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Venezia 70: Child of God recensione del film di James Franco

Venezia 70: Child of God recensione del film di James Franco

child of godJames Franco sembra aver trovato realmente una nuova vocazione nella regia. L’attore, noto ai più per la sua partecipazione agli Spiderman di Sam Raimi, presenta al Festival di Venezia del 2013, nella sezione in Concorso, il suo ultimo lavoro, Child of God, film tratto dall’omonimo romanzo del grande Cormac McCarthy (in italiano Figlio di Dio).

La storia ruota intorno ad un serial killer, Lester Ballard, uomo dalla psiche disturbata probabilmente per aver assistito, da piccolo, al suicidio del padre. Lester vive da solo nei boschi intorno alle città di Crawley, Lewisburg, Marlinton e Roncerverte, nella Virginia Occidentale; è violento, sporco e aggressivo, curandosi particolamente di tenere alla larga ogni contatto umano. Stringe amicizia con dei peluches che vince ad una festa di paese e gioca con gli animali selvatici che cattura, ma proprio non vuole sapere di avere a che fare con i suoi simili, a meno che non siano ragazze … morte.

Scott Haze rinnova la sua collaborazione con il Franco regista e si trasforma nell’orribile e grottesco Ballard, un essere umano che lungo la via dell’autodistruzione riesce a trovare ogni giorno una diversa ragione per andare avanti, perpetrando i suoi crimini. Se all’inizio pensiamo che il nostro protagonista sia solo una vittima delle circostanze, man mano che la storia si dipana scopriamo la sua vera natura, tutt’altro che semplice. L’interpretazione, pur servendo un personaggio complesso, si rivela ben presto essere esasperata ed eccessiva, volta ad uno svolgimento che sembra inevitabile ma che, nel caso di McCarthy, lascia sempre spazio alla possibilità.

Interessante invece l’uso della musica che Franco sceglie di abbinare ai momenti più drammatici, creando un bel contrappunto attraverso l’inserimento di musica country che pur estraniando i gesti efferati del protagonista, rende più facilmente digeribili mostruosità che troppe volte non sono relegate allo schermo o alla carta.

Child of God è un film che mostra i suoi limiti, pur essendo sufficentemente equilibrato e interessante.

 

Arnold Schwarzenegger e Harrison Ford sul set dei Mercenari 3

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Arnold Schwarzenegger e Harrison Ford sul set dei Mercenari 3

I Mercenari 3 è in fase di riprese e oggi è stata pubblicata online la prima foto di Arnold Schwarzenegger e Harrison Ford sul set del nuovo film. “è stato un fantastico primo giorno di riprese di ‘I Mercenari 3’“, ha scritto Schwarzenegger su Instangram “Ottimo per lavorare con Harrison e il nostro direttore, Patrick [Hughes].”

Nel terzo episodio vedremo Barney (Stallone), Christmas (Statham) e il resto del team che si trovano faccia a faccia con Conrad Stonebanks (Gibson) che proprio qualche anno prima aveva fondato la banda dei Mercenari insieme a Barney. Con il passare del tempo però Conrad era cambiato tanto da diventare violento e spietato e da costringere Barney ad ucciderlo. Stonebanks invece è riuscito a salvarsi ed ora ha una sola missione: annientare i Mercenari. Barney decide così di combattere il vecchio sangue con il nuovo e porta una nuova aria nel gruppo, reclutando membri più giovani, veloci e tecnologicamente avanzati. L’ultima missione diventa così lo scontro tra il classico stile old school e le competenze tecniche, dando luogo alla più personale battaglia affrontata dai Mercenari fino ad oggi.

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I Mercenari 3, il film

Vi ricordiamo che il cast de I Mercenari 3 vede Sylvester StalloneArnold SchwarzeneggerJason StathamHarrison FordMel Gibson, Terry Crews, Dolph Lundgren, Antonio Banderas, Kellan Lutz, Randy Couture, Victor Ortiz, Kelsey Grammer, Glen Powell Jr., Ronda Rousey, Wesley Snipes

A dirigere questo bel gruppo di eroi ci sarà Patrick Hughes che avrà a disposizione un budget di 90 milioni di dollari. La trama del film: ne I Mercenari 3, Barney (Sylvester Stallone), Christmas (Jason Statha) e il resto della squadra si trovano faccia a faccia con Conrad Stonebanks (Gibson), un vecchio amico di Barney e co-fondatore del gruppo di Mercenari. Stonebanks però si allontanò dal gruppo, costringendo Barney ad ucciderlo, o almeno così si pensava. Lui invece è riuscito a eludere la morte, e ora è tornato per cercare di mettere fine al gruppo che lui stesso ha fondato. Ma Barney ha piani diversi.

Fonte:worstpreviews

Venezia 70 Night Moves con Jesse Eisenberg e Dakota Fanning

Venezia 70 Night Moves con Jesse Eisenberg e Dakota Fanning

Venezia 70 Night MoviesSiamo al terzo giorno di Festival e oggi tocca al film in concorso Night Moves con protagonisti Jesse Eisenberg, Dakota Fanning e Peter Sarsgaard. La pellicola è un classico film indipendente americano che senza grosse pretese, affida completamente agli attori di talento il compito di portare a casa un film che si rivela essere piatto e noioso, percorrendo un binario narrativo fatto di poco coraggio e tanta incomunicabbilità .

Trama: Fino a che punto le convinzioni legittime di una persona giustificano comportamenti illegali? Come può reagire un individuo mosso da un radicato idealismo quando si trova tutt’a un tratto con le spalle al muro. Night Moves è la storia di tre ambientalisti radicali e del loro progetto di far saltare una diga idroelettrica.

Vi ricordiamo che tutte le notizie e le recensioni in anteprima dal Festival di Venezia le trovate nel nostro speciale Venezia 70.

Di seguito tutte le foto nella nostra foto gallery

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Venezia 70 Foto dei primi tre giorni

Siamo arrivati al terzo giorno e come di consueto facciamo un riepilogo fatto d’immagini delle star che in questi giorni hanno sfilato sul red carpet della settantesima edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia:

Hercules: Dwayne Johnson in una nuova foto

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Dwayne Johnson-Hercules-filmContinuano le riprese dell’atteso nuovo adattamento di Hercules e come di consueto continuano ad arrivare aggiornamenti dal profilo Twitter del protagonista del film Dwayne Johnson. Oggi, infatti, arriva una nuova foto che mostra più nel dettaglio il costume che l’attore sta indossando per alcune riprese del fim e alcuni graffi molto grandi che suggeriscono la presenza di un felino di grosse proporzioni e al quanto violento.

Hercules

Hercules, che come sappiamo sarà diretta e prodotta da Brett Ratner è attualmente in fase di ripresa a Budapest, in Ungheria. Nel cast di Hercules oltre al protagonista Dwayne Johnson ci sono attori del calibro di  e .Il film uscirà negli USA il 25 Luglio 2014.

Tutte le altre foto del film:

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Ecco la trama ufficiale:

Tutti conoscono la leggenda di Ercole e delle sue dodici fatiche. Questa storia comincia dopo le fatiche e la leggenda. Ossessionato da un errore del suo passato, Hercules è diventato unmercenario. Insieme ai suoi cinque fedeli compagni, viaggerà nell’antica Grecia vendendo i suoiservizi per l’oro, grazie alla sua leggendaria reputazione di intimidire i nemici. Ma quando il sovrano della Tracia e sua figlia cercheranno il suo aiuto, Hercules tornerà a lottare per il bene e il trionfo della giustizia, tornando ad essere l’eroe di una volta. Dovrà abbracciare di nuovo il suo mito e tornare ad essere Hercules.

 

Il mondo di Arthur Newman: recensione del film con Colin Firth

Il mondo di Arthur Newman: recensione del film con Colin Firth

Il mondo di Arthur Newman l’esordio alla regia del giovane Dante Ariola, apprezzato autore di spot pubblicitari, si presenta come una più che ordinaria commedia romantica, condita di tutti i crismi del genere, senza lesinare in fatto di luoghi comuni e di situazioni da puro manuale rosa.

In Il mondo di Arthur Newman insoddisfatto della propria vita, del proprio lavoro e con alle spalle un divorzio e un difficile rapporto col figlio, Wallace Avery decide di dare un taglio col passato. Dopo aver inscenato la propria scomparsa, acquista la nuova identità di Arthur Newman, brillante golfista che incarna il suo alter ego ideale. Ma l’incontro fortuito con la giovane tossica Michaela Fitzerland, anche lei sotto falsa identità, farà nascere nell’uomo l’impulso di ritornare sulla propria strada per affrontare le proprie responsabilità.

Il mondo di Arthur Newman, il film

Il mondo di Arthur Newman recensione

Affidandosi totalmente ad una sceneggiatura scritta più di vent’anni fa da Becky Johston, qui lontana anni luce dalla purezza di Sette anni in Tibet, che risente indubbiamente del peso del tempo, Ariola confeziona un prodotto che, seppur godibile a livello di intrattenimento, non può nascondere alcune gravissime pecche di forma e di stile, confermando come il regista risenta della fantomatica crisi da opera prima. Innanzitutto non vi è un sufficiente approfondimento psicologico dei due personaggi principali, i quali vengono presentati come semplici manichini mossi da motivazioni posticce, all’interno di un quadro narrativo in cui i fatti e gli avvenimenti semplicemente accadono senza dare il tempo allo spettatore di digerirli e di capirne a fondo le dinamiche.

Come se non bastasse poi, il film si presenta pieno zeppo di riferimenti metacinematografici e narrativi più che evidenti, occhieggiando più volte senza vergogna a Il fu Mattia Pascal di Pirandello e citando in maniera inquietante Ferro 3, proponendo la figura dei due protagonisti impegnati ad intrufolarsi nelle abitazioni altrui. A salvare il tutto ci pensano fortunatamente le interpretazioni più che soddisfacenti dei due protagonisti, a cominciare da sir Colin Firth, che riesce a dar vita in maniera perfetta alla personalità semplice, pura e sincera di Arthur / Wallace, ponendo l’accento sulla riflessione riguardo al tema dell’identità (peraltro già affrontata in L’importanza di chiamarsi Ernest). Ciò che salta però all’occhio è il fatto che ultimamente l’attore appare sclerotizzato, sia fisicamente che a livello prestazionale, all’interno di un modello di personaggio che, dopo A Single Man, pare averlo ingabbiato definitivamente. Allo stesso modo risulta ammirabile e genuina l’interpretazione di Emily Blunt, bravissima nel conferire al personaggio di Michaela / Charlotte una gustosa vena di follia e di erotismo (peraltro in alcune scene abbastanza spinto).

Di sicuro ammirabile l’intento di Ariola, ma ciò non toglie il fatto che il tutto, nelle mani forse di un regista più esperto e con una sceneggiatura di maggiore freschezza, avrebbe potuto dar vita ad un universo del tutto differente. Rimane comunque innegabile come il tema predominate, ovvero l’identità morale e fisica di un individuo, divenga la struttura portante del mondo del protagonista, ovvero Il mondo di Arthur Newman, e che esso venga qui affrontato con intelligenza e profondità.

Venezia 70: Poster di Philomena con Judi Dench

Venezia 70: Poster di Philomena con Judi Dench

In concorso a Venezia 70, Philomena di Stephen Frears si mostra oggi nella sua prima locandina.

Sarà presentato domani alla Mostra di Venezia Philomena, il nuovo film di Stephen Frears (The Queen). Protagonista della pellicola tratta da una storia vera, la grande Judi Dench, affiancata da Steve Coogan che ha inoltre scritto la sceneggiatura insieme a Jeff Pope. Dopo aver ammirato il trailer del film qualche settimana fa, è apparso oggi il primo poster di Philomena, che sarà distribuito in Italia dalla Lucky Red. Vi riportiamo qui di seguito il poster e la sinossi ufficiale del film.

Rimasta incinta da adolescente in Irlanda nel 1952, Philomena venne chiusa nel convento di Roscrea, dove si presero cura di lei in quanto “donna caduta nel peccato”. Quando suo figlio era ancora piccolo, le suore lo portarono via per darlo in adozione in America. Philomena dedicò i cinquant’anni seguenti alla ricerca del bambino, ma senza alcun successo. Poi conobbe Martin Sixsmith, un giornalista politico stanco del mondo che restò affascinato dalla sua storia. Insieme, i due partirono per l’America per affrontare un viaggio che non solo avrebbe gettato luce sulla storia straordinaria del figlio di Philomena, ma avrebbe anche creato un legame di un’intensità inaspettata tra Philomena e Martin. Il film è una narrazione avvincente sull’amore umano e sulla perdita che in definitiva celebra la vita.

Interstellar nuove immagini dal set e nuove indiscrezioni sulla trama

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Continuano a piovere immagini dal backstage di Interstellar, il nuovo sci-fi di Christopher Nolan in uscita il  7 novembre 2014. Dopo le prime foto del protagonista Matthew McConaughey, ne arrivano altre di Jessica Chastain, direttamente dal set in Canada, nella città di Alberta.

Insieme alle immagini, sono apparse in rete nuove indiscrezioni circa la trama della pellicola. Ecco quanto riportato dal sito Fort MacLeod Magazine: “Ambientato nel futuro, Interstellar racconterà dei cambiamenti climatici e di come questi abbiano colpito l’agricoltura. Il granturco è la sola coltivazione in grado di crescere ancora. Gli scienziati intraprendono un viaggio attraverso uno worm hole interdimensionale in cerca di altri luoghi adatti alla coltivazione“.

Interstellar, il film

Dal celebrato regista Christopher Nolan (la serie di “The Dark Knight”, “Inception”), Interstellar vede come interpreti il premio Oscar Matthew McConaughey (“Dallas Buyers Club”), il premio Oscar Anne Hathaway (“Les Miserables”), la candidata all’Oscar Jessica Chastain (“Zero Dark Thirty”), Bill Irwin (“Rachel Getting Married”), il premio Oscar Ellen Burstyn (“Alice Doesn’t Live Here Anymore”) ed il premio Oscar Michael Caine (“Le regole della casa del sidro”).

Il cast principale include anche Wes Bentley, Casey Affleck, David Gyasi, Mackenzie Foy e Topher Grace. La trama: Quando i nostri giorni sulla Terra stanno per giungere al termine, un team di esploratori dà il via alla missione più importante nella storia dell’uomo: un viaggio attraverso la galassia per scoprire se l’uomo potrà avere un futuro tra le stelle.

Diretto da Christopher Nolan, il film è stato sceneggiato da Jonathan Nolan e Christopher Nolan. Emma Thomas, Christopher Nolan e Lynda Obst hanno prodotto Interstellar con Jordan Goldberg, Jake Myers, Kip Thorne e Thomas Tull come produttori esecutivi. Il team creativo dietro la macchina da presa del film di Nolan, è stato guidato dal direttore della fotografia Hoyte Van Hoytema (“Her”), lo scenografo candidato all’Oscar Nathan Crowley (“The Dark Knight”), il montatore candidato all’Oscar Lee Smith (“The Dark Knight”) e la costumista candidata all’Oscar Mary Zophres (“Il Grinta”). La colonna sonora è stata composta dal premio Oscar Hans Zimmer (la trilogia di “The Dark Knight” “Il Re leone”).

Venezia 70: Joe recensione del film con Nicolas Cage

Venezia 70: Joe recensione del film con Nicolas Cage

Presentato nella selezione Ufficiale del Concorso alla 70esima edizione del Festival di Venezia, Joe, di David Gordon Green ci mette di fronte ad un Nicolas Cage finalmente di nuovo alle prese con un ruolo di spessore, dopo tanti flop e blockbuster di scarso successo (Kick Ass escluso). Il premio Oscar nipote del grande Francis Ford Coppola è il protagonista di questo dramma di periferia, tratto dall’omonimo romanzo di Larry Brown del 1991.

La storia è quella di Joe Ransom (Nicolas Cage), un uomo con un pessimo rapporto con la giustizia istituzionale ma con un grande senso di umanità. Joe vorrebbe solo vivere la sua vita, provando a controllare la sua innata violenza che sa essere eccessiva, tuttavia l’ambiente della piccola cittadina del Texas che lo circonda sembra fare di tutto per metterlo alla prova. Ma la sua salvezza si presenterà nella forma di Gary, un ragazzo di 15 anni con una famiglia problematica e un padre alcolizzato e violento, al quale Joe proverà a fare da amico e genitore, diventando il suo eroe.

Gordon Green si cala alla perfezione in una storia violenta, cruda, che mette a nudo la cattiveria umana nella sua forma più vorace. In questo ambiente così innaturalmente brutale, Joe, le sue puttane, i suoi amici di lavoro e soprattutto Gary, cercano di trovare una via d’uscita, uno spiraglio di serenità senza tuttavia provare ad aspirare a qualcosa di migliore e di lontano.

In contrappunto con la cattiveria dell’animo umano, Gordon Green adotta una regia descrittiva che in alcuni momenti di riflessione vira quasi al lirismo, sublimando la violenza dei personaggi e rendendola astratta, lontana dalla realtà, quasi impossibile.

Nicolas Cage offre una performance apprezzabile, confermando qualche limite di espressività, ma allo stesso tempo dimostrando una buona presenza scenica e una mimesi eccellente nel personaggio. Accanto a lui Tye Sheridan, giovanissimo interprete che ha esordito nientemeno che con Terrence Malick in The Tree of Life ed è apparso in Mud di Jeff Nichols. Alla sua terza apparizione cinematografica di spessore, Sheridan si conferma un giovane talentuoso da tenere d’occhio.

A Bracciano la II edizione del Festival Il gusto della memoria

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A Bracciano la II edizione del Festival Il gusto della memoria

Il gusto della memoriaLe storie, la Storia, venivano un tempo tramandate oralmente, quindi attraverso la scrittura, e negli ultimi cento e passa anni la memoria storica è coadiuvata dai supporti di registrazione audiovisivi. L’archivio,  “nosarchives.com”  ideato da Cecilia Pagliarani, che raccoglie gli home video mandati spontaneamente da persone da tutto il mondo, vuole essere sia un luogo di memoria della nostra società moderna, alcuni dei contributi sono degli anni ’20, attraversando gli anni ’60 fino ai giorni nostri, sia un modo per gli stessi  “autori” di questi video amatoriali di guadagnare qualcosa dallo sforzo creativo realizzato in tempi non sospetti,Il gusto della memoria festival visto che secondo la stessa opinione dell’organizzazione, molto spesso queste immagini risultano essere allo stesso livello se non addirittura superiore, per quanto riguarda l’esclusività delle immagini di archivio registrate istituzionalmente.

Il concorso esiste invece da quest’anno, mentre il festival è alla sua seconda edizione. C’è da dire che è soprattutto la passione a portare avanti l’opera visto che il lavoro di nosarchives.com è tutto sulle spalle di soli quattro dipendenti e volenterosi e curiosi stagisti provenienti da vari indirizzi umanistici (design e  cinema soprattutto) . Il festival vuole mettere in mostra e mettere alla prova l’usabilità dell’archivio, indicizzato in tag, che suddivide le immagini in argomenti . Gli aspiranti concorrenti avevano due indirizzi di ispirazione: advertising (realizzare uno spot di 45’’) o documentario.  Unica regola: che almeno il 60% del materiale provenisse dall’archivio del festival.

Dal 12 al 14 settembre 2013, quindi, presso l’Archivio Storico in via Mazzini,  si svolgerà un festival che mette in mostra come eravamo, forse per farci capire meglio quello che siamo. Ospite d’onore, Gianni Amelio.

Venezia 70: Die Frau des Polizisten (The Police Officer’s Wife) recensione

The Police Officer's WifeQuando la donna subisce la violenza del proprio compagno/marito/padre/amante, in molti, esterni alla “dinamica” di coppia, si pongono la domanda: com’è possibile? Come una donna può sopportare e continuare a subire nonostante la realtà dei lividi, il dolore delle botte e la continua sensazione di pericolo che aleggia in casa? Philip Gröning, regista, sceneggiatore e appassionato cinefilo tedesco, ci pone davanti una realtà, una famiglia che sembra normale e felice ma che nasconde un grande segreto.

Die Frau des Polizisten (The Police Officer’s Wife), fortemente strutturato in capitoli (ben 58 per una durata complessiva di 175 minuti), ci accompagna in maniera estenuante, inevitabile e minacciosa in una storia di violenza domestica che indaga bene, con cura ma con voluto distacco, una realtà inesorabile che purtroppo appartiene alla quotidianità di molte famiglie e che viene mostrata con una escalation lenta, ma predestinata ad una fine tragica.

La struttura ad episodi che comincia raccontandoci momenti quotidiani, scorci paesaggistici e gesti comuni, contribuisce alla creazione di una sensazione straniante che ci coinvolge, ma allo stesso tempo ci fa percepire, con lentezza ma con chiarezza, che qualcosa sta per accadere. Proprio la scelta di un racconto così strutturato, teso e sicuramente difficile da reggere per una tale durata, è però funzionale alla costruzione di una tensione così particolare che innesca la morbosità dello spettatore, la voglia di vedere dove la violenza scoppierà in tutta la sua potenza devastante. Straordinari, nella costruzione di due personaggi fragili e complessi, perfettamente complementari, sono i due protagonisti David Zimmerschied e Alexandra Finder, il carnefice e la vittima.

Die Frau des Polizisten (The Police Officer’s Wife) è un’esperienza emotiva che pur rimanendo di difficile fruizione si identifica con una attenta analisi di uno status quo tragicamente attuale e apparentemente inevitabile. Presentato in Concorso alla 7oesima edizione del Festival di Venezia.

Thor The Dark World primo spot tv con protagonista Tom Hiddleston

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thor the dark world nuove foto 1Dopo il Trailer che ha catalizzato l’attenzione di tutti i seguaci Marvel Comics oggi arriva il primo spot tv per  l’attesissimo Thor The Dark World che come sappiamo arriverà al cinema nel mese di Novembre:

 

Tutte le foto in buona qualità le trovate nella nostra foto gallery del film:

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Per le news sul film vi segnaliamo il nostro speciale: Thor 2, mentre per tutte le info sul film nella nostra Scheda Film:  Thor The Dark World.

Vi ricordiamo che nel cast del film vi sono anche: .  Il film esordirà nelle nostre sale il 21 novembre 2013.

Trama: Continuano le avventure di Thor, il più forte degli Avengers, che combatte per salvare la terra e tutti i Nove Regni da un oscuro nemico che vuole dominare l’universo. Thor lotta per ristabilire l’ordine tra i pianeti… ma un’antica dinastia dominata dallo spietato Malekith minaccia di far ripiombare l’universo nell’oscurità. Affrontato da un nemico a cui nemmeno Odino e Asgard possono opporsi, Thor deve intraprendere il viaggio più pericoloso ed introspettivo della sua vita, che lo ricongiungerà con Jane Foster e lo obbligherà a sacrificare tutto per salvare l’universo intero.

L’Uomo d’Acciaio 2: Justin Timberlake vorrebbe interpretare l’Enigmista

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Il chiacchieratissimo sequel di Zack Snyder sta letteralmente monopolizzando l’attenzione ad Hollywood tanto che oggi arrivano anche le dichiarazioni interessate di Justin Timberlake che recentemente ha lavorato proprio con Ben Affleck in Runner Runner. L’attore si è non contrario ad una possibile parte in un cinecomics come quello di prossima uscita targato DC Comics e Warner Bros:

“Non ho alcuna aspirazione ad apparire in un film di supereroe ma, un cattivo …”  “Te lo dico io, il cattivo che mi piacerebbe interpretare, più che altro perché ci sono cresciuto (amando Batman, strano a dirsi), è l’Enigmista. L’Enigmista è il mio cattivo preferito. L’Enigmista è un sociopatico, un vero pazzo. Quindi,  mi piacerebbe interpretare un pazzo scatenato.

Intanto, la pre-produzione del film continua a pieno regime e oggi è stata rivelata la location principale delle riprese (qui).

David S. Goyer sta già lavorando alla sceneggiatura del sequel e Christopher Nolan, anche se sarà il supervisore della storia, non vuole essere coinvolto nella misura in cui lo è stato per L’uomo d’Acciaio.

L’Uomo d’Acciaio, il film

Ecco la trama del film: Nel pantheon dei supereroi, Superman è il personaggio più riconoscibile e riverito di tutti i tempi. Clark Kent/Kal-El (Henry Cavill) è un giovane intorno ai vent’anni che si sente alienato dai suoi poteri che oltrepassano qualsiasi immaginazione. Trasportato tempo fa sulla Terra da Krypton, un pianeta tecnologicamente avanzato e distante, il giovane Clark è attanagliato dalla domanda “Perché sono finito quaggiù?”. Plasmato dai valori dei suoi genitori adottivi, Martha (Diane Lane) e Jonathan Kent (Kevin Costner), Clark scopre che l’avere delle straordinarie abilità conduce a dover intraprendere delle difficili decisioni. E quando il mondo è in estremo bisogno di stabilità, ecco sorgere una minaccia ancor più grande. Clark dovrà diventare l’Uomo d’Acciaio per proteggere le persone che ama e per ergersi a salvatore del genere umano.

Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures presentano L’Uomo d’Acciaio, con Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman, per la regia di Zack Snyder. Il film è interpretato anche da Amy Adams (“The Fighter”), attrice candidata tre volte agli Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane, e il candidato all’Oscar Laurence Fishburne (“What’s Love Got to Do with It”) in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono la candidata agli Oscar Diane Lane (“Unfaithful — L’amore infedele”) e il premio Academy Award Kevin Costner (“Balla coi lupi”).

A combattere contro il supereroe sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod, interpretato dal candidato agli Oscar Michael Shannon (“Revolutionary Road”) e Faora, interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van, interpretata da Ayelet Zurer (“Angeli e demoni”) e il padre Jor-El, interpretato dal premio Academy Award Russell Crowe (“Il gladiatore”). Nel cast anche Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick, Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil Hamilton. Tutte le news nel nostro speciale: Superman: Man of steel.

Venezia 70: Alfonso Cuarón vince il premio Future Film Festival Special Award

Venezia-Alfonso CuaronI direttori del festival bolognese dedicato agli effetti speciali e alle nuove tecnologie applicate al cinema premiano l’autore di Gravity (recensione) “per gli eccezionali risultati tecnici e poetici”

Via Castellana Bandiera: recensione del film di Emma Dante

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Via Castellana Bandiera: recensione del film di Emma Dante

E’ una delle figure più note del nostro teatro e passando al cinema Emma Dante ha scavalcato la staccionata che la teneva relegata nelle tre pareti del palcoscenico. Via Castellana Bandiera, opera prima dell’attrice che dirige ed interpreta il film, offre una fotografia colorita e caratteristica di uno spaccato di vita italiana, quella vita che sembra sepolta sotto la polvere delle stradine di paese e che invece pullula di animosità e di fervente voglia di vivere.

Una famiglia palermitana è di ritorno dalla spiaggia, al volante c’è nonna Samira (Elena Cotta). Rosa (Emma Dante), palermitana di nascita è scappata dal suo paese, torna per accompagnare la compagna Clara (Alba Rohrwacher) ad un matrimonio. Le due automobili che trasportano un retaggio così diverso eppure accomunato dalle stesse radici isolane si trovano faccia a faccia in una stretta via, Via Castellana Bandiera appunto, e nessuna delle due donne al volante, Rosa da un lato e nonna Samira dall’altro, vuole cedere il passo. Da questo incrocio fortuito nasce una querelle che ci offre la possibilità di dare uno sguardo da vicino ad un mondo che sembrava essere sparito.

Via Castellana Bandiera, tra semplicità e grandi protagoniste

Via Castellana Bandiera è un film semplice, fatto da grandi protagoniste e straordinari comprimari, che permettono alla storia di strizzare l’occhio a quel neorealismo degli anni ’50 che ormai non c’è più. Una storia banale raccontata con un occhio che appare tutt’altro inesperto del racconto cinematografico e che pur non rientrando in quella perfezione tecnica che i puristi della macchina da presa apprezzano, riesce a puntare il suo sguardo esattamente dove deve essere, funzionando in ogni suo meccanismo.

Alba Rohrwacher non sembra (stranamente) a suo agio, mentre le due protagoniste ingaggiano un duello eccezionale di bravura, riproponendo campi e controcampi strettissimi di sguardi carichi di astio, testardaggine e una immotivata ostilità che però costituisce tutto il senso del film. Elena Cotta, ad 82 anni al suo migliore ruolo cinematografico dopo una vita di teatro, si trova davanti una sfida che ogni attore di qualità vorrebbe affrontare, ovvero portare avanti un film recitando solo con lo sguardo (a lei solo tre parole in tutto il film). La Cotta è emozionante ed inquietante allo stesso tempo, assurgendo a vera protagonista del film, conservando un alone di mistero, proprio delle cose (e delle persone) antiche.

Presentato in concorso alla 70esima edizione del Festival di Venezia, Via Castellana Bandiera è il film che non ti aspetti, una preziosa fotografia del quotidiano, un ritratto veritiero e affascinante di un mondo che sembra non esserci più.

Batman Vs Superman sarà girato a Detroit

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Batman Vs Superman sarà girato a Detroit

Continua la pre-produzione dell’atteso sequel Batman vs Superman e dopo le infinite discussioni sul casting oggi arriva un annuncio da Film Office Michigan che rende noto che la Warner Bros trasformerà la città di Detroit in Metropolis e Gotham per quello che probabilmente sarà uno dei titoli più attesi del 2015. Il film che sarà diretto ancora da Zack Snyder entrerà nel vivo delle riprese nel primo trimestre del 2014. Film Office Michigan ha anche reso noto quelli che saranno i benefici sul piano commerciale, infatti pare che lo Studios spenderò quasi 131 Milioni di dollari del suo bilancio nello stato che a sua volta darà 35 milioni di dollari di credito fiscale. La produzione inoltre assumerà oltre 400 lavoratori del Michigan, 500 fornitori locali e 5,1 milioni di dollari in Hotel. Ecco le parole del regista Zack Snyder che ha commentato la notizia:

“Detroit è un grande esempio di eccellenza, e so che sarà la location perfetta per il nostro film”, ha dichiarato il regista Zack Snyder. “Detroit e l’intero stato del Michigan sono stati in passato collaboratori fantastici, e non vediamo l’ora di lavorare nuovamente insieme su questo film.”

Il Michigan è noto per essere molto accogliente su tutti i punti di vista e recentemente molte produzioni hanno girato nello stato incluso il prossimo “Transformers 4“.

David S. Goyer sta già lavorando alla sceneggiatura del sequel e Christopher Nolan, anche se sarà il supervisore della storia, non vuole essere coinvolto nella misura in cui lo è stato per L’uomo d’Acciaio.

Vi ricordiamo che L’uomo d’Acciaio è uscito negli USA il 14 giugno 2013, il 20 giugno in Italia, e nel cast oltre a Henry Cavill e Russell Crowe ci sono anche ,  L’uomo d’Acciaio è diretto da Zack Snyder.

Tutte le info utili nella nostra Scheda Film: L’uomo d’Acciaio. Tutte le news nel nostro speciale: Superman: Man of steel

Di seguito la foto gallery completa del film:

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Tracks – Attraverso il deserto: recensione del film

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Tracks – Attraverso il deserto: recensione del film

Spesso i film biografici sono una scusa per rievocare grandi personaggi o grandi imprese. Nel caso di Tracks – Attraverso il deserto, film presentato in Concorso al Festival di Venezia 70esima edizione, si tratta della ricostruzione di un’esperienza di vita che ha segnato per sempre il destino di Robyn Davidson. Nel 1977, animata da una voglia di solitudine e sfida, la Davidson decide di attraversare l’Australia da costa a costa, passando per lo sterminato bush australiano. Di ritorno, Robyn scrive un libro, Tracks, divenuto best seller in Australia, dal quale è stato tratto l’omonimo film.

A dare anima e corpo in Tracks – Attraverso il deserto a Robyn Davidson c’è Mia Wasikowska, la giovane interprete di Alice in Wonderland vista di recente in Stoker, che riesce con la sua semplicità ed incisività a dare corpo ad una donna determinata, forte e alla continua ricerca di se stessa. Grande importanza assume il paesaggio, che assurge a pieno titolo a co-protagonista, dispiegando tutta la sua bellezza selvaggia in paesaggi affascinanti e letali, dove la vita sembra una pura utopia.

Tracks – Attraverso il deserto, il film

I pericoli del deserto, il sole bruciante, la pelle che si spacca e i piedi che diventano callosi e duri sembrano essere tanti segni che la protagonista assume su di sé per trasformarsi, e, sembra, per trovare pace con il mondo che la circonda. La mente non può tornare a Into The Wild, con il quale Tracks ha in comune il viaggio solitario, ma anche la scoperta della bellezza della condivisione solo nel momento in cui la solitudine assale come una morsa d’acciaio il protagonista.

Il regista John Curran fa sentire la sua mano dando un buon ritmo al film, nonostante l’impostazione prevalentemente solitaria di un racconto biografico, aiutandoci ad assorbire una storia che sa di rinascita e di fede in se stessi. Pur presentando dei limiti per la fruizione del grande pubblico, Tracks – Attraverso il deserto è un film che si lascia guardare immergendo lo spettatore nel tipo di viaggi che portano anima e corpo ad una nuova consapevolezza di sé e del mondo.

Venezia 70: The Canyons recensione del film con Lindsay Lohan

The-Canyons-Lindsay-Lohan-James-Deen3Arriva il giorno 3 e al lido di Venezia è il turno The Canyons, film fuori concorso diretto da Paul Schrader con Lindsay Lohan, James Deen, Nolan Gerard Funk, Amanda Brooks. Pellicola che segna il ritorno dopo la riabilitazione di Lindsay Lohan e incentrato sul sesso, amore e stravizi della Los Angeles peccaminosa.

Un thriller contemporaneo a sfondo sessuale, girato in digitale e con un basso budget. La storia è incentrata su cinque ragazzi di una ventina d’anni che inseguono il potere, l’amore e il sesso, tra crimini e momenti di redenzione: Christian, un produttore cinematografico che ama filmare i suoi rapporti sessuali; Tara, la sua fidanzata; Ryan e Gina, due giovani attori che recitano in un horror prodotto da Christian; Lindsay, un’ex attrice diventata insegnante di yoga.

the-canyons-posterThe Canyons segna anche un altro ritorno illustre al cinema, quello del regista di American Gigolo Paul Schrader, che ritorna dietro la macchina da prese dopo l’ultimo apprezzabile Adam Resurrected, datato 2009. Tuttavia, nonostante le premesse della sua carriera The Canyons, sin dall’inizio si rivela essere un film con tante ambizioni ma con scarsi risultati. In primis per una sceneggiatura che ha ben poco di originale e si muove su un filone di racconto già visto e detto, diventando un eco lontano di film già usciti. Ormai la Los Angeles peccaminosa è stata raccontata e dipinta talmente tante volte che riuscire a dargli un punto di vista davvero nuovo e unico diventa un’impresa anche per i più grandi. Paul Schrader in verità prova a dare al film qualcosa di diverso e a conferirgli un tratto di unicità ma vuoi per un cast al di sotto delle aspettative e una storia che invece di crescere con il racconto si appiattisce con il trascorrere dei minuti, diventa una pellicola sempre più prevedibile è perfettamente in linea con realtà e vicende che già si conoscono.

The Canyons più che un fuori concorso di grandi attese sembra essere un’occasione persa, sia per coloro che hanno creato il film ma soprattutto per un programma che considerato l’importante ricorrenza avrebbe meritato più attenzione.

Venezia 70 Via Castellana Bandiera, l’Italia in Concorso

Venezia 70 Via Castellana BandieraGiorno 2 è arrivato anche il momento del primo film italiano in concorso, il nostrano Via Castellana Bandiera di e con Emma Dante, attrice e regista teatrale che arriva al Festival di Venezia al suo debutto nel cinema. Pellicola senza grosse pretese quella della debuttante Emma che porta a casa qualche risata e nient’altro. Infatti, il film sin dalle prime battute denota una certa difficoltà a crescere tanto da diventare quasi un corpo estraneo all’interno di un Festival che dovrebbe mostrare la massima manifestazione delle settima arte. Nel cast del film Emma Dante, Alba Rohrwacher, Elena Cotta, Dario Casarolo, Carmine Maringola, Elisa Parrinello, Giuseppe Tantillo, Sandro Maria Campagna, Renato Malfatti.

Il film vede protagoniste due donne, Rosa e Clara, che si perdono nelle strade della città di Palermo e finiscono in una specie di budello: Via Castellana Bandiera. Nello stesso momento, un’altra macchina guidata da Samira, dentro la quale si ammassa la famiglia Calafiore, arriva in senso contrario e penetra nella stessa strada. Né Rosa al volante della sua Multipla, né Samira, donna antica e testarda al volante della sua Punto, intendono cedere il passo l’una all’altra. Chiuse all’interno delle loro macchine, due donne si affrontano in un duello muto che si consuma nella violenza intima degli sguardi. Un duello tutto al femminile punteggiato dal rifiuto di bere, mangiare e dormire; più ostinato del sole di Palermo e più testardo della ferocia degli uomini che le circondano. Perché, come in ogni duello, è una questione di vita o di morte…

 

VIEW Conference torna dal 15 al 18 ottobre a Torino

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View Conference 2013VIEW Conference, la più importante kermesse europea sulla cultura transmediale, ritorna a Torino dal 15 al 18 ottobre insieme all’immancabile rassegna di cinema digitale VIEWFest, 11-13 ottobre, e i suoi attesi pulripremiati ospiti internazionali.

Anche quest’autunno, Torino diventerà la capitale internazionale dell’infotainment e dell’audiovisivo: il Centro Congressi Torino Incontra sarà teatro degli imperdibili appuntamenti della 14ª edizione di VIEW Conference da martedì 15 a venerdì 18 ottobre 2013, che sarà anticipata dal più importante festival di cinema digitale, il VIEWFest, al cinema Massimo di Torino da venerdì 11 a domenica 13 ottobre: una settimana in omaggio ai mestieri e agli strumenti della creatività digitale.

Con numerosi eventi aperti al pubblico l’edizione 2013 di VIEW Conference offre quest’anno l’opportunità di incontrare i guru mondiali degli effetti speciali, della creatività, dell’animazione e tanto altro legato al cinema digitale e al mondo in evoluzione dei videogame.

L’ospite d’onore sarà il pluripremiato premio Oscar John Knoll, punto di riferimento mondiale della grafica digitale, che oltre a essere direttore creativo della Industial Light & Magic, ha realizzato gli incredibili effetti speciali del futuristico film campione d’incassi “Pacific Rim” diretto da Guillermo del Toro. Nei primi anni ’90 Knoll e suo fratello Thomas hanno inventato il programma di grafica ormai da tutti conosciuto, Adobe Photoshop.

A VIEW la grande animazione è di casa con una grande anteprima italiana: i registi Cody Cameron e Kris Pearn presentano “Piovono Polpette 2”, nelle sale italiane solo dal prossimo 25 dicembre 2013; inoltre, il direttore tecnico Disney•Pixar Sandra Karpman illustrerà il lavoro realizzato per il film capolavoro “Monsters University”; mentre Lucia Modesto, Character Technical Director Supervisor – PDI/Dreamworks Animation, esporrà l’attività di animazione facciale creata  per i film “Turbo” e “I Croods”.

E poi ancora Roger Guyett il mago degli effetti speciali del blockbuster “Star Trek – Into the darkness”; Erik Nash, supervisiore degli effetti visivi del film MarvelIron Man 3”, Parag Havaldar, Software Architect di Sony Imageworks che illustrerà il suo lavoro per film come “Il Grande e Potente Oz” e “The Amazing Spider-Man”, il video game evangelist Marco Mazzaglia e tanti altri ancora.

VIEW è anche un’opportunità per professionisti e studenti di aggiornarsi e acquisire nuove conoscenze grazie alla partecipazione ai numerosi workshop organizzati: si segnala in particolare quello tenuto da Lucia Modesto sul rigging per l’animazione e il workshop di Paul Debevec (Direttore Associato di Graphics Research all’USC Institute for Creative Technologies) sul Photo Realism e Computer Animation.

Anche per questa edizione VIEW non ha rinunciato ai concorsi per premiare i talenti internazionali: il VIEW SOCIAL CONTEST, dedicato a film, cortometraggi, video musicali e pubblicità legati a temi sociali come la discriminazione, l’immigrazione o la violenza alle donne; il VIEW AWARD per cortometraggi animati e ITALIANMIX per opere dedicate all’Italia, ai suoi simboli e alle sue eccellenze.

“Giungere alla quattordicesima edizione di VIEW con i grandi ospiti di sempre per noi tutti è un grandissimo traguardo e ne siamo più che entusiasti.”– ha dichiarato Maria Elena Gutierrez – “Anche quest’anno il panel di VIEW raccoglie premi Oscar come John Knoll e i protagonisti del campo dell’animazione 3D, degli effetti visivi, del grafic-design, dei videogame e del cinema digitale delle etichette internazionali e non solo. Torino diventa così meta di professionisti, appassionati, studenti oltre alla digital; tutti riuniti per condividere esperienze, idee, conoscenze, trarre ispirazione, apprendere e perché no lasciarsi stupire.”

Si rinnova inoltre la collaborazione con il SIGGRAPH presentando l’anteprima europea del Computer Animation Festival 2013.

VIEW Conference è realizzata grazie al contributo della Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Camera di Commercio di Torino, Regione Piemonte, Città di Torino.

Venezia 70 i Minions al Lido

Venezia 70 i Minions al Lido

Arrivano domenica due dei simpatici e dispettosissimi Minions, protagonisti del film di animazione Cattivissimo Me 2 (qui la nostra recensione), campione di incassi negli USA con oltre 350 milioni di dollari (e che nel resto del mondo ha già raccolto 455 milioni di dollari). Jerry e Jorge hanno deciso di andare a vedere cosa succede alla Mostra di Venezia!

Domenica 1 settembre potrete incontrarli presso lo spazio di Studio Universal,  il Canale del grande cinema americano classico distribuito da Mediaset Premium. I Minions Jerry e Jorge sono arrivati in Italia a giugno, non perdendosi il concerto di Vasco Rossi a Bologna, sono poi stati alle giornate professionali di cinema a Riccione a luglio e hanno animato vari acqua park in giro per l’Italia ad agosto, tra cui Verona, Roma e Napoli.

Li potrete incontrare in giro per Venezia domenica, a partire dalle 17 allo spazio di Studio Universal, situato nello storico Mojito bar in Lungomare Marconi al Lido di Venezia. Il film in Italia è doppiato dalle voci di Max Giusti, Arisa e Neri Marcorè e verrà presentato alla stampa a ottobre a Roma.

Uscirà nelle sale italiane il 10 ottobre 2013.

Di seguito tutte le foto nella nostra foto gallery

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Vi ricordiamo che tutte le notizie e le recensioni in anteprima dal Festival di Venezia le trovate nel nostro speciale Venezia 70.

 

The Avengers 2 James Spader sarà Ultron

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2013 Summer TCA Tour - Day 4Notizia di pochi minuti fa: è stato rivelato il villain di The Avengers 2. Sarà James Spader il super cattivo che la squadra dei super eroi più cool del cinema, affronteranno in Age of Ultron. I Marvel Studios hanno diffuso dopo poco la notizia e, per il noto attore, si tratta di un ritorno allo sci-fi.

James Spader infatti, dopo la sua parentesi televisiva in Boston Legal e The Practice ,  è ricordato per essere apparso in Stargate ed in  Crash. Nel nuovo film diretto da Joss Whedon, James Spander sarà Ultron, ma attualmente non è dato sapere se se l’attore interpreterà Ultron in motion-capture o in altro modo.Le riprese del sequel di Avengers cominceranno nei primi mesi del 2014 ed arriverà nei cinema solo nel 2015.

Il Comunicato Stampa della Marvel Studios, così ha fatto trapelare questa ghiotta notizia: “James Spader si scontrerà con i supereroi più importanti del mondo come villain in Avengers: Age of Ultron . Il vincitore del premio Emmy interpreterà Ultron nel ritorno dei Vendicatori sul grande schermo  in uscita il 1 maggio 2015. […] Recentemente è comparso in Lincoln di Steven Spielberg e in passato ha lavorato con registi come David Cronenberg, Curtis Hansen, Sidney Lumet, Mike Nichols, Tim Robbins, Robert Rodriguez, Steven Soderbergh e Oliver Stone. Ha partecipato anche a Race, spettacolo di Broadway diretto da David Mamet.” 

Fonte: Marvel.com

Il Paradiso degli Orchi teaser trailer

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Il Paradiso degli Orchi teaser trailer

Il Paradiso degli Orchi teaser 2 Un primo assaggio dello strampalato universo di Benjamin Malaussène, protagonista de Il Paradiso degli Orchi, il nuovo film di Nicolas Bary tratto dal primo libro della fortunata saga di Monsieur Malaussène di Daniel Pennac.

Professione bizzarra quella di Malaussène: è il capro espiatorio dei grandi magazzini di Parigi. E quando il centro commerciale diventa oggetto di attentati dinamitardi, il sospettato numero 1 è proprio lui. Sarà questa la prima occasione in cui Benjamin cercherà di provare la sua innocenza e trovare il vero colpevole, supportato dall’amata zia Julie e dalla tribù di fratelli.

Nel cast Raphael Personnaz, Bérénice Bejo, Emir Kusturica, Guillaume De Tonquédec. L’uscita del film in Italia è prevista ad ottobre.

Venezia 70: Mia Wasikowska presenta Tracks

Venezia 70-Tracks- Mia WasikowskaRobyn Davidson ha attraversato il deserto Australiano scrivendo poi un libro, Tracks, che adesso è diventato un film omonimo presentato oggi al Festival di Venezia. A presentare il film al Lido, oltre al regista John Curran (Il Velo Dipinto) anche la Davidson in persona, e il suo alter ego cinematografico, Mia Wasikowska.

La Davidson ha voluto che ad interpretarla sul grande schermo fosse proprio Mia Wasikowska, che aveva visto nella serie tv In Treatment.

Ha delle qualità molto difficili da descrivere – ha detto la Davidson riferita all’attrice – ho pensato che fosse particolarmente adatta, è molto intelligente ed ha una personalità attraente. Quando ci siamo incontrate per la prima volta, ho pensato che fosse molto delicata e mi sono chiesta ‘come farà a diventare forte come il personaggio richiede?’. All’incontro successivo poi si era trasfigurata, era diventata una versione più giovane di me, sono molto contenta che abbia accettato”.

Anche la Wasikowska era particolarmente agitata nell’incontrare la donna che avrebbe interpretato: “Dal primo momento in cui ho letto il libro è nato in me un grande amore per Robyn e per il suo viaggio. Ero terrorizzata all’idea di conoscerla, ma poi è stato bellissimo. Abbiamo passato dei giorni magnifici in Australia in mezzo ai cammelli e con il resto della troupe del film. E’ stato incredibile”.

La giovane attrice, nata e cresciuta proprio in Australia, è reduce da Stoker, in cui offre una straordinaria performance, e infatti ha confermato che per lei e per la sua carriera questo è un momento molto interessante. “Sono tornata in Australia, non ci lavoravo da quando avevo 17 anni, è stato molto bello e importante a livello personale.”

John Curran ha confessato che girare nelle location del film, il deserto Australiano, è stato molto interessante anche se si trattava di una scelta obbligata considerando la storia, tuttavia “si è trattato – ha detto Curran – di posti straordinari dove girare.”

Di seguito tutte le foto nella nostra foto gallery

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Vi ricordiamo che tutte le notizie e le recensioni in anteprima dal Festival di Venezia le trovate nel nostro speciale Venezia 70.

 

Coldplay Atlas dal 6 Settembre in digital download

Coldplay Atlas dal 6 Settembre in digital download

Coldplay-atlas-the-hunger-games-catching-fireI Coldplay  annunciano con un tweet la data di la pubblicazione di “ATLAS”, il nuovo singolo contenuto nella colonna sonora del film “The Hunger Games: Catching Fire” che sarà disponibile dal 6 settembre sia al digital download che in rotazione radiofonica. Il film d’azione sarà distribuito nella sale cinematografiche a fine novembre ed è la prima volta che i COLDPLAY firmano un brano inedito per la colonna sonora di un film.

Francis Lawrence, il regista del film, ha dichiarato: Ho grandissimo rispetto ed ammirazione per i Coldplay e sono davvero estasiato per come loro siano entrati in connessione con il tema e le idee del film. La loro passione incondizionata e l’eccitazione del progetto hanno elevato la collaborazione oltre i normali canoni, e non vediamo l’ora anche noi che il brano sia condiviso con tutto il mondo”.

“Siamo onorati che una delle band icone nel panorama rock come i Coldplay pubblicheranno il primissimo brano della nostra colonna sonora – afferma il produttore del film, Tracy McKnight – E la cosa assume molto più significato visto che Chris Martin è un grandissimo fan dei libri di The Hunger Games. C’è un’attesa per questo brano, sia da parte nostra che da parte loro, che posso definire di epiche proporzioni!”

Qui la gallery completa del film:

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Trama:

Katniss Everdeen torna a casa incolume dopo aver vinto la 74ª edizione degli Hunger Games, insieme al suo amico, il “tributo” Peeta Mellark. La vittoria però vuol dire cambiare vita e abbandonare familiari e amici, per intraprendere il giro dei distretti, il cosiddetto “Tour di Victor”. Lungo la strada Katniss percepisce che la ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca ancora a tutti i costi di mantenere il controllo proprio mentre il Presidente Snow sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The Quarter Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti della nazione di Panem.

Intanto vi ricordiamo che Hunger Games La ragazza di Fuoco è diretto da Francis Lawrence e oltre a Jennifer Lawrence il cast comprende anche  Amanda PlummerDonald SutherlandElizabeth BanksJeffrey WrightJosh HutchersonLenny KravitzLiam HemsworthLynn CohenPhilip Seymour HoffmanStanley TucciToby JonesWoody Harrelson e Sam Claflin. Tutte le news sulla saga nel nostro speciale Hunger Games. Per tutte le info sul film vi segnaliamo la nostra scheda Hunger Games La ragazza di FuocoLa pellicola uscirà il Italia il prossimo 21 novembre.

 

 

Gravity: recensione di Alfonso Cuaròn

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Gravity: recensione di Alfonso Cuaròn

Film dalla gestazione lunga e difficoltosa, arriva finalmente al cinema, presentato come film d’apertura alla 70esima edizione del Festival di Venezia, Gravity, lo sci fi di Alfonso Cuaròn che vede protagonista un’inedita coppia di premi Oscar particolarmente amati dal grande pubblico: Sandra Bullock e George Clooney.Una missione spaziale di manutenzione diventa un incubo nello spazio profondo. A far fronte all’impossibile, come sempre accade nel cinema e nella vita, una persona impreparata alla situazione che riuscirà a trovare la forza di reagire.

Alfonso Cuaròn conferma il suo straordinario talento nel racconto con la macchina da presa, dando ancora prova di una ineccepibile capacità di affondare il suo occhio nell’universo filmico con una continuità poetica e elegante che si trasforma quasi in un unico ininterrotto sguardo ai protagonisti. Attraverso lunghi piani sequenza, Cuaròn ci invita al centro di una sala da ballo, lo spazio orbitante intorno alla Terra, e ci conduce per mano in un valzer intenso, elegante e a più riprese elettrizzante, costruendo un’atmosfera tesa, sul filo del rasoio.

Gravity Sandra Bullock

In una situazione in cui la vita è continuamente a rischio e l’essere umano è in balia dell’oscurità e dell’oblio, il regista ci offre uno straordinario ritratto di una persona pronta a tutto pur di riuscire a sopravvivere. Una decisione, quella della sopravvivenza, che arriva solo dopo che la protagonista, una Sandra Bullock mai così in forma, ha attraversato e superato la vera oscurità, quella interiore.

L’altra protagonista di Gravity è la tensione, sempre altissima, merito di una colonna sonora che riesce a bilanciare i silenzi dello spazio profondo con le note più concitate, pur concedendosi momenti di puro lirismo, che ci aiutano ad assimilare la paura, il senso di smarrimento e la solitudine. Con questo suo film, Alfonso Cuaròn mette a segno un colpo da maestro, realizza un film che vien voglia di rivedere e che indaga, con un grande senso della spettacolarità, la profondità oscura dell’animo umano.

Venezia 70 Tracks: una brava e intensa Mia Wasikowska

Venezia 70 Tracks: una brava e intensa Mia Wasikowska

Venezia 70-Tracks- Mia WasikowskaDopo l’apertura di ieri entra nel vivo il concorso della settantesima edizione della Mostra d’Arte cinematografica di Venezia e oggi è stato proiettato alla stampa Tracks,

Venezia 70: Gravity tensione e spettacolarità!

Venezia 70: Gravity tensione e spettacolarità!

E’ stato accolto ieri con grandi applausi, alla presenza del cast e del regista l’atteso Gravity di Alfonso Cuarón. La pellicola, ricca di tensione e spettacolarità è un’incredibile esperienza al di là dei confini conosciuti dall’uomo.  A breve arriva la nostra recensione.

Di seguito tutte le foto nella nostra foto gallery

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Vi ricordiamo che tutte le notizie e le recensioni in anteprima dal Festival di Venezia le trovate nel nostro speciale Venezia 70.

Gravity, il film

Il film si basa su una sceneggiatura scritta da Alfonso Cuarón, Jonás Cuarón, Rodrigo Garcia, mentre la fotografia è curata da Emmanuel Lubezki, che ha condotto un lavoro maniacale sulle numerose sequenze realizzate completamente i CGI e riprese con la tecnologia stereoscopica. Gravity uscirà in America e in Italia, in 3D, il prossimo 4 ottobre.

Trama: Sandra Bullock interpreta la dottoressa Ryan Stone, un brillante ingegnere medico alla sua prima missione sullo Shuttle, mentre Matt Kowalsky (George Clooney) è un astronauta veterano al comando della sua ultima missione prima del ritiro. Durante quella che sembra una passeggiata nello spazio di routine, ecco che accade il terribile incidente. Lo Shuttle viene distrutto e  Stone e Kovalsky rimangono a volteggiare nella più totale oscurità completamente soli e attaccati l’uno all’altra. Il silenzio assordante è la conferma della perdita definitiva di ogni contatto con la Terra e, con esso, ogni speranza di essere salvati. La paura si trasforma in panico e ogni boccata d’aria consuma il poco ossigeno rimasto. Ma l’unica strada verso casa potrebbe essere quella di spingersi ancora più lontano, nella terrificante distesa dello spazio.

The Avengers Age of Ultron un video rivela l’identità di Ultron

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The Avengers Age of Ultron un video rivela l’identità di Ultron

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Circolano in rete ormai da tempo numerose voci circa l’identità di Ultron in The Avengers Age of Ultron, l’attesissimo sequel di The Avengers sempre diretto da Joss Whedon. E’ apparso di recente nel web, sul canale YouTube di “machinima”, un interessante video a sostegno della teoria secondo la quale Ultron sarebbe in realtà Jarvis, il sistema di intelligenza artificiale ideato da Tony Stark (Robert Downey Jr.) e doppiato nella versione originale dall’attore Paul Bettany.

Joss Whedon aveva dichiarato che la creazione di Jarvis non sarà merito del Dottor Henry Pym, in quanto quest’ultimo non sarà presente all’interno della storia di questo secondo capitolo (pur essendo il creatore originale di Ultron). E’ lecito pensare dunque che la nascita di Jarvis sarà opera di qualche altro personaggio; Tony Stark per l’appunto, che prenderebbe così il posto del Dottor Pym. Di seguito, il video a sostegno di questa teoria…

http://youtu.be/JNjVMFTWYN0

Al momento Robert Downey Jr. è l’unico attore confermato all’interno del cast di The Avengers: Age of Ultron. La produzione del film partirà a febbraio 2014. La pellicola uscirà il 1 maggio 2015.

Fonte: Unleashthefanboy

Star Wars Episodio VII primi rumor sul cast

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Star Wars Episodio VII primi rumor sul cast

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Continuano a piovere nuove indiscrezioni, provenienti sempre da Latino Review, circa il settimo episodio di Star Wars. Questa volta parliamo del possibile cast. Pare che Rachel Hurd-Wood (Peter Pan) e Alex Pettyfer (Magic Mike) abbiamo sostenuto i provini rispettivamente per le parti della figlia della principessa Leila e per il figlio di Luke Skywalker. Naturalmente si tratta soltanto di un rumor. Nessuna conferma ufficiale è stata rilasciata, quindi le parti non sono state ancora affidate ai due attori. Sempre secondo Latino Review, l’annuncio ufficiale del cast di Star Wars Episodio VII dovrebbe arrivare ad ottobre.

In attesa di saperne di più, ecco di seguito una serie di dettagli interessanti relativi a questo nuovo capitolo della saga…

Pare le riprese del film partiranno il 21 gennaio 2014 a Londra. Con molta probabilità, la pellicola sarà rilasciata a dicembre 2015.

“La storia e i personaggi sono gli argomenti di cui stiamo discutendo attualmente”,  ha rivelato la Kennedy durante l’intervista. “Abbiamo un team straordinario alla Industrial Light & Magic, in grado di creare degli effetti fantastici, ma se non abbiamo una storia solida e dei validi personaggi, gli effetti da soli non valgono nulla”. Ha continuano poi: “Se non si spende il tempo necessario a sviluppare al meglio i personaggi e a creare delle storie complesse, il pubblico si annoierà in poco tempo perché crederà di vedere sempre la stessa cosa”.

Con un occhio orientato ai film passati della saga, la Kennedy ha poi rivelato che Star Wars Episodio VII verrà girato combinando location reali ed effetti speciali. Verranno poi creati modellini, dei veri droidi e si utilizzeranno degli artwork che potranno essere toccati e sentiti veramente.

Dunque, il nuovo episodio di Star Wars focalizzerà l’attenzione sulla storia e sui personaggi, con un mix tra realtà, modellini, effetti speciali e quant’altro ci si potrà attendere da una produzione che si preannuncia, anche solo leggendo queste righe, come mastodontica. L’attesa dovrà necessariamente ripagare…

Vi ricordiamo che Star Wars Episodio VII uscirà al cinema nel 2015, per la regia di J.J. Abrams, basato su una sceneggiatura di Michael Arndt. Per tutte le notizie sulla nuova trilogia targata Disney vi segnaliamo il nostro speciale: Star Wars. La scheda del filmStar Wars: Episodio VII.

Fonte: Latino Review

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