Mischa Anne Barton o, se
preferite, Marissa Cooper di O.C., dieci anni fa era
la ragazza che tutti volevano, quella che monopolizzava le
copertine dei teen-magazine di mezzo mondo e che scalava le
classifiche delle star più sexy & promettenti del nuovo millennio.
Poi, nella terza stagione della celebre serie, ecco che il suo
personaggio muore in un incidente d’auto, e chi s’è visto s’è
visto.
Questa giovane attrice
anglo-irlandese (naturalizzata americana) nasce nel 1986 a Londra,
ma a 6 anni si trasferisce a New York, diplomandosi alla
Professional Children’s School di Manhattan nel 2004. Tuttavia, è
da quasi un decennio che recita: inizia col teatro ad appena 9
anni, quando ottiene il ruolo di protagonista in
Slays!. Nella pièce è una bambina russa contaminata
dalle radiazioni che scappa dalla guerra, ed è subito
“rivelazione”. La signorina appare in altri lavori teatrali, per
poi debuttare al cinema un paio d’anni dopo nel film Lawn
Dogs, al fianco di Sam Rockwell: anche in questo
caso gli apprezzamenti si sprecano e la ragazza sembra ormai
lanciata nella giusta direzione. Un po’ di gavetta in film di
successo come Il sesto senso e Nottingh
Hill (1999), più qualche ruolo minore in teen-movies tipo
L’altra metà dell’amore e Tart, ed è
fatta. Il 2003 è l’anno della consacrazione definitiva con
The O.C., dove Mischa interpreta una dei quattro
personaggi principali.
La sua Marissa è un’adolescente
ricca e viziata con un’infinità di problemi personali e un debole
per la vita spericolata. E per il nuovo arrivato, Ryan Atwood
(Benjamin McKenzie), bulletto tutto muscoli & cipiglio. Lo
show è un trionfo e il futuro di Miss Barton sembra assicurato… ma
poi quell’incidente fatale della terza stagione arresta gli ascolti
e la serie naufraga, per essere chiusa dalla Fox alla fine
del quarto capitolo. Mischa, dal canto suo, continua a darsi da
fare, fra video musicali (con James Blunt ed Enrique
Iglesias) e pellicole importanti, vedi Closing the
Ring di Attenborough (2007). Il regista rimane
talmente impressionato dalla performance della fanciulla da
incoraggiarla a seguire il seminario su Shakespeare niente
meno che alla Royal Academy of Dramatic Art nella sua città natale.
Forse non c’era bisogno di scomodare il Bardo per poi apparire in
titoli come St. Trinians e Decameron
Pie, ma come si dice: impara l’arte e mettila da parte.
Ecco, lei l’ha messa proprio in fondo in fondo e ha cominciato a
dedicarsi alla moda, creando collezioni di accessori, abiti, e via
dicendo. Per non parlare delle infinite collaborazioni in veste di
testimonial per grandi marchi (leggi, fra gli altri, Calvin
Klein e Chanel). Al cinema, quindi, l’abbiamo
vista sempre meno, e di recente pare essersi specializzata in film
horror, come testimoniano gli ultimi titoli del suo CV:
Homecoming, 1303, I Will Follow
You into the Dark. Anche nella vita privata la Barton deve
aver avuto qualche momento horror, come quando, ancora minorenne,
l’hanno fermata per guida senza patente e in stato di ebbrezza; o
quando si è vista rinchiudere in un centro psichiatrico in seguito
ad un misunderstanding con delle infermiere. Vai a sapere…
Quello che sappiamo di certo è che
sarà meglio evitare lo spumante. La torta, invece, gliela
concediamo: è pur sempre il suo compleanno. HAPPY BIRTHDAY
MISCHA!