Alla fine della prima parte, Bella
(Kristen
Stewart) aveva appena partorito la piccola Renesmee,
concepita quando ancora la ragazza era umana durante il viaggio di
nozze con Edward. Il parto l’aveva dissanguata e quindi il
suo compagno l’aveva trasformata in vampiro per farla
sopravvivere. Da qui inizia la seconda parte dell’ultimo
capitolo della saga di The Twilight Saga: Breaking Dawn –
Parte 2, Bella è una “neonata” anche lei, insieme alla
piccola che ha partorito.
Subito, Edward (Robert
Pattinson) vede quali sono i suoi doni: forza,
velocità e autocontrollo, molto utili nel momento in cui l’arrivo
della bambina sembra aver rotto la pace tra le varie
famiglie. Ogni saga deve avere la sua fine. Con la seconda
parte di Breaking Dawn, girata in contemporanea
alla prima da Bill Condon, ma uscita un anno fa, si chiude un’altra
epoca cinematografica, dopo quella decennale di Harry
Potter.
La
saga di Twilight ha dalla sua il pregio di
aver riesumato il personaggio del vampiro dai clichès della bara e
del palo nel cuore, modernizzando e rendendo quello che è: l’essere
romantico per eccellenza: pallido, esangue, turbato. Come
racconta il regista, con l’ultima parte della saga si conclude
anche un discorso che ha toccato tutte le facce dell’amore:
l’attrazione, la scelta, la separazione, il ritorno e l’unione.
Bella ed Edward sono stati uniti e divisi, come ogni buona storia
d’amore che dai tempi di Romeo e Giulietta deve fare, per poi
ritrovarsi.
The Twilight Saga: Breaking Dawn –
Parte 2, il film

A livello registico sono cambiate
diverse cose, dal primo quasi indipendente
Twilight; una cosa su tutti, la più evidente, una
maggior cura e sicuramente un maggiore investimenti tecnico e di
forze nella realizzazione degli effetti visivi. Dove, come
raccontava nel lontano 2008 Catherine Hardwicke, la prima
regista della saga, che veniva dal successo del piccolo film
Thirteen, molti effetti erano realizzati
artigianalmente, come il tapis roulant sotto i ragazzi per simulare
la velocità nella corsa dei vampiri. Ora invece Condon si
avvale evidentemente di post-produzione digitale, che rende molto
fluide e intense le scene di lotta o di corsa.
The Twilight Saga: Breaking
Dawn – Parte 2 è nettamente diviso in due parti, ben
bilanciate e sopratutto di molto intrattenimento, ci sono anche
alcuni momenti di autoironia e citazione degli episodi precedenti,
che di sicuro saranno causa di commozione tra i fan. Gli
attori, poi, hanno subito lo stesso trattamento dei protagonisti
della saga tratta dai romanzi di J.K Rowling;
ovvero, sono cresciuti. Da attori esordienti sono diventati
presenze ricorrenti sugli schermi con ruoli molto diversi e molto
distanti dall’innocente Bella e dall’innamorato Edward. Tentativi
di abbandonare il personaggio prima di essere mangiati dal
personaggio, che però non hanno impedito un credibile ritorno nei
suoi panni a nessuno dei due protagonisti.
Che su questo capitolo ci sia stata
molta più cura lo si vede anche dai titoli di testa, che sono un
mix di tutte le aperture dei precedenti episodi riarrangiate da
Carter Burwell, uno dei più grandi compositori di
musica per film, a lui si devono tutte le colonne sonore dei film
dei fratelli Coen, e che ritorna alla cura della colonna sonora
della saga dopo essersi occupato del primo episodio. Le sue note
accompagnano l’amore, le lotte e la vita dei
Cullen. The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte
2 esce in sala il prossimo 14 Novembre.