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The Look of Silence di Joshua Oppenheimer torna in sala

Unipol Biografilm Collection e I Wonder Pictures presentano in 23 sale del circuito UCI Cinemas un appuntamento settimanale dedicato al genere cinematografico che fa dello sguardo diretto sulla realtà la propria caratteristica principale, il documentario.

Ogni martedì sarà possibile assistere in sala ai più coinvolgenti racconti di vita, narrati da autori premiati nei più prestigiosi festival del mondo, presentati in lingua originale con i sottotitoli in italiano.

the look of silenceGrazie alla scommessa di Unipol Biografilm Collection e del circuito UCI Cinemas, contenuti di qualità dalla forte valenza culturale come i film documentari, spesso visibili in Italia esclusivamente nel circuito delle sale d’essai e dei festival cinematografici perché considerati interessanti solo per una ristretta cerchia di spettatori, si allargano al pubblico popolare dei multisala. Una scommessa che pone però le sue radici nel dato concreto del crescente successo commerciale del genere documentario nel mondo, e in particolar modo negli Stati Uniti e in Francia.

Il sesto appuntamento della rassegna, martedì 31 marzo alle ore 20.30, sarà la proiezione speciale di The Look of Silence di Joshua Oppenheimer, il film vincitore del Gran Premio della Giuria alla 71ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e di numerosi altri premi internazionali.

Indonesia: tra il 1965 e il 1966 il generale Suharto prende il potere e dà il via a una delle più sanguinose epurazioni della Storia. Con la complicità e il supporto dell’esercito indonesiano, gruppi para-militari massacrano oltre un milione di persone, tra comunisti, minoranze etniche e oppositori politici. Nato nel 1968, Adi non ha mai conosciuto suo fratello, mutilato e ucciso barbaramente da alcuni membri del Komando Aksi nell’eccidio del Silk River. Il regista Joshua Oppenheimer, che già aveva rotto il silenzio sul genocidio indonesiano con il suo acclamato The Act of Killing scioccando pubblico e critica di tutto il mondo, porta Adi, il protagonista, a incontrare e confrontarsi con i responsabili di quell’atroce delitto, in un percorso che ha come obiettivo quello di tutti i grandi viaggi: la ricerca e l’affermazione della verità.

Questa proiezione speciale di The Look of Silence in UCI è sostenuta da Amnesty International.

 
 

The Look of Silence a Milano con Sala Bio

Nella ricorrenza del Giorno della Memoria (27 gennaio), martedì 26 gennaio a Milano (Cinema Colosseo) torna Sala Bio con la proiezione speciale di The Look of Silence, l’importantissimo film di Joshua Oppenheimer recentemente candidato al Premio Oscar® 2016 come Miglior Documentario.

LEGGI LA RECENSIONE DEL FILM

Il film, già vincitore del Gran Premio della Giuria a Venezia71 e designato in questi giorni Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI, esplora le conseguenze e i tragici eventi dell’eccidio indonesiano che negli anni Settanta ha provocato la morte di un milione di persone tra comunisti, minoranze etniche e oppositori politici. Un fatto storico troppo a lungo passato sotto silenzio, ma già al centro dell’opera prima di Joshua Oppenheimer, The Act of Killing.

The Look of Silence sarà proposto sempre il 26 gennaio anche a Sala Bio Roma (Cinema Adriano) e il 25 gennaio a Sala Bio Bologna (Cinema Odeon)

THE Look of Silence
di Joshua Oppenheimer

(Danimarca, Finlandia, Indonesia, Norvegia, Gran Bretagna/2014/98′)

Indonesia: tra il 1965 e il 1966 il generale Suharto prende il potere e dà il via a una delle più sanguinose epurazioni della Storia. Con la complicità e il supporto dell’esercito indonesiano, gruppi para-militari massacrano oltre un milione di persone, tra comunisti, minoranze etniche e oppositori politici.

Nato nel 1968, Adi non ha mai conosciuto suo fratello, mutilato e ucciso barbaramente da alcuni membri del Komando Aksi nell’eccidio del Silk River. Il regista Joshua Oppenheimer, che già aveva rotto il silenzio sul genocidio indonesiano con il suo acclamato The Act of Killing scioccando pubblico e critica di tutto il mondo, porta Adi a incontrare e confrontarsi con i responsabili di quell’atroce delitto, in un percorso che ha come obiettivo quello di tutti i grandi viaggi: la ricerca e l’affermazione della verità.

 
 

The Look of Silence a Bologna con Sala Bio

Nella ricorrenza del Giorno della Memoria (27 gennaio), lunedì 25 gennaio a Bologna (Cinema Odeon) Sala Bio e Be Original presentano The Look of Silence, l’importantissimo film di Joshua Oppenheimer recentemente candidato al Premio Oscar® 2016 come Miglior Documentario.

Il film, già vincitore del Gran Premio della Giuria a Venezia71 e designato in questi giorni Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI, esplora le conseguenze e i tragici eventi dell’eccidio indonesiano che negli anni Settanta ha provocato la morte di un milione di persone tra comunisti, minoranze etniche e oppositori politici. Un fatto storico troppo a lungo passato sotto silenzio, ma già al centro dell’opera prima di Joshua Oppenheimer, The Act of Killing.

The Look of Silence sarà presentato anche a Sala Bio Milano (Cinema Colosseo) e Roma (Cinema Adriano) martedì 26 gennaio.

THE Look of Silence
di Joshua Oppenheimer

(Danimarca, Finlandia, Indonesia, Norvegia, Gran Bretagna/2014/98′)

Indonesia: tra il 1965 e il 1966 il generale Suharto prende il potere e dà il via a una delle più sanguinose epurazioni della Storia. Con la complicità e il supporto dell’esercito indonesiano, gruppi para-militari massacrano oltre un milione di persone, tra comunisti, minoranze etniche e oppositori politici.

Nato nel 1968, Adi non ha mai conosciuto suo fratello, mutilato e ucciso barbaramente da alcuni membri del Komando Aksi nell’eccidio del Silk River. Il regista Joshua Oppenheimer, che già aveva rotto il silenzio sul genocidio indonesiano con il suo acclamato The Act of Killing scioccando pubblico e critica di tutto il mondo, porta Adi a incontrare e confrontarsi con i responsabili di quell’atroce delitto, in un percorso che ha come obiettivo quello di tutti i grandi viaggi: la ricerca e l’affermazione della verità.

 
 

The Longest Ride: trailer del film tratto dal libro di Nicholas Sparks

La 20th Century Fox ha diffuso online il trailer di The Longest Ride, prossimo film tratto da un omonimo romanzo di Nicholas Sparks che sarà diretto da George Tillman e vede nel cast Scott Eastwood, Oona Chaplin e Britt Robertson. Potete vederlo di seguito.

A produrre il film ci sarà invece Marty Bowen, Wyck Godfrey, Theresa Park e Robert Teitel, insieme a Nicholas Sparks. Nel cast anche Jack Huston.

The Longest Ride racconta due storie d’amore che s’intrecciano. La prima storia vede come protagonista un uomo anziano che rievoca il suo ultimo amore di gioventù, subito dopo la seconda guerra mondiale. La coppia divenne una famosa collezionista d’arte, ma lei morì d’infarto. La seconda storia d’amore riguarda una giovane studente d’arte e un affascinante cavalcatore di tori. Un strano fenomeno consente alle due generazioni di amanti di salvarsi reciprocamente. Il film uscirà il 10 aprile 2015.

Fonte: CS

 
 

The Longest Ride: Scott Eastwood sarà il protagonista

The Longest Ride-Scott EastwoodL’attore figlio d’arte Scott Eastwood (Gran Torino, Texas Chainsaw 3D) sarà il protagonista del prossimo adattamento dell’ultimo romanzo di Nicholas Sparks, The Longest Ride. La pellicola che sarà diretta da George Tillman Jr. dovrebbe arrivare nelle sale nell’Aprile del 2015.

A produrre il film ci sarà invece Marty Bowen, Wyck Godfrey, Theresa Park e Robert Teitel, insieme a Nicholas Sparks.

The Longest Ride racconta due storie d’amore che s’intrecciano. La prima storia vede come protagonista un uomo anziano che rievoca il suo ultimo amore di gioventù, subito dopo la seconda guerra mondiale. La coppia divenne una famosa collezionista d’arte, ma lei morì d’infarto. La seconda storia d’amore riguarda una giovane studente d’arte e un affascinante cavalcatore di tori. Un strano fenomeno consente alle due generazioni di amanti di salvarsi reciprocamente.

Fonte: The Hollywood Reporter

 
 

The Longest Ride: anche Jack Huston nel cast

Jack Huston

Jack Huston è entrato a far parte del cast di The Longest Ride, prossimo film tratto da un omonimo romanzo di Nicholas Sparks che sarà diretto da George Tillman e vede già nel cast Scott Eastwood, Oona Chaplin e Britt Robertson.

Una nota interessante in merito a questo casting è che il film sarà un tripudio di ‘figli di’: Jack è nipote di John Huston, Oona è figlia di Geraldine e nipote del più celebre Charlie Chaplin, mentre il bel giovanotto Scott vanta all’anagrafe un papà di nome Clint Eastwood. Niente male, vero? A produrre il film ci sarà invece Marty Bowen, Wyck Godfrey, Theresa Park e Robert Teitel, insieme a Nicholas Sparks.

The Longest Ride racconta due storie d’amore che s’intrecciano. La prima storia vede come protagonista un uomo anziano che rievoca il suo ultimo amore di gioventù, subito dopo la seconda guerra mondiale. La coppia divenne una famosa collezionista d’arte, ma lei morì d’infarto. La seconda storia d’amore riguarda una giovane studente d’arte e un affascinante cavalcatore di tori. Un strano fenomeno consente alle due generazioni di amanti di salvarsi reciprocamente.

Fonte: Collider

 

 
 

The Lonely Island: il loro film in sala nel 2016

Ci vorranno ancora 12 mesi prima che il film del trio The Lonely Island (aka Andy Samberg, Akiva Schaffer e Jorma Taccone), veda la luce.
La Universal ha annunciato infatti che la commedia musicale prodotta da Judd Apatow (Molto incinta, 40 anni vegine), sarà sul grande schermo il 3 giugno 2016.
70th Annual Golden Globe Awards - ArrivalsDiretto da Schaffer e Taccone, il film vedrà Andy Samberg nel ruolo di un rapper sull’orlo del fallimento a cui non rimane altra scelta se non ridare vita alla sua vecchia boy band. Tim Meadows sarà il suo manager superimpegnato ma sempre ottimista.
Nel cast anche Imogen Poots, Sarah Silverman, James Buckley, Max Jenkins e Evan Fine.

Il film del trio diventato famoso per le divertenti clip musicali realizzate per il Saturday Night Live (come “Like a Boss”, “I’m on a Boat”, “D ** k In A Box “) si troverà a competere con il dramma romantico della Warner Bros Me Before You e il sequel della Paramount Teenage Mutant Ninja Turtles 2.
Samberg, Schaffer e Taccone figurano anche come produttori del film, a cui la Universal si è oggi riferita come “il film top secret dei Lonely Island”, lasciando intendere la probabile cancellazione del titolo provvisorio “Conner4Real”.

Fonte: Deadline

 
 

The Lone Ranger: uno , nessuno e centomila Johnny

The Lone Ranger

Si sa: quando c’è di mezzo Johnny Depp nessun progetto cinematografico passa inosservato. Se poi il progetto in questione vede il poliedrico neocinquantenne diretto dal regista premio Oscar nel 2012 Gore Verbinski, ideatore della fortunata serie de I pirati dei Caraibi, affiancato dal team di sceneggiatori del franchaise Eric Aronson, Justin Haythe, Ted Elliott e Terry Rossio, l’hype mediatico sale al massimo. Anche perché The Lone Ranger, a tutti gli effetti, sembra essere proprio questo: una riproposizione dei Pirati in salsa Western, sperando di fare nuovamente il botto. La storia raccontata in questa nuova pellicola, in uscita il prossimo 3 luglio, è quella di John Reid (Armie Hammer), uomo di legge che deve la vita alle cure del nativo americano Tonto (Depp), meritevole di averlo salvato quando era in punto di morte. Ristabilitosi, l’uomo decide di indossare una maschera per aiutare i più deboli e vendicare i suoi compagni, andando in giro con lo pseudonimo di “Ranger solitario” e avvalendosi dell’aiuto del fedele Tonto.

Sarà proprio il nativo americano a fare da narratore e a raccontare la storia mai svelata che ha trasformato Reid da semplice uomo di legge a una leggenda della giustizia, accompagnando lo spettatore in un rocambolesco viaggio all’insegna dei colpi di scena e dello humor al vetriolo di cui oramai ogni personaggio di Depp viene investito insieme alle immancabili smorfie. Nato da uno show radiofonico degli anni ’30 trasposto poi in uno show televisivo live action di successo negli anni ’50, la storia del Ranger Solitario è stata già rimaneggiata più volte con scarsi risultati: nel ’81 con La leggenda del ranger soiltario come film per il grande schermo e nel 2003 con un pilot per il network CW bocciato sul nascere. Questa volta, decisa a centrare il bersaglio, la Disney ha sparato in alto stanziando un budget che ha superato i 250 milioni di dollari, motivo per cui il progetto, almeno in fase iniziale, venne bloccato. Complice poi la crescente attenzione per “il nuovo progetto di Depp” e convinti di poter ricreare il fenomeno dei Pirati, si è accesa poi in seguito la luce verde per l’indiano d’America.

Se da una parte è stata riscontrata nel pubblico gioia e giubilo per la realizzazione del film, critica e cinefili di tutto il mondo cominciano a chiedersi se l’ennesima maschera indossata da Depp non cominci ad avere qualche crepa. Dubbio quanto mai legittimo per una star ascesa all’Olimpo dei migliori per le sue abilità camaleontiche (da Edward mani di forbice a Chocolat, passando per Buon compleanno Mr. Grape, Dead Man e Blow) portate all’estremo con l’interpretazione di Jack Sparrow, pirata ubriacone il cui cinismo, le nevrosi e i piccoli tic lo hanno trasformato nel cavallo di battaglia dell’attore. Da allora infatti è stato un susseguirsi di maschere: Willy Wonka; Sweeney Todd; Parnassus (sebbene in maniera limitata); Alice in Wonderland fino al più recente Dark Shadows e di progetti in cui la maschera del burlone, del cinico, della faccetta che accompagna un’ironia dal retrogusto amaro veniva tolta che non hanno premiato l’attore, come l’ultimissimo The Rum Diary o The Tourist.

La speranza è quella che la carriera di Depp non si sia incagliata in una ricerca forsennata della macchietta viste le grandi interpretazioni di cui l’attore è capace e le immense doti di reinvenzione e reinterpretazione di se stesso lo hanno contraddistinto negli anni.

Curiosità

Johnny Depp ha svelato che il look del suo personaggio in The Lone Ranger è ispirato a un dipinto dell’artista Kirby Sattler che si intitola “I Am Crow”. Sattler ha ceduto i diritti sull’immagine del dipinto ai produttori del film, in modo che Depp potesse essere libero di prenderne spunto per creare il look di Tonto.

 
 

The Lone Ranger: trailer Italiano del film con Johnny Depp

Guarda il il nuovo, spettacolare trailer italiano del film The Lone Ranger che vede protagonisti l’accoppiata Armie Hammer e Johnny Depp, diretti dal regista Gore Verbinski. 

In The Lone RangerJohnny Depp interpreta il guerriero indiano Tonto, fedele amico del protagonista il cui ruolo è stato affidato ad Armie Hammer. Depp e Hammer saranno affiancati da un cast di stelle internazionali tra cui Tom Wilkinson, nominato due volte dall’Academy Award per “Michael Clayton” e per “In the Bedroom”, vincitore di un Emmy e di un Golden Globe; William Fichtner, il vincitore di un Emmy, Barry Pepper; James Badge Dale; Ruth Wilson, star televisiva in “Jane Eyre” e “Luther”; Helena Bonham Carter, due nomination all’Oscar e sei nomination ai Golden Globe (“Il discorso del re” “Alice in Wonderland”). L’uscita del film è prevista per il 31 maggio 2013.

The Lone Ranger è un emozionante film d’avventura intriso di azione e humor, in cui il famoso eroe mascherato torna a rivivere attraverso nuovi occhi. Il guerriero indiano Tonto (Johnny Depp) racconta la storia di John Reid (Armie Hammer), uomo di legge che divenne leggenda, trascinando il pubblico in un’avventura fatta di imprese epiche e rocambolesche, vissute dai due eroi impegnati nella lotta all’avidità e alla corruzione.

The Lone Ranger è scritto da Ted Elliott e Terry Rossio (“Pirati dei Caraibi”), Eric Aronson e Justin Haythe. Mike Stenson, Chad Oman, Ted Elliott, Terry Rossio, Eric Ellenbogen ed Eric McLeod sono i produttori esecutivi della pellicola.

 
 

The Lone Ranger: recensione del film con Johnny Depp

The Lone Ranger

Ritorno in grande stile per il trio Bruckheimer, Depp e Verbinski, che dopo i fasti di Pirati dei caraibi si cimentano in questo nuovo atteso adattamento di The Lone Ranger, classico della tradizione narrativa western americana.

In The Lone Ranger John Reid è un uomo di legge che deve la vita alle cure del nativo americano Tonto, meritevole di averlo salvato quando era in punto di morte. Ristabilitosi, l’uomo decide di indossare una maschera per aiutare i più deboli e vendicare i suoi compagni, andando in giro con lo pseudonimo di “Ranger solitario” ed avvalendosi dell’aiuto del fedele Tonto.

The Lone Ranger è un ottimo contenitore di buon cinema d’intrattenimento, con ritmo incalzante ed una malinconica strizzata d’occhio al leggendario genere western. Quello che maggiormente colpisce del film è la capacita di mantenere un discreto equilibrio tra i generi; in questo senso il regista Gore Verbinski riesce a tessere una tela intrisa di comicità, avventura e a tratti epicità, condensata tutta sugli splendidi scenari western che in questo film ritornano i veri protagonisti, impreziosendo il film a più riprese.

Azzeccata la scelta degli attori partendo dai protagonisti, su tutti il cattivo interpretato da William Fichtner che si dimostra essere un incredibile caratterista. Strano a dirsi ma anche Johnny Depp questa volta riesce ad essere incisivo in una maschera, quella di Tonto, creata ad hoc da lui, e il risultato è decisamente molto migliore di quanto visto negli ultimi anni, dove l’attore di grande talento tendeva più che altro a scomparire dietro le sue maschere. Accanto a lui anche Armie Hammer, straordinario interprete di The Social Network e già visto, anche in vesti comiche, in Biancaneve, accanto a Julia Roberts e Lily Collins.

The lone RangerThe Lone Ranger però non è esente da difetti. La pecca più grande è senza dubbio la lunghezza che dilata enormemente la storia, appesantendola e rendendola eccessivamente prolissa, tanto da minare anche l’efficacia di alcune gag divertenti. Un minutaggio meno esasperato ed un finale più concitato avrebbero certamente reso la vita più facile allo spettatore che però rimane comunque divertito dalla spettacolarità del film che in alcuni frangenti supera anche volutamente il limite del credibile.

The Lone Ranger è un film per uno spettatore che riesca anche a coniugare una buona dose di pazienza alla voglia di andare al cinema per puro divertimento.

 
 

The Lone Ranger: prima clip del film con Johnny Depp

The Lone Ranger

Ecco la prima clip ufficiale di The Lone Ranger, film che vede di nuovo la collaborazione di Gore Verbinski e  Johnny Depp. In pieno stile western, nello spot l’azione regna sovrana nelle vesti di un inseguimento su un treno. Ecco la clip:

In The Lone RangerJohnny Depp interpreta il guerriero indiano Tonto, fedele amico del protagonista il cui ruolo è stato affidato ad Armie Hammer. Depp e Hammer saranno affiancati da un cast di stelle internazionali tra cui Tom Wilkinson, nominato due volte dall’Academy Award per “Michael Clayton” e per “In the Bedroom”, vincitore di un Emmy e di un Golden Globe; William Fichtner, il vincitore di un Emmy, Barry Pepper; James Badge Dale; Ruth Wilson, star televisiva in “Jane Eyre” e “Luther”; Helena Bonham Carter, due nomination all’Oscar e sei nomination ai Golden Globe (“Il discorso del re” “Alice in Wonderland”). L’uscita del film è prevista per il 31 maggio 2013.

The Lone Ranger è un emozionante film d’avventura intriso di azione e humor, in cui il famoso eroe mascherato torna a rivivere attraverso nuovi occhi. Il guerriero indiano Tonto (Johnny Depp) racconta la storia di John Reid (Armie Hammer), uomo di legge che divenne leggenda, trascinando il pubblico in un’avventura fatta di imprese epiche e rocambolesche, vissute dai due eroi impegnati nella lotta all’avidità e alla corruzione.

The Lone Ranger è scritto da Ted Elliott e Terry Rossio (“Pirati dei Caraibi”), Eric Aronson e Justin Haythe. Mike Stenson, Chad Oman, Ted Elliott, Terry Rossio, Eric Ellenbogen ed Eric McLeod sono i produttori esecutivi della pellicola.

 

 
 

The Lone Ranger: nuova foto di Johnny Depp!

E’ stata pubblicata da Badss Digest una nuova immagine di Johnny Depp sul set di The Lone Ranger, il nuovo film di Gore Verbinsky. Lo scatto ritrae Depp durante una pausa in compagnia di una fan. The Lone Ranger è tratto da una serie dallo stesso titolo molto in voga negli anni 50′.

In The Lone RangerJohnny Depp interpreta il guerriero indiano Tonto, fedele amico del protagonista il cui ruolo è stato affidato ad Armie Hammer. Depp e Hammer saranno affiancati da un cast di stelle internazionali tra cui Tom Wilkinson, nominato due volte dall’Academy Award per “Michael Clayton” e per “In the Bedroom”, vincitore di un Emmy e di un Golden Globe; William Fichtner, il vincitore di un Emmy, Barry Pepper; James Badge Dale; Ruth Wilson, star televisiva in “Jane Eyre” e “Luther”; Helena Bonham Carter, due nomination all’Oscar e sei nomination ai Golden Globe (“Il discorso del re” “Alice in Wonderland”). L’uscita del film è prevista per il 31 maggio 2013.

The Lone Ranger è un emozionante film d’avventura intriso di azione e humor, in cui il famoso eroe mascherato torna a rivivere attraverso nuovi occhi. Il guerriero indiano Tonto (Johnny Depp) racconta la storia di John Reid (Armie Hammer), uomo di legge che divenne leggenda, trascinando il pubblico in un’avventura fatta di imprese epiche e rocambolesche, vissute dai due eroi impegnati nella lotta all’avidità e alla corruzione.

The Lone Ranger è scritto da Ted Elliott e Terry Rossio (“Pirati dei Caraibi”), Eric Aronson e Justin Haythe. Mike Stenson, Chad Oman, Ted Elliott, Terry Rossio, Eric Ellenbogen ed Eric McLeod sono i produttori esecutivi della pellicola.

 
 

The Lone Ranger: la colonna sonora di Hans Zimmer

The Lone Ranger

Mercoledì 3 luglio approda in sala The Lone Ranger, atteso film targato Disney con Armie Hammer, Helena Bonham Carter, Johnny Depp e Tom Wilkinson. Un titolo molto atteso che riporta alla ribalta il personaggio del ranger John Reid, nato come eroe radiofonico negli anni ’30, poi protagonista di fumetti, serie televisive e lungometraggi. Dietro a The Lone Ranger c’è l’oliata macchina della saga Pirati dei Caraibi: il regista Gore Verbinski, il produttore Jerry Bruckheimer, gli sceneggiatori Justin Haythe, Ted Elliott e Terry Rossio.  E piratesco  è anche il compositore della colonna sonora originale, il tedesco Hans Zimmer. Quattordici le canzoni scelte per accompagnare le avventure del Ranger e contrappuntare il lavoro di Zimmer. Meritano una rapida panoramica.

Al numero uno troviamo “Holy Water”, nuovo brano del californiano Ben Kweller, che nei prossimi mesi debutterà come attore in Rudderless, la prima volta dietro la macchina da presa per William H. Macy. Canzone polverosissima, chitarra sbrindellata, sound intriso di un “sentimento westernato” che farà appropriata compagnia a Tonto e al Ranger.

Seconda track è “Devil’s Train”, un vecchio brano del countryman Roy Acuff ripreso da dalla band folk rock Grace Potter and the Nocturnals con la precisa intenzione di sfornare un pezzo che catturasse lo spirito di The Lone Ranger. Bersaglio centrato, una rivisitazione godibile, registrata – come ha spiegato la Potter – senza “trucchi da studio”, ma colta in presa diretta durante uno show.

Tra le canzoni trova spazio anche il tradizionale irlandese-americano “Poor Paddy on the Railway”. Shane MacGowan l’ha interpretata con la sua storia band, i Pogues, con i più recenti Popes e, per il film di Verbinsky, l’ha cantata accompagnato da un chitarrista d’eccezione: Johnny Depp, amico di vecchia data.

Numero 4: “So Long Go” di Pete Molinari. In linea con lo stile del talentuoso cantautore folk blues britannico, si avverte il sentore di tempi lontani, pre rock’n’roll. Un lamento che guarda sinceramente al passato, senza invecchiarsi con sforzi posticci.

Un inossidabile cuore tradizionale, il lavoro degli archetti, una voce incantevole fanno volare la quinta track, “Central and Union” di Sara Watkins. Niente male anche il sesto pezzo, “The American Dream”. Una ballata da gustare a pieni polmoni, che fa pensare ai Pearl Jam maturi, al Vedder solista.

Tanta gioventù, fin qui, ma nella tracklist spunta qualche grande vecchio della musica; c’è (track n.7) Dave Alvin, che regala al ranger solitario una preziosa versione di Lonesome Whistle, di Hank Williams. E c’è quel rettile di Iggy Pop che si cimenta, pienamente a suo agio, con la ballata americana “Sweet Betsy from Pike” (n.8).

Segue “Rattling Bone” di Iron & Wine, al secolo Samuel Beam. Molto di più di un brano folk rock composto a dovere. Una canzone ipnotica, arrangiata con cura,  pronta a regalare raffinate sfumature alla colonna visiva.

Ondeggia languida e fischietta, al numero 10 della lista, “Cowboy Song” degli australiani Rubens. Potente la performance della signora country Lucinda Williams, che spunta al n.11 con “Everything but the Truth”. Un brano avvolgente ed elettrico, che sbalza dalla sella del puledro al rodeo.

Passaggio ska-reggae con la track 12: “The Truth Lives On” di The Aggrolites, band losangelina formatasi nei primi anni 2000. Segue “Butch’s Ballad” dei bravi Gomez, forse per troppo tempo considerati una band apri-concerti: anche la bella ballata forgiata per The Lone Ranger nel conferma la qualità, la versatilità mai sconfinante in eclettismo narciso. Chiude la lista “Saddle the Wind” di John Grant, che dopo il passato con The Czars sta riscuotendo meritato successo come solista.

Quattordici canzoni di tutto rispetto per un film atteso e costoso. Appuntamento in sala per ascoltarle in compagnia di Tonto e del Ranger Solitario.

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In The Lone RangerJohnny Depp interpreta il guerriero indiano Tonto, fedele amico del protagonista il cui ruolo è stato affidato ad Armie Hammer. Depp e Hammer saranno affiancati da un cast di stelle internazionali tra cui Tom Wilkinson, nominato due volte dall’Academy Award per “Michael Clayton” e per “In the Bedroom”, vincitore di un Emmy e di un Golden Globe; William Fichtner, il vincitore di un Emmy, Barry Pepper; James Badge Dale; Ruth Wilson, star televisiva in “Jane Eyre” e “Luther”; Helena Bonham Carter, due nomination all’Oscar e sei nomination ai Golden Globe (“Il discorso del re” “Alice in Wonderland”). L’uscita del film è prevista per il 31 maggio 2013.

The Lone Ranger è un emozionante film d’avventura intriso di azione e humor, in cui il famoso eroe mascherato torna a rivivere attraverso nuovi occhi. Il guerriero indiano Tonto (Johnny Depp) racconta la storia di John Reid (Armie Hammer), uomo di legge che divenne leggenda, trascinando il pubblico in un’avventura fatta di imprese epiche e rocambolesche, vissute dai due eroi impegnati nella lotta all’avidità e alla corruzione.

The Lone Ranger è scritto da Ted Elliott e Terry Rossio (“Pirati dei Caraibi”), Eric Aronson e Justin Haythe. Mike Stenson, Chad Oman, Ted Elliott, Terry Rossio, Eric Ellenbogen ed Eric McLeod sono i produttori esecutivi della pellicola.

 
 

The Lone Ranger: iniziate le riprese del film

The Lone Ranger

New Mexico, Arizona, Utah e Colorado: sono queste le location scelte per le riprese del film epico avventuroso The Lone Ranger, una produzione firmata dalla Disney e dalla Jerry Bruckheimer Films. Il film riunisce gli artefici dei primi tre capitoli della saga di successo “Pirati dei Caraibi” – il produttore Jerry Bruckheimer, il regista Gore Verbinski e Johnny Depp, inimitabile interprete nel ruolo di Jack Sparrow, per cui si è guadagnato una nomination agli Oscar, e che ha prestato la voce al camaleonte protagonista del film premio Oscar “Rango“, dello stesso Verbinski.

In The Lone Ranger Depp interpreta il guerriero indiano Tonto, fedele amico del protagonista il cui ruolo è stato affidato ad Armie Hammer (“The Social Network,” “J. Edgar”). Depp e Hammer saranno affiancati da un cast di stelle internazionali tra cui Tom Wilkinson, nominato due volte dall’Academy Award per “Michael Clayton” e per “In the Bedroom”, vincitore di un Emmy (“John Adams”) e di un Golden Globe; William Fichtner (che ricordiamo nelle produzioni di Jerry Bruckheimer “Armageddon,” “Pearl Harbor” e “Black Hawk Down”); il vincitore di un Emmy, Barry Pepper (“The Kennedys” per la TV, “Il Grinta” e “Salvate il Soldato Ryan” al cinema); James Badge Dale (“The Grey” al cinema, per la TV “The Pacific” e “Rubicon”); Ruth Wilson, star televisiva in “Jane Eyre” e “Luther”; Helena Bonham Carter, due nomination all’Oscar e sei nomination ai Golden Globe (“Il discorso del re” “Alice in Wonderland”). L’uscita del film è prevista per il 31 maggio 2013.

The Lone Ranger è un emozionante film d’avventura intriso di azione e humor, in cui il famoso eroe mascherato torna a rivivere attraverso nuovi occhi. Il guerriero indiano Tonto (Johnny Depp) racconta la storia di John Reid (Armie Hammer), uomo di legge che divenne leggenda, trascinando il pubblico in un’avventura fatta di imprese epiche e rocambolesche, vissute dai due eroi impegnati nella lotta all’avidità e alla corruzione.

The Lone Ranger è scritto da Ted Elliott e Terry Rossio (“Pirati dei Caraibi”), Eric Aronson e Justin Haythe. Mike Stenson, Chad Oman, Ted Elliott, Terry Rossio, Eric Ellenbogen ed Eric McLeod sono i produttori esecutivi della pellicola.

Jerry Bruckheimer e Gore Verbinski sono affiancati da veri e propri artisti del dietro le quinte: il direttore della fotografia Bojan Bazelli (“The Ring” di Verbinski, “Mr. e Mrs. Smith”); Mark “Crash” McCreery, consulente d’immagine per “Rango”); la costumista Penny Rose (la saga “Pirati dei Caraibi”); il montatore James Haygood (“Panic Room”, “Fight Club”); Tim Alexander, supervisore effetti visivi (“Rango”, tre film della serie “Harry Potter”); il supervisore agli effetti speciali e premio Oscar John Frazier, dieci nomination all’attivo e diverse collaborazioni con Jerry Bruckheimer, tra cui “Armageddon”, “Pearl Harbor” e, insieme a Verbinski, “Pirati dei Caraibi: ai confini del mondo”; il coordinatore stuntmen Tommy Harper (“Iron Man”, “Iron Man 2”).

 
 

The Lone Ranger: il primo teaser

The Lone Ranger

Ecco il primo teaser trailer di The Lone Ranger in una prima versione bootleg. Nel video vediamo il protagonista assoluto l’indiano Johnny Depp nella produzione Disney diretta da   Gore Verbinski, che già con Rango (premio Oscar) ci aveva fatto vedere la sua idea di western.

Nel video si vedono anche Armie Hammer (The Social Network, Biancaneve) nei panni del Ranger Solitario e Helena Bonham Carter, spesso compagna di set del buon Johnny. Ecco il video:

 

In The Lone RangerJohnny Depp interpreta il guerriero indiano Tonto, fedele amico del protagonista il cui ruolo è stato affidato ad Armie Hammer. Depp e Hammer saranno affiancati da un cast di stelle internazionali tra cui Tom Wilkinson, nominato due volte dall’Academy Award per “Michael Clayton” e per “In the Bedroom”, vincitore di un Emmy e di un Golden Globe; William Fichtner, il vincitore di un Emmy, Barry Pepper; James Badge Dale; Ruth Wilson, star televisiva in “Jane Eyre” e “Luther”; Helena Bonham Carter, due nomination all’Oscar e sei nomination ai Golden Globe (“Il discorso del re” “Alice in Wonderland”). L’uscita del film è prevista per il 31 maggio 2013.

The Lone Ranger è un emozionante film d’avventura intriso di azione e humor, in cui il famoso eroe mascherato torna a rivivere attraverso nuovi occhi. Il guerriero indiano Tonto (Johnny Depp) racconta la storia di John Reid (Armie Hammer), uomo di legge che divenne leggenda, trascinando il pubblico in un’avventura fatta di imprese epiche e rocambolesche, vissute dai due eroi impegnati nella lotta all’avidità e alla corruzione.

The Lone Ranger è scritto da Ted Elliott e Terry Rossio (“Pirati dei Caraibi”), Eric Aronson e Justin Haythe. Mike Stenson, Chad Oman, Ted Elliott, Terry Rossio, Eric Ellenbogen ed Eric McLeod sono i produttori esecutivi della pellicola.

 
 

The Lone Ranger: foto del villaggio costruito per Johnny Depp e soci!

The Lone Ranger

Sono state diffuse nuove foto del set di The Lone Ranger che, con un “volo panoramico”, presentano il villaggio edificato per Gore Verbinsky nel deserto del New Mexico. Niente primi piani del Ranger e di Tonto, quindi, ma un interessante sguardo su un mondo abilmente ricostruito. Curioso il mix tra scenografie western, attrezzature e imponenti camion. The Lone Ranger, con Arnie Hammer, Johnny Depp, Helena Bonham Carter, Tom Wilkinson, William Fichtner e Barry Pepper, uscirà negli USA il 31 maggio 2013. Ecco le foto!

In The Lone RangerJohnny Depp interpreta il guerriero indiano Tonto, fedele amico del protagonista il cui ruolo è stato affidato ad Armie Hammer. Depp e Hammer saranno affiancati da un cast di stelle internazionali tra cui Tom Wilkinson, nominato due volte dall’Academy Award per “Michael Clayton” e per “In the Bedroom”, vincitore di un Emmy e di un Golden Globe; William Fichtner, il vincitore di un Emmy, Barry Pepper; James Badge Dale; Ruth Wilson, star televisiva in “Jane Eyre” e “Luther”; Helena Bonham Carter, due nomination all’Oscar e sei nomination ai Golden Globe (“Il discorso del re” “Alice in Wonderland”). L’uscita del film è prevista per il 31 maggio 2013.

The Lone Ranger è un emozionante film d’avventura intriso di azione e humor, in cui il famoso eroe mascherato torna a rivivere attraverso nuovi occhi. Il guerriero indiano Tonto (Johnny Depp) racconta la storia di John Reid (Armie Hammer), uomo di legge che divenne leggenda, trascinando il pubblico in un’avventura fatta di imprese epiche e rocambolesche, vissute dai due eroi impegnati nella lotta all’avidità e alla corruzione.

The Lone Ranger è scritto da Ted Elliott e Terry Rossio (“Pirati dei Caraibi”), Eric Aronson e Justin Haythe. Mike Stenson, Chad Oman, Ted Elliott, Terry Rossio, Eric Ellenbogen ed Eric McLeod sono i produttori esecutivi della pellicola.

Fonte: Daily Mail

 
 

The Lone Ranger: dietro le quinte con Jerry Bruckheimer

The Lone Ranger

Jerry Bruckheimer, leggendario produttore ci accompagna in un primo dietro le quinte dell’atteso The Lone Ranger, il film che vede protagonisti Johnny Depp Armie Hammer, diretti dal regista Gore Verbinski.

In The Lone RangerJohnny Depp interpreta il guerriero indiano Tonto, fedele amico del protagonista il cui ruolo è stato affidato ad Armie Hammer. Depp e Hammer saranno affiancati da un cast di stelle internazionali tra cui Tom Wilkinson, nominato due volte dall’Academy Award per “Michael Clayton” e per “In the Bedroom”, vincitore di un Emmy e di un Golden Globe; William Fichtner, il vincitore di un Emmy, Barry Pepper; James Badge Dale; Ruth Wilson, star televisiva in “Jane Eyre” e “Luther”; Helena Bonham Carter, due nomination all’Oscar e sei nomination ai Golden Globe (“Il discorso del re” “Alice in Wonderland”). L’uscita del film è prevista per il 31 maggio 2013.

The Lone Ranger è un emozionante film d’avventura intriso di azione e humor, in cui il famoso eroe mascherato torna a rivivere attraverso nuovi occhi. Il guerriero indiano Tonto (Johnny Depp) racconta la storia di John Reid (Armie Hammer), uomo di legge che divenne leggenda, trascinando il pubblico in un’avventura fatta di imprese epiche e rocambolesche, vissute dai due eroi impegnati nella lotta all’avidità e alla corruzione.

The Lone Ranger è scritto da Ted Elliott e Terry Rossio (“Pirati dei Caraibi”), Eric Aronson e Justin Haythe. Mike Stenson, Chad Oman, Ted Elliott, Terry Rossio, Eric Ellenbogen ed Eric McLeod sono i produttori esecutivi della pellicola.

 
 

The Lone Ranger terza clip del film con Johnny Depp

The Lone Ranger

Ecco la terza clip ufficiale di The Lone Ranger , film che vede di nuovo la collaborazione di Gore Verbinski e  Johnny Depp. In pieno stile western, i protagonisti del film sono in difficoltà nella clip che si intitola “Siamo al Capolinea”.

Ecco la clip:

In The Lone RangerJohnny Depp interpreta il guerriero indiano Tonto, fedele amico del protagonista il cui ruolo è stato affidato ad Armie Hammer. Depp e Hammer saranno affiancati da un cast di stelle internazionali tra cui Tom Wilkinson, nominato due volte dall’Academy Award per “Michael Clayton” e per “In the Bedroom”, vincitore di un Emmy e di un Golden Globe; William Fichtner, il vincitore di un Emmy, Barry Pepper; James Badge Dale; Ruth Wilson, star televisiva in “Jane Eyre” e “Luther”; Helena Bonham Carter, due nomination all’Oscar e sei nomination ai Golden Globe (“Il discorso del re” “Alice in Wonderland”). L’uscita del film è prevista per il 31 maggio 2013.

The Lone Ranger è un emozionante film d’avventura intriso di azione e humor, in cui il famoso eroe mascherato torna a rivivere attraverso nuovi occhi. Il guerriero indiano Tonto (Johnny Depp) racconta la storia di John Reid (Armie Hammer), uomo di legge che divenne leggenda, trascinando il pubblico in un’avventura fatta di imprese epiche e rocambolesche, vissute dai due eroi impegnati nella lotta all’avidità e alla corruzione.

The Lone Ranger è scritto da Ted Elliott e Terry Rossio (“Pirati dei Caraibi”), Eric Aronson e Justin Haythe. Mike Stenson, Chad Oman, Ted Elliott, Terry Rossio, Eric Ellenbogen ed Eric McLeod sono i produttori esecutivi della pellicola.

 
 

The Lone Ranger featurette La furia della natura

The Lone Ranger

Ecco una featurette di The Lone Ranger, l’atteso film in uscita al cinema il prossimo 3 luglio in cui Johnny Depp torna ad essere diretto da Gore Verbinski in una che si presenta come l’ennesima maschera dell’attore trasformista. Con lui nel film anche la collega di tanti film Helena Bonham Carter e il protagonista Armie Hammer.

Nella featurette intitolata La furia della natura possiamo vedere quanto il set del film sia stato funestato da un tempo a dir poco inclemente.

 

In The Lone RangerJohnny Depp interpreta il guerriero indiano Tonto, fedele amico del protagonista il cui ruolo è stato affidato ad Armie Hammer. Depp e Hammer saranno affiancati da un cast di stelle internazionali tra cui Tom Wilkinson, nominato due volte dall’Academy Award per “Michael Clayton” e per “In the Bedroom”, vincitore di un Emmy e di un Golden Globe; William Fichtner, il vincitore di un Emmy, Barry Pepper; James Badge Dale; Ruth Wilson, star televisiva in “Jane Eyre” e “Luther”; Helena Bonham Carter, due nomination all’Oscar e sei nomination ai Golden Globe (“Il discorso del re” “Alice in Wonderland”). L’uscita del film è prevista per il 31 maggio 2013.

The Lone Ranger è un emozionante film d’avventura intriso di azione e humor, in cui il famoso eroe mascherato torna a rivivere attraverso nuovi occhi. Il guerriero indiano Tonto (Johnny Depp) racconta la storia di John Reid (Armie Hammer), uomo di legge che divenne leggenda, trascinando il pubblico in un’avventura fatta di imprese epiche e rocambolesche, vissute dai due eroi impegnati nella lotta all’avidità e alla corruzione.

The Lone Ranger è scritto da Ted Elliott e Terry Rossio (“Pirati dei Caraibi”), Eric Aronson e Justin Haythe. Mike Stenson, Chad Oman, Ted Elliott, Terry Rossio, Eric Ellenbogen ed Eric McLeod sono i produttori esecutivi della pellicola.

 
 

The Lone Ranger di Johnny Depp, Verbinski e Bruckheimer ha il via libera!

Johnny Depp
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

La Walt Disney Pictures ha dato il via libera a The Lone Ranger, adattamento della celebre serie tv western. Il progetto che vede coinvolto ancora una volta  Gore VerbinskiJohnny Depp e il produttore JerryBruckheimer. Il film era stato bloccato alcune settimane fa per motivi di budget. Secondo Deadline: “il processo di rimodellazione del budget ha comportato anche nuove trattative per i loro contratti di tutti e tagli alla durata delle riprese e ai costi di produzione”.

L’inizio delle riprese è fissato per le prime settimane di gennaio 2012. A questo punto l’uscita prevista per Dicembre del 2012 potrebbe slittare.  Nel cast rimangono coinvolti, anche Armie Hammer, Ruth Wilson, Helena Bonham Carter, Dwight Yoakam, Barry Pepper e Tom Wilkinson.

 
 

The Lone Ranger : il trailer finale del film con Depp

Ecco lo scoppiettante ultimo trailer di The Lone Ranger, che vedrà confrontarsi Johnny Depp, alle prese con l’ennesimo travestimento, contro Armie Hammer.

In The Lone RangerJohnny Depp interpreta il guerriero indiano Tonto, fedele amico del protagonista il cui ruolo è stato affidato ad Armie Hammer. Depp e Hammer saranno affiancati da un cast di stelle internazionali tra cui Tom Wilkinson, nominato due volte dall’Academy Award per “Michael Clayton” e per “In the Bedroom”, vincitore di un Emmy e di un Golden Globe; William Fichtner, il vincitore di un Emmy, Barry Pepper; James Badge Dale; Ruth Wilson, star televisiva in “Jane Eyre” e “Luther”; Helena Bonham Carter, due nomination all’Oscar e sei nomination ai Golden Globe (“Il discorso del re” “Alice in Wonderland”). L’uscita del film è prevista per il 31 maggio 2013.

The Lone Ranger è un emozionante film d’avventura intriso di azione e humor, in cui il famoso eroe mascherato torna a rivivere attraverso nuovi occhi. Il guerriero indiano Tonto (Johnny Depp) racconta la storia di John Reid (Armie Hammer), uomo di legge che divenne leggenda, trascinando il pubblico in un’avventura fatta di imprese epiche e rocambolesche, vissute dai due eroi impegnati nella lotta all’avidità e alla corruzione.

The Lone Ranger è scritto da Ted Elliott e Terry Rossio (“Pirati dei Caraibi”), Eric Aronson e Justin Haythe. Mike Stenson, Chad Oman, Ted Elliott, Terry Rossio, Eric Ellenbogen ed Eric McLeod sono i produttori esecutivi della pellicola.

 
 

The Loft: trailer del film con James Marsden e Karl Urban

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Il nuovo trailer di The Loft è stato pubblicato online. Il thriller sarà diretto da Erik Van Looy ed avrà tra i protagonisti James Marsden e Karl Urban. Ecco il trailer:

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The Loft narrà le vicende di cinque amici sposati, in gran segreto dalle loro mogli, che condividono un piccolo appartamento usato come alcova per gli incontri con le loro amanti o per gestire i loro affari in tranquillità. Quando nell’appartamento viene ritrovato il cadavere di una sconosciuta, i cinque si ritrovano sotto l’occhio del ciclone: con la polizia che sospetta che il killer sia uno di loro, tutti i legami di amicizia e di lealtà vengono messi a dura prova e i loro matrimoni cominciano a sbriciolarsi prima che salti fuori il nome del vero responsabile del delitto.

Fonte: Comingsoon.net

 
 

The Lodgers, recensione del film di Brian O’Malley

the lodgers

In uscita l’8 marzo, The Lodgers (letteralmente “Gli Inquilini”) è un horror indipendente di origine irlandese. Presentato al Toronto International Film Festival lo scorso settembre, è la prima sceneggiatura di David Turpin ed ha riscosso un discreto successo.

Si apre con un’inquietante ninna nanna, The Lodgers, che scopriamo poi non essere altro che la serie di regole che i due inquilini della casa devono tassativamente rispettare. “Mai andare a letto dopo mezzanotte; mai fare entrare estranei in casa; mai separarsi”La litania getta le basi per le numerose domande che lo spettatore si pone man mano che si dipana la storia. 

Due fratelli gemelli, Rachel (Charlotte Vega) e Edward (Bill Milner), sono ossessivamente legati alla magione di famiglia, un’enorme e decadente dimora di età vittoriana. Soli e isolati dal resto del mondo, subiscono ancora il trauma del suicidio dei propri genitori – affogati nel lago della tenuta – e degli avi prima di loro. L’acqua è un elemento ricorrente: foriera di morte, trasuda continuamente dalle pareti della villa, sfidando persino le leggi gravitazionali. La domanda è: riusciranno i due gemelli a sfuggire alla maledizione che sembra gravare sulla casa?

Il film inscena un’atmosfera gotica vecchio stile davvero eccezionale. Sarà forse merito della location? La troupe infatti ha girato gran parte degli esterni nella Loftus Hall, la casa più infestata di Irlanda, che è circondata da talmente tanti miti e leggende sovrannaturali da contribuire sicuramente all’aria lugubre del film.

Come in ogni gothic drama scricchiolii, porte che sbattono, apparizioni improvvise la fanno da padroni, per non parlare di un’ottima fotografia desaturata che colora le scene degli interni della casa con i toni del bianco e del grigio. 

Tuttavia per quanto visivamente impeccabile, The Lodgers dimostra le sue carenze a livello narrativo: la trama infatti è piuttosto debole. Nonostante non si pretenda mai troppa credibilità da un racconto horror-gotico, la storia di due gemelli sotto la morsa pressante di una maledizione (che arrivati verso il finale si scoprirà essere molto poco originale) non è chiara. 

Le vicende scorrono lente e disarticolate, anche quando vengono immessi i personaggi secondari nel tentativo di dare un nuovo imput al mistero.

Nei panni dei comprimari due vecchie conoscenze per chi segue Il Trono di Spade: David Bradley ed Eugene Simon (rispettivamente Walder Frey e Lancel Lannister), che però non aiutano a risollevare un plot piuttosto piatto e prevedibile. 

È da apprezzare comunque il tentativo del cinema indipendente irlandese di risalire la china, portandosi all’attenzione del pubblico grazie alle sue opere originali (un anno prima di The Lodgers, dall’Irlanda proveniva quel piccolo capolavoro che è Sing Street).

 
 

The Lodge: trailer del film con Jaeden Lieberher

Eagle Pictures ha diffuso il trailer ufficiale di The Lodge di Severin Fiala e Veronika Franz, in arrivo nei cinema italiani dal 16 gennaio 2020 distribuito da Eagle Pictures.

Già autori dell’acclamato “Goodnight Mommy”, i registi austriaci Veronika Franz e Severin Fiala firmano un nuovo thriller inquietante con un finale straordinario e inaspettato.

Al centro della vicenda i piccoli Aidan e Mia (rispettivamente Jaeden Martell e Lia McHugh), fratello e sorella che, a seguito della scomparsa della madre, vivono insieme al padre Richard (Richard Armitage) e alla sua nuova compagna Grace (Riley Keough). Mentre stanno trascorrendo le vacanze di Natale in uno chalet di montagna, un impegno improvviso riporta l’uomo in città, creando così l‘occasione per la ragazza di familiarizzare con i figli. Ma una volta rimasti soli, per i tre avrà inizio un angosciante incubo.

Nel cast il giovane attore Jaeden Lieberher, già protagonista nei panni di Bill Denbrough del primo capitolo di “IT” di Andy Muschietti, l’attrice Riley Keough, apparsa in “Hold the Dark “, “Under the Silver Lake” e “La casa di Jack”, e Richard Armitage, protagonista nella trilogia “Lo Hobbit” di Peter Jackson.  Il film è stato presentato in anteprima alla 37° edizione del Torino Film Festival nella sezione non competitiva After Hours dedicata al cinema di genere.

La trama di The Lodge

In The Lodge Richard, dopo il suicidio della moglie, decide di trascorrere le vacanze di Natale nel suo chalet di montagna con i due bambini e la nuova giovanissima compagna. Un impegno improvviso lo riporta in città per una notte, creando così l‘occasione per la ragazza di familiarizzare coi figli. Una volta soli un’oscura presenza si manifesta facendo riemergere nella ragazza i traumi di un doloroso passato. Richard si rende conto dell’incombente pericolo e tenta di tornare a casa ma potrebbe ormai essere troppo tardi…

 
 

The Lodge, recensione del film con Riley Keough

The Lodge

Dopo il successo di Goodnight Mommy, presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia alla sua 71° edizione, Severin Fiala e Veronika Franz tornano al cinema con The Lodge, che parte da un concept molto simile al loro film d’esordio, ma che ha esiti estremamente differenti.

Nell’opera prima dei registi austriaci una donna, a seguito di un incidente, rimane profondamente sfigurata e i suoi figli non riescono a riconoscere, sotto alle bende che le proteggono il volto, la madre che conoscevano. In questo film, invece, una giovane donna rimane da sola con i figli del nuovo fidanzato, che rifiutano la sua esistenza nella vita del padre e la colpevolizzano per il suicidio della madre. In una baita in montagna, isolati dal resto del mondo, i tre dovranno fare i conti con fantasmi del passato e segreti inconfessabili, mentre lo spettatore sarà di volta in volta tratto in inganno, senza capire da che parte sia la verità.

La trama di The Lodge

Il concept del film è decisamente vincente. La prima mezz’ora della storia imposta una serie di elementi molto intriganti, che sembrano appartenere al genere thriller che volge al sovrannaturale, dal trauma nella vita dei piccoli protagonisti (il suicidio della madre) al passato inquietante della loro aspirante matrigna che, da piccola, fu l’unica sopravvissuta di una strage dai risvolti misteriosi che vide vittima un’intera setta religiosa guidata dal padre della donna.

A questi elementi, che si collocano perfettamente nella tradizione del genere thriller, e che quasi arrivano a lambire l’horror, si infrangono però contro un problema di fondo, in The Lodge: la storia sembra girare su se stessa e moltissimi di questi elementi non trovano un vero e proprio riscontro nello sviluppo delle vicende, non trovano una giustificazione nel corso degli eventi. La casa delle bambole sembra premonire ed evocare ciò che accadrà, ma non assume mai un vero e proprio senso diegetico, limitandosi ad essere una specie di elemento premonitorio soltanto per lo spettatore.

Allo stesso modo, il passato traumatico della protagonista femminile finisce per essere solamente tratteggiato, un gancio per spingere i due bambini a prendere delle decisioni specifiche, nel film, che porteranno avanti la narrazione in maniera che confonde lo spettatore, ma forse non nella maniera partecipativa sperata. Ovvero lo spettatore si ritrova confuso dal racconto, ma non perché i registi riescono ad instillare in lui il dubbio sull’identità del “cattivo” nella storia, ma perché loro stessi sembrano confusi nella rappresentazione degli eventi.

Una bella regia non basta

Nonostante questo aspetto abbastanza importante, Severin Fiala e Veronika Franz si confermano maestri della messa in scena e della regia, riuscendo a sopperire alle mancanze della scrittura con uno stile davvero elegante, che mette in risalto le location incredibili e le performance, anch’esse degne di nota. Su tutti Riley Keough che riesce con grande bravura a tratteggiare il suo personaggio, nonostante una scrittura non troppo solida.

The Lodge utilizza al meglio il linguaggio del thriller ma distribuisce male gli elementi della sua storia, provocando un effetto di insoddisfazione laddove non tutti i nodi narrativi sembrano trovare una risoluzione o una spiegazione.

 
 

The Lobster: recensione del film con Colin Farrell

The Lobster

The Lobster: Interno giorno, un uomo insieme al suo cane entra in un albergo e si appresta ad effettuare il check-in. Tutto intorno c’è però un’aria strana, ovattata: è un luogo destinato a gente non accoppiata, non più sposata per scelta o per fatalità. Una volta entrato in possesso della propria camera singola con vista, ha i giorni contati per trovare – all’interno della struttura – un’anima gemella con cui avere un elemento fondamentale in comune (sia questo un difetto fisico, il carattere o un vizio). Al termine del periodo canonico, nel caso in cui non trovasse una compagna con cui stare verrebbe trasformato in un animale a sua scelta (il cane che sta con lui in effetti non è che il fratello…).

Siamo appena finiti, insieme al protagonista del film, in un luogo assurdo quanto surreale, la piccola parte di un mondo all’interno del quale il singolo è considerato un oggetto inutile, inerme, con un solo scopo preciso nella sua vita: trovare un compagno o una compagna e vivere la sua vita nel modo più standard possibile. Chi trasgredisce e vive in società senza i documenti di matrimonio, viene recluso secondo il protocollo che abbiamo descritto appena sopra. Quello di Yorgos Lanthimos è un viaggio all’interno della follia più disperata, nonostante l’estrema ironia del linguaggio e della messa in scena. Guardando il tutto dall’alto, sembra quasi di assistere a una nuova La Grande Abbuffata, laddove al contrario del ritrovo bulimico viene punita la solitudine e la relativa paura collegata. Certo con la grande differenza che nel film di Marco Ferreri era una punizione inflitta con consapevolezza, in The Lobster si è costretti da un famigerato governo difensore della famiglia. Poco importa poi se quest’ultima è forzata, finta o di facciata, l’importante è che esista e prenda le sembianze dell’ossessione.

The Lobster, il film

Un’ossessione che – esattamente come nel meccaninismo garroniano de Il Racconto dei Racconti – genera ovviamente conflitti irreversibili, quando portata all’eccesso. La scrittura è talmente esagerata che si parte ridendo con gusto dinanzi alle disgrazie dei personaggi, incastrati in siparietti ricchi di humor britannico, ma andando avanti con la visione ci si accorge di quanto sia tragico il vicolo cieco all’interno del quale ci si sta chiudendo, e anche la voglia di sorridere passa completamente. Dopo una prima parte più goliardica, si vola verso una seconda da guardare con le mani sugli occhi, poiché ogni speranza è lentamente strozzata alla radice.

The Lobster

Lo schianto finale di The Lobster è poi fragoroso, un inno all’amore – quello vero, adesso – silenzioso e sofferto che rende altissimo ogni piccolo gesto. Colin Farrell è clamoroso e anche fisicamente provato (sembra la nemesi tragica del panzuto Joaquin Phoenix in Irrational Man di Woody Allen), insieme a Rachel Weisz, John C. Reilly e una spietata Léa Seydoux comanda un Dream Team di assoluta qualità. Interpreti di una favola oscura pregna di umorismo nero che lancia frecciate al bigottismo, al controllo mediatico, al pensiero indotto, provando ad elevare la libertà arbitraria dell’individuo. Tutto senza trascurare l’aspetto visivo del film: il lavoro del direttore della fotografia Thimios Bakatakis è spettacolare e priva luoghi e persone di qualsivoglia colore saturo, così come gli eventi fanno con l’anima e la scelta.

 
 

The Lobster: la spiegazione del finale del film

Rachel Weisz e Colin Farrell in The Lobster
Rachel Weisz e Colin Farrell in The Lobster. Foto di Despina Spyrou

Il finale di The Lobster (qui la recensione) solleva una serie di domande sulla commedia romantica dark, tra cui se il personaggio di Colin Farrell, David, si sia pugnalato e accecato intenzionalmente o meno. Il film è la storia surreale di un uomo solitario di nome David che si unisce a un servizio di incontri che motiva le persone a trovare l’amore trasformando i single in animali. Dopo essere fuggito dalla struttura, David si unisce a un gruppo di ribelli che lotta contro la necessità di coppie romantiche, ma incontra e si innamora della donna interpretata da Rachel Weisz.

Il film di Yorgos Lanthimos culmina con David che fugge ancora una volta da una società oppressiva quando la sua amata viene accecata per essersi innamorata di lui. La scena finale vede lei e David in una tavola calda che lottano per trovare qualcosa in comune, solo che David si ritira in bagno con un coltello per accecarsi in modo che la coppia possa essere uguale. Il finale di The Lobster mostra però David che tenta di pugnalarsi agli occhi ma esita alcune volte prima che lo schermo diventi nero. È un finale ambiguo che non risponde mai se David porterà avanti il suo macabro intento.

La trama di The Lobster

Uscito nel 2015, The Lobster è stato il primo film in lingua inglese di Yorgos Lanthimos e ha ricevuto una nomination agli Oscar per la migliore sceneggiatura originale. Originale è la parola perfetta per descrivere The Lobster: è ambientato in una società distopica in cui essere single è contro la legge. Le persone che diventano single vengono inviate in un hotel popolato da altri single, dove hanno 45 giorni di tempo per trovare un partner sulla base di caratteristiche comuni, altrimenti vengono trasformate in un animale a loro scelta.

È questa la situazione in cui si trova il miope David (Colin Farrell), appena divorziato, che arriva all’hotel con il suo cane Bob al seguito (che un tempo era il suo fratello umano) e sceglie di essere trasformato in un’aragosta se non troverò l’“amore” nel tempo stabilito.

Questa strana distopia, ossessionata dalle relazioni, ha però un movimento di ribelli. Chiamato “I Solitari”, il gruppo vive nei boschi e proibisce severamente qualsiasi tipo di relazione romantica. David alla fine si unisce alla fazione dei ribelli dove incontra un’altra solitaria (Rachel Weisz). I due iniziano una relazione segreta e progettano di fuggire insieme, finché il leader dei Solitari (Léa Seydoux) acceca la Donna miope come punizione per il loro tradimento.

Léa Seydoux in The Lobster
Léa Seydoux in The Lobster. Foto di Despina Spyrou

La spiegazione del finale del film

The Lobster è talvolta considerato uno dei migliori film di Colin Farrell, e la star ha offerto la sua opinione sul finale in un’intervista a EW. Secondo lui ci sono tre opzioni: David si acceca da solo; se ne va senza dire nulla alla donna; oppure non si acceca ma dice alla donna che l’ha fatto. Il finale di The Lobster lascia agli spettatori la possibilità di decidere quale strada intraprendere per David e sottolinea l’impossibilità della scelta che deve affrontare.

David si acceca alla fine del film?

Nella prima parte di The Lobster, l’hotel abbina le persone in base alle loro caratteristiche superficiali. Poiché David è miope, viene incoraggiato ad accoppiarsi con donne miopi, in base alla teoria che avranno qualcosa in comune. Gli incentivi distorti del sistema si vedono quando John (Ben Whishaw) si danneggia il naso nel tentativo di essere accoppiato con una donna che soffre di epistassi.

Sebbene David riesca a fuggire dall’hotel, finisce comunque per seguire le loro idee, consapevolmente o meno. Finisce per cercare un’accoppiata con una donna miope, una caratteristica così importante da essere usata nella sceneggiatura al posto del suo nome. Quando il leader dei Loner di Léa Seydoux acceca la donna, David scopre di non avere molto in comune con lei e fatica a fare conversazione.

David ha dato molta importanza a questa relazione, rischiando la vita per sfuggire ai Solitari, e ora che è tornato in società, sembra probabile che finisca per tornare in albergo se lui e la donna prendono strade diverse. L’idea di accecarsi, che riecheggia il corteggiamento di John nei confronti della donna dal naso all’insù, riflette la sua disperazione per far funzionare la relazione e la fatale superficialità di pensare al romanticismo come a un semplice incontro di somiglianze, il che contribuisce a spiegare il finale del film dark romance.

John C. Reilly e Colin Farrell in The Lobster
John C. Reilly e Colin Farrell in The Lobster. Cortesia di Good Films.

Perché e come le persone single vengono trasformate in animali

L’assurda premessa di The Lobster, con l’idea che gli uomini senza amore vengano trasformati in animali, è un processo di cui nessuno sembra mettere in discussione il funzionamento. Nel realismo magico del film di Yorgos Lanthimos, questa trasformazione in animali rappresenta l’importanza che la società attribuisce all’accoppiamento romantico o all’amatonormatività. Le persone single da lungo tempo sono percepite come un’eccedenza o, in un certo senso, come meno umane di quelle che hanno una relazione, e quindi vengono letteralmente trasformate in animali.

L’esatto processo di trasformazione è lasciato però alquanto oscuro. Si ritiene che si tratti di un processo piuttosto macabro in cui la pelle degli esseri umani viene rimossa e i loro organi vitali trapiantati nell’animale in questione. Tuttavia, alcuni spettatori hanno ipotizzato che la trasformazione in un animale sia una scusa e che gli individui isolati vengano semplicemente uccisi e i loro organi prelevati. The Lobster mostra David che costringe la donna senza cuore di Angeliki Papoulia a entrare nella stanza di trasformazione, ma non c’è alcuna rappresentazione del destino potenzialmente macabro che la attende.

Il vero significato del finale di The Lobster

Il finale di The Lobster e il suo significato fanno parte della genialità del film nel suo complesso, poiché danno al pubblico molti spunti di riflessione. Alla fine, il film può essere visto come un commento sul romanticismo e sulle relazioni nel mondo moderno, soprattutto con l’aumento dell’uso dei social media nel mondo degli appuntamenti. Il modo in cui le persone cercano di scegliere i possibili partner sulla base dei profili delle app di incontri si riflette nei personaggi di The Lobster che si attaccano ad aspetti generici e superficiali dell’altro per convincersi che queste caratteristiche significhino che sono un buon partito.

Colin Farrell e Rachel Weisz in The Lobster
Colin Farrell e Rachel Weisz in The Lobster. Cortesia di Good Films.

Si tratta, ovviamente, di un’assurda esagerazione di questo concetto che si adatta perfettamente all’eccentrica visione del mondo di Yorgos Lanthimos. Il film potrebbe anche essere visto come un commento su come la società costringe le persone al romanticismo e punisce i single perché non stanno con qualcuno. Tuttavia, il film va più in profondità, poiché i solitari si dimostrano altrettanto inaccettabili nei confronti di chi vuole fare le proprie scelte in materia di vita sentimentale. Nel complesso, è un commento su come la società in generale sia invadente nella ricerca dell’amore.

Il film non critica però solo la società. Quando si parla del finale di The Lobster e della scelta che David fa, si dimostra come lui e la donna di cui si innamora non sono una coppia predestinata che è chiamata a stare insieme e che lotta contro tutte le convenzioni per farlo. Sono piuttosto due persone che hanno creduto a tutto ciò che è stato loro venduto sull’importanza del romanticismo e si sono convinte di essere una coppia ideale nonostante non abbiano nulla in comune.

Il fatto che la Donna non abbia un nome vero e proprio è indicativo. David è disposto a rischiare tutto per stare con lei, ma sa così poco di questa persona. Se alla fine David si accecherà, dunque, non si tratta di un’azione drastica compiuta per amore, ma di un’azione egocentrica compiuta per la paura di rimanere solo.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming

È possibile fruire di The Lobster grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 30 settembre alle ore 21:20 sul canale Cielo.

 
 

The Lobster: John C. Reilly si unisce a Colin Farrell e Rachel Weisz

Rachel Weisz

John C. Reilly si unisce al cast di The Lobster, esordio in lingua inglese per il regista candidato all’Oscar Yorgos Lanthimos (Kynodontas). Oltre a Reilly il cast comprendeva già Ben Whishaw, Lea Seydoux, Colin Farrell e Rachel Weisz.

Le riprese, che inizieranno il 24 marzo 2014, avranno luogo in Irlanda. Gli sceneggiatori, lo stesso Lanthimos e Efhtimis Filippou, suo collaboratore di lunga data, hanno scritto una storia d’amore sicuramente non convenzionale, ambientata in un futuro distopico. In questo futuro, trovare un partner è questione di vita o di morte. Con Reilly si uniscono al cast anche Michael Smiley (La Fine del Mondo), Ashely Jensen (Ugly Betty) e Jessica Barden (Hanna).

The Lobster è prodotto dalla Element Pictures e  dalla Limp and Scarlet Films; i produttori sono, oltre cheYorgos LanthimosLee MagidayEd Guiney e Ceci Dempsey, mentre il produttore esecutivo è Andrew Lowedella Element.

Fonte: THR

 
 

The Lobster: due clip dal film con Colin Farrell e Rachel Weisz

Ecco due clip da The Lobster, film con protagonisti Colin Farrell e Rachel Weisz e diretto da Yorgos Lanthimos, presentato a Cannes 2015 nella sezione Ufficiale del Concorso.

LEGGI LA RECENSIONE DEL FILM

Colin Farrell e Rachel Weisz sono i protagonisti del film, e nel cast sono presenti ancheJohn C. Reilly e Ben Whishaw.

Gli sceneggiatori sono lo stesso Lanthimos e Efhtimis Filippou, suo collaboratore di lunga data.

The Lobster è ambientato in un futuro distopico in cui, per legge, le persone single vengono invitate a trasferirsi in un hotel e obbligati a trovare un compagno o una compagna entro 45 giorni. In caso contrario, le persone verranno trasformate in un animale e lasciate nei boschi.

 

 
 

The Lobster: Colin Farrell nel nuovo poster

Colin Farrell, reduce dalla discussa seconda stagio di True Detective, è pronto a tornare al cinema in The Lobster sotto la direzione ddel regista greco Yorgos Lanthimos.

Ad anticipare la pellicola vi proponiamo il poster in lingua italiana del film.

The Lobster

Colin Farrell e Rachel Weisz sono i protagonisti del film, e nel cast sono presenti ancheJohn C. Reilly e Ben Whishaw.

Gli sceneggiatori sono lo stesso Lanthimos e Efhtimis Filippou, suo collaboratore di lunga data.

The Lobster è ambientato in un futuro distopico in cui, per legge, le persone single vengono invitate a trasferirsi in un hotel e obbligati a trovare un compagno o una compagna entro 45 giorni. In caso contrario, le persone verranno trasformate in un animale e lasciate nei boschi.