Alanna Nash,
biografa del colonnello Tom Parker, descrive in
dettaglio parti della trama di Elvis
che non sono vere. Il film segue il personaggio principale,
interpretato da Austin Butler, di pari passo con il suo
manager di lunga data, Parker (interpretato da Tom Hanks). Il film è diretto da Baz
Luhrmann, noto per aver portato uno stile fresco ed
esplosivo nell’adattamento di storie famose. Questo spesso include
il mix di musica moderna con film ambientati in vari periodi del
passato, una tendenza che continua con Elvis.
Alanna Nash ha
scritto una biografia di Parker intitolata The Colonel: The
Extraordinary Story of Colonel Tom Parker and Elvis Presley, e
successivamente è diventata una specie di autorità su Parker e
sulla sua vita. Luhrmann non ha letto il libro in preparazione del
film, anche se dice di aver letto gli appunti dei ricercatori sia
del libro di Nash che di molti altri libri su Presley. Parker è
nato nei Paesi Bassi ed era un operaio di un circo prima di
emigrare illegalmente negli Stati Uniti ed entrare nella scena
della promozione musicale.
Ora, parlando con Variety,
Alanna Nash spiega quanto sia stato poco accurato
il ritratto di Parker in Elvis.
“Questa è un nonsense totale e
inequivocabile, un’invenzione completa nel film. Prima di tutto,
quando il colonnello Parker si è arruolato nell’esercito degli
Stati Uniti, si è dichiarato cittadino olandese, con genitori nati
in Olanda. Va bene – abbiamo preso cittadini stranieri – ma doveva
solo giurare che sarebbe diventato cittadino statunitense, cosa che
non ha mai fatto, perché è andato sparito. Ma ha lavorato a stretto
contatto con il Pentagono, pianificando la carriera militare di
Elvis e il concerto post-arruolamento per raccogliere fondi per il
monumento della US Arizona.
“(Elvis) Non l’ha mai licenziato
dal palco, ma c’è stato un incidente a Las Vegas nel 1974 in cui
Elvis ha criticato Barron Hilton dal palco per aver licenziato uno
dei dipendenti preferiti di Elvis. Ciò ha portato a un colossale
scontro in seguito con Parker e a parlare di licenziamento e
abbandono da entrambe le parti, con il colonnello che alla fine ha
presentato un conto che i Presley non potevano pagare. E così le
cose sono riprese come erano sempre state. Elvis non sarebbe mai
stato così poco elegante da licenziare il colonnello dal palco,
mentre si esibiva”.
Al cinema dal 22 giugno, Elvis di
Baz Luhrmann è una rivisitazione della storia del
re del rock e del suo manager, il Colonnello Parker. Nel cast
Tom Hanks e il giovane Austin Butler. Presentato a Cannes 2022, il
film sta avendo un grande successo al box office.
Dal regista candidato all’Oscar
Baz Luhrmann arriva Elvis
della Warner Bros. Pictures, con Austin Butler e il Premio Oscar
Tom Hanks. Il film esplora la vita e la musica
di Elvis Presley (Austin Butler ), viste attraverso il prisma della
sua complicata relazione con l’enigmatico manager, il colonnello
Tom Parker (Tom
Hanks). La storia approfondisce le complesse dinamiche
tra Presley e Parker nell’arco temporale di oltre 20 anni,
dall’ascesa alla fama di Presley che raggiunse un livello di
celebrità senza precedenti, sullo sfondo un panorama culturale in
evoluzione e la perdita dell’innocenza in America. Al centro di
questo viaggio, una delle persone più significative e influenti
nella vita di Elvis, Priscilla Presley (Olivia DeJonge).
Recitano al fianco di Tom Hanks e Austin
Butler, la pluripremiata attrice di teatro Helen
Thomson (“Top of the Lake: China Girl”, “Rake”) nei panni
della madre di Elvis, Gladys; Richard Roxburgh
(“Moulin Rouge!”, “Breath”, “La battaglia di Hacksaw Ridge”) in
quelli del padre di Elvis, Vernon, mentre Olivia
DeJonge (“The Visit”, “Stray Dolls”) interpreta Priscilla.
Luke Bracey (“La battaglia di Hacksaw Ridge”,
“Point Break”) interpreta Jerry Schilling; Natasha
Bassett (“Ave, Cesare!”) interpreta Dixie Locke;
David Wenham (“Il Signore degli Anelli” la
trilogia, “Lion – la strada verso casa”, “300”) è Hank Snow;
Kelvin Harrison Jr. (“Il processo ai Chicago 7”,
“L’assistente della star”) è BB King; Xavier
Samuel (“Two Mothers”, “Amore e inganni”, “The Twilight
Saga: Eclipse”) interpreta Scotty Moore, e Kodi
Smit-McPhee (“Il potere del cane”) interpreta Jimmie
Rodgers Snow.
Completano il cast Dacre
Montgomery (“Stranger Things”, “La galleria dei
cuori infranti”) nei panni del regista televisivo Steve
Binder, al fianco degli attori australiani Leon
Ford (“Gallipoli”, “The Pacific”) nei panni di Tom Diskin,
Kate Mulvany (“Il grande Gatsby”, “Hunters”) in quelli di
Marion Keisker; Gareth Davies (“Peter Rabbit,”
“Hunters”) come Bones Howe, Charles Grounds (“Crazy & Rich”,
“Camp”) come Billy Smith, Josh McConville (“Fantasy Island”) è Sam
Phillips, e Adam Dunn (“Home and away”) nei panni di Bill
Black.
Per ritrarre le altre icone della
musica del film, Luhrmann ha scelto la cantautrice Yola come Sister
Rosetta Tharpe; il modello Alton Mason come Little Richard; il
texano di Austin Gary Clark Jr., come Arthur Crudup, e l’artista
Shonka Dukureh come Willie Mae “Big Mama” Thornton.
Il candidato all’Oscar Luhrmann (“Il
Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”) ha diretto il film da una
sceneggiatura da lui scritta assieme a Sam Bromell, Craig Pearce e
Jeremy Doner, basata su una storia dello stesso Baz Luhrmann e
Jeremy Doner. I produttori del film sono Luhrmann, la vincitrice
dell’Oscar Catherine Martin (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”),
Gail Berman, Patrick McCormick e Schuyler Weiss, mentre i
produttori esecutivi sono Courtenay Valenti e Kevin McCormick.
Il team creativo che ha lavorato
dietro le quinte include la direttrice della fotografia Mandy
Walker (“Mulan”, “Australia”), la scenografa e costumista premio
Oscar Catherine Martin (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”), la
scenografa Karen Murphy (“A Star Is Born”), i montatori Matt Villa
(“Il grande Gatsby”, “Australia”) e Jonathan Redmond (“Il grande
Gatsby”), il supervisore degli effetti visivi nominato all’Oscar
Thomas Wood (“Mad Max: Fury Road”), il supervisore musicale Anton
Monsted (“Australia”, “Moulin Rouge!”) e il compositore Elliott
Wheeler (“The Get Down”).
Le riprese principali di Elvis
si sono svolte nel Queensland, in Australia, con il sostegno del
governo del Queensland, di Screen Queensland e del programma
Producer Offset del governo australiano. Warner Bros. Pictures
presenta, una produzione Bazmark Production, Jackal Group, un film
di Baz Luhrmann: Elvis,
che sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures.
Il film uscirà nelle sale italiane il 22 giugno 2022.
Dalla Warner Bros. Pictures e dal
visionario regista candidato all’Oscar Baz
Luhrmann, arriva sul grande schermo ELVIS,
uno spettacolo epico che esplora la vita e la musica di Elvis
Presley. Protagonisti del film, Austin Butler e il premio Oscar Tom Hanks.
Rivisitata in chiave
cinematografica, la storia di Elvis (Austin
Butler) è vista attraverso il prisma della complicata
relazione con l’enigmatico manager, il colonnello Tom Parker
(Tom
Hanks). Il film, come raccontato da Parker,
approfondisce le complesse dinamiche tra i due nell’arco temporale
di 20 anni dagli esordi alla fama di Presley, che raggiunse un
livello di celebrità senza precedenti sullo sfondo di un panorama
culturale in evoluzione che segna la perdita dell’innocenza in
America. Al centro di questo viaggio, una delle persone più
significative e influenti nella vita di Elvis, Priscilla Presley
(Olivia DeJonge).
Recitano al fianco di Butler e
Hanks, la pluripremiata attrice teatrale Helen Thomson (“Top of the
Lake: China Girl”, “Rake”) nei panni della madre di Elvis, Gladys,
Richard Roxburgh (“Moulin Rouge!” “Breath”, ” La
battaglia di Hacksaw Ridge”) in quelli del padre di Elvis, Vernon,
mentre Olivia DeJonge (“The Visit”, “Stray Dolls”)
interpreta Priscilla. Luke Bracey (“La battaglia
di Hacksaw Ridge”, “Point Break”) interpreta Jerry Schilling;
Natasha Bassett (“Ave, Cesare!”) interpreta Dixie
Locke; David Wenham (“Il Signore degli Anelli” la
trilogia, “Lion– la strada verso casa”, “300” ) è Hank Snow;
Kelvin Harrison Jr. (“Il processo ai Chicago 7”,
“L’assistente della star”) interpreta B.B. King; Xavier
Samuel (“Two Mothers”, “Amore e inganni”, “The Twilight
Saga: Eclipse”) interpreta Scotty Moore, e Kodi
Smit-McPhee (“Il potere del cane”) interpreta Jimmie
Rodgers Snow.
Completano il cast Dacre
Montgomery (“Stranger Things”, “La galleria dei
cuori infranti”) nei panni del regista televisivo Steve
Binder, al fianco degli attori australiani Leon Ford (“Gallipoli”,
“The Pacific”) nei panni di Tom Diskin, Kate
Mulvany (“Il grande Gatsby”, “Hunters”) in quelli di
Marion Keisker; Gareth Davies (“Peter Rabbit,”
“Hunters”) come Bones Howe, Charles Grounds
(“Crazy & Rich”, “Camp”) come Billy Smith, Josh McConville
(“Fantasy Island”) è Sam Phillips, e Adam Dunn
(“Home and away”) nei panni di Bill Black.
Per ritrarre le altre icone della
musica del film, Baz Luhrmann ha scelto la
cantautrice Yola come Sister Rosetta Tharpe; il modello Alton Mason
come Little Richard; il texano di Austin Gary Clark Jr., come
Arthur Crudup, e l’artista Shonka Dukureh come Willie Mae “Big
Mama” Thornton.
Il candidato all’Oscar Baz
Luhrmann (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”) ha diretto
il film da una sceneggiatura da lui scritta assieme a Sam Bromell,
Craig Pearce e Jeremy Doner, basata su una storia dello stesso Baz
Luhrmann e Jeremy Doner. I produttori del film sono Luhrmann, la
vincitrice dell’Oscar Catherine Martin (“Il Grande Gatsby”, “Moulin
Rouge!”), Gail Berman, Patrick McCormick e Schuyler Weiss, mentre i
produttori esecutivi sono Toby Emmerich, Courtenay Valenti e Kevin
McCormick.
Il team creativo che ha lavorato
dietro le quinte include la direttrice della fotografia Mandy
Walker (“Mulan”, “Australia”), la scenografa e costumista premio
Oscar Catherine Martin (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”), la
scenografa Karen Murphy (“A Star Is Born”), i montatori Matt Villa
(“Il Grande Gatsby”, “Australia”) e Jonathan Redmond (“Il Grande
Gatsby”), il supervisore degli effetti visivi nominato all’Oscar
Thomas Wood (“Mad Max: Fury Road”), il supervisore musicale Anton
Monsted (“Australia”, “Moulin Rouge!”) e il compositore Elliott
Wheeler (“The Get Down”).
Le riprese principali di “Elvis” si
sono svolte nel Queensland, in Australia, con il sostegno del
governo del Queensland, di Screen Queensland e del programma
Producer Offset del governo australiano. Warner Bros. Pictures
presenta, una produzione Bazmark Production, Jackal Group, un film
di Baz Luhrmann: “Elvis” distribuito in tutto il mondo dalla Warner
Bros. Pictures. Il film uscirà nelle sale italiane il 22 giugno
2022.
Il protagonista di Elvis,
Austin Butler, dice di essere stato costretto a
letto dopo aver completato le riprese del film di Baz
Luhrmann. Butler interpreta il re del rock ‘n roll nel
film biografico, che seguirà gli umili inizi di Presley fino al suo
status di icona musicale e sullo schermo. Accanto a Butler, che
interpreta Elvis, c’è anche Tom Hanks nei panni del talent manager di
Elvis Presley, il colonnello Tom
Parker e Olivia DeJonge nei panni di
Priscilla Presley.
Sembra che l’etica del lavoro di
Butler abbia avuto dei lati decisamente negativi sul suo fisico.
Parlando con GQ, Butler ha rivelato di essere
stato costretto a letto dopo la produzione di Elvis.
Quando le riprese si sono concluse a marzo 2021, l’attore si è
sentito molto male dopo aver dedicato così tanta della sua energia
al personaggio di Presley per così tanto tempo. Dopo essere stato
trasferito in ospedale, a Butler è stato successivamente
diagnosticato un virus che “simula l’appendicite”.
“Il giorno dopo (la fine delle
riprese) mi sono svegliato alle quattro del mattino con un dolore
lancinante e sono stato portato d’urgenza in ospedale… Il mio corpo
ha iniziato a spegnersi il giorno dopo aver finito Elvis”.
Oltre allo stress per dover portare
sullo schermo una tale icona, Austin
Butler ha anche condiviso il set con un’altra icona
vivente, Tom Hanks, che gli ha dato il seguente
suggerimento:
“Ogni giorno cerco di leggere
qualcosa che non ha nulla a che fare con il lavoro che sto
facendo”. Questo mi ha fatto sentire in grado di farlo, perché fino
a quel momento leggevo solo tutto ciò che aveva a che fare con
Elvis. Ascoltavo solo Elvis. Erano le influenze di Elvis e lo
stesso Elvis e nient’altro.”
Dal regista candidato all’Oscar
Baz Luhrmann arriva Elvis
della Warner Bros. Pictures, con Austin Butler e il Premio Oscar
Tom Hanks. Il film esplora la vita e la musica
di Elvis Presley (Austin Butler ), viste attraverso il prisma della
sua complicata relazione con l’enigmatico manager, il colonnello
Tom Parker (Tom
Hanks). La storia approfondisce le complesse dinamiche
tra Presley e Parker nell’arco temporale di oltre 20 anni,
dall’ascesa alla fama di Presley che raggiunse un livello di
celebrità senza precedenti, sullo sfondo un panorama culturale in
evoluzione e la perdita dell’innocenza in America. Al centro di
questo viaggio, una delle persone più significative e influenti
nella vita di Elvis, Priscilla Presley (Olivia DeJonge).
Recitano al fianco di Tom Hanks e Austin
Butler, la pluripremiata attrice di teatro Helen
Thomson (“Top of the Lake: China Girl”, “Rake”) nei panni
della madre di Elvis, Gladys; Richard Roxburgh
(“Moulin Rouge!”, “Breath”, “La battaglia di Hacksaw Ridge”) in
quelli del padre di Elvis, Vernon, mentre Olivia
DeJonge (“The Visit”, “Stray Dolls”) interpreta Priscilla.
Luke Bracey (“La battaglia di Hacksaw Ridge”,
“Point Break”) interpreta Jerry Schilling; Natasha
Bassett (“Ave, Cesare!”) interpreta Dixie Locke;
David Wenham (“Il Signore degli Anelli” la
trilogia, “Lion – la strada verso casa”, “300”) è Hank Snow;
Kelvin Harrison Jr. (“Il processo ai Chicago 7”,
“L’assistente della star”) è BB King; Xavier
Samuel (“Two Mothers”, “Amore e inganni”, “The Twilight
Saga: Eclipse”) interpreta Scotty Moore, e Kodi
Smit-McPhee (“Il potere del cane”) interpreta Jimmie
Rodgers Snow.
Completano il cast Dacre
Montgomery (“Stranger Things”, “La galleria dei
cuori infranti”) nei panni del regista televisivo Steve
Binder, al fianco degli attori australiani Leon
Ford (“Gallipoli”, “The Pacific”) nei panni di Tom Diskin,
Kate Mulvany (“Il grande Gatsby”, “Hunters”) in quelli di
Marion Keisker; Gareth Davies (“Peter Rabbit,”
“Hunters”) come Bones Howe, Charles Grounds (“Crazy & Rich”,
“Camp”) come Billy Smith, Josh McConville (“Fantasy Island”) è Sam
Phillips, e Adam Dunn (“Home and away”) nei panni di Bill
Black.
Per ritrarre le altre icone della
musica del film, Luhrmann ha scelto la cantautrice Yola come Sister
Rosetta Tharpe; il modello Alton Mason come Little Richard; il
texano di Austin Gary Clark Jr., come Arthur Crudup, e l’artista
Shonka Dukureh come Willie Mae “Big Mama” Thornton.
Il candidato all’Oscar Luhrmann (“Il
Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”) ha diretto il film da una
sceneggiatura da lui scritta assieme a Sam Bromell, Craig Pearce e
Jeremy Doner, basata su una storia dello stesso Baz Luhrmann e
Jeremy Doner. I produttori del film sono Luhrmann, la vincitrice
dell’Oscar Catherine Martin (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”),
Gail Berman, Patrick McCormick e Schuyler Weiss, mentre i
produttori esecutivi sono Courtenay Valenti e Kevin McCormick.
Il team creativo che ha lavorato
dietro le quinte include la direttrice della fotografia Mandy
Walker (“Mulan”, “Australia”), la scenografa e costumista premio
Oscar Catherine Martin (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”), la
scenografa Karen Murphy (“A Star Is Born”), i montatori Matt Villa
(“Il grande Gatsby”, “Australia”) e Jonathan Redmond (“Il grande
Gatsby”), il supervisore degli effetti visivi nominato all’Oscar
Thomas Wood (“Mad Max: Fury Road”), il supervisore musicale Anton
Monsted (“Australia”, “Moulin Rouge!”) e il compositore Elliott
Wheeler (“The Get Down”).
Le riprese principali di Elvis
si sono svolte nel Queensland, in Australia, con il sostegno del
governo del Queensland, di Screen Queensland e del programma
Producer Offset del governo australiano. Warner Bros. Pictures
presenta, una produzione Bazmark Production, Jackal Group, un film
di Baz Luhrmann: Elvis,
che sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures.
Il film uscirà nelle sale italiane il 22 giugno 2022.
I Måneskin, la rock
band italiana più famosa al mondo in questo momento, sono stati
invitati a partecipare alla colonna sonora originale di Elvis,
di Baz Luhrmann. Il giovanissimo quartetto romano
ha infatti eseguito una cover dell’iconica
hit di Elvis Presley “If I Can Dream” come parte della
Original Motion Picture Soundtrack, in uscita il 24 giugno tramite
RCA Records, per l’attesissimo nuovo film di Baz
Luhrmann, Elvis,
presentato a Cannes 75.
Le star del rock mondiale in rapida ascesa hanno celebrato la
notizia sul palco ieri sera all’Eurovision Song Contest
2022 a Torino, suonando una parte della nuova canzone dal
vivo davanti a milioni di ascoltatori.
Dal regista candidato all’Oscar
Baz Luhrmann arriva Elvis
della Warner Bros. Pictures, con Austin Butler e il Premio Oscar
Tom Hanks. Il film esplora la vita e la musica
di Elvis Presley (Austin Butler ), viste attraverso il prisma della
sua complicata relazione con l’enigmatico manager, il colonnello
Tom Parker (Tom
Hanks). La storia approfondisce le complesse dinamiche
tra Presley e Parker nell’arco temporale di oltre 20 anni,
dall’ascesa alla fama di Presley che raggiunse un livello di
celebrità senza precedenti, sullo sfondo un panorama culturale in
evoluzione e la perdita dell’innocenza in America. Al centro di
questo viaggio, una delle persone più significative e influenti
nella vita di Elvis, Priscilla Presley (Olivia DeJonge).
Recitano al fianco di Tom Hanks e Austin
Butler, la pluripremiata attrice di teatro Helen
Thomson (“Top of the Lake: China Girl”, “Rake”) nei panni
della madre di Elvis, Gladys; Richard Roxburgh
(“Moulin Rouge!”, “Breath”, “La battaglia di Hacksaw Ridge”) in
quelli del padre di Elvis, Vernon, mentre Olivia
DeJonge (“The Visit”, “Stray Dolls”) interpreta Priscilla.
Luke Bracey (“La battaglia di Hacksaw Ridge”,
“Point Break”) interpreta Jerry Schilling; Natasha
Bassett (“Ave, Cesare!”) interpreta Dixie Locke;
David Wenham (“Il Signore degli Anelli” la
trilogia, “Lion – la strada verso casa”, “300”) è Hank Snow;
Kelvin Harrison Jr. (“Il processo ai Chicago 7”,
“L’assistente della star”) è BB King; Xavier
Samuel (“Two Mothers”, “Amore e inganni”, “The Twilight
Saga: Eclipse”) interpreta Scotty Moore, e Kodi
Smit-McPhee (“Il potere del cane”) interpreta Jimmie
Rodgers Snow.
Completano il cast Dacre
Montgomery (“Stranger Things”, “La galleria dei
cuori infranti”) nei panni del regista televisivo Steve
Binder, al fianco degli attori australiani Leon
Ford (“Gallipoli”, “The Pacific”) nei panni di Tom Diskin,
Kate Mulvany (“Il grande Gatsby”, “Hunters”) in quelli di
Marion Keisker; Gareth Davies (“Peter Rabbit,”
“Hunters”) come Bones Howe, Charles Grounds (“Crazy & Rich”,
“Camp”) come Billy Smith, Josh McConville (“Fantasy Island”) è Sam
Phillips, e Adam Dunn (“Home and away”) nei panni di Bill
Black.
Per ritrarre le altre icone della
musica del film, Luhrmann ha scelto la cantautrice Yola come Sister
Rosetta Tharpe; il modello Alton Mason come Little Richard; il
texano di Austin Gary Clark Jr., come Arthur Crudup, e l’artista
Shonka Dukureh come Willie Mae “Big Mama” Thornton.
Il candidato all’Oscar Luhrmann (“Il
Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”) ha diretto il film da una
sceneggiatura da lui scritta assieme a Sam Bromell, Craig Pearce e
Jeremy Doner, basata su una storia dello stesso Baz Luhrmann e
Jeremy Doner. I produttori del film sono Luhrmann, la vincitrice
dell’Oscar Catherine Martin (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”),
Gail Berman, Patrick McCormick e Schuyler Weiss, mentre i
produttori esecutivi sono Courtenay Valenti e Kevin McCormick.
Il team creativo che ha lavorato
dietro le quinte include la direttrice della fotografia Mandy
Walker (“Mulan”, “Australia”), la scenografa e costumista premio
Oscar Catherine Martin (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”), la
scenografa Karen Murphy (“A Star Is Born”), i montatori Matt Villa
(“Il grande Gatsby”, “Australia”) e Jonathan Redmond (“Il grande
Gatsby”), il supervisore degli effetti visivi nominato all’Oscar
Thomas Wood (“Mad Max: Fury Road”), il supervisore musicale Anton
Monsted (“Australia”, “Moulin Rouge!”) e il compositore Elliott
Wheeler (“The Get Down”).
Le riprese principali di Elvis
si sono svolte nel Queensland, in Australia, con il sostegno del
governo del Queensland, di Screen Queensland e del programma
Producer Offset del governo australiano. Warner Bros. Pictures
presenta, una produzione Bazmark Production, Jackal Group, un film
di Baz Luhrmann: Elvis,
che sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros.
Pictures.Il film uscirà nelle sale italiane nel 2022.
Elvis, il nuovo film del visionario regista
candidato all’Oscar Baz Luhrmann, arriva giovedì
22 settembre in DVD, Blu-ray, 4K Ultra HD e Steelbook 4K Ultra HD
per Warner Bros. Home Entertainment. Il film, con protagonisti
Austin Butler nel ruolo di Elvis e l’attore
Premio Oscar Tom Hanks nei panni dell’enigmatico manager,
il colonnello Tom Parker, è stato presentato in anteprima mondiale
Fuori Concorso al Festival
di Cannes.
Tanti i contenuti speciali inclusi
nella versione Blu-ray del film: tra questi
quattro imperdibili featurette alla scoperta della musica e della
storia del Re del Rock and Roll oltre ad inedite immagini del
dietro le quinte e delle iconiche location del film.
Rivisitata in chiave
cinematografica, la storia di Elvis (Butler) è
vista attraverso il prisma della complicata relazione con
l’enigmatico manager, il colonnello Tom Parker (Hanks). Il film,
come raccontato da Parker, approfondisce le complesse dinamiche tra
i due nell’arco temporale di 20 anni dagli esordi alla fama di
Presley, che raggiunse un livello di celebrità senza precedenti
sullo sfondo di un panorama culturale in evoluzione che segna la
perdita dell’innocenza in America. Al centro di questo viaggio, una
delle persone più significative e influenti nella vita di Elvis,
Priscilla Presley (Olivia DeJonge).
È già disponibile in digitale e in
versione CD “ELVIS (Original Motion Picture
Soundtrack)” (RCA Records/Sony Music), la colonna sonora
del film che include la versione dei Måneskin di “If I Can
Dream” di Elvis Presley uscita lo scorso venerdì 17 giugno, il
singolo da milioni di stream “Vegas” di Doja, e i brani
“Tupelo Shuffle” di Swae Lee e Diplo con Gary Clark Jr.
(Arthur “Big Boy” Crudup nel film) e Austin Butler (Elvis Presley),
e “Trouble”interpretata da Butler.
Dal visionario regista Baz
Luhrmann, arriva in prima tv su Sky ELVIS, uno
spettacolare biopic musicale, candidato a otto Oscar alla
95ª edizione degli Academy Awards (Miglior Film, Miglior Attore
Protagonista con Austin Butler, Miglior Montaggio, Migliore
Scenografia, Migliore Fotografia, Migliori Costumi, Miglior Sonoro,
Miglior Trucco e Acconciature), lunedì 13 marzo alle 21.15
su Sky Cinema Uno e Sky Cinema 4K (alle 23.00 anche su Sky Cinema
Oscar), in streaming su NOW e disponibile on demand, anche in
qualità 4K (già al termine della cerimonia degli
Oscar).
Protagonisti della pellicola sono
Austin Butler e l’attore due volte premio
Oscar Tom Hanks, nei panni di Elvis e del suo agente
Tom Parker. Con loro anche Olivia DeJonge, che
interpreta Priscilla Presley, Helen Thomson nei
panni della madre di Elvis, Gladys, Richard
Roxburgh in quelli del padre di Elvis, Vernon.
ELVIS
è uno dei tre titoli in concorso quest’anno agli
Oscar che nel mese di marzo sono in prima tv
sui canali Sky Cinema, in attesa della cerimonia
di premiazione della 95ª edizione degli Academy Awards, che
dalle 23.15 della notte tra domenica 12 e lunedì 13
marzo sarà in diretta su Sky e
TV8 e in streaming su
NOW.
La trama di ELVIS
Il film racconta la storia di Elvis
(Austin Butler), attraverso il prisma della complicata relazione
con l’enigmatico manager, il colonnello Tom Parker (Tom Hanks),
approfondendo le complesse dinamiche tra i due nell’arco temporale
di 20 anni, dagli esordi alla fama di Presley, che raggiunse un
livello di celebrità senza precedenti sullo sfondo di un panorama
culturale in evoluzione che segna la perdita dell’innocenza in
America.
Cosa si saranno detti un’icona come
Elvis Presley e uno dei
presidenti Usa più odiati come Richard Nixon nel loro
incontro alla Casa Bianca il 21 dicembre del 1970? Elvis e
Nixon di Liza Johnson è la ricostruzione
romanzata di questo inedito faccia a faccia, avvolto ancora oggi
nel mistero ma immortalato in una foto che per decenni è stata la
più richiesta degli Archivi Nazionali.
Convinto di poter servire il
proprio paese in un momento di forti tensioni sociali, tra le
proteste giovanili e il crescente consumo di droga, Elvis (Michael
Shannon) parte alla volta di Washington coinvolgendo
gli amici di vecchia data Sonny (Johnny Knoxville)
e Jerry Schilling (Alex Pettyfer). L’obiettivo è
ottenere prima udienza dal presidente Nixon (Kevin
Spacey) e poi il fantomatico distintivo di agente federale
con cui potersi muoversi in incognito e, approfittando del suo
status e delle sue doti attoriali, raccogliere informazioni utili
per la sezione narcotici.
Con disincantata ironia, la
sceneggiatura di Cary Elwes, Hanala e Joey Sagal
racconta i retroscena e le difficoltà nell’organizzazione dello
storico incontro, dove un ruolo fondamentale di mediazione è svolto
dagli amici di Elvis ma soprattutto dai collaboratori di Nixon, Bud
Krogh (Colin Hanks) e Dwight Chapin (Evan
Peters), che vedono nella visita del Re del Rock una
preziosa risorsa da sfruttare a livello di immagine per ingraziarsi
il voto e il consenso dei giovani.
Evitando il rischio della
caricatura, Michael Shannon non rincorre l’imitazione e
non si concentra sui manierismi che caratterizzano la star di
Memphis ma tratteggia con finezza psicologica il ritratto di un
uomo straniato e vulnerabile nella sua solitudine, che resta però
consapevole del proprio magnetismo e della costruzione divistica
che sovrasta la sua esistenza. Il dialogo con Nixon, rappresentato
in maniera solida da un Kevin Spacey ormai a suo
agio nello Studio Ovale dopo House of Cards, mette a confronto due
personalità diverse ma che trovano un terreno comune nella
crescente paranoia, nella progressiva alienazione dalla realtà del
proprio tempo e in un conservatorismo ben espresso dalla passione
di Elvis per le armi da fuoco e dal rifiuto di entrambi verso il
comunismo, gli hippy e persino i Beatles.
Elvis e
Nixon: nuovo trailer con
Michael Shannon e Kevin
Spacey
Lontano da affreschi come
Frost/Nixon – Il duello di Ron Howard e
Gli intrighi del potere – Nixon di
Oliver Stone, il film di Liza
Johnson non è certo un biopic ortodosso, ma una commedia
“da camera” che scorre fluidamente contando su un cast di
comprimari efficace – su tutti Colin Hanks – e su due attori
straordinari, Spacey e Shannon. Alla luce del Watergate e di quanto
accadrà in seguito a entrambi i protagonisti, Elvis e
Nixon propone una versione della storia che lascia
emergere in maniera surreale e beffarda due personaggi larger
than life e i meccanismi della cultura che incarnavano in quel
momento.
VideaCDEdistribuzion ha diffuso il nuovo trailer
italiano di Elvis e Nixon, il divertnte
biopic che racconta il retroscena dello storico incontro trai due
personaggi interpretati rispettivamente da Michael
Shannon e Kevin Spacey.
L’indie vede Michael
Shannon nei panni di
un Elvis in procinto di
intraprendere un viaggio verso Washington D.C. per incontrare il
presidente Richard Nixon, interpretato da
Kevin Spacey.Il film
racconta del famigerato 21 dicembre 1970, giorno dell’ incontro tra
Presley e Nixon, uomini al
culmine del potere nei loro rispettivi campi. L’incontro è stato
richiesto da Presley, che scrisse a
Nixon una richiesta di visita di sei pagine
domandando di poter ricoprire il ruolo di agente sotto
copertura nel Bureau of Narcotics and Dangerous Drugs.
Ecco un nuovo trailer del film
Elvis e Nixon con protagonisti
Michael Shannon e Kevin Spacey,
che racconta lo storico incontro alla Casa Bianca trai due celebri
personaggi.
L’indie vede Michael
Shannon nei panni di
un Elvis in procinto di
intraprendere un viaggio verso Washington D.C. per incontrare il
presidente Richard Nixon, interpretato da
Kevin Spacey.Il film
racconta del famigerato 21 dicembre 1970, giorno dell’ incontro tra
Presley e Nixon, uomini al
culmine del potere nei loro rispettivi campi. L’incontro è stato
richiesto da Presley, che scrisse a
Nixon una richiesta di visita di sei pagine
domandando di poter ricoprire il ruolo di agente sotto
copertura nel Bureau of Narcotics and Dangerous Drugs.
Liza Johnson dirige
il film che trai protagonisti annovera anche Colin
Hanks, Alex Pettyfer, Johnny
Knoxville, Tracy Letts e la cantante
Sky Ferreir.
Ecco il poster italiano del film
Elvis e Nixon con protagonisti
Michael Shannon e Kevin Spacey,
che racconta lo storico incontro alla Casa Bianca trai due celebri
personaggi.
L’indie vede Michael
Shannon nei panni di
un Elvis in procinto di
intraprendere un viaggio verso Washington D.C. per incontrare il
presidente Richard Nixon, interpretato da
Kevin Spacey.Il film
racconta del famigerato 21 dicembre 1970, giorno dell’ incontro tra
Presley e Nixon, uomini al
culmine del potere nei loro rispettivi campi. L’incontro è stato
richiesto da Presley, che scrisse a
Nixon una richiesta di visita di sei pagine
domandando di poter ricoprire il ruolo di agente sotto
copertura nel Bureau of Narcotics and Dangerous Drugs.
Colin Hanks,
Alex Pettyfer, Johnny Knoxville,
Tracy Letts e la cantante Sky
Ferreira saranno i protagonisti
di Elvis e Nixon, il dramma
tratto da una storia vera le cui riprese sono iniziate ad
Atlanta.
L’indie vede Michael
Shannon nei panni di
un Elvis in procinto di
intraprendere un viaggio verso Washington D.C. per incontrare il
presidente Richard Nixon, interpretato da
Kevin Spacey. Liza Johnson è
la regista del film che vedrà anche Evan
Peters (X-Men: Days of Future
Past) nel cast. Il film racconta del famigerato
21 dicembre 1970, giorno dell’ incontro tra
Presley e Nixon, uomini al
culmine del potere nei loro rispettivi campi. L’incontro è stato
richiesto da Presley, che scrisse a
Nixon una richiesta di visita di sei pagine
domandando di poter ricoprire il ruolo di agente sotto
copertura nel Bureau of Narcotics and Dangerous Drugs.
Pettyfer
interpreterà Jerry Schilling, il migliore amico di
Elvis che accompagnerà il cantante a DC.
Hanks ricoprirà invece il ruolo
dell’ aiutante di Nixon Egil Krogh.
Knoxville
interpreta un membro della mafia di Memphis che era a capo
della sicurezza di Elvis. Nel suo debutto sul
grande schermo, Ferreira interpreterà la donna
oggetto del desiderio di
Schilling. Cassian Elwes e
Holly Wiersma, i cui crediti vanno da
Dallas Buyers Club a film
come The Butler e Bobby, stanno
producendo.
David Hansen e
Johnny Mac dell’ Autumn Pictures sono
rispettivamente finanziatore e produttore esecutivo, insieme a
Byron Wetzel, Robert Ogden Barnum
e Jerry Schilling.
La Bloom di Alex
Walton si occupa delle vendite internazionali e ha
introdotto il film ai compratori presso l’AFM (American Film
Market) a Novembre.
Elvis
di Baz Luhrmann, tra i titoli più attesi della
stagione, sarà presentato domenica 19 giugno in
anteprima italiana al termine della cerimonia di premiazione della
XVIII edizione di Biografilm.
La proiezione del film seguirà la
premiazione prevista per le 19:30 al Biografilm Hera Theatre | Pop
Up Cinema Medica di Bologna. Dopo l’anteprima bolognese, Il film
del visionario regista candidato all’Oscar, Baz Luhrmann, arriverà
sugli schermi italiani il 22 giugno 2022, distribuito dalla Warner
Bros. Pictures. Elvis
è uno spettacolo epico che esplora la vita e la musica di Elvis
Presley. Protagonisti del film, Austin Butler e il
premio Oscar Tom Hanks.
“Per un festival che si occupa
di storie di vita al cinema, avere in chiusura l’anteprima italiana
del film biografico più atteso dell’anno è un grandissimo onore.
Ringraziamo Warner Bros. per avercelo concesso: ELVIS è un titolo
in perfetta sintonia con la nostra linea editoriale e con i gusti
del nostro pubblico. Bologna è una città rock e saprà accogliere
“The King” nel migliore dei modi.” ha detto Massimo
Benvegnù coordinatore del programma del festival.
Rivisitata in chiave
cinematografica, la storia di Elvis (Butler) è vista attraverso il
prisma della complicata relazione con l’enigmatico manager, il
colonnello Tom Parker (Hanks). Il film, come raccontato da Parker,
approfondisce le complesse dinamiche tra i due nell’arco temporale
di 20 anni dagli esordi alla fama di Presley, che raggiunse un
livello di celebrità senza precedenti sullo sfondo di un panorama
culturale in evoluzione che segna la perdita dell’innocenza in
America. Al centro di questo viaggio, una delle persone più
significative e influenti nella vita di Elvis, Priscilla Presley
(Olivia DeJonge).
Il regista, sceneggiatore e
produttore australiano Baz Luhrmann parteciperà al
Festival
di Cannes 75 per presentare in anteprima mondiale il suo ultimo
film Elvis,
insieme ad Austin Butler,
Tom Hanks e Olivia DeJonge.
Oltre a Baz
Luhrmann e
Tom Hanks, il Festival di Cannes è
lieto di accogliere anche Austin Butler e
Olivia DeJonge nei panni di Elvis e Priscilla
Presley.
Il film esplora la vita e la musica
di Elvis Presley (Austin Butler), visto attraverso
il prisma della sua complicata relazione con il suo enigmatico
manager, il colonnello Tom Parker (Tom
Hanks). La storia approfondisce la complessa dinamica
tra Presley e Parker nell’arco di oltre 20 anni, dall’ascesa alla
fama di Presley alla sua celebrità senza precedenti, sullo sfondo
del panorama culturale in evoluzione e della perdita dell’innocenza
in America. Al centro di quel viaggio c’è una delle persone più
significative e influenti nella vita di Elvis, Priscilla Presley
(Olivia DeJonge).
Elvis di
Baz Luhrmann, prodotto da Bazmark e The Jackal
Group, uscirà in Nord America il 24 giugno 2022 e nel resto del
mondo dal 22 giugno 2022.
L’abbagliante regista Baz
Luhrmann ha fatto la storia al Festival di Cannes essendo
l’unico regista a mostrare due lungometraggi in apertura con
Moulin Rouge! nel 2001 in concorso e
Il grande Gatsby nel 2013. Nel 1992
fa scalpore alla 45a edizione del Festival con il suo primo film
Ballroom – Gara di ballo proiettato nella sezione
Un Certain Regard.
Il Festival di Cannes 75 si svolgerà
dal 17 al 28 maggio 2022.
Elvis
di Baz Luhrmann, biopic sulla leggenda del
rock-and-roll con Austin Butler (C’era una
volta a Hollywood) e Tom Hanks, sarà presentato in anteprima
mondiale al Festival
di Cannes, ha confermato Variety.
Il film ha attualmente la data di
uscita del 24 giugno, il che significa che non potrebbe aprire il
festival a meno che la Warner Bros. Pictures non decida di far
uscire il film il 17 maggio per dare il via alla 75a edizione del
Festival. Cannes ha infatti introdotto nuove regole diversi anni fa
che richiedono che ogni film della serata di apertura venga
distribuito lo stesso giorno nelle sale francesi.
Luhrmann aveva precedentemente
aperto il festival della Costa Azzurra sia con Moulin
Rouge! nel 2001 che con Il grande Gatsby nel 2013.
Dal regista candidato all’Oscar
Baz Luhrmann arriva Elvis
della Warner Bros. Pictures, con Austin Butler e il Premio Oscar
Tom Hanks. Il film esplora la vita e la musica
di Elvis Presley (Austin Butler ), viste attraverso il prisma della
sua complicata relazione con l’enigmatico manager, il colonnello
Tom Parker (Tom
Hanks). La storia approfondisce le complesse dinamiche
tra Presley e Parker nell’arco temporale di oltre 20 anni,
dall’ascesa alla fama di Presley che raggiunse un livello di
celebrità senza precedenti, sullo sfondo un panorama culturale in
evoluzione e la perdita dell’innocenza in America. Al centro di
questo viaggio, una delle persone più significative e influenti
nella vita di Elvis, Priscilla Presley (Olivia DeJonge).
Recitano al fianco di Tom Hanks e Austin
Butler, la pluripremiata attrice di teatro Helen
Thomson (“Top of the Lake: China Girl”, “Rake”) nei panni
della madre di Elvis, Gladys; Richard Roxburgh
(“Moulin Rouge!”, “Breath”, “La battaglia di Hacksaw Ridge”) in
quelli del padre di Elvis, Vernon, mentre Olivia
DeJonge (“The Visit”, “Stray Dolls”) interpreta Priscilla.
Luke Bracey (“La battaglia di Hacksaw Ridge”,
“Point Break”) interpreta Jerry Schilling; Natasha
Bassett (“Ave, Cesare!”) interpreta Dixie Locke;
David Wenham (“Il Signore degli Anelli” la
trilogia, “Lion – la strada verso casa”, “300”) è Hank Snow;
Kelvin Harrison Jr. (“Il processo ai Chicago 7”,
“L’assistente della star”) è BB King; Xavier
Samuel (“Two Mothers”, “Amore e inganni”, “The Twilight
Saga: Eclipse”) interpreta Scotty Moore, e Kodi
Smit-McPhee (“Il potere del cane”) interpreta Jimmie
Rodgers Snow.
Completano il cast Dacre
Montgomery (“Stranger Things”, “La galleria dei
cuori infranti”) nei panni del regista televisivo Steve
Binder, al fianco degli attori australiani Leon
Ford (“Gallipoli”, “The Pacific”) nei panni di Tom Diskin,
Kate Mulvany (“Il grande Gatsby”, “Hunters”) in
quelli di Marion Keisker; Gareth Davies (“Peter
Rabbit,” “Hunters”) come Bones Howe, Charles Grounds (“Crazy &
Rich”, “Camp”) come Billy Smith, Josh McConville (“Fantasy Island”)
è Sam Phillips, e Adam Dunn (“Home and away”) nei panni di Bill
Black.
Per ritrarre le altre icone della
musica del film, Luhrmann ha scelto la cantautrice Yola come Sister
Rosetta Tharpe; il modello Alton Mason come Little Richard; il
texano di Austin Gary Clark Jr., come Arthur Crudup, e l’artista
Shonka Dukureh come Willie Mae “Big Mama” Thornton.
Il candidato all’Oscar Luhrmann (“Il
Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”) ha diretto il film da una
sceneggiatura da lui scritta assieme a Sam Bromell, Craig Pearce e
Jeremy Doner, basata su una storia dello stesso Baz Luhrmann e
Jeremy Doner. I produttori del film sono Luhrmann, la vincitrice
dell’Oscar Catherine Martin (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”),
Gail Berman, Patrick McCormick e Schuyler Weiss, mentre i
produttori esecutivi sono Courtenay Valenti e Kevin McCormick.
Il team creativo che ha lavorato
dietro le quinte include la direttrice della fotografia Mandy
Walker (“Mulan”, “Australia”), la scenografa e costumista premio
Oscar Catherine Martin (“Il Grande Gatsby”, “Moulin Rouge!”), la
scenografa Karen Murphy (“A Star Is Born”), i montatori Matt Villa
(“Il grande Gatsby”, “Australia”) e Jonathan Redmond (“Il grande
Gatsby”), il supervisore degli effetti visivi nominato all’Oscar
Thomas Wood (“Mad Max: Fury Road”), il supervisore musicale Anton
Monsted (“Australia”, “Moulin Rouge!”) e il compositore Elliott
Wheeler (“The Get Down”).
Le riprese principali di Elvis
si sono svolte nel Queensland, in Australia, con il sostegno del
governo del Queensland, di Screen Queensland e del programma
Producer Offset del governo australiano. Warner Bros. Pictures
presenta, una produzione Bazmark Production, Jackal Group, un film
di Baz Luhrmann: Elvis,
che sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros.
Pictures.Il film uscirà nelle sale italiane nel 2022.
Guarda il primo trailer di
Elvis & Nixon con protagonisti
Michael Shannon e Kevin
Spacey.
Il film racconta una storia
realmente accaduta alla Casa Bianca il 21 dicembre 1970. Presley si
presentò all’improvviso a Washington per chiedere a Nixon di
diventare un agente infiltrato e sgominare il comunismo.
Liza Johnson dirige
il film che trai protagonisti annovera anche Colin
Hanks.
Kevin
Spacey è l’ex presidente Richard
Nixon nella nuova clip di Elvis &
Nixon, pellicola diretta da Liza
Johnson che porta sul grande schermo una
ricostruzione dello storico incontro avvenuto nel 1970 tra la
rockstar Elvis Presley e Richard
Nixon.
https://www.youtube.com/watch?v=6YQWSusOd9A
Elvis &
Nixon vede protagonista Michael
Shannon nei panni di
un Elvis in procinto di
intraprendere un viaggio verso Washington D.C. per incontrare il
presidente Richard Nixon, interpretato da
Kevin Spacey. Liza Johnson è
la regista del film che vedrà anche Evan
Peters (X-Men: Days of Future
Past) nel cast. Il film racconta del famigerato
21 dicembre 1970, giorno dell’ incontro tra
Presley e Nixon, uomini al
culmine del potere nei loro rispettivi campi. L’incontro è stato
richiesto da Presley, che scrisse a
Nixon una richiesta di visita di sei pagine
domandando di poter ricoprire il ruolo di agente sotto
copertura nel Bureau of Narcotics and Dangerous Drugs.
Uno dei più alti incassi della
stagione appena trascorsa non ha ricevuto il benestare di colui che
rese indimenticabili le musiche del film d’animazione originale:
parliamo ovviamente del nuovo live action de Il Re
Leone e stavolta in merito al commento avanzato
da Elton John (autore di tutti i brani della
colonna sonora del classico datato 1994) sul blockbuster diretto da
Jon Favreau nel quale il pubblico ha potuto ascoltare le stesse
canzoni eseguite da star come Beyoncé e Donald Glover.
Queste le parole dell’artista in
una recente chiacchierata con GQ:
“La nuova versione de Il Re
Leone è stata una grande delusione per me, perché
credo che abbiano fatto confusione con la musica. Nell’originale
era una parte fondamentale, mentre qui mi sembra che non abbia
avuto lo stesso impatto. La magia e la gioia sono andate perdute, e
lo si nota anche nel modo in cui la soundtrack si è comportata
nelle classifiche delle vendite, diversamente da 25 anni fa, quando
diventò l’album più venduto dell’anno. La nuova colonna sonora è
caduta dalle classifiche rapidamente, nonostante l’enorme successo
al botteghino del film…Vorrei aver partecipato di più alla festa,
ma la visione creativa in relazione alla musica era diversa questa
volta e non sono stato accolto o trattato con lo stesso livello di
rispetto. Questo mi rende estremamente triste. Al contempo sono
così felice che lo spirito giusto della musica viva ancora grazie
al musical teatrale“.
Basato su una sceneggiatura scritta
da Jeff Nathanson, il film è stato
realizzato con le stesse tecniche di animazione computerizzata
utilizzare per portare alla luce Il Libro della
Giungla (2016). Jon
Favreau, che dirige anche questo secondo live
action Disney, ha dovuto affrontare una sfida
in più, visto che in questo caso non c’è nessun personaggio umano
su cui basare le inquadrature e le scene.
Nel cast de Il Re
Leone figurano, oltre a Glover,
anche James Earl Jones, che torna a
essere Mufasa. Seth
Rogen e Billy
Eichner doppieranno Pumba e Timon.
Nel cast anche John Kani, visto in Civil War,
che darà voce
a Rafiki e Alfre
Woodard, che
sarà Sarabi. Chiwetel
Ejiofor sarà Scar.
Di seguito la sinossi ufficiale:
Simba, il figlio di
Mufasa e principe delle Terre del Branco, spera di seguire le orme
del padre. Il fratello minore di Mufasa, Scar, complotta per
tradire Mufasa e conquistare le Terre del Branco, costringendo
Simba all’esilio, dove incontra Timon e Pumbaa. Simba deve
stringere un’alleanza e ricostruirsi completamente per prendere ciò
che è giustamente suo.
James
Gunn conferma che i film di
Elseworlds sono in fase di sviluppo al di fuori
dell’Universo DC. DC Studios sta sostituendo la divisione DC Films
mentre James Gunn e Peter Safran si
occupano della DCU con TV, film e animazione. I ruoli dei due
amministratori delegati sono entrati in vigore il 1 ° novembre e ci
sono state un’infinità di segnalazioni su ciò che stanno facendo
con il DCU.
Mentre Gunn ha smentito varie voci,
alcuni report si sono rivelati veri, poiché Wonder Woman 3 non sta più andando avanti e
Henry Cavill ha concluso il suo ruolo di
Superman nel DCU, con Gunn che sta scrivendo un nuovo riavvio
per l’eroe. Ma ci sono molte cose che devono ancora essere
chiarite, poiché i DC Studios sono apparsi più volte nei titoli dei
giornali nelle ultime settimane.
Gunn ha risposto su Twitter a vari
fan e ha condiviso alcune anticipazioni su ciò che i DC Studios
stanno facendo con il DCU. Un fan ha recentemente chiesto a Gunn se
“sta producendo progetti DC di Elseworlds che non sono
ambientati nel DCU?” e Gunn ha risposto seccamente che quei
progetti sono attivamente in sviluppo, senza però aggiungere
altro.
Per coloro che potrebbero non sapere
di cosa si tratta, Elseworlds era una serie di pubblicazione della
DC Comics incentrata su storie al di fuori della principale
continuità del fumetto. Quel marchio ha dato vita a iconici archi
di fumetti, tra cui Kingdom Come della DC, Gotham By Gaslight e
molti altri nel corso dei decenni. Elseworlds è stato anche il
titolo del crossover in tre parti dell’Arrowverse
nel 2018, che è servito da grande scenario per Crisis on
Infinite Earths. Negli anni successivi, Elseworlds è stato
sostanzialmente sostituito dall’impronta DC Black Label lanciata
nel 2018.
Anche se non l’hanno mai chiamato
Elseworlds, questa etichettatura si applica
essenzialmente a The
Batman e Joker, in
quanto sono franchise indipendenti al di fuori del DCU. Mentre un universo condiviso è ovviamente
qualcosa che stanno cercando di mettere in piedi, con molteplici
spin-off di The
Batman in lavorazione e Joker
2 ora in fase di riprese, a oggi DC ha prosperato
quando realizza film e spettacoli indipendenti e autonomi.
ELSA PATAKY (Elena
Neves) è nota soprattutto per il ruolo di Elena, la donna attratta
da Vin Diesel del franchise da record
Fast & Furious. Con più di 20 ruoli nei film e
tre serie televisive, la fama della Pataky si estende ben al di là
dei film di Fast &
Furious, rendendola una tra le più note attrici
spagnole della sua generazione.
Il suo ruolo del titolo
Ninette, timonata dal premio Oscar
José Luis Garci, le è valso il plauso della
critica confermandola come un’ ambita protagonista.
La Pataky ha iniziato la sua
carriera negli Stati Uniti con un ruolo di supporto al fianco di
Samuel L. Jackson in Snakes on a
Plane della New Line Cinema. Da
allora è diventata un’attrice internazionale, con ruoli da
protagonista nei film indipendenti Mr.
Nice con Chloë Sevigny e Rhys Ifans,
e Di Di Hollywood di Bigas Luna nel
2010.
Recentemente ha terminato le riprese
della produzione di Jerry BruckheimerHorse Soldiers, in cui appare al fianco
di Chris Hemsworth.
In attesa di vederla al cinema con
Fast &
Furious 8, conosciamo meglio la bella
attrice Elsa Pataky attraverso i film, le foto e la sua
biografia.
Elsa Pataky multilingue
Non tutti sanno che Elsa
Pataky, anche se nata in Spagna, è di origine rumena
e ungherese. Solo suo padre è Spagnolo. La bella attrice parla
correttamente cinque lingue, spagnolo, francese, inglese,
rumeno e italiano.
Elsa Pataky Hot
Per un breve periodo è finita spesso
nelle top list delle donne più sexy del pianeta. Poi l’attrice dopo
aver conosciuto Chris Hemsworth ha decido di
mettere su famiglia dando alla luce tre bambini, di cui due da
parto gemellare. Durante una recente intervista ha dichiarato che
“Costruire una famiglia con qualcuno che ami è la cosa migliore che
possa capitare nella vita”.
Elsa Pataky altezza
Elsa Pataky è alta 1,61 cm di
altezza.
Elsa Pataky Chris Hemsworth
Elsa Pataky e
Chris Hemsworth si sono sposati dopo dieci mesi di
fidanzamento. La coppia ha avuto tre bambini.
L’attrice Elsa
Pataky si è resa celebre negli anni grazie alla sua
partecipazione ad una delle più redditizie saghe cinematografiche.
Negli anni, ha recitato in numerosi lungometraggi, alternando
pellicole spagnole a grandi produzioni estere. La Pataky è inoltre
nota per essere la moglie di uno dei più celebri divi dell’attuale
panorama statunitense.
Ecco 10 cose che non sai su
Elsa Pataky.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Elsa Pataky: i suoi film e le serie
TV
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi. Il primo ruolo cinematografico dell’attrice
risale al 2000, quando recita nel film campione d’incassi in Spagna
El arte de morir. Successivamente, fa parte del cast di
Nessuna notizia da Dio (2001), con Penelope
Cruz, per poi partecipare a I delitti della luna
piena (2004), Snakes on a Plane (2006), con Samuel L.
Jackson,Manuale d’amore 2 – Capitoli
successivi (2007) e Giallo (2009). Nel 2011 entra a
far parte del film Fast & Furious
5, ricoprendo il ruolo di Elena Neves, recitando accanto a
Vin
Diesel e Dwayne
Johnson. Riprende il personaggio anche per i sequel
Fast & Furious
6 (2013), Fast & Furious 7 (2015) e Fast &
Furious 8 (2017). Nel 2018 recita invece in 12 Soldiers.
9. Ha preso parte a
produzioni televisive. L’attrice ottiene un’iniziale
popolarità grazie alla soap opera Al salir de clase
(1997-2001), per poi farsi notare ulteriormente con le serie La
regina di spade (200-2001) e Los Serrano (2003-2004).
Nel 2018 ha invece recitato nella serie NetflixTidelands, dove ha ricoperto il
ruolo di Adrielle Cuthbert.
8. È stata la controfigura
di una nota attrice. Anche se non accreditata
ufficialmente, l’attrice ha preso parte al set del film Thor: The Dark
World, secondo capitolo della trilogia dedicata al dio del
tuono, per essere la controfigura dell’attrice Natalie
Portman. Ha infatti sostituito la premio Oscar per
alcune delle scene più complesse da un punto di vista fisico.
Elsa Pataky in Fast & Furious
7. Si è dovuta esercitare
molto per il suo ruolo. All’interno della celebre saga
l’attrice ha ricoperto il ruolo dell’agente di polizia Elena Neves.
Per poter dar vita in modo appropriato al personaggio, la Pataky si
è sottoposta a diverse settimane di allenamento fisico, venendo
allenata da un poliziotto esperto in situazioni fisicamente
rischiose.
6. È fiera del suo
personaggio. L’attrice ha affermato che aver potuto
interpretare un personaggio come Elena Neves in una saga tanto
importante come questa è un traguardo molto importante. Ha sempre
desiderato poter dar vita ad una donna capace di tener testa agli
uomini e di saper risolvere da sé alcune situazioni rischiose. Per
l’attrice, è il segnale che ruoli femminili sempre più variegati
sono sempre più ben accetti.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Elsa Pataky e Chris Hemsworth
5. È sposata con il noto
attore. Dopo aver conosciuto nel 2010 l’attore Chris
Hemsworth, noto per il suo ruolo all’interno del
Marvel Cinematic Universe, i due
hanno intrapreso una relazione, culminata nel matrimonio nel
dicembre di quello stesso anno. In seguito, la coppia ha dato alla
luce tre figli, nati rispettivamente nel 2012 e nel 2014.
4. Hanno recitato
insieme. Oltre ad essere comparsa sul set di Thor: The Dark World, l’attrice ha
avuto ulteriore modo di recitare accanto al marito per il film
12 Soldiers, dove interpreta Jean Nelson. Nel film, questa
è la moglie proprio del personaggio interpretato da Hemsworth. Per
i due si è trattato della prima volta in cui hanno potuto
condividere la scena.
3. Raramente sono presenti
l’uno sui set dell’altro. Per molti attori sposati, girare
scene intime per i film in cui recitano è difficile, e spesso
desiderano avere accanto a sé i rispettivi partner. Ciò non vale
però per la Pataky ed Hemsworth, i quali hanno affermato di aver
stabilito che durante tali riprese non desiderano la presenza
dell’altro, evitando così quello che potrebbe essere uno stress in
più.
Elsa Pataky: il suo patrimonio
2. Possiede un ricco
patrimonio. Grazie al suo ruolo nella saga di Fast &
Furious, l’attrice ha potuto ottenere una maggior visibilità a
Hollywood, ottenendo ruoli sempre più di spicco. Ciò l’ha portata a
raggiungere un patrimonio stimato di 5 milioni di dollari.
Elsa Pataky: età e altezza
1. Elsa Pataky è nata a
Madrid, in Spagna, il 18 luglio 1976. L’attrice è alta
complessivamente 161 centimetri.
Un amore difficile quello di Elsa
Morante per il cinema. Ad indagare questo rapporto passato per lo
più in ombra è stato Marco Bardini, professore di Letteratura
italiana contemporanea dell’Università di Pisa, nel suo ultimo
libro Elsa Morante e il cinema (2014, Edizioni ETS), un volume
ricco di inediti e frutto di un intenso lavoro documentario.
“A differenza di molti altri
scrittori italiani del Novecento Elsa Morante sembra non aver
lasciato traccia visibile nel mondo del cinema – spiega Marco
Bardini – Eppure la scrittrice è stata amica sincera e consigliera
di tanti attori, sceneggiatori e registi come Anna Magnani, Laura
Betti e Carlo Cecchi; Tonino Guerra e Basilio Franchina; Mario
Soldati, Bernardo Bertolucci e Liliana Cavani; ed è stata, in modo
discreto e talvolta anonimo, soggettista, sceneggiatrice,
aiuto-regista, attrice, consulente musicale per colonne sonore,
paroliera e contestato critico cinematografico”.
In particolare, Marco Bardini ha
studiato il rapporto complesso di Elsa Morante con il cinema
attraverso il lungo sodalizio con Pasolini, passando per la
collaborazione con Alberto Lattuada, l’innamoramento per Luchino
Visconti e l’amicizia con Franco Zeffirelli.
“Della decennale contiguità con il
Pasolini regista, sono noti ai più, perché accreditati, il cameo
della detenuta Alina che la scrittrice interpreta per Accattone
(1961), e la collaborazione per l’allestimento della colonna sonora
di Medea (1970) – racconta Bardini – Ma è ancora poco risaputo
quanto le idee di Elsa Morante fossero rilevanti per il regista,
com’è testimoniato dall’attrice Laura Betti e da molti altri. In
via amichevole e non ufficiale, tra il 1961 e il 1970 la scrittrice
partecipò alla realizzazione di quasi tutti i film di Pier Paolo
Pasolini e nel 1964 fu addirittura sul set del film Il Vangelo
secondo Matteo come aiuto-regista non accreditato”.
“Qualche anno prima, all’inizio
degli anni Cinquanta, – continua il professore dell’Ateneo pisano –
Elsa Morante aveva vissuto un amore burrascoso con Luchino Visconti
e in quell’occasione era divenuta amica di Franco Zeffirelli.
Proprio per il suo auspicato debutto da regista cinematografico la
Morante elaborò il soggetto per una commedia cinematografica
ambientata nel mondo della lirica. La protagonista sarebbe dovuta
essere Lucia Bosé. Ma il progetto non vide mai la luce, forse a
causa della definitiva rottura con Visconti.”
In ogni caso, l’amicizia con
Zeffirelli e l’aspirazione a collaborare con lui continuarono e
dopo vari altri programmi mai realizzati, Elsa Morante ebbe
l’occasione di dare il suo contributo al film Romeo e Giulietta
(1968): sue sono le parole della celebre canzone d’amore composta
da Nino Rota. Ma anche questa collaborazione passa sotto
pseudonimo: Elsa Morante sceglie di non apparire nei titoli, e
attribuisce i versi a Peppino Caruso, che in realtà era il nome del
suo gatto siamese di allora.
“In realtà, gran parte dei progetti
di Elsa Morante scrittrice per il cinema – racconta Marco Bardini –
non andarono mai a buon fine. Negli anni Trenta, già prima della
guerra, elaborò, per poi abbandonarlo incompleto, un soggetto
intitolato Il diavolo, la storia di una malvagia femme fatale,
probabilmente scritto per l’amico Carlo Ludovico Bragaglia, uno dei
più noti registi dei “telefoni bianchi”. Nel dopoguerra, attraverso
il marito Moravia, Elsa Morante entrò in contatto con Alberto
Lattuada con cui progettò di realizzare un ambizioso film dal
titolo Miss Italia, per il quale scrisse un lungo
trattamento-sceneggiatura, ma i produttori della Lux, che stavano
cercando il film giusto per lanciare a livello internazionale
l’astro nascente di Gina Lollobrigida, respinsero il soggetto,
ritenendolo troppo “impegnato” e per nulla commerciale.
“Il film Miss Italia, di
Duilio Coletti, che comparve sugli schermi all’inizio del 1950 –
conclude Bardini – è solo un banale fotoromanzo che non
conserva nulla dell’originario progetto Lattuada-Morante. Al di là
del fallimento, comunque, tra i due dovette passare qualche
incomprensione: Elsa Morante non farà mai più parola con nessuno di
questo lavoro a quattro mani; mentre Lattuada trovò modo di
‘vendicarsi’ di lei, alludendo cripticamente alla sua durezza nel
suo film successivo Luci del varietà (1950), co-diretto con
Federico Fellini”.
Elsa è la vera
protagonista di Frozen
– Il Regno di Ghiaccio. Capelli biondissimi e carnagione
chiara, Elsa ha il potere di controllare la neve e il ghiaccio come
e quando vuole: eppure non riesce a farlo, sente di non poter
controllare i propri poteri, con la conseguente paura di far del
male alle persone.
Elsa vive di ansie e timori,
nessuno le ha insegnato come controllarsi e ha sempre vissuto in
completo isolamento. A causa di ciò, diventa fredda e distaccata
rendendosi poi conto che essere se stessa è la cosa migliore che
possa fare, grazie anche all’aiuto e all’amore di sue sorella
Anna.
Ecco, allora, dieci cose
che non sapevate di Elsa!
Frozen: Elsa
1. Elsa sarebbe dovuta
essere un villain. In Frozen,
Elsa è stata inizialmente concepita come un vero e
proprio villain. La prima trama del film la vedeva come
antagonista, con un cuore fatto di ghiaccio, in grado di maledire
sue sorella Anna. Se inizialmente Elsa avrebbe
dovuto avere molte più azione da antagonista, come gettare
Arendelle in un inverno eterno in maniera del tutto volontaria o
creare un esercito di pupazzi di neve, in seguito la
protagonista di
Frozen – Il Regno di Ghiaccio venne identificata come una
regina delle nevi che non ha controllo sui propri poteri e che
desidera solo difendersi per paura di poter fare qualcosa di
veramente malvagio.
2. Elsa è la protagonista
dell’adattamento di La regina delle nevi. Già verso gli
anni ’40, la Disney aveva in mente di realizzare un adattamento di
La regina delle nevi, della fiaba di Hans
Christian Andersen, ma senza risultati. Ci si provò ancora
in seguito, ma la difficoltà stava proprio nel rappresentare il
personaggio diventato poi l’Elsa che tutti conoscono. I problemi
nel darle la giusta caratterizzazione risiedevano nel fatto che non
si riusciva a darle delle motivazioni al fatto che fosse un
villain. Infatti, nella fiaba, la regina delle nevi rapisce Kai, un
bambino, fratello di Gerda, che viene colpito in un occhio da una
scheggia di uno specchio magico che gli raggela il cuore.
Vestito Elsa Frozen
3. Il vestito di Elsa in
Frozen, cambia a seconda di come si sente. All’inizio di
Frozen, Elsa è molto curata, deve dare un’immagine si
fermezza al suo popolo, il suo vestito è molto lineare e i suoi
capelli sono perfettamente raccolti. In seguito, quando finalmente
può rivelarsi per quello che è, tutto cambia: i suoi capelli sono
più liberi e spettinati, il vestito è svolazzante nella stessa
maniera in cui lo è la sua anima in quel momento. Da un outfit
limitante a uno in cui Elsa si sente libera (e che la rende anche
un po’ sensuale) viene rappresentata l’evoluzione del
personaggio.
4. L’aspetto di Elsa venne
cambiato quando non fu più antagonista in Frozen. Nel
momento in cui si decise che Elsa sarebbe diventata
protagonista del film, e non più un’antagonista, le venne
totalmente cambiato l’aspetto. Se inizialmente avrebbe dovuto
assomigliare agli altri villain Disney, pelle bluastra e capelli
corvini (un po’ sullo stile di Malefica), con una voce che potesse
esprimere i suoi sbalzi d’umore, pare che fu poi
John Lasseter (produttore esecutivo di Frozen – Il
regno di ghiaccio) a dirottare le scelte verso l’aspetto
finale ormai famoso. Ambientato in un paese nordico, si decise di
realizzarla con la carnagione chiara e lunghi capelli biondi
raccolti in una morbida treccia (realizzata grazie ad uno stilista
che propose uno stile simile ai tipi di trecce che si usano in
Norvegia).
Elsa di Frozen
5. A Elsa è stato
diagnosticato un disturbo di personalità borderline. Il
comportamento tenuto da Elsa di Frozen ha suscitato
diverse analisi, tanto da ipotizzare che si trattasse di un
disturbo di personalità borderline. I motivi attribuiti a questo
disturbo, che rendono il soggetto instabile sotto tutti gli
aspetti, sono riconducibili ad una rosa di tre: la sensazione di
essere fuori controllo, di farsi (e fare) del male e sentirsi
traditi da una persona cara. Non a caso, Elsa ha una paura folle di
fare del male alle persone a lei care (sua sorella Anna) e si
accorge di non essere più in grado di regolare i propri poteri,
tanto da vivere con un perenne senso di colpa e confusione
6. Secondo i produttori,
Elsa vivrebbe in uno stato di ansia e depressione. Elsa è
un personaggio che ha dovuto fare sempre i conti con se stessa.
Isolata dai genitori dopo un episodio involontario in cui per
sbaglio aveva colpito sua sorella Anna mentre giocavano con getti
di neve da lei realizzati, viene rinchiusa in una stanza dai
genitori e, di fatto, isolata dal resto del mondo. Nessuno le
insegna come controllare i propri poteri e, a causa anche di ciò,
vive con il costante terrore di fare del male a qualcuno
involontariamente. Il bisogno di cui Elsa necessita è di essere
amata per quello che è e non può che essere Anna la sua
salvezza.
Elsa e Anna Frozen
7. Elsa e Anna non
sarebbero dovute essere sorelle. Secondo la fiaba di
Andersen, Gerda è la sorella di Key, bambino colpito in un occhio
dalla scheggia di uno specchio malvagio che lo rende cattivo e che,
in seguito, viene rapito dalla regina delle nevi. Inizialmente,
quindi, Elsa e Anna (che si sarebbe dovuta chiamare Greta) erano
state concepite come entità senza vincolo di parentela alcuno.
Quando, poi, ci si rese conto che i
personaggi non risultavano troppo approfonditi, si è deciso di
farle diventare una
coppia di sorelle.
8. Anna è stata creata in
maniera opposta a quella di Elsa. Se Elsa è il personaggio
con i poteri, che vede tutto in maniera cupa, e che vive nell’ansia
e nella depressione per paura di fare del male, Anna è totalmente
l’opposto. Non è per niente elegante, è piena di ottimismo, a volte
a disagio, impulsiva e affettuosa. Se il Elsa c’è la paura, in Anna
c’è l’amore: Anna prova un affetto infinito per la sorella e
l’unica cosa che fa è tirarla fuori dalla pessima condizione in cui
Elsa si trova.
Canzone Elsa Frozen
9. Let It Go come inno per
essere se stesse. La canzone di Elsa in Frozen, ovvero
Let It Go, è quella che racconta maggiormente il
personaggio, che esprime i suoi sentimenti, le sue parole, la
voglia di potersi esprimere e poter essere amata per quello che è.
Non solo con il testo, ma anche nella parte visiva: c’è un momento,
al principio del brano, in cui Elsa si toglie guanti e mantello. Il
mantello che vola via è di color porpora, il colore della regalità
e viene abbandonata. Inoltre, la scelta della voce è stata molto
importante: per interpretare Elsa, la scelta cadde su Idina Menzel (Come
d’Incanto): la sua estensione vocale permetteva di poter
esprimere al meglio l’animo di Elsa, sia la parte fragile e
vulnerabile, sia la parte forte e la sua realizzazione.
Costume Elsa Frozen
10. Il costume di Elsa
esprime un’ideale di libertà e di esprimersi per quello che si
è. Il costume di Elsa in Frozen rispecchia
realmente quello della regina delle nevi descritto da Andersen:
sottili veli bianchi che sembrano tanti strati di fiocchi di neve.
In effetti, ponendo l’attenzione sul vestito che si rivela dopo il
brano Let It Go, si può notare come esso sembri candido,
leggero e brillante come un fiocco di neve, senza contare che sia
stato disegnato simile al palazzo nel quale si rintana.
In “Sento
ancora la vertigine”, una produzione Grøenlandia in
collaborazione con Prime Video, Elodie per la prima volta sceglie la
narrazione attraverso immagini video per mostrare alcuni dei
momenti più importanti della sua carriera, la sua sfida per trovare
la canzone per Sanremo 2023 e il suo essere costantemente in bilico
tra la continua voglia di migliorarsi e la paura di non essere mai
abbastanza. I tre episodi, prodotti da Matteo Rovere e Leonardo
Godano, sono stati diretti da Nicola
Sorcinelli.
Uscito venerdì 10
febbraio, il suo nuovo album “Ok. Respira”, contiene anche “Due”,
brano con cui Elodie è stata in gara al Festival della canzone
italiana. A poco più di dieci giorni dall’uscita, il singolo
conquista i primi posti della classifica dell’Airplay e si
posiziona in top 10 su Spotify e Apple Music totalizzando oltre 12
milioni di stream.
Elodie, la
cantante al suo debutto al cinema come attrice incanta il red
carpet di Venezia
79. L’artista ha accompagnato il cast del film del quale è
protagonista: Ti
mangio il cuore. Il film scritto e diretto da
Pippo Mezzapesa vede protagonisti al fianco della
cantante Francesco Patanè, Francesco Di Leva, Lidia Vitale,
Brenno Placido, Tommaso Ragno,
Michele Placido.
Puglia. Arso dal sole e dall’odio,
il promontorio del Gargano è conteso da criminali che sembrano
venire da un tempo remoto governato dalla legge del più forte. Una
terra arcaica da Far West, in cui il sangue si lava col sangue. A
riaccendere un’antica faida tra due famiglie rivali è un amore
proibito: quello tra Andrea, riluttante erede dei Malatesta, e
Marilena, bellissima moglie del boss dei Camporeale. Una passione
fatale che riporta i clan in guerra. Ma Marilena, esiliata dai
Camporeale e prigioniera dei Malatesta, contesa e oltraggiata, si
opporrà con forza di madre a un destino già scritto.
In “Sento
ancora la vertigine”, una produzione Grøenlandia in
collaborazione con Prime Video, Elodie per la prima volta sceglie la
narrazione attraverso immagini video per mostrare alcuni dei
momenti più importanti della sua carriera, la sua sfida per trovare
la canzone per Sanremo 2023 e il suo essere costantemente in bilico
tra la continua voglia di migliorarsi e la paura di non essere mai
abbastanza. I tre episodi, prodotti da Matteo Rovere e Leonardo
Godano, sono stati diretti da Nicola Sorcinelli.
Sempre a febbraio, venerdì
10, è prevista l’uscita del nuovo album “Ok. Respira”, all’interno
del quale sarà contenuto anche “Due”, brano con cui Elodie sarà in
gara al Festival della canzone italiana.
Già annunciato, tra gli
appuntamenti del 2023, anche il suo primo show al Mediolanum Forum
il 12 maggio, prodotto da Vivo Concerti. I biglietti sono
disponibili su www.vivoconcerti.com
“Sono molto legata al mondo
dell’animazione, anche perché credo che sia fatto più per gli
adulti per far capire loro delle cose che i bambini già
sanno.” Così Elodie, voce amatissima della
scena pop italiana, esordisce, parlando del suo coinvolgimento nel
nuovo progetto Netflix,
Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria per la
regia del leggendario Glen Keane.
“Spesso quando guardo i cartoni
animati mi commuovo molto, ed è capitato anche in Over the Moon.
C’è un dialogo, alla fine del film, tra i personaggi di Fei Fei e
Chang’e che mi ha colpita molto. Il film mostra dei momenti molto
belli e si parla dell’amore a 360° in termini molto importanti,
soprattutto visto che ci si rivolge ai bambini.”
Il film parla di famiglia, amore, ed
ha una protagonista estremamente caparbia e determinata, non sembra
difficile immaginare in quale parte di Over the
MoonElodie si sia identificata di
più: “Mia sorella si chiama Fei, la protagonista Fei Fei.
Ci ho visto tanto della mia famiglia, di mia sorella di più, di
come eravamo da bambine e di come ci siamo vissute. Di come abbiamo
trattato l’argomento dell’amore, nel film si parla di amore perso,
di amore trovato, dell’accettazione. In questo ho ritrovato molto
di quando ero piccola, mi ha colpito particolarmente, mi immedesimo
sempre tanto nelle cose che guardo.”
“Questa canzona mi ha messo alla prova”
Sorridente e disponibile,
Elodie spiega anche che il suo approccio
all’originale di Volo Via, Over the Moon, il
brano principale della colonna sonora del film, si è sentita
intimidita ma non per questo ha evitato la sfida: “Quando ho
sentito la versione in inglese, mi è preso un colpo perché è tanto
diversa dalla mia vocalità e dal mio modo di cantare, però mi piace
sempre mettermi alla prova e fare cose che mi mettono in
difficoltà. Non nego che ci sono stati momenti di frustrazione,
perché io sono una testa dura. Anche se ascolto cosa dicono gli
altri, devo fare di testa mia, quindi cantare un pezzo che si
ispira molto al pop lirico, un approccio alla musica diverso dal
pop, con la proiezione della voce in testa, ti frustra perché non
ti fa sentire all’altezza. Però lo volevo fare e quindi ho detto
che ci avrei comunque provato.”
La canzone entrerà in tante vite
attraverso il film, che arriva direttamente dentro alle case degli
spettatori. Questo ingresso nell’immaginario dei più piccoli le
piace molto, come dice lei stessa: “Mi fa sentire un po’ una
fatina, è una bella sensazione. Mi piace l’idea di far parte di un
progetto che amo, mi piace come l’animazione tratta argomenti
importanti, con semplicità e sensibilità. Per quello mi sento molto
orgogliosa”.
Elodie non è nuova alla
collaborazione con l’animazione, visto che lo scorso Marzo
l’abbiamo ascoltata in Trolls World Tour di Universal, in cui doppia
Barb. La nuova collaborazione con Netflix e con Over the Moon l’ha
riconnessa con un pubblico molto giovane che già aveva ad inizio
carriera: “Quando ho fatto il talent, sono sempre stata
un’attrattiva per i più piccoli, avevo anche i capelli rosa. Ero
esteticamente irresistibile per i bambini, fan giovanissimi che ho
perso nel tempo, ma sono abituata ad avere fan molto giovani. Mi
piacerebbe in realtà incontrarli di persona, avere un confronto con
i bambini.”
Elodie: “Pocahontas era fichissima!”
dal film Disney, Pocahontas (1995)
Come su tutte le cose di cui parla,
anche sui film d’animazione e sulle loro eroine Elodie ha le idee
belle chiare: “Fei Fei mi piace perché ha dei difetti, sia
lei che Chang’e hanno caratteristiche positive, ma anche aspetti
decisamente negativi. Le eroine del passato erano troppo belle,
troppo buone, perfette, idealizzate. Non potrai mai identificarti
con una Cenerentola, con una Ariel, con una Biancaneve. Sono delle
donne che non esistono. Uno dei miei cartoni animati preferiti è
Pocahontas, perché lei era una donna che vedeva le cose senza la
necessità di dire, era attaccata alle cose importanti, alla natura,
era fichissima!”
E proprio in merito alle eroine
d’animazione del passato e alla tendenza che si ha oggi a
ri-raccontarle, Elodie spiega: “Il passato serve per ricordarci
che il presente è così per un motivo, non dobbiamo cancellarlo o
revisionarlo, anche tramite i cartoni animati. È meglio raccontare
storie nuove, con personaggi nuovi, c’è tanto da dire e dare spazio
a queste nuove storie secondo me è importante.”
Ricordiamo che
Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria arriva
su Netflix il 23 ottobre, è diretto dal maestro Glen
Keane e vede il coinvolgimento di Elodie, nella versione
italiana, per il brano Volo Via.
Il modo in cui Marvel Television ha raccontato il
personaggio di Elektra di Elodie Yung in
Daredevil e in The Defenders
potrebbe non aver reso grande giustizia al personaggio, che si è
sedimentato nei cuori degli spettatori soltanto grazie
all’interpretazione che ne ha portato avanti Yung.
Ora, con il fatto che i Marvel Studios hanno dichiarato canonici gli
show televisivi di Netflix, i fan sono ansiosi di vedere l’Elektra di
Yung avere una seconda possibilità grazie alla nuova svolta di
Daredevil:
Born Again. Diversi personaggi di Daredevil sono stati
introdotti nella prossima serie Disney+ e Elektra è un personaggio con
così tanto potenziale che sarebbe semplicemente sbalorditivo
lasciarla ancora per molto da parte.
Sfortunatamente, non sembra che Yung
abbia sentito novità da Kevin Feige e compagnia.
Rispondendo a un fan su Instagram che le chiedeva cosa ne fosse di
Elektra, l’attrice ha risposto semplicemente dicendo:
“Chiedetelo a loro!”. Potremmo vedere l’assassina nella
seconda metà di Daredevil:
Born Again, ma inserire il personaggio in qualunque
storia i Marvel Studios sperano di
raccontare con questa serie revival potrebbe essere un compito
arduo. Di conseguenza, c’è la possibilità che Elektra rimanga in
disparte con la possibilità di riavviare il personaggio nel
post-Avengers: Secret Wars.
Già nel 2020, Elodie Yung aveva
affermato che le sarebbe piaciuto molto tornare nei panni di
Elektra: “Oh mio Dio, mi piacerebbe [tornare]. Soprattutto da
quando hanno modificato il mio costume. Mi piacerebbe. Lascia che
te lo dica, adoro questo personaggio perché è così complesso e
distrutto.” “Ha un sacco di cattiveria dentro di sé, con cui posso
identificarmi, e anche molto di buono. È un personaggio davvero
straordinario. Mi piacerebbe che la Marvel la riportasse
indietro.”
Lo scorso ottobre è stato reso noto
che Daredevil:
Born Again stava subendo un “significativo reboot
creativo” dopo la pausa produttiva dovuta agli scioperi della WGA e
della SAG-AFTRA. Gli sceneggiatori Chris Ord e Matt Corman sono
stati tolti dal progetto insieme ai registi della serie, mentre
alcune scene ed episodi già terminati saranno mantenuti con
l’aggiunta di ulteriori elementi seriali.
Elodie Yung, che
vedremo nella seconda stagione di
Daredevil nei panni di Elektra, è la
protagonista della clip di Gods of Egypt
che vi mostriamo di seguito.
Il film è diretto da Alex
Proyas e trai protagonisti figurano Gerard Butler e Nikolaj Coster–Waldau nei panni, rispettivamente, Set
e Horus.
Gods of
Egypt è diretto da Proyas e si basa su una
sceneggiatura scritta da Proyas, insieme
a Matt Sazama e Burk Sharpless.
Trama:
Magico, mostri, dei efolliaregnano neipalazzie nelle piramididella valle
delNiloinquesto film action
d’avvenura ispirato allamitologiaclassicadell’Egitto.
Conla
sopravvivenzadel genere umanoin bilico, uneroeinaspettato
intraprende unemozionante viaggioper salvare il
mondoe salvareil suo vero amore. Set
(Gerard Butler),
lo spietato dio delle
tenebre, ha usurpatoil tronod’Egitto, facendo
precipitare l’impero, una volta
pacifico e ricco,in
caos econflitti. Conpochissimiribellieroici che si
contrappongono al selvaggio governo diSet, Bek(Brenton
Thwaites), un
mortaleaudace eprovocatorio, arruolal’aiuto delpotente
dioHorus(Nikolaj Coster–Waldau) in
un’improbabile alleanzacontro ilsignore del male.
Dato che laloro
battagliamozzafiatocontroSete i suoi scagnozzi ha luogo nell’aldilà, sia gli Dei che i mortalidevono superareprove di coraggioe di
sacrificiose sperano diprevalere nellospettacolarescontrofinale.
La data di uscita nelle sale
cinematografiche di Gods of Egypt è prevista per
il 25 febbraio 2016 anche in 3D.
Salma Hayek e
Elodie Yung sono entrate nel cast
di Hitman’s Bodyguard, nuovo film
di Jeff Wadlow (Kick-Ass
2) che vede già tra le sue fila interpreti di tutto
rispetto come Samuel L. Jackson, Ryan Reynolds
e Gary Oldman. A diffondere la notizia è
Deadline.
Il film segue le vicende
di un uomo, una bodyguard tra le più abili al mondo (Reynolds) alle
prese con un nuovo cliente: un killer venuto dal profondo Nord.
Nonostante l’atavico odio che li “lega” da anni, i due dovranno
fare fronte comune contro un tremendo villain interpretato da Gary
Oldman. Il loro obbiettivo è arrivare nei Paesi Bassi entro 24
ore.
Le riprese del film cominceranno il
2 aprile nel Regno Unito. Alla produzione troviamo Mark
Gill, John Thompson, Matt O’Toole e Les Weldon.
Vedremo a breve Elodie
Yung in Daredevil, seconda
stagione, in cui interpreta l’affascinante e letare Elektra.