Ambientato 183 anni prima degli
eventi della trilogia originale, Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim trasporta il pubblico nell’epico mondo di
J.R.R. Tolkien. Il film racconta la storia di Helm
Hammerhand, il leggendario re di Rohan. Quando Wulf, un astuto e
vendicativo signore del Dunlending, lancia un attacco a sorpresa
per vendicare la morte di suo padre, Helm e il suo popolo devono
organizzare un’audace ultima resistenza nell’antica roccaforte di
Hornburg, più tardi conosciuta come il Fosso di Helm. In queste
terribili circostanze, Héra, la figlia di Helm, deve trovare il
coraggio di guidare la resistenza contro un nemico intenzionato ad
annientarlo.
Sebbene la Warner Bros. non abbia
ancora rilasciato un trailer per Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim, ha comunque offerto ai fortunati
partecipanti all’Annecy Animation Festival di gennaio un’anteprima
esclusiva di 20 minuti. Nel frattempo, Warner Bros. ha condiviso
vari materiali promozionali, inclusa una nuova immagine.
Non si tratta dell’unico film
ambientato nell’universo di Tolkien in produzione.
Sappiamo infatti che Andy Serkis sarà alla regia di Il Signore degli Anelli: The Hunt for Gollum,
in cui tornerà anche a interpretare la creatura del titolo.
Di cosa parla Il Signore degli
Anelli: La guerra dei Rohirrim?
Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim si svolge diverse centinaia di anni prima
degli eventi principali della trilogia del Signore degli
Anelli. Invece di concentrarsi sul potere dell’Unico
Anello o sulle origini di Sauron, La guerra dei Rohirrim promette di raccontare
le antiche storie del Fosso di Helm, l’enorme
fortezza vista nel finale de Il Signore degli Anelli: Le due torri.
Prevedibilmente, la serie segue anche i primi giorni dei
Cavalieri di Rohan e del loro re, Helm Hammerhand
(Brian
Cox).
Il ruolo del nuovo vecchio re, Helm
Hammerhand, sarà doppiato da Brian Cox, la star della serie drammatica di
successo Succession.
Brian Cox ha certamente una grande corona da riempire, dato che
seguirà il personaggio di Re Theoden, amato dai fan, della
trilogia originale de Il Signore degli Anelli,
interpretato magistralmente dal grande Bernard Hill. A proposito di membri del cast
originale della trilogia di Peter Jackson, uno
degli sviluppi più eccitanti è la rivelazione che Miranda
Otto riprenderà il suo ruolo di Eowyn, figlia di
Teodoro e uccisore del Re Stregone. Dato che il film è un prequel,
la Otto probabilmente fornirà la narrazione e/o sarà protagonista
di flash forward.
“Ci sono alcune cose che non
credo avremmo potuto necessariamente fare – o che avrebbero reso il
tutto estremamente costoso – elementi della narrazione che si
potevano fare nell’anime in un modo che era davvero
mozzafiato”, ha raccontato a PEOPLEPhilippa
Boyens, produttrice del film che ha anche collaborato alla
sceneggiatura di ciascuno dei tre film de IlSignore
degli Anelli e della trilogia de Lo Hobbit, e che ha
ora portato la Terra di Mezzo nel popolare stile di animazione
giapponese con il regista Kenji Kamiyama. Il film
è atteso in sala per il 13 dicembre.
Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim in produzione alla Warner Bros. porterà il
pubblico in un momento della Terra di Mezzo che non abbiamo ancora
visto, diverso e precedente alla fine della Terza Era durante la
quale è ambientata la trilogia di Peter Jackson. Naturalmente, dato
l’enorme successo dei film de Il Signore degli
Anelli, una delle domande più diffuse riguardo La guerra dei Rohirrim è come il film si
collegherà alla storia degli altri film.
La trilogia del Signore
degli Anelli di Jackson rappresenta lo standard più alto
degli adattamenti cinematografici di Tolkien. L’estetica, il cast e
l’aderenza al canone sono tutti parte del motivo per cui questi
film sono così amati oggi, e questo ha reso difficile per altri
prodotti ottenere lo stesso tipo di accettazione da parte del
pubblico. Ora, Warner Bros e New Line hanno unito le forze per il
film anime Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim, che sebbene sarà un progetto indipendente
potrebbe anche avere dei punti di contatto con i tre film di
Jackosn. Ecco quali:
Il Regno di Rohan è stato
ampiamente raccontato in Il Signore degli Anelli: Le Due
Torri e ne Il Ritorno del Re di Jackson,
e La Guerra dei Rohirrim approfondirà ancora di più la storia dei
Signori dei Cavalli. Attraverso la trilogia, il pubblico conosce re
Théoden, Éomer e Éowyn e vede la relazione conflittuale con il
regno di Gondor. Tuttavia, il film esplorerà un altro conflitto del
regno con un clan di Uomini, i Dunlendings, e seguirà la tragica
storia di Re Helm Mandimartello, che governò Rohan 183 anni prima
della morte di Théoden in Il Signore degli Anelli: Il Ritorno
del Re.
Il nuovo film del Signore degli
Anelli spiegherà l’origine del Fosso di Helm
Ne Il Signore degli Anelli: Le Due
Torri di Jackson, Theoden conduce il suo popolo al Fosso
di Helm, dove Rohan si difende dall’attacco degli Uruk-hai di
Saruman. Questa roccaforte prende il nome da Helm Mandimartello,
uno dei personaggi centrali di La guerra dei Rohirrim, e sarà molto
probabilmente un’ambientazione significativa del film. Secondo il
canone di Tolkien, il Fosso di Helm fu inizialmente fondato dal
Regno di Gondor, ma in seguito fu donato ai Rohirrim. Poi, durante
il Lungo Inverno, Mandimartello e i suoi soldati si rifugiarono lì,
da quel momento il luogo prese il suo nome. Successivamente, al
Fosso di Helm si verificarono diverse battaglie significative
contro i Dunlandiani.
Re Théoden è un personaggio
cruciale ne Il Signore degli Anelli: Le Due
Torri e ne Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del
Re di Jackson. Era considerato un re volitivo, determinato
a proteggere il suo popolo ad ogni costo. Questo è una sorta di
tratto familiare, come si vedrà anche con l’antenato di Théoden,
Helm Mandimartello. Questo tragico re di Rohan era noto per essere
così forte da non usare mai un’arma vera e propria, e uccideva
invece i suoi nemici con un solo colpo di pugno.
Il film spiegherà l’esistenza
della statua vista ne le Due Torri
Sebbene non sia mai stata
notata direttamente dai protagonisti del film ne
Il Signore degli Anelli: Le Due Torri, una statua di
Helm Mandimartello si vede chiaramente al Fosso di Helm, prima che
scoppi la battaglia contro gli Uruk-hai di Saruman. Il leggendario
personaggio di Tolkien si riconosce dal martello in mano e dal
corno da guerra, che si dice suonasse ogni volta che scendeva in
battaglia. Poiché il Fosso di Helm fu fondato molto prima che
questo Re Rohirrim venisse a soggiornare a Hornburg, sarà
interessante vedere le circostanze della costruzione di questa
statua. Ne Le Due Torri, si vede un’altra statua
rotta accanto a quella di Helm, e La guerra dei Rohirrim potrebbe avere
l’opportunità di rivelare chi era raffigurato in questa statua
caduta.
Éowyn con la voce di Miranda Otto
racconterà La guerra dei Rohirrim
Sebbene la maggior parte
dei personaggi della trilogia di Peter Jackson non
sia ancora nata nel momento in cui è ambientata La guerra dei Rohirrim, almeno un membro del
cast tornerà per il prequel. Miranda Otto
riprenderà il ruolo di Éowyn, nella veste di narratrice del
film. Ciò implica che La Guerra dei Rohirrim sarà una sorta di
storia nella storia, magari con Éowyn che racconterà ai suoi figli,
avuti dal marito Faramir di Gondor, la storia della loro famiglia
di Rohan. Questo sarà uno dei collegamenti più emozionanti con i
film di Jackson e servirà a far sembrare questo prequel un’aggiunta
coerente alla trilogia del Signore degli Anelli.
Via Variety, Per gentile concessione di Warner Bros.
Pictures
Gran parte del modo in cui il
pubblico moderno percepisce la Terra di Mezzo dipende dai design
mozzafiato dei film del Signore degli Anelli di Jackson e da tutto
ciò che ha a che fare con gli illustratori Alan
Lee e John Howe. Non solo la coppia è
stata responsabile del concept art per tutti e tre i film del
Signore degli Anelli, ma Lee ha lavorato come illustratore per
diverse edizioni delle opere di Tolkien pubblicate postume. Ciò
rende la notizia che Lee e Howe faranno parte del team creativo di
La guerra dei Rohirrim molto confortante. Il
fatto che il film sarà un anime significa che la Terra di Mezzo
sarà rappresentata sotto una luce completamente nuova, ma con il
talentuoso duo, il film dovrebbe sembrare proprio come la Terra di
Mezzo di Jackson.
Le battaglie del film vedranno
nuovamente protagonisti gli Easterling e i Corsari di Umbar
Le battaglie
de La
guerra dei Rohirrim avranno molto in comune con quelle
viste nel Signore degli Anelli di Jackson. Non solo alcune saranno
ambientati al Fosso di Helm, proprio come ne Le Due
Torri, ma molti dei partecipanti ai precedenti conflitti
di Rohan saranno gli stessi della Battaglia dei Campi del Pelennor
ne Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re. Il
principale nemico di Helm, i Dunlending, alla fine unirà le forze
con i Corsari di Umbar (i pirati sconfitti dagli Uomini Morti di
Dunclivo da Aragorn) e gli Easterling (le tribù malvagie di Uomini
provenienti dal misterioso Oriente). Forse potremmo anche vedere il
ritorno degli Olifanti!
La
guerra dei Rohirrim avrà luogo dopo che Isildur ha
tagliato l’Unico Anello dalla mano di Sauron e prima che Bilbo lo
rubi a Smeagol. Pertanto, Sauron non costituirà ancora un elemento
di preoccupazione per i regni della Terra di Mezzo. Tuttavia,
questo non vuol dire che l’influenza malvagia del Signore Oscuro
non abbia avuto effetto su Rohan. Nel Signore degli Anelli è
implicito che la discordia tra i regni trovi le sue radici nella
crescente oscurità di Sauron, ed è la natura stessa del suo male
che porta alla corruzione e alla guerra. Anche 183 anni prima degli
eventi della trilogia del Signore degli Anelli di Jackson, i
personaggi saranno in grado di percepire il presagio malvagio di
ciò che verrà.
Nonostante non sia esente di
difetti, Il Signore degli Anelli: La Guerra dei
Rohirrim offre diversi momenti emozionanti nei suoi
134 minuti di durata. Il film d’animazione è uscito il 1° gennaio
2024 come prima pellicola anime ambientata nel mondo de Il
Signore degli Anelli, dopo l’uscita del film d’animazione
di Ralph Bakshi nel 1978. Il film La Guerra dei Rohirrim è diretto dal maestro
di Ghost in the Shell Kenji Kamiyama.
Il film ha ricevuto recensioni
contrastanti ma un’accoglienza generalmente positiva da parte del
pubblico, con i fan che hanno commentato l’intrigante
interpretazione del classico racconto di J.R.R.
Tolkien. Basato su “La casa di Eorl“, un racconto
dell’Appendice A del Signore degli Anelli, il film è pieno
di scene che reinventano il classico mondo fantasy.
Un sudrone è un presagio di minacce
lontane
War Of The Rohirrim fa riferimento
al mondo più ampio di Tolkien
Uno dei momenti più
intriganti di La Guerra dei Rohirrim è stata l’apparizione a
sorpresa di un sudrone. Questa misteriosa razza era strettamente
associata alla guerra ne Il Signore degli Anelli, ed era anche
conosciuta come Haradrim. Gli Haradrim provenivano da Harad, una
località a sud ancora più in basso sulla mappa del Signore degli
Anelli rispetto a Mordor.
Situata appena sotto Mordor, Harad
era spesso sotto l’influenza di Sauron. Questo background ha reso
l’apparizione del Sudrone in La Guerra dei Rohirrim un gustoso boccone di
tradizione per i fan di lunga data. Il cadavere in decomposizione
di un Sudrone è stato incluso verso l’inizio del film come presagio
di brutte cose a venire. In effetti, la guerra sta arrivando a
Rohan, mentre la più ampia Guerra dell’Anello stava appena
iniziando a prendere forma.
Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim – Un’Immagine dal
film
Il Signore degli Anelli: La
Guerra dei Rohirrim ha riportato in vita il terrificante
Guardiano nell’Acqua di J.R.R. Tolkien. Questa
creatura fantasy ha debuttato sullo schermo nel film Il
Signore degli Anelli: La Compagnia dell’Anello.
Barcollando fuori dal Lago di Sirannon, questa bestia ha cercato di
trascinare Frodo nelle profondità dello stagno. L’iconica
rappresentazione della bestia da parte di Peter Jackson ha ispirato
quella di Kenji Kamiyama.
Il Guardiano nell’Acqua di Kamiyama
era ben lontano da quello di Peter Jackson, dal
momento che ha subito l’influenza della formazione anime del
regista. Anche Ralph Bakshi ha incluso il
Guardiano nell’Acqua nel suo film, ma la bestia di Kamiyama appare
del tutto unica. Con quello che sembravano alberi che crescevano
dalla sua testa, questo mostro si era camuffato perfettamente,
ricordando le creature degli anime classici in stile Pokémon e
creando una delle migliori scene del film.
Le Fanciulle Scudiere fanno
ritorno
L’importanza di Éowyn nel Signore
degli Anelli è riconosciuta
La
Guerra dei Rohirrim ha onorato Éowyn in molti modi, il
che ha portato ad alcune delle migliori scene del film. Il
Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim è incentrato
su Hèra, la figlia senza nome di Helm Mandimartello in “La casa
di Eorl“. La storia racconta la storia delle shieldmaidens, le
Fanciulle Scudiere, in una delle sue scene di apertura, menzionando
come questa vecchia tradizione si fosse quasi estinta.
Questo ha un forte parallelo con
Il Signore degli Anelli, per cui la tradizione
delle Fanciulle Scudiere era ancora più sconosciuta. Hèra e la sua
ancella, Olwyn, assumono il mantello delle Fanciulle Scudiere in
La Guerra dei Rohirrim. Questo è un riferimento a
Éowyn, ovviamente, una delle donne più forti de Il Signore
degli Anelli e la shieldmaiden più famosa.
L’iconico
Christopher Lee è tornato dai morti per un cameo
perfettamente sincronizzato. Lee ha interpretato Saruman nella
trilogia di Peter Jackson del Signore
degli Anelli, ma purtroppo è scomparso nel 2015. La Guerra dei Rohirrim è riuscita a usare
filmati d’archivio per creare le battute necessarie, mixando
vecchie registrazioni della voce di Lee. Il ritorno di Lee sugli
schermi per Saruman è stata una delle migliori scene del film.
L’apparizione di Saruman nel film
era un elemento canonico dell’adattamento, poiché è apparso anche
verso la fine di “La Casa di Eorl” come presagio del
suo futuro governo. Saruman si stava appena trasferendo a Isengard
al tempo della Guerra dei Rohirrim. Pertanto, concludere il film
con la sua apparizione prefigurava perfettamente la sua ascesa al
potere. L’avatar di Lee nell’anime è molto somigliante all’attore
scomparso.
Hèra cavalca per incontrare
Gandalf
La runa di Gandalf simboleggia un
nuovo inizio
Hèra cavalca per incontrare Gandalf
in un divertente Easter egg, alludendo a uno dei migliori
personaggi del Signore degli Anelli. Alla fine del
film, Hèra sta per partire per un’altra avventura, come Hama aveva
previsto con la sua canzone all’inizio del film. Tuttavia, questa
volta, va a incontrare una figura misteriosa che non appare mai
sullo schermo. Portava con sé una lettera da parte di questa
misteriosa figura, con una specifica runa incisa.
I fan di Lo Hobbit
riconosceranno questa runa come quella che Gandalf ha inciso sulla
porta di Bilbo Baggins nel primo film di Lo
Hobbit. Non molto tempo dopo aver rivelato la runa, il
film conferma che indicava effettivamente la presenza di
Mithrandir, che era presente nella Terra di Mezzo
anche a questo punto della Terza Era. Questa chicca di Tolkien ha
reso questa scena finale uno dei punti salienti di La Guerra dei Rohirrim.
Gli orchi dimostrano che Sauron è
già preoccupato per l’anello
Due orchi sono stati doppiati da un
duo molto speciale
Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim – Un’Immagine dal
film
Gli orchi sono apparsi in una delle
migliori scene di Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim. Come Easter Egg a sorpresa e come riferimento a
Il Signore degli Anelli, questa coppia di orchi è
stata doppiata nientemeno che da Billy Boyd e
Dominic Monaghan. Gli attori, ovviamente, hanno
interpretato Peregrino Tuc e Meriadoc Brandybuck
nella trilogia originale. La loro alchimia è ancora innegabile,
anche come coppia di servitori di Sauron.
Tuttavia, ciò che ha più
affascinante della scena degli Orchi in La Guerra dei Rohirrim è il riferimento a un
mondo più ampio in cui stanno accadendo molte cose. La guerra
dell’anello stava già iniziando a fermentare, anche se i Rohirrim
combattevano i Dunlandiani. Il film lo ha spiegato mostrando come
Sauron stava cercando l’Unico Anello mentre i Rohirrim erano
impegnati nella loro guerra territoriale: uno degli Orchi si
chiedeva ad alta voce cosa volesse Sauron dagli anelli mentre ne
metteva via uno nella sua borsa.
Helm entra in modalità Spettro
nell’anime Il Signore degli Anelli
Helm Mandimartello perde la sua
umanità
Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim – Un’Immagine dal
film
Helm Mandimartello è entrato in
modalità demone in La Guerra dei Rohirrim, creando un
potenziamento anime che è stato il momento clou del film. Helm era
il personaggio principale di “La casa di Eorl“, quindi il
suo ruolo nel film doveva essere preponderante. In La Guerra dei Rohirrim Hèra è il personaggio
principale, cosa che ha sorpreso molti fan, dato che le era stata
data solo una battuta nel materiale originale.
Il film è stato saggio a rendere
Hèra la protagonista, perché ha permesso di lasciare Helm, suo
padre, con un elemento di mistero. Ma il film sarebbe stato
sicuramente negligente a tralasciare tutti i momenti salienti di
Helm nel racconto. La Guerra dei Rohirrim ha ottenuto questo
equilibrio nel modo giusto, inclusa la scena essenziale: Helm che
impazzisce e uccide i nemici a mani nude. L’anime era il formato
perfetto per questa follia, con gli occhi di Helm sbiancati per
esprimere la sua discesa nella ferocia.
Hama affronta il suo destino senza
paura
Il fratello di Hèra era l’eroe
misconosciuto del film
Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim – Hama in
un’Immagine dal film
Hama ha mostrato più coraggio della
maggior parte dei personaggi nel corso dell’intero film, quando è
sceso da cavallo e ha guardato dritto verso la sua imminente
rovina. Il gentile Hama è stato una delle parti migliori di
La Guerra dei Rohirrim, e questo ha reso il
suo tragico destino ancora più toccante. Hama, come Hèra, era ben
lungi dall’essere un personaggio principale in “La casa di
Eorl“, ma nel film gli è stato dato molto più spazio.
Il fratello di Hèra era più un bardo
che un soldato, preferendo suonare il suo liuto e cantare canzoni
piuttosto che assicurarsi il cavallo più forte dell’esercito. Il
film ha annunciato che Hama aveva un cavallo lento, prefigurando la
sua morte. Quando stava cercando di seminare i Dunlandiani, i suoi
compagni ce l’hanno fatta, ma il suo cavallo rallenta fino a
fermarsi. Hama resta calmo e gentile, accarezza la schiena del suo
cavallo mentre scende e scocca delle frecce, rendendo questa una
delle scene più eroiche di La Guerra dei
Rohirrim.
Helm Mandimartello muore da
guerriero in Il Signore degli Anelli: La Guerra dei
Rohirrim, dando vita a una scena strappalacrime. Helm
doveva morire eroicamente, ma non era certo che il film lo avrebbe
mostrato in tutta la sua gloria. Helm era una figura moralmente
grigia, che esibiva un comportamento brutale e eccessivamente
aggressivo. Il film avrebbe potuto facilmente rendere Helm più
malvagio, ma ha rispettato la sua eredità attraverso la scena della
sua morte.
Helm era famoso nella leggenda
Rohirrim, di “La casa di Eorl“, per aver vagato per le
pianure mentre lui e il suo popolo erano assediati nel Fosso di
Helm. I Dunlandiani hanno tenuto i Rohirrim sotto assedio, ma Helm
non aveva intenzione di lasciare che questo gli impedisse di
tentare di sconfiggerli. Mentre gli altri dormivano, Helm si è
fatto strada verso l’esterno e ha ucciso i suoi nemici uno a uno.
Helm è morto durante questi ultimi tentativi di salvare il suo
popolo nel film, congelato a morte in piedi fuori dalla porta della
fortezza.
La Terra di Mezzo torna al cinema
dopo 10 anni
Il tema musicale di Rohan
riecheggia nelle sale
Il Signore degli Anelli:
La Guerra dei Rohirrim ha sfruttato al meglio la sua
durata per riportare la pura nostalgia agli spettatori. La scena di
apertura del film è facilmente la migliore, nonostante i molti
momenti incredibili a venire. Il tema di Rohan di
Howard Shore è esploso trionfalmente dagli
altoparlanti mentre la scena si spostava con grazia sulle colline
di Rohan, ricordando uno dei migliori film fantasy della
storia.
Il Signore degli Anelli: Le
Due Torri ha introdotto Rohan, esponendo personaggi
leggendari come Gríma Vermilinguo, Théoden e Éomer. Questa colonna
sonora, incorporata in un nuovo brano musicale di Stephen
Gallagher, si è sposata perfettamente con le immagini di
apertura del film. Questa scena iniziale de Il Signore
degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim è incredibilmente
realistica per un anime, evocando gli splendidi paesaggi della
Nuova Zelanda per cui sono noti i film di Jackson.
Il 2024 è stato una delizia per i
fan de Il Signore degli Anelli, con
Il Signore degli Anelli:Gli Anelli del Potere Stagione
2 su Prime Video all’inizio di quest’anno e, ora,
Il Signore degli Anelli:La guerra dei Rohirrim sul
grande schermo. Ogni possibilità di tornare nella Terra di
Mezzo è un regalo e quest’ultimo, un anime diretto da
Kenji Kamiyama, è addirittura ambientato nella
stessa continuità della trilogia di Peter
Jackson. Racconta la storia di Héra (Gaia
Wise), figlia del leggendario re di Rohan, Helm
Hammerhand (Brian Cox), ed eroe non
celebrato che ha guidato il suo paese in una guerra contro i
Dunlendings, guidati dal suo frenetico nemico d’infanzia,
Wulf (Luke Pasqualino). Ma perché non abbiamo mai
sentito parlare di lei prima d’ora? Per fortuna, il film risponde a
questa e a molte altre domande.
Di cosa parla “La guerra dei
Rohirrim”?
Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim – Un’Immagine dal
film
La guerra dei Rohirrim ha una premessa semplice:
spiegare come il Fosso di Helm, una delle fortezze più iconiche
della Terra di Mezzo, abbia preso il suo nome. Nel trailer
vengono mostrati gli eventi che hanno portato a questo, con
Helm che uccide il padre di Wulf, Freca
(Shaun Dooley), con un solo pugno in un duello dopo che
Freca ha mancato di rispetto al trono offrendo la mano di Wulf a
Héra. Dopo questo fatto, l’amareggiato Wulf scompare con i suoi
alleati, per riemergere qualche tempo dopo con un enorme
esercito di Dunlendings e mercenari per cercare di
vendicarsi di Helm e della sua famiglia.
La famiglia reale si schiera a
difesa della capitale Edoras, ma viene tradita da Lord Thorne
(Jude Akuwudike), uno dei più vecchi alleati di
Helm, che ha costretto il suo re a esiliare il nipote
Fréaláf (Laurence Ubong Williams), il suo
suddito più fedele. Helm e il popolo di Edoras sono
costretti a ritirarsi nella Hornburg, un’antica fortezza
che serve a ricordare la forza e la resistenza di Rohan. Durante la
ritirata, i due fratelli di Héra, Haleth (Benjamin
Wainwright) e Hama (Yazdan Qafouri),
vengono uccisi da Wulf e dal suo esercito, mentre Helm è gravemente
ferito quando arrivano alla Hornburg.
Wulf, che indossa la corona di
Helm, organizza un assedio che si rifiuta di togliere anche
quando arriva l’inverno più rigido della sua vita. Durante
questo periodo, nell’accampamento di Wulf iniziano a
diffondersi voci sulla morte di Helm e i soldati affermano di aver
visto Helm, ora uno spettro, massacrare i loro colleghi a mani
nude. Helm non è morto, ma è scomparso dalla
fortezza e viene ritrovato da Héra solo grazie a un
passaggio segreto che conduce all’esterno. Purtroppo, l’unica via
di ritorno per padre e figlia è il cancello principale.
Helm protegge l’ingresso per permettere a Héra di
sopravvivere e sconfigge da solo innumerevoli Dunlendings e
mercenari, ma finisce congelato dal
clima rigido. Quando l’inverno comincia a passare, Helm viene
trovato congelato, ma in piedi e irremovibile, davanti al cancello
dell’Hornburg.
Con la scomparsa di Helm, Haleth e
Hama, Héra ha la responsabilità di guidare il suo popolo
verso la sopravvivenza. Alla fine, lei e Olwyn (Lorraine
Ashbourne) trovano un abito da sposa dimenticato e una
corona. Il vecchio Pennicruik (Janine Duvitski),
il castellano di Hornburg, le proibisce di indossare gli oggetti,
sostenendo che sono maledetti. Mentre cibo, legna e altre risorse
diminuiscono durante il rigido inverno, Héra escogita un piano
disperato: fare amicizia con laGrande
Aquilache ha il suo nido sopra l’Hornburg e
convincerla a portare l’armatura di Helm a Fréaláf,
sperando che suo cugino e i suoi Rohirrim accettino la sua
richiesta di aiuto.
Héra è all’altezza della
situazione e salva il suo popolo da Wulf
Wulf sta attraversando una crisi
simile: l’inverno è un tributo pesante e prosciuga le sue riserve
d’oro, ma inganna i mercenari facendo credere loro che gli
Hornburg li renderanno ricchi. Inoltre, fa costruire al
suo esercito una macchina d’assedio con un’enorme torre, in modo da
poter invadere la fortezza e portare a termine il lavoro.
Contemporaneamente, il piano di Héra funziona
miracolosamente e il suo aiutante Lief (Bilal
Hasna) inizia a guidare la gente verso le montagne per
metterla al sicuro. Dopo che la prima fase del suo piano ha
funzionato, arriva la seconda: Héra indossa l’abito da sposa
maledetto e la corona per schernire Wulf, dato che si è
rifiutata disposarlo, mentre il suo
popolo fugge. Si incontrano sul ponte della macchina d’assedio e
stringono un accordo: se Héra vince, Wulf si ritira e li
risparmia; se lui vince, lei lo sposerà. Il combattimento
che segue è degno dei migliori anime e si conclude con la vittoria
di Héra. Ella lo schernisce nuovamente dicendo che la
fortezza ora si chiama Fosso di Helm, dal nome del vero re di
Rohan. Wulf, tuttavia, si rimangia l’accordo e ordina al
suo esercito di attaccare e uccidere tutti gli abitanti del Fosso
di Helm.
Héra è costretta a combattere
nuovamente contro Wulf e, durante questo secondo duello, arriva
finalmente Fréaláf. Indossando l’antica armatura reale dello zio,
Fréaláf e i Rohirrim piombano sull’esercito di Wulf proprio come
Éomer (Karl
Urban) e i suoi Rohirrim ne
Il Signore degli Anelli:Le due
torri, solo che
Fréaláf lo fa mentre la luna sta sorgendo, mentre Éomer lo fa al
sorgere del sole. Poiché Wulf si rifiuta di cedere o di
ammettere la sconfitta, Héra è costretta a ucciderlo. Con
il giorno salvato, i sopravvissuti tornano a Edoras per iniziare la
ricostruzione, con Fréaláf come nuovo re.
Come finisce “La guerra dei
Rohirrim”?
Proprio all’inizio de Laguerra dei Rohirrim, Éowyn (Miranda
Otto), che narra il film, dice al pubblico che
il nome di Héra non si trova nei libri. Questo è
importante perché, appena annunciata l’animazione, sono iniziate le
speculazioni su chi sia Héra e perché non venga mai menzionata nei
libri – dopo tutto, J.R.R. Tolkien scrive
che Helm ha due figli, Haleth e Hama, e una figlia senza nome. Ciò
che il film rivela è che Héra non è affatto come i suoi fratelli,
che sono stati cresciuti per riempire i panni del padre ed essere
ricordati nella storia come guerrieri ed eroi. Héra non si
preoccupa di questo e, invece, vuole solo esplorare la Terra di
Mezzo e aiutare chi ne ha bisogno. Difende il suo popolo
perché è suo dovere, ma, una volta terminata la guerra, lascia la
gloria al nuovo re, Fréaláf.
Proprio alla fine del film,
Saruman (Christopher
Lee) visita Edoras per offrire la sua assistenza a
Fréaláf. Il Mago Bianco ha appena ottenuto da Gondor la gestione di
Isengard (che era stata occupata da Wulf all’inizio del film) e,
vista la vicinanza tra i due regni, la loro collaborazione
è vitale per entrambi. Héra stessa decide di continuare a
cavalcare ed esplorare la Terra di Mezzo con il suo fedele
destriero Ashere, accompagnata dal suo protettore Olwyn.
Prima, però, viene convocata per incontrare
Gandalf (Ian
McKellen) e riferire sulla
guerra, vedendo come i mercenari e i loro Mumakil
potrebbero essere legati all’imminente rinascita di Sauron a
Mordor. Il Mago Grigio non appare mai, ma è implicito che
Héra potrebbe diventare uno dei suoi informatori.
La guerra dei Rohirrim non
si avvicina certo alla trilogia del Signore degli Anelli
di Peter Jackson in termini di impatto, ma è sicuramente una grande
storia della Terra di Mezzo che vale la pena di vedere. Nelle mani
di un maestro dell’anime come Kenji Kamiyama, una
storia apparentemente senza importanza diventa un’epopea ricca di
azione, e il regista è abile nel trarre riferimenti e
cenni dall’opera di Jackson per raccontare la storia di Héra. Forse
non avrà il peso della trilogia cinematografica, ma francamente
nulla lo avrà, quindi questo ritorno alla Terra di Mezzo vale come
ogni altro.
Preparatevi alla guerra, perché il
primo trailer a Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim è ormai alle porte. La Warner Bros. Discovery
ha annunciato che il primo film d’animazione ambientato
nell’universo de Il Signore degli Anelli sarà
protagonista del prossimo Festival Internazionale del Film
d’Animazione di Annecy. Lo studio ha inoltre annunciato altri
progetti attesi per il suo programma di presentazione, tra cui
The Day the Earth Blew Up: A Looney Tunes Movie, Creature
Commandos e il reboot di The Amazing World of
Gumball.
Oltre alla promessa del filmato in
anteprima mondiale, il panel “Filmmaker Conversation and
Exclusive Extended Look” per Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim presenta anche un team stellare di relatori.
Al Festival Internazionale del Cinema di Annecy saranno presenti la
sceneggiatrice della trilogia de Il Signore degli Anelli
Philippa Boyens, il regista di Star
Wars: Vision Kenji Kamiyama e il produttore di
Blade Runner: Black LotusJoseph
Chou. Al panel parteciperà anche il leggendario interprete
di motion capture e il “prezioso” volto di Gollum, Andy Serkis. L’apparizione di Andy Serkis è più che appropriata, dato che è
stato recentemente
annunciato che sarà il regista di un nuovo spin-off del
Signore degli Anelli in live-action, Il Signore degli Anelli: The Hunt for
Gollum.
Di cosa parla “Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim”?
Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim si svolge diverse centinaia di anni prima
degli eventi principali della trilogia del Signore degli
Anelli. Invece di concentrarsi sul potere dell’Unico
Anello o sulle origini di Sauron, La guerra dei Rohirrim promette di raccontare
le antiche storie del Fosso di Helm, l’enorme
fortezza vista nel finale de Il Signore degli Anelli: Le due torri.
Prevedibilmente, la serie segue anche i primi giorni dei
Cavalieri di Rohan e del loro re, Helm Hammerhand
(Brian
Cox).
Il ruolo del nuovo vecchio re, Helm
Hammerhand, sarà doppiato da
Brian Cox, la star della serie drammatica di successo Succession.
Brian Cox ha certamente una grande corona da riempire, dato che
seguirà il personaggio di Re Theoden, amato dai fan, della
trilogia originale de Il Signore degli Anelli,
interpretato magistralmente dal grande Bernard Hill. A proposito di membri del cast
originale della trilogia di Peter Jackson, uno
degli sviluppi più eccitanti è la rivelazione che Miranda
Otto riprenderà il suo ruolo di Eowyn, figlia di
Teodoro e uccisore del Re Stregone. Dato che il film è un prequel,
la Otto probabilmente fornirà la narrazione e/o sarà protagonista
di flash forward.
In occasione
dell’uscita nelle sale de Il Signore degli Anelli: La
Guerra dei Rohirrim – il nuovo lungometraggio
d’animazione diretto da Kenji Kamiyama, al cinema dal 1
gennaio 2025 – i visitatori del Christmas World avranno
l’opportunità straordinaria di immergersi nell’epico mondo di una
delle saghe cinematografiche più iconiche e amate della storia del
cinema. La speciale area dedicata al film, consentirà al pubblico
di immergersi nel mondo nato dalla penna di J.R.R. Tolkien e reso
immortale dalla trilogia cinematografica de ‘Il Signore degli
Anelli’, che torna in vita in questo nuovo film, ambientato 183
anni prima degli eventi della saga originale.
Christmas World –
il villaggio di Natale più magico d’Italia – torna a Roma con una
sorprendente edizione nella suggestiva location di Villa Borghese
dal 30 novembre 2024 al 6 gennaio 2025.
Il lungometraggio
d’animazione originale di New Line Cinema “Il
Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim”
riporta il pubblico alla scoperta dell’epico mondo portato in vita
nella trilogia de “Il Signore degli Anelli”, basata sui celebri
libri di J.R.R. Tolkien – il film è diretto del pluripremiato
regista Kenji Kamiyama e sarà al cinema a partire dal 1 gennaio
2025 distribuito da Warner Bros. Pictures.
Tutto quello che
c’è da sapere su Il Signore degli Anelli – La guerra dei
Rohirrim
Al cinema dal 1
gennaio 2025 distribuito da Warner Bros. Pictures
Sinossi:
Ambientato 183 anni prima degli eventi della trilogia originale,
“Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim” racconta il
destino della Casata di Helm Hammerhand, il leggendario re di
Rohan. Un attacco a sorpresa da parte di Wulf, un astuto e spietato
signore del Dunlending in cerca di vendetta per la morte di suo
padre, costringe Helm e il suo popolo a organizzare un’audace
ultima resistenza nell’antica roccaforte di Hornburg – una possente
fortezza in seguito conosciuta come il Fosso di Helm. Trovandosi in
una situazione sempre più disperata, Héra, la figlia di Helm, deve
trovare il coraggio di guidare la resistenza contro un nemico
mortale intenzionato alla loro totale distruzione.
Warner Bros Italia
ha confermato la data d’uscita in sala di Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim. Il film che racconta della dinastia di Helm
arriverà nelle nostre sale dal 1° gennaio 2025, per inaugurare un
nuovo anno di cinema.
Ambientato 183 anni prima degli
eventi della trilogia originale, Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim trasporta il pubblico nell’epico mondo di
J.R.R. Tolkien. Il film racconta la storia di Helm
Hammerhand, il leggendario re di Rohan. Quando Wulf, un astuto e
vendicativo signore del Dunlending, lancia un attacco a sorpresa
per vendicare la morte di suo padre, Helm e il suo popolo devono
organizzare un’audace ultima resistenza nell’antica roccaforte di
Hornburg, più tardi conosciuta come il Fosso di Helm. In queste
terribili circostanze, Héra, la figlia di Helm, deve trovare il
coraggio di guidare la resistenza contro un nemico intenzionato ad
annientarlo.
Di cosa parla Il Signore degli
Anelli: La guerra dei Rohirrim?
Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim si svolge diverse centinaia di anni prima
degli eventi principali della trilogia del Signore degli
Anelli. Invece di concentrarsi sul potere dell’Unico
Anello o sulle origini di Sauron, La guerra dei Rohirrim promette di raccontare
le antiche storie del Fosso di Helm, l’enorme
fortezza vista nel finale de Il Signore degli Anelli: Le due torri.
Prevedibilmente, la serie segue anche i primi giorni dei
Cavalieri di Rohan e del loro re, Helm Hammerhand
(Brian
Cox).
Il ruolo del nuovo vecchio re, Helm
Hammerhand, sarà doppiato da Brian Cox, la star della serie drammatica di
successo Succession.
Brian Cox ha certamente una grande corona da riempire, dato che
seguirà il personaggio di Re Theoden, amato dai fan, della
trilogia originale de Il Signore degli Anelli,
interpretato magistralmente dal grande Bernard Hill. A proposito di membri del cast
originale della trilogia di Peter Jackson, uno
degli sviluppi più eccitanti è la rivelazione che Miranda
Otto riprenderà il suo ruolo di Eowyn, figlia di
Teodoro e uccisore del Re Stregone. Dato che il film è un prequel,
la Otto probabilmente fornirà la narrazione e/o sarà protagonista
di flash forward.
“Ci sono alcune cose che non
credo avremmo potuto necessariamente fare – o che avrebbero reso il
tutto estremamente costoso – elementi della narrazione che si
potevano fare nell’anime in un modo che era davvero
mozzafiato”, ha raccontato a PEOPLEPhilippa
Boyens, produttrice del film che ha anche collaborato alla
sceneggiatura di ciascuno dei tre film de IlSignore
degli Anelli e della trilogia de Lo Hobbit, e che ha
ora portato la Terra di Mezzo nel popolare stile di animazione
giapponese con il regista Kenji Kamiyama. Il film
è atteso in sala per il 1° gennaio 2025.
Cresce l’attesa per il debutto di
Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim, il film d’animazione prodotto da
Warner Bros e New Line Cinema. Ebbene dopo avervi
rivelato la data di uscita, gli studios hanno reso noto anche il
cast di voci svelando un gradito ritorno. E’ stato diffuso anche un
affascinante concept art del film che ci dà un primo assaggio sul
look del film che sembra essere davvero grandioso.
L’avventura animata della Terra di Mezzo, ambientata quasi 200 anni
prima degli eventi della trilogia classica di J.R.R Tolkien, uscirà
nei cinema il 12 aprile 2024. Il film seguirà il potente re di
Rohan Helm Hammerhand mentre difende la fortezza che è arrivata a
essere conosciuto come il Fosso di Helm da un assedio
implacabile.
Brian Cox (Succession) darà la voce ad Hammerhand,
con Gaia Wise (A Walk in the
Woods) nei panni di sua figlia Hera; e
Luke Pasqualino
( Snowpiercer ) nel ruolo del
malvagio Wulf. Miranda Otto riprenderà anche
il ruolo di Éowyn dalla trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter
Jackson ma il personaggio in realtà non apparirà (per
quanto ne sappiamo) e fungerà da narratore. Il cast
vocale di supporto sarà composto da Lorraine
Ashbourne (Bridgerton), Yazdan Qafouri
(I Came By), Benjamin Wainwright
(World on Fire), Laurence Ubong
Williams (Gateway), Shaun Dooley
(The
Witcher ), Michael Wildman (Fast and
Furious Presents, Hobbs & Shaw), Jude
Akuwudike (Beasts of No Nation),
Bilal Hasna (Sparks) e Janine
Duvitski (Benidorm).
La guerra dei
Rohirrim dovrebbe aver luogo centinaia di anni prima degli
eventi della trilogia de Il Signore degli Anelli di Jackson,
raccontando la storia inesplorata dell’origine del Fosso di Helm e
del suo fondatore, Helm Mano di martello. Il film è diretto da
Kenji Kamiyama da una sceneggiatura di
Phoebe Gittins e Arty
Papageorgiou, con crediti di scrittura aggiuntivi che
vanno a Jeffrey Addiss e Will
Matthews. New Line Cinema, lo studio di produzione dietro
le trilogie originali di Jackson Il Signore degli Anelli e Lo
Hobbit, torna nel mondo della Terra di Mezzo per produrre
La Guerra dei Rohirrim.
Finalmente Brian
Cox arriva nella Terra di Mezzo. La star di
Succession presta la voce a Helm
Hammerhand, il leggendario re della storia di Rohan, nel nuovo film
d’animazione Il Signore degli Anelli – La guerra dei
Rohirrim. Il nuovo video pubblicato in esclusiva
da Entertainment Weekly del dietro le quinte della realizzazione
del film offre la cosa migliore: guardare Cox e i suoi colleghi
registrare le loro performance per il fantasy animato.
“Ci sono questi personaggi che
diventano più grandi del loro mito, e Helm fa parte di quella
tradizione”, dice Cox nella clip sopra. Lo vediamo anche
registrare alcuni dei gridi di guerra tosti del re, come
“Dipingeremo l’alba di rosso con il sangue dei nostri
nemici!”
Gran parte di ciò che sappiamo di
Helm deriva dalle appendici di J.R.R. Tolkien a
Il Signore degli Anelli, in cui descrive la storia
di Rohan. Situato nelle pianure centrali della Terra di Mezzo, il
territorio di Rohan è ideale per l’allevamento di cavalli, ma rende
anche il regno vulnerabile agli attacchi di forze esterne. Come
piano di riserva, i Rohirrim hanno anche una fortezza montuosa in
cui possono ritirarsi quando le cose si mettono male.
Il nome ufficiale di quella fortezza
è Hornburg, ma all’epoca del Signore degli Anelli, è meglio
conosciuta come Il Fosso di Helm. La guerra dei Rohirrim racconta la
storia di ciò che Helm ha fatto per ispirare quel nome.
A parte Brian Cox,
l’altra protagonista di La guerra dei Rohirrim è la figlia
del re, Hèra (doppiata da Gaia Wise). Il
personaggio non ha nome nel testo di Tolkien, ma la produttrice
Philippa Boyens (che ha co-scritto i classici film
live-action del Signore degli Anelli di Peter Jackson) e la
sceneggiatrice Phoebe Gittins hanno voluto
raccontare la sua storia.
L’imminente anime Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim ha ora ufficialmente una data di uscita.
Basata sui romanzi fantasy dell’autore J. R. R.
Tolkien, la trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter
Jackson ha dato vita al mondo della Terra di Mezzo come
mai prima d’ora, presentando al pubblico Elfi, Nani, Hobbit e una
miriade di altre razze e creature. Dopo la trilogia di film
dedicati a Lo Hobbit di minore successo di Jackson
iniziata nel 2012, il lavoro di Tolkien sarà nuovamente adattato
con l’imminente serie Amazon Il Signore degli Anelli: Gli
anelli del potere e Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim, un’avventura anime film.
Mentre molto rimane sconosciuto
sull’attesissimo film, La guerra dei Rohirrim
dovrebbe aver luogo centinaia di anni prima degli eventi della
trilogia de Il Signore degli Anelli di Jackson,
raccontando la storia inesplorata dell’origine del Fosso di Helm e
del suo fondatore, Helm Mano di martello. Il film è diretto da
Kenji Kamiyama da una sceneggiatura di
Phoebe Gittins e Arty
Papageorgiou, con crediti di scrittura aggiuntivi che
vanno a Jeffrey Addiss e Will
Matthews. New Line Cinema, lo studio di produzione dietro
le trilogie originali di Jackson Il Signore degli Anelli e Lo
Hobbit, torna nel mondo della Terra di Mezzo per produrre
La Guerra dei Rohirrim.
Secondo un nuovo report di Deadline,
Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim ha ora ufficialmente una data di uscita
fissata per il 12 aprile 2024. La data potrebbe essere un po’ più
lontana di quanto molti si aspettassero. Tuttavia, il progetto è
ancora relativamente all’inizio della produzione, con il lavoro di
animazione in corso da parte di Sola Entertainment, lo studio di
animazione dietro Blade Runner: Black Lotus.
Da quando Il Signore degli Anelli:La guerra dei Rohirrim è stato
annunciato per la prima volta, una domanda è rimasta tra i fan: Chi
è Héra, la protagonista doppiata da Gaia
Wise? Non c’è nessun personaggio con questo nome nel
Legendarium di J.R.R. Tolkien e per
un’eroina così importante come Héra non aveva senso che non venisse
mai menzionata da nessuna parte. Fortunatamente,
questa è proprio una dellelinee
principali della tramadel nuovo
film, che spiega perché non abbiamo mai sentito parlare di
lei nei secoli successivi – e perché, d’ora in poi, dovremmo sempre
tenerla a mente come uno dei più grandi eroi della Terra di
Mezzo.
Helm Hammerhand ha una figlia
senza nome nelle appendici de “Il Signore degli Anelli”.
Le appendici dei libri de Il Signore degli Anelli sono
state una fonte inestimabile di conoscenza della Terra di Mezzo e
sono persino alla base di storie come Il Signore degli Anelli:Gli anelli del potere e, ora,
La guerra dei Rohirrim. Di solito la gente non li legge,
ma fanno sempre luce su aspetti altrimenti oscuri della
Terra di Mezzo e della sua storia, come accade ora con
Héra.
Nell’Appendice A, in particolare,
si dice che Helm Hammerhand (Brian
Cox), il nono re di Rohan e colui che dà il nome
alla fortezza del Fosso di Helm, ha due figli di nome:
Haleth (Benjamin Wainwright) e Hama
(Yazdan Qafouri). Secondo la linea di successione,
sono gli eredi di Helm, ma muoiono entrambi nella
guerracontro Wulf (Luke
Pasqualino) e i Dunlendings. Tuttavia, l’Appendice
A menziona anche che Helm ha una figlia, anche se non
fornisce ulteriori dettagli su di lei.
La storia di Héra non è
incentrata sullo sviluppo del personaggio o sul diventare un
eroe
All’inizio di La guerra dei
Rohirrim, Éowyn (Miranda Otto)
dice al pubblico che Héra non si trova nei libri,
riconoscendo le domande dei fan al riguardo. La incontriamo mentre
cerca di comunicare con le Grandi Aquile che hanno il loro
nido a Rohan, dando il tono di chi è veramente il suo personaggio:
uno spirito libero, non legato alle regole di corte o alle
questioni di stato. È ferocemente fedele a Rohan e a
suo padre, ma lui ha già due eredi maschi a cui dedica gran
parte delle sue attenzioni, permettendole di fare i propri
interessi.
Visto che sia Haleth che Hama
muoiono nella guerra contro Wulf, è naturale aspettarsi che
Héra sia all’altezza della situazione e rivendichi il suo posto
come erede di Helm, diventando regina. La maggior parte
delle narrazioni odierne si basa sullo sviluppo degli archi dei
personaggi, ma i libri del Signore degli Anelli non si
sono mai adattati a questo schema, concentrandosi invece sulla
narrazione di una trama collettiva e degli eventi che si
susseguono. Quindi, alla fine, Héra è più o meno la stessa
persona che era all’inizio del film, e le azioni che
compie durante l’assedio dell’Hornburg (o del Fosso di Helm)
sono le stesse che avrebbe fatto anche prima o dopo. Alla fine del
film, rimane ferocemente fedele a Rohan e a Fréaláf
(Laurence Ubong Williams), suo cugino e nuovo re,
così come era fedele a suo padre.
Anche Héra non si è mai
preoccupata della gloria o di essere scritta nella storia
Un altro aspetto importante del
personaggio di Héra è il modo in cui è stata cresciuta
diversamente dai suoi fratelli. Non è mai stata preparata
per il comando, anche se è un leader naturale. Non le è mai
importato di sposare qualcuno, non solo Wulf o qualsiasi altro
principe gondoriano, come voleva suo padre. E non si è mai
preoccupata della gloria o diessere
ricordata, come invece hanno fatto Haleth e
Hama. I tre fratelli sono molto simili, ma il fatto che i
ragazzi siano stati cresciuti con una mentalità militare e politica
distingue Héra, che non si è mai legata a questi concetti.
Héra si è sempre preoccupata del
momento presente, anziché di come la storia possa o meno
ricordarla. In tempi di pace, le sue preoccupazioni
sonoesplorare la Terra di Mezzoe aiutare i bisognosi, diventando persino una
delle informatrici di Gandalf (Ian
McKellen) alla fine del film. Héra potrebbe anche
essere cresciuta pensando alle battaglie e all’eroismo grazie
all’influenza di Olwyn (Lorraine Ashbourne), che
le ha raccontato delle madrine degli scudi, per cui, quando è
necessario, è pronta a salvare il suo popolo, ma rimane
fermamente intenzionata a esplorare la Terra di Mezzo e a
non farsi coinvolgere in questioni di Stato.
Il Signore degli
Anelli di J.R.R. Tolkien è sempre stato
definito un romanzo inadattabile al grande schermo, fino a che non
è arrivato Peter Jackson, con la sua visione, il suo
estro, la Weta Digital; mettendo insieme innovazione tecnica e
talento, Jackson ha scritto la storia. Tuttavia nessun adattamento
è uguale al romanzo di partenza, soprattutto quando il romanzo è
noto per una ricchezza descrittiva che il cinema può facilmente
contrarre in poche inquadrature. Per cui anche Il Signore
degli Anelli, per quanto sia un adattamento fedele,
presenta delle differenze tra libro e film. Ecco le
differenze tra libro e film de La Compagnia
dell’Anello, primo libro e film della trilogia letteraria
più celebre del Novecento.
Tempi contratti
La prima differenza sostanziale che
incontriamo durante la visione de La Compagnia
dell’Anello riguarda la contrazione temporale. Nel
romanzo, che come il film si apre con la Festa a Lungo
Attesa, la fuga di Bilbo dalla Contea è seguita da numerosi
anni in cui Frodo tiene nascosto l’oggetto oscuro a Casa Baggins.
Infatti, cosa che nel film passa inosservata, la festa di
compleanno di Bilbo è in realtà una doppia festa: il vecchio Hobbit
compie 111 anni, un’età considerevole per uno della sua specie,
mentre Frodo, il nipote, ne compie 33, età in cui gli hobbit
diventano maggiorenni e nel caso del giovane Baggins, entra anche
in possesso della sua eredità, Anello compreso.
Ebbene, quello che nel film è l’arco
di pochi mesi, nel libro sono 17 anni. Frodo infatti intraprenderà
la sua avventura al compimento dei suoi 50 anni, in compagnia di
Sam, e poi seguito da Merry e Pipino.
Tom Bombadil e Tumulilande
Tom Bombadil nella serie Il Signore degli Anelli – Gli anelli del
potere
Il viaggio che conduce gli hobbit
dalla Contea alla locanda del Puledro Impennato, nel libro, dura
circa quattro capitoli. Questo perché nel romanzo i quattro
scavezzacollo subiscono una deviazione. Frodo, Sam, Merry e Pipino
vengono “rapiti” dal Vecchio Salice e finiscono prigionieri sotto i
Tumulilande. Da qui vengono salvati da Tom Bombadil, una creatura
dei boschi vecchia quanto Arda.
La tappa presso Bombadil è un
momento molto bello e approfondito del romanzo. I quattro si
rifocillano a casa di Tom e Baccadoro, la sua compagna dai capelli
dorati decorati con fiori, e qui raccontano della loro missione e
della sua importanza. Sarà Tom a metterli al sicuro sulla strada
verso Brea.
Arwen
Il personaggio di Arwen,
nel romanzo, appare in maniera marginale ed assume importanza
soltanto alla fine, quando compare, nel giorno dell’incoronazione
di Re Aragorn, per salire al trono al suo fianco, in qualità di sua
sposa. Nei film, il personaggio interpretato da Liv Tyler è molto
più presente e le vengono affidati compiti e ruoli che la
coinvolgono nell’azione.
Nel film è Arwen a portare Frodo
ferito a Gran Burrone, laddove nei romanzi c’è Glorfindel, un Alto
Elfo che nei film è stato tagliato. Inoltre, ne La Compagnia
dell’Anello, ad Arwen viene affidato il compito di accennare alla
storia di Isildur e ai turbamenti di Aragorn nell’assumere il suo
ruolo di re della Terra di Mezzo. Il suo ruolo è, per soddisfare
anche una componente romantica cinematografica che nel romanzo è
funzionale al personaggio di Aragorn, ampliato e reso molto più
importante, oltre che impreziosito dalla perfezione di Liv
Tyler.
Il piano di Saruman
Saruman è un personaggio
largamente incompreso, la cui fine, nella trilogia cinematografica,
è stata pesantemente modificata per esigenze che comunque restano
comprensibili in termini di economia del racconto.
Mentre nel film passa il messaggio
che Saruman sia diventato uno schiavo di Sauron e che voglia
diventare un alfiere del Signore di Mordor, stando ai suoi ordini,
nel romanzo è chiaro che l’ex Stregone Bianco è alla ricerca
dell’Anello per scopi molto più egoistici: il Saruman del romanzo
vuole a tutti i costi impossessarsi dell’Unico soltanto per usare
il suo potere per sé e governare lui stesso la Terra di Mezzo!
Narsil
Nel film vediamo
chiaramente che i frammenti di Narsil, la prodigiosa spada di
Isildur che taglio il dito dell’Anello a Sauron, sono custoditi a
Gran Burrone. Qui Boromir, ammirandoli, si ferisce, sorprendendosi
che dopo tutto quel tempo quei frammenti di spada siano ancora
taglienti. Sempre in quella sede, vediamo sia Aragorn che Arwen
ammirarli.
Sappiamo però che, nel film, l’erede
di Isildur ha abbandonato il cammino che lo porterebbe a diventare
Re, è una consapevolezza che arriva più tardi nel racconto e
infatti, nei film, sarà Elrond a portargli la spada riforgiata in
Anduin, la fiamma dell’ovest.
Nel libro, Aragorn parte da Gran
Burron con la spada riforgiata nel fodero. Quella spada gli servirà
per farsi identificare a Rohan, quando incontra Eomer e i suoi
cavalieri, e in quell’occasione lui sarà già riconosciuto come
erede al trono di Isildur. Un percorso che nei libri è netto,
simboleggiato dalla spada, nei film viene reso più tortuoso e
certamente più avvincente ai fini dello spettacolo.
Moria
La sequenza delle miniere
di Moria è sicuramente molto suggestiva e una delle più belle del
primo film. Come sappiamo, sia nel libro che nel romanzo, la
Compagnia tenta di attraversare il varco del Caradhras, ma invano,
visto che la tempesta di neve e l’intervento ostile di Saruman
fanno deviare i Nove Viandanti verso le miniere.
Nel film, vediamo Gandalf che
insiste per scavalcare la montagna, intimorito dalla presenza dei
Balrog nelle viscere della miniera, tuttavia, accantonato quel
tentativo, è Gimli, il nano della Compagnia, ad insistere per
attraversare Moria, ignaro della caduta di Balin e dell’invasione
degli Orchi.
Nel romanzo è Aragorn ad insistere
per passare sopra alla montagna, mentre è Galndalf a decidere per
il passo di Moria, dove lui stesso troverà la fine.
L’origine degli Uruk-Hai e
Lurtz
Sia nel romanzo che nel
film gli Uruk-Hai sono una presenza massiccia e minacciosa,
tuttavia trovano il loro spazio più ampio ne Le Due Torri, con la
battaglia del Fosso di Helm. Naturalmente le cose sono differenti
nel film. Nel film La Compagnia dell’Anello, Gandalf stesso
racconta che Saruman sta incrociando goblin e esseri umani,
generando creature oscene ai quali affiderà il compito di catturare
i Mezzuomini. Assistiamo allo scontro con gli Uruk-Hai guidati da
Lurtz, vediamo il leader dei mostri uccidere Boromir e li vediamo
rapire Merry e Pipino.
Nel romanzo, invece, dobbiamo
aspettare il racconto di Barbalbero a Merry e Pipino per sapere
qual è l’origine degli Uruk-Hai, e inoltre non vediamo mai lo
scontro diretto tra i membri della compagnia e i mostri. Ci viene
solo mostrato Boromir morto e gli hobbit scomparsi, due fuggiti
verso Moria, e gli altri due prigionieri.
La fine
Le Due
Torri ha perso sia il capitolo iniziale che quello
finale, nel senso che il capitolo con cui si apre, Il funerale di
Boromir, è stato spostato alla fine de La Compagnia
dell’Anello, mentre i capitoli con cui si chiude, La
Tana di Shelob, è stato invece messo all’inizio de Il Ritorno del
Re. Questo perché il secondo filmd ella trilogia è tutto dedicato
all’enorme e spettacolarissima battaglia del Fosse di Helm.
La Compagnia dell’Anello si chiude
dunque con un capitolo che nel libro si trova nel blocco narrativo
successivo, ma che cinematograficamente parlando, funziona alla
perfezione: la Compagnia si è sciolta, Gandalf perso a Moria, Merry
e Pipino prigionieri, Boromir morto, Frodo e Sam lasciati andare da
Aragorn verso Est e i tre guerrieri, un Elfo, un Uomo e un Nano,
alla volta della grande caccia nelle terre di Rohan.
Serata all’insegna del Fantasy
quella in programma su Italia 1 questa sera a partire dalle 19:30,
infatti andrò in onda Il Signore degli Anelli: la
compagnia dell’anello di Peter
Jackson, primo capitolo della leggendaria trilogia basata
sul romanzo di J.R.R. Tolkien. Nel cast Elijah Wood,
Viggo Mortensen, Billy Boyd, Dominic Monaghan,
Sean Astin, Live Tyler e Hugo
Weaving.
Il Signore degli Anelli – La
Compagnia dell’Anello è
un film del 2001, diretto da Peter Jackson. È
tratto dall’omonima prima
parte del romanzo di John Ronald Reuel
Tolkien Il Signore degli Anelli. Il film è uscito nelle
sale negli Stati Uniti il 19 dicembre 2001, mentre
nelle sale italiane il 18 gennaio 2002.
La pellicola vede
lo hobbit Frodo Baggins cominciare il suo viaggio
verso Mordor per distruggere l’Unico Anello creato
dal maligno Sauron. Il Consiglio
di Elrond di Gran Burrone decide di affiancare
a Frodo la “Compagnia dell’Anello”, ovvero un gruppo di
guerrieri (e amici) composto dallo stregone Gandalf il
Grigio (guida del gruppo), gli
uomini Aragorn e Boromir, l’elfo Legolas, il
nano Gimli e gli
hobbit Sam, Merry e Pipino.
Le riprese del film sono iniziate
ad ottobre 1999, in concomitanza con quelle del secondo
capitolo, Il Signore degli Anelli – Le due torri, e si
sono svolte in Nuova Zelanda, in molti set sparsi per la
nazione. La sceneggiatura è stata scritta da Peter Jackson, da
sua moglie Fran Walsh e da Philippa Boyens. La colonna
sonora è invece composta da Howard Shore, presente anche nei
successivi capitoli.
Il film è stato un grande successo
sia di critica che di pubblico ed ha ottenuto vari
riconoscimenti cinematografici, tra cui 4 Premi
Oscar nel2002 su 13 nomination: per la
migliore fotografia, il miglior trucco, la migliore colonna sonora
e i migliori effetti speciali. L’AFI lo ha inserito al
cinquantesimo posto nella classifica dei cento migliori
film di tutti i tempi e al secondo posto nella classifica
dei dieci migliori film fantasy di tutti i tempi nell’AFI’s 10 Top
10 della American Film Institute.
Tre prequel del film
intitolati Lo Hobbit – Un viaggio
inaspettato, Lo Hobbit – La desolazione di
Smaug e Lo Hobbit – La battaglia delle cinque
armate tratti dal romanzo Lo
Hobbit di J.R.R. Tolkien, usciranno rispettivamente
nel 2012, 2013 e 2014.
Il malvagio Sauron, re di Mordor,
forgia 20 anelli magici che dona ai signori delle altre Sette che
vivono nella Terra di Mezzo tenendo per se’ ‘L’Unico’, l’anello che
da’ a chi lo indossa la supremazia sugli altri. Scoperto l’oscuro
disegno, i 19 signori ingaggiano una sanguinosa battaglia contro
Sauron. Ma Isildur – colui che ha tolto l’anello dal dito di Sauron
– si rifiuta di gettarlo nelle Gole del Destino, dove il fuoco
avrebbe potuto porre fine al suo potere. Cosi’ Sauron e’ sconfitto,
ma fino a quando l’Anello esiste c’e’ una possibilita’ che egli un
giorno ritorni. Prima di morire per mano degli orchetti, Isildur
getta l’Anello in un fiume dove, tempo dopo, viene ripescato da
Smeagol che si trasforma in Gollum, una creatura malefica. Bilbo
riesce a sottrargli l’Anello e a consegnarlo al cugino Frodo. Tocca
a lui, insieme alla ‘Compagnia dell’Anello’, portare ‘L’Unico’ alle
Gole del Destino prima che Sauron lo rivendichi per i suoi oscuri
progetti. Regia: Peter Jackson – Cast: Elijah Wood, Billy Boyd,
Dominic Monaghan, Sean Astin.
Il regista Peter
Jackson aveva fatto trapelare la sceneggiatura originale
dei due film de Il
Signore degli Anelli deliberatamente, nella
speranza di potersi liberare di Harvey Weinstein.
Il viaggio del cineasta neozelandese per portare sullo schermo la
sua visione della trilogia de
Il Signore degli Anelli è stato raccontato
innumerevoli volte ed è risaputo che Miramax, di proprietà di Bob e
Harvey Weinstein, (l’ex produttore caduto in disgrazia dopo le
molteplici accuse di aggressione), voleva inizialmente realizzare
solo due film.
Alla fine Jackson è riuscito a
trasferire il suo accordo relativo a Il
Signore degli Anelli alla New Line Cinema, che gli ha
concesso di realizzare tre film e di includere una serie di scene
(come
la sua preferita, quella con Gollum e Smeagol) che erano invece
state tagliate nella versione originale, quella composta
esclusivamente da due film. Il resto è storia del cinema, con la
trilogia considerata ancora oggi un punto culminante per il genere
fantasy e al tempo stesso un punto di volta nell’era dei
grandi blockbuster realizzati in CGI che hanno cambiato per sempre
il volto del cinema.
In seguito Jackson si dedicò alla
realizzazione della trilogia prequel, Lo
Hobbit, che non venne accolto bene come
l’originale. Tuttavia, proprio grazie ai film della saga de
Il Signore degli Anelli, la sua eredità di grande
regista è rimasta comunque inalterata. Adesso, grazie ad un nuovo
report di
Polygon, viene a sapere che Jackson aveva fatto trapelare la
sua sceneggiatura originale de
Il Signore degli Anelli, quella basata
esclusivamente su due film, attraverso il sito Ain’t It Cool come
un modo per attirare l’attenzione sul progetto.
La versione originale de Il Signore
degli Anelli e il tentativo di tenere lontano Harvey Weinstein
A quanto pare, Jackson si assicurò
indirettamente che una copia di quella sceneggiatura finisse nelle
mani dello scrittore Drew McWeeny, che in breve
tempo realizzò una recensione sul potenziale dittico. Alla fine
l’adattamento de Il Signore degli Anelli era già sulla
bocca di tutti, cosa che alla fine portò i Weinstein a condere a
Jackson la possibilità di presentare il progetto alla New Line
Cinema.
Nel resoconto degli eventi esposto
da McWeeny si legge: “Jackson aveva già avuto qualche contatto
con Ain’t It Cool a quel punto e c’erano molte persone all’interno
di WingNut e WETA che stavano provando a contattare la rivista. Si
sentivano come se stessero creando qualcosa di eccezionale ed erano
preoccupati di non essere in grado di trovare uno studio disposto a
farsi avanti. Quindi è stata presa la decisione di far trapelare
gli script ad Ain’t It Cool in un modo che sarebbe stato negato da
tutti in seguito. Non lo hanno fatto in modo diretto e nessuno ci
ha mai chiesto ufficialmente di coprirli, così se mai fossi stato
pressato da qualcuno, avrei potuto dire onestamente che non erano
stati né Peter né Fran Walsh. Tuttavia, è chiaro che mi sia stato
dato l’accesso agli script in modo da poter dire di ciò che pensavo
nel momento esatto in cui New Line stava cercando di prendere una
decisione.”
Hanno partecipato all’incontro:
Josh Gad, ospite; Sean Astin (Sam); Ian McKellen (Gandalf);
Elijah Wood (Frodo); Dominic Monaghan (Merry); Orlando Bloom
(Legolas); Billy Boyd (Pipino); Peter Jackson e Philippa Boyens;
Viggo Mortensen (Aragorn); Andy Serkis (Gollum);Sean Bean
(Boromir); Karl Urban (Eomer); Miranda Otto (Eowyn); John
Rhys-Davis (Gimli); Liv Tyler (Arwen).
Dopo l’analisi de La Compagnia
dell’Anello e de Le Due Torri, siamo infine giunti a
segnalare le differenze dell’adattamento de Il Signore
degli Anelli: Il Ritorno del Re, rispetto
all’originale di Tolkien. I punti di differenza non sono molti, ma
sono perfettamente inseriti nella riscrittura che Peter Jackson ha
fatto dei bellissimi romanzi del Professore.
L’inizio
Come già anticipato
nell’articolo che parla delle differenze tra libro e film de
Le Due Torri, è chiaro che anche qui ci
sono alcune cose che cambiano. Infatti il secondo libro della
trilogia termina con Frodo prigioniero degli orchi, dopo essere
stato punto da Shelob, Sam da solo, con l’Anello fuori alle porte
di Minas Morgul, mentre, dall’altro lato della Terra di Mezzo,
Aragorn, Legolas e Gimli, con Gandalf, si sono ricongiunti con
Merry e Pipino trai relitti di Isengard.
Tutto questo invece, sia l’incontro
con Shelob che la riunione dei Tre Cacciatori con i due Hobbit a
Isengard, fa parte della prima parte del terzo film di Peter
Jackson. Con l’unica differenza che nei libri sono gli hobbit a
raccontare a Gandalf e gli altri l’attacco di Isengard da parte
degli Ent, mentre nei film lo vediamo, mentre accade, alla fine de
Le Due Torri.
Sam vs Gollum
Il lavoro che Peter Jackson
fa nel costruire la rivalità tra Sam e Gollum, come rappresentati
di due accompagnatori complementari per Frodo, è davvero mirabile,
imbastendola sin dall’inizio. Nel libro, però, Sam non si separa
mai da Frodo, mentre nel film Gollum trama contro lo “hobbit
grasso” per separarlo da Frodo, e alla fine ci riesce, tanto che
Frodo si avventura da solo nella tana di Shelob e lì viene
ferito.
Nel libro, invece, i due hobbit
entrano insieme nell’insidioso antro, e mentre Sam ha la meglio su
Gollum che lo ha attaccato, Frodo viene punto dal ragno.
La voce di Saruman
Nei romanzi c’è un intero
capitolo, alla fine de Le Due Torri, dedicato all’incontro della
compagnia con Saruman. Sembra strano a pensarci, ma in realtà è la
prima volta che incontriamo lo stregone votato al male nei libri,
perché le altre volte era stato solo evocato nei racconti. Nel film
lo vediamo sulla sua fortezza, Gandalf gli distrugge il bastone,
tuttavia lo vediamo anche assassinato da Grima Vermilinguo. La
caduta di Saruman dalla torre, causa anche la caduta del palantir
che viene raccolto da Pipino.
Nei romanzi, invece, sia Saruman che
Grima restano prigionieri a Orthanc, sotto la supervisione di
Barbalbero e degli antri Ent. In questo caso, è Grima che butta via
dalla finestra della torre il palantir, sperando di colpire
qualcuno dei guerrieri sotto di essa. Anche in questo caso, Pipino
raccoglie la pietra veggente.
L’intervento di Arwen
Il romanzo parte con
Theoden alla guida dei Rohirrim in marcia verso Gondor, con
Aragorn, Legolas, Gimli e Merry nelle sue schiere, mentre Gandalf e
Pipino sono andati avanti verso Gondor. Durante la traversata, i
Dunedain si uniscono all’esercito e suggeriscono ad Aragorn di
percorrere la strada del suo, verso la roccia nera di Erech, dove
c’è l’esercito dei morti che infranse un giuramento fatto a
Isildur. Quest’esercito maledetto risponderà solo alla chiamata del
vero re, per sfuggire alla sua condanna. Aragorn intraprende così
il cammino verso sud e indossa lo stemma di Gondor, l’albero
bianco, uno stemma ricamato da Arwen stessa che lo renderà
riconoscibile in quanto legittimo re agli occhi dei re dei
morti.
Nel film, invece, Elrond arriva
all’accampamento di Theoden con Narsil riforgiata in Anduril, la
fiamma dell’occidente. Arwen ha convinto il padre a riforgiarla e a
consegnarla ad Aragorn per abbracciare il suo destino di re degli
uomini. Con quella spada, Aragorn, con Legolas e Gimli al seguito,
convincerà i morti a seguirlo in battaglia e a liberarsi così dalla
loro maledizione. Non molti ci fanno caso, ma in entrambi i casi,
sia nel film che nel libro, è un dono di Arwen ad aiutare Aragorn
ad assumere il ruolo di comando che gli spetta per nascita.
Il re guaritore
La battaglia nei campi del
Pelennor è più o meno simile nell’adattamento cinematografico de Il
Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re, tuttavia la sequenza
successiva del romanzo si concentra molto sul potere di guarigione
del re Aragorn. A questo punto della storia, sia nel romanzo che
nel film, Aragorn ha abbracciato il suo destino, e si rivela in
quanto erede di Isildur. Lo fa confrontandosi con Sauron nel
palantir, ma lo fa anche guarendo tutti quelli rimasti feriti
durante la battaglia del Pelennor. In particolare guarisce anche
Faramir, Eowyn e Merry.
Nella versione estesa del film, c’è
una piccolissima parte dedicata invece alle Case di Guarigione, il
luogo di Gondor che vede sbocciare l’amore tra Faramir e Eowyn,
evento che si svolge in contemporanea con l’attacco al cancello
nero di Mordor. Per Tolkien è importantissimo il segmento del
racconto che parla di re guaritore: le mani di re sono mani di
guaritore, e da questo che di riconosce un vero re.
La fine di Gollum
L’attraversamento della
terra di Mordor da parte di Frodo e Sam è più o meno simile tra
libro e film, tuttavia c’è un piccolo dettaglio che differisce.
Quando, quasi alla voragine del Fato, Gollum raggiunge di nuovo gli
hobbit, aggredisce prima Sam, poi Frodo indossa l’Anello e
sparisce. Gollum aggredisce Frodo invisibile e gli stacca l’Anello
dal dito.
Nel romanzo gioisce per il Tesoro
ritrovato, ma scivola e cade. Nel film lotta corpo a corpo con
Frodo ed entrambi cadono, ma come sappiamo Frodo sopravvive, ancora
una volta grazie all’aiuto di Sam.
Molte Separazioni
In molti pensano che il
finale del Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re sia troppo
lungo, o meglio che comprenda troppi momenti conclusivi, troppi
finali. La verità è che il romanzo ne contiene anche di più, perché
Tolkien ha dato spazio e un lieto fine a tutti i suoi
personaggi.
Oltre all’incoronazione di Aragorn e
al suo matrimonio con Arwen, sulla strada verso la Contea,
assistiamo anche al funerale di Theoden, all’incoronazione di
Eomer, al commiato di Barbalbero, all’amore tra Faramir e Eowyn, e
infine, sulla soglia di Casa Baggins, nel cuore della Contea, alla
morte di Saruman per mano di Vermilinguo.
Conclusione
Alla fine di questo viaggio
tra i fotogrammi e le pagine, anche a distanza di un ventennio, si
può affermare senza ombra di dubbio che il lavoro di Peter
Jackson sul romanzo di Tolkien, con cambiamenti tagli e
aggiustamenti, è stato un prezioso percorso che ha ridato
visibilità ad una delle opere più importanti del ‘900, regalando a
più di una generazione il fascino del fantasy senza tempo.
L’Italia si sta piano piano aprendo,
per l’inizio della Fase 3, dopo il totale lockdown della scorsa
primavera. Adesso tocca al resto del mondo e nelle scorse ore ha
fatto parlare di sé il primo ministro irlandese,
LeoVaradkar, che nel
discorso alla nazione in occasione dell’inizio della loro Fase 2,
ha citato il discorso di Sam Gamgee in Il Signore degli Anelli – Le due Torri.
Dopo aver introdotto le nuove norme
di circolazione, Varadkar ha concluso il suo discorso con una
citazione letterale: “Alla fine è solo una cosa passeggera,
quest’ombra, anche l’oscurità deve passare, arriverà un nuovo
giorno, e quando il sole splenderà sarà ancora più luminoso”.
Di seguito l’originale, a partire dal secondo 37, la citazione
precisa:
L’ultima volta che abbiamo parlato
del film di Peter Jackson, è stata la scorsa
settimana, quando grazie a Reunited Apart di Josh
Gad, abbiamo assistito alla reunion del cast de Il
Signore degli Anelli quasi al completo.
Caposaldo del fantasy moderno e del
cinema di genere, Il Signore degli Anelli ha senza
dubbio segnato la storia del cinema, per l’innovazione tecnica, per
i record dei premi di cinema, per il coinvolgimento del pubblico,
per l’adattamento riuscito di uno dei più amati (e migliori)
romanzi del Novecento. Ma chi sarebbero i protagonisti del film di
Peter Jackson se Il Signore degli Anelli fosse
stato realizzato oggi?
Il Signore degli
Anelli: il fanta-recasting
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Molti degli attori presi in
cosiderazione erano stati opzionati già dieci anni fa per i ruoli,
come Daniel Day Lewis o Sean
Connery che hanno notoriamente detto no alla saga, ma
magari, conoscendo adesso il successo di un progetto che all’epoca
sembrava solo follia, potrebbero effettivametne combiare idea a
riguardo. Beh, Sean Connery si è ritirato
ufficialmente dalle scene, ma sognare non costa niente.
Con ogni rispetto per gli attori
chiamati in ballo, si tratterà sempre di pallide ombre di quei
volti che ormai appartengono alla storia del cinema e della cultura
popolare condivisa. C’è però chiaramente da considerare la
possibilità che da qui a qualche anno, magari 10 o 20, potrebbe
entrare in produzione un remake della mastodontica opera di
Peter Jackson, e quindi perché non
partire preparati? Che ne pensate voi? Quali potrebbero essere gli
attori in grado di sostenere il confronto con il cast originale
della trilogia?
Il cast della trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson si riunirà in occasione del
20esimo anniversario dell’uscita del primo capitolo, La compagnia dell’anello del 2001. L’adattamento del
capolavoro di J.R.R. Tolkien ad opera di Jackson
rimanere ancora oggi una delle saghe più amate della storia del
cinema, che proprio quest’anno compirà vent’anni.
I fan bramavano da tempo i
festeggiamenti per l’importante ricorrenza, ma l’attuale pandemia
di Covid-19 ha spento qualsiasi speranza in merito alla possibilità
di onorare l’uscita del primo film in maniera tradizionale,
attraverso proiezioni speciali o reunion con il cast al completo.
Tuttavia, il famoso cinema Alamo Drafthouse,
situato ad Austin (in Texas), ha comunque deciso di celebre
l’evento e di regalare ai fan non soltanto la possibilità di
ritornare in sala – ovviamente, in assoluta sicurezza – ma anche di
rendere omaggio all’amatissima saga fantasy.
A partire dal 25 marzo, per tre
settimane consecutive, Alamo Drafthouse accoglierà i membri del
cast della trilogia de Il Signore degli Anelli, che saranno
protagonisti di alcune conversazioni sui film e di alcune sessioni
di Q&A. Tutti gli incontri saranno moderati dal comico e
conduttore televisivo statunitense Stephen Colbert
(grande fan della saga). Tra i membri del cast che avrebbero già
confermato la loro presenza figurano, oltre a Peter Jackson, anche
Sean Astin,
Cate Blanchett,
Orlando Bloom, Billy Boyd,
Ian McKellen,
Dominic Monaghan,
Viggo Mortensen,
Andy Serkis,
Liv Tyler e Elijah Wood. Di seguito il trailer che
annuncia l’iniziativa, diffuso attraverso il canale YouTube
di Alamo:
Il Signore degli Anelli compie 20 anni
Uno degli aspetti più interessanti
dell’iniziativa promossa da Alamo è il fatto che tutto il materiale
che verrà proposto durante gli incontri – quindi interviste,
commenti e filmati inediti – saranno messi a disposizione, per
gentile concessione della catena americana, per qualsiasi cinema
del mondo che ne faranno richiesta per eventuali proiezioni.
Inoltre, considerata l’attuale emergenza sanitaria, il cinema
offrirà al pubblico la possibilità di affittare delle sale private
per poter godere dell’evento nell’intimità del proprio “gruppo
familiare”.
Nella descrizione che ha
accompagnato il video caricato sull’account YT
di Alamo, si legge: “Queste icone del cinema si riuniranno non
solo per raccontare storie e rispondere a domande scottanti, ma
anche per supportare i cinema di tutto il mondo che stanno lottando
per sopravvivere all’era COVID. Da ora fino alla fine di aprile,
Alamo Drafthouse si impegnerà a condividere questi contenuti
speciali con ogni cinema che vorrà partecipare, in qualsiasi parte
del mondo”. Inoltre, Alamo ha già fatto sapere che tutti gli
eventi saranno poi resi disponibili sulla piattaforma VOD della
catena entro la fine dell’anno.
La Compagnia dell’Anello si è
riunita per una nuova missione: salvare e preservare l’ex casa di
J.R.R Tolkien, dove l’autore britannico ha scritto
Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli. L’acclamato ed
influente scrittore, spesso indicato come il padre del genere
fantasy, è famoso soprattutto per le storie ambientate
nella Terra di Mezzo. Dati gli immensi contributi di Tolkien alla
letteratura, è giusto che la sua storia venga preservata.
Tolkien viene ricordato soprattutto
per le sue vaste opere di narrativa fantastica, nonostante nella
sua carriera si sia dedicato anche ad altro. Era uno studioso di
letteratura e mitologia europea medievale (che ha fortemente
influenzato le sue opere originali), un professore dell’Università
di Oxford per decenni, un soldato nella Prima Guerra Mondiale
(un’altra influenza significativa) e un padre di quattro figli.
Durante i suoi anni a Oxford, Tolkien ha vissuto in una casa
signorile al numero 20 di Northmoor Road, casa che ora è stata
messa in vendita.
Sembra, però, che l’ex cast degli
adattamenti cinematografici basati sull’opera di Tolkien abbia
qualcosa da dire al riguardo. Secondo quanto riportato da
People, Ian McKellen (Gandalf), John
Rhys-Davies (Gimli) e Martin Freeman (Bilbo Baggins) si sono uniti
ad una campagna per acquistare e preservare la casa in cui Tolkien
scrisse le sue opere più famose. “Project
Northmoor” – questo il nome della campagna – spera di
raccogliere 6 milioni di dollari per acquistare la casa, ripararla
e ringiovanirla (insieme al giardino), e dare vita ad un vero e
proprio centro letterario di Tolkien, completo di tour, lezioni e
programmazione sia in presenza che virtuale.
Il Signore degli Anelli e l’eredità di Tolkien
Sebbene Il Signore degli Anelli sia divenuto molto
popolare a partire dagli anni ’60, ha subito una sorta di rinascita
soprattutto negli ultimi due decenni, in gran parte graziea i film
di successo diretti da Peter Jackson. La prima trilogia ha ridefinito
la narrativa e la struttura del genere fantasy, portando
il pubblico a scoprire l’immensa influenza di Tolkien attraverso un
nuovo mezzo (quello cinematografico, appunto). Le opere dello
scrittore britannico sono state pubblicate anche dopo la sua morte:
il figlio Christopher, infatti, ha curato diversi scritti inediti
come The Silmarillion, Unfinished Tales, The Children of
Húrin e Beren e Lúthien, l’ultimo dei quali
pubblicato nel 2017. Purtroppo, Christopher Tolkien è deceduto a
gennaio di quest’anno.
L’impatto continuo che Tolkien ha
avuto sul mondo della letteratura, sia in vita che nei 50 anni
successivi alla sua morte, giustifica certamente una certa
conservazione dei suoi contributi. Secondo il sito web di “Project
Northmoor”, “non esiste un centro dedicato a Tolkien in
nessuna parte del mondo”. La campagna per salvare la vecchia
casa dell’autore creerebbe finalmente un luogo simile ed è
incoraggiante vedere gli attori delle trasposizioni
cinematografiche de
Il Signore degli Anelli e de Lo Hobbit unirsi
alla causa.
Per il nuovo episodio della sua
serie Reunited Apart,Josh Gad ha
organizzato una reunion spettacolare per i fan del fantasy: il 31
maggio ospiterà una zoom call con l’intero cast de Il
Signore degli Anelli, e questa è l’anteprima.
Di seguito ecco anche il post che
Dominic Monaghan, interprete di Merry Brandibuck, ha condiviso sul
suo account Instagram per promuovere l’incontro. Si tratta di uno
screen della call che è già stata registrata!
Nell’immagine si possono vedere, in
ordine da sinistra a destra, dall’alto verso il basso: Josh Gad,
ospite; Sean Astin (Sam); Ian McKellen (Gandalf);
Elijah Wood (Frodo); Dominic Monaghan (Merry); Orlando Bloom
(Legolas); Billy Boyd (Pipino); Peter Jackson e Philippa Boyens;
Viggo Mortensen (Aragorn); Andy Serkis (Gollum);Sean Bean
(Boromir); Karl Urban (Eomer); Miranda Otto (Eowyn); John
Rhys-Davis (Gimli); Liv Tyler (Arwen).
Il Signore degli
Anelli è una serie fantasy estremamente popolare e, in
molti modi, i film hanno suscitato un rinnovato interesse per la
narrazione fantasy attraverso molti media. La nuova serie Amazon in
produzione è un modo per rinnovare l’interesse intorno alla
trilogia realizzata da Peter Jackson. Uno dei
tanti motivi per cui i film hanno avuto così tanto successo è stata
la dedizione e l’attenzione al dettagli per ogni aspetto della
messa in scena. Dalle scenografie agli oggetti di scena, tutto è
stato creato con lo scopo di creare un mondo realistico e
coerente.
E uno dei modi in cui la serie ha
raccontato una storia e rivelato la caratterizzazione dei suoi
personaggi è stato attraverso i costumi. Molti dettagli e piccoli
accorgimenti, per quanto riguarda la realizzazione dei costumi,
raccontano molto più di quanto si possa immaginare, e molto più di
quanto l’occhio non colga durante la visione. Ecco i 10 dettagli
nascosti dei costumi de Il Signore degli Anelli
che probabilmente non hai notato.
Gli Hobbit indossano tweed a
tema
Durante la creazione dei
costumi per i personaggi e per ogni razza, come per gli Hobbit,
c’erano temi, seguiti per rendere coerenti quei costumi, come si
legge in The Lord of the Rings: The Making of the Movie
Trilogy, libro da cui provengono la maggior parte delle
informazioni contenute in questo elenco.
Secondo questo libro, i costumisti e
i truccatori del film avevano un tema che chiamavano “tweedy”
dedicato agli Hobbit. Ciò significa che usavano colori che erano
generalmente caldi tra cui gialli e marroni. Ma Frodo aveva abiti
leggermente più scuri e più ricchi degli altri Hobbit.
I bottoni della tunica di
Aragorn
Uno dei costumi che ha
molti dettagli che sfuggono alla prima vista è quello di Aragorn.
Mentre il suo costume da ranger potrebbe sembrare piuttosto
semplice e prevalentemente nero e logoro, l’indumento aveva molti
strati e dettagli che aggiungevano complessità e parlavano
dell’origine del personaggio. Infatti i dettagli parlavano del
rango, del lignaggio, e delle origini nascoste del personaggio.
Secondo la costumista Ngila Dickson,
i bottoni della sua tunica erano in realtà abbelliti con piccole
decorazioni che ritraevano l’albero di Gondor, per dare un cenno a
questa parte della sua storia.
La cintura di Saruman è stata
intessuta d’oro
Proprio come con il costume
di Aragorn, il costume di Saruman aveva molti piccoli dettagli che
probabilmente non si sono notati solo guardando i film. Mentre la
maggior parte del suo costume è bianco, ci sono alcuni piccoli
dettagli che portano colore nel suo look. Un dettaglio piccolo ma
importante è che la cintura di Saruamn che aveva molti fili d’oro
intrecciati al suo interno.
Mentre la cintura era per lo più in
lana bianca, il filo d’oro portava dimensione e ricchezza
all’accessorio e sottolineava il rango di leader e capo di Saruman,
almeno a inizio film.
Il costume di Gandalf il Grigio
strappato per sembrare vecchio
Una delle cose di maggiore
prestigio per i costumi di Il Signore degli Anelli è quanto fossero
tutti intricati e ricchi di livelli. Nonostante molti costumi
fossero monocromatici, come quelli di Saruman e Aragorn, si
trattava di costumi fatti da molte componenti diverse.
Allo stesso modo, mentre il costume
di Gandalf il Grigio può sembrare una veste grigia molto semplice,
il costume è stato realizzato con molto sforzo. Il tessuto è stato
rotto utilizzando tecniche come il lavaggio, l’asciugatura
eccessiva e la sabbia per renderlo vecchio e dare un’idea del fatto
che con quel vestito addosso, lo stregone fosse stato esposto alle
intemperie e ai lunghi viaggi che caratterizzano il suo modo di
vivere.
I costumi che Frodo e Sam indossano
a Mordor sono stati cambiati 27 volte
Un altro aspetto
affascinante dei costumi della trilogia è il numero di versioni
diverse che dovevano essere realizzate per garantire la continuità
da una ripresa all’altra. Dal momento che i personaggi principali
erano in viaggio per centinaia di miglia, i loro costumi hanno
subito molti segni di usura.
Uno degli esempi più intensi di
cambiamento dei costumi per la continuità con cui venivano
indossati sono stati gli abiti di Frodo e Sam durante le sequenze
di Mordor. Complessivamente, avevano 27 versioni.
Viggo Mortensen si prendeva cura da
solo del suo costume
I grandi fan de Il Signore
degli Anelli, sanno che molti degli attori protagonisti erano
particolarmente coinvolti dai loro personaggi. Uno degli attori più
coinvolti nel processo è stato senza dubbio Viggo Mortenseon. In
molti modi, ha aiutato i costumisti con il design del suo
personaggio e in realtà ha chiesto al reparto costumi di
permettergli di occuparsi da solo del suo costume.
In questo modo, era lui, in prima
persona, ad aggiungere e togliere toppe e strappi al costume, in
modo tale da adattarlo al momento del viaggio in cui si trovava
Aragorn in quel momento.
I vestiti di Arwen avevano una
color palette diversa rispetto a tutti gli altri Elfi
Mentre la maggior parte dei
costumi della serie erano realizzati per uomini, c’erano alcuni
pochi personaggi femminili e avevano dei costumi assolutamente
superbi. Arwen, ovviamente, è uno dei tre personaggi femminili con
degli abiti molto dettagliati e attenti alla caratterizzazione del
personaggio.
In qualità di principessa elfica, i
suoi abiti dovevano riflettere la sua regalità. Mentre la maggior
parte degli elfi era vestita con colori più neutri come grigi,
verdi e gialli, i costumi di Arwen comprendevano una palette
cromatica più vasta, con rossi e blu che la distinguevano dagli
altri elfi.
Le vesti di Saruman erano molto
stratificate
Chi è grande fan della
serie sa che Saruman era noto come Saruman il Bianco fino a quando
non si unì a Mordor. Dopo questo tradimento, il personaggio ha
perso l’appellativo di Bianco, che era quasi un sinonimo di Saggio,
ed ha iniziato a chiamarsi Saruman il Multi Colori. Mentre nei
film, il suo vestito sembra principalmente bianco con alcuni
piccoli dettagli d’argento o grigi, in realtà ci sono molti
elementi nel suo costume.
Ngila Dickson ha incluso diverse
trame e abbellimenti per creare dei motivi che interrompessero la
tessitura bianca. C’erano anche molti ricami incorporati nel suo
costume. L’idea era quella di creare un’altra dimensione al
costume, in un modo che abbracciasse il concetto di essere il Multi
Colori, senza però aggiungere davvero dei colori veri e propri.
Il costume di Grima è stato pensato
per farlo apparire più inquietante
Sembra naturale che i
personaggi principali della Compagnia avessero costumi che sono
stati pensati nel dettaglio, tuttavia lo stesso trattamento è stato
riservato anche ai personaggi secondari. Un esempio di questo è
Grima Vermilinguo.
Il suo abbigliamento includeva molti
dettagli per indicare la sua natura sinistra. Ad esempio, le
maniche della camicia erano abbondanti e la veste che indossava era
lunga e si trascinava dietro di lui.
Il costume di Gandalf aveva più
strati di quanti se ne immaginano
I costumi di Gandalf hanno
rappresentato una vera e propria sfida per il reparto costumi.
Mentre il suo classico cappello grigio era una delle cose più
difficili da progettare, anche il resto del suo abbigliamento è
stato intricato da realizzare. Quando Gandalf è diventato poi
Gandalf il Bianco, indossava abiti bianchi che, pur sembrando
semplici, in realtà avevano molti ricami in oro e argento.
Questo dettaglio è stato incluso per
dimostrare che il suo nuovo status di Maia era regale, come era
Saruman prima della corruzione.
Secondo quanto raccontato da
Dominic Monaghan, all’epoca della produzione
della trilogia de Il Signore degli Anelli, la Warner Bros.
avrebbe fatto pressioni al regista Peter Jackson per uccidere uno degli amati
hobbit della serie, nonostante nei romanzi originali di
J.R.R. Tolkien non avvenga nulla di simile.
In una recente intervista con
IGN, Dominic Monaghan, che nella celebre saga ha
interpretato il ruolo di Meriadoc “Merry” Brandibuck, ha rivelato
che durante le riprese Peter Jackson era stato messo sotto pressione
dai produttori, che volevano a tutti i costi che uno dei quattro
hobbit principali venisse ucciso.
“È un bene che alla fine non sia
accaduto, perché la scelta sarebbe ricaduta su di me”, ha
dichiarato Monaghan. “Sono certo che sarebbe andata così. Non
avrebbero mai ucciso Frodo o Sam. Gli unici rimasti erano Merry e
Pipino. Ma non avrebbero mai ucciso neanche Pipino, perché Pipino
aveva una storia e un legame molto forti con Gandalf. Quindi, sarei
stato sicuramente io. Penso che Peter abbia giustamente detto:
‘Questa è un’opera luminare. Dobbiamo restare fedeli al testo
originale’. Quindi ha fatto di testa sua, alla fine. Sono grato che
non sia successo.”
Il fatto che Peter Jackson non abbia mai voluto
allontanarsi dal romanzo originale e fosse determinato a mantenere
vivi tutti i personaggi partoriti dalla mente di Tolkien, dimostra
ancora una volta quanto fosse il regista giusto per dare vita ad
una storia leggendaria come quella de Il Signore degli Anelli.
Se avesse davvero ucciso Merry,
l’iconico duo che ha rappresentato un vero e proprio sollievo
comico durante i momenti più difficili e oscuri in tutti e tre i
film della trilogia si sarebbe disintegrato, cosa che di certo
avrebbe cambiato in negativo il tono dell’epico fantasy.
La trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter
Jackson è considerata un adattamento fedele e rispettoso
del romanzo di J.R.R. Tolkien, ma i film hanno
tralasciato diversi momenti che invece sono importanti nei libri.
Naturalmente, includere ogni punto della trama nei film sarebbe
stato impossibile. Tuttavia, senza alcuni di questi momenti piccoli
ma di grande impatto, alcuni aspetti dei film risultano un po’ meno
potenti rispetto a quanto lo sono sulla carta.
Molte delle modifiche apportate da
Peter Jackson a
Il Signore degli Anelli erano necessarie e hanno
persino migliorato parte della trama e dei personaggi. Ad esempio,
ad Arwen è stato assegnato un ruolo molto più importante, dando
alla sua storia d’amore con Aragorn lo spazio che meritava. Oppure,
la sequenza temporale della partenza di Frodo dalla Contea è stata
accorciata, il che ha creato un senso di urgenza che ha funzionato
benissimo per i film. Tuttavia, quando si torna a leggere i libri
del Signore degli Anelli, è un po’ triste ricordare questi momenti
di grande impatto che sono stati trascurati nei film.
Il Grassotto Bolgeri e il contadino
Maggot aiutano gli Hobbit a fuggire
I film de
Il Signore degli Anelli hanno ridotto il numero
di personaggi Hobbit, il che è un peccato dato che nei libri ce
n’erano alcuni davvero fantastici. Un esempio è Grassotto
Bolgeri, un buon amico di Frodo che cospirò con Sam, Merry e Pipino
per aiutare il Portatore dell’Anello a fuggire dalla Contea senza
destare sospetti.
Oltre a lui, c’è il contadino
Maggot. Sebbene i film menzionino questo personaggio (Merry e
Pipino rubavano le verdure dai suoi raccolti), è stato omesso che
aveva trattato Frodo e gli altri con gentilezza e aveva contribuito
alla loro fuga dagli Spettri dell’Anello.
Tom Bombadil regala a Merry la
spada che lo aiuta a sconfiggere il Re Stregone
Un altro personaggio
escluso dai film è Tom Bombadil, un essere misterioso che vive
nella Vecchia Foresta. Vicino a casa sua c’erano i Tumuli, pieni di
tombe appartenenti agli antichi Dúnedain di Arnor. Frodo e gli
altri Hobbit si perdono in queste tombe ma vengono salvati nei
libri da Tom Bombadil, che recupera quattro lame dei tumuli, create
dai Dúnedain allo scopo di combattere i nemici di Angmar, e le dona
agli Hobbit.
La lama del tumulo di Merry è
piuttosto significativa poiché il giovane hobbit l’avrebbe usata
per pugnalare il Re Stregone di Angmar alla parte posteriore della
gamba, consentendo a Eowyn di sferrare il colpo finale.
Tom Bombadil prova l’Unico Anello
(senza conseguenze)
Durante la visita degli
Hobbit a casa di Tom Bombadil, nei libri de Il Signore degli
Anelli, i quattro viaggiatori si rendono conto che non è un essere
normale. Ad un certo punto, l’uomo si infila l’Unico Anello al dito
e Frodo rimane scioccato nel vedere che su di lui non aveva alcun
effetto.
Bombadil non scompare e non c’è
traccia dell’avidità che spesso si impossessa delle persone quando
interagiscono con l’Anello. Sebbene nel canone di Tolkien non sia
mai chiaro cosa sia esattamente Bombadil, Gandalf rivela che è il
più vecchio essere di Arda (il mondo del Signore degli Anelli).
Quindi, anche il grande Anello di Sauron era molto al di sotto di
lui.
Bilbo si offre di portare l’Unico
Anello a Mordor al Consiglio di Elrond
Bilbo è adorabile ne Il
Signore degli Anelli, ma è spesso considerato un personaggio un po’
sciocco. Quando Frodo lo rivide a Gran Burrone, lo Hobbit è
invecchiato (a causa dell’assenza dell’Anello), e sembrava avere
poca comprensione di ciò che sta accadendo. Inoltre, nessuno degli
Elfi o dei membri della Compagnia dell’Anello è mai stato visto
interagire con lui.
Nei libri invece Bilbo aveva
sviluppato una rispettata reputazione a Gran Burrone tra gli eventi
de
Lo Hobbit e
Il Signore degli Anelli. Per questo motivo, lo Hobbit
fu incluso nel Consiglio di Elrond, occasione in cui si offrì di
portare l’Unico Anello a Mordor, un’offerta che Elrond declinò
rispettosamente.
Aragorn rivela di aver riforgiato
Narsil
Nei film de Il Signore
degli Anelli, Narsil, la spada che Isildur aveva usato per tagliare
l’Unico Anello dalla mano di Sauron, non viene riforgiata fino al
Ritorno del Re, quando Elrond la usa come strumento per condurre
Aragorn ad accettare la sua sorte di Re.
Nei libri, tuttavia, Aragorn fa
riforgiare la spada da solo dopo che lui e gli Hobbit arrivarono a
Gran Burrone ne La Compagnia dell’Anello. Fino a quel momento aveva
portato con sé la lama spezzata poiché era un simbolo del suo
destino reale. Con l’Unico Anello in via di distruzione, Aragorn
decide che è giunto il momento di reclamare la spada del suo
antenato come simbolo del suo viaggio di ritorno al trono.
Aragorn racconta la storia di Beren
e Luthien a Colle Vento
I libri de Il Signore degli
Anelli sono pieni di poesie e canzoni che aiutano a completare la
tradizione della Terra di Mezzo. Soprattutto ne La Compagnia
dell’Anello, sembra che ogni personaggio incontrato da Frodo avesse
una storia da raccontare. Naturalmente, non c’era tempo per questo
nella trilogia di Peter Jackson, e questo ha
significato la perdita di molte informazioni importanti.
Un esempio è la storia di Beren e
Luthien, la più grande storia d’amore di Tolkien, raccontata da
Aragorn a Colle Vento. Racconta di una donna elfa e di un uomo
umano che si innamorarono e dovettero affrontare un’avventura
impossibile per stare insieme. Questi due sono antenati sia di
Aragorn che di Arwen, e la loro tragica storia è parallela a quella
del futuro re e regina di Gondor.
Glorfindel vs. Gli Spettri
dell’Anello ne Il Signore degli Anelli
Nei film de Il Signore
degli Anelli di Peter Jackson, Arwen salva Frodo
dagli Spettri dell’Anello e lo porta a Gran Burrone. Tuttavia, nei
libri di Tolkien, un personaggio completamente diverso svolgeva
questo compito. Glorfindel è una figura essenziale in tutta la
storia della Terra di Mezzo, avendo svolto un ruolo importante
anche durante la Prima Era.
Era un potente guerriero e un grande
amico di personaggi come Aragorn ed Elrond. Anche se affidare ad
Arwen alcune delle sue azioni ne Il Signore degli Anelli è stato
positivo in quanto le ha fornito un ruolo più importante, è stato
un peccato vedere Glorfindel andare via.
Il rifiuto immediato di Faramir di
prendere l’Unico Anello
Faramir era molto simile a
suo fratello Boromir nella versione di Jackson de Il Signore degli
Anelli, ma nel materiale originale era l’esatto opposto. Sebbene i
film lo vedessero tentato dall’Anello, determinato per un certo
periodo a riportarlo a suo padre proprio come Boromir aveva
sperato, i libri vedevano un personaggio molto più intelligente e
puro.
Faramir è stato descritto un po’
come Gandalf: saggio, accademico e gentile. Quando incontra Frodo e
vede l’Unico Anello, capisce immediatamente che probabilmente
l’Anello era stato la rovina di suo fratello. Così, con pochissimi
indugi, fa amicizia con gli Hobbit e li aiuta nel loro viaggio.
La toccante presenza di Merry
durante la morte di re Theoden
Un’amicizia improbabile nei
libri di Tolkien è quella tra Merry e Re Theoden, che vanno subito
d’accordo dopo essersi incontrati ne Le Due Torri. I libri rivelano
che Theoen inizia a vedere Merry come un figlio e diventa molto
protettivo nei confronti dello Hobbit. Questo era parte del motivo
per cui aveva ordinato a Merry di restare indietro mentre
l’esercito di Rohan marciava verso Gondor: non voleva perdere un
altro figlio.
Naturalmente, Merry si intrufola nei
Campi del Pelennor, decisione che si è rivelata fortunata poiché è
stato grazie a lui e a Eowyn che il Re Stregone è caduto. Tuttavia,
a differenza del film di Jackson, in cui Eowyn era al fianco di
Theorden mentre moriva, Merry è stata colui che gli ha fornito
questo ultimo conforto.
La morte di Saruman nella Contea
alla fine de Il Signore degli Anelli
Nella versione ufficiale
de Il Signore degli Anelli di Jackson, Saruman
viene rinchiuso a Orthanc e sostanzialmente dimenticato. Nella
versione estesa de Le Due Torri, lo Stregone Bianco è assassinato
da Grima Vermilinguo mentre i due si trovano in cima a Orthanc a
parlare con Gandalf e le schiere di Rohan. Tuttavia, non è così che
è andata nei libri.
Il cattivo Saruman è sì rinchiuso a
Orthanc, ma Barbalbero lo libera una volta conclusa la guerra. Da
lì, il mago si reca nella Contea, sapendo di poter ancora
esercitare il potere sulle persone lì presenti. In quel posto,
macchiato infine dalla guerra proprio per l’intervento di Saruman,
Grima consuma il suo ultimo tradimento, pugnalando lo Stregone alle
spalle e trovando a sua volta la morte.
In un’intervista con
Esquire, Elijah Wood, che ne Il Signore degli Anelli interpreta il
protagonista, Frodo Baggins, ha fatto luce sul
fatto che gli attori che interpretano i quattro hobbit principali
(oltre a lui, Sean Astin, Billy Boyd e
Dominic Monaghan) della storia sono ancora in
contatto tra loro, e come si tengono aggiornati.
L’attore ha rivelato che il
quartetto rimane in contatto tramite una chat di gruppo e che sono
ancora amici. Nonostante fossero ancora tutti in buoni rapporti,
Wood ha anche affermato che i quattro non sono stati in grado di
incontrarsi fisicamente per circa “16 anni”.
“[Sean Astin, Billy Boyd e
Dominic Monaghan] sono usciti a cena e mi hanno mandato una foto in
cui c’era un posto vuoto a tavola per me, il che è davvero, davvero
dolce. Si scrivono a vicenda la mattina, tipo ‘Andiamo a prendere
un caffè’. Ma non riusciamo davvero a uscire così da 16
anni”.
I commenti di Wood saranno accolti
con gioia dai fan de Il Signore degli Anelli, molti dei quali si
sono affezionati agli attori stessi come lo sono ai personaggi.
Dato che gli interpreti degli hobbit sono stati in grado di
ritrarre un’amicizia per tutta la vita in modo così convincente
sullo schermo, i fan potrebbero non essere sorpresi di sapere che
sono ancora regolarmente in contatto e si incontrano ogni volta che
ne hanno la possibilità.
Ricordiamo che il futuro del franchise è in mano a Prime Video che sta lavorando alla serie tv in
arrivo il 9 settembre 2022.
Digital
Spy ha realizzato una serie di fotomontaggi in cui ci
vengono mostrati i volti del cast originale de
Il Signore degli Anelli. Per quanto possa essere
difficile immaginarlo adesso, per Peter Jackson
c’erano altri attori per il ruolo di Aragorn, o persino per quello
di
Galadriel o
Gandalf. Ecco alcune delle prime scelte della
produzione per i personaggi principale della trilogia de Il Signore degli Anelli:
Alison Doody – Eowyn
La recente
nascita di suo figlio le impedì di poter passare così tanto tempo,
18 mesi di riprese back-to-back, in Nuova Zelanda. Il ruolo andò a
Miranda Otto.
Ethan Hawke – Faramir
Di questa
“prima scelta” si sa molto poco, tranne che Hawke declinò l’offerta
concedendo a David Wenham il ruolo della vita.
Uma Thurman – Arwen
Uma
Thurman era diventata da poco mamma, e come è accaduto per
Alison Doody, anche lei scelse di rimanere con i bimbo appena nato.
In seguito ha poi dichiarato che la scelta le costò molto. La
fortuna fu che il “rimpiazzo” è stato Liv
Tyler.
Liam Neeson – Boromir
Sarebbe
stato un magnifico ruolo da aggiungere alla variegata filmografia
di Liam Neeson, eppure l’attore rifiutò,
permettendo a Sean Bean di collezionare un altro
ruolo in cui il suo personaggio muore prima della fine.
Christopher Plummer – Gandalf
L’attore dichiarò che a 70 anni, quando gli venne offerto
il ruolo, pensava di non voler passare gli “ultimi” tre anni di
vita in Nuova Zelanda, perché voleva viaggiare e visitare altri
luoghi. Dopo sedici anni lavora ancora e ha pure vinto un Oscar,
magari dal suo punto di vista è stata la scelta giusta.
Sean Connery – Gandalf
Sean Connery dichiarò di non aver capito
lo script, e di aver rifiutato per questo il ruolo di
Gandalf. Il fatto che poi abbia detto sì a un progetto
sconclusionato come La Leggenda degli Uomini
Straordinari ci fa un attimo riflettere. Ma i fan non
hanno nessun rimpianto, visto che è arrivato Ian
McKellen.
Lucy Lawless – Galadriel
L’immortale Xena rimase incinta poco
prima dell’inizio delle riprese e fu costretta a cedere a di
Galadriel a
Cate Blanchett.
Daniel Day-Lewis – Aragorn
Daniel
Day-Lewis, il maestro del Metodo rifiutò il ruolo tre
volte.
Russell Crowe – Aragorn
Fresco
fresco di Premio Oscar, Russell Crowe rifiutò il ruolo anche se gli
venne offerto il 10% dei profitti. L’attore ha quindi detto di no,
inconsapevolmente, a 82 milioni di dollari.
Nicolas Cage – Aragorn
Si tratta
forse del caso più famoso di “no”. Cage ha sempre commentato i suoi
rifiuti a ruoli del calibro di Aragorn e Neo
(Matrix) con un pizzico di amarezza, ma sembra che
in entrambi i casi le condizioni personali non gli permettessero di
accettare ruoli così a lungo termine.
È arcinota la vicenda che coinvolge
Viggo Mortensen, scelto pochissimi giorni
prima dell’inizio delle riprese e convinto dal figlio (che appare
anche ne Le Due Torri) a dire di sì al
ruolo di Aragorn, un po’ di sorpresa ci coglie invece l’idea che
Lucy Lawless potesse essere Galadriel, una regina sicuramente diversa da
quella interpretata in maniera ineccepibile da Cate Blanchett.
Per non
parlare poi di un
Gandalf diverso da Ian McKellen, ma
per fortuna Sean Connery fu troppo “snob” per
accettare il ruolo e tutti noi adesso abbiamo un magnifico ritratto
del Grigio Pellegrino (poi diventato il Bianco).
Il Signore degli Anelli cast
Per quanto riguarda Arwen, è
difficile immaginare che la pur bellissima e talentuosa Uma
Thurman, sarebbe stata in grado di conferire al
personaggio la dolcezza e la delicatezza elfica che invece ha
infuso nel ruolo Liv Tyler!
La serie
ancora senza titolo de Il Signore degli Anelli firmata Amazon
Studios sarà presentata in anteprima questo settembre e, anche se
lo show è ancora avvolto da una certa quantità di mistero, una
recente sinossi ci ha dato maggiori dettagli in merito a trama e
ambientazioni. Riguardo ai personaggi protagonisti invece è tutta
un’altra storia. Infatti si sa molto poco sui protagonisti e anche
se sappiamo che nella serie sarà presente una versione più giovane
di Galadriel (Morfydd Clark), la maggior parte
degli altri nomi di cui abbiamo sentito parlare, non sembrano
appartenere a nessun personaggio noto della Terra di Mezzo.
A tal
proposito oggi il sito Fellowship of
Fans ha confermato la voce secondo cui apparirà nella
serie il personaggio di Isildur, ma il resto delle anticipazioni
del sito potrebbe provocare diverse discussione nei fan puristi di
Tolkien. Secondo il sito, la recente aggiunta al cast di Ema
Horvath (What Lies Below, The Gallows Act
II) interpreterà Carine, (secondo i rumors) nella
serie sorella di Isildur. Gli appassionati di
LOTR probabilmente sapranno che Isildur
non aveva una sorella (il suo unico fratello è Anárion), quindi
questo sarà un nuovo personaggio creato appositamente per la serie
tv. Si dice che Carine si opponga alla decisione di suo fratello di
unirsi all’esercito Númenóreano e salpare per la Terra di Mezzo
insieme ai suoi amici Nolion, Valandil e Ontamo, ma la sua parte
nella serie non è chiara.
Il Signore degli Anelli uscirà il 2 settembre 2022 su
Prime Video in 240 territori dove è attivo il
servizio. La serie de Il Signore degli Anelli ha riunito un cast
enorme, che include: Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin
Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema
Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia
Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith , Charlie Vickers e
Daniel Weyman.
La serie Il Signore degli Anelli è scritta da
J.D. Payne e Patrick McKay. Inoltre, Bryan Cogman
di Game of
Thrones ha firmato come produttore consulente del
progetto con J.A. Bayona che ha diretto più
episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team
creativo completo dello show sarà composto da: i produttori
esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo
della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo
scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e
produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore
esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il
produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e
consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche
produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris
Newman è co-produttore.
Si prospettano tempi speciali per i
fan delle tante avventure che si celano negli annali della Seconda
Era della Terra di Mezzo. La seconda stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del
Potere arriverà tra poco più di un mese, ed è ora
di essere eccitati per la guerra che verrà. Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del
Potere sarà presente al Comic-Con
di San Diego questo venerdì, e prima di questo evento
ci vengono fornite informazioni che ci rendono entusiasti. Secondo
quanto riportato da Looper, la seconda
stagione dello show accoglierà un paio di nuovi personaggi a
sostegno della lotta contro Sauron (Charlie
Vickers) nella Terra di Mezzo.
I due nuovi volti sono un
cartografo elfico di Eriador di nome Camnir e un arciere elfico di
Lindon di nome Rían. Calam Lynch, interprete di
Dunkirk
e Bridgerton,
vestirà i panni di Camnir, un cartografo elfico originario di
Lindon, uno dei regni elfici più potenti di tutta la Terra di
Mezzo. La descrizione ufficiale del personaggio di Lynch
recita:
“Un esperto cartografo elfico,
con una particolare competenza nella navigazione dei boschi di
Eriador.Dopo che un pericolo imprevisto richiede la ricerca
di un nuovo sentiero per Eregion, il coraggio di Camnir sarà messo
alla prova quando il gruppo di elfi guerrieri di Elrond incontrerà
un attacco inaspettato sulla strada:I
Barrow-Wights”.
Mentre il Camnir di Lynch è dotato
dell’arte della strategia, il Rían di Selina Lo
segue una strada diversa: la forza. La descrizione ufficiale di
Rían recita:
“Considerata uno dei migliori
arcieri di Lindon, Rían è uno dei membri del gruppo di elfi
guerrieri recentemente formato da Elrond.Il suo coraggio e
la sua mira si riveleranno preziosi nella lotta per Eregion”.Il personaggio è un elfo nuovo, non canonico, creato per questo
adattamento.
L’importanza di questi due
personaggi si avrà quando Sauron darà l’assalto a Eregion, patria
del maestro fabbro elfico Celebrimbor
(Charles Edwards) e dei fabbri elfici.
Sappiamo che a un certo punto della Seconda Era, nel tentativo di
forgiare l’Unico Anello, Sauron ordinerà un attacco a Eregion. In
risposta, l’Alto Re Gil-galad (Benjamin Walker)
invierà delle forze per soccorrerla. Questo distaccamento sarà
guidato dal Lord Elrond di Robert Aramayo. Lontano
da Eregion, Elrond dovrà navigare nella vasta regione di Eriador
per adempiere a questo incarico. Camnir e Rían saranno fondamentali
durante questo incarico.
Battaglie più feroci in arrivo
nella seconda stagione de “Gli Anelli del Potere”
Un assalto all’Eregione sarebbe in
linea con l’escalation di ostilità promessa quando l’oscurità di
Sauron inizia a diffondersi. Il Signore Oscuro ha assunto una
nuova forma, ma la sua natura regale non diminuirà la natura
malvagia con cui vuole condurre la guerra. Il co-showrunner della
seconda stagione , Patrick McKay, ha
anticipato che le battaglie
future (compresa la Battaglia per Eregion) saranno
“molto più grandi”. I commenti di McKay recitano: “Amiamo le
belle battaglie. Il piano per la Stagione 2 sarebbe quello di fare
qualcosa di molto più grande, su una scala molto più grande che si
svolgerà non solo durante la notte, ma in più giorni, settimane,
mesi ed episodi”.
L’ultimo trailer de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del
Potereè stato svelato
oggi. Il nuovo trailer della durata di due minuti e 36 secondi
evidenzia l’epica vastità della Terra di Mezzo nella sua Seconda
Era, e rivela come i leggendari e amati personaggi di Tolkien si
uniranno, contro ogni aspettativa e attraverso grandi distanze, per
difendersi dal temuto riemergere del male nella Terra di
Mezzo. In queste immagini della nuova attesissima serie, le sorti
si scontrano e vari personaggi sono messi alla prova di fronte
al male imminente.
Nel teaser compaiono importanti
componenti del cast: Galadriel (Morfydd Clark), Elrond (Robert
Aramayo), High King Gil-galad (Benjamin Walker), e Celebrimbor
(Charles Edwards); i Pelopiedi Elanor ‘Nori’ Brandyfoot
(Markella Kavenagh) e Largo Brandyfoot(Dylan Smith); The Stranger
(Daniel Weyman); i númenóreani Isildur (Maxim Baldry), Eärien (Ema
Horvath), Elendil (Lloyd Owen), Pharazôn (Trystan Gravelle), e
Queen Regent Míriel (Cynthia Addai-Robinson); i nani King Durin III
(Peter Mullan), Prince Durin IV (Owain Arthur) e Princess
Disa (Sophia Nomvete); la Gente del Sud Halbrand (Charlie Vickers)
e Bronwyn (Nazanin Boniadi); e l’elfo silvano Arondir (Ismael
Cruz Córdova).
I primi due episodi della serie drama in più stagioni saranno
disponibili in esclusiva su Prime Video in varie lingue in più di 240 Paesi e
territori nel mondo da venerdì 2 settembre, con nuovi episodi
disponibili ogni settimana.
La serie tv Il Signore
degli Anelli: Gli Anelli del Potere
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere
di Prime Video porterà per la prima volta sugli schermi le eroiche
leggende della mitica Seconda Era della storia della Terra di
Mezzo. Questo dramma epico si svolge migliaia di anni prima degli
eventi narrati in Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli di J.R.R.
Tolkien, e porterà gli spettatori in un’era lontana in cui furono
forgiati grandi poteri, regni ascesero alla gloria e caddero in
rovina, improbabili eroi furono messi alla prova, la speranza
appesa al più esile dei fili, e uno dei più grandi cattivi usciti
dalla penna di Tolkien minacciò di far sprofondare tutto il mondo
nell’oscurità. Partendo da un momento di relativa pace, la serie
segue un gruppo di personaggi, alcuni già noti, altri nuovi, mentre
si apprestano a fronteggiare il temuto ritorno del male nella Terra
di Mezzo. Dalle più oscure profondità delle Montagne Nebbiose, alle
maestose foreste della capitale elfica di Lindon, all’isola
mozzafiato del regno di Númenor, fino ai luoghi più estremi sulla
mappa, questi regni e personaggi costruiranno un’eredità che
sopravvivrà ben oltre il loro tempo.
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere
è guidata dagli showrunner ed executive producer J.D. Payne &
Patrick McKay e vede protagonista il cast composto da Cynthia
Addai-Robinson, Robert Aramayo, Owain Arthur, Maxim Baldry, Nazanin
Boniadi, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Charles Edwards,
Trystan Gravelle, Sir Lenny Henry, Ema Horvath, Markella Kavenagh,
Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Lloyd Owen, Megan Richards, Dylan
Smith, Charlie Vickers, Leon Wadham, Benjamin Walker, Daniel Weyman
e Sara Zwangobani.
A loro si uniscono gli executive producer Lindsey Weber, Callum
Greene, J.A. Bayona, Belén Atienza, Justin Doble, Jason Cahill,
Gennifer Hutchison, Bruce Richmond e Sharon Tal Yguado, e i
produttori Ron Ames e Christopher Newman. Wayne Che Yip è
co-executive producer e regista con J.A. Bayona e Charlotte
Brändström. Il primo teaser trailer ha debuttato durante il LVI
Super Bowl, diventando il trailer del Super Bowl più visto di
sempre, con 257 milioni di visualizzazioni a 24 ore dal
debutto.
È ufficiale: la guerra è arrivata a
Eregion ne Il Signore degli Anelli:Gli Anelli del
Potere. Dopo
settimane di tentativi di raggiungere la città prima che Sauron
(Charlie Vickers) possa mettere in atto i suoi
piani, l’episodio 7 della seconda stagione, “Destinati a
morire ”, vede la città elfica fortemente assediata. L’episodio
si tiene in gran parte lontano dalle altre linee di trama della
stagione, rimanendo a Eregion e nei suoi dintorni per far capire
meglio quanto questo sia un momento cruciale nella storia. Sebbene
l’episodio sia ricco di sequenze d’azione e pezzi di scena
mozzafiato, un momento in particolare può essere descritto
come un vero e proprio incubo per l’intera produzione.
In un’intervista rilasciata
a Collider, la regista Charlotte
Brandstrom e il direttore della fotografia Alex
Disenhof raccontano la sequenza in questione, il momento
in cui Adar (Sam Hazeldine) e i suoi Orchi
riescono a far ritirareil fiume che circonda
Eregion, permettendo loro di attaccare la città a
piedi. Il campo di battaglia fangoso è stato, secondo le parole di
Brandstrom, un “incubo”, e Disenhof concorda con questa
valutazione, anche se aggiunge che è stato, almeno, “visivamente,
una manna dal cielo”. Una piccola grazia, anche se Disenhof ha
detto che le sfide presentate dal terreno erano qualcosa che la
squadra si aspettava di affrontare:
“Sai già che ci saranno delle
sfide da affrontare, ma poi, in realtà, è una verifica della realtà
e tutto diventa un po’ più lento.Ma abbiamo avuto un
equipaggio incredibile e tutti hanno superato la prova con il
sorriso sulle labbra”.
Brandstrom ha descritto una sfida
particolare che ha dovuto affrontare, ovvero rimanere bloccata nel
terreno fangoso: “Non riuscivo a uscire da lì.Così sono dovuti venire a tirarmi fuori”. C’era
comunque un certo livello di realismo, come ha detto lei
stessa:
“Ma l’ha reso davvero reale
perché probabilmente è quello che sarebbe stato, per davvero.È stato molto difficile, non solo per gli attori, ma
anche per la troupe e per tutti.Perché quando si
lavora, il fango mi arrivava sopra le ginocchia, fino alle
cosce.Quindi, quando ci cammini e ci affondi dentro,
all’inizio, se rimani troppo a lungo, rimani bloccato se non ti
muovi”.
Come ha fatto Il Signore degli
Anelli: Gli anelli del potere – Stagione 2 a girare con tutto
quel fango nell’Episodio 7?
Il fatto di avere tempi lunghi per
le riprese, tuttavia, ha giocato a favore di Brandstrom e Disenhof,
che ha spiegato come hanno lavorato per stabilizzare il terreno in
modo da poterlo filmare:
“Sì, è iniziato tutto, ancora
una volta, con mesi di anticipo.Dovevamo capire dove
volevamo mettere le attrezzature più pesanti, così, prima di
costruire il set, il dipartimento di costruzione
ha interrato il ponte d’acciaio e altre strutture sotto il
terreno per renderlo abbastanza stabile per le attrezzature
pesanti.E poi hanno steso il fango sopra di
esso.È stata quindi un’attenta pianificazione e, una volta
scelte le zone, abbiamo dovuto attenerci ad esse perché, se si
usciva dal percorso, si finiva come Charlotte e si era immersi nel
fango fino alla vita”.
Disenhof ha aggiunto che per
realizzare una sequenza così straordinaria e complicata è stato
necessario essere creativi con le attrezzature e le telecamere:
“Avevamo una testa cardanica
stabilizzata su una barra, una barra d’acciaio, che gli operatori
potevano trasportare.Quindi c’erano due operatori con
grandi stivali e tutto il resto, che andavano in giro con
quell’affare.E un operatore di ripresa che lo manovrava a
distanza da un luogo asciutto e, si spera, caldo.E poi
usavamo anche le TechnoCranes, gru geo-telescopiche per far uscire
la telecamera.Abbiamo anche lavorato a
mano.Anche in questo caso, è stato
difficile a causa della mobilità.Era
molto, molto difficile, dal punto di vista della
mobilità.Quindi molti strumenti diversi.Ma
alla fine è stata una vera e propria sfida logistica”.
I primi sette episodi della
Stagione 2 de Gli anelli del potere sono disponibili
in streaming su Prime Video.