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Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re, le differenze tra libro e film

Dopo l’analisi de La Compagnia dell’Anello e de Le Due Torri, siamo infine giunti a segnalare le differenze dell’adattamento de Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re, rispetto all’originale di Tolkien. I punti di differenza non sono molti, ma sono perfettamente inseriti nella riscrittura che Peter Jackson ha fatto dei bellissimi romanzi del Professore.

L’inizio

Come già anticipato nell’articolo che parla delle differenze tra libro e film de Le Due Torri, è chiaro che anche qui ci sono alcune cose che cambiano. Infatti il secondo libro della trilogia termina con Frodo prigioniero degli orchi, dopo essere stato punto da Shelob, Sam da solo, con l’Anello fuori alle porte di Minas Morgul, mentre, dall’altro lato della Terra di Mezzo, Aragorn, Legolas e Gimli, con Gandalf, si sono ricongiunti con Merry e Pipino trai relitti di Isengard.

Tutto questo invece, sia l’incontro con Shelob che la riunione dei Tre Cacciatori con i due Hobbit a Isengard, fa parte della prima parte del terzo film di Peter Jackson. Con l’unica differenza che nei libri sono gli hobbit a raccontare a Gandalf e gli altri l’attacco di Isengard da parte degli Ent, mentre nei film lo vediamo, mentre accade, alla fine de Le Due Torri.

Sam vs Gollum

Il lavoro che Peter Jackson fa nel costruire la rivalità tra Sam e Gollum, come rappresentati di due accompagnatori complementari per Frodo, è davvero mirabile, imbastendola sin dall’inizio. Nel libro, però, Sam non si separa mai da Frodo, mentre nel film Gollum trama contro lo “hobbit grasso” per separarlo da Frodo, e alla fine ci riesce, tanto che Frodo si avventura da solo nella tana di Shelob e lì viene ferito.

Nel libro, invece, i due hobbit entrano insieme nell’insidioso antro, e mentre Sam ha la meglio su Gollum che lo ha attaccato, Frodo viene punto dal ragno.

La voce di Saruman

Nei romanzi c’è un intero capitolo, alla fine de Le Due Torri, dedicato all’incontro della compagnia con Saruman. Sembra strano a pensarci, ma in realtà è la prima volta che incontriamo lo stregone votato al male nei libri, perché le altre volte era stato solo evocato nei racconti. Nel film lo vediamo sulla sua fortezza, Gandalf gli distrugge il bastone, tuttavia lo vediamo anche assassinato da Grima Vermilinguo. La caduta di Saruman dalla torre, causa anche la caduta del palantir che viene raccolto da Pipino.

Nei romanzi, invece, sia Saruman che Grima restano prigionieri a Orthanc, sotto la supervisione di Barbalbero e degli antri Ent. In questo caso, è Grima che butta via dalla finestra della torre il palantir, sperando di colpire qualcuno dei guerrieri sotto di essa. Anche in questo caso, Pipino raccoglie la pietra veggente.

L’intervento di Arwen

Il romanzo parte con Theoden alla guida dei Rohirrim in marcia verso Gondor, con Aragorn, Legolas, Gimli e Merry nelle sue schiere, mentre Gandalf e Pipino sono andati avanti verso Gondor. Durante la traversata, i Dunedain si uniscono all’esercito e suggeriscono ad Aragorn di percorrere la strada del suo, verso la roccia nera di Erech, dove c’è l’esercito dei morti che infranse un giuramento fatto a Isildur. Quest’esercito maledetto risponderà solo alla chiamata del vero re, per sfuggire alla sua condanna. Aragorn intraprende così il cammino verso sud e indossa lo stemma di Gondor, l’albero bianco, uno stemma ricamato da Arwen stessa che lo renderà riconoscibile in quanto legittimo re agli occhi dei re dei morti.

Nel film, invece, Elrond arriva all’accampamento di Theoden con Narsil riforgiata in Anduril, la fiamma dell’occidente. Arwen ha convinto il padre a riforgiarla e a consegnarla ad Aragorn per abbracciare il suo destino di re degli uomini. Con quella spada, Aragorn, con Legolas e Gimli al seguito, convincerà i morti a seguirlo in battaglia e a liberarsi così dalla loro maledizione. Non molti ci fanno caso, ma in entrambi i casi, sia nel film che nel libro, è un dono di Arwen ad aiutare Aragorn ad assumere il ruolo di comando che gli spetta per nascita.

Il re guaritore

La battaglia nei campi del Pelennor è più o meno simile nell’adattamento cinematografico de Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re, tuttavia la sequenza successiva del romanzo si concentra molto sul potere di guarigione del re Aragorn. A questo punto della storia, sia nel romanzo che nel film, Aragorn ha abbracciato il suo destino, e si rivela in quanto erede di Isildur. Lo fa confrontandosi con Sauron nel palantir, ma lo fa anche guarendo tutti quelli rimasti feriti durante la battaglia del Pelennor. In particolare guarisce anche Faramir, Eowyn e Merry.

Nella versione estesa del film, c’è una piccolissima parte dedicata invece alle Case di Guarigione, il luogo di Gondor che vede sbocciare l’amore tra Faramir e Eowyn, evento che si svolge in contemporanea con l’attacco al cancello nero di Mordor. Per Tolkien è importantissimo il segmento del racconto che parla di re guaritore: le mani di re sono mani di guaritore, e da questo che di riconosce un vero re.

La fine di Gollum

L’attraversamento della terra di Mordor da parte di Frodo e Sam è più o meno simile tra libro e film, tuttavia c’è un piccolo dettaglio che differisce. Quando, quasi alla voragine del Fato, Gollum raggiunge di nuovo gli hobbit, aggredisce prima Sam, poi Frodo indossa l’Anello e sparisce. Gollum aggredisce Frodo invisibile e gli stacca l’Anello dal dito.

Nel romanzo gioisce per il Tesoro ritrovato, ma scivola e cade. Nel film lotta corpo a corpo con Frodo ed entrambi cadono, ma come sappiamo Frodo sopravvive, ancora una volta grazie all’aiuto di Sam.

Molte Separazioni

In molti pensano che il finale del Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re sia troppo lungo, o meglio che comprenda troppi momenti conclusivi, troppi finali. La verità è che il romanzo ne contiene anche di più, perché Tolkien ha dato spazio e un lieto fine a tutti i suoi personaggi.

Oltre all’incoronazione di Aragorn e al suo matrimonio con Arwen, sulla strada verso la Contea, assistiamo anche al funerale di Theoden, all’incoronazione di Eomer, al commiato di Barbalbero, all’amore tra Faramir e Eowyn, e infine, sulla soglia di Casa Baggins, nel cuore della Contea, alla morte di Saruman per mano di Vermilinguo.

Conclusione

Alla fine di questo viaggio tra i fotogrammi e le pagine, anche a distanza di un ventennio, si può affermare senza ombra di dubbio che il lavoro di Peter Jackson sul romanzo di Tolkien, con cambiamenti tagli e aggiustamenti, è stato un prezioso percorso che ha ridato visibilità ad una delle opere più importanti del ‘900, regalando a più di una generazione il fascino del fantasy senza tempo.

Il Signore degli Anelli: il premier irlandese cita il discorso di Sam

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L’Italia si sta piano piano aprendo, per l’inizio della Fase 3, dopo il totale lockdown della scorsa primavera. Adesso tocca al resto del mondo e nelle scorse ore ha fatto parlare di sé il primo ministro irlandese, Leo Varadkar, che nel discorso alla nazione in occasione dell’inizio della loro Fase 2, ha citato il discorso di Sam Gamgee in Il Signore degli Anelli – Le due Torri.

Dopo aver introdotto le nuove norme di circolazione, Varadkar ha concluso il suo discorso con una citazione letterale: “Alla fine è solo una cosa passeggera, quest’ombra, anche l’oscurità deve passare, arriverà un nuovo giorno, e quando il sole splenderà sarà ancora più luminoso”. Di seguito l’originale, a partire dal secondo 37, la citazione precisa:

L’ultima volta che abbiamo parlato del film di Peter Jackson, è stata la scorsa settimana, quando grazie a Reunited Apart di Josh Gad, abbiamo assistito alla reunion del cast de Il Signore degli Anelli quasi al completo.

Il Signore degli Anelli: il video integrale della reunion

Il Signore degli Anelli: il fanta-recasting del 2016

Il Signore degli Anelli: il fanta-recasting del 2016

Caposaldo del fantasy moderno e del cinema di genere, Il Signore degli Anelli ha senza dubbio segnato la storia del cinema, per l’innovazione tecnica, per i record dei premi di cinema, per il coinvolgimento del pubblico, per l’adattamento riuscito di uno dei più amati (e migliori) romanzi del Novecento. Ma chi sarebbero i protagonisti del film di Peter Jackson se Il Signore degli Anelli fosse stato realizzato oggi?

Il Signore degli Anelli: il fanta-recasting

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Molti degli attori presi in cosiderazione erano stati opzionati già dieci anni fa per i ruoli, come Daniel Day Lewis o Sean Connery che hanno notoriamente detto no alla saga, ma magari, conoscendo adesso il successo di un progetto che all’epoca sembrava solo follia, potrebbero effettivametne combiare idea a riguardo. Beh, Sean Connery si è ritirato ufficialmente dalle scene, ma sognare non costa niente.

Con ogni rispetto per gli attori chiamati in ballo, si tratterà sempre di pallide ombre di quei volti che ormai appartengono alla storia del cinema e della cultura popolare condivisa. C’è però chiaramente da considerare la possibilità che da qui a qualche anno, magari 10 o 20, potrebbe entrare in produzione un remake della mastodontica opera di Peter Jackson, e quindi perché non partire preparati? Che ne pensate voi? Quali potrebbero essere gli attori in grado di sostenere il confronto con il cast originale della trilogia?

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Il Signore degli Anelli: il cast si riunirà in occasione del 20° anniversario

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Il cast della trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson si riunirà in occasione del 20esimo anniversario dell’uscita del primo capitolo, La compagnia dell’anello del 2001. L’adattamento del capolavoro di J.R.R. Tolkien ad opera di Jackson rimanere ancora oggi una delle saghe più amate della storia del cinema, che proprio quest’anno compirà vent’anni.

I fan bramavano da tempo i festeggiamenti per l’importante ricorrenza, ma l’attuale pandemia di Covid-19 ha spento qualsiasi speranza in merito alla possibilità di onorare l’uscita del primo film in maniera tradizionale, attraverso proiezioni speciali o reunion con il cast al completo. Tuttavia, il famoso cinema Alamo Drafthouse, situato ad Austin (in Texas), ha comunque deciso di celebre l’evento e di regalare ai fan non soltanto la possibilità di ritornare in sala – ovviamente, in assoluta sicurezza – ma anche di rendere omaggio all’amatissima saga fantasy.

A partire dal 25 marzo, per tre settimane consecutive, Alamo Drafthouse accoglierà i membri del cast della trilogia de Il Signore degli Anelli, che saranno protagonisti di alcune conversazioni sui film e di alcune sessioni di Q&A. Tutti gli incontri saranno moderati dal comico e conduttore televisivo statunitense Stephen Colbert (grande fan della saga). Tra i membri del cast che avrebbero già confermato la loro presenza figurano, oltre a Peter Jackson, anche Sean Astin, Cate Blanchett, Orlando Bloom, Billy Boyd, Ian McKellen, Dominic Monaghan, Viggo Mortensen, Andy Serkis, Liv Tyler e Elijah Wood. Di seguito il trailer che annuncia l’iniziativa, diffuso attraverso il canale YouTube di Alamo:

Il Signore degli Anelli compie 20 anni

Uno degli aspetti più interessanti dell’iniziativa promossa da Alamo è il fatto che tutto il materiale che verrà proposto durante gli incontri – quindi interviste, commenti e filmati inediti – saranno messi a disposizione, per gentile concessione della catena americana, per qualsiasi cinema del mondo che ne faranno richiesta per eventuali proiezioni. Inoltre, considerata l’attuale emergenza sanitaria, il cinema offrirà al pubblico la possibilità di affittare delle sale private per poter godere dell’evento nell’intimità del proprio “gruppo familiare”.

Nella descrizione che ha accompagnato il video caricato sull’account YT di Alamo, si legge: “Queste icone del cinema si riuniranno non solo per raccontare storie e rispondere a domande scottanti, ma anche per supportare i cinema di tutto il mondo che stanno lottando per sopravvivere all’era COVID. Da ora fino alla fine di aprile, Alamo Drafthouse si impegnerà a condividere questi contenuti speciali con ogni cinema che vorrà partecipare, in qualsiasi parte del mondo”. Inoltre, Alamo ha già fatto sapere che tutti gli eventi saranno poi resi disponibili sulla piattaforma VOD della catena entro la fine dell’anno.

Il Signore degli Anelli: il cast della saga cerca di salvare la casa originale di Tolkien

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La Compagnia dell’Anello si è riunita per una nuova missione: salvare e preservare l’ex casa di J.R.R Tolkien, dove l’autore britannico ha scritto Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli. L’acclamato ed influente scrittore, spesso indicato come il padre del genere fantasy, è famoso soprattutto per le storie ambientate nella Terra di Mezzo. Dati gli immensi contributi di Tolkien alla letteratura, è giusto che la sua storia venga preservata.

Tolkien viene ricordato soprattutto per le sue vaste opere di narrativa fantastica, nonostante nella sua carriera si sia dedicato anche ad altro. Era uno studioso di letteratura e mitologia europea medievale (che ha fortemente influenzato le sue opere originali), un professore dell’Università di Oxford per decenni, un soldato nella Prima Guerra Mondiale (un’altra influenza significativa) e un padre di quattro figli. Durante i suoi anni a Oxford, Tolkien ha vissuto in una casa signorile al numero 20 di Northmoor Road, casa che ora è stata messa in vendita.

Sembra, però, che l’ex cast degli adattamenti cinematografici basati sull’opera di Tolkien abbia qualcosa da dire al riguardo. Secondo quanto riportato da People, Ian McKellen (Gandalf), John Rhys-Davies (Gimli) e Martin Freeman (Bilbo Baggins) si sono uniti ad una campagna per acquistare e preservare la casa in cui Tolkien scrisse le sue opere più famose. “Project Northmoor” – questo il nome della campagna – spera di raccogliere 6 milioni di dollari per acquistare la casa, ripararla e ringiovanirla (insieme al giardino), e dare vita ad un vero e proprio centro letterario di Tolkien, completo di tour, lezioni e programmazione sia in presenza che virtuale.

Il Signore degli Anelli e l’eredità di Tolkien

Sebbene Il Signore degli Anelli sia divenuto molto popolare a partire dagli anni ’60, ha subito una sorta di rinascita soprattutto negli ultimi due decenni, in gran parte graziea i film di successo diretti da Peter Jackson. La prima trilogia ha ridefinito la narrativa e la struttura del genere fantasy, portando il pubblico a scoprire l’immensa influenza di Tolkien attraverso un nuovo mezzo (quello cinematografico, appunto). Le opere dello scrittore britannico sono state pubblicate anche dopo la sua morte: il figlio Christopher, infatti, ha curato diversi scritti inediti come The Silmarillion, Unfinished Tales, The Children of Húrin e Beren e Lúthien, l’ultimo dei quali pubblicato nel 2017. Purtroppo, Christopher Tolkien è deceduto a gennaio di quest’anno.

L’impatto continuo che Tolkien ha avuto sul mondo della letteratura, sia in vita che nei 50 anni successivi alla sua morte, giustifica certamente una certa conservazione dei suoi contributi. Secondo il sito web di “Project Northmoor”, “non esiste un centro dedicato a Tolkien in nessuna parte del mondo”. La campagna per salvare la vecchia casa dell’autore creerebbe finalmente un luogo simile ed è incoraggiante vedere gli attori delle trasposizioni cinematografiche de Il Signore degli Anelli e de Lo Hobbit unirsi alla causa.

Il Signore degli Anelli: il 31 maggio la reunion con Josh Gad

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Il Signore degli Anelli: il 31 maggio la reunion con Josh Gad

Per il nuovo episodio della sua serie Reunited Apart, Josh Gad ha organizzato una reunion spettacolare per i fan del fantasy: il 31 maggio ospiterà una zoom call con l’intero cast de Il Signore degli Anelli, e questa è l’anteprima.

Di seguito ecco anche il post che Dominic Monaghan, interprete di Merry Brandibuck, ha condiviso sul suo account Instagram per promuovere l’incontro. Si tratta di uno screen della call che è già stata registrata!

Nell’immagine si possono vedere, in ordine da sinistra a destra, dall’alto verso il basso: Josh Gad, ospite; Sean Astin (Sam); Ian McKellen (Gandalf); Elijah Wood (Frodo); Dominic Monaghan (Merry); Orlando Bloom (Legolas); Billy Boyd (Pipino); Peter Jackson e Philippa Boyens; Viggo Mortensen (Aragorn); Andy Serkis (Gollum);Sean Bean (Boromir); Karl Urban (Eomer); Miranda Otto (Eowyn); John Rhys-Davis (Gimli); Liv Tyler (Arwen).

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Il Signore degli Anelli: i segreti dietro ai costumi dei protagonisti

Il Signore degli Anelli è una serie fantasy estremamente popolare e, in molti modi, i film hanno suscitato un rinnovato interesse per la narrazione fantasy attraverso molti media. La nuova serie Amazon in produzione è un modo per rinnovare l’interesse intorno alla trilogia realizzata da Peter Jackson. Uno dei tanti motivi per cui i film hanno avuto così tanto successo è stata la dedizione e l’attenzione al dettagli per ogni aspetto della messa in scena. Dalle scenografie agli oggetti di scena, tutto è stato creato con lo scopo di creare un mondo realistico e coerente.

E uno dei modi in cui la serie ha raccontato una storia e rivelato la caratterizzazione dei suoi personaggi è stato attraverso i costumi. Molti dettagli e piccoli accorgimenti, per quanto riguarda la realizzazione dei costumi, raccontano molto più di quanto si possa immaginare, e molto più di quanto l’occhio non colga durante la visione. Ecco i 10 dettagli nascosti dei costumi de Il Signore degli Anelli che probabilmente non hai notato.

Gli Hobbit indossano tweed a tema

Durante la creazione dei costumi per i personaggi e per ogni razza, come per gli Hobbit, c’erano temi, seguiti per rendere coerenti quei costumi, come si legge in The Lord of the Rings: The Making of the Movie Trilogy, libro da cui provengono la maggior parte delle informazioni contenute in questo elenco.

Secondo questo libro, i costumisti e i truccatori del film avevano un tema che chiamavano “tweedy” dedicato agli Hobbit. Ciò significa che usavano colori che erano generalmente caldi tra cui gialli e marroni. Ma Frodo aveva abiti leggermente più scuri e più ricchi degli altri Hobbit.

I bottoni della tunica di Aragorn

Uno dei costumi che ha molti dettagli che sfuggono alla prima vista è quello di Aragorn. Mentre il suo costume da ranger potrebbe sembrare piuttosto semplice e prevalentemente nero e logoro, l’indumento aveva molti strati e dettagli che aggiungevano complessità e parlavano dell’origine del personaggio. Infatti i dettagli parlavano del rango, del lignaggio, e delle origini nascoste del personaggio.

Secondo la costumista Ngila Dickson, i bottoni della sua tunica erano in realtà abbelliti con piccole decorazioni che ritraevano l’albero di Gondor, per dare un cenno a questa parte della sua storia.

La cintura di Saruman è stata intessuta d’oro

Proprio come con il costume di Aragorn, il costume di Saruman aveva molti piccoli dettagli che probabilmente non si sono notati solo guardando i film. Mentre la maggior parte del suo costume è bianco, ci sono alcuni piccoli dettagli che portano colore nel suo look. Un dettaglio piccolo ma importante è che la cintura di Saruamn che aveva molti fili d’oro intrecciati al suo interno.

Mentre la cintura era per lo più in lana bianca, il filo d’oro portava dimensione e ricchezza all’accessorio e sottolineava il rango di leader e capo di Saruman, almeno a inizio film.

Il costume di Gandalf il Grigio strappato per sembrare vecchio

Una delle cose di maggiore prestigio per i costumi di Il Signore degli Anelli è quanto fossero tutti intricati e ricchi di livelli. Nonostante molti costumi fossero monocromatici, come quelli di Saruman e Aragorn, si trattava di costumi fatti da molte componenti diverse.

Allo stesso modo, mentre il costume di Gandalf il Grigio può sembrare una veste grigia molto semplice, il costume è stato realizzato con molto sforzo. Il tessuto è stato rotto utilizzando tecniche come il lavaggio, l’asciugatura eccessiva e la sabbia per renderlo vecchio e dare un’idea del fatto che con quel vestito addosso, lo stregone fosse stato esposto alle intemperie e ai lunghi viaggi che caratterizzano il suo modo di vivere.

I costumi che Frodo e Sam indossano a Mordor sono stati cambiati 27 volte

Un altro aspetto affascinante dei costumi della trilogia è il numero di versioni diverse che dovevano essere realizzate per garantire la continuità da una ripresa all’altra. Dal momento che i personaggi principali erano in viaggio per centinaia di miglia, i loro costumi hanno subito molti segni di usura.

Uno degli esempi più intensi di cambiamento dei costumi per la continuità con cui venivano indossati sono stati gli abiti di Frodo e Sam durante le sequenze di Mordor. Complessivamente, avevano 27 versioni.

Viggo Mortensen si prendeva cura da solo del suo costume

I grandi fan de Il Signore degli Anelli, sanno che molti degli attori protagonisti erano particolarmente coinvolti dai loro personaggi. Uno degli attori più coinvolti nel processo è stato senza dubbio Viggo Mortenseon. In molti modi, ha aiutato i costumisti con il design del suo personaggio e in realtà ha chiesto al reparto costumi di permettergli di occuparsi da solo del suo costume.

In questo modo, era lui, in prima persona, ad aggiungere e togliere toppe e strappi al costume, in modo tale da adattarlo al momento del viaggio in cui si trovava Aragorn in quel momento.

I vestiti di Arwen avevano una color palette diversa rispetto a tutti gli altri Elfi

Mentre la maggior parte dei costumi della serie erano realizzati per uomini, c’erano alcuni pochi personaggi femminili e avevano dei costumi assolutamente superbi. Arwen, ovviamente, è uno dei tre personaggi femminili con degli abiti molto dettagliati e attenti alla caratterizzazione del personaggio.

In qualità di principessa elfica, i suoi abiti dovevano riflettere la sua regalità. Mentre la maggior parte degli elfi era vestita con colori più neutri come grigi, verdi e gialli, i costumi di Arwen comprendevano una palette cromatica più vasta, con rossi e blu che la distinguevano dagli altri elfi.

Le vesti di Saruman erano molto stratificate

Chi è grande fan della serie sa che Saruman era noto come Saruman il Bianco fino a quando non si unì a Mordor. Dopo questo tradimento, il personaggio ha perso l’appellativo di Bianco, che era quasi un sinonimo di Saggio, ed ha iniziato a chiamarsi Saruman il Multi Colori. Mentre nei film, il suo vestito sembra principalmente bianco con alcuni piccoli dettagli d’argento o grigi, in realtà ci sono molti elementi nel suo costume.

Ngila Dickson ha incluso diverse trame e abbellimenti per creare dei motivi che interrompessero la tessitura bianca. C’erano anche molti ricami incorporati nel suo costume. L’idea era quella di creare un’altra dimensione al costume, in un modo che abbracciasse il concetto di essere il Multi Colori, senza però aggiungere davvero dei colori veri e propri.

Il costume di Grima è stato pensato per farlo apparire più inquietante

Sembra naturale che i personaggi principali della Compagnia avessero costumi che sono stati pensati nel dettaglio, tuttavia lo stesso trattamento è stato riservato anche ai personaggi secondari. Un esempio di questo è Grima Vermilinguo.

Il suo abbigliamento includeva molti dettagli per indicare la sua natura sinistra. Ad esempio, le maniche della camicia erano abbondanti e la veste che indossava era lunga e si trascinava dietro di lui.

Il costume di Gandalf aveva più strati di quanti se ne immaginano

I costumi di Gandalf hanno rappresentato una vera e propria sfida per il reparto costumi. Mentre il suo classico cappello grigio era una delle cose più difficili da progettare, anche il resto del suo abbigliamento è stato intricato da realizzare. Quando Gandalf è diventato poi Gandalf il Bianco, indossava abiti bianchi che, pur sembrando semplici, in realtà avevano molti ricami in oro e argento.

Questo dettaglio è stato incluso per dimostrare che il suo nuovo status di Maia era regale, come era Saruman prima della corruzione.

Il Signore degli Anelli: i produttori volevano che Jackson uccidesse uno dei quattro hobbit

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Secondo quanto raccontato da Dominic Monaghan, all’epoca della produzione della trilogia de Il Signore degli Anelli, la Warner Bros. avrebbe fatto pressioni al regista Peter Jackson per uccidere uno degli amati hobbit della serie, nonostante nei romanzi originali di J.R.R. Tolkien non avvenga nulla di simile.

In una recente intervista con IGN, Dominic Monaghan, che nella celebre saga ha interpretato il ruolo di Meriadoc “Merry” Brandibuck, ha rivelato che durante le riprese Peter Jackson era stato messo sotto pressione dai produttori, che volevano a tutti i costi che uno dei quattro hobbit principali venisse ucciso.

“È un bene che alla fine non sia accaduto, perché la scelta sarebbe ricaduta su di me”, ha dichiarato Monaghan. “Sono certo che sarebbe andata così. Non avrebbero mai ucciso Frodo o Sam. Gli unici rimasti erano Merry e Pipino. Ma non avrebbero mai ucciso neanche Pipino, perché Pipino aveva una storia e un legame molto forti con Gandalf. Quindi, sarei stato sicuramente io. Penso che Peter abbia giustamente detto: ‘Questa è un’opera luminare. Dobbiamo restare fedeli al testo originale’. Quindi ha fatto di testa sua, alla fine. Sono grato che non sia successo.”

Il fatto che Peter Jackson non abbia mai voluto allontanarsi dal romanzo originale e fosse determinato a mantenere vivi tutti i personaggi partoriti dalla mente di Tolkien, dimostra ancora una volta quanto fosse il regista giusto per dare vita ad una storia leggendaria come quella de Il Signore degli Anelli.

Se avesse davvero ucciso Merry, l’iconico duo che ha rappresentato un vero e proprio sollievo comico durante i momenti più difficili e oscuri in tutti e tre i film della trilogia si sarebbe disintegrato, cosa che di certo avrebbe cambiato in negativo il tono dell’epico fantasy.

Il Signore degli Anelli: i grandi momenti che Peter Jackson ha tagliato dai film

La trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson è considerata un adattamento fedele e rispettoso del romanzo di J.R.R. Tolkien, ma i film hanno tralasciato diversi momenti che invece sono importanti nei libri. Naturalmente, includere ogni punto della trama nei film sarebbe stato impossibile. Tuttavia, senza alcuni di questi momenti piccoli ma di grande impatto, alcuni aspetti dei film risultano un po’ meno potenti rispetto a quanto lo sono sulla carta.

Molte delle modifiche apportate da Peter Jackson a Il Signore degli Anelli erano necessarie e hanno persino migliorato parte della trama e dei personaggi. Ad esempio, ad Arwen è stato assegnato un ruolo molto più importante, dando alla sua storia d’amore con Aragorn lo spazio che meritava. Oppure, la sequenza temporale della partenza di Frodo dalla Contea è stata accorciata, il che ha creato un senso di urgenza che ha funzionato benissimo per i film. Tuttavia, quando si torna a leggere i libri del Signore degli Anelli, è un po’ triste ricordare questi momenti di grande impatto che sono stati trascurati nei film.

Il Grassotto Bolgeri e il contadino Maggot aiutano gli Hobbit a fuggire

il signore degli anelliI film de Il Signore degli Anelli hanno ridotto il numero di personaggi Hobbit, il che è un peccato dato che nei libri ce n’erano alcuni davvero fantastici. Un esempio è Grassotto Bolgeri, un buon amico di Frodo che cospirò con Sam, Merry e Pipino per aiutare il Portatore dell’Anello a fuggire dalla Contea senza destare sospetti.

Oltre a lui, c’è il contadino Maggot. Sebbene i film menzionino questo personaggio (Merry e Pipino rubavano le verdure dai suoi raccolti), è stato omesso che aveva trattato Frodo e gli altri con gentilezza e aveva contribuito alla loro fuga dagli Spettri dell’Anello.

Tom Bombadil regala a Merry la spada che lo aiuta a sconfiggere il Re Stregone

Tom Bombadil Il Signore degli AnelliUn altro personaggio escluso dai film è Tom Bombadil, un essere misterioso che vive nella Vecchia Foresta. Vicino a casa sua c’erano i Tumuli, pieni di tombe appartenenti agli antichi Dúnedain di Arnor. Frodo e gli altri Hobbit si perdono in queste tombe ma vengono salvati nei libri da Tom Bombadil, che recupera quattro lame dei tumuli, create dai Dúnedain allo scopo di combattere i nemici di Angmar, e le dona agli Hobbit.

La lama del tumulo di Merry è piuttosto significativa poiché il giovane hobbit l’avrebbe usata per pugnalare il Re Stregone di Angmar alla parte posteriore della gamba, consentendo a Eowyn di sferrare il colpo finale.

Tom Bombadil prova l’Unico Anello (senza conseguenze)

Il Signore degli Anelli franchise-Star-WarsDurante la visita degli Hobbit a casa di Tom Bombadil, nei libri de Il Signore degli Anelli, i quattro viaggiatori si rendono conto che non è un essere normale. Ad un certo punto, l’uomo si infila l’Unico Anello al dito e Frodo rimane scioccato nel vedere che su di lui non aveva alcun effetto.

Bombadil non scompare e non c’è traccia dell’avidità che spesso si impossessa delle persone quando interagiscono con l’Anello. Sebbene nel canone di Tolkien non sia mai chiaro cosa sia esattamente Bombadil, Gandalf rivela che è il più vecchio essere di Arda (il mondo del Signore degli Anelli). Quindi, anche il grande Anello di Sauron era molto al di sotto di lui.

Bilbo si offre di portare l’Unico Anello a Mordor al Consiglio di Elrond

Bilbo è adorabile ne Il Signore degli Anelli, ma è spesso considerato un personaggio un po’ sciocco. Quando Frodo lo rivide a Gran Burrone, lo Hobbit è invecchiato (a causa dell’assenza dell’Anello), e sembrava avere poca comprensione di ciò che sta accadendo. Inoltre, nessuno degli Elfi o dei membri della Compagnia dell’Anello è mai stato visto interagire con lui.

Nei libri invece Bilbo aveva sviluppato una rispettata reputazione a Gran Burrone tra gli eventi de Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli. Per questo motivo, lo Hobbit fu incluso nel Consiglio di Elrond, occasione in cui si offrì di portare l’Unico Anello a Mordor, un’offerta che Elrond declinò rispettosamente.

Aragorn rivela di aver riforgiato Narsil

Aragorn spada Il Singore degli AnelliNei film de Il Signore degli Anelli, Narsil, la spada che Isildur aveva usato per tagliare l’Unico Anello dalla mano di Sauron, non viene riforgiata fino al Ritorno del Re, quando Elrond la usa come strumento per condurre Aragorn ad accettare la sua sorte di Re.

Nei libri, tuttavia, Aragorn fa riforgiare la spada da solo dopo che lui e gli Hobbit arrivarono a Gran Burrone ne La Compagnia dell’Anello. Fino a quel momento aveva portato con sé la lama spezzata poiché era un simbolo del suo destino reale. Con l’Unico Anello in via di distruzione, Aragorn decide che è giunto il momento di reclamare la spada del suo antenato come simbolo del suo viaggio di ritorno al trono.

Aragorn racconta la storia di Beren e Luthien a Colle Vento

I libri de Il Signore degli Anelli sono pieni di poesie e canzoni che aiutano a completare la tradizione della Terra di Mezzo. Soprattutto ne La Compagnia dell’Anello, sembra che ogni personaggio incontrato da Frodo avesse una storia da raccontare. Naturalmente, non c’era tempo per questo nella trilogia di Peter Jackson, e questo ha significato la perdita di molte informazioni importanti.

Un esempio è la storia di Beren e Luthien, la più grande storia d’amore di Tolkien, raccontata da Aragorn a Colle Vento. Racconta di una donna elfa e di un uomo umano che si innamorarono e dovettero affrontare un’avventura impossibile per stare insieme. Questi due sono antenati sia di Aragorn che di Arwen, e la loro tragica storia è parallela a quella del futuro re e regina di Gondor.

Glorfindel vs. Gli Spettri dell’Anello ne Il Signore degli Anelli

Nei film de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson, Arwen salva Frodo dagli Spettri dell’Anello e lo porta a Gran Burrone. Tuttavia, nei libri di Tolkien, un personaggio completamente diverso svolgeva questo compito. Glorfindel è una figura essenziale in tutta la storia della Terra di Mezzo, avendo svolto un ruolo importante anche durante la Prima Era.

Era un potente guerriero e un grande amico di personaggi come Aragorn ed Elrond. Anche se affidare ad Arwen alcune delle sue azioni ne Il Signore degli Anelli è stato positivo in quanto le ha fornito un ruolo più importante, è stato un peccato vedere Glorfindel andare via.

Il rifiuto immediato di Faramir di prendere l’Unico Anello

Faramir era molto simile a suo fratello Boromir nella versione di Jackson de Il Signore degli Anelli, ma nel materiale originale era l’esatto opposto. Sebbene i film lo vedessero tentato dall’Anello, determinato per un certo periodo a riportarlo a suo padre proprio come Boromir aveva sperato, i libri vedevano un personaggio molto più intelligente e puro.

Faramir è stato descritto un po’ come Gandalf: saggio, accademico e gentile. Quando incontra Frodo e vede l’Unico Anello, capisce immediatamente che probabilmente l’Anello era stato la rovina di suo fratello. Così, con pochissimi indugi, fa amicizia con gli Hobbit e li aiuta nel loro viaggio.

La toccante presenza di Merry durante la morte di re Theoden

Un’amicizia improbabile nei libri di Tolkien è quella tra Merry e Re Theoden, che vanno subito d’accordo dopo essersi incontrati ne Le Due Torri. I libri rivelano che Theoen inizia a vedere Merry come un figlio e diventa molto protettivo nei confronti dello Hobbit. Questo era parte del motivo per cui aveva ordinato a Merry di restare indietro mentre l’esercito di Rohan marciava verso Gondor: non voleva perdere un altro figlio.

Naturalmente, Merry si intrufola nei Campi del Pelennor, decisione che si è rivelata fortunata poiché è stato grazie a lui e a Eowyn che il Re Stregone è caduto. Tuttavia, a differenza del film di Jackson, in cui Eowyn era al fianco di Theorden mentre moriva, Merry è stata colui che gli ha fornito questo ultimo conforto.

La morte di Saruman nella Contea alla fine de Il Signore degli Anelli

Nella versione ufficiale de Il Signore degli Anelli di Jackson, Saruman viene rinchiuso a Orthanc e sostanzialmente dimenticato. Nella versione estesa de Le Due Torri, lo Stregone Bianco è assassinato da Grima Vermilinguo mentre i due si trovano in cima a Orthanc a parlare con Gandalf e le schiere di Rohan. Tuttavia, non è così che è andata nei libri.

Il cattivo Saruman è sì rinchiuso a Orthanc, ma Barbalbero lo libera una volta conclusa la guerra. Da lì, il mago si reca nella Contea, sapendo di poter ancora esercitare il potere sulle persone lì presenti. In quel posto, macchiato infine dalla guerra proprio per l’intervento di Saruman, Grima consuma il suo ultimo tradimento, pugnalando lo Stregone alle spalle e trovando a sua volta la morte.

Il Signore degli Anelli: gli interpreti degli hobbit hanno una chat di gruppo

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In un’intervista con Esquire, Elijah Wood, che ne Il Signore degli Anelli interpreta il protagonista, Frodo Baggins, ha fatto luce sul fatto che gli attori che interpretano i quattro hobbit principali (oltre a lui, Sean Astin, Billy Boyd e Dominic Monaghan) della storia sono ancora in contatto tra loro, e come si tengono aggiornati.

L’attore ha rivelato che il quartetto rimane in contatto tramite una chat di gruppo e che sono ancora amici. Nonostante fossero ancora tutti in buoni rapporti, Wood ha anche affermato che i quattro non sono stati in grado di incontrarsi fisicamente per circa “16 anni”.

“[Sean Astin, Billy Boyd e Dominic Monaghan] sono usciti a cena e mi hanno mandato una foto in cui c’era un posto vuoto a tavola per me, il che è davvero, davvero dolce. Si scrivono a vicenda la mattina, tipo ‘Andiamo a prendere un caffè’. Ma non riusciamo davvero a uscire così da 16 anni”.

I commenti di Wood saranno accolti con gioia dai fan de Il Signore degli Anelli, molti dei quali si sono affezionati agli attori stessi come lo sono ai personaggi. Dato che gli interpreti degli hobbit sono stati in grado di ritrarre un’amicizia per tutta la vita in modo così convincente sullo schermo, i fan potrebbero non essere sorpresi di sapere che sono ancora regolarmente in contatto e si incontrano ogni volta che ne hanno la possibilità.

Ricordiamo che il futuro del franchise è in mano a Prime Video che sta lavorando alla serie tv in arrivo il 9 settembre 2022.

Il Signore degli Anelli: gli attori che hanno detto NO

Digital Spy ha realizzato una serie di fotomontaggi in cui ci vengono mostrati i volti del cast originale de Il Signore degli Anelli. Per quanto possa essere difficile immaginarlo adesso, per Peter Jackson c’erano altri attori per il ruolo di Aragorn, o persino per quello di Galadriel o Gandalf. Ecco alcune delle prime scelte della produzione per i personaggi principale della trilogia de Il Signore degli Anelli:

Alison Doody – Eowyn

Alison Doody - EowynLa recente nascita di suo figlio le impedì di poter passare così tanto tempo, 18 mesi di riprese back-to-back, in Nuova Zelanda. Il ruolo andò a Miranda Otto.

Ethan Hawke – Faramir

Ethan Hawke - FaramirDi questa “prima scelta” si sa molto poco, tranne che Hawke declinò l’offerta concedendo a David Wenham il ruolo della vita.

Uma Thurman – Arwen

Uma Thurman - ArwenUma Thurman era diventata da poco mamma, e come è accaduto per Alison Doody, anche lei scelse di rimanere con i bimbo appena nato. In seguito ha poi dichiarato che la scelta le costò molto. La fortuna fu che il “rimpiazzo” è stato Liv Tyler.

Liam Neeson – Boromir

Liam Neeson - BoromirSarebbe stato un magnifico ruolo da aggiungere alla variegata filmografia di Liam Neeson, eppure l’attore rifiutò, permettendo a Sean Bean di collezionare un altro ruolo in cui il suo personaggio muore prima della fine.

Christopher Plummer – Gandalf

Christopher Plummer - GandalfL’attore dichiarò che a 70 anni, quando gli venne offerto il ruolo, pensava di non voler passare gli “ultimi” tre anni di vita in Nuova Zelanda, perché voleva viaggiare e visitare altri luoghi. Dopo sedici anni lavora ancora e ha pure vinto un Oscar, magari dal suo punto di vista è stata la scelta giusta.

Sean Connery – Gandalf

Sean Connery - GandalfSean Connery dichiarò di non aver capito lo script, e di aver rifiutato per questo il ruolo di Gandalf. Il fatto che poi abbia detto sì a un progetto sconclusionato come La Leggenda degli Uomini Straordinari ci fa un attimo riflettere. Ma i fan non hanno nessun rimpianto, visto che è arrivato Ian McKellen.

Lucy Lawless – Galadriel

Lucy Lawless - GaladrielL’immortale Xena rimase incinta poco prima dell’inizio delle riprese e fu costretta a cedere a di Galadriel a Cate Blanchett.

Daniel Day-Lewis – Aragorn

Daniel Day-Lewis - AragornDaniel Day-Lewis, il maestro del Metodo rifiutò il ruolo tre volte.

Russell Crowe – Aragorn

Russell Crowe - AragornFresco fresco di Premio Oscar, Russell Crowe rifiutò il ruolo anche se gli venne offerto il 10% dei profitti. L’attore ha quindi detto di no, inconsapevolmente, a 82 milioni di dollari.

Nicolas Cage – Aragorn

Nicolas Cage - AragornSi tratta forse del caso più famoso di “no”. Cage ha sempre commentato i suoi rifiuti a ruoli del calibro di Aragorn e Neo (Matrix) con un pizzico di amarezza, ma sembra che in entrambi i casi le condizioni personali non gli permettessero di accettare ruoli così a lungo termine.

È arcinota la vicenda che coinvolge Viggo Mortensen, scelto pochissimi giorni prima dell’inizio delle riprese e convinto dal figlio (che appare anche ne Le Due Torri) a dire di sì al ruolo di Aragorn, un po’ di sorpresa ci coglie invece l’idea che Lucy Lawless potesse essere Galadriel, una regina sicuramente diversa da quella interpretata in maniera ineccepibile da Cate Blanchett.

il signore degli anelliPer non parlare poi di un Gandalf diverso da Ian McKellen, ma per fortuna Sean Connery fu troppo “snob” per accettare il ruolo e tutti noi adesso abbiamo un magnifico ritratto del Grigio Pellegrino (poi diventato il Bianco).

Il Signore degli Anelli cast

Per quanto riguarda Arwen, è difficile immaginare che la pur bellissima e talentuosa Uma Thurman, sarebbe stata in grado di conferire al personaggio la dolcezza e la delicatezza elfica che invece ha infuso nel ruolo Liv Tyler!

Conoscevate queste prime scelte? Che ne pensate?

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere: svelati dettagli sorprendenti sul ruolo di Ema Horvath

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La serie ancora senza titolo de Il Signore degli Anelli firmata Amazon Studios sarà presentata in anteprima questo settembre e, anche se lo show è ancora avvolto da una certa quantità di mistero, una recente sinossi ci ha dato maggiori dettagli in merito a trama e ambientazioni. Riguardo ai personaggi protagonisti invece è tutta un’altra storia. Infatti si sa molto poco sui protagonisti e anche se sappiamo che nella serie sarà presente una versione più giovane di Galadriel (Morfydd Clark), la maggior parte degli altri nomi di cui abbiamo sentito parlare, non sembrano appartenere a nessun personaggio noto della Terra di Mezzo.

A tal proposito oggi il sito Fellowship of Fans ha confermato la voce secondo cui apparirà nella serie il personaggio di Isildur, ma il resto delle anticipazioni del sito potrebbe provocare diverse discussione nei fan puristi di Tolkien. Secondo il sito, la recente aggiunta al cast di Ema Horvath (What Lies Below, The Gallows Act II) interpreterà Carine, (secondo i rumors) nella serie sorella di Isildur. Gli appassionati di LOTR probabilmente sapranno che Isildur non aveva una sorella (il suo unico fratello è Anárion), quindi questo sarà un nuovo personaggio creato appositamente per la serie tv. Si dice che Carine si opponga alla decisione di suo fratello di unirsi all’esercito Númenóreano e salpare per la Terra di Mezzo insieme ai suoi amici Nolion, Valandil e Ontamo, ma la sua parte nella serie non è chiara.

Guarda anche: Il primo sguardo alla serie su Il Signore degli Anelli

La serie tv Il signore degli Anelli

Il Signore degli Anelli uscirà il 2 settembre 2022 su Prime Video in 240 territori dove è attivo il servizio. La serie de Il Signore degli Anelli ha riunito un cast enorme, che include: Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith , Charlie Vickers e Daniel Weyman.

La serie Il Signore degli Anelli è scritta da J.D. Payne e Patrick McKay. Inoltre, Bryan Cogman di Game of Thrones ha firmato come produttore consulente del progetto con J.A. Bayona che ha diretto più episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team creativo completo dello show sarà composto da: i produttori esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris Newman è co-produttore.

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere: la seconda stagione ha aggiunto due nuovi personaggi nella Terra di Mezzo

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Si prospettano tempi speciali per i fan delle tante avventure che si celano negli annali della Seconda Era della Terra di Mezzo. La seconda stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere arriverà tra poco più di un mese, ed è ora di essere eccitati per la guerra che verrà. Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere sarà presente al Comic-Con di San Diego questo venerdì, e prima di questo evento ci vengono fornite informazioni che ci rendono entusiasti. Secondo quanto riportato da Looper, la seconda stagione dello show accoglierà un paio di nuovi personaggi a sostegno della lotta contro Sauron (Charlie Vickers) nella Terra di Mezzo.

I due nuovi volti sono un cartografo elfico di Eriador di nome Camnir e un arciere elfico di Lindon di nome Rían. Calam Lynch, interprete di Dunkirk e Bridgerton, vestirà i panni di Camnir, un cartografo elfico originario di Lindon, uno dei regni elfici più potenti di tutta la Terra di Mezzo. La descrizione ufficiale del personaggio di Lynch recita:

“Un esperto cartografo elfico, con una particolare competenza nella navigazione dei boschi di Eriador. Dopo che un pericolo imprevisto richiede la ricerca di un nuovo sentiero per Eregion, il coraggio di Camnir sarà messo alla prova quando il gruppo di elfi guerrieri di Elrond incontrerà un attacco inaspettato sulla strada: I Barrow-Wights”.

Mentre il Camnir di Lynch è dotato dell’arte della strategia, il Rían di Selina Lo segue una strada diversa: la forza. La descrizione ufficiale di Rían recita:

“Considerata uno dei migliori arcieri di Lindon, Rían è uno dei membri del gruppo di elfi guerrieri recentemente formato da Elrond. Il suo coraggio e la sua mira si riveleranno preziosi nella lotta per Eregion”. Il personaggio è un elfo nuovo, non canonico, creato per questo adattamento.

L’importanza di questi due personaggi si avrà quando Sauron darà l’assalto a Eregion, patria del maestro fabbro elfico Celebrimbor (Charles Edwards) e dei fabbri elfici. Sappiamo che a un certo punto della Seconda Era, nel tentativo di forgiare l’Unico Anello, Sauron ordinerà un attacco a Eregion. In risposta, l’Alto Re Gil-galad (Benjamin Walker) invierà delle forze per soccorrerla. Questo distaccamento sarà guidato dal Lord Elrond di Robert Aramayo. Lontano da Eregion, Elrond dovrà navigare nella vasta regione di Eriador per adempiere a questo incarico. Camnir e Rían saranno fondamentali durante questo incarico.

Battaglie più feroci in arrivo nella seconda stagione de “Gli Anelli del Potere”

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Un assalto all’Eregione sarebbe in linea con l’escalation di ostilità promessa quando l’oscurità di Sauron inizia a diffondersi. Il Signore Oscuro ha assunto una nuova forma, ma la sua natura regale non diminuirà la natura malvagia con cui vuole condurre la guerra. Il co-showrunner della seconda stagione , Patrick McKay, ha anticipato che le battaglie future (compresa la Battaglia per Eregion) saranno “molto più grandi”. I commenti di McKay recitano: “Amiamo le belle battaglie. Il piano per la Stagione 2 sarebbe quello di fare qualcosa di molto più grande, su una scala molto più grande che si svolgerà non solo durante la notte, ma in più giorni, settimane, mesi ed episodi”.

IIl Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere Stagione 2 debutterà il 29 agosto.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere: ecco l’ultimo trailer, in attesa del debutto!

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L’ultimo trailer de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è stato svelato oggi. Il nuovo trailer della durata di due minuti e 36 secondi evidenzia l’epica vastità della Terra di Mezzo nella sua Seconda Era, e rivela come i leggendari e amati personaggi di Tolkien si uniranno, contro ogni aspettativa e attraverso grandi distanze, per difendersi dal temuto riemergere del male nella Terra di Mezzo. In queste immagini della nuova attesissima serie, le sorti si scontrano e vari personaggi sono messi alla prova di fronte al male imminente.

Nel teaser compaiono importanti componenti del cast: Galadriel (Morfydd Clark), Elrond (Robert Aramayo), High King Gil-galad (Benjamin Walker), e Celebrimbor (Charles Edwards); i Pelopiedi Elanor ‘Nori’ Brandyfoot (Markella Kavenagh) e Largo Brandyfoot(Dylan Smith); The Stranger (Daniel Weyman); i númenóreani Isildur (Maxim Baldry), Eärien (Ema Horvath), Elendil (Lloyd Owen), Pharazôn (Trystan Gravelle), e Queen Regent Míriel (Cynthia Addai-Robinson); i nani King Durin III (Peter Mullan), Prince Durin IV (Owain Arthur) e Princess Disa (Sophia Nomvete); la Gente del Sud Halbrand (Charlie Vickers) e Bronwyn (Nazanin Boniadi); e l’elfo silvano Arondir (Ismael Cruz Córdova).

I primi due episodi della serie drama in più stagioni saranno disponibili in esclusiva su Prime Video in varie lingue in più di 240 Paesi e territori nel mondo da venerdì 2 settembre, con nuovi episodi disponibili ogni settimana.

La serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere di Prime Video porterà per la prima volta sugli schermi le eroiche leggende della mitica Seconda Era della storia della Terra di Mezzo. Questo dramma epico si svolge migliaia di anni prima degli eventi narrati in Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, e porterà gli spettatori in un’era lontana in cui furono forgiati grandi poteri, regni ascesero alla gloria e caddero in rovina, improbabili eroi furono messi alla prova, la speranza appesa al più esile dei fili, e uno dei più grandi cattivi usciti dalla penna di Tolkien minacciò di far sprofondare tutto il mondo nell’oscurità. Partendo da un momento di relativa pace, la serie segue un gruppo di personaggi, alcuni già noti, altri nuovi, mentre si apprestano a fronteggiare il temuto ritorno del male nella Terra di Mezzo. Dalle più oscure profondità delle Montagne Nebbiose, alle maestose foreste della capitale elfica di Lindon, all’isola mozzafiato del regno di Númenor, fino ai luoghi più estremi sulla mappa, questi regni e personaggi costruiranno un’eredità che sopravvivrà ben oltre il loro tempo.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è guidata dagli showrunner ed executive producer J.D. Payne & Patrick McKay e vede protagonista il cast composto da Cynthia Addai-Robinson, Robert Aramayo, Owain Arthur, Maxim Baldry, Nazanin Boniadi, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Charles Edwards, Trystan Gravelle, Sir Lenny Henry, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Lloyd Owen, Megan Richards, Dylan Smith, Charlie Vickers, Leon Wadham, Benjamin Walker, Daniel Weyman e Sara Zwangobani.

A loro si uniscono gli executive producer Lindsey Weber, Callum Greene, J.A. Bayona, Belén Atienza, Justin Doble, Jason Cahill, Gennifer Hutchison, Bruce Richmond e Sharon Tal Yguado, e i produttori Ron Ames e Christopher Newman. Wayne Che Yip è co-executive producer e regista con J.A. Bayona e Charlotte Brändström. Il primo teaser trailer ha debuttato durante il LVI Super Bowl, diventando il trailer del Super Bowl più visto di sempre, con 257 milioni di visualizzazioni a 24 ore dal debutto.

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere, una scena dell’episodio 7 è stata un “incubo” da girare

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È ufficiale: la guerra è arrivata a Eregion ne Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere. Dopo settimane di tentativi di raggiungere la città prima che Sauron (Charlie Vickers) possa mettere in atto i suoi piani, l’episodio 7 della seconda stagione, “Destinati a morire ”, vede la città elfica fortemente assediata. L’episodio si tiene in gran parte lontano dalle altre linee di trama della stagione, rimanendo a Eregion e nei suoi dintorni per far capire meglio quanto questo sia un momento cruciale nella storia. Sebbene l’episodio sia ricco di sequenze d’azione e pezzi di scena mozzafiato, un momento in particolare può essere descritto come un vero e proprio incubo per l’intera produzione.

In un’intervista rilasciata a Collider, la regista Charlotte Brandstrom e il direttore della fotografia Alex Disenhof raccontano la sequenza in questione, il momento in cui Adar (Sam Hazeldine) e i suoi Orchi riescono a far ritirare il fiume che circonda Eregion, permettendo loro di attaccare la città a piedi. Il campo di battaglia fangoso è stato, secondo le parole di Brandstrom, un “incubo”, e Disenhof concorda con questa valutazione, anche se aggiunge che è stato, almeno, “visivamente, una manna dal cielo”. Una piccola grazia, anche se Disenhof ha detto che le sfide presentate dal terreno erano qualcosa che la squadra si aspettava di affrontare:

“Sai già che ci saranno delle sfide da affrontare, ma poi, in realtà, è una verifica della realtà e tutto diventa un po’ più lento. Ma abbiamo avuto un equipaggio incredibile e tutti hanno superato la prova con il sorriso sulle labbra”.

Brandstrom ha descritto una sfida particolare che ha dovuto affrontare, ovvero rimanere bloccata nel terreno fangoso: “Non riuscivo a uscire da lì. Così sono dovuti venire a tirarmi fuori”. C’era comunque un certo livello di realismo, come ha detto lei stessa:

“Ma l’ha reso davvero reale perché probabilmente è quello che sarebbe stato, per davvero. È stato molto difficile, non solo per gli attori, ma anche per la troupe e per tutti. Perché quando si lavora, il fango mi arrivava sopra le ginocchia, fino alle cosce. Quindi, quando ci cammini e ci affondi dentro, all’inizio, se rimani troppo a lungo, rimani bloccato se non ti muovi”.

Come ha fatto Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere  – Stagione 2 a girare con tutto quel fango nell’Episodio 7?

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere 2
Credit © Prime Video

Il fatto di avere tempi lunghi per le riprese, tuttavia, ha giocato a favore di Brandstrom e Disenhof, che ha spiegato come hanno lavorato per stabilizzare il terreno in modo da poterlo filmare:

“Sì, è iniziato tutto, ancora una volta, con mesi di anticipo. Dovevamo capire dove volevamo mettere le attrezzature più pesanti, così, prima di costruire il set, il dipartimento di costruzione ha interrato il ponte d’acciaio e altre strutture sotto il terreno per renderlo abbastanza stabile per le attrezzature pesanti. E poi hanno steso il fango sopra di esso. È stata quindi un’attenta pianificazione e, una volta scelte le zone, abbiamo dovuto attenerci ad esse perché, se si usciva dal percorso, si finiva come Charlotte e si era immersi nel fango fino alla vita”.

Disenhof ha aggiunto che per realizzare una sequenza così straordinaria e complicata è stato necessario essere creativi con le attrezzature e le telecamere:

“Avevamo una testa cardanica stabilizzata su una barra, una barra d’acciaio, che gli operatori potevano trasportare. Quindi c’erano due operatori con grandi stivali e tutto il resto, che andavano in giro con quell’affare. E un operatore di ripresa che lo manovrava a distanza da un luogo asciutto e, si spera, caldo. E poi usavamo anche le TechnoCranes, gru geo-telescopiche per far uscire la telecamera. Abbiamo anche lavorato a mano. Anche in questo caso, è stato difficile a causa della mobilità. Era molto, molto difficile, dal punto di vista della mobilità. Quindi molti strumenti diversi. Ma alla fine è stata una vera e propria sfida logistica”.

I primi sette episodi della Stagione 2 de Gli anelli del potere sono disponibili in streaming su Prime Video.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, un primo sguardo al nuovo Adar

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Durante la prima stagione di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere di Prime Video, ci è stato presentato un misterioso nuovo cattivo noto come Adar, e il retroscena del personaggio si è rivelato essere uno degli aspetti più intriganti dello show.

Adar è la parola Sindarin per padre, e presto apprenderemo che gli Orchi vedevano il loro leader più come una figura paterna. La storia originale della Terra di Mezzo di J.R.R. Tolkien affermava che Morgoth catturò alcuni Elfi subito dopo il loro “risveglio” e usò la magia oscura e altri mezzi contorti per creare una nuova forma di vita che sarebbe stata fedele solo a lui. Durante una conversazione con Galadriel, Adar ammette di essere stato effettivamente uno dei primi Elfi, o “Moriondor”, preso da Melkor e trasformato in uno dei primi Orchi.

Joseph Mawle (Il Trono di Spade) ha interpretato Adar nella prima stagione (non siamo ancora esattamente sicuri del motivo per cui ha lasciato lo show), ma Sam Hazeldine subentrerà nella seconda stagione e, grazie a EW, possiamo dare una prima occhiata alla sua rilettura del personaggio tramite alcune nuove immagini promozionali.

“Ciò che mi affascinava era il fatto che fosse un personaggio oscuro, ma non si considerasse un cattivo. Sta solo cercando di proteggere i suoi figli, gli Uruk”, dice Hazeldine a Entertainment Weekly. “Quindi sta facendo quello che sente di dover fare per salvarli dal genocidio, sia da Sauron, che li vede come carne da cannone, sia dagli elfi.”

“All’inizio della stagione, Adar è in una specie di crisi esistenziale perché non sa bene cosa fare dopo”, continua. “Certo, dovranno affrontare vari attacchi, ma lui ha finito quello che aveva deciso di fare. Si è assunto la responsabilità di prendersi cura di questi suoi figli e di trovare loro una casa, e ora lo ha fatto. Questo dà il via alla sua chiamata all’avventura nella seconda stagione”.

La serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

La prima stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha ottenuto un successo senza precedenti, è stata vista da più di 100 milioni di persone in tutto il mondo, con più di 24 miliardi di minuti di streaming. L’attesissima serie ha conquistato più di 25 milioni di spettatori nel mondo nel suo primo giorno di uscita, divenendo il più grande debutto nella storia di Prime Video, e ha anche debuttato al n. 1 nelle classifiche di streaming generali di Nielsen nel suo weekend di uscita.

Lo show ha inoltre battuto tutti i precedenti record di spettatori di Prime Video, e ha portato nuove iscrizioni a Prime più di qualsiasi altro contenuto precedentemente lanciato. Inoltre, Gli Anelli del Potere è la prima serie Original in ogni area del mondo – Nord America, Europa, area Asia-Pacifico, America Latina e nel resto del mondo. Il finale di stagione è stato un evento culturale globale con numerosi hashtag dedicati alla serie tra cui #TheRingsofPower e altri in trend su Twitter in 27 Paesi per un totale di oltre 426 ore nel weekend.

La seconda stagione di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è prodotta dagli showrunner ed executive producers J.D. Payne & Patrick McKay. A loro si uniscono gli executive producer Lindsey Weber, Callum Greene, Justin Doble, Jason Cahill e Gennifer Hutchison, insieme alla co-executive producer Charlotte Brandstrom, i produttori Kate Hazell e Helen Shang e i co-produttori Andrew Lee, Matthew Penry-Davey e Clare Buxton.

La nuova stagione debutterà a livello globale giovedì 29 agosto 2024 su Prime Video, in più lingue e in oltre 240 Paesi e territori. Per rimanere aggiornati su tutte le novità relative alla serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, visitate la pagina dedicata sul sito di Amazon MGM Studios.

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Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, un potente trailer. Ecco Sauron

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A sorpresa, dopo il già epico trailer di qualche giorno fa, Prime Video ha presentato al Comic Con di San Diego 2022 un nuovo potente filmato di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere in cui spicca, finalmente Sauron, con la sua “nascita” nella Terra di Mezzo.

La serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere uscirà il 2 settembre 2022 su Prime Video in 240 territori dove è attivo il servizio. La serie de  Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha riunito un cast enorme, che include: Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith , Charlie Vickers e Daniel Weyman.

La serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è scritta da J.D. Payne e Patrick McKay. Inoltre, Bryan Cogman di Game of Thrones ha firmato come produttore consulente del progetto con J.A. Bayona che ha diretto più episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team creativo completo dello show sarà composto da: i produttori esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris Newman è co-produttore.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, un nuovo spot tv

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Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, un nuovo spot tv

Un nuovo breve spot per Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è stato diffuso e ci mostra il punto di vista di Sauron. Sembra che sarà questo l’aspetto più interessante della nuova stagione Prime Video, ovvero che assumerà maggiormente il punto di vista del villain, per un racconto da una prospettiva decisamente diversa.

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere tornerà il 29 agosto. Fino ad allora, i fan possono solo speculare sulle prossime avventure. Se non avete ancora visto la prima stagione, è disponibile in streaming su Prime Video. Preparatevi a un’altra epica saga nella Terra di Mezzo.

La serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

La prima stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha ottenuto un successo senza precedenti, è stata vista da più di 100 milioni di persone in tutto il mondo, con più di 24 miliardi di minuti di streaming. L’attesissima serie ha conquistato più di 25 milioni di spettatori nel mondo nel suo primo giorno di uscita, divenendo il più grande debutto nella storia di Prime Video, e ha anche debuttato al n. 1 nelle classifiche di streaming generali di Nielsen nel suo weekend di uscita.

Lo show ha inoltre battuto tutti i precedenti record di spettatori di Prime Video, e ha portato nuove iscrizioni a Prime più di qualsiasi altro contenuto precedentemente lanciato. Inoltre, Gli Anelli del Potere è la prima serie Original in ogni area del mondo – Nord America, Europa, area Asia-Pacifico, America Latina e nel resto del mondo. Il finale di stagione è stato un evento culturale globale con numerosi hashtag dedicati alla serie tra cui #TheRingsofPower e altri in trend su Twitter in 27 Paesi per un totale di oltre 426 ore nel weekend.

La seconda stagione di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è prodotta dagli showrunner ed executive producers J.D. Payne & Patrick McKay. A loro si uniscono gli executive producer Lindsey Weber, Callum Greene, Justin Doble, Jason Cahill e Gennifer Hutchison, insieme alla co-executive producer Charlotte Brandstrom, i produttori Kate Hazell e Helen Shang e i co-produttori Andrew Lee, Matthew Penry-Davey e Clare Buxton.

La nuova stagione debutterà a livello globale giovedì 29 agosto 2024 su Prime Video, in più lingue e in oltre 240 Paesi e territori. Per rimanere aggiornati su tutte le novità relative alla serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, visitate la pagina dedicata sul sito di Amazon MGM Studios.

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere, un nuovo breve promo

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Ecco un nuovo breve promo di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere diffuso sui canali Instagram di Prime Video.

 

Testo descrittivo: Primo piano su una piccola mano che stringe saldamente una mano molto più grande avvolta in un panno ruvido. Al centro dello schermo appaiono le parole “Niente è cattivo all’inizio”. Arrondir si trova in una foresta cupa. Tiene un arco in una mano e allunga la mano per scoccare una freccia in aria. Galadriel, in armatura completa di placche d’argento, siede in groppa a un cavallo bianco e guida una carica di altri guerrieri a cavallo attraverso un campo lussureggiante. L’alto re Gil-galad fissa il cielo. Una nave si ferma in un porto sotto un intricato arco di pietra. Lo schermo diventa nero tranne che per il brillante testo argentato che recita “Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere. Disponibile dal 2 settembre su Prime Video”

La serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere uscirà il 2 settembre 2022 su Prime Video in 240 territori dove è attivo il servizio. La serie de Il Signore degli Anelli ha riunito un cast enorme, che include: Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith , Charlie Vickers e Daniel Weyman.

La serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è scritta da J.D. Payne e Patrick McKay. Inoltre, Bryan Cogman di Game of Thrones ha firmato come produttore consulente del progetto con J.A. Bayona che ha diretto più episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team creativo completo dello show sarà composto da: i produttori esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris Newman è co-produttore.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, un emozionante dietro le quinte

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Dopo teaser trailer di debutto e il poster della seconda stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, è ora disponibile una nuova featurette dal backstage della serie, “Dietro le quinte della Stagione 2”.

La nuova stagione debutterà a livello globale giovedì 29 agosto 2024 su Prime Video, in più lingue e in oltre 240 Paesi e territori. Per rimanere aggiornati su tutte le novità relative alla serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, visitate la pagina dedicata sul sito di Amazon MGM Studios.

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Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere, un bellissimo promo disponibile su Prime Video

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Segnaliamo che su Prime Video è disponibile un nuovo e bellissimo promo di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, che oltre a mostrare più immagini dalla Terra di Mezzo, annuncia anche un nuovo trailer in uscita il prossimo 14 luglio.

Nel breve video, appena 58 secondi, vediamo come la Terra di Mezzo accoglie la caduta di quella che sembra una cometa. Si tratterà forse della caduta di Melkor per mano di Iluvatar?

La serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere uscirà il 2 settembre 2022 su Prime Video in 240 territori dove è attivo il servizio. La serie de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha riunito un cast enorme, che include: Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith , Charlie Vickers e Daniel Weyman.

La serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è scritta da J.D. Payne e Patrick McKay. Inoltre, Bryan Cogman di Game of Thrones ha firmato come produttore consulente del progetto con J.A. Bayona che ha diretto più episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team creativo completo dello show sarà composto da: i produttori esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris Newman è co-produttore.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, Tom Bombadil nelle prime foto ufficiali della seconda stagione

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Arriva tramite VF la prima foto ufficiale della seconda stagione di Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere, la serie di successo targata Amazon Studios e Prime Video.

Nella foto vediamo Tom Bombadil, il mistico personaggio di J.R.R. Tolkien spesso escluso dagli adattamenti, apparirà nella seconda stagione di Gli Anelli del Potere. Ed è lui trai protagonisti di queste prime foto.

Rory Kinnear interpreterà Tom Bombadil nell’imminente seconda stagione de Il Signore degli Anelli e Vanity Fair ha appena pubblicato una nuova serie di immagini che offrono il primo sguardo al leggendario personaggio in live-action. Bombadil è uno degli esseri più affascinanti della Terra di Mezzo, tanto che Lord Elrond lo definisce “una strana creatura” durante il Concilio di Elrond nei romanzi. Le immagini appena rilasciate sembrano provenire principalmente dalla stessa scena della nuova stagione, con Bombadil che conversa con un altro strano individuo introdotto ne Gli anelli del potere, lo Straniero (Daniel Weyman). I due si vedono a colloquio in un cottage vicino ai confini di Rhûn, le terre che costituiscono la parte orientale della Terra di Mezzo.

Il Vecchio Tom, come lo chiamavano i romanzi, è un personaggio che ha vissuto nella Terra di Mezzo – o Arda, come era conosciuta – molto prima dell’arrivo dei Valar, gli Elfi di Valinor, e della comparsa dei Signori Oscuri, Morgoth e Sauron. Descritto nei libri di Tolkien come “più vecchio del vecchio”, Bombadil sembra essere un’enciclopedia di tutte le conoscenze della Terra di Mezzo, dato che esisteva prima della creazione degli esseri viventi. Avrebbe quindi senso che un mago che ha perso la memoria, nello Straniero, chiedesse consiglio a lui.

Parlando di Old Tom, gli showrunner de Gli Anelli del Potere J.D. Payne e Patrick McKay hanno spiegato a Vanity Fair perché un personaggio così iconico non è mai stato inserito in nessun adattamento delle opere di Tolkien. “C’è una ragione per cui non è stato presente nei precedenti adattamenti, perché in un certo senso è una sorta di personaggio anti-drammatico“, dice Payne a proposito del Vecchio Tom. “Non è un personaggio che ha un programma particolarmente forte. Osserva il dramma, ma in gran parte non vi partecipa. Ne La Compagnia dell’Anello, i personaggi vanno lì e si trattengono per un po’, e Tom fa cadere su di loro alcune conoscenze“. Aggiunge McKay: “Conoscenze che non sono particolarmente rilevanti per quello che stanno facendo o stanno per fare“.

 

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La nuova stagione debutterà a livello globale giovedì 29 agosto 2024 su Prime Video, in più lingue e in oltre 240 Paesi e territori. Per rimanere aggiornati su tutte le novità relative alla serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, visitate la pagina dedicata sul sito di Amazon MGM Studios.

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Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, teaser trailer della serie evento Amazon

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Amazon Studios ha diffuso il teaser trailer di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, l’attesissimo adattamento seriale del romanzo di JKK Tolkine Il Signore degli Anelli .

Guarda anche: Il primo sguardo alla serie su Il Signore degli Anelli

La serie tv Il signore degli Anelli

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere uscirà il 2 settembre 2022 su Prime Video in 240 territori dove è attivo il servizio. La serie de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha riunito un cast enorme, che include: Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith , Charlie Vickers e Daniel Weyman.

La serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è scritta da J.D. Payne e Patrick McKay. Inoltre, Bryan Cogman di Game of Thrones ha firmato come produttore consulente del progetto con J.A. Bayona che ha diretto più episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team creativo completo dello show sarà composto da: i produttori esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris Newman è co-produttore.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, svelati alcuni personaggi nei poster

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Dopo il trailer e i poster, Amazon Prime Video diffonde i nomi dei personaggi de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere che compaiono proprio nei poster. Eccoli di seguito!

 

Robert Aramayo è Elrond

Owain Arthur è Principe Durin IV

Charlie Vickers è Halbrand

Morfydd Clark è Galadriel
Nazanin Boniadi è Bronwyn
Sophia Nomvete è la Principessa Disa

Benjamin Walker è Gil-galad
Daniel Weyman è Lo Straniero
Markella Kavenagh è Elanor ‘Nori’ Brandyfoot

Ismael Cruz Córdova è Arondir

La serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere uscirà il 2 settembre 2022 su Prime Video in 240 territori dove è attivo il servizio. La serie de Il Signore degli Anelli ha riunito un cast enorme, che include: Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith , Charlie Vickers e Daniel Weyman.

La serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è scritta da J.D. Payne e Patrick McKay. Inoltre, Bryan Cogman di Game of Thrones ha firmato come produttore consulente del progetto con J.A. Bayona che ha diretto più episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team creativo completo dello show sarà composto da: i produttori esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris Newman è co-produttore.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, Sauron e Celebrimbor hanno una relazione romantica? Rispondono gli showrunner

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Gli showrunner di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere JD Payne e Patrick McKay hanno parlato del finale della seconda stagione dello show Prime Video con THR, commentando approfonditamente i temi e gli avvenimenti della puntata. Tra tutti però ha spiccato l’analisi che i due hanno fatto della natura del rapporto che si instaura tra Sauron/Annatar e Celebrimbor, da molti definito una specie di rapporto romantico, con le stesse caratteristiche di una relazione amorosa.

Ecco cosa hanno spiegato i due showrunner:

Patrick McKay: “Direi che la natura di questa relazione e la sua intimità, e persino la tensione sessuale in essa contenuta, sono state fonte di speculazioni da parte di molti fan del materiale originale, per molti anni. Ogni volta che hai a che fare con emozioni così potenti come la seduzione e l’inganno, penso che sia facile per l’immaginazione pensare a quel tipo di rapporto.”

JD Payne: “Penso che si possa vedere dall’inizio delle loro interazioni nel secondo episodio. Sauron sta coinvolgendo Celebrimbor nel suo piano dicendogli cose come, “Ci sono cose che posso dire solo a te”, e, “Mi hai sempre visto come nessun altro poteva” e “Sei al sicuro con me”. Assistiamo a questa danza intima che Sauron sta facendo per sedurre (e ingannare) l’altro. Quindi certamente il suo comportamento appare come quello delle persone che vogliono qualcosa dall’altro. Capisco i fan che li vedono insieme in modo romantico.”

Anche se Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere 3 non è ancora stata confermata, McKay e Payne hanno già detto di aver affrontato la serie pensando a un arco di cinque stagioni.

La serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

La prima stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha ottenuto un successo senza precedenti, è stata vista da più di 100 milioni di persone in tutto il mondo, con più di 24 miliardi di minuti di streaming. L’attesissima serie ha conquistato più di 25 milioni di spettatori nel mondo nel suo primo giorno di uscita, divenendo il più grande debutto nella storia di Prime Video, e ha anche debuttato al n. 1 nelle classifiche di streaming generali di Nielsen nel suo weekend di uscita.

Lo show ha inoltre battuto tutti i precedenti record di spettatori di Prime Video, e ha portato nuove iscrizioni a Prime più di qualsiasi altro contenuto precedentemente lanciato. Inoltre, Gli Anelli del Potere è la prima serie Original in ogni area del mondo – Nord America, Europa, area Asia-Pacifico, America Latina e nel resto del mondo. Il finale di stagione è stato un evento culturale globale con numerosi hashtag dedicati alla serie tra cui #TheRingsofPower e altri in trend su Twitter in 27 Paesi per un totale di oltre 426 ore nel weekend.

La seconda stagione di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è prodotta dagli showrunner ed executive producers J.D. Payne & Patrick McKay. A loro si uniscono gli executive producer Lindsey Weber, Callum Greene, Justin Doble, Jason Cahill e Gennifer Hutchison, insieme alla co-executive producer Charlotte Brandstrom, i produttori Kate Hazell e Helen Shang e i co-produttori Andrew Lee, Matthew Penry-Davey e Clare Buxton.

La nuova stagione debutterà a livello globale giovedì 29 agosto 2024 su Prime Video, in più lingue e in oltre 240 Paesi e territori. Per rimanere aggiornati su tutte le novità relative alla serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, visitate la pagina dedicata sul sito di Amazon MGM Studios.

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere, rivelati i nomi dei personaggi protagonisti

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Amazon Studios ha rivelato i nomi della maggior parte dei personaggi abituali della serie nell’attesissimo adattamento televisivo  Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere che farà il suo debutto il 2 settembre, in esclusiva su Prime Video.

I personaggi sono Sir Lenny Henry come Sadoc Burrows, Dylan Smith come Largo Brandyfoot, Sara Zwangobani come Marigold Brandyfoot, Megan Richards come Poppy Proudfellow, Charles Edwards come Celebrimbor, Owain Arthur come Prince Durin IV, Benjamin Walker come Sommo Re Gil-galad, Tyroe Muhafidin come Theo, Markella Kavenagh come Nori Brandyfoot e Daniel Weyman come The Stranger.

Il dramma fantasy ad alto budget dovrebbe coprire più trame, “dalle profondità delle miniere di nani delle Montagne Nebbiose all’alta politica del regno elfico di Lindon e alla potente isola umana simile ad Atlantide, Númenor”. Questo mondo alla fine convergeranno nella creazione degli anelli del potere.

La serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere uscirà il 2 settembre 2022 su Prime Video in 240 territori dove è attivo il servizio. La serie de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha riunito un cast enorme, che include: Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith , Charlie Vickers e Daniel Weyman.

La serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è scritta da J.D. Payne e Patrick McKay. Inoltre, Bryan Cogman di Game of Thrones ha firmato come produttore consulente del progetto con J.A. Bayona che ha diretto più episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team creativo completo dello show sarà composto da: i produttori esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris Newman è co-produttore.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, recensione dei primi due episodi

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A quasi 20 anni da quel sorriso di congedo che Frodo rivolge ai sui amici Hobbit, prima di salpare per Valinor e adesso, con Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, si ritorna in quelle terre immortali, per scoprire come quell’oggetto famigerato è stato creato e come è cominciata la lunga battaglia dei popoli liberi della Terra di Mezzo contro l’Oscuro Signore Sauron.

20 anni sono tanto tempo per una generazione che è rimasta ammaliata dal lavoro di Peter Jackson e ancora prima dalla maestosa opera di J. R. R. Tolkien, il cui mondo torna a splendere sullo schermo, che purtroppo questa volta non è quello grande del cinema, ma quello piccolo dello streaming, grazie a Prime Video, che mette a disposizione tempo, forze e una notevole quantità di denaro nella realizzazione di una serie sontuosa, per la quale sono in programma cinque stagioni.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, la trama

Siamo nella prima Era, Telperion e Laurelin inondano Valinor della propria luce, quando il mondo è giovane e Galadriel, piccola principessa elica, già calpesta i prati delle Terre Immortali. Quando però l’oscurità arriva a spegnere la luce dei due alberi, la guerra divampa e la dama della luce, molto prima di diventare la sovrana di Lothlorien, scende in battaglia nella Terra di Mezzo, per annientare la minaccia di Sauron.

Guidata da J.D. Payne & Patrick McKay, showrunner ed executive producer, Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere mostra da subito la sua natura cinematografica, non solo perché mette in scena degli effetti visivi di prim’ordine, ma perché è effettivamente un ritorno a quella Terra di Mezzo che Jackson ci aveva fatto amare in sala. Siamo tornati nello stesso mondo, si sentono gli stessi sapori e odori, quasi, ma siamo anche consapevoli di essere in un tempo diverso, più selvaggio, primordiale, per alcuni aspetti ricco di vita e di possibilità, ma anche molto giovane e pericoloso. Una Terra di Mezzo nella sua alba, in cui lo scontro tra male e bene è nel suo vivo e gli Anelli del Potere non sono stati ancora forgiati. Gli uomini sono ancora ai margini delle sorti del mondo, mentre gli elfi sono in buoni rapporti con i nani e addirittura si intrattengono con loro. Un’infanzia del mondo già funestata dal male, che, come in qualsiasi Genesi, nasce insieme al bene, insieme alla vita, così come l’eroismo, la viltà, la bellezza e l’inganno.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere
Crediti: Ben Rothstein/Prime Video

Siamo di nuovo nella Terra di Mezzo, ma non è quella che conosciamo

L’opera di Tolkien rende omaggio a questi grandi archetipi narrativi, e la serie Prime Video li fa propri e li trasmette ai suoi ricchissimi personaggi, espandendone le motivazioni e le azioni, adattando il testo e mettendolo al servizio di una narrazione che procede seguendo diversi personaggi e situazioni, che probabilmente convergeranno tutti verso lo scontro finale (al momento della stesura di questo articolo, sono stati visti soltanto i primi due episodi della serie, è quindi impossibile capire in che modo la storia si svilupperà).

Di fronte ad una mole di materiale così ricca e dettagliata, sono state operate delle scelte che passano, soprattutto quelle di casting, attraverso una lente che rende contemporanea la popolazione della Terra di Mezzo, la quale si arricchisce di etnie, cosa che, salvo un effetto di disorientamento iniziale, non influisce affatto sulla trama, sui personaggi e sui loro percorsi. Ad esempio l’idea di un elfo di colore, che sulla carta fa effettivamente storcere il naso (dato che siamo abituati a elfi bianchi e diafani), a schermo risulta assolutamente naturale, anzi, il colore della pelle di Ismael Cruz Córdova, che interpreta l’elfo silvano Arondir, non ha assolutamente nessuna influenza o rilevanza per il personaggio. Lo stesso dicasi per i nani di colore e per le nane che, sì, nel caso i puristi se lo stiano chiedendo, sono provviste di lunghe basette di soffice pelo ricciuto. Ma parliamo di personaggi mai visti sul grande schermo e che, siano essi caratteri inventati per la serie, come lo stesso Arondir, o personaggi di primissimo piano nella mitologia tolkieniana, come l’alto Re Gil-galad, non hanno nessun termine di paragone.

Le scelte di casting

Diverso è il discorso per quei personaggi che il pubblico conosce e ama, perché sono stati visti in azione ne Il Signore degli Anelli, e forse proprio qui risiede una delle poche macchie di questo adattamento seriale: Robert Aramayo, il giovane Elrond, è forse l’unico caso di cast poco felice in una lunga sequela di scelte che risultano invece illuminate. E non è solo perché il carisma di Hugo Weaving (l’Elrond cinematografico) è inarrivabile, ma anche perché il personaggio, per come viene scritto e interpretato, non sembra rispecchiare quelle caratteristiche che ci si aspetta da un’icona immortale.

Discorso completamente opposto si fa per Morfydd Clark, una fierissima Galadriel, che, come Cate Blanchett per Jackson, mette in scena un personaggio che racchiude grazia, bellezza, forza e carisma, il tutto con un’eleganza innata e un volto che sembra davvero provenire da terre lontane. Il personaggio di Galadriel è il principale veicolo narrativo dell’avventura, nonostante ci siano chiaramente altre storie e altri personaggi a condurre la loro piccola impresa; è lei che dà la caccia a Sauron e che ne promuove la distruzione totale, nonostante sembra che lui si sia ritirato per sempre.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere
Crediti: Ben Rothstein/Prime Video

Un racconto attraverso gli occhi di Galadriel

La scelta di rendere lei la protagonista, il volto rappresentativo della storia, è comprensibile da una parte perché un’eroina femminile in un mondo che era sempre stato quasi completamente maschile come quello di Tolkien, oggi, è capace di parlare ad un pubblico contemporaneo con un linguaggio comune e condiviso; è, in parola povere, molto più attuale. Ma c’è anche un altro motivo, più intimo e di maggiore senso. All’inizio de Il Signore degli Anelli è la voce di Galadriel che ci racconta cosa era accaduto all’inizio del Tempo, con la forgiatura dei Grandi Anelli; Jackson ha dichiarato che ha scelto la sua voce perché lei c’era già, quando avvenivano i fatti che raccontava, e questo avrebbe dato profondità a quel momento che introduceva alla storia. Così è anche in Gli Anelli del Potere, in cui è stato scelto un personaggio con cui il pubblico è già in sintonia per raccontare storie e avventure che lei ha vissuto. Il risultato, grazie anche alle decantate doti di Morfydd Clark, è assolutamente vincente.

Il ritmo della Terra di Mezzo

All’inizio della recensione di Il Signore degli Anelli: gli Anelli del Potere si parlava di un ritorno a casa, perché la messa in scena, il linguaggio, gli scenari sono proprio quelli della trilogia di Jackson, ma siamo anche in un posto differente. In particolare, il lavoro della regia di J.A. Bayona e della colonna sonora di Bear McCreary percorrono un articolato percorso di continui omaggi, rimandi, scorciatoie, immagini ed evocazioni di emozioni e sensazioni per cui si fa fortissima l’impressione di essere in un posto noto ma contemporaneamente tutto da scoprire.

Dopo i primi due episodi, si può affermare con decisione che Il Signore degli Anelli: gli Anelli del Potere è un vibrante ritorno a casa che apre tantissime domande, genera una fortissima curiosità e molti dubbi su come si possa sviluppare la storia, dal momento che in diversi punti diverge dagli scritti di Tolkien, ma che ha sempre identità e coerenza interna. È un viaggio che non vediamo l’ora di continuare, l’avventura di una vita che si fa racconto, gioia per gli occhi e per lo spirito di menti curiose.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, pioggia di misteriosi e affascinanti character poster

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L’account Instagram ufficiale di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha pubblicato una pioggia di character poster dalla serie Amazon Prime Video, basata sui personaggi di JRR Tolkien.

Le immagini non sono accompagnate da nessuna descrizione o didascalia, tuttavia mostrano le mani dei personaggi della serie, personaggi molto vari per caratteristiche ed estrazione sociale. Ci sono mani sporche, mani armate, mani ingioiellate, di contadini e studiosi, di guerrieri e di divinità.

Ecco l’account di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere con tutti i poster:

Guarda anche: Il primo sguardo alla serie su Il Signore degli Anelli

La serie tv Il signore degli Anelli

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere uscirà il 2 settembre 2022 su Prime Video in 240 territori dove è attivo il servizio. La serie de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha riunito un cast enorme, che include: Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith , Charlie Vickers e Daniel Weyman.

La serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è scritta da J.D. Payne e Patrick McKay. Inoltre, Bryan Cogman di Game of Thrones ha firmato come produttore consulente del progetto con J.A. Bayona che ha diretto più episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team creativo completo dello show sarà composto da: i produttori esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris Newman è co-produttore.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, perché Sauron ha un aspetto diverso nel trailer?

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Il primo trailer di Il Signore degli Anelli, Gli Anelli del Potere seconda stagione ha mostrato un Sauron con un aspetto molto diverso rispetto a quanto abbiamo visto nel primo ciclo della serie Prime Video. In molti si stanno chiedendo quale sia il motivo dietro a questa scelta, ma chi conosce gli scritti di Tolkien sa che questo aspetto differente apre unove porte e nuove storie per il personaggio.

Il finale della prima stagione di Gli Anelli del Potere ha rivelato che Halbrand interpretato da Charlie Vickers era Sauron. Il Signore Oscuro era scomparso dai tempi della caduta di Morgoth alla fine della Prima Era, e molti presumevano che il cattivo fosse scomparso per sempre. Purtroppo, Sauron fa il suo grande ritorno con le sembianze di un uomo mortale con un diritto sulle Terre del Sud. Halbrand avrebbe effettivamente governato le Terre del Sud, ma solo dopo aver rinominato il regno “Mordor”.

Sauron di Charlie Vickers ritorna nel trailer della seconda stagione di Gli Anelli del Potere, con un nuovo look. Il Nemico appare per la prima volta dopo che la narrazione di Galadriel dichiara: “Penso che sia sempre stato qui tra noi”, ma questa volta sfoggia fluenti capelli dorati di cui anche Legolas sarebbe invidioso, due orecchie a punta e una nuova impressionante armatura. Sauron riappare verso la fine del trailer indossando abiti regali e circondato da elfi con le spade puntate contro il suo bel viso. Lo stile di Sauron nella stagione 2 è certamente molto lontano dall’estetica robusta di Halbrand, ma c’è una ragione canonica dietro questo cambiamento.

Sauron probabilmente utilizzerà il suo travestimento da “Annatar” nella seconda stagione di Gli Anelli del Potere

Sauron-Mount-DoomNei testi di J.R.R. Tolkien, Sauron inganna gli elfi inducendoli a creare gli Anelli del Potere fingendosi lui stesso un elfo di nome “Annatar”. La prima stagione di Anelli del Potere ha mescolato questa storia facendo infiltrare Sauron nell’Eregion come “Halbrand”, riuscendo a far forgiare a Celebrimborn i tre anelli. Tolkien ha descritto Annatar come un elfo bellissimo, “giusto”, e l’aspetto angelico di Sauron nel trailer della seconda stagione si adatta sicuramente a quella descrizione. Il drastico cambiamento nell’aspetto, quindi, è interamente dovuto al passaggio di Sauron da “Halbrand” ad “Annatar”, mascherato da elfo invece che da uomo.

L’improvviso cambiamento di Sauron è possibile perché, fino alla fine della Seconda Era della Terra di Mezzo, il Signore Oscuro possiede un’innata capacità di cambiare forma. Questo potere gli viene tolto da Eru, molto prima del Signore degli Anelli, ma durante l’era in cui è ambientato Gli Anelli del Potere il cattivo possiede ancora il suo dono. Sauron non ha ancora acquisito la sua forza completa, dopo la sconfitta di Morgoth, ma il cattivo ha abbastanza energia per trasformare il suo aspetto ed entrare nell’Eregion per facilitare la creazione dei restanti Anelli del Potere.

Sauron in versione Annatar imposta la vera premessa di Gli Anelli del Potere

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del PotereFingendosi “Annatar”, l’obiettivo di Sauron è portare a termine il compito che ha iniziato nella stagione 1 di Gli Anelli del Potere, quando i tre anelli elfici furono forgiati. Sette anelli per i nani e nove per gli uomini mortali devono ancora essere creati. L’unico modo in cui Sauron può far sì che Celebrimbor forgi più anelli è indossare un nuovo volto, visto che le sembianze precedenti sono state smascherate. Non solo l’elfo Annatar può riaccendere la fucina, ma permette anche a Sauron di passeggiare liberamente per l’Eregion senza destare sospetti.

Alla fine, ovviamente, lo stratagemma di Sauron è quello di sgattaiolare via e creare l’Unico Anello a Mordor, dominando la volontà degli altri Anelli del Potere. Se la stagione 2 copre la trasformazione di Sauron in Annatar, allora la nascita dell’Unico Anello non può essere lontana, questo rende plausibili il fatto che la prima apparizione del famigerato oggetto possa essere una conclusione gloriosa per la seconda stagione e per condurre i fan alla terza.

L’origine degli Anelli del Potere e dell’Unico Anello stesso è la premessa principale della serie Prime Video, ma la prima stagione ha lasciato quella premessa in gran parte insoddisfatta. I tre anelli elfici sono diventati un elemento narrativo solo alla fine, e nessuna delle altre parti della linea di gioielli di Sauron è stata messa in scena. L’ingresso di Annatar offre una forte indicazione su dove ci condurrà questa seconda stagione.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, otto nuovi nomi nel cast

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Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere, la serie vista da oltre 100 milioni di persone in tutto il mondo, diventando la serie Original di Prime Video di maggior successo in ogni Paese e territorio alla sua prima stagione, ha annunciato otto nuovi componenti del cast per la seconda stagione, attualmente in produzione nel Regno Unito.

I nuovi componenti del cast di Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere sono: Oliver Alvin-Wilson, Stuart Bowman, Gavi Singh Chera, William Chubb, Kevin Eldon, Will Keen, Selina Lo e Calam Lynch.

Di seguito le biografie e i primi piani dei nuovi componenti del cast. Per ulteriori informazioni sulla serie, consulta la sezione dedicata a Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere sul Press Site di Amazon Studios.

OLIVER ALVIN-WILSON – Oliver Alvin-Wilson’s television credits include The Bay (ITV), as “Guy Townsend,” Murder in Provence(ITV) as “Luc Martinez,” Collateral (BBC) as “Chips Benson” and Lovesick (Netflix) as “Alex.” In film, Oliver has been seen in Harkness, Wonder Woman 1984, and The Huntsman. He has appeared on stage in All of Us (National Theatre), Henry VI Rebellion/War of the Roses (Royal Shakespeare Company), The Twilight Zone (Almeida Theatre/Ambassadors Theatre), The Doctor (Almeida Theatre), A Midsummer Night’s Dream(Young Vic Theatre) and Nine Night (National Theatre/Trafalgar Studios) among many others.

STUART BOWMAN – Stuart Bowman can currently be seen in the television series The Pact (BBC), Karen Pirie (ITV), and The Control Room (BBC). He has previously played recurring roles in Alex Rider (Prime Video), Guilt (BBC), Bodyguard (Netflix), Versailles (Netflix), Grantchester (ITV), and Deadwater Fell (Channel 4) opposite David Tennant. Stuart’s work in film includes Man and Witch, The Cursed, Sunset Song, and Slow West. His recent theatre credits include Macbeth (Shakespeare’s Globe Theatre) as “Macduff.”

GAVI SINGH CHERA Gavi Singh Chera was most recently seen in the television series The Undeclared War (Channel 4) and The Lazarus Project (Sky). Other television credits include Vera (ITV) and Doctors (BBC). On stage, Gavi has appeared in productions including The Cherry Orchard (The Yard Theatre), Our Generation, Behind the Beautiful Forevers (National Theatre), Duck, 1922: The Waste Land (Jermyn Street Theatre) and Pygmalion (Headlong).

WILLIAM CHUBB William Chubb is a prolific actor whose television credits include Vampire Academy (Peacock), The Sandman (Netflix), Pistol (Hulu), QuizJonathan Strange and Mr. Norrell (BBC), Law & Order: UK (ITV) and House of Cards (BBC). On stage, William has appeared in numerous productions including The Tempest (Theatre Royal Bath), The Taxidermist’s Daughter (Chichester Festival Theatre), Witness for the Prosecution (County Hall, London), Othello (Shakespeare’s Globe Theatre) and Rosencrantz and Guildenstern Are Dead (Old Vic). His film credits include Sam Mendes’ Empire of LightA Week in Paradise, and Adrift in Soho.

KEVIN ELDON Kevin Eldon is a well-known performer in television, film and theatre. On television, Kevin has starred in Game of Thrones (HBO), Shadow And Bone (Netflix), Inside Number 9 (BBC) and has had recurring roles in Trigger Point (Peacock) and Dad’s Army. He also appeared in The Crown (Netflix), Criminal: UK (Netflix) and Doctor Who (BBC). In film, he has been seen in Martin Scorsese’s Hugo, Hot FuzzFour Lions and Set Fire to the Stars opposite Elijah Wood.

WILL KEEN Will Keen will soon start production on Prime Video’s My Lady Jane. He most recently wrapped the indie feature Borderland opposite Felicity Jones and Mark Strong, as well as the TV series The Gold(BBC1/Viacom). He was most recently seen in Ridley Road (BBC) and The Pursuit of Love (BBC) opposite Andrew Scott and Emily Beecham. His other TV credits include His Dark Materials (HBO), The Crown (Netflix), Genius: Picasso (National Geographic), Wolf Hall (BBC) and The Musketeers (BBC). Stage credits include Patriots (Almeida Theatre), Ghosts (Almeida Theatre), Waste (Almeida Theatre), Quartermaine’s Terms (Wyndham’s Theatre), The Arsonists (Royal Court) and The Coast of Utopia (National Theatre).

SELINA LO Selina Lo is a British-Asian actress and former martial arts champion, whose film credits include starring in Boss Level (Hulu) as “Guan Yin” and Hellraiser (Hulu) as “The Gasp.”  Her work in television includes a recurring role in One Child(BBC) as “Xu Lian.”

CALAM LYNCH Calam Lynch was most recently seen in Bridgerton(Netflix) as “Theo Sharpe.” Other television credits include Derry Girls (Channel 4) as “John Paul O’Reilly” and Mrs. Wilson (BBC) as “Gordon Wilson.” In film, Calam starred in Black Beauty (Disney+), Benediction opposite Jack Lowden, and Dunkirk. He has appeared in theatre in productions including Much Ado About Nothing (The Rose Theatre) and Wife (The Kiln Theatre).

Gli otto episodi della prima stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere sono disponibili in esclusiva su Prime Video in più di 240 Paesi e territori.

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere porta per la prima volta sugli schermi le eroiche leggende della mitica Seconda Era della storia della Terra di Mezzo. Questo dramma epico si svolge migliaia di anni prima degli eventi narrati in Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, e porta gli spettatori in un’era lontana in cui furono forgiati grandi poteri, regni ascesero alla gloria e caddero in rovina, improbabili eroi furono messi alla prova, la speranza appesa al più esile dei fili, e il più grande cattivo mai uscito dalla penna di Tolkien minacciò di far sprofondare tutto il mondo nell’oscurità. Partendo da un momento di relativa pace, la serie segue un gruppo di personaggi, alcuni già noti, altri nuovi, mentre si apprestano a fronteggiare il temuto ritorno del male nella Terra di Mezzo. Dalle più oscure profondità delle Montagne Nebbiose, alle maestose foreste della capitale elfica di Lindon, all’isola mozzafiato del regno di Númenor, fino ai luoghi più estremi sulla mappa, questi regni e personaggi costruiranno un’eredità che sopravvivrà ben oltre il loro tempo.

La prima stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha ottenuto un successo senza precedenti, è stata vista da più di 100 milioni di persone in tutto il mondo, con più di 24 miliardi di minuti di streaming. L’attesissima serie ha conquistato più di 25 milioni di spettatori nel mondo nel suo primo giorno di uscita, divenendo il più grande debutto nella storia di Prime Video, e ha anche debuttato al n. 1 nelle classifiche di streaming generali di Nielsen nel suo weekend di uscita. Lo show ha inoltre battuto tutti i precedenti record di spettatori di Prime Video, e ha portato nuove iscrizioni a Prime più di qualsiasi altro contenuto precedentemente lanciato. Inoltre, Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è la prima serie Original in ogni area del mondo – Nord America, Europa, area Asia-Pacifico, America Latina e nel resto del mondo. Il finale di stagione è stato un evento culturale globale con numerosi hashtag dedicati alla serie tra cui #TheRingsofPower e altri in trend su Twitter in 27 Paesi per un totale di oltre 426 ore nel weekend.

La seconda stagione della serie è prodotta dagli showrunner ed executive producers J.D. Payne & Patrick McKay. A loro si uniscono gli executive producer Lindsey Weber, Callum Greene, Justin Doble, Jason Cahill e Gennifer Hutchison, insieme alla co-executive producer Charlotte Brandstrom, i produttori Kate Hazell e Helen Shang e i co-produttori Andrew Lee, Matthew Penry-Davey e Clare Buxton.