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The Machine: la direzione va a Peter Segal!

Peter Segal, già regista di Agente Smart – Casino totale, si prepara a dirigere anche The Machine, la action comedy che vede come protagonista Vin Diesel.

 
 

The Machine cinque minuti dello sci-fi britannico

The MachineArriverà il 21 marzo nelle sale USA The Machine, nuovo sci-fi/thriller targato UK. Il film, di cui di seguito grazie a Empire vi mostriamo i primi cinque minuti, non sembra adatto ai cuori fragili, si preannuncia con buone dosi di splatter.

Il filmè ambientato in un mondo futuristico attanagliato da una nuova guerra fredda. La Gran Bretannia e nel film la pallida ombra di quello che era un tempo, e lo scienziato Vincent McCarthy (Toby Stephens) è al lavoro per cercare di aiutare le persone coinvolte nella guerra, insieme all’Intelligenza Artificiale Ava (Caity Lotz), la “macchina” del titolo, capace di negoziare la pace ma anche di combatterela guerra. Naturalmente, con la complicità dei potenti, la pace non sarà cosa facile e McCarthy ha i suoi piani per cercare di aiutare suo figlia malata, proprio grazie a questa macchina intelligente.

Ecco, a questo link, i primi cinque minuti del film, che dopo l’uscita il 21 marzo, sarà disponibile in DVD e Blu Ray a partire dal 31, sempre negli USA.

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The Lucas Museum of Narrative Art avrà sede a Chicago

The Lucas Museum of Narrative ArtDopo l’acquisizione della Lucas Film da parte della Disney per la ‘modica’ cifra di 4 miliardi di dollari, George Lucas dicharò che avrebbe utilizzato la somma per realizzare il The Lucas Museum of Narrative Art, un museo interattivo che, scopriamo adesso, avrà sede a Chicago. L’edificio sorgerà tra Soldier Field e McCormick Place e costerà circa 700 milioni di dollari. “Chicago è il posto giusto per questo museo, ma la decisione è stata molto difficile per me a causa delle mie profonde radici nella Bay Area” ha dichiarato Lucas.

Il museo, che esporrà di tutto, dai dipinti originali di Norman Rockwell all’originale modello del Millennium Falcon è stato così definito nel comunicato ufficiale:

The Lucas Museum of Narrative Art sarà un punto di raccolta per vivere l’esperienza dell’arte narrativa e l’evoluzione del cinema, dall’illustrazione al mezzo digitale del futuro. La collezione del museo, offerta dal fondatore George Lucas, eporrà un secono e mezzo di materiale che ha profondamente cambiato la cultura moderna. La collezione di partenza verrà accresciuta con l’acquisizione di nuovi lavori da parte del Lucas Museum of Narrative Art.

Il museo saràpronto nel 2018.

Fonte: CS

 
 

The Love Punch: poster e clip con Pierce Brosnan e Emma Thompson

The Love Punch

Ecco, in esclusiva per Coming Soon, il primo poster e una clip di The Love Punch, una commedia romantica atipica che vede protagonisti una coppia d’assi inedita: Pierce Brosnan e Emma Thompson. Il film uscirà il prossimo 23 maggio in un numero limitato di cinema e grazie a CS.net possiamo mostrarvi in anteprima una clip e il poster del film, scritto e diretto da Joel Hopkins.

Ecco la clip e di seguito il poster:

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the love punch posterThe Love Punch racconta la storia di Richard (Pierce Brosnan) e Kate (Emma Thompson), una coppia divorziata che, dopo essere stati derubati della loro pensione da un uomo d’affari senza scrupoli, si riunisce per cercare di rubarla a sua volta. In un turbine di appropriazioni indebite, bancarotta e pensioni rubate, si riscopre un vecchio amore ambientato in Francia. Il film è stato presentato con grande soddisfazione al TIFF, dove è stato accolto con grandi risate e moltissimi applausi.

Abbiamo visto da poco Pierce Brosnan in Non Buttiamoci Giù, mentre Emma Thompson ci ha regalato momenti di grande emozione nel suo ultimo Saving Mr. Banks, grazie ad una interpretazione da incorniciare.Fonte: CS

 
 

The Lottery: Trailer della nuova serie di fantascienza

Arriva il primo trailer della nuova serie tv sci-fi The Lottery che andrà in onda a partire dal 20 Luglio su Lifetime negli USA. Ambientato nel 2015 la serie racconta di un mondo in cui le donne hanno smesso di avere figli. Nel cast della serie Marley Shelton, David Alpay, Martin Donovan, Lesley-Ann Brandt,Michael Graziadei Louise Lombard. 

http://youtu.be/4YSsfxLbYp4

Di conseguenza la serie racconterà dell’uomo in via d’estinzione e di un ultimo tentativo di fertilizzare 100 embrioni per garantire il futuro della razza umana. Per far questo verrà indetta una lotteria a livello nazionale per scegliere i surrogati.

The Lottery

 

 

 
 

The Lottery 1×09: anticipazioni sulla nona puntata

" THE LOTTERY "Photo by Philippe BosseSi intitolerà Mr. Torino, The Lottery 1×09, il nono episodio della prima stagione di The Lottery, la serie Tv avveniristica di Lifetime.

In The Lottery 1×09,  Vanessa (Athena Karkanis) affronta Darius sui suoi piani e lo sorprende tentando di sovvertirli. Mentre Allison (Marley Shelton) e Kyle (Michael Graziadei) incontrano i MayTwo e scoprono che sono sovvenzionati da un potente sponsor che può aiutarli a salvare Elvis. Il presidente (Yul Vazquez), intanto, scopre l’affaire fra Gabrielle (Shelley Conn) e Perry (Karissa Stapler) e l’affronta e le chiede quali siano le sue ragioni.

 
 

The Lottery 1×08: anticipazioni

"The Lottery" Ep 108 Day 3/7 Photo: Jan Thijs 2014Truth To Be Told è il titolo di The Lottery 1×08, l’ottavo episodio della prima stagione di The Lottery, la serie TV di Lifetime ambientata in un futuro apocalittico

In The Lottery 1×08, Alison (Marely Shelton) segue un’indagine con James (David Alpay) che lavora sotto copertura, ma l’indagine si trova a un punto morto. Vanessa (Athena Karkanis) scopre il piano di Darius (Martin Donovan) di prendere il comando della lotteria. Nel frattempo,Kyle (Michael Graziadei) scopre la vera agenda di MayTwos e Perry tenta di aiutare Angela mentre si trova nell’ultima fase della competizione della lotteria.

 
 

The Lottery 1×04: anticipazioni

The Lottery 1×04Si intitolerà Genie, The Lottery 1×04, il quarto episodio della nuova serie televisiva The Lottery che andrà in onda  sul network americano Lifetime.

In The Lottery 1×04, Vanessa ha dei ripensamenti sulla lotteria ed esprime le sue perplessità a Darius ed al Presidente; intanto, Darius e Vanessa scoprono il colpevole dietro il rapimento e l’uccisione del diplomatico, mentre Alison e James decidono di mettere in quarantena Kyle per poter approfondire ulteriormente lo studio delle anomalie riscontrate nel suo sangue, che potrebbero portare ad una cura per l’infertilità.

 
 

The Lost King, recensione del film di Stephen Frears

the lost king recensione

Dopo Victoria e Abdul, il celebre regista inglese Stephen Frears torna a dirigere con The Lost King, storia ispirata alla realtà, rocambolesca e appassionata, tra commedia e dramma, di una comune signora borghese, Philippa Langley, e di come sia riuscita a ingaggiare un gruppo di archeologi e a finanziare gli scavi per cercare la tomba di re Riccardo III. Il film fa parte della sezione Grand Public della diciassettesima Festa del Cinema di Roma.

The Lost King, la trama

Philippa Langley, Sally Hawkins, è un’impiegata di mezza età, divorziata dal marito, Steve Coogan, e con due figli. Dopo aver assistito a teatro al Riccardo III shakespeariano, comincia a vedere il re seduto su una panchina sotto casa sua. È spinta quindi da questa presenza ad indagare meglio la figura del sovrano tra i più discussi della storia inglese, da sempre dipinto come deforme, malvagio e sanguinario, usurpatore del trono britannico. Leggendo e confrontandosi con i membri della Richard III Society, di cui entra a far parte, Philippa si convince che Riccardo III non fosse affatto un sanguinario, e forse neppure gobbo, come lo descrivono le cronache, e parte alla ricerca della sua tomba.

Il suo corpo, infatti, non è stato ancora ritrovato. Con incrollabile determinazione contatta gli enti locali e l’Università di Leicester, dove pensa si trovi il corpo, affinché finanzino lo scavo. Philippa ha infatti individuato un parcheggio dove, all’epoca del re, sorgeva la chiesa di Greyfriars, poi demolita, accreditata da alcuni studiosi come probabile luogo di sepoltura di Riccardo III. Vista la diffidenza degli ambienti accademici, che la considerano una pazza visionaria senza alcuna cognizione scientifica, indice una sottoscrizione pubblica, grazie alla quale partono i lavori. Il loro esito le darà ragione? 

The Lost King, una storia vera

Philippa Langley, la cui vicenda ha ispirato il film, è la fondatrice della sede scozzese della Richard III Society. Scrittrice e produttrice con una passione per “le storie che mettono alla prova la nostra concezione delle verità stabilite” – per usare le parole con le quali ella si descrive – ha raccontato la storia della ricerca di Riccardo III in diversi libri. Nel 2015 è stata nominata Membro dell’Impero Britannico – (MBE) Member of the Most Exellent Order of the British Empire – dalla Regina Elisabetta II.

Da Philomena a The Lost King

Per il suo ritorno dietro la macchina da presa, Stephen Frears, amato ed eclettico regista britannico, nato in quella Leicester in cui è ambientato questo suo nuovo lavoro, sceglie lo stesso team che lo aveva accompagnato per un altro suo film di successo, Philomena. Per The Lost King si avvale infatti della scrittura di Steve Coogan e Jeff Pope. Sceglie anche qui Steve Coogan come interprete, proprio come era accaduto allora, e soprattutto racconta ancora di una ricerca sul filo della storia, protagonista una donna tenace, come lo era la Philomena interpretata da Judi Dench.  L’eroina di tutti i giorni di questa nuova avventura è però esile e minuta. È una sognatrice, ma caparbia e determinata. Le dà corpo efficacemente Sally Hawkins. 

The Lost King fa riflettere con ironia ed eleganza

Il nuovo film di Stephen Frears tocca temi importanti, come la malattia e più in generale, l’essere differenti, difformi rispetto a una supposta “normalità”. Elementi che portano spesso, oggi come ai tempi di Riccardo III, allo stigma e al pregiudizio da parte dell’altro e della società. È in questo essere differente che la protagonista si sente affine al re tanto vituperato. È per sé stessa, oltre che per la memoria storica del personaggio, che desidera riabilitarlo. Sarebbe per lei una doppia vittoria. Anzi tripla, se si considera che si tratta di una donna e, come viene sottolineato nel film, le donne devono lottare assai più degli uomini per farsi valere, in ambienti spesso eminentemente maschili come quello universitario.

Non mancano infatti, neppure stoccate sarcastiche alle istituzioni e agli ambienti accademici. Ambienti elitari, snob, ormai votati al profitto, più che alla ricerca, alla formazione e alla divulgazione del sapere. Frears fa riflettere anche  sui meccanismi che fanno la storia, spesso scritta dai vincitori e crudele coi vinti, fino a distorcerne, almeno in parte, le caratteristiche. Per il regista la speranza per il futuro è dunque fuori dai circoli d’élite, dalle istituzioni e dai consessi d’intellettuali, tra la gente comune, appassionata e combattiva, come la protagonista; tra le brave persone, come suo marito; tra i bambini e i ragazzi delle scuole. 

Lo stile di The Lost King è quello cui il regista britannico ci ha abituato: curato ed elegante, come le musiche di Alexandre Desplat, che accompagnano la vicenda. Allo stesso tempo è sornione, divertito ed eccentrico. Il regista accentua la componente ironica e a volte sarcastica, inserendo perfino quel velo di surreale che si accorda molto bene allo spirito britannico. Riesce a integrarlo perfettamente nella narrazione, nella quale non stona affatto. Rende così il film un godibile ibrido tra giallo, commedia brillante e dramma, in una sintesi tra generi, che solo i grandi maestri sanno operare. 

 
 

The Lost King di Stephen Frears su SKY e NOW

The Lost King

Arriva in prima visione su Sky The Lost King, film Sky Original diretto dall’acclamato ed eclettico regista inglese Stephen Frears, che in Italia sarà in esclusiva mercoledì 6 dicembre 2023 alle 21.15 su Sky Cinema Due (alle 21.45 anche su Sky Cinema Drama), in streaming solo su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K. 

Frears torna a lavorare con il team creativo di Philomena, i candidati all’Oscar Steve Coogan e Jeff Pope, per raccontare l’affascinante storia vera della scoperta dei resti di Riccardo III, avvenuta nel 2012 grazie a Philippa Langley. Nel cast Sally Hawkins nei panni della protagonista, Steve Coogan in quelli di John Langley e Harry Lloyd che interpreta Riccardo III.   

La trama di The Lost King

Tratto da un’incredibile storia vera, il racconto di una donna che ha portato alla scoperta della vera storia di re Riccardo III e al ritrovamento delle spoglie mai rinvenute per 500 anni. Dovrà però lottare per difendere la maternità della sua conquista. 

Rendendo omaggio ad una donna che ha rifiutato di essere incasellata dagli altri, che è stata ignorata ma è riuscita lo stesso ad affermare sé stessa, il film esplora i fatti al di là del mito, rivelando un Re molto diverso dal perfido personaggio raffigurato da Shakespeare.  

 
 

The Lost Dinosaurs recensione

The Lost DinosaursDue pescatori congolesi recuperano uno zaino contenente oltre 100 ore di registrazione che testimoniano la spedizione di un gruppo di criptozoologi scomparsi. È questo l’incipit di The Lost Dinosaurs di Sid Bennet, regista britannico non estraneo al fantasy d’avventura grazie alla miniserie tv Prehistoric Park. La storia è quella di un gruppo di esploratori della British Cryptozoological Society partiti alla volta dell’Africa sulle tracce della creatura mitologica Mokele Mbembe (l’equivalente africano del mostro di Loch Ness), accompagnati da una troupe e provvisti di micro-telecamere; in seguito ad un incidente ai danni dell’elicottero, i protagonisti si ritroveranno coinvolti loro malgrado in un’avventura a contatto con i luoghi ignoti e le creature preistoriche dell’oscura e misteriosa giungla congolese.

Servendosi dell’ormai ben nota tecnica del found footage, portata al successo nel mondo del cinema da pellicole assai più affascinanti e meglio riuscite come The Blair Witch Project, Cloverfield e il più recente The Bay, Sid Bennett realizza un film aggrovigliato, a metà tra il documentario e il classico d’avventura, che lascia lo spettatore alquanto perplesso, incapace di cogliere quali siano le reali intenzioni comunicative della vicenda.

The Lost Dinosaurs recensioneNon bastano qualche sequenza d’azione accattivante ed alcuni lievi picchi di tensione a rendere The Lost Dinosaurs un prodotto di qualità. Il difetto maggiore di questa pellicola decisamente troppo ambiziosa è quello di che voler sembrare, senza riuscirsi, la ricostruzione di un’avventura meravigliosa impreziosita dall’analisi del rapporto contrastante tra un padre e suo figlio. Mentre i dinosauri, che vengono presentati sia come aggressivi ma anche come creature docili, generano terrore ed eccitazione, gli eventi che costruiscono l’esplorazione si muovono parallelamente all’analisi dei rapporti del capo Jonathan Marchant (Richard Dillane) con suo figlio adolescente Luke (Matt Kane) e con il suo braccio destro, il collega e amico Charlie (Peter Brooke), personaggio al quale verrà destinato nello svolgersi degli avvenimenti uno sviluppo prevedibile e banale.

Tra aggressioni animali ed inseguimenti nella giungla, il film non riesce a donare abbastanza respiro a quest’altro lato della storia; i profili dei personaggi restano pertanto solo accennati e le loro dinamiche risultano paradossali ai fini della narrazione.

Considerato il low budget, gli effetti speciali creati dalla Jellyfish Pictures (premiata con il BAFTA) sono da ritenere sicuramente discreti, anche se siamo ben lontani dalla manignificenza a cui il maestro Spielberg ci ha abituati con il suo Jurassic Park. Per il resto, la regia eccessivamente caotica di Sid Bennet contribuisce a dimostrare che il found footage è un genere che va maneggiato con cura, specie se la posta in gioco è alta come il tema trattato in questo film: provare a far passare per verosimile ed attendibile l’esistenza di creature estinte 65 milioni di anni fa.

Una trama poco coinvolgente ed una sovrabbondanza di tematiche sviluppate in malo modo contribuiscono a rendere The Lost Dinosaurs  una pellicola che si dimenticherà nell’attimo stesso in cui scorreranno i titoli di coda.

L’uscita nei cinema italiani è fissata per il 18 luglio.

 
 

The Lost City: trailer con Sandra Bullock e Channing Tatum

L’avventura è vera. Gli eroi un po’ meno. The Lost City trailer con Sandra Bullock e Channing Tatum, è da marzo 2022 solo al cinema.

La trama The Lost City

In The Lost City Loretta Sage (Sandra Bullock), solitaria scrittrice di successo, ha trascorso la sua carriera scrivendo popolari romanzi d’amore e di avventure ambientati in luoghi esotici. Il protagonista dei suoi racconti è il bellissimo modello di copertina Alan (Channing Tatum), che nelle pagine di questi libri incarna l’eroe “Dash”. Mentre è in tour per promuovere il suo nuovo libro con Alan, Loretta viene rapita da un eccentrico miliardario (Daniel Radcliffe) convinto che lei possa condurlo al tesoro dell’antica città perduta, descritta così bene nel suo romanzo. Alan, spinto dalla voglia di dimostrare a tutti che può essere un eroe anche nella vita reale, si mette in viaggio per salvarla. Coinvolta in un’epica avventura nella giungla, l’improbabile coppia sarà costretta ad andare d’accordo per sopravvivere, ma soprattutto per trovare l’antico tesoro prima che sia perso per sempre.

 
 

The Lost City: prime foto del film con Sandra Bullock e Channing Tatum

The Lost City

In attesa del trailer arrivano le prime immagini della commedia d’azione e avventura The Lost City conSandra Bullock, Channing Tatum e Daniel Radcliffe. Diretto da Adam Nee e Aaron Nee e scritto Oren Uziel e Dana Fox e Adam Nee e Aaron Nee, The Lost City si basa sulla storia di Seth Gordon. Prodotto da Liza Chasin, Sandra Bullock, Seth Gordon. Nel cast protagonisti sono Sandra Bullock, Channing Tatum, Daniel Radcliffe, Da’Vine Joy Randolph, Oscar Nuñez, Patti Harrison e Bowen Yang.

La trama

The Lost City racconta la storia di un’autrice di romanzi rosa (Sandra Bullock), molto schiva e abituata a vivere in solitudine. Un bel giorno la donna è costretta a un tour promozionale con il modello (Channing Tatum) che appare sulle copertine dei suoi libri. I due verranno coinvolti in un tentativo di rapimento che li trascinerà in piena giungla e finiranno così per vivere realmente un’avventura romantica e bizzarra proprio come quelle narrate dalla scrittrice nei suoi romanzi.

 
 

The Lost City: Paramount anticipa l’uscita del film con Sandra Bullock

The Lost City film
© Paramount Pictures

La Paramount Pictures ha deciso di anticipare l’uscita della loro annunciata nuova commedia The Lost City che vede protagonisti Sandra Bullock e Channing Tatum. La pellicola ora uscirà tre settimane prima del previsto, lo Studios ha annunciato che la data di uscita si sposta dal 15 aprile al 25 marzo 2022.

In precedenza, il film doveva uscire nella settimana che lo vedeva competere con Animali fantastici: I segreti di Silente, il terzo capitolo del franchise Warner Bros. di Animali fantastici, basato sul libro dell’autrice di Harry Potter JK Rowling. Il fine settimana del 25, invece, è al momento libero da competitors di un cerco calibro. 

Il film della Paramount (precedentemente intitolato The Lost City of D ) segue una scrittrice di romanzi rosa solitaria (Sandra Bullock) in un tour per il suo ultimo libro con il suo modello di copertina (Channing Tatum), che viene travolta da un tentativo di rapimento che li porta in un avventura dai contorni spietati nella giungla. Si dice che il film sia sulle corde del classico di Robert Zemeckis Romancing the Stone con Michael Douglas e Kathleen Turner.

The Lost City, il film

Aaron e Adam Nee hanno scritto la sceneggiatura di The Lost City che si basa su una bozza precedentemente scritta da Dana Fox e Oren Uziel, che hanno diretto il film. Nel cast oltre ai due protagonisti ci sono anche Patti Harrison, Oscar Nunez, Da’Vine Joy Randolph e Daniel Radcliffe.

Sandra Bullock) ha prodotto la pellicola tramite la sua società Fortis Films insieme a Liza Chasin di 3dot Productions e Seth Gordon di Exhibit A. The Lost City sarà seguito nel programma di rilascio della Paramount da titoli tra cui Sonic the Hedgehog 2 (8 aprile), Top Gun: Maverick (27 maggio), Transformers: Rise of the Beasts (24 giugno), Secret Headquarters (12 agosto) e Mission: Impossibile 7 (30 settembre).

 
 

The Lost City: ecco le location del film con Sandra Bullock

The Lost City

Il cinema d’avventura è stato rilanciato sul grande schermo nel 1981 grazie al film I predatori dell’arca perduta, che ha fatto riscoprire agli spettatori il fascino che tale genere può vantare, tra personaggi eroici, ambientazioni esotiche e missioni da portare a termine. Nel tempo tali caratteristiche sono state riproposte anche da innumerevoli altri film, che hanno cercato di cavalcare l’onda dell’entusiasmo per tale genere. Uno tra i più recenti esempi di questo filone è il film del 2022 The Lost City (qui la recensione), diretto da Aaron e Adam Nee.

Il film, in realtà, è un remake non ufficiale di All’inseguimento della pietra verde, film del 1984 di Robert Zemeckis che a sua volta si rifaceva a quei canoni del cinema d’avventura riproposti dal film su Indiana Jones. Vi aggiungeva però in più l’elemento romantico, che The Lost City ripropone. Nonostante le somiglianze, il film dei fratelli Nee presenta una comicità e un senso dell’avventura che non mancheranno di entusiasmare gli appassionati del genere. In più, si ritrovano all’interno del film una serie di partecipazioni inaspettate che rendono il tutto ancor più stravagante e divertente.

Ora che è arrivato su Netflix, The Lost City sta guadagnando nuova popolarità ed è subito diventato uno dei titoli più visti sulla piattaforma. Si tratta dunque dell’occasione giusta per riscoprire questa divertente commedia. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle location dove è stato girato. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Lost City

La trama e il cast di The Lost City

Protagonista del film è l’autrice di romanzi rosa di successo, Loretta Sage, i cui racconti sono sempre ambientati in luoghi esotici e hanno come protagonista maschile Dash, classico eroe belloccio che ha il volto nella vita reale del modello Alan. La vita di Loretta viene però stravolta quando si ritrova rapita da Fairfax, un miliardario che crede che la scrittrice conosca il modo per giungere nella città perduta, che lei stessa descrive in un suo romanzo, e dove si troverebbe un ricco tesoro. Alan, deciso a dimostrare che non presta solo il volto a un eroe, ma lo è anche nella realtà, cercherà di salvare Loretta e mettersi sulle tracce del tesoro prima che Fairfax lo trovi.

Ad interpretare Loretta Sage vi è l’attrice premio Oscar Sandra Bullock, mentre a dare volto al modello Alan vi è Channing Tatum. Originariamente il ruolo era stato pensato per Ryan Reynolds, ma per via di altri impegni non ha potuto prendere parte al progetto. A dare volto al malvagio Fairfax vi è invece Daniel Radcliffe, celebre per aver interpretato Harry Potter nell’omonima saga fantasy e qui chiamato a misurarsi con un ruolo da villain. A dare volto al villain di fantasia ideato da Loretta vi è invece l’attore Stephen Lang, noto per essere l’antagonista della saga di Avatar. Recita nel film anche Brad Pitt, nei panni dell’ex Navy SEAL Jack Trainer.

The Lost City recensione
Sandra Bullock and Channing Tatum star in Paramount Pictures’ “THE LOST CITY.”

Le location di The Lost City: ecco dove è stato girato il film

Questa commedia avventurosa vantaalcuni scenari mozzafiato: foreste verdi e traboccanti di alberi, un vulcano pronto a eruttare, grotte e una cascata sbalorditiva. Mentre le scene subacquee sono state girate nei Pinewood Studios della Repubblica Dominicana e il vulcano è stato realizzato con l’uso di CGI, il resto delle scene esterne del film sono state girate dal vivo nella provincia di Samana della Repubblica Dominicana. Ad esempio, dopo essere sfuggiti al Fairfax di Daniel Radcliffe, i due protagonisti corrono nella giungla, si arrampicano sulle scogliere e si nascondono lì mentre si dirigono verso la città.

Le scene nella giungla sono state girate principalmente a Portillo, nota soprattutto per la sua spiaggia – parte della costa di Las Terrenas – mentre l’ambientazione nella giungla si trova oltre la sabbia bianca. Il sito di scavo di Abigail Fairfax, costruito dalla troupe del film, e il complesso sono invece stati girati a West Grove, una piantagione di cocco. Il villaggio dove Loretta e Alan si rifuggiano è stata ricreato nel villaggio di Altos de Chavón, che è stato preso a modello dai villaggi mediterranei del XVI secolo. Altos de Chavón non è lontano dal resort Casa de Campo nella Repubblica Dominicana.

La zona della cascata in cui Loretta scopre la tomba di Kalaman è invece stata girata al Salto de Socoa, che si trova nel Parco Nazionale di Los Haitises. La cascata stessa è circondata dalla giungla e l’acqua scende in un laghetto chiuso. Il Salto de Socoa ha anche villaggi vicini e una valle che offre una vista mozzafiato. Le scene ambientate nella grotta sono invece state girate in diverse location: la Grotta Iguabonita e le grotte del Parco Nazionale di Los Haitises. Infine, la scena della spiaggia è stata girata nella regione di Las Terrenas, nella provincia di Samana. L’area è la visione perfetta di un periodo di relax, con spiagge sabbiose, un bellissimo oceano blu e palme.

Il trailer di The Lost City e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Lost City grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV, Prime Video, Paramount+ e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

 
 

The Lost City, recensione del film con Sandra Bullock

The Lost City recensione
Sandra Bullock and Channing Tatum star in Paramount Pictures' "THE LOST CITY."

I due fratelli Nee, Aaron e Adam, escono al cinema con la loro nuova pellicola dal titolo The Lost City. Attivi già da diversi anni e noti per aver scritto e diretto storie avventurose se non sentimentali, come Band of robbers del 2015, che immagina Tom Sawyer e Huck Finn da grandi, o The last romantic del 2006, e hanno anche in cantiere Masters of the universe, che sarebbe previsto per il 2024, sul mitico He-Man dal caschetto biondo che negli anni 80 gridava «Per il potere di Grayskull».

Con The Lost City assistiamo ad un noto format, in cui una coppia mal assortita e certamente abituata a un ambiente urbano, si trova nella giungla a lottare per sopravvivere.

I protagonisti di The Lost City

I due in questione sono gli avvenenti Sandra Bullock e Channing Tatum: lei è Loretta Sage, vedova depressa, che insieme all’adorato marito studiava le civiltà antiche dell’America Centrale, e con cui sognava un giorno di potersene partire alla scoperta e all’esplorazione. Lui è Alan Caprison, il modello delle copertine dei libri in stile romanzo Harmony che Loretta si è trovata a scrivere con reticenza come ripiego dopo la morte del suo consorte. A motivare il traballante umore di Loretta, c’è la sua solida agente Beth (Da’Vine Joy Randolph) che con vigore e affaticato entusiasmo cerca di farle comprendere l’importanza del suo lavoro, nonostante i dubbi contenuti erotici con cui deve arricchire i suoi racconti.

The Lost CityIl sensuale personaggio maschile creato da Loretta è Dash, la cui muscolosa immagine è appunto quella del modello interpretato da Tatum che, dotato di scarso intelletto e invaghito della Bullock, è convinto di poter veramente incarnare il personaggio eroico senza macchia e senza paura descritto da lei nei libri.

Durante la presentazione del suo ultimo romanzo, inguainata in una tutina di paillettes fucsia presa con orgoglio a noleggio da Beth, Loretta cerca di andarsene stancamente e furtivamente, tallonata da Alan/Dash che cerca di parlarle, capirla e scusarsi. Se non che, viene rapita da Abigail Fairfax (Daniel Radcliffe), ricco e psicolabile ammiratore dei suoi libri, ma soprattutto dei dettagli in merito a succulenti tesori nascosti dalle civiltà che fanno da sfondo alle passionali vicende oggetto del suo estro.

Una rocambolesca missione di salvataggio

E così si parte tutti insieme per una rocambolesca missione di salvataggio, recupero, fuga e chi più ne ha più ne metta, dove ha il tempo di fare la propria comparsa un Brad Pitt spassoso come solo lui sa essere e che, con l’avanzare dell’età, ama interpretare sempre più con gusto.

La prima parte del film è decisamente godibile, con trovate e scambi di battute che davvero funzionano. È incredibile quanto Channing Tatum sia a proprio agio nell’alternanza tra l’esibizione della muscolatura e la sua stessa presa in giro, non perdendo mai di credibilità, anzi: riuscendo a tenere saldo il personaggio anche quando latita l’alchimia con Sandra Bullock. Il susseguirsi della storia, ambientata nell’umida selva della Repubblica Dominicana, incalza tentando di dare qualche motivazione in più ai personaggi, ma resta vagamente in superficie. Rimangono sicuramente ben fatte tutte le linee comiche proposte, anche per il modo in cui vengono portate avanti da tutti gli attori: anche e soprattutto Daniel Radcliffe.

È chiaro che si tratti di un film il cui focus è stato evidentemente puntato sulla forza di alcune trovate che hanno senza alcun dubbio un’ottima presa e si appoggiano su interpreti di tutto rispetto. A pagarne un po’ le spese è la scrittura che soffre di lacune, per cui sarebbe stato più coinvolgente qualche maggiore approfondimento. Certo, non se ne soffre esageratamente, perché il risultato finale è guadagnato a pieni voti grazie al buon ritmo e al brillante uso del grottesco che tanto ci piace e che è da sempre la leva per dissacrare ogni riferimento quando non regge più.

 
 

The Lost City of Z: trailer del film con Robert Pattinson

Amazon Studios ha diffuso il trailer ufficiale di The Lost City of Z, il film diretto dal regista James Gray e che vedrà protagonisti nel cast Charlie Hunnam e Robert Pattinson

The Lost City of Z uscirà il 21 Aprile negli USA. Nel cast del film anche l’attrice Sienna Miller (Foxcatcher, G.I. Joe: The Rise of Cobra).

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Il romanzo racconta di Percy Fawcett (interpretato nel film da Hunnam), un esploratore inglese realmente esistito che durante la sua ultima spedizione nel 1925, si addentrò nella foresta amazzonica per non farne più ritorno.

The Lost City of Z

The Lost City of ZIl progetto, per lungo tempo accarezzato dal regista Grey, ha visto avvicendarsi per il ruolo del protagonista prima Brad Pitt e poi Benedict Cumberbatch, prima di finire nelle mani di Charlie Hunnam.

 
 

The Lost City of Z: il trailer ufficiale Usa del film con Robert Pattinson e Charlie Hunnam

Nuovo trailer ufficiale rilasciato da Amazon per The Lost City of Z, il film di James Gray con Charlie Hunnam nei panni dell’esploratore britannico Percy Fawcett e un cast formato da Robert Pattinson, Tom Holland e Sienna Miller.

Tratto dal romanzo non di fiction di David Grann, il film ricostruisce le avventure di Fawcett nel cuore dell’Amazzonia per scoprire e studiare antiche civiltà. L’uomo aspira a trovare la mitica El Dorado, sfidando l’opinione della comunità scientifica di inizio Novecento, con l’appoggio della famiglia e del suo aiutante (Pattinson).

The Lost City of Z parteciperà al prossimo Festival di Berlino. Uscirà in Usa il 21 aprile

Fonte

 
 

The Lost City of Z Benedict Cumberbatch in trattative per entrare nel cast

Sembra davvero inarrestabile Benedict Cumberbatch. Dopo aver smentito le voci che lo volevano tra i protagonisti di Star Wars Episodio VII, arriva adesso la notizia, diffusa da Deadline, che l’interprete della serie tv Sherlock sarebbe in trattative per ricoprire il ruolo principale nel film The Lost City of Z.

Si tratta dell’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo scritto nel 2009 da David Grann (in Italia è stato pubblicato con il titolo Z. La città perduta). Protagonista del libro è Percy Fawcett, un esploratore inglese esistito realmente, che scomparve misteriosamente nel 1925, durante una spedizione nella foresta amazzonica. Secondo Deadline, Cumberbatch dovrebbe interpretare il ruolo di Fawcett. La pellicola sarà diretta da James Gray, regista di Two Lovers e The Immigrant.

Prossimamente vedremo Benedict Cumberbatch in ben quattro pellicole: August – Osage County di John WellsLo Hobbit – La desolazione di Smaug di Peter Jackson12 Years a Slave di Steve McQueen e The Fifth Estate di Bill Condon.

The Lost City of Z Benedict Cumberbatch

Fonte: Deadline

 
 

The Lost City con Channing Tatum su SKY e NOW

The Lost City

Arriva in prima tv su Sky The Lost City, lunedì 28 novembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno e Sky Cinema 4K, in streaming su NOW e disponibile on demand, anche in qualità 4K. Diretto da Aaron Nee e Adam Nee, THE LOST CITY è un’adrenalinica adventure-comedy dai risvolti sentimentali con un cast stellare, composto da Sandra Bullock, Channing Tatum, Daniel Radcliffe, Da’Vine Joy Randolph, Brad Pitt, Oscar Nuñez, Patti Harrison e Bowen Yang,

La trama di The Lost City

Loretta Sage (Sandra Bullock), solitaria scrittrice di successo, ha trascorso la sua carriera scrivendo popolari romanzi d’amore e di avventure ambientati in luoghi esotici. Il protagonista dei suoi racconti è il bellissimo modello di copertina Alan (Channing Tatum), che nelle pagine di questi libri incarna l’eroe “Dash”. Mentre è in tour per promuovere il suo nuovo libro con Alan, Loretta viene rapita da un eccentrico miliardario (Daniel Radcliffe) convinto che lei possa condurlo al tesoro dell’antica città perduta, descritta così bene nel suo romanzo.

Alan, spinto dalla voglia di dimostrare a tutti che può essere un eroe anche nella vita reale, si mette in viaggio per salvarla. Coinvolta in un’epica avventura nella giungla, l’improbabile coppia sarà costretta ad andare d’accordo per sopravvivere, ma soprattutto per trovare l’antico tesoro prima che sia perso per sempre.

 
 

The Losers: trama, cast e curiosità sul film

The Losers film

Supereroi come Batman, Superman e Wonder Woman sono senza dubbio i più noti dell’universo DC Comics. Questo comprende però una ricchissima varietà di personaggi spesso poco o per nulla noti, i quali hanno però a loro volta una storia da raccontare. Tra quelli che sono poi riusciti ad ottenere un loro adattamento cinematografico vi è il gruppo noto come I Perdenti. Nel 2010, infatti, questi sono stati portati sul grande schermo con il film The Losers (qui la recensione), diretto dal regista francese Sylvain White e con una sceneggiatura di Peter Berg (noto per Hancock) e James Vanderbilt (noto per The Amazin Spider-Man).

Ad affascinare tali personalità del cinema vi è stata in particoalre la natura atipica dei membri del gruppo Perdenti. Questi non possiedono veri e propri poteri, ma hanno capacità che li rendono i migliori nel loro campo. Tali personaggi sono apparsi per la prima volta nel 1969, con un’ambientazione fissata alla Seconda guerra mondiale. Dal 2003 al 2006, invece, il gruppo è stato aggiornato alla contemporaneità, e proprio su questa seconda loro versione si basa il film. In particolare, The Losers adatta gli eventi dei primi due volumi, Ante Up e Double Down.

Accolto con grande interesse, anche per via del suo cast di celebrità, The Losers non ha tuttavia ottenuto il successo sperato, finendo ben presto nel dimenticatoio. A distanza di un decennio è però un film da riscoprire, tanto per la stravaganza dei personaggi quanto per la qualità dell’azione. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al  cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Losers: la trama del film

Protagonisti del film sono un gruppo di soldati delle forze speciali dell’esercito americano, composto dagli esperti Roque, Pooch, Jensen e Cougar. A guidarli vi è Clay, colonnello dai modi di fare stravaganti e controversi. Dopo aver svolto con profitto una delicata missione suicida in Bolivia, seguendo le direttive del comandante, un misterioso uomo che si fa conosciuto semplicemente come Max, i soldati scelti si rendono conto di essere divenuti vittime di un pericoloso raggiro. Il loro mandante, infatti, ha dato ordine di uccidere tutti affinché non vi siano testimoni che possano raccontare i retroscena della missione.

Per una serie di coincidenze più o meno fortuite, il gruppo riesce però a salvarsi e, dopo aver finto la loro morte, si nascondono nel paese senza lasciare tracce. Qui decidono di assumere il nome di I Perdenti, giurando vendetta per quel tradimento. Quando la misteriosa Aisha al-Fadhil offre ai soldati l’occasione di tornare in incognito in America, in cambio della testa di Max, Clay si vede costretto ad accettare l’offerta e condurre i suoi uomini in una missione di vendetta ad alto tasso adrenalinico. Lungo il percorso incontreranno naturalmente non pochi pericoli, che li costringeranno a mettere in campo tutte le loro abilità.

The Losers cast

The Losers: il cast del film

Come anticipato, ad interpretare i protagonisti si ritrovano diversi noti attori di Hollywood, alcuni dei quali celebri per altri film di supereroi. Nel ruolo del colonnello Franklin Clay, ad esempio, si ritrova Jeffrey Dean Morgan. L’attore, già noto per avere interpretato il Comico in Watchmen, affermò di aver avuto meno problemi con Clay, dichiarando di aver avuto molto più spazio per l’improvvisazione. Il personaggio, inoltre, aveva un carattere molto meno nichilista di quello del Comico, cosa molto apprezzata da Morgan. Accanto a lui, nel ruolo del capitano William Roque vi è invece Idris Elba, il quale per il ruolo si è allenato nei combattimenti con il coltello, acquisendo anche il fisico necessario a poter interpretare personalmente molte delle sue scene.

Chris Evans, che l’anno seguente a questo film sarebbe diventato Captain America, è invece Jake Jensen. L’attore ha particolarmente apprezzato questo personaggio, il quale gli ha permesso di cimentarsi con aspetti più comici e scanzonati rispetto a quelli precedentemente interpretati. Gli ultimi due membri del gruppo, Pooch e Cougar, sono invece interpretati da Columbus Short e Oscar Jaenada. L’attrice Zoe Saldana, celebre per essere Gamora nel Marvel Cinematic Universe, è invece Aisha al-Fadhil. In preparazione per il ruolo, Saldana ha partecipato ad allenamenti fisici e nell’uso delle armi. All’attrice è stato inoltre richiesto di guadagnare un paio di chili, poiché ci si aspettava che portasse armi in giro per otto ore al giorno. L’atotre Jason Patric, infine, interpreta il villain Max.

The Losers: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Nell’adattare i nuovi fumetti dedicati a questo gruppo di personaggi, gli autori decisero di non inserire nel film troppi eventi, preferendo lasciarne fuori alcuni da eventualmente riprendere in un sequel. I produttori e il regista speravano infatti di poter dar vita ad ulteriori lungometraggi dedicati a I Perdenti, cavalcando la nascente onda del successo dei cinecomic. Il film, tuttavia, guadagnò appena 30 milioni al box office, deludendo dunque ogni aspettativa. A pesare sull’insuccesso vi è stata anche l’uscita in quel periodo di un film simile quale A-Team. Dato dunque questo risultato, i produttori decisero di non dar vita ad un The Losers 2. Liberi da tale impegno, gli attori protagonisti hanno poi assunto i ruoli da supereroi per cui sono celebri oggi.

È possibile fruire di The Losers grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerd 22 aprile alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

 
 

The Losers: recensione del film Chris Evans

The Losers recensione

Una specie di A-Team senza i piani ben riusciti, The Losers arriva nelle sale italiane e probabilmente non colpirà tanto come i suoi protagonisti che picchiano duro senza prendersi troppo sul serio.

Basato sul fumetto omonimo di Andy Diggle, il film The Losers racconta di un gruppo d’élite delle forze speciali americane che viene mandato nella giungla Boliviana in una missione di ricerca e distruzione. La squadra: Clay (Jeffrey Dean Morgan), Jensen (Chris Evans), Roque (Idris Elba), Pooch (Columbus Short) e Cougar (Óscar Jaenada) si trova a essere l’obiettivo di un tradimento letale istigato dall’interno da un potente nemico conosciuto solamente col nome Max (Jason Patric). Approfittando del fatto che si presume siano morti, gli uomini combattono strenuamente per dimostrare la propria innocenza e anche saldare il conto con Max. A loro si aggiunge la misteriosa Aisha (Zoe Saldana), una bella agente con un suo piano e in grado di cavarsela egregiamente.

The Losers, il film

Seppure con un referente cartaceo di tutto rispetto, la serie a fumetti della Vertigo, The Losers si rivela un film tutto adrenalina, povero di spunti e con una trama da fiera della banalità. Il tradimento, la vendetta, il doppio gioco si trovano ad infarcire una storia che si dipana per 98 minuti che sembrano estremamente lunghi. Una regia da video game e musiche a tutto volume non fanno altro che aumentare l’effetto d’eccesso che trasuda dall’intero film, dai personaggi, degli stereotipi che cadono a grappoli ad ogni battuta, dalla patinata grossolanità delle immagini.

Una fotografia da rivista, a tratti sporcata ma sempre eccessivamente sgargiante regala al pacchetto quel tocco kitsch che negli anni ’80 si addiceva a film come Commando, dove i nemici sono numerosi e pappe-molli mentre il buono è solo e invulnerabile, ma ovviamente, senza il Governator. Al posto di Arnold Schwarzenegger abbiamo un’allegra combriccola capitanata dallo spaccone Jeffrey Dean Morgan e dalla bella e pericolosa Zoe-Saldana, con un pizzico di Chris Evans imbranato che davvero non sembra in grado di esserlo per davvero. Un film per l’estate forse, poco pretenzioso e sicuramente che avrà un suo target giovanile, ma senza dubbio da accostare a quei film senza i quali saremmo vissuti lo stesso, se non meglio.

 
 

The Lords of Salem: nuovo foto del film!

Arrivano direttamente dalla pagina ufficiale di Facebook di Rob Zombie nuove foto del suo nuovo film: The Lords of Salem.

 
 

The Lords of Salem di Rob Zombie: prima foto!

Rob_Zombie

Rob Zombie ha rilasciato in rete la prima immagine ufficiale di The Lords of Salem, il suo horror low budget prodotto da Jason Blum, Steven Schneider, e Oren Peli, lo stesso team artefice del successo di Paranormal Activity.

 
 

The Lord of the Rings: The War of the Rohirrim, in produzione l’anime

The Lord of the Rings- The War of the Rohirrim

New Line Cinema, che ha lavorato alla trilogia de Il Signore degli Anelli e a quella de Lo Hobbit, torna a mettere mano al materiale originale di J.R.R. Tolkien in un progetto che si intitola The Lord of the Rings: The War of the Rohirrim.

Il lungometraggio a sé stante racconterà la sanguinosa guerra dietro al Fosso di Helm, la fortezza descritta ne Il Signore degli Anelli: Le Due Torri, e la storia dell’uomo dal quale prende il nome: Helm Hammerhand, il leggendario re di Rohan che ha trascorso gran parte del suo regno bloccato in un assedio prolungato e costoso.

Il veterano regista di anime Kenji Kamiyama, che ha diretto la serie anime Ultraman prodotta da Netflix, dirigerà il film da una sceneggiatura di Jeffrey Addiss e Will Matthews (The Dark Crystal: Age of Resistance). Joseph Chou (Blade Runner: Black Lotus) si occuperà della produzione.

Sebbene il team di registi sia nuovo del franchise cinematografico de Il Signore degli Anelli, il progetto dovrebbe essere collegato ai sei film della Terra di Mezzo del regista Peter Jackson basati sui libri di J.R.R. Tolkien. Philippa Boyens, che ha vinto un Oscar per la sceneggiatura de Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re, sarà consulente del progetto, che si baserà proprio sulla Trilogia per quello che riguarda l’aspetto estetico della messa in scena.

Il progetto non sarà collegato alla serie tv in produzione presso gli Amazon Studios, ma si sa che con quella progetto in stato avanzato, New Line e Warner vogliono fare del loro film una priorità, con l’animazione già affidata alla Sola Entertainment e il casting vocale già in fase avanzata. Dal momento che i sei lungometraggi ambientati nella Terra di Mezzo hanno incassato oltre 5,8 miliardi di dollari in tutto il mondo, la Warner Bros. non vorrebbe perdere troppo terreno rispetto al colosso dello streaming.

Fonte

 
 

The Lord of the Rings: The War of the Rohirrim, ecco il primo trailer!

Warner Bros ha diffuso il primo trailer di The Lord of the Rings: The War of the Rohirrim, l’avventura animata diretta da Kenji Kamiyama che ci riporta nella Terra di Mezzo.

Ambientato 183 anni prima degli eventi della trilogia originale, Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim trasporta il pubblico nell’epico mondo di J.R.R. Tolkien. Il film racconta la storia di Helm Hammerhand, il leggendario re di Rohan. Quando Wulf, un astuto e vendicativo signore del Dunlending, lancia un attacco a sorpresa per vendicare la morte di suo padre, Helm e il suo popolo devono organizzare un’audace ultima resistenza nell’antica roccaforte di Hornburg, più tardi conosciuta come il Fosso di Helm. In queste terribili circostanze, Héra, la figlia di Helm, deve trovare il coraggio di guidare la resistenza contro un nemico intenzionato ad annientarlo.

Di cosa parla Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim?

Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim si svolge diverse centinaia di anni prima degli eventi principali della trilogia del Signore degli Anelli. Invece di concentrarsi sul potere dell’Unico Anello o sulle origini di Sauron, La guerra dei Rohirrim promette di raccontare le antiche storie del Fosso di Helm, l’enorme fortezza vista nel finale de Il Signore degli Anelli: Le due torri. Prevedibilmente, la serie segue anche i primi giorni dei Cavalieri di Rohan e del loro re, Helm Hammerhand (Brian Cox).

Il ruolo del nuovo vecchio re, Helm Hammerhand, sarà doppiato da Brian Cox, la star della serie drammatica di successo Succession. Brian Cox ha certamente una grande corona da riempire, dato che seguirà il personaggio di Re Theoden, amato dai fan, della trilogia originale de Il Signore degli Anelli, interpretato magistralmente dal grande Bernard Hill. A proposito di membri del cast originale della trilogia di Peter Jackson, uno degli sviluppi più eccitanti è la rivelazione che Miranda Otto riprenderà il suo ruolo di Eowyn, figlia di Teodoro e uccisore del Re Stregone. Dato che il film è un prequel, la Otto probabilmente fornirà la narrazione e/o sarà protagonista di flash forward.

Ci sono alcune cose che non credo avremmo potuto necessariamente fare – o che avrebbero reso il tutto estremamente costoso – elementi della narrazione che si potevano fare nell’anime in un modo che era davvero mozzafiato”, ha raccontato a PEOPLE Philippa Boyens, produttrice del film che ha anche collaborato alla sceneggiatura di ciascuno dei tre film de Il Signore degli Anelli e della trilogia de Lo Hobbit, e che ha ora portato la Terra di Mezzo nel popolare stile di animazione giapponese con il regista Kenji Kamiyama. Il film è atteso in sala per il 13 dicembre.

 
 

The Lorax: il fastidioso e arancione guardiano della foresta

Ha un aspetto strano, buffo e forse anche un po’ ridicolo, il suo atteggiamento è non solo irritante ma del tutto insopportabile, e i suoi colori arancione acceso con dei baffi corpulenti gialli richiamano a mente l’immagine di un gatto. Non è un gatto e non è un essere comune, lui è Lorax, un essere bizzarro che spunta fuori con prepotenza da un passato remotissimo, ma sempre presente. 

 
 

The Looming Tower: recensione della nuova serie Amazon Prime

The Looming Tower recensione serie tv

Dopo l’11 settembre, il primo atto di guerra sul suolo americano dai tempi di Pearl Harbor, il terrorismo è sempre stato un tema caldo e allo stesso tempo dolente per i narratori statunitensi. Fiction e giornalismo si sono scontrati (o incontrati, a seconda dei punti di vista) innumerevoli volte e in alcuni casi hanno dato vita a opere seriali di alto livello. “24” è stato il primo esempio di serie di nuova generazione a tema terroristico, andato in onda fra l’altro proprio nel periodo del 9/11. L’agente del CTU, l’unità anti-terroristica, Jack Bauer che in tempo reale nel corso di 24 ore risolve casi di terrorismo internazionale è però un’estremizzazione dello storytelling (Bauer si avvicina a un’supereroe del presente).

E’ invece Homeland la serie che, sempre con i limiti della fiction, è stata capace di catturare e ricreare il clima di incertezza che ha regnato negli USA dopo l’attentato alle Twin Towers e poi nell’era Isis. Il tv show sviluppato da Howard Gordon e Alex Gansa sulla base di “Prisoners of War” di Gideon Raff.  Con The Looming Tower (disponibile su Amazon Prime Video) viene scritto un nuovo capitolo sul terrorismo. La miniserie in 10 episodi basata sull’omonimo libro Premio Pulitzer di Lawrence Wright (che ha partecipato come autore) mette in scena l’ascesa di Al-Qaeda e Osama Bin Laden alla fine degli anni ’90 che ha portato poi all’11 settembre. Fondato su reali accadimenti (con inevitabili parti di fiction), The Looming Tower punta i riflettori su FBI e CIA che, per difendere i propri interessi, hanno perso di vista l’obiettivo finale, lasciando che accadesse il peggio. Protagonista è John Neill (Jeff Daniels) capo della squadra anti-terrorismo dell’FBI, la persona che per prima sospetta il pericolo di un’escalation nell’odio da parte degli estremisti islamici. Suo alter-ego nella CIA è l’analista Martin Schmidt (Peter Sarsgaard) orientato solo a portare vantaggi all’Agenzia, occultando dati al Bureau che sarebbero stati fondamentali per scoprire la minaccia incombente.

The Looming Tower

The Looming Tower mostra gli accadimenti, ma in particolare mette in luce i giochi di potere fra FBI e CIA che, apparentemente, hanno impedito di prevedere l’attentato alle torri. Perché se la fine è nota, e tutti hanno ancora in mente quelle immagini, nessun uomo comune poteva insinuarsi negli uffici, nelle scartoffie, nelle riunioni, nelle conversazioni che giravano intorno a quel pericolo imminente.

La storia è un backstage disastroso, un dietro alle quinte inesorabile, silenzioso ai più. Ognuno dichiara di “fare tutto per l’America” ma è solo per difendere la posizione (come accade in politica la maggior parte delle volte). Neill è l’unico che si mette in gioco, rendendosi conto benissimo quanto sia difficile il suo percorso. Un viaggio lungo il quale è più facile essere colpito da fuoco amico. Ma anche lui compie degli errori. Fatali.

Lawrence Wright, Alex Gibney eDan Futterman sono autori di una miniserie che si avvicina a “Tutti gli uomini del Presidente” dove il sistema va in frantumi attimo dopo attimo. Non ci sono spettacolarizzazioni inutili ma solo piccole mosse, azioni nascoste, perché le decisioni, quelle vere, non vengono mai prese di fronte a tutti.

 
 

The Look of Silence: dopo il successo di Venezia 71 arriva in Italia

The Look of Silence I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection festeggiano il successo alla 71. Mostra del Cinema di Venezia di The Look of Silence, il nuovo documentario di Joshua Oppenheimer, vincitore del Gran Premio della Giuria e di altri quattro premi collaterali (il Premio FIPRESCI: Miglior film Venezia 71, il Premio FEDEORA Miglior Film Euro-mediterraneo del concorso Venezia 71, l’HRNs Award – Premio per il Cinema dei Diritti Umani e il Mouse d’Oro).

LEGGI LA RECENSIONE DEL FILM

Il successo veneziano è una conferma del talento di Oppenheimer, che già aveva scioccato e stupito pubblico e critica con la sua opera prima, The Act of Killing, in cui aveva rotto il silenzio sul genocidio indonesiano degli anni Sessanta che è al centro anche di The Look of Silence.

Un talento che il Biografilm Festival di Bologna e I Wonder Pictures hanno riconosciuto da subito: The Act of Killing è stato infatti presentato in anteprima italiana nel 2013 a Biografilm; in quell’occasione, Joshua Oppenheimer è stato gradito ospite del Festival, e ha ritirato personalmente il premio della giuria internazionale. Il film è poi stato distribuito nelle sale italiane da I Wonder Pictures, nata proprio con l’obiettivo di portare al pubblico italiano documentari importanti e di qualità come The Act of Killing.

The Look of SilenceÈ dunque motivo di orgoglio per I Wonder essere al fianco di Joshua Oppenheimer nella sua ascesa tra gli autori del grande cinema documentario, a partire dalla vittoria del BAFTA e la nomination agli Oscar® di The Act of Killing fino all’approdo al più importante festival di cinema del mondo, la Mostra del Cinema di Venezia, con The Look of Silence.

Grazie alla collaborazione con Circuito Cinema, che ha creduto da subito nell’importanza di questo film, I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection avranno la possibilità di distribuire in Italia The Look of Silence in più di 15 sale già a partire dall’11 settembre. L’Italia sarà dunque il primo paese del mondo a vedere il film nei cinema.

A Venezia il film, oltre alla vittoria del Gran Premio della Giuria ha raccolto i consensi praticamente unanimi della critica nazionale e internazionale.

Peter Bradshow del Telegraph lo considera «tanto penetrante e autenticamente terrificante quanto il precedente. È girato con il medesimo superbo senso visivo, lo stesso appassionato amore per gli scenari indonesiani, e i dialoghi sono catturati con la stessa agghiacciante durezza».

Secondo Variety, The Look of Silence «rivela come Oppenheimer sia uno stilista del documentario dalla grazia e dalla raffinatezza in continua evoluzione».

Mereghetti per il Corriere della Sera invece lo descrive come «Cinema allo stato puro, deflagrante e sconvolgente».

The Look of SilenceTim Roth, che ha consegnato il premio, ha voluto prendere parola e di The Look of Silence ha detto: «è un capolavoro, è stato spettacolare e mi ha commosso al di là di qualsiasi parola possibile […] è un’esperienza straordinaria, come vedere la nascita dei propri figli».

«Siamo molto orgogliosi del successo di The Look of Silence a Venezia», dichiara il general manager di I Wonder Pictures Andrea Romeo. «Si tratta di un’opera complessa, che apre nuovi territori alla narrazione documentaria e arriva a 40 anni dalla tragedia del genocidio in Indonesia dimostrandosi ciononostante di scioccante attualità. Un’opera capace di parlare tanto della natura umana quanto dei drammatici conflitti contemporanei.»

 
 

The Look of Silence di Joshua Oppenheimer torna in sala

Unipol Biografilm Collection e I Wonder Pictures presentano in 23 sale del circuito UCI Cinemas un appuntamento settimanale dedicato al genere cinematografico che fa dello sguardo diretto sulla realtà la propria caratteristica principale, il documentario.

Ogni martedì sarà possibile assistere in sala ai più coinvolgenti racconti di vita, narrati da autori premiati nei più prestigiosi festival del mondo, presentati in lingua originale con i sottotitoli in italiano.

the look of silenceGrazie alla scommessa di Unipol Biografilm Collection e del circuito UCI Cinemas, contenuti di qualità dalla forte valenza culturale come i film documentari, spesso visibili in Italia esclusivamente nel circuito delle sale d’essai e dei festival cinematografici perché considerati interessanti solo per una ristretta cerchia di spettatori, si allargano al pubblico popolare dei multisala. Una scommessa che pone però le sue radici nel dato concreto del crescente successo commerciale del genere documentario nel mondo, e in particolar modo negli Stati Uniti e in Francia.

Il sesto appuntamento della rassegna, martedì 31 marzo alle ore 20.30, sarà la proiezione speciale di The Look of Silence di Joshua Oppenheimer, il film vincitore del Gran Premio della Giuria alla 71ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e di numerosi altri premi internazionali.

Indonesia: tra il 1965 e il 1966 il generale Suharto prende il potere e dà il via a una delle più sanguinose epurazioni della Storia. Con la complicità e il supporto dell’esercito indonesiano, gruppi para-militari massacrano oltre un milione di persone, tra comunisti, minoranze etniche e oppositori politici. Nato nel 1968, Adi non ha mai conosciuto suo fratello, mutilato e ucciso barbaramente da alcuni membri del Komando Aksi nell’eccidio del Silk River. Il regista Joshua Oppenheimer, che già aveva rotto il silenzio sul genocidio indonesiano con il suo acclamato The Act of Killing scioccando pubblico e critica di tutto il mondo, porta Adi, il protagonista, a incontrare e confrontarsi con i responsabili di quell’atroce delitto, in un percorso che ha come obiettivo quello di tutti i grandi viaggi: la ricerca e l’affermazione della verità.

Questa proiezione speciale di The Look of Silence in UCI è sostenuta da Amnesty International.