Focus Features ha rilasciato oggi
il primo trailer ufficiale di
Insidious 3 – L’Inizio, terzo capitolo e
prequel dell’omonima saga horror. Lo sceneggiatore storico della
serie di film Leigh Whannell svolge stavolta il
ruolo del regista, sostituendo James Wan
visto che quest’ultimo sta dirigendo niente meno che
Fast and Furious 7, sebbene sia rimasto
produttore di
Insidious 3 – L’Inizio. Il film parlerà di come
il personaggio dotato di poteri psichici Elise Ranier (interpretato
da Lin Shaye) accetti di usare la sua abilità di
contattare i morti per aiutare una ragazza adolescente
(Stefanie Scott) perseguitata da un’entità
sovrannaturale. Potete vedere il trailer ufficiale qui sotto:
Nel cast di
Insidious 3 –
L’Iniziofigurano
Dermot Mulroney, Stefanie Scott,
Angus Sampson, Angus Sampson, Hayley
Kiyoko, Ashton Moio, Steve Coulter, Ele Keats e lo stesso
già citato Whannell in persona. Il film horror
uscirà nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 29
maggio 2015 mentre in quelle italiane sarà possibile vederlo a
cominciare da giugno 2015.
Arriva il primo trailer
di Insidious 2, il sequel del film horror di
successo di James Wan scritto da Leigh
Wannell. Nel secondo capitolo ritorna la famiglia
Lambert,
Ecco un nuovo poster ufficiale di
Insidious 2, sequel della pellicola
horror diretta da James Wan e scritta da
Leigh Wannell. Il film, in uscita nei cinema
americani il 23 settembre, avrà come protagonisti
gli stessi attori del primo film, ossia Patrick Wilson,
Rose Byrne e Ty Simpkins. La trama di
questo secondo episodio ripartirà dal finale aperto con qui si
chiuse il predecessore.
Inoltre è stata diffusa online
anche la prima clip ufficiale, in cui è possibile vedere gli
esperti del paranormale, già apparsi nel capitolo precedente,
interpretati da Angus Sampson e Leigh
Whannell (lo sceneggiatore di Insidious 2).
Insidious 2 nuovo
poster
Il primo
Insidious, presentato in anteprima al
Toronto Film Festival e uscito in Italia nel 2011, è stato un
enorme successo; in america la pellicola ha incassato quasi 100
milioni di dollari, mentre in Italia quasi 2.000.000 di euro.
Il regista James Wan è noto per aver diretto altre pellicole di
genere horror, come Saw – L’enigmista
(2004) e Dead Silence (2007). Il prossimo
21 agosto uscirà in Italia il suo nuovo film
The Conjuring – L’evocazione, con Vera
Farmiga, Patrick Wilson, Ron Livingston e Lily
Taylor.
Come molti di voi
sapranno esce nelle sale il nuovo film del regista di
Saw, James Wan,
Oltre i confini del male Insidious 2
(recensione) , e oggi vi proponiamo una nuova
clip carica di tensione che vede protagonisti i due principali
interpreti del film Patrick Wilson e
Rose Byrne:
Il famoso team horror del regista
James Wan e lo sceneggiatore Leigh Whannell assieme al cast
originale costituito da Patrick Wilson, Rose Byrne, Lin Shaye, Ty
Simpkins e Barbara Hershey si riunisce nel film “Oltre i confini
del male – Insidious 2”, il sequel dell’acclamato film horror che
segue le vicende della famiglia Lambert mentre cerca di scoprire il
misterioso segreto per il quale si ritrova ancora pericolosamente
connessa al mondo degli spiriti.
Si torna lì dove tutto ha avuto
inizio, dalla famiglia Lambert, dal padre Josh e dal figlio Dalton,
da quella porta rossa dietro cui si nasconde il terrificante e
difficilmente contenibile Altrove. Si torna dunque al punto di
partenza, per chiudere un cerchio, forse per aprirne altri,
certamente per offrire un senso di completezza ad una delle saghe
horror più importanti degli ultimi anni, prodotta dalla
Blumhouse Productions di Jason Blum. Parliamo di
Insidious, che con il
nuovo film Insidious – La porta rossa,
porta a compimento quanto evocato nel 2010 da James Wan e
Leigh Whannell con il primo capitolo.
Un capitolo a cui ha poi fatto
seguito Oltre i confini del male
– Insidious 2, ancora con protagonista la
famiglia Lambert, e successivamente i prequel Insidious 3 –
L’inizio e Insidious – L’ultima
chiave. Dopo aver dunque narrato le origini della
mitologia della saga, con il quinto capitolo si torna ai
protagonisti originari, per scoprire cosa è successo loro ben dieci
anni dopo l’ultima volta in cui li abbiamo visti, ovvero quando
Josh e suo figlio Dalton, al
termine del secondo film, scelsero di dimenticare, attraverso
l’ipnosi, i terribili incubi vissuti e soprattutto di obliare le
loro capacità di compiere viaggi astrali.
La trama di Insidious – La porta rossa
Pur con un salto temporale, si
riparte dunque da qui, da quella rimozione forzata dei ricordi che,
tuttavia, non sembra aver dato gli esiti sperati. Perché si possono
dimenticare i propri demoni, ma loro certamente non si dimenticano
di te. Ecco allora che Dalton (Ty Simpkins), ormai
in età da college, si ritrova ad essere nuovamente perseguitato da
incubi e visioni raccapriccianti. Rendendosi conto del pericolo,
Josh (Patrick Wilson)
si trova a dover accedere nuovamente a quel passato dimenticato,
decidendo di intraprendere con il figlio un ultimo viaggio
nell’Altrove, nel tentativo di salvare la famiglia una volta per
tutte.
Insidious – La porta rossa, un sequel fedele alla sua
saga
Ad assumersi l’incarico di dirigere
il film vi è proprio Patrick Wilson, grande
protagonista di questa saga (ma anche di quella “rivale”:
The Conjuring). Compiendo
con Insidious – La porta rossa il suo debutto dietro la
macchina da presa, Wilson si dimostra essere la scelta migliore per
dar vita a questo nuovo, conclusivo, capitolo. Egli dimostra
infatti di conoscere bene la saga, la sua mitologia, le sue
atmosfere, i suoi punti di forza e anche quelli di debolezza.
Sceglie pertanto di non andare fuori dai binari tracciati dai primi
due capitoli, seguendone anzi il percorso rinunciando ad altre
possibili sperimentazioni.
Una scelta che sotto certi punti di
vista può risultare poco saggia, poiché di certo non dota il film
di particolari novità, né stilistiche né narrative. Eppure così
facendo, se si accantona un po’ il desiderio di voler vedere
qualcosa di nuovo, ci si accorge di come Insidious – La porta
rossa sia profondamente coerente con i primi due film della
saga. Ne porta infatti avanti atmosfere, sensazioni, suggestioni,
paure e speranze. Il film non brilla dunque per inventiva per
quanto riguarda il suo racconto generale, però di certo non risulta
“altro” rispetto ai suoi predecessori, il che fornisce alla
trilogia (escludendo dunque i due prequel) una propria
identità.
Un racconto di padri e figli
La scelta di mantenere Insidious
– La porta rossa entro le coordinate tracciate dai precedenti
film, permette inoltre allo sceneggiatore Scott
Teems di concentrarsi di più su alcuni aspetti
specifici. I personaggi, in particolare, trovano giovamento da
questa attenzione, presentandosi agli spettatori sotto una nuova
luce. Si tiene conto del tempo trascorso tra il secondo film e
questo, con tutti i cambiamenti emotivi che questo può aver
apportato ai protagonisti, in particolare Josh e Dalton. Sono il
rapporto tra di loro e la necessità di non dimenticare bensì
affrontare i traumi a farla da padrone nel film, con gli
orrori a cui si assiste che assumono la forma di metaforici
ostacoli sul loro percorso di ricongiunzione.
Questo non deve però far pensare ad
un risvolto da dramma famigliare, i momenti di puro terrore non
mancano e se anche non raggiungono quelli proposti dai primi due
film, di certo vi si avvicinano molto. Inevitabilmente però gli
autori hanno avvertito anche la necessità di inserire una
sensazione di “fine”, tirando tutte le fila dei discorsi proposti
dai precedenti capitoli, rispondendo a quanti più interrogativi
rimasti in sospeso possibile, combinando così l’horror con
sfumature più intime. Il risultato non sarà memorabile, ma risulta
essere il giusto epigolo per la saga.
Insidious – La porta
rossa è il quinto film del franchise di
Insidious nonché capitolo conclusivo della saga horror con
protagonista la famiglia Lambert, che si conclude
però lasciando al pubblico molte domande senza risposta. La trama
del film parte dieci anni dopo gli eventi di Oltre i confini del male –
Insidious 2, quando Josh (Patrick Wilson)
e Renai (Rose Byrne)
Lambert sono ormai separati e il loro figlio
maggiore Dalton (Ty Simpkins) sta per andare al
college. Sia Josh che Dalton hanno rimosso con l’ipnosi i ricordi
della loro proiezione astrale, l’Altrove, e delle sue
entità demoniache, creando una frattura nel loro rapporto che alla
fine li ha fatti allontanare.
Alla fine del film,
Dalton disegna un quadro della Porta
Rossa durante una lezione d’arte che fa riaffiorare un
ricordo perduto, e Josh si addentra nella tana del
coniglio indagando sulla storia della sua famiglia dopo la morte
della madre, portando sia sé stesso che il figlio a rientrare
autonomamente nell’Altrove e ad affrontare i loro demoni, sia
letteralmente che metaforicamente. Per affrontare il demone “del
rossetto” e chiudere la Porta Rossa sono necessarie le capacità di
entrambi, ma nell’emozionante conclusione della storia della
famiglia Lambert, molti punti della trama e fili
conduttori di tutto il franchise di Insidious
rimangono inesplorati riguardo all’Altrove e a tutto ciò che
rappresenta.
Quante porte rosse esistono?
Nel finale di Insidious – La porta rossa,
Dalton riesce a chiudere la Porta
Rossa dipingendo sopra un’immagine che aveva disegnato nel
mondo reale. Sembra che la porta si sia chiusa solo per la famiglia
Lambert, ma potrebbero esistere altre Porte Rosse
per altre persone che hanno accesso all’Altrove. Queste ipotesi
sono state sottintese in Insidious 3 – L’inizio e Insidious – L’ultima chiave, con l’ossessione
di Allison e il Demone “chiave” che apre altre
porte nella “terra di mezzo” legate a particolari entità, quindi,
se esistono diverse Porte Rosse, il Demone del rossetto potrebbe
dover usare quella che ha accesso a una persona desiderabile come
Dalton.
Come vengono create le Porte
Rosse?
Nella storia americana, le porte rosse sono sempre state
associate a un rifugio sicuro, il loro volto allegro è un segno che
i viaggiatori stanchi sono i benvenuti, e risale alla guerra
rivoluzionaria e alla fondazione del paese. Tuttavia, i fan che
sperano di scoprire le origini della Porta Rossa
nel franchise di Insidious rimarranno delusi una volta terminata la
visione di Insidious 5. Insidious – L’ultima chiave spiegava che il
Demone “chiave” poteva aprire le porte dell’Altrove, ma non
spiegava mai come le porte fossero state create e non è mai
stato confermato se il Demone “del rossetto” fosse il loro vero
architetto.
Come si aprono le porte rosse?
Per capire come la
Porta Rossa si sia aperta per
Dalton, i fan devono ricordare la cronologia dei
film di Insidious e il legame fondamentale di
Elise con essa. In Insidious – L’ultima chiave, Elise ha
inavvertitamente aperto la Porta Rossa quando è entrata
nell’Altrove per salvare sua nipote Melissa e
stava cercando di tornare nel mondo reale. Se da un lato l’errore
accidentale di Elise finisce per collegarla alle sofferenze della
famiglia Lambert, dall’altro Insidious – La porta rossa implica che le
porte rosse possono essere dischiuse in seguito a un evento
traumatico e simboleggiano la trasmissione di problemi genetici di
salute mentale.
Come è stato creato l’Altrove?
Insidious
– La porta rossa offre pochissime informazioni
sull’Altrove rispetto a quelle che la maggior
parte dei fan già conosce: è abitato da anime tormentate che
cercano un modo per possedere il corpo di una persona viva, è
accessibile attraverso diverse porte controllate da diverse entità
maligne ed è pieno di nebbia. Questo purgatorio, controllato dal
Demone “del rossetto”, questa volta non ha una storia d’origine. Se
rispecchia il mondo materiale dei vivi, dalla casa della vittima al
suo posto di lavoro, allora potrebbe essere antico quanto la
civiltà.
Come funziona il tempo
nell’Altrove?
Il tempo è sempre stato un
concetto strano nell’Altrove e secondo Elise non
funziona come nel mondo reale. Nel mondo reale può passare molto
tempo che nell’Oltretomba si riduce a pochi minuti, ma allo stesso
tempo si possono percorrere grandi distanze con una sorta di
teletrasporto. Gran parte del terzo atto di Insidious – La porta rossa sembra
incredibilmente affrettato, con Josh e
Dalton che appaiono e riappaiono in tutto
l’Oltretomba a rotta di collo fino a quando il loro scontro con il
Demone del rossetto è già avvenuto.
Quali sono le origini del demone
del rossetto?
I fan che non vedono
l’ora di conoscere finalmente le origini del Demone del rossetto
che perseguita Dalton fin dall’inizio del
franchise, rimarranno tristemente delusi. Infatti, l’icona horror
non compare quasi mai nel film, ma fa più che altro un cameo mentre
Dalton e Josh esplorano l’Altrove sia
indipendentemente che insieme. Dal momento che è la più potente
delle entità, si nutre di dolore e sofferenza e ha zoccoli e coda,
molto probabilmente è destinato a personificare il Diavolo, ma per
approfondire adeguatamente la sua storia bisognerà aspettare uno
spin-off di Insidious.
Dove si colloca il Demone del
Rossetto nell’Altrove?
Il demone del rossetto sembra essere
al vertice della gerarchia dell’Altrove e il più attratto dalla
luminosità spirituale di Dalton e
Josh. Tuttavia, viene anche facilmente sconfitto
da Dalton e Josh, il che implica che potrebbe non essere così
potente come i fan sono stati portati a credere. Inoltre, non ha
giurisdizione nelle zone più profonde dell’Altrove, come ad esempio
dove vive il Demone “chiave”, il che rende un po’ confusa la
gerarchia e la storia di questo universo.
Quante porte il Demone “chiave” ha
fatto aprire a Elise?
In Insidious – L’ultima chiave, il Demone dalle
dita a chiave non solo apre diverse porte, ma costringe anche
Elise ad aprirle mentre cerca di fuggire dal
Mondo di Mezzo con Melissa. Ciò significa
che anche dopo che Dalton e Josh
pensano di aver sconfitto il Demone del rossetto, potrebbe apparire
un’altra porta che promette l’accesso al Mondo di Sopra.
Non si sa quante entità daranno la caccia a chi ha la capacità di
proiettarsi in astrale nei propri sogni.
Il demone “chiave” sta lavorando
con il demone del rossetto?
Man mano che la costruzione
del mondo e della storia proseguiva con ogni film di
Insidious, sembrava che i fan avrebbero ottenuto
risposte a domande come se il Demone “chiave” e il Demone “del
rossetto” lavorassero insieme. Semmai, il Demone “chiave” sembrava
pronto a usurpare il Demone del rossetto una volta diventato
abbastanza potente. Il demone dalla faccia di rossetto sembrava non
preoccuparsi di ciò che accadeva a un rivale piuttosto che a un
collega, e il rapporto tra i demoni dell’Altrove
potrebbe continuare in un film spin-off di Insidious.
I Lambert sono davvero liberi dalla
Porta Rossa?
Dalton dipinge la sua
immagine della Porta Rossa e sembra chiuderla per
sempre, ma in una scena post-credits di Insidious – La porta rossa, la luce di un
ventilatore a soffitto si accende e la illumina di nuovo. Ciò
implica che la Porta Rossa non è veramente scomparsa e che la
famiglia Lambert potrebbe essere perseguitata di
nuovo. Non sarebbe una sorpresa, soprattutto se si considera il
simbolismo del trauma generazionale che la Porta Rossa rappresenta
e che potrebbe riapparire come dolore e sofferenza per ciascuno
degli uomini in momenti diversi, anche in fase di ripresa.
Siete confusi dalla complessa
cronologia del franchise di Insidious? Ecco una
spiegazione del finale di Insidious–
L’ultima chiave (qui
la recensione) – diretto da Adam Robitel – e del
suo significato per la serie. A questo punto,
Insidious è una dei più importanti franchise nel
mondo dell’horror. Uscito agli albori della Blumhouse Productions, ora di enorme
successo, l’originale Insidious ha guadagnato quasi 100 milioni di
dollari in tutto il mondo con un budget di 1,5 milioni. I sequel
Oltre i confini del male – Insidious e
Insidious 3 – L’inizio hanno entrambi
continuato questa tradizione, ottenendo enormi guadagni con budget
ridotti.
A parte le finanze e i giudizi della
critica, la trama del franchise di Insidious è
diventata un po’ contorta film dopo film, probabilmente perché
nessuno dei coinvolti aveva previsto che il primo avrebbe portato a
una serie di lunga durata. Oltre
i confini del male – Insidious era un sequel diretto
dell’originale, ma introduceva anche elementi di viaggio nel tempo
che portavano i personaggi del presente a interagire direttamente
con quelli del passato. Se da un lato questo ha permesso di fare
alcune intriganti rivelazioni sul legame della famiglia
Lambert con l’Altrove, dall’altro ha
lasciato Elise Rainier (Lin
Shaye) definitivamente morta.
Quando le star Patrick Wilson e Rose Byrne,
così come il regista James Wan, hanno scelto di non tornare per il
terzo capitolo, Insidious ha scelto la strada del
prequel, trasformando Elise nel personaggio principale e mostrando
come ha incontrato per la prima volta gli aiutanti
Specs (Leigh Whannell) e
Tucker (Angus
Sampson). Insidious–
L’ultima chiave riprende rapidamente dopo il terzo
capitolo e manda Elise e la sua compagnia ad assistere il nuovo
proprietario della sua casa d’infanzia. Questo porta a esplorare la
storia piuttosto tragica di Elise, che ha un padre violento e una
madre che è stata uccisa dal demone con le dita a forma di
chiave.
Angus Sampson e Leigh Whannell in Insidious – L’ultima
chiave
La spiegazione del finale di Insidious– L’ultima chiave
Nel film si scopre quindi che Elise
è scappata di casa all’età di 16 anni, abbandonando il fratello
minore Christian e permettendo inavvertitamente la
morte di una giovane donna. Elise ha sempre visto gli spiriti,
quindi quando vede una donna sconosciuta nella sua casa, pensa che
si tratti di un altro fantasma. Si scopre invece che questa donna –
Anna – è viva ed era stata tenuta prigioniera dal
padre di Elise in una stanza segreta del seminterrato. Il demone
con le dita a forma di chiave lo aveva influenzato a commettere
questi atti orribili e Anna era tutt’altro che l’unica vittima.
Elise si sente naturalmente responsabile di tutto questo, essendo
stata ingannata da bambina, nel 1953, per liberare il demone nel
mondo.
Incoraggiati, Elise, Specs e Tucker
si mettono a salvare Ted Garza, il nuovo residente
della casa, dalle forze soprannaturali che lo tormentano.
Sorprendentemente, alla fine devono salvarsi da Garza, che è stato
anche costretto dal demone della chiave a rapire, torturare e
uccidere donne. Garza viene poi eliminato da Specs, ma l’incubo non
finisce qui. Il fratello estraneo di Elise e le sue figlie visitano
la casa di famiglia per recuperare un artefatto dell’infanzia, solo
che una delle nipoti di Elise cade preda del demone della chiave.
Con lo spirito di sua nipote tenuto prigioniero nell’Altrove, Elise
si mette alla ricerca di un modo per recuperarla, solo per cadere
anch’essa preda della sinistra creatura.
Mentre Elise e la nipote
Melissa sono tenute prigioniere nell’Altrove dal
demone della chiave, l’altra nipote di Elise,
Imogen, viaggia nel terrificante regno alla
ricerca dei membri perduti della sua famiglia. Il dono di Elise è
stato trasmesso a Imogen, che è l’unica in grado di avventurarsi
nell’Altrove. Mentre il demone fa brevemente prigioniere sia
Melissa che Imogen, Elise riesce poi a evocare sua madre
Audrey soffiando in un fischietto che la donna le
aveva promesso avrebbe sentito sempre, ovunque si trovasse.
Insieme, Elise e Audrey riescono quindi a scacciare il demone,
anche se non è chiaro se la bestia sia definitivamente fuori
uso.
Elise, Melissa e Imogen tornano
quindi ai loro corpi nel mondo reale ed Elise si congeda con
affetto da sua madre. Rendendosi conto degli errori commessi,
Christian si scusa con Elise per aver dubitato del suo dono e si
abbracciano. Elise ha finalmente di nuovo una famiglia, che
comprende sia i parenti di sangue che i figli surrogati Specs e
Tucker. Sfortunatamente per lei, la storia di
Insidious– L’ultima chiave si
conclude con una telefonata di Lorraine Lambert
che chiede il suo aiuto per salvare il giovane nipote
Dalton. Come i fan ricorderanno, il film originale
di Insidious si conclude con un Josh
Lambert posseduto che strangola Elise a morte. Elise può
aver trovato la pace per il momento, ma non è destinata a rimanere
a lungo in questo mondo.
Con un sottotitolo come “L’ultima
chiave”, molti fan si sono chiesti se questo quarto capitolo di
Insidious sarebbe stato l’ultimo colpo di coda
della serie. In base al modo in cui la linea temporale diventa un
ciclo chiuso alla fine del film, sembrava proprio che il franchise
si fosse concluso. Nel 2023, tuttavia, è arrivato quello che è
stato indicato come il vero capitolo finale: Insidious
– La porta rossa (qui
la recensione). In esso, nove anni dopo il loro ultimo viaggio
nell’Altrove, e dopo che la loro memoria dell’accaduto era stata
cancellata, Josh Lambert accompagna il figlio ormai diciottenne
Dalton all’università. Il giovane però comincia ad essere
perseguitato da incubi e visioni. Josh si rende conto del pericolo
e decide di intraprendere con il figlio un ultimo viaggio
nell’Altrove per salvare la famiglia.
Etichettato subito come “il miglior
film del franchise sin dall’originale” (Kalyn Corrigan,
Bloody-Disgusting) e con gli incassi più alti della saga in tutto
il mondo, Insidious – L’ultima
Chiavearriva in DVD e
Blu-raydal 9 maggio 2018 con Universal Pictures
Home Entertainment Italia. Gli acclamati produttori horror
James Wan (The Conjuring,Annabelle)
e Oren Peli (franchise di Paranormal
Activity) tornano per il quarto episodio di
INSIDIOUS di casa Blumhouse, con Lin Shaye nel suo ruolo iconico di
Elise Rainier insieme a Leigh Whannell e Angus Sampson, il duo a
caccia ai fantasmi Specs e Tucker.
In Insidious –
L’ultima Chiave, Elise deve affrontare il suo passato per
fronteggiare l’ossessione più personale della sua carriera nella
sua casa d’infanzia. Il film vede la partecipazione di Josh Stewart
(Interstellar), Kirk Acevedo (L’alba del
pianeta delle scimmie), Caitlin Gerard (Magic Mike),
Spencer Locke (franchise Resident Evil) e il candidato
all’Oscar Bruce Davison (miglior attore non protagonista, Che mi
dici Willy?).
Insidious – L’ultima
Chiave sarà ricco di contenuti mai visti prima, tra
cui un finale alternativo, 8 agghiaccianti scene eliminate e tre
nuove featurette. “Diventare Elise” approfondisce la storia
di Elise e come questo “sequel del prequel” si inserisce nel
franchise di Insidious. “Addentriamoci nell’Altrove” esamina
ciò che l’Altrove rappresenta per il cast e la troupe e come la
scenografia del film differisce dai film precedenti. “Il nuovo
demone – Ecco le chiavi” introduce i fan al nuovo demone iconico
della serie Insidious ed esplora il simbolismo dietro la sua
creazione.
Insidious – L’ultima Chiave, la
trama:
Le menti creative dietro la serie
di successo di Insidious ti portano nel capitolo più
terrificante della serie, Insidious – L’ultima
Chiave. In questo avvincente film di Blumhouse, Lin Shaye
riprende il ruolo di parapsicologa, la dottoressa Elisa Rainier,
che ritorna nella sua casa di famiglia per affrontare gli
implacabili demoni che l’hanno tormentata fin dall’infanzia.
Accompagnata dai suoi fidati, Specs e Tucker, Elise dovrà andare
ancora più in fondo all’Altrove per risolvere il mistero e
distruggere la sua più grande paura.
Diretto da Adam Robite, da una
sceneggiatura di Leigh Whannell,Insidious – L’ultima
Chiaveè stato prodotto da Jason Blum, Oren
Peli, James Wan e Leigh Whannell e da Bailey Conway Anglewicz,
Brian Kavanaugh-Jones, Charles Layton, Couper Samuelson, e Steven
Schneider.
La versione con il finale
alternativo di Insidious – L’ultima
Chiavesarà proiettato il 28 aprile in
anteprima esclusiva al FIPILI HORROR FESTIVAL – uno tra i
più importanti festival tematici all’insegna della paura,
dell’orrore e del fantastico tra cinema, letteratura e arte – che
si terrà a Livorno dal 28 aprile al 1 maggio 2018.
Considerato uno dei maestri del
moderno cinema d’azione, Michael Mann ha negli
anni confezionato opere di grande valore come Manhunter, Heat –
La sfida e Collateral. Un altro dei
suoi film più celebri è Insider – Dietro la
verità, diretto nel 1999 e in cui dà vita ad un duro
atto d’accusa nei confronti delle forme estreme di capitalismo
occidentale. Basato su una storia vera, il film si concentra in
particolare sui pericoli legati al tabagismo ma negati dalle
multinazionali del tabacco. Con il suo frenetico stile di regia,
Mann porta dunque ancora una volta in scena il reale in tutta la
sua complessità.
Con l’utilizzo della macchina da
presa a mano, frequente nel cinema di Mann, si dà infatti vita ad
un’opera che si muove tra la volontà di documentarismo e il
surrealismo di determinate situazioni. A differenza dei suoi
precedenti film, però, Mann dilata qui i tempi dell’azione,
sottolineando la condizione di malessere vissuta dai protagonisti.
Scritto dallo stesso Mann con Eric Roth, il film
trae ispirazione dall’articolo L’uomo che sapeva troppo,
dove si parla della vera vicenda di Jeffrey
Wigand, il biochimico impegnato nella sensibilizzazione
dei problemi di salute legati al fumo. Una vicenda particolarmente
complessa, a cui Mann ha reso piena giustizia.
Candidato a sette Oscar, tra cui
miglior film e miglior regia, senza però vincerne alcuno,
Insider – Dietro la verità è ancora oggi un classico del
suo genere, nonché la prova che è possibile dar vita a film
ispirati a storie vere che esulino però dai canoni. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Insider – Dietro la verità: la trama del film
Protagonista del film è
Jeffrey Wigand, dirigente di un’industria
americana di tabacco. Nel momento in cui viene però licenziato,
l’uomo decide di ritirarsi a vita privata con la propria famiglia,
cambiando casa e intraprendendo un lavoro come insegnante. A
richiamarlo nel mondo del tabacco è però il cronista d’assalto
Lowell Bergman, il quale desidera ardentemente
intervistarlo per la trasmissione della CBS 60 minuti.
Wigand però non vuole saperne, intenzionato a non violare l’accordo
di riservatezza che lo lega ancora all’azienda. Nel momento in cui
inizia a ricevere minacce di morte, comprende l’importanza di
quanto egli sa, decidendosi a rivelare tutto. Così facendo, però,
non farà altro che esporre sé stesso e la propria famiglia a
numerosi nuovi pericoli.
Insider – Dietro la verità: il cast del film
Per il ruolo di Jeffrey Wigand, a
Mann venne suggerito l’attore Russell Crowe,
da poco divenuto popolare grazie a L.A. Confidential.
Crowe, che all’epoca aveva solo 33 anni, accettò il ruolo ma si
disse piuttosto preoccupato ad interpretare qualcuno molto più
grande di lui. Egli ha così trascorso molto tempo parlando del suo
personaggio e dei suoi oggetti di scena, vestiti e accessori. Ha
inoltre guadagnato 16 kg per il ruolo, si è decolorato i capelli
sette volte e ha applicato quotidianamente rughe e macchie sulla
sua pelle per trasformarsi in Wigand. Non potendo incontrare il
vero Wigand, per studiare la sua voce e il modo in cui parlava,
Crowe ha ascoltato ripetutamente una sua registrazione di sei
ore.
Al Pacino è
stata l’unica scelta di Mann per interpretare Lowell Bergman.
Voleva vedere l’attore interpretare un ruolo che non gli aveva mai
visto recitare prima. Pacino, che aveva lavorato con Mann in
precedenza in Heat, era più che disposto ad assumere il
ruolo. Per fare ricerche per il film, i due hanno frequentato i
giornalisti della rivista Time, hanno trascorso del tempo con ABC
News e Pacino ha effettivamente incontrato Bergman per aiutarlo a
entrare nel personaggio. Nel film è poi presente l’attore
Christopher Plummer nei panni del giornalista Mike
Wallace. Diane Venora è invece Liane Wigand, la
moglie di Jeffrey. Si ritrovano poi anche gli attori
Michael Gambon nel ruolo di Thomas Sandefur e
Rip Torn in quelli di John Scanlon.
Insider – Dietro la
verità: la vera storia dietro al film
La vera vicenda di Wigand diviene
internazionalmente conosciuta a partire dal 4 febbraio del 1996,
quando egli apparve in un’intervista rilasciata al programma di
inchiesta della CBS 60 Minuti, dove affermò che la Brown &
Williamson aveva intenzionalmente manipolato le sue misture di
tabacco aggiungendo composti chimici, come l’ammoniaca, aventi la
funzione di aumentare l’assorbimento della nicotina da parte del
consumatore e quindi di aumentare la dipendenza di questo dalla
sostanza. Wigand affermò in quell’occasione di aver subito anche
intimidazioni e di essere stato anonimamente minacciato di morte se
avesse rivelato quanto di sua conoscenza. L’intervista trasmessa in
onda, però, fu pesantemente ritagliata, eliminando le parti
cruciali del discorso di Wigand. In totale disaccordo con la CBS
per quanto accaduto, Bergman rassegnò le sue dimissioni.
Dopo la messa in onda
dell’intervista rimaneggiata, la Brown & Williamson, l’azienda per
cui Wigand lavorava, tentò comunque di farlo perseguire per furto,
frode e infrazione di contratto presentando nei suoi confronti un
dossier di ben 500 pagine. Fortunatamente per lui, le deposizioni
rilasciate alle corti di Mississippi e Kentucky uscirono dai
tribunali. Queste furono pubblicate dal The Wall Street
Journal come parte di una inchiesta investigativa in risposta
agli attacchi subiti dal biochimico. A quel punto che la CBS decise
di rilasciare l’intervista integrale, sconvolgendo l’opinione
pubblica. In seguito a tali rivelazioni, quarantasei Stati
statunitensi intentarono cause all’industria del tabacco. Ciò portò
a sentenze di condanne e ad un pagamento di 386 miliardi di dollari
per danni alla salute.
Insider – Dietro la
verità: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Attualmente il film non è presente
su nessuna delle piattaforme streaming disponibili in rete. È
tuttavia possibile fruire di Insider – Dietro la
verità grazie alla sua presenza nel palinsesto
televisivo di mercoledì 31 agosto alle ore
21:00 sul canale Iris
Oltre che essere
indubbiamente uno degli attori maggiormente talentuosi dell’odierno
panorama internazionale, Willem Dafoe si è sicuramente dimostrato il
più coraggioso: nel corso della sua ormai leggendaria carriera non
ha esitato a interpretare ruoli che possiamo tranquillamente
definire al limite, sia a livello fisico che psicologico: pensiamo
alle interpretazioni regalateci in L’ultima tentazione di
Cristo (1988) di
Martin Scorsese, Cuore selvaggio
(1990) di David Lynch, Antichrist (2009) di Lars von
Trier, tanto per citare quelle che amiamo. Anche in questo
suo nuovo Inside, Dafoe ha accettato questo tipo
di sfida, fornendo una prova che pochi altri interpreti avrebbero
potuto sostenere.
Inside, la trama
Cominciamo dall’assunto
di partenza del thriller diretto dall’esordiente al lungometraggio
Vasilis Katsoupis: entrato di nascosto dell’attico
di un ricco collezionista d’arte di New York per un furto, Nemo si
trova improvvisamente bloccato dentro la lussuosa penthouse quando
il colpo va storto. L’uomo si trova così ad affrontare una lotta
estrema per la sopravvivenza dentro una gabbia dorata che contiene
opere di enorme valore, ma nulla o quasi che possa sostenere un
essere umano per un lungo periodo di tempo…
Come potete ben
immaginare dalla trama o dal trailer in circolazione,
Inside è in tutto e per tutto one-man show. Di
film di questo tipo il cinema americano non ne produceva
– andiamo a
memoria, per favore correggetemi in caso di errore – da circa un
decennio, ovvero da quel All Is Lost di J.C. Chandor
che vedeva protagonista un notevole Robert Redford. Anche in questo
caso le battute del protagonista sono pochissime, dirette allo
schermo che mostra le videocamere di sorveglianza all’esterno,
oppure brevi monologhi per contrastare il silenzio e la
solitudine.
Il film è volto, corpo, mimica di Dafoe
Tutto il resto è volto,
corpo, mimica di Dafoe, che si muove nella notevole ambientazione
studiandola, facendola propria, progressivamente decostruendola per
ridefinire spazi e vuoti. Fin dalle prime scene il film di
Katsoupis lascia indietro gli stilemi del cinema di genere per
esplicitare la propria natura autoriale, offrendo al pubblico una
riflessione personale e non scontata: Inside diventa scena dopo
scena metafora sulla condizione del singolo individuo che, pur
circondato dall’agiatezza e dal benessere che il sistema
capitalistico contemporaneo può offrire, sta progressivamente
perdendo connessione umana ed emotiva col prossimo.
Nelle intenzioni del
regista c’è anche una critica alla vacuità di molta arte
contemporanea – la penthouse è praticamente zeppa di fotografie
autoreferenziali e dipinti visivamente non affascinanti – ma alla
fine quello che arriva maggiormente allo spettatore è il senso di
alienazione che l’ambientazione sa proporre. Il resto lo fa, come
già anticipato, un Willem Dafoe da applausi. Sul suo corpo sempre
capace di trasmettere energia, sul volto inimitabile, sugli occhi
carichi di dolore, l’attore costruisce la storia di un uomo che
deve perdere tutto per ritrovarsi, ancor prima che salvarsi. Il
percorso di Nemo all’interno della prigione in cui si è rinchiuso
possiede una potenza espressiva e concettuale di sicuro impatto,
soltanto leggermente vanificata da alcune lungaggini e un paio di
sottolineature eccessivamente esplicite.
Una dura prova per lo spettatore
Inside è
per forza di cose un film che mette a dura prova lo spettatore, ma
non lo fa in maniera gratuita o peggio ancora oscura, lascia
comprendere chiaramente le proprie intenzioni e l’idea di fondo. Se
fosse durato un po’ meno avrebbe quasi sicuramente acquistato
maggiore forza di penetrazione, ma questo non toglie che il
coraggio e l’intelligenza nella realizzazione siano evidenti.
Bisogna apprezzare un
certo tipo di cinema per godersi Inside, un gioco
al massacro viscerale e paradossalmente rarefatto, che si poggia
interamente sulle spalle di un Willem Dafoe
sfrontato quanto il film di cui è protagonista. Una sfida
cinematografica che attore e regista propongono al pubblico,
costringendolo a partecipare attivamente, a scegliere se
abbracciarla o meno. Può non piacere, ci mancherebbe, ma almeno non
consente di rimanere passivi se non addirittura inermi come molto,
troppo cinema contemporaneo ormai richiede. A voi la scelta…
Abbiamo iniziato a conoscerli dai
character poster. Ora è stato pubblicata online un promo del
prossimo lungometraggio Disney Pixar, Inside
Out, diretto dal genio creativo premio Oscar
Pete Docter. Una girandola di avventure ed
emozioni trascinerà il grande pubblico nel viaggio più incredibile
di sempre, all’interno di un luogo tanto misterioso quanto
straordinario: la mente umana. Ecco i personaggi, Paura, Rabbia,
Tristezza, Disgusto e Gioia.
Protagonista di Inside
Out è la giovane Riley che, costretta a trasferirsi
con la famiglia in una nuova città, deve fare i conti anche con le
emozioni che convivono nel centro di controllo della sua mente e
che guidano la sua quotidianità: Gioia, l’emozione principale di
Riley, cerca di vedere il lato positivo delle cose ma Paura,
Rabbia, Disgusto e Tristezza non sono d’accordo su come affrontare
la vita in una nuova città, in una nuova casa e in una nuova
scuola.
Inside Out
arriverà nelle sale italiane ad Agosto 2015
Che la Pixar sia estremamente
autoreferenziale nei suoi lavori è cosa nota. Di seguito infatti vi
mostriamo alcuni degli Easter Eggs disseminati in
Inside Out, ultimo capolavoro della casa
di produzione, che forse sono sfuggiti alla maggior parte degli
spettatori!
Ecco una nuova esilarante clip di Inside
Out, in cui scopriamo come la città di San Francisco
sia la responsabile dell’aver rovinato una delle cose che
all’unanimità sono più gradite in tavola da grandi e piccini: la
pizza!
Pete Docter è il
regista e sceneggiatore di Monsters & Co. e
Up. La sinossi ufficiale di
Inside Out, per chi ancora non la
conoscesse è la seguente:
Inside Out
Crescere può essere
faticoso e così succede anche a Riley, che viene sradicata dalla
sua vita nel Midwest per seguire il padre, trasferito per lavoro a
San Francisco. Come tutti noi Riley è guidata dalle sue
emozioni: Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e Tristezza. Le emozioni
vivono nel centro di controllo che si trova all’interno della sua
mente e da lì la guidano nella sua vita quotidiana. Mentre
Riley e le sue emozioni cercano di adattarsi alla nuova vita a San
Francisco, il centro di controllo è in subbuglio. Gioia, l’emozione
principale di Riley, cerca di vedere il lato positivo delle cose ma
le altre emozioni non sono d’accordo su come affrontare la vita in
una nuova città, in una nuova casa e in una nuova scuola.
Il cast vocale originale
di Inside Out è composto da Joy
(Amy Poehler), Fear (Bill Hader),
Anger (Lewis Black), Disgust (Mindy
Kaling) e Sadness (Phyllis Smith).
La piccola Riley,
protagonista del film Inside Out, vive in una
deliziosa casa del Midwest, ha dei genitori amorevoli e una grande
passione per l’hockey che condivide con gli amici del cuore. La sua
è un’infanzia piena di ricordi felici, crescere però significa
anche scontrarsi con gli imprevisti della vita, fronteggiare nuove
difficoltà e scoprire sentimenti mai provati. Basta cambiare città
per non riconoscere più il contesto, i volti di chi ci sta attorno,
e sprofondare in una crisi dalla quale non sappiamo come
uscire.
In Inside OutRiley non siamo che noi, che in ogni giorno della
nostra esistenza amiamo e odiamo senza freni, ci arrabbiamo e
litighiamo, ridiamo e poi piangiamo, proviamo disgusto e ci
ribelliamo, o almeno è ciò che appare in superficie e ciò che gli
altri vedono. Cosa succede invece all’interno della nostra mente,
in quell’universo misterioso e un po’ oscuro che chiamiamo
anima?
Inside Out, il film
La Pixar e
Pete Docter, già regista di piccoli immensi
capolavori come Monsters & Co. e
Up, ci accompagnano in un microcosmo
colorato e visionario all’interno del quale vengono conservati
tutti i nostri ricordi e prendono forma le emozioni, grazie a
cinque iconici personaggi che sono già cult. Gioia, Paura, Rabbia,
Tristezza e Disgusto, cinque caratteri differenti che lottano
costantemente per restituirci i giusti feelings nel
giusto istante.
Ci ritroviamo ad assistere ad un
viaggio irregolare che salta costantemente dall’interno all’esterno
del nostro sguardo con estremo bilanciamento, un vortice che ci
sorprende a ridere di gusto, a piangere lacrime amare e a
irrigidire i muscoli e i nervi. Ogni elemento che appare sullo
schermo appartiene segretamente al nostro essere, richiama sfere di
ricordi perduti eppure ancora vividi, ed è proprio in questo che
risiede la grandezza di Inside Out.
È un progetto universale che
riprende per alcuni versi il lavoro svolto da Richard
Linklater con Boyhood ma da una prospettiva più
goliardica, divertente e assoluta. Un’opera quasi interattiva che
attraverso le leve emozionali immaginarie della sceneggiatura
prende il controllo delle nostre, reali, ingoiandoci completamente
e rendendoci schiavi di una dimensione parallela in cui si provano
le medesime sensazioni dei personaggi. Oltre Up,
oltre
Wall-E e Toy Story, poiché questa volta si
parla un linguaggio più intimo, radicato negli abissi del nostro
spirito. Inoltre vi è ritmo, poesia pura e fantasia senza limiti.
Non esistono tempi morti, fotogrammi fuori luogo, battute
prive di intelligenza, tutto è armonico e travolgente.
Soprattutto vi è un sottotesto
educativo che sorprende i più piccoli come gli adulti più
irremovibili: non c’è un’emozione più importante di un’altra,
ognuna esiste grazie alla sua controparte, e non ci sarebbe errore
più grande che immaginare una vita senza uno dei cinque elementi
fondamentali della nostra essenza. E non c’è da aver paura se,
crescendo, si condannano all’oblio alcuni frammenti importanti
dell’età dell’innocenza, ci sarà sempre qualcosa nella nostra
memoria capace di legarci a doppio filo con ciò che siamo stati e
per fortuna sempre saremo. Probabilmente la vetta più alta mai
toccata dalla Pixar nella sua storia, un
regalo all’umanità per cui sentirsi infinitamente grati.
Forse addirittura in debito.
Ecco le prime immagini dal
corto Riley’s First Date?. Il corto
racconta del primo appuntamento di Riley, protagonista di
Inside Out e mostrerà cosa accade nella
testa dei suoi genitori.
Pete Docter è il
regista e sceneggiatore di Monsters & Co. e
Up. La sinossi ufficiale di
Inside Out, per chi ancora non la
conoscesse è la seguente:
Crescere può essere
faticoso e così succede anche a Riley, che viene sradicata dalla
sua vita nel Midwest per seguire il padre, trasferito per lavoro a
San Francisco. Come tutti noi Riley è guidata dalle sue
emozioni: Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e Tristezza. Le emozioni
vivono nel centro di controllo che si trova all’interno della sua
mente e da lì la guidano nella sua vita quotidiana. Mentre
Riley e le sue emozioni cercano di adattarsi alla nuova vita a San
Francisco, il centro di controllo è in subbuglio. Gioia, l’emozione
principale di Riley, cerca di vedere il lato positivo delle cose ma
le altre emozioni non sono d’accordo su come affrontare la vita in
una nuova città, in una nuova casa e in una nuova scuola.
Il cast vocale originale
di Inside Out è composto da Joy
(Amy Poehler), Fear (Bill Hader),
Anger (Lewis Black), Disgust (Mindy
Kaling) e Sadness (Phyllis Smith).
Dopo la notizia della presentazione
in anteprima al prossimo Festival
di Cannes, è stata diffusa online la prima clip tratta
da Inside Out, che potete vedere di
seguito:
Il cast vocale originale di
Inside Out è composto da Joy (Amy
Poehler), Fear (Bill Hader), Anger
(Lewis Black), Disgust (Mindy
Kaling) e Sadness (Phyllis Smith).
Pete
Docter è il regista e sceneggiatore di Monsters
& Co. e Up. La sinossi
ufficiale di Inside Out, per chi ancora
non la conoscesse è la seguente:
Crescere può essere
faticoso e così succede anche a Riley, che viene sradicata dalla
sua vita nel Midwest per seguire il padre, trasferito per lavoro a
San Francisco.
Come tutti noi Riley
è guidata dalle sue emozioni: Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e
Tristezza. Le emozioni vivono nel centro di controllo che si trova
all’interno della sua mente e da lì la guidano nella sua vita
quotidiana.
Mentre Riley e le sue
emozioni cercano di adattarsi alla nuova vita a San Francisco, il
centro di controllo è in subbuglio. Gioia, l’emozione principale di
Riley, cerca di vedere il lato positivo delle cose ma le altre
emozioni non sono d’accordo su come affrontare la vita in una nuova
città, in una nuova casa e in una nuova scuola.
Pete Docter è il
regista e sceneggiatore di Monsters & Co. e
Up. La sinossi ufficiale di
Inside Out, per chi ancora non la
conoscesse è la seguente:
Inside Out
Crescere può essere
faticoso e così succede anche a Riley, che viene sradicata dalla
sua vita nel Midwest per seguire il padre, trasferito per lavoro a
San Francisco. Come tutti noi Riley è guidata dalle sue
emozioni: Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e Tristezza. Le emozioni
vivono nel centro di controllo che si trova all’interno della sua
mente e da lì la guidano nella sua vita quotidiana. Mentre
Riley e le sue emozioni cercano di adattarsi alla nuova vita a San
Francisco, il centro di controllo è in subbuglio. Gioia, l’emozione
principale di Riley, cerca di vedere il lato positivo delle cose ma
le altre emozioni non sono d’accordo su come affrontare la vita in
una nuova città, in una nuova casa e in una nuova scuola.
Il cast vocale originale
di Inside Out è composto da Joy
(Amy Poehler), Fear (Bill Hader),
Anger (Lewis Black), Disgust (Mindy
Kaling) e Sadness (Phyllis Smith).
Ecco il nuovo trailer ufficiale di
Inside Out, il nuovo film Disney Pixar
che ci porta DENTRO la testa delle persone. Diretto dal regista
premio Oscar Pete Docter, il film arriverà in
Italia il 16 settembre 2015. Ecco il trailer:
Pete
Docter è il regista e sceneggiatore di Monsters
& Co. e Up. La sinossi
ufficiale di Inside Out, per chi ancora
non la conoscesse è la seguente:
Crescere può essere
faticoso e così succede anche a Riley, che viene sradicata dalla
sua vita nel Midwest per seguire il padre, trasferito per lavoro a
San Francisco. Come tutti noi Riley è guidata dalle sue emozioni:
Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e Tristezza. Le emozioni vivono nel
centro di controllo che si trova all’interno della sua mente e da
lì la guidano nella sua vita quotidiana. Mentre Riley e le sue
emozioni cercano di adattarsi alla nuova vita a San Francisco, il
centro di controllo è in subbuglio. Gioia, l’emozione principale di
Riley, cerca di vedere il lato positivo delle cose ma le altre
emozioni non sono d’accordo su come affrontare la vita in una nuova
città, in una nuova casa e in una nuova scuola.
Acclamato dal pubblico americano e
dalla critica internazionale, il 16 settembre arriverà nelle sale
italiane il lungometraggio d’animazione Disney•Pixar
Inside Out. Da oggi è disponibile il
nuovo trailer in italiano che vede protagoniste le 5 Emozioni:
Gioia, Tristezza, Paura, Rabbia e Disgusto.
Diretto dal regista premio Oscar®
Pete Docter (Monsters & Co., Up), Inside
Out è un incredibile viaggio nella mente umana, preceduto
dall’emozionante cortometraggio Lava che, nella versione
italiana, è interpretato da Malika Ayane e Giovanni
Caccamo.
Al Giffoni
Experience la proiezione speciale di InsideOut è prevista per sabato 18 luglio alle ore 20.00 (con
replica alle 22.00). Per l’occasione, il red carpet del festival
ospiterà Lodovica Comello, uno dei cinque coach
del Web Talent Show, il grande concorso ispirato
ai divertenti personaggi del film.
Fino al 23 agosto, infatti, basterà
caricare una propria foto o video sul sito www.emozionicercasi.it per
diventare la voce dell’Emozione che più rappresenta il proprio
carattere, la propria identità e la propria personalità. Al
termine, una giuria qualificata selezionerà 5 vincitori che,
coadiuvati da 5 coach molto speciali (oltre a Lodovica Comello,
Dexter, Tess Masazza, Diana Del Bufalo, Frank Matano),
potranno reinterpretare una scena del film, essere invitati
all’anteprima nazionale di Inside Out e ricevere prodotti
esclusivi Disney Store.
Per promuovere l’iniziativa speciale
del Web Talent Show, Disney Italia ha organizzato
anche il Photobooth Tour grazie al quale è
possibile immortalare, con una foto, le proprie espressioni legate
alle diverse emozioni e candidarsi per partecipare al concorso
‘INSIDE OUT EmozioniCercasi – Web Talent
Show’.
Il photobooth potrà stampare, in
tempo reale, le proprie foto oppure, a seconda dell’opzione scelta,
potrà incorniciare la stessa con il colore dell’emozione prescelta
ed inviarla all’email segnalata. Inoltre, la medesima foto, potrà
partecipare al concorso, essere condivisa sui social network o
diventare oggetto di GIF animate.
Il Photobooth Tour, dopo Riccione
(1-3 Luglio) e Rimini (4-6 Luglio), arriverà anche al Giffoni
International Film Festival (18 e 19 Luglio).
Ecco il nuovo trailer italiano di Inside
Out, il nuovo film Disney Pixar che ci porta DENTRO
la testa delle persone. Diretto dal regista premio Oscar
Pete Docter, il film arriverà in Italia il 16
settembre 2015.Ecco il trailer:
Pete Docter è il
regista e sceneggiatore di Monsters & Co. e
Up. La sinossi ufficiale di
Inside Out, per chi ancora non la
conoscesse è la seguente:
Crescere può essere
faticoso e così succede anche a Riley, che viene sradicata dalla
sua vita nel Midwest per seguire il padre, trasferito per lavoro a
San Francisco. Come tutti noi Riley è guidata dalle sue emozioni:
Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e Tristezza. Le emozioni vivono nel
centro di controllo che si trova all’interno della sua mente e da
lì la guidano nella sua vita quotidiana. Mentre Riley e le sue
emozioni cercano di adattarsi alla nuova vita a San Francisco, il
centro di controllo è in subbuglio. Gioia, l’emozione principale di
Riley, cerca di vedere il lato positivo delle cose ma le altre
emozioni non sono d’accordo su come affrontare la vita in una nuova
città, in una nuova casa e in una nuova scuola.
È online – tramite il
canale Youtube di Comicbookmovie – un nuovo trailer
di Inside Out, film d’animazione
realizzato dai Pixar Animation Studios. Il film è diretto da
Pete Docter (già apprezzato regista e
sceneggiatore di Monsters & Co. e
Up) e sarà distribuito dalla Walt Disney
Pictures.
La sinossi ufficiale di
Inside Out, per chi ancora non la
conoscesse è la seguente:
Crescere può essere
faticoso e così succede anche a Riley, che viene sradicata dalla
sua vita nel Midwest per seguire il padre, trasferito per lavoro a
San Francisco. Come tutti noi Riley è guidata dalle sue emozioni:
Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e Tristezza. Le emozioni vivono nel
centro di controllo che si trova all’interno della sua mente e da
lì la guidano nella sua vita quotidiana. Mentre Riley e le sue
emozioni cercano di adattarsi alla nuova vita a San Francisco, il
centro di controllo è in subbuglio. Gioia, l’emozione principale di
Riley, cerca di vedere il lato positivo delle cose ma le altre
emozioni non sono d’accordo su come affrontare la vita in una nuova
città, in una nuova casa e in una nuova scuola.
Qui sotto potete vedere
il secondo trailer di Inside Out:
L’uscita cinematografica
nelle sale di Inside Out è stata
programmata per il 19 giugno 2015 per quanto riguarda gli Stati
Uniti e il 19 agosto 2015 per quanto riguarda invece l’Italia.
La Disney ha diffuso un nuovo spot
tv dell’atteso nuovo film d’animazione Inside
Out diretto da Pete Docter (già
apprezzato regista e sceneggiatore di Monsters &
Co. e Up).
Il film è diretto da
Pete Docter (già apprezzato regista e
sceneggiatore di Monsters & Co. e
Up) e sarà distribuito dalla Walt Disney
Pictures.
La sinossi ufficiale di
Inside Out, per chi ancora non la
conoscesse è la seguente:
Crescere può essere
faticoso e così succede anche a Riley, che viene sradicata dalla
sua vita nel Midwest per seguire il padre, trasferito per lavoro a
San Francisco. Come tutti noi Riley è guidata dalle sue emozioni:
Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e Tristezza. Le emozioni vivono nel
centro di controllo che si trova all’interno della sua mente e da
lì la guidano nella sua vita quotidiana. Mentre Riley e le sue
emozioni cercano di adattarsi alla nuova vita a San Francisco, il
centro di controllo è in subbuglio. Gioia, l’emozione principale di
Riley, cerca di vedere il lato positivo delle cose ma le altre
emozioni non sono d’accordo su come affrontare la vita in una nuova
città, in una nuova casa e in una nuova scuola.
Ecco nuove immagini dall’atteso film
Pixar Inside Out. [nggallery id=1579]
Il cast vocale originale di
Inside Out è composto da Joy (Amy
Poehler), Fear (Bill Hader), Anger
(Lewis Black), Disgust (Mindy
Kaling) e Sadness (Phyllis Smith).
Pete Docter è il
regista e sceneggiatore di Monsters & Co. e
Up. La sinossi ufficiale di
Inside Out, per chi ancora non la
conoscesse è la seguente:
Crescere può essere
faticoso e così succede anche a Riley, che viene sradicata dalla
sua vita nel Midwest per seguire il padre, trasferito per lavoro a
San Francisco. Come tutti noi Riley è guidata dalle sue emozioni:
Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e Tristezza. Le emozioni vivono nel
centro di controllo che si trova all’interno della sua mente e da
lì la guidano nella sua vita quotidiana. Mentre Riley e le sue
emozioni cercano di adattarsi alla nuova vita a San Francisco, il
centro di controllo è in subbuglio. Gioia, l’emozione principale di
Riley, cerca di vedere il lato positivo delle cose ma le altre
emozioni non sono d’accordo su come affrontare la vita in una nuova
città, in una nuova casa e in una nuova scuola.
Disney Pixar ha diffuso online
delle nuove clip tratte da Inside
Out, intitolate “Get to Know Your Emotions”, nelle
quali vengono presentate le emozioni protagoniste del film. Ecco le
clip:
Pete Docter è il
regista e sceneggiatore di Monsters & Co. e
Up. La sinossi ufficiale di
Inside Out, per chi ancora non la
conoscesse è la seguente:
Crescere può essere
faticoso e così succede anche a Riley, che viene sradicata dalla
sua vita nel Midwest per seguire il padre, trasferito per lavoro a
San Francisco. Come tutti noi Riley è guidata dalle sue
emozioni: Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e Tristezza. Le emozioni
vivono nel centro di controllo che si trova all’interno della sua
mente e da lì la guidano nella sua vita quotidiana. Mentre
Riley e le sue emozioni cercano di adattarsi alla nuova vita a San
Francisco, il centro di controllo è in subbuglio. Gioia, l’emozione
principale di Riley, cerca di vedere il lato positivo delle cose ma
le altre emozioni non sono d’accordo su come affrontare la vita in
una nuova città, in una nuova casa e in una nuova scuola.
Il cast vocale originale
di Inside Out è composto da Joy
(Amy Poehler), Fear (Bill Hader),
Anger (Lewis Black), Disgust (Mindy
Kaling) e Sadness (Phyllis Smith).
Ecco la nuova locandina di
Inside Out film d’animazione diretto
da Pete Docter (già apprezzato regista e
sceneggiatore di Monsters & Co. e
Up).
Il film è diretto da
Pete Docter (già apprezzato regista e
sceneggiatore di Monsters & Co. e
Up) e sarà distribuito dalla Walt Disney
Pictures.
La sinossi ufficiale di
Inside Out, per chi ancora non la
conoscesse è la seguente:
Crescere può essere
faticoso e così succede anche a Riley, che viene sradicata dalla
sua vita nel Midwest per seguire il padre, trasferito per lavoro a
San Francisco. Come tutti noi Riley è guidata dalle sue emozioni:
Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e Tristezza. Le emozioni vivono nel
centro di controllo che si trova all’interno della sua mente e da
lì la guidano nella sua vita quotidiana. Mentre Riley e le sue
emozioni cercano di adattarsi alla nuova vita a San Francisco, il
centro di controllo è in subbuglio. Gioia, l’emozione principale di
Riley, cerca di vedere il lato positivo delle cose ma le altre
emozioni non sono d’accordo su come affrontare la vita in una nuova
città, in una nuova casa e in una nuova scuola.
Ecco una nuova deliziosa clip in
italiano del film della Disney Pixar, Inside
Out, intitolata “Disgusto e Rabbia”.
Pete Docter è il
regista e sceneggiatore di Monsters & Co. e
Up. La sinossi ufficiale di
Inside Out, per chi ancora non la
conoscesse è la seguente:
Crescere può essere
faticoso e così succede anche a Riley, che viene sradicata dalla
sua vita nel Midwest per seguire il padre, trasferito per lavoro a
San Francisco. Come tutti noi Riley è guidata dalle sue
emozioni: Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e Tristezza. Le emozioni
vivono nel centro di controllo che si trova all’interno della sua
mente e da lì la guidano nella sua vita quotidiana. Mentre
Riley e le sue emozioni cercano di adattarsi alla nuova vita a San
Francisco, il centro di controllo è in subbuglio. Gioia, l’emozione
principale di Riley, cerca di vedere il lato positivo delle cose ma
le altre emozioni non sono d’accordo su come affrontare la vita in
una nuova città, in una nuova casa e in una nuova scuola.
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Il cast vocale originale diInside Outè composto da Joy (Amy Poehler), Fear (Bill Hader), Anger (Lewis Black), Disgust (Mindy Kaling) e Sadness (Phyllis Smith).
Guarda il nuovo spot tv del Super Bowl di Inside
Out, l’attesissimo nuovo film d’animazione dello
studios Pixar:
Il film è diretto da
Pete Docter (già apprezzato regista e
sceneggiatore di Monsters & Co. e
Up) e sarà distribuito dalla Walt Disney
Pictures.
La sinossi ufficiale di
Inside Out, per chi ancora non la
conoscesse è la seguente:
Crescere può essere
faticoso e così succede anche a Riley, che viene sradicata dalla
sua vita nel Midwest per seguire il padre, trasferito per lavoro a
San Francisco. Come tutti noi Riley è guidata dalle sue emozioni:
Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e Tristezza. Le emozioni vivono nel
centro di controllo che si trova all’interno della sua mente e da
lì la guidano nella sua vita quotidiana. Mentre Riley e le sue
emozioni cercano di adattarsi alla nuova vita a San Francisco, il
centro di controllo è in subbuglio. Gioia, l’emozione principale di
Riley, cerca di vedere il lato positivo delle cose ma le altre
emozioni non sono d’accordo su come affrontare la vita in una nuova
città, in una nuova casa e in una nuova scuola.
Qui sotto potete vedere
il secondo trailer di Inside Out:
La Pixar ha diffuso una prima
sinossi di Inside Out, prossimo film
d’animazione dello Studio che fino ad ora era rimasto avvolto nel
più completo mistero.
Ecco i personaggi del film e il loro
doppiatori: Fear (Bill Hader), Anger
(Lewis Black), Joy (Amy Poehler),
Disgust (Mindy Kaling) and Sadness
(Phyllis Smith). I personaggi, delle emozioni in
realtà, competono per il controllo della mente di una ragazzina,
Riley. Ecco la sinossi che trovate sul sito della Pixar:
Da una tepuis del Sud
Africa fino ad una metropoli, il regista premio Oscar Pete Docter
ha deciso di portare agli spettatori in un posto unico e
immaginifico. Nel 2015, lui ci porterà nella più straordinaria
location che esista, dentro la testa di una bambina di 11 anni di
nome Riley. Crescere può essere difficile, e non c’è eccezione per
Riley, che viene sradicata dalla sua vita nel Midwest quando suo
padre comincia a lavorare a San Francisco. Come tutti noi, Riley è
guidata dalle sue emozoni – Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e
Tristezza. Le emozioni vivono in un Quartier Generale, il centro di
controllo dentro la mente di Riley, da dove la aiutano ad
affrontare ogni giorno. Mentre Riley e le sue emozioni cercano di
adattarsi alla vita a San Francisco, il Quartier Generale nella sua
mente è in fermento. Anche se Gioia, la principale delle emozioni
di Riley e la più importante, cerca di mantenere le cose positive,
le emozioni sono in conflitto su quale sia il modo migliore di
affrontare una nuova città, una nuova casa e una nuova
scuola.
Il 2014 è stato il primo anno, dal 2005, in cui la Pixar non è
arrivata al cinema almeno con un film, ma nel 2015 saranno due i
film dello Studio ad arrivare in sala, Inside Out uscirà infatti il
19 giugno 2015, mentre The Good Dinosaur arriverà il 25 novembre
2015.Fonte: Variety
Cresce l’attesa per l’arrivo al
cinema della nuova magia targata Disney Pixar Inside
Out, e oggi arriva una nuova clip del film
intitolata “Just Like Joy” :
Pete Docter è il
regista e sceneggiatore di Monsters & Co. e
Up. La sinossi ufficiale di
Inside Out, per chi ancora non la
conoscesse è la seguente:
Inside Out
Crescere può essere
faticoso e così succede anche a Riley, che viene sradicata dalla
sua vita nel Midwest per seguire il padre, trasferito per lavoro a
San Francisco. Come tutti noi Riley è guidata dalle sue
emozioni: Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e Tristezza. Le emozioni
vivono nel centro di controllo che si trova all’interno della sua
mente e da lì la guidano nella sua vita quotidiana. Mentre
Riley e le sue emozioni cercano di adattarsi alla nuova vita a San
Francisco, il centro di controllo è in subbuglio. Gioia, l’emozione
principale di Riley, cerca di vedere il lato positivo delle cose ma
le altre emozioni non sono d’accordo su come affrontare la vita in
una nuova città, in una nuova casa e in una nuova scuola.
Il cast vocale originale
di Inside Out è composto da Joy
(Amy Poehler), Fear (Bill Hader),
Anger (Lewis Black), Disgust (Mindy
Kaling) e Sadness (Phyllis Smith).
La Disney sta
diffondendo scende inedite del suo ultimissimo
successo, Inside Out. In questa
clip, dal titolo “Portare la figlia alla Giornata
del Lavoro” (la giornata è un evento previsto
dal programma di istruzione americano e canadese), il papà
porta Riley a lavoro con sé e la bambina, in un primo momento
sopraffatta da Gioia sia perché potrà passare del tempo col
suo papà che perché “dovrà” saltare la scuola, scoprirà ben presto
che il mondo dei grandi non è così rose e fiori come sembrava…Era
meglio andare a scuola!