Torna dal 2 al 7
maggio, a Bologna,
il FUTURE FILM FESTIVAL. Diretto
da Giulietta Fara e Oscar
Cosulich e giunto alla XIX
edizione, il FFF – nato nel 1999, primo e più importante
evento in Italia dedicato alle tecnologie applicate all’animazione,
al cinema, ai videogame e ai new media – si conferma
così un osservatorio irrinunciabile sul futuro (non
solo) della settima arte.
Il motto della XIX edizione è
CHARACTER WOW, una sorta di tributo ai veri
protagonisti del cinema d’animazione e dei film con effetti
speciali, il “personaggio”: ma come si inventa un “character”
destinato a restare nella memoria, a diventare un’icona? Una
domanda a cui il festival cercherà di rispondere attraverso
incontri, proiezioni e mostre. L’immagine-simbolo del Future Film
Festival 2017 è stata creata dall’artista brasiliano Beto
Shibata, che sarà al FFF per uno speciale workshop sulla
costruzione di character con la cutout animation (3-4 maggio). Ci
saranno altri ospiti, naturalmente, a cominciare da Barry
Purves, animatore inglese di fama mondiale, tra i più noti
creativi dello studio Aardman (Galline in Fuga,
Wallace e Gromit) ma anche collaboratore di Tim Burton
(Mars Attacks!) e Peter Jackson (King Kong),
protagonista al FFF con una masterclass (7 maggio), un workshop per
adulti (6 maggio) e un laboratorio per bambini sulle tecniche della
stop-motion (7 maggio). Oltre a una doverosa retrospettiva completa
dei suoi lavori da regista (dal candidato all’Oscar Screen
Play, 1993, al più recente Tchaikovsky – An Elegy,
2012)
E ancora: un altro grande ospite,
William Gabriele della Framestore di Londra
(produzione di effetti speciali per film quali La Bella e la Bestia, Alien: Covenant, King Arthur,
Guardians of the Galaxy), terrà una masterclass sulla
produzione d (5 maggio) e i personaggi per il film Animali Fantastici e dove
trovarli, primo spin-off della saga di Harry Potter.
Illustratori quali Sara
Colaone, Vittorio Giardino,
Alberto Corradi, Paolo Bacilieri
e Davide Fabbri faranno del live drawing durante
le giornate del Festival, per mostrare in diretta al pubblico la
creazione dei character da loro creati.
Il tema è anche al centro della
doppia collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di
Bologna: una mostra di lavori sui character creati dagli
studenti, coordinati dai docenti Sara Colaone, Otto Gabos e Onofrio
Catacchio, e un workshop tenuto dall’animatrice Anna Ciammitti
sulla creazione di un personaggio per l’animazione a passo uno.
Nasce quest’anno una nuova
collaborazione con ONO Arte, e proprio presso la
galleria bolognese si terrà l’incontro “Personaggi e
dissacrazioni nell’arte contemporanea”, una chiacchierata con
Laurina Paperina, Alex Pinna, Beto Shibata, e con
il coordinamento di Fabiola Naldi.
Nell’ambito del Future Film
Festival, e del tema Character WOW!, Ono Arte e FFF propongono un
incontro con alcuni artisti che hanno lavorato con il Festival e
che abitualmente hanno a che fare con personaggi, inventati o
dissacrati.
Ono Arte ospiterà anche uno
spazio tutto dedicato al tema CHARACTER IN ART,
durante i sei giorni di manifestazione.
Uno spazio con slideshow dei
character inventati dagli artisti che hanno collaborato in questi
diciannove anni con il Future Film Festival: Alex Pinna, Laurina
Paperina, Luigi Presicce, Antonio Riello, Superdeux, Laurence
Gartel, Pablo Echaurren, Marina Bolmini, Alessandro Mendini,
Massimo Caiazzo, Studio Croma, Aardman Animations, Kensuke Koike,
Dem, Ufo Cinque-Matteo Capobianco, Eleuro, Beto Shibata. Inoltre,
proiezione di una selezione di cortometraggi in concorso del Future
Film Festival 2017.
Tante, come sempre, le proposte del
FFF: e come sempre rivolte al pubblico di ogni
età, dai bambini – con proiezioni e
laboratori pensati per stimolare la creatività dei più piccoli
– agli adulti.
Future Film Festival
SERATA DI APERTURA E CONCORSO LUNGOMETRAGGI
Ad aprire la XIX edizione, in
concorso, sarà l’anteprima italiana di 7 Minuti dopo la
mezzanotte (A Monster
Calls), il nuovo film di J.A. Bayona
(già autore di The Orphanage e The Impossible)
interpretato da Sigourney Weaver, Felicity Jones, Toby Kebbell,
Lewis MacDougall e Liam Neeson. In uscita nelle sale italiane il
prossimo 18 maggio (un’esclusiva per l’Italia Leone Film Group in
collaborazione con Rai Cinema, distribuito da 01), “7 minuti dopo
la Mezzanotte” è un film di grande potenza emotiva, tratto
dall’omonimo e pluripremiato romanzo di Patrick Ness (anche autore
della sceneggiatura), che racconta la commovente storia
dell’incontro tra il dodicenne Conor, vittima di bullismo a scuola
e costretto a vivere con una nonna fredda e distante a causa della
malattia della mamma, e la creatura fantastica che il ragazzo
invoca nei suoi sogni per sfuggire alla solitudine del suo mondo
reale. E la creatura si manifesta, ogni sera, 7 Minuti dopo la
Mezzanotte, per raccontare a Conor delle storie, frammenti di un
viaggio emotivo alla ricerca della verità.
7 Minuti dopo la
mezzanotte è un film che emoziona e intenerisce, la
vicenda di un ragazzino di dodici anni costretto a crescere troppo
in fretta e del meraviglioso rapporto con la creatura fantastica,
che lo aiuterà nel suo percorso di crescita. Nel cast Felicity
Jones (la mamma), Liam Neeson (la creatura), Sigourney Weaver (la
nonna), Toby Kebbell (il padre), Geraldine Chaplin (la preside) e
Lewis MacDougall nel ruolo del ragazzo protagonista.
“Un grande film di un autore
entrato nei nostri cuori fin dai tempi di The Orphanage –
spiegano i direttori artistici Giulietta Fara e Oscar Cosulich –.
La sapienza registica di J.A. Bayona mescola meravigliosamente
il grande spettacolo di intrattenimento con temi di profonda
analisi psicologica, trovando un perfetto punto d’incontro tra
l’estetica del miglior cinema europeo e la perfezione dei
blockbuster americani. Senza contare che la “creatura” del film è
tra le più potenti viste al cinema negli ultimi anni e si inserisce
perfettamente nel tema character wow”.
Ad arricchire
l’inaugurazione del Future Film Festival si terrà
l’evento speciale ideato assieme all’Orchestra
Senzaspine, in collaborazione con il Mercato
Sonato: Character Wow On Air, concerto
d’inaugurazione del Future Film Festival. L’orchestra, e in
particolare il Novensemble, musicherà in diretta sequenze di film
con character indimenticabili: dal “monolite” di 2001 Odissea
nello Spazio a Felix the Cat, da Megaloman a Totoro.
Il concerto ed il brindisi
inaugurale sono aperti a tutta la città, pensando ad un evento ad
ingresso libero che punti a coinvolgere le persone in un’esperienza
nuova, fatta di immagini e suoni.
Oltre a 7 Minuti dopo la
Mezzanotte, altri 9 film
partecipano al CONCORSO
LUNGOMETRAGGI e si contendono
il Platinum Grand Prize.
Torna in concorso, dopo aver vinto
l’edizione 2014 con Cheatin’, il maestro dell’animazione
indipendente americana Bill Plympton, che in
Hitler’s Folly – suo debutto nel “live
action”, seppur molto sui generis – realizza un folle e acuto
mockumentary che reinventa Hitler come un Walt Disney mancato.
Ibridando immagini di repertorio e inserti animati, il film
racconta l’infruttuosa carriera da filmmaker del dittatore, alle
prese col sogno impossibile di realizzare un cartoon-kolossal
ispirato ai Nibelunghi ed “interpretato” da un papero.
Il grande animatore autarchico
Plympton si cimenta per la prima volta con il live action,
realizzando un folle e acuto finto documentario che reinventa
Hitler come un Walt Disney mancato. Nel cast Dana Ashbrook,
l’indimenticato Bobby di Twin Peaks.
Gli Stati Uniti sono presenti con
altri due film d’animazione: scritto dallo sceneggiatore di
Seven, Andrew Kevin Walker,
Nerdland di Chris
Prynoski è una follia anarchica ambientata a Los Angeles,
una satira dello show-business affidata ai personaggi di due amici
sulla soglia dei trent’anni, Elliott e John (doppiati da Paul Rudd
e Patton Oswalt), che cercano a tutti i costi di fare fortuna a
Hollywood.
Psichedelico e perturbante,
When Black Birds Fly di Jimmy
Screamer Clauz, il “Rob Zombie dell’animazione”, è un
horror ambientato a Heaven, un bellissimo paradiso suburbano, dove
tutti sembrano perfetti, liberi e felici, purché rispettino un
dogma: non parlare con “Il Maligno”, entità misteriosa nascosta da
un muro e vegliata da un manipolo di militari. Cosa scopriranno
Marius ed Eden, i due bambini che per primi scavalcheranno il muro
e incontreranno il Maligno?
La Francia, che al FFF è sinonimo
di animazione raffinata, capace di parlare agli spettatori di tutte
le età, si conferma con La jeune fille sans
mains di Sébastien Laudenbach,
grande successo allo scorso Festival
di Cannes e Menzione speciale della giuria ad Annecy: tratto da
una crudele fiaba dei Fratelli Grimm, il film racconta la storia di
un mugnaio che vende al diavolo la sua giovane figlia in cambio di
infinite ricchezze. Ma le richieste non sono finite, il diavolo
chiede infatti all’uomo di tagliare le mani alla figlia. E lui lo
fa. Protetta dalla propria purezza, la fanciulla fugge: incontrerà
la Dea dell’acqua, un giardiniere gentile e un Principe. Il suo
sarà un lungo viaggio verso la luce.
Dall’Ungheria arriva
Liza, the Fox-Fairy di Károly
Ujj-Mészáros, una scatenata fiaba per adulti,
imprevedibile e originale, che mescola fantasy, commedia romantica
e musical: per anni, Liza si è presa cura della vedova dell’ex
ambasciatore giapponese, traendo conforto solo dalla presenza del
suo unico amico, Tomy Tani, il fantasma di un cantante giapponese
degli anni 50. Quando la vedova muore, Liza viene accusata di
averla uccisa per ereditare e un poliziotto in incognito, il
sergente Zoltan, comincia a indagare su di lei, innamorandosene.
Ignara di tutto, Liza cerca l’amore, ma tutti i suoi pretendenti
muoiono misteriosamente, tanto che la ragazza si autoconvince di
essere la reincarnazione di uno spirito volpe del folklore
giapponese. Sempre a sua insaputa, Zoltan e Tomy Tani ingaggiano
una lotta mortale. Posta in gioco, il cuore e la vita di Liza.
Le Filippine fanno il loro debutto
in concorso al Future con un curioso mix di cartoni animati, sfondi
disegnati e attori in carne ossa, Saving Sally – A Very
Typical Love Story di Avid
Liongoren: storia d’amore – come promette il titolo – tra
un aspirante disegnatore di fumetti e un’inventrice di gadget.
Tutto normale? Non proprio, perché i genitori di lei sono dei
mostri, e Marty ha l’innata capacità di non fare niente nonostante
le sue vivissime fantasie di difendere l’amore della sua vita da
questo mondo crudele.
Per chiudere, due film d’animazione
che ambientano le loro storie sullo sfondo della Storia con la S
maiuscola: dall’Inghilterra Ethel &
Ernest di Roger Mainwood è la
trasposizione dell’omonimo fumetto in cui il grande Raymond Briggs
racconta l’amore dei suoi genitori, dagli anni ’30 alla guerra al
boom economico (e oltre), intrecciando la vita quotidiana della
coppia (e poi della famiglia) con i cambiamenti sociali, culturali,
di costume del Paese. Una grande, commovente dichiarazione d’amore
alla working class scomparsa, alla gente comune e semplice, diretto
con sensibilità e scritto in punta di penna.
La tragedia di Hiroshima rivive
invece nel film In This Corner of the
World del maestro Sunao Katabuchi,
premiato come miglior film giapponese d’animazione dell’anno: un
racconto poetico che attraverso la figura della giovane Suzu Urano
ci ricorda la capacità dell’uomo di ricostruire la propria vita
anche di fronte ai drammi più terribili.
Future Film Festival
SERATA DI CHIUSURA E LUNGOMETRAGGI FUORI CONCORSO
A chiudere il festival sarà la
presentazione della versione restaurata in 4K del capolavoro
maledetto del cinema d’animazione giapponese Belladonna
of Sadness – Kanashimi no Belladonna,
firmato nel 1973 da Eiichi Yamamoto: un controverso inno alla
femminilità che ancora oggi incanta con le sue immagini sulfuree e
indimenticabili ma che all’epoca fece fallire la gloriosa casa di
produzione di Osamu Tezuka. In un medioevo immaginifico, Jeanne e
Jean si amano teneramente e vogliono sposarsi. Il feudatario
locale, vedendo che Jean non è in grado di pagare la dote, non solo
rifiuta loro il permesso ma violenta e fa violentare dai suoi
accoliti la promessa sposa. Disperata, Jeanne entra in contatto con
il Diavolo che le promette il potere in cambio dell’anima. Jeanne
usa questo potere per portare il benessere nel suo villaggio ma
l’invidia della signora del castello e delle altre donne la
condannano all’esilio.
Molte anche quest’anno le
proiezioni fuori concorso, a cominciare da un omaggio perfettamente
in linea con lo spirito del Future Film Festival, da sempre attento
a valorizzare quelle figure che dietro le quinte, spesso ai limiti
dell’anonimato (ma solo per il grande pubblico), lavorano per fare
grande il cinema d’animazione. Un omaggio, dicevamo, come quello
che Michael Fiore ed Erik
Sharkeytributano a Floyd Norman
in An Animated Life. Animatore,
cantastorie, combinaguai, a 80 anni la leggenda Floyd Norman, il
primo animatore afroamericano ad aver lavorato per Walt Disney,
continua a far sentire la sua voce.
La giapponese Naoko
Yamada si ispira all’omonimo manga di Yoshitoki Oima per
raccontare in A Silent Voice il bullismo
di cui è vittima la piccola Shoko Nishimiya, affetta da sordità,
presa in giro da tutti, soprattutto dal compagno di classe Shoya
Ishida, oggetto anch’egli delle angherie dei suoi coetanei.
Terminati quei difficili anni scolastici, Shoya si nasconde nel suo
isolamento e non riesce ad affrontare lo sguardo altrui, fino a
quando non decide di rivedere Shoko e farsi perdonare per il suo
vile comportamento.
Dopo aver diretto i film della saga
Evangelion, il folle Kazuya Tsurumaki
torna alla regia di un anime fantasy con The Dragon
Dentist: nella fantastica terra dei draghi, la
giovane Nonoko viene incaricata di proteggere i denti del drago
protettore del paese dai batteri responsabili delle carie. Durante
gli scontri sempre più duri con il paese confinante, Nonoko scopre
su uno dei denti del drago un giovane soldato delle armate nemiche,
di nome Bell. Secondo le leggende, quando un drago riporta in vita
un uomo all’interno di un suo dente, ciò prelude a un grave
disastro. Insieme Nonoko e Bell affrontano una serie di prove che
li porterà ad accettare il loro destino.
Bill Plympton,
protagonista anche in concorso (vedi Hitler’s Folly), e
l’altro maestro dell’animazione underground, Jim
Lujan, firmano per la prima volta insieme
Revengeance, western noir irriverente e
scatenato che dà dell’America una visione caustica e grottesca
magnificamente al passo coi tempi “trumpiani”. Un cacciatore di
taglie da quattro soldi, Rod Rosse, altrimenti detto “The One Man
Posse”, assunto dal senatore degli Stati Uniti “Deathface” per
ritrovare la ragazza che lo ha derubato, viene presto intrappolato
in una letale ragnatela di intrighi e pericoli.
Due le proposte fuori concorso
specificamente dedicate ai più piccoli: il giapponese
Chieri and Cherry di Makoto Nakamura,
delicato racconto di formazione in stop-motion; e
Richard missione Africa di Toby
Genkel e Reza Memari, grande avventura
sulle ali di un passerotto adottato da una famiglia di cicogne, che
attraversa l’Europa insieme a un eccentrico gufo e un pappagallo
narcisista.
Con Lupin III: Goemon
Ishikawa il regista pulp Takeshi
Koike e l’autore indipendente Katsuhito
Ishii riportano al cinema il ladro più scapestrato della
storia dell’animazione, in una storia imperniata sull’affascinante
figura dell’infallibile samurai Goemon, capace con la sua katana di
tagliare qualunque cosa gli si pari davanti. Sempre schivo e
taciturno, Goemon è il XIII discendente del leggendario Ishikawa
Goemon, un guerriero ninja che rubava oro e preziosi per darli ai
poveri.
Future Film Festival
FOLLIE NOTTURNE
Quattro le follie notturne di
quest’anno, per la gioia di chi ama i sapori forti: l’Italia è
presente con Almost Dead di
Giorgio Bruno, horror autarchico che mescola
The Walking Dead e la saga dei Morti viventi di Romero con
il thriller claustrofobico alla Buried. La giovane Hope si
risveglia in una macchina abbandonata in una strada deserta: al suo
fianco una donna morta, una pistola e un telefono. Quando il
cadavere improvvisamente si risveglia e la morde, Hope si ritrova a
lottare per la vita in un mondo in preda ad un’apocalisse zombi.
Una donna misteriosa la chiama al telefono per dirle che solo un
particolare siero può salvarla dall’infezione, che la ucciderà
entro sei ore. Come allontanarsi dalla macchina, nel frattempo
assediata dagli zombi?
Tra mockumentary e horror, finzione
e realtà (entrambe spaventose), si muove
#Screamers di Dean
Reynolds, che ispirandosi alla lezione di Hitchcock – “non
c’è paura in uno sparo, ma solo nella sua attesa” – racconta la
storia dei guri di internet Tom Brennan e Chris Grabow, che hanno
costruito un impero su video horror virali definiti “Screamers”. Un
giorno ricevono un video spaventoso che mostra una ragazza in un
cimitero. Una volta caricato sul proprio sito, questo diventa
virale e ottiene milioni di visualizzazioni in pochissimi giorni.
Ma quando cercheranno di contattare l’autore si imbatteranno in una
verità infernale.
Ancora zombie, e poi cyborg,
mutanti e motoseghe sono gli ingredienti del giapponese
Bloody Chainsaw Girl di Hiroki
Yamaguchi, tratto dal manga splatter di Rei Mikamoto: la
giovane teppista Giko Nokomura brandisce la motosega come nessun
altro, un talento ereditato dal suo defunto padre. Alle scuole
superiori Giko ha una rivale di nome Nero Aoi, che sta trasformando
tutte le compagne di classe in cyborg zombie ai suoi ordini. Giko
si trova così nel mirino dell’invidiosa Nero e del club Ninja della
sua scuola, capitanato dalla pericolosa transgender Hanzo.
Girata nel corso di un decennio tra
l’Oregon e Washington, Neil Stryker and the Tyrant of
Time di Rob Taylor è una commedia
sci-fi che attinge all’immaginario degli anni ’80: in un futuro da
strapazzo, Neil Stryker è un agente esperto delle Elite Forces
diventato famoso per aver catturato il suo vecchio e malvagio
maestro, lo Scienziato Pazzo, capace di viaggiare nel tempo. Dopo
una rocambolesca fuga, lo Scienziato Pazzo sta portando scompiglio
sulla città in cerca di vendetta contro l’uomo che l’ha
imprigionato. Neil Stryker deve iniziare una corsa contro il tempo,
sconfiggere goblin, abbattere robot e pinguini di tre metri per
salvare il mondo e recuperare suo figlio dalle grinfie del vecchio
mentore.
Da Israele arriva OMG
I’m a Robot? di Tai Goldberg e
Gal Zelezniak, delirante commedia d’azione
fantascientifica dalla parte dei “nerd”, ma capace anche di parlare
del rapporto tra i sessi in modo originale e divertente: mollato
dalla ragazza che lo considera troppo sensibile, Danny si taglia le
vene, scoprendo con grande sconcerto di essere un robot, una
macchina da guerra quasi indistruttibile. Quando scopre che la sua
ragazza è stata rapita da una misteriosa organizzazione che lo spia
in segreto, decide di sfruttare i suoi nuovi poteri per
salvarla.
CONCORSO
CORTOMETRAGGI
La sezione del Future Film Festival
dedicata ai cortometraggi presenta una
ricchissima selezione – ben 100 titoli da tutto il
mondo – delle migliori opere internazionali realizzate
negli ultimi due anni con tecniche di animazione, dal
tradizionale disegno animato (drawings) alla
stop-motion, dalla flash animation alla computer grafica
3D. Il concorso Future Film Short vede assegnati due
premi: il tradizionale Premio del Pubblico, e il Premio della
Giuria composta da esperti del settore. Tra i corti presentati, il
belga Beast! di Pieter
Coudyzer, gli spagnoli Decorado
di Alberto Vazquez e Made in
Spain di Coke Rioboo, il francese
Les Courgettes de la résistence di
Mélissa Idri, Benoit Lecailtel,
Ivana Ngamou e Come
Balguerie.
EVENTI SPECIALI
MASTERCLASS CON VICTOR
PEREZ
The Art And Science Of
Digital Compositing: From Physics To Mathematics Applied To
Art
Victor Perez,
supervisore di effetti speciali e spfx artist con alle spalle oltre
20 anni di esperienza e collaborazioni da Oscar, terrà una
masterclass sulla creazione di effetti visivi per il
cinema. Tra i film ai quali ha lavorato possiamo citare
Il cavaliere oscuro – il ritorno diretto da Christopher
Nolan, Harry Potter e i doni della morte diretto da David
Yates e il più recente Rogue One: A Star Wars
story. In Italia è il direttore degli effetti visivi del
film Il ragazzo Invisibile di Gabriele Salvatores e del
secondo capitolo attualmente in lavorazione. (3 maggio)
APOCALISSI A BASSO
COSTO – IL NUOVO CINEMA FANTASTICO ITALIANO
Dopo il grande successo riscosso
l’anno scorso da Alienween di Federico Sfascia, abbiamo
deciso quest’anno di esplorare il ricco universo del cinema
indipendente italiano, con un focus di 6 lungometraggi e 8
cortometraggi poco visti ma di qualità assoluta.
Gatti neri, cowboy che vanno a
farsi giustizia nello spazio, astronavi di cartapesta, pranzi
onirici, Lovecraft & Poe, ultracorpi, notti senza fine, leggende
ancestrali e scenari post-apocalittici; negli ultimi venti anni il
cinema italiano ha creato mondi immaginari fantastici e deliranti,
ricchi d’inventiva e poveri di mezzi. Un sottobosco che si è
cercato di tenere nascosto, celato, perché non mettesse in dubbio
il “sistema”.
Curata da Raffaele Meale, da
un’idea e con la collaborazione di Carlo Tagliazucca, la rassegna
proporrà i seguenti titoli
Future Film Festival
Lungometraggi:
- Dorme
(Italia, 1994) di Eros Puglielli
- Custodes
Bestiae (Italia, 2004) di Lorenzo Bianchini
- Il mistero di
Lovecraft – Road to L. (Italia, 2005) di Federico
Greco, Roberto Leggio
- Apollo
54 (Italia, 2007) di Giornao Giulivi
- Vigasio
Sexploitation (Italia, 2010) di Sebastiano
Montresor
- I rec u
(Italia, 2012) di Federico Sfascia
Future Film Festival
Cortometraggi:
- Il pranzo
onirico (Italia, 1996) di Eros Puglielli
- I dinj de
lune (Italia, 1999) di Lorenzo Bianchini
- Last
Blood (Italia, 2003) di Guglielmo Favilla, Alessandro
Izzo
-
Ultracorpo (Italia, 2010) di Michele
Pastrello
-
Versipellis (Italia, 2011) di Donatello
Della Pepa
- The Black
Cat (Italia, 2012) di Paolo Gaudio
- Bandits on
Mars (Italia,2015) di John Snellinberg
- Olivia
(Italia, 2016) di Alessandro Izzo
COMICS
ZONE
Quest’anno il Future Film Festival
si arricchisce di un nuovo spazio dedicato ai fumettisti e al
disegno dal vivo, la Comics Zone, dove sei autori
di fumetti e disegnatori (Vittorio Giardino,
Giuseppe Palumbo, Paolo
Bacilieri, Davide Fabbri, Sara
Colaone, Alberto Corradi) si alterneranno
al tavolo da disegno per ritrarre il FFF o concepire favolosi
character.
Ogni giorno alle 18 una star del
fumetto italiano disegnerà per (e con) il pubblico del FFF.
Inoltre durante il resto della
giornata tutti gli illustratori, fumettisti o aspiranti tali
possono disegnare il loro character e lasciare così il proprio
segno al FFF2017.
Future Film Festival
FUTURE FILM KIDS
Anche quest’anno il Festival
propone un ricco programma di laboratori e proiezioni dedicate ai
più piccoli. Iniziative pensate per intrattenere e incantare
bambine e bambini, dando spazio alla fantasia e al divertimento.
Inoltre ci saranno anche dei laboratori creativi in cui i piccoli
cineasti potranno cimentarsi in attività ricreative alla scoperta
del making of dei loro cartoon preferiti.
Future Film Festival
PREMIO LA POLLA
Un’altra novità di questa edizione
è la redazione del Future Film Festival composta
da giovani tra i diciotto e i venticinque anni e coordinata dal
giornalista Davide Turrini. Scelti attraverso una call sui social
media, i giovani saranno muniti di uno Student Pass gratuito per
seguire tutte le proiezioni e gli eventi del Festival, ogni giorno
dalle 16:30 alle 18:30 parteciperanno alle riunioni di redazione e
potranno scrivere la loro recensione.
Lanciato nel 2010, il
Premio Franco La Polla ha premiato inizialmente le
migliori tesi e in seguito i saggi di argomento cinematografico,
fantasy, animazione e effetti speciali, musical, serie tv,
fantascienza, fantastico. La giuria è composta, sin dalla sua prima
edizione da Silvia Albertazzi, Giacomo Manzoli, Roy Menarini,
Leonardo Gandini, Michele Fadda, Enrico Terrone e Massimiliano
Spanu, con la supervisione di Susanna La Polla.
Future Film Festival
CREDITI
Il Future Film
Festival è organizzato da Associazione Amici
del Future Film Festival
con il sostegno
di Regione
Emilia-Romagna, Comune di
Bologna, Fondazione Cineteca
di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e
Ravenna, Fondazione Cassa di Risparmio in
Bologna.
Con il patrocinio
di Alma Mater Studiorum – Università di
Bologna, Accademia delle Belle Arti di
Bologna, Istituto Giapponese di
Cultura.
Media
Partner: Quinlan, Rivista di critica
cinematografica, Gagarin Orbite Culturali, Long
Take, Radiocinema,
Cineforum, Flashgiovani – Network
metropolitano dell’informagiovani multitasking del Comune di
Bologna, Radio Città Fujiko,
Radio Città del Capo, TRC,
un accento inconfondibile, Instagramers
Bologna.
Cultural
Partners: Istituzione Biblioteche Bologna – Biblioteca
Salaborsa, Ordine degli Architetti di
Bologna, Giannino Stoppani e Accademia
Drosslemeier, Bottega
Finzioni, Ono Arte Contemporanea,
Dynit, CoderDojo
Bologna, Bike Pride Bologna,
Mercato Sonato Orchestra Senzaspine.
Technical Partner: TPER –
Trasporto Passeggeri
Emilia-Romagna, Serdata, Liveticket,
Libreria Ubik Irnerio, Birrificio
Artigianale Birra del Reno.