Un dubbio si era insinuato nella
testa di milioni di fan dopo l’uscita, due anni fa, de Il
Risveglio della Forza: chi sono i genitori di
Rey? Quali sono le sue origini? Da dove viene
questa eroina senza legami né passato? Ebbene chi si aspettava una
risposta già in Star
Wars: Gli Ultimi Jedi, potrebbe essere rimasto deluso
da quanto dichiarato nel film da Kylo Ren
(Adam Driver) che pronuncia queste parole alla
ragazza: “Sei soltanto la figlia di due mercanti di Jakku che
ti hanno venduta in cambio di soldi“.
È evidente e comprensibile il senso
di smarrimento di fronte a questa dichiarazione, che ha del tutto
“spento” l’entusiasmo iniziale in merito alla questione del passato
di Rey. I suoi genitori sono davvero ciò che dice Kylo, oppure il
ragazzo sta mentendo? A dissipare ogni possibile interpretazione ci
ha pensato però Rian Johnson, regista e
sceneggiatore del film, precisando che “non giocherò il ruolo
dell’insegnante che arriva e corregge chiunque, ma devo confermarvi
l’onestà di quella scena e delle intenzioni di Kylo. Non penso stia
mentendo a Rey, l’ho scritta come una rivelazione onesta a cui
segue una reazione altrettanto onesta“.
“Sapete benissimo che non sarò
coinvolto nella scrittura del prossimo episodio. J.J.Abrams e Chris
Terrio si occuperanno invece dello script, dunque non so come si
risolverà la questione dei genitori di Rey. Per me era importante
dare una risposta onesta che ancora oggi mi piace e in cui
credo.”
Come andrà a finire? La versione di
Kylo sarà quella vera? Voi cosa ne pensate?
È arrivato nelle nostre sale il 13
dicembre Star
Wars: Gli Ultimi Jedi, ottavo capitolo della saga
scritto e diretto da Rian Johnson (che si occuperà
della gestione creativa della prossima trilogia). Nel film, che
riprende dagli eventi lasciati in sospeso da Il Risveglio
della Forza, abbiamo ascoltato le melodie classiche di
John Williams a cui il compositore ha mescolato
nuove tracce per accompagnare le avventure di Rey, Luke Skywalker,
Kylo Ren e tutti gli altri personaggi.
Nel frattempo, sul canale youtube
della Disney Music, è stata resa disponibile per l’ascolto l’intera
soundtrack ufficiale del film composta da ben venti tracce. Le
trovate qui sotto.
Con il nuovo capitolo, affidato
alla scrittura e alla regia di Rian Johnson, la Saga ritrova
l’elemento sorpresa all’interno del racconto. Se
conIl Risveglio della Forzail
pubblico era stato messo di fronte a un nuovo inizio che ricalcava,
forse troppo,Una Nuova Speranza,
con Gli Ultimi Jedic’era
la consapevolezza di doversi staccare dell’eredità della trilogia
originale. La scelta è ricaduta, dunque, su una storia ricca di
colpi di scena, affollata di personaggi e sotto-trame, che danno
alla confezione finale un aspetto florido, ricco ma confuso…
(continua a leggere la nostra
recensione)
Qualche settimana fa le
dichiarazioni del direttore della fotografia di Justice LeagueFabian
Wagner sul tanto chiacchierato costume nero di
Superman (escluso
dalla versione finale del film) avevano destato la curiosità dei
fan. “Era un look molto bello, ma purtroppo non siamo riusciti
a inserirlo nel finale cut“, aveva commentato Wagner in
un’intervista.
Ora sembra che quelle dichiarazioni
non fossero del tutto vere, o forse riportate in maniera poco
fedele alla realtà dei fatti. Raggiunto infatti da Collider, Wagner
ha avuto l’opportunità di chiarire qualche punto sulla questione
“costume”. Queste le sue parole in merito:
“Ad essere
completamente onesto, non ricordo se il costume nero era presente
quando stavamo girando un test o se stavamo effettivamente girando
una scena vera per il film. In ogni caso vedere il costume nero è
stato grandioso, ma non ero sicuro al 100% che l’avremmo poi visto
nel final cut“.
Il problema legato al costume nero
di Superman sembrerebbe dunque risolto. È
evidente, dopo aver letto la risposta del collaboratore di
Zack Snyder, che il regista insieme agli addetti
ai costumi, avevano sviluppato una versione alternativa della
classica tuta blu, presente nei fumetti e molto importante per la
caratterizzazione dark del personaggio. Resta da scoprire se il
costume nero sarà nei prossimi film DC oppure
verrà definitivamente abbandonato.
Proprio in merito a questa
opportunità una fonte vicina allo studios di Kevin Feige ha permesso di rivelare
alcune informazioni privilegiate. In prima istanza sembra
che Michael Fassbender e
Jennifer Lawrence hanno firmato costosi contratti per
confermare l’impegno in X-Men:
Dark Phoenix e questi contratti verranno mantenuti da
Marvel Studios ma a costi importanti.
Per quanto riguarda invece
Wolverine, sembra che i dirigenti Marvel stiano
sbavando alla prospettiva di riavviare il franchise su
Wolverine, ciò significa che lo spin-off
X-23 di James Mangold è quasi
ufficialmente morto. Tuttavia la fonte sostiene che lo studios si
aspetta più casualità nello sviluppo della parte
FOX, in parte perché ci sono già molti film di
Marvel Studios in sviluppo, Kevin
Feige ne ha programmati 22 dopo Avengers 4 e
Disney ha grandi aspettative su quei film.
“Se la Disney è una
squadra della NFL, allora ogni film sul calendario è come un
vincitore del trofeo Heisman” – dice una
fonte. Questo concetto solleverà dalla programmazione
Theatrical tutto ciò che non ha i connotati di un evento”
Dunque tutti i progetti restanti potrebbero essere programmati e
pianificati per il servizio in streaming pianificato della
Disney.
Come ogni film della saga che si
rispetti, anche Star
Wars: Gli Ultimi Jedi ha la sua buona dose di cameo di
personaggi famosi, e di seguito ve li segnaliamo.
Menzione speciale – I Principi
Harry e William
I due principi hanno ufficialmente
visito il set e si sospetta che Come Tom Hardy, come vedremo,
potrebbero nascondersi sotto un elmo di uno Stormtrooper. Questa
teoria non è stata però confermata. Magari potremmo saperlo con il
tempo.
Greg Grunberg
Molto amico di JJ Abrams, è apparso
ne Il Risveglio della Forza, e adesso, il pilota Snap Wexley
torna per un ultimo sacrificio in nome della Resistenza, nella
scena di apertura del film.
Gary Fisher
Il cagnolino di Carrie
Fisher, vera star del web, appare sullo sfondo, nella scena del
Casino di Canto Bright, in cui si intravede un piccolo animaletto
da compagnia che somiglia moltissimo all’amico della nostra
Principessa.
Warwick Davis
Warwick Davis è un
fedelissimo della saga. Ne Il ritorno dello Jedi ha interpretato
Wicket, il piccolo Ewok e da allora ha sempre partecipato ai film,
spesso con piccoli personaggi con trucchi e maschere. In Gli Ultimi
Jedi, è Wodibin, un piccolo alieno scommettitore su Canto Bright.
Interpreta uno dei tre fortunatissimi scommettitori del casino che
sembra divertirsi quando Finn e Rose fanno il loro show nella pista
da corsa.
Joseph Gordon-Levitt
Amico di Rian Johnson e suo
protagonista in Looper, Joseph Gordon-Levitt è un grande fan
di Star Wars. L’attore doppia in questo film Slowen Lo,
l’alieno che per primo riporta la presenza indesiderata di Finn e
Rose su Canto Bright e che li denuncia poi alla sicurezza.
Tom Hardy
Si tratta del cameo più
chiacchierato del film. Non vediamo da nessuna parte il volto di
Tom, ma sappiamo che da qualche parte, sotto all’elmo di uno
Stormtrooper, c’è l’attore di Dunkirk. La natura di questo cameo è
la stessa di quella di Daniel Craig per Il Risveglio della Forza.
Justin Theroux
Oltre a essere un cameo
riconoscibile, è anche un cameo importante, in quanto il
personaggio di Theroux sarebbe dovuto essere l’obbiettivo
della missione segreta di Rose e Finn. Lo vediamo rapidamente ai
tavoli da gioco, ma comunque per un tempo sufficiente a riconoscere
le affascinanti fattezze del protagonista di Leftovers.
Lily Cole
La modella e attrice è
facilmente riconoscibile, intorno ai tavoli da gioco di Canto
Bright, al fianco di Theroux. Il volto rotondo e l’incarnato
pallido che la caratterizzano, la rendono particolarmente
riconoscibile, nonostante gli elaborati costumi realizzati per la
scena.
Noah Segan
Attore molto utilizzato
da Rian Johnson, nei suoi film precedenti e sempre nella parte del
cattivo, questa volta Segan interpreta un buono, un pilota della
Resistenza che si scaglia contro il secondo attacco del Primo
ordine, quello guidato da Kylo Ren. Possiamo vedere Segan a bordo
di un’Ala-X.
Edgar Wright e suo fratello e Joe
Cornish
Il regista di Baby Driver e suo
fratello interpretano dei Ribelli che si vedono brevemente sulla
Raddus, mentre Joe Cornish, collaboratore e amico di Wright è
presente in un ruolo che però non è stato svelato.
Adrian Edmondson
Il leggendario attore di sit-com
inglese interpreta il Capitano Peavy: è il personaggio che
nella scena iniziale aiuta Hux a mettersi in contatto con Poe
Dameron. La scena alquanto comica è stato un modo insolito di
cominciare un film di Star Wars, ma ha anche dato modo a Edmondson
di partecipare al film.
Gareth Edwards
Il regista di Rogue One: A Star
Wars Story non ha resistito e si è fatto inserire nel film, dalla
parte dei buoni. Il suo viso è facilmente riconoscibile nella
battaglia di Crait. Edwards è il Ribelle che punta l’arma nella
fosse, mentre il suo amico “assaggia” il suolo bianco del pianeta
ed esclama: “Sale!”.
Mark Hamill
Il suo ruolo ne Il
Risveglio della Forza è stato un cameo illustre e rilevante. In
questo film, Hamill ha un vero e proprio ruolo, fondamentale.
Tuttavia l’attore è noto anche per le sue straordinarie doti di
doppiatore, che ha prestato al film per doppiare un personaggio non
meglio definito di Canto Bright, presumibilmente il piccolo alieno
che riempie di monete BB-8, dopo aver scambiato per una slot
machine.
Una delle critiche più imprecise che
si rivolge sempre al Marvel Cinematic Universe
è che, nelle storie dei supereroi Marvel nessuno muore.
Niente di più falso, perché, se è
vero che nessuno dei protagonisti del franchise ci ha ancora
lasciato le penne, è anche vero che sono moltissimi i personaggi
morti nel corso di dieci anni di MCU.
Ecco i morti del Marvel
Cinematic Universe che non torneranno
Howard Stark
Già ai tempi di Iron Man,
il patriarca Stark era defunto. Il personaggio ha un forte impatto
sulla vita di Tony e sulle sue scelte, tuttavia la sua morte
diventa importantissima per la storia raccontata in Captain
America: Civil War. Nel film dei Russo, la morte dei coniugi Stark
diventa uno dei motivi per cui si creano due fazioni.
Ant-Thony
In Ant-Man, Hank Pym spiega a Scott
che le formiche sono numerate, perché, beh… perché sono tante ed è
un buon metodo per tenere il conto. Scott però, in particolare, fa
amicizia con una di loro, a cui dà un nome, Ant-Thony. Nello
scontro con Yellowjacket la povera formica-Thony muore.
Indipendentemente dalla grandezza, è sempre triste veder morire un
animale, quasi quanto lo è per gli uomini.
Arnim Zola
Lo scienziato pazzo della Hydra
torna in Captain America: The Winter Soldier sotto forma di
intelligenza informatica. Zola si era curato di rimanere in vita
attraverso le macchine che vengono scoperte da Steve e Natasha
durante il film, macchine che custodiscono il segreto
dell’organizzazione malvagia, infiltrata nei vertici più alti dello
SHIELD. Dopo quest’ultimo “regalo”, Zola ci abbandona, questa volta
per sempre.
Barone Strucker
Il personaggio, importantissimo per
i fumetti, è stato liquidato nei primi momenti di Avengers: Age of Ultron, dopo aver
esordito alla fine di The Winter Soldier nei panni di una specie di
scienziato pazzo, responsabile degli esperimenti che hanno avuto
come risultati i “miracoli”: Scarlet Witch e Quicksilver.
All’inizio di Age of Ultron, Strucker viene però fatto fuori dallo
stesso Ultron, come avvertimento per i Vendicatori.
Edwin Jarvis
Potrebbe essere l’unico personaggio
che è morto due volte nel Marvel Cinematic Universe. Jarvis era il
maggiordomo del piccolo Tony, con cui pare abbia avuto un rapporto
simile a quello che Bruce Wayne ha con il suo Alfred. In suo onore,
Tony chiama JARVIS l’intelligenza artificiale che lo sostiene nelle
sue prime avventure, fino alla nascita di Visione in Age of Ultron.
Alla luce di questa doppia incarnazione, Jarvis è morto quando è
nato l’androide, ma anche quando l’anima di Edwin Jarvis ha
lasciato questo mondo, dopo una vita lunga e felice.
Frigga
Versata nelle arti magiche, la mamma
di Thor muore da eroe in Thor: The Dark World. La donna, forse
l’unica ad aver sempre visto del buono in Loki (accecata dall’amore
di madre?), ha sacrificato la sua vita contro Malekith per
proteggere Jane Foster.
L’Antico
La morte dell’Antico è uno dei
momenti più toccanti e visivamente potenti di Doctor Strange, la
sua morte è irreversibile perché solo così Stephen può occupare il
suo posto di nuovo Stregone Supremo, ruolo che gli spetta nel
MCU.
Peggy Carter
Dopo una vita lunga e felice,
passata sempre nel ricordo del suo Steve, Peggy ci lascia, serena,
dopo aver salutato un’ultima volta il suo Capitan America.
Personaggio magnifico del MCU, che ha avuto anche la possibilità di
essere approfondito sul piccolo schermo, Peggy non tornerà, ma ha
lasciato in eredità una bella e capace nipote, Sharon Carter,
l’Agente 13.
Teschio Rosso
Si tratta di un villain iconico di
Cap nei fumetti, un villain che però al cinema non ha avuto troppa
giustizia, nonostante fosse interpretato dall’ottimo Hugo Weaving.
Distrutto dal potere del Tesseract, la Gemma dello Spazio, si è
sempre pensato che potesse tornare, tuttavia dal trailer di
Avengers: Infinity War si capisce che
i Vendicatori avranno già molto da fare, anche senza il ritorno di
Teschio Rosso.
Ultron
Alla fine di Age of Ultron, il
cattivo viene sconfitto grazie al potere della Gemma della Mente
sulla fronte di Visione e grazie allo sforzo congiunto dei
Vendicatori. Il ritorno di Ultron è escluso, soprattutto adesso
che, con l’accordo Disney – Fox, si aprono tantissime nuove
opportunità e via per il MCU.
Quicksilver
Nonostante la sua rappresentazione
sia stata molto amata dai fan, il personaggio scompare per sempre
nello stesso film in cui ci viene presentato (a parte la scena
post-credits di Captain America: The Winter Soldier). Per salvare
la vita a Occhio di Falco, Quicksilver sacrifica se stesso. L’idea
alla base di questa scelta potrebbe risiedere nel fatto che,
parallelamente, alla Fox, c’era un altro Quicksilver, pure lui
molto amato dai fan, ma nessuna Scarlet Witch, sua gemella.
Yondu
Probabilmente si tratta del più bel
sacrificio visto nel Marvel Cinematic Universe, la vera
attestazione della sua paternità acquisita nei confronti di Peter
Quill. James
Gunn ha dichiarato che non lo riporterà mai in vita, per non
sminuire l’enormità del suo sacrificio e la bellezza di quel
momento e del finale di Guardiani della Galassia Vol. 2.
Arriva da
TvLine la notizia che l’attrice protagonista Ellen
Pompeo dirigerà un nuovo episodio diGrey’s Anatomy 14, la
quattordicesima stagione di Grey’s
Anatomy.
Secondo il noto sito Ellen Pompeo è
pronto a mettersi dietro la macchina da presa in questa stagione
per dirigere un altro episodio delle lungo dramma della ABC.
Anche se la sceneggiatura è ancora in fase di definizione e
quindi è soggetta a modifiche, le fonti dicono che una parte
dell’episodio tornerà a far luce nei turbolenti anni
dell’adolescenza di Alex (Justin Chambers).
La seconda parte della
quattordicesima stagione di Grey’s
Anatomy ritornerà in onda a partire dal 19 Gennaio
2018.
[nggallery id=643]
Grey’s Anatomy 14×09
Il primo episodio di Grey’s
Anatomy 14ha debuttato il 28 settembre
2017. Grey’s
Anatomy 14 è la quattordicesima stagione
della serie televisiva statunitense trasmessa dal 2005.
È un medical drama incentrato sulla vita della dottoressa Meredith
Grey, una tirocinante di chirurgia nell’immaginario Seattle
Grace Hospital di Seattle. Il titolo di Grey’s
Anatomy gioca sull’omofonia fra il cognome della
protagonista, Meredith Grey, e Henry Gray, autore del celebre
manuale medico di anatomia Grey’s
Anatomy(Anatomia del Gray). Seattle Grace (poi
Seattle Grace Mercy West e, ulteriormente, Grey Sloan Memorial
Hospital) è invece il nome dell’ospedale nel quale si svolge la
serie. I titoli dei singoli episodi sono spesso i titoli di una o
più canzoni.
Inizialmente partita come una serie
tv in midseason, Grey’s
Anatomy ha ben presto attratto pubblico, ricevendo
anche numerosi premi e riconoscimenti nel corso degli anni. Insieme
a Desperate Housewives e Lost, è
considerata una delle serie TV che hanno
riportato al successo il network televisivo
statunitense ABC. Nel 2007 ha
generato uno spin-off.
Oscar Isaac è
tornato sul grande schermo nei panni di Poe
Dameron, il migliore pilota della Resistenza nella nuova
trilogia di Star
Wars. Il personaggio, introdotto ne Il Risveglio della
Forza da J.J. Abrams, sarebbe dovuto morire nei primi minuti di
film, ma la performance di Isaac è piaciuta così tanto ad Abrams
che ha deciso di tenere in vita Poe, permettendoci di godere ancora
della performance dell’attore guatemalteco nei panni dello
scavezzacollo pilota di Ala-X.
Adesso Tracking
Board riporta che nel futuro di Isaac, oltre all’Episodio
IX, potrebbe esserci anche l’animazione e il doppiaggio. Secondo il
portale, Oscar Isaac sarebbe intrattative per doppiare Gomez
Addams, nel film
d’animazione in produzione alla MGM e Vernon. Non ci sono
ancora altri nomi coinvolti nel progetto, nemmeno quello relativo
all’attrice che darà la voce alla inquietante eppure affascinante
Morticia, moglie di Gomez.
Nel 2010, Tim Burton stava
sviluppando il film sulla Famiglia Addams, con l’intenzione di
dirigerlo. Ma di recente il progetto di Burton è stato accantonato,
mentre la MGM continua nello sviluppo della sua versione
animata.
Oltre a Gli Ultimi
Jedi, adesso al cinema, e a Episodio IX,
in arrivo tra due anni, vedremo l’attore in Annientamento, il
nuovo film di Alex Garland, con cui torna a
lavorare dopo il grande successo di Ex
Machina.
Dall’esordio di questa nuova
trilogia, i Cavalieri di Ren sono sempre stati un grande punto
interrogativo: minacciose presenze sullo sfondo della visione di
Rey, misteriosamente connessi con Kylo Ren (appunto), dall’origine
sconosciuta.
Star
Wars: Gli Ultimi Jedi sembra darci una spiegazione, la
possibilità di capire da dove vengono e dove sono nati. Ne
Il Risveglio della Forza, Snoke è chiamato, una
sola volta, da Kylo “maestro”, mentre il Lord Supremo si rivolge al
giovane con questa frase: “Persino tu, maestro dei Cavalieri di
Ren, non hai mai affrontato una simile prova.”
La domanda che nasce da questo
appellativo, maestro dei Cavalieri di Ren, è la
seguente: Kylo Ren ha fondato un ordine dando allo stesso il nome
che si è scelto per allontanarsi dalla sua identità, o si è unito a
un ordine preesistente da cui ha preso il nome?
Ne Gli Ultimi Jedi
potremmo aver visto la risposta: la notte in cui il Tempio Jedi
viene distrutto, è la stessa notte in cui Ben e Luke si separano
per sempre. Nel racconto di Kylo, il ragazzo si sveglia e vede la
mano tesa del maestro su di lui, con in pugno la spada laser,
pronto a colpire. Ben si difende distruggendo tutto e scappando,
rivolgendosi al Lato Oscuro, visto che si è sentito tradito da chi
più amava.
Nel racconto di Luke, le cose
cambiano leggermente. Dopo molti anni di equilibrio, dopo la
sconfitta dell’Imperatore, Luke viene convinto da Leia a prendersi
cura di Ben, figlio suo e di Han. Luke così fonda un piccolo tempio
Jedi, dove addestra Ben stesso, insieme a una dozzina di ragazzi
sensibili alla Forza.
Quando si accorge dell’oscurità in
Ben, prende la decisione che rimpiangerà per il resto della sua
vita: tende la spada contro il ragazzo, ma subito si pente.
Svegliandosi nel momento meno opportuno, Ben crede che il suo
maestro vuole andare fino in fondo, reagisce, lo respinge.
Distrugge il tempio, prende con sé alcuni dei suoi compagni
apprendisti e uccide gli altri.
Ecco, in questo momento, nasce Kylo
Ren e i suoi Cavalieri, quegli apprendisti Jedi che si sono
lasciati convincere da lui. Ma dove sono adesso? Che fine hanno
fatto per tutto questo tempo? Ci sarà spazio per loro in
Episodio IX?
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, recensione del film con
Mark Hamill
Trai tanti ruoli iconici di
Robin Williams, ricordiamo la travolgente
performance en travesti in Mrs. Doubtfire. Il
film fu un grande successo al box office, guadagnando oltre 441
milioni a fronte di una spesa di appena 25 milioni.
Tra i film più rappresentativi della
commedia americana, ancora oggi, Mrs.
Doubtfire potrebbe essere oggetto di un remake, tanto che
Kevin Hart, nelle sale da Gennaio con
Jumanji – Benvenuti nella Giungla (altro seguito
di un successo con Williams), si è proposto per interpretare il
ruolo del grande comico scomparso l’11 Agosto del 2014.
Ecco la sua dichiarazione
a Cinema
Blend: “Rimarrò sul sentiero di Robin Williams e dico
che se potessi salterei a due piedi in Mrs. Doubtfire. Si tratta di
una grande performance per lui e penso che sia una delle cose che
vorrei fare.”
La grande simpatia di Kevin
Hart potrebbe renderlo adatto a un remake del film,
tuttavia sarà difficile eguagliare la mimica e l’intensità, anche
drammatica, del compianto Williams.
In Jumanji Benvenuti nella
Giungla, quattro ragazzi scoprono una vecchia consolle e
si ritrovano catapultati nel videogame ambientato nella giungla,
assumendo le sembianze dei rispettivi avatar, interpretati da
Dwayne Johnson, Jack Black, Kevin Hart e
Karen Gillan. Quel che scoprono ben presto è che
Jumanji non è semplicemente un gioco e dovranno affrontare la più
pericolosa avventura della loro vita o resteranno intrappolati nel
gioco per sempre…
Dall’inizio della produzione di
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, il regista Rian
Johnson ha realizzato una serie di fotografie in 35 mm in
bianco e nero direttamente sul set, foto che ha utilizzato sul suo
account Instagram per tenere aggiornati i fan
sulla lavorazione del film, senza rivelare troppi dettagli.
Quelle stesso foto, adesso,
diventeranno un libro, una raccolta fotografica della produzione
dell’Episodio VIII, stando a quanto il regista ha
dichiarato durante un’intervista con Slash
Film.
Durante la produzione di
Looper, Jhonson realizzò un piccolo libretto, una
raccolta fotografica del backstage per le persone che avevano
lavorato al film. Su Star
Wars, la mole di materiale che ha prodotto è molto più
importante con “letteralmente migliaia” di foto; adesso il
suo piano è quello di metterle tutte insieme, con una piccola
mostra:
“Non è che siano grandi foto, è
che sono uniche, per questo ho cominciato questo lavoro. Sono
l’unica persona, sul set, che non verrà toccata se nelle foto c’è
del materiale sensibile. Posso fare foto di quello che voglio. E ho
questa prospettiva unica di stare dietro alla macchina da presa per
tutto il processo. Quindi per questo penso che sia
interessante.”
Come abbiamo avuto modo di vedere
da quelle foto (una parte delle migliaia che ha scattato), si
tratta senz’altro di uno sguardo privilegiato sul film e sul set;
il libro quindi offrirà ai più curiosi un’inedita visione di un
film di Star Wars.
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, recensione del film con
Mark Hamill
Dopo la prima foto di Dick Grayson di Titans,
oggi arriva una nuova immagine ufficiale dell’attesa serie tv
targata DC Entertainment. Protagonisti della nuova immagine sono
Alan Ritchson e Minka Kelly come Hawk & Dove:
Al fiano del protagonista saranno
due dei i suoi alleati superpotenti, Hank Hall, alias Hawk, e Dawn
Granger, aka Dove. Alan Ritchson, già visto in
Smallville e Teenage
Mutant Ninja Turtles interpreta Hawk mentre
l’ex star di Friday Night
Lights Minka Kelly interpreta Dove. La
coppia che combatte il crimine è una delle coppie romantiche della
serie.
La costumista Laura Jean Shannon, i
cui crediti precedenti includono Iron
Man della Marvel e la serie
CW Black Lightning , ha
disegnato tutti i fantastici costumi iconici per la serie, incluso
il costume Robin.
Titans
Titans
vede come produttori esecutivi Akiva Goldsman, Geoff Johns,
Greg Berlanti e Sarah Schechter. Nella serie tv Dick
Grayson emerge dall’ombra per diventare il leader di una band senza
paura di nuovi eroi, tra cui Starfire, Raven e molti altri. I fan
possono aspettarsi che Titans sia una serie d’avventura a tinte
drammatiche che esploreranno e celebreranno uno dei più famosi
gruppi di fumetti di sempre. La prima stagione Titans debutterà
nel 2018 sul nuovo servizio digitale per la DC Comics, gestito da
Warner Bros. Digital Networks.
L’uomo simbolo della
Marvel Comics, ex caporedattore e
padre di moltissimi dei personaggi dei fumetti più amati di sempre,
Stan Lee, ha sempre caldeggiato la riunione delle
proprietà Marvel per lo sfruttamento cinematografico.
Con l’acquisizione della Fox da
parte della Disney, il suo sogno si è quasi realizzato (mancano
soltanto i personaggi legati al mondo di
Spider-Man in forze alla Sony), e Lee non nasconde
il suo entusiasmo.
Giovedì scorso, attraverso un breve
comunicato ufficiale a Newsarama,
Stan Lee ha dichiarato: “Una notizia davvero
grandiosa! Ora personaggi come gli X-Men e i Fantastici Quattro
possono venire a casa, nel posto che appartiene loro. È
virtualmente importante avere i personaggi Marvel sotto lo stesso
tetto. E ora, grandi così come erano prima, non vedo l’ora di
vedere le meraviglie che verranno svelate!”.
Già a Settembre 2017, durante
il Wizard World Nashville, Lee aveva
anticipato che la Marvel stava cercando attivamente di
riappropriarsi dei diritti dei suoi personaggi, venduti in tempo di
crisi, ma all’epoca, soltanto tre mesi fa, sembra solo un’opinione
ottimista per il pubblico Marvel Studios.
Con i nuovi accordi tra
Disney (e quindi Marvel) e
Fox, avremo presto degli annunci importanti per
tutti gli appassionati di cinecomics.
L’eredità di Darth
Vader è difficile da dimenticare, e anche in
Star
Wars: Gli Ultimi Jedi, come ne Il Risveglio
della Forza, il nome dell’ultimo Lord Sith è stato
pronunciato.
A riportare, vivo e forte, il
ricordo di Vader è il Lord Supremo Snoke, che fa
riferimento al padre di Luke e Leia in relazione a suo nipote,
Ben/Kylo Ren.
Snoke non è un Sith, e Kylo
Ren non è un bravo apprendista per la fine del film. Ma la
presenza del personaggio che ha dato inizio alla saga è comunque
fortissima ne Gli Ultimi Jedi, tanto che si trova anche il modo per
riascoltare la marcia imperiale, che lo caratterizza.
Come il film rende molto chiaro,
Snoke invoca Darth Vader direttamente, come
l’esempio di apprendista fedele che avrebbe voluto fosse stato
Kylo, erede dell’ultimo apprendista Sith.
Tuttavia, il nipote di
Anakin Skywalker non è l’unico pezzo di lui in
quella stanza. Chi ha fatto attenzione, ha scorto al dito di Snoke
un anello, segno di una passata ricchezza ma soprattutto indicatore
di una fede ben precisa.
L’anello in questione porta incisa
l’immagine dei Quattro Saggi di Dwartii, figure
mistiche controverse di filosofi, risalenti all’epoca della prima
Repubblica: Sistros, Faya, Yanjon e Braata. I quattro erano
più famosi trai Sith che trai Jedi, dal momento che incoraggiavano
l’esplorazione del Lato Oscuro della Forza.
Il fatto che il Cancelliere
Palpatine avesse una loro statua nel suo ufficio dovrebbe
consentire una facile associazione.
Inoltre, la pietra dell’anello di
Snoke è ossidiana, pietra lavica, proveniente dalle fornaci
naturali di Mustafar. Il pianeta, dove
risiede secondo il canone il castello di Darth Vader era stato per
moltissimi anni in un cassetto, dal momento che il concept
originale di Ralph McQuarrie, risalente alla prima
trilogia, non era mai stato visto sul grande schermo, prima di
Rogue One: A Star Wars Story, dove è stato
possibile inserirlo nella storia.
Si tratta del posto che era
conosciuto come “il luogo dove i Jedi vanno a morire”, il
luogo in cui Darth Vader ha concesso al Lato Oscuro della Forza di
fluire attraverso di lui. Ed è normale che Snoke voglia tenere viva
questa eredità.
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, recensione del film con
Mark Hamill
La celebri percentuali
di Rotten Tomatoes
sono ormai diventate un riferimento costante per valutare il
gradimento di un film e con grande sorpresa si scopre in queste ore
che Star
Wars: Gli Ultimi Jedi è il film della saga della
Lucasfilm che più sta mettendo in disaccordo
critica e pubblico.
Il film ha al momento una
percentuale dal pubblico di 60%, un numero in netto contrasto con
quello della critica che fa salire la percentuale a 93%.
Ci sono dunque 33 punti di
differenza tra quello che pensa la critica e quello che pensa il
pubblico, e mai un film di Star Wars aveva messo
così in disaccordo le due parti.
In ordine, sia La Vendetta
dei Sith che Il Ritorno dello Jedi
avevano 14 punti di differenza tra gradimento del pubblico e della
critica, mentre l’Episodio VIII è il film meno
gradito in assoluto, dopo La Minaccia Fantasma e
L’Attacco dei Cloni. Le percentuali di
gradimento sugli altri portali (vedi Metacritic) sono
simili.
Il film di Rian
Johnson è senz’altro fuori dai canoni del franchise (anche
se non del tutto) e ci regala moltissimi colpi di scena.
Sicuramente però non si tratta di un film semplice come poteva
esserlo Il Risveglio della Forza, ma si tratta di
un prodotto con un ritmo altalenante che non manca di momenti molto
alti e di spunti di riflessione profonda.
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, recensione del film con
Mark Hamill
In tempi non sospetti, era il 2015, Hugh
Jackman designò Tom Hardy come suo
successore nel ruolo di Wolverine. O meglio, fece
il nome del collega inglese quando, durante la promozione di
Pan di Joe Wright, gli venne
chiesto di indicare un eventuale sostituto più giovane di lui.
Adesso che il ciclo di Jackman nei
panni del personaggio si è concluso e che la Fox è stata assorbita
dalla Disney per quanto riguarda i diritti di sfruttamento degli
X-Men (tra le altre cose), ecco che l’ipotesi di Tom
Hardy come nuovo Logan si fa di nuovo possibile, così ecco
di seguito una fanart che mostra l’attore nei panni del
Mutante Marvel.
Tom Hardy al
momento è impegnato nelle riprese di Venom, film
Sony che lo vede nei panni di Eddie Brock, personaggio che si muove
nell’orbita dello Spider-Verse e che viene “contagiato” dal
simbionte di Venom stesso.
La sua partecipazione a questo
franchise potrebbe inficiare in qualche modo la sua eventuale
partecipazioen a un reboot di Wolverine all’interno del
Marvel Cinematic Universe?
L’uscita di Venom è stata fissata al
5 ottobre 2018 con la regia di Ruben
Fleischer (Zombieland, Gangster
Squad). Tom Hardy interpreterà
il protagonista Eddie Brock. Nel cast
anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny
Slate e Michelle Williams.
Il personaggio è stato già portato
sul grande schermo da Sam
Raimi in Spider-Man
3con Topher Grace nei panni
di Eddie Brock.
Attenzione, l’articolo
contiene spoiler su Star Wars: Gli Ultimi Jedi.
Di seguito vi raccontiamo, infatti,
i 10 momenti shock del film di Rian Johnson,
quelli più sconvolgenti e inaspettati, che ci hanno lasciati con il
fiato sospeso.
Luke getta via la spada laser
Il momento in cui Rey
arriva da Luke e gli porge la sua vecchia spada è stato tenuto in
sospeso per due anni, e adesso sappiamo cosa ne farà il Maestro
Jedi della sua vecchia arma. La butterà via! Il gesto suscita non
poca ilarità, considerata la sacralità con cui Rey si porge verso
il Maestro leggendario, ma con il tempo, nel film, vedremo come e
perché Luke si è allontanato dalla Luce.
Leia si salva usando la Forza
Vi eravate mai chiesti
perché Leia non usasse la Forza pur facendo parte della potente
famiglia degli Skywalker? Forse perché non ne aveva mai avuto
bisogno fino a questo momento. Ma in Star
Wars: Gli Ultimi Jedi, la principessa generale salva se stessa
dalla morte nello spazio proprio usando la Forza. Nulla di
inaspettato, forse, ma sicuramente in modalità shock.
La verità sul passato di Luke e Ben Solo
Perché Ben Solo ha voltato
le spalle allo zio e Maestro, Luke? Lo scopriamo nel film. Luke dà
una sua versione, Ben/Kylo dà la sua. Chiaramente la verità sta nel
mezzo: Luke sapeva di avere un allievo estremamente potente e
sensibile al Lato Oscuro. Memore dell’oscurità presente nella sua
famiglia, Luke vuole liberarsi del ragazzo, ma poi ha vergogna di
sé e ferma la sua mano. Prima che potesse ritrarre l’arma che aveva
steso sul ragazzo dormiente, questi si sveglia e non vede un
vecchio spaventato e pentito per il pensiero che ha avuto, ma vede
una minaccia, si sente tradito, e scaglia il suo potere contro lo
zio, abbandonando lui e distruggendo il tempio Jedi.
Yoda
L’apparizione a sorpresa
del vecchio Jedi, il Maestro per eccellenza, non arriva
inaspettata. Era chiaro, a un certo punto, che fosse necessario
l’intervento di qualcuno di più alto e potente per far capire a
Luke quale fosse il giusto passo da fare. La renuion è un momento
molto toccante e il vecchio Maestro impartisce al suo allievo
ancora una lezione, quella del perdono verso se stessi. In questo
modo Luke trova la forza di fare la sua mossa.
Il ritorno di Captain Phasma
Il personaggio
interpretato da Gwendoline Christie ha uno spazio irrisorio ne Il
Risveglio della Forza. In Star Wars: Gli Ultimi Jedi, Phasma
compare e scende in battaglia, giusto in tempo per regolare i conti
e farsi battere da Finn. Questa volta “la testa cromata” del
Capitano del Primo Ordine non tornerà più a splendere sul grande
schermo. Questa caratteristica la fa assomigliare a Boba Fett:
carisma, potenziale, aspetto minaccioso, eppure entrambi hanno una
fine rapida e poco gloriosa.
Kylo tradisce Snoke, ma non abbraccia la Luce
Si tratta della scena
emotivamente più forte. Rey va da Kylo Ren per convertirlo alla
Luce, si trova al cospetto di Snoke. Il Lord Supremo è convinto di
poter eliminare questa ragazza, misteriosa e potente nella Forza,
una potenziale minaccia. Così decide di affidare a Kylo il compito
di eliminarla. Il Cavaliere di Ren però uccide Snoke e chiede a Rey
di unirsi a lui, in un nuovo ordine di comando, che possa lasciarsi
alle spalle il vecchio, sia i Jedi che i Ren.
La scena della morte di Snoke, forse sbrigativa, è seguita da un
bellissimo combattimento di Kylo e Rey, fianco a fianco, contro la
Guardia Pretoriana. Magari per questi due giovani pieni di dubbi
c’è un futuro insieme, dalla stessa parte, ma non sapremmo ancora
dire se da un lato o dall’altro della Forza.
I genitori di Rey sono…
Nessuno, o meglio,
nessuno di importante. Dopo la morte di Snoke, Kylo rivela a Rey la
sua visione, ovvero che la ragazza è figlia di mercanti che l’hanno
venduta, abbandonandola su Jakku. Tuttavia, questa potrebbe non
essere la verità, dati gli indizi disseminati ne Il Risveglio della
Forza e la natura fondamentalmente familiare dell’intera saga.
Il sacrificio di Holdo
Il personaggio di Laura
Dern non è molto simpatico al primo impatto. Tuttavia nel corso del
film trova il modo, il più alto, di riscattare la sua immagine,
agli occhi di Poe e a quelli dell’intero pubblico. Il Vice
Ammiraglio Holdo sceglie di sacrificare la sua vita, indirizzando
l’ultima nave spaziale della Resistenza verso la corazzata di
Snoke. La scena è davvero mozzafiato e il sacrificio di Holdo
decisivo per la sopravvivenza.
Luke è diventato potente oltre ogni immaginazione
Quando la Speranza sembra
morta, il leggendario Cavaliere Jedi scende in campo, a
fronteggiare il suo passato, suo nipote Ben. Più o meno.
Si scopre però che Luke sta usando la Forza, dall’isola, per
proiettare la sua immagine sul pianeta di sale, Crait. Quando Kylo
lo colpisce a morte, vediamo Luke diventare un tutt’uno con la
Forza, svanendo dopo aver dato un ultimo sguardo al tramonto dei
soli gemelli. Si tratta di un momento bellissimo, che sarà però
senz’altro tra i più controversi del film.
L’ordine dei Jedi continua
Dopo che Rey, Leia, Finn
e gli altri sono al sicuro sul Falcon, ultimo barlume della
Resistenza, vediamo su Crait dei bambini che giocano con un
pupazzetto di Luke. Uno di essi, richiamato all’ordine dal suo
padrone, esce fuori a pulire il cortile, prendendo una scopa con
l’uso della Forza. Il bambino guarda le stelle, è chiaro che una
nuova generazione di Jedi sta sorgendo.
Diretto da Lee
Unkich e co-diretto da Adrian Molina,
Coco arriverà nelle sale italiane il 28 dicembre.
Ambientato in Messico, il nuovo coloratissimo film Disney
Pixar si svolge in due mondi distinti ma paralleli: la
Terra dei Vivi e la Terra dell’Aldilà.
“Volevamo che fossero in netto
contrasto fra loro”, afferma Unkrich. “Abbiamo cercato di
differenziare questi due mondi in vari modi, tra cui le ore del
giorno. Gran parte degli eventi che avvengono a Santa Cecilia si
svolgono durante il giorno mentre nella Terra dell’Aldilà l’azione
ha luogo principalmente di notte”.
Nella città di Morelia i filmmaker
hanno visitato Plaza Morelos, la Fontana di Las Tarascas e
l’acquedotto di Morelia che ha successivamente ispirato
l’impressionante ponte di petali di calendula che nel film collega
la Terra dei Vivi alla Terra dell’Aldilà.
“Un altro dei mezzi che abbiamo
utilizzato per separare i due mondi è il colore”, prosegue Unkrich.
“Considerando l’iconografia legata a questa festa sapevamo che la
Terra dell’Aldilà sarebbe dovuto essere un luogo variopinto e
acceso dal punto di vista visivo e per questo motivo abbiamo
cercato di rendere l’ambientazione di Santa Cecilia leggermente più
tenue. Non è assolutamente un luogo deprimente o privo di colori,
specialmente durante il periodo festivo, e sapevamo fin dall’inizio
che avremmo dovuto abbracciare il Día de Muertos e tutti gli
elementi legati a esso”.
Coco
Tra magia, musica e colori, infatti,
la produttrice discografica e volto televisivo Mara
Maionchi presterà la propria voce a Mamá Coco,
l’amata bisnonna con cui Miguel condivide le proprie avventure
quotidiane e che dà il titolo al film; la premiata attrice
Valentina Lodovini sarà l’amorevole Mamá, che
incoraggia suo figlio Miguel ad abbracciare le tradizioni
familiari; e nella Terra dell’Aldilà il pubblico incontrerà Tía
Victoria, con la voce della celebre attrice e cantante
Matilda De Angelis. Con loro era presente anche il
giovane e acclamato Michele Bravi, che regalerà
grandi emozioni al termine della storia grazie all’interpretazione
del brano nei titoli di coda “Ricordami (Solo)”, versione in
italiano del brano originale “Remember Me”.
Officine
UBU è lieta di annunciare che IL SENSO DELLA
BELLEZZA – Arte e scienza al CERN, il docufilm evento di
Valerio Jalongo che ha fatto il tutto esaurito in oltre 50 sale in
Italia e ha raggiunto la più alta media copie nella sua settimana
d’uscita, tornerà nelle sale italiane mercoledì 20 dicembre.
Questo weekend, inoltre, IL
SENSO DELLA BELLEZZA – Arte e scienza al CERN arriva
eccezionalmente al Cinema Farnese di Roma, dove
saranno organizzate le seguenti proiezioni speciali del film:
Venerdì 15 dicembre
alle ore 21:00 alla presenza del regista Valerio Jalongo
Sabato 16 dicembre
alle ore 19:30
Domenica 17
dicembre alle ore 19:30
Il senso della bellezza – Arte e Scienza al Cern
Diretto da Valerio Jalongo e
ambientato nel più avveniristico avamposto della scienza moderna,
IL SENSO DELLA BELLEZZA – Arte e scienza al CERN ha
ottenuto in soli due giorni di programmazione un risultato davvero
rilevante per un documentario: la migliore media copia e un terzo
posto nella classifica del box office nazionale. Il sold out in
molte sale, gremite di studenti, giovani appassionati e semplici
curiosi ha portato la distribuzione italiana sotto richiesta di
molti esercenti a portare nuovamente il docufilm nelle sale. Un
film sorprendente e diverso che racconta la scienza e l’arte come
non è mai stato fatto e che ha visto il coinvolgimento di un ente
del calibro dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare nella
promozione e nella divulgazione.
Il film è il racconto di un
esperimento senza precedenti che vede 11.000 scienziati di tutto il
mondo collaborare intorno alla più grande macchina mai costruita
dagli esseri umani per scoprire i misteri dell’universo. La fisica
moderna ci ha lasciato senza immagini della natura: “l’essenziale è
invisibile agli occhi”… Ma IL SENSO DELLA BELLEZZA–
Arte e scienza al CERN svela artisti e scienziati che nella
loro ricerca della verità, sono accomunati da qualcosa di
misterioso: sono tutti in ascolto di un elusivo sesto o settimo
senso… la bellezza.
Dopo lo straordinario successo di
pubblico e critica registrato all’Auditorium Conciliazione di Roma
con 4 sold out consecutivi, Harry Potter e la Camera
dei Segreti in concerto si dirige a
Milano per tre repliche al Teatro degli
Arcimboldi, in programma il 27 e 28 dicembre
p.v.
La formazione di oltre 80 elementi
dell’Orchestra Italiana del Cinema sarà questa
volta diretta dal Maestro Christian Schumann per
interpretare dal vivo, in sincrono con le immagini, i dialoghi e
gli effetti speciali del film, la colonna sonora del Premio Oscar
John Williams, che per questo specifico film –
secondo capitolo della saga creata da J.K. Rowlings, ottenne una
nomination al Grammy Award (2004).
La serie di concerti di Harry Potter
è cominciata nel giugno del 2016 con Harry Potter e la
pietra filosofalein concerto e prevede di
organizzare, entro il 2018, centinaia di spettacoli. Attualmente ha
girato in 38 nazioni in tutto il mondo con consensi unanimi
ovunque.
L’evento, presentato da Marco
Patrignani e Forum Music Village, gode del sostegno del
MIBACT e del patrocinio del Consolato
Generale Britannico e del Department for
International Trade.
L’artista Ian
Joyner, sulla sua pagina di ArtStation, ha condiviso due nuovi concept di Korg,
l’alieno di roccia che abbiamo visto in Thor: Ragnarok.
Il personaggio, molto buffo nella
versione cinematografica, è stato realizzato in motion capture,
sfruttando i movimenti del regista del film, Taika
Waititi, che ha anche provveduto a prestare la sua voce al
personaggio.
Nei concept
di Joyner che vi mostriamo di seguito, ogni
segno di simpatia di Korg lascia il posto a un personaggio
minaccioso. Che ve ne pare?
I concept sono accompagnati da
questo commento da parte dell’artista: “Un concept originario
per Thor: Ragnarok. Ho pensato di legare il giallo dei fumetti,
trasformandolo in scaglie dorate sulla roccia. L’ho pensato come un
mostro più duro, rispetto a quando poi abbiamo scoperto in che modo
raccontarlo nel film e rispetto a come Taika Waititi ha lavorato
con lui.”
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano
il premio OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel.
Made in
Italy, il nuovo film da regista di
Luciano Ligabue, con
protagonisti STEFANO ACCORSI, KASIA
SMUTNIAK, FAUSTO MARIA SCIARAPPA, WALTER
LEONARDI, FILIPPO DINI, ALESSIA
GIULIANI, GIANLUCA GOBBI e TOBIA DE ANGELIS.
Prodotto da DOMENICO
PROCACCI e FANDANGO, il
film arriverà al cinema dal 25
gennaio distribuito da MEDUSA
FILM.
Made in
Italy è una dichiarazione di amore frustrato
verso il Paese, raccontata con le parole e la musica di
Luciano Ligabue, attraverso lo sguardo di Riko. Un uomo onesto, che
può contare su un gruppo di amici veri e su una moglie che, tra
alti e bassi, ama da sempre. È però anche un uomo molto
arrabbiato con il suo tempo, che sembra scandito solo da colpi di
coda e false partenze. E se a volte si cade e rialzarsi non è
facile, Riko ha scelto di non darla vinta al tempo che corre.
Da domenica 17 dicembre e fino a
venerdì 22 la saga cult di Alien torna su Rai4 con
la Alien Week, un imperdibile appuntamento
quotidiano di prima e seconda serata, con tutti i film
rigorosamente in versione integrale.
Il Ciclo Alien
Week inizia dalle origini con il mitico film diretto da
Ridley Scott nel 1979, che è stato
capace di ridefinire il genere fantascientifico, trovando efficaci
contaminazioni con l’horror. Questo primo capitolo, premiato con un
Oscar agli effetti speciali, viene proposto sia nella versione
cinematografica d’epoca (domenica 17 alle 21:00), che nella
Director’s cut provvista di alcune scene inedite e
distribuita nel 2003 in occasione del 25° anniversario del film
(venerdì 22 alle 23:30).
Il ciclo continua con
Aliens – Scontro finale (1986), forsennato sequel
che cambia rotta in confronto al capostipite e sostituisce la
claustrofobica tensione con i dettami dell’action-movie. Non a caso
alla regia c’è un nome di spicco del cinema d’azione come
James Cameron, qui alla prova del nove
dopo il successo mondiale di Terminator.
Il terzo appuntamento è con
Alien 3 (1992), il capitolo diretto dall’allora
esordiente David Fincher, futuro regista di
Seven, Fight Club e The
Social Network, che pone una netta cesura con il passato e
presenta un ritorno alle origini ansiogene e orrorifiche in cui il
rapporto tra la donna e il mostro diventa centrale.
L’attrice Sigourney
Weaver torna per l’ultima volta a interpretare il
personaggio Ellen Ripley nel quarto capitolo,
Alien – La clonazione (1997), diretto dal
visionario Jean-Pierre Jeunette, all’epoca reduce
dai successi di Delicatessen e La città
perduta e non ancora salito all’attenzione dei più per
Il favoloso mondo di Amélie.
Una pausa dall’ambientazione
spaziale per il primo cross-over tra la saga di Alien e quella di Predator
con il quinto film del ciclo: Alien vs Predator
(2004). Diretto dal regista di Resident Evil Paul W.S.
Anderson, il film è ispirato a una serie di fumetti della
Dark Horse Comics e all’omonimo videogioco della Electronic
Arts.
Segue il prequel
Prometheus (2012), che riporta in cabina di regia
Ridley Scott e racconta la nascita del mito,
esplorando le origini della specie aliena che ha terrorizzato
generazioni di spettatori.
CICLO ALIEN WEEK: dal 17 al
22 dicembre, in prima e seconda serata
17/12: Alien di Ridley
Scott (in prima serata)
18/12: Aliens – Scontro
finale di James Cameron (in prima serata)
19/12: Alien 3 di David
Fincher (in prima serata)
20/12: Alien – La
clonazione di Jean-Pierre Jeunet (in prima serata); Alien vs
Predator di Paul W.S. Anderson (in seconda serata)
21/12: Prometheus di
Ridley Scott (in prima serata)
22/12: Alien – Director’s
Cut di Ridley Scott (in seconda serata)
È disponibile da oggi, 15 Dicembre,
su Amazon
Prime, Jean-Claude Van Johnson,
con protagonista Jean-Claude Van Damme. Di seguito
il trailer:
Jean-Claude Van Johnson vede
come protagonista una delle star più famose degli action movie,
Jean-Claude Van Damme, nel ruolo di “Jean-Claude Van Damme” uno dei
più sensazionali esperti di arti marziali nel cinema…e anche come
Johnson, il più pericoloso agente segreto mai esistito.
Infelicemente in pensione, passa le sue giornate nella superficiale
Hollywood fino a quando l’incontro con una vecchia fiamma non lo
riporta in gioco, arrivando addirittura a scontrarsi con il nemico
più pericoloso mai affrontato: un cartello della droga
bulgaro. Non è vero, in realtà è sé stesso.
Nel cast di Jean-Claude Van Johnson,
al fianco di Van Damme: Kat Foster (Your Family or
Mine), Moises Arias (The Middle), e
Phylicia Rashad (Creed). I produttori esecutivi dello
show sono Dave Callaham (The Expendables), Peter
Atencio (Key & Peele), Ridley Scott (The Good Wife), David
W. Zucker (The Man in the High Castle). Una
produzione Scott Free Productions, la serie è diretta da
Atencio, scritta e creata da Callaham. Jean-Claude Van
Johnson è disponibile in esclusiva su Amazon Prime Video a partire da oggi, 15
dicembre.
Per celebrare questo lancio, la Germania ha costruito un
monumento a Jean-Claude van Damme. La star di arti marziali famosa
in tutto il mondo posa di fronte ad una statua creata da Amazon per
promuovere il suo nuovo show Prime Original Jean-Claude Van
Johnson. Lo sfondo è uno scenario incantevole della città di Monaco
dove Mr. van Damme ha completato le interviste alla stampa dopo la
sua prima mondiale di successo a Parigi questo martedì.
La 01Distribution ha
diffuso due nuove clip per Wonder, il nuovo film
diretto da Stephen Chbosky, con Julia
Roberts, Jacob Tremblay, Owen Wilson, Mandy Patinkin, Ali
Liebert e Daveed Diggs.
Wonder: le clip dal film
Ecco la sinossi:
Il film racconta la coinvolgente
storia di August Pullman, detto Auggie che, nato con una rara
malattia, si trova ad affrontare il mondo della scuola per la prima
volta. Come sarà accettato dai compagni e dagli insegnanti? Chi
sarà suo amico?
L’amore della sua meravigliosa
famiglia, una grande dose di coraggio e la sua travolgente
gentilezza lo aiuteranno a trovare il suo posto nel mondo e nel
cuore dei compagni di scuola.
Julia Roberts e
Owen Wilson danno il volto a Nate e Isabel, i
genitori di Auggie mentre Jacob Tremblay, il cui
nome è ormai famigliare per la sua interpretazione del piccolo Jack
accanto a Brie Larson in Room,
interpreta August Pullman.
Nel cast anche Mandy
Patinkin (Homeland), Daveed Diggs e, la
tre volte candidata all’Oscar, Sonia Braga.
Wonder arriverà al cinema il prossimo 21
dicembre.
Tutti pronti per l’attesissimo
arrivo su Infinity in modalità
Première dal 22 al 28 dicembre di Wonder
Woman, imperdibile anche in visione
4k HDR per i possessori dei dispositivi
abilitati.
Gal
Gadotritorna al ruolo che dà il titolo alla
pellicola, nel film di avventura diretto da Patty
Jenkins. La pellicola uscita nelle sale
cinematografiche italiane il 1 giugno 2017 e distribuita dalla
Warner Bros Pictures, ha riscosso un tale successo da spingere i
produttori a realizzarne il sequel, la cui uscita è prevista per il
2019.
Prima di essere la Wonder
Woman che tutti conosciamo, era Diana, principessa delle
Amazzoni, cresciuta su un’isola paradisiaca donata al suo popolo da
Zeus e addestrata dalla zia Antiope, di nascosto dalla madre, per
diventare una guerriera invincibile. L’ammaraggio del Capitano
Steve Trevor, un affascinante pilota americano e i suoi racconti
riguardo alle violenze della Grande Guerra, convincono Diana a
lasciare la sua terra, convinta di poter porre fine al conflitto.
Diana parte così alla volta del fronte, profondamente turbata
poiché crede che la guerra che sta mietendo migliaia di vittime sia
in realtà opera del Dio Ares, tornato in cerca di vendetta;
combattendo al fianco degli uomini scoprirà la sua forza, i suoi
poteri, ma soprattutto il suo destino.
A fare compagnia
alla protagonista nel cast troviamo Chris
Pine, Robin Wright, Danny Huston, David Thewlis, Connie
Nielse, Elena Anay, Ewen Bremner, Lisa Loven
Kongsli.
Patty Jenkins
tornerà alla regia del film che vedrà ancora come protagonista
Gal Gadot. Il film sarà ambientato nell’Era
moderna e la sceneggiatura è in fase di scrittura, con
Goeff Johns e Patty Jenkins a
lavoro a quattro mani.
Wonder Woman 2
arriverà al cinema l’1 novembre 2019.
Ecco il trailer italiano ufficiale
di The
Post, il nuovo film di Steven Spielberg con Tom
Hanks e Meryl Streep che ha già
guadagnato sei nomination ai
Golden Globes.
Ecco il poster italiano di The Post
Spielberg
dirige Hanks e Streep mentre
alla produzione c’è Amy Pascal per la Pascal
Pictures. Alla produzione partecipano anche la Fox e la Amblin
Entertainment.
Tom Hanks è reduce
dal bellissimo Sully, di Clint
Eastwood, mentre la Streep ha ricevuto,
per Florence, la sua ventesima nomination agli
Oscar. Steven Spielberg arriverà al cinema anche
con Ready Player One, mentre è a lavoro
su The Kidnapping of Edgardo Mortara, con
Mark Rylance e Oscar Isaac.
I fan del Marvel Cinematic Universe
sono abituati a guardare avanti, mentre aspettano i film in uscita.
E così, con il prossimo arrivo di Black Panther e
con Avengers: Infinity War
all’orizzonte, l’attenzione si concentra su Avengers 4, attualmente in fase di
riprese.
Arriva da Evangeline
Lilly un nuovo dettagli sul film. La foto che l’attrice ha
condiviso sui social la ritrae con un bel caschetto,
pettinatura che il suo personaggio, Hope Van Dyne, futura Wasp,
aveva nel 2016 in Ant-Man. Sappiamo dalle foto che il look di Wasp
cambierà in Ant-Man and the Wasp e quindi, probabilmente, la foto
ritrae l’attrice pronta per un flashback, di cui sarà farcito
Avengers 4 (considerate le altre immagini che
invece riguardavano Thor).
Anche Anthony
Mackie ha condiviso una foto dal
backstage, in cui, con il costume di Falcon, fuma
un sigaro, aspettando il suo turno per il film diretto ancora una
volta dai fratelli Russo.
Avengers 4 è ancora
un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non
sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il
film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito hanno reso molto
chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film rappresenta
spoiler per Avengers Infinity War, per cui non
sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la
Fase 3 dei Marvel Studios.
In L’ora più buia
di Joe Wright, Gary Oldman ha
dato vita con incredibile precisione a Winston Churchill, nel
momento più buio, appunto della storia del Regno Unito e della
Seconda Guerra Mondiale.
Oldman, frontrunner per i prossimi
Oscar e con in tasca già una nomination ai Golden Globes, ha parlato della
sua esperienza sul set e nei panni (e le protesi) di Churchill,
raccontando anche di aver avuto una intossicazione da nicotina sul
set.
La produzione del film di
Wright ha speso circa 20.000 dollari del budget
del film (30 milioni) in sigari, i cubani Romeo y Julieta,
la marca preferita del politico inglese.
“Ho avuto un seria
intossicazione da nicotina.” ha dichiarato l’attore,
raccontando che durante le scene aveva sempre uno di quei grossi
sigari accesi. Dedizione al ruolo che gli darà sicuramente
soddisfazioni in questa lunga stagione, e che conferma anche le sue
ottime doti di interprete e di sacrificio per il proprio
lavoro.
Scritto da Anthony
McCarten (La Teoria del Tutto), il
film sarà un classico biopic sullo stratega e statista che condusse
il Regno Unito fuori dalla Seconda Guerra Mondiale e che non
nascondeva la sua simpatia per Mussolini. Nel
corso della sua vita, Churchill svolse
diversi compiti e ricoprì altrettanti ruoli nella politica del suo
paese arrivando persino a vincere un Premio Nobel per la
Letteratura nel 1953 per i suoi scritti storici.
L’ora più buia
arriverà nelle sale italiane il prossimo 18 gennaio 2018.
Nel cast del film, al fianco
di Gary Oldman, ci sono John
Hurt (Neville Chamberlain), Lily
James (la segretaria di Churchill), Ben
Mendelsohn (Re Giorgio VI)
e Kristin Scott Thomas (Clementine, la
moglie di Churchill).
È stata la prima donna della storia
a dirigere un cinecomic, ha fatto registrare al suo film incassi
stupefacenti nel primo weekend di programmazione nelle sale, è
stata lodata e apprezzata da critica e pubblico, eppure per
Patty Jenkins, regista di Wonder
Woman, non c’è stata nemmeno una nomination ai
Golden Globes 2018 (le cui categorie sono state
annunciate pochi giorni fa).
Per questo, i fan hanno lanciato
online una petizione che, molto ingenuamente,
chiede all’Hollywood Foreign Press di rivedere i candidati per la
Miglior Regia e inserire il nome della Jenkins. Grande assente,
insieme a lei, anche Greta Gerwig (altra regista
donna acclamata quest’anno con la sua opera prima
Ladybird).
Lo sgomento del popolo di internet
nasce dai promettenti commenti avanzati a Wonder
Woman nel corso degli ultimi mesi, al quale si riconosceva
un valore sociale, culturale e politico nell’America delle continue
discussioni sulla parità di genere ad Hollywood e non solo.
Vi ricordiamo che la Jenkins ha da
poco rinnovato il contratto che la legherà alla Warner Bros almeno
per un altro capitolo del franchise su Wonder
Woman, le cui riprese partiranno il prossimo anno con
Gal
Gadot nei panni di Diana Prince.