Sarà la giovane attrice Chloe Moretz a interpretare Emily The Strange, la ragazzina emo nata da una linea di abbigliamento e adesivi e, protagonista di fumetti e merchandising di culto.
Brave : il logo ufficiale
Brave sarà la prima fiaba
della Pixar, in uscita nel 2012 e, la Disney ufficializza il logo
attraverso Facebook.
Kate Winslet e Jodie Foster per Roman Polanski
Kate Winslet e Jodie Foster saranno le protagoniste del nuovo film del regista premio Oscar Roman Polanski.
Buried – Sepolto: recensione del film con Ryan Reynolds
Arriva al cinema anche in Italia, il “caso” Buried – Sepolto, il thriller che sta facendo discutere la critica di mezzo mondo e con protagonista l’attore Ryan Reynolds.
In Buried – Sepolto Paul (Ryan Reynolds) si ritrova rinchiuso in una cassa di legno tre metri sottoterra con in tasca un cellulare, una matita e un accendino Zippo. Grazie a questi tre elementi, deve capire come è finito in quella cassa, per quale motivo e come fare a guidare i soccorritori fino a lui per poterlo liberare. Mentre i 90 minuti di aria a disposizione scorrono, mantenere la calma è sempre più difficile…
Questo è Buried – Sepolto, un film ansiogeno, angosciante, pieno di terrore, sofferenza e speranza che riesce per ben 94 minuti a tenere alta l’attenzione dello spettatore nonostante sia interamente girato dentro una cassa da morto con un solo attore….Beh sicuramente non è stato semplice per il regista Rodrigo Cortés girare il film in quelle condizioni, per le luci, per il posizionamento delle telecamere, ecc… ma di sicuro è stato molto più difficile per l’attore Ryan Reynolds che ha affermato che non si lamenterà più di un set dopo aver girato Buried….e c’è da crederci!!! Diciassette giorni di riprese, 25 scene al giorno chiuso in una bara sono cose che lasciano il segno!
Partendo dal presupposto che la grandezza di una storia non dipende dalla vastità di un paesaggio, dal numero di personaggi o dai production values, Cortés è riuscito a creare una storia davvero incredibile dove il senso di claustrofobia, la paura e l’ansia del protagonista vengono sin da subito mostrate e sentite. I primi cinque minuti di buio completo dove si sente solamente il respiro affannato di Paul danno inizio ad un crescendo di sensazioni che fino alla fine portano lo spettatore ad identificarsi totalmente con il protagonista….proprio per questo lo sconsiglierei a chi soffre di claustrofobia!!
La fotografia e il montaggio di Buried – Sepolto sono eccezionali, per non parlare della sceneggiatura scritta da Chris Sparling che, nonostante a volte tenda un po’ a dilungarsi in alcune telefonate, sicuramente farà del film un cult.
Ovviamente principale è l’attore Ryan Reynolds che, dopo aver recitato accanto alla bella Sandra Bullock in Ricatto d’Amore e in X-Men Le origini: Wolverine, ha raggiunto il suo massimo livello di espressività e bravura. In ogni singola scena riesce ad esprimere con impressionante realismo le emozioni che può provare un uomo sotterrato vivo. I movimenti della torcia, la voce modellata perfettamente, ogni movimento è stato ben studiato e Reynolds è riuscito nell’impresa.
Tutte le sue espressioni facciali,
i suoi scatti d’ira e di paura, quell’ansia che nasce e cresce ad
ogni telefonata e dalle varie sorprese disseminate lungo il film,
il suo respiro sempre più pesante segnale della mancanza d’aria
sono tutte ottimamente rappresentate da Reynolds.
Insomma un film che tiene svegli, sicuramente da vedere ma non da
persone troppo sensibili né troppo ansiose. Tutto questo grazie al
regista Cortés che con un budget praticamente pari a zero e con una
sola location è riuscito a costruire un film che molti affermano
sarà un cult, ma sopratutto grazie al fantastico Reynolds che
riesce a coinvolgere lo spettatore per 94 minuti completamente solo
dentro una cassa di legno!
Max Giusti incontra la stampa per Cattivissimo Me
Voce italiana di Gru, super cattivo protagonista di Cattivissimo Me, Max Giusti ha incontrato la stampa di settore questa mattina nella bella cornice dell’Hotel Eden. Dopo essersi sottoposto alle foto di rito con i suoi tirapiedi (nel film), i gialli minions, l’attore e presentatore televisivo e radiofonico ha risposto con garbo e simpatia alle domande dei giornalisti.
L’Ultimo Dominatore dell’Aria: recensione del film
Avatar – L’ultimo dominatore dell’Aria: La leggenda di Aang, questo è il titolo completo dell’anime dal quale è tratto l’ultimo film di M. Night Shyamalan. Si tratta di un anime curiosamente ideato da due occidentali, Brian Konietzko-Michael Dante DiMartino, che racconta la storia di Aang, giovane appartenente alla tribù dell’Aria e dominatore del proprio elemento naturale, che scopre di essere l’Avatar, un prescelto che ha la capacità di dominare tutti e quattro gli elementi e di portare la pace nel cuore degli uomini.
Il film di Shyamalan parte da questo punto: due ragazzi, Katara (dominatrice dell’Acqua) e il fratello Sokka, abitanti del paese dell’Acqua del Sud, scoprono in una bolla d’aria nell’acqua glaciale il fuggiasco Aang. Il giovane tornato al mondo dovrà decidere se abbracciare o no il suo destino di Avatar, riportando la pace e contrastando la nazione del fuoco. L’ultimo dominatore dell’Aria è un’anomalia nella filmografia del regista, prima di tutto perché l’autore non si è trovato a lavorare su una sceneggiatura originale, e infatti si nota in questo caso qualche pecca che altrove nel suo lavoro era assente; in secondo luogo la tecnica usata, la riconversione in 3D, era estranea ad oggi al suo lavoro, anche se si tratta appunto di riconversione per cui il lavoro materiale non è cambiato affatto.
Tuttavia questo è forse il primo punto debole del film, un 3D superfluo che si evidenzia solo nei titoli di testa e coda, senza aggiungere nulla durante tutta la visione del film se non un grosso fastidio agli occhi. Per quanto anche il tema possa sembrare distante dalla poetica di Shyamalan, in realtà ci sono molti più punti in comune di quelli che si possano immaginare, soprattutto con il capolavoro Unbreakable – Il Prescelto, dove un super eroe (Bruce Willis) deve prendere coscienza delle sue doti straordinarie e decidere se schierarsi o meno per rendere il mondo un posto migliore; inoltre si ricorda che il misticismo che pervade il film, e che tanto aveva penalizzato a torto lo Shyamalan di Lady in the Water, è qui un filo rosso che si tende tra i vari personaggi e contribuisce a dare coesione alla trama, costituendo a prescindere un elemento tematico che Shyamalan predilige.
Il giovane cast del film si dimostra all’altezza della prova, tanto più difficile quanto associata in post produzione da una massiccia dose di effetti digitali che rendono la recitazione forse più complicata, per non parlare po degli sforzi fisici che i giovani hanno sostenuto, dopo molte sedute di allenamento precedenti alle riprese. Su tutti ha convinto Dev Patel, lo The Millionaire di Danny Boyle, al quale è affidato forse il ruolo più interessante e che probabilmente rappresenta la nemesi di Aang, interpretato discretamente da Noah Ringer.
Il limite di questo film, che è il primo episodio di una trilogia, è quello di dover dare una serie di informazioni di servizio che risultano nel loro contesto fantastico credibili e coerenti, ma che appesantiscono un po’ la narrazione. Come al solito il lavoro di Shyamalan si distingue per due cifre stilistiche predominanti: la regia inattaccabile, farcita di quegli espedienti tipici del suo cinema come i piani sequenza, le messe a fuoco esasperate ad evitare il campo-controcampo, i movimenti fluidi e immersivi, e la colonna sonora, ancora una volta affidata a James Newton Howard e ancora una volta un capolavoro, che accompagna il film con enfasi e discrezione a seconda dei casi, aiutando sempre lo spettatore a immergersi nell’atmosfera.
Con un finale epico e poetico Shyamalan riesce a sbalordire e affascinare i suoi spettatori, gli effetti speciali della Industrial Light & Magic (Avatar) sono spettacolari e sicuramente attrarranno al cinema molti fan del genere, oltre che gli appassionati della serie animata e i fedelissimi del regista. L’Ultimo Dominatore dell’Aria è un buon film, che forse non rientra nel catalogo dei migliori di Shyamalan, ma che serve a confermare come un grande autore riesca a modellare sulla sua poetica anche storie che apparentemente ne sono lontane. Peccato per il 3D, una mossa commerciale che speriamo premierà la produzione, ma che sicuramente non aggiunge nulla.
Dettagli sul nuovo film dei Wachowski
Il Vulture Blog del New York Magazine ha pubblicato alcuni dettagli sul nuovo film dei fratelli Wachowski, Andy e Lana, intitolato per il momento Cobalt Neural 9 e ambientato in gran parte in Iraq.
Nuovo film per Rob Zombie
La Haunted Films, proprietà del team di Paranormal Activity formato da Jason Blum, Steven Schneider e Oren Peli, ha ingaggiato Rob Zombie per dirigere The Lords of Salem.
Il titolo è ripreso da una canzone del rocker contenuta
nell’album Educated Horses. Nelle intenzioni di Rob c’era anche la
creazione di una band musicale con lo stesso nome e soprattutto un
comic book in collaborazione con Steve Niles.
Alien: recensione del film cult di Ridley Scott
Alien è il film cult del 1979 di Ridley Scott, nonché uno dei migliori film di fantascienza e che ha lanciato l’attrice Sigourney Weaver.
Ci sono alcuni film che ci restano dentro fin da piccoli, siamo lì, magari in cucina a vedere cosa c’è di buono in pentola, e nello zapping generale dei nostri genitori, si finisce magari a guardare incuriositi scene che rimarranno come ricordo indelebile fino ai giorni dell’età adulta, difficilmente infatti si possono dimenticare le svariate scene cult di questa pellicola, ma andiamo con ordine.
Il
primo Alien è un’opera di straordinaria
capacità di sintesi, andando a ridefinire gli standard fanta-horror
dell’epoca grazie ad una scenografia tecnicamente eccezionale che
si distacca dalle ambientazioni spaziali tipicamente bianche di
film come “2001 Odissea nello spazio“.
Il computer di bordo inoltre, tale “Mother” non può non ricordare Hal 9000, ed il rapporto con i membri della nave stranamente non sarà per niente idilliaco.
Il racconto originale proviene da un soggetto di Dan O’Bannon e Ronald Shusett, ancora oggi però la paternità della storia è divisa con lo scrittore tedesco A. E. Van Vogt che scrisse prima della realizzazione della pellicola due romanzi analoghi: “Discord in Scarlet” del 1939 e “Voyage of the Space Beagle” del 1950, inoltre non accreditato partecipò ad una prima stesura anche il talentuoso regista Walter Hill che doveva inizialmente dirigere Alien.
Alien, il film cult del 1979 di Ridley Scott
A parziale discolpa di Ridley Scott si può aggiungere che film analoghi erano già usciti tempo addietro: L’invasione degli Ultracorpi di Don Siegel ad esempio mostrava già alieni parassiti degli esseri umani. La notevole produzione fantascientifica degli anni 50 americana inoltre, aveva già ampiamente trattato storie similari, certo non con tutto il simbolismo ed il terrore strisciante di cui è pregna l’opera di Scott. Sotto questo punto di vista l’incipit è esemplare: quattro – cinque minuti di silenzi interrotti sporadicamente da rumori di bordo con la camera che va ad esplorare i lunghi e angoscianti corridoi della labirintica astronave “Nostromo” omaggiando nello stile “l’odissea spaziale” di kubrikiana memoria.
La sensazione che trasmettono queste scene è quella di una profonda solitudine ma anche quella di una imminente minaccia, un ambiente un po’ alieno quindi, con cui Scott giocherà per tutta la durata del film molte volte prendendo un pò in giro lo spettatore, come quando lo (scapestrato) gatto Jones se ne va in giro nascondendosi nei posti più impensati dispensando attimi di terrore nell’equipaggio già impaurito.
La storia è presto detta: in un futuro non precisamente delineato, la nave spaziale “Nostromo” addetta principalmente ad attività commerciali, riceve sui propri strumenti di bordo un segnale cifrato da un’entità sconosciuta. “Mother” il computer che gestisce la nave, sveglia dal loro lungo sonno nelle capsule criogeniche l’equipaggio per permettergli di scoprire l’origine del messaggio che si ripete ogni dodici secondi nello stesso modo.
Giunti sul pianeta da dove giunge il segnale, scoprono un relitto alieno semidistrutto dove al posto di guida trovano uno strano essere umanoide col torace fracassato da qualcosa di esploso al suo interno. Nelle vicinanze, i tre dell’equipaggio che sono andati in esplorazione scoprono quelle che presumibilmente sono le uova dell’essere deceduto, una di queste si schiude proprio davanti al responsabile esecutivo Kane (John Hurt), un parassita a metà strada tra un ragno e un granchio gli si attacca al viso mandandolo in stato vegetativo.
Nonostante le rimostranze di Ellen Ripley (Sigourney Weaver) che ricorda agli altri quanto sia pericoloso far entrare un organismo sconosciuto senza una quarantena di almeno ventiquattro ore, i tre riescono a rientrare sulla navicella con l’aiuto del subdolo medico di bordo Ash (Ian Holm).
Una volta ripartiti alla volta della terra, l’essere alieno si stacca dalla testa di Kane che, apparentemente sano, festeggia pranzando con i compagni. La felicità però dura poco e nel mezzo del pasto, Kane si sente male e dal suo addome fuoriesce perforandoglielo un mostriciattolo, il celeberrimo Alien, una creatura pressoché invincibile che si riproduce usando il corpo di altri esseri come un parassita. Comincia così una caccia senza esclusione di colpi. Della scenografia ho già parlato quindi mi soffermo sugli altri elementi che rendono questa pellicola immortale. La protagonista era un esordiente quasi assoluta, la Weaver aveva solo fatto una comparsata con Woody Allen ed anzi, la prima bozza della sceneggiatura non prevedeva lei come personaggio principale bensì il capitano Dallas alias Tom Skerritt.
La scelta coraggiosa si rivela felice, visto che la Weaver tiene alta la tensione anche quando si ritroverà sola ed in alcuni momenti come nel finale potremo quasi apprezzarla come mamma l’ha fatta. E’ interessante poi venire a conoscenza che tra le parti eliminate dal montaggio finale vi è una scena d’amore tra la Ripley e Dallas, decisione presa probabilmente per donare un ulteriore aspetto di mascolinità alla protagonista.
Altre scene tagliate riguardano uccisioni considerate troppo violente o disturbanti come quella della giovane Lambert o quella in cui l’alieno appare a Brett appeso a della catene come Cristo, fortunatamente queste scene sono recuperabili nella versione Director’s Cut pubblicata qualche anno fa.
Per tutto il film viene instaurato un difficile rapporto tra il mondo femminile e quello maschile; decisamente a sfavore di quest’ultimo, i maschi uno dopo l’altro si dimostrano impotenti, l’unico che subdolamente riesce a imporre una sua decisione si scoprirà essere un androide, lo stesso computer di bordo che quasi farà secca Ripley è chiamata Mother ed ha una voce di una donna sui 50-60 anni, come a voler essere la madre di molti sull’equipaggio.
Lo stesso alieno che negli anni è diventato un’icona del merchandising nasconde qualche riferimento sessuale, la doppia bocca nella lingua retrattile dell’alieno o l’apertura delle uova che ricordano una vagina. Probabilmente una contrapposizione “femminile” alla ostentata mascolinità della Ripley/Weaver.
L’alieno che feconda forzatamente Kane, fuoriesce dalla sua pancia, a voler sottolineare quasi una maternità al contrario e l’inutilità del sesso maschile, usato come mezzo e non come strumento attivo. A salvarsi sarà quindi la sola Ripley, l’unica che ha dimostrato un minimo di saggezza e astuzia, l’unica che ha tentato di decifrare più volte il messaggio alieno e che scopre la sua pericolosità, il fatto poi che sia lei a salvarsi, affrontando faccia a faccia l’alieno invincibile è una specie di selezione naturale. Solo i più astuti si salveranno, un messaggio destinato all’umanità per prepararsi ad uno scontro contro l’ignoto a cui difficilmente si può sfuggire con la sola paura.
E’ uno Ridley Scott che inaugura il suo trittico fantascientifico (con Blade Runner e Legend) in modo pessimistico, contro l’avarizia ed il consumismo americano, non è un caso che alcuni membri dell’equipaggio pensino fin troppo alla ricompensa e si muovano per scovare l’entità del messaggio alieno solo perché costretti da una clausola sul contratto. Il resto del cast è di alto livello, comprendendo attori di rango come Ian Holm nei panni del medico di bordo Ash e John Hurt in quelli dello sfortunato Kane.
Detto ciò, il film non è esente
da alcune piccole ingenuità, mi riferisco a tutte le scene mediche
in cui manca un bel po’ di buon senso, come fare l’autopsia al
parassita (che aveva già manifestato la sua pericolosità ed era
assolutamente sconosciuto) a mani nude senza alcuna mascherina
oppure quando Parker e Brett se ne vanno a caccia dell’alieno con
una specie di rete da pesca.
Alla sua uscita Alien incassò la bellezza di 103 milioni di dollari e ne costò 11 consacrandolo come pietra miliare della cinematografia sci-fi, vinse inoltre 5 Oscar tra cui quello per gli effetti speciali che per l’epoca erano veramente qualcosa di mai visto.
Notevole anche la colonna sonora composta da Jerry Goldsmith, di stampo moderno e avveniristico, un’artista spesso legato al mondo sci-fi come “Il pianeta delle scimmie” e “Star trek – Il film” che consente ad Alien di essere un punto di riferimento anche sotto il profilo musicale.
Il successo del film non si fermerà nemmeno negli anni successivi visto che verranno realizzati tre sequel e due prequel, più tutta una serie di opere per lo più di serie b che hanno pescato a piene mani dal film di Scott. L’influenza però non si ferma solo al mondo cinematografico; un intero filone videoludico è nato grazie alle atmosfere di Alien, serie di videogiochi come Doom e Quake hanno costruito la loro fortuna su corridoi labirintici claustrofobici, alieni xenoformi ed ogni sorta di arma per farli fuori.
Alien è infine un punto di riferimento assoluto sia per il cinema horror che per quello fantascientifico, capace di unire i due genere raggiungendo un climax perfetto con una Weaver in stato di grazia, fortunatamente Scott ci abituerà fin troppo bene, pochi anni dopo infatti giungerà nelle sale un certo “Blade Runner“.
Full Trailer di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1
E’ finalmente uscito il trailer definitivo di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1. Come anticipato dalle immagini uscite nelle ultime ore, questa anteprima non risparmia gli spoiler, sia sulla trama e sia sulle ambientazioni e i personaggi di questo attesissimo settimo episodio della saga di Harry Potter.
Nella parte 1, Harry, Ron e Hermione iniziano la loro pericolosa missione per scoprire e distruggere il segreto dell’immortalità di Voldemort, gli Horcrux. Dal canto loro, senza la guida degli insegnanti o la protezione del professor Silente, i tre amici devono più che mai fare affidamento l’uno sull’altro. Ma le Forze Oscure mettono a rischio la loro amicizia. Nel frattempo il mondo dei maghi è diventato un posto pericoloso per tutti i nemici del Signore Oscuro. La guerra a lungo temuta è iniziata e i Mangiamorte di Voldemort hanno preso il controllo del Ministero della Magia e perfino di Hogwarts, terrorizzando e arrestando chiunque si opponga. Ma sono ancora alla ricerca della persona più importante, Harry Potter, che devono portare a Voldemort…vivo.
L’unica speranza di Harry è trovare l’Horcrux prima che Voldemort trovi lui. Ma presto scopre l’esistenza di una leggenda, la leggenda dei Doni della Morte. E se la leggenda si rivelerà veritiera, potrebbe significare che Voldemort otterrà il potere supremo che desidera. Non conta molto che Harry sappia che il suo futuro è già stato deciso dal suo passato, quando è diventato “il bambino che ha vissuto”. Non è più un bambino ora ed è sempre più concentrato nell’assolvere il dovere per cui si prepara fin dal primo giorno in cui ha messo piede a Hogwarts: lo scontro finale con Voldemort. “Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1” è diretto da David Yates, regista anche di “Harry Potter e l’Ordine della Fenice” e “Harry Potter e il principe mezzosangue“.
David Heyman, produttore di tutti i film della serie, ha prodotto il film con David Barron. Steve Kloves ha adattato la sceneggiatura, basata sul libro di J.K. Rowling. Lionel Wigram è il produttore esecutivo. Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, riprendono i ruoli di Harry Potter, Ron Weasley e Hermione Granger, e nel cast ci sono anche Helena Bonham Carter, Gary Oldman, Alan Rickman, Ralph Fiennes, Tom Felton, Bonnie Wright, Jamie Campbell Bower, Michael Gambon, Jason Isaacs, Maggie Smith, John Hurt, Ciarán Hinds, Jim Broadbent, Evanna Lynch, Emma Thompson, David Thewlis, Rhys Ifans, Domhnall Gleeson, Clémence Poésy, Kelly Macdonald, James Phelps, Oliver Phelps, Warwick Davis, Devon Murray..
The Twilight Saga: New Moon
The Twilight Saga: New Moon è il secondo capitolo della saga di Twilight, tratto dal libro “New Moon” della creatrice della saga Stephenie Meyer. Ritroviamo Edward e Bella, il vampiro e l’umana più innamorati che mai. È il giorno del compleanno di Bella, che però non vuole festeggiare questo avvenimento poiché sente di invecchiare, in confronto al suo fidanzato immortale che resterò per sempre un adolescente. Nonostante ciò, si lascia convincere da Alice, sorella di Edward a festeggiare in famiglia a casa Cullen. Quella sera però qualcosa va storto, Bella si taglia con della carta e questo avvenimento, che può sembrare insignificante in una casa normale, non passa inosservato in una casa abitata da vampiri.
La trama di The Twilight Saga: New Moon
The Twilight Saga: New Moon è il secondo capitolo della saga di Twilight, tratto dal libro “New Moon” della creatrice della saga Stephenie Meyer. Ritroviamo Edward e Bella, il vampiro e l’umana più innamorati che mai. È il giorno del compleanno di Bella, che però non vuole festeggiare questo avvenimento poiché sente di invecchiare, in confronto al suo fidanzato immortale che resterò per sempre un adolescente. Nonostante ciò, si lascia convincere da Alice, sorella di Edward a festeggiare in famiglia a casa Cullen. Quella sera però qualcosa va storto, Bella si taglia con della carta e questo avvenimento, che può sembrare insignificante in una casa normale, non passa inosservato in una casa abitata da vampiri. Questo episodio sarà la causa scatenante dell’infelicità di Bella nei mesi successivi. Edward infatti, si rende conto di quanto la sua vicinanza alla ragazza sia un pericolo per lei e decide così di partire insieme alla sua famiglia senza lasciare più traccia della loro presenza. Bella passerà momenti bui e sconfortanti, nei quali continuerà ad amare Edward e a sentire la sua presenza vicina. Solamente l’amicizia con il ritrovato amico Jacob, che le svelerà il suo più grande segreto, la aiuterà a superare le crisi. Bella però non è indifferente all’amico, che inizia a provare per la ragazza dei sentimenti che vanno ben oltre l’amicizia. Tutto cambia quando per una serie di malintesi Edward si convince della morte di Bella e decide di andare a scatenare in Italia l’ira dei Volturi, la più importante famiglia di vampiri, per poter morire a sua volta. Inizia così il disperato tentativo di Bella, insieme ad Alice, per salvare il suo amato Edward. Riuscirà ad arrivare in tempo a Volterra prima che i Volturi decidano di porre fine alla vita di Edward? Quali conseguenze porterà questo avvenimento?
Visto il successo ai botteghini del primo capitolo della saga, si è deciso di aumentare il budget a disposizione per questo secondo film. Gli effetti speciali sono di gran lunga aumentati rispetto al primo film, e questo era inevitabile visto che si poneva il problema della trasformazione di un ragazzo in un lupo. È questo infatti il destino di Jacob. Come in molte storie appartenenti a questo genere, anche qui troviamo i cosiddetti licantropi, destinati a dare la caccia ai nemici vampiri. Per questa occasione, il giovane Taylor Lautner che interpreta il ruolo di Jacob, ha sfoggiato un fisico palestrato e muscoli a non finire, tanto da non far trattenere alle fan dei commenti di apprezzamento durante la proiezione del film. L’attore ha corso il rischio di non essere riconfermato per il ruolo di Jacob nel secondo film, poiché la produzione voleva rimpiazzarlo con un attore che potesse mostrare la trasformazione fisica che il personaggio di Jacob aveva compiuto. Lautner dopo mesi di lavoro e sacrifici fatti per poter aumentare la propria massa muscolare e poter mantenere il suo personaggio nella saga, è stato riconfermato.
È proprio lui che darà del filo da torcere al bel vampiro Edward Cullen, non solo nel film, in quanto anche Jacob finirà con l’innamorarsi di Bella, ma anche fuori dal set, dove milioni di fan si sono schierate per l’occasione in due gruppi: team Edward e team Jacob. Quale sarà dei due ad avere la meglio? La regista del primo film Catherine Hardwicke ha lasciato il testimone nelle mani di Chris Weitz e il timore delle fan che un regista uomo potesse dare più spazio a combattimenti e azione e meno a romanticismo e amore si è rivelato piuttosto infondato. Non sono mancate infatti, nonostante l’assenza per buona parte del film di Edward, scene di passione tra i due giovani,sempre nei limiti, ovviamente, per garantire l’incolumità di Bella. Visto il successo di incassi ottenuti anche da questo secondo capitolo della saga, è inevitabile attendersi un terzo capitolo, tratto questa volta dal libro “Eclipse”.
Twilight: recensione del film di Stephenie Meyer
Twilight è il film tratto dall’omonimo romanzo bestseller della scrittrice statunitense Stephenie Meyer. Bella Swan è un’adolescente che si è appena trasferita nella piovosa e umida città di Forks, per andare a vivere con il padre. Comincia per lei una nuova vita: una nuova scuola, dei nuovi amici, ma soprattutto un nuovo ragazzo.
La trama di Twilight
Twilight è il film tratto dall’omonimo romanzo bestseller della scrittrice statunitense Stephenie Meyer. Bella Swan è un’adolescente che si è appena trasferita nella piovosa e umida città di Forks, per andare a vivere con il padre. Comincia per lei una nuova vita: una nuova scuola, dei nuovi amici, ma soprattutto un nuovo ragazzo. Bella è una ragazza timida e impacciata che si sente attratta dall’affascinante Edward Cullen, fin dal primo momento in cui lo vede. Allo stesso modo anche Edward si sente attratto da Bella, ma a rendere questa attrazione così intensa è anche la reazione che gli suscita il profumo del sangue della ragazza.
Edward è infatti un vampiro che insieme alla sua famiglia, ha deciso di portare avanti uno stile di vita decisamente diverso dagli altri vampiri: si definiscono vegetariani e si nutrono solo di sangue animale. Presto l’attrazione tra i due giovani si trasformerà in una storia d’amore, non certo semplice da gestire. Riuscirà Edward a resistere al richiamo che il sangue di Bella suscita in lui? E cosa succederà quando il loro amore sarà messo alla prova anche dall’arrivo in città dei vampiri cattivi?
Twilight, campione d’incassi, ma non di consensi
È proprio vero che per un film non è sufficiente ottenere incassi record al botteghino per poter vantare una critica positiva. È questo il caso di Twilight, il film che in tutto il mondo è riuscito a diventare campione di incassi, decuplicando il budget utilizzato per la sua realizzazione. La mancanza di forti effetti speciali, scenografie spesso carenti e attori inesperti, non hanno fermato le milioni di fan della saga di Twilight, dal vedere la trasposizione cinematografica della loro storia d’amore preferita. Anche da parte loro non sono mancate però le critiche: il film non sempre rispecchia la trama portata avanti dal libro della Meyer e la storia d’amore tra l’umana e il vampiro sembra correre un po’ troppo, per chi avendo già letto il libro, ha dovuto sfogliare più di 400 pagine per veder crescere a poco a poco la storia d’amore tra Bella e Edward.
Sicuramente la presenza contrastante della natura del vampiro sempre imprevedibile perché se lui volesse, potrebbe fare del male alla ragazza anche solo accarezzandola e del sentimento tra i due che cresce sempre più e cerca di impedire che questo avvenga, contribuisce a creare suspence nello spettatore.
Nonostante la presenza dei vampiri non sia una novità nella letteratura, nel campo cinematografico e in quello televisivo, il successo di questa storia ha sicuramente contributo alla realizzazione di nuove serie televisive come “True Blood” e “Vampire Diaries” che stanno riscuotendo un notevole successo nei paesi in cui vengono trasmesse, inoltre con degli incassi così esorbitanti, non si può affermare che il progetto portato avanti per questo film non sia ben riuscito.
Il successo del film ha reso famosi gli attori principali, che fino ad allora avevano ottenuto parti molto piccole, senza riuscire nell’intento di essere notati dal pubblico. In particolar modo è questo il caso dell’attore inglese Robert Pattinson, che interpreta il bel Edward Cullen. L’avevamo già incontrato nel ruolo di Cedric Diggory nel quarto capitolo della famosa saga di Harry Potter, che però non era riuscita a regalargli la fama mondiale arrivata invece con Twilight. Non resta che aspettare e vedere cosa ci attenderà nella trasposizione cinematografica dei prossimi capitoli della saga.
Natalie Portman sarà Biancaneve?
Jean-Pierre Jeunet (Delicatessen, Amelie) sarà al cinema in gennaio con il suo ultimo Micmacs. Ma la notizia interessante è che il regista francese sarebbe intenzionato a dirigere una nuova versione cinematografica, in live action e decisamente adulta, della favola di Biancaneve. Come protagonista si parla di Natalie Portman.
Il progetto sarebbe già in fase di sviluppo e trai produttori avrebbe Brett Ratner che darebbe il suo supporto forse anche come exsecutive. La sceneggiatura è stata scritta da Melisa Wallack , che si è rifatta direttamente al testo originario dei fratelli Grimm. Al momento non sono noti altri dettagli, e si sa solo che Jeunet dovrebbe sciogliere la sua riserva in tempi brevi.
Fonte: comingsoon.it
Ecco i 10 italiani verso gli Oscar
10 sono i film che si sono autocandidati per essere selezionati il 29 settembre dall’Anica (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali), per concorrere agli Oscar 2011.
John Goodman nel cast di Red State
Il regista Kevin Smith ha annunciato di aver scritturato, nel cast di Red State, l’attore John Goodman.
Nessuna certezza per Kick-Ass II
L’attore Aaron Johnson ha parlato sulla potenziale data di inizio delle riprese del sequel Kick-Ass II ,della pellicola di Mattheuw Vaughn ispirata ai fumetti di Mark Miller.
Niente Justice League
Non ci sarà nessun annuncio nei prossimi mesi a proposito dei cinecomic warner/Dc Comics. La DC Entertainment smentisce tutto, anche il possibile progetto circa la Justice League.
Cattivissimo Me: recensione del film
La recensione del film d’animazione Cattivissimo Me di Chris Renaud e Pierre Coffin, prodotto dalla Illumination Entertainment, e distribuito da Universal Pictures.
Trama: In un ridente quartiere di periferia, circondato da steccati bianchi e giardini in fiore, si erge una casa nera che nasconde nel sottosuolo un laboratorio di cattiveria. E’ di proprietà di Gru, il cattivo più cattivo della Terra, il cui primato viene però messo in discussione quando un nuovo cattivo, Vector, nel momento in cui ruba la Piramide di Cheope. Per riscattarsi, Gru decide di portare a compimento l’azione più perfida possibile: rubare la luna. Per farlo dovrà vincere la competizione con Vector e anche combattere contro se stesso e l’affetto per tre orfanelle che incontra nella sua avventura, che vedono in lui qualcosa che nessun altro aveva mai visto prima: un potenziale papà.
Cattivissimo Me: recensione del film
Analisi: Si tratta del primo film della neonata Illumination Entertainment, costola della Universal Pictures che sarà dedicata alla creazione di film di animazione. In questo modo la major americana si pone come terzo punto contendente del genere accanto ai colossi Pixar e Dreamworks. I due registi, Pierre Coffin e Chris Renaud sono famosi per i videoclip e spot di animazione, realizzati dalla francese MacGuff, ma anche per aver curato la direzione artistica di film come Era Glaciale e Ortone e il mondo dei chi. La versione italiana ha Max Giusti come unica voce “vip” prestata al protagonista, mentre nella versione originale Steve Carell, mattatore del Saturday Night Live e protagonista della serie The Office è affiancato da altri nomi celebri come Russell Brand (attore di Get him to the Greek nonché futuro marito di Katy Perry) e l’icona Julie Andrews che presta la sua voce alla madre di Gru.
Cattivissimo Me – Una nota è da dare alla musica visto che il classico Hans Zimmer viene affiancato da Pharrell Williams, cantante dei Neptunes e N.E.R.D e produttore di artisti come Gwen Stefani e Justin Timberlake, il quale aggiunge al film alcune sonorità innovative e una title track molto accattivante.
Nella versione italiana la canzone dei titoli di coda “Tu sei” è interpretata da Giorgia, la quale ha tradotto e riadattato il testo della canzone “My Life”di Pharrell Williams.
Festival di Roma 2010: Sergio Castellitto presidente
Sergio Castellitto sarà il Presidente della Giuria Internazionale del Festival Internazionale del Film di Roma (28 ottobre – 5 novembre 2010).
Festival di Roma 2010: Sergio Castellitto presidente
Sergio Castellitto sarà il Presidente della Giuria Internazionale del Festival Internazionale del Film di Roma (28 ottobre – 5 novembre 2010).
Emily Blunt torna alla commedia
L’attrice inglese Emily Blunt (The Young Victoria, Wolfman) potrebbe interpretare la commedia Engagement Games.
Sylvester Stallone scherza su I Mercenari 2
Sly, ritornato a lavoro incurante dell’età e con tanta energia, medita su un seguito per I Mercenari, e gioca con i fan via Twitter sui possibili papabili.
Un film ispirato a True Blood!
Il sito web What’s Playing ha segnalato che la HBO ha in programma di trasformare la loro popolare serie vampiresca True Blood in un lungometraggio, così come è già successo a Sex and the City e Entourage.
Cattivissimo Me: recensione del film di Pierre Coffin
In Cattivissimo Me Gru è un cattivi, il suo sogno è quello di passare alla storia come ‘il cattivo più cattivo tra i cattivi’. Il suo piano sembra andare a gonfie vele, fino a che qualcuno ruba una della piramidi di Giza … Chi potrà mai essere così cattivo? Sarà addirittura più cattivo di Gru? Queste domande spingono il nostro ad intraprendere una grandissima impresa che lo consacrerà come il più cattivo della storia dei cattivi! Gru decide di rubare la luna!
Ma in piena crisi, anche i cattivi hanno bisogno di prestiti, a così Gru si rivolge alla Banca del Male, che questa volta non sembra molto propensa ad assecondare il prestito richiesto. Armato di raggi congelanti e restringenti Gru troverà modalità alternative per portare avanti il progetto. Ma la sua scalata verso la malvagità verrà ostacolata da … tre bambine che Gru decide di adottare per un suo losco proposito. Le bambine metteranno a dura prova la sua cattiveria, e lo costringeranno a cambiare proposito. Accanto al gobbo e fosco protagonista Gru, si muovono in questo film in 3D CGI atri simpatici personaggi: le tre bambinette, Margot, Edith e Agnes; lo scienziato pazzo che asseconda i desideri di cattiveria di Gru, il divertente Nefario; l’esercito di omuncoli gialli, sempre disposti di buon grado a fare da cavia per Gru; il cattivopiùcattivo Vector, specie di Nerd e ossessionato dalla tecnologia e dagli animali pericolosi (piranha, squali…); la mamma di Gru, forse vero e unico motivo delle aspirazioni negative di Gru. Questi personaggi si muovono lungo un binario di sottile ironia senza mai strafare, piccoli siparietti che si susseguono su una trama abbastanza esile rendono la durata di Cattivissimo Me non eccessivamente emozionante ma sicuramente piacevole.
Cattivissimo Me è una vera sorpresa
In Cattivissimo Me ottima la costruzione dell’animazione da un punto di vista della definizione del personaggi; le bambine sono ascrivibile tutte e tre ad un carattere preciso: Margot è matura e protettiva, Edith un po’ strana, attirata in modo malsano da ciò che è pericoloso, Agnes è dolce e generosa nell’affetto che elargisce, inutile dire che queste simpatiche canaglie riusciranno a risvegliare i sentimenti più puri di Gru, rendendolo un po’ meno cattivo di quello che avrebbe sperato; ancora Vector, perfetto esempio di cattivo geniale a suo modo ma incredibilmente povero di spirito. Interessante la contrapposizione tra i due cattivi: sia il disegno del corpo che l’aspetto cromatico servono a metterli in contrapposizione, colori caldi e colori freddi si contrappongono rendendo l’opposizione palese anche ad un livello più concettuale e meno diretto.
Inoltre il personaggio di Gru appare palesemente condizionato da una madre a tratti crudele che scoraggia ogni suo tentativo di attirare la sua attenzione o di mettere in mostra le sue capacità superiori alla media dei bambini di 8 anni (quale bambino di 8 anni costruirebbe, oggi, un prototipo di razzo con la pasta?). E’ quindi un luogo comune quello che muove il film: dietro un cattivo, c’è una mamma che non gli ha voluto abbastanza bene, un po’ come sentenzia la figlia di Peter Pan/Robin Williams in Hook di Steven Spielberg.
Ma come ogni cartone
animato che si rispetti (almeno per quelli degli ultimi anni) la
storia, le musiche, o anche solo il disegno dei personaggi sono
carichi di rimandi ad altro: la direttrice dell’orfanotrofio fa
l’eco alla professoressa Umbridge di
Harry Potter e l’Ordine della Fenice; la
colonna sonora a tratti smaschera il suo autore (Hanz
Zimmer) ricordando il motivo di
Mission Impossible; i grandi occhioni
imploranti di Agnes sono quelli di Gatto, i fido compagno delle
avventure di Shrek; l’attrezzatura bianca e ipertecnologica di
Vector ricorda il design della Apple e unendo le bianche superfici
levigate alla sua tutina arancione non si può fare a meno di non
pensare ai Mac vecchia maniera.
Quello che è interessante di Cattivissimo Me è la vicenda produttiva, niente Pixar né DreamWorks questa volta, la Universal fonda la Illumination Entertainment apposta per lavorare con la grafica in 3D CGI e questo è il primo discreto risultato. Aspettando qualcosa di altrettanto garbato e divertente (soprattutto per i più piccoli) si spera che il prossimo prodotto della Universal Illumination Entertainment sia meno deferente rispetto ai grandi dell’animazione sopraelencati.
4 attori per Frankenweenie di Tim Burton
Continua il casting di Frankenweenie, il lungometraggio in stop-motion tratto dal cortometraggio di Tim Burton girato in live action negli anni ottanta.
Bloccato P.T. Anderson
Per Paul Thomas Anderson è tempo di crisi: il suo nuovo film, notoper ora come The Master, è rinviato a data indefinita.
Indiscrezione sul nuovo trailer di Harry Potter e i Doni della Morte: parte I
“Harry Potter e i Doni della Morte: parte I e parte II è diretto da David Yates e prodotto da David Heyman, David Barron e J.K. Rowling.”
Così recita il comunicato stampa della Warner che conferma l’orario di trasmissione satellitare del trailer: mercoledì notte/giovedì mattina alle 3 ora italiana. La fonte è decisamente ufficiale, un comunicato stampa della Warner. Pare quindi assodato che la Rowling abbia deciso di seguire più da vicino le riprese di questi ultimi due film.
Nel frattempo, Oclumencia ha diffuso una trascrizione completa delle scene che vedremo nel trailer:
<
All’interno del Ministero della Magia, Scrimgeour parla ai
fotografi e ai giornalisti.
Scrimgeour: Questi sono tempi pericolosi, non lo si può negare.
La tomba di Silente vista di sera, si spalanca e assistiamo ad un
flashback in cui è giorno. Nella tomba, una sfera luminosa sale
verso il cielo. Il flashback termina con Voldemort che profana la
tomba di Silente e si avvicina al suo corpo.
Voldemort: Harry, dimmi dov’è…
Hermione, Ron e Hagrid davanti alla capanna di Hagrid.
Scrimgeour: Il nostro mondo non ha mai affrontato una minaccia
simile.
Un altro flashback: Ron e Hermione corrono.
Harry e Hermione a Godric’s Hollow, una tomba con su scritto “In
ricordo di James e Lily Potter”.
Scrimgeour: Non puoi combattere questa guerra da solo, Potter.
Harry guarda nello specchio e vede un occhio riflesso.
Flashback con Silente che cade dalla torre.
Scrimgeour: E’ troppo forte.
Casa Lovegood, il simbolo dei Doni della Morte su un giornale.
Piton: Ci siamo infiltrati al Ministero.
Vediamo un nuovo Ministero della Magia e una nuova statua. Dolores
Umbridge accanto a Pius O’Tusoe.
Alcuni funzionari al Ministero torturano i mezzosangue, sentiamo
delle urla.
Pius O’Tusoe: Non avete nulla da temere se non avete nulla da
nascondere.
Harry, Ron e Hermione giungono su una montagna.
Harry: Più rimaniamo qui, più lui si fortifica.
Voldemort accarezza Nagini
Voldemort: Devo essere io a uccidere Harry Potter.
Harry, Ron e Hermione si materializzano a Londra.
Ron: Dobbiamo allontanarci dalla strada e trovare un posto
sicuro.
A Privet Drive, ecco i Sette Potter.
Moody. faremmo meglio a entrare al sicuro prima che qualcuno lo
uccida.
Remus, Hagrid e Arthur lo osservano.
Moody: In questo modo, nessuno saprà chi è il vero Harry
Potter.
Veloci sequenze del matrimonio, con alcuni ospiti in arrivo. Giunge
poi il patronus di Kingsley che mostra un’immagine di Scrimgeour
contorto dal dolore.
Kingsley: Arrivano!
Molly e Hermione guardano il patronus. Gli invitati in panico.
Arrivano i Mangiamorte, Ron e Hermione si mettono in salvo.
Lupin: Harry, scappa. SCAPPA!
Harry e Hagrid sulla moto in un tunnel.
Harry: nessun altro morirà. Non per me!
Hermione getta un incantesimo su alcuni ghermidori. Del fumo li
protegge.
Ron: Dobbiamo fare qualcosa!
Ginny alla Tana, Kingsley lancia incantesimi contro i Mangiamorte
in cielo.
Harry: Credi che non sappia come ci si sente?
Ron: No che non lo sai. I tuoi genitori sono morti, non hai una
famiglia!
Hermione: Fermi!
Un Mangiamorte ferma l’espresso per Hogwarts
Dobby schiocca le dita.
Olivander: E’ dietro di lei, signor Potter.
Voldemort: Dimmi dov’è!
Bill e Fleur a cavallo di un Thestral.
SOLO UNO PUO’ VIVERE
Harry corre al Ministero della Magia, Piton punta la sua bacchetta,
Ron schiva degli invantesimi, Bellatrix usa una frusta, i
Mangiamorte volano attorno a casa Lovegood.
Olivander: Non hai alcuna possibilità.
Xeno: L’ho preso!
Harry: Aiuto!
Voldemort in volo.
Voldemort: Ho visto il tuo cuore… ed è mio.>>
Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1, la descrizione del nuovo trailer!
Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1 e parte II è diretto da David Yates e prodotto da David Heyman, David Barron e J.K. Rowling.”
Così recita il comunicato stampa della Warner che conferma l’orario di trasmissione satellitare del trailer: mercoledì notte/giovedì mattina alle 3 ora italiana. La fonte è decisamente ufficiale, un comunicato stampa della Warner. Pare quindi assodato che la Rowling abbia deciso di seguire più da vicino le riprese di questi ultimi due film.
Nel frattempo, Oclumencia ha diffuso una trascrizione completa delle scene che vedremo nel trailer:
All’interno del Ministero della
Magia, Scrimgeour parla ai fotografi e ai giornalisti.
Scrimgeour: Questi sono tempi pericolosi, non lo si può negare. La
tomba di Silente vista di sera, si spalanca e assistiamo ad un
flashback in cui è giorno. Nella tomba, una sfera luminosa sale
verso il cielo. Il flashback termina con Voldemort che profana la
tomba di Silente e si avvicina al suo corpo. Voldemort: Harry,
dimmi dov’è… Hermione, Ron e Hagrid davanti alla capanna di Hagrid.
Scrimgeour: Il nostro mondo non ha mai affrontato una minaccia
simile. Un altro flashback: Ron e Hermione corrono.
Harry e Hermione a Godric’s Hollow, una tomba con su scritto “In
ricordo di James e Lily Potter”. Scrimgeour: Non puoi combattere
questa guerra da solo, Potter.
Harry guarda nello specchio e vede un occhio riflesso.
Flashback con Silente che cade dalla torre.
Scrimgeour: E’ troppo forte.
Casa Lovegood, il simbolo dei Doni della Morte su un giornale.
Piton: Ci siamo infiltrati al Ministero.
Vediamo un nuovo Ministero della Magia e una nuova statua. Dolores
Umbridge accanto a Pius O’Tusoe.
Alcuni funzionari al Ministero torturano i mezzosangue, sentiamo
delle urla.
Pius O’Tusoe: Non avete nulla da temere se non avete nulla da
nascondere.
Harry, Ron e Hermione giungono su una montagna.
Harry: Più rimaniamo qui, più lui si fortifica.
Voldemort accarezza Nagini
Voldemort: Devo essere io a uccidere Harry Potter.
Harry, Ron e Hermione si materializzano a Londra.
Ron: Dobbiamo allontanarci dalla strada e trovare un posto
sicuro.
A Privet Drive, ecco i Sette Potter.
Moody. faremmo meglio a entrare al sicuro prima che qualcuno lo
uccida.
Remus, Hagrid e Arthur lo osservano.
Moody: In questo modo, nessuno saprà chi è il vero Harry
Potter.
Veloci sequenze del matrimonio, con alcuni ospiti in arrivo. Giunge
poi il patronus di Kingsley che mostra un’immagine di Scrimgeour
contorto dal dolore.
Kingsley: Arrivano!
Molly e Hermione guardano il patronus. Gli invitati in panico.
Arrivano i Mangiamorte, Ron e Hermione si mettono in salvo.
Lupin: Harry, scappa. SCAPPA!
Harry e Hagrid sulla moto in un tunnel.
Harry: nessun altro morirà. Non per me!
Hermione getta un incantesimo su alcuni ghermidori. Del fumo li
protegge.
Ron: Dobbiamo fare qualcosa!
Ginny alla Tana, Kingsley lancia incantesimi contro i Mangiamorte
in cielo.
Harry: Credi che non sappia come ci si sente?
Ron: No che non lo sai. I tuoi genitori sono morti, non hai una
famiglia!
Hermione: Fermi!
Un Mangiamorte ferma l’espresso per Hogwarts
Dobby schiocca le dita.
Olivander: E’ dietro di lei, signor Potter.
Voldemort: Dimmi dov’è!
Bill e Fleur a cavallo di un Thestral.
SOLO UNO PUO’ VIVERE
Harry corre al Ministero della Magia, Piton punta la sua bacchetta,
Ron schiva degli invantesimi, Bellatrix usa una frusta, i
Mangiamorte volano attorno a casa Lovegood.
Olivander: Non hai alcuna possibilità.
Xeno: L’ho preso!
Harry: Aiuto!
Voldemort in volo.
Voldemort: Ho visto il tuo cuore… ed è mio.>>