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Colour from the Dark: recensione del film

Colour from the Dark: recensione del film

In Colour from the Dark in un casolare sperduto nella campagna ferrarese vive una famiglia di giovani contadini: Pietro (Michael Segal), lavoratore instancabile e marito appassionato, sua moglie Lucia (Debbie Rochon), dolce e paziente, e la sorella di lei, Alice (Marysia Kay), sordomuta affetta anche da disturbi mentali. La ragazza, ormai ventenne, si comporta come fosse ancora una bambina, tanto che non si separa mai dalla sua bambola di pezza, Rosina: la usa quasi come ‘periscopio’, per sondare il mondo che la circonda. Un mondo pericoloso. C’è la guerra, il paese è occupato dai tedeschi, e chiunque offra asilo agli ebrei rischia la vita. Come il signor Giovanni (Gerry Shanahan) e la figlia Anna (Eleanor James), che hanno accolto l’ebrea Teresa (Alessandra Guerzoni) nella loro fattoria, mentre aspettano con ansia il ritorno dal fronte di Luigi (Emmet J. Scanlan), fratello di Pietro, nonché fidanzato di Anna.

Un giorno, quando Alice va a prendere l’acqua al pozzo, si intravede una strana luce che sembra sgorgare dal fondo. Il secchio rimane incastrato laggiù e deve intervenire Pietro. Nel tentativo di sbloccarlo, però, l’uomo inconsapevolmente libera una sorta di entità misteriosa destinata a cambiare per sempre tutto ciò con cui entra in contatto. Se all’inizio si assiste a veri e propri miracoli – Alice riacquista la parola, Pietro guarisce da una malformazione alla gamba che lo fa zoppicare, gli ortaggi nei campi crescono rigogliosi ad una velocità esorbitante – ben presto le cose si metteranno male. Per tutti. A cominciare dall’amabile Lucia. Tanto da richiedere l’intervento di Don Mario (Matteo Tosi). Riuscirà il giovane prete a scacciare questa forza soprannaturale malvagia e sfuggente?

Un casolare isolato, un pozzo profondo, una luce misteriosa, una bambola di pezza. Tutti gli indizi puntano all’horror. Per non parlare del soggetto alla base del film: un racconto del 1927, The colour out of space, di H.P. Lovecraft, maestro indiscusso del fantasy (horror incluso). Mentre però l’autore si concentrava su elementi fantascientifici per caratterizzare la sua storia, il regista di Colour from the dark, Ivan Zuccon – cultore di Lovecraft di lunga data, malgrado la giovane età – adatta il racconto in chiave più ‘intimista’, personalizzandolo. A partire dal teatro che fa da sfondo alle vicende: l’azione viene trasportata dalla provincia americana a quella ferrarese, che Zuccon conosce bene perché è proprio di quelle parti. Il trasferimento geografico presentava per lui un interesse particolare, quasi una sfida: offriva, infatti, la possibilità di calare il mito lovecraftiano dentro una realtà insolita, che non gli appartiene affatto, quella della tradizione cattolica italiana.

La rivisitazione di Zuccon è inoltre ambientata in un periodo molto particolare, nel pieno della seconda guerra mondiale e dell’occupazione tedesca. L’orrore vero del nazifascismo e della Storia del mondo viene dunque a fondersi con l’horror fantasy di questa piccola storia familiare. In fondo, il tema della guerra rappresenta il male dell’uomo, ed è proprio di questo che l’entità misteriosa si nutre. Tuttavia, il regista lascia in secondo piano eserciti e combattimenti, per concentrarsi sui suoi contadini. Dapprima uniti e solidali nel condurre una vita semplice e al tempo stesso faticosa, i personaggi si allontanano sempre più gli uni dagli altri, incapaci di comprendersi e riconoscersi.

“Cosa succede in una famiglia quando tutto va a rotoli?”. Questa l’intenzione ‘intimista’ che ha guidato l’adattamento cinematografico di Zuccon. Certo, non tutti avrebbero pensato all’horror come genere narrativo per trattare una crisi familiare. E, forse, agli occhi dello spettatore, non è proprio la crisi familiare a rappresentare il cuore della vicenda. Che sembra svolgersi seguendo una trama piuttosto banale, infarcita di tutti i must del film horror. Un forza malvagia arriva improvvisamente ad interrompere la tranquilla routine di una famiglia perbene, insinuandosi silenziosa nelle vite dei personaggi. Seguono possessioni più o meno demoniache, allucinazioni, morti trucide e compagnia bella. Certo, essendo un film di genere, è ovvio che vengano rispettati tutti i diktat che il genere stesso comporta. Ma con una tradizione ormai centenaria in materia di horror, ci si aspetterebbe qualcosa di più. Uno sguardo nuovo, un elemento-sorpresa in grado di stupirci davvero. E di spaventarci nel profondo.

Non bastano le musiche d’atmosfera, né le scene splatter con litri di sangue al seguito. Tutto questo ci è fin troppo familiare; ormai sappiamo prevedere ogni mossa. La regia non è sufficientemente efficace nello spiazzarci. Zuccon ha un indubbio gusto estetico e ci regala inquadrature assai suggestive, ma nel quadro complessivo del genere non ci spaventa. Forse perché l’opera vuole essere più intimista; forse perché alcuni effetti visivi risultano quasi ‘datati’ (il film è del 2008); o forse perché il ritmo non è quello classico, incalzante, cui l’horror ci ha piacevolmente abituati (e di cui si sente un po’ la mancanza).

Venduto all’estero in numerosi Paesi, Colour from the Dark esce soltanto adesso in Italia, sottotitolato, grazie al circuito di Distribuzione Indipendente.

Colour from the Dark: alla Casa del Cinema arriva l’horror made in Italy

Il regista Ivan Zuccon (collaboratore fisso di Pupi Avati) presenta il suo Colour from the dark, horror ispirato ad un racconto del maestro del fantasy H.P. Lovecraft. Con lui, gli attori Michael Segal (il protagonista, Pietro) e Matteo Tosi (nel ruolo del prete, Don Mario), il compositore Marco Werba, la co-produttrice Roberta Marrelli, e il distributore Giovanni Costantino (Distribuzione Indipendente).

Only God Forgives: Ryan Gosling first look

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Ecco la primissima immagini apparsa in rete del prossimo film di Nicolas Winding Refn, Only God Forgives che vedrà di nuovo Ryan Gosling in veste di protagonista.

Ti stimo fratello: recensione del film con Giovanni Vernia

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Ti stimo fratello: recensione del film con Giovanni Vernia

In Ti Stimo Fratello Giovanni è un ingegnere elettronico che vive una vita di ripiego. Scappato da Genova per fare carriera a Milano si è accontentato di lavorare come pubblicitario grazie alla sua relazione con la figlia del capo dell’azienda. Suo fratello gemello Jonny invece è un discotecaro doc, che ha in testa solo la musica house e che, quando piomba a Milano per fare l’esame orale ed entrare nella Guardia di Finanza, manda a rotoli la vita apparentemente perfetta del fratello.

E’ questa la premessa semplice di Ti Stimo Fratello, esordio al cinema di Giovanni Vernia, il comico conosciuto a Zelig con il personaggio di Jonny Groove. I comici televisivi che si traferiscono al cinema sono sempre più frequenti e sempre più disarmante è il successo che riscuotono, esempio per tutti è quello di Checco Zalone che ha già all’attivo due lungometraggi e degli incassi da capogiro.

Così la Colorado ha pensato bene di investire su un altro di questi fenomeni, e Vernia si è fatto trovare pronto mettendosi in gioco con un doppio personaggio, oltre che in veste di sceneggiatore e regista, in collaborazione con Paolo Uzzi. La storia è autobiografica, con tanto di dedica finale alla mamma e la confezione del film fa venire in mente un preciso sostantivo: fretta. Ti Stimo Fratello è stato pensato e girato in tempi record e purtroppo quest’ansia di arrivare al cinema traspare dall’approssimazione delle riprese da “buona la prima” e dalla scarsissima conoscenza da parte di Vernia del mezzo cinematografico.

Il prodotto è assimilabile ad una commedia scadente e, tanto per rendere l’idea, i cinepanettoni risultano al confronto veri e proprio film d’autore, considerando che anche se ripropongono sempre la stessa struttura, la stessa volgarità e le stesse facce, a livello produttivo sono collaudati e funzionano. Probabilmente se Ti Stimo Fratello avesse avuto una produzione più ponderata e una regia più curata avrebbe sortito un effetto diverso.

Il personaggio di Jonny Groove rivela tutti i limiti che appartengono alla categoria dei cabarettisti; la loro naturale brevità, adatta ai 5, massimo 10 minuti di sketch sul palco di Zelig, non può reggere in un lungometraggio (93 minuti raramente sono sembrati così lunghi) poiché in genere o ci si limita a reiterare le battute, come è capitato al pur eccellente Cetto La Qualunque di Albanese, oppure si dilata il numero da cabaret, con un risultato scontato: la noia.

Scontato dirlo, i personaggi migliori sono i comprimari, su tutti la zia di Giovanni e Jonny Carmela Vincenti e il veterano Maurizio Micheli, che interreta il padre dei gemelli. Piccoli ruoli anche per Diego Abatantuono e Paolo Sassanelli.

Ti Stimo Fratello si rivela purtroppo un esperimento fallito a livello cinematografico che potrebbe anche riservare sorprese se tutti i fan di Groove andassero a vederlo, ma che fa sentire il cinema italiano sempre più lontano dalla soglia dell’accettabile.

Man in Black 3: Full Trailer!

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Il nuovo full trailer di Men in Black 3 è online, ricco di scene d’azione, di alieni mostruosi e molto altro.

Dwayne Johnson nell’action thriller Ciudad

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Basato su un graphic novel in fase di realizzazione direttamente dalla mano dei fratelli Anthony e Joe Russo con la collaborazione di Ande Parks, l’action thriller Ciudad

Rose Byrne e Anna Faris nella commedia I give it a year

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Nella faticosa impresa di sopravvivere al suo primo anno di vita coniugale, una coppia male assortita cerca di portare avanti il progetto di matrimonio grazie anche al prezioso

Dark Shadow di Tim Burton: altre tre foto!

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Nonostante manchi poco più di un mese all’uscita di Dark Shadows, il nuovo film di Tim Burton, ancora non è stato pubblicato nemmeno un teaser del film. In molti credono che alla fine il film sarà rinviato. Tuttavia negli ultime settimane si è intensificata l’uscita di anticipazione e immagini, che lasciano speranza nella data ufficiale d’uscita. Oggi arrivano altre tre foto del film: 

Zoe Saldana in trattative per Out of Furnace

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Nell’impresa di riunire attorno a sé un cast stellare per il suo progetto che, a quanto egli stesso dice, si contrassegnerebbe come un coraggioso ritorno ai film degli anni settanta,

Kristen Bell tra Some Girls e Frozen

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Kristen Bell tra Some Girls e Frozen

Altri impegni in arrivo per l’affaccendata Kristen Bell. L’attrice, che in questi giorni vediamo nelle sale italiane nel cast di Qualcosa di straordinario e nei prossimi mesi in Movie 43

Molto Forte, incredibilmente Vicino: slitta ancora l’uscita la 23 Maggio!

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La Warner Bros. comunica che la data di uscita italiana di Molto Forte, Incredibilmente Vicino è slittata ulteriormente. Dal 13 aprile, data che a sua volta era stata scelta dopo un primo rinvio, il film è slittato al 23 maggio.

Salt 2: Angelina Jolie rifiuta!

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Salt 2: Angelina Jolie rifiuta!

La Columbia Pictures reduce del successo di Salf, diretto da Phillip Noyce,  ha affidato a Kurt Wimmer, già sceneggiatore del primo film, lo script per un sequel di Salt, proponendo alla Jolie di tornare a vestire i panni della spia in fuga. Tuttavia, le cose sembrano andare un po’ male per lo studio, pare infatti che la Jolie totalmente insoddisfatta dello script, abbia rifiutato di fare il film. Senza la star il film probabilmente non si farà, per cui la Columbia sta attualmente cercando di migliorarlo con lo stesso Wimmer. Vi ricordiamo che la Jolie, prossimamente sarà protagonista per la Disney in  Maleficent.

Fonte: Moviehole

Uscite al cinema del 7, 8 e 9 marzo 2012

Uscite al cinema del 7, 8 e 9 marzo 2012

Mercoledì 7 marzo – John Carter: John Carter è un soldato della guerra civile, che dopo la fine della guerra si trova senza soldi e senza un lavoro, visto che i soldi confederati non hanno più valore visto che il sud ha perso la guerra. Lui e un suo compagno vanno in Arizona per cercare una miniera d’oro, ma dopo che l’amico viene ucciso dagli indiani si rifugia in una caverna vicina.

Box Office ITA del 5 marzo 2012

Ottimo esordio per Posti in piedi in Paradiso di Verdone, mentre Quasi amici si conferma secondo con una tenuta eccezionale. Non brillanti le altre new entry…

Carlo Verdone torna a dominare il box office nostrano con il suo nuovo film. Posti in piedi in Paradiso debutta infatti al primo posto con 3 milioni di euro raccolti in 600 sale, un risultato in linea con Manuale d’amore 3 dello scorso anno.

Seconda posizione per Quasi amici, che dopo dieci giorni di programmazione non perde praticamente nulla, forte di un ottimo passaparola: oltre a confermare la posizione in classifica, l’acclamato film francese ripete l’incasso dell’esordio, con altri 1,5 milioni per 3,7 milioni complessivi.

Scende al terzo posto Viaggio nell’isola misteriosa, arrivato a 3,2 milioni con 1,1 milioni raccolti negli ultimi tre giorni.
Safe House – Nessuno è al sicuro con il duo Ryan Reynolds/Denzel Washington apre in quarta posizione con 969.000 euro, seguito da In Time (421.000 euro) che giunge a quota 3,4 milioni.

Hugo Cabret mantiene la sesta posizione con 378.000 euro, arrivando a ben 6,7 milioni totali.

The Woman in Black non registra un risultato particolarmente soddisfacente. Il film horror con Daniel Radcliffe nell’ormai dopo-Potter debutta soltanto al settimo posto con 372.000 euro in oltre 250 sale.
Paradiso amaro scende all’ottavo posto con altri 310.000 euro, per 2,8 milioni totali.

Effetto Oscar per The Artist, benché limitato. Il trionfatore dell’ultima edizione degli Academy Awards, forte dei suoi prestigiosi 5 Oscar, risale dalla diciassettesima alla nona posizione: distribuito in un centinaio di copie in più rispetto alle ultime settimane, il film muto di Michel Hazanavicius raccoglie altri 268.000 euro, arrivando a 2,1 milioni complessivi. Non si tratta tuttavia di un risultato particolarmente brillante, segno che neppure gli Oscar sono stati in grado di far incuriosire il grande pubblico italiano a un film acclamato in tutto il mondo e così diverso dal solito…

Chiude la top10 Com’è bello far l’amore, giunto a 6,1 milioni.
Da segnalare infine il tredicesimo posto dell’Orso d’Oro Cesare deve morire (87.000 euro) e i pessimi risultati di 50 e 50 (47.000 euro) e Gli sfiorati (34.000 euro), rispettivamente diciassettesimo e diciottesimo.

Box Office USA del 5 Marzo

Il potere delle favole: The Lorax, nuova produzione di Illumination Entertainment, una compagnia parte di Universal, da cui si aspetta con trepidazione il secondo episodio di Cattivissimo me, appena uscito in sala balza in prima posizione della classifica del box office USA di questa settimana con un incasso quasi da Harry Potter: ha totalizzato infatti ben 70 milioni di dollari. Potenza delle favole o potenza del cast, che vede Zac Efron e Taylor Swift prestare la voce ai protagonisti, il film è tratto da un libro del Dr. Seuss, autore tra gli altri di Ortone e il mondo dei chi e del popolare Il Grinch. In seconda posizione, Project X, una sorta di Animal House riadattato ai nostri tempi, in cui tre quasi laureati organizzano il party più grande del campus. Il film ha incassato quasi 21 milioni di dollari. In terza posizione scende il film di guerra Act of valor, che questa settimana aggiunge altri 13.7 milioni di dollari al suo totale che raggiunge quota 45 milioni. Safe House resiste in quarta posizione, il suo incasso, girata la boa del mese in sala, è ormai di 108 milioni di dollari. A metà classifica troviamo la one man comedy con e di Tyler Perry Good deeds,  che arriva quasi ad un incasso totale di 26 milioni di dollari, mentre in sesta posizione scende Journey 2, che dopo quattro settimane di uscita e di classifica, aggiunge altri 7 milioni di dollari all’incasso totale che raggiunge quota 85 milioni. Dopo quattro settimane di classifica, in settiman posizione resiste ancora The vow, la storis di un uomo che cerca di riconquistare l’amore della moglie che ha perso la memoria dopo un brutto incidente.Il film questa settimana ha incassato 6 milioni di dollari, ma il suo totale è arrivato a 112. In ottava posizione rimane ancorato This means war, in cui Reese Witherspoon è contesa tra Tom Hardy e Chris Pine, il film è sempre rimasto in bassa classifica nelle sue tre settimane di uscita, ha un incasso totale di 41 milioni di dollari. In nona posizione scende Ghost rider: spirit of vengeance, il secondo film ispirato al personaggio dei fumetti non ha attratto molto pubblico in sala, visto che dopo 3 settimane il film ha incassato quasi 45 milioni di dollari. Chiude la classifica The artist, ritornato in sala dopo la vittoria agli Oscar: nonostante tutto, il film dopo 15 settimane di presenza in sala, non ha incassato più di 37 milioni di dollari. 

La prossima settimana si attendono le uscite di: il peplum su Marte John Carter, di cui è regista Andrew Stanton di Wall-e,  Silent House, un remake thriller con Elizabeth Olsen, e un nuovo film con Nicolas Cage, Seeking Justice.

Super 8 – Edizione Blu-ray – recensione

Super 8 – Edizione Blu-ray – recensione

Per gli appassionati di fantascienza e per i nostalgici del cinema degli anni ’80, domani 25 gennaio arriva in Blu-Ray e Dvd Super 8, il film campione d’incassi nel 2011 frutto della collaborazione tra J.J. Abrams alla regia e Steven Spielberg come produttore.

Futuro post-apocalittico per Mike McCoy

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Dopo Act of Valor, uscito nei giorni scorsi negli U.S.A. e incentrato sulle vicende di una squadra di Navy Seals, Mike McCoy e Scott Waughn non hanno perso tempo, mettendosi all’opera su nuovi progetti; mentre Black Sands, thriller con protagonista Arnold Shwarzenegger è già in rampa di lancio, i due hanno cominciato a pensare anche a progetti solisti: tra questi, McCoy sta lavorando a God’s Gulch. Scritto da Brooks McLaren su un’idea messa insieme con lo stesso McCoy, il film prenderà le mosse dall’improvviso crollo dell’intera rete informatica globale;

ne nascerà il classico scenario post-apocalittico, con disastri e situazioni ‘al limite’, nel quale l’altrettanto classico gruppo di sopravvissuti tenterà di trovare la strada per la sopravvivenza. Situazioni nelle quali McLaren sembra trovarsi molto a suo agio: sua è anche la sceneggiatura di How It Ends, in cui un uomo cerca di raggiungere la moglie incinta attraversando un modno in rovina: quest’ultimo film verrà portato sugli schermi con la regia di Breck Eisner.

Fonte: Empire

Emmy Rossum, una Beautiful Creature

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Dopo aver partecipato a blockbuster come the Day After Tomorrow e pellicole molto meno memorabili come Dragonball: Evolution, Emmy Rossum si è presa una pausa dal grande schermo per dedicarsi alla televisione (ad esempio nella versione americana di Shameless). L’attrice newyorkese sembra ora avere la possibilità di rilanciare la propria carriera cinematografica, grazie alla partecipazione a Beautiful Creature.

Tratto dal romanzo di Kami Garcia e Margaret Stohl, il film girerà attorno a una storia d’amore dai contorni soprannaturali: i protagonisti (gli esordienti Alice Englert e Jack O’Connell) vivranno una relazione travagliata a causa dei segreti oscuri che circondano le proprie famiglie e l’intera cittadina in cui abitano. La Rossum interpreterà la cugina della protagonista, diventata una strega e una delle sue peggiori nemiche. Il cast vede, tra gli altri, la partecipazione di Viola Davis ed Emma Thompson. Il regista Richard LaGravenese avvierà le riprese in aprile.

Fonte: Empire

Nuovo progetto per Simon Baker

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Dopo il successo ottenuto con The Mentalist, Simon Baker sembra essere tornato al suo ‘primo amore’ e, dopo aver preso parte a Margin Call, si è già imbarcato nel suo prossimo film, Give It A year. La sceneggiatura è stata curata da Dan Mazer, uno degli artefici dei successi di Sacha Baron Cohen, che sarà anche dietro la telecamera. La storia racconterà di una coppia di novelli sposi alle prese coi primi dodici mesi di matrimonio.  Il cast potrebbe includere anche Rafe Spall (già visto in Anonynous e prossimamente in Prometheus), ma non vi sono ancora conferme definitive a riguardo.

Fonte: Empire

Owen Wilson verso Admission

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Dopo aver finito di lavorare a Being Flynn, dirigendo Robert De Niro, Paul Weitz si è messo subito al lavoro sull’adattamento di Admission: per il ruolo della protagonista si è parlato di Tina Fey; in attesa di conferme, arriva in questi giorni la notizia della possibile partecipazione di Owen Wilson al progetto.

Il fim è tratto dall’omonimo romanzo di  Jean Hanff Korelitz e narra di Portia Nathan, responsabile dell’ufficio ammissioni di Princeton e del suo innamoramento per uno studente ‘problematico’ di 17 anni. Owen Wilson avrebbe la parte di un insegnante di liceo che si innamora della protagonista. Sebbene il progetto sia ancora in via di definizione (la stessa sceneggiatura, a cura di Karen Croner, non è ancora definitiva), Weitz avrebbe intenzione di avviare le riprese in giugno.

Fonte: Empire

The Avengers: record di visualizzazione per il trailer del film

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The Avengers: record di visualizzazione per il trailer del film

BURBANK, CALIFORNIA (5 marzo 2012) — I Marvel Studios annunciano che il loro nuovo trailer per il film più atteso della stagione, The Avengers, è stato visto oltre 13,7 milioni di volte

L’invasione degli ultracorpi: recensione del cult di Don Siegel

L’invasione degli ultracorpi: recensione del cult di Don Siegel

L’invasione degli ultracorpi è il film cult del 1956 di Don Siegel con protagonisti Kevin McCarthy, Dana Wynter, Larry Gates, King Donovan, Carolyn Jones.

L’invasione degli ultracorpi, la trama: Il dottor Miles J. Bennell racconta al collega dottor Hill una storia allucinante. La cittadina di Santa Mira è stata invasa da extraterrestri che copiano perfettamente gli abitanti ai quali si sostituiscono durante il sonno. Queste creature si replicano all’interno di enormi baccelli che crescono finché creano copie senza sentimenti ed eliminano gli originali.

Bennell prova a dare l’allarme, ma nessuno gli crede: la cittadina è diventata centro di smistamento dei baccelli e tutti gli abitanti sono ormai doppiati. Tenta la fuga insieme alla fidanzata ma durante il viaggio la donna non riesce a rimanere sveglia e si addormenta, diventando a sua volta replicante.

Sconvolto, raggiunge un’autostrada dove prova a mettere in guardia gli uomini del pericolo, ma viene arrestato e portato all’ospedale presso il dottor Hill, che ascoltata la storia lo giudica pazzo; ma proprio al termine del racconto di Bennell, giunge in ospedale un ferito coinvolto in un incidente stradale, era alla guida di un autocarro pieno di strani baccelli proveniente da Santa Mira. Il dottor Hill si rende conto che Bennell ha detto la verità e telefona per dare l’allarme generale. I soldati militari che avevano scortato Bennel sentendo la notizia comprendono il pericolo e avvertono sùbito l’esercito.

L’invasione degli ultracorpi, l’analisi

Questo è un film del 1956 che è stato definito un piccolo capolavoro del cinema horror degli anni cinquanta; la sceneggiatura è tratta dall’omonimo romanzo di Jack Finney, e la storia rievoca anche precedenti racconti della letteratura scritti da Philip Dick La Cosa-Padre del 1954 e L’impiccato del 1953.

L’invasione degli ultracorpi non si avvale di effetti speciali, ma della regia efficace di Don Siegel che ambienta il suo film in una cittadina californiana “contaminata” da un virus extraterreste scoperto dal dottor Miles Bennell; questo virus, insinuatosi nella popolazione di Santa Mira, terrorizza tutti creando un clima di suspence e terrore per l’intero film: di notte dei grossi baccelli s’appropriano dei corpi umani, inermi durante il sonno, “replicandoli” e sostituendosi ad essi, per cui fondamentale diventa per la gente restare sveglia.

L'invasione degli ultracorpi

In un crescendo di tensione e angoscia, il dottore fugge con la fidanzata ma anche lei si addormenta e viene “clonata” e improvvisamente lui si ritrova solo, catturato e arrestato viene ricoverato, giudicato pazzo per aver raccontato questa storia, ma poco dopo, un ferito coinvolto in un incidente stradale, convince tutti del pericolo e scatta l’allarme. Girato a bassissimo costo, in bianco e nero, sceneggiatura scritta da Daniel Mainwaring e Sam Peckinpah, al cinema non ebbe molto successo, ma rivalutato dalla critica, è considerato un “cult” del genere horror/sci-fi.

Accusato di voler lanciare messaggi politici, il regista Siegel rispose che “il film proponeva un’esasperata concezione della vita”. La battuta “You’re the next” (“Tu sei il prossimo”) prevista per la scena finale non venne inserita perché i produttori hollywoodiani desideravano chiudere suggerendo allo spettatore la positività del “happy end”. Una delle frasi più suggestive della storia è quella pronunciata da Kevin McCarthy, uno degli ultimi umani rimasti in città, durante il dialogo con il collega psichiatra Larry Gates, ormai diventato “alieno”:

“Io amo Becky: l’amerò domani come l’amo oggi? Non è necessario l’amore. Niente amore, nessun sentimento, solo l’istinto di conservazione: non potete amare né essere amati, vero? Lo dici come se fosse una mostruosità, ma non lo è affatto. Sei stato innamorato altre volte. Ma non è durato. Non dura mai. Amore, desiderio, ambizione, fede: senza tutto questo la vita è molto più semplice”.

Questo film ha ispirato due remake: nel 1978 Terrore dallo spazio profondo (girato da Philip Kaufman, a colori e con molti effetti speciali, e Donald Sutherland come protagonista e Don Siegel e Kevin McCarthy come guest star della storia), e nel 1993 Ultracorpi – L’invasione continua (Body Snatchers) di Abel Ferrara.

Una vita difficile. Uno dei Sordi migliori di sempre per la commedia diretta da Dino Risi

Una vita difficile è un film del 1962 diretto da Dino Risi con protagonisti Alberto Sordi, Lea Massari, Franco Fabrizi, Lina Volonghi, Claudio Gora e Daniele Vargas.

Trama del film Una vita difficile: Sono trascorse poche settimane dal famoso 8 settembre e Silvio Magnozzi (Alberto Sordi) dal fronte della guerra passa ai boschi delle montagne lombarde dove, smessa la divisa militare, impugna il fucile da partigiano. Studente colto ed idealista, Silvio scrive e stampa opuscoli sovversivi sino a quando la piccola e rudimentale tipografia improvvisata viene presa d’assedio da una retata tedesca. Scampato il pericolo, il giovane troverà rifugio e salvezza grazie alla bella Elena (Lea Massari) una giovane e innocente ragazza del luogo.

Elena oltre a salvarlo dai tedeschi lo nasconderà in un vecchio mulino di famiglia dove per mesi i due si ameranno e si scambieranno promesse per il domani. Ma il dovere e l’idealismo innato nel giovane partigiano sono un richiamo più forte dell’amore così Silvio si ricongiunge alla sua brigata e i due si perderanno di vista. Ma il destino vuole che finita la guerra Silvio, giornalista in un piccolo giornale di opposizione, si rechi con l’amico e collega Franco (Franco Fabrizi) a seguire un servizio proprio nei pressi di Dongo dove vive Elena. Si rincontreranno e non si lasceranno più.

Tornato a Roma con la donna che ama inizia per Silvio una lunga e complicata rincorsa al successo. Nell’Italia dell’immediato dopoguerra prima e in quella del boom economico poi un giornalista pieno di ideali e coerenza come Silvio non ha spazio e opportunità senza accettare disgustosi compromessi; e intanto la famiglia si allarga.

Analisi: Una vita difficile è un meraviglioso film del 1961 diretto magistralmente da Dino Risi e prodotto da Dino De Laurentis. Avvalendosi della collaborazione dello sceneggiatore Rodolfo Sonego, con cui aveva lavorato solo due anni prima ne Il vedovo, Risi confeziona un film molto diverso da quello precedente. Pur affidando la parte del protagonista sempre a Sordi, in questo film rispetto a Il vedovo c’ è molto meno spazio per la comicità essendo la trama molto più amara e drammatica.

Una vita difficile, il film di Dino Risi

In Una vita difficile, Dino Risi dipinge uno spietato ritratto dell’Italia appena uscita dal conflitto mondiale in cui ripercorre tutte le tappe più importanti di quel delicatissimo momento storico: dall’8 settembre alla liberazione, dal referendum per la Repubblica sino all’attentato a Togliatti del ’48. Silvio-Sordi è in qualche modo sempre protagonista di questi eventi e immancabilmente essi determinano svolte decisive che devieranno il corso della sua vita.

Egli è spinto da ideali nuovi e sinceri che è convinto di poter manifestare liberamente senza più paure e remore tanta è la sua fiducia in un mondo nuovo. Ma sconfitta dopo sconfitta, umiliazione dopo umiliazione, Silvio, che proverà anche il carcere, comincerà a capire che forse nell’Italia post-fascista che si appresta a vivere gli anni del grande boom economico, di diverso rispetto a prima c’è molto poco.

Rimanendo fedele ai suoi principi rischierà di perdere tutto anche l’appoggio e l’amore di una moglie fedele sino a quando comprenderà sconfitto che l’unica via di uscita e piegarsi al potere.

Che questa sia una delle migliore interpretazioni di Alberto Sordi lo testimonia il fatto che quello di Silvio Magnozzi è uno dei personaggi preferiti dall’attore romano; impressionante la sua capacità di alternare espressioni e uscite comiche ad altre drammatiche conferendo al suo personaggio una straordinaria intensità emotiva ed un amarezza di fondo celata dietro a sorrisi forzati. Forse uno dei picchi interpretativi di un attore immenso e da molti sottovalutato proprio nelle sue qualità di interprete drammatico.

Accanto a lui per quasi tutto il film una bellissima e bravissima Lea Massari che veste perfettamente i panni di una moglie angosciata e preoccupata di sbarcare il lunario al di là dei voli pindarici e idealistici del disincantato marito. Quindi la solita pletora di ottimi attori che pur avendo parti secondarie rappresentano forse la vera forza di quel cinema italiano oggi tanto rimpianto: Franco Fabrizi, Claudio Gora e Daniele Vargas solo per citarne alcuni senza contare i divertentissimi cameo girati a Cinecittà della Mangani e di Gasmann.

Una vita difficile è un film divertente, drammatico, profondo, amaro e disilluso che fa sorridere ma sopratutto fa riflettere su quello che poteva essere e che invece non è stato, che fa capire come non sempre rincorrere i propri sogni concili con la realtà della vita. Che un capolavoro del genere abbia vinto solo un David di Donatello alla produzione fa capire a che livello si gareggiasse in quei meravigliosi e irripetibili anni del cinema italiano.

John Carter: ecco dieci minuti del film in anteprima!

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In attesa di offrirvi la nostra recensione completa del film,  vi proponiamo dieci minuti in anteprima del Kolossal John Carter che la Disney ha deciso di pubblicare online nell’ultima settimana promozionale del film di Andrew Stanton.

Festival del film Locarno 2012: Carte Blanche dedicate al Messico!

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La Carte Blanche del Locarno Film Festival sarà dedicata quest’anno al Messico. L’iniziativa, inaugurata nel 2011 con la Colombia, si propone di offrire una finestra sui film in fase di post-produzione di un paese, ogni anno diverso, dell’Asia, dell’Africa, dell’America Latina o del Sud-Est Europa.

Carte Blanche vanta il sostegno della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Grazie a un partenariato con Imcine, l’istituzione cinematografica messicana, Carte Blanche presenterà da cinque a otto film in post-produzione, ognuno introdotto dal proprio produttore, ai diversi world sales e programmatori di festival che parteciperanno agli Industry Days. Carte Blanche si svolgerà domenica 5 agosto e al termine della giornata una giuria composta da tre professionisti del settore sarà chiamata a attribuire al miglior film un premio di 10’000 CHF destinato a completare il progetto. Questa iniziativa completa il ventaglio di proposte che il Festival offre specificatamente ai professionisti del settore: compratori (Industry Screenings), produttori (Open Doors) e venditori (Carte Blanche).
I film selezionati saranno annunciati nel mese di luglio.

La 65. edizione del Locarno Film Festival si terrà dall’1 all’11 agosto 2012.

Lezioni di Cioccolato 2 – In Dvd dal 28 Marzo 2012!

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Lezioni di Cioccolato 2 – In Dvd dal 28 Marzo 2012!

Universal Pictures Italia è lieta di presentare una commedia brillante e romantica dal sapore zuccherino: Lezioni di Cioccalato 2, diretto da Alessio Maria Federci, in uscita il 28 Marzo in DVD e in un’inedito Box Set che comprende anche il primo film Lezioni di Cioccolato.

Johnny English: la rinascita – in Blu-ray e Dvd dal 7 Marzo!

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Johnny English: la rinascita – in Blu-ray e Dvd dal 7 Marzo!

Universal Pictures Italia è lieta di annunciare il ritorno della spia più irriverente della storia del cinema: Johnny English La Rinascita, in uscita il 7 Marzo in versione Combo Blu-ray/DVD/Digital Copy, in DVD singolo e in un inedito Box Set DVD che comprende Johnny English e Johnny English La Rinascita con esclusivi e irresistibili Contenuti Speciali.

Biancaneve: il trailer indigna il regista Tarsem!

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E’ uscito il primo Trailer di Biancaneve, atteso rifacimento della famosa favola per bambini. Ma molti di voi non sanno che il regista Tarsem ha rilasciato parole forti a Digital Spy, dichiarandosi  “profondamente indignato” per come è stato promosso il suo film.

Magnifica Presenza – Full Trailer

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Magnifica Presenza – Full Trailer

E’ online il nuovo full trailer di Magnifica Presenza, l’atteso film del regista . Come protagonista  , uno degli attori più a lavoro del cinema Italiano. Accanto a lui ,  , Vittoria Puccini, Andrea Bosca, Alessandro Roja, Claudia Potenza, Platinette e Daniele Pecci. 

Si intitolerà Zero Dark Thirty il film di Kathryn Bigelow sulla caccia a Bin Laden

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Il film al quale sta attualmente lavorando Kathryn Bigelow, incentrato sulla caccia a Osama Bin Laden e inizialmente intitolato Killing Bin Laden

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