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Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim, nuove immagini dall’anime ambientato nella Terra di Mezzo

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Ambientato 183 anni prima degli eventi della trilogia originale, Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim trasporta il pubblico nell’epico mondo di J.R.R. Tolkien. Il film racconta la storia di Helm Hammerhand, il leggendario re di Rohan. Quando Wulf, un astuto e vendicativo signore del Dunlending, lancia un attacco a sorpresa per vendicare la morte di suo padre, Helm e il suo popolo devono organizzare un’audace ultima resistenza nell’antica roccaforte di Hornburg, più tardi conosciuta come il Fosso di Helm. In queste terribili circostanze, Héra, la figlia di Helm, deve trovare il coraggio di guidare la resistenza contro un nemico intenzionato ad annientarlo.

Sebbene la Warner Bros. non abbia ancora rilasciato un trailer per Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim, ha comunque offerto ai fortunati partecipanti all’Annecy Animation Festival di gennaio un’anteprima esclusiva di 20 minuti. Nel frattempo, Warner Bros. ha condiviso vari materiali promozionali, inclusa una nuova immagine.

Non si tratta dell’unico film ambientato nell’universo di Tolkien in produzione. Sappiamo infatti che Andy Serkis sarà alla regia di Il Signore degli Anelli: The Hunt for Gollum, in cui tornerà anche a interpretare la creatura del titolo.

Di cosa parla Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim?

Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim si svolge diverse centinaia di anni prima degli eventi principali della trilogia del Signore degli Anelli. Invece di concentrarsi sul potere dell’Unico Anello o sulle origini di Sauron, La guerra dei Rohirrim promette di raccontare le antiche storie del Fosso di Helm, l’enorme fortezza vista nel finale de Il Signore degli Anelli: Le due torri. Prevedibilmente, la serie segue anche i primi giorni dei Cavalieri di Rohan e del loro re, Helm Hammerhand (Brian Cox).

Il ruolo del nuovo vecchio re, Helm Hammerhand, sarà doppiato da Brian Cox, la star della serie drammatica di successo Succession. Brian Cox ha certamente una grande corona da riempire, dato che seguirà il personaggio di Re Theoden, amato dai fan, della trilogia originale de Il Signore degli Anelli, interpretato magistralmente dal grande Bernard Hill. A proposito di membri del cast originale della trilogia di Peter Jackson, uno degli sviluppi più eccitanti è la rivelazione che Miranda Otto riprenderà il suo ruolo di Eowyn, figlia di Teodoro e uccisore del Re Stregone. Dato che il film è un prequel, la Otto probabilmente fornirà la narrazione e/o sarà protagonista di flash forward.

Ci sono alcune cose che non credo avremmo potuto necessariamente fare – o che avrebbero reso il tutto estremamente costoso – elementi della narrazione che si potevano fare nell’anime in un modo che era davvero mozzafiato”, ha raccontato a PEOPLE Philippa Boyens, produttrice del film che ha anche collaborato alla sceneggiatura di ciascuno dei tre film de Il Signore degli Anelli e della trilogia de Lo Hobbit, e che ha ora portato la Terra di Mezzo nel popolare stile di animazione giapponese con il regista Kenji Kamiyama. Il film è atteso in sala per il 13 dicembre.

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Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim, le connessioni con la trilogia principale

Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim in produzione alla Warner Bros. porterà il pubblico in un momento della Terra di Mezzo che non abbiamo ancora visto, diverso e precedente alla fine della Terza Era durante la quale è ambientata la trilogia di Peter Jackson. Naturalmente, dato l’enorme successo dei film de Il Signore degli Anelli, una delle domande più diffuse riguardo La guerra dei Rohirrim è come il film si collegherà alla storia degli altri film.

La trilogia del Signore degli Anelli di Jackson rappresenta lo standard più alto degli adattamenti cinematografici di Tolkien. L’estetica, il cast e l’aderenza al canone sono tutti parte del motivo per cui questi film sono così amati oggi, e questo ha reso difficile per altri prodotti ottenere lo stesso tipo di accettazione da parte del pubblico. Ora, Warner Bros e New Line hanno unito le forze per il film anime Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim, che sebbene sarà un progetto indipendente potrebbe anche avere dei punti di contatto con i tre film di Jackosn. Ecco quali:

La guerra dei Rohirrim potrebbe essere un prequel per le vicende di Rohan

EomerIl Regno di Rohan è stato ampiamente raccontato in Il Signore degli Anelli: Le Due Torri e ne Il Ritorno del Re di Jackson, e La Guerra dei Rohirrim approfondirà ancora di più la storia dei Signori dei Cavalli. Attraverso la trilogia, il pubblico conosce re Théoden, Éomer e Éowyn e vede la relazione conflittuale con il regno di Gondor. Tuttavia, il film esplorerà un altro conflitto del regno con un clan di Uomini, i Dunlendings, e seguirà la tragica storia di Re Helm Mandimartello, che governò Rohan 183 anni prima della morte di Théoden in Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re.

Il nuovo film del Signore degli Anelli spiegherà l’origine del Fosso di Helm

Ne Il Signore degli Anelli: Le Due Torri di Jackson, Theoden conduce il suo popolo al Fosso di Helm, dove Rohan si difende dall’attacco degli Uruk-hai di Saruman. Questa roccaforte prende il nome da Helm Mandimartello, uno dei personaggi centrali di La guerra dei Rohirrim, e sarà molto probabilmente un’ambientazione significativa del film. Secondo il canone di Tolkien, il Fosso di Helm fu inizialmente fondato dal Regno di Gondor, ma in seguito fu donato ai Rohirrim. Poi, durante il Lungo Inverno, Mandimartello e i suoi soldati si rifugiarono lì, da quel momento il luogo prese il suo nome. Successivamente, al Fosso di Helm si verificarono diverse battaglie significative contro i Dunlandiani.

La guerra dei Rohirrim riguarda l’antenato di re Théoden

Re Théoden è un personaggio cruciale ne Il Signore degli Anelli: Le Due Torri e ne Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re di Jackson. Era considerato un re volitivo, determinato a proteggere il suo popolo ad ogni costo. Questo è una sorta di tratto familiare, come si vedrà anche con l’antenato di Théoden, Helm Mandimartello. Questo tragico re di Rohan era noto per essere così forte da non usare mai un’arma vera e propria, e uccideva invece i suoi nemici con un solo colpo di pugno.

Il film spiegherà l’esistenza della statua vista ne le Due Torri

Il Signore degli Anelli: Le Due TorriSebbene non sia mai stata notata direttamente dai protagonisti del film ne Il Signore degli Anelli: Le Due Torri, una statua di Helm Mandimartello si vede chiaramente al Fosso di Helm, prima che scoppi la battaglia contro gli Uruk-hai di Saruman. Il leggendario personaggio di Tolkien si riconosce dal martello in mano e dal corno da guerra, che si dice suonasse ogni volta che scendeva in battaglia. Poiché il Fosso di Helm fu fondato molto prima che questo Re Rohirrim venisse a soggiornare a Hornburg, sarà interessante vedere le circostanze della costruzione di questa statua. Ne Le Due Torri, si vede un’altra statua rotta accanto a quella di Helm, e La guerra dei Rohirrim potrebbe avere l’opportunità di rivelare chi era raffigurato in questa statua caduta.

Éowyn con la voce di Miranda Otto racconterà La guerra dei Rohirrim

Sebbene la maggior parte dei personaggi della trilogia di Peter Jackson non sia ancora nata nel momento in cui è ambientata La guerra dei Rohirrim, almeno un membro del cast tornerà per il prequel. Miranda Otto riprenderà il ruolo di Éowyn, nella veste di narratrice del film. Ciò implica che La Guerra dei Rohirrim sarà una sorta di storia nella storia, magari con Éowyn che racconterà ai suoi figli, avuti dal marito Faramir di Gondor, la storia della loro famiglia di Rohan. Questo sarà uno dei collegamenti più emozionanti con i film di Jackson e servirà a far sembrare questo prequel un’aggiunta coerente alla trilogia del Signore degli Anelli.

Alan Lee e John Howe sono nel team creativo di La guerra dei Rohirrim

Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim
Via Variety, Per gentile concessione di Warner Bros. Pictures

Gran parte del modo in cui il pubblico moderno percepisce la Terra di Mezzo dipende dai design mozzafiato dei film del Signore degli Anelli di Jackson e da tutto ciò che ha a che fare con gli illustratori Alan Lee e John Howe. Non solo la coppia è stata responsabile del concept art per tutti e tre i film del Signore degli Anelli, ma Lee ha lavorato come illustratore per diverse edizioni delle opere di Tolkien pubblicate postume. Ciò rende la notizia che Lee e Howe faranno parte del team creativo di La guerra dei Rohirrim molto confortante. Il fatto che il film sarà un anime significa che la Terra di Mezzo sarà rappresentata sotto una luce completamente nuova, ma con il talentuoso duo, il film dovrebbe sembrare proprio come la Terra di Mezzo di Jackson.

Le battaglie del film vedranno nuovamente protagonisti gli Easterling e i Corsari di Umbar

The Lord of the Rings- The War of the RohirrimLe battaglie de La guerra dei Rohirrim avranno molto in comune con quelle viste nel Signore degli Anelli di Jackson. Non solo alcune saranno ambientati al Fosso di Helm, proprio come ne Le Due Torri, ma molti dei partecipanti ai precedenti conflitti di Rohan saranno gli stessi della Battaglia dei Campi del Pelennor ne Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re. Il principale nemico di Helm, i Dunlending, alla fine unirà le forze con i Corsari di Umbar (i pirati sconfitti dagli Uomini Morti di Dunclivo da Aragorn) e gli Easterling (le tribù malvagie di Uomini provenienti dal misterioso Oriente). Forse potremmo anche vedere il ritorno degli Olifanti!

La guerra dei Rohirrim farà probabilmente riferimento al crescente potere di Sauron

Sauron-Mount-DoomLa guerra dei Rohirrim avrà luogo dopo che Isildur ha tagliato l’Unico Anello dalla mano di Sauron e prima che Bilbo lo rubi a Smeagol. Pertanto, Sauron non costituirà ancora un elemento di preoccupazione per i regni della Terra di Mezzo. Tuttavia, questo non vuol dire che l’influenza malvagia del Signore Oscuro non abbia avuto effetto su Rohan. Nel Signore degli Anelli è implicito che la discordia tra i regni trovi le sue radici nella crescente oscurità di Sauron, ed è la natura stessa del suo male che porta alla corruzione e alla guerra. Anche 183 anni prima degli eventi della trilogia del Signore degli Anelli di Jackson, i personaggi saranno in grado di percepire il presagio malvagio di ciò che verrà.

Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim, le 10 scene migliori del film

Nonostante non sia esente di difetti, Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim offre diversi momenti emozionanti nei suoi 134 minuti di durata. Il film d’animazione è uscito il 1° gennaio 2024 come prima pellicola anime ambientata nel mondo de Il Signore degli Anelli, dopo l’uscita del film d’animazione di Ralph Bakshi nel 1978. Il film La Guerra dei Rohirrim è diretto dal maestro di Ghost in the Shell Kenji Kamiyama.

Il film ha ricevuto recensioni contrastanti ma un’accoglienza generalmente positiva da parte del pubblico, con i fan che hanno commentato l’intrigante interpretazione del classico racconto di J.R.R. Tolkien. Basato su “La casa di Eorl“, un racconto dell’Appendice A del Signore degli Anelli, il film è pieno di scene che reinventano il classico mondo fantasy.

Un sudrone è un presagio di minacce lontane

War Of The Rohirrim fa riferimento al mondo più ampio di Tolkien

Uno dei momenti più intriganti di La Guerra dei Rohirrim è stata l’apparizione a sorpresa di un sudrone. Questa misteriosa razza era strettamente associata alla guerra ne Il Signore degli Anelli, ed era anche conosciuta come Haradrim. Gli Haradrim provenivano da Harad, una località a sud ancora più in basso sulla mappa del Signore degli Anelli rispetto a Mordor.

Situata appena sotto Mordor, Harad era spesso sotto l’influenza di Sauron. Questo background ha reso l’apparizione del Sudrone in La Guerra dei Rohirrim un gustoso boccone di tradizione per i fan di lunga data. Il cadavere in decomposizione di un Sudrone è stato incluso verso l’inizio del film come presagio di brutte cose a venire. In effetti, la guerra sta arrivando a Rohan, mentre la più ampia Guerra dell’Anello stava appena iniziando a prendere forma.

Un Guardiano nell’Acqua è in attesa

La bestia mitica ha un nuovo look La Guerra dei Rohirrim

Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim – Un’Immagine dal film

Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim ha riportato in vita il terrificante Guardiano nell’Acqua di J.R.R. Tolkien. Questa creatura fantasy ha debuttato sullo schermo nel film Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell’Anello. Barcollando fuori dal Lago di Sirannon, questa bestia ha cercato di trascinare Frodo nelle profondità dello stagno. L’iconica rappresentazione della bestia da parte di Peter Jackson ha ispirato quella di Kenji Kamiyama.

Il Guardiano nell’Acqua di Kamiyama era ben lontano da quello di Peter Jackson, dal momento che ha subito l’influenza della formazione anime del regista. Anche Ralph Bakshi ha incluso il Guardiano nell’Acqua nel suo film, ma la bestia di Kamiyama appare del tutto unica. Con quello che sembravano alberi che crescevano dalla sua testa, questo mostro si era camuffato perfettamente, ricordando le creature degli anime classici in stile Pokémon e creando una delle migliori scene del film.

Le Fanciulle Scudiere fanno ritorno

L’importanza di Éowyn nel Signore degli Anelli è riconosciuta

La Guerra dei Rohirrim ha onorato Éowyn in molti modi, il che ha portato ad alcune delle migliori scene del film. Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim è incentrato su Hèra, la figlia senza nome di Helm Mandimartello in “La casa di Eorl“. La storia racconta la storia delle shieldmaidens, le Fanciulle Scudiere, in una delle sue scene di apertura, menzionando come questa vecchia tradizione si fosse quasi estinta.

Questo ha un forte parallelo con Il Signore degli Anelli, per cui la tradizione delle Fanciulle Scudiere era ancora più sconosciuta. Hèra e la sua ancella, Olwyn, assumono il mantello delle Fanciulle Scudiere in La Guerra dei Rohirrim. Questo è un riferimento a Éowyn, ovviamente, una delle donne più forti de Il Signore degli Anelli e la shieldmaiden più famosa.

Saruman si fa conoscere in La Guerra dei Rohirrim

Christopher Lee torna nel Signore degli Anelli

L’iconico Christopher Lee è tornato dai morti per un cameo perfettamente sincronizzato. Lee ha interpretato Saruman nella trilogia di Peter Jackson del Signore degli Anelli, ma purtroppo è scomparso nel 2015. La Guerra dei Rohirrim è riuscita a usare filmati d’archivio per creare le battute necessarie, mixando vecchie registrazioni della voce di Lee. Il ritorno di Lee sugli schermi per Saruman è stata una delle migliori scene del film.

L’apparizione di Saruman nel film era un elemento canonico dell’adattamento, poiché è apparso anche verso la fine di “La Casa di Eorl” come presagio del suo futuro governo. Saruman si stava appena trasferendo a Isengard al tempo della Guerra dei Rohirrim. Pertanto, concludere il film con la sua apparizione prefigurava perfettamente la sua ascesa al potere. L’avatar di Lee nell’anime è molto somigliante all’attore scomparso.

Hèra cavalca per incontrare Gandalf

La runa di Gandalf simboleggia un nuovo inizio

Hèra cavalca per incontrare Gandalf in un divertente Easter egg, alludendo a uno dei migliori personaggi del Signore degli Anelli. Alla fine del film, Hèra sta per partire per un’altra avventura, come Hama aveva previsto con la sua canzone all’inizio del film. Tuttavia, questa volta, va a incontrare una figura misteriosa che non appare mai sullo schermo. Portava con sé una lettera da parte di questa misteriosa figura, con una specifica runa incisa.

I fan di Lo Hobbit riconosceranno questa runa come quella che Gandalf ha inciso sulla porta di Bilbo Baggins nel primo film di Lo Hobbit. Non molto tempo dopo aver rivelato la runa, il film conferma che indicava effettivamente la presenza di Mithrandir, che era presente nella Terra di Mezzo anche a questo punto della Terza Era. Questa chicca di Tolkien ha reso questa scena finale uno dei punti salienti di La Guerra dei Rohirrim.

Gli orchi dimostrano che Sauron è già preoccupato per l’anello

Due orchi sono stati doppiati da un duo molto speciale

Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim – Un’Immagine dal film

Gli orchi sono apparsi in una delle migliori scene di Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim. Come Easter Egg a sorpresa e come riferimento a Il Signore degli Anelli, questa coppia di orchi è stata doppiata nientemeno che da Billy Boyd e Dominic Monaghan. Gli attori, ovviamente, hanno interpretato Peregrino Tuc e Meriadoc Brandybuck nella trilogia originale. La loro alchimia è ancora innegabile, anche come coppia di servitori di Sauron.

Tuttavia, ciò che ha più affascinante della scena degli Orchi in La Guerra dei Rohirrim è il riferimento a un mondo più ampio in cui stanno accadendo molte cose. La guerra dell’anello stava già iniziando a fermentare, anche se i Rohirrim combattevano i Dunlandiani. Il film lo ha spiegato mostrando come Sauron stava cercando l’Unico Anello mentre i Rohirrim erano impegnati nella loro guerra territoriale: uno degli Orchi si chiedeva ad alta voce cosa volesse Sauron dagli anelli mentre ne metteva via uno nella sua borsa.

Helm entra in modalità Spettro nell’anime Il Signore degli Anelli

Helm Mandimartello perde la sua umanità

Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim
Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim – Un’Immagine dal film

Helm Mandimartello è entrato in modalità demone in La Guerra dei Rohirrim, creando un potenziamento anime che è stato il momento clou del film. Helm era il personaggio principale di “La casa di Eorl“, quindi il suo ruolo nel film doveva essere preponderante. In La Guerra dei Rohirrim Hèra è il personaggio principale, cosa che ha sorpreso molti fan, dato che le era stata data solo una battuta nel materiale originale.

Il film è stato saggio a rendere Hèra la protagonista, perché ha permesso di lasciare Helm, suo padre, con un elemento di mistero. Ma il film sarebbe stato sicuramente negligente a tralasciare tutti i momenti salienti di Helm nel racconto. La Guerra dei Rohirrim ha ottenuto questo equilibrio nel modo giusto, inclusa la scena essenziale: Helm che impazzisce e uccide i nemici a mani nude. L’anime era il formato perfetto per questa follia, con gli occhi di Helm sbiancati per esprimere la sua discesa nella ferocia.

Hama affronta il suo destino senza paura

Il fratello di Hèra era l’eroe misconosciuto del film

La Guerra dei Rohirrim
Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim – Hama in un’Immagine dal film

Hama ha mostrato più coraggio della maggior parte dei personaggi nel corso dell’intero film, quando è sceso da cavallo e ha guardato dritto verso la sua imminente rovina. Il gentile Hama è stato una delle parti migliori di La Guerra dei Rohirrim, e questo ha reso il suo tragico destino ancora più toccante. Hama, come Hèra, era ben lungi dall’essere un personaggio principale in “La casa di Eorl“, ma nel film gli è stato dato molto più spazio.

Il fratello di Hèra era più un bardo che un soldato, preferendo suonare il suo liuto e cantare canzoni piuttosto che assicurarsi il cavallo più forte dell’esercito. Il film ha annunciato che Hama aveva un cavallo lento, prefigurando la sua morte. Quando stava cercando di seminare i Dunlandiani, i suoi compagni ce l’hanno fatta, ma il suo cavallo rallenta fino a fermarsi. Hama resta calmo e gentile, accarezza la schiena del suo cavallo mentre scende e scocca delle frecce, rendendo questa una delle scene più eroiche di La Guerra dei Rohirrim.

Helm muore da guerriero

Helm Mandimartello si congela a morte in piedi

Il Signore degli Anelli- La Guerra dei Rohirrim
Concept art from Lord of the Rings: The War of the Rohirrim – © New Line

Helm Mandimartello muore da guerriero in Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim, dando vita a una scena strappalacrime. Helm doveva morire eroicamente, ma non era certo che il film lo avrebbe mostrato in tutta la sua gloria. Helm era una figura moralmente grigia, che esibiva un comportamento brutale e eccessivamente aggressivo. Il film avrebbe potuto facilmente rendere Helm più malvagio, ma ha rispettato la sua eredità attraverso la scena della sua morte.

Helm era famoso nella leggenda Rohirrim, di “La casa di Eorl“, per aver vagato per le pianure mentre lui e il suo popolo erano assediati nel Fosso di Helm. I Dunlandiani hanno tenuto i Rohirrim sotto assedio, ma Helm non aveva intenzione di lasciare che questo gli impedisse di tentare di sconfiggerli. Mentre gli altri dormivano, Helm si è fatto strada verso l’esterno e ha ucciso i suoi nemici uno a uno. Helm è morto durante questi ultimi tentativi di salvare il suo popolo nel film, congelato a morte in piedi fuori dalla porta della fortezza.

La Terra di Mezzo torna al cinema dopo 10 anni

Il tema musicale di Rohan riecheggia nelle sale

Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim ha sfruttato al meglio la sua durata per riportare la pura nostalgia agli spettatori. La scena di apertura del film è facilmente la migliore, nonostante i molti momenti incredibili a venire. Il tema di Rohan di Howard Shore è esploso trionfalmente dagli altoparlanti mentre la scena si spostava con grazia sulle colline di Rohan, ricordando uno dei migliori film fantasy della storia.

Il Signore degli Anelli: Le Due Torri ha introdotto Rohan, esponendo personaggi leggendari come Gríma Vermilinguo, Théoden e Éomer. Questa colonna sonora, incorporata in un nuovo brano musicale di Stephen Gallagher, si è sposata perfettamente con le immagini di apertura del film. Questa scena iniziale de Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim è incredibilmente realistica per un anime, evocando gli splendidi paesaggi della Nuova Zelanda per cui sono noti i film di Jackson.

Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim, la spiegazione del finale

Il 2024 è stato una delizia per i fan de Il Signore degli Anelli, con Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere Stagione 2 su Prime Video all’inizio di quest’anno e, ora, Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim sul grande schermo. Ogni possibilità di tornare nella Terra di Mezzo è un regalo e quest’ultimo, un anime diretto da Kenji Kamiyama, è addirittura ambientato nella stessa continuità della trilogia di Peter Jackson. Racconta la storia di Héra (Gaia Wise), figlia del leggendario re di Rohan, Helm Hammerhand (Brian Cox), ed eroe non celebrato che ha guidato il suo paese in una guerra contro i Dunlendings, guidati dal suo frenetico nemico d’infanzia, Wulf (Luke Pasqualino). Ma perché non abbiamo mai sentito parlare di lei prima d’ora? Per fortuna, il film risponde a questa e a molte altre domande.

Di cosa parla “La guerra dei Rohirrim”?

Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim Héra
Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim – Un’Immagine dal film

La guerra dei Rohirrim ha una premessa semplice: spiegare come il Fosso di Helm, una delle fortezze più iconiche della Terra di Mezzo, abbia preso il suo nome. Nel trailer vengono mostrati gli eventi che hanno portato a questo, con Helm che uccide il padre di Wulf, Freca (Shaun Dooley), con un solo pugno in un duello dopo che Freca ha mancato di rispetto al trono offrendo la mano di Wulf a Héra. Dopo questo fatto, l’amareggiato Wulf scompare con i suoi alleati, per riemergere qualche tempo dopo con un enorme esercito di Dunlendings e mercenari per cercare di vendicarsi di Helm e della sua famiglia.

La famiglia reale si schiera a difesa della capitale Edoras, ma viene tradita da Lord Thorne (Jude Akuwudike), uno dei più vecchi alleati di Helm, che ha costretto il suo re a esiliare il nipote Fréaláf (Laurence Ubong Williams), il suo suddito più fedele. Helm e il popolo di Edoras sono costretti a ritirarsi nella Hornburg, un’antica fortezza che serve a ricordare la forza e la resistenza di Rohan. Durante la ritirata, i due fratelli di Héra, Haleth (Benjamin Wainwright) e Hama (Yazdan Qafouri), vengono uccisi da Wulf e dal suo esercito, mentre Helm è gravemente ferito quando arrivano alla Hornburg.

Wulf, che indossa la corona di Helm, organizza un assedio che si rifiuta di togliere anche quando arriva l’inverno più rigido della sua vita. Durante questo periodo, nell’accampamento di Wulf iniziano a diffondersi voci sulla morte di Helm e i soldati affermano di aver visto Helm, ora uno spettro, massacrare i loro colleghi a mani nude. Helm non è morto, ma è scomparso dalla fortezza e viene ritrovato da Héra solo grazie a un passaggio segreto che conduce all’esterno. Purtroppo, l’unica via di ritorno per padre e figlia è il cancello principale. Helm protegge l’ingresso per permettere a Héra di sopravvivere e sconfigge da solo innumerevoli Dunlendings e mercenari, ma finisce congelato dal clima rigido. Quando l’inverno comincia a passare, Helm viene trovato congelato, ma in piedi e irremovibile, davanti al cancello dell’Hornburg.

Con la scomparsa di Helm, Haleth e Hama, Héra ha la responsabilità di guidare il suo popolo verso la sopravvivenza. Alla fine, lei e Olwyn (Lorraine Ashbourne) trovano un abito da sposa dimenticato e una corona. Il vecchio Pennicruik (Janine Duvitski), il castellano di Hornburg, le proibisce di indossare gli oggetti, sostenendo che sono maledetti. Mentre cibo, legna e altre risorse diminuiscono durante il rigido inverno, Héra escogita un piano disperato: fare amicizia con la Grande Aquila che ha il suo nido sopra l’Hornburg e convincerla a portare l’armatura di Helm a Fréaláf, sperando che suo cugino e i suoi Rohirrim accettino la sua richiesta di aiuto.

Héra è all’altezza della situazione e salva il suo popolo da Wulf

Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim

Wulf sta attraversando una crisi simile: l’inverno è un tributo pesante e prosciuga le sue riserve d’oro, ma inganna i mercenari facendo credere loro che gli Hornburg li renderanno ricchi. Inoltre, fa costruire al suo esercito una macchina d’assedio con un’enorme torre, in modo da poter invadere la fortezza e portare a termine il lavoro. Contemporaneamente, il piano di Héra funziona miracolosamente e il suo aiutante Lief (Bilal Hasna) inizia a guidare la gente verso le montagne per metterla al sicuro. Dopo che la prima fase del suo piano ha funzionato, arriva la seconda: Héra indossa l’abito da sposa maledetto e la corona per schernire Wulf, dato che si è rifiutata di sposarlo, mentre il suo popolo fugge. Si incontrano sul ponte della macchina d’assedio e stringono un accordo: se Héra vince, Wulf si ritira e li risparmia; se lui vince, lei lo sposerà. Il combattimento che segue è degno dei migliori anime e si conclude con la vittoria di Héra. Ella lo schernisce nuovamente dicendo che la fortezza ora si chiama Fosso di Helm, dal nome del vero re di Rohan. Wulf, tuttavia, si rimangia l’accordo e ordina al suo esercito di attaccare e uccidere tutti gli abitanti del Fosso di Helm.

Héra è costretta a combattere nuovamente contro Wulf e, durante questo secondo duello, arriva finalmente Fréaláf. Indossando l’antica armatura reale dello zio, Fréaláf e i Rohirrim piombano sull’esercito di Wulf proprio come Éomer (Karl Urban) e i suoi Rohirrim ne Il Signore degli Anelli: Le due torri, solo che Fréaláf lo fa mentre la luna sta sorgendo, mentre Éomer lo fa al sorgere del sole. Poiché Wulf si rifiuta di cedere o di ammettere la sconfitta, Héra è costretta a ucciderlo. Con il giorno salvato, i sopravvissuti tornano a Edoras per iniziare la ricostruzione, con Fréaláf come nuovo re.

Come finisce “La guerra dei Rohirrim”?

Proprio all’inizio de La guerra dei Rohirrim, Éowyn (Miranda Otto), che narra il film, dice al pubblico che il nome di Héra non si trova nei libri. Questo è importante perché, appena annunciata l’animazione, sono iniziate le speculazioni su chi sia Héra e perché non venga mai menzionata nei libri – dopo tutto, J.R.R. Tolkien scrive che Helm ha due figli, Haleth e Hama, e una figlia senza nome. Ciò che il film rivela è che Héra non è affatto come i suoi fratelli, che sono stati cresciuti per riempire i panni del padre ed essere ricordati nella storia come guerrieri ed eroi. Héra non si preoccupa di questo e, invece, vuole solo esplorare la Terra di Mezzo e aiutare chi ne ha bisogno. Difende il suo popolo perché è suo dovere, ma, una volta terminata la guerra, lascia la gloria al nuovo re, Fréaláf.

Proprio alla fine del film, Saruman (Christopher Lee) visita Edoras per offrire la sua assistenza a Fréaláf. Il Mago Bianco ha appena ottenuto da Gondor la gestione di Isengard (che era stata occupata da Wulf all’inizio del film) e, vista la vicinanza tra i due regni, la loro collaborazione è vitale per entrambi. Héra stessa decide di continuare a cavalcare ed esplorare la Terra di Mezzo con il suo fedele destriero Ashere, accompagnata dal suo protettore Olwyn. Prima, però, viene convocata per incontrare Gandalf (Ian McKellen) e riferire sulla guerra, vedendo come i mercenari e i loro Mumakil potrebbero essere legati all’imminente rinascita di Sauron a Mordor. Il Mago Grigio non appare mai, ma è implicito che Héra potrebbe diventare uno dei suoi informatori.

La guerra dei Rohirrim non si avvicina certo alla trilogia del Signore degli Anelli di Peter Jackson in termini di impatto, ma è sicuramente una grande storia della Terra di Mezzo che vale la pena di vedere. Nelle mani di un maestro dell’anime come Kenji Kamiyama, una storia apparentemente senza importanza diventa un’epopea ricca di azione, e il regista è abile nel trarre riferimenti e cenni dall’opera di Jackson per raccontare la storia di Héra. Forse non avrà il peso della trilogia cinematografica, ma francamente nulla lo avrà, quindi questo ritorno alla Terra di Mezzo vale come ogni altro.

Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim, il conflitto inizia nella nuova immagine del film d’animazione

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Preparatevi alla guerra, perché il primo trailer a Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim è ormai alle porte. La Warner Bros. Discovery ha annunciato che il primo film d’animazione ambientato nell’universo de Il Signore degli Anelli sarà protagonista del prossimo Festival Internazionale del Film d’Animazione di Annecy. Lo studio ha inoltre annunciato altri progetti attesi per il suo programma di presentazione, tra cui The Day the Earth Blew Up: A Looney Tunes Movie, Creature Commandos e il reboot di The Amazing World of Gumball.

Oltre alla promessa del filmato in anteprima mondiale, il panel “Filmmaker Conversation and Exclusive Extended Look” per Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim presenta anche un team stellare di relatori. Al Festival Internazionale del Cinema di Annecy saranno presenti la sceneggiatrice della trilogia de Il Signore degli Anelli Philippa Boyens, il regista di Star Wars: Vision Kenji Kamiyama e il produttore di Blade Runner: Black Lotus Joseph Chou. Al panel parteciperà anche il leggendario interprete di motion capture e il “prezioso” volto di Gollum, Andy Serkis. L’apparizione di Andy Serkis è più che appropriata, dato che è stato recentemente annunciato che sarà il regista di un nuovo spin-off del Signore degli Anelli in live-action, Il Signore degli Anelli: The Hunt for Gollum.

 

Di cosa parla “Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim”?

Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim si svolge diverse centinaia di anni prima degli eventi principali della trilogia del Signore degli Anelli. Invece di concentrarsi sul potere dell’Unico Anello o sulle origini di Sauron, La guerra dei Rohirrim promette di raccontare le antiche storie del Fosso di Helm, l’enorme fortezza vista nel finale de Il Signore degli Anelli: Le due torri. Prevedibilmente, la serie segue anche i primi giorni dei Cavalieri di Rohan e del loro re, Helm Hammerhand (Brian Cox).

Il ruolo del nuovo vecchio re, Helm Hammerhand, sarà doppiato da Brian Cox, la star della serie drammatica di successo Succession. Brian Cox ha certamente una grande corona da riempire, dato che seguirà il personaggio di Re Theoden, amato dai fan, della trilogia originale de Il Signore degli Anelli, interpretato magistralmente dal grande Bernard Hill. A proposito di membri del cast originale della trilogia di Peter Jackson, uno degli sviluppi più eccitanti è la rivelazione che Miranda Otto riprenderà il suo ruolo di Eowyn, figlia di Teodoro e uccisore del Re Stregone. Dato che il film è un prequel, la Otto probabilmente fornirà la narrazione e/o sarà protagonista di flash forward.

Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim, Dal 30 novembre al 6 gennaio una speciale area dedicata al Christmas World

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In occasione dell’uscita nelle sale de Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim – il nuovo lungometraggio d’animazione diretto da  Kenji Kamiyama, al cinema dal 1 gennaio 2025 – i visitatori del Christmas World avranno l’opportunità straordinaria di immergersi nell’epico mondo di una delle saghe cinematografiche più iconiche e amate della storia del cinema. La speciale area dedicata al film, consentirà al pubblico di immergersi nel mondo nato dalla penna di J.R.R. Tolkien e reso immortale dalla trilogia cinematografica de ‘Il Signore degli Anelli’, che torna in vita in questo nuovo film, ambientato 183 anni prima degli eventi della saga originale.

Christmas World – il villaggio di Natale più magico d’Italia – torna a Roma con una sorprendente edizione nella suggestiva location di Villa Borghese dal 30 novembre 2024 al 6 gennaio 2025.

Il lungometraggio d’animazione originale di New Line Cinema “Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim” riporta il pubblico alla scoperta dell’epico mondo portato in vita nella trilogia de “Il Signore degli Anelli”, basata sui celebri libri di J.R.R. Tolkien – il film è diretto del pluripremiato regista Kenji Kamiyama e sarà al cinema a partire dal 1 gennaio 2025 distribuito da Warner Bros. Pictures.

Tutto quello che c’è da sapere su Il Signore degli Anelli – La guerra dei Rohirrim

Al cinema dal 1 gennaio 2025 distribuito da Warner Bros. Pictures

Sinossi: Ambientato 183 anni prima degli eventi della trilogia originale, “Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim” racconta il destino della Casata di Helm Hammerhand, il leggendario re di Rohan. Un attacco a sorpresa da parte di Wulf, un astuto e spietato signore del Dunlending in cerca di vendetta per la morte di suo padre, costringe Helm e il suo popolo a organizzare un’audace ultima resistenza nell’antica roccaforte di Hornburg – una possente fortezza in seguito conosciuta come il Fosso di Helm. Trovandosi in una situazione sempre più disperata, Héra, la figlia di Helm, deve trovare il coraggio di guidare la resistenza contro un nemico mortale intenzionato alla loro totale distruzione.

Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim, confermata la data d’uscita italiana

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Warner Bros Italia ha confermato la data d’uscita in sala di Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim. Il film che racconta della dinastia di Helm arriverà nelle nostre sale dal 1° gennaio 2025, per inaugurare un nuovo anno di cinema.

Ambientato 183 anni prima degli eventi della trilogia originale, Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim trasporta il pubblico nell’epico mondo di J.R.R. Tolkien. Il film racconta la storia di Helm Hammerhand, il leggendario re di Rohan. Quando Wulf, un astuto e vendicativo signore del Dunlending, lancia un attacco a sorpresa per vendicare la morte di suo padre, Helm e il suo popolo devono organizzare un’audace ultima resistenza nell’antica roccaforte di Hornburg, più tardi conosciuta come il Fosso di Helm. In queste terribili circostanze, Héra, la figlia di Helm, deve trovare il coraggio di guidare la resistenza contro un nemico intenzionato ad annientarlo.

Di cosa parla Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim?

Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim si svolge diverse centinaia di anni prima degli eventi principali della trilogia del Signore degli Anelli. Invece di concentrarsi sul potere dell’Unico Anello o sulle origini di Sauron, La guerra dei Rohirrim promette di raccontare le antiche storie del Fosso di Helm, l’enorme fortezza vista nel finale de Il Signore degli Anelli: Le due torri. Prevedibilmente, la serie segue anche i primi giorni dei Cavalieri di Rohan e del loro re, Helm Hammerhand (Brian Cox).

Il ruolo del nuovo vecchio re, Helm Hammerhand, sarà doppiato da Brian Cox, la star della serie drammatica di successo Succession. Brian Cox ha certamente una grande corona da riempire, dato che seguirà il personaggio di Re Theoden, amato dai fan, della trilogia originale de Il Signore degli Anelli, interpretato magistralmente dal grande Bernard Hill. A proposito di membri del cast originale della trilogia di Peter Jackson, uno degli sviluppi più eccitanti è la rivelazione che Miranda Otto riprenderà il suo ruolo di Eowyn, figlia di Teodoro e uccisore del Re Stregone. Dato che il film è un prequel, la Otto probabilmente fornirà la narrazione e/o sarà protagonista di flash forward.

Ci sono alcune cose che non credo avremmo potuto necessariamente fare – o che avrebbero reso il tutto estremamente costoso – elementi della narrazione che si potevano fare nell’anime in un modo che era davvero mozzafiato”, ha raccontato a PEOPLE Philippa Boyens, produttrice del film che ha anche collaborato alla sceneggiatura di ciascuno dei tre film de Il Signore degli Anelli e della trilogia de Lo Hobbit, e che ha ora portato la Terra di Mezzo nel popolare stile di animazione giapponese con il regista Kenji Kamiyama. Il film è atteso in sala per il 1° gennaio 2025.

Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim, concept e cast di voci, Miranda Otto tornerà come Éowyn!

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Cresce l’attesa per il debutto di Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim, il film d’animazione prodotto da Warner Bros e New Line Cinema. Ebbene dopo avervi rivelato la data di uscita, gli studios hanno reso noto anche il cast di voci svelando un gradito ritorno. E’ stato diffuso anche un affascinante concept art del film che ci dà un primo assaggio sul look del film che sembra essere davvero grandioso.

L’avventura animata della Terra di Mezzo, ambientata quasi 200 anni prima degli eventi della trilogia classica di J.R.R Tolkien, uscirà nei cinema il 12 aprile 2024. Il film seguirà il potente re di Rohan Helm Hammerhand mentre difende la fortezza che è arrivata a essere conosciuto come il Fosso di Helm da un assedio implacabile.

Brian Cox (Succession)  darà la voce ad Hammerhand, con Gaia Wise (A Walk in the Woods) nei panni di sua figlia Hera; e Luke PasqualinoSnowpiercer ) nel ruolo del malvagio Wulf. Miranda Otto riprenderà anche il ruolo di Éowyn dalla trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson ma il personaggio in realtà non apparirà (per quanto ne sappiamo) e fungerà da narratore.  Il cast vocale di supporto sarà composto da Lorraine Ashbourne (Bridgerton), Yazdan Qafouri (I Came By), Benjamin Wainwright (World on Fire), Laurence Ubong Williams (Gateway), Shaun Dooley (The Witcher ), Michael Wildman (Fast and Furious Presents, Hobbs & Shaw), Jude Akuwudike (Beasts of No Nation), Bilal Hasna (Sparks) e Janine Duvitski (Benidorm).

Il Signore degli Anelli- La Guerra dei Rohirrim
Concept art from Lord of the Rings: The War of the Rohirrim – © New Line

La guerra dei Rohirrim dovrebbe aver luogo centinaia di anni prima degli eventi della trilogia de Il Signore degli Anelli di Jackson, raccontando la storia inesplorata dell’origine del Fosso di Helm e del suo fondatore, Helm Mano di martello. Il film è diretto da Kenji Kamiyama da una sceneggiatura di Phoebe Gittins e Arty Papageorgiou, con crediti di scrittura aggiuntivi che vanno a Jeffrey Addiss e Will Matthews. New Line Cinema, lo studio di produzione dietro le trilogie originali di Jackson Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, torna nel mondo della Terra di Mezzo per produrre La Guerra dei Rohirrim.

Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim, Brian Cox doppia Helm Mandimartello – video

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Finalmente Brian Cox arriva nella Terra di Mezzo. La star di Succession presta la voce a Helm Hammerhand, il leggendario re della storia di Rohan, nel nuovo film d’animazione Il Signore degli Anelli – La guerra dei Rohirrim. Il nuovo video pubblicato in esclusiva da Entertainment Weekly del dietro le quinte della realizzazione del film offre la cosa migliore: guardare Cox e i suoi colleghi registrare le loro performance per il fantasy animato.

“Ci sono questi personaggi che diventano più grandi del loro mito, e Helm fa parte di quella tradizione”, dice Cox nella clip sopra. Lo vediamo anche registrare alcuni dei gridi di guerra tosti del re, come “Dipingeremo l’alba di rosso con il sangue dei nostri nemici!”

Il Signore degli Anelli- La Guerra dei Rohirrim
Concept art from Lord of the Rings: The War of the Rohirrim – © New Line

Gran parte di ciò che sappiamo di Helm deriva dalle appendici di J.R.R. Tolkien a Il Signore degli Anelli, in cui descrive la storia di Rohan. Situato nelle pianure centrali della Terra di Mezzo, il territorio di Rohan è ideale per l’allevamento di cavalli, ma rende anche il regno vulnerabile agli attacchi di forze esterne. Come piano di riserva, i Rohirrim hanno anche una fortezza montuosa in cui possono ritirarsi quando le cose si mettono male.

Il nome ufficiale di quella fortezza è Hornburg, ma all’epoca del Signore degli Anelli, è meglio conosciuta come Il Fosso di Helm. La guerra dei Rohirrim racconta la storia di ciò che Helm ha fatto per ispirare quel nome.

A parte Brian Cox, l’altra protagonista di La guerra dei Rohirrim è la figlia del re, Hèra (doppiata da Gaia Wise). Il personaggio non ha nome nel testo di Tolkien, ma la produttrice Philippa Boyens (che ha co-scritto i classici film live-action del Signore degli Anelli di Peter Jackson) e la sceneggiatrice Phoebe Gittins hanno voluto raccontare la sua storia.

Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim, annunciata la data d’uscita

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L’imminente anime Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim ha ora ufficialmente una data di uscita. Basata sui romanzi fantasy dell’autore J. R. R. Tolkien, la trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson ha dato vita al mondo della Terra di Mezzo come mai prima d’ora, presentando al pubblico Elfi, Nani, Hobbit e una miriade di altre razze e creature. Dopo la trilogia di film dedicati a Lo Hobbit di minore successo di Jackson iniziata nel 2012, il lavoro di Tolkien sarà nuovamente adattato con l’imminente serie Amazon Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere e Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim, un’avventura anime film.

Mentre molto rimane sconosciuto sull’attesissimo film, La guerra dei Rohirrim dovrebbe aver luogo centinaia di anni prima degli eventi della trilogia de Il Signore degli Anelli di Jackson, raccontando la storia inesplorata dell’origine del Fosso di Helm e del suo fondatore, Helm Mano di martello. Il film è diretto da Kenji Kamiyama da una sceneggiatura di Phoebe Gittins e Arty Papageorgiou, con crediti di scrittura aggiuntivi che vanno a Jeffrey Addiss e Will Matthews. New Line Cinema, lo studio di produzione dietro le trilogie originali di Jackson Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, torna nel mondo della Terra di Mezzo per produrre La Guerra dei Rohirrim.

Secondo un nuovo report di Deadline, Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim ha ora ufficialmente una data di uscita fissata per il 12 aprile 2024. La data potrebbe essere un po’ più lontana di quanto molti si aspettassero. Tuttavia, il progetto è ancora relativamente all’inizio della produzione, con il lavoro di animazione in corso da parte di Sola Entertainment, lo studio di animazione dietro Blade Runner: Black Lotus.

Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim spiega perché non abbiamo mai sentito parlare di Héra

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Da quando Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim è stato annunciato per la prima volta, una domanda è rimasta tra i fan: Chi è Héra, la protagonista doppiata da Gaia Wise? Non c’è nessun personaggio con questo nome nel Legendarium di J.R.R. Tolkien e per un’eroina così importante come Héra non aveva senso che non venisse mai menzionata da nessuna parte. Fortunatamente, questa è proprio una delle linee principali della trama del nuovo film, che spiega perché non abbiamo mai sentito parlare di lei nei secoli successivi – e perché, d’ora in poi, dovremmo sempre tenerla a mente come uno dei più grandi eroi della Terra di Mezzo.

Helm Hammerhand ha una figlia senza nome nelle appendici de “Il Signore degli Anelli”.

Le appendici dei libri de Il Signore degli Anelli sono state una fonte inestimabile di conoscenza della Terra di Mezzo e sono persino alla base di storie come Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere e, ora, La guerra dei Rohirrim. Di solito la gente non li legge, ma fanno sempre luce su aspetti altrimenti oscuri della Terra di Mezzo e della sua storia, come accade ora con Héra.

Nell’Appendice A, in particolare, si dice che Helm Hammerhand (Brian Cox), il nono re di Rohan e colui che dà il nome alla fortezza del Fosso di Helm, ha due figli di nome: Haleth (Benjamin Wainwright) e Hama (Yazdan Qafouri). Secondo la linea di successione, sono gli eredi di Helm, ma muoiono entrambi nella guerra contro Wulf (Luke Pasqualino) e i Dunlendings. Tuttavia, l’Appendice A menziona anche che Helm ha una figlia, anche se non fornisce ulteriori dettagli su di lei.

La storia di Héra non è incentrata sullo sviluppo del personaggio o sul diventare un eroe

Il Signore degli Anelli: La guerra dei Rohirrim Héra

All’inizio di La guerra dei Rohirrim, Éowyn (Miranda Otto) dice al pubblico che Héra non si trova nei libri, riconoscendo le domande dei fan al riguardo. La incontriamo mentre cerca di comunicare con le Grandi Aquile che hanno il loro nido a Rohan, dando il tono di chi è veramente il suo personaggio: uno spirito libero, non legato alle regole di corte o alle questioni di stato. È ferocemente fedele a Rohan e a suo padre, ma lui ha già due eredi maschi a cui dedica gran parte delle sue attenzioni, permettendole di fare i propri interessi.

Visto che sia Haleth che Hama muoiono nella guerra contro Wulf, è naturale aspettarsi che Héra sia all’altezza della situazione e rivendichi il suo posto come erede di Helm, diventando regina. La maggior parte delle narrazioni odierne si basa sullo sviluppo degli archi dei personaggi, ma i libri del Signore degli Anelli non si sono mai adattati a questo schema, concentrandosi invece sulla narrazione di una trama collettiva e degli eventi che si susseguono. Quindi, alla fine, Héra è più o meno la stessa persona che era all’inizio del film, e le azioni che compie durante l’assedio dell’Hornburg (o del Fosso di Helm) sono le stesse che avrebbe fatto anche prima o dopo. Alla fine del film, rimane ferocemente fedele a Rohan e a Fréaláf (Laurence Ubong Williams), suo cugino e nuovo re, così come era fedele a suo padre.

Anche Héra non si è mai preoccupata della gloria o di essere scritta nella storia

Un altro aspetto importante del personaggio di Héra è il modo in cui è stata cresciuta diversamente dai suoi fratelli. Non è mai stata preparata per il comando, anche se è un leader naturale. Non le è mai importato di sposare qualcuno, non solo Wulf o qualsiasi altro principe gondoriano, come voleva suo padre. E non si è mai preoccupata della gloria o di essere ricordata, come invece hanno fatto Haleth e Hama. I tre fratelli sono molto simili, ma il fatto che i ragazzi siano stati cresciuti con una mentalità militare e politica distingue Héra, che non si è mai legata a questi concetti.

Héra si è sempre preoccupata del momento presente, anziché di come la storia possa o meno ricordarla. In tempi di pace, le sue preoccupazioni sono esplorare la Terra di Mezzo e aiutare i bisognosi, diventando persino una delle informatrici di Gandalf (Ian McKellen) alla fine del film. Héra potrebbe anche essere cresciuta pensando alle battaglie e all’eroismo grazie all’influenza di Olwyn (Lorraine Ashbourne), che le ha raccontato delle madrine degli scudi, per cui, quando è necessario, è pronta a salvare il suo popolo, ma rimane fermamente intenzionata a esplorare la Terra di Mezzo e a non farsi coinvolgere in questioni di Stato.

Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell’Anello, le differenze tra il libro e il film

Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien è sempre stato definito un romanzo inadattabile al grande schermo, fino a che non è arrivato Peter Jackson, con la sua visione, il suo estro, la Weta Digital; mettendo insieme innovazione tecnica e talento, Jackson ha scritto la storia. Tuttavia nessun adattamento è uguale al romanzo di partenza, soprattutto quando il romanzo è noto per una ricchezza descrittiva che il cinema può facilmente contrarre in poche inquadrature. Per cui anche Il Signore degli Anelli, per quanto sia un adattamento fedele, presenta delle differenze tra libro e film. Ecco le differenze tra libro e film de La Compagnia dell’Anello, primo libro e film della trilogia letteraria più celebre del Novecento.

Tempi contratti

Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello cast

La prima differenza sostanziale che incontriamo durante la visione de La Compagnia dell’Anello riguarda la contrazione temporale. Nel romanzo, che come il film si apre con la Festa a Lungo Attesa, la fuga di Bilbo dalla Contea è seguita da numerosi anni in cui Frodo tiene nascosto l’oggetto oscuro a Casa Baggins. Infatti, cosa che nel film passa inosservata, la festa di compleanno di Bilbo è in realtà una doppia festa: il vecchio Hobbit compie 111 anni, un’età considerevole per uno della sua specie, mentre Frodo, il nipote, ne compie 33, età in cui gli hobbit diventano maggiorenni e nel caso del giovane Baggins, entra anche in possesso della sua eredità, Anello compreso.

Ebbene, quello che nel film è l’arco di pochi mesi, nel libro sono 17 anni. Frodo infatti intraprenderà la sua avventura al compimento dei suoi 50 anni, in compagnia di Sam, e poi seguito da Merry e Pipino.

Tom Bombadil e Tumulilande

Tom Bombadil
Tom Bombadil nella serie Il Signore degli Anelli – Gli anelli del potere

Il viaggio che conduce gli hobbit dalla Contea alla locanda del Puledro Impennato, nel libro, dura circa quattro capitoli. Questo perché nel romanzo i quattro scavezzacollo subiscono una deviazione. Frodo, Sam, Merry e Pipino vengono “rapiti” dal Vecchio Salice e finiscono prigionieri sotto i Tumulilande. Da qui vengono salvati da Tom Bombadil, una creatura dei boschi vecchia quanto Arda.

La tappa presso Bombadil è un momento molto bello e approfondito del romanzo. I quattro si rifocillano a casa di Tom e Baccadoro, la sua compagna dai capelli dorati decorati con fiori, e qui raccontano della loro missione e della sua importanza. Sarà Tom a metterli al sicuro sulla strada verso Brea.

Arwen

Il personaggio di Arwen, nel romanzo, appare in maniera marginale ed assume importanza soltanto alla fine, quando compare, nel giorno dell’incoronazione di Re Aragorn, per salire al trono al suo fianco, in qualità di sua sposa. Nei film, il personaggio interpretato da Liv Tyler è molto più presente e le vengono affidati compiti e ruoli che la coinvolgono nell’azione.

Nel film è Arwen a portare Frodo ferito a Gran Burrone, laddove nei romanzi c’è Glorfindel, un Alto Elfo che nei film è stato tagliato. Inoltre, ne La Compagnia dell’Anello, ad Arwen viene affidato il compito di accennare alla storia di Isildur e ai turbamenti di Aragorn nell’assumere il suo ruolo di re della Terra di Mezzo. Il suo ruolo è, per soddisfare anche una componente romantica cinematografica che nel romanzo è funzionale al personaggio di Aragorn, ampliato e reso molto più importante, oltre che impreziosito dalla perfezione di Liv Tyler.

Il piano di Saruman

Saruman è un personaggio largamente incompreso, la cui fine, nella trilogia cinematografica, è stata pesantemente modificata per esigenze che comunque restano comprensibili in termini di economia del racconto.

Mentre nel film passa il messaggio che Saruman sia diventato uno schiavo di Sauron e che voglia diventare un alfiere del Signore di Mordor, stando ai suoi ordini, nel romanzo è chiaro che l’ex Stregone Bianco è alla ricerca dell’Anello per scopi molto più egoistici: il Saruman del romanzo vuole a tutti i costi impossessarsi dell’Unico soltanto per usare il suo potere per sé e governare lui stesso la Terra di Mezzo!

Narsil

Nel film vediamo chiaramente che i frammenti di Narsil, la prodigiosa spada di Isildur che taglio il dito dell’Anello a Sauron, sono custoditi a Gran Burrone. Qui Boromir, ammirandoli, si ferisce, sorprendendosi che dopo tutto quel tempo quei frammenti di spada siano ancora taglienti. Sempre in quella sede, vediamo sia Aragorn che Arwen ammirarli.

Sappiamo però che, nel film, l’erede di Isildur ha abbandonato il cammino che lo porterebbe a diventare Re, è una consapevolezza che arriva più tardi nel racconto e infatti, nei film, sarà Elrond a portargli la spada riforgiata in Anduin, la fiamma dell’ovest.

Nel libro, Aragorn parte da Gran Burron con la spada riforgiata nel fodero. Quella spada gli servirà per farsi identificare a Rohan, quando incontra Eomer e i suoi cavalieri, e in quell’occasione lui sarà già riconosciuto come erede al trono di Isildur. Un percorso che nei libri è netto, simboleggiato dalla spada, nei film viene reso più tortuoso e certamente più avvincente ai fini dello spettacolo.

Moria

La sequenza delle miniere di Moria è sicuramente molto suggestiva e una delle più belle del primo film. Come sappiamo, sia nel libro che nel romanzo, la Compagnia tenta di attraversare il varco del Caradhras, ma invano, visto che la tempesta di neve e l’intervento ostile di Saruman fanno deviare i Nove Viandanti verso le miniere.

Nel film, vediamo Gandalf che insiste per scavalcare la montagna, intimorito dalla presenza dei Balrog nelle viscere della miniera, tuttavia, accantonato quel tentativo, è Gimli, il nano della Compagnia, ad insistere per attraversare Moria, ignaro della caduta di Balin e dell’invasione degli Orchi.

Nel romanzo è Aragorn ad insistere per passare sopra alla montagna, mentre è Galndalf a decidere per il passo di Moria, dove lui stesso troverà la fine.

L’origine degli Uruk-Hai e Lurtz

Sia nel romanzo che nel film gli Uruk-Hai sono una presenza massiccia e minacciosa, tuttavia trovano il loro spazio più ampio ne Le Due Torri, con la battaglia del Fosso di Helm. Naturalmente le cose sono differenti nel film. Nel film La Compagnia dell’Anello, Gandalf stesso racconta che Saruman sta incrociando goblin e esseri umani, generando creature oscene ai quali affiderà il compito di catturare i Mezzuomini. Assistiamo allo scontro con gli Uruk-Hai guidati da Lurtz, vediamo il leader dei mostri uccidere Boromir e li vediamo rapire Merry e Pipino.

Nel romanzo, invece, dobbiamo aspettare il racconto di Barbalbero a Merry e Pipino per sapere qual è l’origine degli Uruk-Hai, e inoltre non vediamo mai lo scontro diretto tra i membri della compagnia e i mostri. Ci viene solo mostrato Boromir morto e gli hobbit scomparsi, due fuggiti verso Moria, e gli altri due prigionieri.

La fine

Le Due Torri ha perso sia il capitolo iniziale che quello finale, nel senso che il capitolo con cui si apre, Il funerale di Boromir, è stato spostato alla fine de La Compagnia dell’Anello, mentre i capitoli con cui si chiude, La Tana di Shelob, è stato invece messo all’inizio de Il Ritorno del Re. Questo perché il secondo filmd ella trilogia è tutto dedicato all’enorme e spettacolarissima battaglia del Fosse di Helm.

La Compagnia dell’Anello si chiude dunque con un capitolo che nel libro si trova nel blocco narrativo successivo, ma che cinematograficamente parlando, funziona alla perfezione: la Compagnia si è sciolta, Gandalf perso a Moria, Merry e Pipino prigionieri, Boromir morto, Frodo e Sam lasciati andare da Aragorn verso Est e i tre guerrieri, un Elfo, un Uomo e un Nano, alla volta della grande caccia nelle terre di Rohan.

Il Signore degli Anelli: la compagnia dell’anello in TV

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Il Signore degli Anelli: la compagnia dell’anello in TV

Serata all’insegna del Fantasy quella in programma su Italia 1 questa sera a partire dalle 19:30, infatti andrò in onda Il Signore degli Anelli: la compagnia dell’anello di Peter Jackson, primo capitolo della leggendaria trilogia basata sul romanzo di J.R.R. Tolkien. Nel cast Elijah Wood, Viggo Mortensen, Billy Boyd, Dominic Monaghan, Sean Astin, Live Tyler e Hugo Weaving. 

Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello è un film del 2001, diretto da Peter Jackson. È tratto dall’omonima prima parte del romanzo di John Ronald Reuel Tolkien Il Signore degli Anelli. Il film è uscito nelle sale negli Stati Uniti il 19 dicembre 2001, mentre nelle sale italiane il 18 gennaio 2002.

La pellicola vede lo hobbit Frodo Baggins cominciare il suo viaggio verso Mordor per distruggere l’Unico Anello creato dal maligno Sauron. Il Consiglio di Elrond di Gran Burrone decide di affiancare a Frodo la “Compagnia dell’Anello”, ovvero un gruppo di guerrieri (e amici) composto dallo stregone Gandalf il Grigio (guida del gruppo), gli uomini Aragorn e Boromir, l’elfo Legolas, il nano Gimli e gli hobbit Sam, Merry e Pipino.

Le riprese del film sono iniziate ad ottobre 1999, in concomitanza con quelle del secondo capitolo, Il Signore degli Anelli – Le due torri, e si sono svolte in Nuova Zelanda, in molti set sparsi per la nazione. La sceneggiatura è stata scritta da Peter Jackson, da sua moglie Fran Walsh e da Philippa Boyens. La colonna sonora è invece composta da Howard Shore, presente anche nei successivi capitoli.

Il film è stato un grande successo sia di critica che di pubblico ed ha ottenuto vari riconoscimenti cinematografici, tra cui 4 Premi Oscar nel2002 su 13 nomination: per la migliore fotografia, il miglior trucco, la migliore colonna sonora e i migliori effetti speciali. L’AFI lo ha inserito al cinquantesimo posto nella classifica dei cento migliori film di tutti i tempi e al secondo posto nella classifica dei dieci migliori film fantasy di tutti i tempi nell’AFI’s 10 Top 10 della American Film Institute.

Tre prequel del film intitolati Lo Hobbit – Un viaggio inaspettatoLo Hobbit – La desolazione di Smaug e Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate tratti dal romanzo Lo Hobbit di J.R.R. Tolkien, usciranno rispettivamente nel 2012, 2013 e 2014.

Il malvagio Sauron, re di Mordor, forgia 20 anelli magici che dona ai signori delle altre Sette che vivono nella Terra di Mezzo tenendo per se’ ‘L’Unico’, l’anello che da’ a chi lo indossa la supremazia sugli altri. Scoperto l’oscuro disegno, i 19 signori ingaggiano una sanguinosa battaglia contro Sauron. Ma Isildur – colui che ha tolto l’anello dal dito di Sauron – si rifiuta di gettarlo nelle Gole del Destino, dove il fuoco avrebbe potuto porre fine al suo potere. Cosi’ Sauron e’ sconfitto, ma fino a quando l’Anello esiste c’e’ una possibilita’ che egli un giorno ritorni. Prima di morire per mano degli orchetti, Isildur getta l’Anello in un fiume dove, tempo dopo, viene ripescato da Smeagol che si trasforma in Gollum, una creatura malefica. Bilbo riesce a sottrargli l’Anello e a consegnarlo al cugino Frodo. Tocca a lui, insieme alla ‘Compagnia dell’Anello’, portare ‘L’Unico’ alle Gole del Destino prima che Sauron lo rivendichi per i suoi oscuri progetti. Regia: Peter Jackson – Cast: Elijah Wood, Billy Boyd, Dominic Monaghan, Sean Astin.

Il Signore degli Anelli: Jackson fece trapelare lo script originale per liberarsi di Weinstein

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Il regista Peter Jackson aveva fatto trapelare la sceneggiatura originale dei due film de Il Signore degli Anelli deliberatamente, nella speranza di potersi liberare di Harvey Weinstein. Il viaggio del cineasta neozelandese per portare sullo schermo la sua visione della trilogia de Il Signore degli Anelli è stato raccontato innumerevoli volte ed è risaputo che Miramax, di proprietà di Bob e Harvey Weinstein, (l’ex produttore caduto in disgrazia dopo le molteplici accuse di aggressione), voleva inizialmente realizzare solo due film.

Alla fine Jackson è riuscito a trasferire il suo accordo relativo a Il Signore degli Anelli alla New Line Cinema, che gli ha concesso di realizzare tre film e di includere una serie di scene (come la sua preferita, quella con Gollum e Smeagol) che erano invece state tagliate nella versione originale, quella composta esclusivamente da due film. Il resto è storia del cinema, con la trilogia considerata ancora oggi un punto culminante per il genere fantasy e al tempo stesso un punto di volta nell’era dei grandi blockbuster realizzati in CGI che hanno cambiato per sempre il volto del cinema.

In seguito Jackson si dedicò alla realizzazione della trilogia prequel, Lo Hobbit, che non venne accolto bene come l’originale. Tuttavia, proprio grazie ai film della saga de Il Signore degli Anelli, la sua eredità di grande regista è rimasta comunque inalterata. Adesso, grazie ad un nuovo report di Polygon, viene a sapere che Jackson aveva fatto trapelare la sua sceneggiatura originale de Il Signore degli Anelli, quella basata esclusivamente su due film, attraverso il sito Ain’t It Cool come un modo per attirare l’attenzione sul progetto.

La versione originale de Il Signore degli Anelli e il tentativo di tenere lontano Harvey Weinstein

A quanto pare, Jackson si assicurò indirettamente che una copia di quella sceneggiatura finisse nelle mani dello scrittore Drew McWeeny, che in breve tempo realizzò una recensione sul potenziale dittico. Alla fine l’adattamento de Il Signore degli Anelli era già sulla bocca di tutti, cosa che alla fine portò i Weinstein a condere a Jackson la possibilità di presentare il progetto alla New Line Cinema.

Nel resoconto degli eventi esposto da McWeeny si legge: “Jackson aveva già avuto qualche contatto con Ain’t It Cool a quel punto e c’erano molte persone all’interno di WingNut e WETA che stavano provando a contattare la rivista. Si sentivano come se stessero creando qualcosa di eccezionale ed erano preoccupati di non essere in grado di trovare uno studio disposto a farsi avanti. Quindi è stata presa la decisione di far trapelare gli script ad Ain’t It Cool in un modo che sarebbe stato negato da tutti in seguito. Non lo hanno fatto in modo diretto e nessuno ci ha mai chiesto ufficialmente di coprirli, così se mai fossi stato pressato da qualcuno, avrei potuto dire onestamente che non erano stati né Peter né Fran Walsh. Tuttavia, è chiaro che mi sia stato dato l’accesso agli script in modo da poter dire di ciò che pensavo nel momento esatto in cui New Line stava cercando di prendere una decisione.”

Il Signore degli Anelli: il video integrale della reunion

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Il Signore degli Anelli: il video integrale della reunion

Ecco il video integrale della reunion de Il Signore degli Anelli grazie alla trasmissione di Josh Gad, Reunited Apart.

Hanno partecipato all’incontro: Josh Gad, ospite; Sean Astin (Sam); Ian McKellen (Gandalf); Elijah Wood (Frodo); Dominic Monaghan (Merry); Orlando Bloom (Legolas); Billy Boyd (Pipino); Peter Jackson e Philippa Boyens; Viggo Mortensen (Aragorn); Andy Serkis (Gollum);Sean Bean (Boromir); Karl Urban (Eomer); Miranda Otto (Eowyn); John Rhys-Davis (Gimli); Liv Tyler (Arwen).

Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re, le differenze tra libro e film

Dopo l’analisi de La Compagnia dell’Anello e de Le Due Torri, siamo infine giunti a segnalare le differenze dell’adattamento de Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re, rispetto all’originale di Tolkien. I punti di differenza non sono molti, ma sono perfettamente inseriti nella riscrittura che Peter Jackson ha fatto dei bellissimi romanzi del Professore.

L’inizio

Come già anticipato nell’articolo che parla delle differenze tra libro e film de Le Due Torri, è chiaro che anche qui ci sono alcune cose che cambiano. Infatti il secondo libro della trilogia termina con Frodo prigioniero degli orchi, dopo essere stato punto da Shelob, Sam da solo, con l’Anello fuori alle porte di Minas Morgul, mentre, dall’altro lato della Terra di Mezzo, Aragorn, Legolas e Gimli, con Gandalf, si sono ricongiunti con Merry e Pipino trai relitti di Isengard.

Tutto questo invece, sia l’incontro con Shelob che la riunione dei Tre Cacciatori con i due Hobbit a Isengard, fa parte della prima parte del terzo film di Peter Jackson. Con l’unica differenza che nei libri sono gli hobbit a raccontare a Gandalf e gli altri l’attacco di Isengard da parte degli Ent, mentre nei film lo vediamo, mentre accade, alla fine de Le Due Torri.

Sam vs Gollum

Il lavoro che Peter Jackson fa nel costruire la rivalità tra Sam e Gollum, come rappresentati di due accompagnatori complementari per Frodo, è davvero mirabile, imbastendola sin dall’inizio. Nel libro, però, Sam non si separa mai da Frodo, mentre nel film Gollum trama contro lo “hobbit grasso” per separarlo da Frodo, e alla fine ci riesce, tanto che Frodo si avventura da solo nella tana di Shelob e lì viene ferito.

Nel libro, invece, i due hobbit entrano insieme nell’insidioso antro, e mentre Sam ha la meglio su Gollum che lo ha attaccato, Frodo viene punto dal ragno.

La voce di Saruman

Nei romanzi c’è un intero capitolo, alla fine de Le Due Torri, dedicato all’incontro della compagnia con Saruman. Sembra strano a pensarci, ma in realtà è la prima volta che incontriamo lo stregone votato al male nei libri, perché le altre volte era stato solo evocato nei racconti. Nel film lo vediamo sulla sua fortezza, Gandalf gli distrugge il bastone, tuttavia lo vediamo anche assassinato da Grima Vermilinguo. La caduta di Saruman dalla torre, causa anche la caduta del palantir che viene raccolto da Pipino.

Nei romanzi, invece, sia Saruman che Grima restano prigionieri a Orthanc, sotto la supervisione di Barbalbero e degli antri Ent. In questo caso, è Grima che butta via dalla finestra della torre il palantir, sperando di colpire qualcuno dei guerrieri sotto di essa. Anche in questo caso, Pipino raccoglie la pietra veggente.

L’intervento di Arwen

Il romanzo parte con Theoden alla guida dei Rohirrim in marcia verso Gondor, con Aragorn, Legolas, Gimli e Merry nelle sue schiere, mentre Gandalf e Pipino sono andati avanti verso Gondor. Durante la traversata, i Dunedain si uniscono all’esercito e suggeriscono ad Aragorn di percorrere la strada del suo, verso la roccia nera di Erech, dove c’è l’esercito dei morti che infranse un giuramento fatto a Isildur. Quest’esercito maledetto risponderà solo alla chiamata del vero re, per sfuggire alla sua condanna. Aragorn intraprende così il cammino verso sud e indossa lo stemma di Gondor, l’albero bianco, uno stemma ricamato da Arwen stessa che lo renderà riconoscibile in quanto legittimo re agli occhi dei re dei morti.

Nel film, invece, Elrond arriva all’accampamento di Theoden con Narsil riforgiata in Anduril, la fiamma dell’occidente. Arwen ha convinto il padre a riforgiarla e a consegnarla ad Aragorn per abbracciare il suo destino di re degli uomini. Con quella spada, Aragorn, con Legolas e Gimli al seguito, convincerà i morti a seguirlo in battaglia e a liberarsi così dalla loro maledizione. Non molti ci fanno caso, ma in entrambi i casi, sia nel film che nel libro, è un dono di Arwen ad aiutare Aragorn ad assumere il ruolo di comando che gli spetta per nascita.

Il re guaritore

La battaglia nei campi del Pelennor è più o meno simile nell’adattamento cinematografico de Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re, tuttavia la sequenza successiva del romanzo si concentra molto sul potere di guarigione del re Aragorn. A questo punto della storia, sia nel romanzo che nel film, Aragorn ha abbracciato il suo destino, e si rivela in quanto erede di Isildur. Lo fa confrontandosi con Sauron nel palantir, ma lo fa anche guarendo tutti quelli rimasti feriti durante la battaglia del Pelennor. In particolare guarisce anche Faramir, Eowyn e Merry.

Nella versione estesa del film, c’è una piccolissima parte dedicata invece alle Case di Guarigione, il luogo di Gondor che vede sbocciare l’amore tra Faramir e Eowyn, evento che si svolge in contemporanea con l’attacco al cancello nero di Mordor. Per Tolkien è importantissimo il segmento del racconto che parla di re guaritore: le mani di re sono mani di guaritore, e da questo che di riconosce un vero re.

La fine di Gollum

L’attraversamento della terra di Mordor da parte di Frodo e Sam è più o meno simile tra libro e film, tuttavia c’è un piccolo dettaglio che differisce. Quando, quasi alla voragine del Fato, Gollum raggiunge di nuovo gli hobbit, aggredisce prima Sam, poi Frodo indossa l’Anello e sparisce. Gollum aggredisce Frodo invisibile e gli stacca l’Anello dal dito.

Nel romanzo gioisce per il Tesoro ritrovato, ma scivola e cade. Nel film lotta corpo a corpo con Frodo ed entrambi cadono, ma come sappiamo Frodo sopravvive, ancora una volta grazie all’aiuto di Sam.

Molte Separazioni

In molti pensano che il finale del Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re sia troppo lungo, o meglio che comprenda troppi momenti conclusivi, troppi finali. La verità è che il romanzo ne contiene anche di più, perché Tolkien ha dato spazio e un lieto fine a tutti i suoi personaggi.

Oltre all’incoronazione di Aragorn e al suo matrimonio con Arwen, sulla strada verso la Contea, assistiamo anche al funerale di Theoden, all’incoronazione di Eomer, al commiato di Barbalbero, all’amore tra Faramir e Eowyn, e infine, sulla soglia di Casa Baggins, nel cuore della Contea, alla morte di Saruman per mano di Vermilinguo.

Conclusione

Alla fine di questo viaggio tra i fotogrammi e le pagine, anche a distanza di un ventennio, si può affermare senza ombra di dubbio che il lavoro di Peter Jackson sul romanzo di Tolkien, con cambiamenti tagli e aggiustamenti, è stato un prezioso percorso che ha ridato visibilità ad una delle opere più importanti del ‘900, regalando a più di una generazione il fascino del fantasy senza tempo.

Il Signore degli Anelli: il premier irlandese cita il discorso di Sam

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L’Italia si sta piano piano aprendo, per l’inizio della Fase 3, dopo il totale lockdown della scorsa primavera. Adesso tocca al resto del mondo e nelle scorse ore ha fatto parlare di sé il primo ministro irlandese, Leo Varadkar, che nel discorso alla nazione in occasione dell’inizio della loro Fase 2, ha citato il discorso di Sam Gamgee in Il Signore degli Anelli – Le due Torri.

Dopo aver introdotto le nuove norme di circolazione, Varadkar ha concluso il suo discorso con una citazione letterale: “Alla fine è solo una cosa passeggera, quest’ombra, anche l’oscurità deve passare, arriverà un nuovo giorno, e quando il sole splenderà sarà ancora più luminoso”. Di seguito l’originale, a partire dal secondo 37, la citazione precisa:

L’ultima volta che abbiamo parlato del film di Peter Jackson, è stata la scorsa settimana, quando grazie a Reunited Apart di Josh Gad, abbiamo assistito alla reunion del cast de Il Signore degli Anelli quasi al completo.

Il Signore degli Anelli: il video integrale della reunion

Il Signore degli Anelli: il fanta-recasting del 2016

Il Signore degli Anelli: il fanta-recasting del 2016

Caposaldo del fantasy moderno e del cinema di genere, Il Signore degli Anelli ha senza dubbio segnato la storia del cinema, per l’innovazione tecnica, per i record dei premi di cinema, per il coinvolgimento del pubblico, per l’adattamento riuscito di uno dei più amati (e migliori) romanzi del Novecento. Ma chi sarebbero i protagonisti del film di Peter Jackson se Il Signore degli Anelli fosse stato realizzato oggi?

Il Signore degli Anelli: il fanta-recasting

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Molti degli attori presi in cosiderazione erano stati opzionati già dieci anni fa per i ruoli, come Daniel Day Lewis o Sean Connery che hanno notoriamente detto no alla saga, ma magari, conoscendo adesso il successo di un progetto che all’epoca sembrava solo follia, potrebbero effettivametne combiare idea a riguardo. Beh, Sean Connery si è ritirato ufficialmente dalle scene, ma sognare non costa niente.

Con ogni rispetto per gli attori chiamati in ballo, si tratterà sempre di pallide ombre di quei volti che ormai appartengono alla storia del cinema e della cultura popolare condivisa. C’è però chiaramente da considerare la possibilità che da qui a qualche anno, magari 10 o 20, potrebbe entrare in produzione un remake della mastodontica opera di Peter Jackson, e quindi perché non partire preparati? Che ne pensate voi? Quali potrebbero essere gli attori in grado di sostenere il confronto con il cast originale della trilogia?

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Il Signore degli Anelli: il cast si riunirà in occasione del 20° anniversario

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Il cast della trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson si riunirà in occasione del 20esimo anniversario dell’uscita del primo capitolo, La compagnia dell’anello del 2001. L’adattamento del capolavoro di J.R.R. Tolkien ad opera di Jackson rimanere ancora oggi una delle saghe più amate della storia del cinema, che proprio quest’anno compirà vent’anni.

I fan bramavano da tempo i festeggiamenti per l’importante ricorrenza, ma l’attuale pandemia di Covid-19 ha spento qualsiasi speranza in merito alla possibilità di onorare l’uscita del primo film in maniera tradizionale, attraverso proiezioni speciali o reunion con il cast al completo. Tuttavia, il famoso cinema Alamo Drafthouse, situato ad Austin (in Texas), ha comunque deciso di celebre l’evento e di regalare ai fan non soltanto la possibilità di ritornare in sala – ovviamente, in assoluta sicurezza – ma anche di rendere omaggio all’amatissima saga fantasy.

A partire dal 25 marzo, per tre settimane consecutive, Alamo Drafthouse accoglierà i membri del cast della trilogia de Il Signore degli Anelli, che saranno protagonisti di alcune conversazioni sui film e di alcune sessioni di Q&A. Tutti gli incontri saranno moderati dal comico e conduttore televisivo statunitense Stephen Colbert (grande fan della saga). Tra i membri del cast che avrebbero già confermato la loro presenza figurano, oltre a Peter Jackson, anche Sean Astin, Cate Blanchett, Orlando Bloom, Billy Boyd, Ian McKellen, Dominic Monaghan, Viggo Mortensen, Andy Serkis, Liv Tyler e Elijah Wood. Di seguito il trailer che annuncia l’iniziativa, diffuso attraverso il canale YouTube di Alamo:

Il Signore degli Anelli compie 20 anni

Uno degli aspetti più interessanti dell’iniziativa promossa da Alamo è il fatto che tutto il materiale che verrà proposto durante gli incontri – quindi interviste, commenti e filmati inediti – saranno messi a disposizione, per gentile concessione della catena americana, per qualsiasi cinema del mondo che ne faranno richiesta per eventuali proiezioni. Inoltre, considerata l’attuale emergenza sanitaria, il cinema offrirà al pubblico la possibilità di affittare delle sale private per poter godere dell’evento nell’intimità del proprio “gruppo familiare”.

Nella descrizione che ha accompagnato il video caricato sull’account YT di Alamo, si legge: “Queste icone del cinema si riuniranno non solo per raccontare storie e rispondere a domande scottanti, ma anche per supportare i cinema di tutto il mondo che stanno lottando per sopravvivere all’era COVID. Da ora fino alla fine di aprile, Alamo Drafthouse si impegnerà a condividere questi contenuti speciali con ogni cinema che vorrà partecipare, in qualsiasi parte del mondo”. Inoltre, Alamo ha già fatto sapere che tutti gli eventi saranno poi resi disponibili sulla piattaforma VOD della catena entro la fine dell’anno.

Il Signore degli Anelli: il cast della saga cerca di salvare la casa originale di Tolkien

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La Compagnia dell’Anello si è riunita per una nuova missione: salvare e preservare l’ex casa di J.R.R Tolkien, dove l’autore britannico ha scritto Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli. L’acclamato ed influente scrittore, spesso indicato come il padre del genere fantasy, è famoso soprattutto per le storie ambientate nella Terra di Mezzo. Dati gli immensi contributi di Tolkien alla letteratura, è giusto che la sua storia venga preservata.

Tolkien viene ricordato soprattutto per le sue vaste opere di narrativa fantastica, nonostante nella sua carriera si sia dedicato anche ad altro. Era uno studioso di letteratura e mitologia europea medievale (che ha fortemente influenzato le sue opere originali), un professore dell’Università di Oxford per decenni, un soldato nella Prima Guerra Mondiale (un’altra influenza significativa) e un padre di quattro figli. Durante i suoi anni a Oxford, Tolkien ha vissuto in una casa signorile al numero 20 di Northmoor Road, casa che ora è stata messa in vendita.

Sembra, però, che l’ex cast degli adattamenti cinematografici basati sull’opera di Tolkien abbia qualcosa da dire al riguardo. Secondo quanto riportato da People, Ian McKellen (Gandalf), John Rhys-Davies (Gimli) e Martin Freeman (Bilbo Baggins) si sono uniti ad una campagna per acquistare e preservare la casa in cui Tolkien scrisse le sue opere più famose. “Project Northmoor” – questo il nome della campagna – spera di raccogliere 6 milioni di dollari per acquistare la casa, ripararla e ringiovanirla (insieme al giardino), e dare vita ad un vero e proprio centro letterario di Tolkien, completo di tour, lezioni e programmazione sia in presenza che virtuale.

Il Signore degli Anelli e l’eredità di Tolkien

Sebbene Il Signore degli Anelli sia divenuto molto popolare a partire dagli anni ’60, ha subito una sorta di rinascita soprattutto negli ultimi due decenni, in gran parte graziea i film di successo diretti da Peter Jackson. La prima trilogia ha ridefinito la narrativa e la struttura del genere fantasy, portando il pubblico a scoprire l’immensa influenza di Tolkien attraverso un nuovo mezzo (quello cinematografico, appunto). Le opere dello scrittore britannico sono state pubblicate anche dopo la sua morte: il figlio Christopher, infatti, ha curato diversi scritti inediti come The Silmarillion, Unfinished Tales, The Children of Húrin e Beren e Lúthien, l’ultimo dei quali pubblicato nel 2017. Purtroppo, Christopher Tolkien è deceduto a gennaio di quest’anno.

L’impatto continuo che Tolkien ha avuto sul mondo della letteratura, sia in vita che nei 50 anni successivi alla sua morte, giustifica certamente una certa conservazione dei suoi contributi. Secondo il sito web di “Project Northmoor”, “non esiste un centro dedicato a Tolkien in nessuna parte del mondo”. La campagna per salvare la vecchia casa dell’autore creerebbe finalmente un luogo simile ed è incoraggiante vedere gli attori delle trasposizioni cinematografiche de Il Signore degli Anelli e de Lo Hobbit unirsi alla causa.

Il Signore degli Anelli: il 31 maggio la reunion con Josh Gad

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Il Signore degli Anelli: il 31 maggio la reunion con Josh Gad

Per il nuovo episodio della sua serie Reunited Apart, Josh Gad ha organizzato una reunion spettacolare per i fan del fantasy: il 31 maggio ospiterà una zoom call con l’intero cast de Il Signore degli Anelli, e questa è l’anteprima.

Di seguito ecco anche il post che Dominic Monaghan, interprete di Merry Brandibuck, ha condiviso sul suo account Instagram per promuovere l’incontro. Si tratta di uno screen della call che è già stata registrata!

Nell’immagine si possono vedere, in ordine da sinistra a destra, dall’alto verso il basso: Josh Gad, ospite; Sean Astin (Sam); Ian McKellen (Gandalf); Elijah Wood (Frodo); Dominic Monaghan (Merry); Orlando Bloom (Legolas); Billy Boyd (Pipino); Peter Jackson e Philippa Boyens; Viggo Mortensen (Aragorn); Andy Serkis (Gollum);Sean Bean (Boromir); Karl Urban (Eomer); Miranda Otto (Eowyn); John Rhys-Davis (Gimli); Liv Tyler (Arwen).

Il Signore degli Anelli: i segreti dietro ai costumi dei protagonisti

Il Signore degli Anelli è una serie fantasy estremamente popolare e, in molti modi, i film hanno suscitato un rinnovato interesse per la narrazione fantasy attraverso molti media. La nuova serie Amazon in produzione è un modo per rinnovare l’interesse intorno alla trilogia realizzata da Peter Jackson. Uno dei tanti motivi per cui i film hanno avuto così tanto successo è stata la dedizione e l’attenzione al dettagli per ogni aspetto della messa in scena. Dalle scenografie agli oggetti di scena, tutto è stato creato con lo scopo di creare un mondo realistico e coerente.

E uno dei modi in cui la serie ha raccontato una storia e rivelato la caratterizzazione dei suoi personaggi è stato attraverso i costumi. Molti dettagli e piccoli accorgimenti, per quanto riguarda la realizzazione dei costumi, raccontano molto più di quanto si possa immaginare, e molto più di quanto l’occhio non colga durante la visione. Ecco i 10 dettagli nascosti dei costumi de Il Signore degli Anelli che probabilmente non hai notato.

Gli Hobbit indossano tweed a tema

Durante la creazione dei costumi per i personaggi e per ogni razza, come per gli Hobbit, c’erano temi, seguiti per rendere coerenti quei costumi, come si legge in The Lord of the Rings: The Making of the Movie Trilogy, libro da cui provengono la maggior parte delle informazioni contenute in questo elenco.

Secondo questo libro, i costumisti e i truccatori del film avevano un tema che chiamavano “tweedy” dedicato agli Hobbit. Ciò significa che usavano colori che erano generalmente caldi tra cui gialli e marroni. Ma Frodo aveva abiti leggermente più scuri e più ricchi degli altri Hobbit.

I bottoni della tunica di Aragorn

Uno dei costumi che ha molti dettagli che sfuggono alla prima vista è quello di Aragorn. Mentre il suo costume da ranger potrebbe sembrare piuttosto semplice e prevalentemente nero e logoro, l’indumento aveva molti strati e dettagli che aggiungevano complessità e parlavano dell’origine del personaggio. Infatti i dettagli parlavano del rango, del lignaggio, e delle origini nascoste del personaggio.

Secondo la costumista Ngila Dickson, i bottoni della sua tunica erano in realtà abbelliti con piccole decorazioni che ritraevano l’albero di Gondor, per dare un cenno a questa parte della sua storia.

La cintura di Saruman è stata intessuta d’oro

Proprio come con il costume di Aragorn, il costume di Saruman aveva molti piccoli dettagli che probabilmente non si sono notati solo guardando i film. Mentre la maggior parte del suo costume è bianco, ci sono alcuni piccoli dettagli che portano colore nel suo look. Un dettaglio piccolo ma importante è che la cintura di Saruamn che aveva molti fili d’oro intrecciati al suo interno.

Mentre la cintura era per lo più in lana bianca, il filo d’oro portava dimensione e ricchezza all’accessorio e sottolineava il rango di leader e capo di Saruman, almeno a inizio film.

Il costume di Gandalf il Grigio strappato per sembrare vecchio

Una delle cose di maggiore prestigio per i costumi di Il Signore degli Anelli è quanto fossero tutti intricati e ricchi di livelli. Nonostante molti costumi fossero monocromatici, come quelli di Saruman e Aragorn, si trattava di costumi fatti da molte componenti diverse.

Allo stesso modo, mentre il costume di Gandalf il Grigio può sembrare una veste grigia molto semplice, il costume è stato realizzato con molto sforzo. Il tessuto è stato rotto utilizzando tecniche come il lavaggio, l’asciugatura eccessiva e la sabbia per renderlo vecchio e dare un’idea del fatto che con quel vestito addosso, lo stregone fosse stato esposto alle intemperie e ai lunghi viaggi che caratterizzano il suo modo di vivere.

I costumi che Frodo e Sam indossano a Mordor sono stati cambiati 27 volte

Un altro aspetto affascinante dei costumi della trilogia è il numero di versioni diverse che dovevano essere realizzate per garantire la continuità da una ripresa all’altra. Dal momento che i personaggi principali erano in viaggio per centinaia di miglia, i loro costumi hanno subito molti segni di usura.

Uno degli esempi più intensi di cambiamento dei costumi per la continuità con cui venivano indossati sono stati gli abiti di Frodo e Sam durante le sequenze di Mordor. Complessivamente, avevano 27 versioni.

Viggo Mortensen si prendeva cura da solo del suo costume

I grandi fan de Il Signore degli Anelli, sanno che molti degli attori protagonisti erano particolarmente coinvolti dai loro personaggi. Uno degli attori più coinvolti nel processo è stato senza dubbio Viggo Mortenseon. In molti modi, ha aiutato i costumisti con il design del suo personaggio e in realtà ha chiesto al reparto costumi di permettergli di occuparsi da solo del suo costume.

In questo modo, era lui, in prima persona, ad aggiungere e togliere toppe e strappi al costume, in modo tale da adattarlo al momento del viaggio in cui si trovava Aragorn in quel momento.

I vestiti di Arwen avevano una color palette diversa rispetto a tutti gli altri Elfi

Mentre la maggior parte dei costumi della serie erano realizzati per uomini, c’erano alcuni pochi personaggi femminili e avevano dei costumi assolutamente superbi. Arwen, ovviamente, è uno dei tre personaggi femminili con degli abiti molto dettagliati e attenti alla caratterizzazione del personaggio.

In qualità di principessa elfica, i suoi abiti dovevano riflettere la sua regalità. Mentre la maggior parte degli elfi era vestita con colori più neutri come grigi, verdi e gialli, i costumi di Arwen comprendevano una palette cromatica più vasta, con rossi e blu che la distinguevano dagli altri elfi.

Le vesti di Saruman erano molto stratificate

Chi è grande fan della serie sa che Saruman era noto come Saruman il Bianco fino a quando non si unì a Mordor. Dopo questo tradimento, il personaggio ha perso l’appellativo di Bianco, che era quasi un sinonimo di Saggio, ed ha iniziato a chiamarsi Saruman il Multi Colori. Mentre nei film, il suo vestito sembra principalmente bianco con alcuni piccoli dettagli d’argento o grigi, in realtà ci sono molti elementi nel suo costume.

Ngila Dickson ha incluso diverse trame e abbellimenti per creare dei motivi che interrompessero la tessitura bianca. C’erano anche molti ricami incorporati nel suo costume. L’idea era quella di creare un’altra dimensione al costume, in un modo che abbracciasse il concetto di essere il Multi Colori, senza però aggiungere davvero dei colori veri e propri.

Il costume di Grima è stato pensato per farlo apparire più inquietante

Sembra naturale che i personaggi principali della Compagnia avessero costumi che sono stati pensati nel dettaglio, tuttavia lo stesso trattamento è stato riservato anche ai personaggi secondari. Un esempio di questo è Grima Vermilinguo.

Il suo abbigliamento includeva molti dettagli per indicare la sua natura sinistra. Ad esempio, le maniche della camicia erano abbondanti e la veste che indossava era lunga e si trascinava dietro di lui.

Il costume di Gandalf aveva più strati di quanti se ne immaginano

I costumi di Gandalf hanno rappresentato una vera e propria sfida per il reparto costumi. Mentre il suo classico cappello grigio era una delle cose più difficili da progettare, anche il resto del suo abbigliamento è stato intricato da realizzare. Quando Gandalf è diventato poi Gandalf il Bianco, indossava abiti bianchi che, pur sembrando semplici, in realtà avevano molti ricami in oro e argento.

Questo dettaglio è stato incluso per dimostrare che il suo nuovo status di Maia era regale, come era Saruman prima della corruzione.

Il Signore degli Anelli: i produttori volevano che Jackson uccidesse uno dei quattro hobbit

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Secondo quanto raccontato da Dominic Monaghan, all’epoca della produzione della trilogia de Il Signore degli Anelli, la Warner Bros. avrebbe fatto pressioni al regista Peter Jackson per uccidere uno degli amati hobbit della serie, nonostante nei romanzi originali di J.R.R. Tolkien non avvenga nulla di simile.

In una recente intervista con IGN, Dominic Monaghan, che nella celebre saga ha interpretato il ruolo di Meriadoc “Merry” Brandibuck, ha rivelato che durante le riprese Peter Jackson era stato messo sotto pressione dai produttori, che volevano a tutti i costi che uno dei quattro hobbit principali venisse ucciso.

“È un bene che alla fine non sia accaduto, perché la scelta sarebbe ricaduta su di me”, ha dichiarato Monaghan. “Sono certo che sarebbe andata così. Non avrebbero mai ucciso Frodo o Sam. Gli unici rimasti erano Merry e Pipino. Ma non avrebbero mai ucciso neanche Pipino, perché Pipino aveva una storia e un legame molto forti con Gandalf. Quindi, sarei stato sicuramente io. Penso che Peter abbia giustamente detto: ‘Questa è un’opera luminare. Dobbiamo restare fedeli al testo originale’. Quindi ha fatto di testa sua, alla fine. Sono grato che non sia successo.”

Il fatto che Peter Jackson non abbia mai voluto allontanarsi dal romanzo originale e fosse determinato a mantenere vivi tutti i personaggi partoriti dalla mente di Tolkien, dimostra ancora una volta quanto fosse il regista giusto per dare vita ad una storia leggendaria come quella de Il Signore degli Anelli.

Se avesse davvero ucciso Merry, l’iconico duo che ha rappresentato un vero e proprio sollievo comico durante i momenti più difficili e oscuri in tutti e tre i film della trilogia si sarebbe disintegrato, cosa che di certo avrebbe cambiato in negativo il tono dell’epico fantasy.

Il Signore degli Anelli: i grandi momenti che Peter Jackson ha tagliato dai film

La trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson è considerata un adattamento fedele e rispettoso del romanzo di J.R.R. Tolkien, ma i film hanno tralasciato diversi momenti che invece sono importanti nei libri. Naturalmente, includere ogni punto della trama nei film sarebbe stato impossibile. Tuttavia, senza alcuni di questi momenti piccoli ma di grande impatto, alcuni aspetti dei film risultano un po’ meno potenti rispetto a quanto lo sono sulla carta.

Molte delle modifiche apportate da Peter Jackson a Il Signore degli Anelli erano necessarie e hanno persino migliorato parte della trama e dei personaggi. Ad esempio, ad Arwen è stato assegnato un ruolo molto più importante, dando alla sua storia d’amore con Aragorn lo spazio che meritava. Oppure, la sequenza temporale della partenza di Frodo dalla Contea è stata accorciata, il che ha creato un senso di urgenza che ha funzionato benissimo per i film. Tuttavia, quando si torna a leggere i libri del Signore degli Anelli, è un po’ triste ricordare questi momenti di grande impatto che sono stati trascurati nei film.

Il Grassotto Bolgeri e il contadino Maggot aiutano gli Hobbit a fuggire

il signore degli anelliI film de Il Signore degli Anelli hanno ridotto il numero di personaggi Hobbit, il che è un peccato dato che nei libri ce n’erano alcuni davvero fantastici. Un esempio è Grassotto Bolgeri, un buon amico di Frodo che cospirò con Sam, Merry e Pipino per aiutare il Portatore dell’Anello a fuggire dalla Contea senza destare sospetti.

Oltre a lui, c’è il contadino Maggot. Sebbene i film menzionino questo personaggio (Merry e Pipino rubavano le verdure dai suoi raccolti), è stato omesso che aveva trattato Frodo e gli altri con gentilezza e aveva contribuito alla loro fuga dagli Spettri dell’Anello.

Tom Bombadil regala a Merry la spada che lo aiuta a sconfiggere il Re Stregone

Tom Bombadil Il Signore degli AnelliUn altro personaggio escluso dai film è Tom Bombadil, un essere misterioso che vive nella Vecchia Foresta. Vicino a casa sua c’erano i Tumuli, pieni di tombe appartenenti agli antichi Dúnedain di Arnor. Frodo e gli altri Hobbit si perdono in queste tombe ma vengono salvati nei libri da Tom Bombadil, che recupera quattro lame dei tumuli, create dai Dúnedain allo scopo di combattere i nemici di Angmar, e le dona agli Hobbit.

La lama del tumulo di Merry è piuttosto significativa poiché il giovane hobbit l’avrebbe usata per pugnalare il Re Stregone di Angmar alla parte posteriore della gamba, consentendo a Eowyn di sferrare il colpo finale.

Tom Bombadil prova l’Unico Anello (senza conseguenze)

Il Signore degli Anelli franchise-Star-WarsDurante la visita degli Hobbit a casa di Tom Bombadil, nei libri de Il Signore degli Anelli, i quattro viaggiatori si rendono conto che non è un essere normale. Ad un certo punto, l’uomo si infila l’Unico Anello al dito e Frodo rimane scioccato nel vedere che su di lui non aveva alcun effetto.

Bombadil non scompare e non c’è traccia dell’avidità che spesso si impossessa delle persone quando interagiscono con l’Anello. Sebbene nel canone di Tolkien non sia mai chiaro cosa sia esattamente Bombadil, Gandalf rivela che è il più vecchio essere di Arda (il mondo del Signore degli Anelli). Quindi, anche il grande Anello di Sauron era molto al di sotto di lui.

Bilbo si offre di portare l’Unico Anello a Mordor al Consiglio di Elrond

Bilbo è adorabile ne Il Signore degli Anelli, ma è spesso considerato un personaggio un po’ sciocco. Quando Frodo lo rivide a Gran Burrone, lo Hobbit è invecchiato (a causa dell’assenza dell’Anello), e sembrava avere poca comprensione di ciò che sta accadendo. Inoltre, nessuno degli Elfi o dei membri della Compagnia dell’Anello è mai stato visto interagire con lui.

Nei libri invece Bilbo aveva sviluppato una rispettata reputazione a Gran Burrone tra gli eventi de Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli. Per questo motivo, lo Hobbit fu incluso nel Consiglio di Elrond, occasione in cui si offrì di portare l’Unico Anello a Mordor, un’offerta che Elrond declinò rispettosamente.

Aragorn rivela di aver riforgiato Narsil

Aragorn spada Il Singore degli AnelliNei film de Il Signore degli Anelli, Narsil, la spada che Isildur aveva usato per tagliare l’Unico Anello dalla mano di Sauron, non viene riforgiata fino al Ritorno del Re, quando Elrond la usa come strumento per condurre Aragorn ad accettare la sua sorte di Re.

Nei libri, tuttavia, Aragorn fa riforgiare la spada da solo dopo che lui e gli Hobbit arrivarono a Gran Burrone ne La Compagnia dell’Anello. Fino a quel momento aveva portato con sé la lama spezzata poiché era un simbolo del suo destino reale. Con l’Unico Anello in via di distruzione, Aragorn decide che è giunto il momento di reclamare la spada del suo antenato come simbolo del suo viaggio di ritorno al trono.

Aragorn racconta la storia di Beren e Luthien a Colle Vento

I libri de Il Signore degli Anelli sono pieni di poesie e canzoni che aiutano a completare la tradizione della Terra di Mezzo. Soprattutto ne La Compagnia dell’Anello, sembra che ogni personaggio incontrato da Frodo avesse una storia da raccontare. Naturalmente, non c’era tempo per questo nella trilogia di Peter Jackson, e questo ha significato la perdita di molte informazioni importanti.

Un esempio è la storia di Beren e Luthien, la più grande storia d’amore di Tolkien, raccontata da Aragorn a Colle Vento. Racconta di una donna elfa e di un uomo umano che si innamorarono e dovettero affrontare un’avventura impossibile per stare insieme. Questi due sono antenati sia di Aragorn che di Arwen, e la loro tragica storia è parallela a quella del futuro re e regina di Gondor.

Glorfindel vs. Gli Spettri dell’Anello ne Il Signore degli Anelli

Nei film de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson, Arwen salva Frodo dagli Spettri dell’Anello e lo porta a Gran Burrone. Tuttavia, nei libri di Tolkien, un personaggio completamente diverso svolgeva questo compito. Glorfindel è una figura essenziale in tutta la storia della Terra di Mezzo, avendo svolto un ruolo importante anche durante la Prima Era.

Era un potente guerriero e un grande amico di personaggi come Aragorn ed Elrond. Anche se affidare ad Arwen alcune delle sue azioni ne Il Signore degli Anelli è stato positivo in quanto le ha fornito un ruolo più importante, è stato un peccato vedere Glorfindel andare via.

Il rifiuto immediato di Faramir di prendere l’Unico Anello

Faramir era molto simile a suo fratello Boromir nella versione di Jackson de Il Signore degli Anelli, ma nel materiale originale era l’esatto opposto. Sebbene i film lo vedessero tentato dall’Anello, determinato per un certo periodo a riportarlo a suo padre proprio come Boromir aveva sperato, i libri vedevano un personaggio molto più intelligente e puro.

Faramir è stato descritto un po’ come Gandalf: saggio, accademico e gentile. Quando incontra Frodo e vede l’Unico Anello, capisce immediatamente che probabilmente l’Anello era stato la rovina di suo fratello. Così, con pochissimi indugi, fa amicizia con gli Hobbit e li aiuta nel loro viaggio.

La toccante presenza di Merry durante la morte di re Theoden

Un’amicizia improbabile nei libri di Tolkien è quella tra Merry e Re Theoden, che vanno subito d’accordo dopo essersi incontrati ne Le Due Torri. I libri rivelano che Theoen inizia a vedere Merry come un figlio e diventa molto protettivo nei confronti dello Hobbit. Questo era parte del motivo per cui aveva ordinato a Merry di restare indietro mentre l’esercito di Rohan marciava verso Gondor: non voleva perdere un altro figlio.

Naturalmente, Merry si intrufola nei Campi del Pelennor, decisione che si è rivelata fortunata poiché è stato grazie a lui e a Eowyn che il Re Stregone è caduto. Tuttavia, a differenza del film di Jackson, in cui Eowyn era al fianco di Theorden mentre moriva, Merry è stata colui che gli ha fornito questo ultimo conforto.

La morte di Saruman nella Contea alla fine de Il Signore degli Anelli

Nella versione ufficiale de Il Signore degli Anelli di Jackson, Saruman viene rinchiuso a Orthanc e sostanzialmente dimenticato. Nella versione estesa de Le Due Torri, lo Stregone Bianco è assassinato da Grima Vermilinguo mentre i due si trovano in cima a Orthanc a parlare con Gandalf e le schiere di Rohan. Tuttavia, non è così che è andata nei libri.

Il cattivo Saruman è sì rinchiuso a Orthanc, ma Barbalbero lo libera una volta conclusa la guerra. Da lì, il mago si reca nella Contea, sapendo di poter ancora esercitare il potere sulle persone lì presenti. In quel posto, macchiato infine dalla guerra proprio per l’intervento di Saruman, Grima consuma il suo ultimo tradimento, pugnalando lo Stregone alle spalle e trovando a sua volta la morte.

Il Signore degli Anelli: gli interpreti degli hobbit hanno una chat di gruppo

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In un’intervista con Esquire, Elijah Wood, che ne Il Signore degli Anelli interpreta il protagonista, Frodo Baggins, ha fatto luce sul fatto che gli attori che interpretano i quattro hobbit principali (oltre a lui, Sean Astin, Billy Boyd e Dominic Monaghan) della storia sono ancora in contatto tra loro, e come si tengono aggiornati.

L’attore ha rivelato che il quartetto rimane in contatto tramite una chat di gruppo e che sono ancora amici. Nonostante fossero ancora tutti in buoni rapporti, Wood ha anche affermato che i quattro non sono stati in grado di incontrarsi fisicamente per circa “16 anni”.

“[Sean Astin, Billy Boyd e Dominic Monaghan] sono usciti a cena e mi hanno mandato una foto in cui c’era un posto vuoto a tavola per me, il che è davvero, davvero dolce. Si scrivono a vicenda la mattina, tipo ‘Andiamo a prendere un caffè’. Ma non riusciamo davvero a uscire così da 16 anni”.

I commenti di Wood saranno accolti con gioia dai fan de Il Signore degli Anelli, molti dei quali si sono affezionati agli attori stessi come lo sono ai personaggi. Dato che gli interpreti degli hobbit sono stati in grado di ritrarre un’amicizia per tutta la vita in modo così convincente sullo schermo, i fan potrebbero non essere sorpresi di sapere che sono ancora regolarmente in contatto e si incontrano ogni volta che ne hanno la possibilità.

Ricordiamo che il futuro del franchise è in mano a Prime Video che sta lavorando alla serie tv in arrivo il 9 settembre 2022.

Il Signore degli Anelli: gli attori che hanno detto NO

Digital Spy ha realizzato una serie di fotomontaggi in cui ci vengono mostrati i volti del cast originale de Il Signore degli Anelli. Per quanto possa essere difficile immaginarlo adesso, per Peter Jackson c’erano altri attori per il ruolo di Aragorn, o persino per quello di Galadriel o Gandalf. Ecco alcune delle prime scelte della produzione per i personaggi principale della trilogia de Il Signore degli Anelli:

Alison Doody – Eowyn

Alison Doody - EowynLa recente nascita di suo figlio le impedì di poter passare così tanto tempo, 18 mesi di riprese back-to-back, in Nuova Zelanda. Il ruolo andò a Miranda Otto.

Ethan Hawke – Faramir

Ethan Hawke - FaramirDi questa “prima scelta” si sa molto poco, tranne che Hawke declinò l’offerta concedendo a David Wenham il ruolo della vita.

Uma Thurman – Arwen

Uma Thurman - ArwenUma Thurman era diventata da poco mamma, e come è accaduto per Alison Doody, anche lei scelse di rimanere con i bimbo appena nato. In seguito ha poi dichiarato che la scelta le costò molto. La fortuna fu che il “rimpiazzo” è stato Liv Tyler.

Liam Neeson – Boromir

Liam Neeson - BoromirSarebbe stato un magnifico ruolo da aggiungere alla variegata filmografia di Liam Neeson, eppure l’attore rifiutò, permettendo a Sean Bean di collezionare un altro ruolo in cui il suo personaggio muore prima della fine.

Christopher Plummer – Gandalf

Christopher Plummer - GandalfL’attore dichiarò che a 70 anni, quando gli venne offerto il ruolo, pensava di non voler passare gli “ultimi” tre anni di vita in Nuova Zelanda, perché voleva viaggiare e visitare altri luoghi. Dopo sedici anni lavora ancora e ha pure vinto un Oscar, magari dal suo punto di vista è stata la scelta giusta.

Sean Connery – Gandalf

Sean Connery - GandalfSean Connery dichiarò di non aver capito lo script, e di aver rifiutato per questo il ruolo di Gandalf. Il fatto che poi abbia detto sì a un progetto sconclusionato come La Leggenda degli Uomini Straordinari ci fa un attimo riflettere. Ma i fan non hanno nessun rimpianto, visto che è arrivato Ian McKellen.

Lucy Lawless – Galadriel

Lucy Lawless - GaladrielL’immortale Xena rimase incinta poco prima dell’inizio delle riprese e fu costretta a cedere a di Galadriel a Cate Blanchett.

Daniel Day-Lewis – Aragorn

Daniel Day-Lewis - AragornDaniel Day-Lewis, il maestro del Metodo rifiutò il ruolo tre volte.

Russell Crowe – Aragorn

Russell Crowe - AragornFresco fresco di Premio Oscar, Russell Crowe rifiutò il ruolo anche se gli venne offerto il 10% dei profitti. L’attore ha quindi detto di no, inconsapevolmente, a 82 milioni di dollari.

Nicolas Cage – Aragorn

Nicolas Cage - AragornSi tratta forse del caso più famoso di “no”. Cage ha sempre commentato i suoi rifiuti a ruoli del calibro di Aragorn e Neo (Matrix) con un pizzico di amarezza, ma sembra che in entrambi i casi le condizioni personali non gli permettessero di accettare ruoli così a lungo termine.

È arcinota la vicenda che coinvolge Viggo Mortensen, scelto pochissimi giorni prima dell’inizio delle riprese e convinto dal figlio (che appare anche ne Le Due Torri) a dire di sì al ruolo di Aragorn, un po’ di sorpresa ci coglie invece l’idea che Lucy Lawless potesse essere Galadriel, una regina sicuramente diversa da quella interpretata in maniera ineccepibile da Cate Blanchett.

il signore degli anelliPer non parlare poi di un Gandalf diverso da Ian McKellen, ma per fortuna Sean Connery fu troppo “snob” per accettare il ruolo e tutti noi adesso abbiamo un magnifico ritratto del Grigio Pellegrino (poi diventato il Bianco).

Il Signore degli Anelli cast

Per quanto riguarda Arwen, è difficile immaginare che la pur bellissima e talentuosa Uma Thurman, sarebbe stata in grado di conferire al personaggio la dolcezza e la delicatezza elfica che invece ha infuso nel ruolo Liv Tyler!

Conoscevate queste prime scelte? Che ne pensate?

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere: svelati dettagli sorprendenti sul ruolo di Ema Horvath

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La serie ancora senza titolo de Il Signore degli Anelli firmata Amazon Studios sarà presentata in anteprima questo settembre e, anche se lo show è ancora avvolto da una certa quantità di mistero, una recente sinossi ci ha dato maggiori dettagli in merito a trama e ambientazioni. Riguardo ai personaggi protagonisti invece è tutta un’altra storia. Infatti si sa molto poco sui protagonisti e anche se sappiamo che nella serie sarà presente una versione più giovane di Galadriel (Morfydd Clark), la maggior parte degli altri nomi di cui abbiamo sentito parlare, non sembrano appartenere a nessun personaggio noto della Terra di Mezzo.

A tal proposito oggi il sito Fellowship of Fans ha confermato la voce secondo cui apparirà nella serie il personaggio di Isildur, ma il resto delle anticipazioni del sito potrebbe provocare diverse discussione nei fan puristi di Tolkien. Secondo il sito, la recente aggiunta al cast di Ema Horvath (What Lies Below, The Gallows Act II) interpreterà Carine, (secondo i rumors) nella serie sorella di Isildur. Gli appassionati di LOTR probabilmente sapranno che Isildur non aveva una sorella (il suo unico fratello è Anárion), quindi questo sarà un nuovo personaggio creato appositamente per la serie tv. Si dice che Carine si opponga alla decisione di suo fratello di unirsi all’esercito Númenóreano e salpare per la Terra di Mezzo insieme ai suoi amici Nolion, Valandil e Ontamo, ma la sua parte nella serie non è chiara.

Guarda anche: Il primo sguardo alla serie su Il Signore degli Anelli

La serie tv Il signore degli Anelli

Il Signore degli Anelli uscirà il 2 settembre 2022 su Prime Video in 240 territori dove è attivo il servizio. La serie de Il Signore degli Anelli ha riunito un cast enorme, che include: Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith , Charlie Vickers e Daniel Weyman.

La serie Il Signore degli Anelli è scritta da J.D. Payne e Patrick McKay. Inoltre, Bryan Cogman di Game of Thrones ha firmato come produttore consulente del progetto con J.A. Bayona che ha diretto più episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team creativo completo dello show sarà composto da: i produttori esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris Newman è co-produttore.

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere: la seconda stagione ha aggiunto due nuovi personaggi nella Terra di Mezzo

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Si prospettano tempi speciali per i fan delle tante avventure che si celano negli annali della Seconda Era della Terra di Mezzo. La seconda stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere arriverà tra poco più di un mese, ed è ora di essere eccitati per la guerra che verrà. Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere sarà presente al Comic-Con di San Diego questo venerdì, e prima di questo evento ci vengono fornite informazioni che ci rendono entusiasti. Secondo quanto riportato da Looper, la seconda stagione dello show accoglierà un paio di nuovi personaggi a sostegno della lotta contro Sauron (Charlie Vickers) nella Terra di Mezzo.

I due nuovi volti sono un cartografo elfico di Eriador di nome Camnir e un arciere elfico di Lindon di nome Rían. Calam Lynch, interprete di Dunkirk e Bridgerton, vestirà i panni di Camnir, un cartografo elfico originario di Lindon, uno dei regni elfici più potenti di tutta la Terra di Mezzo. La descrizione ufficiale del personaggio di Lynch recita:

“Un esperto cartografo elfico, con una particolare competenza nella navigazione dei boschi di Eriador. Dopo che un pericolo imprevisto richiede la ricerca di un nuovo sentiero per Eregion, il coraggio di Camnir sarà messo alla prova quando il gruppo di elfi guerrieri di Elrond incontrerà un attacco inaspettato sulla strada: I Barrow-Wights”.

Mentre il Camnir di Lynch è dotato dell’arte della strategia, il Rían di Selina Lo segue una strada diversa: la forza. La descrizione ufficiale di Rían recita:

“Considerata uno dei migliori arcieri di Lindon, Rían è uno dei membri del gruppo di elfi guerrieri recentemente formato da Elrond. Il suo coraggio e la sua mira si riveleranno preziosi nella lotta per Eregion”. Il personaggio è un elfo nuovo, non canonico, creato per questo adattamento.

L’importanza di questi due personaggi si avrà quando Sauron darà l’assalto a Eregion, patria del maestro fabbro elfico Celebrimbor (Charles Edwards) e dei fabbri elfici. Sappiamo che a un certo punto della Seconda Era, nel tentativo di forgiare l’Unico Anello, Sauron ordinerà un attacco a Eregion. In risposta, l’Alto Re Gil-galad (Benjamin Walker) invierà delle forze per soccorrerla. Questo distaccamento sarà guidato dal Lord Elrond di Robert Aramayo. Lontano da Eregion, Elrond dovrà navigare nella vasta regione di Eriador per adempiere a questo incarico. Camnir e Rían saranno fondamentali durante questo incarico.

Battaglie più feroci in arrivo nella seconda stagione de “Gli Anelli del Potere”

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Un assalto all’Eregione sarebbe in linea con l’escalation di ostilità promessa quando l’oscurità di Sauron inizia a diffondersi. Il Signore Oscuro ha assunto una nuova forma, ma la sua natura regale non diminuirà la natura malvagia con cui vuole condurre la guerra. Il co-showrunner della seconda stagione , Patrick McKay, ha anticipato che le battaglie future (compresa la Battaglia per Eregion) saranno “molto più grandi”. I commenti di McKay recitano: “Amiamo le belle battaglie. Il piano per la Stagione 2 sarebbe quello di fare qualcosa di molto più grande, su una scala molto più grande che si svolgerà non solo durante la notte, ma in più giorni, settimane, mesi ed episodi”.

IIl Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere Stagione 2 debutterà il 29 agosto.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere: ecco l’ultimo trailer, in attesa del debutto!

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L’ultimo trailer de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è stato svelato oggi. Il nuovo trailer della durata di due minuti e 36 secondi evidenzia l’epica vastità della Terra di Mezzo nella sua Seconda Era, e rivela come i leggendari e amati personaggi di Tolkien si uniranno, contro ogni aspettativa e attraverso grandi distanze, per difendersi dal temuto riemergere del male nella Terra di Mezzo. In queste immagini della nuova attesissima serie, le sorti si scontrano e vari personaggi sono messi alla prova di fronte al male imminente.

Nel teaser compaiono importanti componenti del cast: Galadriel (Morfydd Clark), Elrond (Robert Aramayo), High King Gil-galad (Benjamin Walker), e Celebrimbor (Charles Edwards); i Pelopiedi Elanor ‘Nori’ Brandyfoot (Markella Kavenagh) e Largo Brandyfoot(Dylan Smith); The Stranger (Daniel Weyman); i númenóreani Isildur (Maxim Baldry), Eärien (Ema Horvath), Elendil (Lloyd Owen), Pharazôn (Trystan Gravelle), e Queen Regent Míriel (Cynthia Addai-Robinson); i nani King Durin III (Peter Mullan), Prince Durin IV (Owain Arthur) e Princess Disa (Sophia Nomvete); la Gente del Sud Halbrand (Charlie Vickers) e Bronwyn (Nazanin Boniadi); e l’elfo silvano Arondir (Ismael Cruz Córdova).

I primi due episodi della serie drama in più stagioni saranno disponibili in esclusiva su Prime Video in varie lingue in più di 240 Paesi e territori nel mondo da venerdì 2 settembre, con nuovi episodi disponibili ogni settimana.

La serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere di Prime Video porterà per la prima volta sugli schermi le eroiche leggende della mitica Seconda Era della storia della Terra di Mezzo. Questo dramma epico si svolge migliaia di anni prima degli eventi narrati in Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, e porterà gli spettatori in un’era lontana in cui furono forgiati grandi poteri, regni ascesero alla gloria e caddero in rovina, improbabili eroi furono messi alla prova, la speranza appesa al più esile dei fili, e uno dei più grandi cattivi usciti dalla penna di Tolkien minacciò di far sprofondare tutto il mondo nell’oscurità. Partendo da un momento di relativa pace, la serie segue un gruppo di personaggi, alcuni già noti, altri nuovi, mentre si apprestano a fronteggiare il temuto ritorno del male nella Terra di Mezzo. Dalle più oscure profondità delle Montagne Nebbiose, alle maestose foreste della capitale elfica di Lindon, all’isola mozzafiato del regno di Númenor, fino ai luoghi più estremi sulla mappa, questi regni e personaggi costruiranno un’eredità che sopravvivrà ben oltre il loro tempo.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è guidata dagli showrunner ed executive producer J.D. Payne & Patrick McKay e vede protagonista il cast composto da Cynthia Addai-Robinson, Robert Aramayo, Owain Arthur, Maxim Baldry, Nazanin Boniadi, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Charles Edwards, Trystan Gravelle, Sir Lenny Henry, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Lloyd Owen, Megan Richards, Dylan Smith, Charlie Vickers, Leon Wadham, Benjamin Walker, Daniel Weyman e Sara Zwangobani.

A loro si uniscono gli executive producer Lindsey Weber, Callum Greene, J.A. Bayona, Belén Atienza, Justin Doble, Jason Cahill, Gennifer Hutchison, Bruce Richmond e Sharon Tal Yguado, e i produttori Ron Ames e Christopher Newman. Wayne Che Yip è co-executive producer e regista con J.A. Bayona e Charlotte Brändström. Il primo teaser trailer ha debuttato durante il LVI Super Bowl, diventando il trailer del Super Bowl più visto di sempre, con 257 milioni di visualizzazioni a 24 ore dal debutto.

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere, una scena dell’episodio 7 è stata un “incubo” da girare

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È ufficiale: la guerra è arrivata a Eregion ne Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere. Dopo settimane di tentativi di raggiungere la città prima che Sauron (Charlie Vickers) possa mettere in atto i suoi piani, l’episodio 7 della seconda stagione, “Destinati a morire ”, vede la città elfica fortemente assediata. L’episodio si tiene in gran parte lontano dalle altre linee di trama della stagione, rimanendo a Eregion e nei suoi dintorni per far capire meglio quanto questo sia un momento cruciale nella storia. Sebbene l’episodio sia ricco di sequenze d’azione e pezzi di scena mozzafiato, un momento in particolare può essere descritto come un vero e proprio incubo per l’intera produzione.

In un’intervista rilasciata a Collider, la regista Charlotte Brandstrom e il direttore della fotografia Alex Disenhof raccontano la sequenza in questione, il momento in cui Adar (Sam Hazeldine) e i suoi Orchi riescono a far ritirare il fiume che circonda Eregion, permettendo loro di attaccare la città a piedi. Il campo di battaglia fangoso è stato, secondo le parole di Brandstrom, un “incubo”, e Disenhof concorda con questa valutazione, anche se aggiunge che è stato, almeno, “visivamente, una manna dal cielo”. Una piccola grazia, anche se Disenhof ha detto che le sfide presentate dal terreno erano qualcosa che la squadra si aspettava di affrontare:

“Sai già che ci saranno delle sfide da affrontare, ma poi, in realtà, è una verifica della realtà e tutto diventa un po’ più lento. Ma abbiamo avuto un equipaggio incredibile e tutti hanno superato la prova con il sorriso sulle labbra”.

Brandstrom ha descritto una sfida particolare che ha dovuto affrontare, ovvero rimanere bloccata nel terreno fangoso: “Non riuscivo a uscire da lì. Così sono dovuti venire a tirarmi fuori”. C’era comunque un certo livello di realismo, come ha detto lei stessa:

“Ma l’ha reso davvero reale perché probabilmente è quello che sarebbe stato, per davvero. È stato molto difficile, non solo per gli attori, ma anche per la troupe e per tutti. Perché quando si lavora, il fango mi arrivava sopra le ginocchia, fino alle cosce. Quindi, quando ci cammini e ci affondi dentro, all’inizio, se rimani troppo a lungo, rimani bloccato se non ti muovi”.

Come ha fatto Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere  – Stagione 2 a girare con tutto quel fango nell’Episodio 7?

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere 2
Credit © Prime Video

Il fatto di avere tempi lunghi per le riprese, tuttavia, ha giocato a favore di Brandstrom e Disenhof, che ha spiegato come hanno lavorato per stabilizzare il terreno in modo da poterlo filmare:

“Sì, è iniziato tutto, ancora una volta, con mesi di anticipo. Dovevamo capire dove volevamo mettere le attrezzature più pesanti, così, prima di costruire il set, il dipartimento di costruzione ha interrato il ponte d’acciaio e altre strutture sotto il terreno per renderlo abbastanza stabile per le attrezzature pesanti. E poi hanno steso il fango sopra di esso. È stata quindi un’attenta pianificazione e, una volta scelte le zone, abbiamo dovuto attenerci ad esse perché, se si usciva dal percorso, si finiva come Charlotte e si era immersi nel fango fino alla vita”.

Disenhof ha aggiunto che per realizzare una sequenza così straordinaria e complicata è stato necessario essere creativi con le attrezzature e le telecamere:

“Avevamo una testa cardanica stabilizzata su una barra, una barra d’acciaio, che gli operatori potevano trasportare. Quindi c’erano due operatori con grandi stivali e tutto il resto, che andavano in giro con quell’affare. E un operatore di ripresa che lo manovrava a distanza da un luogo asciutto e, si spera, caldo. E poi usavamo anche le TechnoCranes, gru geo-telescopiche per far uscire la telecamera. Abbiamo anche lavorato a mano. Anche in questo caso, è stato difficile a causa della mobilità. Era molto, molto difficile, dal punto di vista della mobilità. Quindi molti strumenti diversi. Ma alla fine è stata una vera e propria sfida logistica”.

I primi sette episodi della Stagione 2 de Gli anelli del potere sono disponibili in streaming su Prime Video.

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