Sono iniziate le riprese di
Star Wars: Rogue One, il primo
spin-off diretto da Gareth Edwards e con
protagonista Felicity Jones. Dal set vediamo
un atterraggio “catastrofico” di una navicella ridotta in rottami,
e poi le riprese si sono spostate nell’area circostante. Le foto
sono un’esclusiva TMZ
Star Wars: Rogue One è scritto da Gary
Whitta e Chris Weitz, e sarà
diretto da Gareth Edwards. L’uscita è
prevista per il 16 dicembre 2016. Nel cast
del film Felicity Jones, Rizz
Ahmed, Diego
Luna, Forest Whitaker, Jiang
Wen e Ben Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante a “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III e
IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star
Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera.
Nella storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente
saranno sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un
sacco di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi
personaggi droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts
saranno presenti nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla.
Sembra un nuovo droide sarà parte della banda di ribelli che
tentano di rubare i piani della Morte Nera. Felicity Jones
sarà un soldato ribelle pronta per la battaglia.
È stato indicato nei mesi
scorsi come uno degli attori in lizza per interpretare uno dei
personaggi principali di Star
Wars: Rogue One,
spin-off della saga di Guerre
stellari diretto dal regista di
GodzillaGareth
Edwards e sceneggiato da Chris Weitz.
Ben Mendelsohn, intervistato da Deadline per la
sua parte nella
serie Bloodline prodotta da
Netflix, ha fornito un aggiornamento sulla sua
eventuale partecipazione al film con Felicity
Jones.
“So che è una cosa di cui si è
discusso. Sto aspettando che i produttori mi chiamino e dicano:
Hei, questa è la data di inizio delle riprese. Purtroppo,
nessuna di queste cose è ancora avvenuta. Ad ogni modo, sarei
davvero felice di poter esserci, mettiamola in questo modo”, ha
chiosato Ben Mendelsohn.
Tattica, scaramanzia, reale mancanza
di ufficialità? Attendiamo gli ulteriori sviluppi del processo di
casting di Star Wars: Rogue One.
Star
Wars: Rogue One potrebbe
aver trovato il suo leader maschile. Riz
Ahmed, visto in Lo sciacallo
– NightCrawler, sarebbe infatti molto vicino a
interpretare il ruolo di protagonista maschile di Rogue
One, il primo spin off della Star Wars Anthologies
diretto da Gareth
Edwards con Felicity Jones.
Nel corso
della Star Wars Celebration erano già stati rivelati il teaser trailer, i concept e alcuni dettagli
sulla trama del film che uscirà negli Usa a dicembre 2016. Le
vicende narrate in Star Wars Anthologies: Rogue
One dovrebbero temporalmente collocarsi tra Episodio
III ed Episodio IV e si concentreranno sulla coraggiosa missione
intrapresa da un gruppo di combattenti della resistenza per rubare
i piani della Morte Nera, un passaggio fondamentale per il
prosieguo della saga.
Felicity Jones
interpreterà uno dei soldati ribelli, così come
probabilmente Riz Ahmed. L’attore sarebbe
emerso durante i provini che il regista ha svolto a Londra per la
particolare sintonia dimostrata con la protagonista di
La teoria del tutto. Attendiamo presto
nuovi sviluppi, considerando che l’inizio delle riprese non
dovrebbe essere lontano.
In concomitanza con
l’uscita sugli schermi italiani dell’atteso
spin-of Rogue One A Star
Wars Story è giunto il momento di fare il bilancio di
quanto sia effettivamente alto il gradimento del
pubblico nei confronti delle varie operazioni di prequel,
sequel e derivati che avvolgono la mitologia di Star
Wars. A tal proposito, durante una recente intervista
rilasciata a Screen Crush l’attore
Riz Ahmed (interprete del pilota disertore
Bodhi Rook in Rogue One) ha
discusso a proposito delle logiche che muovono uno studio
cinematografico a perseguire la lunga serialità di una saga,
affermando che, a suo parere, i prequels di Star
Wars realizzati da George Lucas grazie
alla seconda trilogia d’inizio XXI secolo non sono stati
assolutamente una cosa negativa.
Approfondendo il discorso legato
alla validità e all’importanza dei prequel
di Star Wars, Riz
Ahmedha infatti affermato:
“la gente dice che la seconda trilogia di
Star Wars non è stata una scelta molto felice, ma
io personalmente non ho avuto alcun problema con i prequel.
C’erano ovviamente alcuni elementi che si sono distinti per la loro
poca attinenza con la saga. Ad esempio Jar Jar
Binks, io proprio non lo sopporto come personaggio. I
fan hanno avuto un problema ad adattarsi a questi nuovi esseri
perché erano in effetti un pò troppo strambi. Mi piace tuttavia il
fatto che la nuova trilogia abbia preso spunto dai veri accadimenti
storici del nostro passato, per esempio ci sono molti
riferimenti allo scioglimento della Società delle Nazioni e
allo scoppio della prima guerra mondiale con la conseguente ascesa
del fascismo. Mi è piaciuto molto questo, perché l’h ritrovato
tutto in Clone Wars. Io davvero non vedo quale sia
il grosso problema in un prequel, per essere
onesti!“.
Malgrado l’opino di Riz
Ahmedriguardo alla fantomatica
solidità assoluta della saga di Star Wars
possa apparire di primo impatto un pò troppo pretenziosa, in realtà
il ragionamento dell’attore è molto coerente, in quanto egli ha
affermando di essere rimasto molto affascinato dalla “granulosità”
e dallo stile quasi documentaristico con cui Rogue
One è stato girato, confessando inoltre di aver preferito
di gran lunga Star Wars L’impero colpisce
ancora rispetto al primo film della trilogia
originale, soprattutto per le sue tiene dark. Ahmed ha infatti
ricordato che “se tutti i film di Star
Wars fossero stati identici sarebbero risultati
noiosi per il pubblico. Spero che ogni nuovo film possa
aggiungere una nuova dimensione, e penso che è ciò che
certamente accadrà con Rogue
One“
Diretto da Gareth
Edwards su una sceneggiatura di Gary
Whitta e Chris
Weitz, Rogue One a Star Wars
Story è un film prequel ambientato negli anni
tra La Vendetta dei
Sith e Una Nuova Speranza.
L’uscita in Italia è prevista per il 14 dicembre 2016. Nel
cast del film Felicity Jones, Mads
Mikkelsen, Riz
Ahmed, Diego Luna, Forest
Whitaker, Jiang Wen e Ben
Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante il “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III
e IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star
Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella
storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno
sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco
di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi
droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti
nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo
droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i
piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle
pronta per la battaglia.
Star
Wars ha già iniziato a commercializzare il personaggio di
Rey accompagnato dal logo del Nuovo Ordine
Jedi. La trilogia sequel è stata spesso criticata per la
mancanza di pianificazione, ma Lucasfilm ha sempre saputo come
sarebbe finita la storia per Rey, interpretata da Daisy Ridley.
The Art of Star Wars: The Rise of
Skywalker descrive un incontro del Lucasfilm Story Group
che ha avuto luogo nel maggio 2014. “Mi piace l’idea che lei
sarà la nostra Skywalker”, ha osservato Pablo
Hidalgo della Lucasfilm, “ma non è una Skywalker.
Quindi, per i nostri scopi, ‘essere uno Skywalker’ è davvero una
metafora. Non deve essere qualcosa che è direttamente collegato al
sangue.”
Alla Star Wars Celebration
2023, la presidente della Lucasfilm Kathleen
Kennedy ha rivelato che Rey diventerà la fondatrice di un
Nuovo Ordine Jedi. Lo studio ha svelato la nuova
timeline di Star Wars, con ogni epoca rappresentata da un logo
diverso. Quella di Rey era accompagnata dal simbolo iconico
dell’Ordine Jedi stesso, scelta che scrive il suo futuro. Ora, il
materiale promozionale di Lucasfilm mostra già Rey in posa da
combattimento con la spada laser davanti al logo del Nuovo Ordine
Jedi:
Lucasfilm ha distribuito Star
Wars: Timelines, di Kristin Baver, Jason Fry, Cole
Horton, Amy Richau e Clayton Sandell. È
un libro incredibilmente completo e ovviamente ci sono numerose
sezioni dedicate ai Jedi. Una delle immagini più sorprendenti pone
Rey davanti al logo dell’Ordine Jedi, una distinzione non concessa
al Maestro Yoda, a Luke Skywalker o a qualsiasi altro Jedi.
L’immagine rappresenta chiaramente Rey come il fondatore di un
nuovo Ordine Jedi, e quella decisione sembra perfettamente
in linea con i recenti annunci.
L’immagine di Rey sembra provenire
da un primo poster promozionale di
Star Wars: l’Ascesa di Skywalker, che – piuttosto
stranamente – mostrava Rey che brandiva una spada laser bianca. È
ragionevole presumere che il poster sia stato preparato prima che
Lucasfilm decidesse di che colore doveva essere la spada laser di
Rey, ma è comunque abbastanza sorprendente vederlo riaffiorare in
Star Wars: Timelines, dato che Rey non ha alcun legame
noto con le spade laser bianche. Ahsoka Tano è l’ex Jedi con spade laser
bianche, e secondo il protetto di George Lucas e
Dave Filoni simboleggiavano il fatto che non è né
una Jedi né una Sith, ma qualcosa di unico. La decisione di
utilizzare un’immagine di Rey con una spada laser bianca potrebbe
essere solo una svista o potrebbe potenzialmente indicare quanto
drammaticamente reinventerà l’Ordine Jedi.
L’inclusione di un’immagine di Rey,
posta davanti al logo dell’Ordine Jedi, è in realtà una scelta
piuttosto importante. Suggerisce che Lucasfilm abbia commissionato
Star Wars: Timelines per aiutare a orientarsi nella
cronologia della galassia di Star Wars, e la sua pubblicazione in
questo momento – poche settimane dopo che Lucasfilm ha annunciato
film ambientati nel passato e nel futuro di quanto il canone abbia
mai visto prima – non è certo una coincidenza. Sembra che la
sequenza temporale di Star Wars sia stata attentamente pianificata
prima di questi progetti, un segno promettente del fatto che questa
volta Lucasfilm ha ragionato bene sulla pianificazione a lungo
termine.
Secondo quanto riferito, è stata
rivelata la prima sinossi della trama del prossimo film di
Star
Wars con protagonista Rey, ambientato durante
l’era del Nuovo Ordine Jedi. Confermato in occasione dello Star
Wars Celebration, il film, diretto da
Sharmeen Obaid-Chinoy e che deve ancora
ricevere un titolo ufficiale, vedrà Daisy Ridley
tornare nei panni di Rey per la prima volta da Star Wars: L’ascesa
diSkywalker. La Lucasfilm aveva originariamente rivelato
che tale nuovo film di Star Wars su Rey avrebbe avuto
luogo 15 dopo L’ascesa di Skywalker, ma non è stato condiviso molto
altro sulla storia.
Secondo il numero 1355 di Production Weekly, è stata però
rivelata la prima sinossi di quello che ad ora viene chiamato
“Star Wars: New Jedi Order“, dove si descrive il ruolo di
Rey nell’addestrare due apprendisti Jedi, uno dei quali potrebbe
plasmare il futuro della galassia. Gizmodo, però, contesta questa
sinossi, affermando che le fonti suggeriscono come questa sia
“per lo più imprecisa“. Supponendo che ci sia del vero
nella sinossi del nuovo film di Star Wars di Rey,
tuttavia, sembra indicare che Rey Skywalker potrebbe non essere il
personaggio principale del film, suggerendo dunque un nuovo inizio
con nuovi personaggi. Di seguito: ecco la sinossi riportata:
“Ambientato circa 15 anni dopo
la vittoria di Rey su Palpatine alla fine di Star Wars: L’ascesa di
Skywalker. Il sequel approfondisce il coraggioso tentativo di
Rey di restaurare l’Ordine Jedi, assumendo il ruolo di mentore per
due giovani studenti promettenti: una ragazza e un ragazzo. Man
mano che la sua formazione procede, diventa evidente che la ragazza
possiede capacità straordinarie, destinate a farla emergere come
futura leader”
Mentre c’è ancora molto da sapere
sul nuovo film di Star Wars con Rey, incluso il suo titolo
ufficiale, Production Weekly sembra inoltre aver confermato che
sarà questo film, tra i tre annunciati, ad uscire a maggio 2026,
più precisamente il 22 maggio 2026. Si tratta di
dettagli però ancora non ufficialmente confermati dalla Lucasfilm o
dalla Disney, per cui bisognerà attendere la conferma che tale
sinossi e tale data di uscita siano effettivamente veritieri. Se
così fosse, però, si potrebbe iniziare ad immaginare qualcosa di
più su questo atteso nuovo progetto.
Uno dei punti dolenti della trilogia
prequel di Star
Wars è senza dubbio l’introduzione del personaggio di
Jar Jar Binks. Il pasticcione e fastidioso
Gungan è il personaggio più odiato dai fan, almeno
da quelli adulti di vecchia data, e passa la maggior parte del suo
tempo a scusarsi per i pasticci che combina.
Dopo il ruolo importante in
La Minaccia Fantasma, George
Lucas decise di farlo diventare senatore, per metterlo
nelle retrovie, tanto che in La Vendetta dei Sith
compare solo brevemente e non ha alcuna battuta.
Adesso però, grazie
a Star Wars Aftermath: Empire’s
End, sappiamo quale è la sua “fine“. Secondo il terzo volume della trilogia
di Chuck Wendig, Jar Jar torna su
Naboo, il suo pianeta natio, e diventa un musicista di strada e un
clown per bambini. Ironia della sorte, le sue attrazioni e i suoi
numeri intrattengono solo i più piccoli, mentre la popolazione
adulta di Naboo lo considera fastidioso.
Per fortuna, Jar
Jar non sarà trai personaggi iconici della storia che
torneranno il prossimo dicembre in The Last
Jedi.
Star Wars The Last
Jedi first look: Rey, Finn e Poe – FOTO
Star Wars The Last
Jedi sarà diretto da Rian Johnson e
arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le
vicende immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Apparentemente, diversi giorni prima
rispetto alla data prevista per il panel Diseny al San Diego Comic
Con, abbiamo a disposizione la cronologia e i titoli dei prossimi
film dell’universo di Star
Wars.
Il sito Indie Revolver ha scovato
l’immagine che vi proponiamo di seguito su Imgur e, pur non
essendoci nulla di ufficiale, la grafica sembra piuttosto
convincente.
Come si vede
dall’immagine, forse rubata da una prova a San Diego in vista del
panel e ammesso che si tratti di una foto vera e non di un fake, ci
sono due grosse rivelazioni in merito ai film che sono esclusi
dalla trilogia canonica e già annunciata.
Si tratta degli spin off su Obi Wan
Kenobi e su Han Solo e Boba Fett. Il primo si
intitolerebbe Star Wars: Kenobi The Balance of the
Force, che sarebbe piuttosto convincente e potrebbe
rientrare nei rumors fino a ora raccolti; il secondo dovrebbe
essere invece un testa a testa tra
Fett/Solo. Ovviamente ogni spin off sarà
alternato a un film della trilogia ufficiale, a partire da questo
dicembre. Che ve ne pare? Vi sembra una cronologia convincente?
Star Wars Il Risveglio della Forza uscirà
sul grande schermo il 18 dicembre 2015.
Star Wars Rogue One è
scritto da Gary Whitta e Chris
Weitz, e sarà diretto da Gareth Edwards.
L’uscita è prevista per il 16 dicembre 2016.
La Disney ha rimosso un film
Star
Wars senza titolo programmato per il
18 dicembre 2026 dal suo calendario di uscite.
L’era glaciale 6 prenderà il suo posto.
Nonostante non sia mai stato
confermato esattamente, Sharmeen Obaid-Chinoy era
stata precedentemente annunciata come regista di un prossimo film
Star
Wars incentrato su Rey di Daisy
Ridley dopo gli eventi di Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker del 2019. Il film ha perso lo sceneggiatore
Steven Knight all’inizio di quest’anno (dopo che
Damon Lindelof e Justin Britt-Gibson avevano
precedentemente abbandonato il progetto). La presidente della
Lucasfilm Kathleen Kennedy ha affermato alla Star
Wars Celebration dell’anno scorso che il nuovo film con Ridley
avrebbe seguito Rey mentre costruisce un nuovo Ordine
Jedi.
The Mandalorian and Grogu unica certezza di
Star Wars
Il prossimo film di Star
Wars, The
Mandalorian and Grogu del regista Jon Favreau, dovrebbe uscire a maggio 2026. Un
altro film di “Star Wars” senza titolo rimane in programma per il
17 dicembre 2027.
Altrove in una galassia lontana
lontana, la Lucasfilm ha rivelato la scorsa settimana che
Simon Kinberg dovrebbe scrivere e produrre una
nuova trilogia con Kennedy. La scorsa settimana, Disney e 20th
Century Animation hanno annunciato che “L’era glaciale
6” era in produzione, con le star della serie Ray
Romano, John Leguizamo, Queen Latifah, Denis Leary e
Simon Pegg che tornano a prestare le loro voci al
film.
The Mandalorian &
Grogu, tutto quello che sappiamo sul film
Favreau sta producendo il film
insieme alla presidente della Lucasfilm Kathleen
Kennedy e Filoni, CCO della Lucasfilm ed ex direttore
supervisore dell’amata serie animata “Star Wars: The Clone
Wars“. “Ho amato raccontare storie ambientate nel
ricco mondo creato da George Lucas”, ha detto in precedenza
Favreau. “La prospettiva di portare il mandaloriano e il suo
apprendista Grogu sul grande schermo è estremamente
emozionante”.
La serie di tre stagioni
The Mandalorian è stata generalmente
ben accolta da fan e critici. Una quarta stagione è già in fase di
sviluppo presso Lucasfilm, con l’obiettivo di riallacciarsi agli
eventi di “Ahsoka” e di altri show Disney+ di Star
Wars.
Si sa molto poco del film, incluso
il suo posizionamento nella cronologia di “The Mandalorian” e chi
altro dovrebbe recitare oltre a Pascal. Tuttavia, la star di
“Alien” Sigourney Weaver è in trattative per
recitare nel film, anche se i dettagli sul suo personaggio sono
ancora segreti. The
Mandalorian & Grogu uscirà nelle sale il 22
maggio 2026.
Gran parte delle immagini iconiche
che i fan associano a Star Wars, come spade laser, blaster e il
Millennium Falcon, possono essere fatte risalire all’uscita del
film originale del 1977. Tuttavia questa è la prima volta che si
vede, dal vivo, un esempio di oloscacchi.
Come si vede nel video pubblicato su
Facebook, Dejarik Creations
è riuscita a ricreare l’iconico gioco usando l’ologramma. La
straordinaria ri-creazione è stata ottenuta incorporando una
ventola per proiettore 3D nel tavolo, consentendo alle creature di
apparire come se stessero in piedi e si muovessero. Sebbene il
gioco ricreato non sia effettivamente giocabile, è visivamente
incredibilmente vicino a ciò che è stato mostrato per la prima
volta in Star Wars: Episodio IV – Una nuova
speranza.
Sebbene i film della trilogia
prequel abbiamo comunque avuto (e continuano ancora oggi ad avere)
la loro giusta dose di sostenitori, un certo stigma, essenzialmente
negativo, è stato attaccato a quei film per lungo tempo:
principalmente, i puristi di Star
Wars non hanno mai accettato determinate scelte
narrative operate da Lucas, incluso l’utilizzo di alcune tecniche
di produzione cinematografica; per anni i detrattori della trilogia
prequel hanno sempre sostenuto che quei film erano molto lontani,
sia da un punto di vista narrativo che da un punto di vista visivo,
dalla trilogia originale.
Nei decenni successivi al suo
debutto, la trilogia prequel è stata rivalutata, con diversi fan
che si sono ricreduti e che sono riusciti ad apprezzare
maggiormente ciò che quei film hanno portato alla saga e ciò che
Lucas stava cercando di ottenere attraverso la loro realizzazione.
Uno dei più grandi sostenitori della trilogia prequel di Star
Wars è senza dubbio Rian Johnson, regista de Gli
Ultimi Jedi, l’episodio forse più criticato della trilogia
sequel della celebre saga.
Via
Twitter, Johnson è tornato a parlare del perché è così
appassionato dei tre episodi che costituiscono la trilogia prequel.
“Lucas ha realizzato uno splendido
film di 7 ore per bambini, su come il diritto e la paura della
perdita trasformino le brave persone in fascisti, e lo ha fatto
mentre si trovava alla guida di quasi ogni cambiamento tecnico
avvenuto nel cinema moderno degli ultimi 30 anni.”, ha scritto
Johnson sul suo profilo ufficiale.
Come i prequel di Star Wars hanno
rivoluzionato Hollywood
Al pari di quanto avevano già fatto
i film della trilogia originale, anche i prequel di Star
Wars sono passati alla storia per aver rivoluzionato
l’industria hollywoodiana degli effetti visivi. Il tanto
amato/odiato personaggio di Jar Jar Binks, ad esempio, è stato il
primo personaggio ad essere realizzato totalmente attraverso
l’impiego della CGI, mentre L’attacco dei cloni è stato il primo film ad essere
girato interamente in digitale. Entrambi questi aspetti hanno
rappresentato dei passi fondamentali nel cambiamento dell’industria
dell’audiovisivo: ancora una volta la saga di Lucas si è imposta
come assoluto precursore nelle evoluzioni che di lì a pochi anni si
sarebbero susseguite con intensità sempre maggiore.
Ricordiamo che, dopo Gli
Ultimi Jedi,Rian Johnson è stato incaricato dalla
Lucasfilm di scrivere una nuova trilogia di Star
Wars, sulla quale però non ci sono ancora dettagli
confermati. A quanto pare il progetto, che dovrebbe raccontare di
una nuova mitologia (con nuove storie e nuovi personaggi
completamente slegati dalla saga degli Skywalker), è ancora nelle
prime fasi di sviluppo.
Il regista e responsabile
dello sviluppo della nuova trilogia di Star
WarsRian Johnson è tornato a parlare
del futuro del franchise, in particolare della possibilità che
anche i fan più affezionati si stanchino di tornare al cinema per
l’ennesimo film di Guerre Stellari.
“Mi diverte pensare al
fatto che ci sia altro al di fuori della storia dei Skywalker. A
volte mi chiedo addirittura cosa sia Star Wars o cosa dovremmo
mantenere dell’iconografia originale per fare in modo che il
franchise rimanga ancora intatto, e cosa potremmo lasciarci alle
spalle“, ha confessato il regista.
“Alcuni pensano che
Star Wars sia diventato una specie di museo che viene aperto una
volta l’anno” continua Johnson “Tuttavia non sono
d’accordo, perché se il franchise funziona
così bene è perché i nuovi film raccontano storie eccitanti e
fresche che ti sfidano, ti sorprendono e riescono a coinvolgere
come hanno fatto i film originali, ma portandoti sempre in posti
nuovi. Almeno emotivamente questa saga non invecchierà
mai.“
Pochi giorni fa anche Mark Hamill aveva
espresso le sue perplessità sul futuro del
franchise: “Direi che dovrebbero darsi pace, perché
non si arrivi alla saturazione. Ho detto alla Disney ‘Davvero?
Cinque mesi dopo di noi, arriva un altro film (Solo: A Star Wars Story)? Non potete
aspettare almeno fino a Natale? Ma loro avevano la data prenotata,
stanno facendo i film Marvel e i loro film, quindi va
oltre la mia visione.”
Vi ricordiamo che il prossimo
capitolo, Star Wars: Episodio IX, sarà
diretto da J.J. Abrams e scritto
da Chris Terrio. Il film arriverà poi in sala
il 20 dicembre 2019.
Confermati nel
cast Daisy Ridley, John Boyega, Adam
Driver e Oscar Isaac. Il film
mostrerà anche come la produzione avrà risolto il paradosso
narrativo della Principessa/Generale Leia.
Rian Johnson
sembra avere ancora qualche sassolino da togliersi dalla scarpa
riguardo le reazioni violente di una parte tossica del fandon di
Star
Wars contro l’episodio da lui scritto e diretto,
Gli Ultimi
Jedi, vittima di critiche accese e odio
ingiustificabile dopo l’uscita in sala nel 2018. Il regista, che in
questi anni si è sempre distinto per le risposte pacate e
giudiziose in difesa del suo film e dei personaggi, è tornato
sull’argomento durante un recente incontro sponsorizzato da Wired
in occasione della release di Cena con delitto – Knives
Out, la pellicola che vede protagonisti Chris Evans,
Daniel Crag e molti altri.
Queste le parole di Johnson rivolte
agli hater di Episodio VIII:
“Se qualcuno risponde
negativamente alla diversità, beh che si f***a“, ha
commentato. “Se a qualcuno non è piaciuto il film, e non sto
dicendo che non è piaciuto a loro…Non mi sorprende affatto. Sono
cresciuto come fan di Star Wars. Ribadisco che sono cresciuto…
Avevo vent’anni quando uscirono i prequel e l’idea che tutto è
andato bene, che fosse rose e fiori, e poi tutti si urlavano contro
mi sconcerta”
Johnson ha poi aggiunto: “Le
persone tengono profondamente a Star Wars e ogni singola persona ha
una versione leggermente diversa di quello che pensano debba essere
la saga. E quindi buona parte del divertimento è
discuterne”.
Vi ricordiamo che il regista
svilupperà in futuro una nuova trilogia, ma non abbiamo ulteriori
dettagli in merito.
Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, capitolo conclusivo della nuova
trilogia del franchise diretto da J.J.
Abrams, arriverà nelle sale a dicembre
2019. Nel cast Daisy
Ridley, Oscar
Isaac, John
Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi
Ackie, Joonas Suotamo,Adam
Driver, Anthony Daniels, Billy
Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall
Gleeson, Billie Lourd e il veterano del
franchise Mark Hamill. Tra le new entry
c’è Richard E. Grant.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del
girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato
una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la
sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né
mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
Nella giornata di ieri, proprio in
occasione dello Star
Wars Day, è stato annunciato che Taika Waititi, regista di Thor:
Ragnarok e JoJo
Rabbit, dirigerà e co-sceneggerà un nuovo film della
saga di Star Wars. Il nuovo film sarà
esterno alla saga degli Skywalker, conclusasi ufficialmente lo
scorso dicembre con l’uscita nelle sale di tutto de L’Ascesa di Skywalker di
J.J. Abrams.
In seguito all’annuncio del
coinvolgimento di Taika Waititi nel franchise di Guerre
Stellari, il regista Rian Johnson, che ha diretto
Star Wars: Gli Ultimi Jedi (probabilmente il film
più “controverso” della trilogia sequel), ha espresso via
Twitter tutto il suo entusiasmo in merito all’ingaggio
dell’amico e collega, dichiarando:
“Non ho idea di che tipo di Star
Wars partoriranno le menti di Taika, Krysty e Leslye. Anche se
provassi ad indovinare, mi sbaglierei. E questa è la cosa più
eccitante che io possa immaginare.”
Krysty
Wilson-Cairns è la sceneggiatrice che si occuperà di
scrivere il nuovo film di Star Wars insieme a Taika
Waititi. A Leslye Headland, invece, è stato
affidato il compito di lavorare ad una nuova serie ambientata
nell’universo di Guerre Stellari e destinata al servizio
di streaming Disney+: quest’ultimo progetto è stato
ufficializzato dalla Lucasfilm sempre nella giornata di ieri.
Taika Waititi ha conquistato il mondo con
il suo Thor:
Ragnarok, ma ha poi trovato il vero successo
con JoJo
Rabbit, satira contro il nazismo che gli ha
regalato un premio Oscar per la migliore sceneggiatura
originale.
Dopo la conclusione della saga degli
Skywalker lo scorso dicembre, con l’uscita in sala di L’Ascesa
di Skywalker, saga continua nelle sue
declinazioni fumettistiche e con le serie tv, tra
cui The Mandalorian che, dopo
una stagione di grande successo conclusasi il 2 maggio, è stata
rinnovata per un secondo ciclo.
L’inizio del XXI secolo ha
visto George Lucas impegnato nella
realizzazione della famosa seconda trilogia dedicata agli antefatti
che precedono la narrazione inaugurata nel 1977
con Star
Wars Una nuova speranza, progetto voluto con grande
fervore dallo stesso regista ma che ha ricevuto clamorose a unanimi
dissensi da parte sia della critica che dei fan più accaniti.
Ebbene, dopo dodici anni da Star Wars La vendetta dei
Sith ecco che una piccolo scudo a difesa di questa
sfortunata trilogia si alza grazie a Rian
Johnson, regista del prossimo Star Wars
Episodio VIII.
Tramite un post pubblicato sul
proprio
account TwitterRian
Johnsonha voluto vestire i panni di
avvocato del diavolo e difendere a spada tratta il lavoro compiuto
da George Lucas con la trilogia prequel
di Star Wars, in particolare per il modo in
cui le pellicole affrontano con lucidità e profondità il tema della
paura e della fratellanza.
Le prole alquanto dure e perentorie
di Rian Johnsona
difesa della trilogia prequel di Star Wars
testimoniano come vi sia ancora oggi una questione decisamente
aperta a tal proposito, poiché infatti, al di là delle numerose
critiche rivolte a George Lucas circa la
natura di questo suo progetto d’inizio secolo, molti fan già
all’epoca non avevano potuto non constare come
almeno Star Wars La minaccia Fantasma, pur
nelle sue evidenti problematicità, aveva avuto quantomeno il merito
di avvicinare una nuova generazione di spettatori a un franchise
che rischiava di esaurirsi, introducendo tutta una nuova mitologia
di personaggi amati (come Boba Fett) e odiati
(vedi Jar Jar Binks). Grazie poi
a Star Wars L’attacco dei
cloni e Star Wars La vendetta dei
Sith il tema della paura viene portato a livelli molto
alti e analizzato sotto vari aspetti tutt’altro che scontati.
Tuttavia Rian
Johnson si rende ben conto di quanto arduo sia difendere a
spada tratta la trilogia prequel di Star
Wars, soprattutto dinnanzi a una generazione di fan che a
solo sentir nominare la parola midichlorians vorrebbero
scagliarsi contro George Lucas e fagli
rimpiangere questo suo ardito progetto.
L’indiscrezione diffusa nelle ultime
ore sull’addio di Rian Johnson alla nuova trilogia
di Star
Wars è stato presto smentito dal regista stesso su Twitter,
specificando che sta ancora lavorando allo sviluppo dei tre
film supervisionati dalla produzione del suo
collega Ram
Bergman.
Ieri era stato il sito Super Bro
Movies a riportare il rumor secondo cui Johnson avrebbe abbandonato
il progetto lasciando ancora una volta nel caos l’universo di
Guerre Stellari dopo i vari scossoni di Solo: A Star Wars
Story e di Episodio IX
(dove si sono alternati vari nomi in regia).
Di certo la mancata conferma
ufficiale della Lucasfilm era già un indizio della poco
attendibilità della notizia, tuttavia il responso di Johnson ci fa
tirare un sospiro di sollievo. Vi ricordiamo che la nuova
trilogia sarà un vero e proprio spin-off originale e intodurrà nel
franchise personaggi inediti senza coinvolgere la trama della
famiglia Skywalker.
La decisione di affidare al regista
i tre prossimi film è scaturita dal giudizio più che positivo della
Disney davanti all’impressionante risultato raggiunto con Gli Ultimi Jedi
(criticato dai fan più “integralisti” della saga).
“Abbiamo tutti amato lavorare
con Rian a Gli Ultimi Jedi – ha
dichiarato Kathleen Kennedy, presidente della
Lucasfilm – è una vera forza creativa, e vederlo
completare il film dall’inizio alla fine è stato uno dei più bei
lavori della mia vita. Rian farà cose magnifiche con la tavolozza
bianca, in questa nuova trilogia.”
In un comunicato
congiunto, Johnson e Bergman hanno dichiarato: “Abbiamo
trascorso il periodo della vita a collaborare con la Lucasfilm e la
Disney su GLi Ultimi Jedi. Star Wars è una grande mitologia moderna
e ci sentiamo molto fortunati di contribuire. Non vediamo l’ora di
continuare la serie.”
Un mese fa circa la
Disney aveva annunciato che Rian
Johnson, regista di
Star Wars: Gli Ultimi Jedi (ottavo capitolo del
franchise in uscita il prossimo 13 Dicembre), sarebbe stato il
responsabile creativo della nuova trilogia dedicata all’universo di
Guerre Stellari. La notizia, accolta calorosamente dai fan, era il
risultato di un ottimo rapporto professionale stabilitosi fra
Johnson la Lucasfilm, capitanata
da Kathleen Kennedy, sul set de Gli
Ultimi Jedi, tanto da riconfermarlo in un ruolo così
determinante per il futuro della saga.
Nelle ultime ore invece le
dichiarazioni del regista sulla nuova trilogia non lasciano
indifferenti, visti i dettagli forniti e le anticipazioni su ciò
che probabilmente vedremo sullo schermo: “La nuova trilogia non
sarà in alcun modo collegata alle precedenti, e i film saranno
ambientati in un’altra galassia mai esplorata finora” ha
confessato Johnson in una recente intervista concessa a ScreenRant. Sembra proprio che
l’azienda abbia assicurato piena libertà d’azione al regista e che
Star
Wars conoscerà scenari inediti rispetto al passato; una
rinfrescata di storie e personaggi che appare come la migliore
delle benedizioni insomma.
Ma non finisce qui. Johnson ha poi
accennato al fatto che “J.J.Abrams girerà
Episodio IX e concluderà questa trilogia, dopo di che inizieremo da
capo con una nuova serie di film. Non sono sicuro di girarli tutti
e tre, per ora posso dire che mi occuperò del primo e mi
concentrerò sulla linea narrativa principale“.
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, che arriverà nelle sale italiane il prossimo 13
dicembre, è stato diretto da Rian Johnson, e
sembra che la Lucasfilm e la Disney siano stati
tanto contenti del lavoro svolto dal regista, da affidargli una
nuova trilogia, che scriverà, dirigerà, ideandola completamente da
solo, con la produzione del suo collega Ram Bergman.
Sul
Starwars.com si legge che
Lucasfilm e Disney sono così soddisfatte del lavoro di Johnson con
Gli Ultimi Jedi che hanno acconsentito ad
affidargli un’intera trilogia, separata dalla saga degli
Skywalker e ambientata nello stesso universo, con tanti
nuovi personaggi e pianeti mai esplorati prima.
“Abbiamo tutti amato lavorare
con Rian a Gli Ultimi Jedi – ha dichiarato Kathleen
Kennedy, presidente della Lucasfilm – è una vera forza
creativa, e vederlo completare il film dall’inizio alla fine è
stato uno dei più bei lavori della mia vita. Rian farà cose
magnifiche con la tavolozza bianca, in questa nuova
trilogia.”
In un comunicato
congiunto, Johnson e Bergman hanno dichiarato: “Abbiamo
trascorso il periodo della vita a collaborare con la Lucasfilm e la
Disney su GLi Ultimi Jedi. Star Wars è una grande mitologia moderna
e ci sentiamo molto fortunati di contribuire. Non vediamo l’ora di
continuare la serie.”
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
FIRST LOOK –
Carrie Fisher in Star Wars: Gli Ultimi Jedi
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 13 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Ci sono state notizie contrastanti
sullo stato di avanzamento del previsto film di Star Wars
“New
Jedi Order” della Lucasfilm, che
vedrà Daisy Ridley riprendere il ruolo di Rey
“Skywalker” dopo il suo ruolo principale nella recente trilogia
sequel.
In rete si sono diffuse voci
secondo cui
il progetto potrebbe essere stato ritardato a tempo
indeterminato, ma diversi siti hanno contattato la
Lucasfilm per avere chiarimenti e non sembra che
queste notizie siano fondate. L’insider Jeff
Sneider è intervenuto tramite l’ultima edizione della sua
newsletter e ha condiviso alcuni nuovi intriganti dettagli sul
ritorno di Rey e sulla paga che è stata data per il suo
ritorno a Daisy Ridley.
Sneider ritiene che il film di Rey,
ancora senza titolo, sarà il secondo film per il grande schermo
dopo The
Mandalorian & Grogu, e probabilmente arriverà nelle
sale intorno al Natale del 2026. Secondo lui, il film di
James Mangold“L’alba dello Jedi” seguirà
a ruota nel 2027, mentre il film di Dave Filoni “La nuova
Repubblica” (o “L’erede dell’Impero“, come viene ora
chiamato) potrebbe arrivare nel 2028.
Per quanto riguarda il compenso di
Daisy Ridley, Sneider ha sentito dire che
l’attrice intascherà ben 12,5 milioni di dollari. La cifra potrebbe
non sembrare così alta, soprattutto se paragonata alle somme
monumentali che guadagnano le star del MCU, per esempio, ma
tenete presente che la carriera della Daisy Ridley ha avuto un piccolo crollo dopo
L’ascesa di Skywalker, e 12 milioni di dollari
sarebbero molto di più della sua quotazione abituale.
Tuttavia, su The Hot Mic, Sneider
ha notato che questo film potrebbe essere ambientato in una linea
temporale diversa, con una versione più vecchia di Rey. Come
ricorderete, precedenti indiscrezioni sostenevano che il piano
originale prevedeva di affidare il ruolo a Helen Mirren (o a qualcuno di simile) prima
che la Ridley accettasse di firmare.
Sharmeen
Obaid-Chinoy dirigerà il film “New
Jedi Order“, che sarà ambientato ben quindici anni
dopo gli eventi de L’ascesa di Skywalker. I dettagli della trama sono
ancora perlopiù nascosti, ma sappiamo che Rey sarà una “potente
maestra Jedi” che gestirà la propria accademia di
addestramento quando la ritroveremo.
L’anno scorso, Kathleen Kennedy
della Lucasfilm ha rivelato che il lavoro su questo film è più
avanti di quanto si pensasse “Stiamo lavorando a questo film da
alcuni anni e tutto ciò si inserisce nella nostra narrazione
complessiva. Quindi siamo arrivati a un punto in cui abbiamo uno
scrittore meraviglioso, Steven Knight, e probabilmente nel prossimo
mese e mezzo vedremo una sceneggiatura su cui stiamo lavorando da
un bel po’. Quindi ci stiamo avvicinando“.
Rey e Jyn Erso sono
le due nuove eroine del franchise di Star
Wars. Mentre la prima deve ancora scoprire il suo
destino, la seconda ha coraggiosamente sacrificato la sua vita per
permettere alla Ribellione di continuare a sperare. Ma cosa hanno
in comune le due eroine? Ecco un video che mette a confronto le
eroine interpretate da Felicity Jones e
Daisy Ridley.
Il percorso narrativo di Jyn Erso si
è concluso con Rogue One, ma troveremo
Rey in Star Wars Gli Ultimi Jedi.
FIRST LOOK – Carrie
Fisher in Star Wars Gli Ultimi Jedi
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al cinema il 15
dicembre 2017. Il film racconterà le vicende immediatamente
successive a Il Risveglio della
Forza.
Fatta eccezione per la
produttrice Kathleen Kennedy, il team dietro
il nuovo capitolo di Star
Wars è fortemente ‘maschile’. Non solo l’imminente
capitolo è diretto da J.J. Abrams ma anche il
sequel e i due spin-off sono finiti tra le mani di registi e
sceneggiatori uomini. Ma qualcosa potrebbe cambiare da qui a breve.
Secondo quanto riportato dal Los Angeles Times si sarebbe tenuto un
vertice di due giorni tra Women in Film e Sundance Institute per
affrontare il divario di genere ad Hollywood, con l’agente
Adriana Alberghetti in prima fila.
Come conseguenza di
questo summit, l’Albergetti ha procurato a quattro registe donne e
tre sceneggiatrici un meeting con la Lucasfilm per i prossimi film
di Star Wars. Non sono stati rivelati i nomi, al momento, ma la
Alberghetti rappresenta le registe Sarah Gavron
(Suffragette) e SJ Clarkson (Jessica Jones) e le
sceneggiatrici Linda Woolverton (Maleficent) e
Marti Noxon (Buffy l’ammazzavampiri).
Questo significa che un punto di
vista femminile potrebbe finalmente entrare nell’Universo creato da
In una recente conferenza di Fortune, la
produttrice Kathleen
Kennedyaveva dichiarato: “Non
ho ricevuto nemmeno una singola telefonata da una donna in cui mi
si dicesse che vuole realmente, realmente dirigere un film
di Star Wars. Devono prendere il telefono e
dire ‘Hey, lasciami dire quello che Star
Wars significa per me e quanto potrei fare con la
saga’“.
Il bello della fantascienza è che,
proprio come suggerisce la sua denominazione, scienza e fantasia
vengono mescolate assieme per creare una suggestiva amalgama capace
di farci sognare ad occhi aperti, apparentemente senza alcun
limite.
Partendo dall’innegabile fascino e
incluso culturale esercito dalla saga di Star
Wars – soprattutto in seguito alla trepidante attesa
dell’uscita, prevista per
il 16 dicembre 2016, dello
spin-off Rouge
One– la società inglese di forniture
energetiche Ovo
Energy ha deciso di mettere in atto un
interessante progetto in collaborazione con Stephen
Skolnick del blog Phsysics Central e
il dottor Alexander Barnett dell’università
di Dartmouth per calcolare la quantità di
energia (e il relativo costo) necessari ad alimentare
la Morte Nera, celebre arma suprema
dell’Impero Galattico.
Usando i dati ufficiali rilievi
alla tecnologia provenienti da Wookipedia
e StarDestroyer.net
e combinandoli con i principi di fisica ed elettronica reali, i
ricercatori di Ovo hanno calcolato minuziosamente i costi e il
fabbisogno di carburante per fornire vitto e alloggio a un intero
equipaggio durante un viaggi nell’iperspazio, ottenendo risultati a
dir poco “astronomici”. Il conto finale prevede la necessità di
oltre 191.547.345.149
lampadine necessarie per illuminare i lunghi corridoi
della struttura, ciascuna al costo di due tazze da tè per ciascuno
dei 2.068.937 membri
dell’equipaggio, per un totale di circa 20.000
dollari. Il costo complessivo che la Morte
Nera dovrebbe impiegate per effettuare un unico salto
nell’iperspazio si aggira introno alla cifra inimmaginabile
di 1.075920955596 x 10 ^ 23
dollari.
Fatti quattro conti, i costi di
gestione giornalieri della Morte Nera
risultano di 7,7 trilioni di dollari, ben
30 miliardi di volte la quantità di denaro
presente oggi sul pianeta Terra. Numeri di questa portata rendono
però di fatto ancora più nobile il tentativo dei Ribelli di porre
fine al dominio dell’Impero, con un risparmio
generale di soldi e vite umane un po’ per tutti.
Apparsa per la prima volta in
Guerre Stellari (Star Wars negli USA) la Morte
Nera è una gigantesca stazione da battaglia spaziale
realizzata dall’Impero Galattico allo scopo di rafforzare il suo
regime di terrore. La Morte Nera ha le dimensioni di una piccola
luna e l’arma principale di cui dispone è un enorme cannone
Superlaser in grado di distruggere un pianeta delle dimensioni
della Terra in pochi secondi.
Dopo il rovesciamento della
Repubblica, la prima Morte Nera, per ordine del
Grand Moff Tarkin viene usata a titolo dimostrativo per distruggere
il pacifico mondo di Alderaan, pianeta natale della principessa
Leila Organa per venire quindi attaccata dai ribelli e distrutta da
Luke Skywalker durante la famosa battaglia di
Yavin avvenuta nell’anno 0 BBY.
La Morte Nera
LEGO
Questo incredibile modello
Star Wars ha così tanti ambienti, camere, hangar,
ecc. che non saprai da dove cominciare! Aziona il superlaser
gigante dalla sala di controllo, pianifica le missioni nella camera
delle conferenze e lancia il TIE Avanced di Lord Vader dall’hangar.
Ripara i droidi nell’officina, rinchiudi i prigionieri nel blocco
di detenzione e abbatti le astronavi dei ribelli con il laser turbo
dello shooter a molla, le torri laser turbo e il potente raggio
trattore.
Puoi persino visitare
l’Imperatore Palpatine nella sua sala del trono, gestire le
operazioni nell’area di carico e mettere la spazzatura nel
tritarifiuti. E, naturalmente, la storia non sarebbe completa senza
Obi-Wan Kenobi, Luke Skywalker e Han Solo, determinati a distruggere
la temibile Morte Nera dell’Impero! Riusciranno a sventare i piani
di Vader e degli altri personaggi imperiali? Il destino della Morte
Nera è nelle tue mani…
Nella serie di film di Guerre stellari appaiono complessivamente due
stazioni Morte Nera, informalmente chiamate Morte
Nera e Morte Nera 2.
La Morte Nera
2
La costruzione della Morte
Nera 2, più potente della prima, avviene tre anni dopo,
nell’orbita attorno la luna boscosa di Endor. Architettata come
trappola per sbaragliare definitivamente l’Alleanza Ribelle, in
presenza dell’Imperatore, degli sviluppi imprevisti capovolgono le
sorti a favore degli stessi ribelli. Il tiranno soccombe con la
distruzione della stazione, più vulnerabile della prima essendo
ancora in costruzione. La Morte Nera 2 appare in
Star Wars – Il ritorno dello Jedi.
Vi ricordiamo che La Morte
Nera sarà nuovamente trai protagonisti al cinema con
Rogue One a Star Wars
Story diretto da Gareth Edwards su
una sceneggiatura di Gary Whitta e Chris
Weitz, è un film prequel ambientato negli anni tra
La Vendetta dei Sith e Una Nuova
Speranza. L’uscita in Italia è prevista per il 14
dicembre 2016. Nel cast del film Felicity Jones, Mads
Mikkelsen, Riz Ahmed, Diego Luna, Forest
Whitaker, Jiang Wen e Ben
Mendelsohn.
Il film sarà certamente
ambientato durante il “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III
e IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star
Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella
storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno
sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco
di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi
droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti
nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo
droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i
piani della Morte Nera. Felicity Jonessarà un soldato ribelle pronta per la battaglia.
Il sito Best Casino si è divertito a
calcolare il costo di produzione di un vero Camminatore AT-AT,
il veicolo d’assalto in mano all’Impero, introdotto nella saga di
Star
Wars nell’episodio II L’impero
colpisce ancora di Irvin
Kershner.
I numeri non scherzano. Si parla di
226,5 milioni di dollari per la realizzazione del veicolo, senza
contare i 192mila dollari necessari ogni anno per
il personale di bordo, che comprende un comandante, un pilota,
un mitragliere e fino a 40 stormtrooper.
Ecco l’infografica pubblicata dal
sito:
Stando alle ricerche, la principale
corazza blindata dell’AT-AT sarebbe l’elemento più costoso con
i suoi 146 milioni di dollari, più della metà della
cifra totale. Anche i laser di testa richiederebbero notevoli
risorse. Cercando le migliori controparti reali, i
responsabili del progetto hanno fatto riferimento ai laser
LaWS della Marina militare americana (22 milioni di
dollari) e ai prototipi ATHENA laser (50 milioni). Le parti più
economicamente vantaggiose sono rappresentate dalle
articolazioni del veicolo e dal motore (8,5 milioni di
dollari).
Questo studio rende evidente la
grande impresa dell’Alleanza Ribelle, impegnata a sconfiggere
un nemico tecnologicamente dotato come l’Impero.
Vedremo cosa ci riserverà il futuro
Rogue One in
materia di AT-AT.
Peter
Mayhew, storico interprete di
Chewbacca, trai personaggi simbolo del franchise
di Star
Wars, ha condiviso sul suo account Twitter ufficiale
(@TheWookieeRoars) uno storico
filmato in cui vediamo l’enorme Wookie parlare in inglese e non
solo con i caratteristici suoi versi che lo rendevano comprensibile
soltanto al suo fidato compare Han Solo.
La clip è tratta dal dietro le
quinte de L’Impero Colpisce Ancora e genera una
sensazione alquanto straniente se consideriamo l’abitudine che
abbiamo di ascoltare la lingua Shyriiwook dalle pelose labbra di
Chewbe.
Chewbacca ha fatto
il suo esordio nella trilogia originale di Star
Wars, per poi comparire brevemente anche ne La
Vendetta dei Sith. Lo abbiamo ritrovato al fianco di Solo
in Star Wars Il Risveglio della Forza e tornerà al
fianco del nuovo pilota del Millennium Falcon,
Rey (?), nell’Episodio VIII.
Star Wars Episodio
VIII sarà diretto da Rian Johnson e
arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le
vicende immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Qual è la pronuncia esatta dei nomi
dei personaggi di Star
Wars? La storia di nomi pronunciati male (e anche
cambiati, per quello che riguarda noi italiani) è lunga, ma adesso
Mark Hamill interviene nel discorso dicendo la
sua.
Hamill ha valutato il discorso sulla
pronuncia sul suo account Twitter, dicendo che lui e altri membri
del cast hanno spesso chiesto al creatore di Star Wars
George Lucas come pronunciare determinate parole. Hamill
ricorda di aver chiesto a Lucas la corretta pronuncia di Leia,
Chewbacca e Han, volendo assicurarsi che ci fosse coerenza.
Tuttavia, Hamill dice che Lucas
avrebbe semplicemente alzato le spalle e che non gli è mai
importato davvero della pronuncia. Secondo Hamill, Lucas ha
affermato che i nomi di Star Wars sarebbero stati pronunciati in
modo diverso in varie parti della galassia. Trattandosi di un mondo
con una moltitudine di lingue, razze e creature, è molto plausibile
che ogni lingua abbia il suo accento e il suo modo di pronunciare i
nomi in questione.
Con più di dieci film, decine di
videogiochi, centinaia di libri, fumetti e altre storie su ogni
mezzo immaginabile, si potrebbe pensare che non ci siano misteri
nel mondo di Star
Wars, ma la verità è che si sono ancora alcuni
dettagli non sviscerati e non ancora troppo chiari ai fan e agli
spettatori. Dopotutto, la galassia lontana lontana è sempre stata
un grande enigma e ha esercitato fascinazione sin dal suo esordio,
su tutto, la Forza, le sue manifestazioni e i Fantasmi di
Forza.
Oltre ogni tipo di enigma ed
espediente narrativo o potere Jedi, il concetto di Fantasmi di
Forza è sempre stato di grande fascino e complessità. Tutti i
cavalieri Jedi possono trasformarsi in Fantasmi di Forza? Questi
esseri possono interagire con il mondo reale? Possono essere utili
praticamente all’eroe oppure essere solo da guida e consiglio per
chi è vivo e combatte il Lato Oscuro? La storia vista nei film ci
dà risposte contrastanti.
Come funzionano davvero i Fantasmi di Forza in Star Wars?
Ad esempio, all’inizio si pensava
che quella dei Fantasmi di Forza fosse una specialità di Yoda e
Obi-Wan, ma poi abbiamo visto che anche Darth Vader, riscattatosi
in Anakin Skywalker alla morte, ha raggiunto la forma di Fantasma
di Forza. Vuol forse dire che l’espressione “diventare tutt’uno con
la Forza” che si suole dire alla morte di un Jedi, indica
l’automatica capacità di diventare Fantasma? Oppure è solo un modo
di dire che riguarda il ricongiungersi con le forze
dell’universo?
Secondo una nuova teoria apparsa su
Reddit, la verità sta
in un concetto familiare ai fan di Star Wars, ovvero il famoso
Equilibrio della Forza. Come sottolinea Redditor, il lato oscuro e
la luce non compensano l’equilibrio, in quanto è quasi sempre la
luce a vincere, lo abbiamo visto alla fine della trilogia originale
e alla fine della trilogia sequel. Invece, il vero equilibrio viene
raggiunto solo attraverso la Forza vivente e la Forza cosmica. La
sesta stagione di Star Wars: The Clone Wars tocca
brevemente questo argomento quando Yoda sente la voce di Qui-Gon
Jinn.
L’equilibro nella Forza non è tra lato chiaro e lato
oscuro?
Come spiega il Maestro Jedi morto,
queste due incarnazioni della Forza, cosmica e vivente, si
mescolano anche dopo la morte, motivo per cui egli è in grado di
comunicare con il mondo dei vivi sotto forma di Fantasma di Forza.
Pertanto, nonostante la sua fedeltà al lato oscuro per gran parte
della sua vita, l’equilibrio della Forza cosmica e vivente ha
permesso ad Anakin di diventare un Fantasma della
Forza.
Certo, questa nuova teoria sembra
andare a minare il concetto di equilibrio nella Forza che è alla
base del combattimento giusto nel franchise, ma sembra anche
interessante per capire in che modo il mondo dei Jedi versati
nell’uso della Forza ha la possibilità di tornare sotto questa
forma mistica ed affascinante.
La trilogia sequel di
Star
Wars è ufficialmente giunta al termine in seguito
all’uscita nelle sale del capitolo finale L’Ascesa di
Skywalker. Guardando esclusivamente al plauso
riservato dalla critica ai tre episodi, Gli Ultimi
Jedi è stato il film accolto con maggiore entusiasmo.
Ma è davvero il miglior film dei tre?
Gli Ultimi Jedi e L’Ascesa di Skywalker sono due film
molto diversi tra loro, e questo per tantissime ragioni. Sia
Rian Johnson che J.J. Abrams sono stati in grado di piegare la
saga e la sua narrazione al proprio stile registico. Ecco perché
entrambi sono film pieni di azione, ricchi di fan service,
con personaggi e sottotrame brillanti, e all’occorrenza anche
divertenti.
È forse impossibile dire quale sia
effettivamente il capitolo più riuscito della trilogia sequel. Ecco
5 motivi per cui L’Ascesa di Skywalker è il miglior
episodio, e altri 5 per cui lo è Gli Ultimi Jedi:
L’Ascesa di Skywalker collega le trame di ben 9
episodi
Certamente, il compito di cui
J.J. Abrams ha deciso di farsi carico non è
stato per nulla facile: L’Ascesa di Skywalker è il film che
mette la parola fine non soltanto alla trilogia sequel, ma
all’intera Saga degli Skywalker (trilogia prequel e originale
incluse), in un modo davvero epico.
Si è trattato di un’impresa a dir
poco sensazionale: se ci pensate bene, il film ha saputo chiudere
le storie dei nuovi personaggi e, al tempo stesso, omaggiare tutti
coloro che li hanno preceduti.
Ne Gli Ultimi Jedi ci
sono le migliori battaglie con le spade laser
Ci sono diverse battaglie con la
spada laser davvero epiche in tutta la Saga di Skywalker, ma alcuni
delle migliori provengono senza ombra di dubbio da Gli Ultimi Jedi. La scena della sala
del trono dipinta di rosso, in cui Kylo Ren uccide
Snoke e lui e Rey fanno squadra, è una delle migliori sequenze
dell’intera trilogia del sequel: tecnicamente non usano le loro
spade per combattere l’uno contro l’altro, le loro mosse sono
davvero impressionanti e il l’intera scena è entrata di diritto
nella storia di Star Wars.
Un’altra scena memorabile è quella
della battaglia finale su Crait, quando Kylo affonda Luke con la
spada laser di Ren senza colpirlo realmente, dal momento che quello
contro cui sta combattendo è soltanto una proiezione realizzata da
Luke con la Forza.
L’Ascesa di Skywalker è ricco d’azione
L’Ascesa di Skywalker è probabilmente
l’episodio più ricco d’azione dell’intera trilogia sequel. Rey, Poe
e Finn intraprendono un’avventura separata, con l’eroina che si
trova a dover capire quale sia il suo posto nel mondo e cosa la
lega realmente a Kylo Rey. Inoltre, assistiamo anche al ritorno
dell’Imperatore Palpatine, alla lotta di Ben con il Lato Oscuro e
all’introduzione di molti altri personaggi come Jannah e Zorii
Bliss.
Visivamente, Gli Ultimi Jedi è sbalorditivo
Rian Johnson ha
condotto il pubblico alla scoperta di nuove e splendide location ne
Gli Ultimi Jedi, come le saline rosse
di Crait o il lussuoso pianeta Canto Bight. È sicuramente il film
più bello della trilogia sequel, e parte del merito deriva proprio
dallo stile cinematografico di Rian Jonhson, che
in particolari sequenze riesce ad esplodere in tutto il suo vigore,
come l’incredibile scena della sala del trono di Snoke.
Gli Ultimi Jedi espande l’universo di
Star Wars e apre possibili scenari su altre trame
da poter sviluppare in futuro, come ad esempio il bambino sensibile
alla Forza che appare alla fine del film.
Ne L’Ascesa di Skywalker si sviluppa la relazione tra
Rey e Kylo Ren
Una delle
cose più interessanti della trilogia sequel è sicuramente il legame
tra Kylo Ren e Rey. Mentre Gli Ultimi Jedi getta le basi della
loro relazione e “connessione” attraverso la Forza, L’Ascesa di Skywalkeer approfondisce
le loro dinamiche di personaggi che si muovono in un modo
fantastico.
Trascorrono gran
parte del film cercandosi l’un l’altro, e tutto questo porta ad un
grande momento in cui Rey consegna a Ben la sua spada laser
attraverso la Forza. Alla fine, proprio grazie al loro legame (la
“diade nella Forza”), Kylo “torna ad essere” Ben Solo abbracciando
il Lato Chiaro della Forza, con entrambi che capiscono di essere
innamorati.
Gli Ultimi Jedi sviluppa tanti personaggi
secondari
Alcuni dei personaggi a cui è stato
riservato un maggiore sviluppo narrativo provengono proprio da
Gli Ultimi Jedi: Rey si trova su Ach-To con
Luke, Rose e Finn sono in viaggio per Canto Bight, mentre Poe, Leia
e l’ammiraglio Holdo cercano di tenere unita la Resistenza.
Con tutte queste diverse sottotrame
e una durata di ben 2 ore e 32 minuti, c’era spazio a sufficienza
per lasciarsi coinvolgere anche dalle storie di alcuni personaggi
“minori” come Rose, che perde sua sorella all’inizio del film e che
si ritrova a poco a poco protagonista di una storia d’amore con
Finn, purtroppo poi abbandonata ne L’Ascesa di Skywalker.
L’Ascesa di Skywalker riunisce la squadra
Star Wars è una saga al
centro della quale ci sono sempre state grandissime avventure.
L’Ascesa di Skywalker, al pari di
quanto fatto nella trilogia originale con Han, Leia e Luke,
riunisce finalmente i personaggi di Rey, Finn e Poe, che ne
Gli Ultimi Jedi abbiamo visto alle
prese ognuno con una sorta di “viaggio/avventura personale”. È
stato bello vedere la banda unire di nuovo le forze insieme, nello
stesso luogo, e non magari operare da lontano, ognuno in una parte
diversa della Galassia.
Gli Ultimi Jedi rimodella gli schemi saga
Gli
Ultimi Jedi si distingue dal resto della trilogia
sequel di Star Wars perché è sostanzialmente molto diverso
dagli altri. Il Risveglio della Forza è molto simile –
soprattutto da un punto di vista strutturale – a Una Nuova
Speranza, ma Episodio VIII ha preso i modelli della
saga e gli ha totalmente stravolti.
È un film pieno di
scelte audaci, come ad esempio quella di rendere Luke Skywalker una
sorta di anti-eroe o rivelare che i genitori di Rey “non erano
nessuno”. È una versione unica dell’universo di Star Wars,
completamente diversa sia nello stile che nell’impianto narrativo
rispetto a L’Ascesa di Skywalker.
L’Ascesa di Skywalker è pieno di fan service
Contrariamente a Gli Ultimi Jedi,L’Ascesa di Skywalker è pieno di
fan service e di riferimenti a tutto gli altri episodi
della saga. Star Wars ha essenzialmente riunito tre
generazioni di fan, e L’Ascesa di Skywalker riesce in
qualche modo ad onorare sia la trilogia originale che la trilogia
prequel.
Ci sono diversi
cameo, tra cui Lando Calrissian, Wedge Antilles e ovviamente
Han Solo. Nel film rivediamo anche la
Morte Nera, e si sentono persino le voci di diversi Jedi
dall’universo cinematografico e televisivo. L’Ascesa di Skywalker è
essenzialmente una grande lettera d’amore per tutti i fan di
Star Wars.
Ne Gli Ultimi Jedi assistiamo al sacrificio di Holdo
Attraverso Gli Ultimi Jedi, Rian Johnson
ha creato alcune delle migliori scene dell’intero franchise di
Star Wars: una di queste è sicuramente la scena in cui
l’ammiraglio Holdo si sacrifica per distruggere la flotta del Primo
Ordine e salvare ciò che resta della Resistenza.
È anche il momento più tensivo del
film, con Rey e Kylo che combattono per la sua spada laser, e Rose
e Finn che rischiano di essere uccisi dal Primo Ordine. In quel
momento, l’intero film assume tutta un’altra valenza, dando vita ad
un momento particolarmente emotivo e strabiliante che permette di
distinguere Gli Ultimi Jedi da tutti gli altri
film.
Secondi indiscrezioni Disney e
Lucasfilm potrebbero rivelare i primi nomi del cast
di Star Wars Episodio VIIil 4 maggio.
Per il titolo dell’episodio sembra invece che bisognerà aspettare
il Comic-Con di San Diego, che si terrà dal 24 al 27 luglio.
Il boss di Diney, Alan Horn,
ha infatti annunciato che il casting è concluso e lo script
praticamente fatto. A soli 18 mesi dal rilascio, quindi, è ormai
attesa a breve una prima sinossi ufficiale e la rivelazione di
almeno una parte del cast.
In attesa di nuove rivelazioni vi
ricordiamo che Star Wars Episodio VIIuscirà
al cinema nel 2015, per la regia di J.J. Abrams, basato su
una sceneggiatura di J.J.
Abrams e Lawrence
Kasdan. Per tutte le notizie sulla nuova trilogia
targata Disney vi segnaliamo il
nostro speciale:Star Wars. La scheda
del film:Star Wars: Episodio
VII.
Nel cast del film sono stati
confermati gli illustri ritorni di Mark Hamill, Carrie
Fisher, Peter Mayhew eHarrison Ford,
mentre i personaggi nuovi di questa nuova trilogia potrebbero avere
i volti di Adam Driver, Lupita
Nyong’o e John Boyega. Nel film
inoltre vedremo anche l’atteso ritorno del Millennium Falcon e di
R2 D2.
Ecco la descrizione ufficiale di Poe
Dameron, interpretato da Oscar Isaac e trai
protagonisti di Star
Wars il Risveglio della Forza.
“Pilota di X-Wing della
Resistenza, Dameron è inviato da una certa principessa a compiere
una missione speciale. Attraverserà il cammino di Finn prima che il
loro fato sia per sempre intrecciato. Se la tale principessa
dovesse essere Leia (ora Generale) allora saranno i suoi ordini a
mettere in moto la storia”.
Pubblicata da Empire, di seguito in
gallery anche una nuova foto di Poe in balia di uno
Stormtrooper.
[nggallery id=1221]
Star Wars Il Risveglio della
Forzauscirà
sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che include il
ritorno di Harrison
Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony
Daniels, Peter Mayhew e Kenny Panettiere con
le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
Driver, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline
Christiee Max
von Sydow.
Ormai l’universo
Star
Wars è all’apice della popolarità e anche Playboy
ha deciso di cogliere al balzo questa notorietà dovuta in gran
parte all’atteso prossimo episodio Star Wars Il
Risveglio della Forza. Ebbene la nota rivista ha
dunque lanciato i provini Star Wars: The Lost
Audition con protagonista Sara Jean
Underwood che si è travestita in maniera impeccabile: