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I Croods 2: Una nuova Era, i doppiatori e i character poster

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I Croods 2: Una nuova Era, i doppiatori e i character poster

Sono stati annunciati i doppiatori di I Croods 2: Una nuova Era insieme alla diffusione del character poster del film Universal Pictures. In questa nuova avventura Grug (Francesco Pannofino), Hip (Alice Pagani) Guy (Leo Gassmann) insieme a Hugga, Tonco e Nonna partono alla ricerca di un posto più sicuro in cui vivere, un posto che possono chiamare ‘Casa’. Alla fine del lungo viaggio scoprono un luogo meravigioso che sembra soddisfare tutti i loro desideri MA…. c’è solo un problema: è occupato da un’altra famiglia, I Superior! I Superior sono una moderna famiglia composta da Filo, il capofamiglia (Alessandro Gassmann), la mamma Speranza (Virginia Raffaele) e la figlia adolescente Aurora (Benedetta Porcaroli).

I Superior, con la loro ingegnosa casa sull’albero, le invenzioni sorprendenti e gli acri irrigati e pieni di ortaggi freschi, sono due gradini sopra i Croods nella scala evolutiva. Dopo averli accolti in un primo momento con tutte le onorificenze, non passa molto tempo prima che le tensioni aumentino tra la famiglia delle caverne e la famiglia moderna. Proprio quando tutto sembra perduto una nuova minaccia porterà entrambe le famiglie in un’avventura epica che le costringerà ad abbracciare le loro diversità, a darsi forza l’un l’altra e a forgiare un futuro insieme.

Le voci italiane protagoniste del film inizieranno la loro avventura al doppiaggio in Ottobre. Li abbiamo raggiunti per un veloce commento ed ecco che ci hanno detto:

  • Alessandro Gassmann: “Dopo la meravigliosa esperienza del “Grinch” sono veramente felice di dare voce al protagonista del film di animazione “Croods 2 – Una Nuova Era” sequel di un successo internazionale che avevo visto al cinema e mi aveva divertito moltissimo, sono convinto che faremo un grandissimo lavoro”
  • Virginia Raffaele: “Non vedo l’ora di mettermi nei panni di Speranza Superior!
    A proposito …. Ma ce li avevano i panni?!”
  • Beatrice Porcaroli: “Non ho mai fatto un doppiaggio per un cartone animato prima. Sono emozionatissima di fare questa esperienza e di potermi tuffare nei panni di Aurora! Non vedo l’ora di farvela conoscere!”
  • Francesco Pannofino:“Non vedo l’ora di rientrare nei panni di Grug….ma che dico panni! Nella pelliccia di Grug.”
  • Alice Pagani: “Sono così entusiasta di poter entrare nel mondo di HIP, empatizzare con la mia voce ogni suo sentimento. Sarà un’esperienza unica, non vedo l’ora!’
  • Leo Gassmann: “Sono felicissimo di partecipare a questo progetto e molto riconoscente per avermi dato questa opportunità che non davo per scontata essendo al momento io solo un cantante e uno studente universitario. Ce la metterò tutta per riuscire a dare al personaggio un carattere e una voce coerente.”

I Croods 2 – Una nuova era: intervista ai doppiatori italiani

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I Croods 2 – Una nuova era: intervista ai doppiatori italiani

Arriva in sala il 14 luglio I Croods 2 – Una nuova era, sequel del fortunato film d’animazione targato Universal. Qui potete vedere la nostra intervista ai doppiatori italiani: Francesco Pannofino (Grug Crood), Leo Gassmann (Guy Crood), Alice Pagani (Hip Crood), Virginia Raffaele (Speranza Superior), Alessandro Gassmann (Filo Superior), Benedetta Porcaroli (Aurora Superior).

Universal Pictures Italia ha diffuso il trailer ufficiale di I Croods 2: Una Nuova Era, il sequel che debutterà solo al cinema da mercoledì 14 Luglio 2021. I Croods 2: Una Nuova Era è diretto da Joel Crawford, che ha già lavorato a un gran numero di lungometraggi della DreamWorks Animation, tra cui Trolls e il franchise di Kung Fu Panda, ed è prodotto da Mark Swift (Capitan Mutanda; Madagascar 3: Ricercati in Europa).

I Croods sono sopravvissuti ad innumerevoli pericoli e disastri, dalle zanne di bestie preistoriche alla possibile fine del mondo, ma ora dovranno affrontare la loro sfida più grande: un’altra famiglia.

I Croods 2 – Una nuova era, la trama

In questa nuova avventura Grug (Francesco Pannofino), Hip (Alice Pagani) Guy (Leo Gassmann) insieme a Hugga, Tonco e Nonna partono alla ricerca di un posto più sicuro in cui vivere, un posto che possono chiamare ‘Casa’. Alla fine del lungo viaggio scoprono un luogo meraviglioso che sembra soddisfare tutti i loro desideri MA…. c’è solo un problema: è occupato da un’altra famiglia, I Superior! I Superior sono una moderna famiglia composta da Filo, il capofamiglia (Alessandro Gassmann), la mamma Speranza (Virginia Raffaele) e la figlia adolescente Aurora (Benedetta Porcaroli). I Superior, con la loro ingegnosa casa sull’albero, le invenzioni sorprendenti e gli acri irrigati e pieni di ortaggi freschi, sono due gradini sopra i Croods nella scala evolutiva. Dopo averli accolti in un primo momento con tutte le onorificenze, non passa molto tempo prima che le tensioni aumentino tra la famiglia delle caverne e la famiglia moderna.  Proprio quando tutto sembra perduto una nuova minaccia porterà entrambe le famiglie in un’avventura epica che le costringerà ad abbracciare le loro diversità, a darsi forza l’un l’altra e a forgiare un futuro insieme.

I creatori di Toy Story lavorano sul film di Farmville!

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I creatori di Toy Story lavorano sul film di Farmville!

Ormai conta milioni di fan su Facebook, ed è uno dei primi giochi su facebook che ha dato il via ad una vera è propria corsa la gioco più utilizzato nel social network. Ora arriva la notizia che sceneggiatori di Toy Story siano al lavoro su uno script basato sul seguitissimo videogioco Farmville.

I creatori di Shōgun raccontano i momenti più importanti del finale e i loro piani futuri

Forse è stata una sorpresa che l’epopea storica di FX Shōgun si sia conclusa non con una pioggia di cannoni o uno scontro di spade, ma attraverso un epilogo un po’ più pacifico, che ha permesso a noi e ai personaggi di sedersi e riflettere su tutto ciò che è accaduto fino a quel momento. Sebbene Lord Yoshii Toranaga (Hiroyuki Sanada) si sia finalmente assicurato il sostegno necessario per sconfiggere i suoi nemici, una vittoria di questa portata non è arrivata senza un costo elevato. Molti degli alleati di Toranaga non sono sopravvissuti per vedere il suo trionfo finale, tra cui il suo generale più fidato, Toda Hiromatsu (Tokuma Nishioka), il suo impulsivo figlio Nagakado (Yuki Kura) e la sua rispettata traduttrice, Lady Toda Mariko (Anna Sawai), la cui morte nel penultimo episodio funge da catalizzatore per ribaltare la situazione a favore di Toranaga.

Sebbene il romanzo di James Clavell sia già stato adattato in passato, i creatori Rachel Kondo e Justin Marks sapevano di avere per le mani un compito immane quando sono stati incaricati di contribuire allo sviluppo della serie FX nel 2020, dopo che la serie era stata annunciata per la prima volta nel 2018. Anche una volta che le riprese principali fossero finalmente iniziate nel 2021, la strada sarebbe stata ancora lunga prima che Shōgun, che FX ha annunciato come una delle sue serie più ambiziose mai realizzate, fosse pronta a debuttare sul piccolo schermo. Incontrando Kondo e Marks prima del finale della serie, è chiaro che i due sono orgogliosi di ciò che sono riusciti a realizzare nonostante il processo di produzione troppo lungo, ma potrebbero non essere del tutto pronti a parlare dell’idea di una stagione sequel o del prossimo episodio di una potenziale serie antologica di Shōgun.

Ciò di cui sono stati più che felici di discutere, tuttavia, sono tutti i momenti più importanti del finale, “Chapter Ten: Il sogno di un sogno“. Nel corso dell’intervista, che potete leggere qui di seguito, Kondo e Marks hanno parlato della loro reazione alla reazione che lo show ha avuto – compresi i meme – così come del significato dei flashforward di Blackthorne, del perché questa sia stata la storia di Mariko per tutto il tempo e di chi sia il vero responsabile della battuta ricorrente di Yabushige (Tadanobu Asano) che riscrive il suo testamento. Si parla anche di quali delle migliori battute di Fuji (Moeka Hoshi) hanno dovuto essere tagliate dal finale, di alcuni dei maggiori cambiamenti apportati rispetto al libro e di altro ancora.

Avevo bisogno di un gruppo di sostegno dopo l’episodio 8, perché Hiromatsu è stato un personaggio difficile per me. È stato lui, Tokuma-san, a rubare il ruolo ai nostri cuori durante l’interpretazione. Poi è stato come dire: “Dobbiamo uccidere questo tizio”. È stata davvero dura. Ma, ovviamente, Mariko, ho sentito che anche lei piace alla gente.

Sui fan che si filmano mentre guardano Shōgun

RACHEL KONDO: Non sapevo che la gente si filmasse mentre guardava qualcosa. Vedere la reazione della gente a queste cose che, ovviamente, abbiamo dovuto realizzare minuziosamente, momento per momento, fotogramma per fotogramma, e che quindi ci hanno tolto il succo, vedere le reazioni, mi fa pensare: “Oh, mio Dio!”.

È divertentissimo. Per momenti come questo, è super divertente quando sai che sta per arrivare. L’ho scoperto in qualsiasi episodio con il cannone. Vedere la gente reagire al fuoco del cannone è stato davvero divertente. Non avevamo idea che la gente avrebbe reagito in quel modo. Onestamente, non mi è sembrata la nostra più grande flessione in termini di narrazione. È solo una cosa che è successa.

KONDO: Non sapevamo che la gente avrebbe reagito in quel modo. Sono sincero. Forse perché sembrava che non sarebbe mai uscito, ma poi è successo, e non lo sai. È bello che almeno la gente lo guardi.

I creatori di ‘Shōgun‘ spiegano perché lo show è in realtà la storia di Mariko

KONDO: Direi ode al suo personaggio, al 100%. Ma ciò che rende l’ode così toccante è l’amicizia che aveva con Ochiba da ragazze. L’episodio 9 è l’altra grande cosa. Come si fa a parlarne parola per parola? Come si fa?

MARKS: Caillin e Rachel l’hanno scritto insieme e ho sempre pensato che fosse il massimo quando l’ho letto per la prima volta. Sapevamo di avere le carte in regola. Arriva in un ottimo punto del libro, per dare credito a James Clavell e alla stanza degli scrittori. Era un palo portante e abbiamo potuto appoggiarvi tutti i pali per i primi otto episodi, e anche l’episodio 10 dall’altra parte, sapendo di avere qualcosa che sarebbe atterrato. Perché Clavell ha davvero costruito questa elegante nave in bottiglia con tutti questi fili, e poi basta tirarne uno e si regge in piedi meravigliosamente nel modo in cui è stato fatto.

Penso che Rachel abbia ragione nel sottolineare che dipende dalla forza del rapporto tra Ochiba e Mariko. In una certa misura, dipende anche dal fatto che il pubblico, a questo punto, inizia a capire la verità che avrebbe dovuto essere presente a pagina uno del primo episodio, ovvero che si tratta della sua storia. Lei emerge in questo modo per tutto il tempo, e Blackthorne, che all’inizio è un po’ finto, capisce lui stesso che non è la sua storia nel nono episodio. Credo che sia stata una cosa molto divertente da costruire.

KONDO: Se posso modificarlo un po’, credo che sia la storia di Toranaga che di Blackthorne che scoprono che non è la loro storia e che capiscono che le loro storie saranno raccontate solo attraverso il racconto della storia di lei.

MARKS: Anche se Toranaga l’ha sempre saputo. Credo che abbia costruito tutta questa storia per spingerla fin dall’inizio, il che è bello. Ma sì, Blackthorne e il pubblico stanno seguendo la vicenda.

I creatori di ‘Shōgun” adatterebbero un’altra storia di James Clavell solo se riuscissero a renderla giusta

MARKS: Devo dire che, a proposito di nulla, ci piace molto Tai-Pan. È un libro fantastico. L’ho preso per chiedermi: “Può colpire due volte il fulmine?”. Ed è come se dicessi: “Oh mio Dio, è un così grande scrittore che anche questo è fantastico per motivi completamente diversi”. Quindi, certo, forse un giorno faremo Tai-Pan. A questo punto è solo un mezzo scherzo, ma chi lo sa? Non sono arrivato alla fine. Ma credo che, a dire il vero, quando si parla di Shōgun e di quelle storie, non è che non lo faremmo, è solo che se lo facessimo, dovrebbe essere migliore del libro, e non so se quella storia esiste.

La storia esiste.

Sì. E credo che mentirei se dicessi che quando eravamo tutti seduti sul set in vari momenti, non stavamo facendo le nostre fantasie di fanfiction su come sarebbe stato raccontare certe storie di traverso, o prequel, o magari cose successe dopo.

KONDO: Yabushige a Londra.

MARKS: Sì, esattamente. Cose del genere. Ma non so se una di queste sia necessariamente migliore di ciò che è stato raccontato, e penso che per farlo – onestamente, questa è una cosa sobria e sincera – dovrebbe essere migliore. Non dirò: “Beh, non potremmo mai trovarlo”, ma di certo sto dicendo che ora non ce l’abbiamo. Forse sto anche dicendo che a volte mi tiene sveglio la notte, ma dovrebbe essere meglio.

I costumi alternativi per The Amazing Spider Man

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I costumi alternativi per The Amazing Spider Man

La Sony ha investito quasi un quarto di miliardo di dollari su The Amazing Spider Man ed è stata ampiamente ripagata. Il film ha infatti incassato ben 752 milioni di dollari al box office in tutto il mondo. Ma avrebbe avuto lo stesso straordinario successo se Andrew Garfield avesse indossato un costume disegnato secondo un modello alternativo? Ecco le tre opzioni che sono state messe da parte.

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Fonte: ComicBookMovie.com

Si avvicina sempre di più l’uscita del nuovo film della saga diretto da Marc Webb.

Vi ricordiamo che nel film ritorneranno i protagonisti  e  ai quali si aggiungono  in Electro, ​​ nei panni di Mary Jane Watson e  come Harry Osborn. Tutte le news sul film le trovate nel nostro speciale: The Amazing Spider-Man 2.

Mentre per tutte le info sul film vi segnaliamo la nostra Scheda Film: The Amazing Spider-Man 2La pellicola è diretta ancora una volta da  su una sceneggiatura di   ed uscirà il 2 Maggio 2014.

Tutte le altre foto nella nostra gallery:

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In The Amazing Spiderman 2, per Peter Parker (Andrew Garfield), vive una vita molto la occupata – tra prendere i cattivi come Spider-Man e passare il tempo con la persona che ama, Gwen (Emma Stone); diplomato ormai ha lasciato le scuole superiore e non ha dimenticato la promessa fatta al padre di Gwen di  proteggerla – ma questa è una promessa che semplicemente non può mantenere sempre. Le cose cambieranno per Peter quando un nuovo cattivo, Electro (Jamie Foxx), emerge dagli abissi della città, e un vecchio amico, Harry Osborn (Dane DeHaan), ritorna, e fa riemergere nuovi indizi sul suo passato.

I Corti sul Lettino alla III edizione

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I Corti sul Lettino alla III edizione

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Sono aperte le iscrizioni per la terza edizione del Festival del Cortometraggio “I Corti sul Lettino – Cinema e Psicoanalisi”, a Napoli, diretto dallo psichiatra e critico cinematografico Ignazio Senatore ed organizzato da Pietro Pizzimento.

I Corpi Estranei: recensione del film con Filippo Timi

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I Corpi Estranei: recensione del film con Filippo Timi

Dall’Umbria a Milano per cercare di salvare la vita a suo figlio. Questa è la storia comune eppure straordinaria di Antonio in I Corpi Estranei, che da un paesino nella regione del Centro Italia viaggia in macchina con suo figlio fino a Milano, dove spera di trovare una cura per la forma di tumore da cui è affetto il bambino. Il reparto di oncoematologia pediatrica in cui Antonio si trasferirà provvisoriamente per essere vicino al suo piccolo che deve subire una grave operazione si trasforma in un microcosmo, in cui genitori e famiglie terrorizzati cercano di farsi reciprocamente coraggio per affrontare una prova durissima. Con Antonio ci sono molti altri genitori, anche di origina araba, che il nostro protagonista guarda con occhio diffidente e poco favorevole. Questi “corpi estranei” pregano rumorosamente, accendono incensi, tutte cose che lo stesso Antonio non comprende e che non gli appartengono. Tuttavia osservare quella cultura così strana per lui lo fa in qualche modo avvicinare alle sue tradizioni, e così comincia a frequentare la cappella dell’ospedale e a provare a ricordare le parole delle preghiere che gli hanno insegnato da piccolo. La sua ritrosia troverà uno scoglio molto duro da affrontare in un giovane che  si trova in ospedale per assistere il suo fratellino malato.

I Corpi Estranei, il film

Mirko Locatelli con I Corpi Estranei ci racconta una storia di dolori condivisi tra persone che sembrano non avere nulla in comune; lo fa con tatto e discrezione, con pudore, appoggiandosi su uno straordinario Filippo Timi che cerca sempre in tutti i suoi ruoli, dettagli e interpretazioni che possano mettere alla prova la sua arte. Pur offrendo una buona prova in un ruolo molto difficile, Timi non basta a fare del film un buon lavoro. I Corpi Estranei sembra più una rappresentazione della staticità, in cui c’è pochissimo spazio per i rapporti interpersonali che ci aspettiamo più fitti in un microcosmo in cui coabitano persone che condividono dolori e fragilità così profonde.

La regia sta addosso al nostro protagonista, ripreso nei momenti lenti e noiosi, tutti uguali, che compongono le sue giornate in ospedale. Inquadrature mosse che pedinano il personaggio e cercano di renderci partecipi della sua situazione: ma il tentativo resta vano e I Corpi Estranei, pur avendo un nobile proposito, non riesce a chiarificarlo sullo schermo con chiarezza. Il film è stato presentato in Concorso all’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma.

 

I concept art dei sequel di Avatar offrono un primo sguardo ai biomi artici, desertici e vulcanici

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È confermato che gli imminenti sequel di Avatar porteranno il franchise in alcuni nuovi ed entusiasmanti biomi di Pandora, e dei concept art appena condivisi forniscono una prima occhiata agli ambienti artici, desertici e vulcanici. 13 anni dopo il film originale, Avatar: La via dell’acqua ci ha infatti portato dalla vegetazione di Pandora ad un ambiente acquatico, mostrando nuovi volti del meraviglioso pianeta ideato da James Cameron. Il successo del film ha poi consolidando i piani per i tre sequel aggiuntivi già annunciati. Rimangono molte domande sulle trame dei sequel, ma Cameron ha rivelato nelle ultime settimane che ci saranno ulteriori esplorazioni di diverse regioni di Pandora.

Alcuni nuovi concept art difussi, infatti, forniscono i primi sguardi a tre principali biomi che verranno esplorati nei prossimi sequel, tra cui artico, deserto e vulcanico. Mentre Avatar 3 è confermato presenterà un clan vulcanico di Na’vi chiamato ad ora semplicemente Popolo della Cenere, che sarà anche il primo gruppo di Na’vi cattivi, è meno chiaro quando il pubblico vedrà la famiglia Sully visitare il deserto di Pandora o le regioni artiche. Ma con tre film in arrivo, ci sarà senza dubbio tempo e modo di esplorare tutto ciò.

Con ogni successivo sequel di Avatar che prevede dunque anche l’introduzione di nuovi clan e nuovi ambienti, non è nemmeno chiaro cosa ne sarà dei clan che sono già stati introdotti. Poiché il Popolo della Cenere di Avatar 3 fungerà da antagonista secondario nel prossimo sequel, l’introduzione di ulteriori clan nei film successivi significa che la famiglia Sully potrebbe potenzialmente finire con una serie di nuovi nemici oltre a nuovi alleati. Resta da vedere come le regioni vulcaniche, desertiche e artiche di Pandora influenzeranno la storia dei sequel di Avatar, ma è chiaro che l’epico franchise di Cameron è ancora tutto da scoprire.

https://twitter.com/discoverpandor4/status/1640574228557893633?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1640574228557893633%7Ctwgr%5E1cb2360810ee27848d3619f6faea8f9af5131488%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Favatar-sequels-concept-art-pandora-volcano-desert-arctic%2F

Fonte: ScreenRant

I compagni: recensione del film di Mario Monicelli

I compagni è il film del 1963 diretto da Mario Monicelli con protagonisti Marcello mastroianni, Renato Salvatori, Annie Girardot, François Perier e Raffaella Carrà.

La trama del film I compagni

 Torino, fine Ottocento. Sono in migliaia a lavorare nell’industria tessile vicino a p.ta Susa, orari e condizioni di lavoro massacranti, quattordici ore ogni giorno ed una breve pausa di mezz’ora per mangiare quel poco per pranzo. A fine turno gli operai arrivano stremati, stanchi, assonnati per il lavoro alienante e ripetitivo così gli incidenti, gli infortuni sono all’ordine del giorno. Dopo l’ennesimo operaio che ci rimette una mano, i colleghi stremati e stanchi di accettare quelle condizioni decidono di presentare all’Ingegnere (Mario Pisu) le loro lagnanze. Ma ci vuole qualcosa di più clamoroso, eclatante ed efficace ma agli smarriti lavoratori manca una guida comune che indichi loro la via. Ed ecco che dal nulla compare il prof. Sinigaglia (Marcello Mastroianni) in fuga da Genova dove la Questura lo sta ancora cercando. Il professore arringa la folla di operai con oratoria convincente e persuasiva, spingendoli a scioperare ad oltranza per ottenere risultati concreti. La lotta è dura, i sacrifici enormi, ci si aiuta a vicenda improvvisando collette che ovviano alla mancanza di casse mutua o altri istituti assistenziali, la lotta operaia è solo all’inizio.

L’analisi

 E’ il 1963 quando Mario Monicelli dirige questo importante film sulle prime lotte operaie in Italia, un film basato su una sceneggiatura originale a cui lo stesso Monicelli collaborò insieme al solito duo delle meraviglie Age e Scarpelli. Un film che il maestro amava particolarmente tanto da preferirlo addirittura al ben più noto La grande guerra, girato solo l’anno prima. In Italia I compagni non ha un grandissimo successo di pubblico nonostante un Nastro d’argento ed una nomination agli Oscar del ’64 per la sceneggiatura originale.

In realtà il film è uno splendido affresco storico-sociale sull’Italia di fine Ottocento e sul mondo operaio in particolare. Un film in cui Monicelli lascia poco spazio alla commedia, la componente drammatica è indubbiamente predominante, forse come mai prima di allora da parte del grande regista toscano. Ma a differenza dei capolavori neo-realisti Monicelli racconta sempre con quel pizzico di ironia che è il suo tratto distintivo, la sua firma d’autore a cui non riesce, grazie al cielo, a rinunciare. Una ricostruzione scenica impeccabile, la fotografia diretta con la solita bravura da Giuseppe Rotunno ed un cast di attori noti e meno noti ma dove proprio i volti più sconosciuti, ma sorprendentemente credibili per il periodo storico in questione, sono quelli più convincenti. Mastroianni è comunque superbo nell’interpretare lo scalcinato intellettuale il quale è disposto a qualsiasi rinuncia pur di diffondere tra i lavoratori lo spirito e la consapevolezza di classe, e far conoscere così anche in Italia il concetto marxista di lotta proletaria. Lui rappresenta il volto politico della protesta, la guida ideologica di una classe sociale ancora orfana di leader e partiti guida ma che, in un Italia ormai industrializzata quanto le altre nazioni europee, non può più sopportare il cieco e intollerabile sfruttamento della classe padronale. I compagni è un film straordinario che permette ancora oggi di conoscere e capire in quali condizioni si viveva e lavorava in un Italia lontana e certo diversa da quella attuale, dove però condizioni di estrema povertà e indigenza stanno tornando drammaticamente all’onore delle cronache.

I compagni è l’ennesimo dono lasciatoci in eredità da uno dei più grandi registi italiani di sempre, un preziosissimo esempio di cinema verità che solo di rado lascia campo alla retorica, raccontando con realismo, vividezza e ironia un capitolo di storia non particolarmente considerato dalla cinematografia nazionale. Un film che insegna, commuove, diverte e induce a riflettere purché, in fondo, potremmo scoprire e sorprenderci di quanto sia attuale.

I colori dell’anima – The Colors Within, al cinema solo dal 24 al 26 febbraio

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I colori dell’anima – The Colors Within, il nuovo film anime della regista Naoko Yamada (La forma della voce) e di Science SARU, studio di animazione dietro alla serie fenomeno del momento DanDaDan, arriva nelle sale cinematografiche italiane in un evento speciale di tre giorni, il 24, 25 e 26 febbraio 2025, grazie a Anime Factory, etichetta di proprietà di Plaion Pictures che racchiude il meglio dell’offerta anime, cinematografica e home video.

In questa nuova pellicola, la regista autrice di numerosi capolavori come La forma della voce, Liz e l’uccellino azzurro e The Heike Story, torna nuovamente a collaborare con il prestigioso studio d’animazione dallo stile inconfondibile, che ha realizzato alcune tra le serie più interessanti degli ultimi anni come DEVILMAN crybaby, The Tatami Galaxy e Scott Pilgrim – La serie.

La regista torna a esplorare il tema dell’adolescenza partendo da un concept che porta sul grande schermo una vera e propria sinfonia di colori. Protagonista è infatti Totsuko, giovane studentessa dotata di un dono speciale: percepire le emozioni delle persone sotto forma di “colori”. Incapace di vedere il proprio colore, fatica tuttavia a trovare il proprio posto nel mondo. A stravolgere la sua vita è l’incontro con Kimi, affascinante studentessa che esprime un colore da cui Totsuko rimane incantata, e Rui, aspirante musicista per cui la famiglia ha in mente un futuro da medico. Uniti dal destino, i tre decidono di formare una band per esprimere le loro emozioni più nascoste, trovando nella musica lo strumento per stare insieme e per riscoprire se stessi.

Con una carriera costellata da titoli amati dal pubblico e dalla critica, Naoko Yamada torna alla regia di un film che esplora le emozioni attraverso la musica e l’amicizia. Accanto a lei e a Science SARU, un team di artisti d’eccezione: il titolo vanta infatti la commovente sensibilità di Reiko Yoshida (Violet Evergarden) alla sceneggiatura, le travolgenti melodie di Kensuke Ushio (Chainsaw Man, DanDaDan) alla colonna sonora e l’inconfondibile tratto di Takashi Kojima (Ride Your Wave) come character designer. A rendere ancora più speciale questo progetto è la supervisione di Genki Kawamura, il produttore di anime iconici come Your Name. e Suzume, gli indimenticabili lavori di Makoto Shinkai, regista che – a sua volta – ha definito “unico” questo film di Yamada.

I colori dell’anima – The Colors Within è pronto a conquistare il pubblico italiano grazie ad Anime Factory, che porterà questo emozionante lungometraggio al cinema con un evento imperdibile dal 24 al 26 febbraio.

La trama di I colori dell’anima – The Colors Within

Totsuko è una studentessa delle superiori con la capacità di vedere i “colori” degli altri. I colori della gioia, dell’eccitazione e della serenità, oltre al suo colore preferito. Kimi, una compagna di classe della sua scuola, emana il colore più bello di tutti. Anche se non suona uno strumento, Totsuko forma una band con Kimi e Rui, un tranquillo ragazzo appassionato di musica che incontra in una libreria di libri usati ai margini della città. Mentre si esercitano in una vecchia chiesa su un’isola remota, la musica li unisce, formando amicizie e creando legami. Riusciranno a scoprire i loro veri “colori”?

I colori della passione: recensione del film con Rutger Hauer

I colori della passione: recensione del film con Rutger Hauer

Ne I colori della passione Il grande pittore fiammingo del XVI sec. Pieter Bruegel (Rutger Hauer) accompagna idealmente lo spettatore in un percorso che attraversa materialmente e visivamente il suo famoso capolavoro La salita al Calvario. Egli racconta e spiega al suo interlocutore, l’amico e collezionista d’arte Nicholas Jonghelinck (Micheal York), i vari elementi che costituiscono l’opera svelando simbolismi e scelte stilistiche e pittoriche. I colori della passione porta lo spettatore a conoscere alcuni dei tantissimi personaggi che compaiono sulla tela e che distolgono l’attenzione dell’osservatore dal vero nucleo dell’opera: il Cristo che si trascina con la Croce verso il Golgota.

Il primo input per realizzare un film sul dipinto del maestro fiammingo Pieter Bruegel nasce da un’idea di Michael Francis Gibson, famoso scrittore e critico d’arte, che nel 2005 vide a Parigi Angelus di Lech Majewsky. Prende così il via il progetto ambizioso quanto originale di produrre questo film in cui l’unico e vero protagonista è un quadro, un’unica opera d’arte. Avvalendosi dell’ausilio di moderne quanto innovative tecnologie e soprattutto attraverso la loro non facile combinazione si è cercato di ridare vita ad un dipinto, analizzandolo e studiandolo al suo interno con una introspezione analitica mai nemmeno pensata sino ad ora. Ed è così che è lo stesso Bruegel, interpretato da un riflessivo e profondo Rutger Hauer, ad accompagnarci nel suo quadro, guidandoci e illuminandoci sulle varie e non sempre ovvie scelte stilistiche e soprattutto simboliche.

I colori della passione, il film

La particolarità di questo pittore fiammingo è la quantità di personaggi che affollano puntualmente le sue tele ma i personaggi apparentemente di contorno non si rivolgono all’osservatore ma guardano altrove, gli danno le spalle; in questo film è lo stesso pittore che ci permette di conoscerli meglio, di capire chi sono e quali storie nascondono.

E qui grazie ad una serie di combinazioni tecniche che sovrappongono varie fasi di lavorazione, dalle riprese in blue screen, ad un fondale in 2D del quadro stesso sino alle riprese dal vero girate in Polonia, Austria e Nuova Zelanda, si ottiene un effetto incredibile e stupefacente dove l’arte si mescola alla tecnologia e quindi alla realtà. Una post-produzione durata un anno e che ha richiesto un lavoro enorme anche alle 40 sarte polacche che hanno eseguito con incredibile puntiglio e maestria i costumi di scena, impeccabili e perfetti.

I colori della passione è un film rivoluzionario, un ulteriore dimostrazione di come le ultime tecnologie al servizio del cinema possano aprire scenari nuovi e finora sconosciuti; le innovazioni tecniche possono essere utilizzate non solo per fare film di cassetta in 3D ma anche per promuovere una nuova era di commistione e interazione tra discipline artistiche diverse che si basano su differenti codici espressivi. Wim Wenders con Pina, film del 2010, ha utilizzato la stereoscopia per farci entrare nell’arte coreografica della grande Pina Bausch, ora Majewsky combina varie tecnologie moderne per immergerci nell’arte fiamminga di Bruegel; due illustri esempi di come si possa utilizzare l’innovazione tecnologica anche per fini artistici e culturali.

I colori della passione – The Mill and the Cross uscirà nelle sale italiane il prossimo 30 marzo distribuito dalla CGHV.

I colori della passione – the Mills and the Cross: incontro stampa con in regista Lech Majewsky

Nella piccola saletta del cinema Palestrina di Milano, comunque celebre per le sue proiezioni d’autore, è appena terminata la proiezione dell’interessante quanto originale I colori della passione – The Mill and the Cross film dedicato ed incentrato sul capolavoro del maestro fiammingo del XVI sec. Pieter Bruegel, La salita al Calvario.

I colori della passione – dal 20 Marzo al Cinema!

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Dal genio creativo e visionario di Lech Majewski, I colori della passione (The Mill and The Cross), con Rutger Hauer, Charlotte Ramplinng e Michael York. In sala dal 30 MARZO 2012 – Distribuzione CG

I colori del male: Rosso, la spiegazione del finale del film Netflix

Diretto da Adrian Panek, I colori del male: Rosso è il nuovo thriller polacco di Netflix e tratto dall’omonimo romanzo di Malgorzata Oliwia. Dopo Mister Car e i templari, Operazione Soulcatcher e L’amore dimenticato si tratta di nuovo lungometraggio polacco a raggiungere in poco tempo le vette di Netflix. Il motivo è da ritrovarsi anche nel loro riprendere generi tipicamente americani per adattarli ai canoni delle proprie cinematografie. I colori del male: Rosso non fa eccezione, proponendo un puro thriller investigativo.

Sulla scia di grandi film di questo genere come Seven oZodiac prende dunque vita un film che conduce gli spettatori all’interno di un caso che sembra incrociare passato e presente e che si svelerà pezzo dopo pezzo grazie alla presenza di alcuni flashback. Si assiste così ad un vero e proprio percorso non lineare che porta a galla una serie di intrecci e risvolti difficilmente prevedibili ma che regalano infine grande intrattenimento. Non sorprende infatti che I colori del male: Rosso sia divenuto rapidamente uno dei film più visti su Netflix.

Per gli appassionati di questo genere, dunque, si tratta di un film da non perdere. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a I colori del male: Rosso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

I colori del male Rosso trama film
Una scena di I colori del male: Rosso. Copyright: Przemo Paczkowski

La trama e il cast di I colori del male: Rosso

Una spiaggia di Tripla Città, in Polonia, diventa un luogo del delitto a seguito di una drammatica scoperta. Il mare riporta infatti a galla il corpo di una giovane ragazza per la quale si sospetto un omicidio. L’indagine è condotta da un procuratore ambizioso e tenace, Leopold Bilski, ma anche la madre della vittima, il giudice Helena Bogucka, è coinvolta nelle indagini. Ben presto, però, le loro scoperte iniziano a farsi scomode e a far emergere il volto di una vicenda più tragica del previsto.

Ad interpretare Leopold Bilski vi è l’attore Jakub Gierszal, attore polacco già visto anche nei film All That I Love – Tutto quello che amo (2009) e Dracula Untold (2014). Accanto a lui, nel ruolo di Helena Bogucka vi è invece Maja Ostaszewska, vista anche in Schindler’s List e ne Il pianista, mentre Zofia Jastrzębska interpreta Monika Bogucka, la ragazza assassinata. Andrzej Konopka è Tadeusz Dubiela, amante di Helena, mentre Jan Wieteska è suo figlio Mario . Completano il cast Przemysław Bluszcz nel ruolo di Łukasz Kazarski “Kazar”, Andrzej Zieliński in quelli di Waldemar Mila e Wojciech Zieliński in quelli di Roman Bogucka, padre di Monika.

La spiegazione del finale del film

All’inizio di I colori del male: Rosso, si pensa che quell’omicidio possa essere opera di uno psicopatico che non conosceva personalmente la vittima, Monika, ma l’aveva uccisa per divertimento. Bilski, però, scopre poi che 15 anni prima c’era stata un’altra vittima, Zaneta Kaleta, che era stata uccisa in modo simile alla nuova ragazza. Il suo fidanzato, Jakubiak, fu accusato del crimine e la cosa più interessante è che è uscito da poco di galera dopo aver scontato tutta la sua pena. Così, i sospetti ricadono subito su di lui, che però si proclama innocente.

Capendo di non avere nulla affinché gli si possa credere, Jakubiak si uccide, ma non prima di suggerire a Bilski di andare al Club del Cantiere Navale e di parlare con le persone che vi lavoravano. Il locale – dove lavorava Monika – è di proprietà di un uomo di nome Kazarski Lukasz, il quale si scopre abusava della ragazza. Questo perché Monika aveva assistito a un omicidio compiuto dal boss, ma la sua denuncia è stata raccolta da un poliziotto corrotto, che fa dunque decadere la cosa.

A quel punto, però, si scopre che anche Roman, il padre di Monika, lavorava con Kazarski e può dimostrare che è stato quest’ultimo ad uccidere la figlia proprio per evitare che rivelasse ciò che ha visto. Con le prove dalla sua, Bilski è pronto ad arrestare Kazarski, il quale però nel frattempo si è dileguato. Tuttavia, Bilski riusce a trovare un braccialetto fatto di pelle umana e a collegare Kazarski all’omicidio di Zaneta Kaleta. Kazarski non aveva paura di ammettere i suoi crimini, ma ripeteva costantemente di non avere nulla a che fare con l’omicidio di Monika.

I colori del male Rosso cast
Una scena di I colori del male: Rosso. Copyright: Przemo Paczkowski

Il finale di I colori del male: Rosso rivela che Kazarski ha detto la verità e non ha ucciso Monika. Mentre Bilski continua le sue indagini, Helena si trova a casa del suo amante Tadeusz Dubiela, il medico che ha eseguito le autopsie, e lì vede l’anello di rubini della figlia. Il figlio Mario Dubiela lo aveva lasciato intenzionalmente perché voleva che Helena sapesse cosa era successo. A quel punto, capì però che non poteva più nascondere la verità e così vengono confessati i crimini di padre e figlio. Si scopre infatti che è stato Mario ad uccidere Monika, di cui era infatuato.

Una serà tentò di possederla fino a diventare violento quando lei ha cercato di opporre resistenza. Mario non aveva intenzione di ucciderla, ma il suo attacco d’ira finì con il trasformarsi in un omicidio. A quel punto, avendo sabuto che Jakubiak era appena uscito di prigione decise di farne il capro espiatorio con l’aiuto del padre. Mario dice dunque ad Helena che era stato tutto un incidente. Nel frattempo, anche Bilski capisce che dietro l’omicidio c’era Mario, ma prima di arrivare a casa sua, Tadeusz si è già tolto la vita.

Mario, invece, decide di costituirsi alla polizia. Il rimorso, il senso di colpa e la sensazione di essere stato così malvagio nei confronti di una persona per cui provava dei sentimenti non gli permettevano più di vivere in pace. Alla fine, dopo che la giustizia è stata fatta e l’indagine si è conclusa, Bilski è andato a incontrare la sua famiglia e, come aveva promesso a Helena, ha abbracciato forte sua figlia, perché probabilmente si è reso conto di quanto tutto sia fragile nella vita e che nulla può essere dato per scontato.

Il trailer di I colori del male: Rosso e dove vederlo in streaming

I colori del male: Rosso in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

 


 

 

I Coldplay annunciano Atlas per la colonna sonora de La Ragazza di fuoco

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coldplaySaranno i Coldplay ad occuparsi del brano della colonna sonora originale di Hunger Games La ragazza di Fuoco. Il gruppo inglese ha appena annunciato che il brano, dal titolo Atlas, uscirà il prossimo 26 agosto, in tempo per entrare nelle teste dei fan della saga della Collins.

Francis Lawrence ha dichiarato: “Ammiro e rispetto molto i Coldplay, la loro passione ed eccitazione per il progetto ha contribuito molto a elevare la collaborazione, e non vediamo l’ora di condividere questa musica con il pubblico di tutto il mondo“. Tracy McKnight, che si occupa delle colonne sonore dei film Lionsgate, ha aggiunto: “Sapere che Chris Martin è un fan dei libri rende tutto molto più significativo, il singolo dei Coldplay rappresenta il livello degli artisti che abbiamo riunito per questa potente colonna sonora“.

A seguire il testo del brano composto da Chris Martin in persona:

la ragazza di fuoco i coldplay

A partire dal 26 agosto infatti Atlas sarà disponibile su Youtube, i Tunes e tutte le altre piattaforme musicali digitali. Non è la prima volta che il celebre gruppo britannico viene accostato al mondo del cinema; nel 2003 infatti il loro celebre brano Clock venne inserito nella colonna sonora del Peter Pan di P. J. Hogan, mentre il caso di Hunger Games è il primo in cui il gruppo compone un brano appositamente per un film.

Qui la gallery completa del film:

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Intanto vi ricordiamo che Hunger Games La ragazza di Fuoco è diretto da Francis Lawrence e oltre a Jennifer Lawrence il cast comprende anche  Amanda PlummerDonald SutherlandElizabeth BanksJeffrey WrightJosh HutchersonLenny KravitzLiam HemsworthLynn CohenPhilip Seymour HoffmanStanley TucciToby JonesWoody Harrelson e Sam Claflin. Tutte le news sulla saga nel nostro speciale Hunger Games. Per tutte le info sul film vi segnaliamo la nostra scheda Hunger Games La ragazza di Fuoco.

Trama:

Katniss Everdeen torna a casa incolume dopo aver vinto la 74ª edizione degli Hunger Games, insieme al suo amico, il “tributo” Peeta Mellark. La vittoria però vuol dire cambiare vita e abbandonare familiari e amici, per intraprendere il giro dei distretti, il cosiddetto “Tour di Victor”. Lungo la strada Katniss percepisce che la ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca ancora a tutti i costi di mantenere il controllo proprio mentre il Presidente Snow sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The Quarter Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti della nazione di Panem.

I classici dell’Horror rivisti in stile Piccoli Brividi

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Piccoli Brividi e il cinema Horror sono due cose che presto saranno associate in un lungometraggio diretto da Rob Letterman (Shark Tale, Mostri contro Alieni) ma per colmarne l’assenza temporanea vi proponiamo una galleria di alcuni classici horror come Nightmare e Scream di Wes Craven, La Cosa di John Carpenter e molti altri. [nggallery id=772]

piccoli brividiLa Sony Pictures Entertainment ha deciso di anticipare di un anno l’uscita al cinema di Piccoli brividi, il film tratto dalla seria omonima scritta da R. L. Stine e pubblicata dalla casa editrice statunitense Scholastic. Inizialmente prevista per il 23 Marzo 2016, la pellicola uscirà adesso il 7 Agosto 2015.

Il film sarà diretto da Rob Letterman, con un cast d’eccezione composto da Jack Black, Dylan Minnette, Odeya Rush, Amy Ryan, Jillian Bell, Ryan Lee e Ken Marino.

Ad occuparsi delle sceneggiatura saranno Darren Lemke e Mike White, ma anche Scott Alexander, Larry Karaszewski, mentre coloro che si occuperanno della produzione del film saranno Neal H. Moritz e Deborah Forte.

Il film avrà come protagonista il signor Shivers (Jack Black), uno scrittore di genere horror che vedrà prendere vita i personaggi da lui creati per le sue storie da brivido. Al suo fianco ci saranno sua nipote (Odeya Rush) e l’amico e vicino di casa di quest’ultima (Dylan Minnette).

Ricordiamo, inoltre, che la collana di libri de I Piccoli Brividi, ha ricevuto un enorme successo non solo da parte del pubblico ma anche dalla critica. La Scholastic ha infatti venduto oltre 350 milioni di libri in tutto il mondo, in 32 lingue diverse, mentre l’autore, Robert Lawrence Stine, è conosciuto come uno degli scrittori di bestseller per bambini più celebri al mondo.

I cinecomic in arrivo nel 2019

I cinecomic in arrivo nel 2019

Con Aquaman ad aprire l’anno (il film diretto da James Wan è in sala dal 1° gennaio), il 2019 si prospetta un anno ricco di appuntamenti al cinema per chi ama i cinecomic e gli adattamenti da fumetti in generale.

Dall’atipico Glass, all’attesissimo ultimo capito della Fase 3 del Marvel Cinematic Universe, Avengers: Endgame, fino al nuovo approccio della DC Films con i suoi villain in Joker, ecco i cinecomic in arrivo nel 2019.

Glass

Chiusura della trilogia formata da Split e Unbreakable, segna una tappa importantissima nella carriera di M. Night Shyamalan. Si tratta infatti del film che potrebbe ufficialmente sancire il suo ritorno trai grandi nomi del cinema, dopo un periodo mediano della sua carriera che non ha esattamente entusiasmato. Nel film James McAvoy, Samuel L. Jackson e Bruce Willis. Il film è previsto per il 17 gennaio 2019 e sarà distribuito da Walt Disney Italia.

Alita: Angelo della battaglia

Attesissimo adattamento dell’omonimo manga, il film è uno sci-fi diretto da Robert Rodriguez e prodotto da James Cameron. Nel cast compaiono Rosa Salazar, Jennifer Connelly e Christoph Waltz. In uscita al cinema il 14 febbraio 2019, il film sarà distribuito da 20th Century Fox.

Captain Marvel

Anche i Marvel Studios hanno la loro eroina, e così come Wonder Woman ha riscosso enorme successo, ci aspettiamo che anche il film diretto da Anna Boden, Ryan Fleck sarà un successo. Nel cast, a interpretare Carol Danvers, ci sarà il premio Oscar Brie Larson. Il film arriverà in sala il 6 marzo 2019 distrubuito da Walt Disney Studios Motion Pictures.

Shazam!

Desta moltissima curiosità l’adattamento per il cinema di questo personaggio dei fumetti DC che si troverà a condividere lo stesso universo di Aquaman, Wonder Woman e degli altri film del franchise che hanno avuto meno successo. Diretto da David F. Sandberg, con Zachary Levi e Asher Angel, il film uscirà al cinema l’11 aprile 2019, distribuito da Warner Bros. Italia.

Hellboy

Si tratta dell’attesissimo reboot del personaggio di Mike Mignola, questa volta interpretato da David Harbour che deve raccogliere l’eredità di Ron Perlman. A dirigere è stato chiamato Neil Marshall, nel film c’è anche Milla Jovovich, nei panni dell’antagonista. Il film verrà distribuito da M2 Pictures a partire da aprile 2019.

Avengers: Endgame

Forse i cinecomic più atteso di sempre, dopo il finale a sorpresa di Infinity War, è il film che chiuderà la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe. Diretto ancora una volta da Anthony Russo e Joe Russo, con Robert Downey Jr. e Chris Evans, arriverà al cinema il 24 aprile 2019. Distribuisce ancora la Walt Disney Pictures, per la quale si prospetta un altro anno molto molto fortunato.

Dark Phoenix

Prossimo capitolo nella saga degli X-Men, l’ultimo di casa Fox (a seguito dell’acquisizione Disney) è anche l’esordio alla regia di Simon Kinberg. Il film racconterà di nuovo la saga della Fenice Nera, uno degli archi narrativi più belli della lunga storia a fumetti dei Mutanti Marvel. Nel cast torna Sophie Turner nei panni di Jean Grey, e in quelli del villain Jessica Chastain. Dopo numerosi rinvii, il film arriverà in sala il 6 giugno 2019, non sappiamo ancora se distribuito da Fox o da Disney.

Spider-Man: Far From Home

Nuovo appuntamento con lo Spider-Man di Tom Holland, porterà l’Uomo Ragno lontano dagli Stati Uniti. Il film è ancora una volta diretto da Jon Watts e vede protagonisti  Holland e Jake Gyllenhaal. Arriverà nelle sale il 4 luglio 2019.

New Mutants

Diretto da Josh Boone, è il primo tentativo di realizzare un film di genere dai fumetti dei Mutanti. Si tratterà di un horror con protagoniste, tra gli altri, anche Maisie Williams e Anya Taylor-Joy. Anche questo film, come Dark Phoenix, ha subito un notevole ritardo nell’uscita, che era programmata per il 2018. Adesso arriverà il 15 agosto 2019, anche in questo caso non si sa se distribuito da Fox o da Disney.

Joker

Si tratta del progetto che desta più curiosità nel panorama di genere dell’anno appena cominciato. Il regista Todd Phillips, noto per il suo lavoro nella commedia, si cimenta nella regia di un film sulle origini del Joker, che sarà interpretato da Joaquin Phoenix, attore lontanissimo dall’immaginario commerciale che invece incarnano i cinecomic. Nel cast anche Robert De Niro. La data d’uscita è fissata per il 3 ottobre 2019, con la distribuzione di Warner Bros. Italia, come tutti i prodotti DC.

I cieli di Alice dal 15 febbraio al cinema e su IWONDERFULL

I cieli di Alice dal 15 febbraio al cinema e su IWONDERFULL

Dal 15 febbraio in contemporanea su IWONDERFULL e al cinema arriva I cieli di Alice, opera prima di Chloé Mazlo e con protagonista Alba Rohrwacher. In occasione dell’uscita del film, martedì 15 febbraio a ROMA presso il CINEMA TROISI alle ore 21:00 introdurranno il film in sala la protagonista Alba Rohrwacher e la regista Chloe Mazlo, modera l’incontro da Piera Detassis.

I cieli di Alice (Sous les ciel d’Alice) faceva parte della selezione ufficiale della 49° Semaine de la Critique, quella che non si è mai fatta a causa del Covid. Peccato, perché una ribalta internazionale come la Croisette sarebbe stata perfetta per presentare un film ambientato in una città dall’altra parte del Mediterraneo che fino alla metà degli anni Settanta contendeva il primato alla cittadina della Costa Azzurra per bellezza e jet set.

Volevo parlare della guerra nel modo in cui mi è stata raccontata dalla mia famiglia” spiega la regista Chloé Mazlo. “Il personaggio di Alice è in gran parte ispirato a mia nonna, che dalla Svizzera si è trasferita in Libano intorno alla metà degli anni Cinquanta, innamorandosi immediatamente del paese, una cosa che mi ha fatto porre più domande che se fosse stata libanese. L’attaccamento a una terra è qualcosa di irrazionale, ed è ancora più difficile da comprendere se ci innamoriamo di una nazione che non è neanche quella in cui siamo nati e cresciuti”.

Protagonista del film è Alba Rohrwacher, che veste i panni di questa Alice arrivata nel paese delle meraviglie, un sogno che vedrà andare in frantumi con la guerra civile nella metà degli anni Settanta.

Al fianco di Alice c’è Joseph, interpretato da Wajdi Mouawad, attore, regista, commediografo e scrittore libanese conosciuto internazionalmente per le sue opere. Mouawad, come molti suoi connazionali, fu costretto a lasciare il paese a 10 anni, nel 1978, per scampare alla guerra civile.

I cieli di Alice: sinossi

Anni ’50: la giovane Alice vive con la famiglia tra i monti della Svizzera, ma aspetta solo l’occasione per andare alla scoperta del mondo. Quando le viene offerto un lavoro come ragazza alla pari a Beirut, in Libano, coglie subito l’occasione. Scopre così una città solare, vivace, libera e proiettata verso il futuro. Qui trova anche ben presto l’amore di Joseph, astrofisico gentile e ambizioso, e assieme a lui costruisce la famiglia dei suoi sogni. Tutto ha il profumo della felicità. Ma una guerra civile arriva a cambiare il volto del paese tanto amato, e ogni equilibrio comincia a vacillare.

I cieli di Alice è stato presentato in Italia a Molise Cinema, ad Efebo d’oro di Palermo (dove Chloé Mazlo ha vinto la Menzione Speciale della giuria Efebo Prospettive) e al Lucca film festival e arriverà su IWONDERFULL, la piattaforma streaming di I Wonder Pictures in collaborazione con MYmovies, e nelle sale a partire dal 15 febbraio e in occasione della prima a Roma del film, martedì 15 febbraio presso il CINEMA TROISI alle ore 21:00, la protagonista Alba Rohrwacher e la regista Chloe Mazlo introdurranno il film in sala.

I cento passi: il film cult di Marco Tullio Giordana

I cento passi: il film cult di Marco Tullio Giordana

I cento passi è il film del 2000 di Marco Tullio Giordana con protagonisti Luigi Lo Cascio, Luigi Maria Burruano, Lucia Sardo.

I cento passi, la trama

Storia di Peppino Impastato, giovane cresciuto nella piccola Cinisi, paesino siciliano preda, come del resto tutta la regione, della prepotenza della Mafia. Peppino cercava di scuotere le coscienze con pochi mezzi, quali il volantinaggio, un giornalino, fino alla costituzione di una radio libera: Radio aut.

Il film

Oggetto principale delle sue critiche era Gaetano Badalamenti, boss che viveva a soli 100 passi da casa sua. Ma quest’ultimo cominciò ad esserne infastidito, al punto da uccidere prima il padre e poi progettare la sua morte, facendola passare per uno dei tanti tentativi di attentati terroristici falliti dell’epoca. A parte qualche instancabile amico e collaboratore, Peppino fu lasciato sol, sia dalle autorità, che da quel Pci nel quale era politicamente cresciuto e che gli aveva trasmesso la voglia di lottare.

Un film toccante, che scuote, ma al contempo deprime. Perché se è vero che non bisogna mai rassegnarsi, è anche vero che troppe sono le persone che hanno perso la vita per combattere la Mafia inutilmente, venendo buttate poi nel cestino dell’oblio. Impastato – come ricorda anche questo film – ha ottenuto giustizia solo dopo vent’anni, grazie anche all’instancabile caparbietà della madre.

A interpretare Impastato è Luigi Lo Cascio, attore palermitano al grande esordio, il quale in diversi film successivi confermerà il proprio talento a colpi di interpretazioni intense e ben assortite: ruoli drammatici, ironici, semiseri da classica commedia all’italiana. Come ne I Cento Passi, anche in altri film successivi l’attore siculo è riuscito, attraverso una straordinaria duttilità espressiva, a passare da scene divertite e divertenti a momenti di riflessione, finanche drammatici.

Marco Tullio Giordana ha mantenuto alto il livello del Cinema italiano contemporaneo, attraverso film impegnati, a metà tra fiction e documentario, strettamente legati alla realtà storica dei fatti. Con la collaborazione degli sceneggiatori Rulli e Petraglia, creatori della maggior parte dei suoi script, Giordana è riuscito a fare cinema indagando nei casi controversi della storia italiana: dalle vicende di Peppino Impastato al delitto Pasolini, fino alla grande saga familiare La meglio gioventù (in cui si avvale di nuovo di Lo Cascio), che parte dagli anni Settanta per raccontare le vite dei protagonisti di quel periodo. Si conquista così un posto d’onore nel cinema italiano contemporaneo.

I cento passi tramaIl film che gli ha dato la notorietà del grande pubblico è senz’altro questo, I cento passi, critica esplicita alla Mafia, all’omertà dei siciliani e all’inerzia del Pci. Infine, citiamo qualche curiosità legata al film. Ispirate dal film e dedicate a Peppino impastato sono le canzoni intitolate I cento passi dei Modena City Ramblers, pubblicate nell’album ¡Viva la vida, muera la muerte! del 2004, e Centopassi cantata da Pippo Pollina.

Al titolo del film fa riferimento anche l’azienda vinicola Centopassi, costituita in provincia di Palermo da due cooperative del progetto Libera Terra che gestiscono beni confiscati a boss di Cosa Nostra. Nel film c’è qualche grossolano errore “storico”. Quando il padre di Peppino osserva gli aerei all’aeroporto, la telecamera inquadra un MD-11 dell’Alitalia. Il film si svolge negli anni ’70, e quel tipo di aereo è stato messo in commercio solo nel 1990. Ancora, su un pilone stradale si vedono dei graffiti in stile Hip-Hop, decisamente fuori luogo negli anni ’70. Infine, in alcune scene si notano degli oggetti e dei simboli che negli anni ’70 non esistevano. Pecche che l’intensità della storia e il forte messaggio sociale che essa vuole mandare cancellano presto.

I Cavalieri dello Zodiaco: una clip in anteprima del film

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I Cavalieri dello Zodiaco: una clip in anteprima del film

ComingSoon presenta un’esclusiva clip di I Cavalieri dello Zodiaco dalle scene cancellate dell’adattamento cinematografico live-action di Sony Pictures del popolare anime. Il film debutterà solo al cinema il 26, 27 e 28 giugno prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.

Nel cast oltre a Mackenyu (Pacific Rim: Uprising) che interpreta il protagonista Seiya, Famke Janssen (X-Men), Madison Iseman (Jumanji – Benvenuti nella giungla),  Diego Tinoco (Teen Wolf), Mark Dacascos (Il patto dei lupi),  Nick Stahl (Sin City) e Sean Bean (Il Signore degli Anelli) nel ruolo di Alman Kiddo, l’uomo che recluterà il protagonista per farlo diventare un cavaliere. I Cavalieri dello Zodiaco, film evento, sarà solo al cinema il 26, 27 e 28 giugno prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.

I Cavalieri dello Zodiaco, la trama

Tratto dalla celebre serie animata, I Cavalieri dello Zodiaco porta per la prima volta sul grande schermo la saga di Saint Seiya in live-action. Seiya, interpretato da Mackenyu, è un testardo adolescente di strada che trascorre il suo tempo alla ricerca della sorella rapita e a combattere per ottenere denaro. Quando uno dei suoi combattimenti sprigiona involontariamente poteri mistici che non sapeva di avere, Seiya si ritrova coinvolto in un mondo di santi in guerra, antichi addestramenti magici e una dea reincarnata che ha bisogno della sua protezione. Per sopravvivere, dovrà abbracciare il suo destino e sacrificare tutto per conquistare il posto che gli spetta tra i Cavalieri dello Zodiaco.

I Cavalieri dello Zodiaco: trailer ufficiale del film live-action

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Sony Pictures ha diffuso il trailer ufficiale di I Cavalieri dello Zodiaco, il film live-action diretto da Tomek Baginski e tratto dal manga “Saint Seiya” di Masami Kuruma. Nel cast oltre a Mackenyu (Pacific Rim: Uprising) che interpreta il protagonista Seiya, Famke Janssen (X-Men), Madison Iseman (Jumanji – Benvenuti nella giungla),  Diego Tinoco (Teen Wolf), Mark Dacascos (Il patto dei lupi),  Nick Stahl (Sin City) e Sean Bean (Il Signore degli Anelli) nel ruolo di Alman Kiddo, l’uomo che recluterà il protagonista per farlo diventare un cavaliere. I Cavalieri dello Zodiaco, film evento, sarà solo al cinema il 26, 27 e 28 giugno prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.

Tratto dalla celebre serie animata, I Cavalieri dello Zodiaco porta per la prima volta sul grande schermo la saga di Saint Seiya in live-action. Seiya, interpretato da Mackenyu, è un testardo adolescente di strada che trascorre il suo tempo alla ricerca della sorella rapita e a combattere per ottenere denaro. Quando uno dei suoi combattimenti sprigiona involontariamente poteri mistici che non sapeva di avere, Seiya si ritrova coinvolto in un mondo di santi in guerra, antichi addestramenti magici e una dea reincarnata che ha bisogno della sua protezione. Per sopravvivere, dovrà abbracciare il suo destino e sacrificare tutto per conquistare il posto che gli spetta tra i Cavalieri dello Zodiaco.

I Cavalieri dello Zodiaco è stato creato da Masami Kurumada. Il manga è stato originariamente serializzato su Weekly Shōnen Jump dal 1986 al 1990 e ha guadagnato un’enorme popolarità. La serie è stata localizzata come Knights of the Zodiac e avrebbe generato numerose serie spin-off, anime e videogiochi.

I Cavalieri dello Zodiaco: trailer italiano e manifesto

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Ecco il trailer italiano de I Cavalieri dello Zodiaco. Di seguito anche il poster del film.

I CAVALIERI DELLO ZODIACO_manifesto

Dopo il grande successo di Capitan Harlock, uscito il 1° gennaio 2014 conquistando il boxoffice italiano, Key Films inaugura anche il 2015 all’insegna di una “saga di culto” dell’animazione anni ’80: l’appuntamento, naturalmente al cinema, è dall’8 gennaio con I CAVALIERI DELLO ZODIACO – LA LEGGENDA DEL GRANDE TEMPIO, l’atteso film prodotto dallo studio Toei Animation (lo stesso di Harlock) e diretto da Keiichi Sato che porta sul grande schermo (per la prima volta in CGI) le avventure di Pegasus, Sirio, Crystal, Andromeda e Phoenix, pronti a tutto per difendere la giovane Lady Isabel dalla minaccia del Grande Sacerdote e dei suoi fedeli Cavalieri d’Oro.

Fin dai tempi del Mito, i Cavalieri dello Zodiaco sono i paladini della speranza, sempre pronti a intervenire ogni volta che il Male minaccia il mondo. Molti anni dopo la Guerra Sacra che si è combattuta nel Grande Tempio, la vita della giovane Isabel di Thule scorre tranquilla, finché un giorno la ragazza non scopre la sua vera identità. Vittima di un agguato omicida, viene salvata da un Cavaliere di Bronzo, un ragazzo di nome Pegasus. Dopo questo drammatico episodio, Isabel, non senza grande difficoltà, accetta il proprio destino e la propria missione, e decide di recarsi al Grande Tempio con Pegasus e gli altri Cavalieri di Bronzo. Nel Grande Tempio, dove da 16 anni viene venerata una falsa Atena, I Cavalieri dello Zodiaco affronteranno colui che si fregia del titolo di Grande Sacerdote e i suoi seguaci, ingaggiando una fiera, e a tratti disperata, battaglia contro i Cavalieri più nobili e potenti: i leggendari Cavalieri d’Oro!

A preparare i fan al ritorno dei loro eroi, arriva anche un nuovo sito, www.cavalieridellozodiaco-ilfilm.it, online da venerdì 19 dicembre per offrire agli appassionati informazioni e curiosità. I Cavalieri dello Zodiaco non è infatti un semplice cartoon, ma un universo che sin dalla sua creazione, nel 1985, ha tenuto incollati i ragazzi di tutto il mondo prima al manga originale e poi alla serie tv (trasmessa in oltre 80 Paesi, Italia compresa). Merito di un mix inedito e vincente di ingredienti – segni zodiacali, mitologia greca e coraggio – che il nuovo film rilegge in chiave moderna.

I Cavalieri dello Zodiaco: prima clip del film

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I Cavalieri dello Zodiaco: prima clip del film

Guarda la prima clip in italiaano dell’attes film d’animazione I Cavalieri dello Zodiaco, dal 1 Gennaio nella sale cinematografiche.

Dopo il grande successo di Capitan Harlock, uscito il 1° gennaio 2014 conquistando il boxoffice italiano, Key Films inaugura anche il 2015 all’insegna di una “saga di culto” dell’animazione anni ’80: l’appuntamento, naturalmente al cinema, è dall’8 gennaio con I CAVALIERI DELLO ZODIACO – LA LEGGENDA DEL GRANDE TEMPIO, l’atteso film prodotto dallo studio Toei Animation (lo stesso di Harlock) e diretto da Keiichi Sato che porta sul grande schermo (per la prima volta in CGI) le avventure di Pegasus, Sirio, Crystal, Andromeda e Phoenix, pronti a tutto per difendere la giovane Lady Isabel dalla minaccia del Grande Sacerdote e dei suoi fedeli Cavalieri d’Oro.

Fin dai tempi del Mito, i Cavalieri dello Zodiaco sono i paladini della speranza, sempre pronti a intervenire ogni volta che il Male minaccia il mondo. Molti anni dopo la Guerra Sacra che si è combattuta nel Grande Tempio, la vita della giovane Isabel di Thule scorre tranquilla, finché un giorno la ragazza non scopre la sua vera identità. Vittima di un agguato omicida, viene salvata da un Cavaliere di Bronzo, un ragazzo di nome Pegasus. Dopo questo drammatico episodio, Isabel, non senza grande difficoltà, accetta il proprio destino e la propria missione, e decide di recarsi al Grande Tempio con Pegasus e gli altri Cavalieri di Bronzo. Nel Grande Tempio, dove da 16 anni viene venerata una falsa Atena, I Cavalieri dello Zodiaco affronteranno colui che si fregia del titolo di Grande Sacerdote e i suoi seguaci, ingaggiando una fiera, e a tratti disperata, battaglia contro i Cavalieri più nobili e potenti: i leggendari Cavalieri d’Oro!

A preparare i fan al ritorno dei loro eroi, arriva anche un nuovo sito, www.cavalieridellozodiaco-ilfilm.it, online da venerdì 19 dicembre per offrire agli appassionati informazioni e curiosità. I Cavalieri dello Zodiaco non è infatti un semplice cartoon, ma un universo che sin dalla sua creazione, nel 1985, ha tenuto incollati i ragazzi di tutto il mondo prima al manga originale e poi alla serie tv (trasmessa in oltre 80 Paesi, Italia compresa). Merito di un mix inedito e vincente di ingredienti – segni zodiacali, mitologia greca e coraggio – che il nuovo film rilegge in chiave moderna.

I Cavalieri dello Zodiaco: Pegasus nel primo character poster

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Dopo il grande successo di Capitan Harlock, uscito il 1° gennaio 2014 conquistando il boxoffice italiano, Key Films inaugura anche il 2015 all’insegna di una “saga di culto” dell’animazione anni ’80: l’appuntamento, naturalmente al cinema, è dall’8 gennaio con I CAVALIERI DELLO ZODIACO – LA LEGGENDA DEL GRANDE TEMPIO, l’atteso film prodotto dallo studio Toei Animation (lo stesso di Harlock) e diretto da Keiichi Sato che porta sul grande schermo (per la prima volta in CGI) le avventure di Pegasus, Sirio, Crystal, Andromeda e Phoenix, pronti a tutto per difendere la giovane Lady Isabel dalla minaccia del Grande Sacerdote e dei suoi fedeli Cavalieri d’Oro.

Di seguito il primo character poster con Pegasus:

Pegasus
Fin dai tempi del Mito, i Cavalieri dello Zodiaco sono i paladini della speranza, sempre pronti a intervenire ogni volta che il Male minaccia il mondo. Molti anni dopo la Guerra Sacra che si è combattuta nel Grande Tempio, la vita della giovane Isabel di Thule scorre tranquilla, finché un giorno la ragazza non scopre la sua vera identità. Vittima di un agguato omicida, viene salvata da un Cavaliere di Bronzo, un ragazzo di nome Pegasus. Dopo questo drammatico episodio, Isabel, non senza grande difficoltà, accetta il proprio destino e la propria missione, e decide di recarsi al Grande Tempio con Pegasus e gli altri Cavalieri di Bronzo. Nel Grande Tempio, dove da 16 anni viene venerata una falsa Atena, I Cavalieri dello Zodiaco affronteranno colui che si fregia del titolo di Grande Sacerdote e i suoi seguaci, ingaggiando una fiera, e a tratti disperata, battaglia contro i Cavalieri più nobili e potenti: i leggendari Cavalieri d’Oro!

A preparare i fan al ritorno dei loro eroi, arriva anche un nuovo sito, www.cavalieridellozodiaco-ilfilm.it, online da venerdì 19 dicembre per offrire agli appassionati informazioni e curiosità. I Cavalieri dello Zodiaco non è infatti un semplice cartoon, ma un universo che sin dalla sua creazione, nel 1985, ha tenuto incollati i ragazzi di tutto il mondo prima al manga originale e poi alla serie tv (trasmessa in oltre 80 Paesi, Italia compresa). Merito di un mix inedito e vincente di ingredienti – segni zodiacali, mitologia greca e coraggio – che il nuovo film rilegge in chiave moderna.

I Cavalieri dello Zodiaco: la spiegazione del finale del film

I Cavalieri dello Zodiaco: la spiegazione del finale del film

Il finale di I Cavalieri dello Zodiaco (Knights of the Zodiac) diretto da vede Seiya e Sienna fare delle scelte ridefinitive e allo stesso tempo prepara le storie future incentrate sui personaggi del manga di Saint Seiya. Il film live-action incorpora infatti elementi del manga e dell’anime originali e del reboot animato del 2019 in una storia che apporta cambiamenti significativi al materiale di partenza. Invece delle Guerre di Galaxian, I Cavalieri dello Zodiaco si conclude con una battaglia tra Pegasus Seiya e Phoenix Nero, seguita dal tentativo del primo di salvare Sienna dai suoi stessi poteri.

La maggior parte dei personaggi non faceva parte del cast di I Cavalieri dello Zodiaco, quindi il film si è concentrato interamente su Seiya. La battaglia tra Seiya e Nero non ha avuto una vera e propria conclusione, poiché è stata interrotta dalla trasformazione di Sienna. La forma reincarnata di Atena aveva perso il controllo dei suoi poteri e stava lentamente abbracciando tutto il Cosmo di Atena. Fortunatamente, con l’aiuto di Seiya, Sienna è riuscita a recuperare la sua coscienza e a controllare il suo Cosmo. Sebbene il cattivo principale sia stato sconfitto e persino redento, il finale ha lasciato spazio a un potenziale I Cavalieri dello Zodiaco 2.

La spiegazione del cliffhanger de I Cavalieri dello Zodiaco: Seiya troverà mai sua sorella?

La ricerca della sorella da parte di Seiya è il punto di partenza di I Cavalieri dello Zodiaco. Sebbene questa trama faccia parte anche del manga, ciò che è accaduto alla sorella di Seiya nel film di Saint Seiya differisce dal materiale di partenza. Nel manga, Seika scompare quando Seiya si sta allenando in Grecia, mentre nel film viene portata via dalla loro casa da Guraad e Kido. Verso la fine del film, Seiya scopre che sua sorella è molto probabilmente viva e che ha evitato di riunirsi a lui per proteggerlo. La sorella di Seiya non ha mai avuto Cosmo, il che significa che Guraad ha preso il bambino sbagliato.

Anche se Guraad ha lasciato andare la sorella di Seiya, la ragazza era ancora seguita dai suoi agenti. Pertanto, se Seika si fosse mai riunita a Seiya, Guraad avrebbe avuto la sua esatta posizione. Ora che Guraad e la sua organizzazione sono stati sconfitti, Seiya e sua sorella dovrebbero, in teoria, potersi riunire dopo diversi anni. Se Marin, il guerriero che ha addestrato Seiya, fosse sua sorella fin dall’inizio, è una domanda su cui Saint Seiya ha giocato per diversi anni. Tuttavia, nel manga viene successivamente confermato che Marin non è la sorella di Seiya. Seika appare di nuovo nella Saga dell’Ade, dove appare chiaro che lei e Marin sono due persone diverse.

I Cavalieri dello Zodiaco

La spiegazione della trasformazione di Sienna in Cosmo: ora è Athena?

La storia di I Cavalieri dello Zodiaco è incentrata sul crescente potere di Sienna, che la porta a diventare Atena, la dea della guerra. Il film live-action di Saint Seiya ritrae il Cosmo di Atena come qualcosa di estremamente pericoloso che mette a rischio la vita di Sienna e del pianeta. Kido ha sviluppato una tecnologia speciale per impedire a Sienna di risvegliare il Cosmo di Atena, ma ha funzionato solo all’interno della loro casa. Una volta che Sienna è uscita dalla villa ed è stata esposta alla macchina di Guraad, è entrata rapidamente in uno stato di trasformazione. La scena d’azione finale di I Cavalieri dello Zodiaco vede Seiya cercare di impedire a Sienna di trasformarsi completamente in Atena e di distruggere il mondo.

Grazie a Seiya, Sienna è riuscita a fermare la trasformazione prima che fosse completa. In breve, il personaggio aveva il classico aspetto di Atena, compresi i lunghi capelli viola, il vestito bianco e il bastone. Sebbene Sienna sia riuscita a mantenere il controllo del suo corpo e a non bruciare tutto il Cosmo di Atena, alcuni dei cambiamenti sono stati permanenti. Ecco perché Sienna aveva i capelli viola alla fine del film. La versione reincarnata di Atena ora ha anche un migliore controllo dei suoi poteri, ed è per questo che è stata in grado di usare il suo Cosmo per curare le ferite della madre e ricostruire le sue braccia.

Qual era il vero piano di Nero ne I Cavalieri dello Zodiaco?

Ikki, che nel 2019 è stato rinominato “Nero” per la versione inglese, era uno dei cattivi del film live-action I Cavalieri dello Zodiaco. Nero è stato inizialmente presentato come uno degli scagnozzi di Guraad, ma il film ha offerto diversi indizi sul fatto che fosse in realtà il Cavaliere della Fenice. Il ritratto e il ruolo di Nero nella storia sono molto diversi dal materiale di partenza e il film non rivela molto della sua storia o dei suoi obiettivi. È solo durante il finale che Nero attiva il suo Phoenix Cloth e combatte Seiya dopo aver tradito Guraad.

Oltre a uccidere Sienna per proteggere il mondo da Atena, Nero voleva anche rubare la Tela del Saggitario. Per qualche motivo, Guraad possedeva una delle Stoffe d’oro, anche se non viene spiegato quando o come sia riuscita ad acquisirla. In ogni caso, Nero non riesce a sconfiggere Seiya e a uccidere Sienna, ma sopravvive agli eventi del film. Un eventuale I Cavalieri dello Zodiaco 2 avrebbe molto da esplorare sul personaggio, soprattutto se introducesse il resto dei personaggi. Nonostante le modifiche apportate alla sua storia, vedere Phoenix Ikki – o Phoenix Nero – con l’armatura completa è stato un punto di forza del film.

I Cavalieri dello Zodiaco

Perché Guraad rinuncia al suo piano di rubare il Cosmo di Atena

Vander Guraad, un personaggio che non esiste nel manga e che è basato sull’antagonista di Saint Seiya: Knights of the Zodiac, era il cattivo principale di I Cavalieri dello Zodiaco. Guraad temeva che i poteri della figlia adottiva sarebbero diventati troppo pericolosi, soprattutto dopo che la “maledizione di Atena” aveva distrutto le sue braccia e l’aveva resa dipendente da Cosmo per sopravvivere. Guraad progettava di estrarre il Cosmo di Sienna e di ucciderla nel processo, ma alla fine la cattiva si è pentita della sua decisione e ha cercato di fermare il processo. La redenzione di Guraad è stata confermata quando Sienna ha usato i suoi poteri per guarire la madre.

Il vero significato del finale di I Cavalieri dello Zodiaco

Prima di sconfiggere Phoenix Nero e impedire a Sienna di diventare pienamente Athena, Seiya ha avuto una classica “sequenza di ispirazione” prima di avere un power-up, un classico tropo degli anime. Seiya ha finalmente capito che si stava incolpando per quello che era successo a sua sorella e che doveva lasciar andare il senso di colpa se voleva accedere al suo pieno potere. Una cosa simile è accaduta a Sienna che, dopo aver capito di essere padrona del proprio destino, ha potuto utilizzare maggiormente il Cosmo di Athena senza diventare una minaccia per l’umanità. Seiya e Sienna sono ora pronti per i prossimi capitoli del loro viaggio.

I Cavalieri dello Zodiaco: il trailer ufficiale del film al cinema solo il 26, 27 e 28 giugno

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Ecco il trailer de I Cavalieri dello Zodiaco, il film live-action diretto da Tomek Baginski e tratto dal manga “Saint Seiya” di Masami Kuruma. Nel cast oltre a Mackenyu (Pacific Rim: Uprising) che interpreta il protagonista Seiya, Famke Janssen (X-Men), Madison Iseman (Jumanji – Benvenuti nella giungla),  Diego Tinoco (Teen Wolf), Mark Dacascos (Il patto dei lupi),  Nick Stahl (Sin City) e Sean Bean (Il Signore degli Anelli) nel ruolo di Alman Kiddo, l’uomo che recluterà il protagonista per farlo diventare un cavaliere. I Cavalieri dello Zodiaco, film evento, sarà solo al cinema il 26, 27 e 28 giugno prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.

I Cavalieri dello Zodiaco, la trama

Tratto dalla celebre serie animata, I Cavalieri dello Zodiaco porta per la prima volta sul grande schermo la saga di Saint Seiya in live-action. Seiya, interpretato da Mackenyu, è un testardo adolescente di strada che trascorre il suo tempo alla ricerca della sorella rapita e a combattere per ottenere denaro. Quando uno dei suoi combattimenti sprigiona involontariamente poteri mistici che non sapeva di avere, Seiya si ritrova coinvolto in un mondo di santi in guerra, antichi addestramenti magici e una dea reincarnata che ha bisogno della sua protezione. Per sopravvivere, dovrà abbracciare il suo destino e sacrificare tutto per conquistare il posto che gli spetta tra i Cavalieri dello Zodiaco.

I Cavalieri dello Zodiaco: i character poster dei cavalieri di bronzo

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Arriva oggi al cinema I Cavalieri dello Zodiaco la Leggenda del Grande Tempio e per celebrare l’occasione che i nostalgici non si faranno sfuggire, ecco di seguito i character poster dei cinque leggendari Cavalieri di bronzo che difendono la dea Atena:

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Dopo il grande successo di Capitan Harlock, uscito il 1° gennaio 2014 conquistando il boxoffice italiano, Key Films inaugura anche il 2015 all’insegna di una “saga di culto” dell’animazione anni ’80: l’appuntamento, naturalmente al cinema, è dall’8 gennaio con I CAVALIERI DELLO ZODIACO – LA LEGGENDA DEL GRANDE TEMPIO, l’atteso film prodotto dallo studio Toei Animation (lo stesso di Harlock) e diretto da Keiichi Sato che porta sul grande schermo (per la prima volta in CGI) le avventure di Pegasus, Sirio, Crystal, Andromeda e Phoenix, pronti a tutto per difendere la giovane Lady Isabel dalla minaccia del Grande Sacerdote e dei suoi fedeli Cavalieri d’Oro.

I CAVALIERI DELLO ZODIACO_manifestoFin dai tempi del Mito, i Cavalieri dello Zodiaco sono i paladini della speranza, sempre pronti a intervenire ogni volta che il Male minaccia il mondo. Molti anni dopo la Guerra Sacra che si è combattuta nel Grande Tempio, la vita della giovane Isabel di Thule scorre tranquilla, finché un giorno la ragazza non scopre la sua vera identità. Vittima di un agguato omicida, viene salvata da un Cavaliere di Bronzo, un ragazzo di nome Pegasus. Dopo questo drammatico episodio, Isabel, non senza grande difficoltà, accetta il proprio destino e la propria missione, e decide di recarsi al Grande Tempio con Pegasus e gli altri Cavalieri di Bronzo. Nel Grande Tempio, dove da 16 anni viene venerata una falsa Atena, I Cavalieri dello Zodiaco affronteranno colui che si fregia del titolo di Grande Sacerdote e i suoi seguaci, ingaggiando una fiera, e a tratti disperata, battaglia contro i Cavalieri più nobili e potenti: i leggendari Cavalieri d’Oro!

A preparare i fan al ritorno dei loro eroi, arriva anche un nuovo sito, www.cavalieridellozodiaco-ilfilm.it, online da venerdì 19 dicembre per offrire agli appassionati informazioni e curiosità. I Cavalieri dello Zodiaco non è infatti un semplice cartoon, ma un universo che sin dalla sua creazione, nel 1985, ha tenuto incollati i ragazzi di tutto il mondo prima al manga originale e poi alla serie tv (trasmessa in oltre 80 Paesi, Italia compresa). Merito di un mix inedito e vincente di ingredienti – segni zodiacali, mitologia greca e coraggio – che il nuovo film rilegge in chiave moderna.

I Cavalieri dello Zodiaco, il sequel si farà? Tutto quello che sappiamo!

Uscito negli Stati Uniti nel 2023, I Cavalieri dello Zodiaco (Knights of the Zodiac) è l’adattamento live-action del popolarissimo manga Saint Seiya, e grazie anche al buon riscontro di pubblico ottenuto dal suo arrivo su Netflix ci sono oggi diversi aggiornamenti interessanti riguardo a un potenziale I Cavalieri dello Zodiaco 2. Il film racconta la storia di un giovane ragazzo di nome Seiya che ha il compito di sbloccare il suo vero potenziale e di proteggere la reincarnazione umana di una potente dea. Nel tempo ci sono stati diversi adattamenti, ma questo film in livea-ctiion è indubbiamente quello di più alto profilo.

I Cavalieri dello Zodiaco si avvale di un cast eccellente che dà vita a questo audace assortimento di personaggi e, sebbene il film includa diversi cambiamenti rispetto alla storia originale, le complesse relazioni rimangono l’aspetto più emozionante di questa narrazione. Ci sono stati diversi aggiornamenti interessanti sul futuro di questo potenziale franchise, con nuovi dettagli rilasciati costantemente sui piani del cast e della troupe per rendere I Cavalieri dello Zodiaco qualcosa di più di un singolo film e all’altezza dell’eredità di Saint Seiya.

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Come il finale di I Cavalieri dello Zodiaco prepara un sequel

I Cavalieri dello Zodiaco non include il resto dei Bronze Saints, ma solo Seiya e Nero. Per questo motivo, il più grande aggancio per un potenziale sequel di Knights of the Zodiac 2 è la prospettiva di vedere Andromeda Shun, Dragon Shiryu e Cygnus Hyoga in live-action. Alla fine del film, Sienna dice che devono trovare altri guerrieri che combattano per lei nelle guerre a venire, il che significa che un sequel introdurrebbe probabilmente i personaggi mancanti preferiti dai fan. Anche la fuga di Nero e l’introduzione della Tela del Sagittario sono elementi che fanno pensare direttamente a un sequel dei I Cavalieri dello Zodiaco.

I Cavalieri dello Zodiaco spiegazione finale
Cortesia di Toei Animation – © 2023 CTMG, All Rights Reserved.

Le ultime notizie su I Cavalieri dello Zodiaco 2

Dopo quasi un anno di silenzio, le ultime notizie sull’adattamento dell’anime di I Cavalieri dello Zodiaco fanno tendenza grazie a Netflix. Quando il film è uscito nel maggio del 2023, è stato respinto dalla critica e ha incassato un grande flop al botteghino. Tuttavia, il suo improvviso arrivo su Netflix nel novembre di quell’anno ha visto la sua ascesa nel catalogo dello streamer, in gran parte dovuta al successo della serie live-action One Piece. Il film è infatti divenuto in breve uno dei titoli più popolari sulla piattaforma, nonché tra i più visti di quel momento.

Anche se non è stato confermato nulla, il picco di popolarità su Netflix è stato sufficiente a stimolare i discorsi riguardo un sequel, e I Cavalieri dello Zodiaco potrebbe trovare una seconda vita dopo l’insuccesso del suo esordio. L’apparizione di Mackenyu sia nel film che nel già citato One Piece è probabilmente il motivo principale per cui il film ha avuto un’impennata, ma il suo cast all star potrebbe essere un altro fattore utile per far sì che il sequel venga realizzato.

Al momento, anche se non è stato confermato ufficialmente dallo studio, è stato rivelato che i piani per realizzare più di un singolo film sono in corso. In un’intervista a Variety, il produttore internazionale di Toei Animation, Ikezawa Yoshi, ha spiegato che i suoi piani per il franchise includono diversi sequel per coprire l’enorme mole narrativa del manga originale: “Stiamo pensando a sei film come pacchetto”. Tuttavia, il fallimento del primo film ha messo in pericolo questo piano e al momento non ci sono conferme sulle intenzioni dello studio.

I Cavalieri dello Zodiaco

La trama e il cast di I Cavalieri dello Zodiaco 2

Il cast principale de I Cavalieri dello Zodiaco 2 potrebbe essere composto da volti noti: le star Sean Bean e Famke Janssen saranno probabilmente presenti per riprendere i loro ruoli rispettivamente di Alman Kiddo e Guraad. Allo stesso modo, Mackenyu tornerà probabilmente nel ruolo del protagonista della serie Seiya, e sappiamo che la continuità è fondamentale in un franchise in corso. Personaggi come Athena (Madison Iseman), Nero (Diego Tinoco) e Mylock (Mark Dacascos) hanno un ruolo importante nel manga, quindi è probabile che tornino anche loro.

Nella sua intervista, Ikezawa ha rivelato: “Abbiamo realizzato questo film come base per realizzare dei sequel”. Anche se la storia di I Cavalieri dello Zodiaco è a sé stante, il film getta le basi per ciò che avverrà in futuro. I personaggi centrali hanno tutti le loro sottotrame separate, e sono tutte strade che potenziali sequel potrebbero esplorare efficacemente, introducendo nuovi conflitti con la miriade di cattivi del manga.

Il film lascia inoltre irrisolti diversi fili della trama, come l’addestramento e il viaggio di Seiya per diventare un potente cavaliere. Questo aspetto è stato indubbiamente lasciato per i sequel, permettendo al suo sviluppo di non avere fretta. Se alla fine lo studio deciderà di realizzare i sei film previsti, potrebbe volerci un po’ di tempo per vedere Seiya crescere al massimo delle sue potenzialità. Forse ogni storia si concentrerà su un conflitto diverso che gli insegnerà qualcosa in più su se stesso e svilupperà ulteriormente il background dell’universo, adattandosi al tono e alla struttura del manga.

I Cavalieri dello Zodiaco, 26, 27 e 28 giugno al cinema

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I Cavalieri dello Zodiaco, 26, 27 e 28 giugno al cinema

Tratto dalla celebre serie animata, I Cavalieri dello Zodiaco porta per la prima volta sul grande schermo la saga di Saint Seiya in live-action. In esclusiva il 26, 27 e 28 giugno al cinema.

Seiya, interpretato da Mackenyu, è un testardo adolescente di strada che trascorre il suo tempo alla ricerca della sorella rapita e a combattere per ottenere denaro. Quando uno dei suoi combattimenti sprigiona involontariamente poteri mistici che non sapeva di avere, Seiya si ritrova coinvolto in un mondo di santi in guerra, antichi addestramenti magici e una dea reincarnata che ha bisogno della sua protezione. Per sopravvivere, dovrà abbracciare il suo destino e sacrificare tutto per conquistare il posto che gli spetta tra i Cavalieri dello Zodiaco.

I Cavalieri dello Zodiaco – La leggenda del Grande tempio: recensione

I Cavalieri dello Zodiaco – La leggenda del Grande tempio si presenta al pubblico internazionale come la nuova punta di diamante degli studi della Toei Animation che tentano di rinvigorire l’ormai storico franchise datato 1985, figlio del celebre manga di Masami Kurumada già idolatrato dai fan di tutto il mondo nella serie andata in onda fra il 1986 e il 1990. Cercando di trovare un labile compromesso fra la dura eredità dei precedenti quattro film di animazione e l’appeal commerciale dei video-giacatori di nuova generazione, Keiichi Sato realizza un prodotto che di fatto appare nulla più che una grande esperienza digitale destinata a catturare un pubblico under 14, lasciando però dell’amaro in bocca ai fan più maturi dell’universo cartaceo e videoludico.

La trama di I Cavalieri dello Zodiaco – La leggenda del Grande tempio

In I Cavalieri dello Zodiaco – La leggenda del Grande tempio in seguito alla tremenda Guerra Santa che ha sconvolto le forze divine del Bene e del Male dell’intero Universo, la piccola dea Athena viene mandata in salvo sulla Terra ancora neonata, in attesa che i suoi protettori, i Cavalieri dello Zodiaco, possano in 16 anni addestrasi a dovere per proteggere la loro preziosa padrona dalle insidie delle tenebre. Cresciuta come una normale adolescente sotto il nome fittizio di Saori Kido, la dea non ha alcuna conoscenza delle proprie origini, fino a quando viene tratta in salvo e costretta a prendere il suo posto nella nuova epica battaglia per la difesa della libertà dell’intero cosmo.

Una narrazione tutto sommato appetibile, con risvolti interessanti soprattutto nei rapporti fra dei e semi-umani, senza disdegnare la classica contrapposizione fra Bene e Male rappresentata in maniera più che stilizzata, quasi al limite del demenziale. Il tutto viene confezionato con uno stile grafico che non ha il coraggio di prendere le doverose distanze dal playstation-style di cui si imbeve fino al midollo, col risultato di ostentare un’alta definizione che cozza irrimediabilmente con una plasticità sorprendentemente un po’ datata, che sembra farci sprofondare in un gusto anni ’90 in cui Lara Croft riempiva le nostre primitive console con i suoi pochi poligoni di risoluzione.

I Cavalieri dello Zodiaco – La leggenda del Grande tempio senza troppe pretese se non quelle di sentirsi all’altezza di un racconto che ha vissuto ben altre glorie nel passato e che tenta di adeguarsi al nuovo universo telematico. Il nuovo film della Toei non sa trovare il giusto equilibrio fra tradizione e innovazione, dimostrando un fallito tentativo di adattarsi ai palati sempre più fini del pubblico multitasking.

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