpretare? Anche Anna Kendrick ha risposto a questa domanda e, come le è consono, la risposta potrebbe sorprendere più di una persona.

Ecco cosa ha dichiarato l’attrice di Pitch Perfect: “Mio fratello mi ha mandato un fumetto di Squirrel Girl perché pensa che dovrei interpretarla. Non so cosa fa Squirrel Girl a parte l’essere mezzo scoiattolo, ma credo di poter essere un mezzo scoiattolo.”

Che ve ne pare?

Vedremo di nuovo Anna Kendrick in Pitch Perfect 3.

La ragazza scoiattolo (vero nome Doreen Green) è un personaggio Marvel comics, creato da Steve Ditko e Will Murray, e comparso per la prima volta sul volume 2 numero 8 del Marvel Super-Heroes del 1992. Il personaggio venne creato allo scopo di ridare un tocco di allegria all’universo Marvel che andava sempre più incupendosi. In Italia è chiamata semplicemente “Ragazza Scoiattolo”.

Fonte: CBM

Anna Kendrick: 10 cose che non sai sull’attrice

Anna Kendrick: 10 cose che non sai sull’attrice

Nel giro di poco più di un decennio l’attrice Anna Kendrick si è affermata come interprete di valore, in grado di passare con naturalezza dalla commedia al dramma al thriller. Ciò le ha permesso di partecipare ad una grande varietà di film, distinguendosi e ottenendo di conseguenza alcuni prestigiosi riconoscimenti dell’industria.

Ecco 10 cose che non sai di Anna Kendrick.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Anna Kendrick Instagram

Anna Kendrick: i film in cui ha recitato

10. È stata interprete di noti lungometraggi. L’attrice debutta al cinema con il film Diventeranno famosi (2003), per poi ottenere maggior notorietà nel ruolo di Jessica in Twilight (2008), con Robert Pattinson e Kristen Stewart, e in Tra le nuvole (2009), con George Clooney. Dopo aver ripreso il personaggio di Jessica nei film New Moon (2009), Eclipse (2010) e Breaking Dawn – Parte 1 (2011), l’attrice prende parte ai film 50 e 50 (2011), La regola del silenzio (2012), End of Watch – Tolleranza zero (2012),  Voices (2012), con Rebel Wilson, Into the Woods (2014), Pitch Perfect 2 (2015), The Accountant (2016), con Ben Affleck, Pitch Perfect 3 (2017), Un piccolo favore (2018), con Blake Lively, e Noelle (2019).

9. È la protagonista e la produttrice di una serie TV. La Kendrick sarà la produttrice della serie Love Life, di cui sarà anche interprete nel ruolo di Darby. Questa sarà strutturata in modo antologico, con ogni stagione incentrata sulla vita sentimentale del protagonista di turno, dalle prime alle ultime esperienze amorose. La serie è attualmente in pre-produzione, e verrà distribuito sul finire del 2020.

8. Ha ricevuto una nomination all’Oscar. Nel 2010 ottiene un prestigioso riconoscimento nel momento in cui viene nominata ai premi Oscar come miglior attrice non protagonista per il ruolo di Natalie Keener nel film Tra le nuvole. Il premio verrà poi vinto da Mo’Nique per il film Precious, ma permetterà alla Kendrick di ottenere grande visibilità per il futuro della sua carriera.

Anna Kendrick è su Instagram

7. Ha un account molto seguito. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da oltre 16,3 milioni di persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie di diverso tipo, da quelle scattate in momenti di svago a quelle raffiguranti luoghi visitati. Non mancano poi immagini più legate al suo lavoro, attraverso cui l’attrice promuovere i propri progetti da interprete.

Anna Kendrick: chi è il suo compagno

6. Ha una relazione da diversi anni. A partire dal febbraio del 2014 l’attrice rende pubblica la propria relazione con il direttore della fotografia Ben Richardson, conosciuto sul set del film Drinking Buddies – Amici di bevuta, dove la Kendrick ricopriva un ruolo di rilievo. Particolarmente riservata, la coppia non ha mai rilasciato grandi annunci pubblici, preferendo tenere la propria vita privata lontana dai riflettori.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Anna Kendrick cups

Anna Kendrick canta Cups

5. Ha dimostrato doti da cantante. All’interno del film Pitch Perfect, l’attrice si esibisce nel brano Cups, divenuto da quel momento estremamente popolare. L’attrice ha dichiarato di aver imparato e fatto pratica con la canzone dopo averla scoperta sul social Reddit. Durante il provino, l’esecuzione le permise di ottenere il ruolo, e i produttori decisero di inserire il brano nel film.

Anna Kendrick in Twilight

4. Ha improvvisato molti dei suoi dialoghi. L’attrice è nota per ottenere la libertà di improvvisare, sua grande qualità. In particolare, sul set del film New Moon, nella scena dove lei e l’attrice Kristen Stewart escono insieme dal cinema, la Kendrick ha totalmente reinventato le battute previste, mantenendone il senso ma improvvisandole a suo modo per un maggior realismo.

3. Si era dimenticata di aver recitato nella saga. Nel 2018 ricorreva il decimo anniversario dall’uscita in sala del primo film della saga. In molti hanno celebrato la ricorrenza, ma non l’attrice. Soltanto con ritardo la Kendrick pubblicherà un tweet tramite il proprio account Twitter affermando di essersi completamente scordata di aver recitato nei celebri film.

Anna Kendrick: il suo 2020

2. Reciterà in un film di fantascienza. Nel corso del 2020 è prevista l’uscita in sala del nuovo film con protagonista l’attrice. Intitolato Stowaway, il film narra di un passeggero clandestino su di un’astronave diretta per Marte. Durante il viaggio, non mancheranno di verificarsi inaspettate complicazioni. A metà tra il thriller e lo sci-fi, il film vedrà nel cast anche l’attrice Toni Collette.

Anna Kendrick: età e altezza

1. Anna Kendrick è nata a Portland, nel Maine, Stati Uniti, il 9 agosto 1985. L’attrice è alta complessivamente 157 centimetri.

Fonte: IMDb

Anna Kendrick, una piccola tra le grandi di Hollywood

Anna Kendrick, una piccola tra le grandi di Hollywood

A Portland, la città di Gus Van Sant e dei ragazzi inquieti di Paranoid Park, ma anche di Courtney Love, Chuck Palahniuk e Mark Rothko, è nata e cresciuta Anna Kendrick. Se il suo nome non vi dice nulla, forse ricorderete l’amica più sveglia e meno affascinante di Bella (Kristen Stewart) nella saga di Twilight, o la sorella petulante di Scott Pilgrim in Scott Pilgrim vs. the World. Anna Kendrick è stata nelle seconde file per anni, almeno a Hollywood, dove regna il dominio dell’apparenza sopra ogni cosa, prima di indossare la maglia da titolare gridando al mondo intero “Ehi, guardatemi, sono brava”. La ragazza era brava sul serio. Alle spalle un cammino da vera professionista: il debutto, appena dodicenne, sul palco di Broadway nel musical High Society (e via di candidature), poi la gavetta nella grande Mela, i provini andati male, e ancora teatro, teatro, teatro.

Chissà quante volte Anna Kendrick avrà perso la voce, o sarà stata rifiutata da qualche produttore per il suo aspetto non convenzionale, per la sua statura, per il suo carattere irriverente e spontaneo. “C’è una particolare sensibilità che arriva con sentirsi un outsider. Crescere sapendo di essere sempre la più piccola della classe è stato spiacevole a volte, ma ha avuto i suoi vantaggi: ad esempio, quando a casa i miei genitori facevano le pulizie di primavera, avevano bisogno di me per entrare in quei posti dove loro non riuscivano. Ricordo perfettamente quella sensazione. Ero indispensabile. Ed era la cosa più dolce che potessero dimostrarmi”.

Diversamente dai suoi concittadini, Anna Kendrick sembra aver smarrito per strada il carattere irrequieto in favore di una meravigliosa vivacità. È un sentimento che contagia tutti, una prova del fatto che lei, al contrario di tanti altri personaggi pubblici, è una ragazza, o meglio giovane donna, con cui è facile confrontarsi; è un simbolo di autoironia, un punto di riferimento, un volto rassicurante. Di quelle che vorresti aggiungere al tuo gruppo di amici per rubarle una risata.

Nel 2008 compare nelle retrovie di un fenomeno cinematografico senza precedenti, la stessa Twilight Saga che avrebbe lanciato la nuova icona ribelle del 21° secolo (parliamo di Kristen Stewart), ma è nell’anno successivo che Jason Reitman la vuole al fianco di George Cloooney nella finta commedia Tra le nuvole, dove si intrecciano mondo del lavoro, licenziamenti, senso di dignità umana. L’occasione perfetta per dimostrarsi (e mostrarsi) sotto una luce più seria. “Mi attraggono i personaggi femminili forti, e credo che non sarebbero così interessanti se non fossero così vulnerabili. Ho sempre sentito una certa connessione con loro, con quei personaggi un po’ persi e un po’ fragili, sarà perché il bello di questo lavoro, il bello del lavoro dell’attore è trovare la forza dentro la vulnerabilità”. Da lì è una discesa senza ostacoli: l’Oscar sfiorato (come Miglior Attrice non protagonista), il tenero cancer-movie 50/50 con Joseph Gordon Levitt e Seth Rogen (da recuperare assolutamente), La regola del silenzio con Robert Redford, l’action di strada di David Ayer End of Watch e infine Pitch Perfect.

Anna Kendrick, una piccola tra le grandi di Hollywood

Da qualche tempo non è strano vederla in almeno due, tre film a stagione. È il suo momento. “Sto cercando di tenere a freno la mia ossessione per il lavoro. Penso che la gente non abbia proprio voglia di andare al cinema e trovarmi in sei film!”. Ma da un grande potere… non derivano grandi responsabilità, almeno nell’universo parallelo in cui vive Anna Kendrick. “Sono quattro anni che la mia vita è andata fuori controllo, così quando ho un po’ di tempo libero faccio cose normali: leggo la posta, vedo gli amici, dormo nel mio letto. Sono la campionessa del sonno. E finalmente ho sistemato il mio garage, comprato e montato da sola mobili di Ikea… ero così felice che sembravo fatta. Solo parlarne mi fa sentire sotto effetto di droghe”.

Anna KendrickChi la segue sui canali social, Twitter, Instagram, conosce benissimo la linea comica che detta le sue esternazioni: mai prendersi sul serio, è il messaggio, mai apparire in una maniera che tradisce ciò che ci rende noi stessi. Speciali, nel caso della ragazza di Portland. La celebrità, arrivata a valanga dopo il successo planetario di Pitch Perfect (dove ballava e cantava a-cappella in una band di freaks), non la spaventa affatto, anzi, pare averla spinta verso territori più adulti; saranno le trenta candeline compiute lo scorso anno, sarà che al nome di Anna Kendrick corrisponde quasi sempre un prodotto di qualità, le scelte di una carriera così fulminante fanno presagire un futuro brillante. “Per fortuna non devo comportami come la Miss America di turno che quando incontra i fan dispensa consigli alla ‘Credi nei tuoi sogni!’. Non saprei come fare. Sono e rimarrò sempre imbarazzante in qualsiasi situazione”. Sbagliato, Anna.

Nei prossimi giorni la vedrete nelle sale con The Accountant, il bel film diretto da Gavin O’Connor (Warriors, Pride of Glory) nel quale sostanzialmente vengono riproposte le stesse dinamiche di genere del cinecomic, con un protagonista super dotato, Ben Affleck, e la sua spalla indispensabile, interpretata appunto dalla Kendrick. Ora, se siete abili navigatori dell’internet, avrete di sicuro dato un’occhiata alla simpatica intervista dei due attori per Mtv, complice un delizioso siparietto in costume dove lei dichiara di voler diventare la nuova Robin.

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Molti non sanno che è in atto un drammatico conflitto di interessi in famiglia: suo fratello Michael infatti l’ha già designata come unica e possibile Squirrel Girl, la supereroina Marvel nata nel 1992. Sarebbe perfetta, ha detto. Peccato che quello della ragazza scoiattolo non rientri tra i progetti del cuore. “C’è una parte che vorrei davvero, e che probabilmente non otterrò mai. Voglio diventare un soldato della seconda guerra mondiale, come in Band of Brothers. E non si azzardassero a farmi interpretare l’infermiera di turno, per carità. Voglio essere un eroe, rischiare la vita per il mio paese. Voglio essere cazzuta. E uccidere i nazisti”. Avete ancora dubbi sulla “statura” di questa piccola donna?