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Ronin: cosa sappiamo del personaggio di Avengers: Endgame

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Ronin: cosa sappiamo del personaggio di Avengers: Endgame

Il primo trailer di Avengers: Endgame ha finalmente confermato una delle teorie più gettonata sul film, ovvero quella riguardante la “trasformazione” di Occhio di Falco in Ronin. L’eroe, grande assente di Infinity War, tornerà in azione nei panni di un samurai spietato e verrà presumibilmente richiamato al quartier generale dei Vendicatori da Vedova Nera (che nel trailer vediamo alle spalle di Clint Barton, forse in Giappone).

In sottofondo sentiamo la voce di Steve Rogers spiegare che tutti loro hanno perso qualcosa, amici e famiglia: a quanto pare anche la famiglia di Occhio di Falco è rimasta vittima dello schiocco di Thanos, dunque dovremmo aspettarci un Clint ancora più vendicativo. Ma cosa sappiamo davvero del personaggio?

Questa “versione” fu introdotta sui fumetti nel 2005 in New Avengers # 11, creata da Brian Michael Bendis e Joe Quesada e sulla sua identità si scatenarono diverse ipotesi: chi c’era sotto la maschera? Daredevil? O Maya Lopez, nota come Echo? I nuovi Vendicatori fanno la sua conoscenza in Giappone quando si mettono alla ricerca del Silver Samurai, aka Ronin; più avanti nella storia Maya Lopez torna in Giappone per spiare Electra Natchios, ora nuovo leader della Mano, e rimane uccisa. Risorge e viene sottoposta al lavaggio del cervello dopo la conclusione della Guerra Civile, mentre i Vendicatori accolgono nel team un ospite a sorpresa: Ronin. In pratica è Clint Barton a rivelarsi sotto la maschera e ad assumere il costume del samurai per liberare Maya Lopez dal controllo della Mano.

Sul suo “debutto” nel MCU e sulle modalità della sua introduzione non sappiamo molto, ma è evidente dal trailer che la storyline di Clint ruoterà attorno alla scomparsa di moglie e figli e al suo senso di giustizia privata. Per vendicarsi dovrà unirsi ai suoi ex colleghi Avengers o deciderà di agire da solo?

Avengers: Endgame, il primo trailer 

Avengers: Endgame arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

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Avengers: Endgame, tutti i segreti del trailer

Fonte: Cinemablend

Ronin come Mulan nel fan-poster dedicato a Occhio di Falco

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Ronin come Mulan nel fan-poster dedicato a Occhio di Falco

La nuova fan art di Occhio di Falco in Avengers: Endgame riproduce il suo alter ego “vendicativo” Ronin prendendo ispirazione da un recente poster per il remake in live action targato Disney di Mulan. Interpretato da Jeremy Renner, il personaggio di Clint Barton, alias Occhio di Falco, ha fatto il suo breve debutto nel MCU in Thor del 2011 prima di diventare un elemento chiave dell’MCU in The Avengers, Avengers: Age of Ultron, Captain America: Civil War e Avengers: Endgame dell’anno scorso. Renner dovrebbe anche riprendere il ruolo nella serie tv per Disney+ Hawkeye che debutterà nel 2021.

Dato che non ha superpoteri, il personaggio è stato oggetto di battute da parte dei fan del Marvel Cinematic Universe in passato. Tuttavia, quando Barton ha assunto l’identità di Ronin in Avengers: Endgame dopo che la sua famiglia è stata cancellata dall’esistenza da Thanos (Josh Brolin), il personaggio è stato riscattato agli occhi di molti. Nuovo look e nuovo approccio hanno reso il personaggio sicuramente più cool e, immaginiamo, Renner più soddisfatto dell’accoglienza.

Ora, l’utente di Reddit T_Hawkeye007 ha condiviso un fan poster che mostra entrambi i lati della personalità di Barton. Il poster è stato ispirato dal poster del personaggio di Mulan, che mostrava il suo alter ego da soldato riflesso nella sua spada. L’artwork fa la stessa cosa con Barton, che immerge Occhio di Falco nella luce viola e mostra Ronin in costume riflesso nella sua spada. Eccolo:

Ronda Rousey vorrebbe essere Samus in un film su Metroid

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Ronda RouseyRonda Rousey vuole a tutti i costi un ruolo di spicco nel mondo del cinema. Dopo le brevi apparizioni in Fast and Furious 7 e ne I Mercenari 3, l’atleta di arti marziali miste, judoka e attrice statunitense insegue il ruolo da protagonista.

Dopo essersi più volte proposta per interpretare Captain Marvel, adesso Ronda vuole essere Samus Aran in un eventuale film sulla serie di videogame Metroid. La Nintendo si è da poco aperta a una più vasta possibilità di trasportare i suoi marchi al cinema, e così per la Rousey è sembrato il momento adatto per esternare il suo desiderio:

“Ha sempre voluto essere Samus, ho sempre pensato fosse una tosta. Mi piace quando le persone scoprono solo dopo che dentro l’armatura c’è una bella ragazza. E per la maggior parte del tempo sei in un costume così puoi sempre andare in giro e mangiare donuts e sei in un film di Metroid. Spero che faranno un film.”

Samus Aran (アラン サムス Aran Samusu?) è un personaggio immaginario della serie di videogiochi Metroid. Apparsa per la prima volta nel 1986 nel videogioco a piattaforme Metroid per Nintendo Entertainment System, Samus Aran è una delle prime protagoniste femminili apparse nel mondo videoludico.

Metroid (メトロイド Metoroido?) è una famosa serie di videogiochi a tema fantascientifico, concepita da Makoto Kanoh e Hiroji Kiyotake e prodotta da Nintendo a partire dal 1986. La serie è nota, oltre che per lo stile di gioco non lineare, per essere stata una delle prime ad avere una protagonista femminile: Samus Aran, cacciatrice di taglie spaziale. Metroid è una delle saghe di maggiore successo per Nintendo, sia per pubblico che per critica.

Fonte: CBM

Ronda Rousey si prepara per il ruolo di Captain Marvel [Video]

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La campionessa di MMA nonché attrice sulla cresta dell’onda Ronda Rousey vuole il ruolo di Captain Marvel ed è determinata a prenderselo: e si può osare dire di no ad una lottatrice professionista del suo calibro? In un’intervista per ET Online la Rousey ha parlato dei suoi ultimi progetti ed ha accennato (di nuovo) alla sua volontà di interpretare il noto personaggio della Marvel: “Sono molto ansiosa di interpretare il mio primo ruolo principale con Mark Wahlberg in Mile 22. Spero che serva a darmi le capacità e la fiducia necessarie perché mi sia affidato il ruolo di Captain Marvel.”

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Fonte: Comicbookmovie

Ronda Rousey reciterà nella sua autobiografia

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La campionessa di UFC Ronda Rousey, che Sabato in Brasile ha riportato l’ennesima vittoria in un incontro dominato dopo soli 34 secondi per k.o., ha svelato un nuovo progetto cinematografico che la vedrà presto protagonista: la lottatrice di Ultimate Fighting vestirà prossimamente i panni di…se stessa. È infatti in cantiere un film autobiografico, basato sul suo bestseller del New York Times uscito in primavera, che si chiamerà My Fight/Your Fight e racconterà la sua storia ed i suoi successi, e tutti i sacrifici fatti per arrivare in alto.

I diritti del film sono stati acquisiti dalla Paramount Pictures, mentre Mary Parent (GodzillaPacific Rim) e la stessa Ronda Rousey saranno i produttori.

Per ora la data di uscita non sembra vicina, dipenderà tutto da quanto tempo il produttore esecutivo Mark Bomback (L’Alba del Pianeta delle ScimmieThe Wolverine) impiegherà per la riscrittura in chiave cinematografica del libro, senza contare che la Rousey stessa sarà presto impegnata su altri set, Mile 22 di Pete BergThe Athena Project della Warner Bros.

Non succede molto spesso che un personaggio famoso interpreti se stesso, ma Ronda Rousey è uno di quei rari casi in cui transitare dal ring al set non sembra creare problemi a nessuna delle due carriere. È infatti ormai da tempo che l’atleta ha intrapreso una brillante carriera cinematografica, da film come The Expendables 3Furious 7 al più recente Entourage, senza per questo intralciare gli allenamenti né risentire di cali di rendimento.

Fonte: Variety

Ronda Rousey diretta da Nick Cassavetes nel remake di Road House

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Ronda Rousey diretta da Nick Cassavetes nel remake di Road House

L’Hollywood Reporter ci informa che sarà Nick Cassavetes (regista de Le pagine della nostra vita e Alpha Dog) a dirigere l’agguerrita campionessa di UFC Ronda Rousey (nota per essere stata più volte associata nell’arco delle ultime settimane all’atteso Captain Marvel) nel remake di Road House, l’action del 1989 diretto da Rowdy Herrington e con protagonista Patrick Swayze (uscito in Italia col titolo Il duro del Road House).

Nel film, la Rousey interpreterà la versione femminile del personaggio interpretato da Swayze nell’originale. La produzione del film dovrebbe iniziare il prossimo anno.

Di seguito la trama de Il duro del Road House: Nella cittadina statunitense di Jasper, il proprietario del “Double Deuce”, Tilghman, non riesce più a lavorare tranquillamente, a causa delle continue risse e delle pessime frequentazioni del locale, diventato il covo di spacciatori, ubriaconi molesti e prostitute. Per riportare un po’ di tranquillità al proprio locale, l’uomo assume il già famoso Dalton come capo dei suoi buttafuori e direttore. I modi di Dalton risollevano presto le sorti del locale, ma la cosa non è vista di buon occhio dal mafioso Brad Wesley, che cercherà di corrompere il protagonista. Al rifiuto di questi, creerà molti problemi sia a Dalton che agli imprenditori che lo appoggiano, fino ad arrivare ad un sanguinoso regolamento di conti.

Fonte

Ronda Rousey atletica e sexy su SELF [foto]

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Si è seriamente proposta per il ruolo di Captain Marvel e adesso Ronda Rousey mostra tutta la sua forma smagliante e, in qualche modo, anche gli attributi necessari per il ruolo, in questo nuovo servizio fotografico su Self:

Ronald Lee Ermey: morto il sergente Hartman in Full Metal Jacket

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Ronald Lee Ermey: morto il sergente Hartman in Full Metal Jacket

Si è spento a 74 anni a causa delle complicazioni di una polmonite l’attore Ronald Lee Ermey, noto per aver interpretato il sergente Hartman in Full Metal Jacket. La sua interpretazione nel film gli valse una nomination al Golden Globe come Miglior attore non protagonista ma anche altri ruoli di personaggi autoritari, ottenuti probabilmente grazie all’interpretazione sopra le righe del soldato nel capolavoro di Stanley Kubrick

Tra i ruoli più famosi, è stato il sindaco Tilman nel film Mississippi Burning – Le Radici dell’Odio del 1988, il capitano di polizia in Seven del 1995, il capo ufficio Frank Martin in Willard il paranoico del 2003, il sadico sceriffo Hoyt nel remake di Non aprite quella porta diretto da Marcus Nispel e ha prestato la sua voce al Sergente, il comandante dei soldatini verdi di plastica nella saga di Toy Story.

Ronald Lee Ermey lascia la moglie e quattro figli.

Ron Perlman su Hellboy 3: “Dobbiamo finirlo”

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Ron Perlman su Hellboy 3: “Dobbiamo finirlo”

Non c’è pace per Ron Perlman e per il suo Hellboy. L’attore, che già due volte ha incarnato su grande schermo il diavolo rosso ha raccontato a Empire perché è così importante che la trilogia diretta da Guillermo Del Toro venga completata. Ecco cosa ha dichiarato l’attore:

“Mi sento di essere in pace con il personaggio, non ho un desiderio bruciante di rimettermi addosso tutta quella roba, ma Guillermo mi ha detto quale sarà il finale della trilogia ed è un’idea così brillante a livello cinematografico che trovo essenziale completarla. Eravamo partiti con una trilogia, con un inizio, uno svolgimento e una conclusione. Abbiamo fatto solo i due terzi del cammino e quindi sarebbe una vergogna non completarlo”.

Sulla grande idea di Del Toro, ha aggiunto: “Lui è la bestia dell’Apocalisse. Deve distruggere la civiltà, deve. Non è negoziabile. È il fondamento della storia e questo è il motivo per cui penso che sia una vergogna non finirlo”.

Alla fine di Hellboy II, il personaggio di Selma Blair è incinta di due gemelli. Ecco come ha commentato Perlman: “I due gemelli: uno sarà come la madre e l’altro come il padre. Uno sarà completamente corrotto e l’altro un angelo, quale dei due sarà? Solo Guillermo farebbe una cosa del genere, e sarebbe tutto da aggiungere alla saga”.

Sono passati già sei anni dall’uscita di The Golden Army, ma per Jurassic World abbiamo aspettato 14 anni, per cui tutto può ancora accadere.

Scritti e diretti da Guillermo Del Toro, i primi due capitoli vedevano protagonisti Ron Perlman, John Hurt, Selma Blair, Rupert Evans, Karel Roden, Jeffrey TamborDoug Jones.

Che vi aspettate dall’eventuale Hellboy 3?

Fonte: CS

Ron Perlman si scaglia contro il dirigente dello studio per i commenti sullo sciopero degli scrittori

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Mentre lo sciopero degli sceneggiatori continua, e anche la Screen Actors Guild si unisce a loro, l’attore Ron Perlman ha lanciato una forte critica a coloro che cercherebbero di “far morire di fame” le persone in sciopero. In un post su Instagram poi cancellato , Perlman ha chiamato un dirigente anonimo che ha detto a Deadline la scorsa settimana che la fine dei giochi per gli studi e l’AMPTP (l’Alleanza dei produttori cinematografici e televisivi) era di lasciare che lo sciopero WGA continuasse fino a quando le persone non inizieranno a “perdere i loro appartamenti e perdere le loro case”. Ron Perlman ha lasciato intendere che non solo sapeva chi fosse il dirigente, ma che c’erano “molti modi per perdere la casa”.

Cosa ha detto Ron Perlman?

Una cosa, prima che me ne vada“, ha detto Perlman nel video. Il figlio di puttana che ha detto che continueremo questa cosa finché le persone non inizieranno a perdere le loro case e i loro appartamenti? Ascoltami, figlio di puttana. Ci sono molti modi per perdere la tua casa. In parte è finanziario, in parte è karma, e in parte è solo capire chi cazzo l’ha detto – e sappiamo chi l’ha detto – e dove fottutamente vive”.

Perlman ha continuato dicendo che l’esecutivo è qualcuno che guadagna $ 27 milioni all’anno “per non aver creato nulla“. Ci sono molti modi per perdere la tua casa“, ha detto Perlman. “Lo desideri sulle persone, desideri che le famiglie muoiano di fame, mentre guadagni $ 27 f-king milioni all’anno per non creare nulla? Stai attento, figlio di puttana. Stai molto attento, perché questo è il tipo di merda che agita la merda. Pace fuori”. Alla base degli scioperi di WGA e SAG-AFTRA ci sono problemi sui residui per gli spettacoli su piattaforme di streaming, così come altri problemi come l’uso dell’intelligenza artificiale sia nella stanza dello scrittore che durante le riprese.

Ron Perlman sarà Optimus Primal in Transformers: Il risveglio

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Ron Perlman sarà Optimus Primal in Transformers: Il risveglio

L’attore americano Ron Perlman presterà la sua voce a Optimus Primal nel nuovo capitolo della saga del franchise Hasbro Transformers intitolato, Transformers: Il risveglio. Perlman noto per aver doppiato innumerevoli videogame tra cui Halo, Fallout, Call of Duty e Turok, ha dichiarato di essere orgoglioso di interpretare questo guerriero coraggioso e onorevole che getterà le basi per un nuovi mondi da esplorare. Transformers: Rise of the Beasts dovrebbe offrire molti nuovi colpi di scena raccontando una storia ambientata nel 1994 a Brooklyn e in Perù. Le scene girate in Perù dovrebbero essere di particolare interesse approfondendo una sorta di connessione tra Inca e i Transformers .

Maximal contro Predator: ecco chi è Optimus Primal e i chi sono i Biocombat

Optimus Primal, discendente dell’attuale Optimus Prime, è il capitano di una nave Maximal da esplorazione e assieme al suo equipaggio finisce fuori rotta durante un inseguimento di una nave Predacon, atterrando su un pianeta sconosciuto. I Maximal, con l’appoggio degli Autobot non ancora senzienti dovranno impedire ai Predacon di aiutare Decepticon. A differenza dei classici Transfomers visti fino ad ora che si trasformavano in veicoli, questi Biocombat assumono le sembianze di mammiferi, uccelli e pesci mentre i loro acerrimi nemici si trasformano in invertebrati e rettili. Dopo il grande successo televisivo dei Transformers negli anni 80, nel 1997 in italia andò in onda Rombi di tuono e cieli di fuoco per i Biocombat (Beast Wars – Transformers).

Il nuovo Transformers: Rise of the Beasts arriverà al cinema nel 2022

In Transformers: Il risveglio Anthony Ramos (Hamilton, In the Heights) e Dominique Fishback (Project Power, Judas and the Black Messiah) saranno i protagonisti umani del film. Ramos interpreterà un ex militare di nome Noah, mentre Fishback interpreterà Elena, una ricercatrice di musei. Il film uscirà nelle sale americane il 24 giugno 2022. Le riprese sono ufficialmente partite. In Italia il titolo ufficiale sarà Transformers: Il risveglio.

Ron Perlman per l’ultima volta nel costume di Hellboy

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Ron Perlman per l’ultima volta nel costume di Hellboy

L’attore Ron Perlman confessò, all’epoca delle riprese dei due film dedicati ad Hellboy, di adiare profondamente le ore di trucco che gli permettevano di prendere le sembianze del protagonista.

Ron Perlman nel cast di Fantastic Beasts, spin-off di Harry Potter

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Arriva dall’Hollywood Reporter la notizia che Ron Perlman (Hellboy, Sons of Anarchy) si è unito ufficialmente al cast di di Fantastic Beasts and Where to Find Them (Gli animali fantastici: dove trovarli), spin off di Harry Potter sulle avventure del magizoologo Newt Scamandro (Eddie Redmayne). La fonte riporta che Perlman interpreterà un goblin nel film.

Il resto del cast include Katherine Waterston (Tina), Alison Sudol (Queenie), Dan Fogler (Jacob), Ezra Miller (Credence), Samantha Morton (Mary Lou), Jenn Murray (Chastity), Faith Wood-Blagrove (Modesty), Colin Farrell (Graves) e il premio Oscar Jon Voight.

Fantastic Beasts Where to Find Them è un libro di testo di Hogwarts, scritto da Newt Scamandro e che contiene un elenco di tutti gli animali fantastici presenti sulla Terra, nascosti agli occhi dei babbani, che hanno ovviamente a che fare con il mondo magico. Di ogni bestia, Scamandro ha classificato la pericolosità, la rarità e le caratteristiche corporee, con abitudini, alimentazione e luoghi di provenienza.

Nel film, che sarà poi una trilogia, si seguiranno le avventure del fantomatico autore del libro, Scamandro. Alcuni dei personaggi e alcune creature presenti nel film potrebbero essere familiari agli spettatori già fans di Harry Potter e il mondo magico nascosto sarà lo stesso in cui vivrà il bambino sopravvissuto. La storia sarà ambientata settant’anni prima delle vicende legate a Harry e partirà a New York.

La sceneggiatura è stata adattata per lo schermo dalla stessa JK Rowling partendo da un libretto di 54 pagine. Il film sarà diretto da David Yates, regista degli ultimi quattro film della saga di Harry Potter.

Fonte

Ron Perlman e Theo Rossi: reunion di Sons of Anarchy nel cast di Come With Me

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Ron Perlman si è unito al cast del prossimo thriller Come With Me di Aaron Harvey. L’attore interpreterà Dalton Kirby, un acuto conduttore radiofonico che influenza un uomo della classe operaia (Theo Rossi) con le sue invettive verbali di paura e sventura. Questo segna una riunion per la coppia di attori, che hanno lavorato insieme in Sons of Anarchy.

In Come With Me, il personaggio di Rossi cade sotto l’influenza delle diatribe di Kirby, che oscurano il mondo intorno a lui. Presto si ritrova nei guai al lavoro a causa dell’assorbimento della retorica radiofonica pungente di Kirbey.

Come With Me ha recentemente concluso la produzione a Gulfport, Biloxi e Pass Christian, Mississippi. Harvey (The Neighbor, Into the Ashes) dirige da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Jonathan Croom. Il film è prodotto anche da Demetrius Stear, Colin Bates, Kevin Greene e Nicholas Carmona.

Ron Perlman si scaglia contro il dirigente dello studio per i commenti sullo sciopero degli sceneggiatori

I produttori esecutivi includono Ryan Francis, Lance Kawas, Fadi Assaf, Michael Sirow e Javier C. Ortiz. A Mind’s Eye, DreamSyndicate, EverBright Pictures e Michael Bruce Pictures in associazione con FilmLens sono anche dietro la produzione.

La lunga lista di crediti di Ron Perlman include i film di Hellboy di Guillermo Del Toro e, più di recente, Don’t Look Up (2021) e Nightmare Alley (2021). Apparirà presto nel thriller poliziesco Absolution al fianco di Liam Neeson. Possiamo vedere Rossi in The Penguin.

In Sons of Anarchy, andato in onda dal 2008 al 2013, Perlman ha interpretato Clarence ‘Clay’ Morrow al fianco di Juan Carlos ‘Juice’ Ortiz di Rossi.

Ron Howard: intervista al regista del documentario su Pavarotti

Ron Howard: intervista al regista del documentario su Pavarotti

In occasione della presentazione alla Festa del Cinema di Roma 2019, ecco la nostra intervista a Ron Howard, regista di Pavarotti, il documentario sulla leggenda della lirica mondiale.

Pavarotti è il secondo documentario che il regista premio Oscar Ron Howard dedica a grandi miti della musica. Nel 2016 era toccato ai Beatles, con The Beatles: Eight Days a Week – The Touring Years, mentre viene ora presentato alla quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma il film sulla vita del celebre tenore italiano.

Tra i temi centrali del film vi è quello della famiglia, grande e insostituibile valore nella vita di Pavarotti, che nel film appare ricorrente attraverso interviste alle due mogli e alle tre figlie. “La storia della famiglia è la chiave del film, quella con cui è possibile identificarsi di più. Questa gli ha dato tutto, e lui si è sempre speso molto per i suoi cari. Era un uomo generoso, ma portava negli occhi anche il dolore per la convinzione di non essere stato il padre che avrebbe voluto essere. Credo che da simili sofferenze possa nascere la vera arte, e Pavarotti ne è un esempio perfetto.”

Pavarotti, il documentario evento sulla superstar internazionale che ha trasformato il mondo dell’Opera, arriverà nei multisala The Space Cinema solo per tre giorni il 28, 29 e 30 ottobre. Lo speciale contenuto racconta la storia, la voce, i segreti che hanno reso Luciano Pavarotti una leggenda, ripercorrendo il suo incredibile percorso, da figlio di un fornaio a stella dei palcoscenici mondiali capace di trasformare per sempre l’universo operistico.

Il documentario firmato dal regista premio Oscar Ron Howard, è realizzato con filmati inediti e immagini delle performance più iconiche del tenore che offrono un ritratto intimo ed emozionante dell’artista e dell’uomo, diventato il più amato cantante d’opera di tutti i tempi con oltre 100 milioni di dischi venduti nel corso della sua carriera. Ron Howard ha scelto un approccio intimo per raccontare la storia del tenore andando oltre l’iconica figura pubblica per svelare l’uomo. Grazie all’accesso esclusivo agli archivi di famiglia e al vasto materiale musicale ripreso dal vivo, il documentario evento fa emergere la storia personale dell’artista e attraverso le immagini e la musica di Pavarotti, gli spettatori viaggeranno in tutto il mondo in compagnia del tenore conoscendo l’artista sensibile e l’uomo.

Ron Howard, Chris Hemsworth e Daniel Brühl presentano Rush a Roma

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Ron Howard, il regista premio Oscar, racconta in Rush è raccontato uno dei campionati di Formula 1 più avvincenti che la storia ricordi, quello del 1976, quando a contendersi il titolo di Campione del Mondo erano leggende di Niki Lauda alla Ferrari e James Hunt alla McLaren. Oggi, in occasione della prima nazionale del film, il regista, con i suoi protagonisti, ha partecipato ad un’affollata conferenza stampa, in cui ha raccontato la rivalità agonistica del due grandi campioni. Il regista non è nuovo ai grandi confronti di personaggi molto carismatici, si pensi a Frost/Nixon, infatti ha dichiarato di aver sempre amato raccontare di persone che vengono messe alla prova in maniera inusuale e sorprendente. “Scelgo questo tipo di storie appositamente, di persone che fanno cose estreme per mettere alla prova se stessi – ha detto Howard – e così il pubblico riesce a scoprire in questi eroi molte caratteristiche a loro comuni“.

Rush affronta anche in maniera diretta il tema della morte, che in un film sulla Formula 1 degli anni ’70 è straordinariamente attuale; “Il modo in cui ci rapportiamo alla morte è diverso per ciascuno di noi. Ci definisce come esseri umani. Le persone affrontano il concetto di morte in maniera diversa e questo è stato molto interessante per questo film. Entrambi i personaggi del film hanno un rapporto particolare con lo spettro della morte, un senso comune per i piloti degli anni ’70. Nello specifico, Lauda avesse un fascino particolare verso il rischio. Per Daniel (Brühl che interpreta Niki Lauda, ndr) è stato un elemento sorpresa“.

Si, rispetto al personaggio più effervescente di James Hunt – interviene Daniel Brühl – Niki Lauda era più un calcolatore, lui correva mettendo sempre in conto una percentuale di morte del 20%, mai di più. In un certo senso era un pioniere, più simile ai piloti moderni. Sapeva che guidando una macchina così c’erano dei grossi pericoli, ma allo stesso tempo aveva una particolare sensibilità di capire quando era il caso di correre e quando no. E’ quello che succede nel gran premio del Giappone del ’76, quando non è disposto a mettere a repentaglio la sua vita e il suo rapporto con Marlene. Credo che Lauda abbia contribuito tanto alla sicurezza nel mondo delle corse, se ci pensate dopo il brutto incidente fatale di Senna, non ci sono stati più incidenti mortali in F1“.

Se Brühl interpreta il calcolatore Lauda, Chris Hemsworth è l’eccessivo James Hunt, playboy, bevitore e edonista a tutto tondo. “Diversamente da Niki Lauda che affrontava il discorso della morte da matematico, – dice Chris – James era più viscerale, qualcosa che continuava in tutta la sua vita anche fuori dalla pista. Se aveva un desiderio faceva quello che voleva, senza problemi. Loro vivevano la minaccia continua della morte, Niki la calcolava, James cercava di esorcizzarla indulgendo in altre attività, come il bere o le donne. Questi piloti avevano bisogno di uno sfogo, in particolare allora, per poter affrontare la morte, che negli anni ’70 era frequente. Mi è piaciuto correlare la paura all’immediatezza del moemnto presente. Se l’alternativa alla morte era la concentrazione nel momento presente, allora era meglio concentrarsi. La nostra abitudine è quella di pensare al futuro, a domani o alla prossima settimana, il prossimo anno, o magari guardare al passato. Queste attività che ti costringono a guardare al momento immediato mi attirano, anche se nella mia vita non porto le cose così all’estremo“.Per la realizzazione di Rush, Ron Howard ha collaborato di nuovo con Peter Morgan, con cui aveva lavorato già in Frost/Nixon.

E’ stato infatti Morgan stesso a fargli conoscere questa storia che per Howard aveva tutti gli elementi per diventare un grande film. “Abbiamo lavorato alla sceneggiatura cercando di applicarvi le ricerche che facevamo, poi abbiamo fatto le prove con il cast, e la sceneggiatura si evolveva. Ha scritto un bellissimo script ma era comunque aperto alle novità“. L’occasione di interpretare Lauda e Hunt ha offerto ai due attori la possibilità di approcciarsi a questo sport. Per Hemsworth è stata una prima volta, dal momento che non era mai stato vicino al mondo della F1. Molto diverso il lavoro di Daniel Brühl, cresciuto in Germania, dove Lauda è una vera e propria leggenda e da dove è poi venuto un certo signor Michael Schumacher, che gli italiani conoscono molto bene; per lui il film è stato un’occasione di riavvicinarsi alla Formula 1 dopo che il periodo di supremazia di Schumacher lo aveva annoiato. “Mi sono riavvicinato alla Formula 1 con il bellissimo documentario su Senna. E dopo alcuni mesi è arrivato questo copione che ha catturato subito la mia attenzione“.

rush

Nel cast di Rush insieme a Chris Hemsworth e Daniel Brühl anche Alexandra Maria Lara, Christian McKay, James Michael Rankin, Jensen Freeman, Natalie Dormer e, nel ruolo della moglie di Hunt, Olivia Wilde.

Ecco la trama del film: Il racconto di una delle più celebri rivalità sportive della storia, quella tra i piloti di Formula 1 James Hunt e Niki Lauda. Nato da un ambiente privelgiato, carismatico e affascinante, Hunt non poteva essere più diverso dal metodico e riservato Lauda: la loro rivalità nacque fin dai tempi della Formual 3 e continuò per anni, fermata nemmeno dal terribile incidente che vide protagonista Lauda nel 1976 al Nürburgring. Il film nasce da un soggetto di Peter Morgan, autore anche della sceneggiatura, ed è prodotto da Ron Howard stesso con la sua Imagine Brian Grazer, insieme a Brian Oliver della Cross Creek e Tim Bevan e Eric Fellner della Working Title.

Ron Howard torna sul set con Chris Hemsworth

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Ron Howard torna sul set con Chris Hemsworth

A pochi giorni dal successo nelle sale di Rush, è trapelata la notizia che il regista Ron Howard tornerà a dirigere Chris Hemsworth in un altro film. Il regista premio Oscar, infatti, è già impegnato da un paio di settimane su un altro set, quello di Heart of Sea, tratto dal romanzo di Nathaniel Philbrick che racconta la vera storia che ha ispirato il romanzo Moby Dick di Neville.

Il racconto , però, si sofferma di più sulla lotta alla sopravvivenza, da parte dell’equipaggio della nave Essex rimasto superstite, dopo un violento attacco di un enorme balena nel 1820. Pellicola d’avventura questo nuovo progetto di Howard, che ha scelto ancora una volta nel suo cast Chris Hemsworth per interpretare il capitano della nave Owen Chase, accompagnato da attori come Benjamin Walker, Cillian Murphy e Ben Wishaw.

La produzione è stata affidata a Paula Weinstein (Blood Diamond), Joe Roth (Oz The Great and Powerful), William Ward, Brian Grazer (J. Edgar) e lo stesso Ron Howard. Il film si sta girando presso gli studi della Warner Bros nel Regno Unito, anche se alcune parti verranno girate alle Canarie.

Slashfilm.com

Ron Howard torna alla commedia: The Dilemma

Ron Howard torna alla commedia: The Dilemma

Che cosa fareste se scopriste che la moglie del vostro migliore amico se la fa con un altro? Come vi comportereste? Lo direste alla vittima o chiedereste alla fedifraga di smettere di vedere il suo amante?

Ron Howard spiega perché non ha mai diretto un cinecomic

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Nonostante sia un regista che in passato ha dato grande respiro ai generi predominanti al cinema nei vari decenni del secolo scorso, come lo sci-fi e il fantasy, Ron Howard non ha ancora cavalcato l’onda del momento sedendosi dietro allla macchina da presa di un cinecomic.

Il regista, che sarà a breve al cinema con The Heart of the Sea, ha rivelato di essere stato approcciato da George Lucas per la regia di Star Wars Episodio I La Minaccia Fantasma, insieme a Steven Spielberg e Robert Zemeckis. Howard ha però poi convinto il collega Lucas che lui sarebbe stato l’unico in grado di riportare sullo schermo Star Wars. Ma in merito alla questione ‘scottante’ del momento, l’ex Ricky di casa Cunningham ha rivelato di aver rifiutato anche un cinecomic.

“Ho avuto l’opportunità negli anni di fare un film di supereroi. Ma io davvero credo che non bisognerebbe mai fare dei film come se fossero esercizi. Devi essere coinvolto del tutto. Io non sono mai stato un ragazzo da fumetti. Mi piacciono i film, quando li vedo, specialmente quando sono storie d’origine. Ma ho sempre sentito come se non fossi in grado di stare sul set, stanco, alle 3 di notte, con decisioni importanti da prendere e sapere a intuito quali sono le cose giuste per il film. Per me sarebbe come fare la copia carbone di qualche altra cosa e non inventare. Non ho mai detto si a nessuno”.

Probabilmente non tutti i registi sognano un cinecomics nel loro CV, magari soprattutto se si tratta di registi già affermati e con le idee chiare come Ron Howard.

Fonte: /Film

Ron Howard si da ai supereori!

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E’ sicuramente uno dei registi più impegnati a trovare il suo prossimo film. Infatti, Ron Howard non smette di inserire possibili titoli per la sua prossima pellicola da regista, e dopo il film sulla Formula 1 Rush e gli adattamenti di Jon Krakauer Under the Banner of Heaven e Spy, ora si sarebbe interessato

Ron Howard presenta Pavarotti alla Festa del cinema di Roma

Ron Howard presenta Pavarotti alla Festa del cinema di Roma

Alle ore 19.30, la Sala Sinopoli ospiterà la proiezione di Pavarotti di Ron Howard: il regista Premio Oscar, che sarà sul red carpet alle ore 18.45 e incontrerà il pubblico sabato 19 ottobre, illustra la vita, la carriera e l’intramontabile eredità del grande tenore italiano, attraverso filmati inediti e rare interviste con la famiglia e i colleghi del cantante.

“Uno degli intenti più ambiziosi di Pavarotti era quello di ampliare il bacino della sua arte cosicché tante altre persone si innamorassero dell’opera lirica – ha detto il regista – Nutro la speranza che il nostro documentario possa aiutare a proseguire il suo lavoro. Pavarotti è cresciuto in una cultura in cui il melodramma era uno spettacolo popolare che si rivolgeva a tutti, e ha sempre voluto riportare l’opera a quelle radici. L’umiltà era una delle cose più belle e paradossali di Luciano”.

La quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma che si terrà fino al 27 ottobre con la direzione artistica di Antonio Monda, prodotta dalla Fondazione Cinema per Roma, Presidente Laura Delli Colli, Direttore Generale Francesca Via. L’Auditorium Parco della Musica sarà il fulcro dell’evento, con le sue sale di proiezione e il red carpet. Come ogni anno, la Festa coinvolgerà numerosi altri luoghi della Capitale, dal centro alla periferia.

Ron Howard parla di La Torre Nera

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Ron Howard parla di La Torre Nera

Ron Howard rilascia alcune dichiarazioni interessanti su La Torre Nera ad EW.com. Il regista parla della situazione in cui si trova il progetto sostenengo di voler iniziare le riprese nella primavera del 2012.

Ron Howard parla de La Torre Nera

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ron howard

Deadline ha chiesto a Ron Howard di rivelare qualche novità relativamente al suo prossimo adattamento cinematograficode La Torre Nera, la famosa serie di romanzi di Stephen King. Il film al momento è in fase di sceneggiatura per mano di Akiva Goldsman che produrrà anche ilprogetto insieme all’autore del romanzo King ed a Brian Grazer.

Ron Howard ottiene la sua stella sulla Walk of Fame

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Sembra difficile da credere eppure Ron Howard non aveva ancora la sua stella sulla Walk of Fame. Almeno non l’aveva fino a ieri, 10 dicembre 2015, quando il regista di Heart of the Sea – Le Origini di Moby Dick ha scritto il suo nome sul marciapiede più famoso del mondo.

https://youtu.be/Eyn03vOaVcA

Ron Howard non dirigerà il sequel de Il Codice da Vinci

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Il Codice Da Vinci ha guadagnato 758 milioni dollari in tutto il mondo. Il sequel, Angeli e Demoni, ha raccolto invece una cifra di poco inferiore ma comunque impressionante: 485.000 milioni.

Ron Howard e il team di Apollo 13 per Seveneves

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Ron Howard e il team di Apollo 13 per Seveneves

La Skydance Productions ha incaricato il team dietro Apollo 13, ossia lo sceneggiatore Bill Broyles, il regista Ron Howard e il produttore Brian Glazer di occuparsi dell’adattamento cinematografico di Seveneves, il romanzo di fantascienza scritto da Neal Stephenson. Howard e Glazer produrranno il film grazie alla loro Imagine Entertainment.

Uscito nel 2015, il romanzo è incentrato su un catastrofico evento che rende il Pianeta Terra una vera bomba a orologeria. Per questo motivo, le nazioni si riuniscono per cercare di trovare una soluzione e salvare l’umanità dall’estinzione, decidendo di trasportarla nello spazio. Cinquemila anni dopo, la loro progenie – sette razze che contano 3 miliardi di persone – si imbarca in un altro audace viaggio verso un mondo alieno trasformato dal cataclisma e dal tempo: la Terra.

Anche David Ellison della Skydance si occuperà della produzione insieme a Dana Goldberg e Erica Huggins della Imagine. Tra i prossimi progetti in cantiere della Skydance figurano Star Trek Beyond, Jack Reacher: Never Go Back, Geostorm e Life.

seveneves

Ricordiamo che Ron Howard è attualmente impegnato con la post-produzione di Inferno, il terzo adattamento dei romanzi di Dan Brown con protagonista l’ormai famoso personaggio letterario del professor Robert Langdon, interpretato dal due volte premio Oscar Tom Hanks.

Fonte: CS

Ron Howard dirigerà un documentario sui Beatles

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Ron Howard dirigerà un documentario sui Beatles

Ron HowardI Beatles sono uno dei gruppi più famosi al mondo e la loro leggenda è esplosa soprattutto negli anni ’60 e ’70. Ron Howard deve essere un loro grande ammiratore, perché ha deciso di dedicargli un documentario. Il regista, avrà inoltre il completo supporto di Paul McCartneyRingo StarrYoko Ono Lennon e Olivia Harrison, e l’opera sarà prodotta da Apple e White Horse.

Howard si è mostrato molto felice del progetto, e il film avrà un focus verso il periodo centrale del gruppo, quello in cui divennero grandi:

Questo film cercherà di spiegare come fu quel particolare momento in cui tutto cambiò. Esaminerà il contesto politico e tecnologico, e l’incomparabile energia tra il gruppo e il suo pubblico, che trasformerà la loro musica in un movimento; un’esperienza comune in qualcosa di sublime.

Sono molto eccitato e onorato di lavorare con Apple e il team di White Horse. Il loro impatto sulla cultura popolare è stato incredibile.

Collider

Ron Howard dirigerà The Girl Before per la Universal

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Ron Howard dirigerà un adattamento cinematografico del thriller di JP Delaney, The Girl Before, per la Universal.

Tra i produttori ci saranno Michael De Luca, Erica Huggins e la Imagine Entertainment di Brian Grazer.

Universal ha acquistato i diritti cinematografici di The Girl Before, un romanzo che Ballantine Bantam Dell Random House pubblicherà nell’autunno del 2016. La storia coinvolge una donna traumatizzata che si innamora di una casa minimalista e dell’uomo che l’ha progettata – solo per scoprire che un’altra donna, con i suoi stessi problemi, è morta in quella casa tre anni prima.

Delaney si pensa sia uno pseudonimo del romanziere Tony Strong.

Fonte: Variety

Ron Howard dirigerà il Pinocchio con Robert Downey Jr.

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Ron Howard dirigerà il Pinocchio con Robert Downey Jr.

Le ultime notizie che avevamo in merito risalivano al luglio dello scorso anno, ma adesso sembra che il progetto di Pinocchio con protagonista Robert Downey Jr. abbia finalmente trovato un regista. Si tratta infatti di Ron Howard, che, come annuncia The Tracking Board, prenderà le redini del progetto da tanto tempo in cantiere.

La storia di Pinocchio è nata alla fine del XIX secolo dalla mente di Carlo Collodi, che nel 1881 pubblico Le Avventure di Pinocchio. Tutti sappiamo che la Disney, nel 1940, realizzò il classico animato e al momento è stato dichiarato dalla Casa di Topolino che è in sviluppo un film in live action ispirato a quella storia, mentre Guillermo Del Toro ancora spera di realizzare il suo Pinocchio in stop-motion 3D.

Indimenticabile per noi italiani è lo sceneggiato Rai, Le avventure di Pinocchio, diretto da Luigi Comencini, con Nino Manfredi nei panni di Geppetto, Gina Lollobrigida in quelli della Fata Turchina e Franco e Ciccio in quelli del Gatto e la Volpe.

I dettagli del film sono ancora pochi ma si pensa che il protagonista della storia non sarà il burattino ma il suo creatore, Geppetto, interpretato appunto da Robert Downey Jr, alla disperata ricerca del suo figlio disperso.

Ron Howard ha di recente portato al cinema Heart of The Sea – La vera storia di Moby Dick, mentre lo vedremo di nuovo al cinema il prossimo 16 ottobre con Inferno, terzo film che racconterà le avventure del professor Robert Langdon (Tom Hanks) nato dalla fantasia di Dan Brown.

Pinocchio è prodotto dalla Imagine Entertainment e da Dan Jinks, Robert Downey Jr. e Susan Downey.

Fonte: CS

Ron Howard ci racconterà Il Libro della Giungla

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Ron HowardDei due adattamenti cinematografici che vedremo prossimamente de Il libro della giungla, basato sul romanzo omonimo del 1894 scritto da Rudyard Kipling che ha come protagonista il piccolo indiano Mowgli, solo uno sembra ave re vita facile. Il progetto della Disney infatti è saldo nelle mani di Jon Favreau (regista di Iron Man 1 e 2) che si occuperà della regia.

Il secondo adattamento, prodotto dalla Warner Bros, ha già dovuto affrontare diverse peripezie, tra le quali l’abbandono del regista, il messicano Alejandro Gonzalez Inarritu, regista di 21 grammi e Babel. Adesso però sembra che il progetto sia passato nelle mani di Ron Howard, che dopo il successo di Rush comincia a guardarsi intorno per scegliere il suo prossimo film.

La sceneggiatura della produzione Warner Bros sarà opera di Callie Kloves, figlia di Steve Kloves, autore degli scrip della saga di Harry Potter.

Fonte: CS