Ecco la prima clip tratta dal prossimo
cortometraggio Marvel, il one shot che si
intitolerà All Hail the King e avrà come
protagonista Ben Kingsley nei panni di Trevor
Slattery/Mandarino.
Potete trovare la clip, esclusiva di
Entertainment Weekly, a questo link. Il corto, diretto da Drew
Pearce, è ambientato nella prigione di Saegate, dove
Trevor è stato confinato. Apparentemente l’identità segreta di
Trevor è stata preservata e nessuno sa che il suo alter ego, il
Mandarino, era una copertura per Aldrich Killian.
All Hail The
King uscirà allegato alla versione Home Video di
Thor The Dark World il prossimo 25
febbraio.
Si aggiungono nuovi nomi al cast
di All Eyez on Me, biopic incentrato
sulla vita del rapper Tupac Shakur, in uscita nel 2017.
Solo pochi giorni fa era entrata a
far parte del cast Danai Gurira, celebre nei
panni di Michonne in The Walking Dead. Ma
la serie tv più in voga del momento fornirà al film un’altra
attrice. Si tratta della bellissima Lauren Cohan, che nella serie AMC
conosciamo col nome di Maggie. L’attrice interpreterà Leila
Steinberg, fondamentale nella vita dell’artista.
All Eyez on
Me vedrà Demetrius Shipp
Jr. protagonista, nei panni di Tupac. Nel cast ci
sono anche Jamie Hector, Kat
Graham e Danai Gurira. Alla regia
Benny Boom.
Guarda il primo teaser trailer
dall’adattamento cinematografico tratto dal manga di
Kiminori Wakasugi, All Esper
Dayo! (Minna! Esper Dayo!). La pellicola uscirà nei
cinema giapponesi il prossimo 4 settembre, nel cast Elaiza
Ikeda (High School Debut, Zekkyō
Gakkyū), Shōta Sometaninel
ruolo di Yoshirō “Yocchan”
Kamogawa.
La storia è incentrata su Yoshirō
“Yocchan” Kamogawa (Sometani), un normale studente delle superiori
che una mattina al risveglio si rende conto di poter leggere le
menti degli altri, ma lui non è l’unico a possedere capacità al di
fuori del normale, visto che anche lo
stravagante Teru-oichan (Mikata Sports), un
ragazzo che lavora in un cafè vicino alla scuola di Yoshiro,
possiede la capacità della telecinesi mentre Yōsuke
Enomoto (Motoki Fukami), un ex giocatore di basket che ha
frequentato la scuola di Yoshirō e che ha il dono del
teletrasporto.
Il titolo rimanda ai fratelliDardenne, ma qui si fronteggiano bande di
criminali afroamericani, a suon di rap nella periferia
statunitense, lontani anni luce dall’Europa raccontata con realismo
dai due registi. All Day and a
Night sembrerebbe solo un film crudo e violento, se
non fosse per il barlume di speranza che filtra nell’oscurità della
notte dei sobborghi di Oakland. Nonostante ciò, il nuovo lavoro di
Joe Robert Cole, originale Netflix visibile on demand dal 1 maggio, condivide
col cinema dei fratelli belgi l’interesse per gli ultimi e la
volontà di inquadrare le problematiche che pongono all’attenzione
in una prospettiva socio-politica e morale.
All Day and a
Night, la
trama
Periferia di Oakland, Jahkor
(Ashton Sanders) finisce in prigione per duplice
omicidio. Qui inizia a ripensare alla sua vita e alle scelte che lo
hanno portato fino a lì. Lui che non voleva immischiarsi negli
affari sporchi del quartiere e sognava di sfondare come rapper. Lui
che non voleva seguire le orme del padre J D (Jeffrey
Wright), violento e tossicodipendente, che finirà i
suoi giorni in carcere. Lui che sognava di evadere dal quartiere,
ma ha visto amici provarci e tornare su una sedia a rotelle, mentre
altri amici, quelli che avevano scelto i soldi facili, lo
invitavano ad unirsi a loro. Si è convinto, è entrato nel gioco
sporco ed è finito in una guerra tra bande, in cui gli è toccato il
ruolo del killer. Ora sconta la sua pena, con un figlio appena nato
fuori. Dentro, un padre e tanti nemici. Ora si domanda se c’è una
scelta che può ancora fare.
Il mondo senza scampo di
Joe Robert Cole
Quella di Joe Robert
Cole, regista e sceneggiatore del film, è una visione
disperante, di un determinismo più feroce delle morti e del sangue.
Il regista insiste moltissimo su questo punto, forse troppo.
Dunque, ecco la metafora del quartiere come prigione, e la voce off
del protagonista che non manca di sottolinearlo con i suoi
commenti: “Dovrebbe essere diverso qui dentro rispetto a fuori,
ma a casa semplicemente non vedevo le mura”; “quando una
vita normale è meno probabile di una vincita alla lotteria”
hai solo la possibilità di “scelte non scelte”, puoi
“solo essere l’uomo nero per qualcuno”. Una vita, quella
di Jahkor, già segnata, perché fuori o dentro, in fondo, è lo
stesso. In questa periferia l’atmosfera non può che essere oscura,
l’ambientazione quasi sempre notturna, freddi i colori. Il tutto è
ben reso dalla fotografia di Jessica Lee
Gagne.
La critica sociale in
All Day and a Night
Parte integrante di questa visione è
una forte critica al sistema politico-sociale. Un sistema che non
offre alternative a ragazzi come Jahkor, che non vorrebbero finire
nel vortice della criminalità. L’America terra di opportunità, si
scopre come un paese che non ne offre a chi ne ha più bisogno. È
ancora una volta l’America dei bianchi opposta a quella dei neri, o
dei “negri”, come i personaggi del film si chiamano tra
loro nello slang del quartiere, cui nessuno sembra dare ascolto e
riconoscere dignità, se non il mondo criminale.
Lo sguardo del regista vede Jahkor
come una specie di martire, come mostrano alcune eloquenti
scene in cui la scelta delle posture e delle inquadrature rimanda
chiaramente a una metafora cristologica. Il protagonista
Ashton Sanders conferma ancora il suo talento dopo
il successo di Moonlight e sa diventare il simbolo
di un’intera categoria sociale. Accanto a lui, un cast coeso: da
Kelly Jenrette, nel ruolo della madre
Delanda, a Jeffrey Wright, in quello del
padre J D, agli amici d’infanza T Q, Isaiah John e
Lamark, Christopher Meyer, alla fidanzata
Shantaye, Shakira Ja’Nai Paye. Cole, dal canto
suo, è bravo a costruire metafore attraverso le immagini, ma questa
sua abilità registica è al servizio di una visione che appare a
volte forzatamente esasperata. Tra gli amici di Jahkor, ad esempio,
nessuna eccezione, nessuno spiraglio di speranza. Neanche al suo
amico Lamark, che “ha fatto tutto per bene”, è andata
meglio. Quest’eccessiva insistenza rischia di annoiare lo
spettatore.
La struttura di All day
and a Night tra prevedibilità e buone intuizioni
All Day And A Night – Ashton Sanders, Jeffrey Wright – Photo
Credit: Netflix / Matt Kennedy
Il determinismo di Cole porta con sé
la prevedibilità, il dipanarsi della trama di All Day
and a Night non riserva particolari sorprese.
D’altronde, il percorso di chi nasce ai margini è segnato, al punto
che ci viene mostrato in flashback, partendo dall’omicidio commesso
e dalla condanna di Jahkor. È prevedibile come quel gesto si sia
determinato. Il romanzo di formazione – alla criminalità – del
piccolo protagonista, perfino il suo resistere fino a un certo
punto, coltivando il sogno di fare musica, lo sono. Perciò
viene spesso meno la tensione e il ritmo è altalenante,
nonostante la buona idea di costruire il film su tre piani
temporali diversi. L’infanzia, i giorni precedenti
l’omicidio e il carcere si alternano costantemente e risollevano da
qualche calo di attenzione – il montaggio e di Mako
Kamitsuna. La parte che riesce invece a creare
un’autentica suspense è quella che si svolge tra le mura del
carcere, dove un possibile agguato è atteso in ogni momento.
Nel complesso, però, la
struttura funziona e il regista riesce a tenerne le redini proprio
grazie a qualche buona intuizione.
La scelta, una
contraddizione?
Nell’approccio utilizzato non sembra
esservi spazio per la scelta. Eppure, se da una parte si insiste in
maniera anche eccessiva sulla mancanza di vie d’uscita,
sull’ineluttabilità del dipanarsi degli eventi, dall’altra, si dà
al protagonista una possibilità, un’altra strada da percorrere, ma
è lui che sceglie di non farlo, che non resiste. Anche qui, lo
sguardo di Cole è indulgente con Jahkor e non manca di sottolineare
le difficoltà che incontra e che lo fanno desistere. Ma egli opera
pur sempre una scelta. Scelta è pure quella riguardo al farsi
carico o meno del ruolo di padre, che solo lui può prendere.
Scelta, infine, è quella del
regista di concedere al suo protagonista, allo spettatore, alla
realtà che racconta con passione, una speranza, anche prendendosi
il rischio di scivolare in una contraddizione e suscitare qualche
perplessità, pur di accendere una luce nel buio di queste vite ai
margini.
“I never thought that I
would find myself”– Non ho mai pensato che mi sarei
ritrovato -, cantavano i The Cure nella loro All Cats
Are Grey. E nemmeno Dorothy nell’omonimo film di
Savina Dellicour presentato al Festival di
Roma 2014, in concorso nella sezione Alice
nella Città.
In All Cats Are Grey
Dorothy (Manon Capelle) è una sedicenne
che vive nel suo piccolo sobborgo belga. Sembra che dalla vita
abbia tutto, una bella casa, un’amica del cuore con cui fare tutti
gli errori dell’adolescenza, e una famiglia che le vuole bene.
Ma non si sente a suo agio in quel mondo, anche a causa del
rapporto freddo con la madre (Anne Coesens),
con cui non trova un dialogo e a cui nasconde i pensieri che la
tormentano. Tra nuove scoperte musicali e i The Cure,
Dorothy trova pace solo quando ha le cuffiette nelle
orecchie. Per caso incontra Paul (Bouli Lanners),
un detective privato arrugginito e un po’ confuso dopo la
morte della moglie, e decide di chiedergli aiuto nella ricerca del
suo vero padre biologico. Tra i due si instaura un’inaspettata
intensa fatta di silenzi che dicono tutto, sorrisi nascosti ma
sinceri e scambio di cd. Quello che Dorothy non sa però è
che anche Paul è alla ricerca di sua figlia.
All Cats Are Grey Dorothy, il film
Primo lungometraggio della regista
belga Savina Dellicour, All Cats Are
Grey (Tous Les Chat Sont Gris) è un film sulla ricerca in
tante forme. La ricerca della vera identità di Dorothy, rito di
passaggio per tutti gli adolescenti, ma per lei più difficile a
causa dell’identità sconosciuta del padre. La ricerca stessa di
quest’uomo magari più simile a lei, che la potrebbe far sentire
finalmente a casa. La ricerca di una figlia da parte di Paul, una
ragazza che avrebbe voluto crescere e che ora potrebbe dare un
senso alla sua vita. Un racconto ben argomentato, e per niente
scontato, che la Dellicour affida a dei bravissimi interpreti in un
duetto ben bilanciato tra Bouli Lanners che
con la sua fisicità porta in scena quest’uomo stanco ma pronto a
ripartire e Manon Capelle, che con sguardi
eloquenti esprime tutta la rabbia e l’incertezza
dell’adolescenza.
The CW ha diffuso il promo
ufficiale di All American: Homecoming – stagione
3, il dramma sportivo e spin-off di
All American. Nel giugno 2023, la serie è stata rinnovata per
una terza stagione, la cui première è prevista per l’8 luglio
2024.
Il dramma sportivo per giovani
adulti è ambientato sullo sfondo dell’esperienza HBCU. Segue una
giovane promessa del tennis di Beverly Hills e un giocatore di
baseball d’élite di Chicago alle prese con l’alta posta in gioco
dello sport universitario, ma anche con gli alti, i bassi e la
sensualità di una prima età adulta non controllata in un
prestigioso Historically Black College. Lo spin-off in questione
vede Geffri Maya riprendere il suo ruolo di Simone Hicks. Nel cast
anche Peyton Alex Smith, Kelly Jenrette, Cory Hardrict,
Sylvester Powell, Netta Walker e Camille Hyde.
All American: Homecoming, la serie
tv
In questo spin-off di
All American, Simone Hicks lascia il fidanzato Jordan a Los
Angeles e frequenta la Bringston University, un college
storicamente nero di Atlanta, in Georgia, dove decide di inseguire
il suo sogno di diventare una tennista professionista. Frequenta la
scuola anche Damon Sims, una matricola che si muove all’interno del
college per inseguire il suo sogno di giocare a baseball per
l’università dopo aver rifiutato il draft della MLB per continuare
a giocare a baseball per la Bringston sotto la guida del suo
allenatore, Marcus Turner. È presente anche Amara Patterson, la zia
di Simone, che insegna giornalismo a Bringston.
Nel cast di All American:
Homecoming Geffri Maya nel ruolo di Simone Hicks.
Peyton Alex Smith nel ruolo di Damon Sims
(stagioni 1-2; ricorrente stagione 3), un prodigio del baseball
liceale classificato a livello nazionale. Kelly
Jenrette nel ruolo di Amara Patterson (stagioni 1-2;
ricorrente stagione 3), una giornalista di successo diventata
professoressa di giornalismo e zia materna di Simone, attuale
presidente esecutivo della Bringston University.
Cory Hardrict nel
ruolo dell’allenatore Marcus Turner, duro e schietto allenatore di
baseball che ha giocato alla Bringston University ed è stato
selezionato per il professionismo, ma che un infortunio gli ha
precluso la carriera; attuale assistente del capo allenatore di
baseball della Bringston University.
Sylvester Powell
nel ruolo di Jessie “J.R.” Raymond Jr., nativo di Atlanta e
giocatore di baseball, fidanzato di Gabrielle e fratello biologico
di Damon. Camille Hyde nel ruolo di Thea Mays,
un’ape regina del secondo anno e prodigio del tennis che emana
lievi tendenze da ragazza cattiva.
Mitchell Edwards
nel ruolo di Cam Watkins, nemesi di Spencer James nel football di
Crenshaw, ora studente alla Bringston e segretario dell’Ufficio del
Presidente Esecutivo dell’Università Bringston.
Netta Walker nel
ruolo di Keisha McCalla, l’anima della festa e il sindaco non
ufficiale dell’Università Bringston; suo padre era il precedente
presidente esecutivo dell’università
Rhoyle Ivy King nel ruolo di Nathaniel Hardin (stagione 2;
ricorrente stagione 1), l’amico non-binario e gender-fluid di
Simone e Keisha Martin Bobb-Semple nel ruolo di Orlando “Lando”
Johnson (stagione 3; ricorrente stagioni 1-2).
Spesso il cinema tende a imitare
alla realtà, presentandola sul grande schermo in maniera più
articolata o romanzata, così da attirare maggiormente il pubblico.
Tuttavia, ci sono dei casi in cui la realtà sembra quasi imitare il
cinema: questo è proprio il caso di All american nightmare:
Rapimento in California. La serie, strutturata in soli tre
episodi, ognuno da circa 50 minuti, racconta dei fatti realmente
accaduti nello stato americano tra il 2009 e il 2015. L’evento
centrale è il rapimento di Denise Huskins, una
giovane fisioterapista americana portata via dalla propria casa nel
cuore della notte in un quartiere di Vallejo.
All American Nightmare:
l’inizio di un incubo
Marzo 2015, notte fonda:
Aaron e la sua fidanzata Denise dormono
pacificamente nella loro casa in una zona residenziale di Vallejo,
in California. I due vengono svegliati da una forte luce che gli
viene puntata addosso e qui inizia l’incubo: Aaron viene legato e
poi drogato fino a perdere conoscenza. Al suo risveglio Denise è
scomparsa, è stata rapita. I rapitori intimano al ragazzo di non
rivolgersi alla polizia, chiedendo un riscatto di 15 mila dollari
per riavere la fidanzata indietro, per questo motivo Aaron contatta
la polizia solo diverse ore dopo il rapimento.
La polizia non riesce a credere ad
una storia così surreale e complicata come quella raccontata da
Aaron e presume subito che il caso sia un ennesimo femminicidio: la
coppia ha una lite sfuggita di mano e il fidanzato, per non
ammettere a sé stesso e alla polizia di aver ucciso Denise, inventa
il rapimento.
Circa 48 ore dopo la scomparsa di
Denise, questa viene ritrovata nella zona di Huntington Beach,
vicino alla casa dei genitori. Allora i pregiudizi della polizia
virano su di lei, colpevolizzandola: un finto rapimento per
vendetta, simile a quello presentato nel noto film
Gone girl diretto da David Fincher,
con
Rosamund Pike (Saltburn)
e
Ben Affleck (Air),
uscito nelle sale l’anno prima di questi avvenimenti.
La paura di subire ripercussioni dai
rapitori, l’inefficienza della polizia e la gogna mediatica non
fanno che rendere a Aaron e Denise la vita impossibile.
L’abituale inefficienza della
polizia
“Che cosa deve succedere ad una
donna perché venga creduta? Sembra che non ci siano speranze.” –
Denise Huskins
Uno degli elementi focali di
All American Nightmare è la noncuranza delle forze
di polizia riguardo le testimonianze di Aaron e Denise, bollate da
subito come non veritiere. In particolare, la questione sembra
essere anche più profonda di così: rapimenti o irruzioni simili,
con forme di molestie o tentati stupri si sono susseguiti dal 2009
nello stato della California, in città a pochi chilometri di
distanza l’una dall’altra. Ciononostante, la polizia ha continuato
a ignorare i problemi, screditando talvolta le testimonianze delle
donne che riportavano gli eventi accaduti (Sicura non sia stato
un brutto sogno?). La mancanza di professionalità ha permesso
all’aggressore di continuare ad agire indisturbato per ben 6 anni:
se si fosse intervenuto subito, la stessa Denise Huskins sarebbe
stata salvata da un’esperienza così traumatica.
Tale problema tende a non riguardare
solamente gli Stati Uniti: le donne, nel momento in cui denunciano,
non vengono credute o i casi di molestie, stupri o femminicidi non
sono trattati con la dovuta attenzione. Ne sono di esempio i tanti,
troppi casi di cronaca: uno in particolare è l’omicidio di Vanessa Ballan, la
cui precedente denuncia è stata ignorata.
The Gone Girl Case:
l’influenza cinematografica
Nel vedere raccontata la storia di
Aaron e Denise in All American Nightmare un
cinefilo esperto non può che collegare le vicende a quelle di
Gone
girl. Tutto sembra inizialmente combaciare: la ragazza
scopre una possibile infedeltà da parte del fidanzato, in questo
caso un continuo interesse verso l’ex, Andrea, e per vendicarsi
finge un rapimento in modo tale che sia proprio il ragazzo infedele
ad essere il primo sospettato e incolpato, per poi ritornare
miracolosamente a casa.
La storia sembra identica, peccato
che questa sia la realtà e non una brillante pellicola di Fincher.
Denise è stata veramente rapita, ma anche la stessa polizia non
riesce a superare la visione iniziale di una possibile imitazione
del modus operandi di Amy, la protagonista del film.
Questo è un altro dei motivi per cui
la polizia non ha approfondito le indagini, bollando subito il caso
come “Gone Girl Case” e condannando Denise e Aaron
per la perdita di tempo e fondi della comunità per seguire un finto
rapimento.
La gogna mediatica
La polizia, nel lavorare su questo
caso, non si limita a screditare le testimonianze di due vittime,
Aaron e soprattutto Denise, o a prendere come esempio per le loro
indagini un thriller di Hollywood, ma è anche la miccia per
l’esplosiva gogna mediatica che colpirà la ragazza. Il capo della
polizia, nel bollare il caso come uno spreco di fondi pubblici
della comunità, porta tanto odio a riversarsi ingiustamente su
Denise, in una tempesta di continui messaggi vessatori sui social e
attacchi da parte di giornalisti.
All American
Nightmare riesce in soli tre episodi a raccontare un caso
complesso, denso di tematiche di importanza sociale e attuale,
attirando l’attenzione del pubblico internazionale su queste strane
e tristi vicende di cronaca.
The CW ha rinnovato il drama
sportivo “All American” per una settima
stagione. Il network si è inoltre assicurato i diritti di
trasmissione della quarta stagione di “The Chosen” e ha
rinnovato “Penn & Teller: Fool Us” per la stagione
11.
“All American” la
cui
sesta stagione è attualmente in corso è ispirata alla vita
dell’ex linebacker della NFL Spencer Paysinger e vede protagonista
Daniel Ezra nel ruolo di Spencer James, un giovane giocatore di
football di Los Angeles. Nella sesta stagione, attualmente in onda,
Spencer e Jordan (Michael Evans Behling) sono juniores alla GAU e
sono ufficialmente idonei a partecipare al draft NFL, mentre una
nuova aggiunta allo staff di allenatori cambia le dinamiche della
squadra. Altri personaggi affrontano relazioni in evoluzione,
genitorialità, problemi legali e lutti.
Warner Bros. Television e CBS
Studios producono “All American” in associazione con Berlanti
Productions. Tra i produttori esecutivi figurano Nkechi Okoro
Carroll, Greg Berlanti, Jameal Turner, Sarah Schechter, Mike Herro
e David Strauss.
Uno spinoff intitolato “All
American: Homecoming” ha debuttato nel 2022, mentre la
terza stagione è prevista per l’8 luglio. La serie segue la
fidanzata di Jordan, Simone (Geffri Maya), che lascia Los Angeles
per frequentare un college storicamente nero ad Atlanta.
Dopo che le prime tre stagioni del
dramma storico di successo “The Chosen” hanno debuttato su The CW
nel 2023, il network ha prolungato l’accordo e manderà in onda la
nuova quarta stagione. Con Jonathan Roumie nel ruolo di Gesù, la
serie, di produzione indipendente, è distribuita da Lionsgate.
Dallas Jenkins è sceneggiatore, regista e produttore.
La quarta stagione ha già debuttato
nelle sale cinematografiche all’inizio di quest’anno e sarà
trasmessa in streaming sull’applicazione The Chosen a partire dal 2
giugno. Anche BYUtv trasmetterà la stagione. La notizia del rinnovo
dell’accordo con la CW arriva subito dopo che The Chosen LLC ha
interrotto il suo rapporto con gli Angel Studios, anche se lo
studio ha intenzione di appellarsi alla decisione.
“Penn & Teller: Fool Us” è stata
rinnovata per l’undicesima stagione. La serie, della durata di
un’ora, vede aspiranti maghi che cercano di ingannare il famoso
duo, gareggiando per avere la possibilità di esibirsi al loro
fianco a Las Vegas. La serie è creata e prodotta esecutivamente da
Penn Jillette, Teller, Peter Adam Golden, Andrew Golder e Lincoln
Hiatt in associazione con 1/17 Productions e September Films di DCD
Media.
La stagione NFL è finita, ma
All American è tornata con la sua stagione 6
per soddisfere appieno la voglia di football. La serie della
CW, che ha debuttato nel 2018, è incentrata su Spencer James
(Daniel Ezra), un giocatore di football in ascesa
della South Crenshaw High che viene reclutato dall’allenatore di
Beverly Hills Billy Baker (Taye Diggs). Costretto
a trasferirsi da Billy e dalla sua famiglia per proteggere il suo
permesso di trasferimento, la serie segue Spencer mentre lotta per
trovare il suo equilibrio tra il football, le storie d’amore, le
amicizie e la sua doppia vita a Beverly Hills e Crenshaw.
Nel corso degli anni, lo show è
andato oltre il football per toccare vari argomenti, tra cui la
violenza, le relazioni e il razzismo. Dopo il finale della
quinta stagione, nel maggio 2023, il dramma
acclamato dalla critica è stato nominato la serie numero 1 con il
maggior numero di spettatori totali su tutte le piattaforme e la
serie più vista del network sui servizi di streaming digitale.
Oltre ai riconoscimenti, la quinta
stagione di All American ha portato una serie di
cambiamenti, tra cui l’uscita di scena di Diggs a metà stagione,
dopo che il suo personaggio è stato ucciso mentre cercava di
salvare degli studenti da un incidente con l’autobus. Essendo la
colonna portante e la luce guida della serie, la morte di Billy ha
causato scosse nell’universo All American, anche per i figli di
Spencer e Billy, i gemelli Olivia (Samantha Logan)
e Jordan (Michael Evans Behling).
Parlando della sua decisione di
abbandonare il ruolo, Diggs ha spiegato a Entertainment Weekly
perché ritiene che l’eliminazione di Billy dalla serie sia un passo
importante per far progredire lo show.
“Mi piace. Mi piace il fatto
che darà agli attori molto più materiale su cui lavorare”, ha detto
al settimanale nel febbraio 2023. “Non c’è una vera e propria
chiusura, quindi la storia è così ricca. Spencer ha perso la sua
seconda figura paterna. È in linea con quanto scritto in tutte le
stagioni, ovvero che le persone vengono colte di sorpresa. Guardare
come affrontano questa situazione è molto simile a ciò che accade
nella vita reale. Non tutto è sempre concluso. Ci sono capitoli non
conclusi e questioni irrisolte, ma dobbiamo continuare ad andare
avanti“.
All American – stagione 6: data di
uscita e dove vederla in streaming
La sesta stagione è stata
ufficialmente rinnovata nel gennaio 2023 e ha debuttato l’1 aprile
2024.
All American – stagione 6 in
streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
All American – stagione 6: trailer
ufficiale
“Spero che un giorno [Jordan]
scivoli in uno stato mentale che deve essere esplorato nello
show“, ha dichiarato in esclusiva a Us Weekly nel novembre
2022. “Ma solo per essere in grado di far parte di uno show che
credo rappresenti accuratamente [la malattia mentale] e mostri ai
nostri giovani che si può migliorare. Per quanto possa sembrare
oscuro, si può migliorare. Penso che siamo tutti molto fortunati a
far parte di uno show che fa questo, che non si sottrae a questi
argomenti più difficili“.
Chi tornerà nel cast di All
American – stagione 6?
La star della serie Ezra tornerà
nel ruolo di Spencer James insieme a Logan, Behling, Greta Oniegou
(Layla), Bre-Z (Coop) e Cody Christian (Asher). Chelsea Tavares
(Patience), Karimah Westbrook (Grace), Monet Mazur (Laura), Kareem
J. Grimes (Preach), Jalyn Hall (Dillon) e Mustafa Speaks (Coach
Boone) completano il cast principale.
Qual è la trama di All American –
stagione 6?
Un comunicato stampa ufficiale ha
rivelato a febbraio che la sesta stagione della serie CW vedrà i
personaggi in un “nuovo capitolo” della loro vita. Sia Jordan che
Spencer sono ufficialmente eleggibili per il draft NFL, mentre
Olivia torna da Londra con l’intenzione di onorare l’eredità di
Billy. Spencer e Olivia devono anche riavvicinarsi dopo aver
trascorso del tempo lontani e Layla e Jordan devono affrontare
“pressioni crescenti che mettono alla prova il loro rapporto”.
Coop continuerà a “sfoderare i suoi
muscoli legali” mentre sosterrà Patience nel suo percorso di
guarigione dopo essere stata accoltellata negli ultimi istanti
della quinta stagione. Asher, dal canto suo, si concentrerà sulla
vita da neo-genitore con Jamie (Miya Horcher), mentre Laura si
ambienterà nella prossima fase della sua vita personale e
professionale dopo la morte di Billy.
Le anticipazioni da All American –
stagione 6
In All American 6×10 che si
intitolerà “The next Episode” Quando un viaggio di coppia non va
come previsto, Spencer (Daniel Ezra) si offre volontario per
aiutare il Vortex nella produzione di “Romeo e Giulietta” della
South Crenshaw High. Jordan (Michael Evans Behling) e Layla (Greta
Onieogou) ricevono notizie dal luogo del loro matrimonio che li
lasciano in conflitto. Altrove, un nuovo sviluppo nel processo di
Miko porta Coop (Bre-Z) a fare una mossa rischiosa. Infine, Laura
(Monet Mazur) si prepara per il suo primo appuntamento e Asher
(Cody Christian) e Jaymee (guest star Miya Horcher) cercano di
riavvicinarsi (611).
In All American 6×10 che si
intitolerà “Mass Appeal” Spencer (Daniel Ezra) si trova in
difficoltà alla combine della NFL quando i potenziali allenatori
indagano sul suo passato. Jordan (Michael Evans Behling) convince
Layla (Greta Onieogou) a prendersi un giorno per sé, mentre lui si
occupa del suo primo servizio di brunch alla lounge. Altrove, Asher
(Cody Christian) riceve alcune notizie inaspettate sull’allenatore
Montes, e il tempo trascorso da Olivia (Samantha Logan) con Baby AJ
le dà una prospettiva necessaria sul suo libro (610).
In All American 6×09 che si
intitolerà “100%” Con una delle partite più importanti della sua
carriera dietro l’angolo, Spencer cerca una guida rivisitando il
suo passato; Layla continua a lavorare sulla sua salute mentale;
Olivia riceve un feedback inaspettato dal suo editore.
In All American 6×08 che si
intitolerà “Kids See Ghosts” Laura sorprende Olivia, Jordan e
Spencer con un regalo speciale di Billy che li aiuta a risolvere i
problemi che stanno affrontando. Layla fa una scoperta durante la
terapia. Coop prepara Patience per il loro caso contro Miko.
In All American 6×07 che si
intitolerà “Passin’ Me By” Dopo un viaggio spontaneo in
cabina che lascia il Vortex senza internet, decidono di dedicare il
loro tempo ad aiutare Spencer con i suoi ultimi casi di studio
sulle relazioni.
In All American 6×06 che si
intitolerà “Connection” È la vigilia di Capodanno e Spencer e
Olivia sono determinati a festeggiare il nuovo anno insieme
nonostante diverse interruzioni; Jordan riceve consigli su come
affrontare un argomento delicato con Layla.
In All American 6×05 che si
intitolerà Spencer aiuta un giocatore del South Crenshaw High. La
migliore amica di Olivia causa tensione tra lei e Spencer. Laura è
ospite del corso di legge di Coop, e Layla aiuta Jordan a trovare
una nuova coinquilina.
In All American 6×04 che si
intitolerà “Black Out” Dopo aver festeggiato il suo ventunesimo
compleanno, Spencer chiede aiuto a Coop per capire cosa sia
successo alla sua festa la sera prima. Olivia e Jordan ricordano la
loro infanzia con Billy.
In All American 6×03 che si
intitolerà “Business is Business” Nuovi cambiamenti sul campo
creano tensione tra Spencer e Jordan nel peggiore momento mentre
lavora al suo ultimo progetto. Olivia affronta le conseguenze
emotive di scavare troppo a fondo nel passato. Asher perde uno dei
suoi fuoriclasse.
In All American 6×02 che si
intitolerà Mentre la squadra si avvicina alla prima partita di
calcio della stagione, la crescente ossessione dei media per
Spencer inizia a farsi sentire. Olivia si apre a Jordan e
Laura.
In All American 6×01 che si
intitolerà “Things Done Changed” È l’inizio di un nuovo anno
scolastico e Spencer e Jordan sono ufficialmente idonei a entrare
nella NFL.
È da tempo che i fan chiedono a gran
voce un sequel di
Alita: Angelo della Battaglia, il film
di Robert Rodriguez, adattamento live action
dell’omonimo manga di Yukito Kishiro del
1990, uscito nelle sale nel 2019, dopo una sviluppo particolarmente
travagliato.
Distribuito dalla Fox prima
dell’acquisizione da parte della Disney,
Alita è costato circa 170 milioni di dollari e ha
incassato poco più di 400 milioni al box office mondiale: tali
cifre, seppur lontane dal permettere di definire
Alita un flop, non sono di certo sufficienti a
giustificare per uno studio la realizzazione di un eventuale nuovo
capitolo.
Ora, in una recente intervista con
Forbes in occasione della promozione di
We Can Be Heroes(disponibile su Netflix dallo scorso 25 dicembre), è stato proprio
Robert Rodriguez a parlare del futuro di
Alita.
Il regista sembra non aver perso le speranze in merito alla
realizzazione di un nuovo film, spiegando che le possibilità
offerte oggi dall’industria dello streaming potrebbero forse
garantire ad un sequel di
Alita di vedere la luce.
“Credo che tutto sia possibile.
La Disney ha comprato la Fox, hanno Disney+, quindi ritengo che una
discussione in merito abbia decisamente senso. So che anche altre
persone vorrebbero vederne un altro e io amerei girarne un altro.
Circa la storia o il motivo per cui dovrebbe essere concepito,
penso che lo streaming abbia aperto nuove opportunità in materia di
film, soprattutto per quanto riguarda i sequel. Alita è un concept
già pre-venduto, c’è già un pubblico che vuole vederlo. È una
questione di consegnarlo a loro in una maniera di facile consumo.
Non sarebbe una cattiva idea.”
Tutto quello che sappiamo su Alita
La protagonista di Alita:
Angelo della Battaglia è interpretata
da Rosa Salazar(The Divergent
Series, Maze Runner). Nel cast figurano
anche Christoph
Waltz, Mahershala
Ali, Jennifer
Connelly, Ed Skrein, Jackie Earle
Haley, Lana
Condor, Leonard
Wu, e Jorge Lendeborg Jr. Il
film è diretto da Robert
Rodriguez (Sin City, Grindhouse Planet Terror,
Machete) e prodotto da James
Cameron.
Ambientato nel 2563 ad Iron City,
Alita: Angelo della Battaglia è la storia del
cyborg Alita (Rosa Salazar) ritrovato in una
discarica di rottami caduti dalla città sospesa Zalem dal Dottor
Dyson Ido (Christoph Waltz), che si occupa di
riparare robot nella sua clinica. La maggior parte della
popolazione mondiale vive a Iron City, dove si barcamena tra umili
lavori e miseria. Una piccola parte invece risiede a Zalem,
considerato da tutti una sorta di paradiso inarrivabile. Ido prende
con sé ciò che rimane del cyborg e lo innesta in un corpo
predisposto per sua figlia Alita.
La ragazza robot non ricorda nulla
della sua vita precedente, ha solo memoria delle arti marziali che,
di fatto, la porteranno a diventare una spietata cacciatrice dei
criminali più pericolosi al mondo e una concorrente dei brutali
tornei di Motorball, una sorta di giochi di gladiatori, unico
passatempo della popolazione di Iron City. Si innamora dell’umano
Hugo (Keean Johnson), il cui sogno è quello di
raggiungere Zalem; ma dalla città sospesa, una minaccia incombe
sulla ragazza…
In una recente intervista
con Collider, Christoph Waltz ha espresso il suo parere in
merito alla possibilità di un sequel di
Alita: Angelo della Battaglia, l’adattamento
cinematografico dell’omonimo manga di Yukito Kishiro, diretto da
Robert Rodriguez e uscito in sala lo scorso
anno.
Nonostante non abbia fatto una
grandissima figura al box office mondiale, il film è stato comunque
ben accolto dalla critica e dal pubblico, tant’è che poco tempo fa
Jon Landau, tra i produttori del film, si era
rivolto proprio ai fan, invitandoli a far sentire la propria voce
per promuovere la realizzazione del sequel. Nel frattempo, però,
c’era già stata l’acquisizione
della Fox da parte della Disney: per questo motivo, di un
eventuale sequel di
Alita dovrà necessariamente rispondere la Casa di
Topolino.
Ed è proprio Waltz a credere che il
sequel non verrà mai messo in cantiere dalla multinazionale, non
ritenendolo una sua priorità. Queste le dichirazioni dell’attore
premio Oscar: “Mi piacerebbe tornare per il sequel. So che alla
gente è piaciuto il primo film e, al di là delle critiche, mi è
piaciuto lavorare al film e mi è piaciuto il risultato finale. Ma
forse non è un film che si adatta alle politiche della Disney,
quindi non ne ho idea. Davvero, non lo so.”
In seguito all’acquisizione
della Fox da parte della Disney, lo studio ha cancellato
numerosi progetti che erano in cantiere prima dell’accordo. Al
momento non sappiamo quale sarà il futuro di Alita:
le avventure della ragazza cyborg sono destinate a proseguire
oppure no? Solo il tempo ci fornirà una risposta…
La campagna lanciata dai fan per la
realizzazione del sequel di
Alita: Angelo della Battaglia invade addirittura le
strade di Los Angeles, attraverso una serie di manifesti
promozionali. Il film di Robert Rodriguez,
adattamento live action dell’omonimo manga di Yukito
Kishiro del 1990, è uscito nelle sale lo scorso anno, dopo
una sviluppo particolarmente travagliato. Nonostante i fan
attendessero da anni il film, al box office
Alita: Angelo della Battaglia è stato un successo
alquanto moderato, arrivando ad incassare 401.7 milioni di dollari
a livello globale; numeri non sufficienti per garantire
ufficialmente un sequel, ed infatti ancora oggi il futuro della
proprietà sul grande schermo è incerto.
Nonostante gli incassi non così
incoraggianti, il film ha comunque spinto un nutrito gruppo di fan
a far sentire la propria voce e a spingere affinché venisse
realizzato un sequel. Il primo film è stato distribuito nelle sale
dalla 20th Century Fox: ora che lo studio è stato acquistato dalla
Disney, il futuro di
Alita: Angelo della Battaglia è tutto nelle mani
della Casa di Topolino. In passato, proprio a causa dell’accordo
tra Disney e Fox, Christoph Waltz – che nel film ha interpretato
il Dottor Ido Dyson – aveva espresso i suoi dubbi in merito al
futuro di Alita, spiegando che dal suo punto di vista un
sequel era altamente improbabile.
Dopo aver lanciato una campagna
attraverso i social e aver fatto volare un banner del film in
cielo in occasione dell’ultima edizione degli Academy
Awards, i fan di
Alita (soprannominati “L’Esercito di Alita”)
hanno portato a compimento una nuova mossa: una serie di manifesti
promozionali in giro per le strade di Los Angeles. Come è possibile
vedere grazie ad una serie di immagini diffuse da Charlie Schmidt,
quattro distinti cartelloni dedicati al sequel sono apparsi a Los
Angeles: uno di questi contiene anche una citazione di
Tilly Lockey, un’amputata britannica conosciuta
per le sue braccia bioniche, che ha voluto sostenere il film e la
campagna dei fan.
1 di 4
Chissà che la Disney non decida di
accogliere davvero le richieste dei fan e di realizzare finalmente
un sequel di
Alita: Angelo della Battaglia. La passione dei fan
relativi a certi film e la loro dedizione circa alcuni progetti può
portare a risultati davvero straordinari: basti pensare a quanto
accaduto di recente con la Snyder Cut di Justice League,
che proprio grazie al sostegno dei fan e alle loro campagne, verrà
finalmente rilasciata il prossimo anno su HBO Max.
La campagna per un sequel di
Alita: Angelo della Battaglia raggiunge le strade di Los
Angeles
La protagonista di Alita:
Angelo della Battaglia è interpretata da Rosa
Salazar(The Divergent Series, Maze Runner).
Nel cast figurano anche
Christoph Waltz,
Mahershala Ali,
Jennifer Connelly, Ed Skrein, Jackie Earle Haley,Lana Condor, Leonard Wu,
e Jorge Lendeborg Jr. Il film è diretto
da Robert Rodriguez (Sin City,
Grindhouse Planet Terror, Machete) e prodotto da James
Cameron.
In Alita:Battle Angel, lo scienziato Dr. Ido recupera una
cyborg femmina, Alita, da una discarica del 26esimo secolo.
Diventato un surrogato di padre per Alita, Ido scopre che lei è una
sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il cerchio di
morte e distruzione nel quale ruota questo mondo post-apocalittico,
devastato 300 anni prima da una terribile guerra mondiale…
La protagonista di
Alita: Angelo della Battaglia sarà interpretata da
Rosa Salazar (The Divergent
Series,Maze Runner). Nel cast ci sono
anche Lana Condor, Leonard
Wu, Christoph Waltz, Jackie
Earle Haley, Mahershala Ali, Ed
Skrein, Jennifer Connelly e Jorge Lendeborg
Jr.
Il film, che verrà distribuito
dalla 20th Century Fox, è diretto da
Robert Rodriguez (Sin City,
Grindhouse Planet Terror, Machete) e prodotto da
James Cameron.
Le nuove immagini diffuse da
Empire di
Alita: Angelo della Battaglia ci danno la
possibilità di ammirare il look che Ed Skrein avrà
nel film di Robert Rodriguez. Dopo averlo visto
sulla cover della rivista,
vediamo il villain della storia fronteggiare la coraggiosa Alita,
protagonista, e la prima cosa che balza all’occhio è Zapan (nome
del personaggio) condivide sicuramente qualcosa con il protagonista
di Terminator, trai personaggi che, più di tutti,
hanno contribuito a costruire il mito e la fama di James Cameron, qui in veste di
produttore.
Di seguito, le altre immagini:
In Alita:L’Angelo della Battaglia, lo scienziato Dr. Ido
recupera una cyborg femmina, Alita, da una discarica del 26esimo
secolo. Diventato un surrogato di padre per Alita, Ido scopre che
lei è una sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il
cerchio di morte e distruzione nel quale ruota questo mondo
post-apocalittico, devastato 300 anni prima da una terribile guerra
mondiale…
La protagonista di
Alita: Angelo della Battaglia sarà interpretata da
Rosa Salazar (The Divergent
Series,Maze Runner). Nel cast ci sono
anche Lana Condor, Leonard
Wu, Christoph Waltz, Jackie
Earle Haley, Mahershala Ali, Ed
Skrein, Jennifer Connelly e Jorge Lendeborg
Jr.
Alita: Angelo della Battaglia che verrà distribuito
dalla 20th Century Fox, è diretto da
Robert Rodriguez (Sin City,
Grindhouse Planet Terror, Machete) e prodotto da
James Cameron.
Anche
Alita: Angelo della Battaglia ha partecipato alla
lista di film che hanno approfittato dell’enorme visibilità delle
pubblicità durante il Super Bowl LIII per
presentare un suo nuovo spot tv, che potete vedere in calce.
In
Alita: Angelo della Battaglia, lo scienziato Dr. Ido
recupera una cyborg femmina, Alita, da una discarica del 26esimo
secolo. Diventato un surrogato di padre per Alita, Ido scopre che
lei è una sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il
cerchio di morte e distruzione nel quale ruota questo mondo
post-apocalittico, devastato 300 anni prima da una terribile guerra
mondiale…
La protagonista del film sarà
interpretata da Rosa Salazar (The
Divergent Series,Maze Runner). Nel cast
ci sono anche Lana
Condor, Leonard
Wu, Christoph Waltz, Jackie
Earle Haley, Mahershala Ali, Ed
Skrein, Jennifer Connelly e Jorge Lendeborg
Jr.
Alita: Angelo della Battaglia che verrà distribuito
dalla 20th Century Fox, è diretto da
Robert Rodriguez (Sin City,
Grindhouse Planet Terror, Machete) e prodotto da
James Cameron.
Uno dei progetti più interessanti
della prossima stagione cinematografica è il nuovo film di
Robert Rodriguez, prodotto da James Cameron, adattamento
dell’omonima storia a fumetti:
Alita: Angelo della Battaglia. Il film sarà trai
protagonisti del prossimo Comic Con di San Diego e di seguito vi
mostriamo la prima action figure della protagonista del film che è
esposta alla fiera americana.
In
Alita: Angelo della Battaglia, lo scienziato Dr. Ido
recupera una cyborg femmina, Alita, da una discarica del 26esimo
secolo. Diventato un surrogato di padre per Alita, Ido scopre che
lei è una sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il
cerchio di morte e distruzione nel quale ruota questo mondo
post-apocalittico, devastato 300 anni prima da una terribile guerra
mondiale…
La protagonista del film sarà
interpretata da Rosa Salazar (The
Divergent Series,Maze Runner). Nel cast
ci sono anche Lana
Condor, Leonard
Wu, Christoph Waltz, Jackie
Earle Haley, Mahershala Ali, Ed
Skrein, Jennifer Connelly e Jorge Lendeborg
Jr. Il film, che verrà distribuito dalla 20th
Century Fox, è diretto da Robert
Rodriguez (Sin City, Grindhouse Planet
Terror, Machete) e prodotto da James
Cameron.
I fan di
Alita: Angelo della Battaglia che vorrebbero
davvero un sequel del film sono stati chiamati a raccolta e si sono
soprannominati l’Esercito di Alita. Questo gruppo di fan ha
raggiunto 121.000 firme per promuovere la realizzazione di un
sequel. Adesso, Jon Landau, trai produttori del
film, si rivolge proprio a quei fan, durante un’intervista con
Cinemablend:
Quello che penso che l’esercito
di Alita dovrebbe fare adesso è continuare a spingere per un
sequel, anche adesso in casa Disney e far sapere quanto sia
importante avere un altro film di Alita. Speriamo davvero che un
giorno succederà.
Ma anche nel caso in cui la Disney
voglia ascoltare i fan di Alita, quanto tempo si dovrà aspettare?
Jon Landauha risposto:
“Penso che per qualsiasi film, non solo per il sequel di Alita,
il primo passo è scrivere una sceneggiatura. Devi presumere che ci
vorranno dai 12 ai 18 mesi per scrivere una sceneggiatura.
Supponendo che la sceneggiatura sia fantastica, avrai una
pre-produzione di sei-dieci mesi. Poi sei mesi di riprese e un anno
di post-produzione e questo è solo un film di questo
genere”.
James Cameron ama pianificare i suoi
sequel – da Terminator ad
Avatar e Alita.Robert Rodriguez ha diretto
Alita: Angelo della Battaglia e ha detto che gli
piacerebbe tornare per Alita 2. Anche
Rosa Salazar è pronta a tornare. GLi unici da
convincere, ora, sono i vertici Disney.
La protagonista del film sarà
interpretata da Rosa Salazar (The
Divergent Series,Maze Runner). Nel cast
ci sono anche Lana
Condor, Leonard
Wu, Christoph Waltz, Jackie
Earle Haley, Mahershala Ali, Ed
Skrein, Jennifer Connelly e Jorge Lendeborg
Jr.
Alita: Angelo della Battaglia che verrà distribuito
dalla 20th Century Fox, è diretto da
Robert Rodriguez (Sin City,
Grindhouse Planet Terror, Machete) e prodotto da
James Cameron.
James Cameron e Robert
Rodriguez sono i due visionari che hanno condiviso la
visione di
Alita: Angelo della Battaglia, l’adattamento live
action dell’omonima serie di manga, da cui è stato tratto anche un
anime molto crudo e violento.
Alita: Angelo della Battaglia prodotto dal primo
e diretto da secondo, arriverà in sala il prossimo 14 febbraio.
In
Alita: Angelo della Battaglia, lo scienziato Dr. Ido
recupera una cyborg femmina, Alita, da una discarica del 26esimo
secolo. Diventato un surrogato di padre per Alita, Ido scopre che
lei è una sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il
cerchio di morte e distruzione nel quale ruota questo mondo
post-apocalittico, devastato 300 anni prima da una terribile guerra
mondiale…
La protagonista del film sarà
interpretata da Rosa Salazar (The
Divergent Series,Maze Runner). Nel cast
ci sono anche Lana
Condor, Leonard
Wu, Christoph Waltz, Jackie
Earle Haley, Mahershala Ali, Ed
Skrein, Jennifer Connelly e Jorge Lendeborg
Jr.
Alita: Angelo della Battaglia che verrà distribuito
dalla 20th Century Fox, è diretto da
Robert Rodriguez (Sin City,
Grindhouse Planet Terror, Machete) e prodotto da
James Cameron.
Sono stati diffusi i nuovi
character poster originali di
Alita: Angelo della Battaglia, il prossimo film
diretto da Robert Rodriguez con la produzione di
James Cameron. Il film è basato
sull’omonimo anime e vedrà protagonista Rosa
Salazar, vista brevemente in Lontano da
qui e ora pronta ad assumere il comando di un film il
cui cast comprende nomi del calibro di Christoph
Waltz e Jennifer Connelly.
Anche l’attrice premio Oscar è
infatti presente nei poster diffusi questo pomeriggio. Eccoli di
seguito:
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In
Alita: Angelo della Battaglia, lo scienziato Dr. Ido
recupera una cyborg femmina, Alita, da una discarica del 26esimo
secolo. Diventato un surrogato di padre per Alita, Ido scopre che
lei è una sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il
cerchio di morte e distruzione nel quale ruota questo mondo
post-apocalittico, devastato 300 anni prima da una terribile guerra
mondiale…
La protagonista del film sarà
interpretata da Rosa Salazar (The
Divergent Series,Maze Runner). Nel cast
ci sono anche Lana
Condor, Leonard
Wu, Christoph Waltz, Jackie
Earle Haley, Mahershala Ali, Ed
Skrein, Jennifer Connelly e Jorge Lendeborg
Jr.
Il film, che verrà distribuito
dalla 20th Century Fox, è diretto da
Robert Rodriguez (Sin City,
Grindhouse Planet Terror, Machete) e prodotto da
James Cameron.
20th Century Fox
ha poi preso la decisione di spostare il film al 14 febbraio, slot
che per lo studio è sempre stato di grande soddisfazione,
soprattutto nel 2016, con l’uscita di Deadpool. Ora, Empire
Magazine mette sotto i riflettori i grandi occhi della
protagonista, Rosa Salazar, insieme a
Christoph Waltz e Ed Skrein, per la sua nuova
cover. Nel cast del film ci sono anche i due premi Oscar
Jennifer Connelly e Mahershala Ali.
In
Alita: Angelo della Battaglia, lo scienziato Dr. Ido
recupera una cyborg femmina, Alita, da una discarica del 26esimo
secolo. Diventato un surrogato di padre per Alita, Ido scopre che
lei è una sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il
cerchio di morte e distruzione nel quale ruota questo mondo
post-apocalittico, devastato 300 anni prima da una terribile guerra
mondiale…
La protagonista del film sarà
interpretata da Rosa Salazar (The
Divergent Series,Maze Runner). Nel cast
ci sono anche Lana
Condor, Leonard
Wu, Christoph Waltz, Jackie
Earle Haley, Mahershala Ali, Ed
Skrein, Jennifer Connelly e Jorge Lendeborg
Jr. Il film, che verrà distribuito dalla 20th
Century Fox, è diretto da Robert
Rodriguez (Sin City, Grindhouse Planet
Terror, Machete) e prodotto da James Cameron.
Il finale aperto di
Alita: Angelo della Battaglia, ci ha chiaramente
rimandato ad altre storie e altri avvenimenti che coinvolgono la
forte protagonista del film, soprattutto alla luce del fatto che la
pellicola di Robert Rodriguez, co-sceneggiata e
prodotta da James Cameron, è basata su un lungo e
articolato manga (di Yukito Kishiro), che è
diventato anche un’anime.
Il materiale di partenza è dunque
molto ricco, e varrebbe la pena esplorarlo ancora al cinema, se non
fosse che il film non ha performato al meglio al box office. A
fronte di una spesa di circa 170 milioni di dollari, il film ha
incassato in tutto il mondo 382 milioni. In termini produttivi, per
convenzione, un film va in pari se incassa almeno il doppio del
costo di produzione (al netto approssimato delle percentuali degli
esercenti).
Verrebbe quindi da dire che Alita
sia effettivamente andato in pari, con una manciata di milioni di
“guadagno”. Tuttavia, i costi di promozione non vengono mai
conteggiati nel budget di produzione, e sono quindi altri soldi che
dovrebbero rientrare. In più il film non ha ancora esaurito la sua
vita in sala. Questo ci porta ad affermare con la dovuta certezza
che il film andrà in pari.
Questa espressione però non piace
alla produzione, che quando si tratta di saghe non si accontenta
certo di un pareggio, soprattutto se si tratta del primo capitolo
di una serie. A questo si aggiunga che la Fox, casa di produzione
del film, si sta risistemando in seno alla Disney,
cosa che renderà la vita del franchise ancora più difficile, visto
che la Casa di Topolino fa i conti ancora più attentamente della
Fox stessa.
La speranza del franchise sarebbe
quella di lavorare con budget ridotti e continuare a raccontare le
gesta di Alita sul grande schermo, tuttavia, visti
i nomi coinvolti (Cameron e Rodriguez), sembra difficile che la
produzione si possa adattare a un budget minore.
Alita: l’Angelo della Battaglia, recensione del
film
Durante il recente CinemaCon,
Robert Rodriguez ha mostrato il primo footage di
Alita: Angelo della Battaglia, il suo nuovo film
basato sull’omonima serie a fumetti e prodotto da James Cameron. Intervistato
da Yahoo! Moviesil regista
ha parlato del processo di sviluppo del film, spiegando che le note
di Cameron sono state talmente tante da rendere plausibile un
sequel, anche solo dal materiale già scritto.
“Mi ha dato solo 600 pagine di
note, ma ce n’erano probabilmente altre 400! Mi ha aiutato a
realizzare lo script. E mi ha detto che c’erano anche altre cose
perché lui è orientato verso la saga. Crede che sia un arco
narrativo a lungo termine. E questo dà al personaggio questa
ricchezza. E questo ha dato ad Alita una tale ricchezza.“
In Alita:Battle Angel, lo scienziato Dr. Ido recupera una
cyborg femmina, Alita, da una discarica del 26esimo secolo.
Diventato un surrogato di padre per Alita, Ido scopre che lei è una
sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il cerchio di
morte e distruzione nel quale ruota questo mondo post-apocalittico,
devastato 300 anni prima da una terribile guerra mondiale…
La protagonista del film sarà
interpretata da Rosa Salazar (The
Divergent Series,Maze Runner). Nel cast
ci sono anche Lana
Condor, Leonard
Wu, Christoph Waltz, Jackie
Earle Haley, Mahershala Ali, Ed
Skrein, Jennifer Connelly e Jorge Lendeborg
Jr.
Alita: Angelo della Battaglia che verrà distribuito
dalla 20th Century Fox, è diretto da
Robert Rodriguez (Sin City,
Grindhouse Planet Terror, Machete) e prodotto da
James Cameron. Il film uscirà nelle sale americane
il 20 luglio 2018.
Basato sul manga giapponese creato
da Yukito Kishiro, l’adattamento live-action di
Alita: Battle Angel del 2019 era originariamente
destinato a generare più sequel, anche se questi piani sono stati
successivamente messi in dubbio a seguito all’acquisizione della
20th Century Fox da parte della Disney. Le speranze per la
continuazione della serie, tuttavia, sono state recentemente
riaccese quando Landau ha suggerito che stava parlando attivamente
con Rodriguez e la protagonista, Rosa Salazar, del
potenziale ritorno per un sequel.
Durante una recente intervista con
Collider, a Robert
Rodriguez è stato chiesto dei suoi piani per
Alita: Battle Angel 2 e a che punto si trovava
attualmente il progetto. Ammettendo che inizialmente non era sicuro
che un sequel sarebbe mai stato realizzato, il regista rivela che
le sue speranze per un ritorno alla PI sono state sostenute grazie
al fatto che anche altri progetti della Fox erano andati avanti.
Tuttavia, conferma che i colloqui sono attualmente in corso e,
sebbene non ci siano notizie più definitive di queste, rimane
fiducioso.
“Non ero sicuro che sarebbe mai
successo perché anche quando è uscito il primo film, la Disney
aveva appena comprato la Fox, quindi anche i nostri addetti al
marketing, tutti, se n’erano andati quando è uscito quel film. E
poi non sono stati realizzati film della Fox per anni perché la
Disney era ancora impegnata a realizzare le proprie cose Disney. Ma
ora ho visto uscire alcuni film della Fox, quindi questo mi ha dato
speranza. E poi quando Jon [Landau, produttore] ne ha parlato, e
poi [James Cameron]
e io abbiamo parlato del fatto che avremmo sempre voluto fare un
sequel di ‘Alita’. Ha delineato, molto accuratamente, un secondo e
un terzo film, quindi c’è già del materiale lì. Quindi sì, speriamo
che ciò accada. Ma non c’è niente di definitivo.”
Uscito nel 2019, Alita – Angelo della
Battagliaaveva
ottenuto un buon successo di pubblico, ma non abbastanza da far
subito confermare un suo sequel. Dato anche il finale aperto del
film, i fan per anni hanno chiesto a gran voce di poter avere
almeno un altra pellicola dedicata alla letale cyborg. Il successo
di Avatar – La via dell’acqua sembra
dunque aver ora favorito il riprendere dei lavori su tale
sequel, che potrà a quanto pare benificiare anche dei nuovi
traguardi tecnologici raggiunti dal film diretto da Cameron. Come
sempre, non resta ora che attendere nuovi aggiornamenti, che
forniscano maggiori dettagli sui progressi nello sviluppo del
film.
La 20th Century Fox ha diffuso
il primo trailer di
Alita: Battle Angel, il nuovo
film di Robert Rodriguez, prodotto da
James Cameron, e adattamento
dell’omonimo anime.
In Alita:Battle Angel, lo scienziato Dr. Ido recupera una
cyborg femmina, Alita, da una discarica del 26esimo secolo.
Diventato un surrogato di padre per Alita, Ido scopre che lei è una
sorta di Angelo della Morte che potrebbe rompere il cerchio di
morte e distruzione nel quale ruota questo mondo post-apocalittico,
devastato 300 anni prima da una terribile guerra mondiale…
La protagonista di
Alita sarà interpretata da Rosa
Salazar (The Divergent
Series,Maze Runner). Nel cast ci sono
anche Lana Condor, Leonard
Wu, Christoph Waltz, Jackie
Earle Haley, Mahershala Ali, Ed
Skrein, Jennifer Connelly e Jorge Lendeborg
Jr.
Il film, che verrà distribuito
dalla 20th Century Fox, è diretto da
Robert Rodriguez (Sin City,
Grindhouse Planet Terror, Machete) e prodotto da
James Cameron. Il film uscirà nelle sale americane
il 20 luglio 2018.
Dopo mesi di silenzio sul progetto
(l’ultima notizia a riguardo risale a Febbraio di
quest’anno), arriva il primo announcement trailer di
Alita: Battle Angel, il film basato
sull’omonimo anime originale giapponese, diretto da Robert
Rodriguez e prodotto da James Cameron.
Ecco il brevissimo video che
annuncia l’arrivo del trailer, domani:
https://www.youtube.com/watch?v=k6WzCr4Trjc
In
Alita:Battle Angel,
lo scienziato Dr. Ido recupera una cyborg femmina, Alita, da una
discarica del 26esimo secolo. Diventato un surrogato di padre per
Alita, Ido scopre che lei è una sorta di Angelo della Morte che
potrebbe rompere il cerchio di morte e distruzione nel quale ruota
questo mondo post-apocalittico, devastato 300 anni prima da una
terribile guerra mondiale…
La protagonista del film sarà
interpretata da Rosa Salazar (The
Divergent Series,Maze Runner). Nel cast
ci sono anche Lana
Condor, Leonard
Wu, Christoph Waltz, Jackie
Earle Haley, Mahershala Ali, Ed
Skrein, Jennifer Connelly e Jorge Lendeborg
Jr.
Alita che verrà distribuito dalla 20th Century
Fox, è diretto da Robert
Rodriguez (Sin City, Grindhouse Planet
Terror, Machete) e prodotto da James Cameron. Il film uscirà nelle
sale americane il 20 luglio 2018.
Arriva in sala – in anteprima il 6
febbraio –
Alita: Angelo della Battaglia, uno dei film più attesi
dell’anno, trasposizione cinematografica dall’omonimo manga di
Yukito Kishiro – prodotta da James Cameron (Titanic,
Avatar) e diretta da Robert
Rodriguez.
Prima dell’uscita internazionale –
grazie all’accordo tra 20th Century Fox e UCI Cinemas – il pubblico
italiano e gli appassionati di cinema e tecnologia, potranno vedere
il film in tutte le sale del circuito UCI e vivere un’esperienza
unica e spettacolare che solo la tecnologia 3D può offrire. Gli
spettatori, inoltre, avranno l’opportunità di assistere alle
riprese della premiere mondiale e di gustare un’intervista
esclusiva al regista Robert Rodriguez. Per
acquistare i biglietti, basta accedere al sito: tutti coloro che parteciperanno
all’anteprima riceveranno in regalo una locandina ad edizione
limitata del film.
Alita: Angelo della Battaglia è stato un progetto a
lungo inseguito; dopo oltre dieci anni James Cameron ha passato il
testimone al pupillo Robert Rodriguez, per portare sul grande
schermo il suo sogno cinematografico, seguendo passo passo la
produzione e la realizzazione di questo suo ennesimo atto d’amore
per il cinema e la tecnologia.
Ambientato nel 26° secolo,
Alita (Rosa Salazar) è una cyborg che viene scoperta in un deposito
di rottami dal dottor Daisuke Ido (Christoph Waltz). Senza
alcun ricordo della sua vita precedente, fatta eccezione per
l’incredibile addestramento nelle arti marziali memorizzato dal suo
corpo, Alita diventa una spietata cacciatrice di taglie, sulle
tracce dei peggiori criminali del mondo. Nel cast anche Michelle
Rodriguez e i premi Oscar Mahershala Ali e Jennifer Connelly. In
veste di produttori, invece, i colossi James Cameron e Jon Landau,
che dopo successi planetari del calibro di Titanic e Avatar,
raccolgono con Alita: Angelo della Battaglia la nuova scommessa
della tecnologia più avanzata applicata alla produzione
cinematografica.
Dopo anni di incertezza, il regista
e produttore James Cameron
ha apparentemente confermato che più film di Alita: Angelo della
Battaglia stanno effettivamente andando avanti.
Rilasciato nel 2019, Alita: Angelo della Battaglia del
regista Robert Rodriguez funge da adattamento del
manga giapponese Gunnm (Battle Angel Alita, in
inglese) di Yukito Kishiro. Il film ha ottenuto
recensioni generalmente positive ed è stato un tiepido successo al
botteghino e proprio per via di tale risultato i sequel promessi
sono a lungo rimasti incerti.
Ora, tuttavia, in una recente
intervista con Forbes sul motivo per cui ha
scelto di vendere la sua villa in California, Cameron, nella sua
spiegazione, sembra rivelare che si sta lavorando a più sequel di
Alita: Angelo della
Battaglia. Il produttore non rivela dettagli o
tempistiche, ma lo sviluppo avverrà presumibilmente tra il suo
lavoro sui tre rimanenti sequel di Avatar. “E su
Avatar, sto lavorando a Wellington e Los Angeles. E nei nuovi film
di Alita: Angelo della Battaglia, lavorerò ad Austin, quindi non
aveva più senso per noi“.
All’inizio di quest’anno, Rodriguez
ha rivelato che Cameron aveva delineato le trame generali per
Alita: Angelo della battaglia 2 e 3. Ciò ha
fatto seguito a diversi mesi di altri aggiornamenti e rapporti
minori in cui star e talenti creativi hanno espresso il loro
desiderio di tornare per uno o più film aggiuntivi. Vale la pena
notare che, nonostante i commenti promettenti di Cameron, non ci
sono stati ancora annunci ufficiali da parte della Disney in merito
ad altri film di Alita.
La dichiarazione di Cameron risulta
dunque particolare, in quanto, in genere, il via libera di un terzo
film dipende da come se la cava il secondo al botteghino. È
possibile che Cameron sia molto fiducioso che il primo sequel andrà
bene o, forse, il secondo e il terzo film verranno girati uno dopo
l’altro, adottando una strategia di franchising simile ad Avatar. Se Alita:
Angelo della Battaglia 2 e 3 andranno effettivamente
avanti nei prossimi anni, un annuncio ufficiale da parte della
Disney non dovrebbe essere troppo lontano.
Quali sono le ultime novità su
Alita – Angelo della battaglia 2?
Secondo l’ultimo rapporto, a
James Cameron –
che ha scritto la sceneggiatura del film originale – è stato
chiesto di dirigere Alita – Angelo della battaglia
2. Mentre Cameron e il produttore Jon Landau stanno
cercando di realizzare un sequel, il CEO della Disney Bob Iger non
dare il via libera al progetto a meno che James Cameron
non sia il regista. Il primo film è stato diretto da Robert
Rodriguez, ma sembra che la Disney voglia che Cameron sia al timone
di quest’altro film.
Il rapporto prosegue menzionando che
Cameron è stato riluttante ad accettare a causa del suo fitto
programma, che include Last Train from
Hiroshima , così come il terzo e il quarto film di Avatar. Tuttavia, World
of Reel osserva che James Cameron
sta valutando l’offerta. Il film del 2019 è diretto da Robert
Rodriguez da una sceneggiatura scritta da James Cameron, Laeta Kalogridis e
Rodriguez. Basato sulla serie manga
Gunnm di Yukito Kishiro, Alita – Angelo della
battaglia è stato prodotto da Cameron e Jon
Landau.
Dopo aver vinto il suo primo Oscar
per Moonlight (da attore non
protagonista), Mahershala Ali ha annunciato
che fa parte del cast di
Alita Battle Angel.
Durante la notte degli oscar che
l’ha visto trionfare, insieme al suo film, l’attore ha dichiarato
che nella pellicola diretta da Robert Rodriguez interpreta
addirittura un doppio ruolo.
“Sono davvero eccitato per
questa cosa. In realtà interpreto due personaggi nel film, è stata
una cosa pazzesca. Ho finito due settimane fa.”
Non ci sono indicazioni in merito
ai personaggi che Ali interpreterà.
In
AlitaBattle Angel, lo
scienziato Dr. Ido recupera una cyborg femmina, Alita, da una
discarica del 26esimo secolo. Diventato un surrogato di padre per
Alita, Ido scopre che lei è una sorta di Angelo della Morte che
potrebbe rompere il cerchio di morte e distruzione nel quale ruota
questo mondo post-apocalittico, devastato 300 anni prima da una
terribile guerra mondiale…
La protagonista del film sarà
interpretata da Rosa Salazar (The
Divergent Series,Maze Runner). Nel cast
ci sono anche Lana
Condor, Leonard
Wu, Christoph Waltz, Jackie
Earle Haley, Mahershala Ali, Ed
Skrein, Jennifer Connelly e Jorge Lendeborg
Jr.
Il film, che verrà distribuito
dalla 20th Century Fox, sarà diretto da
Robert Rodriguez (Sin City,
Grindhouse Planet Terror, Machete) e prodotto da
James Cameron. Al momento non sappiamo
quando inizieranno le riprese. Il film uscirà nelle sale americane
il 20 luglio 2018.
La 20th Century Fox e
James Cameron, che da anni lavora a un adattamento
cinematografico della graphic novel giapponese, hanno annunciato
che il film
AlitaBattle Angel si farà e
che a dirigerlo sarà Robert Rodriguez, su
produzione della Lighstorm Entertainment di Cameron e Landau.
James Cameron ha dichiarato:
“Robert e io volevamo fare un film insieme da anni. Quindi sono
stato entusiasta nell’apprendere che voleva dirigere Battle Angel.
È molto collaborativo, e ci sentiamo già due bambini che
costruiscono un go-kart, perdendoci a fantasticare sugli aspetti
creativi e tecnici. Questo progetto mi è molto caro, e non c’è
nessuno di cui mi fidi di più di Robert, con il suo virtuosismo
tecnico e il suo stile ribelle. Non vediamo l’ora di imparare l’uno
dall’altro mentre faremo questo spettacolare film epico”.
Robert Rodriguez
ha aggiunto: “Battle Angel è un progetto incredibilmente epico
e ricco, nella tradizione dei film spettacolari di James Cameron,
guidati dai personaggi. Lavorare sull’incredibile e visionaria
sceneggiatura di Jim, imparando nel contempo le sue tecniche
rivoluzionarie e pionieristiche, sarà come una masterclass in
cinema. È un onore esplorare il mondo di Alita con Jim e Jon, i cui
film mi hanno influenzato per anni.”
In Battle
Angel, lo scienziato Dr. Ido recupera una cyborg
femmina, Alita, da una discarica del 26esimo secolo. Diventato un
surrogato di padre per Alita, Ido scopre che lei è una sorta di
Angelo della Morte che potrebbe rompere il cerchio di morte e
distruzione nel quale ruota questo mondo post-apocalittico,
devastato 300 anni prima da una terribile guerra mondiale…
Dopo un’intensa ricerca, ecco un
nuovo ingresso nel casto di
Alita Battle Angel,
film basato sul manga degli anni ’90 di Yukito Kishiro. Si
tratta di Keean Johnson, meglio conosciuto per il suo lavoro
nella serie Nashville, della ABC.
In
AlitaBattle Angel, lo
scienziato Dr. Ido recupera una cyborg femmina, Alita, da una
discarica del 26esimo secolo. Diventato un surrogato di padre per
Alita, Ido scopre che lei è una sorta di Angelo della Morte che
potrebbe rompere il cerchio di morte e distruzione nel quale ruota
questo mondo post-apocalittico, devastato 300 anni prima da una
terribile guerra mondiale…
La protagonista del film sarà
interpretata da Rosa Salazar (The
Divergent Series,Maze
Runner).Nel cast ci sono anche Christoph
Waltz, Jackie Earle Haley e Ed
Skrein.
Alita che verrà distribuito dalla 20th Century
Fox, sarà diretto da Robert
Rodriguez (Sin City, Grindhouse Planet
Terror, Machete) e prodotto da James Cameron. Al momento non sappiamo
quando inizieranno le riprese. Il film uscirà nelle sale americane
il 20 luglio 2018.