Finalmente la più grande
controversia della storia del cinema moderno è arrivata,
pubblicamente, alle orecchie del diretto interessato, Leonardo DiCaprio, che fu protagonista di
Titanic di James Cameron, nel
ruolo di Jack Dawson.
La domanda che da 30 anni ci stiamo
ponendo è: ma Jack ci sarebbe entrato o no su quella porta
galleggiante che ha salvato la vita alla sua Rose (Kate
Winslet)?
Ebbene, durante la promozione di
C’Era una volta a Hollywood, Josh Horowitz di MTv ha
chiesto a DiCaprio se, in Titanic, il suo
personaggio si sarebbe potuto salvare salendo su quella porta.
Mentre Brad
Pitt ha sorriso sornione e Margot
Robbie ha commentato che, da ragazzina, guardando il
film, ha alzato gli occhi al cielo chiedendosi come potesse essere
plausibile che lui non entrasse su quel tavolone galleggiante,
DiCaprio si è limitato a un divertito: “Non ho
commenti.”
Sappiamo che subito dopo il successo
travolgente del film, l’attore, all’epoca ancora molto giovane ma
già con le idee chiare e molto concreto anche nelle scelte
professionali, si distanziò un po’ dal progetto, che lo aveva
trasformato suo malgrado nell’idolo delle ragazzine (processo già
iniziato con il Romeo+Giulietta di Baz
Luhrmann).
Con il senno di poi, la carriera di
Leonardo DiCaprio, da Titanic in
poi, è stata sempre in ascesa, e l’attore ha collezionato alcuni
dei migliori ruoli della storia recente del cinema, inanellando
preziose collaborazioni con registi importanti e diventando un
collaboratore fisso di Martin Scorsese.
Adesso, con l’arrivo nelle sale USA
della sua seconda collaborazione con Quentin
Tarantino, Leonardo DiCaprio si può dire
lontano dal teen idol e nell’Olimpo dei grandi attori
contemporanei, forse il migliore della sua generazione.
Di seguito, ecco il breve stralcio dall’intervista di Horowitz,
in cui DiCaprio afferma di non avere commenti sulla questione:
A primo acchito
potrebbe sembrare una follia ma pare che il celebre film
Titanic diretto da James
Cameron e con protagonisti Leonardo
DiCaprio e Kate Winslet,
sia prossimo oggetto di remake. Infatti, la Palmer
Pictures che fa a capo al magnate Clive
Palmer, miliardario australiano, proprietario di
un’impresa mineraria, ha deciso di ricostruire una replica
perfettamente funzionate della nave (lunga 270 metri e dislocante
quasi 60 mila tonnellata) per girare un remake del celebre
film.
Ecco le parole del magnate riprese
da Cineblog:
“Sarà molto meglio del film di
Cameron, lo script al momento è molto buono. E’ un film di finzione
ma stiamo anche realizzando un documentario sulla costruzione del
Titanic II: il film parlerà del primo viaggio della nave e di
alcuni fatti che accadono durante la navigazione. Al momento
abbiamo un sacco di gente che vuole investire nel progetto e molte
case di lavorazione che vogliono lavorare con noi, ma stiamo ancora
lavorando sulla sceneggiatura.”
Al momento nulla è certo, né tanto
meno è possibile prevedere se il film si farà o meno, ma il
progetto di costruire una replica della nave che ritornerà a
solcare i mari è un sogno più che prossimo a compiersi.
Ci sono alcuni ruoli cinematografici
che diventano così memorabili grazie alla performance dell’attore
che li interpreta che è difficile immaginare un altro viso in
quella parte. A volte, può essere persino difficile accettare
l’idea che l’attore che associamo così profondamente a quel ruolo
abbia dovuto fare un’audizione per ottenerlo e che avrebbe potuto
essere sostituito da qualcun altro. L’elenco dei ruoli/attori che
hanno fatto storia è lunghissimo, non potremmo immaginare nessun
altro nel ruolo del T-800 di Terminator o in quello della Sposa di
Kill Bill se non Arnold Shwarzenegger o
Uma Thurman.
Due personaggi che appartengono
sicuramente a questa lista sono Jack Dawson e Rose Dewitt Bukater
di Titanic, interpretati
meravigliosamente da Leonardo
DiCaprioe Kate Winslet. La
tragica storia d’amore di Jack e Rose è così profondamente radicata
nella nostra memoria collettiva che può essere difficile
immaginarli come semplici persone immaginarie interpretate da
attori diversi. Ma, per quanto riguarda Rosa, siamo andati molto
vicini a vederla con un altro volto. Gwyneth Paltrow era infatti la
prima scelta.
Gli spettatori al giorno d’oggi non
hanno problemi a immaginare Kate
Winslet in ruoli più moderni. Dopo Rose in
Titanic, la parte più memorabile dell’attrice è
probabilmente quella di Clementine dai capelli blu nel romance di
fantascienza del 2004 Eternal Sunshine of a Spotless
Mind. Ancora più recentemente, l’attrice ha ricevuto
nomination agli Emmy e ai BAFTA per il ruolo di una detective di
provincia nella serie della HBO Mare of Easttown.
Ma non molto tempo fa, Kate Winslet era una di
quelle artiste che gli spettatori avevano difficoltà a immaginare
con qualcosa che non fosse un corsetto e una gonna a cerchio.
All’inizio della sua carriera, l’attrice si è fatta un nome
recitando in ricostruzioni d’epoca ispirati a William
Shakespeare e Mark Twain.
Il grande successo cinematografico
di Kate
Winslet risale al thriller del 1994
Creature del cielo, diretto da Peter
Jackson. Nel film, l’attrice recita al fianco di
Melanie Lynskey come parte di una coppia di
inseparabili amiche adolescenti che alla fine vengono spinte
all’omicidio quando i genitori cercano di porre fine alla loro
amicizia. La storia è basata sull’omicidio Parker-Hulme che scosse
la Nuova Zelanda all’inizio degli anni ’50. E, per un po’, questo
sarà il ruolo più “contemporaneo” della Winslet.
Subito dopo, l’attrice ha
interpretato il ruolo di una principessa medievale in A Kid
in King Arthur’s Court di Michael Gottlieb, una commedia
liberamente ispirata a A Connecticut Yankee in King Arthur’s Court
di Mark Twain. Dalla Tavola Rotonda, la Winslet è passata alla
Reggenza inglese, interpretando Marianne Dashwood in
Ragione e sentimento di Ang Lee,
un adattamento del classico romanzo omonimo di Jane
Austen. Poi ha interpretato il ruolo di una liberale
britannica del XIX secolo in Jude di
Michael Winterbottom e Ofelia di
Amleto nella versione di Kenneth
Branagh dell’opera di Shakespeare.
Tutta questa carriera nei film
d’epoca dovrebbe rendere Kate
Winslet perfetta per il ruolo di una socialite
dell’inizio del XX secolo che si innamora di un ragazzo povero a
bordo della più famigerata nave da crociera mai esistita, giusto?
Beh, non secondo James Cameron
del 1997. In un’intervista con la rivista GQ, James
Cameron rivela che secondo lui scegliere Winslet
come protagonista sarebbe stata una mossa estremamente ovvia.
Secondo Cameron, la Winslet stava sviluppando una sorta di
reputazione per i suoi film storici, all’epoca, che le valse il
soprannome di Corset Kate.
“Così ho pensato ‘Oh, amico,
sembrerà il casting più pigro del mondo”, ha detto il regista.
Tuttavia, ha accettato di incontrarla e alla fine le ha dato la
parte. Come tutti noi ormai sappiamo, era semplicemente fantastica
nel ruolo, quindi non c’era altra scelta per il giovane
James Cameron. Tuttavia, prima dell’audizione di
Winslet, il regista aveva quasi scelto qualcun altro per il ruolo:
Gwyneth Paltrow, vincitrice dell’Oscar come
migliore attrice in Shakespeare in Love.
Gwyneth Paltrow si
era già fatta un nome come attrice di film d’epoca quando uscì
Titanic per la prima volta. Nel 1996, ha recitato
nel suo adattamento di Austen, interpretando il personaggio
principale di Emma di Douglas
McGrath, ma il suo curriculum era notevolmente più
diversificato rispetto a quello di Winslet. Il ruolo per cui è
diventata famosa è stato quello della moglie di Brad
Pitt nel thriller contemporaneo Se7en,
diretto da David Fincher, un film che molto
probabilmente è l’esatto opposto di un dramma storico. Anche se
anni dopo, nel 1999, sarebbe diventata ancora una volta sinonimo di
ruoli d’epoca per la sua interpretazione in Shakespeare in
Love di Joh Madden, aveva una serie di
ruoli moderni al suo attivo, in film che spaziavano dalle commedie
romantiche ai thriller. Quindi Paltrow sarebbe stata memorabile
quanto la Winslet nel ruolo di Rose? È difficile da dire,
sicuramente sarebbe stata una scelta meno ovvia.
Con il film del 1997
Titanic (qui
la recensione), il regista James Cameron
si è consacrato come uno dei massimi autori cinematografici di
sempre. Il suo kolossal ha infatti infranto ogni record possibile,
dando vita ad una perfetta unione tra la forza degli effetti
speciali e quella del racconto. La vicenda da lui raccontata non
manca di emozionare anche oggi, facendo innamorare intere
generazioni di spettatori dei suoi protagonisti e della loro
struggente storia.
Vero e proprio punto di svolta nella
storia del cinema, il film rappresenta inoltre uno dei massimi
traguardi raggiunti in campo tecnologico. Pioniere negli effetti
speciali, Cameron ha qui superato sé stesso, consegnando al mondo
qualcosa di mai visto prima. Da sempre affascinato dal mare e dai
suoi misteri, Cameron desiderava infatti da tempo realizzare un
film incentrato sul celebre transatlantico. A frenarlo, tuttavia,
era la mancanza di quei progressi tecnologici che gli avrebbero
consentito di dar vita al film come lo aveva immaginato.
Dopo attenti studi, ricostruzioni ed
elaborazioni, Cameron riuscì infine a dar vita a quello che al
momento della sua realizzazione era il film più costoso mai
realizzato. Con un budget di 200 milioni di dollari,
Titanic era un progetto quanto mai rischioso. Il
regista, però, è noto per il suo saper far andare di pari passo
emozione e tecnica, e con questo film lo dimostrò una volta di più.
Come noto, Titanic è oggi il terzo maggiore incasso
mondiale di tutti i tempi, con una cifra pari a 1 miliardo e 850
milioni.
Sono poi seguiti innumerevoli
riconoscimenti, tra cui ben 11 premi Oscar, che lo hanno inserito
di diritto nell’elenco dei film più importanti da un punto di vista
storico e culturale. In questo articolo, approfondiamo alcune delle
principali curiosità relative a Titanic.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alla storia vera dietro
il film. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La storia si apre nel 1996, quando
una spedizione di ricercatori porta alla luce una serie di preziosi
manufatti risalenti al relitto del Titanic, da quasi un secolo
rimasto sul fondo dell’Oceano Atlantico. Tra questi vi è un
misterioso ritratto di una fanciulla di cui però non si sa nulla.
Venuta a sapere di tali ritrovamenti, l’anziana Rose Dawson
Calvert afferma di essere la donna del ritratto e chiede
di poter raccontare la sua storia, avendo preziosi ricordi rimasti
sepolti da tempo proprio come il transatlantico.
Rose inizia così a ripercorrere la
propria giovinezza, di quando prese parte al viaggio del Titanic
inconsapevole di come questo le avrebbe cambiato la vita. A bordo
di questo incontra infatti il bel Jack Dawson,
ragazzo di terza classe con grandi speranze per il futuro. Il loro
amore clandestino prende così vita nello spazio della nave, ignari
che gli ostacoli sul loro percorso saranno più grandi e tragici di
quanto potranno mai immaginare.
La rappresentazione della nave Titanic nel film
Per realizzare
Titanic,James Cameron ha passato circa cinque anni a
fare delle ricerche sulla nave affondata, anche recandosi
personalmente grazie a speciali sottomarini sul luogo, così da
vedere con i propri occhi i resti della nave. Le ricerche si sono
basate anche su come doveva essere la nave nel 1912. Ciò ha infatti
permesso di raggiungere livelli di realismo estremi, ottenuti tanto
attraverso ricostruzioni pratiche sul set quanto con l’aiuto dei
poderosi effetti speciali.
Cameron e la sua troupe riuscirono
così a bilanciare la necessità di avere concretamente le location
interne della nave con quella di poterne dare una visione esterna
che desse l’impressione che il Titanic stava davvero riprendendo
vita sullo schermo. Il risultato ottenuto fu sbalorditivo e venne
naturalmente premiato con innumerevoli riconoscimenti, tra cui il
premio Oscar per i migliori effetti speciali.
Pur raccontando la vera storia del
Titanic, il film presenta dei personaggi inventati, affiancati ad
alcuni però realmente esistiti. Tra i primi vi è la bella Rose
Dawson, qui interpretata dall’attrice Kate Winslet.
Affascinata dal progetto, la futura premio Oscar ha accettato la
parte senza neanche voler leggere la sceneggiatura. Recitare nel
film non fu però una passeggiata, trovandosi a dover girare molte
scene nell’acqua fredda che quasi la portarono a soffrire di
ipotermia. La sua interpretazione è però memorabile, tanto da
averle fatto guadagnare una nomination all’Oscar come miglior
attrice.
L’anziana Rose è invece interpretata
dall’attrice Gloria Stuart, la quale raggiunse
così popolarità mondiale a ben 64 anni dal suo primo
film. Frances Fisher è invece la severa
madre di Rose. Co-protagonista del film, nel ruolo di Jack Dawson,
è l’attore Leonardo
DiCaprio. Consacratosi proprio grazie a questo ruolo,
egli era inizialmente insicuro sull’accettarlo o meno. Il regista
riuscì però a convincerlo sottolineando la complessità del
costruire il personaggio come una persona normale.
Antagonista del film è invece
Caledon Nathan Hockley, il possessivo fidanzato di Rose,
interpretato da Billy Zane. Altri celebri attori
che presero parte al film sono Kathy Bates nei
panni dell’aristocratica Margaret Brown, e Victor
Garber, in quelli di Thomas Andrews, l’ingegnere che
progettò la nave. Bernard Hill è il comandante Edward John
Smith, mentre Jonathn Hyde l’amministratore
delegato Joseph Bruce Ismay.
Quella del Titanic è una delle
storie più note dell’900, un momento che sembrò spezzare l’euforia
di progresso che aleggiava sul periodo, provocando uno shock nella
popolazione mondiale. Varato nel maggio del 1911, il transatlantico
entrò in servizio il 10 aprile del 1912. Questo
era stato progettato per offrire un collegamento settimanale di
linea con l’America e garantire il dominio delle rotte oceaniche
alla White Star Line. Il Titanic rappresentava a tutti gli effetti
la massima espressione della tecnologia navale del tempo,
lungo circa 270 metri e largo 28.
Con 2.296 personea bordo, tra equipaggio e passeggeri, questo salpò
da Southampton, nel Regno Unito, diretto vero New York. Una meta
che, come noto, non raggiungerà mai. Il 14 aprile del
1912, infatti, il Titanic entra in collisione con
un iceberg alle ore 23:40. L’impattò provocò l’apertura di
alcune falle sotto la linea di galleggiamento. Inizialmente
sottovalutato, il danno favorì in breve l’allagamento di 5
compartimenti stagni, e nel giro di 2 ore e 40 minuti affondò
definitivamente nelle gelide acque dell’Atlantico del nord.
Nel rappresentare l’evento nel film,
Cameron si è mantenuto il più fedele possibile alle ricostruzioni
fatte nel corso dei decenni. La nave iniziò infatti a sollevarsi
per poi letteralmente spezzarsi in due tronconi. Nel mentre, erano
iniziate le operazioni di salvataggio, che portarono gran parte dei
presenti ad abbandonare la nave grazie alle scialuppe di
salvataggio. Nel naufragio, tuttavia, persero la vita tra
le 1.490 e le 1.523 persone.
Solo in 706 riuscirono a
sopravvivere, venendo soccorsi poco dopo da una nave nei
paraggi. Numerose inchieste sono state condotte, indicando tra le
cause dell’accaduto anche l’aumento di velocità intrapreso nel
tentarivo di compiere un arrivo anticipato a destinazione. In mezzo
a questa descrizione così accurata dell’incidente e
dell’affondamento, Cameron inserì dunque la storia d’amore tra Rose
e Jack, del tutto inventata ma necessaria a generare quel trasporto
emotivo che affascina ancora oggi.
Il trailer
di Titanic e dove vedere il film in streaming
e in TV
È possibile fruire di
Titanic grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV, Prime Video, Disney+e Netflix.
Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento,
basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento
generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al
meglio della qualità video.
Titanic è il film di James
Cameron che ci ha fatto innamorare dal 1997 e continua a
farlo con le nuove generazioni. L’8, 9 e 10
ottobre si celebra il
ventennale italiano, dato che da noi uscì proprio nel gennaio
del 1998. Titanic è già tornato al cinema in
versione 3D nel 2012, comprovando l’amore del pubblico verso questo
film. Tra tutte le varie proiezioni, Titanic ha incassato
2.187.000.000 dollari, record battuto solo da Cameron stesso grazie
ad Avatar
con 2.788.000.000. Ecco dieci cose che, forse, non sapevate
su Titanic.
Titanic: curiosità
1. La prima scena girata di
Titanic fu quella del ritratto. Per rompere il
ghiaccio, soprattutto tra gli attori Kate Winslet e Leonardo DiCaprio, si decise di girare per
prima la scena del ritratto che, tra le altre cose, ebbe persino
una parte improvvisata. Infatti, quando Jack dice a Rose di
stendersi
DiCaprio sbagliò e disse “Stenditi sul letto… ehm sul
divano”. James Cameron fu conquistato dall’errore,
che in realtà aiutava la scena ad essere persino più naturale, e
decise di conservarla. Ma c’è un’altra curiosità: le mani che fanno
il ritratto a Rose non sono quelle di
DiCaprio ma sono di Cameron stesso. Dato il fatto che
Cameron è mancino, in post-produzione hanno girato le inquadrature
allo specchio. Inoltre,
Leonardo DiCaprio e
Kate Winslet confermarono la partecipazione ben prima
che il copione fosse scritto basandosi sulla sinossi di Cameron, di
165 pagine.
2. I personaggi di
Titanic erano stati inventati. Quando James
Cameron ha iniziato a scrivere il film, aveva pensato ai personaggi
di Jack e Rose come di pura finzione. Solo dopo aver finito la
sceneggiatura ha scoperto che era esistito davvero un J. Dawson che
è morto proprio sul Titanic. Questo J. Dawson, Joseph
Dawson, era nato a Dublino nel settembre del 1888. Il suo corpo era
stato preso e sepolto al cimitero di Fairview Lawn nella Nuova
Scozia con altre vittime del Titanic. Ad oggi, la sua lapide, col
numero 227, è la più visitata del cimitero.
Titanic: film
3. Leonardo DiCaprio non è
stata la prima scelta. Gli studios volevano Matthew McConaughey nei panni di Jack, ma
James Cameron ha insistito per Leonardo DiCaprio. I due poi hanno recitato
insieme in The Wolf of Wall Street nel 2013. Ma ci furono
molti altri attori in lista per il ruolo di Jack: Johnny Depp avrebbe rifiutato (pendendosi poi
amaramente), Christian Bale fece il provino ma venne
scartato, Tom Cruise e Brad Pitt furono invece tenuti in
considerazione per il ruolo. Ma anche
Kate Winslet non fu esattamente la prima scelta: per
il ruolo di Rose vennero considerate anche Cameron Diaz, Drew Barrymore,
Nicole Kidman e
Angelina Jolie. Il resto è storia.
4. Titanic è stato un film
consumato. Per le troppe, tantissime visioni del film,
vennero mandate nei cinema delle pellicole sostitutive. Il film,
rimase primo al box office per circa 15 settimane consecutive, dal
dicembre del 1997 fino all’aprile del 1998. Inoltre,
Titanic fu il primo film ad avere una distribuzione in Dvd
e VHS mentre continuava ad essere proiettato al cinema.
5. È stato realizzato un
Titanic II.Titanic II è un B movie scritto,
diretto e interpretato da Shane Van Dyke: cento
anni dopo l’affondamento del Titanic viene varata una nave, Titanic
II, simile all’originale, che parte per il suo viaggio inaugurale,
seguendo la stessa rotta del Titanic. Ma durante la traversata, la
nave sbatte contro un iceberg a causa nel collasso di un ghiacciaio
di Groenlandia che ha creato uno tsunami.
Titanic: la nave
6. Per realizzare il film,
Cameron ha fatto numerose ricerche. Per realizzare
Titanic, James Cameron ha passato circa cinque anni a fare
delle ricerche sulla nave affondata, per poter, poi, lavorare al
film. Le ricerche si sono basate anche su come doveva essere la
nave nel 1912: infatti, tutte le scene ambientate in quell’epoca
storica, durano complessivamente due ore e 40 minuti, il tempo
esatto in cui il Titanic è affondato, mente l’impatto con l’iceberg
dura circa 37 secondi. Il resto del tempo coincide con
l’ambientazione attuale.
7. Il Titanic continua ad
essere studiato. Studi recenti hanno dimostrato che se il
Titanic avesse preso l’Iceberg frontalmente, invece che di lato,
sarebbe rimasta a galla. In questo caso il Titanic non avrebbe
perseguito i danni che invece ha subito, arrivando a New York
magari con un giorno o due di ritardo.
Titanic: canzone
8. My Heart Will Go
On non avrebbe dovuto esserci in Titanic.
Inizialmente, Celine Dion non voleva registrare il brano My
Heart Will Go On, perché non voleva cantare un’altra canzone
per un film e non le era piaciuto quando lo aveva fatto con James
Horner, a causa dei suoi metodi. Dopo essere stata convinta dal
marito René Angélil, registrò il brano una volta sola, così la
canzone fu messa nei post-credits e poi realizzata a parte. Finché,
alla fine ha avuto il successo che tutti conosciamo. In
un’intervista lo stesso Horner ha affermato che dopo aver dato un
occhio alla prima bozza di Titanic, è tornato a casa e ha scritto
la colonna sonora in venti minuti.
Titanic: Frasi
9. Titanic è entrato nelle
vite di chiunque grazie anche alle sue frasi famose. Tra
le frasi più famose ci sono sicuramente “Dove la porto, signorina?”
“Su una stella”, così come “Signori, è stato un onore suonare con
voi stasera”. Ma anche “Il Titanic era chiamato… la nave dei sogni.
E lo era… lo era davvero”, “Preferisco essere la sua puttana,
piuttosto che tua moglie” e “Sono il re del mondo!”. Di seguito
tutte migliori frasi:
Sono trascorsi 84 anni, e ancora sento l’odore della vernice
fresca. I servizi di porcellana non erano mai stati usati. Nessuno
aveva mai dormito tra quelle lenzuola. Il Titanic era chiamato “la
nave dei sogni”. E lo era. Lo era davvero.
Per gli altri era la nave dei sogni. Per me, era una nave
carica di schiavi, che mi riportava in America in catene. Agli
occhi degli altri ero tutto quello che una ragazza di buona
famiglia doveva essere. Ma dentro, invece, urlavo. (Rose
anziana)
Siamo i figli di puttana più fortunati del mondo, lo sai?
(Jack)
Sono il re del mondo! (Jack) [nel 1912, sulla prua del Titanic]
I’m the king of the world!
Ah, lascia perdere, amico. Dovrai svuotare una miniera di
carbone prima che tu possa avvicinarti a una come lei. (Tommy)
Iceberg! Dritto davanti a noi! (Frederick Fleet)
Sai, credo proprio che questa nave affonderà. Mi è stato
chiesto di darti un piccolo segno della nostra riconoscenza.
[colpisce Jack con un pugno]
Un omaggio del signor Caledon Hockley. (Lovejoy)
Forse si annega meglio con la musica. Adesso so che sto in
prima classe. (Tommy)
Signori, è stato un onore suonare con voi stasera.
(Violinista)
Il cuore di una donna è un profondo oceano di segreti. Ma ora
sapete che c’era un uomo di nome Jack Dawson, e che lui mi ha
salvato, in tutti i modi in cui una persona può essere salvata. Non
ho nemmeno una sua foto. Non ho niente di lui. Vive solo nei miei
ricordi. (Rose anziana)
Per tre anni non ho fatto altro che pensare al Titanic. Ma non
l’avevo capito bene. Non l’avevo vissuto col cuore. (Brock Lovett)
[nel 1996] Three years I’ve thought of nothing except Titanic but I
never got it. I never let it in
Titanic: streaming
10. Titanic è
disponibile in streaming. Per chi non ha mai visto il film
o desidera rivederlo ancora una volta, è possibile recuperarlo in
streaming sulla piattaforma Chili.
A 20 anni dall’uscita in sala,
Titanic è ancora uno dei film più amati e
acclamati della storia del cinema moderno, con James Cameron che ancora raccoglie i
frutti e il successo di quell’incredibile avventura.
Adesso, stando a TMZ,
Stephen Cummings, un uomo che vive in Florida, ha
fatto causa a James Cameron per 300 milioni, accusando
il regista di essersi appropriato della sua storia personale per la
creazione del personaggio di Jack Dawson,
interpretato da Leonardo DiCaprio nel film.
Cummings ha chiesto anche l’1% delle royalties sul film.
Secondo l’uomo, Cameron avrebbe
preso delle parti della sua vita, relativa al lavoro nell’industria
degli yatch in Florida, per costruire il personaggio. Inoltre
sembra che la storia d’amore tra Jack e Rose sia stata “copiata” da
un racconto che lui ha fatto a due suoi cari amici in merito a due
suoi parenti che erano sul Titanic nel 1912.
Cummings dice che i due erano marito e moglie e che solo la moglie
sopravvisse alla tragedia.
Non è la prima volta che capitano
situazioni del genere in cui autori di film di successo vengono
citati per “plagio”. Una delle vicende di questo tipo più buffe mai
riportate è quella della signora che fece causa alla
Disney perché la storia di Frozen
era basata sulla sua vita (qui).
L’adattamento della storia vera del
Titanic è stato uno dei successi
cinematografici più impressionanti che gli spettatori rivedono
continuamente. James Cameron è diventato un nome noto e
rispettato nell’industria cinematografica grazie alla serie
Terminator, ma ha attirato molta più attenzione nel 1997
con Titanic, un film romantico-catastrofico basato sui
resoconti dell’affondamento dell’RMS Titanic nel 1912. Si trattava
del suo progetto più ambizioso fino a quel momento.
Titanic racconta la storia di Rose DeWitt Bukater
(Kate
Winslet) e Jack Dawson (Leonardo
DiCaprio), due passeggeri di classi sociali diverse
che si innamorano.
Titanic è stato un grande
successo sia per la critica che per gli spettatori, diventando il
film che ha incassato di più all’epoca. È stato lodato per le sue
immagini e le sue interpretazioni, anche se alcuni hanno criticato
la storia d’amore tra Rose e Jack. Tuttavia,
Titanicha un posto speciale nel
cuore di molti e continua a essere uno dei migliori lavori di
Cameron. Sebbene Titanic sia in definitiva basato
su una storia vera e abbia persino aggiunto alcuni personaggi
reali, non tutto ciò che è contenuto nel film è realmente accaduto.
James Cameron ha dovuto cambiare, aggiungere o abbellire alcuni
dettagli per adattarli alla storia che voleva raccontare.
La storia veradel Titanicnon includeva i
personaggi esatti di Jack Dawson e Rose DeWitt, ma c’era una certa
verità dietro i personaggi. Essi sono stati ispirati, in
una certa misura, da alcune persone reali, anche se l’ispirazione
di Rose non ha alcun legame con il vero Titanic.
Come ha rivelato Cameron, l’artista
Beatrice Wood è stata l’ispirazione per Rose. Cameron ha
letto la sua autobiografia durante lo sviluppo di
Titanic. La Wood era una
pittrice, scultrice, scrittrice e attrice proveniente da una
famiglia di ricchi mondani. Mentre leggeva il libro della Wood,
Cameron ha detto di essersi reso conto che descriveva “quasi alla
lettera” il personaggio della “vecchia Rose”. La Rose del film è
“solo una rifrazione di Beatrice, combinata con molti elementi
fittizi”. Non c’è nessuna Rose nella vera storia del
Titanic.
“La Wood e Rose potrebbero essere
descritte come personaggi progressisti. L’arte di Beatrice Wood era
controversa e scioccante per la sua epoca, e anche nei suoi ultimi
anni, la Wood era personificata come uno spirito ribelle, che
rispecchia il modo in cui Rose è cresciuta dall’ombra di
un’educazione conservatrice ed è diventata una persona più
indipendente”. – Per saperne di più su Betrice Wood, leggi
“Che fine ha fatto la vera Rose di Titanic,
Beatric Wood?“
Per quanto riguarda il Jack
delTitanic, non è stato
ispirato da nessuno, ma il suo nome è simile a quello di
un uomo che era a bordo del Titanic. Un uomo che si
firmava “J. Dawson” era a bordo del Titanic, ma la “J”
stava per Joseph, ed era nato a Dublino. Faceva parte
dell’equipaggio della nave e lavorava come tagliatore di carbone.
Cameron non sapeva dell’esistenza di un Joseph Dawson in carne e
ossa prima di aver terminato la sceneggiatura, quindi i due Dawson
erano una coincidenza. La tomba di Joseph Dawson ricevette molti
visitatori dopo l’uscita di Titanic. Hanno lasciato
mozziconi di cinema e foto di Leonardo DiCaprio perché credevano
che fosse il luogo di riposo di Jack Dawson.
La vera Molly Brown – Una voce
per i senza voce
L’indimenticabile personaggio di
Kathy Bates, Molly Brown, è stato uno dei pochi
personaggi rilevanti diTitanicbasato su persone realmente presenti a bordo.
Margaret Brown era una mondana e filantropa americana, ma non era
nata in una famiglia ricca. Margaret sposò James Joseph “J.J”
Brown, che non era un uomo ricco. Tuttavia, la famiglia acquisì una
grande ricchezza quando i suoi sforzi di ingegneria mineraria si
rivelarono determinanti per la produzione di un notevole filone di
minerale. Margaret e Brown si separarono nel 1909, ma continuarono
a prendersi cura l’uno dell’altra. L’accordo le diede una
liquidazione in denaro e un assegno mensile che le permise di
continuare a viaggiare e a svolgere attività sociali.
Quando il vero Titanic
colpì l’iceberg e iniziò ad affondare, Margaret aiutò gli altri
passeggeri a salire sulle scialuppe di salvataggio e dovette essere
convinta a lasciare la nave (nella scialuppa n. 6). Una volta lì,
chiese che la scialuppa tornasse indietro per salvare altre
persone, ma l’equipaggio si oppose. Margaret minacciò di gettare in
mare il membro dell’equipaggio e le fonti variano se tornarono
indietro e se trovarono qualcuno vivo. Il ruolo di Molly nella
storia del Titanic crebbe solo dopo il disastro.
Una volta a bordo della RMS
Carpathia, la nave che salvò i sopravvissuti del
Titanic, Margaret si coordinò con
altri passeggeri di prima classe per aiutare i sopravvissuti delle
classi inferiori.Non solo, ma la donna,
soprannominata dai media “l’inaffondabile Molly Brown”,
istituì anche un comitato di sopravvissuti, organizzando le
sepolture per i dispersi quando i loro corpi furono recuperati.
Secondo Don Lynch della Titanic Historical Society, alla fine le fu
tolta la possibilità di mettere a verbale il suo racconto quando
venne il momento: “Era anche veementemente arrabbiata per non
aver potuto testimoniare alle udienze sul Titanic, all’inchiesta,
perché era una donna”. Margaret Brown morì nel 1932 a 65
anni.
L‘affondamento del
Titanicdopo aver urtato un
iceberg è inequivocabilmente una storia vera. Il 14 aprile
1912, alle 23:40 (ora della nave), l’equipaggio avvistò un iceberg
e avvisò il ponte di comando. Il primo ufficiale Willaim Murdoch
ordinò di aggirare l’iceberg e di fermare i motori, ma non ci fu
abbastanza tempo. Il lato destro della nave colpì l’iceberg. L’urto
creò una serie di fori sotto la linea di galleggiamento e, sebbene
lo scafo non fosse perforato, fu ammaccato e permise all’acqua di
infiltrarsi. Secondo i sopravvissuti, come si vede nel film, pezzi
dell’iceberg atterrarono sul ponte della passeggiata.
Il vero equipaggio del
Titanic non era preparato a un’emergenza di questa
portata. Poiché all’epoca le navi erano considerate inaffondabili,
il Titanic disponeva di scialuppe di salvataggio
sufficienti solo per trasportare metà dei passeggeri. L’equipaggio
non sapeva come effettuare correttamente un’evacuazione e lanciò
molte scialuppe piene a metà, con i passeggeri di terza classe
lasciati indietro, facendo sì che molti di loro rimanessero
intrappolati sottocoperta mentre la nave si riempiva d’acqua. Poco
più di due ore e mezza dopo l’impatto del Titanic con
l’iceberg, il ponte si immerse sott’acqua e l’acqua si riversò
attraverso i boccaporti aperti e le grate. Quando la poppa non
sostenuta si sollevò, la nave si spezzò in due parti.
Il vero Titanic affondò alle 2:20.
La maggior parte dei passeggeri e dell’equipaggio rimasti fu
immersa nell’acqua gelida e morì nel giro di 15-30 minuti. Come si
vede nel film, le luci continuarono a bruciare fino a poco prima
che la nave affondasse e, come ricorda un sopravvissuto, si
verificò una serie di “terribili esplosioni”, probabilmente dalle
caldaie. Il relitto del Titanic fu ritrovato il 1°
settembre 1985, durante una spedizione guidata da Jean-Louis Michel
e Robert Ballard, i quali scoprirono che la nave si era
effettivamente spezzata in due. Da tempo si credeva che fosse
affondata tutta intera. Titanic raccontò l’affondamento
della nave in modo molto fedele alla realtà.
La banda continuò a
suonare
Uno dei momenti più memorabili
della storia reale del Titanic è stato inserito nel film:
il quartetto d’archi che suona mentre la nave inizia ad affondare.
Nella vita reale, la banddel Titaniccontinuò a
suonare, ma non è chiaro quale sia stata l’ultima
canzone suonata. I sopravvissuti hanno riferito che la
banda suonò “Alexander’s Ragtime Band” e “In The Shadows”, e i
giornali hanno condiviso che la canzone
finale fu “Nearer, My God, To Thee”, mentre i sopravvissuti
hanno detto che fu “Song d’Automne”. Il film di Cameron ha scelto
la cupa “Nearer, My God, To Thee”.
La coppia di anziani
Indimenticabile e straziante nella
storia vera del Titanic è la coppia di anziani di prima
classe che rimase sulla nave e si abbracciò nel letto mentre la
loro stanza si riempiva d’acqua. Erano il proprietario di Macy’s
Isidor Straus e sua moglie Ida. Fu offerto loro un posto sulla
scialuppa di salvataggio n. 8, ma Isidor scelse di rimanere a bordo
finché ci fossero state donne. Ida si rifiutò di lasciare il
marito. Secondo i testimoni, Ida gli disse:
“Abbiamo vissuto insieme per molti
anni.Dove vai tu, vado
io“. I due furono visti per l’ultima
volta seduti sul ponte, cosa che i testimoni descrissero come una
“straordinaria dimostrazione di amore e devozione”. Solo
il corpo di Isidor fu recuperato e la loro storia fu raccontata
nelle scene eliminate del Titanic .
I passeggeri furono salvati
dall’acqua
Come si è visto in
Titanic, la storia vera di due delle 16 scialuppe
di salvataggio che tornarono per raccogliere i sopravvissuti
dall’acqua, ma lo shock e le conseguenze furono troppo
forti per alcuni, che morirono sulle scialuppe. Le scialuppe che
tornarono furono la scialuppa 4, guidata dal quartiermastro Perkis,
che secondo quanto riferito estrasse dall’acqua cinque persone (di
cui solo tre sopravvissero), e la scialuppa 14, guidata dal quinto
ufficiale Harold Lowe (interpretato da Ioan Gruffud in
Titanic), che con l’aiuto di un equipaggio di sei uomini,
estrasse dall’acqua quattro persone.
Il Carpathia salvò i
sopravvissuti
Intorno alle 4:00 del
mattino del 15 aprile,i veri
sopravvissutidel Titanicfurono salvati dalCarpathia, mentre i
corpi di coloro che erano morti sulle scialuppe di salvataggio
durante la notte furono lasciati sulle barche e recuperati qualche
tempo dopo. IlCarpathia era diretto a Fiume, in
Austria-Ungheria (oggi Rijeka, Croazia). Tuttavia, poiché non aveva
né i magazzini né le strutture mediche per prendersi cura dei
sopravvissuti del Titanic, cambiò rotta e tornò a New York in modo
che i sopravvissuti potessero essere assistiti adeguatamente. Molti
dei sopravvissuti del Titanic vissero ancora per molti
anni, mentre altri cedettero allo shock e ad altri problemi e
morirono settimane dopo il disastro. Dopo il disastro, Margaret
Brown consegnò un premio al capitano del Carpathia per il suo ruolo
nel salvataggio dei sopravvissuti.
C’era spazio per Jack sulla
porta?
Nella storia vera del
Titanic molti dei passeggeri finiti in acqua cercarono di
rimanere a galla su qualsiasi cosa riuscissero a trovare, cosa che
tentarono di fare anche Jack e Rose. La famigerata scena
della porta è sicuramente una delle più tristi delTitanic e, a sua volta, ha sollevato
molte domande. In primo luogo, Jack avrebbe potuto entrare nella
porta con Rose? La risposta breve è “sì”. In base alle dimensioni
della zattera di fortuna, Jack sarebbe potuto salire senza che la
porta affondasse.
La risposta più lunga, tuttavia, è
più complicata del semplice fatto che Jack e Rose potessero salire
entrambi sulla porta. La vera domanda è se uno dei due sarebbe
potuto sopravvivere anche se lo fosse stato. Un episodio di
Mythbusters ha ricreato la scena per verificare la teoria
secondo cui Jack sarebbe potuto sopravvivere e, sebbene la serie
abbia riscontrato la possibilità di farlo, sono stati condotti
ulteriori esperimenti con la supervisione dello stesso James
Cameron. A Cameron è stato chiesto più volte nelle
interviste perché Rose e Jack non abbiano condiviso la
porta, e ha deciso di trovare una risposta alla domanda 25
anni dopo l’uscita del film nelle sale.
Nello speciale del National
GeographicTitanic: 25 anni dopo con James Cameron,
gli scienziati e Cameron hanno elaborato diversi scenari che
coinvolgevano Jack, Rose, la porta e le acque gelide dell’oceano.
Gli esperimenti dimostrarono che entrambi avrebbero potuto trovarsi
sulla porta, ma dimostrarono anche che i loro organi vitali
dovevano trovarsi al di sopra della linea dell’acqua per evitare
che entrambi soccombessero per ipotermia o shock.La conclusione è stata che Jack e Rose, se fossero stati
entrambi sulla porta, avrebbero potuto sopravvivere insieme ai 30
minuti necessari per raggiungere una scialuppa di
salvataggio, ma altre variabili in gioco avrebbero potuto
cambiare l’esito in qualsiasi momento.
Cameron ha anche sottolineato nello
speciale che ciò che conta davvero è che Jack voleva garantire la
sopravvivenza di Rose. La sua decisione di non salire sulla porta
con lei è stata presa per assicurarsi che fosse fuori dall’acqua e
in grado di riposare dopo una strenua lotta per sopravvivere
all’affondamento del Titanic. Cameron ha dichiarato:
“Credo che il suo pensiero sia stato: ‘Non farò nulla che possa
metterla in pericolo’, e questo è al 100% nel
personaggio”.
Nonostante il fatto che Jack
avrebbe potuto vivere nella vita reale, Cameron è rimasto
irremovibile nella sua scelta per anni, desiderando che l’intero
dibattito finisse. In un’intervista, Cameron ha dichiarato
alla BBC Radio 1: “[…] Romeo avrebbe potuto essere
intelligente e non prendere il veleno?Sì.Avrebbe potuto decidere di non portare il suo pugnale nel caso
in cui Giulietta avesse potuto pugnalarsi con quello?Sì,
assolutamente.In un certo senso si perde il senso”.
Forse non coglie il senso del Titanic, ma non impedisce la
teoria secondo cui Jack avrebbe potuto vivere se Rose si fosse
spostata un po’ e che James Cameron abbia ucciso Jack
deliberatamente come l’Atlantico ghiacciato.
James Cameron ha fatto le sue
ricerche sul Titanic
Indipendentemente da quanto James
Cameron si sia attenuto alla storia vera del Titanic, non
si può negare che il regista abbia fatto di tutto per rendere il
film il più autentico possibile. Una delle prime idee di Cameron
(via
GQ) era quella di costruire una replica galleggiante della
nave da utilizzare per le riprese. Sebbene Cameron non si
sia opposto al costo di 10 milioni di dollari per la sua
realizzazione, ha deciso di non farlo quando si è reso conto che
avrebbe potuto effettuare una sola ripresa dell’affondamento della
nave.
Nello scrivere la sceneggiatura del
film, Cameron ha messo al centro la cosiddetta storia di “Romeo e
Giulietta sul Titanic”, ma ha voluto rendere omaggio all’equipaggio
della nave e alle persone che hanno effettivamente perso la vita
nel naufragio. Cameron ha anche messo insieme una
cronologia dettagliata degli eventi per ricreare il naufragio nel
modo più accurato possibile. Ha consultato esperti storici
per capire come si sarebbero svolti realisticamente gli eventi dal
momento in cui la nave ha colpito l’iceberg fino a quando è
affondata sotto la superficie dell’acqua.
Naturalmente, è stato detto che la
vera ragione per cui Cameron ha realizzato Titanic è stata
l’opportunità di esplorare il naufragio in prima persona.
Cameron convinse lo studio a finanziare spedizioni per
filmare i veri resti della nave in fondo all’oceano,
facendo diversi viaggi laggiù e facendo persino scontrare il
sommergibile del regista con il Titanic in un’occasione. Se da un
lato il filmato è stato un modo mozzafiato per iniziare il film,
dall’altro ha conferito a Cameron un inestimabile senso di
responsabilità per la corretta realizzazione della storia in
Titanic, come ha spiegato (via
CBC) “si ha un senso così forte della profonda tristezza e
dell’ingiustizia della vicenda, e del suo messaggio”.
Il finale di
Titanic (1997) chiude quasi 195 minuti di
durata in un finale soddisfacente ed emozionante. Titanic
è una storia d’amore basata sulla tragedia realmente accaduta
dell’RMS Titanic. Il film passa dalla storia d’amore di
Jack (Leonardo
DiCaprio) e Rose (Kate
Winslet) alla ricerca contemporanea del relitto della
nave da parte di un gruppo di ricercatori con l’aiuto dell’anziana
Rose (Gloria Stuart). È il settimo film di
James Cameron ed è stato, all’epoca, il film
di maggior incasso di tutti i tempi, con un guadagno di 1,843
miliardi di dollari (via Box
Office Mojo). È stato superato solo nel 2009 da Avatar di James Cameron, che ha guadagnato 2,923
miliardi di dollari.
Titanic
non è stato solo un successo finanziario, ma anche un blockbuster
acclamato dalla critica. Ha battuto il record di film con il
maggior numero di nomination agli Oscar. Alla 70a edizione degli
Academy Awards, Titanic è stato candidato
a 14 premi e ha vinto in 11 categorie, tra cui miglior film e
miglior regia. È un racconto epico che esamina i temi della classe,
dell’ambizione, dell’ossessione e dell’amore, il tutto con lo
sfondo di una straordinaria scenografia in CGI dell’affondamento
del Titanic. Il finale di Titanic è
un’emozionante conclusione dell’amore tra Jack e Rose e una
significativa risoluzione dei temi del film, sia nel passato che
nel presente con Rose più anziana.
La narrazione del Titanic
è quella di Rose nel presente. Gli scienziati a bordo della nave da
ricerca Akademik Mstislav Keldysh le chiedono di
raccontare la sua esperienza sul Titanic. Il capitano
della nave, Brock Lovett (Bill Paxton), è
ossessionato dalla ricerca del “Cuore dell’Oceano”, una collana di
diamanti di inestimabile valore che presumibilmente andò perduta
nel naufragio e che apparteneva a Rose. Titanic si
conclude con Rose che termina la sua storia e l’equipaggio che
accetta che il gioiello non sarà mai ritrovato. Brock, sebbene
deluso, è commosso dalla storia di Rose e comprende meglio ciò che
è realmente accaduto quella notte.
Tuttavia, Rose ha ancora il Cuore
dell’Oceano, un segno segreto della sua esperienza. Rose getta la
collana nell’oceano, rinunciando all’ultimo appiglio di quel
viaggio tragico ma che le ha cambiato la vita, e dona
simbolicamente il suo cuore a Jack. La fine del Titanic
mostra Rose a letto mentre la telecamera scorre le immagini delle
avventure che ha vissuto nel corso degli anni, rivelando che ha
mantenuto la promessa fatta a Jack di condurre una vita
straordinaria. Nei suoi sogni, Rose si ritrova sulla Grande Scala
del Titanic, circondata da tutti coloro che sono morti,
compreso Jack che si volta verso di lei, proprio come faceva nel
suo ricordo.
Come è finita Rose con il Cuore
dell’Oceano?
Il Cuore dell’Oceano è una collana
di diamanti incredibilmente costosa che Cal Hockley (Billy
Zane) regala a Rose all’inizio del viaggio. All’inizio può
sembrare un gesto gentile, ma più ci viene mostrato Cal, più è
chiaro che la collana è un simbolo del suo possesso di Rose. Quando
è chiaro che Rose ha scelto Jack al posto suo, Cal è determinato
nella ricerca della collana. La collana diventa il simbolo della
sua perdita di controllo sulla fidanzata, mentre per Rose diventa
il simbolo della sua libertà e del suo amore per Jack.
Durante gli ultimi momenti
dell’affondamento della nave nel finale del Titanic , Cal
convince Rose a lasciare Jack e a salire su una scialuppa di
salvataggio. La avvolge nel suo cappotto, nel quale ha messo la
collana. Quando lascia la scialuppa per Jack, porta con sé il
cappotto e la collana. Rose conserva questo prezioso gioiello
perché sceglie Jack al posto di Cal, mentre Cal perde sia la
fidanzata che la collana perché non ha apprezzato il valore di
entrambe.
Come è morto Jack?
Alla fine del Titanic,
Jack e Rose rimangono nell’acqua gelida del Nord Atlantico
. Trovano una porta galleggiante e cercano di salirci
insieme, ma il loro peso combinato è troppo pesante per i detriti.
Jack dice a Rose di salire sulla porta mentre lui rimane a galla.
La convince che andrà tutto bene e non le dice addio perché vuole
che Rose invecchi, viva avventure e abbia figli. Jack muore per
ipotermia appeso alla porta e Rose deve decidere se chiamare i
soccorsi o rimanere a congelare con Jack.
Dopo un attimo di esitazione, Rose
spinge Jack giù dalla porta e lo guarda affondare lentamente.
L’ultima battuta di Jack in Titanic mostra che continua a
spingere Rose non solo a sopravvivere, ma a vivere davvero la sua
vita come vuole, in un modo che lui le ha mostrato essere possibile
in questo viaggio. È straziante vederlo affondare sotto la
superficie, ma è necessario per il film. Il Titanic mostra
centinaia di persone intrappolate nelle cabine allagate e morte
nell’oceano. La morte di Jack alla fine mostra come la tragedia
abbia colpito molte storie, anche quelle dei libri di storia.
Come è sopravvissuta
Rose?
Quando Rose decide di continuare a
vivere e di non arrendersi, è costretta a nuotare nell’acqua gelida
per prendere un fischietto. Cerca disperatamente di attirare
l’attenzione del gruppo di ricerca e il suo fischietto alla fine ci
riesce. Rose e gli altri sopravvissuti vengono portati sulla RMS
Carpathia, finalmente al sicuro. Sulla porta, c’è un
momento in cui Rose non vuole lasciare Jack. Preferisce morire di
freddo piuttosto che lasciarlo andare. Le parole di Jack tornano a
Rose alla fine del Titanic e lei ricorda la sua promessa
di vivere una vita piena, che alla fine la trascina attraverso
l’acqua a chiedere aiuto.
Che fine ha fatto Cal
Hockley?
Cal è un personaggio sgradevole in
Titanic. Tenta di uccidere Jack e poi Rose, è
discriminatorio nei confronti di coloro che ritiene migliori, cerca
di corrompere per salire su una scialuppa di salvataggio e rapisce
un bambino per imbarcarsi di nascosto quando il denaro non
funziona. La fine di Titanic sembra prevedere la morte di
Cal, ma lui sopravvive e sembra persino vergognarsi leggermente
delle sue azioni. Rose non rivede più il suo ex fidanzato, ma viene
a sapere che si è tolto la vita dopo il crollo di Wall Street. È
una fine banale per un uomo che non ha significato nulla di simile
a quello che Rose pensava sarebbe stato per lei.
Può sembrare che Rose abbia finito
per dimenticarsi di Jack. Ha una famiglia con un altro uomo, ha
vissuto una vita appagante e sembra soddisfatta. Quando Rose vede
il notiziario sul ritrovamento del Titanic, sembra quasi
che sia la prima volta che pensa a quell’esperienza da anni. Ma
questo non significa che abbia dimenticato Jack. La vita che ha
vissuto e le esperienze che si è concessa sono state tutte dovute a
Jack e a ciò che lui le ha fatto promettere prima di morire alla
fine del Titanic. Rose ha conservato il Cuore dell’Oceano
per tutti quegli anni come parte della sua promessa a lui.
Il finale alternativo di
Titanic
Il finale di Titanic aveva
originariamente un contesto molto diverso e alterava leggermente il
modo in cui il film poteva essere inteso. Questa scena è stata
presentata per la prima volta ai fan nell’edizione speciale del DVD
del decennale. Quando l’anziana Rose si reca sul bordo della nave
per gettare il Cuore dell’Oceano tra le onde, inizia il finale
alternativo. Brock e la nipote di Rose, Lizzy Calvert (Suzy Amis),
vedono l’anziana Rose e accorrono per impedirle di gettare il
diamante. Brock implora Rose di non gettarlo, ma Rose gli ricorda
che avrebbe potuto vendere la collana, ma in quel caso avrebbe
accettato, in un certo senso, l’assistenza di Cal.
Dice a Brock che “solo la vita
è preziosa” e gli permette di tenere la collana in mano prima
di gettarla e il cacciatore di tesori ride. Se da un lato il finale
alternativo sarebbe stato un modo per legare più strettamente la
storia di Brock, dall’altro avrebbe spostato l’attenzione della
fine di Titanic su Brock piuttosto che su Rose. Il finale
alternativo rende la storia più incentrata su Brock che viene a
patti con la sua ossessione di trovare la collana e scopre qualcosa
di più importante. È una bella lezione da trarre da
Titanic, ma l’attenzione e i temi principali della fine
devono essere concentrati su Rose e su come la sua esperienza
l’abbia cambiata.
Il vero significato del finale
di Titanic
Titanic è un vero
blockbuster epico. Non ci sono piccole lezioni o misteri da
svelare. La fine di Titanic è un finale travolgente del
viaggio che i personaggi, in primo luogo Rose, hanno intrapreso.
Rose tenta di porre fine alla sua vita sul Titanic perché
si sente intrappolata dall’imminente matrimonio, dai doveri
familiari e dalla vita in generale. Jack la dissuade dal buttarsi e
dimostra a Rose che nella vita c’è di più che conformarsi a ciò che
ci si aspetta. Invece di fare ciò che pensa di dover fare, Rose fa
ciò che vuole fare.
Per il suo coraggio di sopravvivere
alla fine del Titanic, Rose si guadagna
una vita appagante e piena di tutto ciò che ha promesso a Jack.
L’affondamento del Titanic è stata una tragedia
monumentale, ma la vita di Rose dimostra che può esserci speranza
anche dopo un evento del genere. Rose che getta via il Cuore
dell’Oceano non significa che rinuncia a Jack; è Rose che riconosce
di aver realizzato ciò che lei e lui avevano sognato e riconosce di
averlo fatto per entrambi.
Prima di diventare una star
internazionale, di talento e successo, Kate
Winslet ha dovuto combattere molto per ottenere i ruoli
che desiderava, e tra questi c’era quello di Rose DeWitt
Bukater in Titanic.
L’attrice chiamo direttamente
James Cameron al telefono e gli disse che sarebbe
stato un pazzo a non sceglierla. In un’intervista con Rolling
Stone, la Winslet ha dichiarato: “James era libero e disse ‘Sto
andando da qualche parte’ e penso di avergli detto qualcosa come
‘Devo fare questo film, se non mi scegli sei un pazzo'”. E poi
mandò al regista delle rose, con un biglietto ‘Dalla tua
Rose’. Il resto è storia.
Insieme al talento e alla bellezza,
Kate Winslet ha sempre avuto anche una grande
determinazione!
Di seguito il video del suo scrren test per
Titanic.
James Cameron è un
perfezionista, lo è stato per tutta la sua carriera, forse lo è
anche nella vita privata, e questo lo ha portato a realizzare
alcuni dei film più grandiosi della storia del cinema. Tra questi
si annovera certamente Titanic, non solo per il trionfo di pubblico e
critica, ma anche per l’incredibile resistenza al tempo. A
venticinque anni dalla sua uscita, Titanic è ancora visivamente un film attuale,
senza una sbavatura, che pareggia con molte produzioni
contemporanee, oltre a raccontare una storia senza tempo, quella
dell’amore sfortunato tra Jack e Rose.
Una delle critiche che è sempre
stata mossa a Titanic, è che “c’era abbastanza spazio su
quella zattera improvvisata” e che quindi, alla fine del film,
entrambi si sarebbero potuti salvare. Questa polemica non è proprio
andata giù a Cameron, che, invece di protestare, ha fatto quello
che sa fare meglio, ha studiato e fatto ricerche per capire se la
sua scelta registica e narrativa fosse davvero l’unica percorribile
e se Jack potesse essere salvato.
Come riporta Entertainment Weekly,
in occasione di un’intervista al Toronto Sun,
James Cameron ha spiegato: “Abbiamo condotto uno studio
scientifico per porre fine a tutta questa faccenda una volta per
tutte e dire le cose come stanno. Da allora abbiamo svolto
un’analisi forense approfondita con un esperto di ipotermia che ha
riprodotto la zattera del film e faremo un piccolo speciale su
questo che uscirà a febbraio. Abbiamo preso due stuntman che
avevano la stessa massa corporea di Kate e Leo e li abbiamo
ricoperti di sensori dentro e fuori. Li abbiamo collocati in acqua
ghiacciata e testati per valutare la possibilità di sopravvivenza
per entrambi attraverso una varietà di modi. E la risposta è
questa: non c’era modo di salvare entrambi. Solo uno poteva
sopravvivere.”
Il documentario andrà in onda nel
weekend di San Valentino nel 2023 su National
Geographic in occasione del restauro in 4K di Titanic. Intanto, in sala, James
Cameron ha portato finalmente Avatar: la
via dell’acqua, disponibile anche in 3D.
Titanic, il film di James Cameron tornerà il 9 febbraio nelle sale
italiane in occasione del 25° anniversario. Per celebrare il suo
25° anniversario, una versione rimasterizzata
di Titanic, il film di James Cameron vincitore di 11
Academy Award, tornerà nelle sale cinematografiche in 3D. Con un
cast guidato dai vincitori del premio Oscar Leonardo DiCaprio e Kate Winslet, il film è un’epica storia
d’amore ricca di azione ambientata nello sfortunato viaggio
inaugurale dell’inaffondabile”
Titanic, all’epoca il più grande oggetto in movimento mai
costruito.
Titanic
ha vinto un record di 11 Academy Award, tra cui miglior film,
miglior regia, miglior fotografia, miglior montaggio, miglior
scenografia, migliori costumi, miglior colonna sonora originale,
miglior canzone originale, miglior sonoro, miglior montaggio sonoro
e migliori effetti speciali. Alla sua prima uscita, nel 1997, il
film è diventato il campione d’incassi mondiale numero 1 di tutti i
tempi ed è attualmente il terzo film di maggior incasso a livello
mondiale.
Paramount Pictures e 20th
Century Studios presentano una produzione Lightstorm
Entertainment, Titanic, con Leonardo DiCaprio, Kate Winslet, Billy Zane, Kathy Bates,
Frances Fisher, Bernard Hill, Jonathan Hyde, Danny Nucci, Gloria
Stuart, David Warner, Victor Garber e Bill
Paxton. Scritto e diretto da James Cameron, il film è
stato prodotto da Cameron e Jon Landau, mentre Rae Sanchini è la
produttrice esecutiva.
Una versione rimasterizzata
di Titanic, il film di James
Cameron pluripremiato agli Academy Award®, torna nelle
sale cinematografiche in 3D durante il periodo di San
Valentino: con un cast guidato dai vincitori del premio Oscar®
Leonardo DiCaprio e Kate Winslet, il film è un’epica storia d’amore
ricca di azione ambientata nello sfortunato viaggio inaugurale
dell’“inaffondabile” Titanic, all’epoca il più
grande oggetto in movimento mai costruito.
Titanic ha vinto un
record di 11 Academy Award®, tra cui miglior film, miglior regia,
miglior fotografia, miglior montaggio, miglior scenografia,
migliori costumi, miglior colonna sonora originale, miglior canzone
originale, miglior sonoro, miglior montaggio sonoro e migliori
effetti speciali. Alla sua prima uscita, nel 1997, il film è
diventato il campione d’incassi mondiale numero 1 di tutti i tempi
ed è attualmente il terzo film di maggior incasso a livello
mondiale.
Paramount Pictures e 20th Century
Studios presentano una produzione Lightstorm
Entertainment, Titanic, con
Leonardo DiCaprio, Kate Winslet,
Billy Zane, Kathy Bates,
Frances Fisher, Bernard Hill,
Jonathan Hyde, Danny Nucci,
Gloria Stuart, David Warner,
Victor Garber e Bill
Paxton. Scritto e diretto da James
Cameron, il film è prodotto da Cameron e Jon
Landau, mentre Rae Sanchini è la
produttrice esecutiva.
Titanic torna nei cinema in una versione
rimasterizzata. Diretto da James Cameron,
Titanic è uscito nel 1997 e ha rapidamente
stabilito un record al botteghino diventando uno dei film con il
maggior incasso di tutti i tempi. Basato sulla storia della vita
reale dello sfortunato Titanic nel 1912, il film è
interpretato da Leonardo DiCaprio e Kate Winslet nei panni di Jack e Rose, due
passeggeri di ceti sociali diversi che si innamorano quando si
verifica la tragedia. Nel cast c’erano anche Kathy Bates,
Frances Fisher, Visitor Garber, Billy Zane e Bill
Paxton.
Ora, il film sta per tornare nelle
sale. Secondo Deadline, Titanic riceverà una ridistribuzione in
sala in versione rimasterizzata nel 2023 per celebrare il 25°
anniversario del film. Titanic di Cameron sarà
disponibile nei cinema in 3D 4K HDR e frame rate elevato a partire
dal 10 febbraio 2023. In questo momento, Titanic è attualmente
disponibile per lo streaming su Paramount+. Non sappiamo ancora se questa uscita
riguarderà anche i cinema italiani.
A 20 anni dall’uscita torna sul
grande schermo Titanic, il capolavoro di James
Cameron vincitore di 11 premi Oscar®. È questo
l’evento speciale promosso da QMI Stardust per celebrare il
compleanno del film campione d’incassi che ha tenuto col fiato
sospeso il pubblico di tutto il mondo, secondo al botteghino solo
ad Avatar (dello stesso Cameron) nell’intera storia del
cinema.
L’avventura di Jack e Rose sul
transatlantico più tragicamente noto di sempre, che ha lanciato un
giovanissimo Leonardo DiCaprio nell’olimpo di
Hollywood ed è valso a Kate Winslet la seconda
candidatura agli Academy Awards, rivive in tutta la magia e la
potenza della prima volta.
L’amore travolgente sbocciato
sull’oceano, l’indimenticabile colonna sonora impreziosita dalla
voce di Céline Dion e le immagini mozzafiato firmate da Cameron
sono ancora oggi gli ingredienti di uno tra i film più amati di
tutti i tempi, per un’esperienza cinematografica imperdibile.
Il film sarà nelle sale italiane
solo per tre giorni da lunedì 8 a mercoledì 9 ottobre, distribuito
da QMI Stardust.
Dai profondi abissi del mare la
mostra, Titanic The Artifact
Exhibition, che ha emozionato
oltre 10 milioni di persone in tutto il mondo, con pezzi autentici
della nave, oggetti originali di proprietà dei passeggeri, la
ricostruzione in scala reale di una cabina di prima classe ed una
di terza classe, il celebre ponte principale, reperti e filmati
dell’epoca…
Titanic The Artifact Exhibition – Per non perdere
l’opportunità di riscoprire le atmosfere dell’epoca e i sogni dei
passeggeri che si accingevano a compiere il viaggio inaugurale del
transatlantico più famoso al mondo, sono disponibili fin da ora in
prevendita i biglietti open sul sito:www.ticketone.it.
Era
l’aprile del 1912 quando il Titanic, la nave dei sogni, come era
chiamata all’epoca, il più grande e lussuoso transatlantico del
mondo, a seguito della collisione con un iceberg durante il suo
viaggio inaugurale affondò in poche ore. Oltre 2.200 passeggeri
persero la vita in quella terribile tragedia marina, diventata 20
anni or sono (1997) un colossal cinematografico apprezzato da
milioni di persone in tutto il mondo. Il film capolavoro diretto da
James Cameron, ha così contributo a incrementare la notorietà di
questa incredibile storia, unendo realtà e finzione
cinematografica. Ma forse, non tutti sanno che i personaggi
presenti sullo sfondo della pellicola sono realmente esistiti: i
membri dell’orchestra, i marconisti, gli ufficiali, tutti i
personaggi presenti nel film hanno il nome di persone realmente
salite sul Titanic.
La
mostra Titanic The Artifact Exhibition, in
esposizione a Torino dal 18 marzo al 25 giugno presso Promotrice
delle Belle Arti, via Balsamo Crivelli 11, offre la possibilità
di conoscerli da vicino, condividere le loro storie personali,
scoprire le ragioni del loro viaggio in America, attraverso i
reperti in mostra appartenuti sia ai milionari della prima classe
che agli immigrati della terza classe.
La
drammatica e al contempo romantica storia del Titanic è così
raccontata trascinando i visitatori in fondo al mare, la dove tra
il 1987 ed il 1994 RMS Titanic organizzò numerose spedizioni per il
recupero del relitto è porto alla luce oltre 4.000 oggetti.
Pezzi autentici della nave, oggetti originali di proprietà dei
passeggeri, la ricostruzione in scala reale di una cabina di prima
classe ed una di terza classe, il celebre ponte principale, reperti
e filmati dell’epoca.
Tutti
questi oggetti compongono l’essenza di una mostra
itinerante Titanic The Artifact
Exhibition che ha commosso e continua a commuovere
tutto il mondo. Uno straordinario successo che ha già affascinato
oltre 10 milioni di visitatori e che per la primissima volta in
assoluto arriva in Italia, con la produzione di Dimensione
Eventi, su licenza Premier Exhibitions.
Arriva il comunicato: la
Paramount Pictures, la Twentieth Century
Fox e la Lightstorm Entertainment hanno
reso noto il giorno esatto in cui è prevista la
ridistribuzione cinematografica di Titanic, uno
dei più grandi successi della storia del cinema. La data rivelata è
il 6 aprile 2012. Il film di James Cameron
tornerà nelle sale in formato 3D riconvertito. Il 6 Aprile
non è una data casuale, infatti nel 2012 ricorrerà il centenario
della partenza del transaltantico sfortunato che partì per la
precisione il 10 Aprile 1912.
Ecco alcuni dichiarazione di James
Cameron:
“C’è un’intera generazione che
non ha mai visto Titanic nel modo in cui era stato pensato per
essere visto, cioè al cinema”, ha affermato Cameron, “E questo sarà
un Titanic che non avete mai visto prima, rimasterizzato in
digitale 4K e faticosamente riconvertito in 3D. Con una forza
emozionale rimasta intatta e immagini più potenti che mai, sarà
un’epica esperienza per i fan e per i nuovi arrivati”
Qualcuno di certo di si domanderà
se ce n’era la necessità di riportarlo nelle sale? … non sono
bastati un miliardo e duecento milioni di dollari?
I fan di tutto il mondo potranno
vedere il red carpet della premiere di Titanic
3D in
diretta martedì,27 marzo alle
ore 18. Visitate http://www.live.titanicredcarpet.com per
vedere la diretta web
Titanic 3D
– “Sono il re del Mondo!” Chi non ricorda queste
parole al cinema? Un giovanissimo Leonardo DiCaprio/Jack Dawson, dalla prua del
Titanic , gridava queste parole al vento,
felice come un ragazzino aver vinto ad una mano a poker il
biglietto per il viaggio inaugurale del transatlantico
“inaffondabile”.
Sono passati 15 anni e l’emozione
di vedere Titanic al cinema non cambia di una sola
virgola. Inutile parlare della tecnica sopraffina, della lezione di
regia, degli effetti speciali (letteralmente) da Oscar, delle
straordinarie interpretazioni di un cast allora semi-sconosciuto,
sono tutti elementi che hanno avuto 15 anni per trovare il loro
spazio in recensioni, articoli, speciali, approfondimenti,
interviste, dichiarazioni.
Quello che vale davvero la pena
sottolineare è che Titanic di
James Cameron è l’ultimo grande classico che il cinema
ha prodotto. Dal 1997 ad oggi molti film hanno creato grandi
emozioni, grande seguito e molte lacrime, ma Titanic, nella sua
imponenza, nella sua grandezza visiva, nella sua incredibile e
crudele valenza di documento storico e tremendo omaggio ad una
enorme tragedia dell’umanità, riesce ancora oggi ad essere
credibile, emozionante, straziante, grandioso.
Titanic 3D, il film
James Cameron
Il film di
Cameron, dal 6 aprile di nuovo al cinema per
commemorare i 100 anni dal varo e dalla partenza dal porto di
Southampton, è stato convertito per l’occasione in 3D, un lavoro
che dal maestro e regista di
Avatar ci aspettavamo decisamente fatto meglio. La
stereoscopia infatti, oltre ad essere solo accennata a valida in
pochissime sequenze spettacolari, non aggiunge nulla al film,
rendendone solamente più scomoda la visione.
Tuttavia è incredibile constatare
come, alla fine, sulle note di My Heart Will Go On, le oltre tre
ore di film siano volate così velocemente. L’aspetto romantico di
Titanic, che ne costituisce il nucleo narrativo
centrale, è tutt’oggi vivido e valido: la passione totale di Rose e
Jack riesce ancora oggi a catturare l’attenzione, ad emozionare, a
rendere vivido il terrore di quella notte, l’incredibile pena per
tutte le anime morte nel gelo dell’Atlantico e a rabbrividire di
fronte all’infinità stupidità umana. Tornare a vedere al cinema
Titanic vale la pena, con o senza 3D, e ne varrà
la pena ancora per molti, molti anni a venire.
Dopo il poster ecco il trailer, il Titanic di
James Cameron si prepara a tornare più in forma che mai in un 3D
che, siamo sicuri, sarà spettacolare. Ritroveremo Jack e Rose
Ieri, martedì 27 marzo, presso la
Royal Albert Hall di Londra, si è svolta la premiere mondiale di
Titanic 3D, il film campione d’incassi che James
Cameron e la 20th Century Fox
Il Kolossal di James Cameron che
nel 1998 vinse 11 premi Oscar, uscirà il 6 aprile 2012 in
contemporanea mondiale riconvertito in 3D. Oggi arriva il poster
ufficiale del film, che ci mostra due giovanissimi Leonardo
DiCaprio e Kate Winslet, che ad oggi sono fra gli attori più
richiesti di Hollywoond.
Washington, AMC theater.Il 21enne Hong
Hyun Kim voleva godersi in pace Titanic 3D con la sua fidanzata. Un
gruppetto di bambini casinisti, però, gli ha reso davvero
complicata la visione.
Il trailer ufficiale di
“Titanic 3D”, riadattato in 3D da James Cameron, con Leondardo
DiCaprio, Kate Winslet, Gloria Stuart, Billy Zane, Frances Fisher,
Bernard Hill e Bill Paxton.
Titanic – Nascita di una
leggenda è la miniserie tv prodotta in occasione del 100º
anniversario del naufragio in coproduzione con Rai, CBC, 2 Arts
Entertainment e Antenna 3. La serie tv è creata e scritt ada
Matthew Faulk, Mark Skeet, Stefano Voltaggio, Alan Whiting, Cirian
donnely e Francesca Brill. Alla regia Ciaran Donnelly.
Titanic – Nascita di una leggenda,
uscita e streaming
Titanic – Nascita di una leggenda è
uscita in sei prime serate, dal 22 aprile 2012 su Rai 1.
Titanic – Nascita di una leggenda in streaming è
disponibile su RaiPlay.
Titanic – Nascita di una leggenda:
la trama e il cast
La serie è ambientata durante la
costruzione del Titanic presso i cantieri Harland and Wolff a
Belfast sullo sfondo di rivolte sindacali, conflitti politici e
religiosi e una storia d’amore tra un giovane ingegnere ambizioso e
un immigrato italiano.
In Titanic – Nascita di una
leggenda protagonisti sono Kevin Zegers
nei panni di Mark Muir, Alessandra Mastronardi nel ruolo di Sofia
Silvestri, Derek Jacobi nel ruolo di Lord
Pirrie, Neve Campbell nel ruolo di Joanna
Yaegar, Ophelia Lovibond nel ruolo di Kitty
Carlton, Billy Carter nel ruolo di Thomas
Andrews, Branwell Donaghey nel ruolo di
Michael McCann, Martin McCann nel ruolo di
Conor McCann, Ian McElhinney nel ruolo di Sir
Henry Carlton, Valentina Corti nel ruolo
diVioletta Silvestri, Denise Gough nel ruolo di
Emily McCann Hill,
Nel cast anche Edoardo Leo nel ruolo di Andrea Valle,
Gray O’Brien nei panni di Joseph Bruce Ismay,
Michael McElhatton nei panni di Albert Hatton,
Liam Cunningham nei panni di Jim Larkin,
Chris Noth nei panni di JP
Morgan, Massimo Ghini nei panni di Pietro
Silvestri, Gerard
McCarthynei panni di Ashley Stokes,
Charlotte Bradley nei panni di Mary
McCann Jonathan Forbes nei panni di Eddy
Hatton, Frank McCusker nei panni di Charles
Stokes, Terence Keeley nei panni di Jack Lowry,
Barry McEvoy nei panni di Chorley, Caolan
Byrne nei panni diJimmy Smith, Steve Gunn
nei panni di Bill Armstrong, Gabrielle Reidy
nei panni diEdith Hatton, Eleanor Methven nei
panni di Lady Pirrie, Karl Shiels nei panni
diNeil Sutherland, Eve Macklin nei panni di
segretaria di Lord Pirrie, Kate O’Toole nei
panni diLady Carlton, Aaron Harris nei panni
di Jordan e Tommy O’Neill nei panni di Lorcan.
Gli episodi di Titanic – Nascita
di una leggenda
Episodio 1: In “City Divided” Nel
cantiere navale Hartland & Wolff di Belfast – una città divisa tra
classi e religioni – fa un passo il metallurgista Dr. Mark Muir,
per lavorare sulla nave più grande che il mondo abbia mai visto:
RMS Titanic.
Episodio 2: In “Stained Steel” La
scoperta di Mark lo mette in conflitto con il capo progettista
Thomas Andrews, mentre le tensioni sociali aumentano nella città e
nel cantiere navale. Sofia rifiuta l’apprendista di suo padre,
Andrea Valle, mentre Mark incontra suo padre nel cimitero.
Episodio 3: In Mentre il lavoro di
Mark lo avvicina a Sofia, suo padre incoraggia Andrea a combattere
per il suo amore. L’esercito interrompe una marcia ei soldati
uccidono un Walter Hill disarmato. Mark salva Sofia dal caos.
Episodio 4: Con l’escalation della
violenza tra i lavoratori insoddisfatti, Pirrie inizia a negoziare
con i leader sindacali. Mark fischia l’acciaio del Titanic, lascia
la sua storia d’amore con Kitty per inseguire Sofia e riceve un
colpo inaspettato da Bernard Doyle.
Episodiop 5: Dopo che Doyle svela
il passato di Mark, Mark parte per una ricerca segreta. Quando una
collisione rimanda l’RMS Olympic al cantiere navale, Mark deve
studiare le implicazioni del relitto dal punto di vista della
metallurgia del Titanic.
Episodio 6: Mentre Mark e Sofia si
divertono in riva al mare, Henry Carlton scopre la vera identità di
Mark e la storia d’amore con la figlia Kitty. Al ritorno di Mark,
Henry fa chiamare Mark dal Vecchio Presidente per pagarne il
prezzo.
Episodio 7: La situazione di Mark
sembra migliorare quando JP Morgan arriva in città per assistere al
progresso dell’RMS Titanic. Quando Sofia tenta di rendere pubblica
la loro relazione e Mark rifiuta, decide di studiare
all’estero.
Episodio 8: La politica sporca
circonda le elezioni ed Emily è il capro espiatorio. Persino le
questioni di sicurezza diventano politiche quando Ismay, presidente
di White Star Lines, schiaccia la soluzione di Mark. Conor supera
il limite e Mark sceglie Belfast invece di partire con Sofia.
Episodio 9: La sua fede in Pirrie
ancora una volta danneggiata, Mark affronta una nuova crisi:
l’abbandono. Sotto la pressione del padre, Sofia è costretta a
scegliere Mark o Andrea. In una cerimonia mozzafiato, il Titanic
viene lanciato.
Episodio 10: Mark abbandona Londra
e rimane dov’è il suo cuore – con la nave – e scopre che l’acciaio
è intrinsecamente debole. Sofia allatta il padre ferito, Emily ha
sei mesi e Conor viene colpito durante un raid.
Episodio 11: Mark scopre il nome
di sua figlia, solo per seguire una scia di speranza e delusione.
Una decisione disastrosa significa troppo poche scialuppe di
salvataggio a bordo e la malattia costringe Pirrie ad abbandonare
il suo posto sulla nave.
Episodio 12: Mentre gli ambiti
possessori del biglietto e i presidi della nave si preparano per il
viaggio inaugurale del Titanic, una bambina di nome Sarah sale a
bordo della sfortunata bellezza con sua madre, in cerca di una vita
migliore.
È con grande onore e soddisfazione
che I Wonder Pictures annuncia la distribuzione nei cinema italiani
di Titane, che sarà da giovedì 30 settembre nelle sale
italiane. Il film, diretto da Julia Ducournau,
seconda donna a vincere il riconoscimento più ambito del concorso
francese, ha segnato profondamente pubblico e critica del
festival.
Titane, la trama del film
Alexia adora le automobili, sin da
quando, bambina, un incidente le ha donato una placca di titanio
nella testa. Facendola rinascere, gonfia di rabbia e amore represso
che la trasformeranno in un essere ibrido e nuovo. Perché la
metamorfosi si completi, dovrà scoprire la forza potente che muove
le cose del mondo: l’essere umani. Titane è un vero manifesto della
nostra contemporaneità fluida e del cinema del futuro, materia
pulsante densa di risonanze. Un film unico, provocatorio,
innovativo, che attraversa l’immaginario techno-rock-pop new
pangender e ha stupito e trionfato al 74. Festival di Cannes
vincendo la Palma d’oro.
Titane si conclude
con una nota sensibile e premurosa, diversa dagli ultraviolenti
minuti iniziali del film, in quanto tutte le sue assurdità
avvengono in modo del tutto naturale e si fondono in una narrazione
tradizionale. Titane (la
nostra recensione) segue Alexia, che dopo aver commesso una
serie di omicidi si traveste da figlio di un pompiere scomparso da
10 anni. Il forte legame che i due sviluppano fa assopire la loro
natura autodistruttiva, ma Alexia rimane incinta grazie a una
macchina, ed è solo questione di tempo prima che la verità su di
lei venga svelata.
Il vincitore della Palma d’Oro del
2021 è sia un film di body horror che
un’avvincente storia d’amore. Segue le orme dell’altrettanto
controverso film di David Cronenberg, Crash, mettendo insieme macchine ed esseri
umani come vasi di cruda energia sessuale, che trasmettono parole
non dette attraverso la pelle. Titane è il secondo
lungometraggio di Julia Ducournau, che ha
dimostrato di essere competente quando si tratta di bilanciare
orrore e dramma con il suo inquietante debutto, Raw.
Cosa succede nel finale di
Titane
Anche dopo aver scoperto la vera
identità e la gravidanza di Alexia, Vincent non la denuncia e
continua ad amarla e a proteggerla come parte della sua famiglia.
Tuttavia, quando Alexia fa emergere il suo vero io alla caserma dei
pompieri, un misto di vergogna e delusione travolge Vincent,
portando i due a percorrere ancora una volta la strada
dell’autodistruzione: Vincent si ubriaca e si brucia con il fuoco,
mentre Alexia si dedica a un’attività sessuale con un camion dei
pompieri, provocando il crollo totale del suo corpo.
Con il bambino in arrivo, Alexia si
precipita da Vincent per sentirsi al sicuro. Nell’inquietante scena
finale dell’amato ma difficilmente raccomandabile film, Vincent
aiuta Alexia con il bambino nonostante lo shock iniziale di vedere
il suo corpo consumato dal titanio. Il bambino sopravvive, ma
Alexia soccombe alle placche metalliche, lasciando Vincent con un
bambino metà macchina e metà uomo che sostituisce sia il figlio
scomparso che il ruolo di Alexia nella sua vita.
Qual è il significato della
relazione tra Alexia e Vincent?
Le circostanze che portano alla
relazione tra Alexia e Vincent sono basate sulla brutalità. Sono
personaggi tormentati che conducono la loro vita attraverso un
percorso di autodistruzione: Alexia sfoga la rabbia dei suoi traumi
nei rapporti sessuali con le auto, mentre Vincent attenua il dolore
per la perdita del figlio iniettando dosi sconsiderate di steroidi
nel suo corpo. Quando i due si incontrano, sembra che siano
finalmente pronti a lasciar andare la violenza che infliggono a se
stessi, ma è solo questione di tempo prima che i loro lividi
esplodano di nuovo.
A parte il contenuto violento di
Titane, che ha provocato l’abbandono del
cinema, la più grande controversia del film ruota attorno alle
allusioni all’incesto tra Alexia e Vincent, ma ciò che potrebbe
sfuggire agli spettatori è che Vincent non ha mai creduto che
Alexia fosse Adrien. Il più grande dilemma della loro relazione è
che Alexia pensa che Vincent la ami solo perché proietta Adrien su
di lei, mentre Vincent cerca di evitare ciò che prova realmente per
Alexia perché non sa come esprimerlo. Quando accidentalmente vede
chi è veramente lei nel bagno, i due sono costretti ad affrontare
prematuramente i loro sentimenti, anche se non li hanno ancora
capiti.
Nella scena finale del letto,
l’amore genitoriale e quello romantico si scontrano in un momento
scomodo, ma speciale, tra i due. Con il suo secondo film,
Julia Ducournau presenta personaggi i cui corpi
sono i vasi delle loro ossessioni, nascosti da strati di vestiti ma
facilmente esposti ogni volta che si concedono a qualcuno. Solo che
non si sono mai ritenute degne di una relazione sensibile fino a
quando non si sono trovate l’una con l’altra, e non sapere come
amare è pericoloso quanto arrendersi alla solitudine. Come se non
bastasse, gli impulsi violenti di Alexia la trasformano in una vera
e propria macchina, in contrasto con Vincent, che cerca
disperatamente di sfuggire all’invecchiamento, che è alla base
della condizione umana.
Cosa rappresenta il bambino di
Alexia
In Titane, la
famiglia è ciò che si crea. Gli anni trascorsi da Alexia con il
padre violento la trasformano in una macchina indomabile, mentre
Vincent proietta suo figlio in Alexia, liberando tutte le
insicurezze che aveva come padre duro e violento. Nel mezzo di
tutto questo, nasce l’inquietante figlio di Alexia: un neonato
ricoperto di chiazze di titanio su tutto il corpo. Il bambino
rappresenta la sconfitta di Alexia nel superare il suo passato
oscuro e la frustrazione di Vincent nel non riuscire a proteggere
di nuovo la sua amata, ma allo stesso tempo, il bambino è anche un
simbolo di speranza per Vincent, che si guadagna una seconda
possibilità.
Inoltre, il bambino di Alexia le
ricorda costantemente che è umana, cosa contro cui cerca di lottare
per la maggior parte del film. La placca di titanio sulla testa le
dà uno scopo, ma le macchine non possono avere figli. In effetti,
l’umanità è tecnicamente progettata per vivere e lasciar vivere. La
maternità di Alexia la sfida ad accettare il suo vero io, ma il
bambino rivela che il titanio ha preso completamente il sopravvento
sugli interni di Alexias. Alla fine, quella che è la sua debolezza
passa al bambino come la sua più grande forza: un corpo forgiato
nel titanio, ma un pianto umano come quello di qualsiasi altro
bambino.
Il vero significato della fine di
Titane
Titane è un film
legato all’autodistruzione e alla dissociazione. Sebbene il
romanticismo, il sesso e la famiglia siano spesso considerati
argomenti delicati della vita, Julia Ducournau
decostruisce questi concetti come crudi fondamenti dell’umanità in
una storia in cui l’umanità stessa ha perso il suo significato. Il
film inizia con Alexia che rifiuta ogni briciolo di umanità: ha
rapporti sessuali con le macchine, uccide i propri genitori,
rifiuta ogni forma di affetto e compie una serie di omicidi.
Tuttavia, Vincent entra nella sua vita e la fa sentire amata, e ora
il concetto stesso di amore diventa contorto nella loro
sconcertante relazione.
Vincitore a sorpresa della Palma
d’Oro al Festival di Cannes, Titane potrebbe purtroppo essere
semplicisticamente ricordato come il film dove la protagonista
viene messa incinta da un’automobile. Non sono in pochi ad aver
deriso questo elemento della pellicola, tra cui anche note
personalità di cinema, sminuendo però così un racconto e una
visione molto più complesse di quanto apparentemente può sembrare.
Il film diretto dalla francese Julia Docurnau,
divenuta dunque la seconda donna a vincere il principale premio di
Cannes (la prima è stata Jane Campion nel 1993 con
Lezioni di piano) è infatti un’opera che sfrutta il genere
e le sue perversioni per affrontare tematiche e dinamiche attuali e
in continuo mutamento.
Queste, di cui si parlerà meglio tra
poco, si incarnano in Alexia (Agathe
Rousselle), la quale sin da bambina adora le automobili,
specialmente dopo che un incidente d’auto con il padre le ha donato
una placca di titanio nella testa. Da qui prende vita la sua storia
e la sua follia. Cresciuta con questa particolarità, Alexia è
infatti diventata una donna gonfia di rabbia e amore represso,
elementi che la trasformano sempre più in un essere ibrido e nuovo.
Costretta a nascondersi per via di alcuni brutali crimi da lei
commessi, Alexia decide di fingersi il figlio scomparso di
Vincent (Vincent Lindon), pompiere
mentalmente problematico che non si accorge, o finge di non
accorgersi, di avere a che fare con un impostore. Dal loro
incontro, però, nascerà qualcosa di inaspettato che li porterà a
riscoprire la propria umanità.
Tra corpo e genere
Qui alla sua opera seconda, la
Docurnau si dimostra intenzionata a portare avanti elementi e
simboli già comparsi nel suo primo film, Raw, del 2016.
Indicato come uno degli horror più disturbanti degli ultimi anni,
in questo si affrontava il cannibalismo legato ad un vero e proprio
coming of age della protagonista. Il corpo, la carne e la
lacerazione di questo ritornano dunque anche in Titane,
legandosi non più solo alle trasformazioni e alla crescita
personale, ma anche, ovviamente, a quella sessuale. Alexia si
presenta dunque come il manifesto dell’ibridazione tra identità
diverse, portando avanti questo suo aspetto con una forza e una
violenza che contrasta ogni opposizione che trova sul proprio
cammino.
All’interno del film Alexia diventa
sempre più una metafora vivente per raccontare la ricerca di sé al
di là di quanto la natura voglia raccontare. Si tratta di un
personaggio che sfugge ad ogni definizione, se non per la sua
volontà di rientrare in quella di “figlio/a”. Con l’ingresso in
scena di Vincent viene infatti a consolidarsi quel rapporto
genitoriale che da una parte sembra ribadire come i legami
famigliari non siano definiti solo dalla biologia, e dall’altra
mira a proporre nuovi riflessioni proprio su queste relazioni e sul
loro valore nella società contemporanea.
Titane, come affermato anche dallo stesso
Lindon, può allora essere visto come un storia d’amore,
incentrata sulla ricerca di quegli elementi che ci rendono umani.
Elementi che nella continua ibridazione tra carne e metallo
sembrano anestetizzarsi senza però spegnersi mai. L’esplorazione
che la Docurnau fa di tutto ciò la porta dunque a proporre un’opera
ricca di temi oggi quotidianamente affrontati, ibridandoli a loro
volta in una messa in scena ultra postmoderna, tanto nella
costruzione visiva quanto nella successione di eventi e nella
costruzione dei personaggi.
Titane, la recensione del film
Alla luce di tutto ciò,
Titane si presenta dunque come un’opera conturbante sotto
più punti di vista, un esperimento a suo modo anche ostico che non
lascerà di certo indifferenti quanti vi si misureranno. Tematiche
sociali e attuali, certo, ma raccontate attraverso una miscela di
generi il cui portabandiera è quel body horror reso
tanto celebre da David
Cronenberg. Pur presentando profondi
debiti nei confronti del cinema del regista canadese, il film della
Docurnau lascia intravedere una volontà di reggersi da solo senza
il bisogno di paragoni e confronti. Titane vuole essere
un’opera autonoma, come lo è la sua protagonista, e in
molti momenti sembra avere la forza di esserlo, con un ritmo spesso
particolarmente serrato o con emozioni capaci di colpire anche nei
momenti più inaspettati.
Non mancano però anche dei momenti
di maggior incertezza, specialmente nella seconda metà del film. Da
lì in poi Titane sembra prendersi troppo sul serio,
perdendo la dirompenza che aveva fino a quel momento mostrato e
trovando in alcune ingenuità della sceneggiatura il suo principale
freno. La Docurnau, come Alexia, sembra dunque ancora alla ricerca
delle propria identità come regista, ma questo suo secondo
lungometraggio anche al netto delle pecche le permette di
affermarsi ancor di più come un nome da tenere d’occhio per il
futuro. Titane, con la sua violenza, le sue musiche, le
sue luci e i suoi personaggi fuori dal comune, è infatti ben più
che “il film dove la protagonista viene messa incinta da
un’automobile”.
Dopo aver esordito con successo nel
2016 con il controverso Raw, la regista
francese Julia Docurnau è ora la seconda donna
nella storia del Festival di Cannes ad aver vinto la Palma d’oro.
Tale premio le è stato assegnato per il suo secondo lungometraggio,
Titane, incentrato su
Alexia (Agathe Rousselle), la
quale sin da bambina adora le automobili, specialmente dopo che un
incidente le ha donato una placca di titanio nella testa.
Cresciuta, Alexia è poi diventata una donna gonfia di rabbia e
amore represso, che la trasformeranno in un essere ibrido e nuovo.
Perché la metamorfosi si completi, però, si trova a dover scoprire
la forza potente che muove le cose del mondo: l’essere umani.
Titane, come affermato dalla regista, è un vero manifesto
della nostra contemporaneità fluida e del cinema del futuro,
materia pulsante densa di risonanze.
Un film unico, provocatorio e
innovativo, che attraversa l’immaginario techno-rock-pop new
pangender. Nel film, distribuito in Italia da I Wonder
Pictures a partire dal 1 ottobre, recita anche l’attore
Vincent Lindon, celebre per film
recenti come La legge del mercato e In guerra. Giunto a
Roma per presentare Titane, Lindon non ha mancato di
raccontare la genesi del film, affermando che durante la lettura
della sceneggiatura ha avvertito una “una sensazione animale,
che non mi ha permesso di formulare alcun pensiero razionale circa
il modo in cui avrei affrontato il personaggio o come questo
sarebbe stato recepito. Tutto quello che sentivo era il bisogno di
interpretarlo e non permettere ad altri di
impossessarsene”.
Nel film Lindon interpreta Vincent,
capo dei vigili del fuoco alla disperata ricerca del figlio Adrien,
scomparso anni prima e che crederà di ritrovare in Alexia. Si
tratta di un ruolo che ha richiesto all’attore una notevole
trasformazione fisica, per la quale si è preparato per mesi.
Nonostante ciò, Lindon ha raccontato che non si tratta di un cambio
di direzione della sua carriera, poiché “non ho mai avuto un
piano, né ho mai riflettuto su ciò che avrei voluto fare come
attore. Non cerco ruoli complicati o sempre più ambiziosi, ma
quello che accade è che con il passare del tempo io cambio, il mio
modo di pensare cambia, cambia anche il mondo. Questo ruolo non è
stato un rischio se non dal punto di vista psichico”.
“L’incontro con il personaggio è
certamente molto complesso. – continua Lindon – Si tratta
come di dar vita ad un baratto e perché questo funzioni occorre ci
sia soddisfazione da entrambe le parti. Per me un buon affare è che
io mi senta fortunato ad interpretare un personaggio e che qualcosa
di questo mi rimanga addosso, cambiando per sempre qualcosa di me.
Naturalmente il personaggio allo stesso modo deve essere contento
di avere me come sua rappresentazione. Un mio amico una volta mi
disse una cosa che mi colpì molto, ovvero che devo stare molto
attento, perché quei personaggi sono io, sono la mia bocca, la mia
mente”.
Vincent Lindon in una scena del film Titane
Parlando del film, invece, Lindon lo
descrive come “una storia d’amore”, sostenendo che oltre
ciò che appare in un primo momento si tratta di un’opera
“ricchissima di tematiche, dal genere all’identità. Si riflette
su cosa sia il maschile, il femminile, cosa voglia dire la
paternità, la maternità, l’essere figlio. È un’opera molto
complessa che parla però della nostra contemporaneità.” In
conclusione dell’incontro l’attore si concentra poi sul descrivere
la necessità di fare del cinema politico. “Se un film riesce a
scatenare delle riflessioni su ciò che ci circonda in chi prima
quelle riflessioni non le faceva, è una vittoria. L’Italia vanta
una ricchissima tradizione di cinema politico, con autori come De
Sica, Pasolini, Monicelli o altri ancora.”
“All’epoca c’era quasi l’obbligo
morale di raccontare qualcosa che potesse essere utile alla
comunità. Oggi anche la Francia sta producendo diversi film che
testimoniano ciò che siamo oggi, tanto nel bene quanto nel
male.”. In ultimo, Lindon commenta l’apertura del
Cinema Troisi, dove Titane sarà
proiettato in esclusiva dal 21 settembre, affermando che
“aprire un nuovo cinema di questi tempi è altrettanto un atto
politico. Io non so dire cosa succederà al cinema nei prossimi
anni, se cambierà ancora e come. So però che rimango un fervente
sostenitore della sala cinematografica. Trovo che sia più bello
quando dobbiamo alzare gli occhi per guardare qualcosa, piuttosto
che abbassarli, come purtroppo avviene quando si guarda un film sul
proprio smartphone”.
Apple Original Films presenta il
rpimo trailer di “Tiro al piccione – Ritratto di John Le
Carré” il nuovo documentario realizzato dal premio
Oscar® Errol Morris (“The Fog of War – La guerra
secondo Robaert McNamara”) e da The Ink Factory (“The Night
Manager”). Presentato al Telluride Film Festival, il documentario
racconta la vita e la carriera dell’ex spia britannica David
Cornwell, meglio conosciuto come John Le Carré, autore di romanzi
di spionaggio che hanno segnato il genere, come “La spia che venne
dal freddo”, “La talpa”, “Il direttore di notte” e “Il giardiniere
tenace”. “Tiro al piccione – Ritratto di John Le Carré” farà il suo
debutto il 20 ottobre su Apple TV+.
Ambientato sullo sfondo turbolento
della Guerra Fredda, il film attraversa sei decenni fino ad
arrivare ai giorni nostri, all’ultima intervista rilasciata da Le
Carré, la più candida e punteggiata da sketch e rari filmati
d’archivio. Basandosi sul libro di memorie di Le Carré, il
bestseller del New York Times The Pigeon Tunnel: Stories from
My Life, il film è un viaggio inedito nella sfera meno
conosciuta delle esperienze formative di un autore iconico e
storicamente riservato, con la musica originale di Philip Glass in
collaborazione con Paul Leonard-Morgan.
Simon e Stephen Cornwell, co-CEO e
co-fondatori di The Ink Factory, che sono anche i figli di David,
hanno dichiarato: «Pieno di intuizioni profonde e di aneddoti
sorprendenti, divertenti e spesso profondamente commoventi, “Tiro
al piccione – Ritratto di John Le Carré” traccia una conversazione
tra due grandi menti: una ha tessuto una brillante narrativa dagli
eventi che ha vissuto; l’altra ha proposto una riflessione su
quegli eventi che ha portato spesso a una verità più grande».
Insieme, esplorano gli eventi della Guerra Fredda e della vita di
Le Carré, mettendo alla prova i confini della verità, della memoria
e dell’immaginazione. Il film, stratificato e poco ortodosso, è un
tête-à-tête tra un regista e un romanziere – entrambi maestri del
loro mestiere – partendo dalle radici del processo creativo,
passando attraverso il potere della finzione e la nostra
responsabilità nei confronti della verità.
I produttori del documentario sono i
vincitori del premio BAFTA Dominic Crossley-Holland (“All Watched
Over By Machines of Loving Grace”) e Steven Hathaway (“Wormwood”),
i candidati all’Emmy Simon Cornwell (“The Night Manager”) e Stephen
Cornwell (“The Night Manager”). I produttori esecutivi sono il
candidato all’Oscar® Hossein Amini (“Le ali dell’amore”), il
candidato al BAFTA Award e vincitore dell’Emmy Award P.J. van
Sandwijk (“The Rescue”), il vincitore dell’Emmy Michael Lesslie
(“The Rescue – Il salvataggio dei ragazzi”), Joe Tsai (“The Night
Manager”), Arthur Wang (“The Night Manager”), Michele Wolkoff (“The
Current War: Director’s Cut”) e Katherine Butler (“American
Animals”). “Tiro al piccione – Ritratto di John Le Carré” è
prodotto da The Ink Factory e Fourth Floor Productions, in
associazione con Jago Films, Storyteller Productions e 127 Wall
Productions.