Sono state presentate alla
Toy Fair 2017 delle action figure che propongono
un crossover tra Batman e Aliens.
Di seguito potete vedere le speciali statuine in cui lo
Xenomorfo è stato truccato con i colori tipici del
Joker: [nggallery id=3100]
I franchise cinematografici che
vedono protagonisti i due personaggi sono floridi nonostante gli
anni. Per quanto riguarda Alien, proprio
quest’anno arriverà sul grande schermo Alien Covenant, il nuovo capitolo
della saga che vede di nuovo Ridley Scott al timone. Il regista si
è ora concentrato nel raccontare le vicende che hanno condotto al
primo originale film con Sigourney Weaver.
Covenant infatti è un sequel di Prometheus che a sua volte era un prequel
dell’Alien del 1979.
Per quanto riguarda
Batman, sappiamo che i supereroi ormai
spadroneggiano a Hollywood, e sebbene quelli di
casa Marvel godano di una
salute migliore, anche la Warner Bros con la
DC sanno il fatto loro. Batman
tornerà il prossimo autunno in sala al fianco della Justice League, mentre turbolenta si
sta rivelando la produzione del suo prossimo standalone,
sempre con protagonista Ben Affleck.
Cinquanta
Sfumature di Nero è inarrestabile al box
office italiano, confermandosi in testa al botteghino con 2,8
milioni di euro incassati al suo secondo fine settimana.
Distribuito in circa 700 copie, il
film arriva a ben 12,1 milioni globali in dieci giorni di
programmazione.
Mamma o
papà? apre in seconda posizione con 1,8 milioni di
euro incassati in oltre 470 sale, registrando la seconda media per
sala più alta della classifica.
Il terzo gradino del podio è
occupato dalla new entry Ballerina, che
debutta con 1,2 milioni in 371 sale a disposizione.
Seguono le pellicole plurinominate
agli Oscar, a partire da La
La Land che raccoglie altri 560.000 euro e
giunge a quota 6,6 milioni.
La Battaglia di Hacksaw
Ridge incassa 496.000 euro alla sua terza
settimana di programmazione, arrivando a 3,1 milioni
complessivi.
Manchester by the Sea, candidato a 6
Academy Awards, debutta con 455.000 euro incassati in circa 150
copie, registrando un’ottima media per sala pari a tremila
euro.
Sono stati diffusi nuovi poster di
Pirati dei Caraibi 5 in cui possiamo vedere dei
volti ben noti agli appassionati del franchise, oltre che nuove
leve arruolate per questo quindi scoppiettante capitolo. Oltre a
Johnny Depp / Jack Sparrow, nei poster
ritroviamo Hector Barbossa (Geoffrey Rush),
al fianco dei nuovi personaggi: Capitan Salazar (Javier
Bardem), Henry (Brendon Thwaites) e
Carina Smith (Kaya Scodelario). [nggallery
id=1773]
Diretto dalla coppia di registi
norgesi Espen Sandberg and Joachim Rønning
(Kon-Tiki), Pirates of the Caribbean Dead Men Tell
No Tales sarà il quinto capitolo del franchise
prodotto da e vedrà il ritorno di Johnny
Depp nei panni di Jack Sparrow, Orlando
Bloom come Will Turner e Geoffrey Rush
come il capitano Barbosa. Al film si sono uniti il premio Oscar
Javier Bardem, che interpreta l’antagonista del
film, capitano Salazar. Brenton Thwaites
(Maleficent,
The Giver) che interpreta un
personaggio di nome Henry e Paul McCarney in un ruolo ancora
sconosciuto.
Dopo La maledizione
della prima luna, La maledizione del forziere fantasma, Ai confini
del mondo, Oltre i confini del mare, arriva il quinto
capitolo della saga: Dead Men Tell No
Tales.
Le
riprese, iniziate lo scorso febbraio, sono state poi bloccate
a causa di un infortunio di Johnny Depp fuori dal
set. La produzione tuttavia assicura l’uscita della pellicola, come
da programma, per Maggio del 2017.
In questo film, vedremo il Capitano
Jack Sparrow braccato dai pirati fantasma al seguito del temibile
Salazar, fuggito dal Triangolo del Diavolo. Per riacquistare la
libertà al povero pirata non rimarrà che trovare il leggendario
Tridente di Poseidone, l’unico oggetto in grado di donare al
possessore il controllo totale dei mari.
È stato diffuso un nuovo video dal
backstage di Doctor Strange che ci mostra come è
stata realizzata la scena in cui il tempo si riavvolge nell’eterno
patteggiamento di Strange con il villain
Dormammu.
Ecco di seguito il video che ci
porta dietro le quinte degli effetti visivi, realizzati da
Mark Bakowski, del quattordicesimo film
Marvel Studios.
Doctor
Strangeè uscito il 4 novembre 2016.
Dirige Scott Derrickson da una
sceneggiatura di Jon
Aibel e Glenn Berger,
rimaneggiata da Jon Spaihts. Nel cast del
film al fianco del protagonista Benedict Cumberbatch sono stati
confermati Tilda
Swinton, Rachel
McAdams e Chiwetel Ejiofor. Ispirato
all’omonimo e celebre personaggio dei fumetti, apparso per la prima
volta nel luglio del 1963 nel numero 110 di “Strange Tales”, il
film Marvel Doctor Strange racconta la
storia del neurochirurgo Stephen Strange, che dopo un terribile
incidente automobilistico scopre un mondo nascosto fatto di magia e
dimensioni alternative.
Che Justice League avrà dei toni più
leggeri rispetto a Batman v Superman Dawn of Justice
è ormai in motivo ricorrente nelle dichiarazioni dei realizzatori
del film. Adesso però, tramite un breve commento su Instagram, il direttore della
fotografia di Justice League, Fabian
Wagner, ci informa che il look del film sarà invece molto
simile a quello di BvS:
“Lo scorso anno sono stato
abbastanza fortunato da lavorare con Zack Snyder al suo nuovo film,
Justice League. Sono sempre stato grande fan del suo lavoro e del
suo direttore della fotografia, Larry Fong. Ho provato a dare la
mia visione al film, ma l’impronta di Larry è stata una grande
fonte di ispirazione per il film, con la sua oscura e
bellissima luce.Ho passato dei giorni di lavoro bellissimi con
loro.”
Che il look di Justice
League sia simile a quello di BvS ha
perfettamente senso in quanto si tratta di mantenere anche una
coerenza all’interno dei tanti film DCEU, tuttavia
questo potrebbe preoccupare che ha aspramente criticato la serietà
di BvS.
Inoltre, in merito alla questione del secondo trailer, Zack
Snyder stesso è intervenuto a spiegare che la
pubblicazione del video promozionale fa appunto parte del marketing
e che diffonderlo o meno riguarda tecniche precise di
pubblicità.
Secondo quanto riportano i fumetti,
il gruppo di eroi al completo, sette per la precisione, che compone
la classica Justice League comparirà, forse,
soltanto alla fine del film diretto da Zack
Snyder, dal momento che Green Lantern non
ha ancora un volto nel DCEU.
Ecco il primo trailer di Justice
League dal Comic Con
Justice League sarà diretto ancora
una volta da Zack Snyder ed è previsto per il 10
novembre 2017. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal
Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray
Fisher come Cyborg. Nel cast confermati anche:
Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K.
Simmons e Jeremy Irons. I produttori
esecutivi del film sono Wesley Coller,
Goeff Johns e Ben Affleck
stesso.
Ieri vi abbiamo comunicato che sarà l’attore
inglese David Thewlis a interpretare
Ares in Wonder Woman. Il Dio della Guerra sarà
il villain principale contro cui si scontrerà
Diana (Gal Gadot) e adesso abbiamo la possibilità
di dare uno sguardo al personaggio grazie a un’action figure
esposta alla Toy Fair 2017. [nggallery
id=2194]
Gal Gadot ha
fatto il suo esordio nei panni di Wonder Woman
in Batman v Superman Dawn of
Justice di Zack Snyder, al
fianco di Ben
Affleck e Henry Cavill.
Trama: “Prima di diventare
l’eroina che tutti conosciamo, Wonder Woman era Diana, principessa
delle Amazzoni, addestrata per diventare una guerriera invincibile.
Cresciuta in una paradisiaca isola protetta, quando un pilota
americano, in seguito a un incidente, approda sulle sue rive e
annuncia un grandissimo conflitto che infuria nel mondo esterno,
Diana lascia la sua casa, convinta di poter fermare la minaccia.
Combattendo insieme all’uomo in una guerra che potrebbe mettere
fine a tutte le guerre, Diana scoprirà i suoi straordinari poteri
andando incontro al suo vero destino”.
Nel cast di Wonder Woman ci sono Gal
Gadot, Chris Pine, Connie Nielsen, Robin Wright, Lucy Davis, Lisa
Loven Kongsli, Danny Huston, Ewen Bremner, Saïd Taghmaoui, Elena
Anaya e David Thewlis.
Il film è prodotto
da Charles Roven, Zack
Snyder e Deborah Snyder,
con Richard Suckle, Stephen Jones, Wesley Coller,
Geoff Johns, Connie Nielsen e Rebecca
Roven come executive producers.
Tra le new entry che vedremo sul
grande schermo in Guardiani della Galassia Vol.
2, sicuramente Mantis è uno dei
personaggi che desta più curiosità. L’aliena, interpretata
da Pom Klementieff, ha però subito dei
cambiamenti nel passaggio dai fumetti al cinema.
Ecco come ne parla James
Gunn: “Alcuni di questi personaggi, francamente, sono molto
complessi, ma in Guardiani compaiono semplificati perché non ci
sono troppe aspettative in merito. Aggiungere altri elementi alieni
a questi personaggi è fin troppo facile. Dall’inizio ho spiegato
che Quill è l’unico umano che fa parte dei Guardiani e che ha un
rapporto con la Terra. Per questo, come è successo con Drax, i cui
legami con il pianeta Terra sono stati eliminati, allo stesso modo
ho lavorato con Mantis, che nei fumetti ha una backstory legata ad
avvenimenti accaduti sul nostro pianeta.”
Per quanto riguarda invece l’inedito
rapporto tra Drax e Baby Groot, Dave Bautista ha dichiarato che per
lui si tratta di un rapporto conflittuale, nella misura in cui lo
sono i rapporti tra fratelli. Sarà divertente senz’altro vedere i
due personaggi interagire.
In Guardiani
della Galassia vol 2, che arriverà al cinema nel 2017,
torneranno Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave
Bautista e in veste di doppiatori Vin
Diesel e Bradley Cooper.
Confermati anche il Collezionista
(Benicio Del Toro), Yondu (Michael
Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le
new entry Pom Klementieff, Kurt
Russell, Elizabeth
Debicki,Tommy
Flanagan e Chris
Sullivan.
Al ritmo di una nuova, fantastica
raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani
della Galassia Vol 2, racconta le nuove avventure dei
Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere
origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai
personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi
mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.
Il film arriverà al cinema il 5 marzo 2017, in Italia dal
25 aprile.
La Universal
Pictures ha diffuso la sinossi ufficiale
di Fast & Furious 8, la trama dell’ottavo
capitolo della saga di
successo Fast and Furious.
Sulla scia di Fast &
Furious 7 del 2015, uno dei film che hanno raggiunto
rapidamente il miliardo di dollari in tutto il mondo nella storia
del box office, nonché il sesto titolo di maggior successo di tutti
i tempi, arriva il nuovo capitolo di una delle saghe più popolari e
intramontabili di sempre: Fast and Furious
8.
Fast and Furious 8, la trama
Ora che Dom e Letty sono in luna di
miele, Brian e Mia si sono ritirati dai giochi – ed il resto della
squadra è stato esonerato – il gruppo giramondo ha trovato una
parvenza di vita normale. Ma quando una donna misteriosa (l’attrice
premio Oscar Charlize Theron) seduce Dom per
convincerlo a tornare nel mondo del crimine da cui non riesce a
sfuggire, e a fargli tradire le persone a lui più vicine, la
squadra sarà messa a dura prova come mai prima d’ora.
Dalle coste di Cuba alle strade di
New York fino alle distese ghiacciate al largo del Mare artico di
Barents, la nostra squadra d’elite attraverserà il globo per
fermare un ribelle dallo scatenare il caos in tutto il mondo … e
riportare a casa l’uomo che li ha resi una famiglia.
Un po’ a sorpresa, i WGA
2017 hanno premiato Moonlight e Arrival
per le migliori sceneggiature cinematografiche dell’anno. In realtà
non sorprende il premio ad Arrival per
il miglior script adattato, ma Moonlight è
riuscito a vincere contro lo stra-favorito La La
Land, per la migliore sceneggiatura originale, il che dà
al film di Barry Jenkins qualche chance in più in
categoria agli Oscar 2017.
WGA 2017, ecco i vincitori
ORIGINAL
SCREENPLAY “Moonlight,” Written by Barry Jenkins, Story by Tarell
McCraney; A24
ADAPTED
SCREENPLAY “Arrival,” Screenplay by Eric Heisserer; Based on the Story
“Story of Your Life” by Ted Chiang; Paramount Pictures
DOCUMENTARY
SCREENPLAY “Command and Control,” Telescript by Robert Kenner and Eric
Schlosser, Story by Brian Pearle and Kim Roberts; Based on the book
Command and Control by Eric Schlosser; American Experience
Films
TV
DRAMA SERIES “The Americans,” written by Peter Ackerman, Tanya Barfield,
Joshua Brand, Joel Fields, Stephen Schiff, Joe Weisberg, Tracey
Scott Wilson; FX
COMEDY SERIES “Atlanta,” written by Donald Glover, Stephen Glover,
Stefani Robinson, Paul Simms; FX
NEW SERIES “Atlanta,” written by Donald Glover, Stephen Glover,
Stefani Robinson, Paul Simms; FX
Patrick Stewart
tornerà nei panni di Xavier per
Logan, ultimo film degli X-Men
che vedrà protagonista Hugh Jackman nei panni di
Wolverine.
Logan – The Wolverine
recensione del film con Hugh
Jackman
Durante una breve intervista
con ComicBook.com durante la promozione del film di
James Mangold, Stewart ha detto la sua sull’ideale
scontro tra X-Men e Avengers,
specificando chi, secondo lui, potrebbe avere la meglio: “X-Men
contro? Non so nemmeno chi siano gli Avengers… Naturalmente lo so.
Ma non c’è sfida. Portatemi insieme Famke Jansen, James
Marsden… Li rimetteremo in riga.”
Uno scontro simile sul grande
schermo per adesso è impensabile, ma chissà che non si possa
verificare un giorno un accordo tra le parti (Fox e Marvel) che riunisca le due squadre
in sala.
Per Hugh Jackman questo ritorno nei panni
del mutante con gli artigli di adamantio sarà la sua ottava volta
(se si conta anche il cameo di X-Men L’Inizio) nel
personaggio. È l’attore che più di tutti rappresenta i mutanti
Marvel al cinema, una sorta
di Robert Downey Jr per il
corrispettivo MCU, e potrebbe essere arrivato
alla fine del suo coinvolgimento nel franchise proprio con questo
film.
Logan ha
un’uscita prevista per il primo marzo 2017. Alla regia c’è
James Mangold (già regista di Wolverine
L’Immortale), mentre nel cast ci saranno Hugh
Jackman,Boyd Holbrook, Richard
E. Grant, Stephen Merchant, Eriq La
Salle, Elise Neal e Patrick
Stewart.
Nel prossimo futuro, uno stanco
Logan si prende cura di un malato Professor X, in un nascondiglio
sul confine messicano. Ma i tentativi di Logan per nascondersi dal
mondo e dal suo passato finiscono quando arriva una giovane
mutante, inseguita da forze oscure.
La notte più corta, il nuovo format di QVC
Italia, in onda con un nuovo episodio ogni mercoledì a partire dal
22 febbraio sul canale QVC, 32 del Digitale Terrestre e
tivùsat, vedrà protagonisti i cortometraggi più interessanti che
hanno preso parte al contest, appena concluso,
La ricerca nel quotidiano, ideato da QVC con
Fondazione Umberto Veronesi, Casta Diva Pictures, e Zooppa e
rivolto a giovani videomaker.
Le
dieci puntate dalla durata di mezz’ora, saranno condotte in fascia
notturna, dall’1:00 alle 1:30, dalla presenter Roberta Nanni, con
la partecipazione del Prof. Dominic Holdaway, assegnista di ricerca
e docente all’Università di Bologna, che avrà il compito di
introdurre e commentare i cortometraggi in onda.
Ogni
episodio de La notte più corta sarà incentrato su una particolare
tematica:
Mercoledì 22 febbraio: la
Madre
Il nostro piccolo segreto e
Maria
Mercoledì 1 marzo: il
Viaggio
Il Viaggio, I
Viaggiatori, Lost in the space e Retro
Mercoledì 8 marzo: le
Rivelazioni
Frontiers, Denominateur
commun e Maria
Mercoledì 15 marzo:
l’Equilibrio
Caccia al tesoro, La
formula della Vita e Tutto a posto
Mercoledì 22 marzo: la
Paura
Deniminateur commun,
Colore e Galileo
Mercoledì 29 marzo: Essere
altro
Butterfly e
Maria
Mercoledì 5 aprile: le
Relazioni
Frontiers, I
viaggiatori, Just a little story, A friend e
Denominateur commun
Mercoledì 12 aprile: le
Abitudini
Piccoli grandi eroi, Di
là e Galileo
Mercoledì 19 aprile: Tornare
indietro
Il nostro piccolo segreto e
Retrò
Mercoledì 26 aprile: le
Barriere
Lost
in the space, E’ umana, Moto di rivoluzione e
Denominateur commun
Il
nuovo programma La notte più corta, insieme anche al contest La
ricerca nel quotidiano, esprimono due aspetti che fanno parte del
DNA di QVC: il primo è la scoperta e lo storytelling che sono
l’essenza del retailer, dove ogni giorno è possibile trovare e
vivere nuove storie, attraverso lo shopping; il secondo è l’impegno
costante nel promuovere i talenti e le idee e sostenere progetti
sociali, utilizzando sempre linguaggi diversi.
Guardiani della Galassia Vol.
2 arriva al cinema con una grossa aspettativa da parte
del pubblico, a causa del successo unanime che il primo film ha
riscosso.
Alla fine del primo film di
James
Gunn per i Marvel Studios, ricordiamo come
Star Lord sia riuscito a tenere in mano una
Gemma dell’Infinito, quella del Potere, e così a
sconfiggere Ronan. Tuttavia, il contatto con quel prezioso oggetto
ha cambiato profondamente l’eroe.
Ecco come ha commentato
Chris Pratt: “Questa cosa gioca un certo tipo
di ruolo. La sua interconnessione con la Gemma nel primo film
diventa, c’è un tratto continuo che continua anche in questo
secondo film, come se ne sapessi un po’ di più. Ma, sì, quello non
era un aspetto importante di quello che è lui in fondo.”
Sicuramente il fatto che
Star Lord sia stato in grado di tenere una gemma
tra le mani senza morire ha un significato importante e ci dà un
indizio sul fatto che la sua natura non è al 100% umana. Ne sapremo
di più in Guardiani della Galassia Vol.
2.
In Guardiani
della Galassia vol 2, che arriverà al cinema nel 2017,
torneranno Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave
Bautista e in veste di doppiatori Vin
Diesel e Bradley Cooper.
Confermati anche il Collezionista
(Benicio Del Toro), Yondu (Michael
Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le
new entry Pom Klementieff, Kurt
Russell, Elizabeth
Debicki,Tommy
Flanagan e Chris
Sullivan.
Al ritmo di una nuova, fantastica
raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani
della Galassia Vol 2, racconta le nuove avventure dei
Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere
origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai
personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi
mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.
Il film arriverà al cinema il 5 marzo 2017, in Italia dal
25 aprile.
Jack
Reacher – Punto di non ritorno, Tom Cruise
ritorna nei panni dell’iconico eroe di Lee Child
nel thriller pieno d’azione basato sulla serie di libri
bestsellerJack Reacher.
Debutta
mercoledì Jack Reacher – Punto di non ritorno in DVD,
Blu-ray e 4K Ultra HD con
Universal Pictures Home Entertainment Italia.
In ogni
formato, in edizione limitata, l’esclusivo racconto breve di Lee
Child “Parole Ingannevoli” illustrato
da Owen Freeman
“Il migliore Tom Cruise di sempre” (Pete Hammond,Deadline) è il
protagonista dell’action thriller “coinvolgente e mozzafiato”
(Simon Thompson,Forbes) Jack Reacher – Punto di non ritorno, che
partirà in 4K Ultra HD, Blu-raye DVD
il 22 Febbraio 2017 con Universal Pictures Home Entertainment
Italia.
Jack Reacher (Tom
Cruise) ritorna per imporre il suo coraggioso marchio di giustizia
nel sequel pieno di azione basato sulla serie di libri bestseller
dell’autore Lee Child. Quando il Maggiore dell’Esercito Susan
Turner (Cobie Smulders) viene accusata di tradimento, Reacher
scopre di essere l’obiettivo di una gigantesca cospirazione
governativa. Con l’aiuto di Turner e di un misterioso nuovo
alleato, Reacher rischia tutto per distruggere la potente
organizzazione pronta a tutto per proteggere i propri
segreti.
Jack Reacher – Punto di non ritorno contiene,
nelle edizioni Blu-ray e 4K Ultra
HD, oltre 80 minuti di eccitanti contenuti
extra, tra cui interviste di approfondimento con il cast, i
produttori e in più esplorazioni dettagliate dell’iconico
personaggio di Lee Child, della location in Louisiana, delle
intense scene d’azione e molto altro. Inclusa in ogni formato
di Jack Reacher – Punto di non ritorno,
l’esclusiva versione illustrata del racconto breve di Lee Child
“Parole Ingannevoli”, in edizione limitata. Il film vanta, inoltre,
una colonna sonora in Dolby Atmos remixata specificamente per l’ambiente home theater per
piazzare e spostare l’audio ovunque nella stanza, anche verso
l’alto.
Jack
Reacher – Punto di non ritorno CONTENUTI EXTRA IN
BLU-RAY:
Il
ritorno di Reacher
Una famiglia inaspettata
Implacabile: sul set in Louisiana
Attua la tua vendetta: combattimento letale
Nessuna pietà: la battaglia sul tetto
Focus su Reacher: con Tom Cruise e il fotografo David
James
Jack
Reacher – Punto di non ritorno – INFORMAZIONI TECNICHE 4K UHD:
Genere: Azione
Dischi: 1
Durata:1 ora e 58 minuti circa
Audio: Inglese – Dolby Atmos; Italiano, descrizione audio
Inglese, Francese, Giapponese, Spagnolo, Tedesco – Dolby Digital
5.1 Surround
Video: Formato 2.39:1 Letterbox
Sottotitoli:Italiano, Inglese, Inglese per non udenti, Danese,
Finlandese, Francese, Giapponese, Norvegese, Olandese, Spagnolo,
Svedese, Tedesco
Contenuti
Speciali: No
Jack
Reacher – Punto di non ritorno – INFORMAZIONI TECNICHE BLU-RAY
Genere: Azione
Dischi:1
Durata:1 ora e 58 minuti circa
Audio: Inglese – Dolby Atmos; Italiano, descrizione audio
Inglese, Francese, Giapponese, Spagnolo, Tedesco – Dolby Digital
5.1 Surround
Video: Formato 2.39:1 Letterbox
Sottotitoli:Italiano, Inglese, Inglese per non udenti, Danese,
Finlandese, Francese, Giapponese, Norvegese, Olandese, Spagnolo,
Svedese, Tedesco
Contenuti
Speciali:
Il ritorno di Reacher
Una famiglia
inaspettata
Implacabile: sul set in
Louisiana
Attua la tua vendetta:
combattimento letale
Nessuna pietà: la battaglia sul
tetto
Focus su Reacher: con Tom Cruise e
il fotografo David James
Jack Reacher – Punto di non ritorno
INFORMAZIONI TECNICHE
DVD:
Il network americano della
HBO ha diffuso il promo ufficiale
di Big Little Lies 1×02, il secondo episodio
della prima stagione di
Big Little Lies.
In Big Little Lies
1×02 che si intitolerà “Serious
Mothering” Jane (Shailene Woodley) devia le domande di Ziggy
(Iain Armitage) sul perché si sono trasferiti a Monterey.
Madeline (Reese Witherspoon) ottiene notizia che la sua produzione
comunitaria-teatro potrebbe deragliare , ed è indignata per le
azioni di Renata (Laura Dern). Nel frattempo Celeste
(Nicole Kidman) suggerisce a Perry (Alexander Skarsgård) di vedere
insieme un consulente. Nathan (James Tupper) ed Ed (Adam Scott) si
incontrano nella speranza di appianare le tensioni tra le loro
mogli, e loro stessi.
[nggallery id=293]
I primi episodi della
serie televisivaBig Little Lies debutteranno negli
USA il 19 Febbraio 2017.
Big Little Lies è una comedy serie basta sul
romanzo di Liane Moriarty e scritta da David E. Kelley (Ally
McBeal) ed è prodotta tra gli altri anche da Nicole
Kidman e Reese Witherspoon. Lo show sarà composto da 8
episodi e andrà in onda sul network americano HBO. Gli episodi sono
diretti da Jean-Marc Vallée, acclamato
regista di Dallas Buyers Club.
Big Little Lies
1×02
Celeste, Jane e Madeline
sono tre amiche e madri alle prese con i piccoli e grandi problemi
quotidiani. Madeline soffre perché la figlia sta crescendo a fianco
della nuova compagna dell’ex marito, Jane è una madre single
determinata a rintracciare il padre di sua figlia, mentre Celeste
subisce gli abusi del marito. Le loro vite vengono scosse da un
brutale omicidio, avvenuto durante una riunione per i genitori
nella scuola frequentata dai lori figli.
Il creatore di Big Little LiesDavid E.
Kelley è un produttore e sceneggiatore di grande
successo e nella sua carriera a firmato show televisivi di enorme
successo, trai quali ricordiamo Avvocati a Los Angeles
(L.A. Law), che poi ha anche prodotto, e più tardi ha co-creato
Doogie Howser (Doogie Howser, M.D., con Steven Bochco
creatore di Avvocati a Los Angeles), La famiglia Brock
(Picket Fences), Chicago Hope, The Practice –
Professione avvocati (The Practice), Ally McBeal,
Spie (Snoops), Girls Club, Boston Public,
The Brotherhood of Poland, N.H., e Boston Legal.
In arrivo al cinema il
prossimo 1
marzo, Logan segnerà
l’addio di Hugh Jackman al personaggio
di Wolverine, da lui interpretato sin dalla sua prima
apparizione cinematografica nel 2000. A capitolo ormai
chiuso Jackman è voluto tornare sulla
questione dicendosi convinto di portare avanti questa
decisione.
Ecco quanto dichiarato dall’attore:
“Quando lessi lo script ne ero convinto ed ero convinto mentre
giravamo e lo sono tutt’ora, ma chi lo sa cosa potrei provare fra
tre anni, ma al momento sono assolutamente convinto. Siamo sinceri
non mi sto ritirando […] Il personaggio andrà avanti, qualcun’altro
lo interpreterà sicuramente e non avrò problemi a riguardo… fin
quando non lo interpreterà Daniel Day-Lewis e ci vincerà un Oscar,
allora potrei avere qualche problema.”
Per Hugh Jackman questo ritorno nei panni del
mutante con gli artigli di adamantio sarà la sua ottava volta (se
si conta anche il cameo di X-Men
L’Inizio) nel personaggio. È l’attore che più di tutti
rappresenta i mutanti Marvel al cinema, una sorta
di Robert
Downey Jr per il corrispettivo MCU, e potrebbe essere arrivato
alla fine del suo coinvolgimento nel franchise proprio con questo
film.
Nel prossimo futuro, uno stanco
Logan si prende cura di un malato Professor X, in un nascondiglio
sul confine messicano. Ma i tentativi di Logan per nascondersi dal
mondo e dal suo passato finiscono quando arriva una giovane
mutante, inseguita da forze oscure.
Dopo aver ufficializzato l’ingresso
dell’attore Joe Manganiello nel cast
dell’adattamento cinematografico
di Rampage, “The Rock”
Dwayne Johnson ha ufficialmente annunciato, tramite
Instagram, che le riprese del film avranno il via nel mese di
aprile.
L’annuncio è accompagnato da una
foto scattata a margine di un incontro di scrittura dello script
durato 6 ore negli uffici della Warner
Bros.
Non si sa ancora molto del film, tranne che i protagonisti
saranno un trio di mostri mutanti: un gorilla, un coccodrillo e un
lupo. Il personaggio di Johnson, un amante degli
animali, sarà naturalmente l’unica speranza per l’umanità. La
Harris, da parte sua, sarà una genetista con una
morale ferrea.
Il film, che sarà distribuito dalla
New Line Cinema e prodotto da Beau
Flynn, è la reunion del team dietro San
Andreas: la pellicola, infatti, sarà diretta da
Brad Peyton e sceneggiata da Carlton
Cuse (affiancato da Ryan Condal).
Nel cast del film ci sono
Dwayne Johnson, Naomie Harris, Joe Manganiello e
Marley Shelton.
Continuano a trapelare ulteriori
notizie dal set di Avengers Infinity
War, l’ultima, particolarmente stimolante, riguarda
la comparsa di un nuovo logo per la pellicola diretta dai
fratelli Russo. Il nuovo logo, che vi
proponiamo di seguito, di fatto elimina la parola Avengers dal
titolo del film lasciando spazio ad Infinity
War.
Che si vada dunque verso un cambio
titolo in virtù della presenza nella pellicola non solo dei
Vendicatori ma anche dei numerosi personaggi apparsi nell’Universo
cinematografico Marvel?
Film Marvel: sei grandi storie da adattare dopo
Avengers Infinity War
Avengers
Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio 2018.
Christopher Markus e Stephen McFeely si
occuperanno della sceneggiatura del film, mentre la regia è
affidata a Anthony e Joe
Russo.
Il cast del film al momento è
composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch, Chris
Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen
Gillan, Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen, Robert Downey
Jr., Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom Holland,
Bradley Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner, Paul Rudd, Peter
Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany, Benedict
Wong, Pom Klementieff e Chadwick
Boseman.
Dopo l’annuncio
che James Cromwell si aggregherà al cast
di Jurassic World 2, direttamente
dal set dei Pinewood Studios in quel di Londra arriva la conferma
del gradito ritorno nella serie di BD Wong,
attore che per l’occasione si immortalato in compagnia di un
velociraptor.
Il film uscirà al cinema
il 22 giugno 2018. Chris Pratte Bryce Dallas Howardtorneranno
nei panni dei protagonisti. Alla regia ci sarà Juan
Antonio Bayona (The Impossible, A
Monster Calls). Nel cast anche Daniella
Pineda in un ruolo importante, Justice
Smith, Toby Jones, James Cromwell e
Rafe Spall.
Jurassic World
2 si baserà su una sceneggiatura
di Derek Connolly e Colin
Trevorrow. A produrre la pellicola
saranno Belén Atienza, Patrick Crowley e Frank
Marshall. Produttori esecutivi invece
saranno Steven Spielberg, Colin Trevorrow e Thomas
Tull.
Sin dal finale del primo episodio e
dai primi trailer di Guardiani della Galassia Vol.
2 molti fan della serie sono incuriositi dalla
nuova evoluzione di Groot, il personaggio a cui presterà nuovamente
la voce Vin Diesel. Sicuramente l’idea di
portare sul grande schermo una versione molto giovane del
personaggio potrebbe rivelarsi un azzardo, ma è altrettanto
innegabile l’irriverente fascino esercitato
da Baby Groot. La Marvelè sicuramente
intenzionata a puntare molto sul personaggio, tanto da presentare
un nuovo poster in cui Baby Groot la fa
da protagonista.
In Guardiani
della Galassia vol 2, che arriverà al cinema nel 2017,
torneranno Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave
Bautista e in veste di doppiatori Vin
Diesel e Bradley Cooper.
Confermati anche il Collezionista
(Benicio Del Toro), Yondu (Michael
Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le
new entry Pom Klementieff, Kurt
Russell, Elizabeth
Debicki,Tommy
Flanagan e Chris
Sullivan.
Al ritmo di una nuova, fantastica
raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani
della Galassia Vol 2, racconta le nuove avventure dei
Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere
origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai
personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi
mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.
Il film arriverà al cinema il 5 marzo 2017, in Italia dal
25 aprile.
Proseguono a gonfie vele le riprese
di Avengers Infinity War, ennesima
pellicola dedicata
ai Vendicatori Marvel che promette di
riunire sul grande schermo gran parte dei personaggi apparsi (o
meno) sinora nell’Universo Cinematografico Marvel. Ultimo membro del cast a
raggiungere il set
di Atlanta è Paul
Bettany, attore dunque pronto a tornare nei panni di
Visione, come testimonia un’immagine che lo ritrae sul set in
borghese.
Film Marvel: sei grandi storie
da adattare dopo Avengers Infinity War
Avengers
Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio 2018.
Christopher Markus e Stephen McFeely si
occuperanno della sceneggiatura del film, mentre la regia è
affidata a Anthony e Joe
Russo.
Il cast del film al momento è
composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch, Chris
Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen
Gillan, Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen, Robert Downey
Jr., Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom Holland,
Bradley Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner, Paul Rudd, Peter
Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany, Benedict
Wong, Pom Klementieff e Chadwick
Boseman.
Dopo tante speculazioni in merito al
villain di Wonder Woman, arriva da Batman News la notizia che sarà
l’attore David Thewlis a interpretare Ares,
il Dio della Guerra, nemico di Diana in questo suo primo film da
protagonista assoluta.
David Thewlis è un
attore britannico con una carriera di tutto rispetto, reso però
famoso dalla sua partecipazione al franchise di Harry
Potter in cui interpreta il professor Remus
Lupin.
Il primo report parla di un
personaggio costruito con effetti practical e con CGI, per cercare
di realizzare, visivamente, una figura che possa essere credibile
ma allo stesso tempo all’altezza della rappresentazione mitica del
Dio della Guerra.
Gal Gadot ha
fatto il suo esordio nei panni di Wonder Woman
in Batman v Superman Dawn of
Justice di Zack Snyder, al
fianco di Ben
Affleck e Henry Cavill.
Trama: “Prima di diventare
l’eroina che tutti conosciamo, Wonder Woman era Diana, principessa
delle Amazzoni, addestrata per diventare una guerriera invincibile.
Cresciuta in una paradisiaca isola protetta, quando un pilota
americano, in seguito a un incidente, approda sulle sue rive e
annuncia un grandissimo conflitto che infuria nel mondo esterno,
Diana lascia la sua casa, convinta di poter fermare la minaccia.
Combattendo insieme all’uomo in una guerra che potrebbe mettere
fine a tutte le guerre, Diana scoprirà i suoi straordinari poteri
andando incontro al suo vero destino”.
Nel cast di Wonder Woman ci sono Gal
Gadot, Chris Pine, Connie Nielsen, Robin Wright, Lucy Davis, Lisa
Loven Kongsli, Danny Huston, Ewen Bremner, Saïd Taghmaoui, Elena
Anaya e David Thewlis.
Il film è prodotto
da Charles Roven, Zack
Snyder e Deborah Snyder,
con Richard Suckle, Stephen Jones, Wesley Coller,
Geoff Johns, Connie Nielsen e Rebecca
Roven come executive producers.
A distanza di 21 anni dal primo
film divenuto culto, Mark Renton, Sick Boy, Spud eBegbie tornano a raccontarci le loro vite
sgangherate a Edimburgo in T2 Trainspotting. Alla
regia, ovviamente, Danny Boyle.
Dopo due decenni dal becero furto
ai danni dei suoi amici, Mark torna in città per
scoprire che i suoi amici ce l’hanno ancora con lui, avvelenati per
quelle quattromila sterline a testa e amareggiati contro una vita
che non p andata esattamente secondo le loro rosee previsioni.
20 anni dopo, le stesse
miserie
Sick Boy vive di
espedienti e ha trovato una nuova compagna, la cocaina, che
sostituisce l’ormai passata di mode eroina che invece continua a
essere la migliore amica di Spud, sopravvissuto
quasi per caso in tutti questi anni, alle prese con una moglie e un
figlio che ama ma con cui non riesce a stare proprio a causa di
questa dipendenza. Begbie invece è riuscito ad
evadere di prigione e a raggiungere la sua casa, dove però scopre
una verità sconcertante: suo figlio appena ventenne è entrato al
college e sembra non essere propenso alla vita da criminale a cui
vuole indirizzarlo il padre.
Danny Byole torna
sui luoghi che hanno rappresentato un punto cardinale della sua
carriera di cineasta universalmente apprezzato e riconosciuto.
Tranispotting, nel 1996, fece salire alla ribalta
questi quattro “tossici disperati”, raccontandone la giovinezza
guasta e piena di sogni di gloria vuoti ed effimeri. In T2:
Trainspotting, Boyle e la SONY richiamano a raccolta
Ewan McGregor, Johnny Lee Miller, Ewner Bremner e
Robert Carlyle e li fotografa nella metà dei loro
40 anni. Sfiduciati, stanchi, tristi, in pratica falliti,
esattamente come lasciavano sospettare le loro vite vent’anni
fa.
T2 Trainspotting
è un inno alla nostalgia
Il film è alla base un’operazione
nostalgica e autoreferenziale, intessuta di rimandi al primo film e
caratterizzata da un tono crepuscolare diffuso, che sottolinea la
difficoltà di scendere a patti con il tempo che passa, una sorta di
Manhood, per dirla alla
Linklater, ma con tanta droga e tanta tanta
follia. Il senso di comunità e amicizia? Come, a ben vedere anche
nel primo film, entrambi i valori sono appannati dall’egocentrismo
imperante di tutti i personaggi, pazzi scatenati che cercano di
sopravvivere a loro stessi. Unica eccezione può essere forse Spud,
da sempre l’animo ingenuo e puro, nonostante tutto, del gruppo.
Danny Boyle fa
il suo lavoro al meglio, posiziona il suo occhio nei posti più
impensati per regalarci angolazioni nuove e sorprendenti, ma quello
che il suo occhio guarda, a dispetto delle dichiarazioni, è un
passato che non tornerà. La concezione della nostalgia che permea
tutto il racconto è la stessa in cui vivono i protagonisti che si
trascinano in avanti, eppure, viene da chiedersi: nostalgia di
cosa? Di un passato luminoso e rigoglioso? Si può provare nostalgia
verso anni di vuoto cosmico e marciume?
Forse la potenza di T2
Trainspotting è tutta in questa piccola considerazione: il
tempo non torna indietro, e spesso stare seduti a compiangere
quello che è passato è più dolce e confortante di alzarsi e
camminare, per vedere dove arriva il resto della
strada. T2 Trainspotting non è stato
realizzato per commemorare, ma per celebrare la nostalgia.
Arriva in sala il prossimo 1 marzo
Logan – The Wolverine,
film
diretto da James Mangold e interpretato,
chiaramente, da Hugh Jackman, alla sua ottava apparizione nei
panni del mutante canadese (nona se contiamo anche il brevissimo
cameo di X-Men
L’inizio).
Dal 2000 al 2017, Hugh Jackman e il suo Wolverine hanno
rappresentato un punto di riferimento per gli amanti dei cinecomics, prima che questi divenissero
industria. Da sedici anni l’immaginario collettivo gode di questo
mutante sporco e burbero, che, in quello che è stato definito
l’ultimo film dell’attore australiano nei panni del personaggio,
trova il suo compimento come essere umano.
Logan – The
Wolverine è ambientato nel 2029
In Logan – The
Wolverine, incontriamo il nostro eroe nel 2029:
invecchiato, malato, claudicante. Nulla lascia immaginare il suo
passato da supereroe, schierato in prima linea con gli X-Men, nulla a parte le cicatrici che, in
maniera del tutto inedita, disegnano il suo corpo martoriato.
Logan vive di stenti, fa l’autista e va in giro,
al confine tra Messico e Stati Uniti, a bordo di una lussuosa
limousine, suo unico bene, che gli consente di trovare il denaro
necessario per prendersi cura di Charles Xavier (Patrick
Stewart in stato di grazia). L’anziano professore è
ormai l’ombra di se stesso, mentalmente instabile e a metà tra
sanità e malattia; Charles ha perso il controllo dei suoi poteri, e
vive in isolamento, in una vuota cisterna che ricorda
malinconicamente il suo Cerebro. Con loro c’è Calibano, il Morlock
capace di rintracciare gli altri mutanti. Ma nel 2029 il suo potere
è inutile, dal momento che i mutanti, come tutti gli X-Men, si sono estinti. È un mondo sterile e
sabbioso, desertico, in cui non esiste la speranza. Fino a che non
compare Laura (l’esordiente Dafne Keen), una ragazzina taciturna e
misteriosa, con un legame speciale con Logan,
anche se entrambi ne sono all’oscuro.
Mangold mantiene
le promesse: Logan – The Wolverine è un film
violento e doloroso. Classificato per essere vietato ai minori di
17 anni negli USA (Rating R come Deadpool), il film mantiene una straordinaria
coerenza narrativa con le scelte artistiche di andare oltre una
confezione patinata colma di computer grafica, il cui ultimo
esempio possiamo rintracciarlo in X-Men Apocalypse, per arrivare al cuore del
personaggi.
I personaggi sono privi dei
superpoteri, sono quasi semplici esseri umani
In Logan – The
Wolverine non ci sono effetti visivi spettacolari, né
esplosioni apocalittiche, c’è invece tanto sangue, sudore, polvere.
Ci sono invece in primo piano le caratteristiche umane a sopraffare
i protagonisti, anche quelli potenti e leggendari, come il
Professor X e Wolverine, che negli anni sono diventati leggende e
miti, raccontati negli albi a fumetti che la piccola e spaventata
(ma non indifesa) Laura legge avidamente.
Nonostante il film scelga di
“tradire” i canoni del genere supereroistico, i concetti di
famiglia, appartenenza, diversità e solitudine, cuore degli
X-Men, tornano limpidi e cristallini, come nel
film del 2000. Ma qui non c’è nessuna Scuola per Giovani Dotati
come punto di riferimento, nessun jet sotto al campo di basket,
nessuna tuta da combattimento, nessun simbolo (la X di Xavier)
sotto cui rifugiarsi. C’è però il punto di non ritorno, quello in
cui il supereroe, Wolverine, diventa “semplicemente” l’eroe, Logan
(il fattore di rigenerazione è invecchiato e rallentato e lo
scheletro di adamantio sta avvelenando il suo corpo). Hugh Jackman consegna al suo affezionato
pubblico un’interpretazione meticolosa attraverso la messa in scena
delle sofferenze di un uomo (perché è ormai tale) che ha perso ogni
cosa e che, nell’ora più buia, ritrova lo spirito di sacrificio per
osare e sperare in un futuro, rappresentato da Laura.
Il rapporto tra Xavier e
Logan
Cuore del film è il rapporto tra
Logan e Xavier. Il professore, la
prima persona che si è veramente presa cura di questo animale
rabbioso che combatteva nelle gabbie, è l’unica famiglia che resta
all’uomo Logan, una famiglia piccola e piena di dolore, ma che il
protagonista cura con tutto il suo affetto, ruvido e totale.
Mangold racconta tutto con occhio
atteto, preciso e all’occorrenza eccitato nelle sequenze di
combattimento che in più di un’occasione sfociano in una rossa e
compiaciuta carneficina. Tuttavia la delicatezza nel tratteggiare
la sofferenza e i difficili rapporti familiari, conferiscono al
film la profondità di un dramma umano importante, che si fonde con
i toni del western e del road movie, indirizzati verso un tramonto
rosso che segna senza dubbio la fine di un’era, pur consegnandoci
una tenue speranza verso il futuro.
In Iron Man 3, la Marvel ha provato a raccontare il
dilemma di Tony Stark (Robert
Downey Jr.) in merito al suo essere un eroe con o
senza l’armatura. In Logan, l’armatura cade
completamente e l’umanità viene messa a nudo, il vero volto
dell’eroe solitario e sofferente legato ai suoi simili, alla
ricerca di un posto da chiamare casa. E in questo, Logan è a tutti
gli effetti un film degli X-Men.
Si è conclusa la 67esima edizione
del Festival di Berlino con la cerimonia di premiazione che ha
visto assegnare l’Orso d’Oro a On Body and Soul,
una tragicommedia romantica della regista ungherese Ildikó
Eneydi.
Festival di Berlino 2107: tutti i
vincitori
La giuria del concorso, presieduta
dall’olandese Paul Verhoeven, ha assegnato poi al
regista finlandese Aki Kaurismaki l’Orso d’Argento
per la migliore regia con ‘Toivon tuolla puolen’ (‘The Other Side
of Hope’), un dramma sui rifugiati. Il film franco-senegalese
‘Felicité’, diretto da Alain Gomis, ha vinto il
Gran Premio della Giuria.
La coreana Kim
Minhee si è aggiudicata l’Orso d’oro come miglior attrice
per il film ‘On The Beach At Night Alone‘ del
regista suo connazionale Hong San-soo. Il premio
per il miglior attore è andato all’austriaco Georg Friedrich
(‘Bright nights‘).
La giuria era composta
da Paul Verhoeven, regista e
sceneggiatore, Dora Bouchoucha Fourati,
produttrice, Olafur Eliasson, scultore,
Maggie Gyllenhaal, attrice, Julia
Jentsch, attrice, Diego Luna, attore e
regista, Wang Quan’an, regista e
sceneggiatore.
L’Oscar alla migliore
regia è senza dubbio quello più ambito e prestigioso, e
anche per questo è il premio che viene assegnato a fine cerimonia
di premiazione agli Academy Awards, secondo solo a
quello per il miglior film.
Fioccano le scommesse sui papabili
vincitori, e quale categoria è la più dibattuta se non quella per
la Migliore Regia?
Il prossimo 26 febbraio il famoso
presentatore americano Jimmy Kimmel, ci
accompagnerà alla scoperta dei vincitori degli Oscar
2017. Ormai giunta alla veneranda età di 89 anni, la
serata degli Academy Awards si dimostrerà come
sempre piena di sfarzo e spettacolarità, tra numeri e star di
altissimo livello.
Ecco chi sono i cinque
nominati
Damien
Chazelle per La la
Land, Denis Villeneuve per
Arrival, Barry
Jenkins per Moonlight, Kenneth
Lonergan per Manchester by the
Sea e Mel Gibson per La Battaglia di Hacksaw
Ridge sono i cinque nominati con storie molto diverse
che spaziano trai generi, con punti di forza e di debolezza, ma
ognuno, a suo modo un degno eventuale vincitore.
Damien Chazelle per La la
Land
Il favorito per la migliore regia.
Dato dagli scommettitori a 1.12: una puntata molto bassa, in quanto
non comporta grossi azzardi. Non sarà una sorpresa se il suo
La La Land vincerà come Migliori
Film, e se quindi verrà premiata anche la sua regia.
Chazelle è risultato una scommessa vincente fin
dagli esordi. Giovanissimo (ha 31 anni), con il suo secondo film –
Whiplash (2014) – si è guadagnato una cascata di
premi provenienti dai maggiori festival internazionali, approdando
poi agli Academy del 2015 dove,
su 5 nominations, se ne aggiudicò 3, tra cui la Miglior
Sceneggiatura Non Originale.
Questo anno il suo La La
Land si è guadagnato 7 Golden Globes, ed
arriva agli Oscar con il primato di 14 candidature
(eguagliato, in passato, solo da Eva contro Eva e
Titanic). Cosa rara per un musical, pare che
Hollywood e la critica abbiano accolto con piacere questa opera
romantica e anticonformista.
Chazelle dirige
sapientemente, omaggiando i musical “vecchio stile” come
Cantando sotto la pioggia e Un Americano a
Parigi, rendendo partecipi i bravissimi protagonisti
(degli Emma Stone e Ryan Goslin
in odore di Oscar anche loro) dell’ambiente che li circonda, dove
luci e suoni della città collaborano alle musiche, composte da
Justin Hurwitz, compagno di college del regista.
Per mantenersi fedele ai suoi intenti, Chazelle
gira in CinemaScope come i grandi classici del passato, affidando
la fotografia allo svedese Linus Sandgren,
che satura molto i toni ed evidenzia i chiaro-scuri. Il regista può
così rendere visivamente la sua idea di una Los Angeles fatta di
luci (della ribalta) ma soprattutto ombre, perché – come insegna il
film – non sempre i sogni si avverano.
Denis Villeneuve per Arrival
Secondo favorito subito dopo
Chazelle, Villeneuve partecipò
alla cerimonia degli Oscar nel
2011, quando il suo La Donna che
Canta venne nominato come Miglior Film
Straniero. Regista sui generis,
Villeneuve ha una solida carriera alle spalle
nella quale ha favorito tematiche difficili o inusuali. Canadese di
origini, solitamente predilige ambientazioni e cast appartenenti
alla propria patria. Arrival è stato girato
infatti a Montréal,
in Québec,
il cui paesaggio – brullo e freddo – ben si adatta al contesto
filmico. Così come la fotografia, “sporca” (cit.) e gelida, che
immortala i personaggi in una realtà bruta. Il tutto è corroborato
– per esplicito volere del regista – dalla particolare mancanza di
musiche vere e proprie, e dall’immissione di suoni
“destabilizzanti”, come le sirene che introducono i due alieni.
Villeneuve ha
fatto anche un lavoro enorme, assieme allo sceneggiatore
EricHeisserer, nel creare ex
novo il linguaggio grafico degli eptapodi. Mentre per quanto
riguarda l’aspetto degli alieni, il regista ha esplicitamente
richiesto che il loro design fosse particolare, che incutesse
timore come qualcosa di surreale che appare in un sogno.
Villeneuve si
prospetta un regista dall’altissimo potenziale, tanto che ha già in
cantiere la direzione del remake di Blade Runner,
che uscirà nel 2017.
Barry Jenkins per Moonlight
Al suo secondo lungometraggio, il
giovane regista afroamericano viene nominato agli Oscar 2017 per
Moonlight, storia semi-autobiografica che segue le
vicende di un ragazzo di colore alla scoperta della vita di strada
e della propria sessualità. Jenkins, anche
sceneggiatore, scandisce la pellicola in tre atti – corrispondenti
alle tre principali fasi di crescita del protagonista (giovinezza,
adolescenza ed età adulta). Vengono trattate tematiche spinose come
la vita dei sobborghi “neri” di Miami, la dipendenza da droghe e
l’omosessualità, con sguardo indagatore e crudo, col quale il
regista non ha paura di mostrare i vari momenti di pura violenza
che costellano la vita del giovane Chiron.
Jenkins ha evitato
appositamente che i tre attori che interpretano le tre fasi della
vita di Chiron si incontrassero durante le riprese, affinché ognuno
di loro potesse costruire con la propria personalità e le proprie
caratteristiche, il personaggio del protagonista. Questo tipo di
attitudine, assieme alla volontà del regista di girare l’80% delle
scene nei veri, sporchi e poveri (cit.) sobborghi di Miami, fanno
di Jenkins un director estremamente fedele al dato
reale e interessato alle tematiche sociali.
Kenneth Lonergan per Manchester by
the Sea
Lonergan nasce come
sceneggiatore. Suoi sono alcuni degli script più famosi degli
ultimi vent’anni di cinema, come Gangs of New
York, che gli valse già la nomination agli Oscar 2003 come
Miglior Sceneggiatura Originale. Questa volta ha
scritto e diretto una storia semplice, girata con altrettanta
semplicità. Lonergan non utilizza particolari
espedienti registici, ma lascia che la camera riprenda – in
inquadrature piuttosto ampie – quello che è il disvelarsi della
storia. Assistiamo alle vicende di uno zio (Casey
Affleck, nominato come Miglior Attore
Protagonista), costretto a prendersi cura del nipote
adolescente (Lucas Hedges, nominato
Miglior Attore Non protagonista), dopo la morte
del padre. Manchester by the sea è inoltre il
primo film candidato agli Oscar ad essere distribuito anche sullo
streaming a pagamento di Amazon, ampliando quindi
le possibilità di visione da parte del pubblico.
Inizialmente costruito apposta per
Matt Damon, il ruolo del protagonista poi andato a
Casey Affleck, ha richiesto un lungo periodo di
ponderazione da parte del regista/sceneggiatore, in quanto
personaggio estremamente complesso e dal passato complicato.
Mel Gibson per La Battaglia di
Hacksaw Ridge
Sempre pronto ad esprimere il suo
Credo fideistico, Mel Gibson porta in scena la
storia vera del primo obiettore di coscienza della Seconda Guerra
Mondiale. Il soldato semplice Desmond T. Doss fu
il primo aperto oppositore dell’uso delle armi durante la guerra.
Nonostante ciò fu assistente medico sul campo e ricevette la
medaglia d’onore per aver salvato 75 soldati durante la battaglia
di Okinawa, senza usare le armi.
Gibson dirige con
la consueta sapienza, sempre molto attento ad attenersi al dato
reale (con sprezzo del lato più splatter e critica di chi non ama
trovarsi di fronte a scene troppo cruente). Dimostrando, ancora una
volta, il proprio amor patrio, oggi come ai tempi di Brave
Heart – Cuore Impavido.
Nonostante si abbiano tantissimi
elementi relativi a Spider-Man Homecoming, a
partire dai personaggi coinvolti, fino ai villain presenti nel
film, è davvero difficile immaginare cosa accadrà nel film che
vedrà protagonista Tom Holland.
Inoltre è complicato immaginare
quali saranno le conseguenze del film stesso e in che modo si
posizionerà in rapporto agli eventi futuri del MCU. Trattandosi di un
film saldamente legato ad altre 15 (compreso il secondo capitolo
dei Guardiani della Galassia Vol. 2)
storie già raccontate sul grande schermo, è inevitabile chiedersi
in che modo il film si protenderà poi verso il futuro dell’Universo
Condiviso.
Di seguito vi
proponiamo sei teorie sulla storia di Spider-Man
Homecoming
Spider-Man si unirà agli
Avengers
Per quanto possa sembrare ovvio, è in
realtà un azzardo. Sappiamo che Tom Holland sarà
in Avengers Infinity War e che
contribuirà alla lotta contro Thanos, ma i fumetti sono pieni di
storie in cui Spider-Man contribuisce all’azione
pur non essendo stato ufficialmente accolto nella squadra. A dire
il vero la sua presenza nei Vendicatori potrebbe inaugurare una
nuova squadra, dal momento che alla fine di Civil
War il gruppo di supereroi è allo sbando.
Avvoltoio sopravvive
La cattiva, anzi pessima, abitudine di
ammazzare i villain di Spider-Man che si è
protratta fino a The Amazing Spider-Man 2 dal
lontano 2002, anno di uscita di Spider-Man di
Sam Raimi, ha penalizzato lo sviluppo naturale del
percorso da super cattivi degli avversari dell’Uomo Ragno. I
Sinistri Sei, la vera nemesi di Peter Parker, sono stati sempre
ostacolati da queste morti cinematografiche che, con la Marvel in cabina di regia, potrebbero
finalmente terminare. Come si mette insieme una squadra di
supervillain se questi muoiono film dopo film? Ebbene, a partire
dall’Avvoltoio di Michael Keaton, i cattivoni
potrebbero sopravvivere e unirsi per un futuro super scontro con
Spider-Man. Civil War ha gestito
molto bene il personaggio di Zemo e, su
quell’esempio, la Marvel potrebbe sviluppare il suo
futuro.
Il Riparatore avrà un ruolo
importante
Non sappiamo esattamente di che entità
sarà il ruolo del Riparatore, ma, se i rumors
dovessero essere confermati, avrà senza dubbio un peso importante
nella storia. Il personaggio ha avuto diversi incontri
significativi con l’Uomo Ragno nei fumetti, e per adesso si
ipotizza che sarà responsabile delle attrezzature da battaglia di
Shoker e di Avvoltoio, oltre che
di alcuni furti ai danni dell’armamentario degli
Avengers.
Ultimate Iron Man fallisce
Dai primi sguardi all’armatura che Iron Man
indosserà nel film, sappiamo che si tratterà della versione
Ultimate. Tuttavia è difficile immaginare che in
un film su Spider-Man sia il navigato Tony Stark a
salvare la situazione. Sembra invece plausibile che il suo ruolo
sia marginale, o comunque relegato a quello di maestro, a meno che
non si crei la situazione, sul campo di battaglia, che vorrà il
giovane Peter salvare baracca e burattini, compreso un Iron
Man in difficoltà. Dopotutto il vero eroe protagonista è
lui.
Michelle è in realtà Mary Jane
Tutte le dichiarazioni ufficiali
specificano che il personaggio di Zendaya non è
Mary Jane, tuttavia sembra davvero difficile
immaginare uno Spider-Man senza la sua donzella in difficoltà.
Mentre è chiaro che ad un certo punto Spidy salverà i suoi compagni
di classe, compresa Michelle, potrebbe essere apprezzabile il
tentativo di eludere il cliché che invece è stato portato agli
estremi (con pessimi esiti) in The Amazing
Spider-Man. Magari MJ si rivelerà nel finale, e magari
sarà in grado di salvarsi da sola, questa volta.
I sequel
Questa, più che una teoria, è un dato
di fatto. Anche se Tom Holland ha dichiarato di
avere un contratto multi-film con la Marvel, il che ci fa pensare ad
almeno altre due pellicole standalone oltre a
Homecoming, è chiaro che lo Spider-Man per
eccellenza è quello che comprende gli elementi che lo rendono tale.
Mancano quindi all’appello il Daily Bugle e la
famiglia Osborne. Saranno tutti presenti, con
certezza quasi matematica, in un futuro film che Spider-Man
Homecoming provvederà a impostare nel migliore dei
modi.
Christopher
McQuarrie tornerà a dirigere Tom
Cruise in Mission Impossible 6, dopo aver
raccontato le avventure di Ethan Hunt in Mission Impossible
Rogue Nation.
Il regista però sogna un approccio
diverso al personaggio, un viaggio che possa dare allo spettatore
la possibilità di scoprire davvero chi è l’agente speciale Hunt.
Ecco cosa ha raccontato a Empire: “Ho visto cinque di questi
film e ancora non so chi sia Ethan Hunt. Un film in qualche modo ha
avuto a che fare con la sua vita privata, altri film sono
incentrati sulla gente che specula su cosa mai possa accadere nella
sua testa. In questo film voglio sapere chi è. Voglio un viaggio
emozionale per il personaggio, e Tom ha davvero abbracciato
quest’idea. Il suo approccio, questa volta, è stato “Non voglio
solo mettere insieme un gran numero di scene d’azione, voglio
approfondire il personaggio”. Quindi ho messo Ethan al centro di
una serie di dubbi di carattere morale, e sto cerando di trovare
dei modi per connetterli. Ironicamente, il modo di connetterli è
stato proprio attraverso enormi scene d’azione!”
A dirigere il film è stato
richiamato Chris McQuarrie, che ha già diretto
Cruise in Mission Impossible Rogue
Nation.
La produzione di Mission
Impossible 6 comincerà con ogni probabilità nella
primavera 2017. Confermati nel cast per adesso ci sono, insieme a
Tom Cruise, Rebecca Ferguson, Jeremy Renner e
Simon Pegg.
Quale folle stunt si inventerà
questa volta Tom Cruise per portarci tutti al
cinema?
Con John Wick,
Keanu Reeves sta vivendo una nuova giovinezza
cinematografica. Lanciato nel firmamento delle stelle da
Matrix, degli allora fratelli
Wachowski, l’attore non ha poi avuto una carriera colma di
grandi titoli, preferendo rimanere nell’ombra e scegliendo ruoli
con parsimonia. Questo nuovo franchise però gli sta restituendo
notorietà e, durante la promozione del capitolo due, l’attore ha
commentato la possibilità di tornare a vestire gli abiti di Neo,
l’eletto protagonista della trilogia di
Matrix.
Keanu Reeves
disponibile a un quarto capitolo di Matrix
Ecco, però, quali sono le sue
condizioni: “Le Wachowski dovrebbero essere
coinvolte. Dovrebbero scriverlo e dirigerlo. E poi
naturalmente bisogna vedere che tipo di storia girare, sarebbe
strano, ma perché no?“.
Dal momento che la saga di Matrix è
nata dalla mente delle sorelle Wachowski, sembra
una condizione decisamente ragionevole. Ma cosa potrebbe raccontare
un nuovo capitolo della saga sci-fi che ha cambiato le regole del
racconto e l’approccio agli effetti visivi al cinema?
Tutti sappiamo che alla fine del
terzo film, Neo si sacrifica e viene “crocifisso”
per la salvezza, momentanea, di Zion. Tuttavia, Keanu
Reeves ha concluso il suo intervento in merito con una
frase profetica, con cui non possiamo non essere d’accordo: “Le
persone muoiono, le storie no. Le persone nelle storie non
muoiono.”
Tramite CB possiamo ammirare dei concept alternativi
per Batman v Superman Dawn of Justice.
I disegni in questione, realizzati da Constantine
Sekeris, mostrano una versione alternativa della batsuit
di Ben Affleck nel film diretto da Zack
Snyder. Che ve ne pare? [nggallery id=2628]
Ogni disegno porta il nome
di Michael Wilkinson, costumista del film e
responsabile del design dei costumi.
Nonostante le vicende turbolente che
stanno coinvolgendo il futuro del film in solitaria su
Batman, rivedremo il Cavaliere Oscuro con il volto
di Affleck in Justice League il prossimo novembre.
Alla regia ancora Snyder.
Leggi la recensione di Batman v Superman Dawn of
Justice
Qui di seguito la trama ufficiale
del film:
“Temendo le azioni incontrastate
di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e
fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più
riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte
per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e
Superman in guerra, sorge
qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto
prima”.
Ricordiamo che il film diretto da
Zack Snyder è stato
scritto da ChrisTerrio, da
un soggetto di David
S. Goyer.
In Batman v Superman saranno
presenti Henry Cavill nel
ruolo
di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei
panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno
anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane
Lane, JesseEisenberg, Ray
Fisher, Jason
Momoa e GalGadot. Batman v SupermanDawn of Justice è nelle sale
italiane dal 23 marzo 2016.
La la Land ha
trionfato anche alla 53esima edizione dei Cinema Audio
Society Awards, l’evento che premia il comparto sonoro dei
migliori film dell’anno.
Il musical diretto da Damien
Chazelle è favorito alla corsa agli Oscar
2017 non solo per le principali categorie artistiche, tra
cui migliore attrice e regia, praticamente già in tasca a
Emma Stone e Chazelle stesso, ma
anche nelle categorie tecniche legate al suono, al montaggio e
probabilmente a scenografia e costumi.
Di seguito tutti i vincitori
Motion Picture – Live Action “La La
Land” Production Mixer: Steven Morrow, CAS Re-recording Mixer: Andy Nelson, CAS Re-recording Mixer: Ai-Ling Lee Scoring Mixer: Nicholai Baxter ADR Mixer: David Betancourt Foley Mixer: James Ashwill
Motion Picture – Animated “Finding
Dory” Original Dialogue Mixer: Doc Kane, CAS Re-recording Mixer: Nathan Nance Re-recording Mixer: Michael Semanick, CAS Scoring Mixer: Thomas Vicari, CAS Foley Mixer: Scott Curtis
Motion Picture – Documentary “The Music of
Strangers: Yo-Yo Ma and The Silk Road Ensemble” Production Mixer: Dimitri Tisseyre Production Mixer: Dennis Hamlin Re-recording Mixer: Peter Horner
Television Movie or Miniseries “The People
v. O.J. Simpson: American Crime Story” Production Mixer: John Bauman Re-recording Mixer: Joe Earle, CAS Re-recording Mixer: Doug Andham, CAS ADR Mixer: Judah Getz Foley Mixer: John Guentner
Television Series – 1 Hour “Game of
Thrones” — “Battle of the Bastards” Production Mixer: Ronan Hill, CAS Re-recording Mixer: Onnalee Blank, CAS Re-recording Mixer: Mathew Waters, CAS ADR Mixer: Richard Dyer, CAS Foley Mixer: Brett Voss, CAS
Television Series – 1/2
Hour “Modern Family” — “The
Storm” Production Mixer: Stephen A. Tibbo, CAS Re-recording Mixer: Dean Okrand, CAS Re-recording Mixer: Brian R. Harman, CAS
Television Non-Fiction, Variety or Music Series or
Specials “Grease Live!” Production Mixer: J. Mark King Music Mixer: Bill Dawes Playback and SFX Mixer: Eric Johnston Protools Playback Music Mixer: Pablo Mungula
Outstanding Product – Production CEDAR DNS2
Dynamic Noise Suppression Unit