Tornano tra pochi giorni al cinema
Blu e Gioiel, i due pappagallini della specie macao blu, che in
questa nuova avventura ci presentano la loro nuova famiglia. Ora
infatti ci sono i loro tre cuccioli Bia Tiago e Carla, pronti ad
immergersi in questa nuova avventura in amazzonia.
La famiglia di volatili
attraverserà tutto il Brasile per raggiungere i loro amici umani,
Tulio e Linda, che in esplorazione nella grande foresta pluviale
hanno trovato una colonia di pappagalli macao blu che si credevano
ormai quasi estinti, se non fosse per Blu e Gioiel. In questo
paesaggio da sogno scopriranno di non essere soli: un’enorme
colonia di pappagalli ha combattuto fino ad ora contro il
disboscamento selvaggio, che li ha spinti nel profondo della
foresta amazzonica senza però distruggerli, anche se la battaglia
non è finita.
Gioiel, una volta immersa nel suo
habitat naturale, sentirà il richiamo della foresta che tanto le
era mancata, mentre Blu farà un po’ di fatica ad immergersi nella
vita selvaggia alla quale non è stato mai abituato. Ma insieme e
con l’aiuto dell’intera famiglia non solo troveranno una nuova
unità, ma riusciranno anche ad allontanare la minaccia del
disboscamento che mette in serio pericolo tutti gli animali della
foresta.
Nella versione italiana mancano le
grandi voci che si sono prestate al doppiaggio del cartone animato
nella versione in inglese.
Anne Hathaway, Will.I.Am, Bruno Mars e Andy Garcia sono solo alcuni dei personaggi
che fanno parlare (e cantare!) i protagonisti. Un elemento davvero
interessante infatti sono le canzoni originali.
Tutte le musiche sono state scritte
da John Powell, che aveva già collaborato con il
regista Carlos Saldana nel primo episodio di
Rio, e come in quel caso la supervisione
è stata affidata ad un pilastro della musica brasiliana come
Sergio Mendes. La storia della famiglia piumata e
dei loro amici è intervallata da canzoni carine ed orecchiabili in
pieno stile carioca che, a dire la verità, mancavano molto nei film
di animazione degli ultimi anni. Il film sarà in sala dal 17
Aprile, anche in versione 3D.
Ci pensa la moglie – e aiuto
regista – di Carlo Mazzacurati, Marina
Zangirolami, a definire il lavoro che resterà purtroppo
l’ultimo nella carriera del regista, scomparso a gennaio.
“Postumo è una parola che non si adatta per niente a questo
lavoro”, dice (a lei e alla figlia Emilia è dedicato) “A
questo film Carlo teneva tantissimo, vi hanno lavorato le persone
che più adorava”. A sottolineare non solo una lezione di vita e
cinema, ma un’attitudine cui non si può rinunciare proprio oggi:
quella di chi ha saputo guardare la realtà “con gli occhiali
dell’ironia”, come afferma Isabella Ragonese –
protagonista accanto a Valerio Mastandrea –
“allergico alle frasi fatte” e alla retorica, come
sottolineano tutti i presenti. Si tratta ovviamente de
La sedia della felicità, ultimo film del
regista Carlo Mazzacurati, scomparso di recente lasciando un grande
vuoto nel cuore del suo pubblico e dei suoi collaboratori.
Com’è stato lavorare con
Mazzacurati? Un suo ricordo
Valerio Mastandrea:
“Ricordo un grande entusiasmo quotidiano, più che le difficoltà
tecniche e fisiche. Avrei voluto lavorare con lui molto tempo
prima. Era un uomo di cinema da cui avrei potuto imparate molto.
Parlavamo di Dino in terza persona. Condivideva il mio scollamento
dal personaggio”.
Giuseppe Battiston:
“Questo film ha un cast ricchissimo. Mentre lo preparava,
gli chiedevo stupito se pensava che gli attori avrebbero
tutti accettato. Lui mi rispondeva: chi vuoi che dica no a un
povero malato? Questo racconta il suo modo di affrontare il
mestiere e la vita. Il suo occhio così umano e divertito mi
mancherà”.
Isabella Ragonese:
“Ho dei ricordi personali molto belli, che tengo gelosamente per
me. Questo film mi ha insegnato che il nostro mestiere ci fa
continuare a vivere. Rivedendo i suoi film possiamo risentirlo
vicino. Qui, poi, non si ride per dimenticare. La sua ironia è un
modo di vedere le cose con la giusta distanza”.
Come sono nati film e
titolo?
Angelo Barbagallo:
“Il figlio del montatore (di tre anni), ha trovato il titolo del
film. Ne era il più grande fan, ma non amava il titolo precedente
(La regina delle nevi). Ci ha suggerito questo e noi gli abbiamo
regalato una delle sedie. Il tono di Carlo era sempre
scanzonato e ironico, di leggerezza e divertimento intelligente.
Questo forse è il film che lo rappresenta di più”.
Marco Pettenello:
“Carlo aveva già narrato il disagio e la fatica di abitare in
Italia in questi anni, un paese andato un po’ in malora. Qui, ha
voluto descrivere come in questo mondo ci sia ancora vita, amore,
rabbia: materiale da cui trarre una storia che si può raccontare a
un bambino”.
Doriana Leondeff:
“Il desiderio di leggerezza che c’è in questo film è precedente
alla malattia di Carlo, come la prima stesura della sceneggiatura.
Poi, la malattia gli ha permesso di arrivare al cuore allegro delle
cose. Non solo non pensavamo che sarebbe stato il suo ultimo film,
ma ne stavamo scrivendo un altro, da girare in Toscana, tra i
vigneti di Bolgheri, con Mastandrea e tanti altri”.
È possibile che venga fatto da un
altro regista?
D.L.: “Non era
ancora una sceneggiatura, ma un soggetto in fase di
elaborazione,lontano dall’essere compiuto”.
Che personaggio è Bruna?
I.R.: “Per
Carlo, Bruna somigliava a un’eroina di Miyazaki: una ragazza
normale, che si ritrova in avventure rocambolesche in cui tira
fuori la sua grinta. Abbiamo pensato questa estetista molto
colorata, quasi uno sponsor del suo mestiere”.
Negli ultimi anni, nei film di
Mazzacurati la sceneggiatura si era inspessita?
M. P.: “Come
spettatore, negli ultimi anni Carlo era più amante del cinema
americano eccentrico (fratelli Coen, Wes Anderson) che di quello
europeo. Aveva meno paura del cinema artefatto e di usare la
fantasia”.
Al cinema in 150 copie dal 24
aprile, in preview parziale su Rai Movie il 22 aprile.
Il personaggio di Kingpin potrebbe
condividere la stessa sorte cinematografica di Quicksilver. Come
sappiamo infatti il personaggio di Pietro Maximoff (insieme alla
sorella Wanda/Scarlet Witch) sarà presente sia in X-Men
Giorni di un Futuro Passato che in
Avengers Age of Ultron e così anche
Kingpin, già visto al cinema in Daredevil, potrebbe apparire sia
nella serie Netflix dedicata all’uomo senza paura, che
nell’universo cinematografico di Spider-Man (secondo Avi Arad) che
in quello dei Marvel Studios! Infatti
Kevin Feige ha dichiarato che i diritti del
personaggio sono condivisi e così si ci potrebbe trovare di fronte
a ben tre Wilson Fisk tra personaggi cinematografici e
televisivo.
Cosa ne pensate voi di questa
complessa situazione per il personaggio? Quanto può essere
interessante vedere lo stesso personaggio proposto in tre universi
diversi (da un punto di vista del cinema/tv)?
Vi ricordiamo che l’unica
incarnazione cinematografica di Wilson Fisk/Kingpin è stata quella
di Michael Clarke Duncan nel film
Daredevil del 2003.
La notizia arriva in
esclusiva da TheOneRing.net. The Hobbit There
and Back Again, da noi Lo Hobbit Racconto
di un Ritorno terzo e conclusivo capitolo della
trilogia de Lo Hobbit di Peter
Jackson, potrebbe cambiare titolo. Secondo la fonte del
bene informato blog dedicato al mondo cinematografico di Tolkien la
New Line ha registrato un altro nome: The Hobbit: Into
the fire.
Il titolo
There and Back Again riprende il titolo
del libro rosso di Bilbo, il resoconto delle sue avventure con i
nani, ma allo stesso modo Into the Fire
riprende il titolo di un capitolo de Lo Hobbit.
Non sappiamo quindi se questo titolo
sarà confermato, ma se così dovesse essere sarebbe il terzo titolo
per il film. Per un breve periodo infatti il terzo capitolo della
trilogia si è intitolato The Hobbit: The Battle of Five
Armies.
La pagina Facebook ufficiale di
Robert Rodriguez ha diffuso alcuni storyboard
realizzati appositamente per il film Sin City Una Donna
per Cui Uccidere, trasposizione cinematografica della
graphic novel di Frank Miller. [nggallery id=559]
Così come accadde per il primo
Sin City, le immagini ci danno l’idea che
il film sarà una trasposizione cinematografica filologica delle
tavole di Miller. Che ne pensate?
Di seguito le foto dal film:
[nggallery id=228]
Nelle nuove immagini possiamo vedere
alcuni volti ben noti dell’universo di Sin
City, come quello di Jessica Alba o
quello di Bruce Willis, che entrambi ritornano nel
film nei panni dei loro vecchi personaggi, rispettivamente Nancy
Callahan e John Hartigan. Ma nelle immagini vediamo anche alcuni
volti meno noti e altre new entry.
Abbiamo appreso da poco che le
riprese di Star
Wars Episodio VII sono già in corso e oggi sono
state pubblicate da diversi portali web alcune foto che parrebbero
essere state scattate proprio sul set del film ad Abu Dhabi. Le
foto sono state scattate da Mona Al Marzooqi di The
National. Eccole:
Ad un occhio inesperto la foto pare
non dir nulla, ma i ragazzi di starwars7news.com hanno fatto qualche congettura
immaginando che sul set si stia riassemblando qualcosa, e nello
specifico un AT-AT visto per la prima volta ne L’Impero colpisce
Ancora.
Nel cast del film sono stati
confermati gli illustri ritorni di Mark Hamill, Carrie
Fisher, Peter Mayhew e Harrison Ford,
mentre i personaggi nuovi di questa nuova trilogia potrebbero avere
i volti di Adam Driver, Lupita Nyong’o e
John Boyega. Nel film inoltre vedremo anche
l’atteso ritorno del Millennium Falcon e di R2 D2.
Ecco una nuova
versione della cover di Uncanny X-Men #141 realizzata da
John Byrne che ci offre un bel mash up di Game
of Thrones con X-Men Giorni di un Futuro
Passato in cui Jon Snow, Daenerys Targaryen e Tyrion
Lannister sono decisi a tenere la loro posizione e
combattere.
X-Men Giorni di un futuro passato, il film
La trama di X-Men giorni di un futuro passato,
tratta dall’omonimo fumetto del 1981, ripercorre un arco temporale
ambientato in un imprecisato futuro in cui gli USA sono dominati
dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono confinati in campi di
concentramento. Kitty Pride torna indietro nel tempo e impedisce
dal passato che gli eventi precipitino a tal punto da trasformare
la vita dei mutanti del futuro in un inferno di reclusione.
Arriva al cinema distribuito da 01
Distribution, Transcendence, il film che segna il
debutto di Wally Pfister alla regia e con protagonisti
Johnny Depp,
Rebecca HalleMorgan
Freeman. Nel film il Dr Will Caster, il più importante
ricercatore del mondo nel campo dell’intelligenza artificiale,
lavora per creare una macchina che riesca a combinare
l’intelligenza collettiva e l’intera gamma delle emozioni umane, in
seguito alle sue teorie viene ferito da terroristi
anti-tecnologici. La moglie Evelyn disperata carica il cervello in
un computer, in modo che Will possa continuare a vivere, ma molto
presto si rivelerà una minaccia inarrestabile.
Transcendence segna
l’esordio alle regia del premio Oscar per la fotografia Wally
Pfister (Inception,
The
Dark Knight) che attraverso la sceneggiatura di
Jack Paglen propone una pellicola che miscela la storia
d’amore al thriller fantascientifico. Il film nella prima mezz’ora
si occupa di gettare le basi di un futuro (non troppo lontano) in
cui si snoda la storia di Will, Evelyn e Max, i primi due sono
legati da un profondo amore nato nei laboratori e alimentato da un
grande rispetto e sostegno reciproco. Ed il terzo, l’amico di
vecchia data, che pur lavorando in un campo parallelo al loro (le
neuroscienze) nutre numerose riserve sul futuro dell’intelligenza
artificiale. Questa viene sviluppata da uno dei libri più
famosi dal titolo La singolarità è vicina di
Raymond Kurzweil nonché una vasta gamma di film di genere,
che vanno dai recentissimi Her al colossal Matrix, ed in cui
il loro eco è ben visibile e intrecciato nella sceneggiatura.
Seppur la chiave di lettura sia
piuttosto nota, al film va il merito di essere riuscito a passare
da un registro all’altro mantenendo costante il filone portante
della storia, l’amore tragico tra Will ed Evelyn, e il dibattito
tra ciò che è l’evoluzione umana e quella scientifica. Mettendo in
moto la storia attraverso l’empatia dell’interpretazione,
importanti quesiti che vengono sollevati dai personaggi e che
ognuno incarna sin dal principio, ma soprattutto nelle scelte che
compieranno, azionando così, un meccanismo più grande di loro che
sconvolgerà per sempre la vita globale.Il cast è composto da figure
imponenti su cui padroneggia Johnny Depp, in uno dei rari casi in cui il trucco non
lo mimetizza riesce a trovare nel suo “io digitale” la giusta
maschera per interpretare il genio visionario. Di seguito,
Rebecca Hall, nel ruolo dell’amante ostinata nel salvare il
suo unico grande amore, dimostrandosi cieca quando il
rivoluzionario Paul Bettany gli si opporrà evidenziando un sistema
viziato e innaturale. Ed infine bravi anche il mentore Morgan Freeman e l’estremista Kate Mara.
Transcendence è un
ottimo esordio alla regia che porta sullo schermo il più reale dei
dibattiti etico-intellettuale, su cui si confrontano gli studiosi e
l’azione dell’intrattenimento il cui nodo centrale è il sentimento
ma anche grandi effetti visivi, ma che purtroppo non riesce a
trovare il giusto equilibrio per segnare una svolta nel genere e
lasciare il segno nella memoria collettiva.
Ecco una gallery un po’ polemica e
cattivalla su dieci film che hanno reso necessario un enorme budget
perla loro produzione e, partendo da idee rischiosissime, si sono
poi effettivamente rivelati un fallimento: [nggallery id=555]
La selezioni di film,
proposta da io9, prevede non solo film recenti, cme
47 Ronin o film molto famosi (in male)
come Wild Wild West, ma anche pellicole
più o meno sconosciute in Italia ma che già a prima vista danno da
pensare (Mars Needs Moms o
Adventures of Pluto Nash). Nella
classifica ricordiamo The Green Hornet,
un esperimento che pur partendo da premesse molto interessanti si è
risolto in un totale fiasco. Che dire poi di
L’Apprendista Stregone, film nato dal
bellissimo raconto musicale omonimo che abbiamo imparato a
conoscere e apprezzare in Fantasia della
Walt Disney? Presenti all’appello anche il terribile esperimento di
Cowboys and Aliens che pur non
risolvendosi in un film orribile resta uno strano e inincasellabile
ibrido mal riuscito.
Sono i film che non ti spieghi, che
nonostante l’enorme esborso economico sono stati dei veri
fallimenti. E quali sono i vostri film che ‘non vi spiegate’?
Il canale Youtube del Napoli COMICON ha
postato un video di Hugh Jackman che ci invita
tutti a partecipare alla manifestazione partenopea che si terrà
dall’1 al 4 maggio 2014. Per quale motivo? Ascoltate il messaggio e
scopritelo!
La trama di X-Men giorni di un futuro passato,
tratta dall’omonimo fumetto del 1981, ripercorre un arco temporale
ambientato in un imprecisato futuro in cui gli USA sono dominati
dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono confinati in campi di
concentramento. Kitty Pride torna indietro nel tempo e impedisce
dal passato che gli eventi precipitino a tal punto da trasformare
la vita dei mutanti del futuro in un inferno di reclusione.
Oggi arrivano le prime foto dal set
di American Ultra in cui l’attrice
Kristen Stewart si mostra in un cambio di look per
i suoi capelli: il rosso fuoco. Ecco le foto:
Il film è diretto
da da Nima
Nourizadeh (Project X) e
sceneggiato da Max
Landis (Chronicle) e vede
nel cast oltre alla Stewart anche Jesse
Eisenberg, Topher
Grace,Tony
Hale,John
Leguizamo, Bill
Pullman e Walton Goggins
American
Ultra riunisce Jesse
Eisenberg e Kristen
Stewart dopo il successo
di Adventureland, e
vede Eisenberg ricoprire il ruolo di
Mike mentre la Stewart quello della sua
fidanzata. I due vivono una vita tranquilla in una piccola città
fino a quando non si viene a sapere
che Mike è in realtà un agente di un
programma governativo che le autorità hanno deciso di
interrompere. Quando il suo passato segreto torna a
tormentarlo, Mike, che soffre di amnesia, sarà costretto ad
intraprendere un avventura che metterà i due in serio pericolo.
American
Ultra è prodotto da Anthony
Bregman della Likely
Story e da David
Alpert e Britton
Rizzio della Circle of
Confusion. Kevin
Frakes della PalmStar Media
Capital e Raj Brinder
Singh della Merced Media
Partner figurano, invece, come produttori
esecutivi.
Il suo ruolo purtroppo era stato
tagliato dal film ma oggi arriva la conferma che Anna
Paquin, l’interprete di Rogue, avrà una piccola parte
all’interno del film X-Men Giorni di un futuro
passato.
La scena infatti era stata tagliata
dal regista Bryan Singer percè giudicata
“estranea” ai fini della storia. “Purtroppo, si trattava
dell’unica sequenza in cui compariva Anna Paquin”, ha detto
Singer. “Anche se lei compare nei crediti ed ha fatto parte del
processo di realizzazione del film, l’attrice non apparirà in
esso.”
Quindi, nonostante il nome
dell’attrice si apparso nei titolo di coda del trailer finale del
film, Rogue avrà a disposizione poco spazio all’interno del film,
come confermato a Buzzfeed da un rappresentante della 20th Century
Foc: “Essenzialmente è un cameo”, ha detto.
X-Men Giorni di un futuro passato, il film
La trama di X-Men giorni di un futuro passato,
tratta dall’omonimo fumetto del 1981, ripercorre un arco temporale
ambientato in un imprecisato futuro in cui gli USA sono dominati
dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono confinati in campi di
concentramento. Kitty Pride torna indietro nel tempo e impedisce
dal passato che gli eventi precipitino a tal punto da trasformare
la vita dei mutanti del futuro in un inferno di reclusione.
Caleb e Cody Walker sono entrati
a far parte della famiglia di Fast &
Furious. I due uomini sono i fratelli di Paul
Walker, e grazie ad una decisione definita inevitabile
dalla produzione, sono entrati a far parte del cast del film come
controfigure del fratello tragicamente scomparso così da poter
terminare le riprese del film.
“Abbiamo recuperato alcune riprese e abbiamo dato
il benvenuto ai fratelli di Paul nella famiglia di F&F. Caleb e
Cody ci stanno aiutando a completare la parte rimanente delle
riprese che Paul non è riuscito a completare. Averli sul set ci fa
sentire come se Paul fosse con noi” hanno dichiarato dalla
produzione. La decisione è quella di lasciare il personaggio di
Brian O’Connor vivo e di celebrare così un’ultima volta il
personaggio più identificativo della carriera di
Paul.”
Periodo fitto di impegni per
l’attrice premio Oscar Sharon Stone. Dopo aver recentemente concluso
il pilot della serie TNT, Agent X e
dopo aver recitato a fianco di Woody Allen nella
commedia di John TurturroGigolò per
caso, l’attrice si aggiungerà al cast di
American Ultra, pellicola diretta
da Nima Nourizadeh (Project
X) e sceneggiata da Max Landis
(Chronicle).
La Stone, che interpreterà il ruolo
che per un certo periodo era stato associato ad Uma
Thurman ma che l’attrice di Kill
Bill ha deciso di non accettare, entra a far parte
così di un cast già ricco che comprende Jesse Eisenberg e Kristen Stewart come protagonisti ma
anche Topher
Grace,Tony Hale,John Leguizamo,Bill PullmaneWalton Goggins.
American
Ultra riunisce Jesse
Eisenberg eKristen Stewart dopo il successo di Adventureland,
e vede Eisenberg ricoprire il ruolo di
Mike mentre la Stewart quello della sua
fidanzata. I due vivono una vita tranquilla in una piccola città
fino a quando non si viene a sapere che Mike è in realtà un agente di un programma
governativo che le autorità hanno deciso di
interrompere. Quando il suo passato segreto torna a
tormentarlo, Mike, che soffre di amnesia, sarà costretto ad
intraprendere un avventura che metterà i due in serio
pericolo.
American
Ultra, le cui riprese dovrebbero iniziare a breve,
sarà prodotto da Anthony
Bregman della Likely
Story e da David
Alpert e Britton
Rizzio della Circle of
Confusion. Kevin
Frakes della PalmStar Media
Capital e Raj Brinder
Singh della Merced Media
Partner figurano, invece, come produttori
esecutivi.
Da quando è iniziata a circolare la
notizia dell’uscita di Batman Vs Superman, il sequel di
Man of Steel diretto da Zack
Snyder, alle news ufficiali si sono aggiunti una miriade
di rumors e di indiscrezioni ad opera molte volte degli stessi
fan.
Questa fa parte sicuramente della
seconda categoria. Nella notte infatti il direttore della
fotografia del film, Larry Fong ha twittato la
seguente immagine, che secondo alcuni segnalerebbe con molto
anticipo l’inizio delle riprese del film di Snyder. Ma c’è di più:
sempre secondo i fan, l’uomo che vediamo sfocato sullo sfondo
sarebbe proprio Ben Affleck nei panni di Bruce
Wayne.
Ed ecco il tweet di Larry Fong sulla sua pagina ufficiale
Vi ricordiamo cheBatman
Vs Supermansarà diretto dal
regista Zack
Snyder su sceneggiatura scritta in collaborazione
con Chris
Terrio (Argo),sulla base di una storia già scritta
da David S.
Goyer. Confermati
nelcast del filmHenry Cavill, Ben Affleck, Amy Adams,
Laurence Fishburne, Diane Lane, Gal Gadot, Jeremy Irons e Jesse Eisenberg.
Dopo il dimenticabile riavvio del
franchise da parte di Marcus Nispel nel 2009, la
Paramount è alle prese con un nuovo reboot di Venerdi
13. Sembra infatti che lo studio abbia trovato in
questi giorni un nuovo regista al quale affidare il difficile
compito di “resuscitare” la saga: si tratta di David
Bruckner, regista del miglior segmento, a detta della
critica, del film a episodi V/H/S.
Un nome, quello del giovane regista
americano, che alimenta le voci su un possibile utilizzo del found
footage per il film, dal momento che Bruckner ha già sperimentato
questa tecnica nelle sue pellicole precedenti.
Vi ricordiamo che questo ravvio
della serie è frutto dell’accordo tra la Paramount e la Warner
Bros, la quale ha acquisito i diritti del nuovo lavoro
di Chirstopher
Nolan“Interstellar”,
cedendo alla Paromount quelli di South Park e proprio quelli
di Venerdi 13.
Staremo a vedere se le strategie
produttive della Paramount si riveleranno azzeccate, dovendo
combattere, nel marzo 2015, con il rifacimento
di Cenerentola della Disney e
del film di Ron Howard “In the heart of the
sea” con Chris
Hemsworth.
Venerdì
13, in originale Friday the
13th, è una saga di film horror che ha come
protagonista Jason Voorhees e ricade
nella categoria dei film slasher. Il film originale è stato
concepito da Sean S. Cunningham, poi la saga
è proseguita grazie ad altri registi che hanno mantenuto gli stessi
meccanismi narrativi presenti nel primo film. Tutti i film
appartengono al genere splatter, quindi caratterizzati da omicidi
crudi, possibilmente spettacolari e granguignoleschi. Sono stati
realizzati nove sequel, uno spin-off-crossover e un remake/reboot,
per un totale, quindi, di 12 pellicole.
La
pellicola uscirà nei cinema americani Venerdì 13 marzo,
2015
Sono pochi gli interpreti la cui
partecipazione ad una pellicola è assicurazione di una qualità
indiscussa, indipendentemente dal ruolo ricoperto o dal personaggio
a cui dare vita. Uno di questi è Johnny Depp, all’anagrafe
John Christopher Depp II, nato a Owensboro, Kentucky, il 9
giugno 1963. [nggallery id=556]
Figlio di un ingegnere e di una
cameriera, la sua è una vita costellata da luci e ombre, in un
crocevia che parte dagli inferi di una gioventù maledetta fino al
paradiso di una carriera sfavillante. Fortemente segnato dal
divorzio dei genitori, Johnny Depp riconosce il suo primo e
sincero amore nella musica, vero approccio dell’attore statunitense
al mondo dello spettacolo: The Kids è il nome della rock
band con cui comincia un percorso artistico che lo porterà a
ricercare la fama nell’assolata città di Los Angeles.
Gli esordi sono talmente duri che
Johnny cerca di guadagnarsi da vivere facendo in un primo
momento qualsiasi tipo di mestiere: muratore, benzinaio, meccanico
ed altro. Fu l’incontro con Nicholas Cage (amico dell’allora
compagna Lori Ann Allison, sposata il 24 dicembre 1983) e
l’incoraggiamento di quest’ultimo a cimentarsi nella recitazione, a
convincere Depp a fare il grande passo verso il mestiere di
attore. L’esordio non tarda ad arrivare con la sua prima
apparizione cinematografica nel film horror Nightmare: dal
profondo della notte (1984).
In un primo momento il cinema è per
Johnny solo un mezzo di sostentamento con cui guadagnarsi il
necessario per continuare a fare musica, fino a quando la
possibilità concreta di farne un mestiere lo porta a seguire alcuni
corsi di recitazione drammatica. A seguito di alcuni lavori di poco
conto, trova la svolta partecipando alla pellicola di guerra
Platoon (1986) di Oliver Stone, vincitrice fra
l’altro di 4 premi Oscar. E’ amore immediato per la settima arte,
ma la consacrazione vera e propria non viene dal cinema, bensì dal
piccolo schermo con la serie tv 21 Jump Street (1987)
attraverso la quale entra nelle case degli americani conquistando
il cuore delle teenagers. Nel 1990, mentre recita ancora nella
serie, partecipa a Cry Baby di John Waters e
da qui in poi i tormenti interiori del giovane Johnny Depp
si rifletteranno pesantemente in tutte le sue interpretazioni
successive.
Abbandonato il ruolo ricoperto sul
piccolo schermo ed insoddisfatto, oltre che infastidito, dallo
status di attore tv per un pubblico di adolescenti, sempre nel 1990
fa l’incontro che più di ogni altro ne segnerà la carriera: quello
con Tim Burton, che ne riconosce il talento e lo vuole
fermamente per interpretare la parte del protagonista ed outsider
in Edward Mani di Forbice. E’ l’inizio di una lunga
collaborazione fra i due, in cui si evidenzierà a più riprese la
capacità dell’uno di valorizzare il lavoro dell’altro. Sul set si
consacra come attore atipico e dark, consolidando anche la love
story con Winona Ryder, sua compagna fino al 1993.
E’ proprio in
quegli anni che conosce River Phoenix, giovane e promettente
attore come lui, con il quale però non condivide solo la passione
per la settima arte. I due entreranno negli eccessi della droga e
dell’alcool, e da questi usciranno solo in seguito: River infatti
morirà per overdose, per sempre giovane e per sempre confinato al
ricordo di un grande talento spentosi troppo presto, Johnny,
ovviamente colpito, cercherà di abbandonare la vita di dannosi
eccessi.
Al di là di una vita privata
segnata dai tormenti interiori, la carriera di Johnny Depp
continua senza arrestarsi: recita in Benny & Joon
(1993), è al fianco di Jerry Lewis e Faye Dunaway in
Il valzer del pesce freccia di Emir Kusturica
(1993), è il giovane protagonista di Buon compleanno Mr.
Grape di Lasse Hallstrom (1993) e si ritrova con
Tim Burton sul set di Ed Wood (1994),
pellicola in cui sfodererà una delle sue interpretazioni più
convincenti. Continua il suo percorso condividendo il grande
schermo con MarlonBrando in Don Juan De Marco
maestro d’amore (1994), lavora con Jim Jarmusch in
Dead Man (1995), accetta il ruolo in Minuti
contati (1995) pur di lavorare con ChristopherWalken, intraprende una battaglia di capacità interpretativa
con Al Pacino in Donnie Brasco (1997) ed
esordisce dietro la macchina da presa con il dramma grottesco
incentrato sull’universo degli snuff-movie Il
Coraggioso (1997) dove interpreta il protagonista ed ha
l’onore di dirigere Marlon Brando, che da sempre riconosce
come suo mentore.
Nel 1998 dà il meglio di sé
diventando un pazzoide dedito alle droghe, quasi del tutto
irriconoscibile al fianco di Benicio Del Toro, in
Paura e Delirio a Las Vegas di Terry Gilliam,
confermando un talento recitativo che va al di là dei ruoli
interpretati o delle sceneggiature a sua disposizione.
Dopo alcune relazioni burrascose
(su tutte quella con l’altrettanto ribelle Kate Moss) trova
la donna della sua vita in Vanessa Paradis, che lo omaggerà
con il dono della paternità e di una ritrovata serenità
interiore.
A seguito di La Nona
Porta di Roman Polanski (1999) e di La moglie
dell’astronauta (1999), esordisce nel nuovo millennio
tornando a ruoli più lugubri e dando letteralmente vita a dei veri
e propri freaks: ne è un chiaro esempio la sua terza collaborazione
con Tim Burton, dove interpreta Ichabod Crane
nell’adattamento de Il mistero di Sleepy Hollow
(1999). Veste poi i panni dello zingaro in The Man Who
Cried (2000) ed in Chocolat (2000) e torna in
ruoli maledetti con Blow (2001) e La vera
storia di Jack lo squartatore (2001). Ma la consacrazione
definitiva a star internazionale per Johnny Depp arriva solo
dopo La maledizione della prima luna (2003) della
Walt Disney, pellicola diretta da Gore Verbinski con
cui ha l’occasione di dare vita ad uno dei freaks più spassosi ed
emblematici della cinematografia del nuovo millennio: il Capitan
Jack Sparrow, la cui interpretazione gli varrà una nomination
agli Oscar nella categoria miglior attore protagonista. Il
ruolo, che verrà ripreso nei tre sequel Pirati dei Caraibi la
maledizione del forziere fantasma (2006), Pirati dei
Caraibi ai confini del mondo (2007) e Pirati dei
Caraibi oltre i confini del mare (2010), porterà l’attore
ad una totale immedesimazione nel personaggio, tanto che da qui in
poi non si potrà più parlare dell’uno senza menzionare l’altro. Lo
strambo pirata dal cuore buono Jack diventa un fenomeno di costume
e l’apporto nella caratterizzazione dello stesso da parte
di JohnnyDepp decreta il successo
planetario della saga, attualmente in attesa del suo quinto
capitolo. Nel nuovo secolo però non c’è solo la pirateria nei
programmi di JohnnyDepp che gioca con le
interpretazioni fornite in C’era una volta in Messico
(2003) di Robert Rodriguez e The Libertine
(2004). Presta inoltre la propria voce nel film d’animazione
La sposa cadavere (2005), il cui protagonista è
modellato sulle sue fattezze, e sforna una recitazione mastodontica
in Neverland, un sogno per la vita (2004) e nel
musical firmato da Tim Burton Sweeney Todd, il diabolico
barbiere di Fleet Street (2007) che gli valgono
rispettivamente la seconda e la terza candidatura all’Oscar.
L’elenco delle pellicole
interpretate potrebbe diventare smisurato, ma è impossibile non
citare il suo lavoro nel thriller psicologico tratto da un racconto
di Stephen King Secret Window (2004), o la
creazione del suo personalissimo Willy Wonka ne La fabbica di
cioccolato (2005), così come i ruoli ricoperti in
Nemico pubblico (2009) o nel sognante Parnassus
l’uomo che voleva ingannare il diavolo (2009) dove
sostituisce assieme a Jude Law e a Colin Farrell il
compianto Heath Ledger, nonché la sua metamorfosi nel
dolce quanto bizzarro Cappellaio Matto in Alice in
Wonderland (2010). Tutte pellicole che impreziosiscono un
curriculum già degno di nota.
Nonostante alcuni insuccessi al
botteghino o la partecipazione a produzioni accolte tiepidamente
dalla critica quali The Tourist (2010), The Rum
Diary (2011) o Dark Shadows (2012), per cui
si è accennato ad una fase calante nella carriera
di JohnnyDepp, le sue performance
rimangono di alto livello. Anche quando JohnnyDepp incappa malauguratamente in flop come The
Lone Ranger (2013) di Gore Verbinski, la sua
maestria nel dare vita allo ‘svalvolato’ indiano Tonto rimane
l’unico motivo per guardare il film.
JohnnyDepp,
universalmente riconosciuto come l’interprete più dotato e
talentuoso della sua generazione, tutto ciò che lo circonda
contribuisce a farne un personaggio fascinoso e carismatico: la sua
immagine ribelle, le cicatrici autoinferte, i tatuaggi che
scandiscono momenti precisi della sua vita, le sue origini Cherokee
sempre pesantemente rivendicate, il suo modo di fare rissoso ed il
suo carattere burrascoso lo hanno reso agli occhi del mondo
femminile un vero sex symbol, ruolo da lui sempre rifiutato. Mr.
Puzzo (così si fa amichevolmente chiamare) vanta una carriera che
poche altre stelle del firmamento hollywoodiano possono
condividere. Si autodefinisce un uomo piuttosto sciocco, anche se
pare che sia abbastanza intelligente o furbo da fare le scelte
giuste per la sua carriera, tanto che lo rivedremo presto sul
grande schermo nel thriller fanta-tecnologico
Transcendence, esordio alla regia di Wally
Pfister.
Sempre abile nella scelta dei ruoli
da ricoprire, JohnnyDepp si è giustamente guadagnato
l’appellativo di attore atipico e dark. I personaggi da lui
interpretati, outsiders, freaks, ribelli ed alienati, molti dei
quali rimarranno memorabili nella storia del cinema, sono frutto di
una personalissima selezione. L’immersione totale nel processo di
caratterizzazione degli stessi che va dalla scelta del look, alla
definizione delle movenze lo ha reso beniamino di tutti i registi
con cui ha lavorato nonché delle platee di tutto il mondo. E’ per
questo che quando si parla di Johnny, non risulta azzardato
riferirsi a lui come il più grande trasformista dei suoi
tempi.
Cresce l’attesa per il prossimo
cinecomics della Marvel: Guardians of
the Galaxy. Per tutti gli appassionati lo studio ha
rilasciato nella nottata un nuovo video del film contenente
immagini esclusive dal backstage e interviste al cast tecnico e
artistico, tra cui Kevin Feige, Chris
Pratt, Zoe Saldana, Dave
Bautista, Bradley Cooper e Vin
Diesel.
Trama: L’audace esploratore Peter
Quill è inseguito dai cacciatori di taglie per aver rubato una
misteriosa sfera ambita da Ronan, un essere malvagio la cui
sfrenata ambizione minaccia l’intero universo. Per sfuggire
all’ostinato Ronan, Quill è costretto a una scomoda alleanza con
quattro improbabili personaggi: Rocket, un procione armato; Groot,
un umanoide dalle sembianze di un albero; la letale ed enigmatica
Gamora e il vendicativo Drax il Distruttore. Ma quando Quill scopre
il vero potere della sfera e la minaccia che costituisce per il
cosmo, farà di tutto per guidare questa squadra improvvisata in
un’ultima, disperata battaglia per salvare il destino della
galassia.
Dopo averlo annunciato qualche
giorno fa, ecco l’epico trailer finale di X-Men Giorni
di un futuro passato, la pellicola diretta da
Bryan Singer che uscirà il 22 Maggio in
Italia.
La trama di X-Men giorni di un futuro passato,
tratta dall’omonimo fumetto del 1981, ripercorre un arco temporale
ambientato in un imprecisato futuro in cui gli USA sono dominati
dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono confinati in campi di
concentramento. Kitty Pride torna indietro nel tempo e impedisce
dal passato che gli eventi precipitino a tal punto da trasformare
la vita dei mutanti del futuro in un inferno di reclusione.
Da due giorni è disponibile su Youtube il nuovo video di
Alicia Keys, “It’s on again” che fa parte
della colonna sonora di The Amazing Spider-Man
2. Come nel precedente video musicale dell’italiana
Francesca Michielin (potete vedere il video
cliccando
qui), anche nel video della cantante newyorchese, si alternano
spettacolari immagini del film ed in più la partecipazione speciale
del compositore della colonna sonora, Hans
Zimmer.
In The Amazing Spider-Man 2, per Peter
Parker (Andrew Garfield) affronta la vita
post diploma. Lasciatosi alle spalle le scuole superiori si è
ritrovato sempre più impegnato vestendo i panni di Spiderman,
senza, però, dimenticare la promessa fatta al padre di Gwen
(Emma Stone): proteggerla. A disturbare gli
equilibri ci penserà l’arrivo di un nuova nemesi, Electro
(Jamie Foxx) ed il ritorno di un vecchio amico,
Harry Osborn (Dane DeHaan).
Andrea, una giovane donna delusa
dall’amore incontra per caso Luca, un fisioterapista che si finge
psicologo per sedurla mentre Carlotta e Andrea, vicini di casa di
Andrea stanno preparandosi per il loro matrimonio. Le storie delle
due coppie si incrocieranno in un gioco degli equivoci in cui
nessuno può scegliere di non amare.
Opera prima per
Gabriele Pignotta, che di questo film è regista,
sceneggiatore e protagonista. L’attore è conosciuto soprattutto sui
palcoscenici romani, avendo portato in scena, con ottimi risultati,
commedie sui problemi dei nostri giorni, come nel caso di
Una notte bianca e Scusa sono
in riunione, ti posso richiamare? Quindi l’esordio in
teatro con relativo successo della sua prima commedia sull’amore,
Ti sposo ma non troppo, che Marco
Belardi decide di produrre.
Pignotta passa quindi
momentaneamente al cinema, anche se conferma il suo amore per il
teatro e la volontà di abbandonare un’arte per l’altra, scrivendo
anche in questo anno, l’ultimo film di Carlo
Verdone.
Ti sposo ma non
troppo si ispira alla commedia romantica inglese, dice il
regista che i suoi film di riferimento sono Notting
Hill e Quattro matrimoni e un funerale, ed
in effetti alcuni rimandi sono evidenti. Al suo fianco c’è il suo
compagno di avventure anche a teatro Fabio Avaro, Francesco
Foti che interpreta il ruolo del fratello di Luca,
Michela Andreozzi e la star Vanessa
Incontrada, che afferma di essersi innamorata della
sceneggiatura e della storia, che metteva la donna in una posizione
preminente, non di oggetto come spesso accade.
Per un’opera prima sono molti i
punti da limare, alcune scene non hanno infatti la stessa presa che
possono avere a teatro, per ritmo e messa in scena. Ha il merito
però di migliorare nel finale.
La “strana coppia”
formata dallo strepitoso Woody Allen e dall’attore
John Turturro apparirà sul grande schermo dal 17
aprile in Gigolò per caso (tiolo originale:
Fading Gigolo) scritto e diretto dal protagonista, lo
stesso Turturro.
Come comportarsi quando ti ritrovi
invaso dai debiti, un lavoro precario, non abbastanza risorse per
arrivare a fine mese e il sogno di sbarcare il lunario? La
soluzione la propone in maniera alquanto bizzarra Woody
Allen.
“Ho una storia buffa da
raccontarti: sai oggi la mia dermatologa mi ha detto che. parlando
con un amica, è arrivata alla conclusione di voler fare con lei un
ménage à trois e mi ha chiesto anche se conoscevo qualcuno…stavo
pensando a te”
Fioravante (Jhon Turturro) e
Murray (Woody Allen) sono due amici in condizioni economiche
precarie e, in tempi di crisi, possono saltare alla mente le
proposte più disparate come quella che fa Murray all’amico
all’inizio del film all’interno di una libreria che sta per
chiudere, perché di leggere libri, dice Allen, “non gliene frega
niente più a nessuno”.
Ebbene la proposta arriva lasciando
Fioravante completamente di stucco: tentare di cimentarsi con il
mestiere più antico del mondo con il nome d’arte di Virgil, mentre
Murray si offre di fare il “protettore”/manager con il nome
di “Don Bongo”.
All’interno di una New York
multietnica, Fioravante si ritroverà nel bel mezzo di strani
intrecci amorosi (e non) che ruoteranno attorno alle sue clienti:
la dermatologa Sharon Stone, la prorompente Sofia
Vergara e la dolce vedova di un rabbino interpretata da
Vanessa Paradis. Ognuno di questi incontri sarà condito da
momenti esilaranti che tuttavia nascondono un’ autentica analisi
dell’animo umano. In questa frizzante commedia dotata di una
miscela di umorismo e intimità emerge un Turturro provvisto di un
imprevedibile sex appeal.
“La storia parla di amicizia ma
anche di come le persone siano bisognose del contatto con gli
altri. Tutti noi abbiamo bisogno di essere toccati. Persino
all’interno di una relazione ci si può sentire profondamente soli.
Il film parla di solitudine e intimità che può essere sessuale ma
anche no. L’i-dea del gigolò è una metafora per le relazioni perché
le persone in una maniera o nell’altra pagano per avere amore”.
così John Turturro presenta il suo nuovo film.
Ventotto anni dopo Hannah e le
sue sorelle (1986) spetta a Turturro dirigere Woody
Allen, che nella finzione, lo dirige a sua volta come gigolò.
Turturro ha dichiarato di aver raccontato la storia al suo
barbiere, che ha raccontato lo spunto all’altro suo illustre
cliente, proprio Allen, il quale a sua volta si è messo in contatto
con Turturro, ed ecco formatasi la “strana coppia”.
Dopo la regia di Mac
(1992), Illuminata (1998)
Romance&Cigarettes (2005) e
Passione (2010) Turturro ora si cimenta con questa
commedia brillante supportato dall’amico Allen.
The Hollywood Reporter riferisce
che la Twentieth Century Fox ha intenzione di adattare per il
grande schermo Superior di Mark
Millar. Matthew Vaughn, collaboratore di
Miller di vecchia data produrrà il film che al momento è in cerca
di uno sceneggiatore.
Creato da Millar e Leinil
Francis Yu nel 2010, la serie di sette numeri segue le
vicende di Simon Pooni, un ragazzo che aveva tutto: pieno di amici,
bello e un grande sportivo, tutto questo prima che venisse
costretto dalla sclerosi multipla su una sedia a rotelle. Alienato
da tutte quelle piccole cose che lo facevano stare bene, si rifugia
in un mondo fatto di film e fumetti con il suo migliore amico. Poi
SUPERIOR entra nella sua vita.
Superior è
l’ennesimo lavoro di Millar che è in fase di sviluppo per il
cinema. Tra gli altri ricordiamo Starlight,
Nemesis e Kindergarten Heroes. Ricordiamo
anche The Secret Service, che uscirà al
cinema il 24 ottobre.
Leonardo DiCaprio parteciperà
al progetto della New Regency The
Revenant. Brad Weston, presidente
dell’azienda, ha annunciato ufficialmente che l’attore sarebbe
stato trai protagonisti del film diretto da Alejandro
Gonzalez Inarritu. Il film, scritto da Mark L.
Smith e dallo stesso Inarritu, uscirà a settembre 2015 e
sarà distribuito dalla Fox.
Nel 1823 il cacciatore di pelli Hugh
Glass (Leonardo DiCaprio) si unisce alla Rocky
Mountain Fur Co. per avventurarsi in un territorio inesplorato in
cerca di nuove pelli. Dopo essere stato aggredito da un grizzly che
lo ha quasi ucciso, l’uomo viene preso in custodia da due volontari
della compagnia, il rude mercenario John Fitzgerald e il giovane
Jim Bridger, futuro “Re degli Uomini delle Montagne”. Quando gli
indiani assaltano il loro accampamento, Fitzgerald e Bridger
abbandonano Glass al suo destino dopo averlo derubato delle armi e
degli oggetti di sua proprietà. Isolato, privo di difese e furioso,
Glass giura di sopravvivere per vendicarsi.
Il film è la seconda collaborazione
di Inarritu con la New Regency. Infatti il 17 ottobre uscirà
Birdman, con Michael Keaton, Zach
Galifianakis, Edward Norton, Andrea Riseborough, Amy Ryan, Emma
Stone e Naomi Watts.
Intanto la New Regency è impegnatissima al momento. Oltre
Birdman e il Gone
Girl di David Fincher di prossima
uscita, la casa di produzione ha in cantiere il prossimo film di
Cameron Crowe ancora senza titolo e i film tratti
dai giochi della Ubisoft Splinter Cell e
Assassin’s Creed.Fonte:
CS
Channing Tatum ha
effettivamente incontrato la Fox per un suo eventuale ingaggio
relativo al franchise degli X-Men. L’attore, come vi avevamo detto,
era già stato messo tra i nomi papabili per riportare sullo schermo
Gambit, già apparso in un piccolo ruolo
in X-Men le Origini: Wolverine (in quel
film era interpretato da Taylor Kitsch). Tatum ha
parlato con MTV dello straordinario momento che sta vivendo in
carriera, Magic Mike 2, 22 Jumper Street, Jupiter
Ascending, e poi ha confessato di aver incontrato
Lauren Shuler Donner, produttrice alla Fox, con la
quale ha parlato del ruolo.
“Mi piacerebbe un sacco –
ha dichiarato Tatum – Gambit è davvero l’unico X-Man che io
abbia mai amato. Cioè, mi piacciono tutti, ma credo che forse per
il fatto che veniamo tutti e due dal sud, non so, mi sento connesso
con lui. E’ un tipo soave. E’ l’X-Man meno X-Men che sia mai stato
negli X-Men, a parte Wolverine forse, che è più un anti-eroe. Lui è
solo un ladro, non è nemmeno un eroe. Cammina in una zona
grigia…ama le donne, il fumo, il bere, e altre cose, è solo un tipo
cool a cui capita di avere un codice morale…Spero che la cosa possa
andare avanti. Non si sa mai, è un’industria strana. Se le stelle
si allineano, morirei per interpretarlo. Sto già lavorando
sull’accento, ma adesso fa schifo!”
Vi ricordiamo che gli X-Men
torneranno presto al cinema con X-Men Giorni di un
Futuro Passato.
La trama di X-Men giorni di un futuro
passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981,
ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in
cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono
confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro
nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal
punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno
di reclusione.
La Warner Bros Pictures
ha deciso la data di uscita di Magic Mike
2, l’annunciato sequel della pellicola diretta
da Steven Soderbergh che però non tornerà
dietro la macchina da prese, al suo posto il suo
assistente Greg Jacobs. Il film che si intitolerà Magic
Mike XXL arriverà al cinema negli Stati Uniti il 03 Luglio
2015.
Sebbene Magic Mike
2 è il primo progetto a rivendicare ufficialmente la
data del 3 Luglio 2015, la Paramount Pictures ha in programma di
lanciare due giorni prima l’atteso reboot Terminator
Genesis.
Sebbene nessuna conferma ufficiale
sia ancora stata rilasciata, è quasi sicura la presenza nel seguito
dei membri originali del cast del primo film. Al
momento Channing Tatum sta lavorando
alla sceneggiatura, mentre secondo quanto dichiarato
da Joe Manganiello in una recente
intervista, le riprese del film partiranno il prossimo autunno.
Guarda il Trailer italiano del film
Locke di Steven Knight
con Tom Hardy pellicola che ha incantato la stampa
all’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di
Venezia e che il prossimo 30
aprile uscirà al cinema distribuito da Good Films.
Locke è
ambientato tutto all’interno di un’autovettura: racconta la storia
di Ivan Locke, padre di famiglia e gran lavoratore che riceve
una telefonata inaspettata. Parte così un viaggio contro il tempo
che porterà il protagonista a raggiungere Londra in macchina da
Birmingham per adempiere al suo ruolo di padre. Durante il viaggio
l’uomo dovrà far fronte, sempre dall’abitacolo della sua
autovettura, a diversi problemi, tra cui un’importante consegna
lavorativa che potrebbe cambiare la sua carriera.
Ieri, in occasione della premiere
italiana di The Amazing Spider-Man 2: Il Potere di
Electro in 3D, nelle sale dal 23 aprile
distribuito da Warner Bros Pictures., Andrew
Garfield, protagonista del film nei panni di Spider-Man, è
arrivato sul red carpet in piazza della Repubblica a bordo di uno
speciale open bus ricoperto da immagini del film e accompagnato da
piccoli fan vestiti proprio come il celebre supereroe.
Come sempre ricordiamo che nel film
ritorneranno i protagonisti
Andrew Garfield e
Emma Stone ai quali si aggiungono
Jamie Foxxnel ruolo di Electro,
Dane
DeHaan come Harry Osborn, il villain
Paul Giamattie Felicity
Jones. Tutte le news sul film le trovate nel
nostro speciale: The
Amazing Spider-man 2. Mentre per tutte le
info sul film vi segnaliamo la nostra
Scheda Film: The
Amazing Spider-man 2. La pellicola è diretta
ancora una volta da Marc Webb su
una sceneggiatura di Alex
Kurtzman, Jeff Pinkner, Roberto Orci ed
uscirà il 23 aprile 2014.
Trama ufficiale del film:
Abbiamo sempre saputo che la battaglia più importante di
Spider-Man è quella che combatte dentro di sé: la lotta tra gli
impegni quotidiani di Peter Parker, e le straordinarie
responsabilità di Spider-Man. Ma in The Amazing Spider-Man 2: Il
Potere di Electro, Peter Parker si ritrova a dover affrontare un
conflitto molto più grande. E’ bello essere
Spider-Man (Andrew
Garfield). Per Peter Parker, non c’è niente di più
emozionante che oscillare tra i grattacieli, sapere di essere un
eroe, e passare del tempo con Gwen (Emma
Stone). Ma essere Spider-Man però ha un prezzo: solo
Spider-Man può proteggere il suo concittadini newyorchesi dai
malvagi che minacciano la città. Con la comparsa di Electro
(Jamie
Foxx), Peter deve affrontare un
nemico molto più potente di lui. E con il ritorno del suo vecchio
amico Harry Osborn (Dane
DeHaan), Peter si rende conto che tutti i suoi
avversarsi hanno una cosa in comune: la OsCorp.
The Amazing Spider-Man 2 –
Il potere di Electro arriverà da noi il prossimo 23 aprile
e promette di sgomitare al box office come non mai, in virtù di
quello che è paradossalmente anche il suo più grande difetto. Mai
così fedele al fumetto, la storia di Spider-Man raccontata
in questo secondo capitolo del reboot si muove con
agilità tra un salvataggio al fotofinish, un bacio rubato,
una misteriosa ricerca sulla scomparsa dei proprio genitori e il
ricongiungimento con un vecchio amico.
The Amazing Spider-Man 2 –
Il potere di Electro si focalizza su tre dinamiche
principali che, pur distribuite con un buon equilibrio all’interno
della storia, sono chiaramente sbilanciate a favore dell’elemento
romantico: la storia d’amore tra Gwen e Peter diventa il cuore, un
po’ troppo teen, della vicenda, che si alterna a sua volta
tra la lotta di Spider-Man contro Electro, nemico
ancora più potente perché alimentato dalla rabbia che prova nei
confronti del nostro eroe, e l’incontro/scontro di Peter con Harry,
un vecchio amico che sembra spuntare dal nulla.
Aggirarsi con agilità da ragno in
mezzo ai grattacieli di New York non è da tutti, anzi è da pochi,
pochissimi privilegiati che vedono la City da una prospettiva
solitaria e diversa. E’ un privilegio di Spider-Man, il supereroe
con i super problemi, che cercando di salvare la città fa tardi per
la cerimonia del diploma, che per spaventare dei bulli che si
accaniscono contro un ragazzino non riesce a pagare in tempo una
bolletta, o che per fare il suo bucato stinge la sua tuta e anche
la biancheria di zia May diventa rossa e blu. E’ un Amazing
Spider-Man che ha ben poco di Amazing e moltissimo di
normal, è il secondo appuntamento al cinema con lo Spidey di
Marc Webb.
In The Amazing Spider-Man 2
– Il potere di Electrotornano nei
loro personaggi
Emma Stone e Andrew Garfield che si confermano una
dolcissima coppia nella vita reale ma che funziona un po’ meno
sullo schermo, in quanto i due attori sembrano troppo presi dalla
reciproca attrazione di Emma verso Andrew e viceversa per poter
recitare la parte di Peter e Gwen. A loro fianco i produttori hanno
schierato un villain premio Oscar,
Jamie Foxx, che si fregia di alcuni degli elementi più
belli del film, come il concept di Electro (alla
Dottor Manhattan) e uno dei temi musicale più inquietanti degli
ultimi anni. Dall’altra parte abbiamo
Harry Osborn/Dane
DeHaan, giovane e talentuoso attore che regala al
Green Goblin una nuova sfumatura di folle e divertito risentimento.
Anche nel suo caso il concept sembra funzionare molto bene. Fanno
la loro comparsa nel film anche Rhino e una misteriosa segretaria
di cui sappiamo solo il nome: Felicia. Scommettiamo che vedremo
entrambi nel prossimo film che chiuderà la trilogia!
The Amazing Spider-Man
2 è un buon prodotto di intrattenimento che indulgendo
eccessivamente, e con toni oltremodo edulcorati, nella storia
d’amore perde tutto il potenziale disturbante della storia potente
e importante che si è deciso di raccontare.