Nel poema epico di azione e
avventura
Biancaneve e il Cacciatore,
Kristen Stewart (Twilight)
interpreta l’unica persona sulla terra ad essere più bella della
regina del male (il premio Oscar
Charlize Theron) che è decisa ad ucciderla. Ma quello
che non avrebbe mai immaginato la regina malvagia è che la ragazza
che minaccia il suo regno è stata iniziata all’arte della guerra
dal Cacciatore (Chris
Hemsworth, Thor) che era stato da lei inviato per
ucciderla.
Sam Claflin (Pirati dei
Caraibi) completa il cast , interpretando il principe stregato
dalla potenza e dalla bellezza di Biancaneve.
La nuova versione mozzafiato della
leggendaria fiaba è opera di Joe Roth, produttore
di Alice in Wonderland, del produttore Sam
Mercer (Il Sesto Senso) e dell’acclamato regista
televisivo e visualista d’avanguardia Rupert
Sanders.
Una star dai super poteri al Baff
dal 24 al 31 marzo 2012 – Il futuro si materializza
al festival con il volto della “Fenice” di X-Men. Famke Janssen, alias Jean
Grey, personaggio dai poteri telepatici e telecinetici,
sarà l’ospite internazionale della X edizione del festival.
L’attrice olandese, residente negli
Stati Uniti, presenterà a Busto il suo debutto alla regia, il
lungometraggio Bringing up Bobby,
interpretato da Milla Jovovich e Bill Pullman. Il film, in
anteprima nazionale, aprirà la decima edizione della manifestazione
cinematografica sabato 24, al cinema Sociale. Domenica sera, sempre
nella sala di piazza Plebiscito, verrà invece proiettato X-Men:
Conflitto finale, terzo episodio della saga, diretto da Brett
Ratner. Entrambi gli appuntamenti, con inizio alle ore 21, sono a
ingresso gratuito.
Laureata in letteratura alla
Columbia University, Famke Janssen ha esordito nei Paesi Bassi come
modella per Chanel e Victoria’s Secret, e ha studiato recitazione
con Harold Guskin, cominciando a partecipare a provini come
attrice; trasferitasi a Los Angeles, ha iniziato la sua carriera
davanti alla macchina da presa.
Famke Janssen rappresenta un ottimo
esempio di star che si divide tra cinema commerciale e produzioni
indipendenti, intrecciando parallelamente una serie di presenze di
culto in serie televisive, come Nip/Tuck, in cui interpreta il
transessuale Ava Moore, e Ally McBeal.
Sul grande schermo è stata la Bond
Girl Xenia Onatopp in Goldeneye, con Michael Douglas in Don’t Say a
Word, insieme a Robert De Niro in Nascosto nel buio, diretta da
Woody Allen in Celebrity.
Quasi
amici in testa su tutti con una performance da
record, mentre Magnifica presenza apre al
secondo posto. Posti in piedi in Paradiso
scende al terzo.
Come già perfettamente espresso dal
nostro Direttore Editoriale, il fine settimana che si è appena
concluso segna il trionfo di Quasi amici.
La brillante commedia francese sale infatti al primo posto del box
office italiano dopo un mese di sfruttamento: con 1,4 milioni di
euro il fenomeno della stagione arriva infatti a ben 7,8 milioni
totali, grazie a un passaparola eccezionale. Il tetto dei 10
milioni è dunque decisamente alla portata.
Esce così sconfitto Ferzan Ozpetek.
Magnifica presenza si accontenta infatti
della seconda posizione con 1,1 milioni di euro e una media per
sala non particolarmente brillante. Anche in questo caso sarà
determinante il passaparola.
Posti in piedi in
Paradiso scende al terzo posto raccogliendo 1.080.000
euro negli ultimi tre giorni. Il film di Carlo Verdone supera la
soglia degli 8 milioni totali.
Poche migliaia di euro separano Verdone dall’altra sorpresa del
week-end: l’horror L’altra faccia del
diavolo apre al quarto posto con 1.020.000 euro,
registrando la migliore media della top10: oltre 4000 euro.
John
Carter scende in quinta posizione con 670.000 euro
arrivando a 2,1 milioni in dieci giorni. Calo anche per
Ti stimo fratello, flop con un lancio
massiccio e 529.000 euro al suo secondo fine settimana, per 1,7
milioni totali.
Risultato deludente anche per
l’altra new entry. 10 regole per farla
innamorare apre soltanto al settimo posto con 404.000
euro in oltre 230 sale, segno che Willwoosh ha decisamente più
seguaci sul web che al cinema…
Alla fine della top10 troviamo
pellicole in calo: Viaggio nell’isola
misteriosa (345.000 euro), Safe House –
Nessuno è al sicuro (325.000 euro) e The
Double (129.000 euro), giunti rispettivamente a quota
4,4 milioni, 2,4 milioni e 524.000 euro.
Sono passate poche ora
dalla messa in rete del nuovo trailer in lingua inglese di Prometheus. Oggi
la divisione italiana della 20th Century Fox ha diffuso una
versione italiana del filmato più lunga e con molte immagini
inedite dell’attesa pellicola di Ridley Scott. Ulteriori info nella nostra Scheda
Film: Prometheus
Sono passate poche ora
dalla messa in rete del nuovo trailer in lingua inglese di Prometheus. Oggi
la divisione italiana della 20th Century Fox ha diffuso una
versione italiana del filmato più lunga e con molte immagini
inedite dell’attesa pellicola di Ridley Scott. Per vedere il trailer..
In Il mio migliore
incubo! Agathe (Isabelle
Huppert) è una gallerista ricca e acculturata. Patrick
(Benoît Poelvoorde) è un nullafacente povero e alcolizzato. Tanto
lei è algida e rigida, quanto lui è spontaneo e volgare… Che cosa
succederà quando, grazie all’amicizia dei rispettivi figli, le loro
vite saranno costrette a incrociarsi?
Il mio migliore
incubo! mette in scena, sottoforma di commedia,
l’incontro/scontro tra due personaggi che, apparentemente agli
antipodi, scoprono lentamente sé stessi e fanno cadere gradualmente
le maschere che li hanno protetti fino a quel momento. I ruoli
preconfezionati, quasi attoriali, che i due interpretano nel loro
quotidiano sono i volti di una stessa medaglia, due modi diversi di
difendersi. Le armature di Agathe e Patrick, però, non possono
resistere agli attacchi delle novità (soprattutto di quelle
provenienti da un mondo diverso da quello per cui sono state
plasmate) e sono destinate ad andare in frantumi.
Il mio migliore incubo!, il film
Nonostante la trama dell’ultimo
lavoro di Anne Fontaine (Coco avant Chanel, Entre
ses mains) non sia particolarmente originale, Il mio
migliore incubo! corre piacevolmente per tutti i suoi 99
minuti, senza avere mai una caduta di ritmo o di stile. La commedia
si gioca sul filo che separa la facciata delle persone dal loro
lato più profondo e, grazie soprattutto ai suoi interpreti, sa
essere allo stesso tempo seria e leggera. Il mio migliore incubo,
infatti, racchiude il suo elemento migliore proprio nei dialoghi:
ogni parola pronunciata dai protagonisti è un passo verso il loro
svelamento, un graduale aprirsi alle novità e al mondo esterno, un
passaggio dalla diffidenza alla fiducia. I registri che si
alternano negli scambi di battute -elegante quello di lei e
triviale quello di lui- si modificano con il passare del tempo,
arrivando a trovare un compromesso nel finale (almeno nel film in
lingua originale).
Apprezzabile, infine, una sorta di
visione (o di critica) che Anne Fontaine lascia affiorare (in modo
non troppo velato) sullo stato delle diverse forme d’arte in
Francia. Alcune delle battute più divertenti del film, infatti,
sono proprio tese a giudicare alcuni “sistemi chiusi”, come quello
dell’editoria –che spesso punta su scrittori mediocri per
guadagnare- o delle gallerie d’arte che decretano –spesso per il
capriccio di un gallerista- chi può entrare nell’olimpo dei
cosiddetti “artisti” e chi no.
Il mio migliore
incubo! è un film delizioso e intelligente che, invece di
sfruttare i cliché per elemosinare una risata, li utilizza come
punto di partenza per disfarsene lungo il percorso. Una commedia
che non fa solo ridere e pensare, ma che, sommata agli ultimi film
francesi usciti nelle sale, arricchisce ulteriormente il panorama
cinematografico dei cugini d’oltralpe.
Nel corso della sua ancora breve
carriera di regista, Will Gluck si è fatto conoscere per
commedie come Fired Up! Ragazzi Pon Pon, Easy Girl (con Emma
Stone), e Amici di Letto (con Justin Timberlake e Mila Kunis).
Gluck ci riprova ora con How To Disappear Completely, ancora una
volta una commedia, ambientata nel mondo dei bambini prodigio.
Il film, remake di una pellicola
svedese del 2006 intitolata Vitus, vedrà appunto un piccolo genio
ribellarsi ai propri genitori che sembrano averne già deciso
l’intero avvenire. Ed Solomon (Men In Black) si è occupato della
stesura di una prima bozza della versione inglese, in cui il
protagonista avrebbe un incidente, che vedrà la propria
intelligenza tornare a livelli ‘normali’, per la disperazione dei
propri genitori. Gluck sarebbe interessato a curare la versione
definitiva della sceneggiatura e a sedere dietro la macchina da
presa. Il progetto è ancora nelle prime fasi, e solo uno di quelli
da lui messi in cantiere, tra cui vi due commedie, una in cui
tornerà a lavorare con Emma Stone e un’altra intitolata Stealing
the Moon e il remake di About last night… (l’originale, uscito a
metà anni ’80, arrivò in Italia col titolo di A proposito della
notte scorsa…
Dopo il buon successo ottenuto con
l’esordio La scomparsa di Alice Creed un paio di anni fa, J
Blakeson è ora dato in corso di negoziati con la Warner per la
regia di The Imitation Game, opera dedicata alla vita del
matematico britannico Alan Turing, che contribuì tra l’altro alla
codifica del codice cifrato Enigma, utilizzato dai nazisti nel
corso della II Guerra Mondiale: la ‘craccatura” di quel codice
costituì in effetti uno degli snodi focali del conflitto. Dopo la
fine della guerra, Turing continuò le sue ricerche, diventando uno
dei padri dell’informatica, concentrandosi sui sistemi di
immagazzinamento dei dati e sui primi passi delle intelligenze
artificiali.
Nonostante questi successi, la
vicenda di Turing assunse contorni drammatici quando venne
perseguitato a causa della sua omosessualità: accusato di
indecenza, nel 1952 cedette di fronte alla minaccia
dell’incarcerazione accettando di sottoporsi una cura di estrogeni
per sopprimere la propria sessualità. Due anni più tardi morì per
avvelenamento da cianuro, le indagini suffragarono l’ipotesi del
suicidio. Nel 2009, l’allora Premier britannico Gordon Brown ha
espresso scuse pubbliche per il modo in cui Turing venne trattato.
Per il ruolo del protagonista, la Warner punterebbe su Leonardo DiCaprio, che però nel corso del
2012 sarà già impegnato sul set con Martin Scorsese in The Wolf Of
Wall Street.
Prisoners, thriller incentrato
attorno alla vicenda di un rapimento per la regia di Denis
Villeneuve è rimasto a lungo in stand-by, in attesa di trovare un
protagonista: la scelta sarebbe stata finalmente fatta, cadendo su
Hugh Jackman. L’attore australiano interpreterà il carpentiere di
una piccola città che vede la prorpia vita sconvolta dal rapimento
della giovane figlia e del suo migliore amico; il nostro deciderà
di prendere in mano la situazione, trasformandosi nel classico
vigilante, ma la vicenda prenderà una piega inaspettata quando si
accorgerà di aver creduto colpevole la persona sbagliata.
Del film si parla dal 2009, quando
a vario titolo vennero ad esso accostati i nomi, oltre che dello
stesso Jackman, di Mark Wahlberg, Christian Bale, Bryan Singer; il progetto finì
poi nel dimenticatoio, per attirare brevemente l’attenzione,
poi altrettanto repentinamente scemata, di Leonardo di Caprio; più
recentemente, il ruolo del protagonista era stato offerto a Michael
Fassbender. La strada sembra ora essere stata decisa più
chiaramente, con Jackman protagonista; sui tempi non vi è però
ancora nulla di definito, visto che bisognerà aspettare che Jackman
assolva ai suoi prossimi impegni, sui set de I Miserabili e del
nuovo capitolo della saga di Wolverine.
Mentre 21 Jump Street (remake di
una serie televisiva vista anche in Italia, tra la fine degli anni
’80 e l’inizio dei ’90) è appena sbarcato sugli schermi americani
(in Italia lo vedremo a metà giugno) conquistando fin da subito la
testa della classifica, la Sony è già pronta a metterne in cantiere
il seguito, su cui lavoreranno ancora una volta Jonah Hill e
Michael Bacall.
I due sono stati infatti ampiamente
coinvolti a vario titolo nel primo film: entrambi sono stati nel
team dei soggettisti, mentre Bacall ha scritto la sceneggiatura e
Hill, oltre che recitare in uno dei ruoli principali, è stato anche
trai produttori del film. Non si sa ancora se i due si divideranno
i ruoli allo stesso modo anche in occasione del seguito, ma tutto
lascia presagire che il metodo sarà analogo; allo stesso modo, si
pensa di confermare anche il resto del cast, a cominciare da
Channing Tatum, Ice Cube e Nick Offerman, sebbene nessun accordo
sia ancora stato raggiunto il tal senso. Ovviamente, il motto
‘squadra che vince non si cambia’ dovrebbe essere esteso anche alla
coppia dei registi, Phil Lord e Chris Miller. Bacall nel frattempo
ha già altri progetti in cantiere, tra cui lo spin-off di Tropic
Thunder dedicato a Less Gorssman, il personaggio interpretato in
quel film da Tom
Cruise.
Primo posto in classifica
recuperato a un mese dall’uscita, numeri eccezionali e un
percorso inedito nella storia del box office in Italia.
Non solo la sorpresa
cinematografica dell’anno, ma un fenomeno culturale che sta
assumendo proporzioni inimmaginabili. “Quasi Amici”, al suo quarto
weekend di programmazione nelle sale italiane, ha ormai
definitivamente terremotato ogni previsione, abbattuto ogni
pronostico, riscritto la storia del box office più recente e non
solo.
Già in settimana si era registrato
il sorpasso compiuto dalla straordinaria commedia francese ai danni
del Verdone di “Posti in piedi in Paradiso” negli incassi feriali.
Poi, un weekend di ferro e fuoco. Un passaparola che ha continuato
a richiamare spettatori su spettatori e che ha permesso a “Quasi
Amici” di riuscire nell’impossibile. Battere la concorrenza di
tutte le agguerrite new entry (l’Ozpetek di “Magnifica Presenza”e
gli esorcismi de “L’altra faccia del diavolo”, fra gli altri),
saltando ancora una volta al primo posto in classifica dopo un mese
di programmazione in sala. Un ritorno di fiamma che ha
dell’incredibile e che ha permesso al film, distribuito da Medusa
(altro record) di totalizzare un milione e mezzo di euro
(1.447.969) con una favolosa media per copia di 3523 euro. Il che
significa un incasso inferiore a quello della settimana precedente
di appena uno 0,3 % e un incasso totale ancora provvisorio di ben 8
milioni di euro (7.853.917). Numeri francamente impressionanti.
Quasi amici diventa un esempio per esercenti e distributori, quando
il film è di valore assoluto il passaparola lo premia, sarà da
sprono per la vita di tutti quei film che nonostante il loro
indiscusso valore aprono al quarto posto e finiscono nel
trita-rifiuti degli esercenti?
A questo punto il primato detenuto da “Il quinto elemento” (il
film francese più visto di sempre in Italia con i suoi 8.777.053
milioni di euro) ha i giorni contati.
La serie tv che negli
anni ’80 fu il trampolino di lancio di Johnny Depp21 Jump Street, ora
diventata film, spodesta il film d’animazione The
Lorax in testa al botteghino dei film pià visti negli
Stati Uniti. Il film poliziesco, che vuole essere il trampolino in
questo caso di Channing Tatum ha incassato 35 milioni di
dollari. Non si può comunque lamentare l’ultima produzione
Illumination Entertainment, visto che questa settimana aggiunge
altri 23 milioni al suo incasso totale che raggiunge la notevole
cifra di 158 milioni di dollari. John Carter,
diretto dal più volte premio Oscar per film di animazione Pixar
Andrew Stanton, resta in terza posizione con un incasso totale di
53 milioni di dollari. Project X scende in
quarta posizione con un incasso settimanale di 4 milioni di dollari
soltanto che però rimpolpano il suo incasso totale e lo fanno
arrivare a 48 milioni di dollari. Eddie Murphy, nonostante
venga da un anno non certo strabiliante, riesce a risalire la
classifica con il film di cui è protagonista A thousand
words diretto però da Brian Robbins e non dal fidato ma
controverso Brett Ratner, che fece le battute razziste e omofobe
che costarono a lui la direzione della serata degli Oscar, a Eddie
Murphy la conduzione, a cui rinunciò per solidarietà con il
regista-amico. Il resto della classifica rimane più o meno
simile alla scorsa settimana: in sesta posizione troviamo la storia
di guerra Act of valor che ha raggiunto, dopo un
mese di classifica, 62 milioni di dollari di incasso. In settima
posizione resta stabile la spy story con Denzel Washington e Ryan
Reynolds Safe House, con un incasso totale, dopo 6
settimane di classifica, di 120 milioni di dollari. In ottava
posizione risale con un guizzo Journey 2: mysterious
Island, che arriva a quota 95 milioni di dollari.In nona
posizione esordisce invece Casa de mi Padre,
l’esordio in lingua spagnola di Will Ferrell che incassa 2 milioni
di dollari. Chiude la classifica This means war,
con un incasso settimanale di due milioni di dollari e uno totale
di 50.
La prossima settimana si aspettano le uscite dell’attesissimo
Hunger games che di sicuro creerà qualche
sconvolgimento alla classifica.
Luc Besson porta
al cinema The Lady, la storia di Aung San Suu Kyi,
attivista birmana che per circa 15 anni ha scontato un isolamento
forzato nella sua casa a Rangoon con l’unica colpa di aver
sostenuto il suo popolo e la battaglia per la libertà ed i diritti
civili.
The Lady racconta
la vita di questa donna straordinaria, divisa tra dovere politico e
sociale, ereditato dal padre generale martire del golpe, e amore di
moglie e madre, che con contegno ma con grande passione continua a
coltivare nei lunghi anni di prigionia. Besson ci mostra così un
altro ritratto di donna, dopo le eroine storiche e fantastiche che
negli anni ci ha proposto, ma questa volta sceglie di narrare
l’amore unitamente ad un obbiettivo: quello di dare voce ad una
situazione politica e sociale unitamente ad una personalità rara e
preziosa.
The Lady, il film
Ad interpretare l’orchidea
d’acciaio c’è Michelle Yeoh, che per questo ruolo ha dovuto
imparare il birmano, oltre che un inglese ‘così come lo parlerebbe
lei’. Elegante e pacata, interpreta con grande efficacia la donna
che ha fatto della lucida razionalità e della non violenza un suo
marchio distintivo. Al suo fianco, nel ruolo del marito, il
Professor Micheal Aris, c’è lo splendido David Thewlis, già interprete di importanti
film, come L’Assedio di Bertolucci e The
New World di Malick, oltre che della saga di Harry Potter. L’attore inglese da ulteriore
prova di straordinaria bravura, interpretando un uomo innamorato e
fedele, oltre che fermamente convinto nel suo percorso e in quello
della moglie, ma anche un uomo che fa i conti con la mancanza, la
sofferenza e la malattia.
The Lady si dipana
per 127 minuti, forse un po’ troppi, ripercorrendo gran parte del
cammino che ha portato Suu ad intraprendere la sua carriera di
attivista fino alla scarcerazione e alla morte per cancro del
marito. Una delle maggiori difficoltà interpretative per gli
attori, è stata quella di indossare i panni di persone che esistono
e sono esistite, senza però avere la possibilità di confrontarsi
con loro, né avere un riscontro diretto del proprio lavoro.
La potenza della storia, unitamente
all’uso ricattatorio della musica, ne fanno un prodotto molto
commovente, ma che nelle intenzioni del regista deve probabilmente
gettare luce sulle atrocità che ancora vengono perpetrate in
Birmania contro i cittadini.
Si sa, oggi le commedie made in
Italy tendono a fossilizzarsi su battute spicciole, rivolgendosi ad
un pubblico senza troppe pretese che, anzi, si riconosce e si sente
quasi tranquillizzato davanti a quest’umorismo di stampo
“casereccio”. Non stupisce dunque che anche l’ultimo prodotto del
settore, nelle sale venerdì, s’inserisca nel sopracitato filone:
Non me lo dire.
Mia Benedetta, il film
Diretto da Vito
Cea, Non me lo dire racconta una storia
semplice: Lello (Uccio de Santis), popolare comico
pugliese, viene lasciato da un giorno all’altro dalla moglie Silvia
(Mia Benedetta), reo di averla trascurata per il
lavoro. Disperato, Lello abbandona la sua compagnia teatrale e si
rivolge ad uno psicanalista. Questo gli consiglia di intraprendere
un lungo viaggio per la Puglia alla ricerca dei suoi fans, di cui
l’attore conserva svariate lettere. Dopo alcuni incontri finiti
male, conoscerà la sensuale e disinibita Rossella (una Alyn
Prandi sempre sopra le righe), che tenterà di conquistare
il proprio idolo.
Nel ruolo del fonico sordo
soprannominato “Volume” c’è Nando Paone, caratterista napoletano
amato da Salemme e di recente visto in Benvenuti
al Nord, che insieme a “Salvavita” (Umberto
Sardella) accompagna Lello nella sua avventura. Gli
attori, che – fatte le dovute eccezioni – non sarebbero di per sé
malaccio, sono penalizzati da un copione in fondo banale,
prevedibile, in cui il luogo comune è di casa. Vedi, tra le altre,
la scena in cui due cabarettisti della compagnia ci provano a turno
con la bellona un po’ passatella del gruppo (Antonella
Genga), proponendo “due spaghetti saltati” nelle proprie
case: invito al quale la bionda riccioluta risponde con un “Sì,
saltati nel senso che prima butti la pasta, e poi mi salti
addosso”. Mah. Certo, qualche gag azzeccata si trova quà e là –
irresistibile la sequenza in cui Lello si reca da un’ammiratrice
bambina e, dietro la porta di casa, fa parlare un peluche di
coniglietto di fronte al padre attonito. E una risata ci scappa nel
vedere Volume e Salvavita alle prese con i pantaloni troppo corti
del primo durante un banchetto nuziale, colti in una posizione
fraintendibile da una signora benpensante che, passando, esclama
inorridita “Che schifo!”.
Detto ciò, il risultato di
Non me lo dire prodotta dalla IDEA (società
fondata nel 2005 dallo stesso protagonista) è una commediola di
fatto priva di sostanza. Spassosa certo, decisamente spensierata,
quasi ingenua nel messaggio proposto (gli affetti sono più
importanti della carriera). Sorprende però che abbia ricevuto i
finanziamenti dal Ministero per i Beni Culturali – soprattutto
quando lo stesso trattamento non è stato riservato a pellicole
meritevoli e di recente uscita come Sulla strada di casa, opera
prima di Emiliano Corapi. Ma rincuoriamoci: scorrendo l’indice
sull’elenco dei film in programmazione nelle sale italiane, ci si
rende conto che, in effetti, c’è di (molto) peggio.
Approderà nei cinema italiani il 4
aprile Biancaneve, nella lettura del regista
indiano Tarsem Singh. A seguire, 3 character
poster dedicati alla strega, interpretata da una magnifica
Julia Roberts, alla dolce Biancaneve,
nei cui panni c’è Lily Collins, e al principe,
interpretato dal belloccio
Armie Hammer. Da notare lo sforzo – non del tutto
fallito – di rendere Hepburniana la Collins. Ecco i 3 poster!
In
Biancaneve Dopo la scomparsa dell’amatissimo Re
(Sean
Bean), la perfida moglie (Julia
Roberts) assume il controllo del regno e tiene la
bellissima figliastra diciottenne, Biancaneve (Lily
Collins), rinchiusa nel palazzo. Ma quando la
principessa conquista il cuore di un affascinante e ricco principe
di passaggio (Armie
Hammer), la Regina, in preda alla gelosia, relega la
ragazza in una foresta vicina. Biancaneve trova ospitalità presso
una simpatica gang di sette nani ribelli e generosi, che la aiutano
a trovare il coraggio di lottare per salvare il suo paese dalla
Regina Cattiva. Insieme ai suoi nuovi amici, Biancaneve parte alla
riconquista del trono che le spetta di diritto e del cuore del suo
adorato Principe, in una commedia magica ed avventurosa che
catturerà l’immaginazione degli spettatori di tutto il mondo.
L’intramontabile fiaba di
Biancaneve prende vita nel divertente ed originale adattamento di
Tarsem Singh (Immortals,
The Cell – La Cellula). Il regista riporta sul grande
schermo una delle attrici più amate dal pubblico e dalla critica
internazionale, il Premio Oscar® Julia Roberts, che indosserà i
panni di un’affascinante quanto spietata Strega Cattiva, che non si
rassegna al passare del tempo e si impegna a distruggere, ad ogni
costo, la bellezza di
Biancaneve.
La star di 300 Gerard Butler
sale a bordo del progetto Olympus Has Fallen, un thriller carico
d’azione definito come un “Die Hard alla Casa Bianca”. L’attore
Incontri ravvicinati del
terzo tipo è il film del 1977 diretto da Steven Spielberg e con protagonisti
nel cast Richard Dreyfuss, Francois Truffaut, Teri
Garr, Melinda Dillon e Bob Balaban.
Anno: 1977
Regia: Steven
Spielberg
Cast: Richard
Dreyfuss, Francois Truffaut, Teri Garr, Melinda Dillon, Bob
Balaban.
Nel deserto di Sonora lo scienziato Lacombe (Francois
Truffaut) scopre col suo gruppo di ricerca alcuni aerei dispersi
durante la seconda guerra mondiale, intatti: al loro interno,
nessuna traccia dei piloti. Con il suo interprete americano
Laughlin (Balaban), dà il via ad una lunga indagine per trovare una
spiegazione. Parallelamente nell’Indiana un bambino di 3 anni,
Barry, si sveglia durante la notte per vedere i propri giocattoli
muoversi da soli, l’elettricista Roy Neary (magistralmente
interpretato da Richard Dreyfuss) assiste all’inseguimento di 4
dischi volanti da parte della polizia.
Roy inizia ad essere ossessionato
da un’immagine mentale a forma di montagna, che cerca di riprodurre
in tutti i modi. La stessa ossessione che ha Jillian (Melinda
Dillon), protagonista di un incontro ravvicinato nella propria
casa, al termine del quale il figlio Barry verrà risucchiato da
un’intensa luce emanata dal cielo.
Incontri ravvicinati del terzo
tipo
Nel frattempo, Lacombe localizza il
luogo in cui avverrà il contatto con gli extra-terrrestri: la Torre
del Diavolo, nel Wyoming. Per non avere testimoni, le autorità
governative provvedono alla totale evacuazione della zona. Ma Roy,
Jillian e altre persone toccate dagli straordinari incontri vedono
in tv la Torre e riconoscono in essa l’immagine da cui sono
ossessionati. Fuggendo al controllo delle autorità, i due
arriveranno al luogo dell’incontro. Memorabile la sequenza finale,
in cui umani ed alieni comunicano attraverso musica e colori: un
grandioso dialogo tra specie che si conclude con la liberazione
delle persone rapite negli anni (mai invecchiate), e con Roy unico
scelto dagli extra-terrestri per andare con loro.
Spielberg
ribalta un tema caro all’immaginario cinematografico, ipotizzando
la possibilità di un rapporto pacifico tra mondi diversi. L’alieno
non è più, dunque, un’entità maligna venuta per distruggere, bensì
un essere aperto al dialogo, portatore di un messaggio di pace e
collaborazione. Sublime prova di maestria tecnico-registica
accompagnata dal genio musicale di John
Williams, il film racchiude in sé motivi classici del
cinema spielberghiano – come l’esaltazione dei bambini, gli unici
realmente capaci di relazionarsi con cio che è diverso. È inoltre
evidente un elogio dell’istintività, del gioco come dimensione
primaria dell’esistenza (non è un caso che Roy voglia a tutti i
costi portare i figli a vedere Pinocchio).
Gli alieni, con cui ci troviamo
faccia a faccia solo nel finale, sono tuttavia una presenza
incombente per tutto il film. C’è però da dire che qui
Spielberg resta concentrato sugli esseri umani,
sui loro sogni, senza arrivare all’analisi del rapporto
uomo/extra-terrestre (per questo bisognerà aspettare E.T.).
Candidato a 8 nomination,
Incontri ravvicinati del terzo tipo vinse solo 2
Oscar – per la fotografia e gli effetti speciali di Douglas
Trumbull. Di certo meritava qualcosa in più.
Pare proprio che in questi giorni Russell
Brand voglia farsi notare più per piccoli reati che per meriti
artistici. Se, infatti, una notizia ancora fresca
La conferenza stampa di presentazione
del film È nata una star? Si è svolta venerdì 16 Marzo a
Roma. Presenti all’incontro Luciana Littizzetto, Rocco Papaleo,
Pietro Castellitto e Lucio Pellegrini. Maggior risalto, da parte
degli attori e del regista, è stato dato al messaggio che la
pellicola intende veicolare più che agli elementi frivoli e
piccanti della storia.
Le voci finalmente
s’ammantano d’ufficialità: l’attore brasiliano Rodrigo Santoro
tornerà a vestire i panni di Serse nel sequel di 300, intitolato
300: Battle of Artemisia
Ecco il Full Trailer di Prometheus,
ultima creatura di Ridley Scott. Il video è ricco di nuove scene
del film di girato in 3D, con Charlize Theron, Guy Pearce, Idris
Elba, Kate Dickie, Logan Marshall-Green,Michael
Fassbender, Noomi Rapace, Sean Harris. La pellicola è
scritta da Damon Lindelof, (Lost)
Vin Diesel ha
diffuso tramite la sua pagina facebook due nuove foto dal set di
Riddick 3, terzo capitolo della saga del suo
famoso personaggio. le immagini mostrano l’attrice
kate Sackhoff, che nel film interpreta Dahl e
una mostruosa creatura.
Nel cast di Riddick ritroveremo
Karl Urban (Star Trek, The Bourne Supremacy) nei
panni di Vaako, mentre fra le new entry troveremo Jordi
Molla (Bad Boys II, Colombiana), come Santana, capitano di
una nave mercenaria e Katee Sackhoff (Battlestar
Galactica) che sarà il mercenario nordico Dahl.
Il film è scritto e diretto dal creatore del franchise David
Twohy.
Come reagireste se scopriste che il
vostro timido e sbadato figliolo è un attore di film porno? È
questa la notizia che sconvolge le esistenze di Lucia e Fausto,
alias Luciana Littizzetto e
Rocco Papaleo, nel film È nata una
star?, diretto da Lucio Pellegrini e dal 23 Marzo nei
cinema. Ad affiancare i due protagonisti nel ruolo di Marco,
ventenne superdotato e pasticcione, il giovane figlio d’arte
Pietro Castellitto. La scoperta improvvisa della
doppia vita del ragazzo, se all’inizio sarà traumatica per i
genitori, diventerà uno spunto per farli riflettere
sull’incomunicabilità che si crea all’interno del nucleo familiare
ed una miccia che riaccenderà la loro sopita passione.
E’ nata una star?, il film
È nata una star? è
tratto dall’omonimo romanzo di Nick Hornby e nelle intensioni della
regia c’è di tenersi fedele alle atmosfere e alle tinte leggere ed
ironiche tipiche della penna dello scrittore, con l’unica
eccezione, oltre all’ambientazione tutta italiana, il personaggio
interpretato da Papaleo, più istintivo e fumantino dell’alter ego
inglese.
Nonostante la scelta azzeccata di
girare È nata una star? nella borgata Leumann di
Collegno, ed il sostegno di ottimi sceneggiatori – fra i quali
spicca Massimo Gaudioso, braccio destro di
Matteo Garrone per Gomorra, Primo
Amore e L’imbalsamatore – il ritmo della commedia procede
spesso a rilento soprattutto nelle sequenze centrali. Anche i
dialoghi sono ben distanti dall’irresistibile umorismo al vetriolo
dello scrittore inglese.
Le musiche realizzate da Brunori
Sas sono suggestive ma forse, per non contraddire una brutta
abitudine della commedia italiana degli ultimi anni, troppo
presenti. Rocco Papaleo e più di lui Luciana Littizzetto, appaiono
a tratti un po’ sottotono anche se la scelta di rendere più
realistici e quotidiani i personaggi non è casuale. Malgrado le
tematiche affrontate, facili alla battuta sagace, non si scade mai
nella volgarità e forse è proprio questo un altro punto a favore
del film.
In attesa della pubblicazione del
Full Trailer che arriverà questa notte, vi proponiamo una preview
che mostra oltre un minuto di immagini del film. Il video è stato
pubblicato da Prometheus-Movie.com
Non ci resta
che attendere con ansia questa notte per il Full Trailer, noi lo
pubblicheremo per voi, quindi occhio al nostro sito! e alla nostra
fanpage su Facebook.
In occasione del WonderCon di
Anaheim, il sito Collider.com ha pubblicato alcune immagini del
merchandise ufficiale de
Il cavaliere oscuro – Il
ritorno, esposto negli stand
della manifestazione. Oltre a magliette e cappellini, uno degli
oggetti più succosi per i fan sono senza dubbio le converse All
Star di Bane che potete vedere nelle immagini in fondo alla
pagina.
Inizieranno ad agosto le riprese di
The Mortal Instruments, tratto dal primo volume
della saga letteraria fantasy horror Shadowshunters, Città di
Ossa(City Of Bones): il film, intenzionato a raccogliere l’eredità
di Twilight, racconterà la storia di una ragazza di New York dotata
di poteri sovrannaturali che le consentono di vedere gli
Shadowhunters, cacciatori di demoni e vampiri che agiscono non
visti dalla gente comune.
Nel ruolo della protagonista è già
stata confermata la Biancaneve di Tarsem Lily
Collins, mentre dopo l’abbandono del già annunciato
Jamie Campbell Bower(New Moon, Camelot) la caccia
al protagonista maschile è ancora aperta. The Mortal
InstrumentsCity of Bones sarà
diretto da Harald Zwart (Karate Kid).
Sarà il regista di
WarriorGavin O’ Connor a
dirigere Neverland, prequel alle avventure di Peter Pan sull’Isola
che non c’è che racconterà la storia dell’eterno bambino e di
Capitan Uncino prima di diventare nemici.
Il progetto era già stato avviato
in passato e poi messo da parte col titolo di Peter Pan
Begins, ma le trattative avviate dalla Sony per acquisirlo
stavolta fanno ben sperare. Poco o nulla si sa ancora di trama e
cast, salvo la presenza di Channing Tatum in uno
dei ruoli principali.