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Il Racconto dei Racconti: Intervista al VFX Supervisor Bruno Albi Marini

In ESCLUSIVA Cinefilos.it ha intervistato Bruno Albi Marini il supervisore degli effetti visivi che ha reso possibile , insieme ad altre eccellenze italiane, la realizzazione de Il Racconto dei Racconti di Matteo Garrone, film in concorso che durante la sua proiezione al Festival di Cannes ha raccolto numerosi consensi tra critica internazionale e pubblico.

Ha una lunghissima carriera piena di titoli molto diversi tra loro, com’è stato l’approccio al lavoro con Matteo Garrone e come, in base agli effetti, sono state girate le scene?

Ho conosciuto Matteo lavorando per il film Reality. Lavorare con lui è una bella sfida per chi fa il nostro mestiere, perché è un regista che della realtà ama le imperfezioni, le sporcature, le casualità mentre il digitale nasce perfetto, pulito e preordinato. Bisogna quindi abbandonare tutto quello che rappresenta il digitale dichiarato e fine a se stesso e mettersi completamente al servizio del film.
E’ vero che anche io, e mi rendo conto di quanto  sia paradossale per un supervisore vfx, ritengo che il digitale vada usato lo stretto indispensabile, che sia talvolta “un male necessario” nel cinema, e che non debba mai prevaricare in maniera prepotente le immagini, ma la nostra formazione visiva resta comunque molto distante.
Mi piace comunque pensare che siano proprio le piccole differenze fra i nostri mondi che ci hanno permesso di arricchirci reciprocamente e di creare un risultato interessante e in qualche maniera inedito.
Per quel che riguarda le scene del film direi che si possono suddividere in due macroaree: le scene girate in location reali e le scene girate interamente in teatro (Drago, Pipistrella e Crepaccio Gravine).
Se da un certo punto di vista è vero che quelle girate in teatro sono state le più complesse come post produzione,  è anche vero che avevamo un environment ideale con green a 360°. In esterni invece abbiamo spesso faticato di più per allestire ed organizzare,  tecnicamente parlando, la scena sul set (green marker etc).

LEGGI ANCHE L’EDITORIALE: Cannes 2015: Il Racconto dei Racconti come scintilla di una nuova era

Effetti speciali e effetti visivi sono due componenti diverse e importantissime di un film, che spesso vengono confuse. Dov’è il confine tra il suo lavoro e quello di Leonardo Cruciano che ha curato gli effetti speciali del film?

E’ una domanda a cui mi fa piacere rispondere perché spesso in Italia si fa confusione fra le due categorie. Gli effetti speciali sono effetti meccanici e prostetici realizzati direttamente sul set per simulare tutto quello che non è riproducibile utilizzando la realtà.
Gli effetti visivi, pur avendo lo stesso scopo, sono invece realizzati in post produzione digitale mediante l’utilizzo del computer.  Uno dei grandi equivoci italiani è quello che queste due tecniche siano un alternativa, mentre In realtà per un risultato ottimale è necessario l’utilizzo di entrambe senza alcuna prevaricazione dell’una sull’altra, anzi sfruttando i punti di forza di entrambe.
La collaborazione fra me e Leonardo Cruciano (va sottolineato che nel progetto in questione oltre ad aver curato gli sfx è anche supervisore artistico ed ideatore di tutte le creature) che va avanti ormai da molti anni, nasce proprio da questo presupposto, ed è confluita, grazie anche a questo film, nella creazione del gruppo Makinarium insieme a Nicola Sganga  (Vfx Supervisor) e ad Angelo Poggi  (Business Development Manager).

LEGGI ANCHE: Il Racconto dei Racconti: concept del film di Matteo Garrone

Il racconto dei racconti

Ma vorrei fare un esempio pratico. La pulce gigante (che si vede anche nel Trailer) è stata interamente realizzata come creatura fisica in dimensione reale.
Al suo interno era presente una puppetteer (Antonia D’amore) ed era anche animata mediante tecniche animatroniche. Alcuni movimenti che però risultavano difficili da realizzare meccanicamente (respiri rantoli etc.) sono stati successivamente implementati in digitale, così come in post produzione abbiamo lavorato anche sulla resa fotografica della pelle.
Lo scopo era quello di avere un risultato finale che fosse troppo fisico per essere digitale e troppo complesso per essere meccanico e di conseguenza riuscisse a spiazzare e meravigliare lo spettatore.
Per chiudere l’argomento vorrei fare una battuta. Molti stanno scrivendo che il film funziona bene perché c’è poco digitale mentre in realtà noi sappiamo che ci sono circa 300 shot lavorati in vfx. Questo al contempo per noi è il miglior complimento ed anche la più grande condanna.
In sostanza quando fai questo mestiere la cosa migliore che ti possa capitare è che nessuno si accorga di te. E’ per questo motivo che ironicamente abbiamo ribattezzato il nostro gruppo di lavoro: “Invisibili”.

Andiamo sullo specifico, nella scena della grotta in cui Jonah è aggredito dal pipistrello, quali sono state le sfide più difficili?

LEGGI ANCHE: Il racconto dei racconti recensione del film di Matteo Garrone

Le prime complessità che ha presentato la scena sono state di tipo pratico. C’era uno stuntman all’interno della creatura (David Ambrosi), la visibilità sotto la maschera era ridotta, faceva un gran caldo e gli spazi nella grotta erano molto stretti, quindi la recitazione è stata estremamente complessa.  In post produzione abbiamo scurito molto l’ambientazione per rendere il look molto più “caravaggesco” e la creatura più minacciosa. In alcune inquadrature la creatura è stata sostituita in digitale oppure parzialmente integrata, è stata anche modificata la struttura della grotta per rendere più credibile il disagio del mostro nell’inseguimento. Inoltre ci sono state da rimuovere le gambe dell’attore visto che la creatura non aveva forma antropomorfa nella metà inferiore, e sono stati aggiunti i bulbi oculari, poichè durante la post produzione è emerso che la creatura non aveva abbastanza espressività senza. Molto di questa scena si deve al lavoro di Dennis Cabella e Marcello Ercole.
Discorso a parte va fatto per il finale della scena invece. Era una situazione molto delicata e l’ho seguita personalmente in ogni sua fase. Non voglio svelare troppo ma la sfida più grande è stata trovare il giusto compromesso fra fisicità e pittoricità. In questo senso importantissimi sono stati i confronti continui con il regista grazie ai quali speriamo di essere riusciti a trovare la giusta strada e di aver dato il giusto peso evocativo, magico e pittorico a quel momento così importante nel film. Fondamentale in questa fase è stato il lavoro di Gabriele Chiapponi che si è occupato di tutte le simulazioni fisiche e particellari.

Per la scena del drago all’inizio del film, le foto di scena ci hanno fatto supporre che l’acqua sia stata realizzata in digitale. È corretto? Se sì, quanto è stato difficile?


Il racconto dei racconti concept 3Comincerei  dicendo che per questa scena è stato fatto un mastodontico lavoro dal gruppo degli SFX della Makinarium. E’ stato realizzato un drago animatronico lungo quasi 10 mt, perfettamente credibile e semovente.
Inizialmente si era pensato di realizzare l’intera scena in un environment subacqueo. Le difficoltà ed i costi sul set sarebbero però stati enormi  ed anche tecnicamente la realizzazione dell’animatronica del Drago dovedo funzionare sott’acqua sarebbe stata ancor più complessa e costosa. Inoltre avremmo avuto un controllo estetico molto minore in fase di post produzione.
Abbiamo quindi deciso, daccordo con Nicola Sganga, di girare l’intera scena in studio e di ricostruire successivamente l’environment sottomarino.
Il look dela scena è cambiato molto dai primi concept. In principio l’ambientazione doveva essere molto più nitida, descrittiva e pittorica, ma successivamente ho sentito l’esigenza di proporre a Matteo un look molto più torbido ed angosciante, dove lo spazio diventava un concetto relativo e la solitudine e l’angoscia del re venivano emotivamente sottolineate dalla scarsa visibilità. Il Regista si è dimostrato entusiasta di questa scelta estetica e l’ha sposata fino alla fine.
Ci siamo in un certo senso ispirati alla scena in cui i due gemelli giocano sott’acqua nel lago (girata davvero in una piscina alle terme) che appariva molto suggestiva. 
Al di la di tutto questo in alcuni shot il drago è stato completamente sostituito o parzialmente integrato  (pinne, branchie) con un modello 3D perché doveva svolgere azioni altrimenti impossibili con l’animatronica. La cosa interessante di questo approccio è che il Drago reale aiuta a rendere più credibile quello digitale e viceversa.
Inoltre sono state inserite nuvole di sabbia digitale per dare la sensazione di un fondo sabbioso che reagisse ai movimenti di attore e creatura.
Importantissimo in questa scena l’apporto del gruppo di lavoro costituito da Matteo Petricone e Claudia Coppa, coadiuvati dal reparto 3D (Luigi Nappa, Alessandro Contenta, Gian Paolo Fragale, Andrea Salvatori)
Quindi rispondendo a proposito della difficoltà posso dire che il lavoro di post produzione ha avuto un grado di difficoltà elevatissimo a fronte di una notevole semplificazione delle cose sul set.

Per la realizzazione dei campi larghi, quanto c’è di reale, di green screen e di fondali dipinti (se sono stati usati)?

kMG_8903_bstage-Il-racconto-dei-raccontiDividerei la lavorazione sui fondali in tre aree principali.
– Ripulitura di location reali da contaminazioni moderne, sostituzioni di cieli ed adattamento alle esigenze registiche
– Realizzazione da zero di fondali miscelando varie fotografie di paesaggi,tecniche di 3D e compositing. In questa fase è stato fondamentale il lavoro di Amedeo Califano coadiuvato dai Matte Painte Artists  Tommaso Ragnisco e Giorgio Iovino
– Discorso a parte farei per la scena del Crepaccio Gravine (quella con l’orco sulla fune). Quella scena costituita da quasi 60 inquadrature è interamente girata in teatro con  due piccoli speroni di roccia e una corda. Tutto il resto del mondo è stato immaginato, ricostruito ed allestito in digitale, sempre sfruttando però immagini e fotografie reali, grazie anche al prezioso lavoro svolto da Luca Bellano aiutato da Sara Ciceroni e Korinne Cammarano.  E’ stato un lavoro enorme. Li chiamavamo il Team Ninja ed è un nome che si sono meritati davvero sul campo!

Poster

Qualcuno ha detto che per quanto è fatto bene, il film sembra americano. Noi invece abbiamo notato che il film ha una pasta vivida, carnale e realistica, molto lontana dai prodotti patinati made in USA, e proprio per questo di valore ancora maggiore. Un magnifico prodotto italiano, fatto in Italia, che non imita l’estero, ma crea, strizzando l’occhio al passato, il nuovo linguaggio della fiaba al cinema. Quanto è stato importante per gli effetti visivi l’esigenza, espressa da Garrone stesso in conferenza, di creare qualcosa di fantastico che sfociasse nel reale?

E’ un osservazione giustissima e sono contento di avere la possibilità di rispondere. Non abbiamo mai preso come modello le megaproduzioni americane, e non perché non volessimo metterci in competizione con loro o per motivi di budget differenti,  ma proprio perché il nostro gusto estetico ed espressivo era differente.
I nostri modelli di riferimento sono stati alcuni film di Guillermo Del Toro, alcuni aspetti della trilogia del Signore degli Anelli e, come già osservato da Garrone, in parte Games of Thrones. 
Volevamo la pasta lo sporco e la fisicità del mondo reale ma non volevamo, al contempo, rimanere schiacciati da questa scelta. Per questo partendo dalla realtà ci siamo poi presi alcune licenze estetiche. Lo scopo era insomma che ogni “quadro” fosse interessante come immagine e contemporaneamente non troppo distante dalla realtà.
Speriamo che il pubblico apprezzi e percepisca in maniera positiva gli sforzi fatti in questa direzione.

A parte Matteo Garrone, qual è il regista italiano a cui deve di più e con cui lavorerebbe di nuovo volentieri?
Ne vorrei citare due in particolare.
Stefano-BessoniIl primo è Stefano Bessoni, un creativo con la C maiuscola che meriterebbe di trovare molto più spazio di quello che gli conceda la macchina produttiva cinematografica italiana. Ho lavorato con lui per “Imago Mortis”, un progetto visivamente interessantissimo, e successivamente per “Krokodyle”. “Imago Mortis  è stata fra l’altro la prima occasione in cui ho conosciuto Leonardo Cruciano e si potrebbe dire che il nostro sistema di lavorazione con effetti integrati sia nato grazie a Bessoni.
L’altro è Renato De Maria. Ho lavorato recentemente con lui all’interessantissimo e visionario “La Vita Oscena”. Un regista di cui ricordo l’enorme entusiasmo, il gusto artistico e il grande rispetto per la professionalità altrui. Inoltre il suo film essendo un film molto surreale, mi ha permesso per una volta di abbandonare i tecnicismi e di dedicarmi quasi esclusivamente all’aspetto artistico. E’ stato un lavoro più simile alla video-arte che non ai classici vfx per il cinema e, personalmente, è stato anche per me un modo per avvicinarmi al mondo artistico pop che ha portato in Italia mio zio, l’indimenticato gallerista napoletano Lucio Amelio.

Permettetemi di chiudere citando le restanti persone che hanno lavorato ai vfx ma che non sono riuscito a citare nell’articolo in quanto non direttamente coinvolte nelle scene prese in esame:  Miriam Pavese, Giuseppe Motta, Rita Torchetti,  Gianluca De Pasquale, Ubaldo Boni, Alessandro Rullo, Davide Cutrone, Andrea Schiavone, Soryn Voicu. Ci tengo molto a citarli tutti perché sono loro che hanno permesso con il loro amore e la loro dedizione di realizzare questa piccola impresa.

Il logo della Makinarium è una nave volante con dei misteriosi ingranaggi al suo interno.  Mi piace pensare che ognuno di questi ragazzi sia stato uno di quegli ingranaggi. Noi supervisori abbiamo indicato la rotta da seguire ma se anche un singolo ingranaggio non avesse funzionato questo nave non sarebbe arrivata a destinazione.

Legends of Tomorrow: featurette della nuova serie The CW

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Legends of Tomorrow: featurette della nuova serie The CW

Dopo il lungo promo e la prima immagine ufficiale ecco una nuova featurette di Legends of Tomorrowl’annunciato spin-off di Arrow/The Flash e nuovo show targato The CW/WB/DC Comics:

Legends of Tomorrow vedrà protagonisti Arthur Darvill (Rip Hunter), Ciara Renee (Hawkgirl), Victor Garber (Martin Stein), Brandon Routh (Ray Palmer/The Atom), Wentworth Miller (Leonard Snart/Captain Cold), e Dominic Purcell (Mick Rory/Heat Wave).

Captain America Civil War: anche Falcon sul set!

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Ecco anche Anthony Mackie a lavoro sul set di Captain America Civil War. L’attore, che interpreta Falcon, è stato visto brevemente in Avengers Age of Ultron e fa parte ora della nuova squadra di Vendicatori.

Ecco le foto dal set del film: [nggallery id=1652]

In attesa di nuovi dettagli in merito ricordiamo che Captain America Civil War sarà diretto da Anthony e Joe Russo e vedrà nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman, Sebastian Stan, Samuel L. Jackson, Frank Grillo, Jeremy Renner e Daniel Bruhl. Il film uscirà il 6 maggio 2016.

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Michelle Williams moglie di Matthew McConaughey in Gold

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Michelle Williams moglie di Matthew McConaughey in Gold

Dopo Matthew McConaughey e Edgar Ramirez, anche Michelle Williams è entrata a far parte del cast di Gold, diretto da Stephen Gaghan.

Protagonista del film è lo scandalo che nel 1993 colpì la società mineraria  Bre-X Mineral Corporation. Nella giungla dell’Indonesia venne scoperto una gigantesca quantità d’oro.

Michelle Williams interpreta la mglie di McConaughey, un uomo d’affari in cattive condizioni economiche e quindi alla ricerca di quell’oro, che si allea con un geologo/esploratore (Ramirez) a cui si affiderà come sua guida per addentrarsi nella giungla.

Gold è il ritorno alla regia di Gaghan, che non tornava dietro la macchina da presa dai tempi di Syriana, nel 2005. Il film valse un premio Oscar a George Clooney.Fonte: CS

Twin Peaks: David Lynch annuncia il ritorno dello show

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David LynchDopo pochi mesi dall’annuncio shock per i fan il regista David Lynch, torna sui suoi passi e annuncia il ritorno di Twin Peaks, nuovamente per la Showtime. A quanto pare la nuova stagione sarà composta da nove episodi. Il cast dovrebbe ritornare insieme a lui.

I segreti di Twin Peaks (Twin Peaks) è una serie televisiva statunitense ideata da David Lynch e Mark Frost. Venne trasmessa per la prima volta in due stagioni dal canale televisivo ABC, dall’8 aprile 1990 al 10 giugno 1991.

La serie è ambientata nella fittizia cittadina montana di Twin Peaks situata nello Stato di Washington, a cinque miglia dal confine tra Stati Uniti e Canada.L’apparente tranquillità di questo frammento di America viene turbata dal ritrovamento del cadavere di Laura Palmer, figlia unica dell’avvocato Leland, nonché una delle ragazze più popolari della città. Le indagini affidate all’agente speciale Dale Cooper permettono di far affiorare il lato oscuro e nascosto del luogo e dei suoi abitanti.

Durante il periodo di messa in onda, grazie alla sua singolarità e al distacco stilistico rispetto ai programmi del palinsesto televisivo dell’epoca, la serie divenne presto oggetto di culto, reclutando una vasta schiera di fan. A distanza di due decenni viene considerata come una delle più importanti ed influenti della storia della fiction televisiva.

Twin Peaks è nel suo complesso coerente con l’opera del cineasta David Lynch, in quanto non facilmente collocabile all’interno di un genere preciso. Così come altri film del regista rappresenta un’indagine morale che si distingue per l’umorismo con una vena di surrealismo. L’atmosfera inquietante e sovrannaturale ricorda quella dei film horror; mentre le caratteristiche campy e i ritratti melodrammatici di personaggi bizzarri che svolgono attività moralmente dubbie, creano una parodia delle soap opera degli anni ottanta.

Il 6 ottobre 2014 è stata annunciata la produzione di un seguito, una nuova fiction televisiva ambientata nel presente, la cui messa in onda è prevista per il 2016 su Showtime. Il seguito televisivo, inoltre, sarà anticipato nel 2015 da uno letterario, The Secret Lives of Twin Peaks, che approfondirà i temi della serie madre e racconterà le vicende dei suoi protagonisti dopo il brusco finale della seconda stagione.

A Tale of Love and Darkness: clip dall’esordio alla regia di Natalie Portman

Verrà presentato tra pochi giorni a Cannes 2015, e noi vi mostriamo grazie a ComingSoon.net una prima clip dal film A Tale of Love and Darkness, debutto alla regia di Natalie Portman.

Di seguito la trama dell’omonimo romanzo da sui è tratto il film:

Natalie Portman - A Tale of Love and Darkness
Natalie Portman – A Tale of Love and Darkness

Un dramma basato sulle memorie di Amos Oz, scrittore, giornalista e fautore della creazione di due Stati come soluzione del conflitto israelo-palestinese. Fania cresce il figlio nella Gerusalemme nel periodo della creazione dello stato di Israele. La problematica vita coniugale e la difficile integrazione in una terra straniera, la porteranno a combattere la depressione rifugiandosi in un mondo di sogni.

Shadowhunters serie tv: new entry nel cast della serie tv

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Shadowhunters serie tv: new entry nel cast della serie tv

Continua il casting dell’annunciata serie televisiva Shadowhunters, tratta dal ciclo di romanzi di Cassandra Clare. Infatti, il network americano della ABC Family ha messo sotto contratto l’attore Harry Shum Jr. che interpreterà dunque Magnus Bane. L’attore si aggiunge ai già annunciati Katherine McNamara, Dominic Sherwood, Roberto Rosende e Emeraude Toubia.

ShadowhuntersShadowhunters (The Mortal Instruments) è una saga di romanzi urban fantasy, scritta da Cassandra Clare e ambientata a New York.

Del primo libro è stato realizzato un graphic novel in lingua inglese, pubblicato mensilmente da Th3rd World a partire da settembre 2012: la storia, in nove parti, è adattata da Mike Raicht, illustrata da Nicole Virella e Val Freire, e colorata da Jeremy Mohler. La graphic novel è stata pubblicata online nella sua interezza il 6 agosto 2013.

Nel 2010 la Costantin Features, insieme a Screen Gems e Unique Features, ha acquistato i diritti cinematografici dei libri. Il primo film, Shadowhunters – Città di ossa, diretto da Harald Zwart, è uscito nelle sale cinematografiche il 23 agosto 2013, con protagonisti Lily Collins nel ruolo di Clary Fray e Jamie Campbell Bower in quello di Jace Wayland; per quanto riguarda gli altri personaggi, Isabelle Lightwood è interpretata da Jemima West, Simon Lewis da Robert Sheehan, Alec Lightwood da Kevin Zegers, Magnus Bane da Godfrey Gao, Jocelyn Fray da Lena Headey, Hodge Starkweather da Jared Harris, Luke Garroway da Aidan Turner, Valentine Morgenstern da Jonathan Rhys Meyers, Madame Dorothea da CCH Pounder, Emil Pangborn da Kevin Durand e Samuel Blackwell da Robert Maillet. La Constantin ha annunciato che la produzione del seguito, Città di cenere, sarebbe iniziata a fine 2013, ma questa è stata poi rinviata al 2014 per poi essere definitamente cancellata.

Elizabeth Olsen torna nei panni di Scarlet Witch [foto]

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Elizabeth Olsen torna nei panni di Scarlet Witch [foto]

Ecco la prima foto scattata sul set di Captain America Civil War in cui compare Elizabeth Olsen che torna nei panni di Wanda Maximoff/Scarlet Witch, dopo la sua trionfale apparizione in Avengers Age of Ultron.Ecco le foto dal set del film: [nggallery id=1652] In attesa di nuovi dettagli in merito ricordiamo che Captain America Civil War sarà diretto da Anthony e Joe Russo e vedrà nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman, Sebastian Stan, Samuel L. Jackson, Frank Grillo, Jeremy Renner e Daniel Bruhl. Il film uscirà il 6 maggio 2016.

Arrow 4, Guggenheim anticipa: “Cambieranno i toni”

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Arrow 4, Guggenheim anticipa: “Cambieranno i toni”

E’ ormai andato in onda il gran finale di Arrow 3 e oggi cominciamo a parlare di Arrow 4, la prossima annunciata stagione per lo show targato The CW. Ebbene a rivelare le prime anticipazioni ci ha pensato il produttore Guggenheim, che ha rivelato:

“Ci vorrà un tono più chiaro nella quarta stagione. Questa e praticamente l’unica cosa che posso dire senza rovinarvi le sorprese. Abbiamo lavorato per circa un mese con gli sceneggiatori e perso che tutti insieme abbiamo capito che l’inizio della terza stagione con la morte di Sara ha determinato tutto il tono dell’intera stagione. Ma non ci scuseremo per questo. Mi piace il fatto che Arrow sia uno show piuttosto cupo. Detto questo ogni anno vogliamo  mescolare le cose e c’è una sorta di desiderio collettivo questa volta per iniettare nello show un po’ di leggerezza, e un po’ di umorismo. Non abbiamo intenzione di cambiare radicalmente, ma in termini di tono siamo alla fine di una tagione molto molto difficile per tutti i nostri personaggi.”

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arrow-4Arrow è una serie televisiva statunitense sviluppata da Greg Berlanti, Marc Guggenheim e Andrew Kreisberg. È basata sul personaggio di Freccia Verde, supereroe protagonista di una serie di fumetti pubblicata da DC Comics. Viene trasmessa dal 10 ottobre 2012 sul canale The CW. In Italia la serie è stata trasmessa in prima visione su Italia 1 dall’11 marzo al 27 maggio 2013. Dal 10 gennaio va in onda in Italia la seconda stagione su Italia 1, anche se precedentemente la versione sottotitolata in italiano della stessa stagione è stata trasmessa dal 22 ottobre 2013 suPremium Action.

La serie segue le avventure del playboy miliardario Oliver Queen. Naufrago per cinque anni su un’isola deserta, viene tratto in salvo e torna finalmente a casa, a Starling City; giunto qui assumerà l’identità segreta nota come “l’incappucciato” (o il giustiziere) per combattere il crimine e la corruzione di Starling City, seguendo una lista di nomi trovata in una tasca della giacca del padre prima di seppellirlo. Facendo uso delle abilità fisiche, delle tecniche di lotta e dell’incredibile maestria con l’arco ottenuta sull’isola con anni di pratica e scontri mortali e aiutato dal suo braccio destro e confidente Diggle e dall’abile informatica Felicity Smoak, perseguirà uno ad uno i criminali.

Jurassic World: Bryce Dallas Howard in pericolo nella nuova clip

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Ecco un nuovo spot di Jurassic World in cui vediamo i dinosauri ribellarsi e Bryce Dallas Howard in serio pericolo, attaccata da un Velociraptor.

https://www.youtube.com/watch?v=pvaG78bwjPY

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Jurassic World setIl nuovo film è ambientato 22 anni dopo gli eventi terribili del film originale Jurassic Park. Vi ricordiamo che  Jurassic World, attualmente in fase di riprese è diretto dal regista Colin Trevorrow  e  uscirà al cinema negli USA il 12 Giugno 2015.

Colin Trevorrow ha scritto la sceneggiatura con Derek ConnollySteven Spielberg, Frank Marshall e Pat Crowley sono i produttori. Protagonisti della pellicola sono al momento confermati Chris PrattBryce Dallas Howard, Ty Simpkins, Jake Johnson, Nick Robinson, Andy Buckley e Irrfan Khan.

The Sea of Trees: recensione del film di Gus Van Sant

The Sea of Trees: recensione del film di Gus Van Sant

A Aokigahara, in Giappone, esiste un luogo fuori dal tempo conosciuto in ogni angolo del Pianeta. Una foresta ormai famosa e decisamente macabra che accoglie chi ha deciso di mettere fine alla propria vita; è facile infatti – addentrandosi fra la vegetazione – trovare costantemente cadaveri fra gli arbusti, tende abbandonate, scheletri con ancora i vestiti addosso. Ovviamente anche messaggi di addio, fotografie, pupazzi e diari. La cosiddetta Foresta dei Suicidi è diventato un caso persino per il Governo locale, che ha fatto installare telecamere per controllare gli accessi, torrette di guardia, ha creato squadre di soccorso che operano senza sosta, ha piazzato cartelli che recitano “Non si è mai soli in vita, pensate ai vostri cari, affrontate le difficoltà insieme agli altri. Tornate a casa” e altre frasi di sorta, nella speranza di salvare qualche anima in pena.

The Sea of Trees

Per saperne di più, e prepararsi alla visione di The Sea of Trees, esiste su internet un piccolo interessante documentario che racconta perfettamente il mood del posto. Un luogo sterminato, incontaminato e selvaggio che Gus Van Sant sfrutta per raccontare l’animo travagliato di Arthur, un cittadino americano deciso a morire poiché divorato dal senso di colpa. Colpa per un matrimonio gestito male, per il suo profondo egoismo, per la perdita di ogni ragione di vita. Aiutato dalla fotografia potente di Kasper Tuxen, il regista americano monta in modo alternato gli ultimi anni del suo personaggio in Massachussetts e la lotta per la sopravvivenza nella natura violenta, poiché qualcosa o qualcuno riesce a fermare la mano determinata di Arthur.

The Sea of TreesLe atmosfere estremamente suggestive e profondamente radicate nella cultura spirituale giapponese, che considera la foresta di Aokigahara come un purgatorio nel quale le anime sostano per accedere a qualcosa di superiore, avrebbero tutte le carte in regola per un film pregno di significato e simbolismo. Peccato però che qualcosa, nella scrittura, non abbia funzionato: si assiste a una messa in scena patetica e lacrimosa, appesantita da una miriade di clichés che creano fastidio e imbarazzo.

Il premio Oscar Matthew McCounaghey è anche bravo a gestire il suo personaggio durante la prima fase, ma poi anch’esso crolla sotto i colpi sferzanti del ridicolo, andando verso un finale catastrofico e scontato degno della peggiore televisione del pomeriggio. Non lo aiutano una Naomi Watts sterile e un Ken Watanabe ingessato, privo di sfumature. Tutti elementi che il Festival di Cannes 2015, dove The Sea of Trees è stato presentato in Concorso, non ha perdonato e ha sommerso la proiezione della stampa internazionale di fischi pesanti come macigni. Anche gli ottimi propositi del sottotesto, che mirano a dare una speranza a chi sta affrontando l’elaborazione di un lutto, passano purtroppo in secondo piano, se non in terzo. Adieu monsieur Van Sant.

Crossbones arriva sul set di Captain America Civil War

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Crossbones arriva sul set di Captain America Civil War

Dopo le tante anticipazione di Frank Grillo, che non vedeva l’ora di tornare sul set di un film Marvel dopo Captain America The Winter Soldier, ecco finalmente sul set Crossbones, con tanto di maschera con teschio, pronto a schierarsi dalla parte dei villain in Captain America Civil War.

Ecco le foto dal set del film: [nggallery id=1652]

In attesa di nuovi dettagli in merito ricordiamo che Captain America Civil War sarà diretto da Anthony e Joe Russo e vedrà nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman, Sebastian Stan, Samuel L. Jackson, Frank Grillo, Jeremy Renner e Daniel Bruhl. Il film uscirà il 6 maggio 2016.

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Vedova Nera in azione sul set di Captain America Civil War

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Vedova Nera in azione sul set di Captain America Civil War

Ecco altre immagini di Scarlett Johansson, AKA Vedova Nera, impegnata sul set di Captain America Civil War.

Ecco le foto dal set del film: [nggallery id=1652]

In attesa di nuovi dettagli in merito ricordiamo che Captain America Civil War sarà diretto da Anthony e Joe Russo e vedrà nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman, Sebastian Stan, Samuel L. Jackson, Frank Grillo, Jeremy Renner e Daniel Bruhl. Il film uscirà il 6 maggio 2016.

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The Flash 1×23: comic preview da “Fast Enough” (Season Finale)

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The Flash 1×23: comic preview da “Fast Enough” (Season Finale)

Il Network americano della The CW ha diffuso la comic preview di The Flash 1×23, il ventitreesimo episodio e gran finale che si intitolerà  “Fast Enough”:

The Flash 1x23 comic

The Flash è una serie televisiva statunitense spin-off di Arrow, sviluppata dai creatori di quest’ultima Greg Berlanti, Marc Guggenheim e Andrew Kreisberg. Basata sul personaggio di Flash, supereroe protagonista di una serie di fumetti pubblicata da DC Comics, si svolge nello stesso universo della serie madre e verrà trasmessa dal 7 ottobre 2014 sul canale The CW.

Trama show: All’età di 11 anni, dopo aver assistito al misterioso omicidio della madre Nora e visto suo padre Henry ingiustamente accusato del crimine, Barry Allen viene accolto in casa dal detective Joe West e la sua famiglia. Anni dopo lo ritroviamo che è divenuto un brillante studente di chimica, noto a tutti per la sua grande competenza in questo campo oltre che per il suo essere perennemente in ritardo. Diventato uno scienziato forense per il Dipartimento di Polizia di Central City, Barry cerca di scoprire la verità sull’omicidio di sua madre e le sue indagini lo portano all’acceleratore di particelle di Harrison Wells. Quando i laboratori S.T.A.R. LAB indicono un evento pubblico per l’accensione di prova di un nuovo acceleratore di particelle destinato a rivoluzionare il mondo, Barry si trova nel suo laboratorio e, dopo che l’acceleratore, colpito da un fulmine, esplode a causa di un sovraccarico, il giovane viene scaraventato a terra dalla scarica di un altro fulmine mentre numerose sostanze chimiche gli si rovesciano addosso ed entra in coma. Al suo risveglio, dopo nove mesi, apprende di avere la capacità di muoversi ad una velocità sovrumana ed è anche convinto, e ben presto ne avrà la conferma, di non essere l’unico meta-umano creato dall’esplosione. Il giovane Allen decide, quindi, di utilizzare l’eccezionale potere conferitogli dal destino per proteggere l’umanità, mantenendo però segreta la propria identità. Da questo momento comincia a far uso dei suoi straordinari poteri per sconfiggere il crimine e, quando interviene in soccorso delle vittime, indossa un particolare costume rosso, con un fulmine sul petto della tuta ed un elmetto con degli auricolari a forma di fulmini. Barry assume così l’identità di Flash, l’uomo più veloce del mondo. I soli ad essere a parte del suo segreto sono il dott. Wells, ricercatore dei laboratori S.T.A.R., i suoi assistenti Cisco Ramon e Caitlin Snow ed infine il detective Joe West.

Star Wars Il risveglio della forza: Daniel Craig avrà un cameo

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Mentre è attualmente impegnato sul set del prossimo 007, oggi arriva la notizia secondo la quale l’attore Daniel Craig apparirà in Star Wars Il risveglio della forza di JJ. Abrams. Infatti, pare che Craig avrà un cameo nel film e a rivelarlo è stato Simon Pegg, amico e collega dell’attore che avrà egli stesso un breve cameo. Pegg incalzato sul suo ruolo ha così risposto:

“Non ero un Stormtrooper. Daniel Craig, è stato un Stormtrooper … per poi correggersi “non avrei dovuto dirlo. “

Secondo alcune voci sarebbe stato lo stesso Daniel Craig a chiedere a J.J. Abrams una piccola parte segreta nel film.

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star-wars-il-risveglio-della-forzaStar Wars Il Risveglio della Forza uscirà sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che include il ritorno di Mark HamillHarrison FordCarrie FisherMark Hamill,Anthony DanielsPeter Mayhew e Kenny Panettiere con le nuove aggiunte John BoyegaDaisy RidleyAdam pilotaOscar IsaacAndy SerkisDomhnall GleesonLupita Nyong’oGwendoline Christie e Max von Sydow.

Cannes 2015, red carpet: Emma Stone, Woody Allen e…

Cannes 2015, red carpet: Emma Stone, Woody Allen e…

Era oggi il gran giorno di Woody Allen e Emma Stone al Festival di Cannes 2015. Tra i film più attesi ovviamente troviamo la coppia Sorrentino e Garrone che hanno sempre vinto un premio nelle ultime due edizioni in cui hanno partecipato.

Tra i francesi invece troviamo madame Isabelle Huppert che combatterà se stessa nei film del connazionale Guillaume Nicloux (Valley of Love) e del norvegese Joachim Trier (Louder than Bombs). E sempre dalla Francia arriva  Marion Cotillard trasformata di Lady Macbeth (Macbeth di Justin Kurzel), Emmanuelle Bercot (Mon roi di Maiwenn) che aprirà da anche regista fuori concorso il festival e la giovane Anaïs Demoustier, attesa nel film di Valerie Donzelli, Marguerite et Julien.

Cannes 2015: fischi per The Sea of Trees di Gus Van Sant

Cannes 2015: fischi per The Sea of Trees di Gus Van Sant

Terzo giorno al Festival di Cannes 2015 e in serata la stampa internazionale ha visto The Sea of Trees di Gus Van Sant, il film con protagonista il premio Oscar Matthew McConaughey e Naomi Watts. Purtroppo però il film ha avuto una brutta accoglienza dato che fischi buu si sono levati assordanti nella sala. Da quanto apprendiamo dal nostro inviato, un film con troppi cliché e a tratti melenso. Vi invitiamo a rimanere sintonizzati con Cinefilos per la recensione.

The Sea of Trees
The Sea of Trees

Basato su di una sceneggiatura scritta da Chris SpaldingSea of Trees vedrà protagonisti un americano (Matthew McConaughey) ed un giapponese (Ken Watanabe), uno strano duo che, conosciutosi in Giappone nella cosiddetta “Foresta dei Suicidi”, deciderà di non commettere l’insano gesto avviando un percorso riflessivo sulla vita.

Il film è attualmente in post-produzione e sarà distribuito nel 2015, ma non ha ancora una data precisa sul calendario delle uscite.

Cannes 2015: Emma Stone e l’uragano Woody Allen fra filosofia e cabaret

E il terzo giorno arrivò Woody Allen. Il regista di Manhattan ha portato sulla Croisette il suo nuovo Irrational Man, una commedia con sfumature noir che ha messo d’accordo positivamente quasi tutta la stampa internazionale. Con lui una dei protagonisti del film, una incantevole Emma Stone in un abitino nero piuttosto generoso che poco ha lasciato all’immaginazione, alzando notevolmente la temperatura della sala conferenze del Festival di Cannes. L’incontro è uno di quelli imperdibili, poiché Allen – nonostante i suoi 79 anni – ha ancora uno spirito e una grinta da fare invidia, ha infatti trasformato il tutto in un cabaret con tanto di fragorose risate – quasi continue – dei fortunati giornalisti riusciti a entrare. Per farvi entrare nel mood vi riproponiamo la prima domanda con tanto di risposta a tema: “Signor Allen, ha spesso scritto e girato film in cui i personaggi uccidono qualcuno. Lei ha mai pensato di uccidere?” “Certo, anche mentre stava parlando…”. Primo Levi, campi di concentramento e Kant a parte, è stata una continua risata.

“Ho scritto Irrational Man perché arriva sempre il punto in cui si pensa ‘cavolo, che succederebbe se prendessi questa decisione?’, tutti facciamo scelte. Ovviamente è meglio fare scelte giuste, il protagonista del film fa una scelta irrazionale ma in fondo è tutto relativo, anche molte cose che scegliamo di fare nella vita reale non hanno molto senso. Le persone sono sempre alla ricerca di qualcosa che dia un significato alla loro vita, i religiosi per esempio. Fanno scelte irrazionali per assicurarsi un posto in paradiso, non meno folli della scelta di Abe nel film. Io la vedo così.” (risate) Un Allen estremamente ironico e convinto, che ha considerato il tema del suo nuovo lavoro come un’idea banale in realtà, che si può trovare su qualsiasi giornale di cronaca: “Se leggete un giornale certamente trovate ogni tipo di nefandezza, coppie che si tradiscono, gente che si uccide, è assolutamente normale. Tutta la più grande letteratura è così, Anna Karenina, Guerra e Pace, e la gente ama sentire e vedere queste cose al cinema come a teatro. Siamo oltre Shakespeare.”

Difficile dargli torto, del resto chi meglio di lui conosce quello che il pubblico vuole dopo decenni di grandissima carriera. Ma si impara ancora dal proprio lavoro, dopo così tanto tempo? “Non impari tante cose girando film. O meglio, impari tantissimo durante i primi due, tre film al massimo, giusto le cose tecniche basilari, il resto si impara in modo naturale vivendo e non c’è nulla e nessuno che può insegnarti. È anche per questo che non rivedo mai i miei film, sono certo che ora troverei solo gli errori, vedrei solo le cose che potrei migliorare. Charlie Chaplin studiava tutto quello che girava, a volte cambiava, ricominciava, allora era più semplice rimettere su un set e avere gli attori, adesso costerebbe troppo quindi neanche ci penso. Però sono sicuro che rigirerei tutto, avendo gli stessi attori e le stesse location. Tornando alla domanda principale: si impara dalla vita, fondamentalmente, che è piena di lezioni. Basta un attimo per trovarsi faccia a faccia con la morte, basta poco per farci cambiare abitudini di vita.”

Non solo cinema però, come molti di voi sapranno Woody Allen ha anche firmato con Amazon per una nuova serie TV, come procedono i lavori? “Non ne ho la minima idea, non so cosa sto facendo, è stata davvero una leggerezza impegnarmi con loro. Pensavo fosse facile come girare un film, invece qui si hanno ore e ore da scrivere e girare. Non è un’ora e mezza..! Sono davvero perduto, sarà un grande imbarazzo quando uscirà.” (ancora risate generali) Se il piccolo schermo mette così in difficoltà il regista, come se la caverà mai con le grandi domande della vita? “Rispondo facendo film. Viviamo in un universo random vivendo una vita random, tutti moriremo prima o poi e ogni cosa che abbiamo fatto scomparirà. È successo a Beethoven, a Shakespeare, capiterà a tutti. L’unico modo per non pensarci è distrarsi; la gente si distrae con le partite di baseball, con gli stessi film, io per distrarmi li scrivo e li giro continuamente. Non importa se faccio brutti film, è importante distrarsi. Così non penso a quando morirò, a quando sarò vecchio e decrepito in un futuro molto lontano.” (fischi e applausi)

Signor Allen, nonostante tutto è diventato il regista che voleva diventare? “No, volevo diventare un regista serio, il mio mito è Ingmar Bergman. Però la comicità è arrivata come un dono e ho dovuto adattarmi, mi hanno sempre pagato per questo, non mi avrebbero dato un centesimo per scrivere roba seria. Devo essere divertente e va bene così.” Touché.

Tartarughe Ninja 2: ecco chi interpreterà Bebop

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Il cast delle Tartarughe Ninja 2 si arricchisce di un nuovo membro. Si tratta di Gary Anthony Williams che interpreterà Bebop.

Gary Anthony Williams 28th Annual College Television Awards held at the Culver Studios Culver City, California - 31.03.07 Credit: Fabrizio Picco/WENN (Newscom TagID: wennphotos532896) [Photo via Newscom]wennphotos532896_collegetvawards_107_wenn1224780.jpg
Gary Anthony Williams

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Michael Bay, Brad Fuller e Andrew Form ritorneranno a produrre il sequel, con una storia scritta da Josh Appelbaum e André NemecMegan Fox dovrebbe riprendere il suo ruolo di April O’Neil insieme a William Fichtner come Eric Sacks. Il film originale aveva tra i protagonisti anche Will Arnett, Alan Ritchson, Jeremy Howard, Pete Ploszek, Noel Fisher, Danny Woodburn, Johnny Knoxville e Tony Shalhoub. Ha incassato più di 477 milioni dollari al box office in tutto il mondo.

Fonte: CS

Vedova Nera: i titoli di testa del film [video fan-made]

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Vedova Nera: i titoli di testa del film [video fan-made]
Scarlett Johansson è la Vedova Nera
Scarlett Johansson è la Vedova Nera

Dopo aver visto Scarlett Johansson per la prima volta sul set di Captain America Civil War, ecco un video fan made con i titoli di testa del tanto atteso, ma non ancora ufficiale film sulla Vedova Nera.

I toni sono quelli da spy story bondiana, e a giudicare dalla simbologia impiegata nel video, la storia (immaginaria) ruota intorno alla Vedova come membro dello SHIELD impegnata a fare i conti con il proprio passato e con un temibile nemico.

Che ve ne pare?

Vederemo Vedova Nera/Natasha Romanoff in Captain America Civil War e in Avengers Infinity War parte I e II, in attesa dell’ufficializzazione di un film sul personaggio.

Fonte: CBM

The Lobster: recensione del film con Colin Farrell

The Lobster: recensione del film con Colin Farrell

The Lobster: Interno giorno, un uomo insieme al suo cane entra in un albergo e si appresta ad effettuare il check-in. Tutto intorno c’è però un’aria strana, ovattata: è un luogo destinato a gente non accoppiata, non più sposata per scelta o per fatalità. Una volta entrato in possesso della propria camera singola con vista, ha i giorni contati per trovare – all’interno della struttura – un’anima gemella con cui avere un elemento fondamentale in comune (sia questo un difetto fisico, il carattere o un vizio). Al termine del periodo canonico, nel caso in cui non trovasse una compagna con cui stare verrebbe trasformato in un animale a sua scelta (il cane che sta con lui in effetti non è che il fratello…).

Siamo appena finiti, insieme al protagonista del film, in un luogo assurdo quanto surreale, la piccola parte di un mondo all’interno del quale il singolo è considerato un oggetto inutile, inerme, con un solo scopo preciso nella sua vita: trovare un compagno o una compagna e vivere la sua vita nel modo più standard possibile. Chi trasgredisce e vive in società senza i documenti di matrimonio, viene recluso secondo il protocollo che abbiamo descritto appena sopra. Quello di Yorgos Lanthimos è un viaggio all’interno della follia più disperata, nonostante l’estrema ironia del linguaggio e della messa in scena. Guardando il tutto dall’alto, sembra quasi di assistere a una nuova La Grande Abbuffata, laddove al contrario del ritrovo bulimico viene punita la solitudine e la relativa paura collegata. Certo con la grande differenza che nel film di Marco Ferreri era una punizione inflitta con consapevolezza, in The Lobster si è costretti da un famigerato governo difensore della famiglia. Poco importa poi se quest’ultima è forzata, finta o di facciata, l’importante è che esista e prenda le sembianze dell’ossessione.

The Lobster, il film

Un’ossessione che – esattamente come nel meccaninismo garroniano de Il Racconto dei Racconti – genera ovviamente conflitti irreversibili, quando portata all’eccesso. La scrittura è talmente esagerata che si parte ridendo con gusto dinanzi alle disgrazie dei personaggi, incastrati in siparietti ricchi di humor britannico, ma andando avanti con la visione ci si accorge di quanto sia tragico il vicolo cieco all’interno del quale ci si sta chiudendo, e anche la voglia di sorridere passa completamente. Dopo una prima parte più goliardica, si vola verso una seconda da guardare con le mani sugli occhi, poiché ogni speranza è lentamente strozzata alla radice.

The Lobster

Lo schianto finale di The Lobster è poi fragoroso, un inno all’amore – quello vero, adesso – silenzioso e sofferto che rende altissimo ogni piccolo gesto. Colin Farrell è clamoroso e anche fisicamente provato (sembra la nemesi tragica del panzuto Joaquin Phoenix in Irrational Man di Woody Allen), insieme a Rachel Weisz, John C. Reilly e una spietata Léa Seydoux comanda un Dream Team di assoluta qualità. Interpreti di una favola oscura pregna di umorismo nero che lancia frecciate al bigottismo, al controllo mediatico, al pensiero indotto, provando ad elevare la libertà arbitraria dell’individuo. Tutto senza trascurare l’aspetto visivo del film: il lavoro del direttore della fotografia Thimios Bakatakis è spettacolare e priva luoghi e persone di qualsivoglia colore saturo, così come gli eventi fanno con l’anima e la scelta.

Emma Stone e la gonna birichina a Cannes 2015 [foto]

Emma Stone e la gonna birichina a Cannes 2015 [foto]

Emma Stone è senza dubbio la stella più luminosa al Festival di Cannes 2015. L’attrice, arrivata sulla croisette per presentare il nuovo film di Woody Allen fuori concorso, Irrational Man (leggi la recensione), è come al solito magnifica, peccato per un po’ di vento che ha infastidito l’acconciatura e il corto abito di Emma. Ecco gli scatti:

Tra i film più attesi ovviamente troviamo la coppia Sorrentino e Garrone che hanno sempre vinto un premio nelle ultime due edizioni in cui hanno partecipato. Tra i francesi invece troviamo madame Isabelle Huppert che combatterà se stessa nei film del connazionale Guillaume Nicloux (Valley of Love) e del norvegese Joachim Trier (Louder than Bombs). E sempre dalla Francia arriva  Marion Cotillard trasformata di Lady Macbeth (Macbeth di Justin Kurzel), Emmanuelle Bercot (Mon roi di Maiwenn) che aprirà da anche regista fuori concorso il festival e la giovane Anaïs Demoustier, attesa nel film di Valerie Donzelli, Marguerite et Julien.

Festival di Cannes 2015, Foto: Rachel Weisz, Lea Seydoux, Colin Farrell e…

Al terzo giorno di Festival di Cannes 2015, le star non si fanno certo pregare. Presente al photocall e in conferenza stampa tutto il cast di The Lobster, tra cui Colin Farrell, Rachel Weisz e Lea Seydoux, ma anche Woody Allen con Emma Stone per Irrational Man.

Tra i film più attesi ovviamente troviamo la coppia Sorrentino e Garrone che hanno sempre vinto un premio nelle ultime due edizioni in cui hanno partecipato. Tra i francesi invece troviamo madame Isabelle Huppert che combatterà se stessa nei film del connazionale Guillaume Nicloux (Valley of Love) e del norvegese Joachim Trier (Louder than Bombs). E sempre dalla Francia arriva  Marion Cotillard trasformata di Lady Macbeth (Macbeth di Justin Kurzel), Emmanuelle Bercot (Mon roi di Maiwenn) che aprirà da anche regista fuori concorso il festival e la giovane Anaïs Demoustier, attesa nel film di Valerie Donzelli, Marguerite et Julien.

Irrational Man: recensione del film di Woody Allen

Irrational Man: recensione del film di Woody Allen

Dopo due progetti discutibili che hanno diviso pubblico e critica come Blue Jasmine e Magic in the Moonlight, il bulimico Woody Allen torna sul grande schermo con Irrational Man e un’idea che si discosta in modo netto dal suo ultimo periodo. Una sceneggiatura che lo riporta – in qualche modo – a Misterioso Omicidio a Manhattan pur perseverando nel suo ’periodo rosso’ e ottimista. Come Picasso affascinato dal blu in un particolare momento della sua vita, l’autore di New York continua a creare a quattro mani con il direttore della fotografia Darius Khondji atmosfere calde e accoglienti, questa volta attorno a Newport, nello stato del Rhode Island.

Irrational Man

Joaquin Phoenix è Abe, un professore di filosofia che ha totalmente perso fiducia nell’umanità, nella vita e nella sua stessa materia, che tanto profondamente conosce. La vita però, lo sappiamo, è strana e ci riserva sempre strane sorprese e occasioni. È così che dal nulla, in modo del tutto casuale, arriva per lui la scintilla che gli permette di cambiare totalmente vita e riacquistare fiducia nelle piccole cose. Sorprendentemente non è l’amore, per fortuna. Woody Allen gioca con i filosofi e la letteratura che più ama (Fëdor Dostoevskij e Delitto e Castigo in particolare), si prende in giro e racconta con eleganza come si possa subire il fascino del caos (e del caso) pur compiendo scelte ben precise e programmate nel minimo dettaglio, lineari o folli che siano.

Irrational ManSi resta in piedi in equilibrio precario al confine fra giusto e sbagliato, senza essere consapevoli (da qui “l’uomo irrazionale” del titolo) delle conseguenze esatte che ogni nostra azione può scatenare. Conseguenze che possono inoltre scatenare ulteriori spirali inaspettate, facendoci perdere completamente il filo di Arianna della nostra esistenza. Joaquin Phoenix ed Emma Stone sono una coppia splendida sullo schermo: panciuto e cangiante il primo, bellissima e sfrontata la seconda, sempre più sicura di se e padrona del suo mestiere.

Tra di loro trasuda una chimica particolare – più che nella coppia Stone-Firth di Magic in the Moonlight   tramite la quale danno voce in maniera impeccabile a un copione finemente scritto, ricco di classe e ironia che a molti già ricorda alla lontana Match Point, solo in versione più colorata e leggera. Terza incomoda fra gli attori la leonessa Jamie Blackley, che incarna l’animo più hippie del film. Il risultato delle parti è una commedia capace di trattenere lo spettatore incollato allo schermo per tutta la sua durata, con sfumature da noir e da ’operetta degli equivoci’, da gustare come uno scotch stagionato esattamente come Abe – il protagonista – farebbe.

Cannes 2015: applausi per Woody Allen

Emma Stone e Joaquin Phoenix
Emma Stone e Joaquin Phoenix

Applausi a scena aperta per Irrational Man di Woody Allen, che durante questo terzo giorno di Faestival di Cannes 2015 è il protagonista assoluto. Lui e suoi due attori principali, Emma Stone e Joaquin Phoenix, “una coppia fantastica, perfetti” riferiscono dalla croisette. Il film “delizioso e divertente” ha raccolto due tranche di applausi, alla fine e anche alla fine dei titoli di coda, segno che nonostante l’età e la produzione massiccia, Woody non perde il suo tocco.

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Tra i film più attesi ovviamente troviamo la coppia Sorrentino e Garrone che hanno sempre vinto un premio nelle ultime due edizioni in cui hanno partecipato. Tra i francesi invece troviamo madame Isabelle Huppert che combatterà se stessa nei film del connazionale Guillaume Nicloux (Valley of Love) e del norvegese Joachim Trier (Louder than Bombs). E sempre dalla Francia arriva  Marion Cotillard trasformata di Lady Macbeth (Macbeth di Justin Kurzel), Emmanuelle Bercot (Mon roi di Maiwenn) che aprirà da anche regista fuori concorso il festival e la giovane Anaïs Demoustier, attesa nel film di Valerie Donzelli, Marguerite et Julien.

Cate Blanchett a Variety: “Ho amato molte donne”

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Cate Blanchett a Variety: “Ho amato molte donne”

Lo scorso 14 maggio ha compiuto i suoi splendidi 46 anni, ma Cate Blanchett non accenna a cedere al tempo un’oncia del suo fascino. La straordinaria attrice due volte premio Oscar è ora attesa al Festival di Cannes 2015 con Carol, e in occasione di un intervista a Variety.

Il film, diretto da Todd Haynes e che vede l’attrice australiana accanto a Rooney Mara, racconta la storia di un’attrazione proibita tra una ricca signora e una donna molto più giovane. Durante l’intervista Cate Blanchett ha rivelato che, nonostante la sua felice relazione con il regista teatrale Andrew Upton, che dura da 18 anni, ha amato in passato molte donne.

Captain America Civil War: un nuovo grande scontro nel film?

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Captain America Civil War: un nuovo grande scontro nel film?

Quello tra Iron Man e Capitan America potrebbe non essere l’unico grande scontro tra eroi che vedremo in Captain America Civil War. A quanto pare anche Occhio di Falco e Pantera Nera saranno i protagonisti di un epico testa a testa, ecco cosa dice a riguardo Umberto Gonzales:

Captain America Civil WarRicordiamo che si tratta solo di un rumor e che non c’è ancora nulla di ufficiale a riguardo.

Ecco le foto dal set del film: [nggallery id=1652]

In attesa di nuovi dettagli in merito ricordiamo che Captain America Civil War sarà diretto da Anthony e Joe Russo e vedrà nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman, Sebastian Stan, Samuel L. Jackson, Frank Grillo, Jeremy Renner e Daniel Bruhl. Il film uscirà il 6 maggio 2016.

Avengers Age of Ultron: Hot Toys rivela Vision [foto]

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Avengers Age of Ultron: Hot Toys rivela Vision [foto]

La Hot Toys ha rivelato la sua action figure di Vision per Avengers Age of Ultron. Eccola nella nostra gallery:

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Avengers: Age of Ultron, il film

Ricordiamo che nel cast di Avengers: Age of Ultron sono presenti anche Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Mark Ruffalo, Chris Evans, Chris Hemsworth, Aaron Taylor-Johnson, Jeremy Renner, Anthony Mackie, Elizabeth Olsen, Samuel L. Jackson, Stellan Skarsgård, Cobie Smulders, Andy Serkis, Idris Elba, James Spader, Hayley Atwell, Paul Bettany, Don Cheadle, Thomas Kretschmann.

La trama ufficiale del film diretto da Joss Whedon è la seguente: Quando Tony Stark cerca di avviare un programma di pace, le cose degenerano e i più grandi eroi della Terra, tra cui Iron Man, Captain America, Thor, l’Incredibile Hulk, Vedova Nera e Occhio di Falco, saranno messi alla prova, mentre il destino del pianeta è a rischio. Il villain Ultron emerge, e spetterà agli Avengers impedirgli di attuare i suoi terribili piani, e presto scomode alleanze e situazioni inaspettate apriranno la strada a un’avventura originale, su scala globale. La squadra deve riunirsi per sconfiggere James Spader nei panni di Ultron, un terrificante megacattivo deciso ad annientare il genere umano. Sulla strada, gli eroi affronteranno due misteriosi nuovi arrivati, Wanda Maximoff, interpretata da Elizabeth Olsen, e Pietro Maximoff, interpretato da Aaron Taylor-Johnson, incontrando anche un vecchio amico in vesti nuove, quando Paul Bettany diventerà Visione.

Avengers: Age of Ultron uscirà – nei formati 2D, 3D e IMAX 3D – il primo maggio 2015 negli Stati Uniti mentre per quanto concerne le sale cinematografiche italiane l’uscita è prevista qualche giorno prima, il 22 aprile 2015.

Cannes 2015: The Sea of Trees di Gus Van Sant [clip]

Cannes 2015: The Sea of Trees di Gus Van Sant [clip]

Il terzo giorno, al Festival di Cannes 2015, non è atteso solo Woody Allen, ma anche Gus Van Sant, o meglio, il suo nuovo film, che questa sera verrà presentato alla stampa. Parliamo di The Sea of Trees che vedrà Naomi Watts insieme a Matthew McConaughey.

Ecco una clip dal film in cui vediamo l’attore premio Oscar accanto a Ken Watanabe:

https://www.youtube.com/watch?v=YvDsX2uuNW0

The Sea of Trees
The Sea of Trees

Basato su di una sceneggiatura scritta da Chris SpaldingSea of Trees vedrà protagonisti un americano (Matthew McConaughey) ed un giapponese (Ken Watanabe), uno strano duo che, conosciutosi in Giappone nella cosiddetta “Foresta dei Suicidi”, deciderà di non commettere l’insano gesto avviando un percorso riflessivo sulla vita.

Il film è attualmente in post-produzione e sarà distribuito nel 2015, ma non ha ancora una data precisa sul calendario delle uscite.

Rogue Cut: dettagli sulla versione estesa di X-Men Giorni di un futuro passato

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La versione estesa di X-Men: Giorni di un Futuro Passato, Rogue Cut, arriverà nei negozi in DVD e Blu-ray il 14 luglio, giorno in cui, proprio nel lontano 2000, avveniva il debutto sul grande schermo del fortunato franchise.

Questa versione, che includerà circa 17-20 minuti di filmati inediti, comprenderà – fa sapere il regista Bryan Singer – oltre alle scene tagliate con Anna Paquin (nei panni della mutante Rogue), anche nuove scene con Mystica/Jennifer Lawrence e la Bestia/Nicholas Hoult.

Di seguito l’elenco di tutti i contenuti speciali:

Disc 1

  • Both the Theatrical Cut of the Film and the Rogue Cut of the Film
    Commentaries
  • Director Bryan Singer and Composer/Film Editor John Ottman (Rogue Cut)
  • Director Bryan Singer and Producer/Writer Simon Kinberg (Theatrical Version)
    Second Screen App

Disc 2

  • Mutant vs. Machine [A 9-part making-of documentary]
  • X-Men: Unguarded
  • Gallery: Storyboards, Costumes & Concept Art
  • Fantastic Four Sneak Peek
  • Digital HD

Singer è attualmente impegnato nelle riprese di X-Men: Apocalypse, che uscirà nelle sale il 26 maggio 2016. Il film parlerà della scoperta delle origini dei mutanti e vedrà i protagonisti scontrarsi con Apocalypse, un mutante potentissimo e immortale, proveniente dall’Antico Egitto. Ritroveremo, ovviamente, Michael Fassbender (nei panni di Magneto), James McAvoy (Charles Xavier), Jennifer Lawrence (Mystica), Nicholas Hoult (Bestia), Evan Peters (Quicksilver) e Hugh Jackman (Wolverine). Si aggiungono al cast Sophie Turner (nel ruolo di Jean Grey), Lisa Olivia (Psylocke), Alexandra Shipp (Tempesta), Tye Sheridan (Ciclope), Lana Condor (Jubilee), Kodi Smit-McPhee (Nightcrawler).

Fonte

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