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Ischia Film Festival 2018, Fabio De Luigi con Fontana e Stasi: “Dalla crisi nascono le possibilità”

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Fabio De Luigi e Miriam Leone sono stati i protagonisti della commedia italiana vero e proprio caso del box office di quest’anno, Metti la Nonna in Freezer. L’attore, ospite all’Ischia Film Festival 2018 con i due giovani registi del film, Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi, ha parlato del film e del suo successo.

“Il grande successo è legato non solo ai numeri, ma anche il periodo di programmazione – ha esordito l’attore – E la cosa che ci ha colpito tutti è stato il riscontro che il film ha avuto, uscendo in un periodo senza giorni festivi, puntando tutto sui fine settimana in cui in genere le persone vanno più numerose al cinema.”

A Fontana e Stasi, da registi agli inizi come vi siete approcciati al lavoro con due attori di successo che sono anche molto amati dal pubblico?

Stasi: “Un po’ di timore c’era, perché siamo entrambi cresciuti con Fabio e i suoi personaggi, la sua tv, che in qualche modo ha anche condizionato il nostro modo di approcciarci a questo lavoro. Poi abbiamo capito che avevamo un universo di riferimento comune e anche delle idee sul film affini. È stato abbastanza facile perché ci capivamo.”

Per quello che riguarda il futuro della loro collaborazione invece, Stasi è cauto.

“Ci auguriamo che la collaborazione continui, ma come al solito ci vuole il progetto giusto. In questo caso, leggendo la sceneggiatura avevamo già pensato a lui, era perfetto per il ruolo oltre ad aver regalato al film una personalità nuova e insolita.”

Fontana: “Miriam ha sempre interpretato ruoli drammatici ed è stata un’intuizione. Conoscendola si scopre che è una persona vitale e divertente. Abbiamo fatto dei provini e abbiamo visto tantissime attrici, ma con lei è stato amore a prima vista. È stata una grande soddisfazione lavorare con questo cast.”

Qual è l’immaginario comune che lega De Luigi a Fontana e Stasi?

De Luigi: “Una volta incontratomi con loro e dopo esserci scambiati i dubbi sulla sceneggiatura, abbiamo lavorato qualche giorno sul testo. Io ho capito subito che entrambi avevano le idee talmente chiare che dovevo affidarmi a loro, è così che faccio sempre, anche a costo di non fare un buon lavoro e di pagarne le conseguenze. Magari ci metto molto a decidere se fare un film o meno, ma quando dico sì, mi affido completamente. Mi hanno fatto vedere dei film per darmi esempi di riferimento, e quindi gli scambi e le battute sono venute di conseguenza, in maniera molto naturale.”

Fautore di questo incontro è stato però il produttore Nicola Giuliano, che con pazienza ha aspettato che De Luigi si convincesse ad accettare il ruolo. “Sceglie le persone giuste nel momento giusto e grazie a lui ho accettato.” Ha commentato l’attore.

In rapporto al panorama cinematografico italiano, in cui si stanno facendo finalmente spazio molti giovani, Fontana e Stasi sembrano la conferma di un movimento in pieno evolversi. “Le cose sono effettivamente un po’ cambiate. Negli ultimi anni ci sono molti più registi giovani.” Afferma Stasi.

Fabio De Luigi: “Il problema è stato, negli ultimi anni, che ci siamo portati dietro l’eredità della commedia all’italiana troppo a lungo. Questo tipo di film, oggi, non funziona più perché il contesto sociale è differente. I giovani di oggi sono più liberi mentalmente, non hanno sovrastrutture o timore reverenziale verso chi è venuto prima e sono riusciti a trovare uno spazio. Questo fenomeno dipende dal fatto che il cinema è in crisi, e spesso dalle crisi nascono opportunità.”

Ischia Film Festival 2018: Carlo Verdone e Nicola Guaglianone sui luoghi del cinema

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Hanno portato al cinema Benedetta Follia nella scorsa stagione cinematografica, e, ospiti all’Ischia Film Festival 2018 nella sezione Best of, Carlo Verdone e Nicola Guaglianone hanno parlato del loro lavoro e delle difficoltà del cinema italiano oggi.

In che modo i luoghi dove ambientate le storie influiscono sulle storie stesse?

Nicola Guaglianone: “Quando passeggio per Roma ad agosto all’EUR e sento solo il frinire delle cicale, non posso fare a meno di pensare ai personaggi di Carlo. Quella è l’ambientazione che rispecchia lo stato d’animo dei suoi personaggi comici, tutti che nascondono una profonda fragilità e tristezza. Questa è la Roma che amo vedere, e infatti con Benedetta Follia siamo tornati nel Centro Storico, con tutti i personaggi, i comprimari, persone reali che vedevo nei film di Carlo e che ho conosciuto quando abitavo a Campo de’ Fiori. Per quanto riguarda i miei film, ho sempre scelto delle location di carne a sangue, sono luoghi che interpretano un altro protagonista, perché per Indivisibili o Lo Chiamavano Jeeg Robot, per esempio, ho raccontato storie che avevano degli elementi fantastici all’interno, e dovevano essere equilibrati e resi credibili con un contesto iperrealista. Per forza, quindi, sono andato in quei mondi dove si cade in tutte le trappole sociali possibili e questa scelta mi è servita per rendere credibile qualcosa che credibile non era.”

E questi film testimoniamo anche una certa elasticità, tra un genere e l’altro.

Nicola Guaglianone: “Io sono cresciuto con la televisione, con i manga giapponesi. La mia generazione, più che la precedente, è cresciuta con le immagini. E quando poi ti trovi a scrivere, queste immagini riemergono. Quello che ho sempre amato fare era unire i vari mondi, contaminarli. Unire Germi con Mazinga o con gli zombie. Io voglio fare un film di zombie con Carlo da anni.”

In che stato è il cinema nel momento in cui esistono adesso tanti altri mezzi per vedere un film?

Carlo Verdone: “Il cinema è in un momento di difficoltà, e non conosco le soluzioni. Dipende molto dai produttori e dai distributori, ma io posso parlare per gli autori e dire che tutto ciò che possiamo fare è solo cercare di scrivere bene i film. Non vedo altre soluzioni. Una volta fare 15 milioni di euro era un incasso di successo, adesso ci siamo assestati intorno agli 8, 9 milioni, per dire che un film è andato bene. Sarebbe davvero un peccato perdere la sala cinematografica come posto per il cinema perché si perde anche un luogo di aggregazione, mentre guardare i film a casa da soli sembra un modo di fruire il cinema autistico, sembra che più nessuno abbia voglia di condividere le esperienze. È il rapporto umano che è cambiato.”

Se da un punto di vista distributivo ed economico il cinema è in difficoltà, da un punto di vista creativo non si registra un certo fermento?

Carlo Verdone: “La cosa incredibile è che ci sono film molto buoni, ma vengono visti da poche persone. Per esempio Indivisibili, è un film bello, poetico, è stato visto e premiato, ma meritava molto di più. La gente non ha più la sensibilità, e questo mi dispiace, perché perdiamo qualcosa di importante nelle nostre esperienze.”

Nicola Guaglianone: “Credo che ci siano degli autori molto bravi adesso, quest’anno per esempio ho amato molto A Ciambra di Jonas Carpignano. Io credo che paghiamo il prezzo di anni e anni di assistenzialismo, in cui venivano elargiti dei soldi senza pensare a quella che era la qualità della scrittura, c’era un rispetto verso l’autore che poteva fare come gli pareva e così si realizzavano dei film senza capo né coda, e l’autore considerava poi ignorante lo spettatore che non lo capiva, invece di farsi delle domande su come aveva lavorato. La presunzione ha allontanato il pubblico dalle sale per quanto riguarda il cinema d’autore. La crisi del cinema, se c’è, è dovuta a diversi fattori. Da una parte ai produttori, che hanno la presunzione di sapere cosa piace al pubblico, ma questo è difficilissimo da prevedere. L’idea dovrebbe essere quella di creare il desiderio di un cinema nuovo. Un altro problema è quello delle sale; spesso la gente guarda i film a casa, molte nostre sale sono vecchie e non attrezzate. Bisognerebbe creare un’esperienza in sala insostituibile con qualsiasi altro modo di vedere un film. Un altro problema importante sono le scuole di cinema, che non insegnano un mestiere, ma a sentirsi poeti. In questo modo tutti si sentono autori ma nessuno sa fare un lavoro, almeno per quanto riguarda le categorie di sceneggiatori e registi. e il risultato è che si diplomano classi di disoccupati.”

Thor: Ragnarok il 9 Luglio su Sky Cinema Uno

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Thor: Ragnarok il 9 Luglio su Sky Cinema Uno

Thor: Ragnarok, il  nuovo film del Marvel Cinematic Universediretto da Taika Waititi basato sull’omonimo fumetto della saga Lunedì 9 luglio in prima tv alle 21.15 su Sky Cinema Uno, alle 21.45 su Sky Cinema Hits  e disponibile anche on demand.

Nel cast stellare: Chris Hemsworth, Tom Hiddleston, Cate Blanchett, Mark Ruffalo e Anthony Hopkins.

THOR: RAGNAROK, il nuovo film del Marvel Cinematic Universe, basato sull’omonimo fumetto della saga che racconta le avventure dell’eroe della mitologia norrena e diretto da Taika Waititi (Eagle vs Shark, Selvaggi in fuga), arriva in prima tv lunedì 9 luglio alle 21.15 su Sky Cinema Uno, alle 21.45 su Sky Cinema Hits e disponibile anche on demand.

Dopo aver vagato per il cosmo alla ricerca delle Gemme dell’Infinito, Thor (Chris Hemsworth, Biancaneve e il Cacciatore, The Avengers) torna ad Asgard e scopre che il fratellastro Loki (Tom Hiddleston, Thor: The Dark World, Avengers: Infinity War) si è sostituito al padre sul trono. Il dio del tuono riesce a rintracciare in Norvegia il padre Odino (Anthony Hopkins, Hannibal, Tutti gli uomini del re), il quale rivela ai figli di essere prossimo alla morte e che con la sua dipartita Hela (Cate Blanchett, The Aviator, Elizabeth: The Golden Age), la sua primogenita, verrà liberata dalla prigione in un cui era stata rinchiusa millenni fa. Proprio Hela, dea della morte, è pronta a vendicarsi su Asgard.

Con un incasso del primo weekend tra i migliori del 2017, il film ha riscosso anche un notevole successo di critica in tutto il mondo: per il Washington Post il film è “una favolosa miscela di azione e risate, gran parte dell’umorismo è sublime”, mentre per l’Hollywood Reporter “L’esperimento di inserire nel film una nota comica riesce sapientement

Da non perdere sempre lunedì 9 luglio alle 21.00 su Sky Cinema Uno una nuova puntata di CINEPOP, il programma quotidiano di infotainment che racconta il mondo del cinema in sala e in onda su Sky Cinema con un linguaggio nuovo, diretto ed ironico. Uno studio fantascientifico, un luogo di incontro con i volti più famosi del cinema, abitato ogni mese da una nota attrice che consiglia film imperdibili e ne svela tutte le curiosità, grazie a rubriche, quiz e interviste ai protagonisti. Al timone delle nuove puntate, l’attrice e regista Michela Andreozzi(Tutta colpa di Freud, Natale col boss, Nove lune e mezza).

THOR: RAGNAROK – in prima tv lunedì 9 luglio alle 21.15 su Sky Cinema Uno, alle 21.45 su Sky Cinema Hitse disponibile anche on demand.

 

Ischia Film Festival 2018: chiusura a sorpresa con Edoardo Leo

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Ischia Film Festival straordinario fino all’ultimo giorno. Dopo un tour de force di due giorni in cui sono arrivati al Castello Aragonese Carlo Verdone, Nicola Guaglianone, Fabio De Luigi, Fontana & Stasi, i The Jackal e i Manetti Bros, anche l’ultima sera avrà il suo ospite d’eccezione. Sarà infatti Edoardo Leo a chiudere a sorpresa una già ricchissima sedicesima edizione. Doveva arrivare il primo giorno, per accompagnare Alessandro Aronadio nella presentazione di Io c’è, di cui Leo è protagonista e co-sceneggiatore. Impegni di lavoro glielo hanno impedito, ma non voleva ripagare il pubblico di Ischia che lo aveva aspettato all’inizio della settimana. Sabato 7 luglio sarà quindi sul palco, prima quello della Piazza d’Armi, dove Gianni Canova lo intervisterà sulla sua carriera e il suo cinema. E a seguire su quello della Cattedrale dell’Assunta, per premiare uno dei film vincitori dell’Ischia Film Festival 2018.

L’appuntamento in Piazza d’Armi è per le 20:40, a seguire il cortometraggio Octa e Easy – un viaggio facile facile, di Andrea Magnani, con protagonista il candidato al David di Donatello Nicola Nocella. La serata della Piazza d’Armi verrà completata dalla proiezione dei film vincitori dell’Ischia Film Festival 2018.

Alla Cattedrale dell’Assunta dalle ore 20:30 andrà in scena l’ultimo atto di questa sedicesima edizione, la cerimonia di premiazione, condotta dal co-direttore artistico Boris Sollazzo e da Aurora Cecchi. Comunque andrà, anche quest’anno all’Ischia Film Festival ha vinto il cinema e la qualità.

7 attori che hanno recitato nel MCU e nel DCEU

7 attori che hanno recitato nel MCU e nel DCEU

Laurence Fishburne, che presto sarà nelle sale con Ant-Man and The Wasp (oggi esce in America, in Italia arriverà il 15 agosto), è soltanto l’ultimo della lista di attori che nel corso degli anni è apparso sia nel Marvel Cinematic Universe che nel DC Extended Universe.

Scopriamo di seguito gli altri nomi che forse vi saranno sfuggiti:

Laurence Fishburne (L’Uomo d’Acciaio, Batman v Superman: Dawn of Justice / Ant-Man and The Wasp)

Come detto qui sopra, Laurence Fishburne esordirà nel MCU nei panni del dottor Bill Foster, ex collega di Hank Pym in Ant-Man and The Wasp (e c’è chi specula sul fatto che sia lui il vero villain del film). Qualche anno fa invece era apparso in L’Uomo d’Acciaio e Batman v Superman nel ruolo di Perry White, caporedattore del Daily Planet.

Ayelet Zurer (L’Uomo d’Acciaio / Daredevil)

Ayelet Zurer ha interpretato la madre naturale di Superman ne L’Uomo d’Acciaio di Zack Snyder prima di apparire nella serie targata Netflix di Daredevil con il ruolo di Vanessa Marianna, gallerista che attraeva l’attenzione del villain Kingpin.

Zachary Levi (Thor: The Dark World, Thor: Ragnarok / Shazam!)

Zachary Levi ha vestito i panni del guerriero Fandral nella saga di Thor subentrando al posto di Joshua Dallas in Thor: The Dark World e Thor: Ragnarok. Per la DC Film sarà invece il supereroe Shazam! nello standalone in uscita il prossimo anno, diretto da David F. Sandberg.

Florence Kasumba (Wonder Woman / Black Panther)

Florence Kasumba ha debuttato nel MCU interpretando la guardia del corpo di T’Challa in Captain America: Civil War, riprendendo lo stesso ruolo in Black Panther e Infinity War. I più attenti l’avranno notata anche nel cinecomic DC Wonder Woman, tra le fila delle amazzoni di Themyscira.

Adewale Akinnuoye-Agbaje (Suicide Squad / Thor: The Dark World)

È probabile che non ricordiate la presenza di Adewale Akinnuoye-Agbaje in nessun film del MCU o del DCEU, questo perché in entrambi i casi l’attore era coperto da un massiccio make-up. Tuttavia è stato Killer Croc in Suicide Squad e Algrim in Thor: The Dark World.

Callan Mulvey (Batman v Superman: Dawn of Justice / Captain America: The Winter Soldier)

Callan Mulvey si è fatto notare nei panni di Anatoli Knyazev, il sicario ingaggiato da Lex Luthor che rapisce Martha Kent in Batman v Superman, ma è anche apparso in un ruolo piuttosto simile in Captain America: The Winter Soldier, interpretando l’agente dell’HYDRA Jack Rollins.

Kobna Holdbrook-Smith (Justice League / Doctor Strange)

Kobna Holdbrook-Smith ha interpretato il fisioterapista che aiuta il protagonista durante la sua riabilitazione in Doctor Strange, mentre è apparso di recente anche in Justice League nei panni del Detective Crispus Allen (nei fumetti è chiamato Spectre).

Evangeline Lilly: “Grazie a Lo Hobbit non ho smesso di recitare”

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Evangeline Lilly: “Grazie a Lo Hobbit non ho smesso di recitare”

Intervistata dall’Hollywood Reporter in occasione dell’uscita di Ant-Man and The Wasp, Evangeline Lilly ha dichiarato che se non fosse stato per Lo Hobbit e Peter Jackson, probabilmente avrebbe smesso di recitare, accantonando la carriera da attrice lanciata dalla serie di culto Lost.

Se non contiamo qualche piccola apparizione in The Hurt Locker e Real Steel, il percorso cinematografico della Lilly si è concentrato sui set di alcuni dei più importanti franchise come Lo Hobbit e i cinecomic Marvel, tuttavia la scelta di continuare il mestiere è arrivata solo dopo la fine delle riprese di Lo Hobbit: La Battaglia delle Cinque Armate.

Girare quei film è stato bellissimo, ho vissuto un anno in Nuova Zelanda e mi sono sentita parte di quella famiglia. Tutto ciò mi ha aiutato ad aprire gli occhi e a capire che si, questo lavoro può essere una gioia, e dipende soltanto dal modo in cui ci si avvicina. Così, mentre stavo finendo il tour promozionale de Lo Hobbit, ricevetti la chiamata dai Marvel Studios, e pensai di smettere definitivamente. Dovevo solo far pace con la cosa, e trovare un modo per essere felice. È allora che presi una decisione, anzi, decisi di decidere, ed eccomi qua“.

Evangeline Lilly non vede l’ora di essere di nuovo Wasp per la Marvel

Vi ricordiamo che Ant-Man and the Wasp, arriverà al cinema in Italia il 14 agosto 2018, diretto da Peyton Reed, e sceneggiato da Chris McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel Ferrari.

La sinossi: Dal Marvel Cinematic Universe, arriva Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con protagonisti i due eroi con la straordinaria abilità di cambiare dimensione. A seguito degli eventi di Captain America: Civil War, Scott Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua scelta sia come super eroe che come padre. Lotta per trovare un nuovo equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in quanto Ant-Man, deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre, Hank Pym, per una missione urgente. Scott deve indossare di nuovo la sua tuta e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna di squadra per collaborare e svelare dei mistero del passato.

Fonte: The Hollywood Reporter

Avengers 4: un fan-made poster riunisce gli eroi sopravvissuti e Captain Marvel

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È opera di Andrew V. M questo fantastico fan-poster di Avengers 4 che riunisce gli eroi sopravvissuti all’epilogo di Infinity War insieme a Captain Marvel, posta sotto Thanos che stringe il guanto dell’infinito completo di gemme.

Nel poster compaiono anche Ant-Man e Occhio di Falco, i grandi assenti di Avengers: Infinity War, che secondo quanto riportato finora avranno un ruolo più importante nel prossimo capitolo.

Che ne pensate?

Avengers 4: il titolo ufficiale dovrebbe spaventare i fan

CORRELATI:

La prima sinossi di Avengers 4“Il culmine di 22 film interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers porterà gli spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per sostenerla.”

Ant-Man and The Wasp: il regista ha già un’idea per un film sui Fantastici 4

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Peyton Reed, regista di Ant-Man and The Wasp, non ha mai nascosto il suo desiderio di lavorare ad un nuovo adattamento delle storie dei Fantastici 4 per il cinema, possibilità che potrebbe concretizzarsi nel caso in cui la Fox cedesse i diritti dei personaggi alla Disney (la trattativa è ancora in corso).

Qualche giorno fa, durante la promozione del cinecomic targato Marvel Studios, Reed aveva dichiarato che “portare i Fantastici 4 nel MCU sarebbe un sogno, quindi per ora lasciatemi sognare“, e ora è tornato a ribadirlo raccontando che ha già un’idea in merito:

Sviluppai una versione dei Fantastici 4 nel 2003, molto vicina alla tipologia di film con la quale sono cresciuto e che amerà sempre. Questi personaggi sono dei gioielli, e credo che sarebbe incredibile rivederli in azione nel MCU. Inoltre, a livello di tematiche e toni, sono molto simili a ciò che abbiamo fatto con Ant-Man”.

Ant-Man and The Wasp: ecco le prime reazioni della stampa americana

Dal Marvel Cinematic Universe, arriva Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con protagonisti i due eroi con la straordinaria abilità di cambiare dimensione. A seguito degli eventi di Captain America: Civil War, Scott Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua scelta sia come super eroe che come padre. Lotta per trovare un nuovo equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in quanto Ant-Man, e deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre, Hank Pym, per una missione urgente. Scott dovrà indossare di nuovo la sua tuta e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna di squadra per collaborare e svelare dei misteri del passato.

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Ant-Man and the Wasp, arriverà al cinema il 6 luglio 2018. È diretto da Peyton Reed, mentre alla sceneggiatura ci sono Chris McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel Ferrari. Nel cast sono stati confermati i protagonisti Paul Rudd e Evangeline Lilly.

Confermati nel cast Michael Douglas, Michael Pena e David Dastmalchian. Si sono uniti al cast anche Michelle Pfeiffer che interpreta Janet Van Dyne, Hannah John-Kamen è Ghost, Randall Park è Agent Jimmy Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster, aka Goliath.

Ant-Man and the Wasp, full trailer: Scott e Hope in azione

Ari Gold all’Ischia Film Festival: “Faccio film per insegnare a ‘sentire'”

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Una storia di musica, d’amore e di memoria. Così Ari Gold, regista indipendente americano, definisce il suo ultimo film, The Song of Sway Lake, presentato in concorso alla XVI edizione dell’Ischia film Festival e che Variety considera trai titoli da tenere d’occhio nella stagione 2018/2019.

“Per certi versi il mio è un film sulla nostalgia e sul paradosso della bellezza che causa dolore.” Ha spiegato Gold, con i suoi modi rilassati, nonostante il fatto che con sole due ore di sonno si è costretto giù dal letto per esplorare il posto, mentre l’isola dorme. “The Song of Sway Lake è ambientato in un bel posto, come questo, e la musica è fondamentale. In America c’è questa grande cultura di musica jazz, che abbraccia più decenni. Queste musiche non sono più tanto famose, ma per alcune persone hanno la stessa influenza che nelle vite da tante persone hanno un bel posto o di un buon odore perché innescano ricordi reali e anche ricordi ancestrali, sensazioni. Quindi la ricerca di una canzone, nel film, diventa la ricerca di un ricordo e la musica del film è una combinazione di musiche del periodo che ho messo insieme alle canzoni originali scritte da mio fratello Ethan. La musica e le location sono state la parte più difficile del film, perché riflettono la personalità dei personaggi.”

Vorrei che raccontassi meglio il concetto della bellezza che causa dolore. Cosa intendi?

“È un concetto astratto solo perché le persone pensano che la bellezza sia piacere, ma la ricerca della bellezza, in particolar modo la bellezza ideale, o anche sessuale, o di un ricordo, causa dolore. Come mai? Questa ricerca ti fa tendere in una direzione che non è il tuo stato nel presente. Io medito, e sui social si vedono foto di persone che meditano in bei posti, foto bellissime al mare, ma è ridicolo per me. Perché se mediti puoi farlo ovunque, anche in mezzo alla spazzatura, riguarda soltanto l’essere presente, esattamente dove sei, non riguarda il mostrare dove sei. Se sei una persona realmente felice sei sempre nel presente. Ora parlo con te, non penso all’intervista che farò dopo, non penso a quella che ho fatto ieri, sono qui adesso con te. Se riesco a farlo tutto il giorno, sono felice, sempre. Tutti i miei personaggi sono bloccati nel passato, e il risultato è che sono tutti congelati, tutti sofferenti.”

Sei sempre nel tuo momento presente, ma fai film nella vita, e questi durano per sempre, o comunque più delle nostre vite. Perché fai film se sei proiettato solo nel presente?

“Non credo di farli per una specie di illusione di immortalità. È bello immaginare che altre persone vedranno i miei film anche quando non ci sarò più. Sono un regista indipendente, i miei film non sono visti da così tante persone, quindi posso fantasticare che in futuro magari lo saranno. In realtà, faccio film per comunicare con le persone adesso. Viviamo in un momento in cui il sentire non è incoraggiato. Nella struttura cassica del cinema hollywoodiano l’eroe è destinato a vincere, e questo approccio riflette molto la situazione politica attuale, quella del mio Paese, ma anche quella del tuo Paese.”

E poi continua: “Le storie che raccontiamo diventano i sogni della nostra cultura e quindi io faccio film per insegnare a sentire, in opposizione ai film che insegnano a vincere. Per me è una specie di atto politico, nonostante si tratti di una storia che parla di musica e amore. Per me è questo l’obbiettivo.”

X-Men: Dark Phoenix, per Sophie Turner sarà “emozionante e molto distante da Apocalypse”

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Un mese fa circa le prime reazioni al trailer di X-Men: Dark Phoenix mostrato al CineEurope avevano segnalato un netto cambio di tono del franchise, meno “dark” di quanto si potesse immaginare e più leggero rispetto ai precedenti capitoli.

Tuttavia le ultime dichiarazioni di Sophie Turner, che tornerà protagonista nei panni di Jean Grey, suggeriscono un approccio comunque drammatico, “basato molto sulle emozioni di Jean e su temi concreti. Ci saranno naturalmente gli elementi soprannaturali, ma questo film è davvero dedicato alla storia di una ragazza che combatte contro i suoi problemi mentali e con l’essere un supereroe“. L’attrice ha poi aggiunto che “questo è un film sulla lotta personale, sull’abbandono e sul fatto che non conosciamo noi stessi, e credo sia molto distante da Apocalypse“.

La produzione ha in programma un reshoot di alcune scene, ma la Turner ha dichiarato di non sapere ancora cosa dovranno rigirare e quando.

X-Men: Dark Phoenix, vedremo un Quicksilver “più vecchio e saggio”

Vi ricordiamo che X-Men: Dark Phoenix, l’annunciato seguito di X-Men Apocalypse diretto da Simon Kimberg, vede protagonisti nuovamente James McAvoyMichael FassbenderJennifer LawrenceNicholas Hoult nel cast dei mutanti. Come recita il titolo, la protagonista sarà Sophie Turner, nei panni di Jean Grey/La Fenice.

La saga della Fenice Nera è stata male accennata in X-Men: Conflitto Finale, tanto che gli eventi raccontati in X-Men: Giorni di un Futuro Passato hanno completamente cancellato, grazie al viaggio nel tempo, gli effetti di quel film sulla saga, contribuendo però a pasticciarne la continuity.

Di seguito una breve sinossi del film: Jean Grey inizia a sviluppare poteri incredibili che la corrompono e la trasformano in un Dark Phoenix. Ora gli X-Men dovranno decidere se la vita di un membro del team vale più di tutte le persone che vivono nel mondo.

X-Men: Dark Phoenix, ecco il nuovo titolo sul teaser poster

Fonte: Digital Spy

Venom: ecco Carnage in una nuova fan-art per il film

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Venom: ecco Carnage in una nuova fan-art per il film

Sebbene la sua presenza non sia stata ancora ufficialmente confermata, un’incredibile fan-art ha immaginato come potrebbe essere il look di Carnage in Venom, spin-off che vedrà protagonista Tom Hardy nei panni di Eddie Brock.

L’attore che in teoria dovrebbe interpretare Carnage, Woody Harrelson, ha di recente dichiarato che non ci sarà molto spazio per lui nel film, ma che tornerà in azione nel sequel.

Che ne pensate?

https://www.instagram.com/p/Bk2li7dhtss/?utm_source=ig_embed

Venom, il trailer italiano del film con Tom Hardy

Venom è atteso nelle sale il 5 ottobre 2018 con la regia di Ruben Fleischer. Nel cast anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny Slate, Scott Haze e Michelle Williams.

Il personaggio è stato già portato sul grande schermo da Sam Raimi in Spider-Man 3 con Topher Grace nei panni di Eddie Brock.

Di seguito la sinossi del film:

Eddie Brock è un giornalista che, cercando di svelare gli esperimenti illegali del dottor Carlton Drake, finisce per essere contaminato da un organismo alieno simbiontico, il quale, dopo averne preso il controllo, lo trasforma in un essere chiamato Venom. Sfuggendo agli uomini di Drake, Eddie dovrà vedersela anche con un altro contagiato, il serial killer Cletus Kasady, trasformato in Carnage.

Fonte: CBM

Spider-Man: Far From Home, ci sarà un cameo di Doctor Strange?

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Spider-Man: Far From Home, ci sarà un cameo di Doctor Strange?

Come confermato settimane fa, Spider-Man: Far From Home inizierà subito dopo gli eventi di Avengers 4, con buona parte delle scene ambientate a Londra, e sebbene i fan abbiano iniziato a speculare sulla presenza o meno di altri personaggi del MCU, Kevin Feige ha finalmente fatto chiarezza in merito:

Non ci saranno cameo degli Avengers, e non comparirà Doctor Strange. Non voglio che i fan si entusiasmino troppo, ma posso dirvi che Tom Holland e Benedict Cumberbatch si sono divertiti moltissimo a lavorare insieme“.

È probabile che il presidente dei Marvel Studios si riferisca ai giorni trascorsi sul set di Infinity War e Avengers 4, e non ad un eventuale ritorno in Spider-Man: Far From Home.

Spider-Man: Far From Home: un personaggio di Homecoming tornerà nel sequel

Il sequel sarà diretto ancora una volta da Jon Watts ed uscirà nelle sale il 5 luglio 2019. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle.

Secondo i recenti report, il film sarà girato in diverse città europee oltre che a New York. Le fortunate del Vecchio Continente sono Londra, Venezia Praga.

Dopo la notizia che Jake Gyllenhaal è in trattative per interpretare Mysterio nel sequel di Spider-Man: Far From Home, arriva una nuova conferma sul film che vedrà di nuovo Tom Holland nei panni dell’Uomo Ragno.

Secondo VarietyMichael Keaton tornerà a essere Avvoltoio nel film con vedrà tornare nel cast anche Zendaya e Marisa Tomei, stando alle prime dichiarazioni ufficiali. Non sappiamo però da che parte starà il “nuovo” Avvoltoio. Dato il finale di Homecoming, sarebbe plausibile che questa volta il personaggio possa essere dalla parte di Peter, ma non è detto che invece si schieri con Mysterio, una volta accertato il coinvolgimento del personaggio nel film.

Spider-Man: Far From Home, Kevin Feige conferma il titolo e promette “diversi significati”

Fast & Furious: Idris Elba sarà il villain dello spin-off su Hobbs e Shaw

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Idris Elba è il nuovo acquisto del cast dello spin-off di Fast & Furious dedicato ai personaggi di Luke Hobbs e Deckard Shaw, interpretati rispettivamente da Dwayne Johnson e Jason Statham. A confermare la notizia è Variety.

Elba, fa sapere il report, ricoprirà il ruolo di villain, compito che gli era stato già affidato nel franchise di Star Trek e nel live action de Il Libro della Giungla. Ieri invece è stata ufficializzato il casting di Vanessa Kirby (The Crown).

Fast & Furious: Vanessa Kirby entra nel cast dello spin-off su Hobbs e Shaw

Sarà David Leitch (Atomica BiondaDeadpool 2) a dirigere Fast & Furious – Hobbs & Shaw dedicato ai personaggi di Luke Hobbs e Deckard Shaw.

Il progetto era in cantiere da diversi mesi in casa Universal, con la sceneggiatura che verrà curata da Chris Morgan e gli attori protagonisti già confermati nel cast. Nello spin-off vedremo l’agente dei servizi segreti diplomatici Hobbs formare un’improbabile alleanza con uno dei suoi nemici storici, ovvero Shaw.

In una recente intervista, Dwayne Johnson aveva consolidato il suo affetto per la saga, mostrandosi però piuttosto incerto su un suo eventuale ritorno in Fast and Furious 9: Non c’è altro franchise che mi stia più a cuore di questo. Per l’incredibile team ci lavora, per la Universal che è stata un ottimo partner, e per le mie fantastiche colleghe che amo alla follia. Il discorso cambia per i miei colleghi uomini […] Alcuni si comportano da uomini e da veri professionisti, mentre altri no. Vi ricordiamo che Fast and Furious 9 arriverà al cinema il 19 aprile 2019, mentre Fast and Furious 10 uscirà il 2 aprile 2020.

Ischia Film Festival 2018: Alberto Rondalli e Caterina Murino raccontano Agadah

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Alberto Rondalli e Caterina Murino hanno presentato all’Ischia Film Festival 2018, in Concorso, Agadah, l’ultimo film del regista che, tra gli altri, ha scelto la Murino come componente del numerosissimo cast della pellicola liberamente tratta dal celebre “Manoscritto trovato a Saragozza” di Jan Potocki

“Il progetto nasce molti anni fa e parte da un romanzo del quale mi sono innamorato sperando di riuscirne a fare un giorno una riduzione cinematografica, complicatissima.” Così Rondalli ha spiegato da dove è arrivata l’ispirazione e come ha proseguito a lavorare al progetto. “Mi rendevo conto che l’impresa sarebbe stata impegnativa e allora ho messo il progetto nel cassetto.”

Come spesso accade, a distanza di anni, l’occasione giusta è arrivata: “Tre anni fa ho conosciuto questo imprenditore che ha deciso di intraprendere questa nuova attività, fare film. Mi ha chiesto se avessi già sceneggiature e ho scelto questa storia, forse il progetto più complesso, che nessuno avrebbe mai realizzato.”

Sulla scelta della Murino, Rondalli è stato molto deciso, aveva bisogno di determinate caratteristiche, nonostante il ruolo fosse molto piccolo: “Avevo bisogno di un’attrice che potesse interpretare il ruolo di un demonio. Quindi doveva essere molto bella ma anche carismatica. Doveva avere questa caratteristica. Abbiamo fatto una lunga chiacchierata ed è nata questa intesa.”

Per quanto riguarda Caterina Murino, nonostante la marginalità del ruolo, Agadah era un progetto da sposare: “Tengo tanto a questo film, come a ogni film che faccio. Perché quando dico sì a un progetto, non solo voglio recitarci ma anche partecipare fino alla fine, e non sopporto i miei colleghi che non si interessano per niente alla promozione del film.”

“Quando credo in un’opera e quando accetto di partecipare al film – continua la Murino – lo faccio fino alla fine. Raramente mi interessano le cose accessorie, chi è il regista e cosa ha fatto, potete vederlo dalla mia carriera. Voglio leggere la sceneggiatura ed è la cosa che mi interessa di più. Spielberg potrebbe fare dei brutti film, e anche una scimmietta, messa davanti a un computer, potrebbe scrivere Romeo e Giulietta, quindi anche un giovane regista può fare un capolavoro. E per me lo è Agadah.”

Cineteca di Bologna: rogo nell’archivio storico

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Cineteca di Bologna: rogo nell’archivio storico

La notte scorsa è scoppiato un incendio in un magazzino della Cineteca di Bologna, un locale che ospita l’archivio storico. Le prime stime parlano di danni, anche se non sono state intaccate le pellicole più preziose. Le fiamme sarebbero divampate intorno alle 2.30 e hanno bruciato una sezione che custodiva bobine di vecchi film, che fanno parte dell’archivio storico di pellicole custodite dalla Cineteca.

Per fortuna, il materiale della Cineteca è custodito in sezioni separate, per contenere gli eventuali danni e il sistema di sicurezza ha innescato immediatamente l’allarme. Sul posto sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco, da Bologna e da Pianoro, che hanno spento il rogo, scongiurando che l’incendio si estendesse al resto della struttura.

Le cause dell’incendio non sono ancora certe ma le prime stime non rilevano tracce di effrazione e di introduzione di estranei. Tra le ipotesi i fulmini della notte scorsa o un episodio di autocombustione. 

La Cineteca di Bologna ha dichiarato, “a riprova del perfetto funzionamento del sistema di sicurezza, che, anche grazie al celere intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale di Bologna, ha impedito il diffondersi delle fiamme in altre aree della struttura. La particolare natura delle pellicole in nitrato è quella di essere potenzialmente auto-combustibile, e purtroppo episodi di auto-combustione negli archivi che nel mondo conservano pellicole in nitrato avvengono con una certa regolarità. L’archivio di Sasso Marconi è stato pensato e realizzato in modo tale da proteggere il più possibile struttura e pellicole in caso di episodi di questa natura, e fortunatamente le pellicole perdute a causa dell’incendio della scorsa notte non sono tra le più rare e preziose della collezione”.

Fonte

Dario Argento e Dylan Dog: incontro tra due icone dell’horror

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Dario Argento e Dylan Dog: incontro tra due icone dell’horror

Arriverà in edicola il 28 luglio Profondo nero, il numero speciale di Dylan Dog sceneggiato da Dario Argento. L’indiscusso maestro dell’horror, celebre per film come Suspiria e Profondo Rosso (a cui si ispira il titolo dell’albo), si è cimentato per la prima volta nella scrittura di un fumetto dando vita a un volume che si appresta a diventare un cult imperdibile nella storia dell’Investigatore dell’Incubo, per la gioia di lettori e collezionisti.

Quindici mesi di lavorazioni, numerosi incontri, scambi e confronti con il team di Sergio Bonelli Editore e con il curatore di Dylan Dog, Roberto Recchioni. È da qui che nasce Profondo nero, un matrimonio in paradiso (anzi all’inferno!) tra il re dei “gialli” horror all’italiana e il personaggio creato da Tiziano Sclavi.

Scritto da Dario Argento con la collaborazione di Stefano Piani, il volume è il numero 383 della serie regolare di Dylan Dog e i suoi disegni sono stati affidati a Corrado Roi, una delle matite più apprezzate della scuderia Bonelli, un Maestro delle Ombre il cui tratto resta tra i più inquietanti, suggestivi e amati dai fan dell’Old Boy. La copertina è invece opera dello straordinario talento di Gigi Cavenago e arriverà in edicola con un inedito effetto argentato, per rendere omaggio all’autore che ha dato vita alla storia.

In questo volume, Argento torna infatti alle origini e propone un giallo che ricorda le prime storie della sua carriera. Il linguaggio del suo cinema trova qui la sua perfetta trascrizione in fumetto, ideando una storia capace, come spiega Roberto Recchioni “di essere morbosa e romantica, allo stesso tempo, violenta e delicata, divertente e terrorizzante, sgangherata e sgangherabile, come avrebbe detto Umberto Eco, grande estimatore del cinema di Argento quanto dei fumetti di Sclavi”. L’albo racconta infatti le vicende della bellissima Beatrix, scomparsa nel nulla all’improvviso. Ma cosa ha a che vedere questa misteriosa sparizione con l’antica tradizione dei whipping boy, ragazzi cresciuti accanto a coetanei di nobile casata per essere puniti al loro posto quando questi ultimi trasgredivano le regole? Spetterà a Dylan Dog il compito di indagare.

Spiega Michele Masiero, Direttore Editoriale di Sergio Bonelli Editore: “Profondo nero è la realizzazione di un sogno. O forse sarebbe meglio dire di un incubo, date le circostanze! Racconta l’incontro perfetto tra due icone dell’horror italiano, nel mondo del cinema e in quello del fumetto. Pensiamo che per i lettori non potesse esserci sorpresa più gradita. E il nostro Dylan Dog si è mosso con orgoglio e maestria nelle idee del Maestro Dario Argento, che ringraziamo vivamente per questa incredibile storia. Grazie a lui e al talentuoso avvocato Simone Morandi che ha rappresentato il maestro Argento nelle relazioni con noi di SBE. Un ultimo grazie a tutto il team di Profondo nero -Roberto Recchioni, Corrado Roi, Gigi Cavenago e Stefano Piani. I fan dell’Old Boy vivranno un incubo in piena regola!”.

Ischia Film Festival 2018: il programma di venerdì 6 luglio

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Penultima sera dell’Ischia Film Festival 2018 e in attesa della cerimonia di premiazione di sabato 7 si sparano gli ultimi grandi fuochi d’artificio e non sono pochi.

La giornata si apre la mattina alle 10:00, con l’ormai consueto convegno sul Cineturismo, un momento di confronto, riflessione, proposte e case histories sul sempre più importante rapporto tra la produzione cinematografica e la ricaduta economica e d’immagine sul territorio. Il convegno sul Cineturismo è promosso da Direzione Generale Cinema, Regione Campania, Cinecittà Luce e Film Commission Regione Campania.

La sera invece si parte dalla Piazza D’Armi, dove la coppia di registi Fontana e Stasi presentano il loro fortunatissimo Metti la nonna in freezer, aiutati dal protagonista del film Fabio De Luigi. A seguire i The Jackal, il collettivo creativo napoletano racconterà al pubblico com’è nato Addio Fottuti Musi Verdi, il primo film di fantascienza precario della storia del cinema italiano. Saranno presenti il regista Francesco Ebbasta e gli ormai leggendari Ciro Priello e Fabio Balsamo.

Nella Cattedrale dell’Assunta alle 20:45 sarà protagonista assoluta l’isola che ci ospita, Ischia, personaggio principale e insostituibile de La Fortezza, film che sarà introdotto da Fabio De Caro e Stefano Russo. A seguire, attraversiamo il mare e raggiungiamo la Napoli musical dei Manetti Bros di Ammore e Malavita, trionfatore ai David di Donatello di quest’anno e non solo. Saranno gli stessi fratelli registi a salutare il pubblico prima del film.

Nelle altre tre sale a cielo aperto del Castello Aragonese si susseguono le ultime opere in concorso. Tra queste segnaliamo Stella’s Last Weekend, commedia indipendente americana con i fratelli attori e cantanti Nat e Alex Wolff ( (Terrazzo degli Ulivi, ore 21:00). All She Wrote, dramma tra sport e legami di famiglia con Gary Dourden, già star delle prime stagioni di CSI (Casa del Sole, 22:35). Kupal, thriller iraniano insolito e coinvolgente (carcere borbonico 22:30). Sempre al Carcere, il programma della serata si apre con La Via Lattea, cortometraggio interpretato da Daphne Scoccia e Andrea Carpenzano.

Tutto questo e molto di più all’Ischia Film Festival 2018.

Venerdì 6 Luglio

  • Ore 10:00 XVI Convegno Nazionale sul Cineturismo riservato agli accreditati professionali

Piazza d’Armi

  • Ore 20:45 “Parliamo di Cinema” con Giancarlo Fontana, Giuseppe Stasi e Fabio De Luigi
  • Ore 21:15 Metti la nonna in freezer di Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi
  • Ore 23:00 “Parliamo di Cinema” con The Jackal: Francesco Ebbasta, Fabio Balsamo e Ciro Priello.
  • Ore 23:30 Addio Fottuti Musi Verdi di Francesco Capaldo

Cattedrale dell’Assunta

  • Ore 20:45 “Parliamo di Cinema” con Fabio De Caro e Stefano Russo
  • Ore 21:00 La Fortezza di Stefano Russo
  • Ore 21:20 “Parliamo di Cinema” con Antonio e Marco Manetti
  • Ore 21:50 Ammore e Malavita di Antonio e Marco Manetti

Casa del Sole

  • Ore 21:00 Federico Buffa racconta 1986: Roma – Rombi di tuono
  • Ore 21:55 The ocean currents brought us in a lovely gift di Richard Horner
  • Ore 22:00 Kerata di Kasım Ördek
  • Ore 22:20 Humming Bird di Ajitpal Singh
  • Ore 22:35 All she wrote di Niki Iliev

Carcere Borbonico

  • Ore 21:00 Via Lattea di Valerio Rufo*
  • Ore 21:25 “Parliamo di Cinema” con Pippo Mezzapesa
  • Ore 21:40 La giornata di Pippo Mezzapesa
  • Ore 21:50 Magic Alps di Andrea Brusa e Marco Scotuzzi
  • Ore 22:15 Bismillah di Alessandro Grande
  • Ore 22:30 Kupal di Kazem Mollaie*

Terrazza degli Ulivi

  • Ore 21:00 L’avenir di Luigi Pane
  • Ore 21:15 Stella’s last weekend di Polly Draper*
  • Ore 23:00 La Jungle di Maksim Smirnov

Ant-Man and the Wasp: ecco la scena post credits – leak

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Ant-Man and the Wasp: ecco la scena post credits – leak
È stata leakata, ovvero rubata e fatta circolare in maniera non ufficiale, la scena post credits di Ant-Man and the Wasp che arriverà al cinema il 14 agosto prossimo. Se non volete rovinarvi la sorpresa, non guardate la clip, ma se siete curiosi affrettatevi! Potrebbe essere oscurata molto presto.
Dopo il successo di Ant-Man, il celebre supereroe torna sul grande schermo con una nuova avventura ricca di azione: diretto dal regista Peyton Reed e interpretato da Paul Rudd, Evangeline Lilly, Michael Peña e il premio Oscar® Michael Douglas, il nuovo film Marvel Ant-Man and the Wasp arriverà nelle sale italiane il 14 agosto 2018.

Guarda il trailer italiano di Ant-Man and the Wasp

Scritto da Chris McKenna & Erik Sommers, Andrew Barrer & Gabriel Ferrari e Paul Rudd, Ant-Man and The Wasp vede inoltre il ritorno di Bobby Cannavale, Judy Greer, Abby Ryder Fortson, Tip T.I. Harris e David Dastmalchian, ai quali si uniscono i candidati all’Oscar® Michelle Pfeiffer e Laurence Fishburne, insieme con Hannah John-Kamen, Walton Goggins e Randall Park.

Ischia Film Festival: 6 e 7 luglio la seconda tappa del MEDIA Talents on tour

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Anche per il 2018 la Film Commission Regione Campania, conferma l’impegno in favore della crescita degli autori, dei professionisti e delle imprese dell’audiovisivo campane, a sostegno della loro capacità di affermarsi sul mercato nazionale ed internazionale, con la promozione di iniziative e collaborazioni mirate a dare impulso alla circolazione di idee e progetti. In tal senso, la Film Commission Regione Campania in collaborazione con Ischia Film Festival ha aderito al progetto Media Talents on Tour , promosso da Creative Europe Desk Italia MEDIA – Ufficio di Bari, in collaborazione con le Film Commission del Sud Italia.

MEDIA Talents on tour” è un progetto rivolto a giovani produttori delle regioni del Sud Italia e ha come obiettivo quello di favorirne l’accrescimento di competenze, migliorarne le opportunità di accesso al mercato europeo e incoraggiarne la partecipazione ai bandi rivolti ai produttori previsti in Europa Creativa MEDIA.

Il progetto consiste in un tour di eventi formativi rivolti ai produttori che attraverso i loro progetti in fase di sviluppo, saranno seguiti da mentori ed esperti del settore su tutti gli aspetti legati al ciclo di vita di un progetto audiovisivo.

Il tour, che ha luogo da giugno a ottobre è organizzato in 5 tappe in altrettante località del Sud, Cosenza (22-23 Giugno), Ischia (6-7 Luglio), Maratea (27-28 luglio) Bari, (14-15 Settembre) Palermo, (5-6 Ottobre)

I focus riguarderanno: business development – aspetti legati alla costituzione della società e strategie d’impresa, fase di sviluppo, produzione, co-produzione, post-produzione, strategie di marketing e distribuzione, strategia finanziaria e tecniche di pitching. Attraverso gli incontri con esperti del settore, i produttori  selezionati avranno l’opportunità di migliorare la loro idea progettuale, aumentando la qualità e il potenziale di distribuzione del progetto, in linea con quanto previsto dagli obiettivi del sottoprogramma MEDIA di Europa Creativa. A conclusione delle 5 tappe, è prevista una giornata finale di presentazione dei progetti a Roma durante il MIA – Mercato Internazionale dell’audiovisivo, alla presenza del comitato di valutazione e di rappresentanti dell’industria audiovisiva. Il miglior progetto riceverà come riconoscimento l’opportunità di essere affiancato da un mentore all’interno del mercato, per capirne l’importanza e le strategie in termini produttivi.

Dopo la prima tappa di Cosenza con il focus di Simona Nobile sullo Script Development, ad Ischia Simone Catania, della società di produzione Indyca, partirà dall’idea embrionale per la realizzazione di un film per il cinema per analizzarne le potenzialità produttive.

La Film Commission Regione Campania ha programmato la tappa campana del tour in concomitanza con l’Ischia Film Festival per offrire ai giovani produttori un’ulteriore occasione di networking professionale e di partecipazione al programma del festival che da sempre coniuga cultura e approfondimenti per gli addetti ai lavori, spettacolo e promozione territoriale.media talnets on tour

Macchine Mortali: il video dal dietro le quinte

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Macchine Mortali: il video dal dietro le quinte

Ecco un video dal dietro le quinte di Macchine Mortali, il nuovo fantasy prodotto da Peter Jackson e basato sull’omonima serie di romanzi fantasy per ragazzi.

Jackson produce il progetto e firma la sceneggiatura con la moglie Fran Walsh e alla loro storica partner Philippa Boyens. Christian Rivers, collaboratore di Peter Jackson in tutti i suoi film, si occupa della regia.

Di seguito la sinossi del primo di quattro romanzi pubblicatonel 2001 dalla Scholastic: Futuro remoto. Tom, giovane Apprendista Storico di Terza Classe, vive in una Londra che si aggira per il mondo ormai deserto cercando di divorare altre città più deboli allo scopo di procacciarsi schiavi e risorse. Un caso fortuito porta il ragazzo a sventare il piano omicida di una giovane orribilmente sfigurata che attenta alla vita del capo della Corporazione degli Storici, l’archeologo Valentine. Prima che la misteriosa ragazza precipiti nel nulla del selvaggio Territorio Esterno, Tom riesce a farsi rivelare la sua identità. Ma, da quel momento, da eroe e si trasforma in preda. Età di lettura: da 11 anni.

Nel cast Hugo WeavingSteven Lang (Avatar, Into the Badlands), Jihae (Mars) e Leila George (Mother, May I Sleep with Danger?).

Leggi la recensione di Macchine Mortali

Star Wars: James Gunn suggerisce ai fan più rabbiosi di “andare in terapia”

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Il livore e la cattiveria senza giustificazioni manifestati da una parte del fandom di Star Wars hanno caratterizzato la storia del franchise dall’uscita nelle sale della trilogia prequel di George Lucas fino ad oggi.

Pochi giorni fa l’attore che aveva interpretato Jar Jar Binks, Ahmed Best, ha confessato su Twitter di aver pensato al suicidio dopo la valanga di insulti e commenti negativi ricevuti dai fan; è più recente invece la vicenda spiacevole che ha costretto l’attrice Kelly Marie Tran ad abbandonare i social in seguito alle continue aggressioni verbali ricevute dopo la sua comparsa in Gli Ultimi Jedi.

Star Wars: James Gunn contro gli haters

Sulla questione è intervenuto James Gunn, regista e appassionato della saga, suggerendo al fandom “tossico” di Star Wars di ricorre alla terapia come cura per i comportamenti inaccettabili espressi virtualmente. Qui sotto potete leggere il suo messaggio:

Criticate pure. Siate liberi di non apprezzare una cosa. Ma vomitare odio verso persone che hanno fatto del loro meglio per raccontare una storia, anche se magari questa storia alla fine è pessima, è patetico. Non guardatela […] Star Wars o qualsiasi altro film può essere importante per voi, ma non vi appartiene. Se la vostra autostima dipende tutta da quanto siano validi i nuovi Star Wars o se la vostra infanzia viene rovinata perché non amate qualcosa di un film ANDATE IN TERAPIA!

star wars

Captain America: la Marvel spiega come ha fatto a sopravvivere al congelamento

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Captain America ha spento ieri le candeline, e insieme ai festeggiamenti per il suo centennale dalla nascita è arrivata un interessante risposta alla domanda che molti fan ancora si ponevano dall’uscita de Il Primo Vendicatore: come ha fatto Steve Rogers a sopravvivere al congelamento per 70 anni?

Ebbene a porre fine a questo interrogativo ci ha pensato la Marvel stessa, fornendo una spiegazione logica a questa “magia” nella mostra interattiva in programma a Las Vegas:

“Gli esami fisici sul Capitano Rogers hanno rivelato che il suo sangue è diventato più denso, ma non si è congelato. I test hanno rivelato che il sangue conteneva un’eccessiva quantità di glucosio, che ha abbassato la temperatura di congelamento del sangue e ha creato un “crioproteggente”. Questo processo è simile a quello dei tardigradi (gli orsi d’acqua) e delle rane di legno, che metabolizzano del glicogeno nel fegato per ridurre il restringimento osmotico delle cellule evitando il loro congelamento. Questa cosa, comunque, non si era mai vista in un essere umano prima d’ora.”

Mistero risolto, finalmente.

Captain America. “Sono solo un ragazzo di Brooklyn” – approfondimento

Captain America tornerà sul grande schermo in Avengers 4, il film che calerà definitivamente il sipario sulla Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Il film è stato diretto da Anthony e Joe Russo e arriverà nelle sale a Maggio 2019.

CORRELATI:

La prima sinossi di Avengers 4“Il culmine di 22 film interconnessi, il quarto film della saga degli Avengers porterà gli spettatori a essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile questa realtà e i sacrifici che devono essere fatti per sostenerla.”

Captain America: 15 segreti sullo scudo di Steve Rogers

Ralph Spacca Internet, il nuovo trailer italiano

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Ralph Spacca Internet, il nuovo trailer italiano

La nuova avventura d’animazione targata Walt Disney Animation Studios Ralph Spacca Internet arriverà nelle sale italiane il 22 novembre.

In attesa dell’uscita di Ralph Spacca Internet, questa mattina a Milano il produttore premio Oscar® Clark Spencer (Zootropolis, Ralph Spaccatutto, Bolt – Un Eroe A Quattro Zampe) ha presentato in anteprima alla stampa alcune sequenze del film, in un viaggio alla scoperta dell’incredibile lavoro dietro le quinte di questo atteso sequel ricco di divertimento e ironia.

Dopo il successo del film Disney del 2012 Ralph Spaccatutto, per il quale ha ricevuto un PGA Award come Miglior Produttore di un lungometraggio d’animazione, Clark Spencer torna a lavorare con il regista Rich Moore e lo sceneggiatore Phil Johnston: in Ralph Spacca Internet: Ralph Spaccatutto 2 il pubblico lascerà la sala giochi di Litwak per avventurarsi nel grande, inesplorato ed elettrizzante mondo di Internet, che potrebbe anche non resistere al tocco non proprio leggero di Ralph. Insieme alla sua compagna di avventure Vanellope von Schweetz, Ralph dovrà rischiare tutto viaggiando per il World Wide Web alla ricerca di un pezzo di ricambio necessario a salvare “Sugar Rush”, il videogioco di Vanellope. Finiti in una situazione fuori dalla loro portata, Ralph e Vanellope dovranno fare affidamento sui cittadini di Internet per trovare la giusta direzione.

Mamma Mia! Ci risiamo in anteprima al Giffoni Film Festival

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Mamma Mia! Ci risiamo in anteprima al Giffoni Film Festival

A dieci anni da Mamma Mia!, che ha incassato oltre 600 milioni di dollari in tutto il mondo, è il momento di ritornare a cantare, ballare, ridere e amare, e questa volta con Mamma Mia! Ci risiamo.

Il 25 luglio, infatti, Jeremy Irvine – che interpreta il ruolo di Sam – presenterà il film in anteprima alla 48esima edizione del Giffoni Film Festival e incontrerà il calore di pubblico, giurati e giffoners.

A distanza di dieci anni, il prossimo 20 luglio 2018, arriverà infatti al cinema Mamma Mia! Ci risiamo, che facendo sempre il verso alla celebre canzone del gruppo svedese, riporterà con ogni probabilità sul grande schermo Donna e Sophie. I due personaggi sono stati interpretati da Meryl Streep e Amanda Seyfried le quali potrebbero tornare in un racconto che per il momento rimane segreto.

Mamma Mia! Ci risiamo si concentra sulle avventure di Donna da ragazza e della sua pazza estate, durante la quale ha frequentato i tre ragazzi che, nel film originale, sono diventati i tre possibili padri di sua figlia.

Nel cast ritornano Meryl Streep, Amanda Seyfried, Pierce Brosnan, Colin Firth e Stellan Skarsgard. Lily James è la giovane Donna, mentre Jeremy Irvine, Hugh Skinner e Josh Dylan interpreteranno rispettivamente Sam, Harry e Bill.

La Prima Notte del Giudizio, la recensione del film

La Prima Notte del Giudizio, la recensione del film

Con La Prima Notte del Giudizio, torna al cinema la saga ideata da James Monaco, iniziata nel 2013 con La Notte del Giudizio e proseguita, a cadenza quasi annuale, con La Notte del Giudizio – Anarchia (2014) e con La Notte del Giudizio – Election Year (2016).

Le pellicole hanno incontrato il favore del pubblico e sono entrate nel cuore degli amanti del genere per la buona capacità di associare al genere distopico una certa dose di verosomiglianza, rendendo di fatto certe situazioni quasi credibili, e suscitando interessanti spunti di riflessione all’insegna di una spontanea constatazione: “Potrebbe accadere davvero”. L’idea di base è ormai nota: in un futuro non troppo lontano, per combattere la crescente criminalità, si decide di istituire una sola notte l’anno durante la quale ogni tipo di reato – compreso l’omicidio – è concesso. Questo in nome di un millantato amore verso la propria nazione (gli U.S.A.) e i propri cittadini, chiamati a “purificarsi” (purge) attraverso dodici ore di delitti e anarchia.  Nella prima trilogia, ovviamente, veniva smascherata questa patina di patriottico “altruismo”, rivelando i veri intenti ideologici e fanatici dei Nuovi Padri Fondatori, e soprattutto denunciando il reale intento delle Purghe: decimare la popolazione meno abbiente, fardello di una società elitaria americana che in parte riecheggia quella reale.

La Prima Notte del Giudizio, come da titolo, è un prequel che dovrebbe narrare la nascita di questa paradossale situazione.  Ma la spiegazione di come la dottoressa Updale (Marisa Tomei) ha collegato l’idea della Purificazione ai suoi studi di antropologia sociale è piuttosto nebulosa. L’elemento più intricante – quello dei Nuovi Padri Fondatori – è lasciato inesplorato, ed è un peccato se si pensa che nel secondo capitolo della saga ci erano state rivelate cose interessanti a riguardo.

Il passaggio di testimone della direzione al regista di colore Gerard McMurray, fa della Prima Notte del Giudizio un film pseudo-documentaristico, dove le allusioni a quanto sta avvenendo attualmente negli Stati Uniti sono gridate a gran voce. A partire dal cappellino rosso, simbolo ricorrente in molte scene e persino nella locandina che è una palese allusione alla campagna Trum, dove il berretto rosso recitava “Make America Great Again”, mentre in The Purge 4 – variando di poco – afferma “Make The Purge Great Again”.

Il cast è composto interamente di afroamericani e latini. Il sobborgo di Staten Island diventa una terra di nessuno (chiara allusione al fatto che lo sia realmente, in quanto sede della popolazione più povera dello stato di New York), dove le gang si fanno giustizia da sole quotidianamente. Ma una volta iniziato lo Sfogo le cose per questi reietti della società non sembrano cambiare più di tanto.  Il film preme moltissimo sulla attuale politica ostracizzante di Trump, dove le minoranze etniche e i meno abbienti sono bersaglio facile di fanatici e militari. Allusioni al Ku Klux Klan, al Nazismo e alla “selezione della specie” (non a caso i cattivi veri sono tutti biondi e con gli occhi azzurri) fioccano a profusione, trasformando La Prima Notte del Giudizio in uno strano incrocio tra le opere di Spike Lee e il film premio Oscar Moonlight.

Questo però va a detrimento della godibilità della pellicola stessa, che era nata come fanta-thriller dalle venature horror, mentre in questo caso vuole essere più uno spaccato sociale del ghetto nero newyorkese condito in salsa gore (la violenza è altissima, forse più che nei film precedenti). È evidente che il regista McMurray, da sempre impegnato nelle cause politiche a favore del suo popolo, è troppo votato ad una causa – quella anti Trump – che per quanto giusta e legittima, in una saga come The Purge stona ed eccede.

E non basta riprendere determinati simboli della precedente trilogia (le maschere grottesche, la musica assordante e le riprese sghembe) per far sì che La Prima Notte del Giudizio eguagli in qualche modo il successo dei suoi predecessori, diventando invece un film senza una precisa identità, a metà strada tra il dramma sociale e lo splatter, ma dimenticandosi di dare spiegazioni e approfondimenti importanti.

Fantasy: 10 film e serie in fase di sviluppo

Fantasy: 10 film e serie in fase di sviluppo

Qualcuno si sarà sicuramente accorto della carenza di regine dei draghi, hobbit, e maghi in questa prima metà del 2018. Qualcuno ne avrà sicuramente sofferto. Ci sono stati film e serie tv che si sono avvicinati ai toni e ai temi fantasy, ma, diciamolo, non è la stessa cosa.

Ma non vi preoccupate, ci sono tantissimi progetti fantasy in arrivo, molti dei quali si prefiggono l’obiettivo di prendere il posto di Game of Thrones, oramai quasi giunto al termine. Ci sono tanti progetti dei quali si vocifera, ma solamente alcuni di questi sono stati confermati. Ecco una lista che farà felici molti: i 10 film fantasy in fase di sviluppo.

Il Signore degli Anelli: la serie tv

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Tanti studios hanno espresso, nel corso degli anni, l’interesse nei confronti di una potenziale serie tv ispirata ai romanzi di Tolkien, ma è stata la Amazon Studios ad aggiudicarsi il progetto. Infatti, sembra proprio che Amazon stia lavorando ad una serie di ben cinque stagioni, con un budget stimato di un miliardo di dollari: il che renderebbe la serie una delle più costose di sempre. Non si sa ancora molto della serie, ma sembra che Peter Jackson non sarà particolarmente coinvolto nella produzione. Inoltre, sembra che la nuova serie fantasy sarà in realtà un prequel ai film, e che la prima stagione avrà a che fare con la vita del giovane Aragorn. Manca ancora parecchio tempo all’annuncio del cast, ma sembra che Ian McKellen sia interessato a tornare nei panni di Gandalf.

Una serie prequel di Game of Thrones

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Il 2018 è un anno difficile, senza Game of Thrones. Ma, se non altro, ci ha portato speranze per il futuro: infatti, quest’anno la HBO ha ufficialmente annunciato la lavorazione di una serie prequel di Game of Thrones. La rete, infatti, ha commissionato un pilot a Jane Goldman, per una serie sviluppata insieme a George R. R. Martin. Un prequel potrebbe rispondere a tante domande dei fan di Westeros, ed esplorare storie alle la serie originale accenna solamente: sembra che sarà ambientata durante l’Età degli Eroi, migliaia di anni prima degli eventi di Game of Thrones, quando i Primi Uomini e i Figli della Foresta coesistevano pacificamente. Inoltre, sembra che la serie esplorerà anche le origini degli Estranei.

The Witcher: la serie tv

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Sarà una serie Netflix, e sarà un adattamento dei romanzi fantasy di Andrzej Sapkowski, che hanno già ispirato una serie di videogiochi. I romanzi parlano di Geralt of Rivia, uno stregone con abilità sovrannaturali, la cui missione è quella di liberare il mondo dai mostri. Incaricata di sviluppare la serie è Lauren Schmidt Hissrich, che ha lavorato a parecchie serie di Netflix, tra cui Daredevil e The Defenders. Probabilmente, la serie non arriverà fino al 2020, ma il processo di casting è già cominciato, e la Hissrich ha annunciato che una serie di scene spoiler-free sono state scritte appositamente per i provini, il che vuol dire che potremmo anche noi vedere qualcosa molto presto.

Animali Fantastici 2: I crimini di Grindelwald

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Non è fantasy senza Harry Potter. Animali Fantastici e dove trovarli ha incassato più di 800 milioni di dollari e ha vinto un Oscar: era solo questione di tempo prima che arrivasse il sequel. E non è servito molto tempo: Animali Fantastici 2: i crimini di Grindelwald è in uscita il 15 novembre di quest’anno. Ci sarà ancora Eddie Redmayne nei panni di Newt Scamander, al fianco del quale arriverà l’attesissimo giovane Silente interpretato da Jude Law. Anche questo film è stato scritto da J. K. Rowling e diretto da David Yates: possiamo stare tranquilli sul fatto che sarà all’altezza.

Masters of the Universe

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Gli anni ’80 sono tornati anche sugli schermi, grazie a Stranger Things e Ready Player One. E sembra che ora sia il turno di un altro simbolo del decennio: He-Man. Il personaggio, basato originariamente su una linea di giocattoli Mattel chiamata Masters of the Universe, è stato il protagonista di una serie animata andata in onda tra il 1983 e il 1985, prima di aggiudicarsi il proprio film live-action nel 1987, interpretato da Dolph Lundgren. Il film, però, fu una delusione immensa. Ma può darsi che sia arrivato il momento del suo ritorno. Il nuovo film di Masters of Universe ha passato alcuni anni in fase di sviluppo, ma la sua uscita è stata finalmente fissata ufficialmente al dicembre 2019. La sceneggiatura è di David S. Goyer (che ha scritto Il Cavaliere Oscuro), e il film sarà diretto dai Fratelli Nee.

Aladdin

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Nel 2017, La Bella e la Bestia è stato un successo mondiale, e sembra che la Disney abbia deciso di continuare con i remake live-action dei propri classici. Le riprese di Aladdin sono terminate, ma il film è ancora nel pieno della lavorazione, e sembra uscirà il 29 maggio 2019. Il film è stato scritto e diretto da Guy Ritchie, famoso per film d’azione poco convenzionali ma di grande successo come Snatch e Sherlock Holmes. Cosa ha a che fare Ritchie con una storia romantica come quella di Aladdin? Il regista ha detto di essere interessato al film perché la storia è, in fin dei conti, quella di un delinquente: un tipo di personaggio con il quale ha una certa familiarità.

Hellboy

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David Harbour ha recentemente riconquistato i cuori del grande pubblico grazie a Stranger Things, e molti saranno felici di sapere che è stato scelto per interpretare Hellboy per il reboot del 2019. Il film è diretto da Neil Marshall, le riprese sono già terminate, e sembra che Hellboy avrà dei toni molto più oscuri, che riflettono il personaggio originale dei fumetti. Il cast del film è stellare: oltre ad Harbour, ci sono Ian McShane, Daniel Dar Kim, e Mila Jovovich. La data di uscita è già stata decisa: l’11 gennaio 2019.

Dragon Trainer: Il mondo nascosto

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La data di uscita è stata spostata più di una volta, e l’attesa è durata tre anni più del previsto. Ma sembra che, finalmente, il terzo capitolo di Dragon Trainer sia in arrivo all’inizio del 2019. Il film seguirà le avventure di Hiccup e Sdentato, costretti a lasciare la loro casa e ad avventurarsi in un mondo mitico. Il franchise di Dragon Trainer ha avuto parecchio successo grazie ai primi due film e alla serie tv, e in tantissimi aspettano il terzo capitolo cinematografico. Il primo trailer ufficiale è arrivato a giugno, ma per vederlo dovremo aspettare fino al marzo 2019.

La collina dei conigli

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Sarà una miniserie prodotta da Netflix e dalla BBC, quella ispirata al romanzo fantasy di Richard Adams. Sarà composta di quattro episodi da un’ora, e racconterà le avventure di un gruppo di conigli in cerca di una nuova casa dopo che le loro tane sono andate distrutte. La serie non è il primo adattamento del romanzo pubblicato nel 1972, che ispirò un film uscito nel 1978 e una serie tv che andò in onda dal 1999 al 2001. Avrà un budget di all’incirca 26 milioni di dollari, e un cast di doppiatori stellari: John Boyega, James McAvoy e Ben Kingsley. Promette bene.

Noelle

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Ci sono delle novità interessanti per la stagione delle feste del 2019: un film della Disney su Noelle Claus, la figlia di Babbo Natale, interpretato da Anna Kendrick. Non si sa quasi nulla al momento, l’unico sviluppo recente ha riguardato l’uscita del film: doveva uscire nelle sale cinematografiche il 2 Novembre 2019, ma sarà rilasciato in streaming, grazie al servizio streaming Disney in arrivo. Non dovrete uscire al freddo per godervi quello che sembra diventerà un altro classico di Natale.

Fonte: Screen Rant

Ischia Film Festival 2018, Federico Buffa: “Racconterò la guerra in Jugoslavia”

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Terza serata per il XVI Ischia Film Festival ricca di ospiti ed eventi, a partire da Gabriele Muccino, che torna sull’isola pochi mesi dopo la sua lunga permanenza per le riprese di A casa tutti bene. Un film che, come ammette lo stesso regista, è stato molto importante per lui. “Avevo bisogno di tutta l’artiglieria disponibile per poter raccontare nel modo più epico possibile una storia che si era nutrita nel tempo e che ha trovato finalmente una valvola di sfogo. Sono felice di essere di nuovo, perché tutti noi ci siamo nutriti della linfa dell’isola e ho avuto personalmente un viaggio unico, e dopo undici film lo posso dire”. Un viaggio fatto con un cast eccezionale e in rappresentanza dei diciannove protagonisti sono venute Sabrina Impacciatore e Sandra Milo. Gabriele Muccino tornerà questa sera, martedì 3 luglio, nella Piazza d’Armi del Castello Aragonese per ricevere il Plinius Award dalle mani dei direttori artistici Michelangelo Messina e Boris Sollazzo, e la cittadinanza onoraria di Ischia da quelle del sindaco di Ischia.

Raccontare storie, questo è stato il tema della serata di ieri, e chi meglio di Federico Buffa che ha portato al festival le 5 puntate di ’68, un viaggio attraverso cinque città e i tanti eventi che hanno caratterizzato l’anno che ha segnato il punto di svolta del XX secolo. Un tour de force anche produttivo, 300’ di grande televisione girati in tre settimane “nei luoghi dove sono successe davvero le cose” e un fondamentale contributo alla preservazione della memoria, un tema particolarmente caro a Buffa, che ha perso la madre malata di Alzheimer. Un percorso che continuerà come ha rivelato proprio durante l’incontro con il pubblico dell’Ischia Film Festival. “Nel prossimo spettacolo teatrale racconterò la Jugoslavia dell’inizio degli anni ’90. Come al solito il pretesto è una storia di sport, perché l’ultima Jugoslavia che gioca il mondiale italiano del ’90 è una storia straziante. Ivica Osim è l’allenatore di una squadra che sta soltanto aspettando la fine del torneo per disgregarsi, con il rischio che i componenti della squadra che sanno che dal giorno dopo si sarebbero potuti sparare a vicenda, come poi è realmente successo.  I ragazzi italiani non si rendono conto che l’ultima guerra mondiale si è combattuta a pochi metri da casa nostra, a Gorizia ci sono ancora i segni dei proiettili sui muri. Oltre alla storia di quello spogliatoio, ci appoggerò la storia di Ana Mladić, figlia di Ratko, criminale di guerra, che si suicidò al ritorno di un viaggio a Mosca durante il quale i suoi amici gli svelarono chi fosse realmente suo padre. E si uccise, sparandosi con la pistola preferita del padre. Due storie che viaggiano in parallelo e che ho scelto anche per poter avere sempre una figura femminile, perché le donne fanno la storia dell’umanità. Spero di poter dare uno stimolo ai tanti ragazzi italiani che vengono a vedermi a teatro”.

Anche Alessandro Rak racconta storie straordinarie, come quella di Gatta Cenerentola che il regista ha presentato al pubblico della Cattedrale dell’Assunta. Anche a Rak ha dato qualche indicazione sul prossimo progetto della Mad Entertainment. “Stiamo già lavorando, corposamente, ed è incentrato sul tema della libertà e del guardare alla società da un punto zero, mettendo in discussione tutto quello che diamo per scontato, a partire dalle relazioni tra le persone, raccontate senza filtri e mediazioni”. Una storia che già da queste prime parole si preannuncia affascinante.

Un’altra storia importante è stata raccontata ieri all’Ischia Film Festival, quella di Skampia, documentario di Andrea Rosario Fusco presentato in anteprima mondiale. “È difficile entrare in quelle zone, non puoi se la gente che le vive non si fida di te” ha dichiarato il regista. “Ci ho messo un po’ di tempo, ma una volta riuscito ho spiegato che volevo fare un lavoro diverso, non raccontare Scampia attraverso la malavita, ma attraverso la vita di chi vive quella quotidianità, anime che non fanno rumore ma che lo subiscono”.

Captain Marvel: 10 segreti sulla prossima eroina del MCU

Captain Marvel: 10 segreti sulla prossima eroina del MCU

Annunciata nell’unica scena post credits inserita alla fine di Avengers: Infinity WarCaptain Marvel sarà l’ultima vera risorsa dei Vendicatori per rimediare al terribile incidente dello “schiocco delle dita” di Thanos ma anche la prima supereroina protagonista di un cinecomic targato Marvel Studios.

Il film, come saprete, vedrà protagonista il premio oscar Brie Larson, al fianco di Samuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceClark GreggJude Law Annette Bening, e uscirà nelle sale l’8 marzo 2019.

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Ma quanto sappiamo del personaggio? Qui sotto trovate dieci segreti su Captain Marvel che forse solo i veri fan dei fumetti originali conoscono:

Ha combattuto “grandi” battaglie personali

captain marvelLa storia di Live Kree or Die! dei fumetti di Iron Man del 1998 mostrava una Carol Danvers mentre affrontava uno dei suoi punti più dramamtici.

L’eroina vive a casa con sua madre e intorno al suo letto ci sono bottiglie vuote, insomma ha una dipendenza da alcool, e Iron Man cerca di intervenire perché ha passato la stessa grande battaglia personale.

È una fan di Star Wars

Carol Danvers è letteralmente ossessionata da Star Wars, che è un po’ il motivo per cui l’eroina ci appare davvero “normale” e umana.

Nei fumetti di Captain Marvel di DeConnick sono presenti molti riferimenti nelle frasi del personaggio,  e ciò che rende le sue parole ancora migliori, è il fatto che trascorre molto tempo nello spazio. Così, quando Carol dice “Chewie, siamo a casa“, si capisce quanto sia fan della saga!

Captain America l’ha incoraggiata a diventare Captain Marvel

captain marvelSebbene abbia combattuto contro di lui durante la Guerra Civile, Captain America e Carol Danvers sono sempre stati una al fianco dell’altro amici nei fumetti di DeConnick pubblicati nel 2012.

I due eroi si sono alleati per combattere l’Uomo Assorbente, ed è qui che Steve Rogers incoraggia Carol a indossare il mantello di Captain Marvel.

Ha subito il lavaggio del cervello

captain marvelQuesta parte della storia di Captain Marvel rappresenta ancora oggi uno dei momenti più dark del personaggio dalla sua creazione: Carol si ritrova all’improvviso con un bambino e non sa come gestire la situazione, e quando questo “figlio” cresce, l’eroina scopre che è stato frutto di un imbroglio.

Marcus ha infatti fatto il lavaggio del cervello alla donna, l’ha teletrasportata nella sua dimensione, l’ha aggredita e poi l’ha usata per nascere in questa dimensione. E per rendere tutto ancora più terribile, Marcus ha fatto in modo che Carol si innamorasse di lui.

Era nel team Iron Man in Civil War

Civil War è l’evento che ha diviso in due fazioni i supereroi più importanti dell’universo Marvel, e anche se Carol ha sempre considerato Captain America un amico, finisce per schierarsi dalla parte di Tony Stark.

Carol e Tony erano amici da un po’, ma più che altro l’eroina sentiva il bisogno e il dovere di schierarsi con il governo a causa della sua esperienza militare. Non solo ha lottato per far funzionare le nuove leggi, ha anche addestrato nuovi supereroi. 

È un’eroina anche senza i poteri Captain Marvel

captain marvelCarol Danvers ha perso tutti i suoi poteri al termine di un combattimento con Rogue: il conflitto era derivato dall’uccisione del fidanzato di Carol per mano di Mystica, la madre di Rogue.

Rogue riesce così ad assorbire i poteri dell’avversaria in maniera permanente, e mentre gli X-Men l’aiutano a recuperare se stessa durante questo periodo difficile, questa convivenza forzata spinge Captain Marvel ad usare le sue abilità di pilota e le conoscenze militari per aiutare il prossimo.

Ha perso la memoria diverse volte

Al termine del violento combattimento fra Ms.Marvel e Rogue, Carol Danvers ha perso i suoi poteri e la sua memoria. Il professor X ha aiutato l’eroina a ripristinare entrambe le cose, ma in ogni caso è rimasta le difficoltà a collegare le emozioni ai ricordi.

Carol ha anche perso la memoria quando vestiva i panni di Capitan Marvel, sacrificando se stessa per salvare tutti nelle storie di DeConnick.

Wasp ha contribuito alla creazione del suo costume

captain marvelLe battaglie a cui andava incontro Ms. Marvel nel 1977 – opposta a Ronan – necessitavano ovviamente un aggiornamento del suo costume, omaggiando l’originale Captain Mravel, Mar-Vell, e questo lavoro di progettazione fu sviluppato grazie al contributo di Janet Pym/Van Dyne (l’originale Wasp).

Ha viaggiato nel tempo

Carol Danvers compare tra le fila dei supereroi che hanno affrontato i viaggi nel tempo grazie alle storie di Kelly Sue DeConnick, e grazie a questi salti temporali abbiamo potuto esplorare le origini della sua relazione con la mentore Helen Cobb (il pilota che ha ispirato Carol e che le ha donato, dopo la sua morte, un aereoplano).

Ha una doppia personalità

captain marvelMs.Marvel #1 ha debuttato nel 1977 con la storia creata da Gerry Conway ce John Buscema, introducendo questo personaggio separatamente da Carol Danvers (in pratica Carol Danvers non si rendeva conto di essere Ms. Marvel).

Quando erano necessari i poteri di Ms. Marvel sono necessari, la parte del cervello appartenente a Carol veniva annullata, lasciando che l’altra prendesse il sopravvento. Tuttavia nessuna delle due era consapevole di questo sdoppiamento, fino al termine del fumetto in cui Carol inizia a mettere in discussione le lacune nella sua memoria.

MCU: 10 villain che potrebbero sostituire Thanos nell’universo condiviso

Tra i più importanti e minacciosi villain della storia della Marvel (e non solo, forse di tutti i fumetti), Thanos ha debuttato ufficialmente nel MCU in Avengers: Infinity War, l’epico cinecomic uscito lo scorso 25 aprile nelle sale.

Sappiamo però che il suo ciclo potrebbe concludersi alla fine di Avengers 4, il film che metterà un punto sulla Fase 3 aprendo le porte alla Fase 4, dunque è chiaro che gli sceneggiatori dovranno pensare ad un ideale “sostituto” di Thanos.

Leggi anche – MCU: 8 villain che non hanno deluso le aspettative

Ma quali sono i villain più appetibili, e quali quelli più interessanti per un cambio di testimone? Ecco 10 candidati ideali:

Dormammu

In Doctor Strange abbiamo già visto il protagonista affrontare da lontano Dormammu, di cui però è stato mostrato poco (solo la testa, e i fan non ne sono stati contenti). Che si trattasse soltanto di un’anticipazione del personaggio è quasi certo, un po’ come è successo con Thanos nel primo Avengers, quindi nella Fase 4 potremmo rivederlo su grande scala.

Galactus

Se Thanos venisse sconfitto dai Vendicatori e dai Guardiani della Galassia nel futuro prossimo del MCU, un posto verrebbe lasciato vuoto. Allora chi potrebbe essere la nuova minaccia per la Terra? Forse Galactus, gigante di dimensioni lunari, si nutre di pianeti per saziare la sua fame, ed è da tempo nelle liste dei più desiderati dai fan.

Onslaught

Se l’accordo fra Disney e Fox si concluderà, i Marvel Studios potranno finalmente portare gli X-Men nel MCU, aprendo le porte alla possibilità di pescare dall’universo dei Mutanti il prossimo villain.

Tra questi, forse il candidato più forte è Onslaught, discendente del mentore degli X-Men, il professor Xavier, e del loro più grande nemico, Magneto. Nei fumetti, Onslaught – un genio del male con poteri psionici quasi illimitati – si rivela una minaccia troppo grande per i Mutanti, tanto da richiedere l’intervento combinato di Vendicatori e Fantastici Quattro.

L’Arcano

L’Arcano è una delle figure più interessanti dell’universo Marvel, perché in possesso di abilità che lo rendono molto simile ad un Dio. Personaggio manipolatore, onnipotente ma anche borderline,  sarebbe capace di rimodellare (o addirittura estirpare) l’intero universo degli eroi.

Sarà un candidato ideale per ricoprire il ruolo di principale villain del MCU? Di certo i Marvel Studios potranno scegliere di adattare l’epica trama di Secret Wars

Mefisto

I Marvel Studios hanno già esplorato la direzione cosmica utilizzando Thanos e le gemme dell’infinito come forza trainante del MCU, e nulla toglie che potrebbero proseguire su questa strada anche in futuro.

Una scelta logica per sostituire il Titano Pazzo allora sarebbe Mefisto, la risposta biblica della Marvel a Satana: parliamo di un eroe posseduto dal demone Ghost Rider già apparso nella serie Agents of S.H.I.E.L.D., dotato di natura intrigante e magiche abilità.

The Magus

Nell’universo di Guardiani della Galassia, abbiamo visto Star-Lord, Gamora, Drax, Rocket e Groot combattere contro ogni specie di alieno. Prima Ronan e il suo esercito, poi la sacerdotessa Ayesha, ma cosa li attenderà nel terzo capitolo?

Forse Adam Warlock, visto nei titoli di cosa del Vol. 2. e creato dalla stessa Ayesha? Ma poiché Adam è in realtà schierato dalla parte dei buoni, potremmo vedere la sua controparte malvagia, cioè Magus. Non ci dimentichiamo che nei fumetti di Infinity War era  il guerriero che brandiva il Guanto dell’Infinito…

La Suprema Intelligenza

La Suprema Intelligenza è apparsa nei fumetti originali con l’aspetto di una gigantesca testa fluttuante al comando dell’Impero Kree. Un villain quasi compiaciuto di se stesso e supportato dalla forza militare di una avanzata razza aliena.

Questo personaggio vanta un intelletto pari a pochi, combinando i più grandi poteri dei Kree come la manipolazione dell’energia e della materia, o la capacità di entrare nel Piano Astrale.

Il Maestro

Il Maestro è una versione “cattiva” di Hulk proveniente dal lontano futuro, non soltanto più forte della sua controparte contemporanea, ma anche in possesso della stessa intelligenza del suo alter-ego Bruce Banner.

Questo rende il Maestro un sostituto piuttosto formidabile – dal momento che è in grado di governare la realtà apocalittica della guerra post-nucleare – oltre che tremendamente potente, brillante e consumato nell’anima. Insomma perfetto per il MCU

Masters of Evil

Nei fumetti, Masters of Evil era il nome dato alla squadra composta da alcuni dei rispettivi nemici dei Vendicatori. Tuttavia, nel MCU, abbiamo visto alcuni di questi morire  (tranne uno, ovvero il barone Zemo, che potrebbe facilmente rimettere insieme il team) dunque nulla toglie che potrebbero essere loro il dopo-Thanos e sfidare a distanza la DC Films che sta pensando ad un progetto simile capitanato da Lex Luthor

Il Serpente

Cul Borson – anche noto come Il Serpente – è lo zio di Thor, ed è forse addirittura più potente del suo “famoso” nipote. Sfortunatamente però, questo personaggio non possiede la stessa umanità del Dio del Tuono, come raccontato nei fumetti di Fear Itself. 

I poteri scaturiti da Asgard (assorbimento della paura, superforza, invulnerabilità, resistenza, velocità, capacità di manipolare la realtà, immunità a tutte le malattie terrestri) renderebbero in ogni caso il Serpente un villain perfetto per combattere contro i Vendicatori e i loro alleati nel futuro del MCU.

A-Force: le supereroine del MCU riunite in un fan-made poster

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Tutte le supereroine del Marvel Cinematic Univers sono state riunite in questo fan-made poster comparso su Reddit, cavalcando l’onda di coloro che vorrebbero presto sul grande schermo un film sulla A-Force.

a-force poster

A-Force: vedremo il film nel futuro del MCU?

Come saprete il prossimo anno i Marvel Studios porteranno in sala il primo cinecomic del MCU con una protagonista femminile, Captain Marvel, anche se la strada verso l’esplorazione della diversità di genere era già iniziata con l’introduzione di Vedova Nera, Pepper Potts, Scarlet Witch e di recente con la villain Hela in Thor: Ragnarok.

Insomma, lo spazio per le donne non è mai mancato nel corso di questi ultimi dieci anni, anche se è facile ipotizzare un futuro in cui ne abbiano ancora di più, come confermato dallo stesso Kevin Feige in una recente intervista.

Più della meta dei personaggi che troveremo nelle prossime fasi del MCU saranno donne. E di certo sarebbe fantastico vederle riunite nello stesso film un giorno, e non soltanto uomini come è stato per la maggior parte dei film finora prodotti. Ci stiamo lavorando...”

Questo significa che vedremo finalmente la A-Force nel MCU? Che ne pensate?

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