Prime
Video ha inaugurato l’anno nuovo con Il
nemico (qui
la recensione), film di stampo sci-fi diretto da Garth Davis e basato
sull’omonimo romanzo di Iain Reid, presente in veste di
sceneggiatore. Nonostante il regista abbia attinto a piene mani dal
libro, nel lungometraggio sono comunque presenti alcuni incisivi
cambiamenti, alcuni dei quali più funzionali di altri se visti
nell’ottica dell’essere fedeli alla visione artistica di Davis.
Il nemico, che può dirsi essere un one-location
movie, è sorretto da un cast di tutto rispetto, in cui a
fungere da pilastri portanti sono
Saoirse Ronan e
Paul Mescal per una performance davvero
brillante. Ma quali sono le differenze con la sua
controparte cartacea?
L’esistenza subito rivelata dell’AI

Sin dai titoli di testa de Il
nemico, il pubblico viene a conoscenza del contesto
in cui la storia prende forma. Infatti, le frasi impresse sullo
schermo nero lo informano sul fatto che l’AI – in ciò che andremo a
visionare – è destinata a essere un’entità che si sostituirà
all’uomo. Nel romanzo tale concetto viene invece introdotto al
lettore più lentamente, tanto che l’AI è menzionata solo all’arrivo
di Terrence nella fattoria, quando spiega la situazione a Junior ed
Hen. Nella versione cinematografica, invece, la scelta di rivelarlo
prima dell’inizio vero e proprio del film, oltre a far credere
(erroneamente) che questo sia destinato ad approfondire questi
aspetti fantascientifici, spiega già ciò che accadrà nel corso
della narrazione, facendo sì che l’annuncio di Terrence, secondo
cui Junior sarà sostituito dall’Intelligenza Artificiale, sembri
appropriato invece che inquietante.
Junior viene reclutato

Quando all’inizio di Il
nemico Terrance bussa alla porta di Junior ed Hen per
annunciare loro il programma per la colonizzazione degli esseri
umani nello spazio, annuncia alla coppia che l’uomo è stato
intenzionalmente preso da parte dell’ente governativo OuterMore.
Nel libro, invece, Terrance informa Junior di essere stato
selezionato a caso, e non si sa molto di più su questo processo che
sarebbe stato sicuramente interessante da approfondire.
Hen protegge l’AI di Junior

Quando l’AI di Junior si attiva all’inzio di
Il nemico, Hen è consapevole di dover
vivere per due anni con qualcuno che non è realmente suo marito,
pur avendo ricevuto da lui pensieri e comportamenti. Nel momento in
cui il vero Junior fa ritorno a casa, la copia AI di conseguenza
deve essere spenta. La sequenza nel film si trasforma nel climax
finale, in cui Henrietta – alla fine innamoratasi – cerca in tutti
i modi di impedirlo, con degli scatti d’ira molto forti, a tal
punto che devono prenderla di peso e portarla fuori
dall’abitazione.
Compiendo questa scelta, il regista
decide di esternare i sentimenti della donna che invece nel libro
non vengono esposti. Ella, nella versione cartacea, guarda
con calma lo spegnimento dell’AI di Junior, con il vero Junior di
nuovo al suo fianco, e ciò significa che quel momento per lei non è
traumatico come invece ci dimostra la pellicola. Questo, di
conseguenza, umanizza anche l’AI di Junior e mette ulteriormente in
discussione l’etica di Terrence e della società OuterMore per cui
lavora. Inoltre, è l’affetto di Hen per la copia del marito a
contribuire all’incrinazione del rapporto tra i due.
Il punto di vista è quello di Henrietta

Se in Il nemico il
point of view è affidato a Henrietta, una
scelta che sceneggiatore e regista hanno ponderato bene affidandosi
alle qualità recitative di Saoirse Ronan, nel romanzo il punto di
vista è quello di Junior, e solo dopo il lettore si rende conto che
a narrare la storia è la sua copia AI. Cambiando di prospettiva,
muta anche l’impatto che i singoli personaggi hanno sullo
spettatore/lettore. Nel caso del film, ci si lega inevitabilmente
di più a Henrietta, mentre nel libro – essendo stata l’AI di Junior
a raccontarsi per tutto il tempo – è il suo di viaggio a sembrare
più importante, oltre che a colpire maggiormente.
Più focus sulla coppia

Sia nel film che nel romanzo c’è un’esplorazione
del matrimonio, a cui si lega l’analisi sulle dinamiche di coppia e
in generale sulla caducità dei legami e dell’incomunicabilità, ma
nel caso del libro, esso è più interessato all’aspetto
fantascientifico piuttosto che a indagare la crisi fra Hen e
Junior. Nel romanzo, infatti, la loro relazione è l’espediente
narrativo per esaminare i problemi che l’umanità si trova ad
affrontare nel presente e nel futuro, e il modo in cui questi si
manifestano in una realtà circoscritta ai due. Al contrario, la
versione su schermo si concentra maggiormente sul realismo emotivo
dei due personaggi centrali e utilizza gli elementi sci-fi solo
come sfondo.
Il commento sociale del film

Il cinema molto più di frequente sta scegliendo
di raccontare futuri più realistici all’interno del genere sci-fi.
Questo perché al giorno d’oggi ciò che viene rappresentato sullo
schermo, pur non essendo concreta reatà, ne diventa una possibilità
futura a causa della crisi climatica che sta stressando il pianeta.
È per questo che Garth Davis ambienta il film nel 2065 poiché vuole
avvertire tutti di mobilitarsi ora per frenare gli effetti del
cambiamento climatico. E così si spinge in un commento
sociale, con l’obiettivo che il pubblico confronti
direttamente questo futuro con il futuro della nostra effettiva
realtà. Nel romanzo, ciò non avviene, e Iain Reid fornisce una
risposta ambigua sia su quando si svolge il racconto sia su quali
siano le azioni che hanno portato alla devastazione della
Terra.
Plot twist più prevedibili

Se nel romanzo di Reid il mistero è la
componente primaria della narrazione sci-fi messa in moto,
nel film questa è più flebile e conferma la scelta del regista di
essersi voluto dedicare in principal modo alla creazione di una
storia emotivamente coinvolgente. E che, come dicevamo, si
concentrasse più sulla sfera matrimoniale che su quella
fantascientifca. Ecco perché i colpi di scena sono più prevedibili
e meno scioccanti rispetto al libro, tanto che gli spunti visivi,
l’illuminazione che indica la differenza fra Junior e il suo AI e
le informazioni concrete condivise sul mondo presenti nel
lungometraggio, contribuiscono a far sì che il pubblico abbia
un’idea della verità sul matrimonio di Hen e Junior prima del
tempo.
Cosa accade a Hen quando se ne va?

Alla fine del libro, attraverso alcuni indizi,
il lettore scopre solo che la Hen tornata in seguito alla
discussione con Junior, è una sua versione AI, mandata per
non farlo rimanere da solo. Il film, nella sua conclusione, è molto
più esplicito in questo: dopo aver lasciato al marito una lettera
vuota, ed essere stata sostituita da una sua copia, vediamo
Henrietta – quella vera – a bordo di un aereo, in viaggio verso un
futuro incerto ma pieno di speranza, proprio come lei desiderava.
Una scelta funzionale al point of view con cui si è deciso
di conduerre la storia, e che ci mostra il personaggio, a lungo
sofferente, avviarsi verso un futuro migliore, proprio come in
fondo ci si aspettava.