Oggi Venezia è tutta per lui, Al Pacino, che presenta al Lido, in occasione del 71esimo festival del cinema, due film e intrattiene con il suo charme e la sua aria da rock star i gionalisti. Fevente sostentore del lavoro dell’Actors Studio, appassionato di cinema e aperto alla ‘cultura’ del cinefumetto, Pacino ha parlato del cinema che ama fare e del lavoro svolto con David Gordon Green (in Manglehorn) e con Berry Lavinson (The Humbling), registi che lo hanno accompagnato al Lido per questa giornata completamente dedicata al suo lavoro.
“La cosa che mi piace dell’Actors Studio – ha esordito Al Pacino – è che se ne parla molto, ha uno spirito di sperimentazione noto che ha attraversato intatto diversi decenni cominciando con Elia Kazan e gli altri grandi. Ha sempre avuto una storia importante che risale agli anni ’30. A New York hanno lavorato tantissimo, ma era comunque un posto in cui gli attori sperimentavano. Non posso pensare ad una cosa più entusiasmante: era tutto gratis e questa cosa è straordinaria. A me, a 25 quando non avevo i soldi per pagare l’affitto, ha dato la possibilità di sperimentare e di mettermi alla prova.”
Su Hollywood: “Non ho molto da dire in merito, un film è un film, anche se le cose sono cambiate con l’economia e la vita stessa. È un cambiamento fisiologico. A Hollywood si possono permettere di fare film che noi non facciamo. Ma per fortuna ci sono registi con David Gordon Green o Barry Levinson, o Scorsese ed altri, che fanno un altro tipo di cinema. A volte qualcuno fa spot commerciali per potersi permettere di fare film più piccoli. Hollywood è quello che è sempre stato, io non sono mai stato lì da giovane. Ho fatto film con Lumet e Coppola a New York ma ho sempre avuto un buon rapporto con loro. Molto prima che diventassi un attore c’erano i grandi che hanno dato vita a Hollywood. In realtà erano persone, come Orson Welles, che sono arrivate da lontano per crearlo e farne un posto in cui si ci può confrontare e scambiare opinioni di ogni tipo. Adesso il mondo è più chiuso, ma è normale, ci sono semplicemente persone diverse che hanno obbiettivi diversi, non si tratta di definirlo migliore o peggiore. Adesso (quelli che fanno film commerciali, ndr) sono i leader e fanno cose fantastiche, ho appena visto Guardiani della Galassia, un film fantastico, l’ho visto con i mie figli piccoli, non ci sarei andato da solo, ma è un film di grande intrattenimento e inventiva, non rifiuto questo tipo di film.“

Continuano le riprese dell’attesissimmo
Ricordiamo come 
Manca poco più di un mese all’inizio di Arrow 3, la terza stagione della serie di successo della The CW e oggi MTV ha chiesto all’attore
Arrow
99 Homes vede nel cast anche
Sarà la prima assoluta di The Smell of us il nuovo film scandalo di Larry Clark, acclamato regista di Kids e Marfa Girls, l’evento più attesoal Lido perquinta giornata di festival. Il film, presentato domani sabato 31 (ore 17, Sala Perla) alle Giornate degli Autori, apre con un cameo dello stesso regista – l’unico adulto accettato dai ragazzi – e indaga la vita di un gruppo di giovanissimi skater parigini uniti da complicate situazioni familiari che, per sopperire alla noia del quotidiano e spinti dal richiamo del denaro facile, accompagnano lo spettatore in un vortice di prostituzione, droga e solitudini. Nel cast anche l’attore americano Michael Pitt (The Dreamers).

Presentato Fuori concorso alla 71° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e basato su un’idea di Guillermo Arriaga con la supervisione a cura di Mario Vargas Llosa, il documentario trascina lo spettatore in un racconto esistenzialista, che sottolinea la filosofia predominante di ogni religione in maniera tale da cogliere l’essenza e di far conoscere quel “diverso” che tanto fa paura.


Passano i giorni e, pian piano, il mondo dell’informazione cinematografica deve destreggiarsi con i continui rumors e notizie ufficiali riguardo la nuova fatica di J.J. Abrams,
Il regista
Rumors e qualche intervista, come accaduto per i fratelli Russo. Tutto ciò ruota attorno all’attesissimo film
Successivamente il discorso si è incentrato sui cattivi che i fans del Capitano incontreranno sul grande schermo in questo terzo capitolo: “Ci piace moltissimo il personaggio di Bucky, perchè ha un valore assoluto e una personalità complessa. Ecco, lui è un buono, ma si comporta da cattivo. Quando si pensa a lui, lo si inquadra come il peggior assassino al mondo, ma poi si finisce col pensare che sia solo una vittima, quindi un innocente. E’ un mostro, oppure no? Vediamo come si comporterà Cap con Bucky…” E ancora, rivolgendo uno sguardo al passato e al Teschio Rosso: “Non vogliamo anticipare assolutamente nulla del Teschio Rosso, solo per non rovinare le attese dei fans. Non possiamo, davvero. Il Teschio è un grandissimo cattivo, nonchè un grandissimo personaggio. Ma come voi sapete, nell’universo Marvel tutto è possibile! L’inventiva non ci manca davvero e troveremo sempre nuovi modi per rendere al meglio vecchi e nuovi cattivi, questo ve lo possiamo assicurare!”

I filmmaker hanno concepito questa storia sulle seconde possibilità della vita, e poiché Dusty si unisce alla squadra antincendio, hanno cercato di scoprire quanto più possibile rispetto a questo mondo grazie all’aiuto di chi ogni giorno vive esperienze simili. “Siamo rimasti colpiti dalla loro dedizione” dice il regista Bobs Gannaway. “Sono persone coraggiose, forti, affabili, che lottano ogni giorno contro il fuoco, che guidano aerei in situazioni che assomigliano a un combattimento”.
“La musica è il cuore e l’anima di LAVA; il suono dell’ukulele dà il ritmo all’intera storia. Il talento di Kuana Torres Kahele, narratore e voce del protagonista Uku, contribuisce a dare al personaggio una personalità unica che attinge anche dalla mia passione per la musica hawaiana e la melodia crea un’atmosfera perfetta per accompagnare le immagini, come i movimenti delicati di una 