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No Activity – Niente da segnalare: trailer della nuova serie Prime Video

No Activity - Niente da segnalare recensione

Prime Video ha svelato il trailer di No Activity – Niente da segnalare, la nuova esilarante serie-comedy Original italiana in sei episodi tutti da ridere, disponibile in esclusiva dal 18 gennaio 2024, che vedrà protagonisti Luca Zingaretti, Rocco Papaleo, Carla Signoris, Emanuela Fanelli, Fabio Balsamo e Alessandro Tiberi. Completano il cast: Maccio Capatonda, Tommaso Ragno, Davide Calgaro, Edoardo Ferrario, Sara Lazzaro, Marcella Bella, Lorella Cuccarini, con Francesco Pannofino e con Diego Abatantuono.

Due criminali in attesa di un carico importante, due poliziotti in appostamento pronti a far scattare il blitz, due operatrici della centrale pronte a inviare i rinforzi. Ma il carico non arriva e tutti sono costretti ad un’attesa estenuante e a trovare un modo per ammazzare il tempo. Nel frattempo… “No Activity – Niente da segnalare”!

Diretta da Valerio Vestoso, scritta da Laura Grimaldi, Paolo Piccirillo, Stefano Di Santi e Pietro Seghetti, la serie è un adattamento del format australiano No Activity creato da Jungle Entertainment ed è prodotta da Amazon MGM Studios e Groenlandia (una società del Gruppo Banijay).

 
 

No Activity – Niente da segnalare: recensione della serie Prime Video

No Activity - Niente da segnalare recensione

“No Activity – Niente da segnalare” ripetono pigramente Marcello e Achille, due poliziotti appostati al porto, in attesa che accada qualcosa, forse una consegna di un carico di droga in arrivo dall’estero. Il primo è completamente alla deriva, non fa altro che parlare della moglie che vuole lasciarlo e delle sue terapie olistiche per cercare di sopravvivere alla separazione, il secondo è un giovane poliziotto desideroso di fare per bene il proprio lavoro, di essere coinvolto nell’azione e di avere una promozione sul campo.

Dall’altra parte del loro ricevitore ci sono Katia e Palmira, detta Perri, due donne che sono ai due poli opposti rispetto al loro rapporto con il lavoro che svolgono alla centrale; una al vertice della sala di controllo che lei considera “il centro dell’azione”, con il fermo proposito di fare il proprio lavoro e felice di essere dov’è, l’altra invece mandata in quel posto a seguito di un’azione disciplinare, che non vuole altro che andar via, ma che troverà il modo per creare un ambiente piacevole in cui lavorare proprio grazie alla sua disarmante ingenuità.

Intanto, in un container al porto, in attesa del famoso carico di droga, ci sono Toni e Dario, due criminali, e anche qui la coppia è bene assortita, perché Toni è il criminale disincantato e incallito, Dario è un orfano, un delinquente alle prime armi, che vuole con tutto se stesso diventare un grande esponente della malavita organizzata e che come unico idolo e esempio di vita ha proprio Toni e le sue gesta fuorilegge.

Sei vite che seguiamo per poco più di tre ore, sul posto di lavoro, nell’arco di diversi giorni, in attesa, mentre si conoscono, si confidano, si confrontano e danno vita a sei tropi umani, molto spesso comici, più spesso tragici nella loro comicità.

No Activity – Niente da segnalare, la versione italiana

Basata su un format australiano, No Activity – Niente da segnalare è disponibile su Prime Video dal 18 gennaio 2024 e offre da una parte uno spaccato di comicità leggera e pungente, dall’altra è un palcoscenico per sei straordinari attori che si affidano reciprocamente al proprio compagno di scena. Luca Zingaretti e Alessandro Tiberi, Rocco Papaleo e Fabio Balsamo, Carla Signoris e Emanuela Fanelli mettono in scena un talento raffinato e leggero che permette loro di diventare il vero cuore della serie.

Dopotutto la struttura teatrale dell’idea originale, replicata nella riproposizione italiana, prevede lunghi dialoghi a due voci, mentre gli interpreti sono sempre fermi sul posto (l’abitacolo di una macchina, la scrivania di un centralino, i bancali all’interno di un container), con piccole eccezioni. La scrittura, che porta la firma di Laura Grimaldi, Paolo Piccirillo, Stefano Di Santi e Pietro Seghetti, è quindi fondamentale, insieme alla chimica tra gli attori. La necessità di raccontare la noia delle attese si fa dunque contenitore in cui i sei protagonisti, e i diversi comprimari, tra cui Maccio Capatonda, Tommaso Ragno, Francesco Pannofino e Diego Abatantuono, riversano pensieri, convinzioni, contrasti generazionali, problemi personali, ambizioni, guai, emozioni.

Il risultato è una serie comedy, che racconta tante umanità in difficoltà con se stesse, e che si contamina talvolta con il thriller e il dramma. Diretta da Valerio Vestoso, No Activity – Niente da segnalare vince quindi una doppia sfida: da una parte traduce e italianizza il format originale senza snaturarlo e sfruttando al meglio i talenti forti della nostra commedia; dall’altra offre un contenuto garbato e divertente che potrebbe trovare il giusto spazio nella giungla delle proposte che le piattaforme offrono ogni giorno.

 
 

No Activity – Niente da segnalare: Luca Zingaretti e Alessandro Tiberi in una clip della serie

No Activity - Niente da segnalare recensione

Prime Video ha svelato in una nuova clip esclusiva altri due inediti personaggi di No Activity – Niente da segnalare, l’esilarante serie-comedy Original italiana in sei episodi disponibile in esclusiva dal 18 gennaio 2024.

Così diversi ma così vicini, “l’agente disilluso” Marcello (Luca Zingaretti) e “l’agente esaltato” Achille (Alessandro Tiberi) sono in perenne attesa dell’avvio di un’azione che non scatta, di una chiamata dalla centrale che non arriva, in gabbia nella loro volante che contiene le loro emozioni.

In No Activity – Niente da segnalare anche Rocco Papaleo, Carla Signoris, Emanuela Fanelli e Fabio Balsamo. Completano il cast: Maccio Capatonda, Tommaso Ragno, Davide Calgaro, Edoardo Ferrario, Sara Lazzaro, Marcella Bella, Lorella Cuccarini, con Francesco Pannofino e con Diego Abatantuono.

Due criminali in attesa di un carico importante, due poliziotti in appostamento pronti a far scattare il blitz, due operatrici della centrale pronte a inviare i rinforzi. Ma il carico non arriva e tutti sono costretti ad un’attesa estenuante e a trovare un modo per ammazzare il tempo. Nel frattempo… “No Activity – Niente da segnalare”!

Diretta da Valerio Vestoso, scritta da Laura Grimaldi, Paolo Piccirillo, Stefano Di Santi e Pietro Seghetti, la serie è un adattamento del format australiano No Activity creato da Jungle Entertainment ed è prodotta da Amazon MGM Studios e Groenlandia (una società del Gruppo Banijay). No Activity – Niente da segnalare è l’ultima novità per i clienti Amazon Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese.

 
 

No Activity – Niente da segnalare, le prime immagini della nuova serie-comedy Prime Video

No Activity - Niente da segnalare recensione

Prime Video ha svelato le prime immagini di No Activity – Niente da segnalare, la nuova esilarante serie-comedy Original italiana in sei episodi tutti da ridere, disponibile in esclusiva dal 18 gennaio 2024, che vedrà protagonisti Luca Zingaretti, Rocco Papaleo, Carla Signoris, Emanuela Fanelli, Fabio Balsamo e Alessandro Tiberi.

Completano il cast: Maccio Capatonda, Tommaso Ragno, Davide Calgaro, Edoardo Ferrario, Sara Lazzaro, Marcella Bella, Lorella Cuccarini, con Francesco Pannofino e con Diego Abatantuono.

Due criminali in attesa di un carico importante, due poliziotti in appostamento pronti a far scattare il blitz, due operatrici della centrale pronte a inviare i rinforzi. Ma il carico non arriva e tutti sono costretti ad un’attesa estenuante e a trovare un modo per ammazzare il tempo. Nel frattempo… “No Activity – Niente da segnalare”!

Diretta da Valerio Vestoso, scritta da Laura Grimaldi, Paolo Piccirillo, Stefano Di Santi e Pietro Seghetti, la serie è un adattamento del format australiano No Activity creato da Jungle Entertainment ed è prodotta da Amazon MGM Studios e Groenlandia (una società del Gruppo Banijay).

 
 

No 309: trama, cast, episodi e dove vederla in streaming

No 309 serie tv

No: 309 è la serie tv drammatica turca del 2016 creata da Asli e Banu Zengin per Fox TV con protagonista l’attrice Demet Özdemir. Composta da ben 66 episodi di quaranta minuti circa, la serie è stata diretta da Halsan Tolga Pulat ed è andata in onda dal giugno del 2016 fino all’ottobre del 2017.

No 309: dove vederla in streaming

No 309 in streaming è disponibile su YouTube con tutti gli episodi sottotitolati in inglese e in spagnolo.

No 309: la trama e il cast

In un video riprodotto dopo la sua morte, un anziano milionario parla a tutta la sua famiglia. In esso, dichiara che il primo nipote che si sposerà e avrà un figlio riceverà la sua quota dell’azienda di famiglia. Nel disperato tentativo di ottenere quella fortuna, le madri si precipitano a fissare appuntamenti al buio per i loro figli. Obbligato da sua madre, Onur va al suo appuntamento al buio. Lì incontra Lale, che era lì per il suo appuntamento al buio con un giovane dottore chiamato anche Onur. L’appuntamento al buio diventa una notte selvaggia piena di divertimento e follia, dove entrambi finiscono per ubriacarsi e passare la notte nella stanza 309 di un hotel. Al mattino, incapaci di ricordare cosa è successo la scorsa notte, entrambi si salutano e accettano di non rivedersi mai più. Tuttavia, tre mesi dopo, Lale scopre di essere incinta del bambino di Onur.

In No 309 protagonisti sono Demet Özdemir nel ruolo di Lale Yenilmez Sarıhan, Furkan Palalı nel ruolo di Onur Sarıhan, Sumru Yavrucuk nel ruolo di Songül Yenilmez, Erdal Özyağcılar nel ruolo di Yıldırım Yenilmez, Nurşim Demir nel ruolo di İsmet Sarıhan, Gökçe Özyol nel ruolo di Kurtuluş Yorulmaz, Cihan Ercan nel ruolo di Erol Sarıhan, Özlem Tokaslan nel ruolo di Yıldız Sarıhan, Suat Sungur nel ruolo di Fikret Sarıhan, Sevinç Erbulak nel ruolo di Betül Sarıhan, Beyti Engin nel ruolo di Şadi Sarıhan, Fatma Toptaş nel ruolo di Nilüfer Yorulmaz, İrem Helvacıoğlu nel ruolo di Pelinsu Yalın, Pelin Uluksar nel ruolo di Nergis Yenilmez, Murat Tavlı nel ruolo di Samet Yetiş, Ceren Taşçı nel ruolo di Filiz Sarıhan, Fatih Ayhan nel ruolo di Doktor Onur Saygın, Eda Özel nel ruolo di Şebnem Yalın e Ömrüm Nur Çamçakallı nel ruolo di Gülşah Yorulmaz.

No 309 1 stagione: il trailer

No 309 2 stagione: il trailer

 
 

NO – i giorni dell’arcobaleno – recensione

no - i giorni dell'arcobaleno La democrazia è il più alto e nobile concetto del nostro Occidente, studiato e teorizzato da filosofi e politici di ogni tempo. Ma in casi d’emergenza, è necessario strapparla dall’iperuranio platonico in cui giace cristallizzata e maneggiarla per quello che è: un’idea come le altre.

Siamo nel 1988, e il dittatore cileno Pinochet è spinto dall’opinione internazionale a indire un referendum popolare per legittimare e protrarre il suo governo. Si può facilmente indovinare che il ruolo dell’opposizione in un regime militare non sia esattamente un gioco da ragazzi, soprattutto se lo spazio televisivo concesso ai partiti sostenitori del NO consiste in soli 15 minuti notturni. Nella rassegnata credenza che il Paese abbia bisogno di “un atto divino”, nessun contestatore ritiene davvero possibile la vittoria; l’occasione di questo referendum truffa viene colta così per piangersi addosso e creare per lo più consapevolezza intorno ai crimini di un uomo troppo potente per essere spazzato via.

no - i giorni dell'arcobaleno posterA volte però, basta un solo (insospettabile) uomo per cambiare le carte in tavola. La campagna per i NO viene infatti affidata a René Saavedra (Gael Garcìa Benal), giovane e audace pubblicitario al servizio delle grandi multinazionali, figlio proprio di quello sviluppo economico neoliberista operato dallo stesso Pinoche. Egli è convinto che il Cile possa essere liberato più che dalla Provvidenza, dalla speranza per il futuro e dalla voglia di voltare pagina. Per riuscire in questo positivo messaggio di cambiamento, bisogna dunque osare e superare gli austeri metodi di comunicazione della sinistra tradizionale, dal momento che che il suo prodotto “non vende”.

La gente è spaventata, e non ne vuole sapere di denunce, desaparecidos e torture; se non si offrono prospettive a persone umili e poco istruite, queste preferiranno sempre lo status quo, per quanto penoso e castrante. Il prodotto d’eccezione da promuovere, la democrazia, deve avere in sé i colori dell’arcobaleno, i balli di gruppo e delle canzoni piene di allegria. Qualcosa che somigli a uno spot della Coca Cola: la televisione si mette così  al servizio di una rivoluzione pacifica e consapevole.

L’avvincente sceneggiatura di Pedro Peirano ci proietta in ogni istante nella geniale mente di Saavedra, che sfida l’establishment elaborando una strategia tanto rischiosa quanto accattivante; e non possiamo che esultare per il risultato finale, come lui increduli e con le lacrime agli occhi.

Tratto dall’opera teatrale “The Referendum” di Antonio Skarmeta, NO – i giorni dell’arcobaleno è l’insolito e originale racconto di un favoloso momento di svolta per il Cile, paese che il regista Pablo Larraìn dimostra ancora una volta di amare visceralmente.

La sua coraggiosa operazione è quella di girare con macchine da presa analogiche del 1983 per fondere senza scarti visivi i filmati d’archivio con le riprese del film. L’effetto è sorprendentemente riuscito, tanto che allo spettatore pare di essere immerso in un autentico e prezioso documento originale.

La sensazione di entusiasmo che trasuda da questa pellicola è straordinaria, e si può solo sorridere al pensiero che un jingle semplice e sincero quale: “Cile, la alegria ya viene” sia riuscito a scuotere un popolo intero.

 
 

Nirvana: recensione del film di Gabriele Salvatores

Nirvana film

Nirvana del film del 1997 diretto da Gabriele Salvatores e con protagonisti Christopher Lambert, Diego Abatantuono, Amanda Sandrelli, Claudio Bisio, Silvio Orlando, Sergio Rubini, Stefania Rocca, Emmanuelle, Seigner, Gigio Alberti, Paolo Rossi, Antonio Catania, Marcello Mazzarella.


Anno
: 1997

Regia: Gabriele Salvatores

Cast: Christopher Lambert, Diego Abatantuono, Amanda Sandrelli, Claudio Bisio, Silvio Orlando, Sergio Rubini, Stefania Rocca, Emmanuelle, Seigner, Gigio Alberti, Paolo Rossi, Antonio Catania, Marcello Mazzarella.

NirvanaTrama: Nel 2005 nell’Agglomerato Nord, Jimi Dimi è un creatore di videogiochi che lavora per la multinazionale Okosama Starr, per Natale è previsto il lancio del suo nuovo gioco, Nirvana, ed ha solo tre giorni per completarlo. Ad ostacolarlo nella creazione del gioco il ricordo di Lisa, che è scappata e Solo, il protagonista del suo videogame.  Di fatti, mentre egli lavora sul gioco si accorge che il computer ha contratto un virus che in qualche modo ha dato una sorta di coscienza al protagonista del videogame, Solo non risponde più ai comandi di Jimi e si rende conto di essere l’unico a conoscere la verità  e di come la sua vita virtuale è destinata a ripetersi all’infinito, quindi chiede di essere cancellato.

Jimi accetta, sapendo che per cancellare completamente Nirvana deve entrare nella banca dati della Okosama Starr, nello stesso tempo cercherà di scoprire dove si trova Lisa. Per la riuscita del piano Jimi si allea con Joystick, abituato a volare sopra le reti informatiche e Naima, esperta di hardware. Nel frattempo, Solo lotta contro i personaggi del gioco e deve sopravvivere per sperare di essere cancellato.

Nirvana, il film di Gabriele Salvatores

Analisi: Nirvana è quel genere di film fantascientifico che si allacciano ai temi filosofici della vita nelle rete e nella divisione dell’Io in forma digitalizzata, tra filosofie ispirate dai romanzi di Philip K. Dick da cui è stato tratto Blade Runner e con atmosfere da Strange Days ad eXistenZ fino a Johnny Mnemonic. Nirvana rappresenta uno dei pochi (se non l’unico) film di ambientazione fantascientifica prodotto interamente in Italia. La sceneggiatura si divide in cornici (o meglio finestre), quella reale in cui Jimi si trova a vivere una realtà monotona e anche un po’ depressa in cui la sua unica occupazione e lavorare a videogames a quella virtuale di Solo, personaggio cosciente e attivo in un mondo destinato a ripetersi all’infinito.

NirvanaL’elemento speculare sono le città, degradate, multietniche e minacciate. La differenza tra creatore e creazione avviene proprio tramite gli effetti visivi. Evidente sarà il lavoro sulla color correction soprattutto per quanto riguarda la realtà di Solo, bianco e nero digitalizzato con solo alcuni dettagli messi a colore, dai vestiti, ai trucchi agli occhi. Ma il lavoro più elaborato viene fatto a livello del suono. Nel mondo di Solo tutto è ovattato, mentre vengono alzati i volumi della musiche creando così una colonna sonora presente e fastidiosa. Quindi il conflitto tra reale e virtuale prende vita anche su livelli, di fatto le stesse voci si divideranno in reali (quelle di Naima e Joistick) quelle digitali (Solo e Maria) e quella di Jimi a confine in questa sua esperienza surreale. La fusione di questi due mondi si avrà, nel momento in cui Jimi entra nella rete, che contiene in essa i principali elementi dell’uno e dell’altra. Quindi viene rappresentata molto simile a un limbo-onirico.

Nirvana film SalvatoresLa regia di Salvatores è innovativa, una ventata fresca che cerca di affrontare in maniera intelligente spazi e movimenti di camera estremamente accurati così da rendere facile il montaggio di Massimo Fiocchi nell’entrare e uscire dalle diverse realtà, giocando così sulla non linearità del racconto e dando un ritmo spezzato alla narrazione, come il genere lo richiede.

Nirvana fu accolto con pareri opposti, c’è chi lo ha bocciato e chi invece ha apprezzato gli sforzi compiuti per potare linfa a un genere di cui l’Italia non fornisce grandi esempi. Tuttavia il film è spettacolare, indaga sul disagio giovanile, il rifiuto del mondo e della società, soffermandosi sulla “nuova” concezione di evasione e alienazione dell’individuo, bisognerà attendere il 1999 con i fratelli Wachowski con Matrix per cambiare le “impostazioni del gioco”.

 
 

Nintendo: il presidente Tatsumi Kimishima guarda al cinema

Tatsumi Kimishima, presidente della Nintendo, ha rivelato a The Asahi Shimbun che il futuro della casa di intrattenimento videoludico potrebbe guardare al grande schermo nel prossimo futuro. Almeno è quello che sembra pianificare Kimishima che vorrebbe produrre una serie di film dedicati ai personaggi di “sua” proprietà. Questo vorrebbe dire che Super Mario, tra gli altri, potrebbe ritornare al cinema.

Nintendo

A quanto dichiara il giornale, sembra che ora la Nintendo stai cercando dei partner produttivi per realizzare il progetto, anche se il presidente specifica che “il nostro obiettivo è di procedere da soli il più possibile”.

Che ne pensate?

 

 
 

Nintendo vuole portare al cinema i suoi personaggi?

Dopo la collaborazione con Universal per la presenza dei suoi personaggi nei parchi a tema Universal Studios, sembra che ora la Nintendo stia lavorando per avvicinarsi al mondo del cinema.

Il report del mese di giugno dell’azienda giapponese parla di futuri investimenti nell’audiovisivo e interessanti sono le dichiarazioni del leader della compagnia Miyamoto:

Siccome videogiochi e film sembrano medium simili, le aspettative naturali della gente sono che vogliamo prendere i nostri videogiochi e trasformarli in film. Ho sempre pensato che i videogiochi (un medium interattivo) e i film (un medium passivo) siano estremamenti diversi tra loro.

Ma mentre ampliamo lo sguardo sul ruolo di Nintendo come compagnia di intrattenimento, iniziamo a pensare sempre più a come i film possano entrare in questo concetto. Potenzialmente potremmo prendere in considerazione dei film in futuro. (trad.)

Film pionieristico che ha portato per la prima volta un personaggio Nintendo al cinema è stato Super Mario Bros. Forse l’esito disastroso ha poi scoraggiato una ripetizione, anche se alcuni personaggi dei videogiochi sono apparsi poi in Ralph Spaccatutto e di recente in Pixels. Inoltre da tempo Netflix ha palesato l’interesse nella produzione di una serie su Zelda. Che sia la volta buona?

 
 

Nintendo rinvia la data di uscita del film live action dedicato a The Legend of Zelda

The Legend of Zelda film

L’adattamento cinematografico live-action di The Legend of Zelda ha ufficialmente subito un ritardo nella data di uscita. Il franchise è nato nel 1986 come videogioco per Nintendo Entertainment System. È stato creato dal game designer giapponese Shigeru Miyamoto, che è ancora fortemente coinvolto nel progetto. Il franchise ha subito diverse iterazioni, tra cui sequel videoludici e una serie TV nel 1989. Ora è in fase di adattamento in un lungometraggio live-action. Il film sarà diretto da Wes Ball, che ha recentemente diretto Kingdom of the Planet of the Apes. Non sono state ancora annunciate informazioni sul cast o sulla trama.

Secondo Nintendo, la data di uscita del film live-action The Legend of Zelda è stata modificata. Il film uscirà il 7 maggio 2027. Questo sposta la data di uscita dalla data originariamente annunciata del 26 marzo 2027. Nel spiegare questo cambiamento, Miyamoto e Nintendo hanno citato “motivi di produzione” come causa del ritardo. Hanno promesso, tuttavia, che “dedicheranno il tempo necessario per rendere il film il migliore possibile”.

Cosa significa questo per The Legend of Zelda

Sebbene questo ritardo sia un po’ deludente, la differenza di tempo tra la data originale e quella rivista non è in realtà così estrema. In effetti, c’è stato un momento in cui The Legend of Zelda avrebbe potuto uscire addirittura nel 2029. In un rapporto del novembre 2024, Nintendo aveva fissato la data di uscita del film per il “202X”. Questa stima prometteva che il film sarebbe uscito entro questo decennio, ma lasciava un margine che si estendeva fino al 2026. Questo aggiornamento garantisce ulteriormente che uscirà nel 2027.

Nonostante la piccola differenza, tuttavia, non è comunque un buon segno che The Legend of Zelda uscirà più tardi del previsto. Il film era stato inizialmente annunciato nel novembre 2023, ma solo quest’anno è stata fissata una data di uscita (inizialmente prevista per marzo 2027). Sebbene sia stato scelto un regista, gli altri progressi sono stati molto limitati.

La natura esatta dei ritardi nella produzione che hanno causato lo slittamento della data di uscita è sconosciuta, ma indica che il programma originale non ha potuto essere rispettato. Si spera che il team riesca a rispettare la nuova data di uscita fissata per il 7 maggio 2027.

 
 

Nintendo annuncia il film live-action di The Legend of Zelda

The Legend of Zelda film

Dopo il successo del film The Super Mario Bros della Illumination quest’anno, Nintendo ha rivelato che intende avviare lo sviluppo di un film live-action su The Legend of Zelda.

In un comunicato stampa di Nintendo, è stato annunciato che il colosso darà il via allo sviluppo di un film live-action di The Legend of Zelda che sarà diretto da Wes Ball, meglio conosciuto per il suo lavoro alla regia della saga di The Maze Runner.

Il film al momento semplicemente intitolato The Legend of Zelda, sarà prodotto dal co-creatore della serie, direttore e membro di Nintendo Shigeru Miyamoto, nonché dal presidente di Arad Productions Inc.Avi Arad. Sarà cofinanziato da Nintendo e Sony Pictures Entertainment, con il comunicato stampa che sottolinea che Nintendo sta finanziando oltre il 50% dell’operazione mentre Sony si occupa della distribuzione cinematografica mondiale. Il comunicato si conclude con la seguente dichiarazione:

Coinvolgendosi attivamente nella produzione del film con l’obiettivo di far sorridere tutti attraverso l’intrattenimento, Nintendo porterà avanti i propri sforzi per produrre un intrattenimento unico e offrirlo a quante più persone possibile.”

Qual è stato il gioco più recente The Legend of Zelda ?

L’ultimo gioco di The Legend of Zelda uscito è stato The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, che ha debuttato sulla linea di console Nintendo Switch il 12 maggio 2023. È il sequel diretto di The Legend of Zelda: Breath of the Wild del 2017, che ha portato l’iconico franchise Nintendo verso una nuova direzione.

 
 

Nino! Omaggio a Nino Manfredi

NINO MANFREDISi è svolta questa mattina presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio, la conferenza stampa di presentazione del progetto Nino! Omaggio a Nino Manfredi, manifestazione in occasione del decennale dalla scomparsa dell’attore italiano. L’evento, organizzato da Dalia Events, in collaborazione con la Onni e con il sostegno della famiglia Manfredi, si svolgerà attraverso una serie di iniziative culturali, che coinvolgeranno eventi nazionali ed internazionali, rassegne cinematografiche, mostre, concerti e spettacoli teatrali.

Il tutto prenderà il via il 9 maggio 2014 a Los Angeles, dove verrà proiettato Pane e Cioccolata di Franco Brusati, che vede Manfredi come attore protagonista. Il film, restaurato dalla Cineteca di Bologna per i suoi 40 anni, sarà poi di scena al Festival del Cinema di Venezia 2014, nella sezione “classici”. Alcuni eventi sul territorio nazionale vedranno poi la presenza dell’attore Edoardo Leo come rappresentante della manifestazione. L’attore, secondo la famiglia Manfredi ed in particolare secondo la moglie di Nino, Erminia Ferrari, ricorda in qualche modo il marito.

Altre iniziative interessanti legate alla manifestazione si svolgeranno a Castro dei Volsci, paese Natale di Nino: qui verrà organizzata una proiezione speciale del film Per Grazia Ricevuta il 14 giugno, nonché una mostra permanente dedicata all’attore italiano. Un concerto sarà poi di scena Altri eventi saranno di scena a New York e a Parigi. Per quel che riguarda le rassegne cinematografiche in senso stretto, all’interno delle varie tappe saranno proiettate alcune tra le pellicole più significative della carriera di Manfredi. Le proiezioni saranno aperte al pubblico e seguite da incontri per scoprire aneddoti e curiosità.

La nipote di Nino Manfredi Sarah Masten, tra le fondatrici del progetto, ha così voluto descrivere l’iniziativa: “La manifestazione si chiama NINO!…e basta, con un grande punto esclamativo. E questo dà un senso familiare credo, perché non volevamo celebrarlo in maniera triste e commemorativa, ma fare una grande festa in onore di questo personaggio”.

 
 

Nino Manfredi: omaggio con la proiezione di Per Grazia Ricevuta

per grazia ricevutaDopo la tappa hollywoodiana dello scorso mese e il successo romano del suggestivo concerto jazz del Maestro Roberto Gatto presso l’Auditorium Conciliazione lo scorso 7 giugno, la manifestazione “Nino! – Omaggio a Nino Manfredi”, organizzata da Dalia Events in collaborazione con Onni, che, nel corso di tutto l’anno, sia in Italia che all’estero, ripercorre e omaggia i momenti più significativi della vita privata ed artistica di Nino Manfredi, prosegue a Castro dei Volsci (Frosinone), paese natale del celebre attore, per la proiezione all’aperto del film “Per Grazia Ricevuta”, diretto dallo stesso Manfredi ed interamente girato in Ciociaria. Vincitore del Premio per la Miglior Opera Prima al 24° Festival di Cannes nel 1971, il film affronta il tema controverso della fede e dell’educazione religiosa, partendo da un avvenimento autobiografico risalente all’infanzia di Manfredi, in cui, affetto e sopravvissuto miracolosamente alla tubercolosi, si era ritrovato a riflettere sul rapporto tra fede e tragicità della vita.

La proiezione, prevista per sabato 21 giugno alle ore 21:30, presso il piazzale San Pietro e Piazza IV Novembre di Castro dei Volsci, sarà preceduta dalla cerimonia di annullo filatelico, alla presenza del Sindaco di Castro dei Volsci e di una delegazione di Poste Italiane, promotrice e sostenitrice dell’iniziativa. A partire dalle ore 19:30, l’amministrazione inaugurerà quindi una mostra permanente dedicata a Manfredi presso la Torre dell’Orologio.

 
 

Ninjago: in arrivo lo spin-off di The Lego Movie

NinjagoLa Warner Bros. ha ufficialmente annunciato che Ninjago, lo spin-off di The Lego Movie, uscirà il 23 settembre 2016. Ninjago è una linea già esistente della vastissima collezione Lego di set costruibili e minifigure che ha accresciuto nel tempo, e a seguito del successo mondiale del film, la sua già vasta schiera di fan.

A dirigere il film ci sarà Charlie Bean mentre la produzione è stata affidata a Dan Lin, Roy Lee, Phil Lord e Christopher Miller.

The Lego Movie ha incassato in tutto il mondo 461 milioni di dollari, un sequel del film è già in cantiere prodotto dalla stessa squadra del primo e diretto da Chris Kay.Fonte: Variety

 
 

Ninjababy, recensione del film di Yngvild Sve Flikke

Un frame di Ninjababy

Crescere, che fatica! Se lo deve essere ripetuta spesso Rakel, la protagonista di Ninjababy, dal 13 ottobre nelle sale italiane. Il dramedy norvegese della regista Yngvild Sve Flikke, presentato al TIFF 2021 e al Festival di Berlino e tratto dalla graphic novel Fallteknikk, illustra tutti gli spettri delle gravidanze inaspettate da una prospettiva arguta e comica al punto giusto, collegando all’enfasi fumettistica il conflitto di una mamma in divenire e di una protagonista a cui deve essere ricordato che è padrona della propria storia.

Ninjababy: dialogare con la nostra creatura

Un bambino si è depositato inaspettamente nel ventre di Rakel (Kristine Kujath Thorpe) e se c’è una cosa che questa sa della sua vita è che non lo vuole. Sotto ai vestiti ingombranti e al disordine apparente di un’esistenza che non padroneggia, Rakel è una sognatrice dalla fervida immaginazione, aspirante fumettista che disegna sempre la sua quotidianità. Forse è proprio la matita, il segno, il mezzo perfetto per cercare di stabilire un contatto con questa figura inafferrabile, un Ninjababy che vuole continuare a lottare per stare nella pancia della mamma.

Parlare con chi non conosciamo ancora è quasi impossibile ed è per questo che l’unico modo che Rakel ha per instaurare un dialogo con l’inaspettato è tramite la sua creatività. Proiettando sull’effetto figurativo un’idea a cui non siamo in grado di dare forma, riusciamo quantomeno a pensare di poterne avere il controllo. La verità con cui presto dovrà però confrontarsi Rakel è che la creatura è sì figlia di una madre che rinnova la propria coscienziosità, ma è illustratrice a suo modo: vaglia assieme a lei le scelte che potrebbe effettuare, suggerisce ciò che sarebbe meglio per lui/lei, avanza proposte di collaborazione, quasi come se si stesse prefigurando un dialogo tra colleghi.

Chi è la vera ninja?

Con il proprio Ninjababy, piccolo ma impavido lottatore, linfa creativa che Rakel ha sempre portato con sè ma si è probabilmente assopita in una quotidianità che ha lasciato il passo alla negligenza, la giovane madre (ri)vive in maniera inusuale un’infanzia di cui non ci viene detto niente: l’unico tratto della backstory di Rakel che conserviamo è il fatto che studiasse design ma si sia ritirata dall’università e, al di là di una sorellastra che conosceremo lungo il corso del film, non sappiamo nulla sui suoi genitori. Partendo già dall’idea di un personaggio dal passato frammentato, Ninjababy fa egregiamente i conti con la destrutturazione ulteriore del nucleo famigliare, ormai scevro delle categorie genitoriali archetipiche, e che ha assunto un’idea di fluidità, più legata allo scegliere chi vogliamo lungo il nostro cammino.

Nel passaggio di testimone tra la bambina che (non) è stata e che diventa durante il film, Rakel assume consapevolezza dello scambio, dialogico ed emotivo, necessario per dare forma a un mondo disordinato, con la comicità sottile tipica del cinema nordico ma un ritmo da vero e proprio coming-of-age statunitense. Kristine Kujath Thorp è la vera ninja del film: ipnotica e abilissima nel costruire la caratterizzazione di Rakel partendo dallo sguardo, fulcro vero e proprio dei conflitti che ne attraversano l’interiorità.

Cosa succede quando ci troviamo faccia a faccia con la creatura che, fino a pochi secondi prima, era solo una nostra proiezione? Ninjababy sfrutta ogni svolta di trama per fare entrare lo spettatore sempre più nella mente di Rakel, favorendo il processo empatico anche con le parti più astruse del suo dialogo con il feto, che si rivelano essere i frangenti in cui in realtà riusciamo a scorgere molto più a fondo le crepe di una donna che, forse, non è stata abbastanza bambina.

Ninjababy: ti regalo un libro

Forse Rakel non ha mai imparato veramente il linguaggio dell’affetto, quasi certamente fatica a essere anche madre di se stessa. Allora, la scoperta della maternità passa attraverso la percezione idiomatica del suo, particolarissimo, linguaggio. Il figlio che aspetta deve diventare libro, l’idea deve assumere contorni e forma visuale per fare comprendere a Rakel che madre e figlia si sono fatte a vicenda, che i confini tra creatore e creatura sono estremamente labili quando di mezzo c’è un legame indissolubile.

NinaBibbi: nell’atto del nominare, nello scegliere chi si vuole essere e dove ci si rincontrerà, assistiamo alla sinergia massima tra Rakel e il suo bimbo: nel conservare parte del nome che lo stesso Ninjababy avrebbe voluto – Angelina, per ragioni spassosissime – Rakel decide di lasciarle quello che vorrebbe le riservasse il futuro. Contemporaneamente, in questa parola-macedonia, trattiene l’impronta creativa che questo bambino porterà sempre con sè; il modo, di certo anomalo e inconsapevole in cui Rakel, sotto mille strati di vestiti sdruciti, si è sempre curata del suo piccolo ninja.

 
 

Ninja Turtles: ad aprile inizieranno le riprese!

A tutti i fan delle quattro tartarughe versate nelle arti marziali questa notizia interesserà parecchio. Partiranno infatti ad aprile le riprese di Ninja Turtles, il prossimo film dedicato alle Tartarughe Ninja prodotto da Michael Bay e annunciato da diverso tempo.

Le riprese si svolgeranno a New York City e il film dovrà essere pronto per l’uscita il 16 maggio 2014. A dirigere è stato chiamato Jonathan Lieberman su una sceneggiatura di Josh Appelbaum e Andre Nemec.

Evoi, quanto aspettate le Tartarughe Ninja sul grande schermo?

ninja turtles

Fonte: Twitter

 
 

Ninja Turtles, riprese al via a fine estate

Le riprese di Ninja Turtles, regia di Jonathan Liebesman, avranno inizio a Vancouver a fine estate o, al più tardi, al principio della stagione autunnale. Adattamento live action del fumetto

 
 

Nine: recensione del film di Rob Marshall

Nine

Dopo i fasti di Broadway arriva sugli schermi italiani Nine, il musical diretto dal candidato al premio Oscar per Chicago (miglior film), Rob Marshall. Dopo Cathrine Zeta-Jones e Renee Zelwegger, Bob si trova a dirigere un cast di stelle ad impersonare tutte le donne della vita del protagonista, il regista Guido Contini, bene interpretato da Daniel Day Lewis. Le sue donne, la madre Sofia Loren, la moglie Marion Cotillard, la musa Nicole Kidman, l’amante Penelope Cruz, la costumista e amica Judy Dench, la prostituta Fergie e la giornalista di moda Kate Hudson, incorniciano i suoi pensieri, le sue angosce, la sua crisi artistica, con numeri davvero eccezionali diretti con grande senso del gusto e del ritmo.

A chi non può fare a me no di pensare a 8 ½ di Fellini, film d’ispirazione del musical americano, è lo stesso Marshall a rispondere all’inizio della conferenza stampa romana: “Non è un remake del film di Fellini, ma una trasposizione cinematografica del musical”. E con questa dichiarazione si chiude il confronto artistico tra le due pellicole. Anche se c’è da dire che lo stile onirico della narrazione ricorda e ricalca non solo lo stile di Fellini in generale, e non solo 8 ½, ma proprio la sua impostazione mentale di cosa erano per lui la vita i sogni e il cinema. Come già detto un cast d’eccezione a ricostruire questa vicenda, e tra tutte le magnifiche attrici due menzioni speciali: a Marion Cotillard che interpreta la moglie, Luisa, di una delicatezza e di una decisione insieme davvero impressionanti, una giovane attrice che si affaccia ad una carriere che ci auguriamo sia lunga e solida, ma già decorata di un Oscar e di molti titoli e collaboratori di tutto rispetto. Altra protagonista da segnalare è senza dubbio Kate Hudson, forse la ‘sorella minore’ in un cast così altisonante, ma davvero una sorpresa per energia, vocalità e senso della scena.

Nine, non è un remake del film di 8 ½ di Fellini

Ma da meno non sono le altre splendide donne: l’amante Penelope Cruz (alias Carla) che mette al servizio di Marshall il suo talento ma anche la sua prorompente bellezza latina e la sua sensualità, inedita la Dench con caschetto, convince e diverte; e ancora la Loren, in un piccolo cameo, sicuramente provata dagli anni, ma con una presenza scenica immutata, aggiunge fascino ad una pellicola ispirata a Fellini e che a suo tempo fu interpretata dal suo amico Marcello. E quando si parla di musical e c’è lei, l’algida Nicole, non si può non dire che come canta lei nessuna, anche se il personaggio è appannato dagli altri, e pur risultando importante per Guido/Daniel, resta un po’ meno impresso delle altre.

Ma il ritmo, la sensualità più diretta viene affidata, ancor prima che al corpo, alla voce e alle movenze di Fergie: un po’ ingrassata, la cantante interpreta Saraghina, la prostituta che ‘insegna’ l’amore ai giovanissimi curiosi, trai quali anche Guido. Be italian, da lei interpretato è senza dubbio la sequenza più coinvolgente dell’intero film, rivista e reinterpretata in maniera magnifica.

E fondamentalmente è questo il Nine di Marshall, un film estetico, che pur presentando tematiche e relazioni complesse, si ferma alla superficie, alla bellezza dei costumi, delle inquadrature, ad una struttura narrativa semplice ma che non chiede nient’altro che di essere guardata e apprezzata. Un inno a quell’Italia resa famosa da Fellini, a quell’eleganza che sembrava universale negli anni ’60, a quella vita ‘dolce’ che resterà sempre uno stereotipo di bellezza nel passato del Paese.

Nine Trailer ufficiale

Nine: cast e trama

NINE è un musical che racconta la vita del famoso regista Guido Contini (il 2 volte Premio Oscar Daniel Day Lewis) alle prese con uno dei momenti più drammatici della sua ispirazione creativa. A complicare ulteriormente la situazione le numerose e bellissime donne che gli gravitano attorno: la moglie, il premio Oscar Marion Cotillard, l’amante, il premio Oscar Penelope Cruz, la sua musa creativa, il premio Oscar Nicole Kidman, la confidente e collaboratrice, il Premio Oscar Judi Dench, un’avvenente giornalista di moda, Kate Hudson, e la madre, il premio Oscar Sophia Loren.

Nel cast del film Nine protagonisti sono Daniel Day-Lewis, Penélope Cruz, Sandro Dori, Marion Cotillard, Sophia Loren, Kate Hudson, Nicole Kidman, Stacy Ferguson, Judi Dench, Martina Stella, Elio Germano, Ricky Tognazzi, Giuseppe Cederna, Enzo Squillino Jr., Giuseppe Spitaleri, Roberto Nobile, Valerio Mastandrea, Remo Remotti, Monica Scattini, Roberto Citran

 
 

Nine Perfect Strangers: recensione della serie con Nicole Kidman

Nine Perfect Strangers recensione serie tv

Arriva il 20 agosto su Amazon Prime Video Nine Perfect Strangers, la mini serie in otto episodi adattamento dell’omonimo romanzo di Liane Moriarty. Non stupisce quindi che Nicole Kidman, trai protagonisti della serie, compaia anche trai produttori, dal momento che non è nuova alla collaborazione con Moriarty, autrice del romanzo da cui è tratta Big Little Lies, uno dei maggiori successi televisivi degli ultimi anni e serie per la quale Kidman ha vinto due Emmy Awards e un Golden Globes. A queste due donne di talento si uniscono John Henry Butterworth, David E. Kelley e Jonathan Levine, il quale ha diretto tutti e otto gli episodi. 

La trama di Nine Perfect Strangers

La trama di Nine Perfect Strangers ruota intorno ad un centro benessere che mira a restituire ai suoi avventori l’equilibrio psico-fisico. Si chiama Tranquillum House ed è un posto magico, o almeno è quello che sembra, una meravigliosa villa in mezzo al verde, lontana dalla frenesia della vita di città, con piscina, sauna, vasche termali, cascate naturali, boschi, alberi da frutto, canneti, prati e una scogliera a picco sul mare, un vero e proprio paradiso in cui perdersi per lasciar andar via le proprie pesantezze, i propri problemi. O almeno è quello che sperano gli avventori di questo luogo, nove sconosciuti, selezionati tra mille candidati, che sono stati scelti da Masha (Nicole Kidman), la misteriosa proprietaria del posto, per affrontare i propri demoni. E non esageriamo quando parliamo proprio di demoni perché ognuno di loro sembra custodire un segreto che lo logora. C’è la famiglia Marconi, padre, madre e figlia (Michael Shannon, Asher Keddie, Grace Van Patten) che deve elaborare il lutto per il suicidio del figlio/fratello, c’è Frances Welty (Melissa McCarthy), una scrittrice di successo che teme di aver perso la sua ispirazione, c’è Lars Lee (Luke Evans) che deve guarire da una rottura dolorosa con il compagno, ci sono Jessica e Ben (Samara Weaving e Melvin Gregg) una giovane coppia che ha perso la complicità, c’è Tony Hogburn (Bobby Cannavale) che sembra dover elaborare più di un trauma e combattere una dipendenza da droga, infine c’è Carmel Schneider (Regina Hall) che più di tutti sembra motivata e propositiva nell’affrontare il suo desiderio di perdita di peso e di auto miglioramento, ma che nasconde qualcosa. Ognuno di loro porta un peso e una storia e nel corso della serie questi elementi vengono sviscerati e affrontati e, in alcuni casi, forse, risolti.

Nine Perfect Strangers

Nine Perfect Strangers è una serie bizzarra, che mira a catturare il pubblico con toni avvolgenti e rassicuranti, ma che attraverso il sapiente uso di un linguaggio perturbante non fa mai sentire a proprio agio gli spettatori e gli stessi protagonisti, almeno fino ad un certo punto della storia, che non riveleremo per non rovinare nulla alla visione. Possiamo comunque facilmente aggirare questo ostacolo narrativo, per soffermarci sulla qualità della scrittura dello show, che decisamente punta in alto, tratteggiando uno scenario in cui ogni personaggio ha uno spazio preciso e trova un momento per raccontarsi, in pubblico, in privato, in maniera convenzionale o inconsciamente, attraverso un sono o un’esperienza.

Un mistero che serpeggia

Tutto, in Nine Perfect Strangers sembra mirato al disvelamento di un grande mistero, c’è un serpeggiante tono thriller che nemmeno nei momenti distensivi abbandona la scena, una promessa di rivelazione che potrebbe arrivare per scombussolare tutti gli equilibri che si costruiscono a fatica nella prima parte della storia. Ma questa promessa verrà mantenuta? Sembra che la serie giochi al rialzo, mettendo sul piatto sempre più elementi e misteri, sempre più indizi e nessuna chiusura, almeno fino al sesto episodio (che abbiamo visto in anteprima) e questo potrebbe far correre il rischio alla storia di incappare in un finale aperto, appeso a mezz’aria che lascia più domande che risposte, oppure, e forse questo è peggio, ad un epilogo / spiegone, in cui tutto è messo al proprio posto e le risposte vengono propinate in lunghi dialoghi e rivelazioni inaspettate.

Si dice che l’importante non è la meta ma il viaggio, e se escludiamo questa sensazione di vaghezza che trasmette la storia (ripetiamo, fino all’episodio sei di otto), Nine Perfect Strangers è un viaggio affascinante, pieno di suggestioni, con un’ottima colonna sonora e degli interpreti per i quali si simpatizza subito, non perché siano particolarmente tormentati e quindi si fa il tifo per loro, particolarmente buoni, nessuno sembra davvero una brava persona, al Tranquillum, ma perché sono messi in scena con grande onestà da parte di interpreti raffinati. Se Melissa McCarthy è ormai una conferma della scena, non solo comica, hollywoodiana, e Michael Shannon si conferma un vero e proprio fuoriclasse, la rivelazione è un Bobby Cannavale intenso e tormentato, capace di slanci di tenerezza delicatissimi e divertente da lasciare con le lacrime agli occhi.

Sotto l’incantesimo di Nicole

E su tutti loro troneggia Nicole Kidman. L’attrice australiana, da sempre apprezzata per la sua bravura e bellezza, ha acquisito una maturità e una presenza scenica che con gli anni sono aumentate a dismisura. Il suo aspetto, che naturalmente ha ceduto al tempo e a qualche pur comprensibile ritocco estetico, ha assunto nel tempo dei connotati rarefatti, che la rendono a mala pena terrestre e le conferiscono un’aura di indefinitezza che si sposa alla perfezione con l’ambiguità insita nel personaggio di Masha. 

È lei il collante che tiene uniti questi nove sconosciuti, è lei il cuore del mistero ed è lei che possiede gli strumenti per sciogliere tutti i nodi che queste nove anime hanno accumulato nel corso delle loro vite. Nine Perfect Strangers è una creatura di Masha, così come è una creatura di Nicole Kidman, e proprio come lei, è una creatura ambigua e affascinante.

 
 

Nine Perfect Strangers: la psilocibina ha davvero i benefici che sostiene Masha?

Nicole Kidman in Nine Perfect Strangers

L’episodio 4 di Nine Perfect Strangers ha rivelato che Masha ha somministrato microdosi di psilocibina agli ospiti del Tranquilum, ma funziona davvero come lei sostiene? Come è consuetudine di Hulu, i primi tre episodi sono stati pubblicati tutti insieme sulla piattaforma di streaming, mentre gli episodi successivi sono stati pubblicati uno alla settimana. Finora, la strategia sembra funzionare: Nine Perfect Strangers è stata la serie più vista di sempre su Hulu. Il pubblico è stato attratto dall’atmosfera pulp e thriller che ha riscosso tanto successo negli ultimi anni per HBO.

Nine Perfect Strangers segue nove ospiti del resort Tranquilum, gestito da Masha Dmitrichenko, interpretata da Nicole Kidman, una guru del benessere russa con un passato oscuro che nasconde un segreto agli ospiti: ha fatto somministrare al suo staff microdosi di psilocibina alla maggior parte degli ospiti a loro insaputa. È una scommessa pericolosa. Ogni ospite è stato scelto per un motivo specifico e sta affrontando problemi profondamente radicati, tra cui ansia, depressione, problemi di gestione della rabbia, dipendenza, traumi, lutti e altro ancora. Il suo staff esprime riserve sul trattare in questo modo un gruppo così instabile, ma sembra che il metodo di cura non ortodosso e poco etico di Masha stia funzionando, almeno per ora. Il gruppo inizia ad accedere alle emozioni represse e alle verità che sta nascondendo.

Tuttavia, gli ospiti di Nine Perfect Stranger scoprono che Masha li ha drogati e la affrontano. Masha ammette di aver somministrato loro microdosi di psilocibina, nota anche come funghi allucinogeni, ma è convinta di non avere nulla di cui pentirsi. Afferma che la psilocibina “cura la dipendenza, può trattare malattie mentali, PTSD, schizofrenia, demenza. Può farti mangiare meglio, dormire meglio, scopare meglio e ha la capacità di cambiare il mondo”. A difesa di Masha, non ha del tutto torto. L’interesse psichiatrico per le sostanze psichedeliche non è esattamente una novità; gli anni ’60 e ’70 hanno visto numerosi esperimenti, alcuni discutibili, che prevedevano l’uso di LSD e altre sostanze psichedeliche, tra cui il progetto MKUltra della CIA, segreto ed estremamente immorale. Più recentemente, alcune ricerche hanno suggerito che il microdosaggio con psilocibina, l’approccio di Masha, può avere alcuni benefici, poiché sembra aiutare ad alleviare alcuni sintomi di ansia, depressione e altri disturbi dell’umore. Si pensa anche che il microdosaggio possa aiutare a combattere l’infiammazione nel corpo, responsabile di numerose malattie e disturbi. [via Harvard]

Detto questo, Masha sta correndo troppo in Nine Perfect Strangers. La ricerca dedicata agli effetti del microdosaggio di sostanze psichedeliche è ancora agli inizi, essendo diventata un argomento di studio solo negli ultimi anni. La ricerca sugli effetti di qualsiasi farmaco richiede anni, se non decenni, per raccogliere prove reali e concrete sufficienti a giungere a una conclusione definitiva. Sebbene le prime ricerche abbiano dato risultati iniziali piuttosto promettenti, ci sono ancora poche prove per escludere che gli effetti positivi del microdosaggio di psilocibina siano qualcosa di più dell’effetto placebo, e alcuni studi suggeriscono che potrebbe essere proprio così. [via New Scientist]

Inoltre, non è chiaro quanto sia sicuro. Proprio come ci sono prove che suggeriscono che possa aiutare alcune persone, ci sono anche prove raccolte in questi primi studi di ricerca che indicano che alcune persone sono molto più sensibili agli effetti collaterali negativi della psilocibina, tra cui l’insorgenza di episodi psicotici. Altre ricerche indicano che per altre persone il microdosaggio di psilocibina può esacerbare proprio quei sintomi che dovrebbe alleviare, tra cui ansia, difficoltà a dormire, emicrania e disagio fisico.

Masha e lo staff del Tranquilum, compreso Yao (interpretato da Manny Jacinto), hanno adottato misure precauzionali per garantire che chiunque sia predisposto ad avere una reazione negativa al microdosaggio di psilocibina non riceva il farmaco, effettuando regolarmente esami del sangue e analisi del sangue dei loro ospiti. Tuttavia, non è chiaro se qualcuno dello staff del Tranquilum sia effettivamente addestrato per gestire questo tipo di analisi del sangue e flebotomia.

Yao ha una formazione medica, ma sembra essere un paramedico, una professione nobile, ma che non include il tipo di formazione specializzata necessaria per gestire un mini-laboratorio. Con così tante incognite sugli effetti del microdosaggio di psilocibina, ciò che Masha e il suo staff del Tranquilum stanno facendo in Nine Perfect Strangers è pericoloso, immorale e illegale.

 
 

Nine Perfect Strangers, la spiegazione del finale della prima stagione

Nicole Kidman in Nine Perfect Strangers (2021)

Il finale di Nine Perfect Strangers rimane fedele al tono misterioso del resto della serie. Seguendo le storie di nove persone tormentate, ognuna alle prese con un trauma personale, la serie racconta il loro trattamento in un losco centro benessere chiamato Tranquillum. Tuttavia, nel drammatico climax della serie, è chiaro che ognuno degli ospiti ha ottenuto più di quanto si aspettasse dalle mani dell’eccentrica direttrice del resort, Masha Dmitrichenko.

Masha garantisce a ciascuno dei nove ospiti che le sue cure li aiuteranno a guarire entro la fine del loro soggiorno. Tuttavia, le cure di Masha si rivelano più poco ortodosse di quanto gli ospiti si aspettassero quando lei confessa di aver aggiunto segretamente tracce di droghe psichedeliche nei loro pasti. Il finale di Nine Perfect Strangers vede il Tranquillum gettato nel caos quando molti degli ospiti sperimentano effetti collaterali dovuti a una droga chiamata psilocibina (funghi allucinogeni), che Masha (interpretata dalla star Nicole Kidman) ha somministrato loro in dosi sempre più elevate. Per impedire che mettano in pericolo se stessi, Masha mette tutti gli ospiti sotto chiave, ad eccezione della famiglia Marconi, Napoleon, Heather e la loro figlia ventenne Zoe. I tre vengono convinti da Masha che l’uso di sostanze psichedeliche in combinazione con la meditazione permetterà loro di parlare un’ultima volta con il figlio defunto Zach, in modo da poter fare pace con la sua morte. La meditazione ha successo quando i Marconi hanno l’opportunità di comunicare con Zach un’ultima volta.

L’ultimo episodio di Nine Perfect Strangers si concentra sul mostrare come ogni ospite sia stato cambiato dalle proprie esperienze al Tranquillum, ma la presentazione delle scene finali ha un tono ambiguo. Il futuro di ogni personaggio dopo la visita al resort di Masha è lasciato all’interpretazione dello spettatore. Sebbene non ci sia una conclusione definitiva sul significato del finale, ecco alcune spiegazioni per alcuni dei dettagli più importanti.

Il legame segreto di Carmel con Masha in Nine Perfect Strangers

Quando gli ospiti arrivano, Masha spiega loro che l’evento che l’ha spinta a creare il Tranquillum è stato un’esperienza di pre-morte dopo essere stata colpita da uno sconosciuto. Il passato torna a tormentarla quando lo sconosciuto si rivela essere uno dei suoi nuovi ospiti, una donna di nome Carmel. La maggior parte dei protagonisti di Nine Perfect Strangers arriva al Tranquillum con un certo timore, ma Carmel si distingue dal gruppo per la sua ammirazione aperta nei confronti di Masha. Il suo sincero rispetto per Masha suscita confusione sul motivo per cui dovrebbe provare risentimento nei suoi confronti, ma la ragione di Carmel diventa chiara quando si scopre che è la sua insicurezza a generare la sua rabbia.

Sebbene Carmel desideri con tutto il cuore diventare la versione migliore di sé stessa, è costantemente sopraffatta dai dubbi. Per lei, Masha rappresenta un ideale irraggiungibile di spiritualità, bellezza e autocontrollo. La consapevolezza della propria invidia spinge Carmel a toccare il fondo quando si rende conto del danno che la sua rabbia può causare a sé stessa e a chi le sta intorno, ma non riesce comunque a reprimere le sue emozioni negative. È solo quando il falso velo di positività di Carmel cade che lei è in grado di riconoscere pienamente il motivo della sua sofferenza.

L’interesse di Masha per la famiglia Marconi

Nicole Kidman in Nine Perfect Strangers

Tra tutti gli ospiti, Masha è quella più incuriosita dalla famiglia Marconi. I Marconi si recano al Tranquillum perché stanno piangendo il suicidio del figlio adolescente Zach, la cui perdita ha distrutto la famiglia. Il padre, Napoleon, cerca di rimanere ottimista sul futuro nonostante non capisca perché Zach si sia tolto la vita, ma questo ottimismo allontana sua moglie Heather e sua figlia Zoe (interpretata da Grace Van Patten). Masha mostra un interesse particolare per i Marconi, non solo perché crede che abbiano un disperato bisogno di aiuto, ma anche perché ha vissuto lei stessa la perdita di un figlio.

I flashback rivelano che Masha aveva una figlia di nome Tatiana, morta in un incidente stradale. Nel finale di Nine Perfect Strangers, Masha si unisce personalmente ai Marconi nella meditazione perché anche lei sente il bisogno di guarire dalla perdita di un figlio. Masha ha una rivelazione quando si rende conto che riesce a ricordare Tatiana meglio mentre medita con i Marconi. Questa sequenza mostra Masha alle prese con un doloroso conflitto interiore, nonostante gli episodi precedenti la mostrassero come una persona padrona di sé e generalmente positiva.

Tranquillum dopo l’arresto di Masha in Nine Perfect Strangers

Nine Perfect Strangers

La meditazione di Masha si rivela efficace quando si ricongiunge emotivamente con Tatiana. Nonostante questa svolta, la polizia arriva presto al Tranquillum dopo essere stata informata da uno degli assistenti della struttura dell’uso di droghe psichedeliche da parte di Masha. Masha permette con calma agli agenti di arrestarla senza opporre resistenza. Sembra imperturbabile di fronte all’imminente chiusura del Tranquillum, ancora in pace dopo la sua commovente esperienza con il ricordo di Tatiana.

Cosa succede agli ospiti in Nine Perfect Strangers?

Dopo l’arresto di Masha, gli ospiti vengono immediatamente interrogati dalla polizia sugli eventi del loro soggiorno. Tutti confermano che nel trattamento di Tranquillum sono state utilizzate droghe, ma nessuno accusa espressamente Masha di aver fatto qualcosa di sbagliato. Uno degli ospiti, un giornalista investigativo di nome Lars, era venuto al Tranquillum per raccogliere prove di presunte operazioni non etiche, ma ha scelto di non divulgare le riprese incriminanti che aveva documentato con il suo smartphone. L’episodio finale di Nine Perfect Strangers dà l’impressione che tutti gli ospiti abbiano sentito di aver vissuto un evento che ha cambiato la loro vita, anche se diverso da quello che avevano immaginato inizialmente.

I finali di Nine Perfect Strangers sono falsi?

L’aspetto più controverso di Nine Perfect Strangers riguarda i diversi finali del finale. Poco dopo che tutti gli ospiti hanno lasciato Tranquillum, il pubblico intravede ogni personaggio tornare alla propria vita con una visione più positiva rispetto a prima del trattamento. Tuttavia, la presentazione di queste scene solleva il sospetto che i finali non siano realmente reali, poiché vengono mostrati dopo che uno degli ospiti, una scrittrice di nome Frances, inizia a prendere appunti su un foglio di carta. Considerando quanto i personaggi di Nine Perfect Strangers mettano in discussione la realtà della loro esperienza, è appropriato che la serie si concluda con un finale ambiguo.

Dato che Frances ha voluto conoscere tutti gli altri ospiti, è logico che sia in grado di intuire come cambieranno le loro vite una volta tornati a casa. Alcuni finali sembrano il logico passo successivo nella vita dei protagonisti, come la famiglia Marconi che impara a guarire dopo la morte di Zach o Carmel che crea un piccolo gruppo di terapia per aiutare se stessa e altre persone con idee affini a migliorare se stesse. Allo stesso tempo, altri finali sembrano più inaspettati, soprattutto perché due degli ospiti più giovani, Jessica e Ben, sembrano prendere il controllo di Tranquillum dopo l’arresto di Masha. Il finale più sorprendente è riservato alla fine, quando Masha viene mostrata mentre guida lungo un’autostrada, lontana da Tranquillum e apparentemente senza una destinazione precisa. Spetta essenzialmente allo spettatore decidere se i finali siano reali o meno.

La rilevanza della realtà dei finali di Nine Perfect Strangers

L’ambiguità delle scene finali contribuisce al tono psichedelico di Nine Perfect Strangers, ma ha anche una rilevanza tematica per quanto riguarda i protagonisti. I finali sono suggeriti come possibilità che Frances concepisce dopo aver trascorso del tempo con gli altri ospiti. Quando viene presentata, Frances mostra una visione cinica del mondo, derivata da una generale sfiducia nei confronti delle altre persone. La sua prospettiva sulla vita è che il mondo non ha finali felici. Per rendere ancora più ambigua la realtà dei finali, Frances considera gli scrittori come lei dei bugiardi che creano visioni impossibilmente positive del mondo.

Frances si rende conto che, anche se la sua vita non è perfetta, può comunque lottare per essere felice. Il finale di Nine Perfect Strangers trasmette l’idea che la felicità è una possibilità piuttosto che una garanzia, per cui vale la pena lottare anche se sembra irraggiungibile. La serie riconosce che i protagonisti sono liberi di scegliere il proprio percorso nella vita e di cercare un futuro che alla fine garantisca loro la pace interiore.

 
 

Nine Perfect Strangers – stagione 2: trailer: Nicole Kidman invita nove nuovi personaggi

Nicole Kidman in Nine Perfect Strangers

Il trailer della seconda stagione di Nine Perfect Strangers mostra Nicole Kidman che invita nove nuovi personaggi a guarire in una villa. Creata da David E. Kelly, basata sull’omonimo romanzo del 2018 di Liane Moriarty, la prima stagione è stata trasmessa su Hulu nel 2021, con Kidman nel ruolo di Masha Dmitrichenko, la fondatrice russa di un resort benessere in California che invita nove sconosciuti a un ritiro di dieci giorni, anche se non è quello che sembra. Il cast della prima stagione di Nine Perfect Strangers includeva diversi altri grandi nomi, come Melissa McCarthy, Michael Shannon, Luke Evans e Samara Weaving.

Ora, Hulu ha pubblicato il primo trailer ufficiale della seconda stagione di Nine Perfect Strangers. Il trailer rivela il ritorno dell’enigmatica guru del benessere interpretata da Nicole Kidman, Masha Dmitrichenko, che invita nove sconosciuti, ognuno con le proprie lotte interiori, a partecipare a un ritiro che cambierà loro la vita nelle Alpi austriache. Con il passare della settimana, Masha spinge loro, e se stessa, al limite emotivo e psicologico in nome della guarigione, senza sapere se qualcuno di loro ne uscirà integro. Guarda il trailer qui sotto:

Cosa significa il trailer della seconda stagione di Nine Perfect Strangers per la serie

Tutto ciò che rivela il trailer

Il trailer della seconda stagione di Nine Perfect Strangers rivela che nove personaggi completamente nuovi parteciperanno al ritiro di benessere trasformazionale di Masha Dmitrichenko nelle Alpi austriache. Il nuovo cast della seconda stagione include Murray Bartlett nel ruolo di Brian, Annie Murphy nel ruolo di Imogen, Christine Baranski nel ruolo di Victoria, Dolly de Leon nel ruolo di Agnes, Maisie Richardson-Sellers nel ruolo di Wolfie, King Princess nel ruolo di Tina, Aras Aydın nel ruolo di Matteo, Lucas Englander nel ruolo di Martin, Henry Golding nel ruolo di Peter, Mark Strong nel ruolo di David e Lena Olin nel ruolo di Helena. La serie si sposta anche in un ambiente innevato per la seconda stagione, in contrasto con la Tranquillum House in California della prima stagione.

Sebbene il cast di sconosciuti e l’ambientazione siano cambiati per la seconda stagione, i metodi di Masha rimangono gli stessi, compreso l’uso della terapia psichedelica per curare i traumi degli sconosciuti. Nella prima stagione, Masha somministrava segretamente microdosi di droga ai suoi ospiti attraverso frullati, e nel trailer della seconda stagione sembra fare lo stesso con altre bevande. Tuttavia, questa volta gli ospiti sembrano assumere volontariamente la droga allucinogena come parte di una pratica di guarigione, che li riporta ai ricordi più profondi della loro infanzia.

 
 

Nine Perfect Strangers – Stagione 2: data di uscita, cast, trama, trailer e tutto quello che sappiamo

Nicole Kidman in Nine Perfect Strangers

La seconda stagione di Nine Perfect Strangers arriverà presto e riunirà un altro cast stellare per nuove avventure all’insegna del benessere. La prima stagione è un adattamento dell’omonimo romanzo di Lianne Moriarity, autrice anche di Big Little Lies, anch’esso adattato dallo showrunner David E. Kelly e interpretato da Nicole Kidman nel ruolo principale. La trama della prima stagione seguiva un gruppo di sconosciuti in fuga dalle loro vite che cercavano di trovare la pace interiore alla Tranquilliam House, un centro benessere non convenzionale gestito da una fondatrice altrettanto non convenzionale, Masha (interpretata dalla Nicole Kidman).

All’epoca, Nine Perfect Strangers si rivelò un successo tra il pubblico, con la sua prima che entrò nella storia come una delle serie originali più viste di sempre su Hulu e il suo cast che ricevette molti elogi. Sebbene la prima stagione di Nine Perfect Strangers sia stata un enorme successo per la piattaforma di streaming, il destino della serie dopo la sua prima uscita non è mai stato certo. Dato che aveva tutte le caratteristiche di una miniserie, Nine Perfect Strangers avrebbe potuto facilmente concludersi. Tuttavia, una seconda stagione è stata rapidamente messa in produzione.

Ultime notizie su Nine Perfect Strangers – Stagione 2

Non molto tempo dopo l’annuncio della seconda stagione, le ultime notizie rivelano la data di uscita e il trailer di Nine Perfect Strangers – stagione 2. La serie originale di Hulu sarà disponibile dal 21 maggio 2025, con i primi due episodi in anteprima, seguiti da un episodio a settimana per il resto della stagione.

Il trailer prepara il terreno per ulteriori macchinazioni di Masha, mentre i nove protagonisti arrivano in un’elegante villa sulle Alpi. Ad eccezione di una coppia, il gruppo è composto da perfetti sconosciuti, ma man mano che iniziano il loro percorso di benessere, scoprono che potrebbe esserci un legame tra loro. Masha stessa sembra crollare dietro le quinte e la sua spirale discendente minaccia di trascinare con sé anche i suoi clienti. Ciascuno dei clienti di Masha dovrebbe esaminare il proprio passato oscuro, ma lei potrebbe usare i loro traumi per i propri scopi.

Data di uscita della seconda stagione di Nine Perfect Strangers

Nine Perfect Strangers stagione 2 si fa attendere da tempo e ci sarà un intervallo di quasi quattro anni tra la prima e la seconda puntata. Hulu ha programmato la premiere della seconda stagione per il 21 maggio 2025, e la premiere consisterà nei primi due episodi della seconda stagione. Nine Perfect Strangers passerà poi a una programmazione settimanale per il resto della stagione.

Nine Perfect Strangers stagione 1 si è conclusa il 22 settembre 2021.

Iscriviti a Prime Video per guardare Nine Perfect Strangers e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Cast di Nine Perfect Strangers – Stagione 2

Ancora una volta di ritorno per guidare il cast, Nicole Kidman riprenderà il ruolo di Masha Dmitrichenko nella seconda stagione di Nine Perfect Strangers. Oltre alla Kidman, non sono stati annunciati altri personaggi di ritorno, anche se sono stati aggiunti una serie di nuovi arrivati. Il vincitore dell’Emmy Murray Bartlett (The White Lotus) apparirà nel ruolo di Brian, un ex conduttore di programmi per bambini che porta ancora con sé il suo pupazzo.

La pluripremiata Christine Baranski (The Gilded Age) sarà anche lei nella prossima stagione nel ruolo di Victoria.

Annie Murphy (Black Mirror) interpreterà Imogen, mentre Mark Strong (The Catcher Was a Spy) sarà David. Henry Golding (Crazy Rich Asians) apparirà come Peter, mentre il ruolo di Helena sarà interpretato da Lena Olin (Chocolat). Con l’uscita del trailer, è stato confermato che la maggior parte del cast sarà composto dai clienti di Masha, che la raggiungeranno in una villa sulle Alpi per un ritiro benessere.

L’elenco dei nomi annunciati per il cast della seconda stagione include:

Dettagli sulla trama della seconda stagione di Nine Perfect Strangers

Oltre a colpi di scena, traumi e brutte sorprese, i personaggi non possono aspettarsi altro che il peggio per raggiungere ciò che si sono prefissati.

Nine Perfect Strangers stagione 2 sarà ambientata nelle Alpi austriache, con Masha che ospiterà un altro gruppo di cittadini in fuga dalla realtà in un ritiro di 10 giorni all’insegna della purificazione e della pace. Oltre a colpi di scena, traumi e brutte sorprese, i personaggi non possono aspettarsi altro che il peggio per raggiungere i loro obiettivi. Sarà anche interessante vedere come gli sceneggiatori gestiranno il ritorno di Masha, che è stata vista l’ultima volta mentre veniva scortata dalla polizia fuori dalla struttura nel finale di stagione.

Al momento si conoscono pochi dettagli sui clienti di Masha, ma il trailer suggerisce che sono tutti collegati in qualche modo. Naturalmente, la guru del benessere ha i suoi segreti che minacciano di distruggerla dietro le quinte. Il mistero è uno degli aspetti migliori della storia della serie, quindi molti dettagli sulla seconda stagione non saranno noti fino alla messa in onda degli episodi.

Trailer della seconda stagione di Nine Perfect Strangers

Guarda il trailer completo qui sotto

Per promuovere il ritorno di Nine Perfect Strangers, Hulu ha pubblicato un trailer della seconda stagione alla fine di aprile 2025. Il trailer presenta la premessa di base della serie con i nove personaggi che arrivano nella misteriosa villa sulle Alpi e non perde tempo ad addentrarsi nel dramma interpersonale.

Da parte sua, Masha riesce a malapena a tenere insieme la facciata, ma quando non è con i suoi clienti cominciano ad affiorare le prime crepe. Il trailer mostra i clienti che scavano nel loro passato oscuro e si intuisce che Masha ha dei piani. Si suggerisce anche che gli sconosciuti potrebbero essere collegati in qualche modo e che questo potrebbe essere il segreto dei piani di Masha.

 
 

Nine Lives: Trailer e poster del film con Kevin Spacey

La EuropaCorp ha diffuso il primo teaser di Nine Lives, la commedia diretta da Barry Sonnenfeld con Kevin Spacey, Jennifer Garner, Malina Weissman, Cheryl Hines, Christopher Walken e Robbie Amell.

Kevin Spacey interpreta il miliardo Tom Brand, sempre troppo impegnato con il lavoro per riuscire a trascorrere del tempo con la famiglia: la moglie Lara (Garner) e la figlia Rebecca (Weissman). Pur detestando i gatti, l’uomo decide di regalarne uno alla figlia per il suo compleanno e sceglie Mr. Fuzzypants, acquistato da un eccentrico proprietario di un negozio di animali Felix Perkins (Walken). Un incidente lo intrappolerà però nel corpo del gatto, innescando una catena imprevedibile di eventi.

Nine Lives uscirà il 5 agosto nelle sale americane.

https://youtu.be/JpxJFPMlFXY

Ecco il poster

Poster Nine Lives

Fonte: ComingSoon.net

 
 

Nine Lives: Christopher Walken nella nuova clip

Nine Lives, pellicola che vede protagonista il trio composto da Kevin Spacey, Jennifer Garner Christopher Walken giungerà nelle sale americane il prossimo 5 agosto e, sebbene finora fossero stati diffusi online appena un trailer ed un poster ufficiale, la EuropaCorp ha deciso di rompere il silenzio pubblicando in rete una nuova clip che vede protagonista proprio Christopher Walken.

In Nine Lives Kevin Spacey interpreta il miliardo Tom Brand, sempre troppo impegnato con il lavoro per riuscire a trascorrere del tempo con la famiglia: la moglie Lara (Jennifer Garner) e la figlia Rebecca (Weissman). Pur detestando i gatti, l’uomo decide di regalarne uno alla figlia per il suo compleanno e sceglie Mr. Fuzzypants, acquistato da un eccentrico proprietario di un negozio di animali Felix Perkins (Christopher Walken). Un incidente lo intrappolerà però nel corpo del gatto, innescando una catena imprevedibile di eventi.

Nine Lives uscirà il 5 agosto nelle sale americane.

Fonte: Coming Soon

 
 

Nine Conferenza stampa

Distribuito da 01 e Rai Cinema in 250 copie, il 22 gennaio esce al cinema NINE (leggi la recensione), di Rob Marshall. In occasione della proiezione anticipata, cine-filos e la stampa italiana hanno incontrato il regista e il cast del film, nella bellissima cornice dell’Hotel St. Regis di Piazza della Repubblica a Roma.

Prima di ogni altra cosa, Marshall ha esordito manifestando la sua gioia per essere a Roma a presentare il suo film, esprimendo la sua grande ammirazione per la bravura e l’umiltà dell’ottimo cast italiano che ha partecipato al film. “Non è un remake di 8 1/2- sottolinea Marshal – è una versione cinematografica del musical, ha più sostanza concettuale del mio precedente musical (Chicago), è per un verso più complesso, parla di come nasce, di come si fa un film”.

 

 
 

Nina Wu: recensione del film di Midi Z – #Cannes72

Nina Wu

Presentato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2019, Nina Wu è il nuovo film del regista Midi Z. Un’opera che vuole essere un manifesto orientale del movimento #metoo, ma che inciampa nelle sue ambizioni finendo per essere un film confusionario e debole nelle sue idee.

Protagonista assoluta è Nina, un’attrice in cerca di fama che ottiene il suo privo provino per un ruolo da protagonista in un film. Poco convinta dal progetto, ma desiderosa di affermarsi, Nina si presenta dal produttore, ottenendo infine la parte. Divenuta una celebrità, ha tuttavia inizio per lei un incubo. Convinta che qualcuno la stia perseguitato, Nina inizierà a vivere in uno stato di continua tensione, ritrovandosi come a vivere in un film thriller.

È probabilmente una storia già vista o sentita quella di Nina Wu, ma le prime scene del film facevano sperare in risvolti che portassero la narrazione su strade meno battute. Sfortunatamente con il susseguirsi delle scene si comprende che non è questo il caso. Il regista intraprende un percorso che porta la prima parte del film a concentrarsi sulla lavorazione del lungometraggio per la quale l’attrice è stata scelta. La osserviamo nelle sue preoccupazioni, nelle sue crisi e nel difficile rapporto con il regista. Fin qui il film riesce ad attirare un minimo di attenzione, ma è nella seconda parte che la narrazione sembra completamente perdere la bussola.

Terminate le riprese, l’attrice si ritrova coinvolta in una successione di eventi che sembrano solamente aggiungere elementi al film senza che questi siano particolarmente necessari. Si soffre così di un senso di smarrimento, distaccandosi completamente da quanto viene mostrato. È solamente sul finale che il film sembra intraprendere nuovamente la strada proposta inizialmente, introducendo però una nuova tematica.

Subentra qui la questione sulle molestie in ambito cinematografico, dalle quali è nato il celebre movimento #metoo. Diventa così chiaro che con Nina Wu il regista vuole portare in scena una tematica attuale, ma che qui finisce solamente per avere un tono moralistico che poco aggiunge ai tanti discorsi fatti a riguardo. Un finale di questo tipo porta a sminuire quanto visto fino a quel momento, e che già si reggeva su di un precario equilibrio. Nel ricercare una forma per trasportare l’attualità in film, Midi Z scivola in un didascalismo che compromette la voce autoriale, turbando lo spettatore e non in una maniera positiva per il film.

 
 

Nina Dobrev: tutto quello che non sai sull’attrice

Nina Dobrev the vampire diaries

Nina Dobrev, o Nikolina “Nina” Constantinova Dobreva, non è nata in Canada o negli Stati Uniti, ma a Sofia, in Bulgaria. Si è trasferita in Canada all’età di due anni e da allora, ha vissuto a Toronto.

Sin da piccola ha mostrato interesse e talento per varie arti: danza, ginnastica, teatro, musica, arti visive e recitazione. Non solo: ha lavorato come modella e nella pubblicità, e da lì ha cominciato la sua carriera da attrice. Ha cominciato al cinema e in televisione, con la serie Degrassi: The Next Generation, ma è diventata celebre per il suo rolo in The Vampire Diaries.

Ecco il profilo completo di Nina Dobrev, dal profilo Instagram alla relazione con Ian Somerhalder, altezza e misure, momenti hot e carriera, tra cinema e programmi televisivi.

Nina Dobrev su Instagram

Nina è stata recentemente proclamata Regina di Instagram della settimana da Hollywood Life. Il motivo? Prima di tutto, il suo profilo ha più di 14 milioni di followers. Inoltre, è una di quelle attrici che aggiornano in proprio profilo constantemente, che sia per condividere una giornata in spiaggia con gli amici, o un video un po’ imbarazzante. Ma lei ci sta sempre, ed è sempre bellissima. Inoltre, non sa solo divertirsi, ma sul suo profilo spiccano anche fotografie di look da red carpet impeccabili, come l’outfit dei Golden Globes.

Nina Dobrev e Ian Somerhalder

Sono stati insieme per tre anni, e la loro relazione è stata abbastanza riservata. Si sono lasciati nel 2013, e Somerhalder si è sposato con la star di Twilight Nikki Reed nel 2015. Dopo la rottura, i due sono rimasti buoni amici, e sembra che non ci siano stati nemmeno problemi sul set.

Da allora, ci sono stati pettegolezzi su presunti ritorni di fiamma e tradimenti, ai quali Nina ha risposto con fermezza, chiedendo di smettere di diffondere odio. Per i fan della coppia di The Vampire Diaries, ovviamente, la loro rottura è stato un colpo al cuore. Ma questo, dice Nina, non giustifica l’odio, la cattiveria, e il pettegolezzo che mira a ferire le persone.

Inoltre, in risposta ai pettegolezzi, Ian ha postato su Instagram una foto di se stesso ad una cena con Nina e Nikki, chiedendo di continuare a vivere la vita e a trattare tutti con amore, gentilezza, e rispetto.

Nina Dobrev fidanzato

Nel luglio 2017, inoltre, dopo tanti mesi di gossip su una possibile storia d’amore tra Nina e Glen Powell, la star di Scream Queens, la coppia sembra essere uscita allo scoperto. Infatti, su Twitter sono circolate fotografie in cui i due posano insieme baciandosi e giocando.

Nina Dobrev: programmi televisivi e film

Prima di The Vampire Diaries, la serie che l’ha resa celebre, Nina ha recitato nella serie canadese Degrassi: the Next Generation, dal 2006 al 2009. Un teen drama, è il sequel di altre serie TV degli anni Ottanta ambientate nella Degrassi Community School. È famosa per le tematiche sociali, che il reboot contemporaneo ha mantenuto. Nella serie, Nina Dobrev interpreta il personaggio di Mia Jones, una giovane modella che frequenta la scuola fino al trasferimento a Parigi per concentrarsi sulla carriera di modella.

La serie statunitense The Vampire Diaries – Il diario del vampiro, invece, porta Nina alla fama. Nina è infatti la protagonista Elena Gilbert, una ragazza adolescente la cui vita viene sconvolta quando scopre che il suo ragazzo Stefan Salvatore è un vampiro. Dall’altra parte, Stefan si accorge che lei è identica alla prima donna della sua vita, la vampira che trasformò lui e suo fratello Damon nel 1864, Katherine Pierce. Entrambi i fratell isi innomorano di lei, e la proteggono da forze che vogliono il controllo della ragazza.

Al cinema, Nina Dobrev è comparsa nel celeberrimo Noi siamo infinito (The Perks of Being a Wallflower), diretto da Stephen Chbosky. Nel 2017, è comparsa in Flatliners – Linea MortaleCrash Pad – Dolce Vendetta.

Nel 2019 ha interpretato Ashley in Run This Town ed è stata Clem nella serie tv Fam. Nello stesso hanno ha interpretato il ruolo di Chloe in Lucky Day. Nel 2021 Nina Dobrev sarà Mae in Redeeming Love e Natalie Bauer in Love Hard. Nel 2022 invece sarà Wren Pepper nel film Sick Girl.

Nina Dobrev: hot e impegnata

Nina è una delle attrici più sexy di Hollywood, ed è comparsa in una serie di servizi fotografici hot. Le sue misure? 81-61-89, ed è alta 1.69 metri.

Sexy ma anche impegnata: recentemente, ha postato su Instagram una foto in bikini, dove mostra il suo corpo splendido in un costume blu, che ricorda il colore dell’oceano, con la frase ‘Namaste in the cold. This beach doesn’t believe in winter.’ (Namaste al freddo. Questa spiaggia non crede nell’inverno.). Aveva indossato gli stessi colori in un video per Oceana, che la vedeva nuotare nell’oceano con una maglietta blu. La star ha nuotato con gli squali per promuovere l’impegno di Oceana nella lotta contro il commercio delle pinne di squalo.

 
 

Nina Dobrev nel trailer della commedia Sick Girl

Sick Girl Nina Dobrev

Lionsgate ha diffuso il trailer della commedia Sick Girl che ha come protagonisti la star di The Vampire Diaries Nina Dobrev e la star di Joy Ride Sherry Cola. Quando Wren Pepper (Nina Dobrev) sente i suoi amici più cari allontanarsi, lascia andare una piccola bugia bianca che si trasforma in un evento colossale e che cambia la vita”, si legge nella sinossi ufficiale. “Il debutto cinematografico di Jennifer Cram è un’esilarante interpretazione del prezzo dell’insicurezza e delle ricompense della vera amicizia.”

Quando sarà presentata la premiere di Sick Girl?

Sick Girl, scritto da Jennifer Cram che debutta alla regia con questo film uscirà negli USA in sala e on demand/digitale a partire dal 20 ottobre. Oltre a Dobrev e Cola, il cast include Brandon Mychal Smith, Stephanie Koenig, Haley Magnus, Ray Mckinnon, Dan Bakkedahl e Wendi Mclendon-Covey.

 
 

Nina Dobrev con Ellen Page per il remake di Linea Mortale

Nina DobrevNina Dobrev si è unita al cast del remake di Linea Mortale. A dare la notizia è Deadline che conferma che la star di The Vampire Diaries sarà al fianco di Ellen Page e Diego Luna, già confermati nel progetto.

La pellicola sarà diretta da Niels Arden Oplev (regista danese noto per Uomini che odiano le donne), mentre la sceneggiatura porterà la firma di Ben Ripley (Source Code). David Blackman e Laurence Mark figureranno tra i produttori. Le riprese del film inizieranno a luglio.

Linea mortale (Flatliners) è un film del 1990 diretto da Joel Schumacher, che narra le vicende di un gruppo di studenti di medicina che sperimentano su sé stessi la morte indotta chimicamente con l’unico scopo di provare l’esistenza dell’aldilà. Il cast del film originale include Kiefer Sutherland, Julia Roberts, William Baldwin, Oliver Platt e Kevin Bacon.