Era uno dei momenti più
attesi di Venezia 79, l’esordio di Elodie al
cinema con Ti Mangio il Cuore, di Pippo
Mezzapesa, nella selezione di Giornate degli
Autori. La cantante dà corpo e voce alla prima pentita
della mafia foggiana, un personaggio, quello di Marilena, di cui ha
detto di essere orgogliosa.
C’è il rischio
che l’attenzione sul suo esordio al cinema possa togliere luce e
spazio al film?
“Da tempo avevo
pensato che sarebbe stato bello fare un’esperienza da attrice
– risponde Elodie – ma attendevo la magia, una storia che
mi colpisse e che mi desse la possibilità di fare qualcosa di
diverso da quello che faccio quando canto.” E così è nata la
volontà di interpretare Marilena. “La sceneggiatura mi ha
mostrato un personaggio bello e autentico, molto sfaccettato.
Marilena è una donna vera, e ho pensato che fosse pretenzioso da
parte mia voler interpretarla ma era anche molto interessante. Ho
accettato di parlare con lei, anche perché mi consentiva di andare
molto più in profondità rispetto al solito, dal momento che faccio
musica di intrattenimento, principalmente. Lidia Vitale mi ha
aiutata tanto sul set e non era scontato che un’attrice tanto
navigata potesse avere la voglia di starmi accanto e di
aiutarmi.”
Di Marilena, personaggio
ispirato alla prima collaboratrice di giustizia appartenente alla
mafia foggiana, Elodie ha detto: “Sarei
orgogliosa di ciò che ha fatto una donna del genere, lei che ha
scelto la vita per il bene dei suoi figli, ha deciso di non stare a
certi schemi, di uscire da un loop. Sarei orgogliosa.”
E rispetto al lavoro di
attrice che ha inaugurato proprio con questo film, la popstar
italiana ha detto: “Con questo lavoro, ho scoperto delle cose
di me, anche grazie agli altri, ai miei colleghi e alle
collaborazioni. Lavorare insieme ti permette di scoprirti, mi sono
trovata più volte in difficoltà e ho trovato persone che mi hanno
sostenuta intorno a me. Mi piacerebbe replicare l’esperienza, ma
sempre scegliendo con attenzione i progetti e starci dentro,
immergermi. Potrebbe diventare un ottimo modo di lavorare su me
stessa e fare terapia.”
Elodie esordirà al
cinema come protagonista del nuovo film di Pippo
Mezzapesa, Ti mangio il cuore, tratto
dall’omonimo romanzo-inchiesta, firmato da Carlo Bonini e Giuliano
Foschini. Il film è scritto dal regista con Antonella Gaeta e
Davide Serino e prodotto da Indigo Film con Rai Cinema. Le riprese
inizieranno in autunno.
Elodie è forza, istinto,
bellezza. Quello che cercavo per un personaggio all’incrocio
bruciante dei sentimenti. Sono felice che cominci con me questo
nuovo percorso. Pippo Mezzapesa
Quest’esperienza significa
abbattere un altro muro e darmi la possibilità di scoprire un mondo
per me ancora inesplorato, crescere, conoscermi meglio e continuare
a imparare. Sono emozionata e onorata di prendere parte al nuovo
progetto di Pippo Mezzapesa. Elodie
Nonostante l’idea non ci vada proprio a genio, la Diseny sta
procedendo con l’idea del remake per Elliott il drago
invisibile; dopotutto tantissimi film sono stati
rimessi in cantiere, perchè non anche questa storia fantastica con
protagonista un simpatico drago verde e viola?
E’ recente la notizia che la Casa di
Topolino è riuscita a trovare due giovani protagonisti per il film:
si tratta di Oakes Fegley e Oona
Laurence.
Oakes Fegley ha già
partecipato a Boardwalk Empire, e lo
vedremo anche in un piccolo ruolo in This Is Where I
Leave You e in Fort Bliss;
sarà lui ad interpretare Pete, un orfano che arriva in un piccolo
paese con il suo drago magico, mentre cerca di sfuggire ai suoi
violenti genitori adottivi.
Oona Laurence sarà
invece Natalie, un personaggio inventato per questo rifacimento, e
sarà lamigliore amica del nostro eroe. La giovane attrice ha già
vinto un Tony Awards a Broadway per il musical Matilda, e
la vedremo sul grande schermo accanto a Jake
Gyllenhaal in Southpaw.
David Lowery, il regista del film, e
Toby Halbrooks, il co-sceneggiatore,
collaboreranno per realizzare la nuova storia, con un taglio
moderno e a quanto pare senza gli elementi musicali del film
originale, anche se il casting di un’attrice di Broadway farebbe
pensare il contrario!
I piani sono quelli di girare il
film in live action e di realizzare poi in CGI il drago, il che non
sorprende davvero nessuno. Ricordiamo inoltre che l’unica
esperienza di lungometraggio che ha Lowely è Ain’t Them
Bodies Saints, film inedito in Italia, che ha fama di
essere un progetto lunatico e cupo. Staremo a vedere cosa riuscirà
a fare con uno dei film Diseny di minor successo di sempre.
L’attore
e regista Robert Redford è entrato a far parte del
cast di Elliott il drago invisibile,
remake dell’omonimo film della Disney che al momento vede
protagonisti due giovani attori: Oakes Fegley
e Oona Laurence.
Il ruolo di Redford sarà quello di
un uomo che conosce alcune buone storie che parlano di draghi.
Oakes Fegley ha già
partecipato a Boardwalk Empire, e lo
vedremo anche in un piccolo ruolo in This Is Where I
Leave You e in Fort Bliss;
sarà lui ad interpretare Pete, un orfano che arriva in un piccolo
paese con il suo drago magico, mentre cerca di sfuggire ai suoi
violenti genitori adottivi.
Oona Laurence sarà
invece Natalie, un personaggio inventato per questo rifacimento, e
sarà lamigliore amica del nostro eroe. La giovane attrice ha già
vinto un Tony Awards a Broadway per il musical Matilda, e
la vedremo sul grande schermo accanto a Jake
Gyllenhaal in Southpaw.
David Lowery, il
regista del film, e Toby Halbrooks, il
co-sceneggiatore, collaboreranno per realizzare la nuova storia,
con un taglio moderno e a quanto pare senza gli elementi musicali
del film originale, anche se il casting di un’attrice di Broadway
farebbe pensare il contrario!
E’ di oggi la notizia che la
Walt Disney Pictures è intenzionata a produrre il
remake di uno dei suoi film di successo a metà tra live action e
animazione. Si tratta del film del 1077, Elliott
il drago invisibile (Pete’s
Dragon). A scrivere il remake ci saranno
David Lowery e Toby
Halbrook. Inoltre, da quanto apprendiamo dal
TheWrap, David
Lowery è entrato anche in trattative per dirigere il
film.
La coppia di scrittori sembra
abbiano reinventato un po’ la storia per un pubblico moderno ma
pare che non dovrebbero esserci parti da musical nel nuovo
adattamento.
Elliott il drago invisibile è un
film del 1977 diretto da Don Chaffey e prodotto dalla Disney
tramite tecnica mista (il drago Elliott). Il film narra delle
avventure di un ragazzino – Peter – che si svolgono in un piccolo
villaggio del Maine all’inizio del XX secolo insieme al suo amico
Elliott, un drago in grado di diventare invisibile; particolarità
questa che porta Peter ad avere guai con la popolazione locale.
Peter è un orfanello che la famiglia
Gogan sfrutta ignominiosamente, dopo averlo acquistato come un
oggetto per pochi soldi. Ma il ragazzino ha un protettore: Elliott,
un drago verde che a volte si manifesta anche di fronte agli
estranei. Un giorno, spalleggiato dal gigantesco amico, Peter evade
le ricerche dei Gogan e raggiunge il villaggio marinaro di
Passamaquody dove, per colpa di qualche maldestro intervento di
Elliott, viene accolto in modo malevolo. Trova ospitalità presso il
faro di Lampada, il custode ubriacone, e fa amicizia con Nora.
Assistito da Gnocco, giunge al villaggio anche il dr. Terminus, un
imbroglione che, resosi conto della situazione, tenta un duplice
colpo: riconsegnare Peter ai Gogan e impadronirsi di Elliott per
sfruttarne le membra nella confezione di medicamenti costosi e
miracolosi.
Elliot Page
(precedentemente noto come Ellen Page) è l’attore
noto per film come
Juno,
Inception, X-Men – Giorni di un futuro passato e, più
recentemente, per la serie
The Umbrella Academy. La sua carriera nel mondo della
recitazione è iniziata abbastanza presto e la sua è una gavetta di
certo non indifferente. Tra film commerciali e non, Elliot
Page è stato in grado di farsi amare da una grande fetta
di pubblico. Lo stesso pubblico che l’ha sostenuto a pieno quando
l’attore ha fatto coming out qualche anno fa e ha annunciato il suo
cambio di genere, dando inizio ad una nuova fase della sua
vita.
Ecco, allora, dieci cose che
forse non sapete su Elliot Page.
Elliot Page: i suoi film e le serie TV
1. Ha recitato in celebri
film. Elliot Page approda al cinema nel
2003 con Touch & Go e Love That Boy. Nel 2005
gira Mouth to Mouth e Hard Candy, e l’anno
successivo recita in X-Men – Conflitto
finale. In seguito, recita in An American Crime
(2007),
Juno (2007) – che gli conferisce grande notorietà –
Whip It (2009),
Inception (2010), To Rome with Love (2012) e X-Men – Giorni di un futuro passato (2014). Tra gli
ultimi film da lui interpretati vi sono Freeheld – Amore, giustizia, uguaglianza (2015),
Tallulah (2016), The Cured (2017), My
Days of Mercy (2017), con Kate Mara, Flatiners: Linea mortale
(2017).
2. Ha preso parte ad alcune
note serie TV. Oltre che sul grande schermo, Page ha
recitato anche per la televizione, iniziando con il film per la TV
Pit Pony (1997) e alla serie omonima che venne poi
realizzata due anni dopo. Recita poi in alcune serie, come
Trailer Park Boys (2001-2002) e Rideau Hall
(2002) e in alcuni film TV, come Abbandonata dal destino
(2003) e I Downloaded a Ghost (2003). In seguito prende
parte alla serie ReGenesis (2004) e al film Tilda
(2011). Torna poi sul piccolo schermo nel 2019 per la miniserie
Tales of the City e la serie originale NetflixThe
Umbrella Academy.
Elliot Page protagonista di Juno insieme a Olivia
Thirlby
3. Ha contribuito alla
caratterizzazione del suo personaggio. Nel popolare film
Juno Page interpreta una sedicenne che rimane incinta dopo
il suo primo rapporto sessuale, decidendo di tenere il bambino.
All’epoca delle riprese, l’attore ha contribuito in più modi alla
caratterizzazione del suo personaggio. Ad esempio, ha ideato
l’acconciatura con la coda di cavallo e una lunga frangia ai lati
del viso, mentre ha suggerito Kimya Dawson e The Moldy Peaches come
gusti musicali preferiti di Juno. Per la sua interpreatazione, ha
poi ricevuto la nomination agli Oscar come Miglior attrice.
4. Ha avuto una relazione
sul set con la sua collega. Sul set di
Juno Page conosce l’attrice Olivia
Thirbly, oggi nota anche per la serie Y – L’ultimo
uomo e il film Oppenheimer. Tra le due, come ha narrato Page nella
sua autobiografia Pageboy, è nata una relazione segreta
che le ha portate in più occasioni a ricercare occasioni in cui
incontrarsi privatamente. L’esperienza, però, sembra essere durata
unicamente per il tempo trascorso sul set del film.
Elliot Page ha recitato con
Leonardo DiCaprio in Inception
5. È stato uno dei suoi
primi ruoli “da adulta”. In
Inception Page recita accanto a Leonardo DiCaprio nel ruolo di Arianna, la
giovane architetto a cui è affidato il ruolo di progettare gli
scenari onirici. Nonostante all’epoca delle riprese l’attore avesse
ormai 23 anni, quello di Arianna è stato uno dei primi personaggi
adulti interpretati. Prima di esso, infatti, aveva interpretato
quasi sempre ruoli di adolescenti, anche per via del suo viso che
gli permetteva di dimostrare diversi anni in meno a quelli
effettivamente posseduti.
Elliot Page contro The Last of Us
6. Ha accusato gli ideatori
del gioco di aver copiato le sue fattezze. Quando è stato
svelato l’aspetto del personaggio Ellie del videogioco The Last of Us, in molti hanno
notato una certa somiglianza con Elliot Page, tra cui lo stesso
attore. Page ha dunque poi accusato gli ideatori di aver copiato le
sue fattezze senza permesso. Poco dopo, l’aspetto del personaggio
di Ellie è stato rivisto rispetto all’incarnazione originale e
Naughty Dog ha dichiarato che le modifiche sono state apportate per
rendere il personaggio più simile all’attrice che lo interpreta,
Ashley Johnson.
Elliot Page è su Instagram
7.Ha un
profilo sul social network. L’attore è naturalmente
presente sul social network Instagram, con un profilo seguito
attualmente da 6 milioni di persone. Su tale piattaforma egli ha ad
oggi pubblicato 170 post, tutti relativi alle sue attività come
attore o modello. Si possono infatti ritrovare diverse immagini
relative a momenti trascorsi sul set ma anche foto promozionali dei
suoi progetti. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle
sue attività.
Elliot Page era Ellen Page
8. Prima era nota come Ellen
Page. Il giorno di San Valentino del 2014, l’attrice
all’epoca conosciuta come Ellen Page ha deciso di fare
coming out. Nel 2020, poi, ha annunciato di essere transgender,
comunicando il cambio di nome in Elliot e chiedendo che la sua
persona venga declinata con pronomi maschili o neutri. Tramite i
propri social ha poi dichiarato: “Più mi tengo vicino
e abbraccio pienamente chi sono, più sogno, più il mio cuore cresce
e più prospero. A tutte le persone trans che ogni giorno si
occupano di molestie, disgusto di sé, abusi e minacce di violenza:
ti vedo, ti amo e farò tutto il possibile per cambiare questo mondo
in meglio”.
Elliot Page e Emma Portner
9. Quando era ancora Ellen,
era sposata con Emma Portner. Ellen Page ha sempre avuto
una vita sentimentale riservata: tuttavia, di lei si sappiamo che
nel gennaio del 2018 si è sposata con Emma
Portner, una ballerina. Da quel momento le due hanno però
continuato a condurre una vita molto riservata, condividendo solo
di tanto in tanto alcune foto insieme sui social. Dopo l’annuncio
della transizione di genere, nel 2021 Elliot Page ha però rivelato
di aver avviato le pratiche di divorzio da Emma, con la quale però
è rimasta in ottimi rapporti.
Elliot Page: età e altezza
10. Elliot Page è nato il 21
febbraio del 1987 a Contea di Halifax, Canada. L’attore è
alto complessivamente 1,55 metri.
L’attore Elliot
Page ha rilasciato una lunga intervista alla prestigiosa
rivista Time in
cui ha parlato per la prima volta del suo coming out: lo scorso
dicembre, infatti,
Page aveva annunciato di essere transgender attraverso i suoi
profili social, ricevendo tantissimo sostegno non soltanto dal
mondo di Hollywood, ma anche dai suoi fan e dalla comunità
LGBTQ+.
Elliot Page è
salito alla ribalta grazie al ruolo di Kitty Pryde in X-Men: Conflitto finale del 2006. Da allora, è apparso
in tutta una serie di titoli di successo, tra cui
Juno (per il quale ha ricevuto anche una candidatura agli
Oscar), Inception,
To Rome with Love e
Freeheld. Più di recente, ha interpretato il ruolo di
Vanya nell’acclamata serie
The Umbrella Academy, che presto tornerà su Netflix con la terza attesissima stagione.
Parlando con la rivista Time, Elliot
Page ha ammesso che la sua transizione è stata
“complicata” e che è ancora “in corso”, ma al
tempo stesso ha spiegato di essere “davvero entusiasta”
all’idea di recitare ora che è ha “finalmente”
riacquistato la sua vera identità. Ha anche dichiarato che,
nonostante le nuove sfide dietro l’angolo, nulla è paragonabile
all’incredibile sensazione di essere se stessi.
“È un viaggio complicato e un
processo continuo… Sono davvero entusiasta di recitare, ora che
sono pienamente quello che sono, in questo corpo. Indipendentemente
dalle sfide e dai momenti difficili che ci saranno, niente equivale
a sentirsi come mi sento ora”, ha dichiarato Page.
Elliot Page e il messaggio alla
generazione di giovani trans
Attraverso il suo profilo Instagram,
Elliot Page ha condiviso la cover ufficiale del
Time a lui
dedicata e nella didascalia che ha accompagnato l’immagine ha
scritto: “Con profondo rispetto per coloro che sono venuti
prima di me, gratitudine per coloro che mi hanno sostenuto e grande
preoccupazione per la generazione di giovani trans che tutti
dobbiamo proteggere, per favore unitevi a me e denigrate la
legislazione anti-trans, l’odio e la discriminazione in tutte le
sue forme.”
Elliot Page, la
star nominata all’Oscar di
Juno e protagonista di The Umbrella Academy, ha
annunciato di essere transgender. Elliot, precedentemente noto
come Ellen Page, si è rivolto ai suoi numerosi
follower sui social
media dicendo:
“Ciao amici, voglio condividere
con voi che sono trans, i miei pronomi sono lui / loro e il mio
nome è Elliot. Mi sento fortunato a scrivere questo. Essere qui. Di
essere arrivato a questo punto nella mia vita. Sento un’incredibile
gratitudine per le persone incredibili che mi hanno sostenuto in
questo viaggio. Non riesco a esprimere quanto sia straordinario
amare finalmente chi sono abbastanza per perseguire il mio sé
autentico. Sono stato continuamente ispirato da così tanti nella
comunità trans. Grazie per il vostro coraggio, la vostra generosità
e il lavoro incessante per rendere questo mondo un luogo più
inclusivo e compassionevole. Offrirò tutto il supporto possibile e
continuerò a lottare per una società più amorevole ed equa”,
ha scritto.
“Adoro il fatto di essere
trans. E adoro il fatto di essere queer. E più mi tengo vicino e
abbraccio pienamente chi sono, più sogno, più il mio cuore cresce e
più prospero. A tutte le persone trans che ogni giorno si occupano
di molestie, disgusto di sé, abusi e minacce di violenza: ti vedo,
ti amo e farò tutto il possibile per cambiare questo mondo in
meglio”, ha continuato Page.
Nick Adams, Direttore di
Transgender Media di GLAAD, ha dichiarato: “Elliot Page ci ha
regalato personaggi fantastici sullo schermo ed è stato un schietto
difensore di tutte le persone LGBTQ. Ora sarà un’ispirazione per
innumerevoli persone trans e non binarie. Tutte le persone
transgender meritano la possibilità di essere loro stesse e di
essere accettate per quello che siamo. Celebriamo oggi lo
straordinario Elliot Page”.
Page ha recitato nel famoso film
indipendente di Jason Reitman e Diablo CodyJuno,
per il quale Page ha ricevuto una nomination all’Oscar, tra gli
altri riconoscimenti.
I suoi ruoli importanti includono
Kitty Pryde nella serie
X-Men,
Inception di Christopher Nolan. Ha
prodotto e interpretato film come Tallulah e
Freeheld e lo scorso anno ha segnato il suo
debutto alla regia esaminando il razzismo ambientale affrontato
dalle persone di colore e dalle comunità delle Prime Nazioni del
Canada.
Prima della transizione, Page era
uno degli attori gay più in vista di Hollywood. L’annuncio
arricchisce ulteriormente la sua eredità e lo aggiunge a un piccolo
ma crescente numero di creatori e star trans di Hollywood.
Il regista della trilogia del
Cavaliere Oscuro, Christopher Nolan, ha messo insieme uno dei
cast più impressionanti che abbiamo visto da un po’ di tempo per il
suo imminente adattamento di The
Odyssey, e Elliot Page (The Umbrella Academy) è
l’ultimo attore ad unirsi al cast.
Inoltre, lo scooper Daniel
Richtman, che ha dato la notizia del casting di Page prima
che le trattative venissero confermate, ha riferito che anche
Mia Goth (Infinity Pool,
MaXXXine) ha firmato per un ruolo non rivelato.
In realtà non conosciamo l’identità
di nessuno dei personaggi che ciascuno attore interpreterà, ma si
dice che Damon e Holland saranno i protagonisti, il che
suggerirebbe che il primo interpreterà Odisseo e la star di
Spider-Man suo figlio, Telemaco.
“Il prossimo film di
Christopher Nolan, The
Odyssey, è un’action epico mitologico girato in tutto il mondo
utilizzando la nuovissima tecnologia cinematografica IMAX”, ha
annunciato lo studio in un messaggio pubblicato su X. “Il film
porta per la prima volta la saga fondamentale di Omero sugli
schermi cinematografici IMAX e uscirà nei cinema di tutto il mondo
il 17 luglio 2026” ha affermato la Universal Pictures in
una dichiarazione quando è stato annunciato il progetto.
Quello che sappiamo su The Odyssey
L’antico poema epico di Omero
racconta la storia di Odisseo, re di Itaca, e del suo pericoloso
viaggio di ritorno a casa dopo la guerra di Troia, esplorando temi
di eroismo, lealtà, astuzia e la lotta contro la volontà divina. Il
racconto include episodi iconici come l’incontro con il ciclope
Polifemo, le Sirene e la strega-dea Circe, avventure che culminano
con il suo ricongiungimento con la moglie Penelope.
Sebbene questo sarebbe l’adattamento
più ad alto budget del questo testo fino ad oggi, il poema è stato
precedentemente adattato nel film del 1954 Ulisse,
diretto da Mario Camerini e interpretato da
Kirk Douglas, così come nella miniserie del 1997
L’Odissea, diretta da Andrei
Konchalovsky e interpretata da Armand
Assante. Gli ultimi libri dell’Odissea sono stati anche la
fonte principale per The
Return, di Uberto Pasolini, che è
uscito in Italia all’inizio del 2025 e che vede protagonisti
Ralph Fiennes nei panni di Ulisse e Juliette Binoche in quelli di Penelope.
I dettagli sulla trama del film di
Christopher Nolan sono ad ora stati tenuti
nascosti e non è confermato quanto il regista sarà fedele all’opera
di Omero. Considerando i suoi precedenti, c’è da aspettarsi che
apporti una svolta inaspettata alla storia che già presenta tutti i
marchi di fabbrica del suo cinema, in particolare la non linearità
della narrazione. Le riprese di Odyssey dovrebbero iniziare il mese
prossimo e sarà il secondo film di Nolan per la Universal, dopo
Oppenheimer.
L’attore candidato all’Oscar
Elliot Page ha firmato per narrare e produrre
esecutivamente Second Nature, un documentario che
sfata i miti sulla sessualità e il genere nel mondo animale,
rivelando che esistono molti più comportamenti omosessuali,
genitorialità e fluidità di genere di quanto la maggior parte delle
persone creda.
“Il comportamento omosessuale in
natura è uno dei segreti meglio custoditi. È assolutamente
ovunque”, osserva uno degli esperti scientifici del film nel
teaser del film. “I delfini fanno sempre sesso omosessuale. I
pinguini si accoppiano anche con membri dello stesso sesso… Molti
uccelli acquatici sono gay”. Un’anteprima di una versione di
un’ora del film sarà proiettata al Frameline Film Festival di San
Francisco alla fine di questo mese. La versione completa del
lungometraggio è in produzione e uscirà in un secondo momento.
Second Nature,
diretto da Drew Denny, esplora “le oltre 1500
specie animali che adottano comportamenti sessuali e genitoriali
omosessuali, cambiano sesso, formano matriarcati e altro
ancora”, secondo un comunicato. “Il film sfata i miti
dannosi sul sesso e sul genere, seguendo la pioniera trans Dr. Joan
Roughgarden e le rivoluzionarie scienziate, BIPOC e immigrate che
affrontano una feroce opposizione per correggere la
situazione”.
Elliot Page, i cui crediti includono
Juno,
Inception,The
Umbrella Academy e X-Men – Giorni di un futuro passato, lo
scorso giugno ha pubblicato un libro di memorie bestseller
intitolato Pageboy che esplorava la sua carriera a Hollywood e il
viaggio transgender. Sarà onorato con il Trailblazer Award di
Frameline durante una cerimonia che si terrà il 22 giugno.
“Che gioia e che onore è stato
raccontare questo bellissimo, divertente, illuminante e stimolante
documentario”, ha detto Page in una dichiarazione fornita a
Deadline. “Second Nature rivela l’intero spettro della vita e
come, quando si tratta di genere e sessualità in natura, la
diversità sia infinita. Ho imparato così tanto e sono entusiasta
che lo faranno anche gli altri.”
La Disney annuncia oggi ‘inizio
delle riprese del film Elliot il Drago
Invisibile, remake del classico del 1977 che sarà
girato in Nuova Zelanda in live action e CGI e racconterà la storia
di Pete un ragazzo orfano e il suo migliore amico, Ellito un Drago
Invisibile.
Nel cast del film l’attrice
BryceDallasHoward, che interpreta Grace, un
ranger del parco che scopre l’esistenza di Elliott. L’attore
Oakes Fegley invece è Pete. Wes
Bentley è Jack proprietario del mulino locale.
Karl Urban è invece il fratello di Jack, Gavin.
Oona Laurence è Natalie la ragazza che farà
amicizia con Pete. Il premio Oscar Robert Redford
è invece il padre di Grace.
Elliott il drago
invisibile è un film del 1977 diretto da Don
Chaffey e prodotto dalla Disney tramite tecnica mista (il
drago Elliott). Il film narra delle avventure di un ragazzino –
Peter – che si svolgono in un piccolo villaggio del Maine
all’inizio del XX secolo insieme al suo amico Elliott, un drago in
grado di diventare invisibile; particolarità questa che porta Peter
ad avere guai con la popolazione locale.
Peter è un orfanello che la
famiglia Gogan sfrutta ignominiosamente, dopo averlo acquistato
come un oggetto per pochi soldi. Ma il ragazzino ha un protettore:
Elliott, un drago verde che a volte si manifesta anche di fronte
agli estranei. Un giorno, spalleggiato dal gigantesco amico, Peter
evade le ricerche dei Gogan e raggiunge il villaggio marinaro di
Passamaquody dove, per colpa di qualche maldestro intervento di
Elliott, viene accolto in modo malevolo. Trova ospitalità presso il
faro di Lampada, il custode ubriacone, e fa amicizia con Nora.
Assistito da Gnocco, giunge al villaggio anche il dr. Terminus, un
imbroglione che, resosi conto della situazione, tenta un duplice
colpo: riconsegnare Peter ai Gogan e impadronirsi di Elliott per
sfruttarne le membra nella confezione di medicamenti costosi e
miracolosi.
L’attrice
brittanica Ellie Kendrick, famosa per il
ruolo di Meera Reed in Game of Thrones,
ha deciso di passare dalle terre selvagge del Nord di Westeros, a
quelle più vicine a casa con il drama inglese The
Levelling, per il quale ha da poco firmato.
Hope Dickson Leach
ha scritto il film e lo sta già girando, e sarà ambientato
all’indomani della drammatica alluvione del 2014 nel Somerset.
La Kendrick sarà una giovane donna che torna all’azienda di
famiglia dopo la tragica morte del fratello minore.
Finanziato dalla iFeatures, il film
sarà a basso budget e segnerà il debutto alla regia di Hope
Dickson Leach, dopo diversi cortometraggi di successo. La
regista sta già girando il film nel Somerset e lo terminerà
alla fine del mese.
La Kendrick ha diversi film
all’attivo, che includono lo sci-fi Native e Love
Is Thicker Than Water.
La regista Malgoska Szumowska,
firma la regia di Elles, un film creato da una
squadra al femminile (dalla sceneggiatura, alle attrici, al
montaggio), parte da un dato reale, in Francia circa 40.000
studenti “fanno la vita” per pagarsi gli studi, per creare un’opera
povera di risposte ma ricca di spunti di riflessione
sull’argomento. Elles, infatti, rifiutando le
facili opinioni che i media danno del fenomeno, spinge lo
spettatore a ragionare in modo più profondo, più trasparente.
In Elles Anne
(Juliette
Binoche) è una giornalista affermata: bella famiglia,
buona posizione sociale, lavoro soddisfacente, vestiti di ottimo
taglio, scarpe costose. Lola (Anaïs Demoustier) e Alicja
(Joanna Kulig) sono le protagoniste del suo
prossimo pezzo: due studentesse che, per pagarsi l’università,
l’affitto e qualche sfizio, si prostituiscono.
Elles, il film
Le interviste a più riprese tra la
donna e le due ragazze, però, prendono una piega inaspettata. Anne,
infatti, si rende conto che le giovani non trovano il loro
“mestiere” degradante: il sesso a pagamento significa avere
un’indipendenza economica, una via di fuga dalla povertà, una più
che valida alternativa ai lavoretti nei fast-food. Incontro dopo
incontro, il rapporto tra la giornalista e le due giovani diventa
sempre più stretto, sempre più profondo e, alla fine, sarà proprio
Anne, con la sua vita “perfetta”, a mettere in discussione sé
stessa e ad interrogarsi sul suo rapporto con il sesso, con il
marito, con il denaro.
L’utilizzo dell’intervista a più
riprese, i primi piani dei volti delle ragazze e di una bravissima
(e struccata) Juliette Binoche, rimandano volontariamente al
documentario e ricordano di continuo che si parla di realtà e non
di finzione. La telecamera, inoltre, sottolinea questo
aspetto e, mentre mantiene una distanza di sicurezza nella ripresa
dei dialoghi, nelle scene casalinghe, d’intimità e d’incontro si
avvicina talmente ai personaggi che sembrerebbe voler penetrare
nello loro vite e fondersi nei loro corpi.
La mano della regista, infatti,
tutt’altro che invisibile, sceglie consapevolmente di contrapporre
inquadrature che mostrano la vacuità della vita di Anne, sola, in
casa, impegnata a cucinare per il capo del marito, ad ascoltare
musica classica alla radio o a lottare per la chiusura del
frigorifero, alle scene in cui parla con le due ragazze, in cui
vede le loro esperienze attraverso i loro occhi, il loro vissuto
così diverso dal suo.
La Szumowska, però, nonostante
centri in pieno l’obiettivo di far riflettere su un problema in
modo non convenzionale, non riesce a creare un film completamente
convincente. Soprattutto nel finale, sembra perdersi un po’ troppo
nelle fantasie dell’adulta, lasciando aperta una serie di
interrogativi riguardanti il futuro delle ragazze. Ma forse anche
questo è creato “ad hoc”, perché ognuno possa trarre da solo
le proprie conclusioni. E un film che fa pensare è sempre
interessante.
Grey’s
Anatomy è arrivato sugli schermi nel lontano 2005, più
di dieci anni fa. E, da allora, Ellen Pompeo è una delle
donne più ammirate, seguite e pagate del mondo. Ha plasmato uno dei
personaggi televisivi più famosi di sempre, che ha interpretato
alla perfezione per anni e con costanza. Ellen Pompeo si tiene
stretta la vita privata, ma qualcosa su di lei sappiamo.
Cosa non sapete su Ellen Pompeo?
Ecco dieci curiosità su di lei:
Ellen Pompeo: la carriera
1. È stata scoperta mentre faceva
la barista a New York. A quanto pare, Ellen Pompeo è stata una
di quelle attrici che sono state scoperte per caso. Lavorava in un
bar di New York, il SoHo Bar&Grill, quando un direttore di
casting entrò per un drink. Quando la vide, fu immediatamente
colpito da lei: nel giro di poco tempo, Ellen comparve in una
pubblicità della L’Oreal. Da lì, poi, cominciò prestissimo a
recitare, dedicandosi con serietà alla carriera, e si trasferì da
New York a Los Angeles.
2. Smetterà di recitare dopo
Grey’s Anatomy? In tanti si chiedono come sia lasciare
un ruolo che si è interpretato per anni, e cosa succederà dopo. Ma
non Ellen: a quanto pare, non è molto preoccupata per la carriera
futura. Anzi, potrebbe addirittura abbandonare la recitazione dopo
la fine della serie. “Sicuramente, mi sento in transizione. Non
trovo che la recitazione rafforzi particolarmente. Non trovo che la
recitazione sia un modo particolarmente nobile di guadagnarsi da
vivere. Non sto salvando nessuna vita, non son un’insegnante, non
lavoro per l’UNICEF. Non credo di essere niente di che.
3. Ellen Pompeo ha la propria
casa di produzione. Se dovesse smettere di recitare, potrebbe
continuare a lavorare solamente dietro le quinte. E ha già la
propria casa di produzione, la Calamity Jane, che ha fondato
nel 2011. E non sembra essere una cosa che gestisce a tempo perso:
sembra che abbia venduto un progetto alla ABC, e che abbia lavorato
sodo allo sviluppo di atri, tra cui l’adattamento di un
romanzo.
4. Ellen Pompeo su
Instagram. Ellen Pompeo, su Instagram, si definisce
“l’assistente personale di Stella Luna, Sienna May e Eli
Christoper”. Ha più di cinque milioni di follower, e sul suo
profilo c’è tutto quello che vi aspettereste da una persona
qualunque: vacanze, palestra, le figlie e la vita di famiglia,
selfie.
5. Ellen Pompeo fa meditazione
tutti i giorni. Ellen Pompeo, su Instagram, posta foto e video
della palestra: a quanto pare, è un’assidua frequentatrice, e ha un
appuntamento giornaliero con il tapis roulant. Ma non è il solo
modo in cui si prende cura di sé: a quanto pare, infatti,
nonostante gli impegni, Ellen trova il tempo di meditare due volte
al giorno, per venti minuti (spesso tra una scena e l’altra).
Ellen Pompeo: Sienna May Pompeo
Ivery e gli altri figli
6. Ellen Pompeo: Sienna May
Pompeo Ivery e gli altri figli. Ellen si è sposata il 9
settembre 2007 con Chris Ivery (che aveva conosciuto al
supermercato, pensate). Con il Marito ha tre figli, che portano i
cognomi di entrambi i genitori. Ellen Pompeo ha due bambine, Stella
Luna e Sienna May Pompeo Ivery, e un figlio più piccolo nato nel
2016, Eli Christopher Pompeo Ivery.
Ellen Pompeo e Patrick Dempsey
7. Ellen Pompeo e Patrick Dempsey: il bello e il
brutto del dividersi il set. C’è chi definisce la relazione tra
i due “magica”, e chi sostiene che sia stata particolarmente
complicata. Se c’è una certezza, è che le cose sono cambiate in
termini economici e a livello di contratto, per Ellen Pompeo. Dopo
che Patrick Dempsey ha lasciato lo show, infatti, è mancata la cosa
che la produzione usava per fare leva su di lei. Più di una volta,
infatti, sembra le sia stato detto “Non abbiamo bisogno di te,
abbiamo Patrick”. Sembra che Patrick Dempsey e Ellen Pompeo, poi,
non abbiano mai discusso delle proprie condizioni lavorative, e non
sappiamo se anche lui fosse nella stessa situazione. Sicuramente,
dopo l’uscita di Patrick
Dempsey, Ellen Pompeo ha avuto ciò che chiedeva da anni: il
successo e il rispetto di personaggio singolo e indipendente. E, in
più, è diventata una delle attrici più pagate della tv: ha un
contratto di 20 milioni di dollari l’anno, ovvero 575 mila dollari
a episodio.
Ellen Pompeo a C’è posta per
te
8. Ellen Pompeo a C’è posta
per te. L’8 febbraio 2014, Ellen ha fatto a propria
apparizione sulla tv italiana, e ha fatto molto contenta Maria De
Filippi. È apparsa in una puntata di C’è posta per te,
durante la quale la presentatrice ha detto: “Non è un mistero che
Grey’s Anatomy sia la mia serie preferita (…) Spero che,
almeno nella serie, tu e Patrick Dempsey non vi lascerete mai. So
che nella vita siete molto amici”. Quando è stato chiesto a Ellen
Pompeo, a C’è posta per te, se il marito sia geloso di
Patrick Dempsey, lei ha risposto: “Mio marito non è geloso di
Patrick. E se lo è, non lo dà a vedere. È molto bello”.
Ellen Pompeo hot
9. Ellen indossa il trucco quasi
esclusivamente al lavoro. Se alcune celebrità non escono di
casa senza trucco, Ellen Pompeo non è una di queste: “Non metto mai
il trucco” ha raccontato. “Mi faccio truccare al lavoro, ma quando
non sto lavorando non indosso mai make-up”. A meno che non sia
un’occasione speciale, allora Ellen Pompeo opta per un trucco hot
ma semplice: “Faccio solo uno smoky eye nero, e metto un po’ di
Physicians Formula Mascara, perché è biologico. Se faccio le
labbra, è sempre Tom Ford. Ma non uso mai blush o ombretto, o cose
del genere”.
10. Ellen Pompeo e la scena hot
con Leonardo DiCaprio. Durante il suo primo, primissimo giorno
sul set di Prova a prendermi, l’attrice ha dovuto girare una scena
di sesso con
Leonardo di Caprio. La scena hot, a detta di Ellen Pompeo, non
è stata difficile, ma “Un po’ imbarazzante, il sesso con Leonardo
DiCaprio il primo giorno”.
La star di Grey’s
AnatomyEllen Pompeo ha recentemente parlato di quale
episodio straziante abbia fatto piangere sua figlia maggiore. Dal
suo debutto nel 2005, la serie è diventata uno dei drammi medici
più longevi in televisione, famosa per le sue storie emozionanti e
le uscite scioccanti dei personaggi. Anche se Meredith Grey si è
trasferita a Boston nella diciannovesima stagione per fare ricerche
sul morbo di Alzheimer, Ellen Pompeo continua ad apparire in
diversi episodi con un ruolo ricorrente. Avendo interpretato la
famosa chirurgo negli ultimi vent’anni, ha preso parte a
innumerevoli trame devastanti, ma un episodio in particolare ha
commosso fino alle lacrime la figlia maggiore.
In una recente intervista con
People Magazine, la Pompeo ha raccontato che il
momento “007” nel finale della quinta stagione, “Now or Never”,
ha fatto piangere lei e sua figlia. Si riferisce al devastante
episodio in cui George O’Malley (T.R. Knight) muore dopo essere
stato investito da un autobus mentre salvava la vita di una donna.
La star di Grey’s Anatomy ha ammesso di aver faticato a
mantenere la calma durante le riprese, e sua figlia ha avuto una
reazione simile mentre guardava l’episodio. Leggi il suo commento
qui sotto:
007. Che, tra l’altro, mia
figlia ha avuto la stessa reazione quando ha visto 007. Ha
letteralmente pianto. Ho dovuto filmarlo e io stessa non sono
riuscita a trattenermi.
Pompeo ha anche condiviso che,
mentre sua figlia di mezzo ha raggiunto l’età in cui i suoi
compagni di classe guardano la serie, lei è ancora titubante nel
permettere ai suoi figli più piccoli di esplorare appieno lo
show a causa dei suoi temi maturi. Questo è ciò che ha da
dire:
Penso ancora che ci siano molte
cose inappropriate che i bambini di 10 anni non dovrebbero vedere.
Quindi non giudico gli altri genitori, ma semplicemente non voglio
rispondere alle domande. Mi vengono poste domande strane perché ero
nella scena. “Allora, perché hai le mutandine sulla bacheca?” Non
voglio davvero parlarne in questo momento.
Trasmesso per la prima volta nel
2009, il tragico finale di George O’Malley rimane uno dei momenti
più strazianti di Grey’s Anatomy. Irriconoscibile a causa
delle ferite riportate, George disegna “007” sulla mano di Meredith
per farsi riconoscere. Il significato di “007” risale ai primi
giorni di George al Seattle Grace, ora chiamato Grey-Sloan Memorial
a causa di un’altra serie di morti devastanti in Grey’s
Anatomy, dove era il suo soprannome tra i colleghi stagisti.
L’aneddoto di Pompeo non solo rafforza il potere emotivo dello
show, ma esemplifica anche come il pubblico più giovane, inclusa
sua figlia, sia ancora profondamente colpito dalle sue trame più
memorabili.
Questo dimostra la lunga eredità
della serie, che ha saputo creare alcuni dei momenti più strazianti
e indimenticabili della televisione. Con Grey’s Anatomy che
va ancora forte dopo 20 anni, la sua capacità di catturare nuovi
spettatori è innegabile. Le generazioni più giovani stanno ora
scoprendo lo show attraverso le piattaforme di streaming e i social
media, mantenendo viva e coinvolta la sua base di fan, forse
alimentando il serbatoio peraltre stagioni di Grey’s
Anatomy. I suoi commenti riflettono anche come il
mix di dramma medico, romanticismo e lotte personali dello show lo
renda riconoscibile tra le generazioni.
La regista di documentari
nominata all’Oscar Liz Garbus ha firmato per
dirigere la miniserie di Hulu ispirata
a Orphan.
Secondo Deadline , la
Garbus sarà la produttrice esecutiva insieme alla protagonista
Ellen Pompeo oltre a curarne la regia. La
miniserie è basata sulla storia vera dell’ucraina Natalia Grace e
dei suoi genitori adottivi.
Liz Garbus
ha ottenuto riconoscimenti per il suo lavoro su film documentari
comeThe Farm: Angola,
USA e What
Happened, Miss Simone?, che hanno ottenuto
entrambe le nomination agli Oscar. Ha anche diretto due
docuserie: I’ll Be Gone in the
Dark e la recente
serie Harry
& Meghan. Il progetto Hulu senza
titolo segna la seconda avventura di Garbus nei drammi sceneggiati
dopo aver diretto un episodio di The
Handmaid’s Tale nel 2021.
La miniserie senza
titolo Orphan sarà
incentrata su una coppia del Midwest che adotta quella che credono
sia una bambina di 8 anni con una rara forma di
nanismo. “Quando iniziano a crescerla insieme ai loro tre
figli biologici, iniziano lentamente a credere che potrebbe non
essere chi dice di essere“, si legge nella
sinossi. “Cominciano a mettere in discussione la sua
storia, portandoli a confrontarsi con loro domande difficili su
quanto sono disposti a spingersi per difendersi, cadendo in una
battaglia combattuta nei tabloid, in aula e, infine, nel loro
matrimonio“.
Il progetto sarà scritto e prodotto da Katie
Robbins, con Erin Levy come produttore esecutivo e
showrunner. Pompeo e Laura Holstein saranno i produttori
esecutivi attraverso il loro banner Calamity Jane insieme a Mike
Epps, Dan Spilo, Niles Kirchner e Andrew Stearn. È una
produzione di ABC Signature.
Come molti di voi sapranno prima di
dirigere The Avengers, il
regista Joss Whedon aveva già lavorato per la
Marvel, in qualità di scrittore di
fumetti quali “Astonishing X-Men” e nel 2009 ha detto a
chiare lettere che gli piacerebbe fare un film basato su Kitty
Pryde, che nel cinema è stata interpretata da Ellen
Page. All’epoca lo studio non era interessato ad un film
su Kitty ma ora l’attrice sta riprendendo il ruolo nel prossimo
X-Men: Giorni di un futuro
passato le è stato chiesto se fosse interessata
ad un film interamente dedicato al suo personaggio:
“Sono a disposizione”, ha
detto. “Mi piace l’idea di un film su Kitty Pryde, sarei così
entusiasta di interpretare di nuovo Kitty Pryde. Vorrei davvero, e
mi piacerebbe che il film potrebbe essere diretto da Whedon.
“
Al momento è alquanto improbabile
che Joss Whedon sia ancora interessato a dirigere
il film, dato che è impegnato nell’attesissimo
sequelThe Avengers: Age of
Ultron. Ma a quanto pare la 20th Century Fox
ha spinto in avanti il progetto, tanto da coinvolgere anche il team
di un film di successo come Juno, nel
quale la protagonista era proprio Ellen Page, ma l
momento non si hanno ulteriori notizie sulla cosa.
L’inizo delle riprese di
The Avengers: Age of Ultron è previsto per
Febbraio del 2014. La pellicola, che uscirà nei cinema il 1° maggio
2015, sarà il capitolo conclusivo della Fase 2 della Marvel iniziata il 24 aprile, con
Iron
Man 3, che proseguirà con Thor: The Dark World (8
novembre), Captain America: The Winter
Soldier (4 aprile 2014) e Guardians
of the Galaxy (1 agosto 2014). Nel cast
confermati Aaron
Taylor-Johnson, Anthony, Anthony Mackie, Chris
Evans, Chris Hemsworth, Cobie Smulders, James
Spader, Jeremy Renner, Mark Ruffalo, Robert Downey
Jr., Samuel L. Jackson, Scarlett Johansson
La trama diX-Men giorni di un futuro
passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981,
ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in
cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono
confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro
nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal
punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno
di reclusione.
Vi ricordiamo che
nel cast sono
confermatissimi Hugh
Jackman, Ian McKellen, James
McAvoy, Halle Berry, Jason
Flemyng, Jennifer Lawrence, Michael
Fassbender, Nicholas Hoult,Peter
Dinklage e Patrick Stewart.
Il film è ispirato ai fumetti di Chris
Claremont e John Byrne dal
titolo: ”Uncanny X-Men” # 141 e 142
nel 1981. Tutte le info sul film nella nostra
scheda: X-Men: giorni di un futuro
passato.Tutte le news
sul film invece sono nel nostro
speciale: X-Men.
Ellen Page è
salita a bordo del film indipendente
Lioness, incentrato sulla guerra in Iraq
e in particolare sulla storia vera di Leslie
Martz, una lancia spezzata ossia un primo grado tra i
militari di truppa. Il progetto sarà prodotto
da James Dahl e scritto
da Rosalind Ross, mentre non è stato
finora indicato alcun regista collegato al film.
Di stanza ad Haditha, in Iraq,
Leslie Martz, che avrà appunto il volto
di Ellen Page, guidava un team al femminile
impegnato nella doppia missione di fornire lezioni di sopravvivenza
alle donne afghane, riuscendo al contempo a
raccogliere informazioni cruciali sui loro mariti tabelani. La
Martz, che oggi vive a San Diego, era turbata anche da gravi
conflitti interiori: non solo nascondeva la sua omosessualità, ma
era divisa tra la volontà di mostrare il suo valore ai
superiori e la complicità crescente con le donne e i bambini della
popolazione irachena.
Sarà un periodo intenso per
l’attrice di Juno. Sarà al fianco di
Julianne Moore in
Freeheld e sta
girando Tallulah con Allison
Janney.
Attesissimo debutto alla regia per
Ellen Page, la quale ha annunciato la sua intenzione
di dirigere l’adattamento cinematografico del romanzo Miss
Stevens dell’autrice Julia Hart (già
all’attivo con la sceneggiatura di The Keeping Room,
le cui riprese sono previste per quest’anno).
La storia tratterebbe le vicende di
una professoressa di liceo allo sbando, impegnata in una gita
scolastica con i suoi alunni, durante la quale riuscirà a ritrovare
il proprio equilibrio e la sicurezza di se. Accreditata come
possibile protagonista della pellicola vi è AnnaFaris, che dopo l’esperienza accanto a
Sacha Baron Cohen ne Il dittatore, si
prepara a prestare la sua voce per il secondo capitolo del film di
animazione Piovono polpette. Prima di passare dietro
alla macchina da presa, la Page sarà di nuovo sugli
schermi nel ruolo di Kitty Pryde in X-Men: Days
Of Future Past e lavorerà nel dramma
Freeheld.
Ellen Page è in
questi giorni al cinema con X-Men Giorni di un Futuro
Passato. L’attrice, che nella serie dei mutanti
Marvel interpreta Kitty Pride,
personaggio chiave nella mitologia del fumetto, ha parlato con il
Los Angeles Times raccontando la sua prima
esperienza con gli X-Men che ha incontrato per la prima volta
all’epoca di X-2, nel 2003.
“Il primo, mi
ero appena diplomata alle superiori e non ero mai stata su un set
come quello – ha dichiarato Ellen – Sono cresciuta girando
film indipendenti in Canada e avevo fatto un solo film negli Stati
Uniti che era ugualmente molto piccolo. Quella fu un’esperienza
così nuova, non avrei potuto ricevere un benvenuto migliore in
quella famiglia che era stata insieme per un po’…E’ stato magnifico
lavorare con Bryan Singer, perchè ha fatto un lavoro davvero
straordinario con i primi due film ed è così chiaro che ha una
visione sicura. E’stato unprogetto così ambiziosoper un
filmed epiconelle proporzioni.”
La trama di X-Men giorni
di un futuro passato, tratta dall’omonimo fumetto del
1981, ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato
futuro in cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i
mutanti vivono confinati in campi di concentramento. Kitty
Pride torna indietro nel tempo e impedisce dal passato che
gli eventi precipitino a tal punto da trasformare la vita dei
mutanti del futuro in un inferno di reclusione.
Vi ricordiamo che nel cast sono
confermatissimi Hugh Jackman, Ian McKellen, James McAvoy,
Halle Berry, Jason Flemyng, Jennifer Lawrence, Michael Fassbender,
Nicholas Hoult, Peter Dinklage e Patrick Stewart. Il film
è ispirato ai fumetti di Chris Claremont e
John Byrne dal titolo: ”Uncanny
X-Men” # 141 e 142 nel 1981. Tutte le info sul film
nella nostra scheda: X-Men: giorni di un futuro
passato. Tutte le news sul film invece sono nel
nostro speciale: X-Men.
Secondo quanto riportato da THR,
Ellen Page, che vedremo prossimamente al cinema al
fianco di Julianne Moore nel drammatico Freeheld, sarebbe
in trattative per recitare nel remake di Linea Mortale
(Flatliners) ad opera della Sony
Pictures. La pellicola sarà diretta da Niels Arden
Oplev (regista danese noto per Uomini che odiano le
donne), mentre la sceneggiatura porterà la firma
di Ben Ripley (Source
Code). David Blackman e Laurence
Mark figureranno tra i produttori.
Linea mortale (Flatliners)
è un film del 1990 diretto da Joel Schumacher, che
narra le vicende di un gruppo di studenti di medicina che
sperimentano su sé stessi la morte indotta chimicamente con l’unico
scopo di provare l’esistenza dell’aldilà. Il cast del film
originale include Kiefer Sutherland, Julia Roberts, William
Baldwin, Oliver Platt e Kevin Bacon.
Ellen Page è in trattative
per interpretare Judith Jacklin, la moglie di
John Belushi, il quale, nel biopic dedicato
all’attore di Animal House e
The Blues Brothers, sarà
interpretato da Emile Hirsch.
Un film che potesse portare sullo
schermo la vita di Belushi è nell’aria da anni, è passato
attraverso moltissimi sceneggiatori, registi e potenziali attori,
prima di arrivare nelle mani di Steve Conrad
(sceneggiatore de I Sogni Segreti di Walter
Mitty), che ha riscritto la sceneggiatura nella sua
versione finale, immaginiamo. Intanto al progetto è stato collegato
anche Emile Hirsch, per interpretare proprio il
protagonista.
Ellen Page sta
contrattando per interpretare invece Jacklin, che è stata la
fidanzata di Belushi fin dalle scuole medie, lo ha sposato, ed è
ovviamente rimasta stravolta e devastata dal dolore alla sua morte.
La donna, che è ora conosciuta come Judy
Belushi-Piano, avrà un ruolo fondamentale nella produzione
del film, insieme all’amico e collega di Belushi, Dan
Aykroyd.
La Warner Bros ha
acquistato i diritti del libro “Belushi“, sui cui
si baserà la pellicola. L’opera è stata scritta dalla moglie di
John Belushi, Judith Belushi Pisano, nel 2005, in
collaborazione con Tanner
Colby;Judith sarà coinvolta nel
progetto anche in qualità di produttrice esecutiva. Tra i
produttori figurano, invece, Scott Lambert, Alexandra
Milchan e Bonnie Timmerman.
John Beluschi, nato
nel 1949, è scomparso prematuramente il 5 marzo del 1982.
Considerato uno dei maggiori comici statunitensi di tutti i tempi,
la vita di Belushi è stata stroncata a causa della dipendenza
dell’attore dalla droga.
Ellen Page
(The East, Juno, X-Men) sarà la protagonista, insieme a
Evan Rachel Wood (Mildred Pierce,
Thirteen), di Into the Forest,
adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Jean
Hegland. La pellicola sarà diretta e sceneggiata da
Patricia Rozema (Grey Gardens, Mansfield
Park).
Into the
Forest racconta della battaglia per la sopravvivenza
di due sorelle (che nel film saranno interpretate, appunto, da
Ellen Page ed Evan Rachel Wood), durante il collasso della società
in un futuro non troppo lontano. Il film sarà prodotto dalla
stessa Ellen Page in collaborazione con Kelly Bush
Novak e Sriram Das.
Prossimamente vedremo Ellen
Page in X-Men: Days of Future
Past, settimo capitolo della saga dedicata agli
X-Men e sequel della pellicola X-Men – L’inizio
del 2011. Gli ultimi film che hanno visto coinvolta Evan
Rachel Wood, invece, sono stati Charlie
Countryman e A Case of You,
entrambi del 2013.
Ellen Page e
Kate Mara saranno le protagoniste di
Mercy, il nuovo progetto della regista
israeliana Tali Shalom Ezer
(Surrogate, Princess). A darne notizia è
Variety.
Scritta da Joe
Baton, la storia racconta di Lucy, interpretata da
Page, la figlia di un uomo condannato a morte che
si innamora di Mercy (Kate Mara), una ragazza che
non condividono le sue stesse idee politiche. Questo rapporto
metterà Lucy di fronte a scelte e rivalutazioni dei suoi
valori.
A settembre il primo ciak a
Cincinnati, nell’Ohio.
Ellen Page e
Kate Mara hanno già “lavorato” insieme,
prestandosi alla divertente parodia di True
Detective, Tiny Detective,
essendo entrambe fisicamente molto minute. Potete vedere di seguito
lo sketch di Funny or Die:
Ellen Page, l’interprete di Juno, è
entrata nel cast del film romano di Woody Allen. Si arrichisce
quindi il cast femminile con Penelope Cruz, mentre arrivano anche
conferme della partecipazione di Jesse Eisenberg.
Grande periodo di attività per la
ventottenne Ellen Page che, tra i film in
uscita (lo sci-fi drama Into the Forest e
la biografia Freeheld) e quelli in
corso d’opera (ora sul set del comedy drama
Tallulah), ha già in cantiere un nuovo
lavoro: si tratta del film di
guerra Lioness. Attualmente ancora
senza un nome alla regia, troviamo James
Dahl in produzione (The End of the
Tour), che sarà affiancato in questo ruolo dalla
sceneggiatrice/produttrice Rosalind Ross.
Trama: Lioness ossia la
marine Leslie Martz è impegnata nella sua
missione in Afghanistan, a capo dello squadrone di
combattimento femminile: il suo piano è di conquistare la
fiducia delle donne Afghane e prepararle all’indipendenza, e allo
stesso tempo captare furtivamente notizie sensibili riguardo i loro
mariti Talebani. Divisa tra il senso del dovere e la compassione
per quelle donne, tradisce segretamente la sua patria, ed inizia a
domandarsi di chi vuole essere realmente alleata: una situazione
doppiamente difficile poiché Leslie deve nascondere già un altro
segreto, quello di essere una donna gay nell’esercito degli Stati
Uniti.
Tra i vari spin-off dei
Mutanti di casa Marvel che vedranno la luce nei
prossimi anni c’è anche quello su Kitty Pryde,
progetto che avrà in regia Tim Miller. Per
molti era improbabile un ritorno nei panni del personaggio, apparso
nei precedenti capitoli di X-Men, di Ellen Page, ma
le recenti dichiarazioni dell’attrice sembrerebbero rimettere in
gioco ogni cosa:
“Mi è
piaciuto interpretare Kitty Pryde e penso sia uno dei ruoli in cui
avrei potuto dare di più. La mia esperienza nei film di X-Men non è
stata così lunga e lei è davvero un grande personaggio. Non so
nulla del film ma volendo essere onesta, si, mi piacerebbe
farlo“.
La Page aveva debuttato nel ruolo
della supereroina in X-Men: Conflitto Finale
(uscito nel 2006) per poi riprendere le redini del personaggio in
X-Men: Giorni di un futuro passato (2014). Che sia
questo un appello da parte dell’attrice? Vi terremo aggiornati.
Dopo aver diretto Deadpool, Tim
Miller ha abbandonato l’idea di occuparsi della regia del secondo
capitolo in seguito ad alcune divergenze creative con il
protagonista Ryan Renolds. Nel 2019 uscirà
invece nelle sale il suo nuovo film, il reboot
di Terminatorancora senza titolo
ufficiale.
Creata da Chris Claremont e John
Byrne neli primi anni Ottanta, Kitty
Pryde è una mutante con il potere
dell’intangibilità, cioè l’abilità di attraversare qualunque
oggetto solido. Durante la sua storia editoriale, ha assunto
diversi nomi in codice, tra
cui Sprite, Ariel,
e Shadowcat.
Diretto da Peter Sollett, che
si fa semplicemente portavoce di una potentissima stori di lotta,
sofferenza ma in particolare modo, d’amore, Freeheld
arriva alla Festa di Roma 2015, accompagnato da una delle sue due
splendide protagoniste, Ellen Page.
L’attrice, rappresentante di spicco
della comunità LGBT a Hollywood, ha raccontato la sua esperienza
nei panni di una donna che, circa 10 anni fa, ha combattuto accanto
alla sua compagna morente perché le venissero riconosciuti i
diritti che ogni coppia sposata ha già di fronte allo Stato.
“Parte del lavoro è stato parlare
con Stacie (Andree, la donna che Page interpreta, ndr). Ho provato
a capire cosa ha attraversato, capire come si è innamorata di
Laurel (interpretata da Julianne Moore). Ho guardato il
documentario un gran numero di volte, ho pianto moltissimo. Tutto
il mio processo di costruzione del personaggio è stato basato anche
sulla possibilità di capire cosa ha dovuto attraversare lei. Mi
sono sentita molto triste a scoprire la sua storia e a sapere cosa
è accaduto”.
A partire da giugno, negli USA è
possibile sposarsi in tutti e 50 gli Stati: “In USA hanno
raggiunto un bel traguardo” commenta la Page, aggiungendo che
per lei “la sentenza della Corte Suprema americana ha cambiato
molte cose, ma in alcuni Stati ancora si rischia il licenziamento
per essere parte della comunità LGBT. Negli anni 50 era un
traguardo irragiungibile, ma il cambiamento può avvenire e deve
passare attraverso la parità dei diritti. Spero che il film possa
avere il potere di mostrare l’impatto che le differenze di
trattamento hanno nella vita delle persone”.
Il film è anche la prima prova di
Ellen produttrice che commenta così l’esperienza: “Sono stati
gli altri produttori a inviarmi il documentario e mi hanno chiesto
di interpretare Stacie, io ho detto subito di sì dopo aver visto il
film e loro mi hanno coinvolta in maniera molto organica e naturale
in tutta la fase di produzione”.
Nel 2007 sempre alla Festa di Roma,
Ellen Page presentò Juno, film che le ha
regalato la fama mondiale è una nomination agli Oscar. Cosa è
cambiato da allora?
“Non sono cambiata, il mio
criterio di scelta per un ruolo è sempre lo stesso: se leggo una
sceneggiatura che mi piace dico si. Se mi sento coinvolta
emotivamente allora va bene. Devo sentire una connessione con il
personaggio. Per me è naturale sentirmi coinvolta da questioni che
riguardano la parità di diritti delle persone. Ci sono passata in
prima personae voglio essere parte di queste cose. Volere una
società più giusta porta del bene a tutti”.
In merito alla collaborazione con
Julianne Moore, Page non ha altro che elogi: “Lavorare
con Julianne è stato molto speciale, non ci eravamo mai incontrate
prima ma si siamo connesse subito, è estremamente generosa sul
lavoro e ha un cuore grande. Si è commossa con me di fronte a
questa storia e come me crede nell’uguaglianza. Ha interpretato
molti personaggi gay in passato e credo che come me anche lei
volesse far parte di questo progetto perché crede nel suo
messaggio”.
Anche sui sui sogni per il futuro
Ellen Page ha le idee chiare: “I miei sogni sono molto
simili a quelli di Stacy, mi piacerebbe condividere la mia vita con
qualcuno. E anche avere un cane”.
Ellen Page
(Juno, X-Men Giorni di un futuro passato)
sarà la protagonista dell’horror psicologico The Third
Wave, le cui riprese inizieranno in Irlanda alla fine
del 2016.
Il film racconterà di come
l’umanità sia riuscita a sopravvivere ad un virus che ha
trasformato le persone in zombie, generando un’epidemia di
proporzioni mondiali. Reintegrarsi nella società risulterà
praticamente impossibile e le numerose difficioltà, unite alla
rabbia e alla paura, porteranno alcuni a dare inizio ad una vera e
propria guerra civile.
Nel film, che sarà diretto e
sceneggiato da David Freyne, Ellen Page reciterà
al fianco di Sam Keeley (Heart of the
Sea – Le origini di Moby Dick, Il sapore del
successo). La storia del film si basa su un’idea
dello stesso Freyne, già utilizzata per realizzare il corto
The First Wave.
A proposito del film, la Page ha
dichiarato: “The Third Wave offre una prospettiva completamente
nuova al genere zombie, che personalmente adoro. David Freyne vuole
spostare l’attenzione sul ruolo della società in un mondo
apocalittico. Sono davvero felice di avere la possibilità di
condividere il suo interessante approccio al genere horror con il
pubblico”.
Di recente abbiamo visto
Ellen Page al fianco del premio Oscar
Julianne Moore in
Freeheld. Prossimamente la vedremo
insieme a Evan Rachel Wood in Into the
Forest e nella commedia drammatica
Tallulah. L’attrice sarà anche tra i
protagonisti dell’annunciato remake di Linea
mortale.
La Disney ha da poco opzionato i
diritti cinematografici di Castle
Hangnail, un libro per bambini di Ursula
Vernon, per un adattamento che verrà prodotto da
Ellen DeGeneres.
Il libro racconta di una ragazzina di 12 anni che si presenta alla
porta del Castello Hangnail per riempire il posto vacante di strega
malvagia. La servitù del castello è dubbiosa ma il luogo ha bisogno
disperatamente di un padrone o il Consiglio di Magia sarà
smantellato. Quando la ragazzina assicura di essere abbastanza
malvagia, inizia ad affrontare una serie di compiti previsti
dal Consiglio ma si scopre che nasconde qualche segreto di troppo,
tra cui il più grande di tutti: lei non è chi dice di essere.
Si tratta di un romanzo eccentrico e
pieno di umorismo. La Vernon, autrice della serie per bambini dal
titolo Dragonbreath, ha vinto già numerosi premi per il
suo webcomic Digger. Ellen DeGeneres
produrrà il film assieme a Jeff Kleeman. Entrambi
sono impegnati nel mondo della televisione, ma questo è già il loro
secondo progetto in campo cinematografico dopo
Uprooted, adattamento del romanzo di
Naomi Novik, per la Warner Bros. La
DeGeneres, inoltre, è già al lavoro con la Disney
Pixar per Alla ricerca di Dory.