Sarà dedicata
a Marcello Mastroianni l’11esima
edizione del Social World Film
Festival (www.socialfestival.com) che si
terrà dal si terrà dall’11 al 18 luglio 2021 a Vico
Equense. Il divo italiano più amato nel mondo verrà
omaggiato con una mostra fotografica, una retrospettiva, e dei
question time con i giovani delle giurie.
Il cinema impegnato torna così nella Penisola
Sorrentina con la Mostra Internazionale
del Cinema Socialearticolata in 19 sezioni,
competitive e non. “Forti dell’esperienza vincente dello
scorso anno, anche per il 2021 sfrutteremo a pieno le potenzialità
del web offrendo una programmazione ibrida tra eventi in presenza e
una programmazione online. Non mancheranno gli incontri con i
protagonisti del cinema e le tante opportunità per i giovani
autori. Inoltre, ogni giorno ci collegheremo con il Festival
di Cannes per creare un ponte virtuale tra le due rassegne
cinematografiche”, ha commentato il regista e
produttore Giuseppe Alessio Nuzzo, direttore
artistico del Social World Film Festival.
“Il festival è un vanto per la nostra città, un evento che
arricchisce da oltre 10 anni il calendario di offerte per l’estate,
una rassegna che ha una notevole ricaduta sulle nostre attività
commerciali, le strutture ricettive, i ristoranti, e sarà ancora
più importante quest’anno lanciare un segnale positivo alla
cittadinanza”, ha dichiarato Andrea
Buonocore, Sindaco di Vico Equense.
Anche per questa nuova edizione sezioni dedicate anche a opere
in realtà virtuale, verticali, realizzate con
smartphone, serie e webserie, spot, videoclip, film
sperimentali, fotografie e sceneggiature per film cinema e tv oltre
alle tradizionali selezioni per cortometraggi, lungometraggi e
documentari.
Definito “l’evento cinematografico più emozionante al mondo”
dall’attrice Claudia Cardinale, è un festival
che da spazio e visibilità a tutte le opere
iscritte grazie alla speciale
sezione “Mercato”, a prescindere dalla
selezione che viene effettuata per le sezioni competitive e non
competitive le cui opere sono proiettate e/o presentate in appositi
eventi organizzati.
Oltre a vari importanti riconoscimenti, anche premi in denaro
per 4mila euro. Inoltre, l’organizzazione del festival, per i
selezionati al “Concorso Internazionale”, copre le spese di
vitto e alloggio in una delle strutture ricettive sul mare di
Vico Equense, nella Penisola Sorrentina.
La partecipazione alla Mostra internazionale del Cinema Sociale
“Social World Film Festival” offre, ad alcune opere appositamente
selezionate, l’esclusiva possibilità di partecipare agli
eventi internazionali che in dieci anni hanno coinvolto trenta
città dei cinque continenti tra cui Los Angeles, New York,
Shanghai, Rio de Janeiro, Vienna, Washington DC, Seoul, Busan,
Berlino, Barcellona, Amsterdam, Cannes, MonteCarlo, Parigi,
Istanbul, San Francisco, Tokyo, Sydney, Marsiglia, Palma, Tunisi,
Hong Kong, Jakarta.
Con una veste e un format
completamente nuovi si evolve il Social World Film
Festival, la Mostra Internazionale del Cinema
Sociale, che torna in una edizione speciale a Vico
Equense dal 6 al 11 ottobre, tra eventi in
presenza e iniziative online. «Sarà una versione unica del
nostro format, dove la tecnologia e l’innovazione saranno a
sostegno del cinema socialmente impegnato e per continuare a
garantire la nostra mission di avvicinare ed educare il pubblico
all’audiovisivo, perché il lungo lockdown ha snaturato il rapporto
tra cinema e fruitori, perdendo il contatto con la sala e gli
autori. Sarà un’edizione necessaria per tornare a quella
tradizionale appena l’emergenza pandemica sarà finita. Ci
adegueremo alle disposizioni di sicurezza da Covid-19 per incontri
e proiezioni in piazza. Il perno saranno come sempre i giovani che
parteciperanno alle giurie, ai workshop, ai dibattiti anche
attraverso una community online, un social network sicuro e
protetto esclusivamente dedicato all’evento dove potranno
discutere. Non mancheranno le dirette quotidiane, quest’anno in VR
360° 3D grazie alla collaborazione con “The Virtual Reality
Production”» così il regista e produttore Giuseppe
Alessio Nuzzo, direttore generale del festival.
«Realizzeremo questo evento come
volano di rilancio economico e psicologico per il territorio e le
economie di settore, garantendo come sempre una importante
copertura mediatica e un occhio attento all’attualità»
così Andrea Buonocore, sindaco di Vico
Equense.
Nella 10 edizione, che sarà
presentata a settembre in occasione del Festival del Cinema
di Venezia, ci saranno 400 opere tra lungometraggi,
documentari, cortometraggi e opere audiovisive, molte delle quali
in anteprima assoluta ed europea, in concorso e fuori concorso in
19 sezioni.
In dieci anni di storia il Festival,
che annovera come presidente onorario Claudia
Cardinale, ha ospitato grandi nomi della cinematografia
nostrana e internazionale come Giancarlo Giannini,
Ornella Muti, Luis Bacalov, Michele Placido, Stefania Sandrelli,
Katherine Kelly Lang, Valeria Golino, Leo Gullotta, Franco Nero,
Maria Grazia Cucinotta, e nel 2019 Stefano
Accorsi, Abel Ferrara e Itziar Ituno, l’ispettrice della “Casa di
Carta”.
Non solo una rassegna
cinematografica ma un momento
di aggregazione culturale e sociale per
giovani unico nel suo genere, un’esperienza di
cooperazione e integrazione, un format cinematografico
di denuncia e riflessione: il cinema sociale inteso
come mezzo di comunicazione internazionale, confronto oltre che
contenitore di critica, sviluppo e promozione. Il
Social ha organizzato più di 500 giornate di
attività cinematografica in Campania e nell’intera
nazione, 40 eventi internazionali che
hanno toccato 30 città dei cinque
continenti da New York a Sydney passando per Tokyo,
Los Angeles, Rio de Janeiro, Tunisi e Londra, coinvolgendo migliaia
di spettatori e centinaia di protagonisti e istituzioni della
cinematografia mondiale tra cui l’Academy degli
Oscar (Margaret Herrick Library), le Università di
Los Angeles UCLA e USC insieme a decine di Istituti Italiani di
Cultura nel mondo.
Icona di bellezza e di bravura,
l’attrice Claudia Cardinale riceverà il
Premio alla Carriera alla 7a edizione del
Social World Film Festival che si terrà a Vico
Equense dal 23 al 30 luglio. La musa di Luchino Visconti,
Federico Fellini e Pasquale Squitieri si racconterà attraverso le
fasi della sua carriera in piazza Mercato – Arena Loren
venerdì 28 lugliorecitando alcuni passi
dei più celebri film nazionale ed internazionali. Alla
Cardinale verrà dedicata una retrospettiva con la
proiezione di “8 e mezzo”, “Il Gattopardo”, “I
guappi” e sarà insignita del titolo di
Ambasciatrice del Museo del Cinema della Penisola
Sorrentina. L’attrice, che campeggia anche sulla locandina
del Festival, succede nell’albo d’oro dei premiati ad artisti come
Giancarlo Giannini, Ornella Muti, Luis Bacalov, Valeria
Golino, Leo Gullotta, Franco Nero, Maria Grazia
Cucinotta.
Il tema di quest’anno sarà “Magia.
Incanto, suggestione, meraviglia”. «Il Social World Film
Festival ha avuto da sempre un’atmosfera “magica” – così
Giuseppe Alessio Nuzzo, direttore generale e
regista – Un festival che è partito, come tutte le cose belle e
genuine, da un’idea astratta, un sogno che poi è diventato una
“magica” realtà. A rendere concreto questo sogno sarà la
partecipazione dell’icona del cinema mondiale, Claudia
Cardinale».
Le novità: l’accordo con
Rai Cinema Channel, schermo 2k e nuove sezioni
Tra le novità 2017 del festival,
l’unico al Mondo ad essere interamente realizzato da professionisti
under 35, c’è la collaborazione con Rai Cinema
Channel che mette a disposizione un premio in denaro di
3mila euro che consiste nell’acquisto dei diritti del
cortometraggio. Il riconoscimento verrà conferito da una speciale
giuria di Rai Cinema al cortometraggio sociale che ben si presti ad
essere diffuso sui canali web www.raicinemachannel.it e sui suoi
siti partner.
Inoltre la kermesse ospiterà nuove
sezioni come Grande Schermo, sezione non
competitiva di opere cinematografiche di lungometraggio,
cortometraggio e documentario di grande attualità sociale e
prestigiose produzioni che hanno partecipato ad importanti festival
internazionali o che hanno ricevuto particolari riconoscimenti da
critica e pubblico, e School, cinema a scuola,
sezione competitiva di cortometraggi di attualità sociale
realizzate da studenti di scuole di cinema o scuole di qualsiasi
ordine e grado. Grande attenzione alla qualità delle proiezioni con
schermo 2k e audio Dolby Sorround.
Record di opere
selezionate: 330. Torna il Mercato europeo del cinema
giovane
Record di opere selezionate,
ben 330 tra quelle in concorso e fuori compresa a nuova
“Selezione Mercato”, di cui 100 in anteprima, provenienti da 48
diverse nazioni che verranno valutate da 7 giurie:
Qualità (presieduta dai registi Alessandro D’Alatri e
Cinzia TH Torrini), Critica, Ragazzi, Giovani, Doc,
Popolare, Studenti. Dopo il grande successo della passata edizione
torna il Mercato europeo del cinema giovane (mercoledì 26
luglio) che darà spazio e forma ad opere indipendenti di
giovani autori. Il Mercato vedrà importanti professionisti
dell’industria cinematografica, produttori, distributori e registi
provenienti da vari Paesi, incontrarsi per discutere sulle novità
del cinema giovane indipendente. La città costiera si trasformerà
in salotto dell’industria cinematografica: dibattiti,
conferenze, incontri e video library digitale per offrire
on demand centinaia di titoli, tra cortometraggi, documentari e
lungometraggi indipendenti. Inoltre, la partecipazione garantisce
la possibilità che le opere siano selezionate per la proiezione nei
tantissimi eventi internazionali organizzati dal Social World Film
Festival, che in soli sei anni hanno coinvolto i cinque
continenti per 33 eventi in 27 città tra cui Los Angeles, Hong
Kong, New York, Seoul, Berlino, Barcellona, Cannes, Parigi,
Istanbul, San Francisco, Tokyo, Sydney, Tunisi, Rio de Janeiro,
Budapest.
Il programma: si parte
con l’omaggio a “Indivisibili”. Laura Morante è madrina
2017
La kermesse, presentata dagli
storici Roberta Scardola e Yuri
Napoli, verrà inaugurata domenica 23
luglio con la proiezione del pluripremiato lungometraggio
“Indivisibili” di Edoardo De Angelis alla presenza
del regista e del cast per un grande omaggio alla pellicola
campana. La serata verrà arricchita dall’incontro e premiazione di
Laura Morante, madrina della settima edizione del
Social World Film Festival. Al termine della serata spazio al
Dopo Festival, un salotto jazz con gli ospiti
della giornata.
Grandi film tutte le sere:
“Le verità” (ambientato e girato a Vico Equense)
di Giuseppe Alessio Nuzzo (lunedì 24 luglio), “La Bella e la Bestia” (martedì 25
luglio), “Io prima di te” di Thea Sharrock, “In guerra per amore”
di Pif (giovedì 27 luglio), “Mine” di Fabio Guaglione e Fabio
Resinato(venerdì 28 luglio). Omaggi ai
compianti Paolo Villaggio, Pasquale Squitieri e Gian Luigi Rondi.
Carrellata di documentari e cortometraggi della sezione “La
Notte del Cinema”martedì 25 e mercoledì 26
luglio nell’antico palazzo della città. Eventi speciali
dedicati alla serie tv “Braccialetti Rossi” e agli
attori Cristina Donadio e Fabio De Caro
protagonisti della scorsa stagione di “Gomorra – La serie”
(giovedì 27 luglio). Cinema per i più piccoli nel pomeriggio con
visione di cartoon sociali e formativi (giovedì 27
luglio).
Tra gli eventi speciali,
martedì 25 luglio ci sarà la presentazione
presentazione del romanzo “Don Alfonso 1890, Salvatore Di Giacomo e
Sant’Agata sui Due Golfi” di Raffaele
Lauro.Gran galà di
premiazione sabato 29 luglio con sfilata sul red
carpet e la consegna dei Golden Spike Awards.
Workshop, contest,
seminari
Le attività del festival iniziano
già dalle prime ore del giorno con numerose attività che daranno
spazio e voce a migliaia di giovani tra i quali i
workshop gratuiti Young Media Campus, Young Music
Academy, Young Film Factory e il Young Acting Space, i
seminari sulla direzione della fotografia e sui
costumi del cinema, ed il concorso Social Photo
Contest.
Il Social World Film Festival si
inserisce nel più ampio progetto della Città di Vico Equense
“Promorecupevalorizza Penisola”, candidato ai POC 2014-2020
finanziati dalla Regione Campania.
Risalivano a ormai un annetto fa le
indiscrezioni riguardanti un progetto, provvisoriamte battezzato
XOXO, prodotto da Darren Aronofsky e scritto da Mark Heyman (Black
Swan). All’epoca però al lavoro non era ancora stato affiancato il
nome di alcun regista. Il tutto sembra ora aver ripreso slancio: a
dirigerlo dovrebbe essere George Nolfi (The Bourne Ultimatum, I
guardiani del destino).
La storia è una sorta di Attrazione
Fatale ai tempi dei social network: un giovane uomo d’affari a cui
tutto gira per il verso giusto (lavoro, soldi, carriera, affetti),
cade nell’errore di avviare una relazione online, che prenderà
presto pieghe molto sinistre, minacciando seriamente la sua
esistenza reale. Il film verrà realizzato da Lionsgate, col
supporto, oltre che di Aronofsky, anche di Michael London
(Sideways). Nolfi rivedrà la sceneggiatura assieme ad Heyman. Il
regista ha al momento in cantiere anche un altro progetto, One One
Minute To Midnight, incentrato sulla Crisi dei Missili di Cuba che
nel 1961 portò USA e URSS alle soglie della Terza Guerra
Mondiale.
Film d’apertura della nona edizione
del Festival Internazionale del Film di Roma, Soap
Opera vede tornare alla regia Alessandro
Genovesi dopo i successi di La Peggiore
Settimana della Mia Vita e Il Peggior
Natale della Vita, e lo fa raccontando una storia
incrociata e corale: Protagonisti, gli strambi e surreali inquilini
di un condominio di una imprecisata città italiana (anche se, in
base ad alcuni dettagli, le tracce porterebbero ad una Roma molto
cinematogrifica e patinata), come i due fratelli gemelli Gianni e
Mario, proprietari dello stabile e dipendenti l’uno dall’altro-
soprattutto l’ultimo, costretto sulla sedia a rotelle dopo che il
fratello lo ha investito; c’è poi Francesco, single quarantenne
ancora innamorato della sua ex Anna che, dopo pochi mesi, è già
incinta di un altro; c’è il suo miglior amico Paolo, quasi papà che
vive uno stato confusionale talmente forte da mettere in dubbio i
suoi orientamenti sessuali e Alice, la vicina attricetta in una
nota soap opera e con un debole per gli uomini in divisa. Le loro
vite vengono sconvolte dall’improvviso suicidio del dirimpettaio di
Francesco, Pietro, che mescolerà le carte delle loro esistenze
proprio alla viglia di capodanno.
Il titolo del film sembra
suggerire, in un primo momento, una lettura molto “fictional”
dell’intera pellicola: merito pure delle scelte tecniche di
Veronesi, con molti scavalcamenti irreali di campo e dei confini
dell’inquadratura: lo spettatore medio si aspetta quasi che il film
stesso sia un’enorme set a cielo aperto, una vera soap opera in
corso. La delusione, profonda, si palesa quando realizziamo che
quello che stiamo osservando- come voyeur curiosi- altro non è che
la vita stessa, in una delle sue manifestazioni più improbabili,
patinate e irreali.
Si salvano i dialoghi e le battute
brillanti grazie anche ad un cast di comici navigati pronti a
sfoderare tutta la loro verve brillante per salvare un film
altrimenti fiacco e banale. Piacevole sorpresa Ricky Memphis in un ruolo misurato, ironico, a
tratti tenero e disarmante per la sua ingenuità.
Guarda il trailer ufficiale di
So cosa hai fatto, diretto da Jennifer Kaytin
Robinson con Madelyn Cline, Chase Sui Wonders, Jonah Hauer-King,
Tyriq Withers, Sarah Pidgeon, Billy Campbell, Gabbriette Bechtel,
Austin Nichols, Lola Tung, Nicholas Alexander Chavez, Freddie
Prinze Jr. e Jennifer Love Hewitt. Dal 16 luglio al cinema prodotto
da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.
Il trailer di So cosa
hai fatto, diretto da Jennifer Kaytin
Robinson. Il film è il quarto capitolo della serie I
Know What You Did Last Summer, sequel dell’omonimo film del
1997 e di Incubo finale (I Still Know What You Did
Last Summer) del 1998. So cosa hai fatto è
interpretato da Madelyn Cline (Glass Onion –
Knives Out), Chase Sui Wonders (Little Death), Jonah
Hauer-King (La
sirenetta), Tyriq Withers (Atlanta), Sarah
Pidgeon (The Friend), Billy Campbell (Dracula di Bram
Stoker), Gabbriette Bechtel, Austin Nichols, Lola Tung,
Nicholas Alexander Chavez mentre
Jennifer Love Hewitt e Freddie Prinze Jr. riprendono i ruoli di
Julie James e Ray Bronson dei primi due film.
So cosa hai
fatto sarà nelle sale italiane dal 16 luglio prodotto
da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.
Dal 15 Ottobre 2021 saranno
disponibili su
Amazon Prime Video i primi quattro episodi della serie
televisiva So cosa hai fatto, reboot dell’omonimo
e celeberrimo film I know what you did last
summer. I restanti otto episodi verranno rilasciati
ogni venerdi, culminando il 12 novembre con il finale di
stagione.
Creatrice della serie è
Sara Goodman che produce esecutivamente insieme a
Neal H. Moritz e Pavun Shetty di
Original Film, Erik Feig,
Peter Guber, James Wan di
Atomic Monster, Michael Clear, e
Rob Hackett, Craig William
Macneill e Shay Hatten.
So cosa hai fatto: una versione teen drama del celebre film del
’97
La serie è un nuovo adattamento del
romanzo di Lois Duncan I Know What You Did
Last Summer, da cui è stato tratto il film del 1997. Anche
se il film ha avuto diversi sequel, la serie prende le distanze
dall’universo impostato da Kevin Williamson,
sceneggiatore di Scream: So cosa hai fatto si
propone come prodotto inedito, dalle tinte decisamente più queer e
teen drama, sulla scia di un altro franchise in tendenza in questi
ultimi anni: Elite. La serie spagnola, infatti, riguarda le
vicende di un gruppo elitario di studenti della scuola superiore
Las Encinas, che si ritrovano invischiati in un
misterioso omicidio; anche So cosa hai fatto muove
dalle stesse premesse: un infausto evento sconvolgerà gli equilibri
– già piuttosto precari – di un gruppo di giovani ragazzi appena
diplomati, che si troveranno a dover far fronte a ciò
che hanno fatto.
Il rifacimento moderno da parte
dell’autrice e showrunner Sara Goodman riporta in vita la storia di
I Know what you did last summer per un
pubblico teen odierno. Girato a Oaho, Hawaii, la serie ci svela
come, un anno dopo l’incidente d’auto fatale che ha
perseguitato la loro notte di laurea, un gruppo di adolescenti si
ritrova legato da un oscuro segreto e perseguitato da un assassino
brutale. Mentre cercano di scoprire chi li sta inseguendo, si
svelerà il lato oscuro della loro città apparentemente perfetta e
si andranno dipanando le psicologie di ciascun personaggio: tutti,
infatti, nascondono qualcosa, e scoprire il segreto sbagliato
potrebbe essere un errore fatale.
Al
New York Comic Con dello scorso 8 Novembre, la
creatrice Sarah Goodman e il cast si sono riuniti per presentare la
serie e i personaggi, con tanto di sorpresa inaspettata da parte di
Freddie Prinze Jr., Sarah Michelle
Gellar, Ryan Phillippe e Jennifer Love Hewitt, precedenti protagonisti
del film del 1997. La presenza degli attori ha entusiasmato non
solo gli storici fan della serie, ma anche i nuovi attori del
reboot; la showrunner Sarah Goodman ha infatti dichiarato:
“Sembra che ci abbiano dato la loro benedizione; questo è
estremamente significativo per me e per tutti noi“.
“L’ultima cosa che vogliamo fare è minare quello che hanno
creato. Siamo passati alla prossima generazione nel pieno rispetto
del film e degli attori che ne fanno parte“.
So cosa hai fatto: un gruppo di protagonisti estremamente
umani
Alla giovane Madison
Iseman spetta il doppio lavoro nei panni delle gemelle
Lennon e Allison, due personaggi
completamente agli antipodi: Lennon è la ragazza più popolare della
scuola, dal carattere esuberante ed egocentrico; Allison è invece
molto più pacata e riflessiva, poco compresa da chi le sta attorno,
che la considera alienata dalla vita giovanile. Ezekiel
Goodman interpreta poi Dylan, ragazzo
conteso dalle due sorelle, impacciato ma spiritoso. Brianne
Tju interpreta invece la brillante e poco accondiscendente
Margot, con un’energia assolutamente da
personaggio principale. Il gruppo è poi completato da
Riley (Ashley Moore), dal
carattere ambiguo e misterioso e da Johnny
(Sebastian Amoruso), introverso dal cuore
tenero.
Sicuramente l’adattamento della
Goodman dimostra chiaramente l’intento di avvicinarsi al target da
teen movie attuale, in un’epoca molto diversa in termini di
tecnologia e social media rispetto agli anni ’90 e l’autrice lo fa
rendendo i giovani adulti protagonisti della serie molto esposti
attraverso i social media e, al contempo, molto più isolati nella
vita privata, con pressioni che ne intaccano i rapporti
interpersonali. Per la Goodman era infatti importante far sentire i
personaggi autentici e reali al pubblico di giovani adulti che
guarderanno la serie. Da qui anche la scelta di dare alla serie un
taglio più da thriller che da slasher, con approfondimenti
psicologici sui personaggi che faranno intendere che non ci
troviamo più di fronte all’iconico pescatore, killer psicopatico
della versione del ’97, bensì a una malvagità interiore che non
lascia salvo nessuno.
Grande attenzione è stata poi
riservata alla location della serie: l’isola di Ohao è infatti
identificabile come un altro personaggio all’interno della serie:
l’ambientazione labirintica aumenta esponenzialmente il senso di
pericolo che imperversa nelle vite dei personaggi, mostrandoci
inoltre tutta un’altra facciata delle Hawaii, difficilmente
analizzata: grotte, strade lunghissime e cupe, foreste tenebrose di
bambù, e dove la gente vive veramente, incorniciano la curva
narrativa, dall’ampio spettro da thriller psicologico.
La Goodman ha poi dichiarato che ci
sarebbero sicuramente gli spunti ideali per continuare la serie con
altre stagioni: “Vi prometto che c’è un finale soddisfacente
per questa stagione, dove saprete chi è l’assassino, ma ci sono
alcune cose molto insoddisfacenti per le quali vorrete sicuramente
tornare” ha affermato, oltre a suggerire che avrebbe in mente
anche l’idea di una potenziale serie antologica. Non ci resta
quindi che aspettare i successivi episodi della serie!
Le star originali di So
cosa hai fatto l’estate scorsa (I Know What You Did
Last Summer), Jennifer Love Hewitt e
Freddie Prinze Jr. sembrano ormai pronti a
riprendere i rispettivi ruoli di Julie James e Ray Bronson
per il prossimo sequel, e la co-star Sarah Michelle
Gellar potrebbe unirsi a loro. L’attrice di Buffy
l’ammazzavampiri ha recentemente ricordato a un intervistatore
che il suo ritorno era altamente improbabile dal momento che il suo
personaggio, la reginetta di bellezza Helen Shivers, è stata uccisa
nel primo film.
Ma i fan stanno ora ipotizzando che
potrebbe riprendere il suo ruolo grazie alla seguente foto che la
Gellar ha condiviso su Instagram. Sebbene sia del tutto possibile
che la Gellar abbia un ruolo nel film (e non necessariamente quello
della defunta signorina Shivers), non è certo l’unica spiegazione
della sua presenza sul set. La Gellar è sposata con Prinze Jr. ed è
anche molto amica della regista Jennifer Kaytin
Robinson, per cui potrebbe semplicemente aver visitato il
set e aver condiviso la foto per stuzzicare i fan.
Chi è già confermato per So cosa
hai fatto l’estate scorsa?
Mentre aspettiamo di sapere cosa
succederà tra la Hewitt e il team che si occupa di So cosa
hai fatto l’estate scorsa, sappiamo che il suo collega
Freddie Prinze Jr. è pronto a riprendere il
suo ruolo dai due film originali come Ray Bronson. Oltre alla
speranzosa aggiunta della protagonista, si sta manifestando anche
il ritorno di Brandy Norwood, sopravvissuta agli
eventi del precedente film e che sarebbe un vero errore non
includere in questo seguito – sempre che sia d’accordo. Il resto
del cast è composto da una formazione già annunciata che comprende
Madelyn Cline, Jonah
Hauer-King, Chase Sui Wonders,
Sarah Pidgeon, Tyriq Withers,
Lola Tung, Austin Nichols e
Nicholas Alexander Chavez.
Come apprendiamo da Variety
Sony Pictures sta cercando di riavviare So cosa
hai fatto l’estate scorsaconJennifer
Kaytin Robinson(“Do Revenge”,
“Someone Great”, “Sweet/Vicious”) alla regia.Il
progetto è in fase di sviluppo iniziale presso lo studio, con le
star originali del franchise Jennifer
Love Hewitt e Freddie
Prinze Jr. in trattative per riprendere i loro
ruoli. Leah McKendrick è a bordo per scrivere la sceneggiatura
del progetto, che ha sviluppato con Kaytin
Robinson, che è destinato a portare una nuova prospettiva
al franchise di Sony. Anche Neal H. Moritz è in trattative per
tornare come produttore.
La notizia del rilancio arriva dopo il
riavvio di successo del franchise “Scream“,
che continua con “Scream
VI” nelle sale il 10 marzo. Il film segue anche “Do
Revenge” di Kaytin Robinson, con Sarah Michelle Gellar, che insieme
a Ryan Phillippe, ha completato il quartetto originale “I Know What
You Did Last Summer”. Diretto da Jim Gillespie e scritto da
Kevin Williamson, il film slasher del 1997 ha visto quattro
adolescenti di una piccola città di mare perseguitati (o, più
letteralmente, perseguitati) da un maniaco armato di uncino dopo
aver avuto un incidente mordi e fuggi, che hanno aveva cercato di
coprirsi. Il film ha incassato più di 125 milioni di dollari
al botteghino e ha generato il sequel diretto “So ancora cosa hai
fatto l’estate scorsa”, con Hewitt, Brandy, Mekhi Phifer e Matthew
Settle. Nel 2021, il franchise ha avuto un riavvio in
streaming con “I Know What You Did Last Summer” di Amazon Prime Video.Deadline è stato
il primo a riportare notizie sullo sviluppo del sequel. Sony non ha
commentato.
“Mi sembra che il pubblico attuale
si chieda: “Cosa state aspettando, eh?”” è quanto ha dichiarato
l’icona e tesoro nazionale Jennifer Love Hewitt a proposito
dell’attesa che cresce continuamente intorno al sequel di
So cosa hai fatto l’estate scorsa,
diretto da Jennifer Kaytin Robinson. In una
recente conversazione con Parade, la star di 9-1-1
ha parlato dell’atteso film horror che ha tenuto il pubblico con il
fiato sospeso, desideroso di ulteriori informazioni. L’attrice non
ha ancora rivelato se tornerà sullo schermo per il prossimo
capitolo dell’amata serie di slasher, ma le cose sembrano piuttosto
positive, con la star che ha stuzzicato: “Siamo così vicini, non
dirò altro”.
Dalle parole che ha condiviso con i
media, non sembra che siano l’interesse o il desiderio a tenerla
lontana dal set del film della Sony, ma piuttosto problemi di
programmazione. L’ex star di Ghost
Whisperer è attualmente impegnata sul set del
procedurale della ABC, 9-1-1, che sembra essere un po’ d’intralcio. “È
una cosa molto delicata”, ha detto la Hewitt a proposito della
gestione dei due impegni, ‘perché stiamo cercando di gestire il
programma del 9-1-1 e quello del film, quindi stiamo solo
cercando di capirlo e di farlo accadere’.
Determinata a rimanere fedele a se
stessa e al fandom che ha permesso alla serie di film di vivere una
rinascita a quasi 30 anni dall’uscita dell’originale sugli schermi
nel 1997, la Hewitt ha spiegato.
“Se devo tornare 27 anni dopo,
non voglio esserci solo per cinque secondi, non voglio che sia solo
una cosa del tipo: ‘Oh, beh, ecco il fantasma di So cosa hai
fatto in passato, eccola qui’.Quindi voglio essere in
grado di ritagliarmi del tempo per essere davvero presente per le
persone e per far sì che sia importante.Quindi ci stiamo
lavorando.Ci siamo quasi.L’annuncio sarà così
emozionante quando avverrà, anche per me, e spero che sia
presto”.
Chi è già confermato per “So
cosa hai fatto l’estate scorsa”?
Mentre aspettiamo di sapere cosa
succederà tra la Hewitt e il team che si occupa di I Know What
You Did Last Summer, sappiamo che il suo collega
Freddie Prinze Jr. è pronto a riprendere il suo ruolo
dai due film originali come Ray Bronson. Oltre alla
speranzosa aggiunta della protagonista, si sta manifestando anche
il ritorno di Brandy Norwood, sopravvissuta agli
eventi del secondo film, So ancora cosa hai fatto
l’estate scorsa, e che sarebbe un vero errore non
includere nel seguito – sempre che sia d’accordo. Il resto del cast
è composto da una formazione già annunciata che comprende
Madelyn Cline, Jonah
Hauer-King, Chase Sui Wonders,
Sarah Pidgeon, Tyriq Withers,
Lola Tung, Austin Nichols e
Nicholas Alexander Chavez.
La Sony Pictures ha annunciato che
le riprese del sequel di So cosa hai fatto l’estate scorsa sono
ufficialmente in corso e abbiamo una prima immagine del dietro le
quinte che mostra un uncino dall’aspetto familiare.
Ben Willis, alias Il
Pescatore, è stato il cattivo apparentemente imprendibile
della trilogia originale. Ritenuto un uomo normale che ha deciso di
vendicarsi del gruppo di adolescenti che lo aveva dato per morto
nel primo film, è sopravvissuto a ogni sorta di carneficina nei due
sequel senza alcuna spiegazione.
Lo studio ha anche
confermato che sia Jennifer Love Hewitt che
Freddie Prinze Jr. riprenderanno i rispettivi ruoli di Julie James
e Ray Bronson, ma non si fa menzione di Sarah Michelle
Gellar.
La scorsa settimana, la star di
Buffy l’ammazzavampiri ha postato una
foto su Instagram dal set, facendo ipotizzare un suo ritorno nei
panni della reginetta di bellezza Helen Shivers… nonostante sia
stata definitivamente uccisa nel film originale.
Camila Mendes, attrice di Riverdale, si è recentemente separata
dal prossimo slasher “requel” dopo aver firmato per interpretare la
protagonista femminile del film Masters of the Universe
di Amazon MGM Studios e Mattel Films, in cui interpreterà Teela.
Madelyn Cline, Sarah Pidgeon, Tyriq Withers e Jonah Hauer-King sono
ancora a bordo per ruoli di supporto in IKWYDLS, ma i
dettagli sui personaggi non sono stati resi noti.
I Know What You Did Last
Summer ha già avuto un paio di sequel, I Still
Know What You Did Last Summer e I’ll
Always Know What You Did Last Summer, ma nessuno dei
due ha avuto lo stesso successo del primo, quindi non sorprende che
la Sony voglia prendere spunto dalla nuova trilogia di
Halloween e ignorare tutto ciò che è
venuto dopo l’originale.
Anche Prime Video ha realizzato uno spin-off
per il piccolo schermo nel 2021, ma la serie è stata cancellata
dopo una sola stagione.
Jennifer Kaytin Robinson
(Do Revenge, Someone Great) ha firmato la
regia del nuovo film, mentre Leah McKendrick (Deviant
Love; M.F.A.) ha scritto la sceneggiatura, basata su
un’idea originale di sequel sviluppata insieme alla Robinson.
“Un anno dopo aver
investito un pescatore e averne gettato il corpo in acqua, quattro
amici si ritrovano quando Julie (Jennifer Love Hewitt) riceve una
lettera spaventosa che le dice che il loro crimine è stato
visto.Mentre insegue il responsabile della
lettera, Barry (Ryan Phillippe) viene investito da un uomo con un
gancio da carne.Da lì in poi, la carneficina non
fa che aumentare, mentre l’assassino con l’uncino continua a
perseguitare Julie, Helen (Sarah Michelle Gellar) e Ray (Freddie
Prinze Jr.)”.
Il sequel di I Know What You
Did Last Summer, ancora senza titolo, arriverà nelle sale il
18 luglio 2025.
La Warner Bros. non ha mai veramente
avuto dei piani in merito al DCEU, cosa divenuta ancora più
evidente dopo che Chris Terrio, lo sceneggiatore di Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice
League, ha recentemente confermato di essere stato
costretto a scrivere quei film senza che nessuno gli avessi mai
parlato dei piani relativi agli standalone dedicati a personaggi
come Wonder Woman o Aquaman.
Nonostante ciò, sappiamo che
Zack Snyder aveva dei piani per una vera e
propria saga composta da cinque film che, oltre a L’uomo
d’acciaio e
Batman v Superman, doveva includere anche tre film
dedicati alla Justice
League. Ora, in occasione del
Justice Con, l’evento virtuale organizzato lo scorso weekend
per celebrare la
Snyder Cutad un mese esatto di
distanza dalla distribuzione, è stato Jay Oliva,
storyboard artist del DCEU, a rivelare quale fosse il finale che
Snyder aveva ipotizzato per il suo
SnyderVerse.
Olivia ha spiegato che i piani
iniziali del regista prevedevano un riavvio in stile “Flashpoint”,
quindi una sorta di ripristino totale dell’universo concepito da
Zack Snyder . Ciò avrebbe consentito alla
Warner Bros. di poter far nuovamente ripartire le storie di alcuni
personaggi chiave sul grande schermo. “Penso che il piano fosse
che Zack avrebbe realizzato quattro o cinque film, e poi avrebbe
concluso il tutto con una sorta di riavvio in stile ‘Flashpoint’,
che avrebbe poi permesso di utilizzare un nuovo cast in
futuro”, ha dichiarato Jay Oliva.
The Flash di Andy Muschietti per
“superare” lo SnyderVerse?
In realtà, non la prima volta che si
parla di questo riavvio in stile “Flashpoint”, anche se
probabilmente non sapremo mai se questo riavvio era in qualche modo
collegato ai piani originale relativi al film The Flash. In parte potrebbe essere così,
soprattutto perché non esiste alcuna indicazione che Snyder avesse
pianificato di includere Barry Allen nella terza parte di Justice
League (che si sarebbe dovuto concludere con un
flashforward che avrebbe rivelato che il figlio di Clark Kent e
Lois Lane era diventato il nuovo Batman di Gotham City).
È difficile pensare che tutto questo
potrebbe finire sullo schermo ora. Tuttavia, la versione di
Andy Muschietti di The Flash (attualmente in fase di produzione)
potrebbe forse servire ad uno scopo simile, e magari aiutare il
DCEU a “superare” la visione di Snyder.
Sebbene sia stato riferito
che i co-CEO dei DC StudiosJames Gunn e Peter Safran presenteranno
il loro piano ai capi della Warner Bros. Discovery
questa settimana, è chiaro che hanno già ricevuto il via libera su
una serie di progetti.Tra questi c’è un film
di Supermanscritto da James Gunn che servirà da riavvio per
Man of Steel nel nuovo
DCU. Ciò significa che non ci sarà più Henry Cavill, ovviamente, ma chiunque
interpreti il giovane Clark Kent finirà per uscire con
Wonder Woman di
Gal Gadot e Aquaman di
Jason Momoa? beh secondo un insider probabilmente
no.
L’ insider
affidabile @MyTimeToShineH ha
recentemente twittato: “Nel caso in cui
non fosse [chiaro] ormai, se ne sono andati tutti. La fine di
The
Flash non avrà importanza in entrambi i casi. Lo Snyderverse è
ufficialmente morto”. Lo scooper avrebbe
continuato aggiungendo: “James
Gunn sta facendo un riavvio completo. Vuole una tabula
rasa”.
Questo era prevedibile e non
fa ben sperare per il resto di quegli attori del
DCEU. Wonder Woman
3 si è recentemente bloccato e ci
sono già state voci su Jason Momoa appenderà il personaggio di
Aquaman per Lobo, quindi un
vero e proprio riavvio del DCU è chiaramente il piano. Sfortunatamente, ciò
essenzialmente rende tutti i film DC del 2023 completamente
obsoleti.
A meno che i DC
Studios non pianifichino di mantenere alcuni volti
familiari (il che creerebbe ancora confusione), la storia di Shazam
finirà presto, la follia multiversale diThe
Flash è irrilevante
e Aquaman
e il regno perdutoè solo un altro
film a fumetti. Il DCEU ha avuto una buona
corsa – è stato lanciato nel 2013 con Man
of Steel– ma non ha mai funzionato
del tutto. Un riavvio è un male necessario a questo punto, anche se
significa dire addio ad alcuni grandi attori, anche se da quello
che abbiamo appreso sull’annuncio di Gunn sull’addio di Cavill non
è detto che li perderemo del tutto!
Ann Sarnoff, CEO di Warner Media, ha
confermato che non ci sono piani per sviluppare lo SnyderVerse inizialmente pianificato da
Zack Snyder dopo l’uscita della
Snyder Cut di Justice
League. Molti speravano che il nuovo taglio del
cinecomic uscito per la prima volta al cinema nel 2017 avrebbe
rappresentato un nuovo inizio per il DCEU, ma a quanto pare non
sarà così.
Il movimento #ReleaseTheSnyderCut ha
aiutato Snyder a realizzare finalmente il cinecomic che aveva
sempre immaginato di portare sul grande schermo e che purtroppo, a
causa di una tragedia familiare, alla fine è finito nelle mani di
un altro regista (ossia, Joss Whedon). Vista l’accoglienza riservata
alla Snyder
Cut, che è stata accolta in maniera positiva anche dalla
critica, i fan hanno chiesto il ripristino dello SnyderVerse, con la speranza che WB conceda a
Snyder la possibilità di continuare a lavorare all’interno del DCEU
e di portare avanti la storia che aveva iniziato a raccontare con
L’uomo
d’acciaio nel lontano 2013.
Sfortunatamente, in una recente
intervista con
Variety, Ann Sarnoff, CEO di Warner Media, ha confermato ciò
che lo stesso Zack Snyder aveva anticipato in numerose
interviste, ossia che non ci sono piani per continuare con
l’esplorazione dello
SnyderVerse dopo l’uscita della Snyder Cut su HBO
Max. Sarnoff ha spiegato che la WB è sempre stata felice all’idea
di concedere a Snyder la possibilità di completare la sua trilogia
(quella idealmente composta da L’uomo
d’acciaio e da Batman v Superman), ma ha anche specificato
che è ora per lo studio di guardare al futuro e di concentrarsi sui
nuovi progetti attualmente in fase di sviluppo.
“Apprezzo che adorino il lavoro
di Zack e siamo molto grati per i suoi numerosi contributi alla
DC”, ha spiegato Ann Sarnoff. “Siamo davvero felici che
abbia potuto dare vita alla sua versione di Justice League, perché non era nei piani fino
a circa un anno fa. Con ciò arriva il completamento della sua
trilogia. Siamo molto felici di averlo fatto, ma siamo molto
entusiasti dei piani che abbiamo per tutti i personaggi DC
multidimensionali che sono in fase di sviluppo proprio in questo
momento.”
Zack
Snyder’s Justice Leagueè uscito in streaming il
18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e
NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore
circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.
Zack Snyder ha spiegato perché non ha mai
voluto ispirarsi alla formula del MCU quando stava lavorando al suo
SnyderVerse. Dopo l’uscita de L’uomo
d’acciaio nel 2013, che ha dato ufficialmente il via
al DCEU, il regista è stato impegnato con Warner Bros. e DC Films
fino alla metà del 2017. Tuttavia, a causa di un crescente
conflitto creativo con entrambi gli studi e anche per colpa di una
tragedia familiare, alla fine Snyder ha deciso di abbandonare la
produzione di Justice
League dopo aver terminato le riprese principali e di
mettere da parte i suoi piani relativi all’universo condiviso.
Nonostante sia L’uomo
d’acciaio che Batman v Superman abbiano performato bene
al box office, entrambi i film sono stati parecchio divisivi:
alcuni fan hanno approcciato l’approccio unico del regista ai
celebri supereroi, mentre altri non hanno visto di buon occhio la
sua visione dark. Tuttavia, la Warner Bros. non sembrava convinta
dello stile adottato da Snyder, con il regista che non ha mai fatto
mistero delle continue pressioni ricevute durante la lavorazione di
Justice League, che lo studio voleva fosse
molto più simili ai modelli canonizzati e universalmente apprezzati
del MCU.
In una recente intervista con il
New York Times in occasione della promozione della
Snyder Cut di Justice
League, è stato proprio Zack Snyder a riflettere sulla sua
esperienza con Warner Bros. e con il DCEU. Il regista ha spiegato
di aver sempre voluto differenziarsi dal MCU e di essersi sempre sentito a
suo agio in merito al modo in cui aveva concepito i suoi film:
cambiare stile o tipo di approccio, avrebbe soltanto compromesso la
sua personale visione.
“Lo sapevo da prima di Bvs,
quando abbiamo realizzato L’uomo d’acciaio. La Marvel stava facendo qualcos’altro.
Stanno facendo, ai massimi livelli, una popolare commedia d’azione
con tanto cuore. E ci sono riusciti alla grande. Sforzarsi di
duplicare tale modello sarebbe da folli, perché ci sono già loro ad
essere così bravi”, ha spiegato il regista. “Quello che la
DC aveva era la mitologia ad un livello veramente epico. Stavamo
per prendere questi personaggi e renderli protagonisti di un
viaggio incredibile. Onestamente, ero l’unico a pensarla così.
Dopotutto, non saprei come altro approcciarmi a questo genere. Un
regista ha una sola abilità: il suo punto di vista. È tutto ciò che
hai. Se stai cercando di imitare un altro modo di fare film, allora
sei davvero su un terreno scivoloso.”
Zack
Snyder’s Justice Leagueuscirà in streaming il 18
marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e NOW
TV in Italia. Il film durerà 242 minuti (quattro ore circa) e sarà
diviso in sei capitoli e un epilogo.
Lo stato del DCEU è spesso fonte di confusione non soltanto
per i fan, ma anche per gli spettatori occasionali. All’inizio,
l’universo condiviso era stato concepito per essere supervisionato
da Zack
Snyder. Tuttavia, le cose sono cambiate dopo che il
regista ha deciso di abbandonare la produzione di Justice
League. Ora che il taglio originale del film ad opera
del regista è stato finalmente distribuito, c’è la possibilità che
la visione originale del regista in merito all’universo condiviso
possa essere completata prima o poi.
Justice League Parte 2
Justice
League è stato originariamente concepito come una vera e
propria trilogia. Il taglio di Zack Snyder si è concluso con la
sconfitta di Steppenwolf, ma con Darkseid in procinto di
rivendicare la Terra per sé stesso.
Si tratta di un enorme cliffhanger
che forse, in futuro, potrebbe essere esplorato. Snyder ha rivelato
quale fosse il suo piano originale per i tre film, ed è qualcosa
che molti fan, ora come ora, non vedono l’ora di vedere.
Justice League Parte 3
Nella terza parte di
Justice
League, Batman e Lois Lane avrebbe avuto una relazione
che, alla fine, avrebbe portato al futuro impostato dal Knightmare,
ossia la Terra vista nell’epilogo della
Snyder Cut e invasa da Darkseid.
Mera e Deathstroke
fanno parte del team messo in piedi da Bruce Wayne per contrastare
la minaccia di Superman, ma sappiamo che quel gruppo non è la
stessa Justice League che i fan conoscono e amano.
Sarebbe interessante, quindi, vedere se il team sarebbe in grado di
riportare la Terra al suo stato originario.
Lo standalone di Cyborg
Cyborg, come tanti altri
membri della Justice
League, inizialmente avrebbe dovuto avere il suo film da
solista, che doveva esplorare maggiormente il suo personaggio.
Tuttavia, a causa dei problemi –
anche molto pubblicizzati – che Ray Fisher ha avuto con lo studio a
causa del comportamento di Joss Whedon durante le riprese
aggiuntive, non ci sarà alcun film da solita con l’attore, a meno
che Zack Snyder non decida di prendere le redini del progetto.
Forse questo potrebbe ancora accadere in futuro, anche se al
momento sembra improbabile.
Cyborg all’interno di altri film
Cyborg avrebbe dovuto
essere incluso nel film da solista di Flash, almeno prima che i
rapporti tra la Warner Bros. e Ray Fisher non si inclinarono.
Tuttavia, una possibilità per rimediare a questa situazione sarebbe
coinvolgere Cyborg in altri futuri progetti nel DCEU, sempre grazie
all’intervento di Zack Snyder.
Probabilmente, questo è l’unico modo
per far sì che il personaggio resti ancora nell’universo condiviso.
Dopotutto, considerando quanto fosse una parte integrante della
Justice
League di Zack Snyder, il Cyborg di Fisher merita di
essere ancora parte dell’universo.
Un Multiverso interessante
Se lo studio ha intenzione
di assicurarsi che la versione di Justice
League di Joss Whedon resti canonica, c’è ancora un modo
per collegare le nuove storie guidate da Zack Snyder nell’universo:
dare vita ad un vero e proprio Multiverso.
La versione di Batman di Robert
Pattinson sembra confermare che questo è già la direzione che
dovrebbe intraprendere il DCEU, quindi l’adattamento delle nuove
storie di Snyder non dovrebbe essere affatto un problema in
considerazione di quel formato.
Differenti iterazioni dei personaggi
Tenendo conto del
Multiverso, ci possono essere molteplici iterazioni dello stesso
personaggio nell’universo DC. Affleck e Pattinson potrebbero
teoricamente interpretare Batman contemporaneamente, con le storie
di Zack Snyder che potrebbe essere separate da tutto il resto
abbastanza facilmente.
Finché lo studio troverà sempre un
modo per assicurarsi che il pubblico non sia confuso dal
Multiverso, non dovrebbe essere un reale problema. Henry Cavill
potrebbe persino continuare ad essere Superman mentre la presunta
versione del personaggio ad opera di Michael B. Jordan
nell’annunciato nuovo film potrebbe comunque entrare in azione.
Più Jared Leto nei panni di Joker
Jared Leto non ha mai
davvero avuto la possibilità che si meritava nei panni di Joker. La
sua versione del personaggio vista nel Knightmare è stata ben
accolta dai fan, quindi c’è la possibilità che possa tornare in
un’altra iconica versione del personaggio se ci fosse la
possibilità.
Con Zack Snyder al timone del DCEU,
Jared Leto potrebbe avere la possibilità di brillare nei panni del
Joker. Solo il tempo ce lo dirà…
Apparizioni di Martian Manhunter
Sorprendentemente, Martian
Manhunter è apparso nella Justice
League di Zack Snyder mentre era completamente assente
nella versione theatrical. Per i fan, è stato fantastico vedere
questo personaggio trovare finalmente il suo spazio, per la prima
volta, nel DCEU.
La Justice
League di Zack Snyder ha ovviamente spianato la
strada per future apparizioni del personaggio. La squadra è sulla
buona strada per essere completamente formata nella versione del
DCEU ad opera del regista. Se c’è qualcosa che i fan vogliono
vedere grazie a quell’universo, è senza dubbio quella visione
completa della Lega.
Film interconnessi
Dopo il fallimento della
versione originale di Justice
League, l’universo ha abbandonato i piani per storie
interconnesse. Tuttavia, dopo l’accoglienza positiva della versione
del film di Zack Snyder, questa idea potrebbe essere
ripristinata.
I singoli film non sono ovviamente
una brutta cosa, ma vedere la Justice League lavorare
insieme in un film live action è qualcosa di ancora più bello da
vedere. Per i fan, è stato un sogno a lungo irrealizzabile.
Una visione coesa
Nel complesso, dopo l’uscita della
Snyder Cutdi
Justice
League, il DCEU può finalmente vantare una visione coesa,
costruita sotto l’ala di un unico regista.
Altri registi possono continuare a dirigere
storie dedicate ai diversi membri del team e quando arriverà il
momento di lavorare insieme, Zack Snyder può comunque trasformare
quei film in realtà. Speriamo che Warner Bros. sia pronta a tornare
sui suoi passi e a rendere tutto questo realtà.
Fresco di vittoria ai premi Oscar
con il film Parasite, il
regista Bong
Joon-ho è un autore tutto da scoprire. Tra i suoi più
recenti successi vi è il film del 2013 Snowpiercer,
suo primo lungometraggio in lingua inglese. Per questo suo debutto
si è avvalso di un cast di grandi attori hollywoodiani, portando
però con sé temi cari come le differenze tra classi sociali e le
ribellioni tra di esse. Ciò che ne è derivato è un grande film di fantascienza, che utilizza il
genere per narrare una volta di più le derive del genere umano.
Il film è tratto dalla graphic
novel Le
Transperceneige, appartenente al genere di fantascienza
post-apocalittica e ideato da Jacque Lob e
Jean-Marc Rochette. Il regista coreano trovo il
volume quasi per caso nella sua fumetteria abituale a Seul, in
cerca di nuove ispirazioni. Affascinato dalla storia e dalle idee
presenti in essa, egli la propose al suo amico regista Park
Chan-wook, celebre per il film Old Boy. Questi
decise di sostenere il progetto con la propria casa produttrice, la
Moho Films, e così la pellicola entrò in produzione con un budget
di 38,2 milioni di dollari.
Con una costo simile,
Snowpiercer divenne la produzione coreana più costosa di
sempre. Motivo di ciò erano anche i massicci effetti speciali
richiesti per la realizzazione delle scenografie e degli eventi che
si susseguono. Il film si rivelò poi un successo, portando ad un
incasso di oltre 86 milioni in tutto il mondo. Merito principale
del titolo è però quello di aver permesso all’autore coreano di
essere conosciuto anche al di là dei propri confini nazionali. Egli
ebbe così modo di intraprendere una scalata al successo, arrivando
alla consacrazione nel 2020.
Snowpiercer: la trama del
film
La storia del film è ambientata in
un mondo semideserto, dove i cambiamenti climatici hanno dato vita
ad una nuova era glaciale che ha sterminato gran parte della
popolazione. I pochi superstiti si trovano a vivere sullo
Snowpiercer, un treno in costante movimento intorno alla Terra
grazie a un motore perpetuo. All’interno di esso si è generato un
microcosmo di società umana, dove però non mancano le distinzioni
sociali. Nelle ultime carrozze,
infatti, vi sono le persone meno abbienti, nutrite solo di
barrette proteiche. Nei vagoni anteriori sono invece collocati gli
abitanti più ricchi.
Questa disparità crea naturalmente
lotte interne e malcontenti, soprattutto perché i bambini delle
persone più povere vengono sequestrati e resi schiavi. Chiunque si
oppone a tale condizione, viene inoltre punito severamente. I due
protagonisti, Curtis ed Edgar, iniziano però a tollerare sempre
meno la situazione e iniziano ad escogitare un piano d’attacco che
possa condurli alla testa del treno, dal suo inventore in persona.
Per riuscirci avranno bisogno di un vero e proprio esercito a loro
disposizione. Ma questo potrebbe non bastare, poiché il treno
nasconde più ostacoli del previsto. Una volta che il loro piano ha
inizio, però, non sarà più possibile tornare indietro.
Snowpiercer: il cast del film
Per dar vita al suo primo film
internazionale, il regista ha ricercato un cast che potesse dar
vita nel suo piccolo alla varietà umana oggi esistente. Attori di
diverse etnie e culture sono stati coinvolti per questo motivo, e a
loro si sono affiancati una serie di celebri nomi dell’industria
cinematografica. Il primo di questi è Chris
Evans, meglio noto per il ruolo di Captain America.
L’attore era alla ricerca di un nuovo personaggio con cui dar prova
delle sue capacità, e non appena seppe del casting per il nuovo
film del regista, si propose subito.
Bong, tuttavia, non era del tutto
convinto all’idea di affidare ad Evans il ruolo di Curtis,
ritenendolo troppo muscoloso per il ruolo. Infine, però, si
convinse, e grazie ai costumi e a particolari inquadrature riuscì a
non sottolineare la fisicità dell’attore. Altro grande nome
presente nel film è quello di Tilda
Swinton. A lei è stato affidato il ruolo della
spietata Mason. Per dar vita a questo complesso personaggio,
l’attrice si è sottoposta ogni giorno a due ore di trucco, ed ha
lavorato molto sul carattere. Il risultato, a sua detta, è stato
ispirato dai principali dittatori o politici estremisti del
Novecento.
Nel film è poi presente anche
Song Kang-ho, attore feticcio del regista, che
ricopre il ruolo di Namgoong Minsoo, colui che realizzò i sistemi
di sicurezza del treno. Il cast è infine impreziosito dalla
presenza di Ed
Harris, nei panni di Wilford, l’inventore del treno.
Il regista scelse l’attore per la sua capacità di sembrare innocuo
e spietato allo stesso tempo. Lo sguardo glaciale dell’attore,
infatti, avrebbe permesso al personaggio di affermarsi
nell’immaginario degli spettatori. Completano il cast gli attori
John Hurt nei panni di Gilliam, guida spirituale
dei poveri e Jamie
Bell che interpreta Edgar, amico di Curtis e suo
allenato nella rivoluzione. OctaviaSpencer,
infine, dà invece vita a Tanya, madre privata dai ricchi del figlio
e determinata a riaverlo indietro.
Snowpiercer: la spiegazione del
finale del film
Quello di Snowpiercer si
rivela in fin dei conti essere un finale molto più complesso di
quanto ci si sarebbe potuti aspettare. Il regista, infatti, non si
limita a parlare delle differenze di classe, ma propone anche un
punto di vista nuovo a riguardo. Il suo non è un finale conclusivo,
bensì aperto come le riflessioni messe in gioco, e che puntano a
scuotere la coscienza dello spettatore. Inutile dire che di
seguito, nella spiegazione del finale, si renderanno necessari
alcuni spoiler. Pertanto, si sconsiglia di continuare la lettura
qualora non si fosse ancora visto il film.
Come anticipato, la rivoluzione che
Curtis intraprende per portare la propria classe in testa al treno,
dove alloggiano i più ambienti, porta allo svelamento di alcune
realtà impreviste. Appare infatti sempre più chiaro come, in fin
dei conti, non vi sia grande differenza tra Curtis e Wilford,
l’inventore a capo del treno. Entrambi si dimostrano disposti a
sacrificare la propria gente in nome di un benessere maggiore. Sono
due facce della stessa medaglia, ed entrambi rappresentano
l’assurda necessità della divisione in classi affinché la specie
umana possa proseguire nella sua esistenza.
Il finale del film, dunque, lascia
intendere che la società di oggi si sia costruita sul principio del
“mors tua vitamea“, dove alcuni devono soffrire
affinché gli altri possano sopravvivere. Una simile struttura
sociale non sembra poter essere modificata, e gli stessi oppressi
finiscono con il diventare gli oppressori. Snowpiercer si
rivela così la rappresentazione di un incastro che non può essere
sciolto, e deve anzi perpetrare nella propria brutale natura.
Eppure, il regista sembra lasciare aperta una porta alla speranza.
In questo, la non completa conclusività del finale sembra
permettere riflessioni da cui poter giungere a soluzioni nuove.
Snowpiercer: la serie, il trailer
e dove vedere in streaming il film
Sulla base del successo del film,
nel 2020 viene messa in onda la prima stagione della serie omonima
ad esso ispirata. Questa, però, amplia il racconto del film
mostrando ciò che avvenne otto anni prima gli eventi narrati nel
lungometraggio, dando dunque vita ad una trama e una cronologia
radicalmente differenti, seppur mantenendo le tematiche di base. La
serie Snowpiercer
ha tra i produttori esecutivi lo stesso regista coreano, e vanta un
cast composto in particolare da Jennifer
Connelly e Sean
Bean. In Italia viene distribuita su Netflix, che ne conferma poi la realizzazione di una
seconda stagione.
Per gli appassionati del film, o
per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne
grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali
piattaforme streaming oggi disponibili. Snowpiercer è
infatti presente su Chili Cinema, Rakuten TV, Google Play,
Tim Vision, Apple iTunes, e Amazon Prime Video. In base alla
piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo
sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio
della qualità video.
Ecco un trailer red band per
Snowpiercer, film che noi abbiamo visto
all’ultimo Festival Internazionale del Film di Roma e che uscirà
negli Stati Uniti addirittura il 27 giugno.
Qui la nostra gallery del film:
[nggallery id=242]
Trama:
Snowpiercer è ambientato in un
futuro in cui, dopo un esperimento fallito per fermare il
riscaldamento globale, l’era glaciale uccide tutta la vita sul
pianeta, tranne che per gli abitanti che si trovano sul
Snowpiercer, un treno che viaggia in tutto il mondo ed è alimentato
da un motore in moto perpetuo. Sul treno cominciano a
nascere divergenze sociali, e ha inizio una ribellione.
Il film è diretto dal regista
coreano Bong Joon Ho e vede nel cast Chris
Evans, Tilda Swinton, John Hurt, Jamie Bell, Ed
Harris e Octavia Spencer.
Nuovo trailer
internazionale e ben sei featurette per Snowpiercer, film
diretto dal regista coreano Bong Joon-ho,
con un cast formato da Chris
Evans, Kang-ho
Song, John Hurt,Tilda
Swinton, Jamie
Bell, EdHarris, Ewen
Bremner, Octavia
Spencer e Ko Asung.
Ecco il trailer e le 6
featurette:
La trama di Snowpiercer
èbasata su un graphic-novel francese degli anni
ottanta, Le Transperceneige, ambientata in un
mondo post-apocalittico, in cui una nuova era glaciale causata da
un esperimento per cercare di fermare il riscaldamento globale ha
avuto anche un terrificante effetto collaterale, eliminando quasi
totalmente ogni forma di vita sul pianeta. Siamo nel 2031
e pochi sopravvissuti vivono a bordo di un treno in moto
perpetuo, chiamato appunto Snowpiercer. All’interno
del treno si è creato una vera società e alcuni passeggeri si
trovano ora in conflitto con il sistema classista venuto a
formarsi. I più poveri vivono infatti in condizioni
proibitive, in cui vengono miseramente lasciati, e daranno inizio
ad una rivoluzione di massa, una vera e propria ribellione che
scolvolgerà il sistema.
2031. Dopo il fallimento di un
esperimento per porre fine al riscaldamento globale, una vera e
propria nuova era glaciale stermina tutti gli abitanti del pianeta
a eccezione dei viaggiatori che si trovano sullo
Snowpiercer, un treno ad alta velocità che fa il
giro del mondo e che trae energia da un motore in moto
perpetuo.
Presentato nella sezione
Fuori Concorso del Festival
Internazionale del Film di
RomaSnowpiercer di Joon-ho
Bong scritto insieme a Kelly
Masterson porta il tema ambientale e post-apocalittico in
una storia socio-politica in cui l’uomo, come in un laboratorio, è
costretto a misurarsi e a vivere in equilibri estremi che sfociano
in lotte di classe e diritti umani. Seppur la storia abbia una
struttura lineare, con un buon ritmo interno, sembra non voler
scegliere il registro narrativo a cui sposarsi.
Difatti saranno numerosissime le
scene in cui si alterneranno momenti d’azione, in cui la classe più
bassa cerca la scalata verso l’alto; altre in cui il pathos dei
singoli personaggi fa da padrone, approfondendo le vicende
drammatiche dei personaggi che vivono in questo treno; ed altre che
forniranno numerosi spunti comici, che forniscono il giusto
contrappeso alle tensioni emotive ma che incideranno sugli
equilibri del film. Infatti sarà proprio questo elemento a fornire
l’esatto distacco tra la prima parte e la seconda parte in cui
sembra si sia percorso più di un filone narrativo senza
esaurirlo.
Il regista sudcoreano conferma la
gran perizia e tecnica, prediligendo primi piani, semi-soggettive,
dettagli e stacchi con fuori fuochi, unite a un bel lavoro di
fotografia da parte di Kyung-Pyo Hong che facilita
il lavoro del montaggio di Steve M. Choe conferendo
così al film una profonda continuità visiva. Questi elementi uniti
alla gran composizione della scena, fanno risultare il film
estremamente dettagliato ed esplorato nelle varie scene-vagoni.
In Snowpiercer
buona è la prova da parte degli attori, Chris Evans smessi momentaneamente i panni
di Captain America, ricopre comunque il ruolo di
un leader carismatico pronto al sacrificio. Chi eccelle nella
caratterizzazione del personaggio è una splendida Tilda
Swinton, nuovamente camaleontica nel travestimento e nella
voce che riesce a fornire al film l’unico antagonista che un sempre
ugualeEd
Harris non riesce a soddisfare. John
Hurt calato completamente nel ruolo del mentore riesce,
nonostante le poche scene, a lasciare la sua impronta nella storia.
Bene anche i comprimari, Octavia
SpencereJamie
Bell che catturano l’empatia dello spettatore.
Snowpiercer è un
buon film in cui in questo microcosmo claustrofobico si riesce a
radunare un notevole cast una storia accattivante e
d’intrattenimento, che riesce a suscitare grazie ad una grande
metafora sulla società contemporanea, vizi e privilegi di
caste.
Dopo aver aperto il
recente Festival Internazionale del Film di
Roma ed in attesa che faccia il proprio debutto
nel corso del 64th Festival Internazionale del
Cinema diBerlino,Snowpiercerè
pronto a mostrarsi in quattro nuove clip.
Qui di seguito vi proponiamo i
filmati in questione.
Vi ricordiamo
che Snowpiercerè
un film post apocalittico basato sulla graphic novel
francese Le
Transperceneigee prende luogo
in un futuro in cui, in seguito al fallimento di un esperimento
mirato a fermare il riscaldamento globale, una seconda Era Glaciale
ha sterminato gran parte della popolazione umana eccezion fatta per
gli abitanti dello Snow Piercer, un treno, alimentato da un motore
perpetuo, impegnato in un viaggio attorno al mondo.
Il film, diretto
da Bong Joon-Ho e scritto in
collaborazione con Kelly Masterson, vede nel
cast Chris Evans, Song
Khangho, Tilda
Swinton, Jamie
Bell, Octavia
Spencer, Ewen
Brewner, Alison
Pill, John
Hurt e Ed Harris.
Sono diponibili alcune immagini
di Snowpiercer, il film che segna il
debutto in lingua inglese del regista coreano Bong
Joon-Ho (già regista di Memories of
Murder e The
Host),
Nuovo poster internazionale per lo sci-fi
koreano Snowpiercer. Il film diretto
dal regista di The
Host, Bong Joon-Ho, vede
protagonisti un cast d’eccezione composto da Chris
Evans, Song Kangho, Tilda Swinton, Jamie Bell, Octavia Spencer,
Ewen Brewmner, Alison Pill, John
Hurt e Ed Harris.
Il film, basato sulla graphic novel francese “Le
Transperceneige”, è ambientato in un futuro in cui, dopo un
esperimento fallito per fermare il riscaldamento globale, l’era
glaciale uccide tutta la vita sul pianeta, tranne che per gli
abitanti che si trovano sul Snowpiercer, un treno che viaggia in
tutto il mondo ed è alimentato da un motore in moto
perpetuo. Sul treno cominciano a nascere divergenze
sociali, e ha inizio una ribellione. Il film al momento non ha una
data d’uscita fissata ne negli USA ne in Italia.
Guarda la nuova clip dell’atteso
film Snowpiercer diretto
da John Bong Ho con
protagonisti Chris Evans, Tilda Swinton, John Hurt,
Jamie Bell, Ed Harris e Octavia
Spencer.
Sadica, crudele e
caratterizzata da una lucida follia, Mason, interpretata da
un’impareggiabile Tilda Swinton, è l’emblema e la portavoce dei
valori che regnano sullo Snowpiercer inculcati da Wilford, supremo
creatore di questa “sacra locomotiva”, che costituisce l’unica
ancora di salvezza per l’estinzione del genere umano in seguito
alla glaciazione totale del pianeta.
Il destino dell’umanità,
congelato ormai nell’immobilismo di classe, nell’ipocrisia e
nell’ingiustizia, sembra diretto verso il nulla; l’unica cosa
che conta è la sopravvivenza: ma qualcosa sta per cambiare.
In un vorticoso susseguirsi di
emozioni e colpi di scena, un gruppo di coraggiosi passeggeri
dell’ultimo vagone, guidati da Curtis, Chris Evans, innescheranno
una rivoluzione per ribaltare l’ordine prestabilito,
riconquistare la propria dignità e purificare con il sacrificio il
male ristagnante di questo microcosmo.
Tra riflessioni sociologiche,
riferimenti biblici e azione, all’interno di una cornice
fantascientifica e distopica, Snowpiercer offre soprattutto ampi
spazi di riflessione sul senso della vita, sulla condizione umana e
sulla società contemporanea.
Snowpiercer, imperdibile colossal
coreano firmato da John Bong Ho, con un cast
d’eccezione che unisce numerose star internazionali tra cui Chris
Evans, Tilda Swinton, John Hurt, Jamie Bell, Ed Harris e Octavia
Spencer, sarà finalmente anche nelle sale italiane il 27 febbraio
2014.
Il film, basato sulla
graphic novel francese “Le Transperceneige”, è ambientato in un
futuro in cui, dopo un esperimento fallito per fermare il
riscaldamento globale, l’era glaciale uccide tutta la vita sul
pianeta, tranne che per gli abitanti che si trovano sul
Snowpiercer, un treno che viaggia in tutto il mondo ed è alimentato
da un motore in moto perpetuo. Sul treno cominciano a
nascere divergenze sociali, e ha inizio una ribellione. Il film al
momento non ha una data d’uscita fissata ne negli USA ne in
Italia.
Nel cast di
Snowpiercer diretto da Bong
Joon-Ho ci sono Chris Evans, Song
Kangho, Tilda Swinton, Jamie Bell, Octavia Spencer, Ewen Brewmner,
Alison Pill, John Hurt e Ed
Harris.
Il film è stato visto in Italia lo
scorso 8 novembre in apertura del Festival Internazionale
del Film di Roma 2013, ed è stato presentato da
John Hurt, protagonista del film che ha commentato
con noi di Cinefilos la sua esperienza sul set di Bong
Joon-Ho. A questo link trovate l’intervista
all’attore.
La camaleontica e talentuosissima
Tilda Swinton svela, in questo contributo di
Dietro le Quinte, tutte le peculiarità del suo nuovo,
poliedrico ed incredibile personaggio: Mason – la vicecomandante
del treno.
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Spietata e dal cuore
glaciale ma allo stesso tempo pavida e subdola nella sua rituale
teatralità, Mason è il braccio destro e la portavoce di Wilford
– il creatore della “sacra locomotiva“, e incarna al meglio
tutte le peggiori caratteristiche di un leader.
Per Bong Joon Ho, il regista del film, è una delle figure più
complesse, sfaccettate e meglio riuscite di Snowpiercer; per questo
ha espressamente voluto, fin dall’inizio, che questo
importantissimo ruolo, inizialmente maschile, fosse interpretato
invece da Tilda Swinton.
Siete pronti ad assistere ad uno dei film più spettacolari del
2014? Non potete lasciarvelo sfuggire: #Snowpiercer è
finalmente al cinema!
Guarda l’epico trailer del
film Snowpiercer, diretto da John
Bong Ho con protagonisti Chris Evans,
Tilda Swinton, John Hurt, Jamie Bell, Ed
Harris e Octavia Spencer.
Mancano ancora due
settimane all’uscita del film ma é già possibile affermare che si
tratta di una pellicola che ha lasciato il segno nella critica
nazionale ed internazionale. Koch Media si appresta a portare
nelle sale cinematografiche quello che è già stato definito dalla
critica e dal pubblico un vero e proprio capolavoro. Si tratta di
Snowpiercer, il film action fantascientifico, ultima fatica
del regista coreano Bong Joon Ho, che dal 27 febbraio dimostrerà
tutta la sua potenza nei cinema italiani.
Cast stellare, trama originale,
sviluppo avvincente ed epico…sono solo alcuni degli ingredienti che
hanno portato Snowpiercer alla ribalta come film cult di questo
2014.
La critica cinematografica lo ha
accolto con grande entusiasmo. Ai link seguenti puoi trovare un
video che racchiude solo alcuni esempi dell’ottima accoglienza
ricevuta dal film sino ad oggi.
Il destino dell’umanità,
congelato ormai nell’immobilismo di classe, nell’ipocrisia e
nell’ingiustizia, sembra diretto verso il nulla; l’unica cosa
che conta è la sopravvivenza: ma qualcosa sta per cambiare.
In un vorticoso susseguirsi di
emozioni e colpi di scena, un gruppo di coraggiosi passeggeri
dell’ultimo vagone, guidati da Curtis, Chris Evans, innescheranno
una rivoluzione per ribaltare l’ordine prestabilito,
riconquistare la propria dignità e purificare con il sacrificio il
male ristagnante di questo microcosmo.
Tra riflessioni sociologiche,
riferimenti biblici e azione, all’interno di una cornice
fantascientifica e distopica, Snowpiercer offre soprattutto ampi
spazi di riflessione sul senso della vita, sulla condizione umana e
sulla società contemporanea.
Snowpiercer, imperdibile colossal
coreano firmato da John Bong Ho, con un cast
d’eccezione che unisce numerose star internazionali tra cui Chris
Evans, Tilda Swinton, John Hurt, Jamie Bell, Ed Harris e Octavia
Spencer, sarà finalmente anche nelle sale italiane il 27 febbraio
2014.
Curtis e i suoi
arrivano finalmente a Nam, l’esperto di sicurezza che aprirà loro
le porte del treno nella clip
di Snowpiercer. Primo obiettivo
raggiunto: Curtis e i suoi sono riusciti ad arrivare alle prigioni.
E’ qui che trovano e fanno la conoscenza di Nam Koong Min
Soo (Song Kang –ho), il personaggio chiave che dovranno
convincere a schierarsi dalla loro parte. Perché Nam è l’esperto di
sicurezza che ha progettato tutte le porte e i sistemi d’allarme
dello Snowpiercer, l’unico quindi in grado di disinnescarli a colpo
sicuro.
I rivoltosi delle sezioni di coda
hanno bisogno di lui per portare avanti il loro piano sovversivo:
arrivare alla locomotiva e prenderne il comando.
Ma Nam non è un tipo facile: si
esprime poco e solo in coreano, è scontroso e disinteressato alla
rivoluzione di Curtis, uno spirito libero che non ama gli ordini e
i cui unici interessi sono la figlia Yona (Ko Asung) e il
kronol, la sostanza tossica di cui è dipendente. Ma scopriremo che
per lui questa droga non è solo questione di sballo…
Oggi 27 febbario 2014, il capolavoro coreano arriva
finalmente nei cinema italiani.
Qui la nostra gallery del film:
[nggallery id=242]
Trama:
Snowpiercer è ambientato in un
futuro in cui, dopo un esperimento fallito per fermare il
riscaldamento globale, l’era glaciale uccide tutta la vita sul
pianeta, tranne che per gli abitanti che si trovano sul
Snowpiercer, un treno che viaggia in tutto il mondo ed è alimentato
da un motore in moto perpetuo. Sul treno cominciano a
nascere divergenze sociali, e ha inizio una ribellione.
Bong Joon Ho, il
regista di Snowpiercer, ci guida nel
Dietro le Quinte di una nuova sezione del treno, introducendo con
orgoglio i due personaggi più controversi, interessanti e fuori
dagli schemi di questa pellicola: Nam Koong Min Soo e Yona.
La sezione
delle prigioni è un luogo cupo, freddo ed inospitale, più che un
vagone sembra un vero e proprio obitorio. Qui, Nam Koong Min Soo e
sua figlia, Yona, si trovano imprigionati all’interno di loculi
claustrofobici, fino al momento in cui Curtis ed i suoi
seguaci non li liberano perché bisognosi del loro preziosissimo
supporto; sono, infatti, gli unici in grado di aiutarli nel portare
avanti il loro piano.
Ribelli, imprevedibili e lungimiranti sono due dei protagonisti
più amati dal regista: Nam Koong Min Soo – L’unico esperto in
sicurezza del treno, e Yona – La ragazza nata sul treno,
egregiamente interpretati rispettivamente da Song Kang-ho e Ko
Ah-Sung, due stelle del cinema coreano.
In attesa di gustarvi interamente la pellicola, che il 27
febbraio vi travolgerà con tutta la sua potenza nelle sale
cinematografiche italiane, non perdetevi questa nuova, incredibile
clip di Snowpiercer, il film definito unanimamente
dalla critica come uno degli action fantascientifici più riusciti
di tutti tempi.
Nel cast del film Chris
Evans, Tilda Swinton, John Hurt, Jamie Bell, Ed
Harris e Octavia Spencer.