Va in onda oggi il primo episodio
di Ripper Street 3×01, il terzo
ciclo di puntate della serie televisiva trasmessa dal network
americano della BBC America.
In Ripper
Street 3×0 Londra è più caotica e senza legge che mai, con un
sergente dalla vicina divisione K che viene scaraventato da una
finestra del caseggiato della Whitechapel, ma Reid è veloce ad
agire e la divisione H torna a occuparsi delle vicende incentrate
su Ripper Street, mentre la polizia
viene pubblicamente aggredita tra le strade.
New entry nel cast nella serie di
successo Ripper Street 3, arrivata
al terzo ciclo di episodi. si tratta dell’attrice Louise
Brealey già vista nello show di successo
Sherlock. Secondo quanto apprendiamo da
RadioTimes, la Brealey sta
interpretando il ruolo della prima donna medico. Ecco le sue
parole:
“Sono davvero entusiasta perché
interpreto un ruolo storico e mi piace fare delle di ricerca.
Elizabeth Garrett Anderson ha anticipato i tempi nel 1870 e nel
decennio successivo, ed è una donna estremamente
intrepida.”
In realtà, l’attrice interpreta un
unico ruolo che però è basato su un gruppo di donne pioniere.
La Dr Amelia Frayn gestisce la
clinica di Obsidian di Whitechapel. Ripper Street
3 è attualmente in fase di riprese in Irlanda e sarà
trasmesso ancora una volta dalla BBC dopo esse
passato dalla piattaforma on demand di Amazon.
Ripper
Street è una serie
televisiva britannica del 2012, ambientata nel 1889
a Whitechapel, nell’East End di Londra, sei mesi dopo gli
omicidi diJack lo squartatore. Il 29 gennaio 2013 è stata rinnovata
per una seconda stagione in onda dal 28 ottobre 2013. Il 4
dicembre 2013 è stata annunciata la chiusura della serie
a causa degli ascolti più bassi del previsto.
La reazione dei fan
del programma ha portato alla raccolta di oltre 40.000 firme per
chiederne la continuazione. Il 26 febbraio 2014 è stata annunciata
una terza stagione, le cui riprese sono iniziate nel mese di maggio
2014. L’operazione è stata possibile grazie all’accordo fra Amazon,
che trasmetterà Ripper Street in prima visione nel suo servizio
streaming, e BBC che la trasmetterà successivamente.
The China Film Group Corporation e
il suo fondo National Film Capital hanno annunciato i loro prossimi
programmi in occasione dello Shanghai International Film Festival:
trai progetti in cantiere, Il flauto silenzioso, frutto di una
sceneggiatura scritta da Bruce Lee, mai portata sugli schermi a
causa della morte prematura dell’attore e tegista. Il film sarà
prodotto da Allan Hatcher. Il film sarà un fantasy,
ovviamente corredato da ampie dosi di arti marziali, ambientato in
un futuro post-apocalittico in cui si narrerenno le vicende di un
eroe in viggio verso una città che potrebbe essere sopravvissuta
alla catastrofe.
Il progetto vuole però essere una
sorta di introduzione alla filosofie orinetale, in contrasto col
pensiero occidentale: le arti marziali saranno dunque viste non
tanto come armi usate per sconfiggere l’avversario, ma più come
strumenti per battere le proprie paure e difetti. Il produttore
punta a realizzare il film nel 2013.
Netflix
dopo il
teaser trailer ha finalmente svelato il primo trailer ufficiale
di Ripley, il prossimo adattamento in serie del
classico romanzo thriller di Patricia Highsmith intitolato
“Il
talento di Mr. Ripley”
Il video presenta Andrew
Scott nei panni del personaggio principale, che sembra
avere un’identità discutibile. Il video presenta anche i vari
personaggi che incontrerà nel corso della serie limitata, tra cui
la Marge Sherwood di Dakota Fanning. La serie uscirà in streaming
il 4 aprile.
Nella serie, Tom Ripley, un
truffatore che si arrangia nella New York dei primi anni ’60, viene
ingaggiato da un uomo ricco per recarsi in Italia e cercare di
convincere il figlio vagabondo Dickie Greenleaf a tornare a casa”,
si legge nella sinossi. “L’accettazione del lavoro da parte di Tom
è il primo passo verso una vita complessa fatta di inganni, frodi e
omicidi. Nel frattempo, Marge Sherwood, un’americana che vive in
Italia, sospetta che dietro l’affabilità di Tom si nascondano
motivi più oscuri”.
Ripley è scritto e
diretto dal regista candidato all’Oscar Steven Zaillian. Oltre a
Scott e Fanning, la miniserie sarà interpretata da Johnny Flynn nel
ruolo di Dickie Greenleaf, Pasquale Esposito, Franco
Silvestri, Eliot Sumner, John Malkovich e altri ancora. È
prodotta da Scott e Endemol Shine North America in associazione con
Entertainment 360 e Filmrights. I produttori esecutivi sono
Zaillian, Garrett Basch, Guymon Casady, Ben Forkner, Sharon Levy,
Philipp Keel e Charlie Corwin.
Netflix ha finalmente svelato il primo
teaser trailer di Ripley, il prossimo adattamento
in serie del classico romanzo thriller di Patricia
Highsmith intitolato “Il
talento di Mr. Ripley”
Il video presenta Andrew
Scott nei panni del personaggio principale, che sembra
avere un’identità discutibile. Il video presenta anche i vari
personaggi che incontrerà nel corso della serie limitata, tra cui
la Marge Sherwood di Dakota Fanning. La serie uscirà in streaming
il 4 aprile.
“Nella serie, Tom Ripley, un
truffatore che si arrangia nella New York dei primi anni ’60, viene
ingaggiato da un uomo ricco per recarsi in Italia e cercare di
convincere il figlio vagabondo Dickie Greenleaf a tornare a casa”,
si legge nella sinossi. “L’accettazione del lavoro da parte di Tom
è il primo passo verso una vita complessa fatta di inganni, frodi e
omicidi. Nel frattempo, Marge Sherwood, un’americana che vive in
Italia, sospetta che dietro l’affabilità di Tom si nascondano
motivi più oscuri”.
Ripley è scritto e
diretto dal regista candidato all’Oscar Steven Zaillian. Oltre a
Scott e Fanning, la miniserie sarà interpretata da Johnny Flynn nel
ruolo di Dickie Greenleaf, Pasquale Esposito, Franco
Silvestri, Eliot Sumner, John Malkovich e altri ancora. È
prodotta da Scott e Endemol Shine North America in associazione con
Entertainment 360 e Filmrights. I produttori esecutivi sono
Zaillian, Garrett Basch, Guymon Casady, Ben Forkner, Sharon Levy,
Philipp Keel e Charlie Corwin.
Il talento di Mr.
Ripley è una delle pellicole che ha portato maggiore
popolarità nel grande pubblico a attori all’epoca emergenti come
l’affascinante Jude
Law e un brillante
Matt Damon, già noto per il suo
Good Will Hunting. Il regista e sceneggiatore
Steven Zaillian (Schindler’s
list) ha dato vita a un nuovo adattamento della storia:
Ripley, è un adattamento del romanzo Il
talento di mr. Ripley di Patricia Highsmith, formata da una
sola stagione di 8 episodi da circa 45 minuti ciascuno. Il ruolo
del protagonista Tom Ripley, interpretato da Damon nella versione
cinematografica, è qui ricoperto dall’attore irlandese
Andrew Scott (il prete in Fleabag,
Estranei). Nel cast si ritrovano anche Johnny
Flynn (One life,
Emma) e
Dakota Fanning rispettivamente nei panni di Dicky
Greenleaf e di Marge Sherwood.
Ripley: un’estate ad Atrani
La serie si apre in una cupa notte
romana, tutto sembra fermo e silenzioso; finché un uomo, Tom
Ripley, si ritrova a trascinare un cadavere giù dalle scale del
palazzo, dinanzi ai soli occhi vigili del gatto Lucio. Sei mesi
prima Ripley non era altro che un falsario, un ladro di identità
che viveva di assegni rubati. L’uomo viene un giorno intercettato
da un investigatore privato che gli offre un lavoro per conto del
ricco signor Greenleaf: partire per Atrani e riportare Dicky, suo
figlio e conoscente di Tom al college, indietro negli Stati
Uniti.
Da questo momento iniziano le
avventure di Dicky, Tom e Marge, compagna di Dicky, insieme ad
Atrani. Per quanto la ragazza si mostri fin da subito diffidente
nei confronti di Ripley, il giovane Greenleaf crea con lui un forte
rapporto. La presenza insistente e ingombrante di Tom però finirà
per infastidire anche lo stesso Dicky. I comportamenti di Tom si
riveleranno avere uno scopo ben diverso dall’amicizia: diventare
Dicky Greenleaf.
Un thriller dai toni gravi
Nel guardare Ripley
viene naturale il confronto con la sua precedente versione
cinematografica: il film diretto da Anthony Minghella sembra
presentare le vicende in maniera più leggera, concentrandosi
maggiormente sull’amicizia tra Tom e Dicky, sul tempo passato ad
Atrani. A rendere Il talento di mr Ripley più leggero è anche la
presenza di diverse figure molto note della commedia italiana, come
Rosario e Giuseppe Fiorello.
Al contrario la serie risulta essere più seriosa e con un
ritmo più lento: sviluppandosi in otto episodi, permette allo
spettatore di notare tanti piccoli particolari della storia che
sono tutt’altro che scontati.
Ripley sembra
presentare le vicende con dei toni più dark, senza esaltare troppo
la quieta e spensierata vita di Atrani. Ad accentuare questa
atmosfera contribuisce sicuramente la scelta del B/N: l’assenza di
colori accentua questo clima di suspense e tensione. Ciò si nota
specialmente nelle scene in cui è visibile del sangue: questo
risulta sullo schermo di un nero tale da sembrare pece, così da
accentuare l’orrore degli assassini.
È doveroso anche un confronto tra le
interpretazioni di
Matt Damon e Jude
Law da un lato, e di
Andrew Scott e Johnny Flynn
dall’altro. Il ruolo del vero protagonista della storia, Tom
Ripley, sembra essere molto complicato: si tratta di una persona di
base fortemente problematica, ma anche calcolatrice. Ripley riesce
a abbracciare totalmente dell’identità di Dicky, usando i suoi
vestiti e tutte le sue cose, ascoltando la sua stessa musica e
iniziando a dipingere. In ogni albergo in cui alloggia si premura
sempre di posare nella stessa posizione gli oggetti di Dicky,
scrive lettere ai signori Greenleaf in America come anche a Marge
una volta lasciata Atrani.
Ebbene, anche la rappresentazione di
Tom nella serie sembra essere un po’ più sinistra rispetto alla
versione di Damon: il signor Ripley della serie si mantiene educato
e affabile, ma più riservato e schivo, mentre il Tom de Il talento
di mr. Ripley viene presentato, specialmente all’inizio, come una
persona più insicura. Nella serie si tende anche ad esaltare
maggiormente la perenne crisi di identità che Ripley vive: dal
momento in cui si stabilisce a Roma come Richard Greenleaf inizia
ad avere visioni e poi vere e proprie conversazioni con il vecchio
amico di cui ora utilizza il nome. A ciò si aggiungono però le
continue rassicurazioni fatte nelle varie lettere sulla bontà delle
azioni di Ripley, quindi di sé stesso.
A non reggere il paragone con il
film è Johnny Flynn nel ruolo di Dicky: per quanto
nella serie vengano ben imitati gli atteggiamenti e l’aspetto
ricollegabili al personaggio, il fascino e la bellezza di
Jude
Law nei panni del giovane Greenleaf sono
ineguagliabili.
Lo scenario italiano
Ad emergere è certamente anche
l’attenzione con cui in Ripley è stata
rappresentata l’Italia. Il passaggio dalla sporca e malfamata New
York vissuta da Tom alla tranquilla e soleggiata Atrani sembra
essere molto marcato.
La cura vera però si trova nei
particolari: il sottofondo musicale costellato di capolavori senza
tempo della musica italiana come Il cielo in una stanza e
Quando, quando, quando e la presenza quasi ossessiva del
Caravaggio. Nelle riprese sono stati ampiamente valorizzati anche i
singoli particolari delle opere dell’artista, ma l’attenzione non è
venuta a mancare anche riguardo altre opere e monumenti della
capitale e delle altre città visitate da Tom/Richard.
A rendere l’atmosfera ancora più
italiana è la presenza di parte del cast italiano: la nota attrice
Margherita Buy qui interpreta la portiera del palazzo
romano in cui si trova l’appartamento di Tom, mentre Maurizio
Lombardi qui è nel ruolo dell’ispettore Ravini.
Ripley presenta una storia effettivamente già
molto nota: la possibilità di cadere in una banale emulazione era
alta, ma non è certamente questo il caso. Ripley è
una rappresentazione innovativa e originale, pronta a sorprendere
sempre lo spettatore.
Tom Ripley è un
maestro della reinvenzione, ma le sue notevoli capacità possono
portarlo in là solo fino a un certo punto. Alla fine di
Ripley (la
recensione), l’elegante truffatore interpretato da
Andrew Scott è alle strette e la polizia
italiana è disperatamente sulle tracce dell’uomo che sospettano di
aver ucciso due persone, Freddie Miles (Eliot
Sumner) e lo stesso Ripley. Questo dà a
Ripley, che si è spacciato per Dickie Greenleaf
(Johnny Flynn), una perfetta via di fuga. Poiché è Dickie
che la polizia sospetta di omicidio – e Dickie di cui
Ripley ha usato l’identità (e il conto in banca) –
Ripley può tornare a un porto sicuro: il suo nome e il suo
passaporto.
“La gente ha un sacco di
preconcetti su Tom Ripley“, ha detto Andrew Scott a Netflix
in merito al personaggio creato da Patricia
Highsmith nel suo romanzo del 1955
Il talento di Mr. Ripley. “Quindi il mio lavoro, in un
certo senso, è ignorare tutto questo e cercare di creare la nostra
versione particolare“. È un lavoro simile a quello di Tom
Ripley, che mette insieme un’identità dai frammenti che ruba lungo
la strada. Continuate a leggere per conoscere l’identità in erba di
Tom e il destino delle sue vittime.
Cosa succede a Dickie
Greenleaf?
Tom si reca in Italia su richiesta
del padre di Dickie (Kenneth Lonergan), che lo
ingaggia per convincere Dickie a tornare a casa dalla sua lunga
vacanza italiana. Tom non ha molta fortuna: l’espatriato americano
è perfettamente felice di dipingere nel villaggio di Atrani, dove
vive con la sua fidanzata scrittrice, Marge Sherwood (Dakota
Fanning). Ma Tom riesce a entrare nelle grazie di
Dickie in un modo insolito: dice la verità, gettando il padre di
Dickie sotto l’autobus e ammettendo ciò per cui è stato pagato.
Per Dickie, questo è sufficiente per
accettare Tom nella sua cerchia ristretta. “[Dickie] si
nasconde in Italia, fa una specie di Hemingway o di Gertrude Stein
o altro e cerca di ricrearsi come artista bohémien“, racconta
Flynn a Tudum. “Si vergogna di ciò che è, cioè un nouveau
riche“. Quindi l’idea di fare amicizia con l’impiegato del
padre e di mettere in difficoltà il suo vecchio fa ridere Dickie,
finché Tom non si lascia coinvolgere un po’ troppo dalla
relazione.
“Credo che ami Dickie“, ha
detto
Scott. Ma “non è specificato quale sia la natura
di questo amore dal punto di vista di Tom“.
Scott ha apprezzato la natura indefinita della relazione.
“Penso che con Tom sia molto importante capire che non è una
persona che può essere etichettata“, ha detto. “Penso che
sia molto importante non trovare una piccola scatola in cui
metterlo“.
Per Flynn, i sentimenti di Tom erano
più chiari. “Tom arriva e ha queste idee sulla profondità della
loro amicizia rispetto al legame che hanno Dickie e Marge“,
dice Flynn. “Vuole qualcosa di più. Vuole essere lui, e non sa
cosa fare“.
Quando Dickie scopre che Tom indossa
i suoi vestiti, il rapporto tra i due inizia ad arrossire. Ben
presto Tom è stato estromesso dai piani natalizi di Marge e Dickie
e, non tanto velatamente, allontanato dalle loro vite. Un’ultima
fuga a Sanremo finisce nel sangue, quando Tom colpisce a morte
Dickie durante una gita in barca e lo butta senza tante cerimonie
in mare. Qualunque cosa fossero l’uno per l’altro – amici,
coinquilini, qualcosa di più – è finita.
Tom Ripley riesce a farla
franca?
Quando scorrono i titoli di coda
dell’ottavo episodio (“Narciso”), Tom ha accumulato due cadaveri:
Dickie e Freddie Miles, un amico di Dickie che ha sospettato un po’
troppo di Tom. A questo si aggiungono i numerosi crimini finanziari
(incassare gli assegni di Dickie, vendere le sue proprietà,
compiere piccole truffe a New York) e morali (spezzare il cuore di
Marge, mentire continuamente) che Tom commette. Ma, avendo adottato
l’identità di Dickie dopo il loro sfortunato viaggio in barca, Tom
è perseguito dalla polizia italiana per l’unico crimine che non ha
commesso: il suo stesso omicidio. Così torna alle origini,
trasferendosi da Roma a Venezia e tornando a usare il suo vero
passaporto e nome.
“Tom è un truffatore, è un
bugiardo, è intelligente ed è un criminale“, dice a Tudum il
creatore e regista di Ripley Steven Zaillian.
“Ma sento anche che ci relazioniamo con lui perché molti dei
suoi tratti sono tratti che abbiamo anche noi. Ha aspirazioni,
prova invidia, ha orgoglio, desidera delle cose“. L’ultima
cosa che il Tom in continua evoluzione vuole è essere se stesso, ma
creare una nuova versione ricca di sé in Italia non è poi così
male.
A Venezia, Tom si costituisce alla
polizia, fingendo sorpresa all’idea di essere una persona
interessata a un caso di omicidio. Quando arriva l’ispettore Ravini
(Maurizio Lombardi), Tom si mette una parrucca e
una barba finta e sistema con cura l’illuminazione del suo
appartamento per ingannare l’ispettore. Con le autorità convinte
che Tom sia vivo, egli convince il padre di Dickie e Marge che
Dickie si è ucciso, lasciando Tom libero in Italia.
Beh, per lo più. Nel finale, la
serie torna nell’ufficio dell’ispettore Ravini, che riceve una
copia del nuovo libro di Marge, La mia Atrani. Esaminando
la dedica a Dickie, Ravini scopre una sorpresa inquietante: la foto
di Dickie nel libro non è ovviamente il Dickie che ha interrogato
in più occasioni.
“Mi sono innamorato di questo
ispettore mentre lo scrivevo”, dice Zaillian. “E mentre lo
stavamo girando, credo che Maurizio sia stato così bravo [che] ho
pensato: ‘Oh, sarebbe davvero bello avere un ultimo momento con lui
e il suo coinvolgimento con Tom’“. Così Tom vive ancora, ma
dovrà sempre guardarsi le spalle.
Cosa succede tra Marge e Tom?
Quando si incontrano ad Atrani,
Marge è sospettosa nei confronti di Tom. Dapprima pensa che si stia
approfittando di Dickie e di suo padre, poi ipotizza che la sua
relazione con Dickie sia ancora più sordida. Ma quando Dickie
scompare, le cose cambiano. Prende per buona la lettera di rifiuto
di “Dickie” e crede a Tom quando questi inizia a raccontare la
storia del tragico suicidio di Dickie. Flirta persino con l’idea di
sfruttare l’entusiasmo della stampa per la scomparsa di Dickie per
vendere il suo libro.
“Credo che la vediamo evolvere
verso una forma di accettazione e poi di leggero
opportunismo”, dice Fanning a Tudum. “Se questo sta accadendo,
e se questo è ciò che mi viene detto essere la verità e la realtà,
allora credo che lo userò in qualche modo per trarne beneficio.
Credo che questo sia un tratto del personaggio di Tom Ripley che
vediamo nascere e crescere un po’ in Marge“.
Naturalmente, questo mette Marge in
contrasto con Tom. “Vedono qualcosa l’uno nell’altra“,
continua Fanning. “Tom è disgustato dalla versione
di Marge e Marge è disgustata dalla versione di Tom, ma c’è
qualcosa di simile“.
A parte le somiglianze, il loro
rapporto arriva a un punto morto quando Tom prende in
considerazione l’idea di spingerla in un canale di Venezia dopo
aver trascorso una giornata estenuante con lei. Alla fine decide di
non farlo e i due prendono strade diverse, liberi di vivere – e
forse di approfittare – del ricordo di Dickie nel modo che
ritengono più opportuno.
Qual è il legame con Caravaggio in
Ripley?
L’arte è onnipresente in
Ripley, senza parlare dei dipinti di Dickie
Greenleaf, che Flynn descrive come “oggettivamente brutti”. Il
finale si chiude con un’apertura sorprendente e allo stesso tempo
familiare per gli spettatori di Ripley: un viale
romano e un cadavere. L’unico problema? Questo omicidio è avvenuto
più di 300 anni prima che Tom Ripley nascondesse il corpo di
Freddie Miles sulla Via Appia. All’epoca, la polizia romana aveva
subito indicato il pittore Caravaggio come l’assassino, e vediamo
Caravaggio seduto con un bicchiere di vino, prima che un duro
taglio con Tom faccia emergere il parallelismo tra i due
uomini.
“Ho iniziato scrivendo
l’interesse di [Tom] per la bellezza dei dipinti, dell’arte, e poi
sapendo che a un certo punto sarei entrato nella storia di
Caravaggio“, dice Zaillian, “perché Caravaggio è un altro
uomo vissuto a Roma che ha ucciso qualcuno e poi è stato in fuga
per il resto della sua vita. Questo piccolo parallelo mi sembrava
interessante“.
Nei momenti finali di Ripley, la
serie torna a Caravaggio, mentre Tom siede con il suo bicchiere di
vino e ammira un nuovo Picasso appeso nel suo appartamento di
Venezia. (I lettori della Highsmith noteranno che in seguito Tom
intraprenderà una carriera nel campo della falsificazione di opere
d’arte) “Ho impiegato molto tempo per scegliere il Picasso che
avremmo usato“, racconta Zaillian.
“Sapevo di volere un quadro cubista e che il cubismo consiste
nel decostruire una figura umana in parti, in modo da poterla
vedere più chiaramente“.
Questo è, in sostanza, un altro modo
di descrivere Tom. “Mi è sembrato che alla fine, vedendo questi
pezzi di Tom e queste diverse personalità di Tom e queste diverse
identità che ha assunto e queste cose che ha forgiato, lo vedessimo
in realtà frammentato, come il quadro cubista che è proprio di
fronte a lui“, aggiunge Zaillian. Tom Ripley: artista della
truffa, con l’accento sull’artista.
Chi interpreta John Malkovich in
Ripley?
Il candidato all’Oscar John Malkovich fa una breve ma cruciale
apparizione nell’ultimo episodio di Ripley, interpretando Reeves
Minot, un compagno di chiacchiere che condivide con Tom il gusto
per il vino e la buona compagnia (e il crimine). Ho pensato:
“Non sarebbe divertente se John Malkovich facesse questa
piccola parte?“. “, ricorda Zaillian. Con un divertente colpo
di scena,
Malkovich ha interpretato Ripley nel film del 2002
Ripley’s Game (tratto da uno dei romanzi preferiti
di Zaillian, la Highsmith). “Il personaggio non appare fino al
secondo libro di Ripley, ma ho pensato che sarebbe stato
interessante incontrarlo in questa prima storia e sono stato
felicissimo quando John ha accettato”, ha detto Zaillian a
Netflix.
Per quanto riguarda i romanzi
successivi: Come il suo materiale di partenza, Ripley si conclude
con una nota concisa, con Tom che assume la nuova identità di
Timothy Fanshaw. Ma se ne avesse l’opportunità, Zaillian vorrebbe
continuare ad adattare l’affettuosamente soprannominata “Ripliade”.
“Penso che gli altri libri siano buoni e che vediamo Tom in
molti modi diversi mentre cresce“, dice Zaillian.
Per Andrew Scott, questi diversi aspetti di Ripley
sono il fulcro della serie. “Si tratta di capire come ogni
essere umano abbia entrambi gli aspetti: si possono fare cose
terribili e si vuole fare del bene“, ha detto Scott.
“Penso che questo sia il motivo per cui Tom Ripley è così
affascinante. Io amo Tom“.
L’imminente adattamento in
serie limitata dei romanzi di Tom Ripley di
Patricia Highsmith è stato rivelata da Netflix oltre tre anni dopo l’annuncio del
progetto.Prima di passare a
Netflix, Ripley è
stato originariamente creato a
Showtime. Secondo Deadline, i produttori
hanno deciso di acquistare la miniserie su altre reti e streamer a
causa delle recenti cancellazioni causate dall’imminente
integrazione della rete premium in Paramount+.
Ripley è scritto e diretto
dal regista candidato all’Oscar Steven
Zaillian. La miniserie sarà guidata dal candidato al
Golden Globe
Andrew Scott, noto soprattutto per le sue
interpretazioni
in Sherlock e Fleabag Stagione
2. Insieme a Scott ci sono
Dakota Fanning, John Flynn ed Eliot
Sumner. Secondo la fonte del sito, il progetto è ancora
nelle prime fasi di post-produzione. La serie tv è stata girata in
Italia.
“La serie è incentrata
sulle vicende di Tom Ripley (Scott), un truffatore che si aggira
nella New York dei primi anni ’60, che viene assunto da un uomo
ricco per cercare di convincere il figlio vagabondo, Dickie
Greenleaf (Flynn), che vive in un ambiente confortevole e
fiducioso. -finanziato la vita da espatriati in Italia, per tornare
a casa. L’accettazione del lavoro da parte di Tom è il primo
passo in una vita complessa fatta di inganni, frodi e
omicidi”, si legge nella sinossi.
Ripley è
prodotto da Scott e Endemol Shine North America in associazione con
Entertainment 360 e Filmrights. I produttori esecutivi sono
Zaillian, Garrett Basch, Guymon Casady, Ben Forkner, Sharon Levy,
Philipp Keel e Charlie Corwin.Nel
1999, Il
talento di Mr. Ripley di Highsmith è
stato adattato in un film dallo sceneggiatore e regista
Anthony Minghella. Il film è interpretato da
Matt Damon,
Gwyneth Paltrow e
Jude Law.
Ecco un video dietro le
quinte di RIPD poliziotti dall’aldilà,
prossimo film in cui Ryan Reynolds e Jeff
Bridges saranno dei poliziotti molto particolari. Nel film
anche Kevin Bacon.
Ecco il video:
Di seguito invece ecco diverse foto
ufficiali dal film:
[nggallery id=277]
Il cinecomic è basato basato sulla
miniserie a fumetti della Dark Horse e racconta la
sovrannaturale storia di un poliziotto defunto (Ryan Reynolds) che
stringe un patto di lavoro lungo un secolo in un dipartimento di
polizia che mantiene l’ordine nel mondo dei morti (il titolo
dell’opera sta per Rest In Peace Department) ottenendo in
cambio la possibilità di trovare chi lo ha ucciso.
Nel cast di
RIPD, oltre a Ryan
Reynolds e Jeff Bridges, anche
Kevin Bacon, Mary-Louise Parker, Marisa Miller, Mike
O’Malley, James Hong, Robert Knepper e Tobias
Segal. Il film uscirà il prossimo 19 luglio 2013, anche in
3D.
Dopo avervi mostrato il primo trailer di
RIPD , ecco che oggi arriva la versione
italiana del video, primo assaggio di un film che si presenta come
un Men in Black ambientato nel far west.
Ecco all’opera Jeff Bridges e Ryan
Reynolds.
Il cinecomic è basato basato sulla
miniserie a fumetti della Dark Horse e racconta la
sovrannaturale storia di un poliziotto defunto (Ryan Reynolds) che
stringe un patto di lavoro lungo un secolo in un dipartimento di
polizia che mantiene l’ordine nel mondo dei morti (il titolo
dell’opera sta per Rest In Peace Department) ottenendo in
cambio la possibilità di trovare chi lo ha ucciso.
Nel cast di
RIPD, oltre a Ryan
Reynolds e Jeff Bridges, anche
Kevin Bacon, Mary-Louise Parker, Marisa Miller, Mike
O’Malley, James Hong, Robert Knepper e Tobias
Segal. Il film uscirà il prossimo 19 luglio 2013, anche in
3D.
Ecco il primo trailer di RIPD, il film
che vede in scena l’inedita coppia di poliziotti trapassati
Jeff Bridges e RyanReynolds.
Il cinecomic è basato basato sulla
miniserie a fumetti della Dark Horse e racconta la
sovrannaturale storia di un poliziotto defunto (Ryan Reynolds) che
stringe un patto di lavoro lungo un secolo in un dipartimento di
polizia che mantiene l’ordine nel mondo dei morti (il titolo
dell’opera sta per Rest In Peace Department) ottenendo in
cambio la possibilità di trovare chi lo ha ucciso.
Nel cast di
RIPD, oltre a Ryan
Reynolds e Jeff Bridges, anche
Kevin Bacon, Mary-Louise Parker, Marisa Miller, Mike
O’Malley, James Hong, Robert Knepper e Tobias
Segal. Il film uscirà il prossimo 19 luglio 2013, anche in
3D.
Dopo il grande successo dello
scorso anno, il cinema 4 fontane riprende i suoi
abituali appuntamenti cinematografici della domenica mattina:
anteprime, incontri e grandi classici (all’interno della rassegna
XX Secolo).
Si parte domenica 23 ottobre con 2
attesissime anteprime: il film vincitore della Palma d’Oro a Cannes
Triangle
of Sadness di Ruben Östlund (a cui verrà dedicata una
retrospettiva al cinema Nuovo Olimpia a partire da giovedì 27
ottobre) e il nuovo film di Roberto Andò La
Stranezza con
Toni Servillo, Salvo Ficarra, Valentino Picone.
Anteprima – TRIANGLE OF
SADNESS – VOS – ore 10:30
Foto di Tobias Henriksson – Per gentile concessione di Teodora
Film
Regia: Ruben Östlund Cast:
Charlbi Dean, Harris Dickinson,
Woody Harrelson, Zlatko Burić, Henrik Dorsin, Iris Berben,
Sunnyi Melles, Dolly De Leon, Vicki Berlin
Vincitore della Palma d’Oro
all’ultimo Festival
di Cannes, Triangle of Sadness di Ruben Östlund e presentato in
anteprima italiana alla Festa del Cinema di Roma, si annuncia come
uno dei titoli più attesi, controversi ed eclatanti della stagione,
è una satira irresistibile dove ruoli sociali, stereotipi di genere
e barriere di classe vanno in frantumi.
Una coppia di modelli, Carl e Yaya
(Harris Dickinson e Charlbi Dean), partecipa a una crociera di
lusso insieme a un bizzarro gruppo di super ricchi e a un
comandante (Woody Harrelson) con un debole per gli alcolici e Karl
Marx. Tutto all’inizio sembra piacevole e “instagrammabile”, ma un
evento catastrofico trasforma il viaggio in un’avventura in cui
ogni gerarchia viene capovolta.
Anteprima LA STRANEZZA ore
11:00
Regia: Roberto Andò Cast:
Toni Servillo, Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Renato
Carpentieri, Donatella Finocchiaro,
Luigi Lo Cascio, Galatea Ranzi, Fausto Russo Alesi
Dopo Una storia senza nome,
Andò continua a mescolare invenzione e storia, finzione e realtà,
teatro e vita. Facendo interagire attori amatissimi dagli
spettatori ma che finora non si sono mai incontrati: Toni Servillo
nella parte di Pirandello, Ficarra e Picone in quelle di Onofrio e
Sebastiano, al centro di un cast eccezionale. Il ritorno in
Sicilia di Luigi Pirandello (Toni Servillo) e l’incontro con due
teatranti amatoriali, Nofrio (Valentino Picone) e Bastiano
(Salvatore Ficarra), che di mestiere fanno i becchini.
Lo scrittore è ossessionato da
un’idea strana e ancora indefinita, la creazione di una nuova
commedia, ma allo stesso tempo non riesce ad essere indifferente al
fascino singolare dei due. Ne spia le prove e assiste alla prima
della loro nuova farsa. Nel teatrino si è infatti radunato l’intero
paese e quando un evento imprevisto costringe Nofrio e Bastiano a
interrompere la rappresentazione l’atmosfera vira dal comico al
tragico. Repentinamente, lo spettacolo si trasforma in una resa dei
conti totale in cui a confrontarsi sono platea ed attori.
Pirandello spia ogni minima parola, ogni minimo gesto di quella
comunità dolente e ne sembra insieme divertito e turbato. Roma,
1921. Al Teatro Valle si tiene la prima dei Sei personaggi in cerca
d’autore. In platea, ci sono anche Nofrio e Bastiano. La recita
inizia e i due assistono sorpresi e rapiti al susseguirsi di
situazioni paradossali, inconsapevoli che ciò che li aspetta è un
finale ancora più imprevedibile.
Programmazione domenica mattina 23
ottobre:
ore 10:30 TRIANGLE OF SADNESS (in versione originale
sottotitolata)
Dopo essere finito apparentemente
nel limbo dei progetti rinviati a tempo indeterminato,
l’adattamento per il grande schermo di Orgoglio e
Pregiudizio Zombie, romanzo scritto da Seth
Grahame – Smith utilizzando anche brani dell’originale di
Jane Austen sembra finalmente in rampa di
lancio.
Il progetto dovrebbe finalmente
vedere la luce grazie agli sforzi congiunti di Panorama Media,
Darko Entertainment, Handsomecharlie Films (la società di
produzione di Natalie Portman) e della produttrice
Allison Shearmur.
Al momento la sceneggiatura del
film è quella a suo tempo stesa da David O.
Russell quando ancora era coinvolto nel progetto, che ora
dovrà ripartire da zero: per la riscrittura del film sono stati
fatti i nomi di Neil Marshall, Jeffrey
Blitz, Mike White e Craig
Gillespie.
Il romanzo di Seth Grahame-Smith
segue fedelmente le vicende dell’originale, riutilizzandone
peraltro ampi stralci, e ambientando le travagliate vicende amorose
delle sorelle Bennett sullo sfondo di un’Inghilterra teatro da
decenni di un’epidemia zombesca: le stesse protagoniste sono state
cresciute dalla famiglia come delle autentiche guerriere, capaci di
cavarsela da sole quando diventano oggetto degli attacchi dei morti
viventi.
Riparare i Viventi
è un titolo carico di ambiguità e punti oscuri: cosa vuole
comunicare davvero? Si riferisce ai vivi, a tutti coloro che
sopravvivono ad una perdita e si ritrovano ad affrontare il lutto e
la vita, cercando di difendersi e preservarsi come possono; oppure
si riferisce alle persone che vengono baciate dal dono di una
seconda opportunità, perché il Destino li ha scelti per una nuova
occasione? La regista Katell Quillévéré cerca di
sondare le infinite sfumature contenute in questo mistero
attraverso un adattamento personale del best – seller omonimo
firmato da Maylis de Kerangal, un vero e proprio
caso in Francia che ha calamitato l’attenzione su un tema delicato
e complesso come quello della donazione degli organi.
Riparare i Viventi – la storia
A Le Havre tre adolescenti scappano,
a bordo di un furgoncino, per passare una giornata tra le onde,
facendo surf. Al ritorno, hanno un terribile incidente stradale:
uno di loro, Simon, viene dichiarato cerebralmente morto;
nonostante il dolore inconsolabile dei genitori, i dottori
dell’equipe dell’ospedale cercano di convincerli dell’importanza di
donare gli organi, un’azione che potrebbe salvare la vita di
qualcun altro. Contemporaneamente, a Parigi, una donna – Claire –
aspetta proprio quel cuore che potrebbe salvarle la vita,
definitivamente.
Tante storie e numerosi volti si
incrociano in questo babelico affresco di un’umanità dolente,
un’umanità in attesa, immortalata nel limbo doloroso tra Vita e
Morte: una perdita può segnare l’inizio di una seconda opportunità
per un altro sconosciuto, applicando al “fattore umano” la Teoria
del Caos, dove una farfalla sbatte le ali per scatenare un uragano
dall’altro capo del mondo. La regia maestosa della Quillévéré
immortala i silenzi cupi degli spazi ciechi, tra corridoi
d’ospedale, corsie illuminate dalle fredde luci a neon e cieli
plumbei che gravano sulla testa degli esseri umani colpiti dalle
avversità e dal Destino, che non riescono a contrastare; e proprio
la loro natura così smarrita, infinitesimale rispetto alla
grandiosità del disegno cosmico dell’Universo emerge con vibrante
forza dalle inquadrature acquatiche, attraverso ardite riprese
subacquee che trascinano perfino lo spettatore nel cuore stesso
delle forze selvagge che dominano gli eventi.
Riparare i Viventi non gioca tutte
le sue carte
Ma nonostante la bellezza, la
maestosità e l’inquietudine di un paesaggio che riflette la
drammaticità degli eventi narrati, Riparare i
Viventi non riesce a giocare, fino in fondo, le proprie
carte sfruttando appieno le potenzialità dell’intreccio babelico:
non bastano nemmeno le impeccabili interpretazioni –calibrate e
dolenti – a riprendere il ritmo altalenante di questa storia, che
si increspa fino a spiaggiarsi inesorabilmente nell’ideale seconda
parte che dovrebbe seguire la vicenda di Claire e del suo “nuovo”
cuore. La Quillévéré adatta, con delicatezza, un romanzo su un tema
spinoso, ma la trasposizione dalla pagina al grande schermo risente
della matrice narrativa che permette di dare più spazio alla
moltitudine di storie – e voci – che nel film non trovano,
altrimenti, uno spazio ben definitivo nell’economia del racconto
per immagini.
L’attore, a cui mancavano solo 7
giorni per concludere le riprese del suo ruolo, aveva già
partecipato al secondo capitolo del franchise, La
Ragazza di Fuoco, e aveva impressionato il giovane
cast che ha partecipato al film. Ecco di seguito alcune delle
reazioni dei giovani attori e del cast che ha di recente
collaborato con lui al Canto della
Rivolta.
Jennifer Lawrence
(Katniss): “Le parole non possono descrivere la devastante perdita
che adesso tutti sentiamo. Philip era una persona magnifica e un
talento straordinario, i nostri cuori sono in pezzi. Le nostre più
profonde condoglianze alla sua famiglia.”
Sam Claflin
(Finnick): “PSH – Sono veramente scioccato, rattristato e senza
parole. Un uomo davvero meraviglioso, con un tocco magico. Il mio
eroe. I miei pensieri sono con la sua famiglia.”
Bruno Gunn
(Brutus): “ C%&@. RIP – l’attore premio Oscar Philip
Seymour Hoffman trovato morto nel suo appartamento di
Manhattan.”
Stephanie Leigh
Schlund (Cashmere): “Così triste, che
meravigliosa, autentica, talentuosa e dolce persona abbiamo perso
oggi. I miei pensieri e le mie preghiere sono con gli affetti di
Philip.”
Patina Miller
(Commandante Paylor): “Wow….Non credo alla notizia su
Philip Seymour Hoffman…RIP…così triste…i miei pensieri e preghiere
con la famiglia.”
Isabelle Fuhrman
(Clove): “Un così brillante attore e un uomo andato via
troppo presto. Riposa in pace Philip Seymour Hoffman.”
Elena Sanchez
(Cecelia): “Scioccato dalla notizia della morte di Philip
Seymour Hoffman … RIP. Così triste. Per favore tenete la sua
famiglia nei vostri pensieri.”
Le prossime ore saranno sicuramente
infuocate intorno alla tragica scomparsa di Philip Seymour
Hoffman, soprattutto adesso che stanno venendo alla luce
particolare dettagliati delle causa che hanno portato l’attore
46enne alla fine. La famiglia di Hoffman ha però rilasciato una
dichiarazione ufficiale questo pomeriggio, in cui diceva:
“Siamo devastati dalla
perdita del nostro amato Phil e appreziamo molto l’affetto e il
supporto che stiamo ricevendo da tutti. Questa è una perdita
tragica e improvvisa e chiediamo rispetto per la nostra privacy
durante questo periodo di lutto. Per favore, tenete Phil nei vostri
pensieri e nelle vostre preghiere.”
Philip ha lasciato la sua compagna
da 15 anni, Mimi O’Donnell, e i loro tre figli:
Cooper Alexander di 10, Tallulah
di 7 e Willa di 5 anni.
Come purtroppo ormai tutto il mondo
sa, Harold Ramis ci ha lasciati. Come è ormai
diventato normale in queste occasioni, il mondo della rete si è
profuso in una serie di messaggi, espressi soprattutto via Twitter, in cui colleghi e amici di Ramis hanno
espresso il loro cordoglio per la dipartita del grande attore,
regista, sceneggiatore e produttore di Los Angeles.
Ecco di seguito alcuni dei tweet raccolti sul social di
micro-blogging:
R.I.P. Harold Ramis. He taught me and many others to sing “Da
doo run run run.” #Stripes#Ghostbusters
Ricordiamo che la notizia della morte dell’attore ci ha
raggiunti circa 3 ore fa. Ramis è morto a causa di una
complicazione di una rara malattia di cui soffriva, con lui c’erano
la famiglia e i suoi cari.
Nel mondo di Yellowstone,
la dinamica tra il proprietario del ranch John Dutton e il magnate
del casinò Chief Thomas Rainwater (Gil
Birmingham) è stata una delle relazioni più avvincenti
e in evoluzione della serie. Per quasi cinque stagioni, i due sono
stati spesso in contrasto per il vasto ranch di Yellowstone, con l’obiettivo finale di Rainwater
di recuperare la terra per la riserva di Broken Rock.
Mentre Yellowstone
si prepara alla seconda parte della quinta stagione, che debutterà
il 10 novembre su Paramount Network, si profila l’assenza del
personaggio di Kevin Costner, John Dutton.
Questa partenza è destinata ad avere un impatto significativo sul
capitolo finale della serie, soprattutto per quanto riguarda il
rapporto tra Rainwater e la famiglia Dutton. Con Dutton fuori dai
giochi, le ambizioni di Rainwater potrebbero incontrare meno
resistenza, ma si perderà anche la tensione che caratterizzava gran
parte della loro interazione.
Nel finale di metà stagione, nel
gennaio 2023, Dutton ha sorprendentemente appoggiato Rainwater nel
bloccare un oleodotto che minacciava la riserva. Tuttavia, con
l’uscita di scena di Dutton, ogni possibilità di alleanza tra
queste due potenti figure sembra improbabile, lasciando Rainwater
ad affrontare le sfide da sola.
Cosa vediamo nelle nuove immagini
di “Yellowstone”?
Nelle foto appena rilasciate dei
prossimi episodi, per gentile concessione di USA Today, si vede
Rainwater contemplare i piani di proprietà e lo stesso Yellowstone
Ranch insieme al suo braccio destro Mo (Mo Brings
Plenty), lasciando intendere la sua continua
determinazione a raggiungere i suoi obiettivi.
Nel frattempo, la relazione tra
Rip Wheeler (Cole Hauser) e l’adolescente
problematico Carter (Finn Little) si
approfondisce, mostrando l’evoluzione di questo nucleo familiare
non convenzionale. Rip, che inizialmente era contrario alla
decisione di Beth di accogliere Carter, sembra ora aver abbracciato
il ruolo di figura paterna, come dimostrano i teneri momenti
catturati nelle nuove immagini.
La casa di produzione
cinematografica Bly Sky Studios si è affermata a
partire dal nuovo millennio per la sua realizzazione di alcuni
celebri film d’animazione, ormai entrati a far parte
dell’immaginario culturale. Se i loro più noti lavori sono quelli
relativi alla serie di L’era glaciale, altri
apprezzati titoli sono Robots, Ortone e il mondo dei Chi
e Rio. Quest’ultimo, diretto dal
regista brasiliano Carlos Saldanha e basato su un
suo soggetto originale, è uscito con grande successo al cinema nel
2011, affermandosi come uno dei grandi titoli d’animazione del suo
anno.
L’idea originale della storia, in
realtà, prevedeva un pinguino che si ritrova catapultato
nell’esotico contesto delle spiagge di Ipanema. Per via dell’uscita
di Happy Feet e Surf’s Up, tuttavia, entrambi
aventi per protagonisti un pinguino, Saldanha decise di rendere
protagonista del suo film un raro esemplare di Ara di Spix, un
uccello della famiglia degli Psittacidi, una specie oggi purtroppo
considerata estinta in natura. Dopo anni di sviluppo, Saldanha è
infine riuscito a far prendere vita al film, un progetto da lui
considerato il sogno della sua vita, che ha poi deciso di dedicare
alla madre.
Accolto in maniera estremamente
positiva, Rio vanta un incasso di oltre 480 milioni di
dollari a fronte di un budget di 90. Estremamente colorato, vivace
e ricco di musica, è ancora oggi da considerare come uno dei film
d’animazione più belli e importanti del nuovo millennio, adatto per
spettatori di tutte le età. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e ai
personaggi e alle canzoni.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Rio: la trama del film
Protagonista del film è
Blu, un raro esemplare della sua specie che,
mentre veniva trasportato dalla giungla brasiliana fino al
Minnesota, riesce a sfuggire alla sua gabbia ritrovandosi però in
un contesto a lui del tutto estraneo. Per sua fortuna, viene
trovato da Linda, una bambina che decide di
prenderlo con sé e accudirlo con amore. Quindici anni dopo, Blu è
ora diventato un uccello adulto e addomesticato, amante della
cioccolata, dei biscotti e che non ha mai imparato a volare. La sua
tranquilla esistenza, però, verrà scombussolata dall’arrivo di un
goffo ornitologo brasiliano di nome Tullio, che ha
viaggiato fino al Minnesota per spiegare a Linda che Blu è l’ultimo
esemplare maschio della sua specie.
Fortunatamente, nel territorio
brasiliano è stata ora trovata l’unica femmina rimasta, una
pappagallina di nome Gioiel. Linda decide allora
di intraprendere un viaggio insieme al suo amico pennuto, con
l’obiettivo di salvare la loro specie. Per Blu l’esperienza sarà
quantomai traumatica, trovandosi a doversi confrontare con
situazioni a cui non era abituato. A complicare le cose, inoltre,
ci penserà anche una banda di trafficanti, che voglio rapire i due
uccellini per ottenere un lauto compenso dalla loro vendita. Per
Blu, questo sarà il momento di dimostrare tutto il suo valore,
imparare a volare e mettere in salvo sé stesso, la sua specie e i
suoi amici.
Rio: i personaggi e i doppiatori del film
Come anticipato, protagonista del
film è Blu, un’Ara di Spix addomesticato e inadatto alla vita in
cattività. A dare voce al personaggio in lingue originale vi è
l’attore Jesse
Eisenberg, mentre in italiano si ritrova Fabio De Luigi.
La pappagallina Gioiel, la femmina di Ara di Spix, caratterialmente
diversa da Blu, è invece doppiata da Anne Hathaway,
mentre in italiano la voce è quella di Victoria
Cabello. Altro personaggio chiave del film è Rafael, un
tucano toco particolarmente saggio che aiuterà Blu nel suo rapporto
con Gioiel. Il personaggio è doppiato da George
Lopez, ma in italiano si può ritrovare la calda voce di
Pino Insegno.
Vi sono poi gli umani Linda,
l’amorevole proprietaria di Blu, doppiata da Leslie
Mann, e Tullio, l’appassionato ornitologo, il quale ha la
voce di Rodrigo
Santoro. Tra gli altri personaggi si annovera poi
Pedro, un cardinale ciuffo rosso amante del rap e doppiato proprio
dal rapper will.i.am. Nico, un canarino giallo che
aiuterà Blu nella sua missione ha invece la voce del premio Oscar
Jamie Foxx. In
ultimo, si ritrova anche Luiz, un simpatico bulldog con problemi di
salivazione, qui doppiato dal comico Tracy Morgan.
L’antagonista del film è invece Miguel, un imponente cacatua
ciuffogiallo particolarmente sadico ed esibizionista. In italiano,
questo è doppiato dal cantante Mario Biondi.
Rio: le canzoni, il trailer e dove
vedere il film in streaming e in TV
Nel realizzare Rio,
Saldanha aveva promesso che vi sarebbe stato in questo film molta
più musica che nei suoi precedenti lavori. Parte fondamentale del
film sono infatti le tante canzoni presenti, che hanno fatto della
colonna sonora di questa pellicola una delle più apprezzate
dell’anno. In particolare, si ricorda il singolo Telling the
World, eseguito da Taio Cruz. Molte delle
altre canzoni presenti, inoltre, sono state eseguite dagli stessi
doppiatori dei personaggi, che hanno così sfoggiato notevoli
capacità canore. Uno dei brani principali, Real in Rio, è
poi stato candidato al premio Oscar come miglior canzone
originale.
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Rio è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten TV, Chili e Google Play. Per vederlo, in
base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il
singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una
comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo
noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite
temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà
inoltre trasmesso in televisione il giorno sabato 17
luglio alle ore 21:20 sul canale
Italia 1.
Dai paesaggi gelidi
dell’Era Glaciale il regista brasiliano
Carlos Saldanha e gli Blu Sky
Studios passano proprio al caldo tropicale del Brasile.
Blu è il rarissimo pappagallo macaw protagonista di
Rio, film d’animazione in uscita il 15 Aprile.
Strappato al suo habitat naturale in tenera età,Rio ha la
fortuna di venire trovato da Linda e di crescere, seppur in
cattività, fra le sue amorevoli cure.
A scombinare la sua vita agiata
sarà la notizia che a Rio De Janeiro un gruppo di ornitologi ospita
l’ultimo esemplare femmina di macaw. Si chiama Gioiel ( la voce
originale è di Anne Hathaway ) ed è una pappagallina indomita
che sogna la libertà. Blu e Linda dovranno andare in Brasile. Il
timido e imbranato pappagallo imparerà a liberare la sua vera
natura. Per amore di Gioiel , riuscirà finalmente a trovare il
coraggio e la fiducia in sé stesso per imparare a volare e
fronteggiare i cattivi , umani e pennuti, che tramano contro
di lui. Specularmente anche la padrona di Blu intraprenderà
un’avventura altrettanto formativa.
Rio, il film d’Animazione di Carlos
Saldanha
Rio contrariamente
a un target di cartoni degli ultimi tempi, pensati per soddisfare e
divertire anche un pubblico adulto, come
l’ultracitazionistico Rango di Johnny Depp o i migliori Shrek, è
indirizzato visibilmente verso un pubblico di bambini.
Proprio questa sembra la causa dei suoi maggiori difetti. Scontato
e privo di originalità preferisce appoggiarsi a cliché consolidati.
Osa poco rispetto al brio dell’Era Glaciale che,
soprattutto il primo dei tre, coinvolgeva grazie all’originalità
dei personaggi i cui caratteri, per quanto un cartone lo permetta e
necessita, erano ben delineati e vivi.
La storia d’amore fra Blu e Gioiel
segue invece una linea narrativa piatta e priva di storie di
contorno approfondite. Sono poche le emozioni. Il pappagallo
cattivo che li perseguita, Miguel, ha relativamente troppo poco
spazio. La presenza umana stona e le loro vicende non coinvolgono.
Superfluo l’uso del 3d. Efficace, se non altro, in alcune concitate
scene di inseguimento come nel caso del carnevale di Rio o della
fuga di Blu e Gioiel legati da una catena e impossibilitati a
volare a causa dell’incapacità di Blu stesso.
Tra i doppiatori italiani, oltre al
solito e bravissimo Pino Insegno, nei panni del
Tucano Rafael, l’ amico di Blu prodigo di consigli, spicca un
doppiatore improvvisato come José Altafini. Il campione brasiliano
presta la voce al bulldog Luiz, uno dei personaggi più eccentrici e
interessanti. L’ambientazione Brasiliana offre momenti canori su
ritmi latino americani a volte troppo scollati dai ritmi della
narrazione.
Lo stacco canoro e il tenore dei
brani, retaggio dysneyano felicemente abbandonato da molti degli
ultimi film d’animazione, è indice del target verso cui il film è
diretto. Mario Biondi, doppiatore di Miguel, firma
un buon esordio al doppiaggio mentre Victoria Cabello dà la voce,
eccessivamente stridula, a Gioiel. Fabio De Luigi ( doppiatore già in
MadagascareToy Story 3 ) è invece la voce di Blu, che
sembra voler riecheggiare il Sid di Bisio dell’Era Glaciale ma
fatica a trovare una propria caratterizzazione.
Gli autori di Rio
sembrano credere molto in questo progetto. Distribuito in oltre 700
copie, sarà il film di apertura del CARTOONS ON THE
BAY, festival dell’animazione televisiva e cross-
mediale, che si terrà il 7 Aprile a Santa Margherita ligure.
Sky Cinema 1, il 10 aprile, invece, omaggerà i
pappagalli animati con un Rio Day. Giornata tutta
in 3d con anteprima dei primi 5 minuti di Rio. Saranno i bambini i
critici più qualificati per giudicare Rio. Sono un
pubblico esigente e merita fiducia. Cosa che Rio
sembrerebbe non dargli.
Agatha
All Along (la nostra
recensione) ha introdotto uno dei personaggi più
interessanti mai apparsi nel MCU. Rio Vidal (Aubrey
Plaza) è un personaggio molto misterioso. È una strega
assolutamente tosta ed è facile capire perché sia diventata
rapidamente la preferita dei fan. Il suo sarcasmo e la sua arguzia
si bilanciano bene con la personalità estroversa di Agatha Harkness
(Kathryn
Hahn). Sarà davvero emozionante vedere di più su di
lei con il progredire della serie. A questo punto viene da
chiedersi: chi è esattamente Rio Vidal? Qual è il suo legame con
Agatha? Quanto è potente come strega?
Non si sa ancora molto di Rio
Vidal. È stata introdotta nel primo episodio di Agatha All Along, fingendosi una
detective nell’incantesimo a cui Wanda aveva sottoposto
Agatha. Fin dall’inizio, lei e Agatha hanno avuto una
brutta storia. Altrimenti Rio non avrebbe cercato di uccidere
Agatha. Come Agatha, Rio è una strega con forti poteri. Può
facilmente usare la magia del vento per costringere Agatha contro i
muri o i pavimenti. Le sue capacità sono legate alla
natura, in quanto strega verde.
Le streghe verdi sono
streghe che possiedono la magia della terra, come gli
elementi della natura. La sua capacità di creare raffiche di vento
era solo un esempio del suo potere sugli elementi. Nel
secondo episodio di Agatha All Along, una strega verde
è necessaria per aprire la porta della Strada delle
Streghe. Sebbene il nome di Rio non fosse sulla lista
consegnata ad Agatha, vi era disegnato un singolo cuore nero. Le
streghe verdi hanno il cuore nero e Rio dice ad Agatha che
il suo cuore è nero e batte per lei.
Rio Vidal è basato su più
personaggi del mondo magico nei fumetti Marvel
Il personaggio di Plaza è un
personaggio nuovo nel MCU. Rio non ha una controparte nei
fumetti come la maggior parte del MCU, comprese Agatha e Wanda
Maximoff (Elizabeth
Olsen). Si è ipotizzato che il personaggio di Plaza
sia basato su alcuni personaggi dei fumetti in grado di esercitare
la magia. Un personaggio specifico viene in mente grazie alla
menzione di Rio sul fatto che il suo cuore è nero. Nei fumetti
Marvel Comics, c’è un personaggio di nome
Blackheart, che è il figlio di Mephisto, un
potente demone. Blackheart può manipolare la sua forma fisica e ha
potere sull’energia oscura. Se Rio fosse basata su
Blackheart, allora sarebbe un demone invece che una
strega. È già stato confermato che Agatha non può
assorbire i poteri di Rio senza uccidersi. Se Rio fosse davvero un
demone, Agatha non sarebbe in grado di assorbire i suoi poteri.
Un’altra potenziale
influenza sul carattere di Rio è Gea, la dea della Terra.
Come la sua controparte greca, Gea è la madre della vita e ha avuto
molti figli, tra cui i Titani e i Ciclopi. È un dio anziano che
ha dato vita ai nuovi dei, creando così generazioni di dei
sulla Terra, e ha un potere immenso. Essendo una dea, Gea è
immortale e può guarire le persone. Si può
presumere che Rio sia immortale come Agatha e le altre streghe.
Inoltre, Rio ha anche la capacità di guarire le ferite di qualcuno,
come fa leccando la ferita di Agatha sulla sua mano. Sebbene non
sia la Gea dei fumetti Marvel, Gea sembra aver influenzato
la creazione di Rio, soprattutto perché Agatha morirebbe se
tentasse di assorbire i poteri di Rio.
Agatha e Rio potrebbero essere
stati amanti
L’intesa tra Agatha e Rio
nei
primi due episodi di Agatha All Along è innegabile.
Dal loro primo incontro nell’incantesimo di Wanda alla lotta in
casa di Agatha, è chiaro che i due si conoscono da molto tempo.
Soprattutto perché Rio nutre una vendetta nei confronti di Agatha
dopo che lei ha preso la Darkhold e ha iniziato a usare la magia
nera. Non c’è ancora una ragione precisa per cui Rio voglia il
sangue di Agatha. Tuttavia, è lecito pensare che i due
abbiano avuto un legame romantico in passato.
Durante una conferenza stampa di
Agatha All Along con il cast e i creatori,
Plaza ha accennato non troppo velatamente
alla dinamica tra Agatha e Rio. Ha dichiarato che i fan
dello show devono aspettarsi una “dinamica molto intensa” che
“ha tutti i colori dell’arcobaleno”. Che le due streghe siano
state o meno amanti in passato, l’accenno di Plaza fa capire ai fan
che potrebbero avere un coinvolgimento romantico nel corso della
serie. Rio Vidal sta già dimostrando di essere uno dei personaggi
più interessanti dell’attuale era del MCU. Sarà un’avventura incredibile
vedere il suo personaggio svilupparsi e vederla avvicinarsi (o
allontanarsi) da Agatha. E le teorie continueranno a rimbalzare
fino a quando non verrà rivelata la sua vera identità.
I nuovi episodi di Agatha All
Along vengono trasmessi su Disney+ ogni mercoledì.
Tornano tra pochi giorni al cinema
Blu e Gioiel, i due pappagallini della specie macao blu, che in
questa nuova avventura ci presentano la loro nuova famiglia. Ora
infatti ci sono i loro tre cuccioli Bia Tiago e Carla, pronti ad
immergersi in questa nuova avventura in amazzonia.
La famiglia di volatili
attraverserà tutto il Brasile per raggiungere i loro amici umani,
Tulio e Linda, che in esplorazione nella grande foresta pluviale
hanno trovato una colonia di pappagalli macao blu che si credevano
ormai quasi estinti, se non fosse per Blu e Gioiel. In questo
paesaggio da sogno scopriranno di non essere soli: un’enorme
colonia di pappagalli ha combattuto fino ad ora contro il
disboscamento selvaggio, che li ha spinti nel profondo della
foresta amazzonica senza però distruggerli, anche se la battaglia
non è finita.
Gioiel, una volta immersa nel suo
habitat naturale, sentirà il richiamo della foresta che tanto le
era mancata, mentre Blu farà un po’ di fatica ad immergersi nella
vita selvaggia alla quale non è stato mai abituato. Ma insieme e
con l’aiuto dell’intera famiglia non solo troveranno una nuova
unità, ma riusciranno anche ad allontanare la minaccia del
disboscamento che mette in serio pericolo tutti gli animali della
foresta.
Nella versione italiana mancano le
grandi voci che si sono prestate al doppiaggio del cartone animato
nella versione in inglese.
Anne Hathaway, Will.I.Am, Bruno Mars e Andy Garcia sono solo alcuni dei personaggi
che fanno parlare (e cantare!) i protagonisti. Un elemento davvero
interessante infatti sono le canzoni originali.
Tutte le musiche sono state scritte
da John Powell, che aveva già collaborato con il
regista Carlos Saldana nel primo episodio di
Rio, e come in quel caso la supervisione
è stata affidata ad un pilastro della musica brasiliana come
Sergio Mendes. La storia della famiglia piumata e
dei loro amici è intervallata da canzoni carine ed orecchiabili in
pieno stile carioca che, a dire la verità, mancavano molto nei film
di animazione degli ultimi anni. Il film sarà in sala dal 17
Aprile, anche in versione 3D.
Un nuovo spot tv in italiano di
Rio 2
– Missione Amazzonia è stato pubblicato online
dalla 20th Century Fox sul proprio canale Youtube. Ve lo
mostriamo:
In Rio 2
– Missione Amazzonia troviamo il simpatico
pappagallo Blu e la mogie Jewel assieme ai loro figli che vivono
una vita perfetta e addomesticata in una casetta della città
brasiliana. Quando Jewel decide che i bambini hanno bisogno di
imparare a vivere come gli uccelli veri, insiste per intraprendere
un’impresa familiare nel Rio delle Amazzoni. Come Blu però si
preoccupa di perdere Jewel e i bambini al richiamo della foresta.
La leggenda della musica brasiliana Sergio
Mendes torna insieme con il compositore John
Powell per la colonna sonora. Rio
2 sarà caratterizzato da nuovi artisti brasiliani e la
musica originale di Janelle Monae e The
Wondaland Arts Society.
Il cast vocale di Rio 2
– Missione Amazzonia sarà composto
da Anne Hathaway, Jesse Eisenberg, Jemaine
Clement, Tracy Morgan, George Lopez, Leslie Mann, Rodrigo
Santoro, Jamie Foxx e la cantante
brasiliana Bebel Gilberto tornano a prestare le
loro corde vocale assieme con nuovi i nuovi arrivati Andy
Garcia, Bruno Mars, Kristin Chenoweth, Rita Moreno, Amandla
Stenberg, Rachel Crow, Pierce Gagnon e Natalie
Morales. Carlos Saldanha, già regista del primo
episodio, torna al timone del progetto subordinato dai
produttori John C. Donkin e Bruce
Anderson.
Mentre l’attenzione internazionale è
puntata sul gigante latino-americano per i mondiali di calcio,
arriva nelle sale italiane dal 3 luglio, distribuito da GA&A,
il cartoon di Luiz Bolognesi vincitore del festival di Annécy.
Una “storia d’amore e furia” che attraversa quattro
epoche della storia brasiliana, dal colonialismo del ‘500 alla
dittatura degli anni ’70, dalla schiavitù del XIX secolo ad una
futuristica Rio de Janeiro distrutta dal capitalismo e dalla guerra
per l’acqua.
Ecco il trailer del film:
Arriverà nelle sale
italiane il prossimo 3 luglio, distribuito da
GA&A, RIO 2096 – UNA STORIA D’AMORE E
FURIA, il film di Luiz Bolognesi che ha
trionfato allo scorso Festival di Annecy, tra i
più importanti appuntamenti internazionali dedicati all’animazione:
un autentico kolossal, insieme visionario e romantico, una sorta di
“biografia” fantastica di Rio de Janeiro che attraversa quattro
momenti fondanti (passati e futuri) della storia brasiliana, dal
colonialismo del ‘500 alla dittatura degli anni ’70, dalla
schiavitù del XIX secolo ad una futuristica Rio distrutta dal
capitalismo e dalla guerra per l’acqua.
Protagonista del film è Abeguar, un indio prescelto dagli dei
per compiere una missione che travalica i secoli, la vita e la
morte: salvare il mondo dal male. Ad ogni morte apparente, il
guerriero si trasforma, assumendo le sembianze di un uccello, e
vola per anni. Il suo viaggio è guidato dal suo legame con Janaína,
la donna che ama e amerà in ogni epoca e tempo. L’uomo, sempre
uguale nell’animo, ma sempre differente nell’aspetto, è guidato e
sostenuto dalla forza della donna che ama, combattiva e tenace,
forse più di lui.
“Ho sempre amato la storia del
Brasile“, spiega Luiz Bolognesi, già co-sceneggiatore de
La terra degli uomini rossi di Marco Bechis, “ma non
sono molti i film che riflettono sugli aspetti anche più avvincenti
del nostro passato, come invece si fa in Francia o negli Stati
Uniti. Voglio parlare del mio Paese in un modo che i giovani
comprendano che la nostra storia è piena di amore e
furia“.
L’animazione non è più roba per
bambini, e questo Luiz Bolognesi lo sa bene.
Discostandosi volutamente dall’edulcorato stile dello studio Ghibli
ed abbracciando con intelligenza una grafica pura da videogame, il
regista brasiliano realizza Rio 2096 – Una storia d’amore e furia,
una stupenda e sincera epopea storico-ambientalista degna di
John Miluis, ricostruendo in maniera favolistica e
al contempo credibile la storia di un popolo che da sempre convive
con violenza e soprusi, tracciandone un ritratto che pur nel suo
design animato non ha nulla da invidiare al più concreto dei live
action. Storia, leggenda e consapevolezza critica si sposano alla
perfezione con un un’animazione che incanta e immerge lo spettatore
in una cacofonia di ambienti raffinati che accompagnano una
narrazione semplice ma mai banale, riuscendo nell’impresa di
catturare l’attenzione di grandi e piccini. Una ricostruzione
storica fedele che fa trasparire tutto l’amore dei suoi creatori,
senza disegnare numerosi riferimenti metacinematografici, partendo
da Boorman de La foresta di
smeraldo e giungendo allo stile cyberpunk di Blade Runner e ai paesaggi di
Avatar,
in un epilogo utopico e disfattista che spaventa per la sua
verosimiglianza.
In Rio 2096 – Una storia
d’amore e furia nel Brasile a metà del XVI° secolo Abeguar
è un guerriero degli indios Tupinambas che si trova a dover
difendere il suo popolo dai colonizzatori. Dopo essersi
miracolosamente incarnato in un uccello per seguire una missione
divina, il giovane attraversa i secoli incarnandosi ogni volta in
un essere umano capace di guidare il suo popolo contro la tirannia,
passando dalla schiavitù di fine ‘800 alle rivolte studentesche del
’68 contro il regime dittatoriale, fino a giungere ad una
futuristica battaglia nel 2096 contro le multinazionali divenute
padroni delle poche risorse idriche disponibili.
Rio 2096 – Una storia
d’amore e furia, il film
L’acqua è il tema ricorrente di
Rio 2096 – Una storia d’amore e furia, fonte di
vita ma anche ultimo dono prezioso per il quale un intero paese si
trova a dover combattere, in una Rio De Janeiro convertita a città
della modernità dove i poveri continuano a morire e a soffrire.
Molto poetico e per nulla melenso appare il tema della
reincarnazione, forza ancestrale che permette al giovane guerriero
Abeguar di sfondare la barriera del tempo ed elevarsi a paladino
della giustizia e del bene, incarnando forse in maniera subliminale
la figura del Redentore e del Salvatore. Non potendo usufruire di
un budget sufficiente a trasportare nel mondo reale questa
splendida epopea visiva, Bolognesi e il suo staff hanno deciso di
ricorrere ad una grafica pulita ed essenziale, che colpisce per la
sua accuratezza e professionalità, grazie anche alle voci di alcuni
dei migliori attori brasiliani in circolazione, come Selton
Mello e Camilla Pitanga (Dario
Oppido e Barbara De Bortoli nella
versione italiana). Un racconto avvincente, sincero e appassionate,
un grande respiro per il cuore e gli occhi, un piccolo gioiellino
che ci porta a ragionare sul passato, presente e futuro di un paese
che oggi pare più che mai dimenticato.
In attesa, il prossimo 5 agosto,
dell’inizio delle Olimpiadi di Rio 2016,
ecco un video supercut del cinema che incontra lo sport in tutte le
sue forme.
I Giochi della XXXI Olimpiade (Jogos
da XXXI Olimpíada) si terranno a Rio de Janeiro, in Brasile, dal 5
al 21 agosto 2016. La città brasiliana diventa la prima
sudamericana (e la seconda latinoamericana) ad ospitare un’edizione
dei Giochi olimpici estivi.
La Twentieth Century Fox ha
annunciato ufficialmente il cast vocale per il prossimo
Rio 2, seguito del fortunato film di animazione che
uscirà in America l’11 aprile 2014. Anne Hathaway, Jesse
Eisenberg, Jemaine Clement, Tracy Morgan, George Lopez, Leslie
Mann, Rodrigo Santoro, Jamie Foxx e la cantante brasiliana
Bebel Gilberto tornano a prestare le loro corde vocale
assieme con nuovi i nuovi arrivati Andy Garcia, Bruno Mars,
Kristin Chenoweth, Rita Moreno, Amandla Stenberg, Rachel Crow,
Pierce Gagnon e Natalie Morales. Carlos Saldanha,
già regista del primo episodio, torna al timo del progetto
subordinato dai produttori John C. Donkin e Bruce
Anderson.
In Rio
2 troviamo il simpatico pappagallo Blu e la mogie Jewel
assieme ai loro figli che vivono una vita perfetta e addomesticata
in una casetta della città brasiliana. Quando Jewel decide che i
bambini hanno bisogno di imparare a vivere come gli uccelli veri,
insiste per intraprendere un’impresa familiare nel Rio delle
Amazzoni. Come Blu però si preoccupa di perdere Jewel e i bambini
al richiamo della foresta. La leggenda della musica brasiliana
Sergio Mendes torna insieme con il compositore John
Powell per la colonna sonora.
Rio 2 sarà caratterizzato da nuovi artisti brasiliani e
la musica originale di Janelle Monae e The Wondaland Arts
Society.
Ecco il trailer italiano di
Rio 2 prodotto e distribuito dalla 20th Century
Fox.
Il cast di doppiatori originali di
Rio 2 vede coinvolti attori di prima categoria,
tra cui Anne Hathaway, Jesse Eisenberg, Leslie Mann, Jamie
Foxx e Rodrigo Santoro. Le voci italiane
sono invece di Fabio De Luigi, Victoria Cabello, Pino
Insegno, Mario Biondi e José
Altafini.
Qui la trama del film: Blu, Jewel e
i loro tre bambini vivono una fantastica vita domestica a Rio.
Quando Jewel però decide che i ragazzi devono imparare a vivere da
veri uccelli, insiste affiché la famiglia si avventuri in
Amazzonia. Mentre Blu cerca di andare d’accordo con i nuovi vicini,
dovrà lottare contro il timore di perdere Jewel e i ragazzi,
affascinati dal richiamo della natura.
L’11 Aprile non è ancor arrivato ma
i pennuti del film Rio 2, sequel del
fortunato film d’animazione della Blue Sky Studios, stanno già
cantando sulle note di I Will Survive di Gloria
Gaynor. Ecco l’ultimo trailer del film:
Il cast vocale di Rio 2
– Missione Amazzonia sarà composto
da Anne Hathaway, Jesse Eisenberg, Jemaine
Clement, Tracy Morgan, George Lopez, Leslie Mann, Rodrigo
Santoro, Jamie Foxx e la cantante
brasiliana Bebel Gilberto tornano a prestare le
loro corde vocale assieme con nuovi i nuovi arrivati Andy
Garcia, Bruno Mars, Kristin Chenoweth, Rita Moreno, Amandla
Stenberg, Rachel Crow, Pierce Gagnon e Natalie
Morales. Carlos Saldanha, già regista del primo
episodio, torna al timone del progetto subordinato dai
produttori John C. Donkin e Bruce
Anderson.
In Rio 2
– Missione Amazzonia troviamo il simpatico
pappagallo Blu e la mogie Jewel assieme ai loro figli che vivono
una vita perfetta e addomesticata in una casetta della città
brasiliana. Quando Jewel decide che i bambini hanno bisogno di
imparare a vivere come gli uccelli veri, insiste per intraprendere
un’impresa familiare nel Rio delle Amazzoni. Come Blu però si
preoccupa di perdere Jewel e i bambini al richiamo della foresta.
La leggenda della musica brasiliana Sergio
Mendes torna insieme con il compositore John
Powell per la colonna sonora. Rio
2 sarà caratterizzato da nuovi artisti brasiliani e la
musica originale di Janelle Monae e The
Wondaland Arts Society.