RTI annuncia
Vanina – Una vice questore a Catania, la nuova
serie tv in arrivo su Canale 5, una coproduzione RTI – PALOMAR
prodotta da PALOMAR. Diretta da Davide Marengo, la serie vede
protagonisti Giusy Buscemi, Claudio Castrogiovanni, Corrado
Fortuna, Dajana Roncione, Orlando Cinque, Danilo Arena, Paola
Giannini, Giulio Della Monica, Alessandro Lui con la
partecipazione di Giorgio Marchesi nel ruolo di
Paolo Malfitano.
Vanina – Una vice questore a
Catania, quando esce e dove vederla in streaming
Vanina – Una vice questore
a Catania andrà in onda a partire da Mercoledì 27 marzo,
in prima serata su Canale 5. Vanina – Una vice questore a
Catania in streaming sarà disponibile su Mediaset
Infinity
Vanina – Una vice questore a
Catania: trama e cast
La vita di Vanina (Giusy Buscemi) è
stata profondamente segnata dalla morte del padre, l’ispettore
Giovanni Guarrasi, ucciso da un commando mafioso quando lei aveva
solo quattordici anni.
Da allora il suo unico pensiero è
stato diventare poliziotta, arrestare i colpevoli dell’omicidio e
lottare contro la mafia. E così è stato: dopo una brillante
carriera nell’Antimafia di Palermo, qualcosa si rompe e Vanina
decide di trasferirsi a Catania, una città colorata, che non dorme
mai, sempre attenta al brontolio di sua maestà l’Etna.
Alla Mobile di Catania, dove è
diventata capo della Omicidi, Vanina ha trovato una nuova squadra
con cui ha raggiunto rapidamente un ottimo affiatamento: il “Grande
Capo” Tito Macchia (Orlando Cinque), l’ispettore capo Carmelo Spanò
(Claudio Castrogiovanni), suo braccio destro, l’efficientissima e
nordica ispettrice Marta Bonazzoli (Paola Giannini), l’impacciato e
goffo sovrintendente Mimmo Nunnari (Giulio Della Monica), il
giovane e aitante, ma apparentemente poco sveglio, agente Salvatore
Lo Faro (Danilo Arena). Ha ritrovato la spumeggiante avvocata
“Giuli” De Rosa (Dajana Roncione), con cui aveva diviso gli anni
del liceo, e ha stretto amicizia con il medico legale Adriano Calì
(Alessandro Lui).
Insomma, a Catania Vanina ha
scoperto la possibilità di una nuova vita e di una probabile fuga
dai propri fantasmi del passato. Vanina fa anche la conoscenza di
un medico affascinante e simpatico, Manfredi Monterreale (Corrado
Fortuna), con il quale sembra profilarsi la possibilità di un nuovo
amore, che sancirebbe definitivamente quel nuovo inizio che sta
cercando. Ma perché Vanina ha deciso di cambiare vita? È la stessa
domanda che le fa sua madre (Gabriella Saitta) al telefono,
lamentandosi della sua lunga assenza da Palermo.
La verità è che, dietro alla sua
energia travolgente, si nasconde un passato doloroso da cui cerca
di scappare, legato alla morte del padre e alla fine della
relazione con Paolo Malfitano (Giorgio Marchesi), magistrato
operativo nell’antimafia, con il quale ha combattuto tante
battaglie. Quando l’uomo entra nel mirino di Cosa Nostra, la paura
di rivivere i traumi del passato prende il sopravvento su Vanina.
Senonché, ben presto Paolo si riaffaccia nella vita di Vanina,
portando con sé un nuovo mistero, un conto che Vanina deve ancora
regolare col suo passato e dal quale non potrà davvero
scappare.
Al Re del gelato, la più rinomata
gelateria di Catania, avviene uno strano “tentato avvelenamento”:
qualcuno ha contaminato il gelato con delle pillole e i malcapitati
sono stati portati in ospedale. Per fortuna le pillole risultano
essere innocue, e dunque tutto fa pensare che sia stato solo uno
scherzo o un dispetto ad Agostino Lomonaco, il ricchissimo
proprietario del Re del gelato.
Ma Vanina intuisce che non è stata
una semplice babbiata: dietro deve esserci qualcosa. E, infatti, il
giorno successivo “Il re del gelato” Agostino Lomonaco viene
trovato morto all’interno del suo ufficio, è stato assassinato.
Vanina si trova di fronte a un caso tutt’altro che facile, ma
soprattutto dovrà risolvere un enigma nell’enigma, ovvero la strana
e incomprensibile personalità della vittima: un uomo assai chiuso e
profondamente solo, diffidente con tutti fino alla paranoia, un
uomo forse a suo modo capace di amare, ma incapace di creare legami
sereni e reciproci con gli altri.
Un uomo di cui chiunque poteva
diventare nemico fino a desiderare di ucciderlo, perfino sua
figlia, Corinna. Anche la vita privata, però, è un bel rompicapo:
l’incontro con Manfredi le offre la prospettiva di un nuovo inizio,
ma il cuore di Vanina ha già amato troppo e ora cerca ristoro
lontano da Paolo, il grande amore che prova a lasciarsi alle
spalle. Cosa farà Vanina quando lui arriverà a Catania per provare
a riconquistarla?
Note degli autori
Per adattare i primi romanzi di
Vanina Guarrasi abbiamo anzitutto cercato una chiave d’accesso per
rappresentare e fare vivere nella maniera più efficace e
interessante possibile la nostra protagonista, che è al centro di
ogni storia e del nostro mondo narrativo. La caratteristica che ci
è sembrata essenziale e più fertile in termini emotivi e di
racconto è la sua connaturale ambivalenza: c’è una Vanina
“leggera”, che vuole finalmente godersi la vita, che vuole
divertirsi e non vuole più rinunciare alla propria giovinezza
(giovinezza che invece ha per molto tempo sacrificato nei suoi anni
più cupi a Palermo), e c’è di contro una Vanina segnata da un
evento che finora ha di fatto deciso tutto il suo destino, come
poliziotta e non solo.
Questo suo essere immedicabilmente
scissa, irrisolta, fra luce e tenebra, fra allegria e malinconia, è
alla base del fascino e della ricchezza umana di Vanina. Abbiamo
inoltre voluto che anche gli altri personaggi che ruotano attorno
alla protagonista in un certo senso rispecchiassero questa sua
stessa ambivalenza, sono tutti figure che hanno al contempo una
dimensione leggera, ilare, incline alla commedia, e una dimensione
più profonda, venata di malinconia, solitudine, nonché di grandi o
piccole fragilità. Ci è sembrato il miglior modo per creare attorno
a Vanina una sua famiglia, una famiglia ideale che le permettesse,
dopo la sua fuga da Palermo, di trovare qui a Catania il suo vero
posto nel mondo, un posto da cui non dovrà e non vorrà mai
scappare.
E Catania è il posto perfetto per
Vanina anche perché in fondo le assomiglia: una città vitale e
inquieta, che non sembra mai la stessa, sempre divisa fra qualità
apparentemente inconciliabili, città di mare e insieme città di
montagna, solare e al contempo irrequieta come il suo vulcano,
antica come la pietra lavica dei suoi faraglioni e dei suoi edifici
secolari, e allo stesso tempo moderna e giovane come nessun’altra
città dell’isola.