Se scappi ti sposo è un film del 1999 diretto da Garry Marshall e con protagonista Julia Roberts (Maggie Carpenter), Richard Gere (Ike Graham), Joan Cusack (Peggy), Hector Elizondo (Fisher), Rita Wilson (Ellie), Christopher Meloni (Bob), Paul Dooley (Walter Carpenter)
La Trama di Se scappi ti sposo: Il fascinoso giornalista newyorkese Ike vuole scrivere un pezzo su Maggie Carpenter, una bella ferramenta del Maryland con uno strano vizio: scappare a due passi dall’altare, prima del fatidico sì. Ha già fatto tre “vittime”, con le sue fughe in abito da sposa.
Ike va a conoscerla personalmente, si ferma nel Maryland, indaga, cerca di capire. Guadagnerà anche lui un’avventura all’altare con Maggie, non senza sorprese!
Analisi di Se scappi ti sposo: A una decina d’anni da Pretty Woman, la coppia Richard Gere – Julia Roberts torna ad ammaliare il pubblico con Se scappi ti sposo. Alla regia, in entrambi i casi, il classe 1934 Garry Marshall, approdato alla regia ormai cinquantenne dopo meritata gloria come autore televisivo (Happy Days, Mork e Mindy). Se scappi ti sposo è una riuscita commedia con solide basi narrative e interessanti spunti tematici, trainata da due cavalli di razza belli e bravi. La Roberts nei panni della Belle Ferroniere provinciale, così rustica e così fragile, è irresistibile, anche per Ike, smaliziato pennivendolo della Grande Mela. L’incontro e la conoscenza tra i due è una reciproca e graduale terapia. Ike smette i panni dello scialacquatore d’inchiostro, e con occhio da vero cronista (senza più alcun articolo in programma!) indaga il mistero delle fughe croniche e smaschera la morbosa tranquillità con cui la comunità, famigliari compresi, pasteggia sul dramma della “mangia uomini”, della “portaerei”. Maggie, trova in Ike la leva e il movente della sua guarigione: nient’altro che una decisa pulizia interiore, per diventare grande, decidere, non farsi travolgere più da mille uomini e da altrettante ritirate matrimoniali.
Se scappi ti sposo, Julia Roberts e Richard Gere nuovamente insieme
Se scappi, ti sposo tiene ben desti fino alla fine, per una domanda semplice e vitale: perché Maggie… è così? Non è una sempliciotta, una superficiale, una mantide, un’ingenua ninfomane con nocche e polpastrelli da meccanico e un sorriso intramontabile. Maggie è un enigma non privo di purezza, da proteggere e inseguire, da scoprire sequenza dopo sequenza in compagnia di Ike, a cui tornano a brillare gli occhietti bastonati da divorziato solitario, che pensava d’averle viste tutte. Se scappi ti sposo è un film che scorre, e lo spettatore spera di veder spiccare il volo d’amore a Richard e Julia, e benedire lo schermo.
Nota di merito per la ben cesellata schiera dei personaggi secondari. I compaesani e la famiglia di Maggie, la ex moglie di Ike e Fisher, il suo simpatico uomo, l’iperproteico Bob (fidanzato di Maggie), i tre “quasi mariti”. Questi, meno scolpiti in profondità, sono ottime sponde narrative, utilissimi nella prima parte per far decollare la storia e gettarne le basi. È proprio l’abbandonato n°3, un entomologo, a innescare l’azione spifferando ad Ike la storia della sposa che scappa, tra un singhiozzo d’ubriaco e un altro.
Ebbene, romantici, innamorati, cercatori e sognatori, Runaway Bride è un titolo da non perdere. Leggero come una bella piuma, e non come un fazzoletto gualcito e inutile. Leggero senza stancare, capace di insegnare ed emozionare.
Il trailer originale di Se scappi ti sposo di seguito:
Le migliori frasi di Se scappi ti sposo
- Lo sai che è strano! Per essere un bello fanno presto a scaricarti, l’avevi notato? (Barista) [a Ike]
- Salve sono io, lasciate un messaggio dopo il bip. Se volete inviare un fax, compratemi il fax! (Segreteria di Ike)
- Tu vuoi un uomo… che ti accompagni sulla spiaggia con una mano sugli occhi, per farti sentire la sensazione della sabbia sotto i piedi. Vuoi un uomo che… ti svegli all’alba… perché muore dalla voglia di parlarti e non può aspettare per sentire cosa dirai. Ho ragione? (Ike) [a Maggie]
- Eh, Ike, sono felice per te tesoro. C’è una macchina sul retro nel caso che lei decida di scappare! (Ellie)


Trama: Sam Baldwin, giovane architetto rimasto vedovo, si trasferisce da Chicago a Seattle con il figlio Jonah, 8 anni, sperando che il cambio d’aria li aiuti a superare il dolore. A un anno e mezzo dalla perdita, Jonah, di nascosto, chiama una trasmissione radiofonica per parlare del padre, solo e triste. Spinto dal figlio, controvoglia, anche Sam parla alla radio della sua condizione. Tra gli ascoltatori c’è Annie, giovane giornalista di Baltimora ormai a un passo dal matrimonio con l’ipocondriaco Walter. La ragazza sente subito un magico feeling con il giovane vedovo, “l’insonne di Seattle”. Amore? Pietà? Un fragile e prevedibile desiderio di fuga dal matrimonio e dalle responsabilità? Senz’altro qualcosa che Annie non può ignorare…
È carino, affermato (è vice direttore del giornale in cui lavora la Reed), elegante, ma è anche e soprattutto ipocondriaco, paranoico, poco avventuroso, ingessato. Tuttavia, questo sbilanciamento sul versante della noia e dell’ordinarietà, non lo rende un fantoccio insapore da sposare per una vita monotona. Non è l’uomo per Annie, probabilmente, e quando lei glielo fa capire, Walter non azzarda un “non sai che ti perdi”: la sparata tipica dei bellimbusti, tanto utili in certe pellicole magari piene di colore, ma paludate in un eterno bianco e nero sentimentale, morale, narrativo.


Analisi: Prima dell’alba è per il suo regista, l’americano Richard Linklater, una scommessa vinta: nato come piccolo progetto indipendente, il suo successo ne travalica abbondantemente i confini. Linklater è premiato come miglior regista al 


Affinità con Il giorno della marmotta, storica pellicola con 





Trama: Alvy Singer è un comico tanto apprezzato sul lavoro, quanto profondamente pessimista e insoddisfatto nella vita, che racconta la sua storia d’amore con la stravagante Annie. Il rapporto è finito proprio per la continua e ridicola frustrazione dell’uomo che ripercorre tutte le tappe della relazione con Annie e tenta, con scarsi risultati, di rifarsi una vita.






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