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Borderlands: la recensione del film di Eli Roth

Adattato a partire dall’acclamato e omonimo videogioco, Borderlands arriva al cinema in data 7 agosto. Il nuovo film di Eli Roth, distribuito da Eagle Pictures, ci trasporta nell’universo post-apocalittico del pianeta Pandora, dove un gruppo di disadattati è chiamato a unirsi per affrontare pericoli inimmaginabili.

Con Cate Blanchett nei panni della protagonista Lilith, il progetto può contare su un cast di grande livello, di cui fanno parte anche Jamie Lee Curtis, Kevin Hart, Jack Black, Ariana Greenblatt, Gina Gershon e Bobby Lee.

Borderlands: la trama

Tornata a calcare le rosse sabbie di Pandora, Lilith, una figura leggendaria del sottobosco criminale galattico, è spinta da un oscuro segreto del suo passato. La sua missione, apparentemente semplice, è ritrovare la figlia scomparsa di Atlas, il signore del crimine più temuto nell’universo. Ma la protagonista sa che, dietro all’incarico, si nasconde qualcosa di molto più grande.

Nel corso di questa pericolosa impresa, Lilith si ritrova inaspettatamente a far parte di una squadra eterogenea di individui ai margini della società: Roland, un ex mercenario consumato dal rimorso in cerca di redenzione, Tiny Tina, la giovane “dispersa”, appassionata di esplosioni e con un’irrefrenabile voglia di caos (protetta dal taciturno Krieg), Tannis, una scienziata tormentata da visioni e Claptrap, un robot comico molto insistente che funge da collante tra le differenti anime del gruppo.

Mano a mano che la squadra si addentra nelle profondità di Pandora, i segreti di un complotto cosmico che coinvolge la ragazza scomparsa vengono a galla. E di fronte a mostri alieni, fazioni rivali e mirabolanti scontri a fuoco, alcune domande iniziano a fare capolino: e se la figlia di Atlas fosse più di un semplice ostaggio? E chi è davvero Lilith?

Borderlands cate blanchett

Borderlands: un nuovo tassello

Ricavare un film da un videogioco non è un’impresa semplice. I tentativi in merito, specialmente negli ultimi vent’anni, si sono rincorsi con sempre maggior frequenza, andando a coinvolgere un grande numero di franchise e affrontando il giudizio più che severo della comunità dei gamer. Dal Tomb Raider con Angelina Jolie al Resident Evil con Milla Jovovich, da Prince of Persia ad Assassin’s Creed, passando per Warcraft, Uncharted, Gran Turismo e i recenti esperimenti seriali di The Last of Us e Fallout.

Sebbene il piccolo schermo abbia fatto registrare un certo grado di apprezzamento da parte di pubblico e critica, numerosi sono stati i prodotti rigettati dai fan, spesso perché incapaci di cogliere lo spirito dell’opera originale o, al contrario, fin troppo legati alla matrice e impreparati a sfruttare le basi preesistenti per innestarvi uno sviluppo convincente e coinvolgente. L’estate 2024, in questo senso, porta con sé un nuovo progetto del suddetto filone, affidando il mondo intergalattico di Borderlands alla regia dello statunitense Eli Roth – nuovamente al cinema a distanza di una manciata dallo slasher Thanksgiving, uscito nel novembre 2023.

Borderlands: appiattimento dell’immagine

Dall’horror alla space-adventure. Eli Roth si conferma cineasta particolarmente eclettico, disposto a calare la propria visione in contesti e generi profondamente diversi, seppur conditi dalla stessa comicità irriverente, dal medesimo umorismo nero. Torna la violenza, sublimata nei colori e in una spettacolarizzazione che molto richiama il James Gunn di Guardiani della Galassia. Ed emerge senza dubbio il desiderio di rendere giustizia al mondo sviluppato da Gearbox Software a partire dal 2009 – nonché di recuperare e fare propria l’apprezzata grafica cartoonesca caratteristica del gioco.

Borderlands cast

Malgrado gli intenti però, questo nuovo Borderlands in salsa cinematografica – che si propone di ripercorrere le medesime orme narrative del manoscritto digitale da cui trae spunto – fallisce proprio in quel primario intento ludico che avrebbe dovuto garantirgli una certa dose di appeal nei confronti del pubblico. Perché se è vero che il film procede fin da subito a un riciclo di immaginario che – dalle location starwarsiane alla frenesia tipica di Mad Max – ricalca in qualche modo l’operazione effettuata da Snyder con le prime due parti di Rebel Moon, quel che davvero manca a Roth è quella capacità di risemantizzazione e recupero calcolato del “mito” che avevamo invece analizzato nel dettaglio proprio in occasione dell’uscita della space-opera del collega.

Così che, a dispetto del buon cast e di un racconto che, per quanto basilare, avrebbe potuto regalare più di qualche emozione, ciò a cui Borderlands va purtroppo incontro è un generale appiattimento di un immagine a cui non riesce a donare nuova linfa. Preferendo rifugiarsi nella comodità di un set standardizzato che, in fin dei conti, andrà solo ad arricchire la lista di prodotti dimenticabili dell’annata.

 
 

Borderlands: la Lionsgate lavora a un adattamento dei giochi

La serie di videogiochi Borderlands arriverà presto al cinema per mano della Lionsgate. Lo Studio ha annunciato di essere a lavoro su un adattamento cinematografico con la produzione di Avi Arad insieme a suo figlio Ari.

Rob Friedman e Patrick Wachsberger della Lionsgate hanno diffuso un comunicato stampa su cui si legge: “Pensiamo di aver scelto i partner giusti, il team creativo ideale e il prodotto perfetto per lanciare un nuovo blockbuster per un pubblico mondiale. Parte della nostra strategia nell’entrare nel mondo dei videogiochi con Peter Levin è stata dedicata a cercare nuovi brand con un grande pubblico che possano trasformarsi in grandi film e grandi serie tv. La saga di Borderlands non risparmia un colpo, e noi faremo il film con lo stesso approccio che ha reso i videogiochi un mega-franchise”.

Presto sapremo di più in merito al progetto. Di seguito intato vi sottoponiamo la trama dei giochi come riportata su Wikipedia:

In un lontano futuro numerose navi colonizzatrici atterrano su Pandora, un pianeta ai margini della galassia; i coloni sono alla ricerca di una vita migliore e sperano di diventare ricchi sfruttando le risorse minerarie del loro nuovo mondo. Ben presto però molti capiscono che il pianeta ha ben poco da offrire e la situazione degenera quando le compagnie minerarie abbandonano il pianeta lasciando gli abitanti degli insediamenti alla mercé dei criminali addetti ai lavori forzati. A quel punto alcuni coloni tentano di arricchirsi depredando le misteriose rovine aliene sparse su Pandora e così essi scoprono la Cripta, un gigantesco bunker alieno che si dice contenga preziosa tecnologia e segreti dal valore inestimabile. Nessuno sa come accedere nella Cripta ma forse un nuovo colono, appena giunto nella cittadina di Fyrestone, potrebbe risolvere il mistero.

 
 

Borderlands: il trailer italiano con Cate Blanchett

Ecco il trailer italiano di Borderlands, il nuovo film di Eli Roth, adattamento cinematografico della popolare serie di videogiochi di Gearbox Software. Il film che promette azione e divertimento vanta un super cast guidato da Cate Blanchett e Jamie Lee Curtis. Con loro anche Kevin Hart, Jack Black, Edgar Ramirez, Ariana Greenblatt, Florian Munteanu, Gina Gershon.

Borderlands, la trama

Lilith (Blanchett), una famigerata cacciatrice di taglie dal passato misterioso, è costretta a tornare, a malincuore, su Pandora, il suo pianeta natale che è il più caotico della galassia. La sua missione è trovare la figlia scomparsa di Atlas (Ramírez), il più potente figlio di p*****a dell’universo.  Lilith stringerà un’alleanza con un’improbabile squadra di reietti: Roland (Hart), un mercenario esperto, Tiny Tina (Greenblatt), una adolescente amante degli esplosivi e il suo muscoloso protettore Krieg (Munteanu), Tannis (Curtis), una scienziata pazza che ne ha viste di tutti i colori e Claptrap (Black), un robottino logorroico e saccente.  Insieme, questi strampalati eroi dovranno sconfiggere una specie aliena e pericolosi banditi e scopriranno uno dei segreti più incredibili di Pandora.  Il destino dell’universo potrebbe essere nelle loro mani, ma alla fine combatteranno per qualcosa di più grande: la loro amicizia.  Basato su una delle serie di videogiochi più vendute di tutti i tempi, benvenuti in BORDERLANDS. Ad agosto solo al cinema!

 
 

Borderlands: Édgar Ramírez paragona il film alla “sbornia dopo una sbornia”

Édgar Ramírez
Édgar Ramírez al Festival di Cannes - Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Finalmente l’universo caotico della serie di videogiochi Borderlands sta per arrivare sul grande schermo. L’atteso adattamento di Eli Roth, con Cate Blanchett e Kevin Hart nei panni degli originali cacciatori di caveau Lilith e Roland, uscirà nelle sale il prossimo agosto e concluderà una saga quasi decennale per portare in vita i personaggi di Gearbox.

Édgar Ramírez si opporrà all’eccentrico gruppo di strampalati su Pandora nel ruolo di Atlas, descritto come “il più potente S.O.B. dell’universo” e padre della ragazza scomparsa che hanno il compito di salvare. In vista del suo ruolo di cattivo, ha dato a Steve Weintraub di Collider un breve teaser di ciò che ci si può aspettare dal film “stravagante” e “gonzo” durante un’intervista al Festival di Cannes per Emilia Pérez.

Ci sono pochi franchise come Borderlands, una serie di sparatutto in prima persona ambientata principalmente sul pianeta di Pandora, abitato da banditi, dove le corporazioni e i cacciatori di tesori vanno per arricchirsi o morire nel tentativo. Mentre i cosiddetti cacciatori di caveau cercano le favolose camere aliene che si suppone siano piene di ricchezze, si imbattono in personaggi sopra le righe e nell’avidità aziendale, insieme a una moltitudine di animali selvatici mortali e a miliardi di armi fatte per distruggere qualsiasi cosa si trovi sulla loro strada.

Borderlands cate blanchett

Édgar Ramírez ritiene che il film di Roth catturi la stessa energia con un mix di commedia, caos e violenza. Più specificamente, ritiene che il film evochi un’epoca bizzarra di fantascienza e di cinema italiano degli anni ’70 che egli paragona alla sensazione che si prova dopo una sbornia.

Sì, è così divertente. È un bel film. È un film molto stravagante, molto gonzo. Quel film è un po’ come una sbornia. È come la sbornia dopo una sbornia, perché questo è lo spirito del gioco. Eli Roth è stato molto chiaro nel creare questa atmosfera quasi italiana anni ’70, fantascientifica, quindi sono molto eccitato“.

Borderlands ha avuto un paio di mani stabili per dirigerlo finalmente oltre il traguardo, con Tim Miller che è intervenuto per guidare i reshoots mentre Eli Roth ha lasciato il film per lavorare allo slasher Thanksgiving. Anche se Édgar Ramírez non ha visto molti filmati del prodotto finale, ha fatto ampiamente eco ai sentimenti di Miller, secondo cui il film è una corsa divertente e “folle” per i fan. “Sono molto eccitato“, ha aggiunto. “Ci siamo divertiti molto. C’è qualcosa di veramente oltraggioso, proprio come lo spirito del gioco“.

Lilith avrà un ruolo di primo piano in Borderlands, in quanto torna sul suo pianeta natale ed esplora il suo misterioso passato nel bel mezzo della sua missione. A lei e a Roland, un ex membro della Crimson Lance e un altro cacciatore di volte che proviene dal gioco del 2009 che ha dato il via a tutto, si aggiunge un’ampia gamma di personaggi preferiti dai fan, tratti direttamente dal materiale di partenza. Ariana Greenblatt interpreterà l’esplosiva e iperattiva adolescente Tiny Tina insieme al suo protettore psicopatico Krieg, interpretato da Florian Munteanu, mentre Jack Black darà voce al buffo robottino Claptrap e Jamie Lee Curtis vestirà i panni della bizzarra xenoarcheologa Patricia Tannis.

Il cast di supporto comprende anche personaggi che appaiono o sono ispirati ai giochi, tra cui Gina Gershon nel ruolo di Mad Moxxi, Bobby Lee nel ruolo di Larry, Olivier Richters nel ruolo di Krom, Janina Gavankar nel ruolo del Comandante Knoxx, Cheyenne Jackson nel ruolo di Jakobs, Charles Babalola nel ruolo di Hammerlock, Benjamin Byron Davis nel ruolo di Marcus, Steven Boyer nel ruolo di Scooter e Ryann Redmond nel ruolo di Ellie con Haley Bennett in un nuovo ruolo legato al passato di Lilith.

 
 

Borderlands, dietro le quinte di una “famiglia disfunzionale”

Borderlands dietro le quinte

Lionsgate ha diffuso un lungo dietro le quinte di Borderlands, l’atteso adattamento cinematografico dell’omonimo videogames che in Italia debutterà al cinema il 07 Agosto distribuito da Eagle Pictures.

Borderlands sottolinea che gli adattamenti dei videogiochi hanno raggiunto una nuova alba. Con effetti visivi di prim’ordine e un cast stellare, il film si presenta come un’avventura divertente e selvaggia che probabilmente troverà la sua forza nello scontro tra le personalità del cast principale – e del robot. Nonostante non siano sempre d’accordo, sembra che la squadra si divertirà molto e troverà un modo per lavorare insieme mentre viaggia attraverso diversi pianeti, tra cui Pandora, il pianeta più caotico della galassia.

Borderlands ha avuto un paio di mani stabili per dirigerlo finalmente oltre il traguardo, con Tim Miller che è intervenuto per guidare i reshoots mentre Eli Roth ha lasciato il film per lavorare allo slasher Thanksgiving. Anche se Édgar Ramírez non ha visto molti filmati del prodotto finale, ha fatto ampiamente eco ai sentimenti di Miller, secondo cui il film è una corsa divertente e “folle” per i fan. “Sono molto eccitato“, ha aggiunto. “Ci siamo divertiti molto. C’è qualcosa di veramente oltraggioso, proprio come lo spirito del gioco“.

Lilith avrà un ruolo di primo piano in Borderlands, in quanto torna sul suo pianeta natale ed esplora il suo misterioso passato nel bel mezzo della sua missione. A lei e a Roland, un ex membro della Crimson Lance e un altro cacciatore di volte che proviene dal gioco del 2009 che ha dato il via a tutto, si aggiunge un’ampia gamma di personaggi preferiti dai fan, tratti direttamente dal materiale di partenza. Ariana Greenblatt interpreterà l’esplosiva e iperattiva adolescente Tiny Tina insieme al suo protettore psicopatico Krieg, interpretato da Florian Munteanu, mentre Jack Black darà voce al buffo robottino Claptrap e Jamie Lee Curtis vestirà i panni della bizzarra xenoarcheologa Patricia Tannis.

Il cast di supporto comprende anche personaggi che appaiono o sono ispirati ai giochi, tra cui Gina Gershon nel ruolo di Mad Moxxi, Bobby Lee nel ruolo di Larry, Olivier Richters nel ruolo di Krom, Janina Gavankar nel ruolo del Comandante Knoxx, Cheyenne Jackson nel ruolo di Jakobs, Charles Babalola nel ruolo di Hammerlock, Benjamin Byron Davis nel ruolo di Marcus, Steven Boyer nel ruolo di Scooter e Ryann Redmond nel ruolo di Ellie con Haley Bennett in un nuovo ruolo legato al passato di Lilith.

 
 

Borderlands ha lavorato a stretto contatto con il creatore del gioco

Borderlands cate blanchett

Via le bombe! Il film di Borderlands arriverà nelle sale il 9 agosto 2024, nove anni dopo aver fatto sognare i fan della serie originale di videogiochi. Finalmente libero dall’inferno dello sviluppo, questo esplosivo adattamento non perde tempo e porta il pubblico nel caos di Pandora, il pianeta più selvaggio della galassia, con il co-sceneggiatore e regista Eli Roth al timone.

Nel film, la tosta cacciatrice di taglie Lilith (Cate Blanchett) è in missione per trovare la figlia scomparsa di Atlas (Edgar Ramírez), il più grande pezzo grosso dell’universo. Insieme a Roland (Kevin Hart), Tiny Tina (Ariana Greenblatt), Krieg (Florian Munteanu), Tannis (Jamie Lee Curtis) e Claptrap (Jack Black), questo gruppo di straccioni combatte contro alieni e banditi, scoprendo i segreti più sconvolgenti di Pandora.

In vista dell’imminente arrivo di Borderlands nelle sale cinematografiche, Collider ha chiacchierato con i membri del cast Benjamin Byron Davis, che interpreta Marcus, Janina Gavankar, che interpreta il Comandante Knoxx, e Bobby Lee, che interpreta un personaggio completamente originale scritto apposta per lui, Larry, al San Diego Comic-Con 2024. I protagonisti hanno parlato della presenza del creatore del gioco sul set, del calarsi in questi personaggi e di molto altro ancora.

JANINA GAVANKAR: Randy Pitchford, il creatore del gioco e di Gearbox, è stato presente per tutto il tempo. Averlo tra i piedi significava chiedersi: “Questo sembra giusto? Questo sembra giusto? È il colore rosso giusto?”. [È stato divertente testare tutto con la sua opinione.

BENJAMIN BYRON DAVIS: Randy era presente ogni giorno e il suo occhio per i dettagli… Quando diceva che era corretto, lo prendevi in parola. Quindi, tutte le armi, tutti i veicoli – i fan del gioco troveranno una tonnellata di materiale che riconosceranno.

Le riprese di Borderlands si sono svolte durante il COVID di Budapest

GAVANKAR: L’abbiamo girato subito dopo la disponibilità dei vaccini e prima che arrivasse la prima variante. Eravamo in un momento perfetto in cui potevamo andare in giro e sentirci liberi dopo essere stati terrorizzati per così tanto tempo.

Non potevo crederci. In effetti, ricordo che ero sull’aereo e [Janina] era sull’aereo. Pensavo: “Devo salutarla?”. Perché sull’aereo dovevamo tutti indossare maschere e altro. Era la prima volta che mi trovavo all’aperto. È stato incredibile. Fare un film dopo essere stato in casa per un paio d’anni mi è sembrato un miracolo. Non credo in Gesù, ma è stata un’esperienza benedetta da Dio… Chi altro ha partecipato? Cate Blanchett, che pelle tenera. La sua pelle è così morbida e tenera. Capite cosa intendo? È una bellissima persona bianca. E poi Jamie Lee Curtis, che bella donna.

Tutto quello che sappiamo su Borderlands

“Lilith (Blanchett), una famigerata cacciatrice di taglie dal passato misterioso, torna a malincuore nella sua casa, Pandora, il pianeta più caotico della galassia”, recita la sinossi. “La sua missione è trovare la figlia scomparsa di Atlas (Ramírez), il più potente S.O.B. dell’universo. Lilith stringe un’alleanza inaspettata con una squadra di disadattati: Roland (Hart), un mercenario esperto in missione; Tiny Tina (Greenblatt), una demolizionista preadolescente e selvaggia; Krieg (Munteanu), il muscoloso protettore di Tina; Tannis (Curtis), uno scienziato stravagante che ha visto tutto; e Claptrap (Black), un robot saccente.

Insieme, questi improbabili eroi devono combattere una specie aliena e pericolosi banditi per scoprire uno dei segreti più esplosivi di Pandora. Il destino dell’universo potrebbe essere nelle loro mani, ma combatteranno per qualcosa di più: l’uno per l’altro. Basato su una delle serie di videogiochi più vendute di tutti i tempi, benvenuti in Borderlands”.

Borderlands è diretto da Eli Roth da una sceneggiatura scritta da Roth e Joe Crombie. È prodotto da Avi Arad e Ari Arad di Arad Productions, insieme a Erik Feig di Picturestart. Il film sarà prodotto esecutivamente dal fondatore di Gearbox Randy Pitchford e dal CEO di Take-Two Interactive Strauss Zelnick. James Myers e Aaron Edmonds di Lionsgate supervisionano il progetto insieme a Emmy Yu di Arad e Lucy Kitada e Royce Reeves-Darby di Picturestart.

Chi è il protagonista di Borderlands?

Borderlands è interpretato da Cate Blanchett, Jamie Lee Curtis, Kevin Hart, Jack Black, Edgar Ramirez, Ariana Greenblatt, Florian Munteanu, Haley Bennett, , Bobby Lee, Olivier Richters, Janina Gavankar, Gina Gershon, Cheyenne Jackson, Charles Babalola, Benjamin Byron Davis, Steven Boyer, Ryann Redmond e Penn Jillette.

 
 

Borderlands e gli altri: i migliori film tratti dai videogiochi

Borderlands cate blanchett

Arriva il prossimo 7 agosto in sala Borderlands, l’adattamento cinematografico dell’omonima serie di videogiochi Action RPG, sviluppati da Gearbox Software e pubblicati da 2K Games a partire dal 2009. Distribuito in Italia da Eagle Pictures, il film vanta un cast di superstar, guidato da Cate Blanchett e Jamie Lee Curtis. Con loro Kevin Hart, Jack Black e Edgar Ramirez.

A cimentarsi nell’impresa di portare al cinema il videogame di successo c’è Eli Roth, che ha co-scritto e diretto il film. Ma quanti, prima di lui, hanno tentato l’impresa di portare in sala un videogioco di successo? Ecco di seguito quelli che, secondo noi, sono i migliori adattamenti da videogiochi:

1Resident Evil

Datato 2002 è sicuramente uno dei film più noti basati su una serie di videogiochi, oltre ad aver generato il franchise più longevo in termini di tenuta nel tempo. La serie originale si concentra su videogiochi survival horror e include film live action, film di animazione, fumetti, libri, drammi audio e merchandising. In generale, la storia segue focolai di zombi e altri mostri generati da esperimenti sfuggiti al controllo della Umbrella Corporation.

La verità però è che oltre alla generale semplicità ed efficacia della storia, il franchise cinematografico si fonda sull’iconica Milla Jovovich, che presta il volto all’eroina Alice, appositamente creata per il film e vera e propria eroina che si scontra con la Umbrella Corporation, le cui armi biologiche hanno scatenato un’apocalisse zombie.

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Border: recensione del film di Alessio Cremonini

Border-Debuch

Siria, Aprile 2012, Aya e Fatima sono due giovani sorelle siriane profondamente religiose. Una mattina la loro quotidianità viene spezzata dall’arrivo di Muhammad, un fiancheggiatore di quei ribelli che da mesi combattono contro il governo. Egli rivela loro che il marito di Fatima, un ufficiale, ha deciso di disertare dall’esercito e di unirsi all’Esercito Siriano Libero. La conseguenza della sua decisione pone Aya e Fatima davanti a un bivio. Continuare e vivere nella loro casa a Baniyas o rischiare di esporsi alla vendetta degli shabiha (milizia che sostiene la milizia del governo).

Border-AzanBorder, il film di Alessio Cremonini è stato presentato nella sezione Fuori Concorso del Festival Internazionale del Film di Roma. La sceneggiatura scritta dallo stesso regista e Susan Dabbons ripercorre attraverso la storia vera di due sorelle le vite e le vicende dei rifugiati che per cercare la pace dai disordini interni viaggiano lungo i boschi che li condurrà al confine con la Turchia. La sceneggiatura seppur sviluppi bene la storia e la vita dei suoi protagonisti, che segue e riprende in diverse fasi all’interno del film, rimane piuttosto sobria non volendo ricreare alcuna atmosfera di ciò che sta accadendo nelle loro vite. Tutto questo viene affrontato come una fatto di cronaca che fa percepire l’intera vicenda lontana, ed anche se i protagonisti hanno battute fin troppo argomentate, riescono a restituire una sorta di “abitudine” agli orrori della loro vita. Raramente li vediamo sconvolti o impreparati, se non quando arrivano importanti svolte narrative che l’occhio del regista inquadra con forte evidenza.

Border-KeilaniQuesta esperienza, senza profondità, è forse da imputarsi ad alcune domande non risposte sui personaggi, che seppur impariamo a conoscere nelle situazioni più disparate, non riescono a supportare tutte le idee che il film cerca di sviluppare sin dall’inizio del viaggio, dando voce a molteplici aspetti e ad diversi personaggi-ruoli che il conflitto ha coinvolto. Difatti, ciò che viene a mancare è il tema del viaggio, e le molte tensioni ed emozioni ad esse associate che se osservate da un unico punto di vista, avrebbero reso più immediato il racconto del film.
Gli attori Wasim Abo Azan, Sara El Debuch e Dana Keilani seppur siano degli esordienti riescono a caratterizzare i loro personaggi in maniera forte e decisa, facendo comprendere la cultura e l’esperienza di vita di un paese dilaniato da sempre dalla guerra.

Border è un film interamente italiano che da voce ai siriani, che parla di rifugiati e dei segni che lasciano le guerre civili sulle persone senza ricorrere a linee propagandistiche e politiche, preferendo piuttosto testimoniare, senza artifici, la contemporaneità della vita dei siriani.

 
 

Border Guards: Will Ferrell e John C Reilly di nuovo insieme

Deadline riporta la notizia che Will Ferrell e John C Reilly reciteranno ancora insieme (per la terza volta) nella nuova commedia di Adam McKay intitolata Border Guards.

La sceneggiatura del film verrà scritta da Jesse Armstrong e, secondo le prime indiscrezioni, la pellicola racconterà la storia di due amici per la pelle che, per il bene dell’America, decidono di sorvegliare il confine con il Messico, ritrovandosi coinvolti in una serie di guai che li costringeranno a cercare di ritornare in patria al più presto.

Ferrell e McKay produrranno la pellicola insieme a Kevin Messick, con Michael De Luca e Jonathan Kadin che supervisioneranno il progetto per la Sony Pictures.

Fonte: CS

 
 

Border conferenza stampa del film

Questo pomeriggio presso lo spazio BNL si è tenuta la conferenza stampa del film fuori concorso Border, di Alessio Cremonini. A presentare il film oltre al regista erano presenti gli attori Sara El Debuch, Dana Keilani, Sami Haddad, Jamal El Zohbi, la co-sceeneggiatrice Susan Dabbous e prodotto da Francesco Melzi d’Eril.

Border-DebuchPerché hai voluto raccontare una storia del genere?
Alessio Cremonini: Perché sono italiano e mi riguarda molto, nel senso che la Siria ha molte cose in comune con noi, almeno storicamente, come alcune città dell’impero romano. C’è stata una foto sul Corriere della Sera bellissima, che forse mi ha spinto a fare il film,  in cui si vedeva una famiglia siriana rifugiata in una tomba dell’impero romano. E li ho pensato, se ci fosse la guerra in Italia questo potrebbe accadere anche alla mia famiglia, rifugiarsi in un posto che una volta era un tomba romana. Inseguito anche perché Damasco è a poche ore di volo da qui, qualche papa del medioevo era siriano, un signore che si chiama  San Paolo si è convertito sulla via di damasco e poi siamo tutti quanti  nel mediterraneo e forse noi italiani siamo i più mediterranei o comunque i  più vicini geograficamente all’altra sponda del mediterraneo. Quindi chi meglio di noi italiani, può comprendere e magari raccontare agli altri europei cosa sta accadendo dall’altra parte del mediterraneo. Ed in aggiunta, mi ha spinto l’indignazione per quello che accadeva, questo non è un film politico e non vuole assolutamente esserlo, anche perché è una storia vera, però è un film da indignato, come lo sono probabilmente tutte le persone che hanno partecipato e lo hanno fatto, cioè la sceneggiatrice Susan Dabbous , gli attori protagonisti, il terzo protagonista non è qui oggi perché in questo momento, grazie ad alcune leggi italiane, non faccio i nomi dei politici, è dovuto andare via dall’Italia dove risiedeva da dieci anni e il protagonista maschile Wasim Abo Azan è ora rifugiato, richiedente asilo politico in Svezia, che è l’unico paese che accoglie i siriani. Quindi questo film è uno spaccato della Siria di oggi.

Border-AzanIl film inizia con delle immagini di repertorio e poi parla dei rapporti umani, questa scelta dell’intreccio del passaggio di testimone all’interno del film c’è stato sin dall’inizio e si è evoluto in seguito? 
A.C.: Io ho cominciato a cercare qualche storia, tramite amici e via dicendo, ed infine mi sono imbattuto in questa storia, quindi sostanzialmente io e Susan abbiamo cercato di renderla cinematografica, quindi abbiamo cercato di riportare quella storia che io avevo incontrato piano piano, facendomi accogliere dalla comunità siriana. Loro sono stati accolti nel mio paese e io sono sono stato accolto nel mio paese da loro, è stato uno scambio e c’è stata anche un arricchimento personale enorme, quindi in realtà queste entrate uscite purtroppo sono tendenzialmente della vicenda umana di quelle persone che poi si è salvata, piccole cose le abbiamo dovute aggiustare. Tutti gli stop and go di cui tu parli esistevano e dato che volevamo fare un film che fosse vero, che fosse il più puro possibile abbiamo cercato di intervenire il meno possibile sulla storia.
Susan Dabbous: Ciò che mi preme dire da giornalista che questa storia da questa parte del mediterraneo si ha il privilegio di vedere come spettatori è una storia di tante storie che io ho raccolto sul campo e che sono tremende ecco. Sono molto contenta di aver portato questo contributo perché rende questo film reale, aldilà che sia una storia vera, siamo abituati al cinema a vedere riprodotte storie vere in modo completamente artefatto. questo è un film che il direttore del Toronto Film Festival è stato trasmesso in anteprima mondiale e definito “sensibile e disadorno” ed è stato un modo di rappresentare questa realtà e lo abbiamo fatto senza giudizio, questo è importante. Il film racconta la storia da una parte ma fa vedere anche l’altra ed è questa la complessità di ciò che sta succedendo nello scenario. Non vogliamo dare dei giudizi vogliamo raccontare delle storie che purtroppo accadono realmente.

Credi che essendo un film del tutto italiano, non ti saresti potuto permettere in un altro contesto?
A.C.: Tanto cinema in Siria non si fa, per esempio una cosa che a me e Susan ha spinto inizialmente e che noi italiani abbiamo del cinema che racconta noi stessi anche per le generazioni future i siriani in questo caso no. E quindi se non hanno fatto prima cinema non credo che lo faranno adesso, dove le strutture produttive non lo permettono facilmente.
S.D.: è un film che molti scambiano per documentario, non è un documentario ma ha un valore documentaristico sicuramente importante.

Sara e Dana come vivete questo rapporto molto stretto di Italiane e damascane?
Dana Keilani: Io devo dire la verità, molte cose le ho approfondite dopo lo scoppio della guerra, molte cose non se ne parlavano in casa, non si parlava di questo. è vero che io ho sempre vissuto qui per un periodo con i miei genitori, inseguito loro sono ritornati a Damasco e sono rientrati da poco. Non avevamo le idee chiare dal punto di vista politico in Siria, è una specie di delusione, vedere il nostro paese ridotto in queste condizioni proprio da quelle persone che non pensavamo potessero fare questo.
Sara El Debuch: Lo stesso vale per me, ho 18 anni, andavo in Siria ogni anno e di politica non se ne parlava e quindi molte cose come Dana ha precisato sono dovuta andare a rivederle a sapere perché certe cose non si sapevano a meno che tu non avessi subito qualcosa nell’ambito politico. Inseguito ho conosciuto Alessio, che fortunatamente ha fatto questo film e siamo riusciti a raccontare la storia di queste due ragazze che mostra a tutti gli italiani cosa accade in Siria e cosa si sta vivendo, in piccola misura, perché non si può mostrare in un film la sofferenza di un popolo che va avanti da circa tre anni.

Border-KeilaniCome sono state scelte le attrici?
A.C.: Questo è un film molto fortunato, è miracoloso a fare un film del genere, non ho dovuto fare tanto casting perché ho avuto tanti angeli custodi che mi hanno accompagnato, la prima persona che mi ha aperto le porte della comunità siriana è stata Susan, da lei ho conosciuto molte persone tra cui Sami Haddad Abdul Ahmed e Sara El Debuch e inseguito lei mi ha portato a conoscere Dana, da entrambe ho conosciuto Wasim che inseguito mi ha fatto conoscere Jamal! Ovviamente ho conosciuto molte altre persone però anche gli attori hanno fatto il casting.
S.D.: Nel casting l’oggetto discriminate è che dovevano essere siriani e quindi parlare siriano e non arabo, non valeva un egiziano o un tunisino, questo era l’importante.

Come è nato il rapporto con la comunità siriana? Non c’era la paura che questa vicenda fosse strumentalizzata?
A.C.: Loro si sono presi il rischio di chi non ha voce, loro hanno poca voce, hanno creduto ad una persona che umilmente ha provato a dargli voce, non sono Fellini, Antonioni o Rosi ma ci provo. Non so se loro sono intelligenti o stupidi ma si sono fidati…
D.K.: …è stata una grandissima occasione, l’abbiamo sfruttata subito, di poter portare questa tragedia qui che ciocca in prima persona, la nostra famiglia è lì. Poi non solo, parliamo di storia, architettura, vite umane che dovevamo parlarne in qualche modo e questa è stata un occasione perfetta.

 
 

Border – creature di confine: il trailer del film di Ali Abbasi

Candidato all’Oscar® per il Miglior Trucco, già vincitore agli EFA per i Migliori effetti visivi, del premio per il Miglior Film a Cannes nella sezione Un Certain Regarde in Italia Miglior Film all’ultimo Noir in Festival, Border – creature di confine arriva in sala il 21 marzo, distribuito da WantedPFA e Valmyn. Ecco il trailer del film.

Secondo lungometraggio del regista svedese di origini iraniane Ali Abbasi BORDER, è tratto dal racconto Gräns dello scrittore John Ajvide Lindqvist, definito lo “Stephen King scandinavo”, già autore del fortunato best seller horror vampiresco tradotto in 12 lingue Lasciami entrare (Marsilio).

Tina (Eva Melander), impiegata alla dogana, è nota per il suo olfatto eccezionale. È come se riuscisse a fiutare il senso di colpa, la paura, la vergogna. Tina si dimostra infallibile fino al giorno in cui Vore (Eero Milonoff), un uomo all’apparenza sospetto, le passa davanti e le sue abilità per la prima volta sono messe alla prova. Tina sente che Vore nasconde qualcosa che, però, non riesce a decifrare. Peggio ancora, ne è irresistibilmente attratta e la storia d’amore con lui  le farà scoprire la sua vera identità. Con Vore, infatti, Tina condivide una natura segreta. Tutta la sua esistenza non è stata che una menzogna e ora dovrà scegliere se continuare a vivere una bugia o accettare la sconvolgente verità che le ha offerto Vore.

«Per me il film non parla della contrapposizione “Noi / Loro” ma di una persona che può ed è in grado di scegliere la propria identità. Voglio credere che tutti siamo in grado di scegliere chi essere. […] Vedo gli esseri umani come degli animali particolarmente evoluti e mi interessano tutte quelle situazioni in cui i nostri istinti bestiali cozzano contro la struttura della società».

 
 

Border – Crature di confine, dal 28 marzo al cinema

Border (Grans)

Candidato all’Oscar per il Miglior Trucco, vincitore agli EFA per i Migliori effetti visivi, Miglior Film al Festival di Cannes, sezione Un Certain Regard, e in Italia Miglior Film all’ultimo Noir in Festival, BORDER – CREATURE DI CONFINE (guarda il trailer) sarà in sala dal 28 marzo, distribuito da WantedPFA e Valmyn.

Secondo lungometraggio del regista svedese di origini iraniane Ali Abbasi BORDER, è tratto dal racconto Gräns dello scrittore John Ajvide Lindqvist, definito lo “Stephen King scandinavo”, già autore del fortunato best seller horror vampiresco tradotto in 12 lingue Lasciami entrare (Marsilio).

Tina (Eva Melander), impiegata alla dogana, è nota per il suo olfatto eccezionale. È come se riuscisse a fiutare il senso di colpa, la paura, la vergogna. Tina si dimostra infallibile fino al giorno in cui Vore (Eero Milonoff), un uomo all’apparenza sospetto, le passa davanti e le sue abilità per la prima volta sono messe alla prova. Tina sente che Vore nasconde qualcosa che, però, non riesce a decifrare. Peggio ancora, ne è irresistibilmente attratta e la storia d’amore con lui  le farà scoprire la sua vera identità. Con Vore, infatti, Tina condivide una natura segreta. Tutta la sua esistenza non è stata che una menzogna e ora dovrà scegliere se continuare a vivere una bugia o accettare la sconvolgente verità che le ha offerto Vore.

«Per me il film non parla della contrapposizione “Noi / Loro” ma di una persona che può ed è in grado di scegliere la propria identità. Voglio credere che tutti siamo in grado di scegliere chi essere. […] Vedo gli esseri umani come degli animali particolarmente evoluti e mi interessano tutte quelle situazioni in cui i nostri istinti bestiali cozzano contro la struttura della società».

Border – Creature di confine, la recensione

 
 

Border (Grans): recensione del film di Ali Abbasi

Border (Grans)

Si intitola Grans, che vuol dire confine, (Border il titolo internazionale) il nuovo film di Ali Abbasi, regista iraniano da tempo di base in Svezia, al suo secondo lungometraggio, presentato a Un Certain Regard del Festival di Cannes 2018. Proprio di confini sembra voler parlare il regista, prima di tutto perché la nostra protagonista, Tina, è una doganiera, poi perché i film, partendo dal thriller e sfociando nel fantasy, a tratti grottesco, parla di linee di confine tra umano e non umano, tra istinto ed educazione, fino a incaricarsi, addirittura, di tracciare un altro confine, quello tra il bene e il male, natura e cultura.

Traghetti che partono e approdano, boschi fitti, cielo grigio, aria fredda. La nostra protagonista è Tina, e il lavoro alla dogana le permette di mettere a frutto il suo straordinario talento: un olfatto con cui non solo percepisce gli odori, ma che sembra captare anche gli stati d’animo, rendendo per lei facilissimo scovare un malintenzionato che attraversa il confine. Grazie a questa dote, quasi un superpotere, mette la polizia sulle tracce di un giro di pedopornografia, parallelamente però incontra Vore, un uomo che ha chiaramente qualcosa in comune con lei e che Tina non riesce a inquadrare.

Tina crede di avere un cromosoma in meno, cosa che giustifica il suo aspetto peculiare, lo stesso aspetto che rintracciamo da subito nel misterioso viandante. La donna si sente attratta da questo individuo che neppure il suo olfatto riesce a capire, una persona che sembra provare un forte interesse nei suoi confronti e che si rivelerà una fonte di enorme sorpresa.

Border (Grans)Sebbene dall’inizio il film palesi la sua appartenenza al thriller, con ambientazioni, ritmi e fotografia che si sposano con il genere, Abbasi è intelligente nel disseminare la storia di indizi che tengono lo spettatore all’erta, fino alla rivelazione, a metà tra l’esilarante e il prodigioso.

È chiaro che al regista interessa raccontare la diversità, la paura e la violenza, e tenta di farlo attraverso il fantasy, componendo una storia che unisce la cronaca ai miti boschivi, risultando naturale eppure incredibile. Pur fondamentale nel racconto, l’elemento fantasy è sempre raccontato con realismo, come se il regista faticasse a lasciarsi andare o, e forse questa è l’ipotesi giusta, come se volesse trasformare questa fantasia in realtà, regalando ai fatti un background storico.

Tuttavia, proprio per questo tentativo di voler spiegare anche il fantastico, il film perde quel vitalismo liberatorio, che prova anche la protagonista, di fronte alla scoperta dell’elemento soprannaturale. Riconducendo nel finale il racconto agli eventi di partenza, Grans (Border) riesce addiruttira a chiudere una storia dolorosa e violenta su note di tenerezza.

 
 

Borat: seguito di film, recensione del film con Sasha Baron Cohen

Borat: seguito di film cinema recensione

Arriva a poco più di 10 giorni dalle elezioni presidenziali 2020 negli USA Borat: seguito di film, il secondo capitolo delle avventure del reporter kazako ideato e interpretato da Sacha Baron Cohen e conosciuto in tutto il mondo con il primo trascinante capitolo nel 2006.

In tempo di fake news, nessuno sa gestire la materia meglio di Cohen, che con il suo lavoro le ha in qualche modo inventante, portando il genere del mockumentary (il finto documentario) ad un livello altissimo di satira politica. Nel 2020, il raffinato interprete torna con il suo personaggio in un mondo, e in un’America, che è profondamente diversa da quella di 14 anni fa.

Borat: seguito di film, la recensione

E già la realizzazione del film è un piccolo miracolo, visto che è stato girato e ultimato in piena pandemia, oltre ad essere un atto comico di rivolta con una potenza mediatica e una portata virale davvero incredibile, e sarà sicuramente uno strumento di coinvolgimento importantissimo per gli elettori, laddove non arrivano pubblicità e propaganda seri.

Come il suo precedente, anche questo film ha le sembianze di un documentario approvato dal regime, ed ha lo scopo di riabilitare il nome della nazione agli occhi del mondo attraverso la captatio benevolentiae degli Stati Uniti e quindi del suo presidente e dei suoi sostenitori. Presi nel mirino ci sono in particolare il Vice Presidente Mike Pence e l’ex sindaco di New York e sostenitore di Trump, Rudolph Giuliani (che sicuramente dovrà dare delle spiegzioni a seguito del film). Ma non solo i personaggi politici, Borat “tocca” anche l’aborto, le teorie complottiste, il razzismo ovviamente, fa apparire il Ku Klux Klan, tutti elementi che, agli occhi del reporter, piacciono al “nuovo magnifico premier”, McDonald Trump.

Ebbene sì, perché di fronte ad un personaggio come Trump, che ha dimostrato una totale impermeabilità alla parodia, Baron Cohen e il suo team di co-autori sgretolano il personaggio Trump presentando un Borat che venera il presidente, un uomo che dalla Stanza Ovale sostiene razzismo e misoginia, trovandosi totalmente allineato con lui. Un’ammirazione a distanza, quella del reporter per il presidente, che nasconde tutta la chiave della satira di Sacha Baron Cohen.

Quando la politica diventa ridicola, il lavoro della satira si fa più difficile, e a questo risponde Borat: seguito di film, che fa fronte anche ad un’altra difficoltà. Il film prende in giro non solo il presidente, ma anche tutti i suoi sostenitori, e che tipo di effetto può avere, oggi, che Borat in quanto personaggio è ormai famosissimo? Non a caso Baron Cohen passa moltissima parte del film con travestimenti buffi e improponibili invece che con il suo distintivo completo grigio, cosa che gli ha permesso di infiltrarsi alla manifestazione di estrema destra lo scorso giugno e che è finita nel film, perfettamente in trama con ciò che la storia racconta.

Satira raffinata e comicità demenziale

Proprio la narrazione è una novità rispetto al film precedente, dal momento che Borat: seguito di film cinema ha una trama strutturata e precisa, che sicuramente toglie freschezza e senso di improvvisazione, ma che rende questo prodotto un oggetto forse più facile da fruire e sicuramente con meno momenti sgradevoli e grevi rispetto al primo film (non che qui siano assenti, tranquilli).

All’inzio del film troviamo Borat in un lager, mentre è condannato ai lavori forzati per aver gettato la vergogna sul suo paese, il Kazakistan (inteso come stato generico geograficamente incollocabile da parte dell’americano medio). Convocato dal ministro della propaganda, gli viene assegnata la missione di ingraziarsi il favore e il rispetto di Trump, e quindi del mondo, con un regalo. Prima viene scelta una scimmia, poi, a seguito di problemi logistici, Borat decide di offrire la sua figlia quindicenne, interpretata da Maria Bakalova (anche qui troviamo finalmente una spiegazione ad un’altra infiltrazione di Baron Cohen, questa volta alla CPAC, travestito da Trump).

L’intuizione di Borat: seguito di film è quella di giocare sullo stesso territorio dell’assurdo dell’obbiettivo della sua satira. Certo, con un pubblico vigile e attento, che riconosce Borat per strada, è difficile valutare, ora, quanto sia stato documentato e quanto sceneggiato, resta però notevole la maniera in cui Sacha Baron Cohen cammina sulla linea tra umorismo becero e acuta satira politica.

 
 

Borat torna in tv per presentare Brothers Grimsby

Sacha Baron Cohen, nei panni del celebre giornalista kazako Borat, è tornato in tv per presentare  Brothers Grimsby (qui il trailer del film), la nuova commedia in cui recita al fianco di Mark Strong.

Ecco il video della sua presentazione da Jimmy Kimmel:

https://youtu.be/hcH0gPaMay8

Il film ruota proprio attorno ad un agente appartenente ai Black Ops inglesi che è costretto ad allearsi con il fratello hooligan per via di un nuovo e delicato incarico. I due non sono in contatto ormai da tempo, ma la fuga che li attende diventerà un modo per riavvicinarsi.

Diretto da Louis Leterrier, nel cast ci sono Sacha Baron CohenMark Strong, Penélope CruzIsla FisherRebel Wilson Ian McShane.

Il film sarà nei cinema a marzo 2016.

 
 

Borat 2: un’anteprima del trailer con Sasha Baron Cohen

Si intitolerà Borat: Gift of Pornographic Monkey to Vice Premiere Mikhael Pence to Make Benefit Recently Diminished Nation of Kazakhstan il sequel di Borat, il folle mockumentary di Sasha Baron Cohen uscito nel 2007. Il titolo del film potrebbe tradursi così: Borat: il dono della scimmia pornografica al Vice Premier Mikhael Pence a beneficio della nazione del Kazakhstan sminuita di recente.

Il film sarà distribuito su Amazon Prime Video a partire dal 23 ottobre e nelle prossime ore potremo beneficiare di un trailer esteso, mentre di seguito vi mostriamo un teaser e un poster decisamente audace che è apparso sull’account Instagram ufficiale di Cohen e che ironizza sull’uso della mascherina. Ecco di seguito i contenuti:

Borat Sagdiyev (in cirillico: Борат Сагдиев) è un giornalista immaginario kazako inventato e interpretato da Sacha Baron Cohen. Borat è il protagonista del film Borat: Cultural Learnings of America for Make Benefit Glorious Nation of Kazakhstan, in italiano Borat – Studio culturale sull’America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan. Borat 2 arriverà il 23 ottobre su Amazon Prime Video.

 
 

Borat 2: il trailer ufficiale del film con Sacha Baron Cohen

Si intitolerà BORAT SUBSEQUENT MOVIEFILM: DELIVERY OF PRODIGIOUS BRIBE TO AMERICAN REGIME FOR MAKE BENEFIT ONCE GLORIOUS NATION OF KAZAKHSTAN il sequel di Borat, il folle mockumentary di Sasha Baron Cohen uscito nel 2007.

Il film sarà distribuito su Amazon Prime Video a partire dal 23 ottobre. Il film seguirà le assurde vicende del giornalista del titolo, personaggio che incarna e smaschera le contraddizioni della società americana con una satira spesso greve ma sempre efficace. Sarà interessante capire in che modo il film si rivolgerà alla situazione odierna in un’America sempre più messa alla prova da rivolte, imminenti elezioni presidenziali e una pandemia ancora in corso.

BORAT SUBSEQUENT MOVIEFILM: DELIVERY OF PRODIGIOUS BRIBE TO AMERICAN REGIME FOR MAKE BENEFIT ONCE GLORIOUS NATION OF KAZAKHSTAN è diretto da Jason Woliner, scritto da Sacha Baron Cohen & Anthony Hines & Dan Swimer & Peter Baynham & Erica Rivinoja & Dan Mazer & Jena Friedman & Lee Kern, prodotto da Sacha Baron Cohen, Monica Levinson e Anthony Hines, executive producer: Buddy Enright, Nicholas Hatton, Peter Baynham, Dan Mazer e Stuart Miller, con Sacha Baron Cohen & Irina Nowak.

 
 

Bop Decameron: prime foto dal set romano!

Iniziate a Rome le riprese di Bop Decameron. La nuova commedia di Woody Allen che prenderà spunto dal Decamerone di Boccaccio. Ecco arrivare le prime foto: 

 
 

Bop Decameron: ecco il titolo del film romano di Woody Allen.

E’ Variety, che in un articolo svela ufficialmente il titolo del nuovo film di Woody Allen che girerà a roma: Bop Decameron. Inoltre, vengono svelati anche alcuni dettagli sulla trama.

 
 

Booster Gold: la Warner prepara il film, ecco lo sceneggiatore?

Booster Gold

Booster GoldEra già stato annunciato tempo fa che la Warner era a lavoro su un film con protagonista Booster Gold (in coppia con Blue Beetle) e adesso sembra essere arrivato il momento per questo nuovo personaggio DC di arrivare sul grande schermo.

La scelta dipenderebbe dalle grandi critiche avute per il toni dark di Batman v Superman Dawn of Justice. Il progetto dovrebbe essere infatti molto più leggero e Zack Stentz, sceneggiatore di Thor e di Power Rangers, sarebbe già all’opera su uno script, almeno stando a quanto riferisce Birth.Movies.Death.

Il sito riporta anche che sia la Warner che (soprattutto) Ben Affleck sono davvero consapevoli di ciò che è andato male in BvS e quindi il lavoro per questo film farà tesoro delle critiche ricevute. Il report informa però che questo progetto non vedrà, per ora, la presenza di Blue Beetle, come annunciato in precedenza.

Vi terremo aggiornati.

Booster Gold è un personaggio dei fumetti creato da Dan Jurgens, pubblicato dalla DC Comics. La sua prima apparizione è in Booster Gold (prima serie) n. 1 (febbraio 1986).

È un supereroe, membro della Justice League proveniente dal XXV secolo. Peculiarità del personaggio è il fare il supereroe per professione, ovvero dedicarsi a imprese eroiche (sempre enfatizzate) a scopo di lucro, utilizzando numerosi sponsor e pubblicizzando dei prodotti. Booster è sempre accompagnato da Skeets, un robottino dorato sarcastico che lo punzecchia e prende in giro in continuazione. Era anche un grande amico di Ted Kord, il secondo Blue Beetle, insieme al quale ha dato vita a numerosi sketch comici durante la gestione di Keith Giffen e J.M. DeMatteis della Justice League International.

Fonte: CBM

 
 

Booster Gold: la serie ha assunto il creatore di Our Flag Means Death

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DC Studios e James Gunn porteranno la seconda stagione di Peacemaker al Comic-Con di San Diego di questo fine settimana, e un altro importante aggiornamento del DCU è stato rivelato in vista del panel della serie nella Hall H.

Deadline ha rivelato che Booster Gold, una serie in streaming su HBO Max in programma, ha incaricato David Jenkins, creatore di Our Flag Means Death, di scrivere l’episodio pilota. Se Gunn e Peter Safran saranno soddisfatti della sua interpretazione del supereroe viaggiatore nel tempo, alla fine sarà lui a ricoprire il ruolo di showrunner.

Booster Gold è stato annunciato all’inizio del 2023 come parte del programma “Capitolo 1: Dei e Mostri” del DCU. In precedenza era stato rivelato che la serie aveva perso il suo showrunner originale, mentre circolavano voci, riportate anche da Cinefilos.it, secondo cui la star di Eternals, Kumail Nanjiani, sarebbe in lizza per interpretare il personaggio principale.

Lo scorso dicembre, Gunn ha ampiamente eluso una domanda su Nanjiani che interpretava Booster Gold quando ha detto: “Non siamo ancora arrivati a quel punto per quanto riguarda Booster Gold. Le sceneggiature non sono ancora esattamente dove vorrei che fossero”. Aveva aggiunto: “L’obiettivo fin dall’inizio era quello di dare l’onore che meritavano i grandi personaggi: Wonder Woman, Batman e Superman. Ma anche di sostenere personaggi meno noti come Peacemaker, Booster Gold e la Cacciatrice”.

Chi è Booster Gold?

Booster Gold è stato creato dallo scrittore Dan Jurgens ed è apparso per la prima volta in Booster Gold n. 1 nel 1986. Il suo vero nome è Michael Jon Carter, un’ex stella del football del XXV secolo che diventa un eroe viaggiatore nel tempo.

Carter, disilluso dalla mancanza di successo e fama ai suoi tempi, ruba tecnologie avanzate, tra cui una tuta potenziata e un aiutante robotico di nome Skeets, e torna indietro nel XX secolo per diventare un supereroe. Inizialmente motivato dalla fama e dalla fortuna, Booster alla fine si trasforma in un vero eroe, usando le sue capacità per proteggere gli innocenti e far rispettare la giustizia.

Quando Booster Gold fu annunciato per la prima volta, fu descritto come una storia incentrata sul personaggio principale, che usa tecnologie di base del futuro per fingere di essere un supereroe nel presente.

 
 

Booster Gold: Kumail Nanjiani sarà il protagonista della serie DC? [RUMOR]

Booster Gold

Una nuova indiscrezione che circola in rete sostiene che la prevista serie DC Studios/Max Booster Gold abbia trovato il suo protagonista e che l’eroe saltatore nel tempo sarà interpretato da un attore che ha debuttato nel MCU solo tre anni fa. Secondo Nexus Point News, Kumail Nanjiani – che ha interpretato Kingo in Eternals dei Marvel Studios – sarebbe stato scritturato per il ruolo di Michael John Carter nel prossimo show del DCU.

La fonte è stata affidabile in passato e sembra molto fiduciosa riguardo questa notizia di casting, quindi potrebbe esserci del vero. Per avere la certezza assoluta, però, bisognerà aspettare che i produttori o James Gunn la confermino. Tuttavia, considerando che ci si aspetta che Nanjiani riprenda ancora i panni di Kingo nel MCU – dato anche il finale di Eternals – sarebbe piuttosto strano vederlo impegnato contemporaneamente in un progetto della rivale DC, motivo per cui la notizia è per ora da ritenere solo un rumor infondato.

Eternals Kingo Kumail Nanjiani
Kumail Nanjiani nel ruolo di Kingo in Eternals

Cosa sappiamo sulla serie Booster Gold?

Precedenti rumor avevano riportato che gli attori Dylan Playfair, Fionn Whitehead e Patrick Schwarzenegger stavano tutti facendo dei provini per il ruolo di Booster, ma ad oggi non ci sono conferme ufficiali a riguardo. Sappiamo che le priorità di DC Studios sono Superman e Supergirl: Woman of Tomorrow, come primi personaggi ad arrivare sul grande schermo. Ma chi sarà il prossimo? Sembra che la serie Lanterns stia prendendo forma, mentre si dice che anche Booster Gold sia vicino all’inizio della produzione.

Il regista James Gunn ha precedentemente affermato che la serie comedy esplorerà la “sindrome dell’impostore come supereroe”. Il co-CEO dei DC Studios, Peter Safran, ha descritto Booster Gold come “un perdente del futuro che utilizza la tecnologia per tornare al presente” e finge di essere un supereroe. Nexus Point News ha precedentemente riferito che Gunn e Peter Safran avrebbero ingaggiato Danny McBride, John Carcieri e Jeff Fradley, il team creativo dietro la serie originale HBO Max The Righteous Gemstones, per lavorare allo show.

Questo potrebbe dare credito a una precedente indiscrezione secondo la quale il frequente collaboratore del team Jody Hill (The Righteous Gemstones, Eastbound and Down, Vice Principals) sarebbe stato assunto come regista/showrunner. Gunn ha recentemente smentito una notizia secondo la quale la produzione sarebbe iniziata a breve, ma ha rivelato che “la maggior parte” degli show basati sul DCU attualmente in cantiere ha definito i propri team creativi.

Booster Gold è un personaggio dei fumetti creato da Dan Jurgens, pubblicato dalla DC Comics. La sua prima apparizione è in Booster Gold (prima serie) n. 1 (febbraio 1986). È un supereroe, membro della Justice League proveniente dal XXV secolo. Peculiarità del personaggio è il fare il supereroe per professione, ovvero dedicarsi a imprese eroiche (sempre enfatizzate) a scopo di lucro, utilizzando numerosi sponsor e pubblicizzando dei prodotti. Booster è sempre accompagnato da Skeets, un robottino dorato sarcastico che lo punzecchia e prende in giro in continuazione.

 
 

Booster Gold: James Gunn svela lo stato dei lavori della serie Max

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Sappiamo che la serie Booster Gold per Max è nelle primissime fasi di sviluppo, ma una recente voce afferma che il progetto potrebbe essere un po’ più avanti di quanto pensassimo. Secondo il report, le riprese sono previste per luglio e il ruolo principale è stato assegnato, anche se non è stato reso noto quale attore avrebbe ottenuto la parte.

Considerando che c’è stato praticamente silenzio radio sullo show da quando è stato annunciato per la prima volta, questo aggiornamento sembrava poco attendibile, e il co-CEO dei DC Studios James Gunn ha ora smentito la voce.

Al regista dei Guardiani della Galassia e di The Suicide Squad è stato chiesto se “le voci secondo cui le riprese di Booster Gold cominceranno l’8 luglio sono vere? Sarà la prossima grande serie DCU dopo la seconda stagione di Peacemaker o sarà la serie di Amanda Waller”, il regista ha risposto: “Anche se stiamo ancora lavorando su Booster Gold, la produzione non è imminente e quella storia/post è completamente falsa.”

Un’altra voce sosteneva che Jody Hill sarebbe stato considerato come regista. Gunn non ha affrontato questo problema, ma ha precedentemente affermato che “la maggior parte” degli spettacoli basati su DCU in cantiere hanno già formato i propri team creativi.

Booster Gold è un personaggio dei fumetti creato da Dan Jurgens, pubblicato dalla DC Comics. La sua prima apparizione è in Booster Gold (prima serie) n. 1 (febbraio 1986).

È un supereroe, membro della Justice League proveniente dal XXV secolo. Peculiarità del personaggio è il fare il supereroe per professione, ovvero dedicarsi a imprese eroiche (sempre enfatizzate) a scopo di lucro, utilizzando numerosi sponsor e pubblicizzando dei prodotti. Booster è sempre accompagnato da Skeets, un robottino dorato sarcastico che lo punzecchia e prende in giro in continuazione. Era anche un grande amico di Ted Kord, il secondo Blue Beetle, insieme al quale ha dato vita a numerosi sketch comici durante la gestione di Keith Giffen e J.M. DeMatteis della Justice League International.

 
 

Booster Gold: ecco i tre probabili “finalisti” per il ruolo

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Sappiamo che le priorità di DC Studios sono Superman e Supergirl, come primi personaggi ad arrivare sul grande schermo. Ma chi sarà il prossimo? Sembra che Green Lanterns stia prendendo forma, mentre si dice che anche Booster Gold sia vicino all’inizio della produzione (si dice che il personaggio del titolo sia stato segretamente scelto).

Anche se non si tratta di una notizia ufficiale, Film Front afferma di aver appreso chi sono i tre favoriti per interpretare Booster Gold del DCU. Secondo il sito, Dylan Playfair, Fionn Whitehead e Patrick Schwarzenegger stanno tutti facendo dei provini per il ruolo di Booster. Non è chiaro chi di loro sia stato potenzialmente scelto o se qualcuno di loro sia ancora in corsa. Playfair è meglio conosciuto per il suo lavoro nel franchise di Letterkenny and the Descendants. Whitehead, nel frattempo, si è fatto un nome con Dunkerque, Black Mirror: Bandersnatch e Great Expectations. Per quanto riguarda Schwarzenegger, è il figlio dell’icona dello schermo Arnold Schwarzenegger e si è affermato come una star a pieno titolo grazie ai ruoli di spicco in The Terminal List e Gen V. Se questi nomi sono un indizio concreto, DC Studios è alla ricerca di un Booster Gold giovane. Se invece non c’è verità in questa voce, James Gunn sicuramente la smentirà molto presto.

Il regista ha precedentemente affermato che la serie comedy esplorerà la “sindrome dell’impostore come supereroe”. Il co-CEO dei DC Studios, Peter Safran, ha descritto il personaggio come “un perdente del futuro che utilizza la tecnologia per tornare al presente” e finge di essere un supereroe.

Booster Gold è un personaggio dei fumetti creato da Dan Jurgens, pubblicato dalla DC Comics. La sua prima apparizione è in Booster Gold (prima serie) n. 1 (febbraio 1986).

È un supereroe, membro della Justice League proveniente dal XXV secolo. Peculiarità del personaggio è il fare il supereroe per professione, ovvero dedicarsi a imprese eroiche (sempre enfatizzate) a scopo di lucro, utilizzando numerosi sponsor e pubblicizzando dei prodotti. Booster è sempre accompagnato da Skeets, un robottino dorato sarcastico che lo punzecchia e prende in giro in continuazione. Era anche un grande amico di Ted Kord, il secondo Blue Beetle, insieme al quale ha dato vita a numerosi sketch comici durante la gestione di Keith Giffen e J.M. DeMatteis della Justice League International.

 
 

Booster Gold: Anthony Starr di The Boys risponde ai rumor sul suo coinvolgimento

Booster Gold

Antony Starr ha avuto un grande impatto nel ruolo dello psicotico supereroe conosciuto come Homelander, tra i principali protagonisti della serie The Boys, di Prime Video. Da tempo, però, sono in molti a chiedersi se c’è la possibilità che prima o poi lo si possa vedere nei panni di un supereroe più convenzionale. Una recente voce di corridoio ha affermato che il ruolo di protagonista della prevista serie Max Booster Gold è già stato assegnato e, quando i fan hanno notato che Starr e il co-CEO dei DC Studios James Gunn hanno iniziato a seguirsi su Instagram, sono aumentate le speculazioni sul fatto che l’attore australiano potrebbe essere stato scritturato per il ruolo di Michael Jon Carter.

Perché proprio questo personaggio e non un altro ruolo del DCU? La somiglianza dell’attore al supereroe dei fumetti DC ha sicuramente reso facile questo accostamento. Tuttavia, è proprio Starr a rispondere ora a queste teorie, affermando durante un intervista a ComicBook.com: “Io e James giochiamo solo a golf”. L’attore ha poi aggiunto che “Non vedo l’ora di vedere cosa farà con l’Universo DC. Penso che sia un regista, un produttore e un talento fenomenale. È uno dei più grandi del settore, quindi non vedo l’ora di vedere cosa sta preparando”.

The Boys 4

 

LEGGI ANCHE: The Boys: trailer della quarta stagione dal 13 giugno su Prime Video

Cosa sappiamo sulla serie Booster Gold?

Ad oggi, alcune fonti riportano che gli attori Dylan Playfair, Fionn Whitehead e Patrick Schwarzenegger stanno tutti facendo dei provini per il ruolo di Booster, ma ad oggi non ci sono conferme ufficiali a riguardo. Sappiamo che le priorità di DC Studios sono Superman e Supergirl, come primi personaggi ad arrivare sul grande schermo. Ma chi sarà il prossimo? Sembra che Green Lanterns stia prendendo forma, mentre si dice che anche Booster Gold sia vicino all’inizio della produzione.

Il regista James Gunn ha precedentemente affermato che la serie comedy esplorerà la “sindrome dell’impostore come supereroe”. Il co-CEO dei DC Studios, Peter Safran, ha descritto il personaggio come “un perdente del futuro che utilizza la tecnologia per tornare al presente” e finge di essere un supereroe. Booster Gold è un personaggio dei fumetti creato da Dan Jurgens, pubblicato dalla DC Comics. La sua prima apparizione è in Booster Gold (prima serie) n. 1 (febbraio 1986).

È un supereroe, membro della Justice League proveniente dal XXV secolo. Peculiarità del personaggio è il fare il supereroe per professione, ovvero dedicarsi a imprese eroiche (sempre enfatizzate) a scopo di lucro, utilizzando numerosi sponsor e pubblicizzando dei prodotti. Booster è sempre accompagnato da Skeets, un robottino dorato sarcastico che lo punzecchia e prende in giro in continuazione. Era anche un grande amico di Ted Kord, il secondo Blue Beetle, insieme al quale ha dato vita a numerosi sketch comici durante la gestione di Keith Giffen e J.M. DeMatteis della Justice League International.

 
 

Booster Gold e Blue Beetle saranno in un prossimo film DC

Secondo The Tracking Board, Warner Bros starebbe sviluppando un lungometraggio su Booster Gold e Blue Beetle, dopo anni in cui si parlava di uno spazio per questi due personaggi.

Blue Beetle è stato vicino ad avere una sua serie dedicata durante il periodo di Smalville, mentre si parlava anche di uno show su Booster Gold programmato su SyFy. Evidentemente Warner Bros ritiene i due personaggi più adatti al grande schermo.

Direttore e produttore esecutivo sarà Greg Berlanti. Il film viene descritto come un “buddy cop” sui supereroi, che avrà anche una carica umoristica non indifferente. La pellicola dovrebbe avere quindi un tono molto lontano dalle atmosfere dark degli altri film di supereroi prodotti dalla Warner Bros. Probabilmente si spera di ripetere il successo fatto da Marvel con Guardiani della Galassia e Ant-Man. Altra novità è che i due personaggi dovrebbero anche far parte del prossimo film Justice League.

Fonte: CBM

 
 

Boomer si nasce: un podcast che ci accompagna nella vita online e offline dei ragazzi di oggi

Cosa vuol dire cringe? A cosa serve un meme? E c’è differenza tra un influencer e un content creator? Basta non saper rispondere anche solo a una di queste domande per cominciare a sentirsi poco al passo con i tempi o, come direbbe un ragazzo di oggi, boomer.

Capirsi tra generazioni diverse diventa, infatti, sempre più difficile e lo dimostra bene il divario che esiste tra i giovani della Gen Z e le persone che li precedono. A cambiare non sono solo gli anni di nascita, ma anche le attitudini, gli stili di vita, gli interessi e, soprattutto, il linguaggio.

Boomer si nasce, la nuova serie audio di Trentino Film Commission realizzata in collaborazione con Chora Media, è pensata per tutti i boomer – e non solo – che vogliono comprendere meglio i ragazzi di oggi e come vivono sempre di più su internet e sui social media.

Nel corso di sei puntate, una alla settimana, alcuni giovani che hanno tra i 14 e i 20 anni  fanno da guida all’host Luca Ferrario, esperto di cinema e comunicazione e Direttore di Trentino Film Commission, raccontando la loro quotidianità tra esperienze online e offline.

Si crea così uno scambio tra generazioni autentico e ironico, che partendo dalla spiegazione di alcune parole ed espressioni usate dai ragazzi arriva a svelare come stanno cambiando la nostra società e il nostro mondo.

In ognuno degli episodi interviene anche una figura esperta del tema trattato, e tra le persone coinvolte ci sono Sofia Viscardi, Vincenzo Marino, Daniele Zinni e Chiara Maiuri.

Il podcast si inserisce all’interno di EDUCA IMMAGINE+, un progetto di educazione ai linguaggi del cinema e dei media rivolto al mondo della scuola e all’intera comunità, nato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da Ministero dell’Istruzione e del Merito e il Ministero della Cultura.

La serie audio uscirà in concomitanza della Giornata Nazionale del Cinema per la Scuola 2023, in programma il 16, 17 e 18 ottobre presso i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo per fornire un’importante occasione di confronto e formazione sull’educazione ai media in ambito scolastico.

Boomer si nasce sarà disponibile su tutte le app free (Spotify, Apple Podcast, Spreaker, Google Podcasts) dal 17 ottobre, con una nuova puntata ogni martedì fino al 21 novembre.

Sinossi generale e calendario degli episodi

Avete mai visto qualcosa di cringe? Condividete dei meme? Sapete che tra amici è comune fare delle live? Se domande del genere vi confondono, non vi preoccupate, questa è la serie che fa per voi: è pensata per aiutare i cosiddetti boomer a capire meglio la Generazione Z. Sei puntate, una alla settimana, in cui sono proprio i più giovani a farci da guida e a parlarci di come la loro quotidianità si intreccia all’uso di internet e dei social media. In ogni episodio partiamo da un termine o un’espressione che caratterizza il linguaggio dei ragazzi per andare a esplorare i temi più diversi, dai videogiochi agli influencer, passando per l’educazione sessuale online. Grazie agli interventi di alcune persone tra i 14 e i 20 anni, e al supporto di sei figure “esperte”, questo podcast prova a raccontare della nostra società, del nostro mondo e di come stanno cambiando le cose.

 
 

Booksmart: il trailer del debutto alla regia di Olivia Wilde

Annapurna Pictures ha da poco diffuso il primo trailer (vietato ai minori) di Booksmart, debutto alla regia di Olivia Wilde presentato in anteprima al SXSW e già descritto dalla critica americana come un perfetto incrocio tra Suxbad e Lady Bird.

Nel cast Kaitlyn Dever, Beanie Feldstein, Jessica Williams, Lisa Kudrow, Will Forte e Jason Sudeikis. L’uscita nelle sale è invece fissata al 24 Maggio.

Di seguito la sinossi:

Raccontato da una prospettiva selvaggia, originale e moderna, Booksmart è una commedia senza filtri sul rapporto tra due migliori amiche durante gli anni del liceo e quei legami destinati a durare per tutta la vita. Catturando lo spirito dei nostri tempi, il film è una storia di formazione per le prossime generazioni.

Fonte: Annapurna Pictures

 
 

Book of Love con Sam Claflin da oggi su SKU e NOW

Book of Love

Arriva in prima tv assoluta il film Sky Original Book of Love, domenica 28 agosto in esclusiva alle 21.15 su Sky Cinema Uno (e alle 21.45 anche su Sky Cinema Romance), in streaming solo su NOW e disponibile on demand (anche in qualità 4K). Una divertente commedia romantica diretta da Analeine Cal y Mayor, che vede protagonista Sam Claflin accanto a Veronica Echegui. Nel cast anche Horacio Garcia Rojas, Antonia Clarke e Melissa Pino.

La trama di Book of Love

Henry è uno scrittore in declino. Il suo ultimo romanzo non ha avuto successo. Quando improvvisamente il libro diventa un grande successo in Messico, la sua addetta stampa insiste perché parta per un tour promozionale nel Paese. Ma quando arriva lì, Henry scopre perché il suo libro ha raggiunto tanta popolarità: la traduttrice messicana Maria ha trasformato il suo noioso romanzo in una storia erotica. Mentre tra i due gli animi si infiammano, le scintille iniziano a volare.

BOOK OF LOVE– Domenica 28 agosto in prima tv assoluta alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su N0W e disponibile on demand (anche in qualità 4K).

Le curiosità sul film

  • Il primo film originale Amazon di Sam Claflin.
  • C’è una scena durante i titoli di coda di Maria che appare come ospite in uno show televisivo dopo aver pubblicato il suo primo romanzo. È lì per un’intervista sul suo libro. Henry e la sua famiglia sono tutti visti guardare dal backstage.
 
 

Book of Life: artwork per la produzione di Guillermo del Toro

Book of Life , film d’animazione prodotto da Guillermo del Toro e scritto e diretto da Jorge Gutierrez, si presenta attraverso una prima concept art che anticipa quello che sarà il risultato finale del fim.

Il film, che secondo il regista trae la propria ispirazione dal folklore messicano, sarà ambientato nel Giorno dei Morti, tipica festività messicana, e racconterà le disavventure vissute da Manolo, diviso tra i sui sogni d’amore e di una carriera da musicista ed il triste futuro che i genitori hanno in serbo per lui.

Come anticipato Book of Life sarà prodotto dal regista, produttore e sceneggiatore Guillermo del Toro per Fox Animation Reel Fx Animation Studios (Free Birds) ed annovera nel cast le voci di Channing TatumZoe SaldanaDanny TrejoIce CubeChristina ApplegateDiego Luna.

Questo il commento del regista Jorge Gutierrez:

“Tutti i miei album preferiti, tutti i miei libri e film preferiti, sono tutte storie personali che prendono posto in una cultura molto specifica ma che sono universali. Così voglio raccontare qualcosa successa alla mia famiglia ma rendendola universale.”

Books of Life è atteso nei cinema il prossimo 17 ottobre.

Vi proponiamo qui di seguito gli artwork recentemente pubblicati:

book of life 1 book of life 2

Fonte: Holliwood Reporter