EON Productions, Metro Goldwyn
Mayer Studios (MGM) e Universal Pictures International hanno
annunciato oggi che Billie Eilish canterà la
canzone d’apertura per il venticinquesimo film di James
Bond, NO TIME TO DIE. La canzone
verrà rilasciata da Darkroom/Interscope Records. No Time To Die
uscirà in Italia il 9 aprile 2020.
La diciottenne Billie
Eilish, nominata ai GRAMMY® Award e multi-disco di
platino, ha scritto la canzone insieme a FINNEAS, suo fratello
maggiore, anche lui nominato ai GRAMMY® Award. Billie Eilish è
la più giovane artista della storia ad aver scritto e registrato
una canzone d’apertura per il franchise di James Bond.
Diretto da Cary Joji Fukunaga prodotto da
Michael G. Wilson e Barbara
Broccoli con Daniel Craig, Léa
Seydoux, Ralph Fiennes, Rami
Malek e Naomie
Harris, Ben
Whishaw, Rory
Kinnear,Jeffrey
Wright, Dali
Benssalah, Billy
Magnussen, Ana De
Armas, David
Dencik e Lashana Lynch.
No time to die arriverà al cinema il 9
aprile 2020.
No Time
to Die, attualmente nelle sale italiane, è il film che
segnerà l’ultima apparizione di Daniel Craig nei panni iconici di 007. I
produttori del franchise hanno già chiarito che l’erede dell’attore
britannico al ruolo verrà annunciato soltanto nel corso del 2022 e,
ovviamente, tutti hanno un’opinione su chi dovrebbe raccogliere
l’imponente eredità, incluso Ben Whishaw, interprete del personaggio di Q
da Skyfall del 2012.
Durante una recente intervista con
Just for Vanity, l’attore ha
espresso le sue opinioni sul futuro della saga e sulla direzione
che pensa dovrebbe prendere. “Se vogliono continuare a portare
avanti il franchise e la storia di questo personaggio,
potenzialmente si può esplorare e fare qualsiasi cosa. Non so
esattamente che strada dovrebbero intraprendere, ma di sicuro
dovrebbe essere qualcosa di estremamente radicale, qualcosa di
veramente diverso. Viviamo in un’epoca diversa ora. Ci sarà sempre
quella fetta di pubblico che spera che Bond non cambi mai. E da una
parte è giusto, perché amano questi film da tantissimo tempo.
Dall’altra, però, credo che si possano fare entrambe le cose.
Onorare il personaggio e la tradizione, ma anche guardare al
futuro, in avanti. Penso che bisogna farlo, se non Bond diventerà
soltanto una specie di pezzo da museo.”
In un’altra intervista con
Attidue, invece, Whishaw, dichiaratamente omesessuale, ha
condiviso le sue speranze in merito al fatto che un attore gay
possa essere scelto per il ruolo di 007 un giorno. “Credo
davvero che dovremmo lavorare per un mondo in cui chiunque possa
interpretare qualsiasi cosa. Sarebbe davvero elettrizzante se non
fosse importante la sessualità di qualcuno per ottenere un ruolo
del genere. Penso che sarebbe un grande passo avanti. Ma vedremo…
Vedremo a che punto siamo. Sono stupito da quanto sia cambiato nel
mondo dell’industria del cinema soltanto negli ultimi cinque o sei
anni, quindi vedremo.”
A questo punto,
Ben Whishaw ha fatto i nomi di due attori
britannici apertamente gay che vorrebbe vedere nei panni di 007,
ossia
Luke Evans (La bella e la bestia) e
Jonathan Bailey (Bridgerton):
“Sono due attori che sembrano davvero adatti per la parte.
Sarebbero entrambi un casting ideale. Sarebbe elettrizzante vedere
almeno uno di loro nel ruolo.”
In realtà, non molto tempo fa,
proprio Evans
aveva espresso il desiderio di interpretare Bond dopo Craig,
dichiarando: “Interpretare 007 dopo Daniel Craig sarebbe un compito arduo per
qualsiasi attore, ma al momento nessuno sa quali siano i piani. È
un processo top secret, ma se mi venisse offerta la possibilità,
cogliere l’occasione al volo, come penso farebbero molti attori al
mio posto. Sarà un momento davvero emozionante l’annuncio del nuovo
casting per la produzione di Bond e auguro buona fortuna a chiunque
riesca ad ottenere la parte.”
In No Time
to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica
dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere
viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio
amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Bloomberg
riporta che MGM avrebbe avuto una serie di discussioni con Apple e
Netflix in merito alla possibilità di acquistare
No Time to
Die e di far debuttare il nuovo attesissimo
capitolo della saga di James
Bond direttamente in streaming. Tuttavia, lo studio sembra
essere irremovibile e convinto di voler distribuire Bond
25 al cinema.
Il sito spiega che il prossimo film
di James Bond potrebbe potenzialmente recuperare centinaia di
milioni di dollari attraverso una potenziale uscita in streaming,
anche se MGM sostiene che il blockbuster “non è in
vendita”. Un rappresentante ha rilasciato una dichiarazione
dicendo: “L’uscita del film è stata posticipata ad aprile 2021
al fine di preservare l’esperienza in sala per gli
spettatori.”
Amazon non sembra essere in corsa
per acquistare No Time to
Die, anche se questa potrebbe rivelarsi una mossa
innegabilmente sensata per MGM in questa fase così delicata.
Tenet è stato un fallimento al botteghino, mentre la spesa
relativa al marketing del prossimo film di 007 sembra essersi
definitivamente esaurita (un trailer finale che reclamizzava
l’uscita in sala a novembre ha debuttato poco prima della notizia
dell’ennesimo rinvio).
No Time to Die e il futuro della sala cinematografica
No Time to Die è costato
circa 250 milioni di dollari, quindi se MGM avesse la possibilità
di vendere il film ad una cifra superiore, avrebbe certamente la
possibilità di raggiungere almeno il pareggio. Se si scommette
ancora su un’uscita in sala, il risultato finale potrebbe essere
quello di una grave perdita, perché è chiaro che gli spettatori non
saranno pronti a tornare al cinema fino a quando non sarà
disponibile un vaccino COVID-19.
In No Time to Die, Bond si
gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal
servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente
interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della
CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno
scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa
del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain
armato di una nuova e pericolosa tecnologia.
Tra i nuovi personaggi più
intriganti di No Time to
Die, l’attesissimo venticinquesimo capitolo della saga
di James
Bond in arrivo nelle sale a Novembre, c’è sicuramente quello
della Bond Girl Paloma, interpretata da
Ana De Armas, la bellissima attrice e modella cubana
che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare grazie a Blade
Runner 2049 e a Cena
con delitto – Knives Out.
In una recente intervista con
Vogue Mexico, l’attrice ha parlato del suo personaggio nel film
di Cary Fukunaga, ammettendo che quando ha
accettato la parte, la sua più grande preoccupazione è stata che il
suo personaggio non rappresentasse assolutamente uno stereotipo.
L’attrice voleva che la sua Paloma fosse “emanticipata” e
“realistica”, specialmente rispetto alle precedenti Bond
Girl del grande schermo, che storicamente sono state quasi sempre
relegate al ruolo di mero oggetto del desiderio.
“Ciò che conta di più per me è
rappresentare donne e personaggi femminili emanticipati, realistici
e al di fuori di qualsiasi stereotipo”, ha spiegato
Ana De Armas. “In questo nuovo film di 007 ho
avuto la consapevolezza di prestare la massima attenzione e di
essere attenta all’argomento. Questa è stata la cosa principale per
me, soprattutto quando ho parlato del ruolo con il
regista.”
No Time to Die e la “nuova”
rappresentazione delle figure femminili
Sempre di recente, a proposito della
caratterizzazione dei ruoli femminili, anche l’attrice Lashana Lynch aveva anticipato che il ritratto
delle figure femminili in No Time to Die è stato
gestito in maniera totalmente diversa, e soprattutto in un modo più
rappresentativo rispetto ai tempi moderni. “Il modo in cui le
donne vedono loro stesse e il modo in cui vengono rappresentate è
completamente autentico. Sono consapevoli di poter bastare a se
stesse”, aveva spiegato l’attrice. “È un qualcosa che si
potrà vedere in questo nuovo film, e non soltanto in relazione ai
personaggi femminili che esistono già nel franchise, ma anche in
quelli nuovi di zecca come il mio.”
In No Time to Die, Bond si
gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal
servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente
interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della
CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno
scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa
del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain
armato di una nuova e pericolosa tecnologia.
ll primo trailer
ufficiale di No Time to Die è stato
ufficialmente rilasciato. Naturalmente, le prime immagini della
nuova avventura di James
Bond – che dovrebbe essere l’ultima per
Daniel Craig – ha lasciato aperte una
serie di domande che, ovviamente, troveranno risposta soltanto
quando il film arriverà nelle sale di tutto il mondo (in Italia
uscirà l’8 aprile 2020).
Di seguito abbiamo raccolto le 10
principali domande che ci ha lasciato il trailer del nuovo film
dedicato all’iconica spia britannica, diretto da Cary Joji
Fukunaga e interpretato anche il premio Oscar Rami
Malek:
1Perché Swann avrebbe tradito
Bond?
La
più grande domanda arriva a 10 secondi dall’inizio del trailer.
Perché l’amore della vita di Bond dovrebbe tradirlo? Ciò che quel
tradimento comporta e quale impatto avrà sulla loro relazione
appare secondario rispetto al fatto che le loro vite sono
nuovamente a rischio. Chiaramente, le azioni della Dottoressa Swann
e il mondo in cui queste influenzeranno gli altri nuovi personaggi
rappresenta uno dei punti cruciali della storia di No
Time to Die.
Le
ripercussioni di questo tradimento, di questo segreto nascosto,
risuoneranno probabilmente lungo tutto l’arco narrativo del film.
Perché qualcuno dovrebbe ingannare Bond e fino a che punto questo
qualcuno è disposto a spingersi per riscattarsi? Se questo film
sarà davvero l’ultimo 007 interpretato da Daniel
Craig, è probabile che questo altro tradimento porterà
l’agente ad intraprendere percorsi narrativi
inesplorati…
Dopo il grande successo ottenuto con
la serie Mr. Robot e con il biopic Bohemian
Rhapsody, grazie al quale è riuscito a conquistare l’Oscar
come miglior attore protagonista lo scorso anno, Rami
Malek si prepara a raccogliere una nuova entusiasmante
sfida recitativa: come sappiamo da tempo ormai, l’attore americano
di origini egiziane sarà il principale villain di No
Time to Die, il venticinquesimo episodio della
longeva saga di James
Bond.
In una recente intervista concessa
ad Empire Magazine,
Rami Malek ha parlato proprio del suo ruolo in
No Time to Die, dove interpreterà il
misterioso villain mascherato Safin. Nel corso
dell’intervista, Malek ha spiegato che quando ha accettato la
parte, non ha voluto ispirarsi a nessuno degli attori che in
precedenza hanno ricoperto il ruolo di un cattivo nella saga di
007, ma regalare al pubblico un personaggio che fosse completamente
inedito; Malek ha spiegato di essersi approcciato al ruolo in
maniera totalmente originale, un processo molto simile a quello
messo in atto per interpretare l’iconico Freddie
Mercury nel biopic campione d’incassi Bohemian
Rhapsody:
“Se fossi andato sul set e
avessi provato a fare una copia carbone di una precedente
performance, che gioia o divertimento sarebbe stato per gli altri?
Credo che questa sia una lezione che ho imparato quando ho
interpretato Mr. Mercury. Se non è qualcosa di originale, allora
perché preoccuparsi? Ho preso alcuni dettagli da alcuni dei miei
personaggi preferiti, ma ogni giorno ho provato ad infondere in
questo personaggio qualcosa che pensavo potesse avere un senso per
lui, e allo stesso tempo qualcosa che potesse risultare scioccante
e snervante.”
Per il ruolo di Safin, Rami
Malek ha lavorato nuovamente con il dialogue coach
William Conacher, che lo aveva già aiutato ad
impostare la voce e i dialoghi di Mercury nel biopic di
Bryan Singer. L’attore ha spiegato che il loro
intento è stato realizzare qualcosa di unico e di non facilmente
riconoscibile.
Ricordiamo che Safin non sarà
l’unico villain che apparirà in No Time to
Die, dal momento che nel film vedremo anche il
ritorno del Blofeld di Christoph
Waltz, già interpretato dall’attore due volte premio Oscar
in Spectre.
Il film, atteso nelle sale l’8
aprile 2020, vede nel cast Daniel Craig (James
Bond), Ralph
Fiennes (M), NaomieHarris (Eve
Moneypenny), Ben
Whishaw (Q), Rory
Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey
Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono
invece Rami
Malek, Billy Magnussen, Lashana
Lynch e Ana de Armas.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe Waller-Bridge per
“ravvivare” lo script di Bond 25 sotto
speciale richiesta di Craig, grande fan
di Fleabag e Killing
Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal
1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr.
No e From Russia With Love) che la casa di
produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del
franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.
In No Time To
Die, Bond si gode una vita tranquilla in
Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto
vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un
vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Il fatto che No Time To
Die segnerà l’ultima apparizione
cinematografica di Daniel Craig nei panni di James
Bond, ha inevitabilmente fatto nascere una serie di
speculazioni secondo cui l’incarnazione di 007 da parte dell’attore
britannico potrebbe morire alla fine del film. Per saperlo con
certezza, ovviamente, bisognerà aspettare soltanto l’uscita del
venticinquesimo episodio della longeva saga al cinema.
Nell’attesa, in una recente
intervista con C
Magazine, l’attrice Léa
Seydoux, che in Bond 25 tornerà a vestire i
panni Madeleine Swann, ha parlato di cosa i fan dovranno aspettarsi
dal nuovo film. Senza ovviamente rivelare dettagli sulla trama,
l’attrice ha anticipato un episodio alquanto emozionante: “Ci
saranno un sacco di sentimenti che verranno esplorati in questo
nuovo Bond. È davvero emozionante. Se amate piangere al cinema,
scommetto che piangerete guardandolo. Quando l’ho visto io, ho
pianto. Il che è davvero strano, perché ci recito.”
Purtroppo, dovremmo ancora attendere
prima di scoprire a quali aspetti della trama le parole della
Seydoux facciano riferimento: a causa della pandemia di
Coronavirus, infatti, l’uscita mondiale di No Time To
Dieè stata posticipata al prossimo
novembre.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe
Waller-Bridge per “ravvivare” lo script
di Bond
25 sotto speciale richiesta di Craig, grande
fan di FleabageKilling Eve, le due
serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu
Johanna Hardwood con Dr. No e From
Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una
donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi
più che mai “rilevante”.
In No Time To Die,
Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato
dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente
interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della
CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno
scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa
del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain
armato di una nuova e pericolosa tecnologia.
L’attesa è finita. Dopo
tanti rinvii, arriva finalmente nelle sale, No Time to
Die, nuovo capitolo della saga di James Bond, l’ultimo che vede Daniel Craig nei panni dell’agente
segreto più famoso al mondo. A quindici anni dal suo esordio nel
ruolo con Casino Royale, l’attore lascia il
personaggio che lo ha reso famoso presso il grande pubblico, e lo
fa in grande stile.
No Time to
Die: la trama
In No Time to
Die Bond, Daniel Craig, vorrebbe solo godersi la
pensione da ex agente segreto, in compagnia di Madeleine, Léa
Seydoux, ma non è così facile. Il rivale di sempre,
Blofeld, Christoph Waltz, non ha rinunciato all’idea di
ucciderlo e gli tende una trappola. Scampato, Bond sospetta che
Madeleine l’abbia tradito, la lascia e decide di rientrare in
gioco. Anche perchè l’MI6 e Mallory, Ralph Fiennes, avranno ancora bisogno di lui.
Cinque anni dopo, infatti, da un laboratorio segreto inglese viene
rubata una nuova arma potentissima, che in mani sbagliate può
distruggere milioni di vite. Nel dare la caccia allo scienziato
russo corrotto che può portarlo a chi ha commissionato il furto,
Bond ritroverà il suo vecchio amico Felix Leiter,
Jeffrey Wright, agente della CIA. Passerà per Cuba,
dove si farà aiutare dalla bella e capace Paloma, Ana De Armas, ma conoscerà anche lo 007 Nomi,
Lashana Lynch, la donna che ha ormai preso il suo posto e
con cui dovrà collaborare. C’è però anche un altro nemico da
sconfiggere, Lyutsifer Safin, Rami Malek, desideroso di vendicarsi con
Blofeld e con la Spectre e ideatore di un diabolico piano criminale
che minaccia tutti. Bond si ritroverà faccia a faccia con Blofeld,
avrà a che fare ancora con Madeleine e con una novità inaspettata.
Riuscirà a portare a termine la sua missione con successo anche
stavolta?
“E’ stato un lungo
viaggio”, dice Daniel Craig, nella breve clip che precede
l’inizio della pellicola, riferendosi evidentemente non solo ai
ritardi che hanno posticipato l’uscita del film, ma anche alla sua
lunga militanza nel ruolo di Bond, che qui si conclude. E
sottolinea l’importanza dell’arrivo del film sul grande schermo,
“il luogo a cui appartiene”.
Non si può dargli torto.
No Time to Die è indubbiamente bello scenicamente,
dai panorami mozzafiato di Matera e Gravina di Puglia, alla
spettacolarità delle scene in cui dominano ghiaccio, fuoco e acqua.
Chi poi ama la spettacolarità dell’azione, non resterà deluso:
inseguimenti, sparatorie, scontri, fughe rocambolesche, assieme
alle armi mirabolanti da sempre in dotazione a Bond, non mancano.
Aspetti questi, che avrebbero risentito molto di una fruizione in
un luogo diverso dalla sala, togliendo al film gran parte del suo
fascino.
Tra gli elementi
d’indubbio impatto va poi citata la colonna sonora, con il tema
principale del film interpretato ottimamente da Billie
Eilish.
Una sceneggiatura
ipertrofica e un villain che non convince per un (troppo) lungo
addio
Il problema di questo
No Time to Die, 25esimo episodio della saga di
James
Bond è l’ipertrofia. Dentro, c’è troppo. Più la narrazione
procede, più si ha l’impressione che il regista – anche
sceneggiatore con Neal Purvis, Robert Wade e Phoebe Waller-Bridge – per l’ultima interpretazione di
Craig nei panni di Bond abbia voluto strafare e accompagnare gli
spettatori in un lunghissimo addio. No time to die
conta almeno quattro location e quattro intrecci, con risvolti non
sempre chiari. Poi c’è la sfera personale, che acquisisce
un’importanza mai avuta prima, alla quale si dà spazio con un Bond
a tratti perfino romantico. Ciò comporta una durata fuori dal
comune, che sfiora le tre ore e finisce per risultare
eccessiva.
Altra nota stonata,
Rami Malek, scialbo e inespressivo, che non
riesce a far suo il ruolo del villain ed è l’unico, grosso neo in
un cast con nomi eccellenti. Al fianco di Craig troviamo Ralph Fiennes e Christoph Waltz, assieme a tre figure femminili cui
viene dato ampio spazio e che affiancano il protagonista con grinta
e carattere: Léa
Seydoux, Lashana Lynch e Ana De Armas, senza dimenticare Naomie Harris, che veste di nuovo i panni
di Miss Moneypenny.
Gli elementi sopra
citati forse non disturberanno più di tanto chi voleva godersi fino
all’ultima goccia il Bond di Daniel Craig, tra i più amati dal pubblico, ma
obiettivamente non rendono un buon servigio al film. Il 25esimo
episodio della saga di Bond, No time to
die, è in sala da giovedì 30 settembre,
distribuito da Universal Pictures.
Nel franchise di James Bond i personaggi femminili sono stati
spesso oggetto di numerose critiche, dal momento che sono stati
quasi sempre utilizzati in qualità di tipiche damigelle in pericolo
o di femme fatale che puntualmente venivano sedotte da 007. A
quanto pare, però, nell’attesissimo No Time to Die pare
che il ritratto delle donne sarà gestito in maniera totalmente
diversa, e soprattutto in un modo più rappresentativo rispetto ai
tempi moderni.
La star di Captain
Marvel,Lashana Lynch, dovrebbe interpretare un ruolo
di rilievo nella 25esima avventura dell’agente più amato del grande
schermo. Parlando con
TechRadar, l’attrice ha spiegato di aver lavorato per
sviluppare il personaggio di Nomi in una donna che potesse essere
il più forte possibile. A quanto pare, Lynch è stata molto aiutata
dalla sceneggiatura, dal momento che gli autori pare avessero gli
stessi obiettivi in merito al suo personaggio.
“Il modo in cui le donne vedono
loro stesse e il modo in cui vengono rappresentate è completamente
autentico. Sono consapevoli di poter bastare a se stesse”, ha
spiegato l’attrice. “È un qualcosa che si potrà vedere in
questo nuovo film, e non soltanto in relazione ai personaggi
femminili che esistono già nel franchise, ma anche in quelli nuovi
di zecca come il mio.”
Lynch ha poi aggiunto: “Oggi c’è
un maggiore senso di empowerment, che è una cosa davvero importante
da percepire quando vai a lavorare. Ancora più importante, è
mostrare tutto ciò alle giovani generazioni.”
In No Time to Die, Bond si
gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal
servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente
interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della
CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno
scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa
del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain
armato di una nuova e pericolosa tecnologia.
No Time to
Die, l’attesissimo Bond
25 che segnerà l’ultima apparizione
di Daniel Craig nei panni dell’iconico
agente segreto, sarà il film più lungo della saga. La catena
cinematografica americana Regal e la catena
cinematografica olandese Pathe hanno infatti confermato la
durata del film: 163 minuti, ossia 2 ore e 43.
No Time to
Die sarà così il capitolo dalla durata più lunga
dell’intera saga, andando così a superare anche quella del
precedente Spectre (che
durava 148 minuti). La notizia non dovrebbe sorprendere più di
tanto, dal momento che il film di Cary Joji
Fukunaga chiuderà ufficialmente la linea narrativa del
Bond interpretato da Daniel Craig.
Il film, atteso nelle sale l’8
aprile 2020, vede nel cast Daniel
Craig (James
Bond), Ralph
Fiennes (M), NaomieHarris (Eve
Moneypenny), Ben
Whishaw (Q), Rory
Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey
Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono
invece Rami
Malek, Billy Magnussen, Lashana
Lynch e Ana de Armas.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe Waller-Bridge per
“ravvivare” lo script di Bond 25 sotto
speciale richiesta di Craig, grande fan
di Fleabag e Killing
Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal
1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr.
No e From Russia With Love) che la casa di
produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del
franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.
In No Time To
Die, Bond si gode una vita tranquilla in
Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto
vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un
vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
A causa della pandemia di Covid-19,
No Time To
Dieè stato posticipato al prossimo
novembre. I fan di lunga data di 007 dovranno quindi ancora
attendere prima di vedere sul grande schermo l’ultima apparizione
di Daniel Craig nei panni dell’iconico
James
Bond. Il nuovo film sarà diretto da Cary Joji
Fukunaga che, in una recente intervista, ha rivelato di
aver considerato l’idea di ambientare parte di Bond 25
all’interno della mente del protagonista.
Parlando con
Interview Magazine, è emerso che la trama del film sarebbe
potuta essere molto diversa rispetto a quella delle passate
avventure di Bond. Riflettendo sulla possibile inclusione
all’interno di No Time To
Die di elementi metafisici, Fukunaga ha ammesso
che per lungo tempo ha considerato l’idea di ambientare due atti
del film all’interno della mente di 007. Naturalmente, si sarebbe
trattato di un grandissimo rischio per una saga che, fino a quel
momento, non aveva mai azzardato un approccio narrativo del
genere.
“Avevo avuto quest’idea che il
film potesse essere ambientato nel rifugio del villain dell’ultimo
Bond”, ha spiegato il regista. “C’è questa scena in cui un
ago penetra nella testa di James Bond e che dovrebbe fargli
dimenticare tutto. Miracolosamente, però, riesce a fuggire grazie
ad una bomba orologio. Poi, lui e Léa Seydoux fanno saltare in aria
la tana e continuano a salvare la situazione. Continuavo a pensare:
‘E se tutto fino alla fine del secondo atto fosse nella testa di
007?’.”
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe
Waller-Bridge per “ravvivare” lo script
di Bond
25 sotto speciale richiesta di Craig, grande
fan di FleabageKilling Eve, le due
serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu
Johanna Hardwood con Dr. No e From
Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una
donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi
più che mai “rilevante”.
In No Time To
Die, Bond si gode una vita tranquilla in
Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto
vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un
vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Arriva da Deadline la notizia
che, a causa della pandemia di Covid-19 che costringe ancora i
cinema americani e di altri paesi del mondo alla chiusura,
Universal Pictures e MGM hanno deciso di posticipare ancora una
volta No Time to
Die, l’attesissimo venticinquesimo capitolo della saga
di James
Bond.
Si tratta del terzo rinvio ufficiale
per l’ultimo film del longevo franchise in cui apparirà Daniel Craig: inizialmente previsto per lo
scorso Aprile, il film è stato posticipato a Novembre (tra l’altro,
l’uscita per il prossimo mese era stata di recente confermata!).
Adesso No Time to
Die è stato definitivamente posticipato al 2021,
precisamente al 2 Aprile.
In una nota ufficiale, è stato
dichiarato: “MGM, Universal e i produttori di Bond, Michael G.
Wilson e Barbara Broccoli, oggi hanno annunciato che l’uscita di No
Time to Die, 25esimo film della serie di James Bond, è stata
rimandata al 2 Aprile 2021 in modo da essere visto dal pubblico in
sala in tutto il Mondo. Capiamo che lo slittamento sarà una
delusione per i nostri fan ma ora non vediamo l’ora di condividere
il film il prossimo anno.”
Giusto ieri era stato diffuso il
videoclip ufficiale del brano trainante della colonna sonora
originale del film (e che accompagnerà i titoli di testa),
interpretato da Billie Eilish. Con l’uscita
rimandata ufficialmente ad Aprile del 2021, Bond 25
arriverà adesso nelle sale ad un anno esatto di distanza
dall’uscita inizialmente programmata.
In No Time to Die, Bond si
gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal
servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente
interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della
CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno
scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa
del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain
armato di una nuova e pericolosa tecnologia.
No Time
to Die ha stabilito un record al box office,
diventando il film con il maggior incasso al botteghino
internazionale nell’era della pandemia. Originariamente previsto
per l’uscita nell’aprile 2020, No Time
to Die è stato il primo film a spostare la sua
data di uscita a causa delle allora solo preoccupazioni per la
pandemia di COVID-19. Dopo molte date provvisorie,
il film è finalmente uscito.
No Time To Die ha
esordito al botteghino nazionale con $ 55,2 milioni, cifra
inferiore ai precedenti tre film di James
Bond con Daniel Craig. A livello nazionale, il
film ha incassato 150 milioni di dollari, diventando il film con
l’incasso più basso dell’era Craig, ma in tutto il mondo la storia
è stata molto diversa per 007. Il weekend di apertura
internazionale di No Time
to Die ha stabilito un record al botteghino in
era pandemica con 119,1 milioni di dollari in 54 mercati, ed è
diventato il più grande film della Universal Pictures (che detiene
i diritti internazionali di No Time To Die) nel
Regno Unito battendo Mamma Mia!.
Secondo Box Office Mojo, tramite
Fandom, No Time
to Die ha superato Fast and Furious
9 al botteghino internazionale con $ 558 milioni,
diventando il film di Hollywood con il maggior incasso in tutto il
mondo dall’inizio della pandemia di COVID-19 nel marzo 2020.
No Time To Die ha ha incassato $ 708 milioni in
tutto il mondo, il che lo pone al di sopra di Casino
Royale e Quantum of Solace come risultato
al box office.
In No Time
to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica
dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere
viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio
amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Daniel Craig porta in scena “il miglior Bond che
abbiamo mai avuto” (IGN) ed un “finale epico e sorprendente”
(Empire) in No Time To Die, lo straordinario 25° capitolo
della saga di James
Bond, disponibile dal 15 dicembre in Dvd, Blu-ray e 4k Ultra
HD.
Con oltre 700 milioni di dollari al
botteghino mondiale, i fan possono ora godersi a casa No Time To Die, giusto in tempo per le Feste
con oltre un’ora di contenuti speciali esclusivi alla scoperta
dell’azione, dello spettacolo e degli stunt. Con focus speciali tra
cui Essere James Bond, una retrospettiva di 45 minuti in 4K UHD, e
quattro esclusive ed emozionanti featurette, potremo finalmente
immergerci dietro le quinte del film ed esplorare a fondo il
retaggio “emozionante e commovente” (Deadline) dello 007 di
Daniel Craig.
No Time To Die vede il ritorno di
Daniel Craig nei panni del James Bond di Ian Fleming,
al fianco del vincitore del Premio Oscar Rami Malek. Dopo aver
lasciato i servizi segreti, Bond si gode una vita tranquilla in
Giamaica. Tuttavia, la pace conquistata si rivela di breve durata
quando il suo vecchio amico Felix Leiter gli chiede aiuto. La
missione di salvare uno scienziato rapito si rivela molto più
difficile del previsto, portando Bond sul sentiero di un misterioso
antagonista armato di una nuova pericolosa tecnologia.
No Time To Die ha nel suo cast
Daniel Craig (Spectre, Skyfall), Rami Malek (Bohemian
Rhapsody, Mr. Robot), Léa Seydoux (The French Dispatch, Spectre,
Blue is the Warmest Color), Lashana Lynch (Captain Marvel), Ben Whishaw (Spectre,
Cloud Atlas), Naomie Harris (Spectre, Venom), con Jeffrey Wright
(Spectre, Broken Flowers), Christoph Waltz (Spectre, Bastardi senza
Gloria), e Ralph Fiennes (Spectre, Grand Budapest Hotel).
CONTENUTI SPECIALI NEI FORMATI 4K ULTRA HD, BLU-RAY E DVD:
ANATOMIA DI UNA SCENA: MATERA –
Nel completo stile Bond, c’è un’incredibile sequenza pre-credit
all’interno di No Time To Die. Un inseguimento a perdifiato girato
a Matera che comincia a piedi, prosegue in moto ed infine in auto.
Non un’auto qualunque, peraltro – l’iconica Aston Martin DB5!
Attraverso interviste con Daniel Craig ed il regista Cary Joji Fukunaga,
oltre ad altre interviste sul set con membri chiave della troupe,
scopriamo come è stata realizzata questa incredibile sequenza.
SIAMO REALISTI: L’AZIONE IN NO
TIME TO DIE – In un mondo pieno di film d’azione pieni di CGI, il
franchise di Bond spicca orgogliosamente tra la folla per girare
sempre i propri stunt dal vivo, senza l’utilizzo di effetti
speciali. In questa featurette, vediamo come No Time To Die
continua questa tradizione con alcune splendide sequenze
d’azione.
UN VIAGGIO GLOBALE – Location
esotiche sono ormai sinonimo dei film di Bond e No Time To Die non
fa eccezione. Oltre a tornare nella patria spirituale di Bond, la
Giamaica, per l’ultimo film di Daniel Craig percorriamo anche un
viaggio attraverso l’Italia, la Norvegia e la Scozia. Ascolteremo
le opinioni di Daniel Craig, Cary Fukunaga, altri membri del cast e
della troupe, su come è stato girare in queste location
spettacolari.
COSTRUIRE IL MONDO DI BOND – Lo
scenografo Mark Tildesley e la costumista Suttirat Anne Larlarb,
insieme al cast e alcuni membri della troupe, discutono
l’ispirazione, le sfide e i vari tentativi di ideazione e creazione
di set e costumi tanto importanti per l’iconico franchise di
Bond.
ESSERE JAMES BOND* – In questa
speciale retrospettiva di 45 minuti, Daniel Craig riflette molto
intimamente sulla sua avventura durata 15 anni nei panni di James
Bond. Con un archivio fotografico inedito proveniente da Casino
Royale, fino al 25° film No Time To Die, Craif condivide i suoi
ricordi personali in una chiacchierata con i produttori di 007,
Michael G Wilson e Barbara Broccoli, fino ad arrivare alla sua
ultima performance nei panni di James Bond.
Odeh Hathalin,
alias Awdah Hathaleen, importante attivista
palestinese e leader della comunità, consulente del documentario
premio Oscar No Other Land, è stato ucciso a colpi
d’arma da fuoco da un colono israeliano nella Cisgiordania occupata
lunedì.
L’incidente è stato riportato per la
prima volta dal co-regista del film, il giornalista israeliano
Yuval Abraham, che ha affermato che Hathalin era
in condizioni critiche dopo essere stato colpito “ai polmoni”. La
sua morte per le ferite riportate è stata successivamente
confermata dal Ministero della Salute palestinese. Secondo il
regista sui social media, i residenti avevano identificato
l’assassino come Yinon Levi, un colono appartenente a un gruppo
originariamente sanzionato dal presidente Joe
Biden, nonché dal Regno Unito e dall’Unione Europea,
sebbene tali sanzioni siano state successivamente revocate
dall’amministrazione di Donald Trump.
In particolare, Hathalin è stato
colpito nel villaggio di Umm al-Khair, nella comunità di Masafer
Yatta, dove si concentrava No Other Land. Il
documentario racconta la violenza e la distruzione all’interno
della comunità causate da soldati e coloni israeliani mentre gli
attivisti palestinesi si oppongono allo sfollamento forzato. La
polizia israeliana ha dichiarato che le forze erano sul posto e
avevano arrestato un cittadino israeliano che non hanno
identificato al momento, sebbene i media abbiano successivamente
riferito lunedì che Levi è stato arrestato perché sospettato
dell’omicidio di Hathalin. È stato poi rilasciato agli arresti
domiciliari martedì, mentre le indagini proseguivano. Nel post di
Abraham su X, il regista ha anche condiviso un video di Levi che
“sparava come un matto”, sebbene non sia stato chiarito se questo
fosse direttamente correlato all’incidente in cui l’attivista è
stato ucciso.
Awdah Hathaleen ha contribuito alla
realizzazione di No Other Land
Oltre al suo attivismo all’interno
di Umm al-Khair, Hathalin era padre di tre figli e lavorava come
insegnante di inglese nella zona. Per il collettivo
israelo-palestinese che ha creato No Other Land, è
stato fondamentale per il loro lavoro, dato il suo sostegno ai
giornalisti che lavoravano nella zona. Avrebbe anche partecipato
direttamente alle riprese del documentario, che avrebbe poi vinto
l’Oscar per il miglior documentario all’inizio di quest’anno.
Abraham lo ha descritto come “un attivista straordinario“,
mentre un altro dei registi del film, il regista palestinese
Basel Adra, lo ha definito un “caro
amico” in un suo post sui social media. “Non riesco quasi
a crederci“, ha scritto. “Il mio caro amico Awdah è stato
massacrato questa sera. Era in piedi davanti al centro comunitario
del suo villaggio quando un colono ha sparato un proiettile che gli
ha trafitto il petto e gli ha tolto la vita. È così che Israele ci
cancella: una vita alla volta“.
Quando un negoziatore di ostaggi
sull’orlo del divorzio si trova a dover salvare sia la moglie
rapita che il presidente del Messico, le sue capacità di mediazione
dovranno salvare delle vite… e, si spera, il suo matrimonio. È
questa la premessa alla base della
commedia
thriller messicana No Negociable, diretta da
Juan Taratuto e basata su
un’idea originale di Alejandro De Grazia. Un film
che oltre a divertire e appassionare fornisce l’ennesima
dimostrazione di produzione latino americana capace di ottenere
grande successo su Netflix.
Negli ultimi anni le produzioni in
lingua spagnola, grazie soprattutto alle piattaforme streaming, si
sono moltiplicate, anche per via del grande successo ottenuto in
termini di critica e pubblico. Titoli come La casa di carta,Élite,Fenómenas – Indagini
occulte o Tin & Tina sono solo
alcuni degli esempi più noti di come la produzione – di film o
serie TV – spagnola abbia invaso gli schermi di tutto il mondo. Ad
esse si aggiunge ora anche No Negociable, da poco
su Netflix e subito affermatosi come uno dei titoli più visti.
Sarà la sua combinazione di commedia
e azione, la presenza di attori carismatici o gli intrecci politici
proposti dal racconto, ma è questo un film che sta stupendo tutti
gli spettatori, ritagliandosi un posto di rilievo nel catalogo
della piattaforma. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune
delle principali curiosità relative a No
Negociable. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
spiegazione del finale.
Alan Bender, il
miglior negoziatore di ostaggi del Messico, è talmente impegnato
nel suo lavoro da trascurare la famiglia, con grande disappunto
della moglie Victoria. I due iniziano una terapia
di coppia per risolvere i loro problemi, ma Bender riceve una
telefonata: Il presidente del Messico è stato rapito insieme alla
sua amante e il criminale è a caccia di soldi per il riscatto. Ben
presto, suoi ostaggi diverranno anche la stessa Victoria e
Nico, il personal trailer con cui tradisce Bender.
Riuscirà il negoziatore a salvare gli ostaggi e a riconquistare sua
moglie?
Ad interpretare Alan Bender,
negoziatore di ostaggi, vi è l’attore Mauricio
Ochmann, celebre anche per El Señor de los
Cielos. Nel ruolo sua moglie Victoria si ritrova invece
Tato Alexander, vista anche in Harina.
Gonzalo Vega Jr., già visto in Dopo
Lucia, ricopre qui il ruolo di Nico, l’allenatore
personale di Victoria. Enoc Leaño, attore in
Roma, ricopre qui il ruolo del presidente Francisco
Araiza, Leonardo Ortizgris, visto in Museo, è Vicente Zambrano, ex agente dei corpi
speciali e Claudette Maillé (Le vedove del
giovedì) è il comandante Carrasco. Cristina
Michaus interpreta invece il Segretario degli Interni
Regina Bastón.
Verso il finale si scopre che Nico
ha lavorato con Vicente per tutto questo tempo. Lo ha aiutato a
realizzare il suo piano e a prendere in ostaggio il Presidente
costringendolo a sottoporsi alla macchina della verità. Registrano
la sua confessione sui suoi affari corrotti e su quelli di altri
ministri, tra cui il Segretario degli Interni e per far uscire il
video in modo sicuro, Vicente rilascia Nico. Tuttavia, un messaggio
di Victoria porta Carrasco e Alan a capire che Nico non è mai stato
un ostaggio. Alan prende allora il video di Nico, che era
l’obiettivo principale di Vicente nel prendere in ostaggio il
presidente.
Prima che Alan possa però usare il
video per negoziare con Vicente, il Segretario degli Interni e gli
altri ministri decidono di porre fine alle trattative e di inviare
le forze di soccorso con l’ordine di mettere al sicuro solo il
presidente, il che significa che c’è la possibilità che Victoria
rimanga ferita o uccisa. Ma Alan non è disposto a rischiare la vita
di Victoria e decide di recarsi nell’appartamento in cui sono
tenuti gli ostaggi per tentare di negoziare con Vicente. Comunica
dunque al criminale di avere il video e sa che Vicente ha fatto
tutto questo per smascherare la corruzione del Presidente.
Lo esorta dunque a lasciare andare
Victoria e ad accettare il suo aiuto, visto che la polizia sta per
fare irruzione da un momento all’altro. Alan riesce a convincere
Vicente a fidarsi di lui. Vicente rilascia Victoria e Alan gli
consegna dunque il video. Prima, però, Vicente fa promettere al
Presidente che il video non uscirà mai se lui si prenderà solo un
anno e mezzo di prigione. Il Presidente accetta e Vicente si
arrende pacificamente. Alan, però, mantiene la sua promessa e fa
trapelare il video, che diventa virale e costringe il presidente a
dimettersi. Vicente ha ora intenzione di diventare il prossimo
presidente e vuole che Alan lo aiuti, ma lui non gli dà una
risposta definitiva.
Il trailer di No
Negociable e come vederlo in streaming su Netflix
Come anticipato, è possibile fruire
di No Negociable unicamente grazie alla sua
presenza nel catalogo di Netflix, dove attualmente
è al 3° posto della Top 10 dei film più visti sulla
piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque
sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo
tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo
in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi
anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.
Il trailer ufficiale di
No Hard Feelings rivela finalmente
qualcosa di più sulla nuova commedia con protagonista la premio
Oscar Jennifer
Lawrence. Il film, che vede la star abbracciare il suo
lato più cattivo, seguirà il suo personaggio sfortunato Maddie
mentre accetta di fingere di uscire con un diciannovenne per
aumentare la sua autostima prima che vada al college. Il film, che
uscirà nelle sale statunitensi il 23 giugno, è
interpretato anche da Andrew Barth Feldman,
Natalie Morales e Matthew
Broderick.
Il trailer anticipa dunque una
commedia piuttosto sboccata, sulla scia di titoli come Bad
Teacher o Bad Moms. Tuttavia, sembrano essere
presenti anche elementi da coming of age tipici di
film come Juno, che combina la sua commedia assurda e
sporca con uno studio più approfondito dei personaggi, della loro
psicologia e del loro mondo emotivo. Come se non bastasse, No
Hard Feelings segna anche il debutto della Lawrence in una
commedia pura, ricordando che un titolo come Il lato positivo
prevedeva primariamente forti elementi drammatici.
Dopo il drammatico e indipendente
Causeway, No Hard
Feelings segna dunque un ulteriore ritorno sulle scene per
l’attrice, che si era presa un breve pausa dalle scene in
concomitanza con la sua gravidanza. Stavolta, inoltre, la Lawrence
sembra qui intenta a dar vita ad un personaggio che, a giudicare
dal trailer, si preannuncia già memorabile. Non resta dunque che
attendere anche l’uscita italiana del film per poter scoprire di
cosa è stata capace la premio Oscar alle prese con una commedia che
si preannuncia tanto politicamente scorretta. Nell’attesa, ecco di
seguito il primo trailer di No Hard Feelings.
La Screen Gemsha
appena rilasciato online un nuovo
posterper il
prossimothriller di loro
produzioneNo GoodDeed. La pellicola vede
protagonisti Idris
ElbaeTarajiP.Henson. Eccolo
qui sotto:
Nel cast di No GoodDeed sono presenti
anche LeslieBibb, Katedel Castillo,Wilbur
Fitzgerald, Frank BrennaneHenrySimmons. Le riprese si sono svolte a partire
da aprile 2012 ad Atlanta, in Georgia. Il film segue la storia di Terri(Henson),
una moglie devotaemadre di due figli,
che viveuna vita
ideale. Quest’ultima prende però
una svolta drammaticaquando la suacasaed i bambini sonominacciati daColin(Elba), uno sconosciutoaffascinante cheriesce
ad entrare in casa, sostenendo di
aver avuto problemi con l’auto.
L’incontroinaspettatolascia la donna
e la sua famigliaterrorizzati in unala lottaper la sopravvivenza.
No GoodDeed, da non confondere con
l’omonimo film diretto da Bob Rafelson del 2003
con Milla Jochovich e Samuel L.
Jackson, farà il suo debutto nelle sale cinematografiche americane a partire dal
prossimo 12 settembre. Il film è diretto da
Sam Miller,
conosciuto soprattutto per il suo lavoro presso l’emittente
televisiva BBC.
Arriverà a novembre in Italia il
thriller No good Deed di Sam
Miller, opera prima del regista che ha diretto per questo
film Idris Elba nei panni di un violento
assassino.
La trama non è particolarmente articolata e vede Elba chiedere
aiuto a una donna (Taraji P. Henson) in seguito ad
un guasto della sua macchina; una volta entrato nella casa della
donna per “telefonare al soccorso stradale” si scatenerà la furia
omicida dell’assassino.
Arriverà a novembre
in Italia il thriller No Good
Deed di Sam Miller, opera
prima del regista che ha diretto per questo film Idris
Elba nei panni di un violento assassino.
La trama non è particolarmente articolata e vede Elba chiedere
aiuto a una donna (Taraji P. Henson) in seguito ad
un guasto della sua macchina; una volta entrato nella casa della
donna per “telefonare al soccorso stradale” si scatenerà la furia
omicida dell’assassino.
Sono stati diffusi il trailer, il
poster e le immagini di No
Exit, il thriller targato 20th Century Studios.
Il film debutterà il 25 febbraio come Hulu Original negli Stati
Uniti in esclusiva su Hulu e a livello internazionale come film
originale su Star all’interno di Disney+
e su Star+ in America Latina.
In No
Exit, Havana Rose Liu (Mayday) debutta
come protagonista nel ruolo di Darby, una giovane donna in viaggio
per un’emergenza familiare che, bloccata da una bufera di neve, è
costretta a trovare riparo in un’area di sosta autostradale con un
gruppo di sconosciuti. Quando scopre una ragazza rapita in un
furgone nel parcheggio, si lancia in una terrificante lotta tra la
vita e la morte per scoprire chi sia il rapitore. Diretto da Damien
Power (Killing Ground), da una sceneggiatura di Andrew
Barrer & Gabriel Ferrari (Ant-Man and the Wasp) basata sul
romanzo di Taylor Adams del 2017, e prodotta dal vincitore del PGA
Award Scott Frank (La regina degli scacchi), il film è
interpretato da Havana Rose Liu, Danny Ramirez (The Falcon and
the Winter Soldier, Top Gun 2), David Rysdahl
(Nine Days), Dale Dickey (Un gelido inverno),
Mila Harris (Tyler Perry’s Young Dylan) e Dennis Haysbert
(Atto di fede).
James Badge Dale è
in trattative per unirsi al cast del film d’azione No
Exit.
Il film racconta la storia vera dei
Granite Mountain Hotshots, un gruppo di eroici pompieri che nel
giugno 2013 affrontarono uno dei più pericolosi incendi nella
storia d’America, conosciuto come lo Yarnell Hill Fire, per salvare
una cittadina dell’Arizona a nordovest di Phoenix. L’incendio
arrivò a coprire più di 800 ettari e l’intervento dei Granite
Mountain Hotshots costò la morte di 19 membri del gruppo.
Badge Dale interpreterebbe uno dei pompieri.
L’attore è famoso soprattutto per il ruolo di Chase Edmunds nella
terza stagione di 24 e di Robert Leckie
nella miniserie The Pacific, prodotta da
Steven Spielberg.
Ha recitato nei film The
Walk di Robert Zemeckis nel 2015 e
13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi
di Michael Bay nel 2016.
No Exit
sarà diretto da Joseph Kosinski, regista di
Tron: Legacy e
Oblivion, e prodotto da Black Label Media
(casa produttrice di
Sicario), Lorenzo di
Bonaventura, Mike Menchel e Conde Nast
Entertainment. La sceneggiatura sarà scritta da Ken
Nolan (Black Hawk Down). Nel
cast Josh Brolin e Miles Teller
(Whiplash).
Il film No
Exit è ancora in fase di progettazione e non è ancora
stata fissata una data d’inizio delle riprese.
Basato sull’omonimo
romanzo di Taylor Adams, No Exit
è
la nuova produzione Hulu, per Starz, disponibile sulla
piattaforma di Disney+ dal 25 febbraio 2022. Si tratta
di un thriller ad alto tasso di adrenalina, ambientato
completamente in un rifugio di montagna, in balia di una tempesta
di neve. I colpi di scena sono assicurati.
No Exit, la trama
Darby è una ragazza che
sembra avere dei problemi e che si mette in viaggio per raggiungere
la madre malata in ospedale. Durante il percorso, però, viene
costretta da una bufera di neve a fermarsi per la notte in un
rifugio di montagna, dove passerà le ore di buio insieme ad altre
persone, sconosciuti che, come lei, sono stati bloccati dal mal
tempo. Cominciando a familiarizzare e a conoscersi, il gruppo di
sconosciuti comincia ad esporsi e i vari personaggi cominciano a
prendere forma sotto gli occhi di Darby, che è il nostro punto di
vista e la nostra guida nella storia. Mistero, suspence e colpi di
scena renderanno questa notte più movimentata di quanto la ragazza
non avrebbe mai potuto immaginare.
Come lo stesso regista
Damien Power ha avuto modo di dichiarare,
l’adattamento da Adams mantiene già in fase di sceneggiatura i
punti cardine del romanzo e soprattutto i tempi e il ritmo ad alta
tensione. Questo si traduce in una pellicola che riesce a tenere
l’attenzione dello spettatore, merito anche degli ottimi interpreti
che portano a casa un discreto risultato per una storia così
basica.
La tensione costante è ottenuta
anche grazie all’unità di tempo e spazio della storia, che si
svolge tutta nel corso di una notte in un luogo isolato. Come
sempre accade quando si ricostruiscono situazioni del genere, le
dinamiche trai personaggi vengono forzate, per cui è più semplice
che si diventi amici, avversari, amanti, ovvero che tra due o più
personaggi si sviluppino sentimenti forti e polarizzati, tali da
sostenere i toni della narrazione.
La storia semplice
e i personaggi complicati
Non c’è sicuramente nulla
di male nel mettere in scena una storia semplice, quello che invece
No Exit fa bene è proprio mettere in scena
questa storia semplice con un alto grado di coinvolgimento da parte
dello spettatore, cadenzando sapientemente i colpi di scena e le
rivelazioni che piano piano compongono un puzzle in cui l’essere
umano non fa certo bella figura e in cui sembra spiccare, alla
fine, soltanto la nostra eroina, Darby, al netto delle sue
difficoltà e del suo percorso turbolento.
Uno dei personaggi più
importanti del film è l’ambiente, la neve, la tempesta, la natura
ostile che si fa teatro della vicenda, che la complica, la
racconta, le consente di andare avanti e svilupparsi in maniera
avvincente, il tutto sotto gli occhi attenti ma spaventati di
Darby.
No Exit è un buon esempio di thriller che
racchiude in sé elementi molto cari al genere, sia su carta che su
pellicola, e riesce a rendersi anche indipendente dal romanzo di
cui è adattamento consapevole.
Arriva il 25 febbraio su
Disney+No Exit, il film basato sul romanzo omonimo di
Taylor Adams che Hulu ha
trasformato in un lungometraggio con protagonisti Havana
Rose Liu, Danny Ramirez, David Rysdahl e Dennis
Haysbert. Alla regia Damien Power
che ha dichiarato di essersi trovato tra le mani una sceneggiatura
che conteneva già tutti gli elementi di forza del romanzo.
“La sceneggiatura era fedele al
romanzo, che aveva un’aspettativa molto alta, colpi di scena,
tensione alta. C’erano questi aspetti che potevo prendere in
prestito. Tutti gli aspetti più emozionanti erano già nella
sceneggiatura che ho letto, quindi posso capire come mai le persone
che hanno letto il libro hanno pensato che sarebbe stato un gran
film.”
Protagonista della
storia, nei panni di Darby, è Havana Rose
Liu, che è dovuta riuscire a dare sfogo a un vasto
range di emozioni, data la complessità e la varietà di stati
d’animo a cui deve far fronte la ragazza nella storia: “In
genere cerco sempre di pormi delle domande sui personaggi che
interpreto. Per Darby il processo è stato molto semplice, mi è
parso che lei scorresse attraverso di me. Ho sentito subito quello
che era l’incredibile range di emozioni che prova nel corso del
film e anche il grado di impotenza che raggiunge ad un certo punto
della storia. Per me si è trattato del personaggio più complesso e
sfaccettato che potevo chiedere di interpretare.”
Visto in The
Falcon and the Winter Soldier, Danny
Ramirez interpreta un personaggio molto particolare, che
riserva delle sorprese interessanti agli spettatori: “Durante
la produzione abbiamo passato due settimane di quarantena in Nuova
Zelanda. Tutte le note che mi dava Damien le ruminavo per giorni e
quando è arrivato il tempo delle riprese, è venuto tutto fuori.
Avevo anche delle scene molto divertenti e mi sono sentito al
sicuro a far uscire il meglio e il peggio di me, credo che questo
fosse necessario per un film in cui devi empatizzare con persone
che normalmente sono respingenti.”
Accanto a Ramirez, a
David Rysdahl è stato affidato un altro
personaggio complesso e interessante: “Senza cercare di fare
spoiler, dico che abbiamo legato via FaceTime durante la
quarantena. È diventata un’abitudine. Inoltre credo che il lavoro
in questo caso fosse davvero il non giudicare i personaggi che
eravamo chiamati a interpretare e di fidarci degli altri attori con
noi in scena.”
Il maggiore in un cast
molto giovane, Dennis Haysbert commenta: “Ho
interpretato tanti militari, negli anni, e la cosa che ho notato su
questi personaggi è che non è mai lo stesso personaggio, anche
basandomi sulla mia esperienza. Ho preso questa come un’opportunità
di mostrare chi fosse lui, ho incorporato nel personaggio dei
traumi che conosco, che mi hanno raccontato. E io e Dale (Dickey,
ndr) eravamo una squadra, lei mi copriva le spalle sul set, sarebbe
bello se fosse qui anche lei.”
No Exit è una produzione Hulu, disponibile su
Disney+ dal 25 febbraio.
La Weinstein
Company ha diffuso il primo trailer del film
No Escape, il thriller d’azione che vede
protagonista Owen Wilson, Lake Bell e Pierce
Brosnan.
https://www.youtube.com/watch?v=VFpK71yBv1s
No
Escape è diretto dal regista di
Davil, John Erick Dowdle, ed è stato
scritto dal fratello Drew Dowdle. La
pellicola uscira al negli USA il 2 Settembre 2015 e racconta
di un uomo d’affari americano che insieme alla famiglia si ritrova
nel bel mezzo di una rivolta politica violenta.
Nuovo trailer del prossimo film
No Escape con Owen Wilson,
Lake Bell e Pierce Brosnan.
No
Escape è diretto dal regista di
Davil, John Erick Dowdle, ed è stato
scritto dal fratello Drew Dowdle. La
pellicola uscira al negli USA il 2 Settembre 2015 e racconta
di un uomo d’affari americano che insieme alla famiglia si ritrova
nel bel mezzo di una rivolta politica violenta.
La Weinstein Company ha pubblicato
online due nuovi spot TV e una clip del film No
Escape con Owen
Wilson, Pierce
Brosnan e Lake Bell.
https://youtu.be/vRvu7o0ZQq8
https://youtu.be/BvYofnsb0MY
https://youtu.be/1t80oxtZW8k
Ecco la trama ufficiale: Un padre
(Owen Wilson) dovrà fare di tutto per salvare la
moglie e le figlie dall’efferata violenza scaturita da un colpo di
stato scoppiato nel Paese asiatico, dove la famiglia si è appena
trasferita.
No Escape,
in italia No Escape – Colpo di
Stato, è diretto dal regista
di Davil, John Erick Dowdle, ed
è stato scritto dal fratello Drew Dowdle.
Nel cast si vede la presenza anche
diPierce Brosnan, Lake Bell,
Sterling Jerins, Spencer Garrett, Claire Geare,
eSahajak Boonthanakit.
La pellicola uscira al negli
USA il 2 Settembre 2015.
Ecco il primo behind-the-scenes
direttamente dal set di No Escape,
thriller in uscita nelle sale USA il 26 Agosto, diretto da
John Erick Dowdle (Quarantine, Devil) e
con un cast degno di nota: tra gli altri, Owen
Wilson, Lake
Bell e Pierce Brosnan. Nel
video sono incluse interviste con Wilson, la Bell e John Erick, e
il fratello di quest’ultimo, il co-produttore Drew
Dowdle.
La Trama: nel film, una
coppia (interpretata da Owen Wilson e Lake Bell) parte con le
figlie in un viaggio d’affari alla scoperta del “Far East”, ma
rimane coinvolta in una rivoluzione in cui protestanti
uccidono ogni straniero che incontrano. La famiglia, nel disperato
tentativo di salvarsi, incontra uno straniero a loro familiare,
interpretato da Pierce Brosnan, che potrebbe aiutarli o meno…
Il regista John Erick Dowdle ha
diretto nel corso della sua carriera diversi film horror dal buon
successo commerciale, come Quarantena,Devil o Necropolis – La città dei
morti. Nel 2015, tuttavia, insieme al fratello Drew,
decide di portare al cinema un genere diverso, andando a ripescare
da una vecchia idea nata in seguito ad un preciso evento. Il film
in questione è No Escape – Colpo di
Stato, un thriller d’azione incentrato su una
famiglia bloccata in un paese straniero nel bel mezzo di un colpo
di Stato.
Le riprese si sono svolte a è stato
girato a Chiang Mai, in
Tailandia, con la promessa però di non fornire una
precisa identità del luogo in cui avviene il fittizio colpo di
Stato del film. Ciò per evitare che si potesse diffondere un’idea
negativa della Tailandia, in quegli anni realmente sconvolta da
diversi scontri e manifestazioni. Per i due Dowdle è stata dunque
l’occasione non solo di cimentarsi con un genere diverso, ma anche
con la rielaborazione di loro fantasie giovanili, scaturite da una
situazione simile a quella presentata nel film.
Per tutti gli appassionati di quei
film d’azione fortemente calati all’interno di un contesto
realistico, No Escape – Colpo di Stato è allora un titolo
da non perdere, capace di regalare buoni colpi di scena. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Si vedrà poi qual è
la storia vera che ha ispirato il film.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.
La trama e il cast di No Escape – Colpo di Stato
Protagonista del film è Jack
Dwyer, un imprenditore statunitense, dipendente della
Cardiff, società americana specializzata in sistemi idrici, che
dopo un importante accordo d’affari con il Primo Ministro
tailandese, si trasferisce in loco insieme alla moglie
Annie e alle due figlie, per lavorare
all’acquedotto presente sul territorio. All’arrivo, l’eccentrico
inglese ed esperto del posto, Hammond accompagna
Dwyer e la sua famiglia all’alloggio dove soggiornano tutti i
turisti stranieri. Pochi giorni dopo, però, il Paese viene
sconvolto da una rivolta armata che mira a sovvertire il governo
ufficiale.
Infatti il Primo Ministro viene
ucciso da un violento gruppo armato e scoppia una vera e propria
guerra. I ribelli stanno protestando contro il governo e gli
occidentali per via degli accordi stipulati per la gestione delle
riserve idriche. Ne seguirà una caccia allo straniero che
costringerà Jack e la sua famiglia a cercare disperatamente una via
di fuga. Il gruppo sarà accompagnato dall’inglese Hammond che gli
offrirà il suo aiuto. Insieme si troveranno ad affrontare mille
pericoli in un territorio sconosciuto e ostile.
Nei panni di Jack Dwyer, nuovo
impiegato di Cardiff, vi è l’attore Owen Wilson,
mentre l’attrice Lake Bell ricopre il ruolo di
Annie Dwyer, la moglie di Jack. I loro figli Lucy e Briegel sono
interpretati da Sterling Jerins e Claire
Geare. Il noto attore Pierce Brosnan,
invece, recita nel ruolo di Hammond, un presunto agente del governo
britannico. Completano poi il cast Sahajak
Boonthanakit nei panni di Kenny, un autista locale che
gestisce un servizio taxi a tema Kenny Rogers, anche lui socio di
Hammond, e Thanawut Ketsaro nel ruolo di Samnang,
leader dei ribelli violenti.
No Escape – Colpo di Stato è basato su una storia
vera?
Data la precisione del film riguardo
determinati dettagli sul colpo di stato alla base del racconto, in
molti sono stati spinti a pensare che No Escape – Colpo di
Stato sia l’adattamento cinematografico di una storia vera. In
realtà, il film è frutto di un’idea originale degli sceneggiatori
John Dowdle ed Eric Dowdle, i
quali si sono però dichiaratamente basati su alcuni eventi simili
realmente accaduti per far sì che quanto narrato nel film avesse
l’aspetto di un colpo di stato come realmente ne vengono
effettuati. In particolare, i due si sono ispirati a quello
verificatosi in Thailandia nel 2006, quando si trovavano lì in
vacanza.
Nel settembre del 2006, infatti, con
l’accentuarsi dell’instabilità politica ebbe luogo un colpo di
Stato che portò i militari a prendere il potere senza causare
vittime, potendo fare affidamento sull’assenso del re e di una
larga parte della popolazione. Il primo ministro
Thaksin fu incriminato con diverse accuse, tra cui
la corruzione e il conflitto di interessi, e fu costretto a
rifugiarsi in esilio all’estero. La situazione, però, non si
risolse così facilmente ma ha al contrario dato il via ad un
periodo di instabilità politica che prosegue ancora oggi con
diversi scontri e manifestazioni di vario tipo.
In ogni caso, il viaggio dei due
sceneggiatori, i quali si trovavano lì per una vacanza di famiglia,
è proseguito senza problemi e hanno raccontato che nonostante
quegli eventi, su tutto sul territorio non si respirava affatto
un’atmosfera di pericolo. Entrambi, però, hanno continuato ad
immaginarsi come sarebbe potuto andare se uno straniero fosse
rimasto intrappolato in un paese in agitazione durante un conflitto
armato. Anni dopo, hanno dunque scritto la sceneggiatura di No
Escape – Colpo di Stato, riprendendo in mano quell’idea.
Il trailer di No Escape – Colpo
di Stato e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di No
Escape – Colpo di Stato grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple
TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
2 novembre alle ore 21:00 sul canale
20 Mediaset.
Per il premio oscar Dante Ferretti il rischio
di chiusura per Cinecitta’ Luce e’ ”una situazione folle”. Toccare
Cinecitta’, ha aggiunto ”e’ come smontare San Giovanni”.