Arriva la versione italiano del
trailer di X-Men – Giorni di un futuro passato, il nuovo
emozionante capitolo della saga dei mutanti della Marvel che sarà distribuito il 24
Maggio 2014 da Twentieth Century Fox.
La trama di X-Men – Giorni di un futuro
passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981,
ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in
cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono
confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro
nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal
punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno
di reclusione.
Vi ricordiamo che
nel cast sono
confermatissimi Hugh
Jackman, Ian McKellen, James
McAvoy, Halle Berry, Jason
Flemyng, Jennifer Lawrence, Michael
Fassbender, Nicholas Hoult,Peter
Dinklage e Patrick Stewart.
Il film è ispirato ai fumetti di Chris
Claremont e John Byrne dal
titolo: ”Uncanny X-Men” # 141 e 142
nel 1981. Tutte le info sul film nella nostra
scheda: X-Men: giorni di un futuro
passato.Tutte le news
sul film invece sono nel nostro
speciale: X-Men.
E’ una Jaimie
Alexander supersexy quella che ha sfilato con un vestito
mozzafiato alla premiere a Los Angeles
dell’atteso Thor The Dark World (recensione), eccola bellissima e
semi nuda in tutto il suo splendore:
Il film MarvelThor: The Dark Worldriporta
sul grande schermo Thor, il potente vendicatore, in lotta per
salvare la Terra e i Nove Regni da un oscuro nemico più antico
dell’universo stesso. Dopo i film MarvelThor e The
Avengers, Thor torna a combattere per riportare l’ordine tra i
pianeti… ma un’antica dinastia dominata dallo spietato Malekith
minaccia di far ripiombare l’universo nell’oscurità. Di fronte a un
nemico al quale né Odino né Asgard riescono a opporsi, Thor deve
intraprendere il viaggio più pericoloso e introspettivo della sua
vita, costretto a stringere un’alleanza con lo sleale Loki per
salvare non solo il suo popolo e coloro che ama… ma l’intero
universo.
Altro nomi è entrato in trattative per
un ruolo da protagonista nell’annunciato The Lost City
of Z, adattamento dell’omonimo romanzo del 2009
che sarà diretto dal regista James Gray, che vi
ricordiamo sarà presidente di Giuria all’ottava imminente edizione
del Festival di Roma
2013. Dopo il nome di Benedict
Cumberbatch lanciato in questi giorni, oggi arrivano
rumors secondo il quale anche Robert
Pattinson sia ufficialmente entrato in trattative. Al
momento i dettagli su i ruoli scarseggiano ma sappiamo che il
romanzo racconta di Percy Fawcett, un esploratore inglese
realmente esistito che durante la sua ultima spedizione nel 1925,
si addentrò nella foresta amazzonica per non farne più ritorno. Non
resta che aspettare ulteriori notizie sul film. Intanto per James
Gray si prospetta un Festival di Roma dal sapore
hollywoodiano dato che sono stati poche ore fa annunciati i primi
nomi che arriveranno sul red carpet di Roma, tra cui Scarlett Johansson e Joaquin Phoniex
(tutti i nomi li trovate QUI)
Secondo quanto rivelato in
esclusiva da HollywoodReporter, l’attore
inglese Michael Caine e
l’americano Samuel L. Jackson formeranno una
coppia d’eccezione nel film Harry and the
Butler. Prodotto da Philippe
Rivier di Spirit Films e
da Colin Callender di Playground
Entertainment, il film sarà diretto da George
C. Wolfe (Come un
uragano, Lackawanna
Blues) e vedrà Samuel L.
Jackson vestire i panni di un meccanico ex musicista jazz
e Michael Caine quelli di un maggiordomo
inglese.
Harry and the
Butlerè basato sull’omonimo
film danese del 1962 diretto da Bent
Christensen e nominato agli Academy
Awards come miglior film straniero. La storia racconta di
Harry (Samuel L. Jackson) un ex musicista jazz
arrangiatosi meccanico che prosegue la sua vita aggiustando
montagne russe e vivendo in un vagone di un treno dismesso. Un
giorno Harry erediterà una grossa somma di denaro e, nel corso di
festeggiamenti a base di alcool, decide di assumere un maggiordomo
inglese (Michael Caine).
I due produttori,
Rivier e Callender hanno
commentato così la scelta del cast (che inizialmente sembrava dover
essere formato da Anthony
Hopkins e Morgan Freeman):
“Siamo
orgogliosi di poter unire insieme due icone del cinema come Sam
Jackson e Michael Caine sotto la direzione del grande George
C. Wolfe. Harry and the Butler entra in quel filone di film della
tradizione incentrato sull’incontro fra due personaggi
profondamente diversi che cambierà per sempre la loro
vita.”
Attualmente Michael
Caine è impegnato alla realizzazione
di Interstellar film sci-fi diretto
da Christopher Nolan,
mentre Samuel L. Jackson tornerà a vestire i
panni di Nick Fury in Captain America: The Winter
Soldier.
Non è più un segreto
che il caro Tom Hiddleston sia un vero e proprio
burlone. In questo video che vi mostriamo, Hiddleston, ancora
calato nei panni di Loki, chiede ad un gruppo di bambini chi tra
Loki e Thor sia il miglior supereroe. La risposta dei bambini non
piacerà al Dio degli Inganni che così si prenderà la sua rivincita
su una bambinetta. Ecco il video:
Per le news sul film vi
segnaliamo il nostro speciale: Thor 2, mentre per tutte le info
sul film nella nostra
Scheda Film: Thor The Dark
World.Tutte
le foto in buona qualità le trovate nella nostra foto gallery del
film:
Il film MarvelThor: The Dark Worldriporta
sul grande schermo Thor, il potente vendicatore, in lotta per
salvare la Terra e i Nove Regni da un oscuro nemico più antico
dell’universo stesso. Dopo i film MarvelThor e The
Avengers, Thor torna a combattere per riportare l’ordine tra i
pianeti… ma un’antica dinastia dominata dallo spietato Malekith
minaccia di far ripiombare l’universo nell’oscurità. Di fronte a un
nemico al quale né Odino né Asgard riescono a opporsi, Thor deve
intraprendere il viaggio più pericoloso e introspettivo della sua
vita, costretto a stringere un’alleanza con lo sleale Loki per
salvare non solo il suo popolo e coloro che ama… ma l’intero
universo.
Il direttore artistico del Festival
Internazionale del Film di Roma, Marco Müller, ha
annunciato i primi nomi dei talent che sfileranno dall’8 al 17
novembre sul red carpet dell’Auditorium Parco della Musica. Oltre a
tutti i registi della Selezione Ufficiale, tra le presenze già
confermate (le altre verranno comunicate nei prossimi giorni),
arriveranno dagli Stati Uniti Joaquin Phoenix, Scarlett Johansson, Jennifer Lawrence,
Rooney Mara, Jared Leto e la sua band “Thirty Seconds to Mars”,
Liam Hemsworth, Josh Hutcherson e Wallace
Shawn.
Molti gli europei: gli inglesi
John Hurt, interprete di film di culto amati dal
pubblico di tutto il mondo, Sophie Turner,
protagonista della serie televisiva Il trono di
spade, Douglas Booth, attore principale
della serie BBC Grandi Speranze, Damian
Lewis protagonista di Homeland – Caccia alla spia,
Gregg Sulkin, giovane interprete di serie come Quelli
dell’intervallo e I maghi di Waverly. Tra gli scrittori
di successo al Festival, Julian Fellowes (tradotto
anche in Italia), sceneggiatore della serie Downton Abbey e
premio Oscar® per Gosford Park di Robert Altman; e Daniel
Pennac, il celebre e amato autore della serie di romanzi del Signor
Malaussène.
Come in passato, molte le star
anche dall’Asia: saranno sul tappeto rosso i cinesi Sean Lau, Nick
Cheung e Louis Koo, protagonisti di film diretti da importanti
registi di Hong Kong (Benny Chan, Johnnie To, Dante Lam), la
modella e attrice Ni Hongjie; con loro, i giapponesi Toma Ikuta,
celebre attore e cantante, e Satoshi Judai. Dalla Russia, uno dei
divi più amati Leonid Yarmolnik assieme a Petr Fedorov, Maria
Smolnikova e Yanina Studilina, protagonista di serie tv di
successo.
Il cinema italiano sarà
rappresentato, tra gli altri, da Elio Germano, Filippo Timi,
Valeria Golino, Isabella Ferrari, Claudio Santamaria, Alessandro
Haber, Alessandra Mastronardi, Ricky Memphis, Giampaolo Morelli,
Alessandro Roja, Serena Rossi, Francesco Scianna, Chiara Caselli,
Daria Pascal Attolini, Salvatore Striano, Salvatore Ruocco, Carmine
Paternoster, Peppe Lanzetta, Antonio Pennarella, Tony Laudadio,
Renato Rossi (Howard Ross), Adriano Bellini (Kirk Morris), Sergio
Ciani (Alan Steel), Mimmo Palmara, Giovanni Cianfriglia e la diva
del cinema popolare Rosalba Neri.
Alcuni registi e attori saranno
protagonisti degli incontri con il pubblico: John Hurt (9 novembre
ore 16 Sala Petrassi); Jonathan Demme (10 novembre ore 16 Sala
Petrassi); Álex de la Iglesia (10 novembre ore 17.30 Teatro
Studio); Spike Jonze (11 novembre ore 18 Sala Petrassi); Wes
Anderson e Roman Coppola (13 novembre ore 17.30 Sala Petrassi);
Checco Zalone (14 novembre ore 17.00 Sala Petrassi); il re
dell’action-movie asiatico Tsui Hark terrà una masterclass,
condotta dal noto regista francese Olivier Assayas, dopo la
consegna del Maverick Director Award e la prima del suo ultimo film
Young Detective Dee: Rise of the Sea Dragon 3D (sabato 16
novembre, ore 21, Sala Sinopoli).
Nel corso di un’intervista
rilasciata a margine della presentazione del suo nuovo film
Delivery Man, Cobie Smulders si è
lanciata in una serie di dichiarazioni riguardanti Captain America: The Winter
Soldierai microfoni
di Access Hollywood.
L’attrice canadese che, dopo
The Avengers, torna a vestire i
panni di Maria Hill ha commentato così il seguito di Capitan
America, che ha luogo dopo gli eventi raccontati nel film dedicato
ai Vendicatori:
“Per me è stato molto eccitante
tornare ad indossare il completo. Il film ha luogo subito dopo gli
eventi di The Avengers e la battaglia di New York. Coinvolge
molto il lavoro dello S.H.I.E.L.D., di cui Maria fa parte. Dunque
entra molto nel lavoro dell’agenzia e ne mostra le
carenze.”
Cobie
Smulders ha poi espresso alcune considerazioni sul
personaggio di Maria Hill:
“Maria Hill sarà più presente
in questo film rispetto a The Avengers. Credo ci sia ancora molto
da raccontare su di lei, tuttavia in queste grandi produzioni
Marvel ci sono personaggi molto più
importanti del mio e, anche io, preferirei concentrarmi su di loro
piuttosto che su me stessa”.
La storia si riaggancerà alla fine
di The Avengers, continuando a seguire il Captain America impegnato
con Nick Fury e la S.H.I.E.L.D e alle prese con la modernità. Al
momento l’uscita del film è prevista per il 4 aprile del 2014. Vi
ricordiamo che tutte le news sul film sono reperibili nel nostro
speciale: Captain America: il soldato
d’inverno. Tutte le info utili nella nostra
scheda: Captain America: il soldato
d’inverno.
Sono stati comunicati dall’Academy i nomi dei
18 lungometraggi di animazione che presenzieranno l’86esima
edizione dei Premi Oscar, qui di seguito la
lista dei selezionati: Per quanto riguarda
la Disney-Pixar, la storica casa di
produzione dedicata all’animazione in computer grafica parteciperà
all’evento con: Monster
University, uscito lo scorso agosto nelle sale e
prequel del fortunato Monster &Co. Frozen Il Regno Di
Ghiaccio,in uscita il 19
dicembre 2013, classica fiaba natalizia che narra le avventure di
Anna (Kristen Bell) che si lancerà alla
ricerca della sorella Elsa (Idina Menzel), unica
capace di sciogliere l’incantesimo che costringe il regno ad un
inverno senza fine.
Planes,
spin-off derivante dal precedente film
d’animazione Cars. In uscita l’8
novembre. La DreamWorks, invece, presenterà
con: I Croods, una commedia che ci porta
alla preistoria della famiglia. Turbo,
altra commedia d’animazione realizzata dai medesimi autori
di Madagascar
e Kung Fu Panda.
La Sony Pictures
Animation porterà alla kermesse: Piovono
Polpette 2, sequel dell’omonimo film del 2009.
IPuffi 2, secondo film
d’animazione dedicato agli omini blu nati dalla matita del
francese Pierre Culliford. Infine chiudono le
produzioni americane la Fox
con Epic,
la Universal con Cattivissimo
Me 2e la Relativity
Media con FreeBirds.
Per quanto riguardano i film
provenienti dall’estero primeggia The Wind
Rises, ultimo film (non sono in ordine cronologico
alla luce dell’annuncio del proprio ritiro) del
Maestro Hayao Miyazaki e forse la miglior
opera della sua filmografia (qui potrete trovare la nostra
recensione). Tra gli altri in
corsa per una statuetta ci sono: The Fake
(Saibi), Khumba, The
Legend Of Sarila, O
apostolo, Rio 2096: A Story Of Love And
Fury e l’anime Puella Magi
Madoka Magica The Movie – Rebellion A Letter To
Momo.
Jurek è un bambino di otto anni che,
fuggito dal ghetto di Varsavia, cerca in ogni modo di sopravvivere
nascondendosi nella foresta lavorando come bracciante e fingendosi
di essere un orfano polacco. In questa odissea incontrerà persone
che lo inganneranno e lo picchieranno e altre disposte a rischiare
tutto pur di aiutarlo.
Il Premio Oscar Pepe
Danquart, porta nella sezione Alice nella città, del
Festival Internazionale del Film di Roma, una storia vera
tratto dal best seller di Uri Orlev che racconta la propria
esperienza delle vicissitudini dell’olocausto e della seconda
guerra mondiale in Polonia. L’originalità della sceneggiatura
adattata da Henirch Hadding e lo stesso Urli Olev è
di testimoniare uno dei genocidi più cruenti della storia sotto un
nuovo punto di vista, che non rappresenta quello dei campi di
concentramento o dell’ascesa del nazismo, ma è ambientata nella
verde e lussureggiante Foresta di Białowieża, luogo incontaminato
in cui numerosi ragazzi e partigiani trovavano rifugio
dall’esercito nazista che cercava ebrei di casa in casa per
deportarli in Russia. In questo scenario crudo e violento il
piccolo Jurek impara a sopravvivere grazie al coraggio, una forte
identità e soprattutto un incredibile speranza nell’uomo.
Danquart ci racconta di
questa foresta come un luogo selvaggio ma familiare, puro e
incontaminato, che rispecchia l’indole del piccolo Jurek, che si
basa su semplici regole che forgiano nel bambino una gran nobiltà
d’animo lasciando un piacevole ricordo per chiunque lo incontra e
conosce la sua triste storia. Questa viene seguita con gran perizia
dalle soggettive alle panoramiche, che ci restituiscono l’ottica
del fanciullo, inorridito e divertito dalle caratteristiche del
mondo che lo sta forgiando. Le emozioni dello spettatore vengono
dosate con perizia dal montaggio di Richard Marizy che
riesce tramite flashback, ripetizioni ed ellissi ad enfatizzare le
sensazioni per lo spettatore risaltando così la bravura dei due
gemelli Andrezej e Kamil Tkcaz. Entrambi
recitano alternandosi tra una scena e l’altra, e riescono a
fornire a pieno tutti i sentimenti che Jurek vive, ingenuo sulle
questioni legate all’uomo e ai suoi meccanismi contorti d’amore e
d’odio, e coraggioso nei momenti più disperati. Questi sottolineate
dalle musiche di Stephan Moucha, delicate e dai molteplici
registri che riescono a risaltare la caratteristica predominante di
Jurek, una carismatica solarità che commuove e fa sorridere lo
spettatore.
Run Boy Run, a
differenza di film più recenti quali Il bambino con il
pigiama a righe, riesce a dare voce a una storia eroica,
che commuove e fa sorridere, che racconta di un viaggio o meglio
una corsa verso l’affermazione della propria identità. Una crescita
avvenuta tra veloci incontri e bruschi abbandoni di chi lo ha amato
per quello che era e odiato per ciò che rappresentava.
Come ogni Natale che si rispetti ad
anticipare i doni sotto l’albero ci pensano i soliti film Natalizi.
Non fa eccezione Leonardo Pieraccioni che torna al cinema
con Un Fantastico Via Vai, commedia
firmata 01 Distribution e scritta,
diretta ed interpretata dal tuttofare toscano.
Accompagnato dal
fido Massimo Ceccherini e
dall’amico Giorgio
Panariello, Pieraccioni interpreta
un uomo di mezza età che, dopo una lite con la moglie
(Serena Autieri), si trova sfrattato, costretto a
condividere casa con quattro studenti poco più che ventenni. In
questa cornice l’uomo rivive, con una certa nostalgia, un’età che
non è più la sua, così come non lo sono più le speranze proprie di
questa generazione.
Nel cast: Leonardo
Pieraccioni, Serena
Autieri, Massimo Ceccherini,
Giorgio Panariello, Chiara
Mastalli, Marianna di
Martino, Giuseppe
Maggio, David Sef
e Maurizio Mattista. In attesa del lancio
nelle sale previsto per il 12 dicembre vi
lasciamo qui di seguito al trailer del film:
Un Fantastico Via
Vai segna il ritorno nelle sale
per Pieraccioni a due anni di distanza
dall’ultimo Finalmente La Felicità, in cui affrontava
il tema del ritrovo familiare nel raccontare il rapporto tra un
uomo e la sorella adottiva nativa del Brasile, avvenuto attraverso
la trasmissione C’è Posta Per
Tedi Maria De
Filippi.
Vincitore del Cinematography Award
al Sundance Festival, il documentario sarà al Festival di Roma il
10 novembre, nella sezione Alice nella città. Chi è Dayani
Cristal è l’esordio alla regia di Marc
Silver, già produttore e fotografo impegnato per i diritti
umani, che lo ha ideato assieme a Gael García Bernal qui anche in veste di
produttore.
In Chi è Dayani
Cristal un corpo in decomposizione è rinvenuto dalla
polizia di frontiera. Unico segno di riconoscimento: un tatuaggio
con la scritta Dayani Cristal. Tre filoni narrativi ci aiutano a
ricostruire la vicenda umana dello sconosciuto. Assistiamo al
lavoro dell’equipe della morgue che alla frontiera cerca di dare
un’identità all’uomo. Ascoltiamo testimonianze che parlano di lui.
Vediamo l’attore
Gael García Bernal che ripercorre il viaggio
dell’uomo, fingendosi migrante e mescolandosi a chi è diretto
in Usa dall’Honduras su rotte clandestine.
Chi è Dayani Cristal, il film
Guardandolo si hanno conferme: la
migrazione è dappertutto simile, simili storie e simili problemi.
Alle porte degli Stati Uniti si verifica la stessa tragedia che
lungo le coste siciliane e del sud Italia. La forza della
narrazione documentaristica sta nel portare lo spettatore a
guardare da vicino gli aspetti più aberranti del fenomeno, a vedere
la crudezza di una realtà che supera ogni più terribile
immaginazione.
Il regista è preciso nello scovare
particolari. Su tutti, la miriade di resti umani tra cui
quotidianamente lavorano gli esperti della morgue: immagini degne
di uno scavo archeologico, che invece parlano di nostri
contemporanei e di viaggi della speranza divenuti disperati. Pochi
elementi per tentare di ricomporre puzzle, di risalire a identità
che nella maggior parte dei casi restano sconosciute. La
ricostruzione è condotta abilmente, svelando la verità pian piano,
aggiungendo tassello a tassello, mantenendo viva l’attenzione.
Mentre a Bernal e al suo viaggio – Honduras, Guatemala, attraverso
il Messico sul tetto di un treno detto “la bestia”, fino al confine
del deserto – è affidato il compito di emozionare. Siamo coinvolti
dai racconti dei migranti – sogni, speranze, pericoli – e presi
dalle immagini di paesaggi che sembrano sconfinati, mentre l’uomo
si sforza di segnarne limiti e confini.
L’obiettivo del lavoro è restituire
umanità e voce agli invisibili, rovesciare la prospettiva che li
vede come criminali, illegali e pericolosi. Il loro calvario per
raggiungere “la terra promessa”, ossia gli Usa, è paragonato alle
sofferenze di Cristo, anch’egli “migrante dal cielo alla
terra”.
D’indubbia forza anche la critica
alle politiche Usa in materia d’immigrazione che viene in primo
luogo dai funzionari statunitensi, dal personale di frontiera
costretto a vivere ogni giorno questa tragedia come la propria
“routine”. Sono loro a sottolineare l’insensatezza dell’operato del
proprio governo, che con leggi e muri (gli Usa hanno speso molto
nella costruzione di un muro alla frontiera col Messico) non ha
fermato un fenomeno inarrestabile come la migrazione; denunciano il
continuo aumento delle morti di migranti al confine con
l’Arizona.
Chi è Dayani
Cristal è un documentario con una sua originalità e
un’occasione di riflessione. Ci suggerisce un’idea efficace per
portare sotto i riflettori mondiali la questione migratoria.
E’ stata una vera e propria
rimpatriata quella che si è tenuta la scorsa notte su red carpet
della premiere hollywoodiana di Thor The Dark
World (qui la nostra recensione del film). Insieme al
cast completo del film c’erano anche i protagonisti della serie tv
MarvelAgents of SHIELD e
con loro addirittura parte del cast di
Guardians of the
Galaxy, prossimo film in cui
vedremo impegnati tantissimi nuovi personaggi di questo vastissimo
universo.
Presente alla serata c’era anche il
regista di Guardians of the GalaxyJames
Gunn che ha aggiornato sul film, sia da un punto di
vista della trama che per quanto riguarda le riprese del film.
“Thanos è un personaggio nel
nostro film – ha detto il regista ricordando che il
personaggio è stato protagonista è stato il soggetto della scena
post credits di The Avengers – lavora
con Ronan, e nel nostro film Ronan è il villain
principale“.
Nel film Ronan sarà interpretato da
Lee Pace, mentre non sappiamo ancora chi sarà ad
interpretare Thanos, che sotto innumerevoli proteste è stato
brevemente interpretato da Damion Poitier nella
scena post credits di The Avengers.
Il regista ha anche annunciato che
lavorerà moltissimo con gli effetti speciali. “I nostri set
sono enormi. Chiunque sappia come lavoro sa che mi piace molto
lavorare con effetti speciali e meccanici mixati alla CGI, e così
ho lavorato in questo film. Avremo tonnellate di effetti meccanici.
Non vedo l’ora che le persone lo vedano perchè penso sia
assolutamente magnifico”.
Il film è attualmente in pre
produzione nel Regno Unito e dovrebbe arrivare al cinema il primo
agosto 2014. I Guardiani della
Galassia (Guardians of the Galaxy) sono un gruppo di
personaggi dei fumetti Marvel Comics, creato da Arnold Drake (testi) e
Gene Colan (disegni). La prima apparizione avviene in Marvel Super-Heroes (seconda serie)
n. 18 (gennaio 1969).
Momento d’oro quello vissuto
da Aaron Eckhart, dopo l’annuncio del sequel
di Attacco al potere ed in attesa
dell’arrivo nelle sale di I,
Frankestein(adattamento della graphic novel
ispirata al romanzo di Mary Shelley), è stata
appena stata confermata la presenza dell’attore statunitense nel
progetto del thriller FadeOut.
FadeOut, la cui regia sarà affidata al
produttore Robert Salerno, che per
l’occasione debutterà dietro la macchina da presa, racconterà di
Jim Connelly (Aaron Eckhart), uno sceneggiatore
vittima di un crollo psicologico. Nel film Connelly sarà impegnato
nella stesura di una sceneggiatura incentrata sulla figura di un
marito geloso, carnefice della moglie infedele. Tuttavia, quando
improvvisamente sarà proprio la moglie di Connelly a sparire,
allora si assisterà ad un mischiarsi fra finzione e realtà,
rendendolo così un ricercato per le autorità.
Prodotto da Likely
Story di Anthony
Bregman ed Artina
Films di Naomi
Despress, Fade
Outè firmato dal
Premio PulizerMichael
Christofer. Per quanto riguarda le riprese, invece, sono
state programmate per febbraio 2014 a Puerto
Rico. Il produttore Anthony Bregman ha
raccontato così il concept del film: “Fade Out è potente come un
cocktail Caraibico: è un contorto thriller psicologo ambientato in
un’assolata città balneare – si basa su di uno script intelligente
e ricco di colpi di scena ed è soprattutto opera di veri artisti,
avanti e dietro la macchina da presa”. I produttori
esecutivi, Lisa
Wilson e Myles Nestel, hanno
invece commentato la scelta di Eckhart:
“Aaron è un attore versatile che ha dimostrato una grande
varietà nelle sue performance ed è l’attore perfetto per dare vita
al personaggio di questo thriller hitchcockiano.”
Peter Jackson non
lascia mai niente al caso e soprattutto quando lavora nella Terra
di Mezzo, la sua attenzione ai dettagli è sempre maniacale. Così
non solo il film nella sua immensa mole di minuti è perfetto, anche
i titoli di coda lo sono, e sempre accompagnati da un brano
d’eccezione.
Ricordiamo con grande nostalgia la
bellezza di May it Be (cantata da Enya),
di The Gollum’s Song (Emiliana Torrini) e
dello straordinario brano di Howard Shore e
Annie Lennox che vinse l’Oscar Into the
West, rispettivamente sui titoli di coda de La
Compagnia dell’Anello, de Le due
Torri e de Il Ritorno del
Re.
Già Lo Hobbit un
Viaggio Inaspettato avere raccolto il testimone della
precedente illustre trilogia jacksoniana, con Neil
Finn alle prese con Song of the Lonely Mountain,
ed ora, per l’attesissimo Lo Hobbit la Desolazione di
Smaug, Peter Jackson ha affidato il
brano di chiusura del film a Ed Sheeran, che di
seguito ascoltiamo in una bella versione di I See Fire,
che ascolteremo alla fine del prossimo film ambientato nel mondo di
Tolkien:
Trama: Le avventure di Bilbo
Baggins e della compagnia di dodici nani di Thorin Scudodiquercia,
formata da Balin, Dwalin, Kili, Fili, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin,
Bifur, Bofur e Bombur. Il gruppo deve recuperare il tesoro posto
nel cuore della Montagna Solitaria, sorvegliato dal drago
Smaug.
Siamo tutti in fermento per l’uscita,
il prossimo 22 novembre, di
Hunger Games La ragazza di Fuoco, e soprattutto i fan
italiani del franchise attendono con ansia il prossimo 14 novembre,
quando, in occasione del Festival Internazionale del Film di Roma,
verrà presentato all’Auditorium il film, in presenza di tutto il
cast principale.
Oltre alla fulgida stella di
Jennifer Lawrence, sarà presente a Roma anche
Liam Hemsworth, fratello del più famoso
Chris/Thor, che nelle ore passate, ospite a The Tonight Show
with Jay Leno, ha presentato in esclusiva la prima clip del
film in cui compaiono Gale (il suo personaggio) e Katniss
(Lawrence). Ecco il video:
Katniss Everdeen torna
a casa incolume dopo aver vinto la 74ª edizione degli
Hunger Games, insieme al suo amico, il “tributo” Peeta Mellark. La
vittoria però vuol dire cambiare vita e abbandonare familiari e
amici, per intraprendere il giro dei distretti, il cosiddetto “Tour
di Victor”. Lungo la strada Katniss percepisce che la
ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca ancora a tutti i
costi di mantenere il controllo proprio mentre il Presidente Snow
sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The Quarter
Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti della
nazione di Panem.
I primi 12
minuti dell’atteso film d’animazione sono disponibili
qui. Guarda
il nuovo spettacolare trailer italiano dell’atteso film
d’animazione Capitan Harlock 3D(recensione), che arriverà
in Italia distribuito da Lucky Red l’01 Gennaio
2014.
Tutte le foto del film:
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La pellicola realizzata dalla
Toei Animation con un budget equivalente a trenta milioni di
dollari (un record per lo studio) ricostruisce la storia del pirata
spaziale Harlock, ideato da Leiji Matsumoto verso la fine degli
anni settanta. Il manga racconta la ribellione del protagonista
contro l’inetto governo della Terra e la sua battaglia per
l’umanità a bordo dell’invincibile nave spaziale Arcadia gestita da
un equipaggio di 40 uomini.
Trama: Corre l’anno 2977 : Da
secoli gli uomini combattono una feroce guerra in giro per
l’universo. Gli esseri umani sono stati esiliati dalla Terra da
molto tempo , ma adesso sognano di ritornare in quella che un tempo
chiamavano Casa. Il ribelle e misterioso Capitan Harlock, la mitica
Arcadia e il suo fedele equipaggio arriveranno al cinema in uno
spettacolare film in 3D il prossimo Natale. Tratto da una
delle serie animate più famose della storia entrate
nell’immaginario di generazioni di spettatori, Capitan Harlock ci
porterà in un mondo nuovo e spettacolare al di là di ogni
immaginazione…
È firmata dal regista premio Oscar
Gabriele Salvatores la sigla che quest’anno
introdurrà tutti i film di Alice nella Città, sezione autonoma e
parallela del Festival Internazionale del Film di Roma. Sullo
schermo il pubblico di Alice vedrà le prime inquadrature del nuovo
film del regista, “Il ragazzo invisibile”, prodotto da Indigo Film
con Rai Cinema, che uscirà in Italia nel 2014 con 01 Distribution.
La canzone della sigla è “ Runnin’ “ di Galapaghost.
La sigla di Alice nella Città ci
introdurrà nel mondo di Michele, “supereroe” di tredici anni con il
dono dell’invisibilità, intorno al quale ruota questa storia
sull’adolescenza. Un tema, quello dell’adolescenza, molto caro ad
Alice nella Città che ogni anno offre – attraverso la sua ampia
selezione di film – uno sguardo sempre nuovo su un cinema che
dialoga con le giovani generazioni e le famiglie.
“Quello di essere invisibili è
senza dubbio uno dei superpoteri più affascinanti, che tutti, una
volta nella vita, abbiamo sperato di avere. E l’adolescenza è l’età
più giusta, credo, per raccontarlo.” (Gabriele
Salvatores)
Ricordiamo che quella di quest’anno
è un’edizione molto importante per Alice nella città, in quanto la
sezione autonoma del Festival Internazionale del Film di Roma
festeggia il suo decimo compleanno.
La Sony Pictures Worldwide
Acquisitions si è appena accaparrata i diritti in terra
americana di Your Voice In My Head,
film diretto da Francesca
Gregorini (The Truth About
Emanuel) ed interpretato da Emma
Watson. International Film Trust ha
comunicato l’annuncio nel corso dell’American Film
Market, in corso a Santa Monica dal 6 al 13 novembre.
Il film è tratto dall’omonimo
romanzo autobiografico di Emma Forrest, in
cui l’autrice, spinta sull’orlo del suicidio da un disturbo
bipolare, affronta i propri grazie all’aiuto di uno psichiatra che,
condannato a morte da un cancro incurabile, le permetterà di
raccogliere i cocci della propria vita, lasciandole poi, in seguito
alla sua morte, la forza necessaria per convivere con la propria
malattia.
Your Voice In My
Head, le cui riprese hanno avuto il via proprio in
questi giorni, ha avuto un processo produttivo alquanto
travagliato. In origine dietro la macchina da presa avrebbe dovuto
prendere posto David Yates, che avrebbe
ritrovato Emma Watson dopo le esperienze
della serie Harry Potter.
Successivamente, con l’abbandono del regista, anche l’attrice era
venuta meno, lasciando il posto ad Emily
Blunt. Solo in extremis, con l’arrivo
di Francesca Gregorini alla regia, c’è stato
un passo indietro da parte dell’attrice britannica che si è
riappropriata del proprio ruolo all’interno della pellicola.
Ecco le prime foto dell’atteso film
Unbroken che segna il ritorno dietro la
macchina da prese dell’attrice Angelina Jolie. Il
Premio Oscar Angelina Jolie dirige e produce
Unbroken, un dramma epico che racconta
l’incredibile storia dell’atleta olimpionico ed eroe di guerra,
Louis “Louie” Zamperini (Jack O’Connell), che
insieme ad altri due membri dell’equipaggio, è riuscito a
sopravvivere su una zattera per 47 giorni, in seguito ad un
disastroso incidente aereo durante la Seconda Guerra Mondiale, per
poi essere catturato dalla Marina giapponese e spedito in un campo
di prigionia.
La regista Jolie ha iniziato
mercoledì 16 ottobre a girare alcune delle scene più drammatiche e
complicate, in alto mare a Moreton Bay in Australia, che vede
Zamperini (O’Connell) ed i suoi compagni aviatori
-Phil (Domhnall Gleeson) e Mac (Finn
Wittrock)- incredibilmente sopravvissuti, alla deriva nel
mezzo del Pacifico per diverse settimane.
Lavorando con le telecamere
installate su un impianto galleggiante in acque agitate, sfidando
le intemperie, con gli attori messi a dieta per mesi (per avere un
aspetto deperito così come richiesto dai personaggi interpretati),
la Jolie ha completato con successo la prima giornata di riprese,
in luogo che promette essere pieno di sfide ed altamente
impegnativo. Tratto dal famosissimo libro di Laura Hillenbrand (la
stessa autrice di “Seabiscuit: An American Legend”), Unbroken porta
sul grande schermo l’incredibile e suggestiva storia vera di
Zamperini, e della sua forza d’animo.
Protagonisti al fianco di
O’Connell, Gleeson e Wittrock,
appaiono Garrett Hedlund e John
Magaro nelle vesti dei compagni prigionieri di guerra, che
vivono un cameratismo inaspettato durante il loro internamento;
Alex Russell interpreta il fratello di Zamperini,
Pete, mentre recita per la prima volta in lingua inglese in un
lungometraggio, l’attore giapponese Miyavi nei panni della crudele
guardia del campo, nota a tutti come “The Bird”.
Il film è prodotto dalla stessa
Jolie, insieme a Matthew Baer (di “Colpevole d’Omicidio” – City by
the Sea), Erwin Stoff (di “Ultimatum alla Terra” – The Day the
Earth Stood Still), e Clayton Townsend (di “Questi Sono i 40” –
This Is 40). A guidare lo staff di esperti che lavorano dietro le
quinte, è il Direttore della Fotografia plurinominato agli Oscar®
(ben 10 volte), Roger Deakins (Skyfall). I Premi Oscar
Joel ed Ethan Coen (“Non è un Paese
per Vecchi” – No Country for Old
Men) hanno riscritto la sceneggiatura delle versioni
precedenti di William Nicholson (Les Misérables) e Richard
LaGravenese (Behind the Candelabra della HBO).
E’ stato lanciato un
casting aperto via Twitter. L’agente Claire Curry
ha infatti pubblicato sul suo account Twitter un annuncio per
cercare un personaggio che andrà a ricoprire un ruolo importante
nel settimo episodio della saga di Star
Wars, come conferma anche il sito Jedi News.
L’annuncio comprende la descrizione di due personaggi, e come
possiamo intuire, si profila, per il tanto atteso film, una coppia
di protagonisti dal volto ignoto, così come fu per gli episodi
originali di George Lucas.
Ecco le descrizioni dei personaggi
nell’annuncio:
Cercasi giovane donna
che possa interpretare personaggio di 17-18 anni. Deve essere
bella, sveglia e atletica. Siamo aperti a tutte le etnie (incluse
le bi o multi razziali). Deve avere più di 16
anni.
Cercasi giovane uomo per
interpretare un personaggio di 19-23 anni. Deve essere bello,
sveglio e atletico. Deve avere più di 18 anni.
Oltre alla descrizione fisica dei
personaggi ricercati, abbiamo anche una piccola bio per ognuno di
loro, che scopriamo chiamarsi Rachel e Thomas.
Rachel: Era abbastanza
giovane quando ha perso i genitori. Senza famiglia ha dovuto
cavarsela da sola in una città pericolosa. Ora ha 17 anni ed è
diventata forte e intelligente. E’ in grado di badare a se stessa
usando senso dell’umorismo e coraggio per tirare avanti. Sempre
sopravvissuta e mai una vittima, rimane fiduciosa che un giorno
potrà andare via dalla sua arida esistenza per una vita migliore.
Ha sempre pensato di poter fare qualcosa che l’avrebbe fatta andare
via da quel posto.
Thomas: E’ cresciuto
senza l’influenza paterna. Senza un modello di come essere uomo,
non ha un forte senso di se stesso, nonostante questo è sveglio,
capace e mostra coraggio quando necessario. Può apprezzare le
assurdità della vita e capisce non si può prenderla troppo sul
serio.
Se questo casting dovesse essere
effettivamente per Star Wars, potremmo forci un’idea della storia,
anche se, ricordiamo, per Super 8JJ Abrams approntò uno scherzo simile, dando
indicazioni completamente sbagliate rispetto a quello che poi
sarebbe stato il film.
Per ora si continua a sussurrare che
Star Wars Episodio VII sarà focalizzato
su una generazione di eroi che potrebbe coinvolgere l’apparizione
di Mark Hamill, Carrie Fisher e Harrison
Ford, nei panni dei loro storici personaggi della
saga.
Continuano ad arrivare contenuti
dal Fan Event tenutosi in quattro punti del
globo dell’atteso Lo Hobbit la Desolazione di
Smaug.Dopo il secondo bellissimo trailer (vedi
qui) oggi arriva il nuovo video dal set con Peter Jackson che ci
porta dietro la post-produzione del film e alla creazione degli
effetti digitali e del montaggio della colonna sonora:
Trama: Le avventure di Bilbo
Baggins e della compagnia di dodici nani di Thorin Scudodiquercia,
formata da Balin, Dwalin, Kili, Fili, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin,
Bifur, Bofur e Bombur. Il gruppo deve recuperare il tesoro posto
nel cuore della Montagna Solitaria, sorvegliato dal drago
Smaug.
Si chiama Emily Jean Stone,
ma quando si iscrive alla Screen Actors Guild c’è già una Emily
Stone in lista, e tocca scegliere un nome d’arte, Emma, nomignolo
usato spesso in famiglia. Et voilà Emma Stone.
La fanciulla debutta al teatro
regionale di Phoenix a soli 11 anni, comparendo in una miriade di
musical, per poi trasferirsi a L.A. con mammà al seguito nel 2004.
Così iniziano le apparizioni in TV, fino all’esordio sul grande
schermo con Suxbad – Tre metri sopra il pelo (sic!)
nel 2007, che dà il la ad una serie di commediole scollacciate,
come The rocker – Il batterista nudo e La
coniglietta di casa. Da qualche parte bisogna pur
cominciare. Il primo ruolo da protagonista arriva nel 2010 con
Easy Girl, una sorta di Lettera scarlatta 2.0
per la generazione MTV (e infatti Miss Stone si aggiudica
l’apposito Award per la miglior performance comica dell’anno).
Seguono progetti assai variegati:
dalla rom-com Crazy stupid love, al fianco del
palestratissimo Ryan Gosling (con cui si troverà ad
amoreggiare anche in seguito, nel chiassoso Gangster
Squad), al film in costume più impegnato, The
help (adattamento del bestseller di Kathryn
Stockett); per arrivare al reboot di Spiderman, The
Amazing Spiderman, in cui è chiamata a prestare il volto (e
la chioma bionda naturale) a Gwen Stacy, ruolo che l’attende anche
nell’imminente sequel della nuova edizione firmata Marc
Webb. Dentro e fuori dal set s’innamora dell’Uomo Ragno in
persona, Andrew Garfield, con cui fa coppia fissa da 2 anni
ormai. Chissà se a conquistarlo è stata la sua voce graffiata,
marchio di fabbrica di Emma… Che poi, in realtà, quel suo timbro
inconfondibile pare sia il prodotto di frequenti coliche infantili
che, urlo dopo urlo, hanno portato alla formazione di calli sulle
corde vocali.
Chi l’avrebbe detto che quella
fastidiosa bua al pancino un giorno le avrebbe fatto accalappiare
niente meno che un supereroe… Comunque ormai i dolori sono
archiviati, e una bella fetta di torta non gliela leva nessuno.
HAPPY BIRTHDAY EMMA!
La Sony e
la MGM hanno annunciato, attraverso la
pagina ufficiale Facebook del film, che un nuovo trailer
di Robocop verrà rilasciato in
rete entro tre giorni. Nel frattempo, sono state diffuse nuove
immagini del film è una preview dell’atteso nuovo trailer che
trovate di seguito.
RoboCop è
ilremake del film datato
1987, Robocop – Il futuro della
leggeche inaugurò il successo del franchise
legato al poliziotto metà uomo e metà macchina. Il
nuovo RoboCop,
diretto da Josè Padilha, sarà invece
interpretato da Joel Kinnaman. Il film è al
momento in post-produzione, sarà prodotto dalla Strike
Entertainment, dalla MGM e dalla Columbia Pictures ed uscirà nelle
sale il 7 Febbraio 2014 con un cast di tutto
rilievo, composto, tra gli altri, da
Joel Kinnaman,
Gary Oldman,
Abbie Cornish,
Samuel L. Jackson, Jackie Earle Haley, Jay Baruchel,
Michael Keaton.
RoboCop è
ambientato nel 2028, anno in cui la multinazionale conglomerata
OmniCorp è leader nell’industria robotica. All’estero, i droni da
essa prodotti, vengono impiegati dalle forze militari da anni, ma
sono stati vietati come tutori della legge all’interno dei confini
americani. Ora la OmniCorp vorrebbe impiegare questa controversa
tecnologia anche sul fronte interno, considerando questa
opportunità un’occasione d’oro. Quando Alex Murphy
(Joel
Kinnaman) – marito affettuoso, padre, e buon
poliziotto, facendo del suo meglio per arginare l’ondata di
criminalità e corruzione a Detroit – resta gravemente ferito,
la OmniCorp intravede un’occasione unica per creare un poliziotto
ibrido, in parte uomo ed in parte robot. La OmniCorp immagina
un futuro in cui ogni città avrà il suo RoboCop, con conseguenti
ricavi miliardari per i propri azionisti; ma alla OmniCorp stanno
dimenticando una cosa fondamentale: che c’è pur sempre un uomo
all’interno della macchina.
Instancabile David S.
Goyer, lo sceneggiatore, attualmente impegnato alla
realizzazione di Batman vs
Superman, non si accontenta del
contratto di esclusiva recentemente firmato con la Warner
Bros(con cui ha in programma la stesura
della sceneggiatura per il film riguardante
la Justice League) ed ha così avviato i
lavori per la produzione di The
Forest. Prodotto in collaborazione
con Lava Bears (il cui CEO
è David Linde), TheForest sarà un film horror dalle atmosfere
nipponiche e si svolgerà interamente nella foresta di Aokigahara in
Giappone. Dunque, di quello che fino a poco tempo fa era noto come
il progetto senza nome di David S. Goyer, non
solo è stato rivelato il titolo, ma anche il
regista: Jason Zada.
Per Jason Zada,
sinora impegnato principalmente con pubblicità, videoclip musicali
e cortometraggi interattivi (Take this
lollipop), sarà il banco di prova con una produzione
cinematografica. Per quanto concerne la sceneggiatura, su cui
inizialmente era al lavoro lo
stesso Goyer, si è cominciata una fase
di riscrittura, il cui incarico è toccato a Sarah
Cornwell, romanziera che per la prima volta si cimenterà
col lavoro di sceneggiatrice. Le riprese di The
Forestavranno il via la
prossima estate e saranno supervisionate da Tory
Metzger, presidente della Lava
Bear.
Mel Gibson, Lady Gaga, Antonio
Banderas, Jessica Alba, Michelle Rodriguez, Charlie Sheen, Cuba
Gooding Jr e Sofia Vergara è il cast all-star di Machete Kills, il
nuovo film di Robert Rodriguez che segna il ritorno del mercenario
più irriverente del cinema americano, Machete Cortez (Danny
Trejo).
Dopo il successo del primo “Machete,” diventato un autentico cult
cinematografico in tutto il mondo, il visionario regista di Sin
City, Robert Rodriguez, torna con uno dei film più attesi della
nuova stagione: Machete Kills, dal 7 novembre al cinema.
L’ex-agente Federale Machete viene ingaggiato dal governo degli
Stati Uniti per eliminare un pazzo rivoluzionario e un eccentrico
trafficante d’armi miliardario (Mel Gibson) il cui piano è
diffondere guerra e anarchia in tutto il pianeta.
Ecco la Trama: Il governo degli
Stati Uniti recluta Machete mandandolo in Messico per rintracciare
e eliminare un trafficante d’armi che cerca di lanciare un’arma
nello spazio.
Primo film da regista
per l’attore comico Paolo Ruffini, mattatore di Colorado
Cafè su Italia1, Fuga di Cervelli vede un cast
improbabile e nuovo, composto da due personaggi del web
Guglielmo Scilla in arte Willwoosh (65mila visualizzazioni
su You Tube), Francesco Matano, meglio conosciuto come
Frank (autore di scherzi telefonici e video esilaranti con
650mila fan su Facebook), un duo comico, I Panpers, prelevato da
Colorado Cafè, e Olga Kant, modella.
Il film è un remake di Fuga de
Cerebros, pellicola spagnola risceneggiata da Giovanni
Bognetti e Guido Chiesa e prodotta da Alessandro
Usai, insieme a Maurizio Totti della Colorado
Film. Insieme a Paolo Ruffini, gli sceneggiatori si sono
basati sul plot originale per creare un film nuovo, modificando
personaggi e situazioni.
La storia è quella di
Emilio (Luca Peracino), nerd innamorato da sempre della
bella Nadia (Olga Kent). Per tutta l’infanzia e
l’adolescenza, Emilio non è mai riuscito a dichiararsi, nonostante
l’avesse seguita anche all’Università di Medicina. Un giorno Nadia
annuncia ad Emilio il suo trasferimento all’Università di Oxford,
notizia che butterà il ragazzo in uno stato di sconforto totale. Ma
grazie ai suoi amici Emilio riuscirà a cambiare la situazione.
Alfredo (Paolo Ruffini), cieco e da sempre amico del
ragazzo, decide di partire per Oxford con Emilio e il resto della
loro banda: Lebowsky (Guglielmo Scilla), venditore di
granite e di marijuana ed hacker provetto, Franco (Frank
Matano), leader intellettuale del gruppo e gay non dichiarato e
Alonso (Andrea Pisani), ragazzo costretto su una sedia a
rotelle, malato compulsivo di sesso. Insieme ad Oxford ne
combineranno di tutti i colori, ma Emilio riuscirà a dichiararsi
finalmente alla sua bella.
Ispirato ai classici “college movie”
americani, Fuga di Cervelli è il risultato di un
solido lavoro di gruppo, fatto che questo traspare da ogni
sequenza.
Divertente, ironico e a tratti
serio, questo è un film per i giovani ma non giovanilistico, anzi
sembra essere rivolto ad un pubblico di tutte le età.
Nella seconda parte si riflette
molto sull’amicizia dopo l’adolescenza, si affrontano anche
tematiche come la disabilità e l’omosessualità, ma sempre in chiave
ironica e scherzosa, rendendo il tutto una vera esplosione di
ilarità, in alcuni momenti anche un po’ esagerata.
Si può pensare che sia una commedia
italiana già vista, ma in realtà il fatto che ci sia un cast così
particolare e mai visto nelle sale cinematografiche, rende
Fuga di Cervelli un film unico nel suo genere.
Il film uscirà nelle sale il 21
Novembre, distribuito da Medusa Film in 400 copie.
Fresca di giornata è
arrivata una nuova clip per la versione
di Oldboy firmata SpikeLee. La Universal Pictures
ha voluto così stuzzicare l’interesse per chi è in attesa di
questo remake del film coreano firmato Park
Chan-Wook che nel 2003 ha colpito
pubblico, critica e soprattutto un Maestro del Pulp
quale Quentin Tarantino.
Il film, seguendo le linee guida
dell’originale, presenta come protagonista Joe Ducett (Josh
Brolin), un pubblicitario che, dopo essere stato
inspiegabilmente rapito e tenuto segregato per oltre 20 anni, viene
rilasciato senza alcun motivo, così come la sua prigionia era
iniziata. A seguito di questo avvenimento Ducett avrà un solo
scopo, trovare il motivo e la persona che ha deciso di giocare in
quel modo con la sua vita.
Il film è in attesa nelle sale per
il 27 novembre. Nel cast
anche Elizabeth Olsen, Sharlto Copley, Samuel L.
Jackson e James
Ransone.
La clip, rilasciata in esclusiva per
Esquire, è visibile a questo indirizzo.
Cate Blanchett
sarà premiata al Santa Barbara International Film
Festival per la sua performance in Blu
Jasmine, film diretto da Woody
Allen che farà il suo esordio nelle sale italiane
il 5 dicembre 2013. L’attrice, ospite della
29esima edizione del festival, sarà insignita
dell’Outstanding Performer of the Year
Awards il 1 febbraio presso
l’Arlington Theatre dove si terrà la kermesse
dal 30 gennaio al 9
febbraio. Roger Durling, direttore della
manifestazione, ha così commentato la notizia: “Alla sua prima
collaborazione con il Maestro Woody Allen, Cate Blanchett ha
realizzato la sua migliore performance in una carriera già
illustre”.
Durling ha poi aggiunto
di essere onorato di poter celebrare questo riconoscimento.
Protagonista del film, Cate Blanchett è Jasmine,
donna sposata con un ricco uomo di affari (Alec
Baldwin) che, rivelatosi un truffatore, la conduce alla
rovina finanziaria. Jasmine, depressa, si vede così costretta a
raggiungere la sorella a San Francisco (Sally
Hawkins) dove dovrà fare i conti con la sua nuova
condizione ristabilendo un nuovo tenore di vita. Nel cast
di Blue Jasmine,
oltre Cate
Blanchett, compaiono Alec
Baldwin, Andrew Dice
Clay, Sally
Hawkins, Bobby Cannavale, Louis C.K., Peter
Sarsgaard e Michael
Stuhlbarg.
Dopo il successo
ottenuto negli anni scorsi, il Festival Internazionale del Film di
Roma (8-17 novembre 2013) torna a proporre nel programma
dell’ottava edizione uno degli appuntamenti più attesi dagli
appassionati di cinema, gli incontri fra attori e registi e il
pubblico, che quest’anno vedranno salire sul palco dell’Auditorium
Parco della Musica Jonathan Demme, Wes Anderson, Roman
Coppola, Spike Jonze, John Hurt, Álex de la Iglesia e
Checco Zalone. Come da tradizione, ciascuno dei
protagonisti parlerà con gli spettatori del suo rapporto con il
cinema, commentando le sequenze più significative della sua
carriera e rispondendo alle domande della platea.
Lo stesso giorno, alle ore 17.30
presso il Teatro Studio, si svolgerà l’incontro con il regista e
sceneggiatore spagnolo Álex de la Iglesia. Grande appassionato di
fumetti, il cineasta spagnolo si ispira fin dagli esordi al cinema
di Guillermo del Toro e Peter Jackson. Grande cinefilo, la sua
opera prima, il film di fantascienzaAzione
mutante (1993), è prodotto da Pedro Almodóvar. Con El dia de
la Bestia (1995) riceve il Goya come miglior regista. Nel 1997
dirige Javier Bardem in Perdita Durango. Il suo primo film
in lingua inglese è del 2008, Oxford Murders – Teorema di un
delitto con Elijah Wood e John Hurt. Ballata dell’odio e
dell’amore viene presentato in concorso nel 2010 alla Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e si aggiudica il
Leone d’Argento per la miglior regia. Ha presentato il suo ultimo
film, La fortuna della vita, al Festival di Berlino 2012
Lunedì 11 novembre (sala Petrassi,
ore 16) il pubblico del Festival avrà la possibilità di
confrontarsi con uno dei artisti più geniali e controversi degli
ultimi anni: Spike Jonze. Regista di Essere John
Malkovich, Il ladro di orchidee e Nel paese
delle creature selvagge, ideatore della discussa serie
televisiva “Jackass”, autore di innovativi videoclip per i Beastie
Boys, Arcade Fire, Björk, Chemical Brothers, R.E.M., Daft Punk,
produttore del pluripremiato documentario Heavy Metal in
Baghdad, Spike Jonze presenterà al Festival il suo ultimo
film, Her.
Mercoledì 13 novembre, alle ore 17.30
presso la sala Petrassi, “andrà in scena” l’incontro fra il
regista, sceneggiatore e produttore cinematografico Wes Anderson e
il regista, attore e produttore cinematografico Roman Coppola. Il
“duetto” sarà l’occasione per approfondire la lunga collaborazione
fra i due cineasti statunitensi che lavorano insieme fin dal 2004,
con il film Le avventure acquatiche di Steve Zissou firmato
da Wes Anderson. Successivamente, i due collaborano alla pellicola
Il treno per il Darjeeling (2007), diretta da Anderson,
prodotta e co-sceneggiata da Coppola, e a Moonrise Kingdom – Una
storia d’amore, il film che ha aperto il Festival di Cannes
2012 (regia Wes Anderson, sceneggiatura di Roman Coppola).
L’incontro sarà seguito dalla proiezione del cortometraggio
Castello Cavalcanti di Wes Anderson.
Ultimo appuntamento fissato per
giovedì 14 novembre quando il pubblico del Festival potrà
incontrare Checco Zalone, il protagonista del film campione
d’incassi Sole a catinelle di Gennaro Nunziante. Alle ore
17, presso la Sala Petrassi, il versatile attore pugliese, comico,
sceneggiatore e conduttore televisivo parlerà della sua carriera,
dagli esordi come musicista fino agli ultimi successi
cinematografici (Cado dalle nubi, 2009, e Che bella
giornata, 2011, entrambi di Gennaro Nunziante), commentando le
sequenze più divertenti dei suoi film e rispondendo alle domande
degli spettatori.
9 novembre ore 16 Sala
Petrassi
John Hurt
Conducono Mario Sesti e Sandra
Hebron
10 novembre ore 16 Sala
Petrassi
Jonathan Demme
Conducono Mario Sesti e Giona A.
Nazzaro
10 novembre ore 17.30 Teatro
Studio
Álex de la Iglesia
Conducono Giona A. Nazzaro e Manlio Gomarasca.
Cast Away è il
film del 2000 di Robert Zemeckis con
protagonisti nel cast Tom Hanks e Helen
Hunt.
Anno: 2000
Regia: Robert
Zemeckis
Cast: Tom Hanks,
Helen Hunt
Cast Away, trama
Trama: Chuck
Noland vive a Memphis e lavora come agente della FedEx, nota e
grande azienda di spedizione merci in tutto il mondo, ama
ricambiato Kelly, la sua fidanzata con cui ha intenzione finalmente
di sposarsi ma prima deve recarsi per il suo lavoro inThailandia.
L’aereo della FedEx su cui viaggia precipita in mare e Chuck si
salva approdando su un’isola deserta dove impara a sopravvivere
bevendo il succo delle noci di cocco, mangiando granchi e imparando
ad accendere il fuoco con mezzi di fortuna. Tra i detriti
dell’aereo caduto portati dal mare sull’isola c’è un pallone su
cui, servendosi dell’impronta insanguinata della sua mano, disegna
un volto e lo chiama con il nome impresso della marca: “Wilson” che
per non impazzire diverrà il compagno con cui parlare e
confidarsi.
Cast Away, il film di Robert
Zemeckis con uno straordinario Tom Hanks
Analisi: Robert
Zemeckis dirige Tom Hanks in un film in
cui l’attore americano è mattatore assoluto. A parte i minuti
iniziali del decollo e dei saluti in cui Chuck è con qualche altra
persona tra cui Helen Hunt che interpreta la sua fidanzata, per le
seguenti due ore di film, il protagonista è
solo.
Moderna interpretazione di Robinson
Crusoe, senza Venerdì a fare da compagnia reale al naufrago, è
moderna anche perchè la storia è stata voluta e promossa
dall’azienda che viene nominata già dalla prima scena. Cast
away è in effetti il più grande esempio di product placement a
cui si è assistito negli ultimi decenni.
Cast away ruota attorno
alla consegna del pacchetto FedEx, unico
sopravvissuto insieme a Tom Hanks al disastro
aereo e che viene consegnato, ammaccato ma intatto, al destinatario
a conclusione dell’avventura. Ovviamente lo stesso tipo di discorso
è applicabile anche all’amico Wilson, una palla che porta
addirittura il nome dell’azienda che lo ha fabbricato.
D’altronde, i costi elevati di
produzione non possono che giustificare questa intrusione evidente
degli sponsor, saggiamente integrati nella storia dall’autore della
sceneggiatura, William Broyles
jr.
Cast away ha il merito
di offrirci una performance attoriale notevole di Tom
Hanks. Opera imponente, con effetti visivi importanti ha
avuto una gestazione così lunga da permettere al suo regista,
nell’attesa che il protagonista perdesse i chili necessari e
rendere credibile la sua permanenza su di un’isola deserta per
quattro anni, di girare un altro film che, uscito sei mesi dopo
Cast away, si rivelò un interessante e spiazzante
chicca thriller: Le verità nascoste.
Zemeckis richiama un po’ la maniera di
Steven Soderbergh che ormai ci ha abituato a due
produzioni annuali: una a grande budget e una indipendente, che di
solito si rivela essere anche più interessante.
Zemeckis dopo questo film non tornerà dietro alla
macchina da presa fino al 2012, quando girerà, si potrebbe
dire, l’altra faccia di Cast away, ovvero il
disastro visto con gli occhi del pilota.
Con Flight, di cui
è protagonista ancora una volta un uomo solo, questa volta
interpretato da Denzel Washington, che è tale
perché in lotta con i propri demoni e dipendenze, che troverà un
modo per riscattarsi scongiurando un disastro aereo. Stavolta
nessuna sponsorizzazione o almeno non così sbandierata come nel
predecessore, ma con le stesse dinamiche spettacolari che ci fanno
amare quello che per molti è essenzialmente il regista della
trilogia di Ritorno al futuro.