E’ tra gli autori che maggiormente
hanno ispirato il cinema. Dai suoi romanzi sono stati tratti
capolavori della storia del cinema, cult generazionali e anche film
da dimenticare, ma quello che accomuna tutte le storie nate dalla
mente di Stephen King è il terrore, la paura di
ciò che è sconosciuto e occulto, e che spesso si cela all’interno
dell’uomo stesso. Ecco le foto dell’esposizione che mette in mostra
i … mostri cinematografici di Stephen King: [nggallery id=478]
La mostra, organizzata da The Hero Complex King è in
California, a Los Angeles, e si intitola King for a
Day. Gli artisti esposti sono Martine Johanna, Sam
Gilbey e Zombie Yeti, ma anche altri, che
si sono ispirati alla storie del brivido di King.
Ecco le prime foto di
The Drop, prima Animal
Rescue, film drammatico diretto da Michaël R.
Roskam in cui vedremo, purtroppo per l’ultima volta,
James Gandolfini. L’attore de I Soprano
ha diviso il set con Tom Hardy, anche lui nelle
foto. [nggallery id=477]
Protagonista del film è proprio
Tom Hardy che impersona un ex criminale e ora
barista in un locale che funge da punto di incontro e di scambio
per i criminali di zona. Gandolfini interpreta suo cugino, e la
storia comincia quando il personaggio di Hardy salva un cucciolo di
pit bull solo per diventare poi il bersaglio del vecchio
proprietario del cane, in pazzo mentalmente instabile.
Dennis Lehane autore di
Mystic River e Shutter Island ha
scritto la sceneggiatura. Nel cast oltre a James
Gandolfini e Tom Hardy ci sono anche
Noomi Rapacee Matthias Schoenaerts. Il film uscirà
negli Stati Uniti il prossimo 19 settembre.
La settimana
cinematografica è caratterizzata da interessanti uscite, in
prevalenza documentari e film drammatici. Il premio Oscar
Geoffrey Rush (La miglior offerta, Il
discorso del re) torna al cinema con Storia di una
ladra di libri (leggi la recensione), regia di Brian
Percival (Downtown Abbey).
Nella Germania del 1939, una
ragazzina di nome Liesel (Sophie Nélisse) viene abbandonata
dalla madre e perde il fratellino, ma fortunatamente viene adottata
da una famiglia amorevole. Sul tragico sfondo della Seconda Guerra
Mondiale, Liesel viene educata dai coniugi Hubermann e da Max, un
uomo colto cui la nuova famiglia di Liesel ha dato rifugio dalla
persecuzione Nazista.
Dalla Repubblica Ceca arriva invece
I fratelli Karamazov, film drammatico in cui
letteratura, teatro e vita si incontrano e finiscono per
sovrapporsi. Punto di partenza è la rappresentazione, da parte di
una compagnia teatrale, dell’ultimo romanzo di Dostoevskij.
La vita politica e pubblica di Enrico
Berlinguer viene ripercorsa dal documentario Quando c’era
Berlinguer (leggi la recensione), di Walter
Veltroni. Il film si snoda fra interviste e immagini di
repertorio, nel tentativo di ricostruire una delle figure più
influenti della storia politica italiana.
Un altro documentario, ugualmente
biografico ma di produzione statunitense, vuole fare luce sulla
vita del giornalista e scrittore Hunter S. Thompson, noto con lo
pseudonimo di Gonzo. Il film, che si intitola Politicamente
Scorretto – The Hunter S. Thompson’s Gonzo, nella versione
originale è doppiato da Johnny Depp, per la regia di Alex
Gibney.
Si intitola
Fuoristrada ed è un documentario di produzione
italiana, diretto da Elisa Amoroso, che racconta la storia
d’amore e la felice convivenza fra Beatrice, transessuale con una
figlia nata dal primo matrimonio, e Marianna, anche lei già madre
di Davide.
In grazia di
Dio (leggi la recensione), film drammatico diretto
da Edoardo Winspeare, racconta la vicenda di una famiglia di
sarti del Salento costretti a chiudere la propria fabbrica a causa
della concorrenza cinese. La famiglia, accomunata dalla stessa
crisi economica, è però composta da personalità molto diverse fra
loro.
Il film d’animazione della settimana
è Cuccioli – Il paese del vento, diretto e
sceneggiato da Sergio Manfio, autore della fortunata serie
televisiva Cuccioli. Una nuova missione per i
personaggi disegnati da Giorgio Gavazzano (storica firma
Disney), resi famosi prima dalla televisione e poi da due
lungometraggi.
Il regista e critico cinematografico
Davide Ferrario mette in scena tre storie di disagio che si
incontrano nella Torino contemporanea, nel film La Luna su
Torino (leggi la recensione). I tre protagonisti,
insoddisfatti delle proprie vite, sono però incapaci di concepire
un’alternativa alla loro situazione.
Fra i film maggiormente
attesi della settimana troviamo Yves Saint Laurent
(leggi la recensione), biografia del celebre
stilista francese ad opera del regista Jalil Lespert. Nel
1957 Yves (Pierre Niney), appena ventunenne, diventa
responsabile della maison fondata da Christian Dior, da poco
defunto. Il film racconta l’esperienza professionale e creativa di
Saint Laurent, oltre che il suo incontro con Pierre Bergé, suo
futuro compagno e importante socio.
A maggio non vedremo solo sul
grande schermo il Kaiju più famoso di tutti ma anche su carta
stampata grazie alla Legendary che presenterà Godzilla: Awakening, fumetto di 80
pagine che racconterà la storia di ciò che accadde prima dei fatti
del film di Gareth Edwards (e se volete sapere
qualcosa in più del film qui trovate il nostro
parare sui 20 minuti visionati). Il fumetto è stato scritto da
Greg Borenstein e Max Borenstein ( sceneggiatore
anche del film) e illustrato da Eric Battle, Yvel Guichet, Alan
Quah e Lee Loughridge, collaboratori di molte major
fumettistiche.
Godzilla, il film
Vi ricordiamo che Godzilla, diretto
da Gareth
Edwards,comprende nel cast attori
del calibro di
Aaron Taylor-Johnson, Bryan
Cranston, Elizabeth
Olsen David Strathairn, Juliette
Binoche e la new entry Ken
Watanabe. La pellicola arriverà in Italia il 15 Maggio
2014. Akira Takarada, protagonista della pellicola
originale, dovrebbe, inoltre, avere anche una piccola parte in
questa rivisitazione, tornando sul set
di Godzillaa
sessanta anni di distanza dalla sua interpretazione.
Scritto da Max
Borenstein, che ha rielaborato uno script
di David S. Goyer e David
Callaham, Godzillasarà
il film di punta della Warner Bros dell’anno 2014, visto
che la data di uscita preventivata è stata infatti individuata nel
16 maggio 2014. Un film da cui la produzione si aspetta
molto che, però, dovrà scontrarsi al botteghino con altre pellicole
in uscita nello stesso periodo, quali The Amazing
Spiderman 2, il reboot delle tartarughe ninja e il
sequel dell’Alba del pianeta delle scimmie.
Quanti di voi guardando un poster
hanno pensato “Impossibile” o “si vabbè, ritoccatissima”. Ebbene
oggi approfittiamo dell’uscita dei primi poster dell’atteso nuovo
film dei fratelli Andy e Lana
Wachowski, Jupiter
Ascending, per
deliziarvi di una raccolta di locandine o ritoccate o dalla
composizione improbabile nella vita reale.
Trama: Jupiter Jones (Mila
Kunis) è nata sotto un cielo notturno, con i segni di un
destino eccezionale. Ormai adulta, Jupiter sogna le stelle, ma la
sua dura realtà è fatta di bagni da pulire e una sequenza infinita
di sfortune. Quando Caine (Channing Tatum), un ex
militare cacciatore di taglie geneticamente modificato, arriva
sulla Terra per rintracciarla, Jupiter inizia a intravedere il
destino che aveva tanto atteso: il suo DNA la indica come
destinataria di una straordinaria eredità che potrebbe alterare
l’equilibrio dell’Universo.
Jupiter Ascending Il
destino dell’universo uscirà in Italia il 28
agosto 2014.
Iniziano il 31 marzo, in Toscana, le
riprese di Maraviglioso Boccaccio, il
nuovo film di Paolo e Vittorio Taviani.
“Raccontiamo questa storia, anzi
queste storie, ispirate con libertà al “Decamerone” di Boccaccio,
perché accettiamo la sfida: ai colori cupi della peste – ieri come
oggi la peste, in varie forme, è dappertutto – contrapporre i
colori trasparenti dell’amore, dell’impegno, della fantasia. Poi
c’è il caso, come sempre, ma questo renderà più appassionante il
nostro racconto.” Dichiarano i Taviani.
Il film è prodotto da
Donatella Palermo e Luigi Musini;
una produzione Cinemaundici e Stemal con Rai Cinema, in
coproduzione con Bis Films (Francia), con il sostegno del Mibac –
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del
Turismo-Direzione Generale per il Cinema, e il contributo di
Eurimages.
Il cast è composto da (in ordine
alfabetico): Lello Arena, Paola Cortellesi, Carolina
Crescentini, Flavio Parenti, Vittoria Puccini, Michele
Riondino, Kim Rossi Stuart, Riccardo Scamarcio,
Kasia Smutniak, Jasmine Trinca, Josafath Vagni,
insieme ai giovani “Novellatori”: Melissa Anna Bartolini,
Eugenia Costantini, Miriam Dalmazio, Camilla Diana,
Niccolò Diana, Fabrizio Falco, Beatrice Fedi, Ilaria
Giachi, Barbara Giordano, Rosabell Laurenti
Sellers.
Christopher Nolan
è sempre stato molto enigmatico riguardo ai suoi film di prossima
uscita (sopratutto in fase di post- produzione) e così sarà anche
per Interstellar, ma durante
un’intervista con Todd McCarthy al CinemaCon, Nolan ha dato qualche
dettaglio in più sulla pellicola che uscirà in autunno
Interstellar è stato girato in IMAX per
gran parte del suo minutaggio e per Nolan “la pellicola resta
ancora oggi il modo migliore per cogliere e proiettare le
immagini”, il film inoltre sarà rilasciato sia in
pellicola che in digitale
Nolan non era convinto del 3D
perchè pensava limitasse la visione del pubblico ma dopo aver visto
Il Grande Gatsby di
Baz Luhrmann ha ammesso: “Ho pensato che quel
tipo di 3D fosse una cosa assolutamente straordinaria da
vedere”
Su Matthew
McConaughey dice di essere stato convinto dalla sua
interpretazione in Mud di Jeff
Nichols: “Lo ammiro molto come star e sapevo che era
un grande attore, ma non ero a conoscenza del grande potenziale che
possedeva finché non ho visto Mud; è stata una performance
incredibile”.
Nolan ha poi rivelato che non
sapeva per chi fare il tifo quest’anno alla premiazione degli Oscar
perché tra i nominati c’erano tre attori a cui lui è molto legato
(Bale, Di Caprio e proprio
McConaughey).
Il regista non ha voluto rivelare
molto sul ruolo di McConaughey se non che interpreta un uomo
qualunque, qualcuno con cui il pubblico possa immedesimarsi.
Nolan rivela qualche dettaglio
anche sui suoi modelli cinematografici e sull’esperienza vissuta
guardando 2001: Odissea nello Spazio:“è stata un’esperienza indelebile, mi ricordo la sensazione di
grandezza e di esperienza ultraterrena.Non avevo idea di
cosa significasse il film, ma ho avuto questa sensazione
straordinaria di essere stato portato in un altro mondo”.
Il regista londinese ha svelato di
voler ricreare l’età d’oro dei blockbuster che ha vissuto quando
era bambino: “voglio ricreare quell’atmosfera in termini di
tono, non voglio che un film sia qualcosa che uno guardi e basta,
voglio che sia un’esperienza perchè in questo modo si riallaccia a
quanto ho vissuto io, a film che mi hanno portato in posti in cui
non avrei mai immaginato”.
Nonostante sia un film di fantascienza, si è cercato di
utilizzare la CGI solo quando strettamente necessario: gran parte
degli aspetti della scenografia sono stati costruiti direttamente
sul set: “abbiamo girato questo film come se fosse un
documentario”. Importantissimo è stato quindi il lavoro in
fase di pre-produzione in cui si è dovuto progettare nel dettaglio
gran parte del set e questa modalità di lavoro “è stata di grande
aiuto agli attori sul set”; d’altro canto Nolan non nasconde che il
suo procedimento (“lavorare molto alla sceneggiatura e alla
pre-produzione”) non sia il preferito dalle Major.
Interstellar, il film
Dal celebrato regista Christopher Nolan (la serie di “The Dark
Knight”, “Inception”), Interstellar
vede come interpreti il premio Oscar Matthew McConaughey (“Dallas Buyers Club”), il
premio Oscar Anne Hathaway (“Les Miserables”), la candidata
all’Oscar Jessica Chastain (“Zero Dark Thirty”),
Bill Irwin (“Rachel Getting Married”), il premio
Oscar Ellen Burstyn (“Alice Doesn’t Live Here
Anymore”) ed il premio Oscar
Michael Caine (“Le regole della casa del
sidro”).
Il cast principale include anche
Wes Bentley,
Casey Affleck, David Gyasi, Mackenzie Foy e
Topher Grace. La trama: Quando i nostri giorni
sulla Terra stanno per giungere al termine, un team di esploratori
dà il via alla missione più importante nella storia dell’uomo: un
viaggio attraverso la galassia per scoprire se l’uomo potrà avere
un futuro tra le stelle.
Diretto da
Christopher Nolan, il film è stato sceneggiato da
Jonathan Nolan e
Christopher Nolan. Emma Thomas, Christopher
Nolan e Lynda Obst hanno prodotto
Interstellar
con Jordan Goldberg, Jake Myers, Kip Thorne e
Thomas Tull come produttori esecutivi. Il team
creativo dietro la macchina da presa del film di Nolan, è stato
guidato dal direttore della fotografia Hoyte Van
Hoytema (“Her”), lo scenografo candidato all’Oscar
Nathan Crowley (“The Dark Knight”), il montatore
candidato all’Oscar Lee Smith (“The Dark Knight”)
e la costumista candidata all’Oscar Mary Zophres
(“Il Grinta”). La colonna sonora è stata composta dal premio Oscar
Hans Zimmer (la trilogia di “The Dark Knight” “Il
Re leone”).
Luca Ward sarà
sostituito da Fabrizio Pucci nel doppiaggio di
Russell Crowe nel prossimo Noah.
La notizia era stata data direttamente dalla pagina ufficiale Facebook del noto
doppiatore e attore italiano qualche giorno fa.
Ecco cosa ha scritto lo stesso Ward
sulla sua pagina:
Salve a tutti. Non sarò la voce di Russell Crowe nel film #Noah. La decisione non
e’ mia o di Russell o della Universal. Ho voluto comunicarvelo
perche’ forse aspettavate questo doppiaggio, dopo i trailer gia’ da
me doppiati e perche’ credo nel profondo rispetto verso il
pubblico. Grazie a tutti, Forza e Onore!
A quanto pare la responsabilità di
questa scelta è stata della Paramount Pictures USA, che insieme al
regista si occupa direttamente delle questioni relative al
doppiaggio. Da notare che sia negli spot, che nel trailer che nelle
clip in italiano del film circolate fino ad ora si poteva
chiaramente sentire la voce di Ward. E invece poi la decisione
finale ha cambiato le carte in tavola.
Noah
di Darren Aronofsky arriverà in Italia il
prossimo 10 aprile 2014. La storia riprende la storia Noè, il
patriarca biblico, il più importante dopo Adamo e prima di
Abramo. Secondo la narrazione biblica è il costruttore
dell’Arca di Noè grazie a cui l’Umanità continuò la propria
esistenza sulla Terra; sull’Arca furono ospitate 7 coppie degli
animali puri ed una coppia di tutti gli altri animali (secondo
Genesi 6,19; secondo Genesi 7,2).
VIEW Conference 2014,
la più importante conferenza italiana dedicata all’animazione
digitale ha aperto i bandi per partecipare a quattro diversi
contest: VIEW Award, VIEW Social contest, VIEW Award Game e
ITALIANMIX. La prossima edizione di VIEW Conference si terrà dal 14
al 17 ottobre 2014.
— VIEW AWARD:
VIEW Award è un concorso per
cortometraggi realizzati tra il 2012 e il 2014 con animazioni 2D/3D
o effetti speciali digitali: le categorie del VIEW Award includono
Miglior Cortometraggio, Miglior Design, Miglior Personaggio e
Migliori Effetti Speciali Digitali. Tutti i partecipanti nelle
varie categorie concorrono automaticamente per il VIEW Award. I
vincitori saranno inseriti nella raccolta in dvd “BEST of VIEW” che
verrà successivamente proposto da alcuni degli importanti festival
partner di VIEW Conference. I vincitori del premio principale
riceveranno 2.000 Euro.
— VIEW SOCIAL CONTEST:
Celebrando il potere della
tecnologia al servizio della società, il contest si suddivide in
quattro diverse categorie: Miglior Gioco, Migliore Art Design,
Migliore Architettura, Miglior Musica. Il vincitore del premio
principale riceverà 1,000 Euro.
— VIEW AWARD GAME:
Le categorie di questo contest sono
Miglior Gioco, Migliore Art Design, Migliore Architettura, Miglior
Musica. Sono ammessi progetti individuali o di gruppo per qualunque
piattaforma e di qualunque formato.
— ITALIANMIX:
Questo contest promuove opere
video innovative, originali e creative di qualunque genere e in
qualunque tecnica, realizzate da registi italiani oppure che
abbiano l’Italia come oggetto, tema o ambientazione. I lavori
selezionati saranno anche inseriti nel programma di VIEWFest e
nella raccolta in dvd “BEST of VIEW”.
I vincitori dell’edizione 2013 sono
stati:
Miglior corto per VIEW Award: Shave It di
Fernando Maldonado e Jorge Tereso
http://vimeo.com/63528500
Miglior corto per VIEW Social: Fight for
Everyone di Persistent Peril
http://vimeo.com/60999448
Tutti i vincitori dei contest
verranno annunciati nel corso di VIEW Conference 2014, in programma
dal 14 al 17 ottobre. Tutti i corti che saranno selezionati
verranno proiettati nel corso del nostro festival del cinema
digitale, VIEWFest, che seguirà la VIEW Conference dal 17 al 19
Ottobre a Torino.
Ogni anno, VIEWFest, evento internazionale ed evoluzione
italiana di Resfest, celebra il cinema in 3D e l’animazione.
L’appuntamento precede la VIEW Conference, che
riunisce molti dei migliori professionisti nel
campo degli effetti visivi,
dell’animazione, del sound design, della produzione e
dello sviluppo di videogiochi, che condividono le
loro esperienze con i partecipanti alla conferenza.
La scadenza per partecipare a tutti i contest è fissata per il
giorno 31 agosto 2014. Visitate il sito ufficiale di VIEW
Conference
all’indirizzo http://viewconference.it per
scaricare i form e per avere maggiori dettagli.
New entry nel cast di
Jurassic World di Colin
Trevorrow, si tratta della star di New
GirlJake Johnson, che aveva già
lavorato con Trevorrow in Safety not
Guaranteed.
Queste le parole dell’attore decisamente contento di fare parte di
questa produzione
“Sono un grande fan di
Jurassic Park. Quando ero piccolo e uscì
Jurassic Park impazzii come tutti gli altri bambini, sono del 1978
quindi avrò avuto più o meno dodici anni. Se non ci fosse stato Colin alla regia e qualcun altro mi
avesse chiesto di partecipare al film avrei comunque accettato. ma
il fatto che sia diretto da Colin e scritto dallo sceneggiatore di
Safety Not Guaranteed, Derek Connolly, che sono miei grandi amici…
sono uscito fuori di testa!”
Il nuovo film è ambientato 22 anni
dopo gli eventi terribili del film originale Jurassic
Park. Vi ricordiamo che Jurassic
World, attualmente in fase di riprese è diretto dal
regista Colin Trevorrow e uscirà al cinema negli
USA il 12 Giugno 2015.
Trevorrow ha
scritto la sceneggiatura con Derek
Connolly. Steven Spielberg, Frank
Marshall e Pat
Crowley sono i produttori.
Protagonisti della
pellicola sono al momento confermati Chris
Pratt, Bryce Dallas Howard, Ty Simpkins, Jake
Johnson, Nick Robinson e Irrfan
Khan.
Jurassic
World sarà diretto da Colin
Trevorrow (Safety Not Guardanteed),
accompagnato nella sceneggiatura da Derek
Connolly, e arriverà in 3D nelle sale USA a partire
dal 12 Giugno 2015. Frank
Marshall e Pat
Crowley sono i produttori della
pellicola. Spielberg sarà il produttore
esecutivo del sequel e affiancherà il regista nella lavorazione del
film. In questo quarto capitolo saranno inseriti nuovi dinosauri
acquatici, ma soprattutto un nuovo temibile dinosauro che potrebbe
essere l’erede del famoso T-Rex che tutti noi ben conosciamo. La
trama completa rimane ancora incerta e nascosta. Dovremo aspettare
ancora un po’ per conoscere la storia e i suoi segreti, almeno fino
a giugno 2015.
Gravity, il film rivelazione firmato
Alfonso Cuaròn e vincitore di 7 premi Oscar, tra
cui Miglior fotografia, Miglior Regia e Miglior effetti visivi,
arriva finalmente in edizioni Blu-ray, Blu-ray 3D e DVD grazie
a Warner Bros. Entertainment Italia.
Un thriller mozzafiato che è in
breve tempo diventato il film più premiato dell’anno, avendo
ricevuto 11 nomination ai BAFTA, 4 nomination ai Golden Globe e
avendo vinto quello per la Miglior Regia.
Commento all’edizione blu-ray: L’edizione messa
su mercato da Warner Bros. è una di quelle che fanno drizzare gli
occhi ai patiti dell’home video, e il motivo è presto svelato.
L’edizione contiene non solo l’incredibile versione in alta
definizione 2D, ma anche l’edizione 3D per coloro che già
posseggono un televisore di ultimissima generazione. Dunque, la
traccia video come accennato è il classico standard high definition
16×9 2.4:1, che ci permette di godere di una fruizione incredibile
del capolavoro di Alfonso Cuaròn,
impreziosita da un 3D funzionale che da ulteriore profondità alle
immagini mozzafiato del team capitanato dal regista messicano. La
visione inoltre, ci permette di apprezzare a pieno l’incredibile
lavoro del direttore premio Oscar Emmanuel
Lubezki. Altro punto forte dell’edizione è la traccia
audio, un master DTS-HD che conferisce tutta la carica emotiva ed
esplosiva del comparto audio della produzione, dagli effetti sonori
alle musiche di Steven Price, entrambi i reparti,
vincitori dell’Oscar di quest’anno. Ma non è tutto, perché questa
edizione oltre ai due formati di fruizione contiene
anche circa 3 ore di imperdibili Contenuti Speciali, tra cui
il documentario Collision Point: The Race to Clean Up
Space, in cui viene approfondito il reale problema dei
detritispaziali in orbita intorno al nostro pianeta,
e Aningaaq, un cortometraggio di Jonas Cuarón
sull’emozionante scena che vede la Dott.ssa Stone nello spazio
dialogare con Aningaaq sulla Terra. In poche parole, Gravity è uno
spettacolo che un cinefilo che si rispetti non può non avere nella
sua personale collezione.
Recensione
film
Film dalla gestazione lunga e
difficoltosa, arriva finalmente al cinema, presentato come film
d’apertura alla 70esima edizione del Festival di
Venezia, Gravity, lo sci fi
di Alfonso Cuaròn che vede protagonista
un’inedita coppia di premi Oscar particolarmente amati dal grande
pubblico: Sandra
Bullock e George Clooney.
Gravity, il film
Il film si basa su una
sceneggiatura scritta da Alfonso Cuarón, Jonás
Cuarón, Rodrigo Garcia, mentre
la fotografia è curata da Emmanuel
Lubezki, che ha condotto un lavoro maniacale sulle
numerose sequenze realizzate completamente i CGI e riprese con la
tecnologia stereoscopica. Gravity uscirà
in America e in Italia, in 3D, il prossimo 4
ottobre.
Trama:
Sandra Bullock interpreta la dottoressa Ryan
Stone, un brillante ingegnere medico alla sua prima missione
sullo Shuttle, mentre Matt Kowalsky (George
Clooney) è un astronauta veterano al comando della sua
ultima missione prima del ritiro. Durante quella che sembra una
passeggiata nello spazio di routine, ecco che accade il
terribile incidente. Lo Shuttle viene distrutto e Stone
e Kovalsky rimangono a volteggiare nella più totale oscurità
completamente soli e attaccati l’uno all’altra. Il silenzio
assordante è la conferma della perdita definitiva di ogni contatto
con la Terra e, con esso, ogni speranza di essere salvati. La paura
si trasforma in panico e ogni boccata d’aria consuma il poco
ossigeno rimasto. Ma l’unica strada verso casa potrebbe
essere quella di spingersi ancora più lontano, nella terrificante
distesa dello spazio.
Warner Bros rilascia un sacco di
immagini in alta risoluzione per
Transcendence di Wally
Pfister; le immagini provengono sia da foto di scena
sia dal dietro le quinte dove vediamo Pfister parlare con i suoi
attori. [nggallery id=281]
Transcendence,
di cui Nolan è produttore, annovera nel cast anche
Paul Bettany,
Morgan Freeman, Kate
Mara e
Cillian Murphy. La trama di questo sci-fi ruota
attorno ad un gruppo di tre scienziati (Will, Evelyn e Max) che
inventeranno un codice per il funzionamento del primo computer al
mondo dotato di intelligenza artificiale. Quando il team viene
colpito da una banda di terroristi, Will (Depp) perde la vita.
Evelyn (Hall), sua moglie, riesce però a far rivivere la sua
coscienza attraverso il computer da loro progettato. Il nuovo Will
sarà lo stesso uomo di prima o si tratta di un clone malvagio che
sta progettando la fine del mondo? L’uscita di Transcendence nei
cinema americani è prevista per il 18 aprile
2014.
Prossimamente
vedremo Rebecca Hall sul grande schermo
al fianco di Eric Bana nel
thriller Closed Circuit di John
Crowley, in uscita in America il 28 agosto. Johnny Depp
invece è impegnato in ben altri quattro progetti. Sarà,
infatti, nel musical Into the
Woods di Rob Marshall con Meryl
Streep, nel
biopic Mortdecaidi David Koepp
con Ewan McGregor e Gwyneth
Paltrow, e in Pirati
dei Caraibi 5 ed Alice
in Wonderland 2.
Due adrenaliniche clip
per The Raid 2: Berandal, sequel del cult
The Raid: Redemption ed entrambi diretti
da Gareth Evans.
Di seguito potete trovare le due clip: la prima è presa dal montato
finale e mostra un combattimento in macchina con le solite
angolazioni tipiche di Evans la seconda invece è una scena
eliminata, mentre se volete vedere il trailer invece cliccate qui.
Il film The Raid
Redemption di Gareth
Evans, incentrato sull’assalto di un gruppo di poliziotti
al condominio-fortezza di un signore della droga, è rimasto inedito
in Italia nonostante
il successo avuto al Torino Film Festival del 2011 ed i
riconoscimenti ottenuti in tutto il mondo.
The Raid 2:
Berandal sarà ambientato appena due ore dopo la fine
del primo capitolo e ampierà l’ambientazione della storia, che in
The Raid era crcoscritta ad un palazzo inespugnabile.
Nel cast del film Julie
Estelle, Alex Abbad, Yayan Ruhian, Mathias Muchus, Tio Pakusadewo,
Marsha Timothy, Cecep Arif Rahman, Matsuda Ryuhei, Endo
Kenichi e Kitamura Kazuki.
Dopo aver visto la prima foto con protagonisti Megan
Fox e Will Arnett, Teenage Mutant Ninja
Turtles di Jonathan
Liebesmansi mostra in altre due immagini
prese dal trailer (in arrivo tra poco) e svela la sinossi ufficiale
che riportiamo qua sotto insieme alle immagini: [nggallery
id=247]
“La città ha bisogno di eroi.
L’oscurità si è stabilita sopra New York da quando Shredder e il
suo clan hanno in pugno tutte le cariche della città, dai politici
alla polizia. Il futuro è triste fino a quando quattro improbabili
fratelli salgono dalle fognature della metropoli e scoprono il loro
destino come tartarughe ninja. Le tartarughe dovranno lavorare sodo
con la reporter April e il suo cameramen Vern Fenwick per salvare
la città e svelare il diaboico pioano di Shredder.”
Il film Le
Tartarughe Ninja è diretto
da Jonathan Liebesman e prodotto
da Michael Bay. Vede nel suo
castMegan
Fox (April O’Neil), Alan
Ritchson (Raffaello), Noel
Fisher (Michelangelo), Jeremy
Howard (Donatello), Pete
Ploszek (Leonardo), William
Fichtner (Shredder) e Danny
Woodburn (Maestro Splinter). Il film arriverà
nelle sale USA dal 6 giugno del 2014.
Nuova clip rilasciata da Paramount
per Noah,
il film di Darren Aronofsky che tanto sta facendo
discutere per la “reinterpretazione” dei fatti biblici in chiave
hollywoodiana. In questo breve filmato possiamo vedere l’arrivo del
diluvio universale con una massa di persone che corre disperata
verso l’arca per cercare aiuto da Russell
Crowe-Noah.
Ancor prima della sua uscita, il
film di Aronofsky non ha mancato di scatenare polemiche e accuse di
blasfemia contro un regista che, si sapeva già dall’inizio della
produzione del progetto, non avrebbe trattato il materiale biblico
con la deferenza filologica che ci si aspetterebbe da un filmaker
più “classico”. Ai link seguenti potete seguire la querelle tra la
Paramount, produttrice del film, e Variety, rivista che ha
pubblicato un sondaggio apparentemente contro il film: Link
1, Link 2, Link 3.
Noah
di Darren Aronofsky arriverà in Italia il
prossimo 10 aprile 2014. La storia riprende la storia Noè, il
patriarca biblico, il più importante dopo Adamo e prima di
Abramo. Secondo la narrazione biblica è il costruttore
dell’Arca di Noè grazie a cui l’Umanità continuò la propria
esistenza sulla Terra; sull’Arca furono ospitate 7 coppie degli
animali puri ed una coppia di tutti gli altri animali (secondo
Genesi 6,19; secondo Genesi 7,2).
Ieri Warner Bros ha
rilasciato i character poster dei due protagonisti di
Jupiter Ascending che potete trovare qui, oggi invece come preannunciato è
il giorno del trailer per l’ultima fatica dei fratelli
Wachowski in uscita nei cinema italiani il 28
agosto 2014.
Il filmato con Mila Kunis e Channing Tatum lo
potete trovare direttamente qua sotto.
Trama: Jupiter Jones (Mila
Kunis) è nata sotto un cielo notturno, con i segni di un
destino eccezionale. Ormai adulta, Jupiter sogna le stelle, ma la
sua dura realtà è fatta di bagni da pulire e una sequenza infinita
di sfortune. Quando Caine (Channing Tatum), un ex
militare cacciatore di taglie geneticamente modificato, arriva
sulla Terra per rintracciarla, Jupiter inizia a intravedere il
destino che aveva tanto atteso: il suo DNA la indica come
destinataria di una straordinaria eredità che potrebbe alterare
l’equilibrio dell’Universo.
Jupiter Ascending Il
destino dell’universo uscirà in Italia il 28
agosto 2014.
Era già stato confermato l’anno
scorso, ma con l’avvicinarsi dell’uscita di The Amazing Spider-Man
2, la Sony si sbottona di più sui progetti riguardo
all’espansione dell’universo Marvel che è in suo potere operare.
Dal momento che la Sony possiedi solo i diritti di Spiderman e dei
personaggi che ruotano strettamente intorno alle sue vicende,
l’unica direzione verso cui la produzione si può estendere è quella
dei villain, numerosi e molto diversi, che ha l’Uomo Ragno.
Amy Pascal,
co-presidente della Sony Pictures, ha dichiarato ad EW: “In
coda a questo film (The Amazing Spider-Man 2, ndr) ci sarà qualcosa
per altri personaggi che probabilmente andrà a finire nel film The
Sinister Six. Stimo andando avanti su tutti i fronti.
Anche se la formazione per la
squadra di bad guy non è ancora stata definita, il trailer del film
ci ha mostrato che sia Avvoltoio che il Dottor Octopus potrebbero
essere personaggi presenti nel prossimo The Amazing
Spider-Man 3.
Da parte sua, Avi
Arad, che già aveva fortemente sostenuto la sua fiducia in
un film realizzato dal punto di vista del cattivo, ha dichiarato:
“I villain possono offrire grande intrattenimento. Non è che
uno nasce cattivo. Succedono delle cose che cambiano la vita.
Qualcuno riesce a gestirle, e così nascono gli eroi. Qualcun altro
non ci riesce e odia il mondo per quello che è successo, e così
nascono i villain.”
Alex Kurtzman, Roberto
Orci e Ed Solomon si occuperanno della
sceneggiatura di Venom, e Alex
Kurtzman stesso dirigerà il film. Drew
Goddard (Quella casa nel Bosco)
scriverà e dirigerà invece il film su The Sinister
Six.
Con un’operazione di 2 miliardi di
dollari, di cui 400 milioni di dollari in contanti e 23,1 milioni
di azioni, Facebook compra a sorpresa Oculus. La
transazione dovrebbe chiudersi nel secondo trimestre e Facebook
punta ad ampliare il raggio di azione di Oculus al di là dei
giochi, espandendolo a nuove aree quali la comunicazione, i media,
l’intrattenimento.
Mark Zuckerberg, a
così annunciato l’acquisto «Il mobile è la piattaforma di oggi
e ora ci stiamo anche preparando alle piattaforme di
domani. Oculus ha la possibilità di creare la
piattaforma più social di sempre, e cambiare il modo in cui
lavoriamo, giochiamo e comunichiamo. «Siamo contenti di poter
lavorare con Mark e Facebook per offrire la migliore piattaforma di
realtà virtuale del mondo».
«Siamo contenti di poter lavorare
con Mark e Facebook per offrire la migliore piattaforma di realtà
virtuale del mondo» mette in evidenza Brendan Iribe, il
co-fondatore e l’amministratore delegato di Oculus, precisando che
«la realtà virtuale sarà definita in modo forte dalle esperienze
sociali che connettono le persone in nuove e magiche modalità. È
una tecnologia che trasforma e consente al mondo di provare
l’impossibile».
Arrivano nuove foto dal set italiano
dell’atteso film Avengers Age of
Ultron, sequel diretto da Joss
Whedon. Le foto ritraggono ancora Elizabeth
Olsen nei panni di Scarlett Witch ma
soprattutto Occhio di falco, interpretato da
Jeremy Renner. Da queste immagini possiamo vedere
come il suo costume sia diverso da quello visto in The
Avengers.
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Vi ricordiamo che al momento le
riprese di Avengers Age of
Ultronsono in corso sul set
italiano, qualora vogliate dare uno sguardo agli attori in azione
vi invitiamo a visitare i seguenti link:
In questo nuovo capitolo della
fortunata saga ispirata ai comics della Marvel troveremo le star
Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris
Hemsworth, Scarlett Johansson, Cobie Smulders, Jeremy
Renner, Aaron Taylor-Johnson, Elizabeth Olsen, Paul Bettany, Samuel
L. Jackson, Claudia Kim e James Spader. Scritto e
diretto da Joss Whedon, il film uscirà nelle
sale il primo Maggio 2015.
Into The
Stormci condurrà a Silverton,
cittadina dell’Oklahoma che si farà scenario di una serie di
tempeste inarrestabili che metteranno a dura prova l’istinto di
sopravvivenza della cittadinanza. Su questo sfondo si muoveranno i
protagonisti Sarah Wayne Callies (una
metereologa) e Matt Walsh (un cacciatore
di tornado), ostinati a raggiungere il cuore del tornado.
Il regista Steve
Quayle ha così commentato l’idea alla base del film:
“Negli ultimi cinque anni queste attività (metereologiche) sono
state folli. Ed il film ci mostra il potere della natura. Coi film
possiamo fare giustizia mostrando quanto belli, letali e
spettacolari i tornado possano essere. Il mio obiettivo è di
renderlo il più realistico possibile. Stiamo facendo un ottimo
lavoro.”
Il cast di Into The
Stormè composto da:
Richard Armitage, Sarah Wayne Callies, Matt Walsh, Alycia
Debnam-Carey, Arlen Escarpeta, Max Deacon, Nathan Kress, Jeremy
Sumpter, Kyle Davis, Jon Reep e Scott
Lawrence. Il film debutterà nelle sale italiane il
prossimo 11 settembre.
Ecco i primi character banner per
Jupiter Ascending, in cui possiamo
vedere Mila Kunis e Channing Tatum, i due
protagonisti della vicenda futuristica che hanno deciso di
raccontarci i fratelli Andy e Lana
Wachowski.
Trama: Jupiter Jones (Mila
Kunis) è nata sotto un cielo notturno, con i segni di un
destino eccezionale. Ormai adulta, Jupiter sogna le stelle, ma la
sua dura realtà è fatta di bagni da pulire e una sequenza infinita
di sfortune. Quando Caine (Channing Tatum), un ex
militare cacciatore di taglie geneticamente modificato, arriva
sulla Terra per rintracciarla, Jupiter inizia a intravedere il
destino che aveva tanto atteso: il suo DNA la indica come
destinataria di una straordinaria eredità che potrebbe alterare
l’equilibrio dell’Universo.
Jupiter Ascending Il
destino dell’universo uscirà in Italia il 28 agosto
2014.
Da oggi 26 marzo è disponibile in
uno speciale cofanetto Digiboook il cult di “Colazione
da Tiffany”. Questa eccezionale edizione “The
Masterworks Collections” del film ispirato al romanzo di Truman
Capote conterrà al suo interno, oltre al film in Blu-ray, un
libretto da collezione con materiale fotografico originale, dietro
le quinte, note di produzione, poster originali, dettagli su
guardaroba e set, ed alcune note dallo studio e dal cast.
Questi i dettagli tecnici dell’edizione:
Contenuti
Audio: Inglese DTS-HD MASTER AUDIO 5.1; Inglese
Restaurato, Italiano, Tedesco, Spagnolo, Francese MONO; Commento
Inglese STEREO
Contenuti
Extra: Commento del Produttore; richard Shepherd;
Il Making Of di un Classico; Fa Così Audrey!; Un’Icona di Stile;
Dietro i Cancelli: Il Tour; Lo Splendore in una Scatoletta Azzurra;
La Lettera di Audrey a Tiffany; Le Gallerie; Il Trailer
Cinematografico Originale
Contenuti
ExtraHD: Il raduno degli Invitati di Casa
Golightly; Henry Mancini: Non Solo Musica; Il Sig. Yunioshi: il
Punto di Vista Asiatico.
Abbiamo visto oggi 30 minuti di
The Amazing Spider-Man
2, il quinto film dedicato all’Uomo Ragno, il secondo
della nuova gestione Webb/Garfield. Il film uscirà
nei nostri cinema il prossimo 23 aprile, ma per voi ecco una breve
descrizione delle scene che abbiamo visto, che ci sono state
presentate da Marc Webb, e le nostre impressioni
(parziali) sul film.
Flashback: i genitori
del piccolo Peter lasciano il bambino dagli zii e scappano, non
sappiamo da cosa. Prendono un aereo all’interno del quale subiscono
un’aggressione. Il padre di Peter prova a mandare una e-mail dal
suo portatile, ma non sappiamo se ci riesce, l’aereo esplode e i
genitori muoiono. In raccordo vediamo Spider-Man che volteggia trai
grattacieli, perfettamente a suo agio sui tetti di New York. Stacco
su Spider-Man che rincorre Rhino a bordo di un camion. Stacco su
Spider-Man che salva Max Dillon facendo lo sbruffone, ma il suo
cellulare squilla: è Gwen, Peter sta facendo tardi per la cerimonia
del diploma. Stacco su Peter e Gwen che (forse si sono lasciati) e
si riincontrano dopo un anno ma i sensi di ragno di Peter non gli
permettono di passare del tempo con lei. Comincia lo scontro con
Elettro. L’ultima scena mostrata presenta allo spettatore la
nascita di una associazione formata da Elettro e Harry Osborn che
hanno come scopo comune uccidere Spider-Man.
Le prime impressioni dopo la visione
di questo minutaggio confermano la accentuata spettacolarità del
film, con un utilizzo migliore del 3D e scene d’azione in ralenty
d’effetto. Il concept di Elettro funziona molto bene sul grande
schermo e mai come in questo film, l’aderenza al fumetto sembra sia
stata una premessa importante in fase di sceneggiatura.
L’assaggio di The
Amazing Spider-Man 2 conferma, anzi supera, le buone
aspettative e ci prepara a gustare un film che, lo speriamo, sarà
meglio costruito rispetto al precedente.
Immortal ad Vitam
è il film di fantascienza del 2004
di Enki Bilal con Linda Hardy, Thomas
Kretschmann, Charlotte Rampling
La trama del film Immortal ad Vitam
Nell’anno 2095 la città di New York
e’ un agglomerato urbano di umani ed esseri geneticamente
modificati, dove vige una fortissima dittatura che suddivide la
città in tre aree di influenza. La zona di Central Park, chiamata
“zona di intrusione”, e’ stata considerata inabitabile per i
normali esseri umani, e nel cielo sopra l’area vietata aleggia
un’astronave a forma di piramide, dove all’interno gli antichi dei
egizi stanno giudicando Horus.
Egli ha sette giorni di tempo per
generare un erede, prima d perde la propria immortalità, e per
adempiere a questo scopo il dio-falco sceglie Jill (Linda
Hardy),una giovane ibrida che possiede doti sovrumane, l’unica
a poter procreare una divinità’. Per ingravidarla pero’ Horus deve
servirsi d un corpo umano mortale non geneticamente modificato, e
per questo scopo decide di usare Nikopol (Thomas
Kretschmann), prigioniero politico ibernato da trent’anni ed in
combutta con la Eugenetics Corporation, lobby del processo di
ibridazione. Jill e Nikopol si troveranno cosi al centro di
un’intricata rete di imbrogli e progetti oscuri, sempre a meta’
strada tra la vita mortale e un altrove indecifrabile.
Analisi
di Immortal ad Vitam
Uno dei più’
straordinari risultati dell’incontro fra cinema, graphic novel ed
universo dei videogames. Un prodotto ibrido nel vero senso della
parola (come ibridi sono d’altronde i suoi personaggi), dove il
confine tra universi mediali appare tanto vaporoso quanto il clima
psichedelico che in esso si respira.
Quella di Enki Bilal (famoso
illustratore ed animatore scopertosi meritatamente regista
visionario) e’ un’opera che travalica i semplici confini della
fantascienza, proponendo un multiverso in cui le numerose citazione
sci-filmiche (Metropolis
e Blade Runner su tutte) si accostano ad una
narrazione originale e multicentrica che affronta in maniera
originalissima temi molto criptici come quelli del pantheon egizio
(qui reso nel contesto alieno) e la modifica genetica del corpo
(una futuribile denuncia all’ossessione per il ritocco estetico),
senza dimenticare una azzeccatissima forma di progenie divina (come
in una neo-annunciazione).
Gli accuratissimi effetti speciali
di Matthieu Grospiron, volutamente mescolati fra un’estetica
fumettistica ed una CGI da multiplayer games, creando un universo
ricco di una flora e fauna visionaria e stratificata, esasperatane
multiforme come in un quadro di Bosch. Gli unici due personaggi
protagonisti di Immortal ad Vitam, gli unici per
altro ad essere umani nel senso stretto del termine, si muovono in
una realtà’ digitalmente ricreata, interagendo in maniera più’ che
credibile con l’universo digitale dei personaggi multiformi, ognuno
di essi creato con estrema cura ed elaborato nei minimi
particolare, mostrando una carità’ ibrida fra il mondo umano,
rettile e volante.
Bilal riesce finalmente a trasporre
sul grande schermo la sua opera illustrata giovanile più’ ambiziosa
e famosa, La fiera degli immortali, coniugandola con
un’altra sua creazione meno nota, La donna trappola,
dando sfogo alla sua artistica convinzioni di poter dar vita al suo
bidimensionale mondo eccentrico e poliedrico, tendenza che lo
accomuna ad altri colleghi altrettanto visionari come Jan Pierre
Jeunet, Terry Gilliam e Wes Anderson. Una
fotografia eclettica, dalle tinte pop e psichedeliche che grazie a
Pascal Gennesseaux riescono a condire atmosfere da
acquario, come in una grande barriera corallina di strani pesci
mutanti.
Linda Hardy, dopo il semi
sconosciuto esordio francese di Retro verso e la
fama internazionale come rappresentante europea a Miss Mondo, si
trova a diversi confrontare con un ruolo complesso, sia
attorialmente che esteticamente, modificando totalmente il suo
aspetto senza minare comunque la sua indubbia bellezza e bravura
espressiva, qui capace di trasparire anche duetro il look rettile e
blumarino. Thomas Kretschmann, dopo il battesimo del fuoco
di Blade II (e destinato in futuro a ben altre
glorie), pur accusando il colpo di una ancora precoce carriera,
delinea il personaggio di Nikopol senza lode ne infamia, un ruolo
nel complesso ben costruito seppur poco approfondito, capace
comunque di affascinare se non altro per la presenza stessa del
soggetto.
Charlotte Rampling si
trova a dover ricoprire una posizione marginale nell’economia del
racconto di Immortal ad Vitam, senza rinunciare a
mostrare comunque le sue doti interpretative che restano comunque
troppo oscurate all’interno di un personaggio troppo stretto e
abbozzato come quello della lobbysta Elma Turner. Un film potente,
seppur senza le pretese di un capolavoro, lontano anni luce dalle
logiche commerciali hollywoodiane e che risente appieno del gusto
fantasy francese e dell’autorialità cinematografica europea. Un
prodotto di culto per i nerd della generazione 2.0, cresciuti a
pane, fumetti e videogiochi, capaci di lasciarsi incantare da un
universo visionario e digitale come da un romanzo di Verne, dove
gli occhi si imbevono di immagini come in un trip da acido. Un film
eccessivo, volutamente eclettico e capace di far sognare, rimanendo
nel terreno della degustazione del buon cinema di genere.
E’ stato presentato oggi alla
stampa italiana, presso il Cinema Adriano in Piazza Cavour, a Roma,
Ti ricordi di me?, il secondo film da
regista dell’attore romano Rolando Ravello, che
arriva a più o meno un anno di distanza dal precedente Tutti contro
tutti. Presenti alla conferenza stampa del film, oltre al regista,
anche gli interpreti Ambra Angiolini, Edoardo Leo, Paolo
Calabresi e Pia Engleberth, insieme al
produttore Marco Belardi.
Quanto è stato difficile portare
questa storia dal teatro al grande schermo?
“La prima telefonata l’ho fatta
proprio ad Ambra e ad Edoardo – esordisce Rolando
Ravello – Avevo il terrore, dato il grande successo
dello spettacolo teatrale, che loro si fossero in qualche modo
incancreniti in quei personaggi. Ho sempre visto la storia in un
altro modo. Per me era molto importante l’aspetto emotivo. Abbiamo
lavorato tutti insieme sulla sceneggiatura e, soprattutto,
sull’emotività del film. Per me è stato naturale allontanarmi dallo
spettacolo teatrale, perché avevo le idee abbastanza chiare sul
film. Sto scoprendo che questo è il mio modo di vedere le cose e lo
sento coerente con il mio primo film. Il modo in cui ho raccontato
questa storia è molto simile al modo in cui ho raccontato Tutti
contro tutti. È solo pancia. Una regia tecnica, probabilmente, non
saprei farla”.
“L’esigenza di portare
questa storia sul grande schermo era anche nostra – continua
Edoardo Leo – E’ un film che ha un percorso
molto particolare, rispetto magari ad altri prodotti. Non ci è
stato proposto. Si tratta di una storia che noi, io e Ambra, dopo
averla portata in tournée per due anni, abbiamo deciso di
presentare a Marco Belardi. Dopo aver scritto la sceneggiatura,
opera mia, di Paolo Genovese e di Edoardo Falcone, avevamo bisogno
di uno sguardo ancora nuovo. Dovevamo affidarci alla visione di un
regista e pensavamo che Rolando fosse la persona ideale. È molto
tenero, guarda le cose in maniera estremamente sentimentale. Quando
poi trovi, come è successo nel nostro caso con Rai Cinema, qualcuno
che crede nel tuo progetto, il cerchio si chiude ed è allora che il
film viene fuori”.
“La differenza tra recitare
questa storia a teatro e riproporla poi per il cinema è stata
notevole – prosegue Ambra Angiolini – A
teatro avevamo altri toni, più adatti a quel tipo di ambiente. Nel
film, invece, Rolando mi ha tolto tutte le certezze che avevo. Ho
cercato di lavorare andando nella sua direzione e devo ammettere
che all’inizio non è stato facile. Ogni giorno dovevo togliere
qualcosa a ciò che in due anni avevo costruito da sola con Sergio
Zecca. Dopo la prima settimana ho chiamato Rolando, dicendogli che
non riuscivo a capire esattamente cosa stessi facendo. Facevo
fatica ad immaginarmi la nuova Bea. Avevo quindi bisogno del suo
aiuto per ricreare al meglio la Bea così come se l’era immaginata,
senza correre il rischio di portare cose che fossero sbagliate o
addirittura esagerate”.
Quanta storia e quanta favola
c’è in questo film? Quanto avete voluto tirar fuori dalla vita di
tutti i giorni questo racconto?
“L’approccio alla storia è
appunto quello della favola – risponde il regista – Credo
che l’emozione legata ai personaggi, invece, sia radicata nel
reale. Siamo sempre a metà, anche nello stile delle inquadrature,
tra la favola e il realismo. È possibile muoversi su questo
confine. Tutti gli attori hanno lavorato molto sull’emotività.
Questo ha fatto sì che il lavoro sul film, alla fine, risultasse
come un grande viaggio costruito insieme, in onestà”.
“Abbiamo fatto una scelta –
aggiunge Paolo Genovese – Quando abbiamo
scritto il film ci siamo posti delle domande. Ci sono molto cose
tecniche che abbiamo ignorato, ma volutamente. È una favola, una
storia d’amore, quindi non ci interessavano tutti i tecnicismi del
caso. È un tipo di film che ha una linea narrativa tale per cui se
lo spettatore crede nei personaggi dall’inizio, non li molla più.
Senza stare a chiedersi il perché o il per come di determinati
avvenimenti. È un film di pancia, di pure emozioni, che ti conduce
fino alla fine senza farti fare domande”.
Domanda per Ambra Angiolini:
come descriveresti il tuo personaggio?
“I protagonisti di questo film
hanno molti elementi in comune. Nella vita reale sarebbero due
emarginati, con tutte le loro patologie, i loro tic, con tutte le
cose scomode che li contraddistinguono. La cosa speciale è che in
questa storia tutto ciò che nella vita reale potrebbe metterti al
margine, diventa invece un punto di forza. Roberto e Bea sono due
pezzi unici che diventano una cosa sola. È abbastanza raro, ma può
accadere. Sono due persone che restano piene di difetti in un mondo
giusto, che è poi quello che ognuno di noi si augura per sé quando
incontra qualcuno. Tutti vorremo trovare qualcuno che renda nobile
quello che ci sembra sbagliato di noi stessi”.
La storia del film sembra alla
fine diventare una delle favole improbabili che scrive il
personaggio di Edoardo Leo, Roberto. Si potrebbe interpretarla
così?
“È una possibile lettura,
sicuramente – afferma Ravello – Credo che lo spettacolo
teatrale e il film siano due cose completamente diverse. Questo è
un film che come tale vuole averne tutta la dignità. Usa il
linguaggio del cinema in tutto: nella scelta delle inquadrature,
nel racconto della storia, nella recitazione dei personaggi. Il
teatro rimane lo spunto da qui è partita la storia, ma sono
veramente due cose diverse”.
Quanto è stato difficile trovare
un finale non banale, considerando che il film poteva rischiare di
chiudersi in modo banale? Visto il respiro internazionale del film,
si parla già di possibili vendite all’estero?
“Abbiamo ragionato tantissimo
sul finale – confessa Ravello – Avevano una lista di
ipotetici finali. Alla fine ne erano rimasti solo due. Uno era
stato partorito da me, ed era un finale diverso rispetto a quello
che si vede nel film. Paolo, invece, aveva immaginato il vero
finale del film, quello che poi abbiamo girato. Alla fine,
ragionandoci su, gli ho dato ragione e abbiamo scelto il suo
finale”.
“Sono molto affezionato a questo
progetto – dichiara Marco Belardi – Avevo
anche prodotto lo spettacolo teatrale. Quando ho letto la storia ho
subito pensato che si trattasse di un qualcosa che davvero poteva
essere venduto ovunque. È una storia, è una favola, che può essere
tranquillamente venduta anche all’estero. In questo momento ci
stiamo concentrando sul film, quindi sul lancio e sulla promozione.
Aspettiamo di vedere quello che succederà”.
Quali sono i motivi per cui
Ambra Angiolini ed Edoardo Leo funzionano così bene sullo
schermo?
“Io e Ambra non ci frequentiamo
nella vita di tutti i giorni – risponde Edoardo
Leo – Neanche quando eravamo in tournée ci
frequentavamo. Non abbiamo mai discusso o litigato sul set.
Evidentemente, abbiamo una visione comune del lavoro. C’è un
profondo rispetto e rigore per il teatro e per il cinema. Forse è
questo che ci fa andare così d’accordo professionalmente”.
“Credo che si tratti di pura
alchimia, non c’è un vero perché – continua Rolando
Ravello – Senza nulla togliere al personaggio di
Edoardo, credo che il ruolo più complesso fosse quello di Ambra.
Non era facile quello che le ho chiesto di fare. E’ vittima di
grossi cambiamenti all’interno del film. Non è facile per
un’attrice spogliarsi in un film, senza alcuna protezione. Lei
invece l’ha fatto, anche con grande coraggio”.
Ad Ambra e ad
Edoardo è stato chiesto qual è il loro rapporto con la
psicoanalisi…
“Ho sempre pensato che la
psicoanalisi fosse qualcosa che esistesse solo nei film –
dichiara Edoardo Leo – Non sono mai andato in analisi. Forse ne
avrei bisogno, ma mi ostino a non andarci”.
“Ho frequentato diversi
analisti – dice Ambra Angiolini – Credo che
sia normale”.
Domanda per Edoardo Leo e
Rolando Ravello: muovendovi nell’ambito della commedia-non
commedia, come vedete il vostro futuro al cinema? Che tipo di
originalità vorreste donare al panorama italiano di oggi?
“Penso che questo sia un anno
importante per il cinema italiano – ammette Leo – Hanno
avuto molto successo film che non erano delle commedie pure, come
ad esempio La mafia uccide solo d’estate di Pif o Tutta colpa di
Freud di Paolo Genovese. Ma ci sono state tante altre operazioni
diverse, come La mafia uccide solo d’estate o Smetto quando voglio.
Credo che il significato di tutto ciò sia che si possa osare ancora
un po’. Se ne stanno accorgendo sia i produttori sia i distributori
che si possono fare dei passi in avanti. A breve inizierò le
riprese di un nuovo film, un film sulla camorra, che non è un
commedia pura, ma va in quella direzione. Credo che ognuno debba
seguire, per quanto il mercato lo consenta, la propria idea di
cinema. Non è semplice, però si può fare”.
“In questo momento ho perso
completamente interesse per la recitazione – afferma Ravello –
Mi interessa ancora recitare in teatro, ma non al cinema o in
televisione. La regia mi sta insegnando tanto cose. Mi sta
liberando e mi fa divertire. È un mondo che voglio continuare ad
esplorare. Ho già alcune idee per un prossimo progetto. Voglio
continuare a fare questo per ora. Il mio sogno in questo momento
sarebbe quello di riuscire a fare teatro come attore e cinema come
regista”.
Ti ricordi di
me? uscirà al cinema il 3 Aprile e sarà distribuito in
300 copie dalla 01 Distribution.
Cast: Jacques Languirand,
Caroline Dhavernas, Paul Ahmarani, Robert Lepage, Stéphane
Demers
Trama: In un mondo futuro
all’alba del XXX° secolo, dove natura,scienza,musica e magia si
trovano in perfetta simbiosi, l’anziano musicista Jacob Obus
(Jaques Languirand) è una delle personalità più celebri e
discusse del suo tempo. Egli è in grado di creare strabilianti
melodie attraverso strumenti antropomorfi progettati dal fido
compagno Arthr (Paul Ahmarani) e realizzati da Eugene, padre
del ragazzo a metà strada fra un uomo e un ologramma. Sullo sfondo
del primo viaggio dell’uomo dalla Luna a Marte, l’arrivo improvviso
della giovane fotografa April (Caroline Davhetnas), mette in
competizione Jacob e Arthir, fino a portarli alle soglie
dell’immaginazione, in un universo dove tutto, anche i pianeti, si
esprimono attraverso la musica.
Analisi: La fantascienza è
forse l’unico genere narrativo in cui chiunque può dar sfogo alle
proprie fantasie, un terreno a metà strada fra il sogno e una
realtà anch’essa simulacro di un qualcosa che nessuno saprà mai
identificare con certezza. Sembra proprio aver imparato la lezione
il giovane Martin Villeneuve (fratello minore del più
celebre Denis, autore de La ragazza che
canta), regista canadese che con questa sua opera crea un
universo talmente visionario ed estremo che pare un libro di fiabe
trasportato su celluloide, dove un universo di strabilianti
personaggi e ambienti pirotecnici creano una bulimia visiva tale da
estasiare l’ignaro spettatore, il quale finisce col perdersi nella
bellezza della visione come in un labirinto di luci e colori,
mentre gli occhi si imbevono, inquadratura dopo inquadratura, di
una realtà caotica e ridondante. Ci si potrebbe fermare ore solo a
spulciare i singoli frames, nel tentativo di ricostruire la
bizzarra flora e fauna che adornano questo fantastico mondo. Come
in un cortocircuito metanarrativo, il film si dipana attraverso
universi da sogno, resi grazie ad una bellissima fotografia che
occhieggia alla graphic novel
(riprendendo fedelmente l’opera omonima illustrata dello stesso
regista) e sa dosare con sapienza gli ottimi effetti speciali
creati ad hoc dal celebre Carlos Monzon di
Avatar, tirato in causa per creare i bellissimi
ambienti ibridi tra un universo liquido e gassoso. La storia,
seppur con qualche ricaduta adolescenziale (senza per latro
nascondere il target di pubblico a cui aspira) finisce per essere
molto più complessa di come appaia, un’opera transmediale che tira
in ballo le teorie cosmologiche di Keplero, l’armonia musicale
dell’universo e una sana dose di filosofia orientale riguardo al
ruolo della simbiosi dell’anima., senza disdegnare nemmeno un
simpatico riferimento alle teorie cospirative dei viaggi spaziali
(qui riguardati Marte, come in un futuristico Capricorn
One). Molti sono i riferimenti al cinema delle origini,
primo fra tutti al grande Geroge Meliés, padre del cinema di
finzione e primo grande visionario, a metà fra un regista ed un
illusionista. Ed in effetti il film pare essere un inno
all’immaginazione e alla fantasia, così come dimostrano gli strabi
ed affascinati strumenti musicali di forme umane che vengono
suonati da Jacob, modellati sulla base di modelle che prestano il
loro corpo come fosse una cassa armonica. Il cast comprende alcuni
nomi per di più sconosciti al grande pubblico, ma ben rodati nel
circuito di nicchia, come quello di Jaques Languirand,
celebre scrittore e commediografo canadese qui prestato ai panni
del timido Obus, per non parlare di Paul Ahmarani, famoso
caratterista che qui impersona il futuristico nerd Artur,
personaggio ambiguo e inafferrabile (così come d’altronde tutti i
personaggi appaiono dotati di una psicologia muntevelo ed appena
abbozzata, impenetrabile e disorientante). Il volto forse più noto
è sicuramente quello di Caroline Dhavernas (la dottoressa
Lily Brenner della serie Off the Map), qui
chiamata ad impersonare la romantica e camaleontica Avril, ragazza
fragile e capace di un amore immenso, tanto da non poter essere
contenuto in una sola persona. La grande prova a cui Villeneuve
viene chiamato ha dell’incredibile: girare un film progettato per
un budget di 30 milioni di dollari con meno della metà dei fondi
disponibili, impiegando più di sette anni per realizzare un
progetto che definire visionario è dir poco. Un’opera fortemente
stratificata, ricca di suggestioni e di livelli interpretativi che
possono essere apprezzati visione dopo visione, come il piacere che
prova un bambino nel rileggere di nuovo il suo libro preferito o
nel guardare più a fondo un magnifico disegno.
Ecco una clip esclusiva da
Son of Batman, il film animato in cui
Batman ha la voce dell’attore Jason O’Mara, una
voce che sembra quasi non farci rimpiangere quella di
Christian Bale!
Come avete potuto ascoltare
dall’intervista e dalla clip, O’Mara ha cercato di
tenersi a distanza sia dalla voce nota di Bale, sia da altri
modelli, regalando al Batman/Bruce Wayne del film d’animazione una
voce personalizzata ma allo stesso tempo molto aderente al
personaggio che nel corso degli anni è stato creato dall’universo
cinematografico DC.
Cosa ne pensate? Il film Son of
Batman sarà disponibile a partire del 6 maggio.
La trama è incentrata
sulla scoperta di Batman di essere padre di
un indisciplinato ragazzino di nome Damian. Segretamente
allevato dal gruppo
terroristico della Lega degli
Assassini, Damian è il figlio di Batman
e Talia Al Ghul e quindi nipote del villain
Ra’s al Ghul.
Il cast di voci del film d’animazione
include Jason O’Mara (Batman / Bruce
Wayne), Stuart
Allan (Damian), Morena
Baccarin (Talia), Giancarlo
Esposito (Ra’s Al Ghul), David
McCallum (Alfred), Xander
Berkeley (Man-Bat) e Thomas
Gibson (Deathstroke).
Nel 2006 Morrison ha
reinterpretato il personaggio chiamandolo Damian Wayne e dandogli
una collocazione all’interno dell’arco narrativo della serie
principale di Batman. Dopo aver trascorso parte della sua infanzia
in un laboratorio, Damian viene lasciato dalla madre alle cure di
suo padre che non era a conoscenza dell’esistenza di suo figlio.
Damian però è violento ed egoista ed è stato addestrato dalla Lega
degli Assassini imparando ad uccidere in giovane età e questo turba
il rapporto con il padre che si rifiuta di uccidere i suoi
avversari. Tuttavia il Cavaliere Oscuro si preoccupa per la sua
progenie perduta. Dopo gli eventi narrati in “Batman RIP” e
“Batman: Battle for the Cowl”, Damian a dieci anni prende
l’identità di Robin (il ragazzino è la quinta incarnazione della
celebre spalla di Batman). In principio Damian collabora con Dick
Grayson, il Robin originale che ha temporaneamente sostituito
Batman, per poi a lavorare a fianco del padre al ritorno di Bruce
Wayne nei panni del Crociato incappucciato.
Brian Persival (Downton
Abbey) adatta Storia di una ladra di libri, il
bestseller di Markus Zusak con la storia di una bambina che
non conoscendo il mondo saprà attraversarlo con ciò che rende
l’uomo “diverso da un ammasso di creta”, il pensiero e la
sua espressione più alta, la scrittura. Perciò la sceneggiatura di
Michael Petroni(Le cronache di Narnia: Il
Viaggio del Veliero), ci propone un lungo percorso di
crescita grazie all’opinione di un narratore interno inedito che ci
mostra gli incontri e le perdite, dove l’emozione fa da padrona
immergendo lo spettatore in un contesto noto ma originale.
Così, il regista britannico
predilige un’estetica minimalista ed anche un po’ accademica,
fornendo panoramiche e campi lunghi, per veder evolvere i luoghi in
cui cresce la giovane Liesel. E lunghi carrelli, per seguire i
personaggi e gli incontri della giovane ladra. Mentre nell’intimità
dei campi stretti fornisce quel calore che la fredda guerra non
permette. Di conseguenza il montaggio di John Wilson
(Billy Elliot), rispecchia
fedelmente l’impronta d’autore, fornendo raccordi lineari che non
alterano in alcun modo la struttura temporale, concedendosi dei
parallelismi solo in un paio di occasioni.
In Storia di una ladra di
libri siamo nella Germania 1933. Il conflitto mondiale è
alle porte e la giovane Liesel Meminger viene affidata ai coniugi
Max e Rosa Hubermann. Liesel non ha mai frequentato la scuola ma
attraverso gli insegnamenti del padre impara a leggere e a
conoscere il mondo. Superando la diffidenza verso Max, un ragazzo
ebreo in cerca di rifugio e conoscendo l’amore per Rudy, trova in
sé il coraggio che le permette di sfuggire all’orrore nazista che
si scatena intorno a lei.
Storia di una ladra di libri, il film
Questo ritmo “quotidiano” è al
servizio della storia e degli attori che regalano grandi emozioni.
Sophie Nélisse, con i suoi grandi occhi azzurri e le gote
rosse, riesce ad incarnare una giovane e coraggiosa
“furfante” che orgogliosamente decide di pensare
diversamente e con la propria testa, ma con la leggerezza che si
addice ad una ragazza. Di seguito, il sempre imponente Geoffrey
Rush, nel ruolo del padre comprensivo per i drammi vissuti
dalla bimba e che cerca di far leva sulla sua enorme curiosità per
restituirle il piacere della vita. Mentre spetterà ad una perfetta
Emily Watson contrapporsi in autorità attraverso integerrimi
modi e ansiose raccomandazioni, che servono per proteggere la
piccola dalla crudeltà del mondo. Il merito va anche a Ben
Schnetzer e Nico Liersch, il primo perché riesce ad
essere l’anima gemella di un destino tragico, il secondo perché
alimenta tutto ciò che si contrappone all’odio dispotico, un amore
incondizionato.
Storia di una ladra di libri
non è un film di guerra né sull’olocausto, ma è un film che parla
di vita e idee, di come vengono forgiate quando la mente è ben
alimentata da una buona lettura e di come la protagonista ha la
peculiarità di riconoscere questa energia, “salvando” così ogni
persona che incontra.
Ecco le prime foto dal set di
Suffragette con Carey
Mulligan e Meryl Streep. Le riprese si
stanno svolgendo in questi giorni a Londra. Ecco le immagini:
Il film racconterà dei fatti
realmente accaduti, e si concentrerà sulla storia del pionieristico
movimento femminista a favore del suffragio universale, che
nell’Inghilterra del 1872 ebbe problemi addirittura con la legge.
Le protagoniste della storia erano donne risolute e determinate,
che però vennero costrette, da uno Stato brutale, a lavorare e
protestare in clanestinità, al fine di guadagnare un altro passo
verso la parità trai sessi.
Suffragette arriverà nelle sale USA il 16
gennaio 2015. Il film è diretto da Sarah
Gavron e basato su una sceneggiatura scritta
da Abi Morgan. Nel cast Carey
Mulligan, Helena Bonham Carter, Meryl Streep, Ben Whishaw,
Romola Garai, Brendan Gleeson.
E’ una delle succulente novità del
prossimo cinecomic Marvel e chi ha già potuto vedere
Capitan America: The Winter
Soldierconviene che
Anthony Mackie è un vero portento nei panni di
Falcon. Di seguito delle foto in HD che ci mostrano da vicino il
nuovo supereroe che aiuterà Cap a compiere la sua missione!
Anthony Mackie –
nei panni di Falcon – ha dovuto fluttuare nell’aria con imbragature
invisibili. I coordinatori degli stunt lo sollevavano fino a 20
metri da terra, per farlo atterrare su un punto contrassegnato con
il nastro adesivo; lì poteva abbandonare le protezioni ed entrare
in scena. Fortunatamente Mackie è atletico e molto coordinato, e
questo ha facilitato il compito di tutti. Anthony
Mackie, la cui energia sul set era contagiosa, ogni volta
che qualcosa andava bene o che una scena veniva completata,
esclamava scherzando “Staccate l’assegno!” Questa frase
alla fine è stata adottata da tutti sul set.
Capitan America: The Winter Soldier
comprende nel cast già attori del calibro di Chris
Evans, Sebastian
Stan, Anthony
Mackie, Frank
Grillo, Samuel L.
Jackson, Cobie
Smulders, Scarlett
Johansson, Emily
VanCamp e Toby
Jones.Anthony e Joe
Russo dirigeranno la pellicola, la cui uscita statunitense
è fissata per il 26 marzo 2014. Le riprese sono iniziate
a Cleveland.
La storia si legerà alla fine di
The Avengers, continuando a seguire il Captain America impegnato
con Nick Fury e la S.H.I.E.L.D e alle prese con la modernità. Al
momento l’uscita del film è prevista per il 4 aprile del 2014. Vi
ricordiamo che tutte le news sul film sono reperibili nel nostro
speciale: Captain America: il soldato
d’inverno. Tutte le info utili nella nostra scheda:
Capitan America: The Winter
Soldier.