L’Oregon è uno degli
stati USA in cui è consentito il suicidio assistito grazie a un
referendum popolare del 1994. Ad oggi oltre cinquecento persone
hanno usufruito di questa legge per porre fine alla loro esistenza
di sofferenza. La legge risponde al principio liberale secondo cui
“Nessuna autorità laica o confessionale può decidete per me su una
questione così importante”.
How to Die in Oregon – recensione
How to Be Single: ecco il cast del film prodotto da Drew Barrymore
Dakota Johnson, Rebel Wilson, Dan Stevens e Leslie Mann sono in trattative per recitare nella commedia romantica della New Line, How To Be Single.
Christian Ditter (Love, Rosie) dirigerà il film, che sarà basato sull’omonimo romanzo di Liz Tuccillo, pubblicato da Atria nel 2008. Il film è una commedia corale, presumibilmente simile nello stile ad altri progetti nei quali si intersecano più storie, come He’s Just Not That Into You e Valentine’s Day. La storia si concentra sullo status di single sia dalla prospettiva maschile che da quella femminile, e suggerisce che non è il tempo speso in una relazione, ma il tempo in solitudine tra una relazione e l’altra, a definirci. Tra gli aspetti della vita da single che verranno esplorati troveremo incontri al buio, quando sposarsi, sesso occasionale e la paura di impegnarsi.
Anche Alison Brie è in trattativa per un ruolo nel film, le cui riprese dovrebbero cominciare in Aprile a New York. La commedia uscirà giusto in tempo per San Valentino, il 12 Febbraio 2016.
Abby Kohn e Marc Silverstein hanno scritto il progetto originale, Dana Fox ha lavorato sulla bozza attuale. La Fox e John Rickard stanno producendo, mentre Marcus Viscidi, Nancy Juvonen e Drew Barrymore sono i produttori esecutivi. Michael Disco e Dave Neustadter stanno sovraintendendo alla commedia per conto della New Line.
Fonte: THR
How to Be Single: Dakota Johnson e Rebel Wilson sul set
Dakota Johnson e Rebel Wilson sono le protagoniste della commedia romantica della New Line, How To Be Single. Christian Ditter (Love, Rosie) dirigerà il film, che sarà basato sull’omonimo romanzo di Liz Tuccillo, pubblicato da Atria nel 2008.
Il film è una commedia corale, presumibilmente simile nello stile ad altri progetti nei quali si intersecano più storie, come He’s Just Not That Into You e Valentine’s Day. La storia si concentra sullo status di single sia dalla prospettiva maschile che da quella femminile, e suggerisce che non è il tempo speso in una relazione, ma il tempo in solitudine tra una relazione e l’altra, a definirci. Tra gli aspetti della vita da single che verranno esplorati troveremo incontri al buio, quando sposarsi, sesso occasionale e la paura di impegnarsi.
Di seguito, vi mostriamo le prime immagini della Johnson e della Wilson direttamente dal set del film allestito a New York (per vedere tutte le foto cliccate sulla fonte):
How to be single con Drew Barrymore ha un regista?
New Line è in trattative con il regista Christian Ditter per consegnargli la realizzazione di How to be Single, nuova commedia con protagonista Drew Barrymore. La casa di produzione si è orientata verso Ditter dopo aver visto la commedia romantica Love, Rosie con Lily Collins.
How to be single è in sviluppo dal 2008 quando New Line acquistò i diritti per trasporre sul grande schermo il romanzo di Liz Tuccillo, che narra la storia di una donna 38enne in cerca dell’amore; ma le tematiche affrontate sono svariate: dal dating online,ai pensieri per il matrimonio, la paura di una relazione seria fino all’età in cui avere il primo figlio.
Il lancio del film è previsto per il 2015, con la sceneggiatura già pronta e curata da parte di Marc Silverstein (La verità è che non gli piaci abbastanza) e Dana Fox (L’isola delle coppie).
Fonte: Variety
How I Met Your Mother: Barney si è sposato
Neil Patrick Harris si è sposato in Italia. A dare la notizia lo stesso attore di How I Met Your Mother (serie nella quale interpreta l’impenitente sciupafemmine Barney) che ha twittato una simpatica foto che lo ritrae al suo matrimonio con lo storico compagno David Burtka, con cui condivide la vita da dieci anni.
Guess what? @DavidBurtka and I got
married over the weekend. In Italy. Yup, we put the ‘n’ and ‘d’ in
‘husband’. pic.twitter.com/R09ibF41rt
— Neil Patrick Harris (@ActuallyNPH) 8
Settembre 2014
Dopo le nozze di Brad e Angelina, un’altra coppia dello showbiz, forse meno glamour ma altrettanto affiatata, corona il sogno d’amore con il matrimonio.
Il produttore di How I Met Your Mother, Pam Fryman, ha celebrato la funzione e Elton John ha cantato durante la cerimonia. A presenziare e sancire il legame d’amore trai due c’erano anche i due gemelli Gideon e Harper, figli della coppia e bellissimi e tenerissimi protagonisti di quasi tutti i contenuti che Neil condivide in rete con i suoi fan.
La bellissima coppia ha scelto due abiti di Tom Ford per la cerimonia che si è tenuta in Italia.
Fonte: E!
How I Met Your Mother, Jason Segel: “Gli italiani pensano che io sia stupido”
Tutti lo conosciamo come Marshall Eriksen, e in verità è una specie di ‘croce e delizia’ di ogni attore che si trova ad interpretare un personaggio molto amato dal grande pubblico. E così l’attore, sceneggiatore, produttore e tanto altro Jason Segel viene spesso confuso con il suo personaggio di How I Met Your Mother, il gigante buono, marito affettuoso e amico fedele Marshall.
L’attore, che ‘finalmente’ si è liberato del ruolo, sta promuovendo Sex Tape, film che lo vede protagonista con Cameron Diaz, e ospite da Jimmy Fallon ha raccontato di una sua strana esperienza avuta proprio in Italia. Ecco cosa ha raccontato Marsh….hem, Jason!
In parole povere, Segel
si è trovato in Italia per una vacanza, la prima negli utlimi dieci
anni (dice lui) e si è accorto che nel Belpaese
HIMYM è molto famosa e di conseguenza lui
è, per antonomasia, noto come Marshall. Tra tanti fan che gli hanno
chiesto una foto, Jason Segel ha raccontato di un
cuoco che gli ha detto: “Non sei stupido come sembri!”. La
spiegazione a questa reazione? Chi guarda How I Met
Your Mother in versione doppiata la capirà al volo:
il doppiaggio del personaggio di Jason è reso con una voce da
tonto, che, sempre per lo stesso meccanismo di identificazione
attore/personaggio, fa pensare che lo stupido in questione sia
proprio Jason Segel.
A dimostrazione (come se ce ne fosse bisogno) che non è uno stupido, Jason Segel ha mostrato un libo per bambini che ha scritto lui stesso, seguendo emozioni e impressioni che aveva sin dall’infanzia. Niente male per uno ‘stupido’!
How I Met Your Mother serie più seguita al mondo ad un anno dalla chiusura
How I
met Your Mother si aggiudica per la prima volta
l’International Audience Award del Monte-Carlo TV
Festival, il premio per la serie tv più seguita dell’anno. La
sitcom di Craig Thomas e Carter
Bays vince nella categoria commedia, dopo gli anni
passati che hanno visto trionfare serie come Big Bang
Theory, Modern Family e
Desperate Housewives, che ha dominato la
scena per ben 7 anni. Premio a gran sorpresa, se si considera che
la serie ha chiuso i battenti dopo il discusso finale di stagione
ormai più di un anno fa, il 31 Marzo 2014. È in assoluto la prima
volta che il riconoscimento va ad una serie che non è più in
onda. How I Met Your
Mother debuttò ben 10 anni fa, nel settembre
2005, ed è curioso che dopo il successo riscosso, 5 Emmy e
altrettanti People’s Choice Award, il premio arrivi proprio ora.
Meglio tardi che mai, si dice.
Quello di HIMYM rappresenta un nuovo successo per la rete CBS, che conquista così una nuova categoria, oltre alla riconferma per il secondo anno consecutivo di NCIS come vincitrice dell’Audience Award nella sezione serie tv drammatiche, dopo aver spopolato per 6 anni di fila anni con l’altra fuoriserie della scuderia, la pluripremiata CSI, concedendo alla CBS 9 anni di vittorie totali sui 10 anni di istituzione del premio.
How I Met Your Mother 9: scene tagliate dal finale [Video]
Si è conclusa con un po’ di delusione la sit com di successo How I Met Your Mother 9, e oggi arrivano alcune scene tagliate dell’ultima stagione trasmessa dal network americano CBS. Ecco alcune scene tagliate dal finale che arrivano dall’edizione home video.
LEGGI ANCHE: How I Met Your Mother 9: Il finale alternativo dello show!
La serie ha chiuso la programmazione con una puntata speciale di un’ora che oltre a rivelare il fatidico incontro è andata anche oltre mostrando un “po’ troppo” e scatenando il malcontento dei fan sui noti social per molto tempo. Nonostante le dichiarazioni degli attori, dello stesso Thomas e Bays la stragrande maggioranza dei fan è rimasta comunque delusa dalla scelta dei due autori
How I Met Your Mother 9: Il finale alternativo dello show!
Molti sono stati i fan che lo scorso maggio non hanno gradito il finale di stagione di How I Met Your Mother, serie di Craig Thomas e Carter Bays che per nove anni ha seguito le vicissitudini sociali e sentimentali di Ted, Marshall, Robin, Barney e Lily nella New York del nuovo millennio. All’interno di una cornice narrativa ambientata nel futuro, la trama principale è costituita dalla ricerca, da parte di Ted, dell’anima gemella con cui sposarsi e metter su famiglia.
La serie ha chiuso la programmazione con una puntata speciale di un’ora che oltre a rivelare il fatidico incontro è andata anche oltre mostrando un “po’ troppo” e scatenando il malcontento dei fan sui noti social per molto tempo. Nonostante le dichiarazioni degli attori, dello stesso Thomas e Bays la stragrande maggioranza dei fan è rimasta comunque delusa dalla scelta dei due autori che oggi hanno diffus online una versione alternativa del finale che cerca di “rimediare” alle scelte fatte per lo show della CBS. Di seguito il link:
How I Met Your Mother 9: divertente Gag Reel
Si è conclusa con discreto successo e molte critiche al finale How I Met Your Mother 9, la sit-com di enorme successo trasmessa dal network CBS. Oggi arriva online un divertente video che riprendete tutte le gag sul set dell’ultima stagione.
LEGGI ANCHE: Neil Patrick Harris Choose Your Own Autobiography: il ‘magico’ booktrailer della autobiografia dell’attore
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Il video potrete vederlo a questo link qui
How I Met
Your Mother è
una sitcom statunitense prodotta
dal 2005 al 2014, in onda per 9 stagioni con 208
episodi totali, creata da Craig Thomas e Carter
Bays.
La serie racconta le vicissitudini sociali e sentimentali dei cinque amici Ted, Marshall, Robin, Barney e Lily nella New York del nuovo millennio. All’interno di una cornice narrativa ambientata nel futuro, la trama principale è costituita dalla ricerca, da parte di Ted, dell’anima gemella con cui sposarsi e metter su famiglia; accanto a lui si snodano le vicende dei giovani innamorati Marshall e Lily, del donnaiolo Barney e di Robin, molto più di un’amica per Ted.
Nell’anno 2030 Ted Mosby, un affermato architetto, fa sedere i suoi due figli adolescenti sul divano di casa, e inizia a raccontare loro gli eventi che, venticinque anni prima, lo hanno portato a conoscere quella che sarebbe diventata la sua futura moglie e loro madre.
Ted inizia così a ricordare di quando, nel 2005, era soltanto un giovane ragazzo a New York, single e ancora all’inizio della sua carriera, ma quasi ossessionato dal matrimonio e dalla ricerca della ragazza da sposare. Ted viveva assieme ai suoi storici amici Marshall Eriksen e Lily Aldrin, una giovane coppia di innamorati, fidanzati dai tempi del college. La loro combriccola era completata da Barney Stinson, un ricco e impenitente donnaiolo conosciuto per caso, dalla battuta pronta e sempre a caccia del divertimento più assoluto. Ted inizia a raccontare la storia a partire dal giorno in cui ha conosciuto Robin Scherbatsky, una ragazza canadese appena arrivata in città, reporter in una piccola emittente televisiva locale, che presto si unisce al gruppo d’amici e con la quale il giovane instaura un complicato rapporto di amicizia/amore. Usando come pretesto il ricordo del primo incontro con la loro madre, Ted racconta ai figli la sua vita e quella dei suoi amici all’inizio del nuovo millennio, e tutte le difficoltà sentimentali che ha dovuto affrontare prima di incontrare la donna dei suoi sogni.
How I Met Your Father: recensione della serie Disney+
Annunciato, anticipato, snobbato e temuto, arriva su Disney+ How I Met Your Father, lo spin off ed erede spirituale di How I Met Your Mother, che ribalta le prospettive e sembra volerci regalare un nuovo viaggio alla ricerca dell’anima gemella.
How I Met Your Father, la premessa
Al posto di Ted Mosby, in How I Met Your Father abbiamo Sophie, una giovane donna romantica e piena di speranze, che a differenza della sua esperienza familiare, crede fortemente nel vero amore e lo cerca talmente tanto che ha collezionato già 88 appuntamenti fallimentari grazie alle app di incontri. Con lei c’è un gruppo variegato di amici, un miscuglio di etnie e orientamenti sessuali, ma anche di tipologie umane e di caratteri assolutamente opposti, che aiutano Sophie ad orientarsi nel burrascoso mondo sentimentale di una trentenne single a New York.
Come accennato, la serie arriva portandosi dietro un enorme pregiudizio, dal momento che il modello predecessore è diventato uno del classici della sit-com, una serie amatissima con dei personaggi divenuti leggen…non ti muovere… dari! Insomma, a che serve una serie che racconta la stessa storia ma dal punto di vista femminile? Ebbene, l’utilità è esattamente la stessa dello show originale, ovvero quella di raccontare una storia che più che un punto di arrivo in cui viene rivelata l’identità del genitore misterioso, parla di un viaggio, di come si costruisce una vita, come si naviga tra le difficoltà di una vita in città, di come si diventa grandi nonostante tutto. E questa cosa, How I Met Your Father la fa egregiamente, con grande sorpresa di chi scrive!
Hilary Duff e Kim Cattrall sono Sophie
Hilary Duff e Kim Cattrall interpretano la Sophie del 2022 e quella del 2050. Non solo si chiamai prospettiva in fatto di personaggi, ma anche il salotto dove viene raccontata la storia cambia orientamento, dal momento che al posto di vedere i figli del protagonista che subiscono la lunga storia del padre, qui vediamo Sophie adulta che racconta la storia al figlio fuori-campo. Un altro cambio di prospettiva.
I punti di contatto con la serie originale, almeno nei primi 4 episodi, si esauriscono nella formula narrativa, oltre a offrirci un importante Easter Egg che farà battere il cuore ai fan appassionati di Ted, Marshall, Lily, Robin e Barney: l’appartamento di uno dei protagonisti della nuova serie, è lo stesso che hanno occupato Ted e Marshall per tanto tempo, e alla fine del primo episodio lo scopriamo con un grande moto di tenerezza!
Un gruppo
variegato e vincente di protagonisti
Per il resto, How I Met Your Father è una serie con un grande cuore, scritta con intelligenza e leggerezza e che presenta un gruppo composito di personaggi che si costituisce nell’arco dei primi due episodi e che racchiudono, distribuendole diversamente e arricchendole, tutte le caratteristiche dei cinque protagonisti della serie madre.
Una trappola che ci tende però How I Met Your Father è che ci dice da subito che il misterioso padre in questione è già nel primo episodio, lo abbiamo già visto, ma dovremo aspettare la fine del ciclo (o della serie stessa) per scoprirne l’identità.
How I Met Your Father copia un format ma vive di vita propria, aggiorna le dinamiche alla contemporaneità e lo fa con grande intelligenza. Una vera sorpresa!
How I Met Your Dad: lo spin-off ritorna in sviluppo?
Dopo la mancata
approvazione del pilot How I Met Your
Dad, l’idea dello spin-off tratto da How
I Met Your Mother è tutt’altro che abbandonata.
Infatti, secondo alcune fonti i creatori dello
show Carter Bayse Craig
Thomas, siano già a lavoro su un nuovo sviluppo per
la stagione 2015/2016. Al momento si sa molto poco sulle intenzioni
compreso l’idea di riutilizzare lo stesso cast. Inoltre la coppia
di scrittori è al momento piuttosto impegnata su altri progetti,
quindi passerà molto tempo prima che ritornino a dedicarsi a questo
spin-off.
How I Met Your Mother (nota anche con l’acronimo HIMYM) è una sitcom statunitense prodotta dal 2005 al 2014, in onda per 9 stagioni con 208 episodi totali, creata da Craig Thomas e Carter Bays.La serie racconta le vicissitudini sociali e sentimentali dei cinque amici Ted, Marshall, Robin, Barney e Lily nella New York del nuovo millennio. All’interno di una cornice narrativa ambientata nel futuro, la trama principale è costituita dalla ricerca, da parte di Ted, dell’anima gemella con cui sposarsi e metter su famiglia; accanto a lui si snodano le vicende dei giovani innamorati Marshall e Lily, del donnaiolo Barney e di Robin, molto più di un’amica per Ted.
Nell’anno 2030 Ted Mosby, un affermato architetto, fa sedere i suoi due figli adolescenti sul divano di casa, e inizia a raccontare loro gli eventi che, venticinque anni prima, lo hanno portato a conoscere quella che sarebbe diventata la sua futura moglie e loro madre.
Ted inizia così a ricordare di quando, nel 2005, era soltanto un giovane ragazzo a New York, single e ancora all’inizio della sua carriera, ma quasi ossessionato dal matrimonio e dalla ricerca della ragazza da sposare. Ted viveva assieme ai suoi storici amici Marshall Eriksen e Lily Aldrin, una giovane coppia di innamorati, fidanzati dai tempi del college.
Fonte: TVLIne
How I Live Now trailer del film con Saoirse Ronan
Ecco il primo trailer di How I Live Now, prossimo film di Kevin McDonald e basato sul romanzo di Meg Rosoff, storia a metà tra il thriller e il dramma con protagonista una (ci scommettiamo) straordinaria Saoirse Ronan.
Ricordate la bambini dall’aspetto angelico e dall’animo fin troppo acuto di Espiazione? La giovane Saoirse è cresciuta, e con lei sembra essersi moltiplicato anche il suo talento.
Eccola nel trailer del film che uscirà negli Regno Unito il prossimo 3 ottobre:
Daisy (Saoirse Ronan), un’adolescente di New York, è mandata a trascorrere l’estate nella campagna inglese per rimanere un po’ di tempo insieme ai cugini. Immersa nella magia pastorale del posto, Daisy si innamora perdutamente del cugino Eddie (George MacKay) fino a quando l’idillio è rotto dallo scoppio improvviso della prima guerra mondiale del ventunesimo secolo. Inizialmente rimasti isolati insieme a Isaac (Tom Holland) e Piper (Harley Bird), i fratelli minori di Eddie, e costretti a provvedere a loro stessi, i due innamorati vengono poi brutalmente separati. Per ricongiungersi all’amato Eddie, Daisy si imbarca in un viaggio terrificante, durante il quale l’idea di ciò che può o non può ritrovare consuma la sua coscienza e perseguita la sua anima.
Nel cast del film insieme a Saoirse Ronan ci sono anche George MacKay, Tom Holland e Harley Bird.
How Do You Live?, ecco come lo Studio Ghibli promuoverà il nuovo film di Hayao Miyazaki
In un’era in cui il marketing digitale la fa da padrone in tutte le principali distribuzioni sul mercato con numerosi trailer, spot televisivi e poster, Hayao Miyazaki e il suo Studio Ghibli stanno adottando una strategia completamente diversa per il film How Do You Live?, nuovo lungometraggio dell’acclamato regista giapponese, a dieci anni da Si alza il vento, e che stando a quanto annunciato sarà anche il suo ultimo. Secondo il produttore Toshio Suzuki, lo studio si limiterà infatti a utilizzare il poster, già disponibile, come unico elemento per la sua campagna promozionale. Prima che il film arrivi nelle sale giapponesi quest’estate, non verrà utilizzato alcun trailer o poster diverso da quello rilasciato per promuovere il film.
La mancanza di informazioni sul progetto, sviluppato da Miyazaki come lettera d’amore al suo nipotino, potrebbe far sì che i fan di lunga data del regista si sentano ancora più interessati alla storia che verrà raccontata. Mentre i dettagli della trama di How Do You Live? sono tenuti in gran segreto, sappiamo che il film è tratto da un’omonimo libro. In questo, datato 1937, un ragazzino soprannominato Koperu vive con sua madre dopo la morte del padre. È molto vicino a suo zio, che lo visita costantemente e documenta la maggior parte delle loro interazioni in un diario. L’uomo spera di lasciare questo a Koperu quando sarà più grande, in modo da poter ripercorrere il sentiero della memoria e rivisitare alcuni dei loro momenti migliori insieme.
Quella commovente storia sarà dunque al centro della trama del prossimo film di Miyazaki, anche se non sappiamo in che modo sia stata sviluppata e a questo punto non lo sapremo finché il film non arriverà in sala. In Giappone la sua uscita è prevista il 14 luglio, mentre non è ancora nota una data di distribuzione nei cinema italiani. Come noto, i lavori più celebri della carriera di Miyazaki sono oggi dei classici dello Studio Ghibli come Il mio vicino Totoro, Porco Rosso e La città incantata, che hanno ridefinito cosa significa usare l’animazione per raccontare una storia, diventando subito amati dal pubblico di tutto il mondo. How Do You Live? potrebbe facilmente unirsi a questi titoli nell’offrire una narrazione indimenticabile e ricca di umanità. Di seguito, ecco il poster diffuso:
How Depp is your Love?
Venezia, Giorno 3.
O almeno così credo. Sono entrato nella fase in cui potrei essere qui da sempre e restarci per sempre. Quella fase del ‘ci vediamo dopo’ che può significare indistintamente ‘tra dieci minuti, tra un’ora, tra dieci giorni o mai’. Durante i Festival il tempo non esiste. O, se esiste, è molto relativo. Se sei in ritardo scorre velocissimo. Magari, mentre scaracollandoti come un pazzo per arrivare in tempo a un appuntamento incontri un fottìo di persone che ti salutano e ti chiedono ogni dettaglio della tua vita passata. E il bello è che in gran parte non sei nemmeno sicuro di conoscerle (scatta allora il “ciao bello, scusa vado di corsa. Ci vediamo dopo!” (vedi su). Se sei in anticipo ritarda. E’ la legge di Murphy, e le quattro direttive primarie di RoboCop purtroppo non c’entrano niente. Stavo per dire ‘un cazzo’, ma temo di essere redarguito per l’eccessivo turpiloquio di cui sto facendo uso in questo blog. Merda, ho scritto ‘cazzo’. Porca di quella troia sbudellata, ho scritto di nuovo ‘cazzo’ e anche ‘merda’. Non resta che fare seppuku sul red carpet.
Ma non oggi.
Per dire, la conferenza di Black Mass (qui la recensione), il film con Johnny Depp che ha attirato orde di ragazzine sotto i quindici anni evidentemente colte da attacchi di gerontofilia (sono appostate qui da stanotte in condizioni igieniche precarie, tanto che gira voce si stia diffondendo la malaria) è iniziata con almeno mezz’ora di ritardo, ma inutile dire che per tentare di sentire o vedere qualcosa bisognava trovarsi in loco almeno due conferenze avanti.
Il film è un crime-movie onesto e ben girato. Johnny Depp si cala nel ruolo del criminale compiendo orribili misfatti. Ad esempio indossare una parrucca posticcia che farebbe rabbrividire un vampiro. In conferenza invece pensa bene di mettersi direttamente uno scoiattolo impagliato in testa, così, per variare. Che un attore deve sempre sapersi rinnovare.
Ma è niente rispetto a quelli che viene da compiere a me in almeno due occasioni della giornata. La prima, durante la proiezione una maschera ossessionata dall’idea che io possa registrare il film con un cellulare – ma chi ve se incula, qua de ‘pirata dei Caraibi’ ce ne basta uno – non la smette di tormentarmi con un laser per controllare quello che sto facendo. Credo lo abbia mandato in tilt il fatto che ho poggiato la giacca sulle ginocchia, semplicemente perché avevo freddo. Fatto sta che mi sento costantemente sotto la mira del Predator (o di Terminator, fate vobis, tanto Schwarzy ci sta sempre bene) e non è esattamente il modo migliore per fruire un film.
La seconda, che ve lo dico a fare, è quando parte dei fan maleodoranti e appestati si riversa nella gremita sala stampa, dato che alcuni di loro sono anche giornalisti. Vero che si dica che lo stesso Depp non sia un grande amante delle docce, ma non c’è bisogno che imitiate il vostro idolo fino a questo punto, fidatevi.
(Ang)
Oggi è stata davvero una giornata interessante, ho visto il film francese, Marguerite (leggi la recensione) che mi è anche piaciuto tantissimo anche se tutti si tagliavano dalle risate e io non ci trovavo una mazza da ride. Sto film parla di una donna che sogna di cantare e che canta da fa sanguinà le orecchie, il marito non se la caga e il maggiordomo la paparazza in condizioni imbarazzanti per alzà du spicci. No ma ditemi voi cosa cazzo c’è da ride che a me si è stretto il cuore e mi son sentita una merda per tutti i coglioni che sento nei bar con karaoke e che perculo senza pietà.
Per consolarmi da questo stato d’animo mesto, come da testimonianza fotografica, bevo ininterrottamente dalle due. Da quando, cioè, mi sbarca Sonia Serafini di Fabrique al Lido (che è un gran belvedere) per cui via a un loop di gente che offre da bere che manco nei peggiori bar di Caracas.
Per chi non lo sapesse al Lido molti sponsor sono alcolici. Per chi non lo sapesse, al Lido, la programmazione in sala è spesso intervallata da convegni talmente lunghi o noiosi che per fartela pijà bene ti fanno trovare bidoni alcolici dalle undici del mattino. Per cui non so come, tra la recensione di Sokurov e quella del film di oggi, me ritrovo co sto cocktail Martini Rosè nelle mani, un pass per la vip lounge, e un mal di testa da paura.
Dovrei ricostruire le ultime due ore, ma non me ne vogliate ho un appuntamento al bagno con Eva Carducci (quella bella sellerona di Cinematografo di Marzullo, dai che la conoscete) .
Comunque immaginate la scena: sto in sala stampa in un tavolo con colleghi che bevono tubi di te al tamarindo, offerti da una deliziosa tailandese Zen, e me sto a scola’ un cocktail alcolico col ghiaccio. Me guardano tutti con sospetto, capitemi sto n’attimo in difficoltà.
Comunque oggi era il giorno di Depp, gente accampata urlante e io son andata a comprare le sigarette. Questo dovrebbe dirmi qualcosa. Questo insieme al fatto che oggi so vestita da uomo.
Sto invecchiando, cosa pensate. Continuatemi a stalkà, che purtroppo sono etero. Come il cinese di ieri, che per battermi i pezzi si è dimenticato di far pagare la collega Marilena Vinci, che voleva tornare indietro e saldare i suoi debiti ‘per principio’ ma a me barcollava l’ombra e anche no.
Stasera abbiamo Equals, con Kristen Stewart. Certo se pure lei s’è ingrassata comincio a preoccuparmi che sia l’umido del lido, tocca fa qualcosa, se ingrasso è la fine capite che tutti i vestiti che ho in valigia diventano inutili?
Va bene, domani promesso vi racconto se i nostri eroi son riusciti ad andare alla festa blindatissima con Johnny Depp. Ora io e la mia emicrania andiamo a vedere il film della sezione Orizzonti. Chissà se troviamo posto vicini.
(Vì)
Housekeeping for Beginners, recensione del film di Goran Stolevski #Venezia80
Il giovanissimo e talentuoso regista Goran Stolevski ha presentato in anteprima a Venezia 80 il suo Housekeeping for Beginners, terzo lungometraggio a cui si è dedicato dopo You Won’t Be Alone (2022) e Of an Age (2023), passati entrambi per il Sundance Film Festival. Con questa nuova prova registica, Stolevski unisce uno stile da cinema verità, performance attoriali credibilissime e un controllo dell’immagine notevolissimo per raccontare una storia quanto mai attuale. Nel cast, Anamaria Marinca, Alina Serban, Samson Selim, Vladimir Tintor, Dzada Selim, Mia Mustafa, Sara Klimoska, Rozafa Celaj, Ajshe Useini.
Housekeeping for Beginners: madre in divenire
Una storia che esplora le verità universali della famiglia, sia quella in cui nasciamo che quella che ci scegliamo da soli. Dita non ha mai voluto essere madre, ma le circostanze la costringono a crescere le due figlie della sua ragazza, la piccola combina guai Mia e l’adolescente ribelle Vanesa. Una battaglia di volontà si scatena quando le tre continuano a scontrarsi e diventano una famiglia improbabile che deve lottare per rimanere unita.
Nonostante le molte crisi che affrontano – morti, scomparse, abusi – Housekeeping for Beginners non è un film guidato dalla trama, quanto più incentrato su questo complesso intreccio di personaggi interpretati in maniera incredibilmente verosimili. La truppa è guidata da Marinca, che offre una performance estremamente convincente nei panni della forte Dita, ma tutti gli attori sono all’altezza della situazione, persino la giovane Mia.
Cinema veritè per “non sentirsi soli”
La scelta di uno stile veritiero, che include dialoghi sovrapposti, camera a mano, illuminazione naturalistica, inquadrature strette ma volutamente caotiche e profondità ridotta, ha permesso a Stolevski di creare un’atmosfera di grande impatto che eleva Housekeeping for Beginners. In maniera molto simile a quanto già sperimentato nel precedente film Of an age, è la musica che colma i vuoti: quando i personaggi non si confrontano con qualche canzone di sottofondo, la colonna sonora composta da Alen e Nenad Sinkauz rievoca il conflitto razziale che emerge costantemente ai margini della storia. Violini e fisarmoniche suonano ritmi avvincenti, creando un mix di allegria e malinconia che sottolinea le innumerevoli discussioni all’interno della famiglia.
In You Won’t Be Alone lo spirito stregonesco che è la creatura protagonista del film non viene mai lasciato solo: diventa un mutaforma, che si deve scontrare con le difficoltà di legami sociali primitivi mentre tenta di elaborare una personale concezione dell’umanità. Mutare forma, essere il corpo degli altri, diventa il veicolo principale per la conoscenza del se. Stolevski porta avanti un simile discorso anche in Housekeeping for Beginners, presentandoci dei personaggi che devono tenere in considerazione, e anche scontrarsi, con altri punti di vista e, in questa famiglia così fluida e composita, scoprono ancora meglio le loro individualità. Basando la narrazione su questo dialogo così umano, Stolevski si conferma una delle giovani voci registiche più interessanti e promettenti della contemporaneità.
Housekeeping for Beginners, il trattato di Goran Stolevski sulla “famiglia che ci scegliamo”
Dopo You Won’t Be Alone e Of an Age, il giovanissimo Goran Stolevski presenta in concorso nella sezione parallela di Venezia 80, “Orizzonti”, il suo nuovo film Housekeeping for Beginners. Una storia che esplora le verità universali della famiglia, sia quella in cui nasciamo che quella che troviamo da soli. Dita non ha mai voluto essere madre, ma le circostanze la costringono a crescere le due figlie della sua ragazza, la piccola combina guai Mia e l’adolescente ribelle Vanesa. Una battaglia di volontà si scatena quando le tre continuano a scontrarsi e diventano una famiglia improbabile che deve lottare per rimanere unita.
Housekeeping for Begginers: il terzo lungometraggio di Goran Stolevski
In occasione della prima del suo film al Festival, Stolevski si è aperto sulla genesi del progetto: “Posso dirvi l’esatto momento in cui mi è venuta l’ispirazione per questo soggetto. All’epoca facevo l’interprete, stavo accompagnando una mia amica a fare una colonscopia e mi è capitata una foto su Facebook ricondivisa da un mio amico: era una foto degli anni ’70 di due ragazzi gay che vivano insieme ad altri amici. Mi ha colpito molto perchè mi ha trasmesso un senso di casa e spazio sicuro, qualcosa che io non ho mai sentito quando mi sono trasferito in Australia“.
Alina Șerban ha poi raccontato gli inizi della sua carriera da attrice: “Ho avuto questa grandissima opportunità. Vengo da un passato di povertà, sono stata la prima della mia famiglia a finire le superiori, so cosa significa pregare per avere luce e acqua. Se non avevo qualcosa, immaginavo di averlo, ho sempre amato ballare, questo è come si è sviluppata la mia creatività. Ho pensato di dedicarmi alla recitazione. C’era una voce dentro di me, a volte urlava, a volte sussurrava, ma mi stava imponendo di provarci. Nella vita sono stata in orfanatrofio e ho spesso cercato un posto dove stare. Sono poi entrata all’università, dove mi sono scontrata con un ambiente molto elitario e dove mi sono sempre sentita meno degli altri“.
Anamaria Marinca e Alina avevano già lavorato insieme a una scena: il primo ruolo che Alina ha mai ottenuto è stato nella serie tv della BBC The Last Enemy. Nessuno le aveva spiegato bene cosa avrebbe dovuto fare e lei non aveva alcuna esperienza. “Dopo 16 anni sono qui, a recitare insieme ad Anamaria non in una sola scena, ma in un intero film“.
Per quanto riguarda il processo di casting, “più che fare provini, mi piace parlare con i miei attori “ – ha svelato Stolevski. “Come prima cosa, ci conosciamo come persone. Non sono un tipo da ordinare agli altri cosa devono fare. Cerco di costruire un ambiente sano e, soprattutto, di passare tanto tempo insieme, perchè ci si può sentire davvero soli in questo ambiente. Gli incoraggio spesso a improvvisare e per me è anche importantissimo trasferire gli stessi valori alla crew“.
“La famiglia è quella che ci scegliamo, non per forza quella di sangue”
Regista e attrice hanno poi messo in relazione la loro storia famigliare con quella di Housekeeping for Beginners, “Sono cresciuto in una grande famiglia, ho cugini e zie che considero veri fratelli, non considerando l’effettivo grado di parentela, è qualcosa che fa parte di un più ampio senso che io do al concetto di famiglia. In Australia è stato molto diverso, mi sono sentito molto isolato“, ha svelato Goran Stolevski.
“Io sono cresciuta nella solitudine di non avere una famiglia, ma oggi sono quello che sono grazie ai miei amici: sono stati la mia famiglia per tantissimi anni. Ci sono persone queer, di colore, che hanno vite diverse dalla mia, ma siamo una famiglia. Provo rabbia quando vedo i miei amici gay discriminati e loro lo stesso con me. La mia rete di sicurezza sono i miei amici“, ha poi aggiunto Alina Șerban.
Goran Stolevski: tra esperienza intimista e universalità
In merito al parallelismo tra l’esperienza trasformativa di You Won’t Be Alone, dove la strega protagonista è una mutaforma che entra ed esce da corpi diversi elaborando una sua idea di umanità e, al contempo, imparando a conoscere se stessa: “Tutti i miei film partono dal punto di vista di un outisder, che sia un disagio personale o l’ostracismo sociale a causarlo. Non penso che le emozioni dipendano dalla demografia, penso che siano universali. In questo senso, è importante che ci sia anche della rabbia. I personaggi che amo sono quelli che si arrabbiano di più. Sono stato un bambino molto silenzioso e spaventato, i miei film esplorano questa dualità che io percepisco in me, tra il sentirsi un outisder e l’arrabbiarsi, il sentire di volere di più“.
House of the Dragon: un video dal set rivela uno spoiler piuttosto importante
È ora in corso la produzione della seconda stagione di House of the Dragon della HBO in Spagna e, grazie a WatchersOnTheWall.com, diamo una prima occhiata ad alcune foto rivelatrici e un video dal set. Attenzione: se non hai letto Fire and Blood di George RR Martin, da questo punto in poi seguono importanti spoiler.
Le foto e il video mostrano un enorme oggetto di scena di un drago blu (la CGI sarà usata per creare una testa di drago mozzata) che sfila per le strade su un carro insanguinato mentre la folla esulta. Quando il regista chiama all’azione, si può sentire qualcuno gridare: “Guarda! Il drago traditore Meleys – ucciso a Rook’s Rest per il tuo re! Per Aegon!” Sì, la potente Meleys cadrà in battaglia ad un certo punto durante la seconda stagione, quando affronterà gli altri sputafuoco Sunfye e Vhagar, e molto probabilmente anche il suo cavaliere, Rhaenys (Eve Best), verrà ucciso (il corpo scoperto in il libro era troppo bruciato per essere identificato, ma la serie probabilmente non sarà altrettanto ambiguo).
Rodaje de #LacasadelDragon en #Trujillo 🐉🔥#HouseOfTheDragon pic.twitter.com/0xAdDWSQTC
— JR Álvaro González (@jalvarogonzalez) May 19, 2023
Tutto quello che sappiamo su House of the Dragon
Recentemente abbiamo appreso che la seconda stagione di House of the Dragon sarà composta da 8 episodi, 2 in meno rispetto all’acclamata stagione di debutto, che si è conclusa lo scorso novembre. Apparentemente, “una parte della trama originariamente prevista per la seconda stagione, inclusa una grande battaglia”, viene ora “rimandata” per la terza stagione. Se dovessimo azzardare un’ipotesi, questo confronto è probabilmente il culmine della guerra civile dei Targaryen nota come La danza dei draghi, che vedrà due personaggi principali scontrarsi in una “schermaglia volante”. Una data per la premiere della seconda stagione di House of the Dragon deve ancora essere annunciata.
House of the Dragon è stato un incredibile successo per HBO, con una media di circa 29 milioni di spettatori per episodio al momento della sua uscita. Un altro spin-off di Game of Thrones, A Knight of the Seven Kingdoms, è stato appena annunciato. La produzione della seconda stagione è iniziata la scorsa settimana nel Regno Unito. Non è stata rivelata alcuna finestra di uscita, ma con le riprese iniziate, è probabile che ci sarà a breve un annuncio.
Nel cast della seconda stagione di House of the Dragon Matt Smith, Emma D’Arcy, Olivia Cooke, Eve Best, Steve Toussaint, Fabien Frankel, Ewan Mitchell, Tom Glynn-Carney, Sonoya Mizuno e Rhys Ifans. Fra gli attori della prima stagione che tornano nel cast dei nuovi episodi anche Harry Collett, Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Phia Saban, Jefferson Hall e Matthew Needham. I crediti della seconda stagione: co-creatore e produttore esecutivo George R.R. Martin; co-creatore, showrunner e produttore esecutivo Ryan Condal; produttori esecutivi Sara Hess, Alan Taylor, Melissa Bernstein, Kevin de la Noy, Loni Peristere, Vince Gerardis. Tratto dal bestseller di George R.R. Martin “Fuoco e Sangue”.
House of the Dragon: tutti i riferimenti a Game of Thrones del primo episodio
ATTENZIONE: Questo articolo contiene spoiler del primo episodio della serie House of the Dragon
Nonostante sia ambientata duecento anni prima de Il trono di Spade, la serie prequel House of the Dragon contiene un sacco di riferimenti alla saga originale. Il primo episodio ne è la conferma. Uscito su HBO il 21 agosto – e trasmesso in simulcast in Italia su Sky Atlantic – il capitolo 1 del prequel imposta la linea temporale e introduce i principali attori facendo chiari riferimenti a Game Of Thrones.
Tra similitudini e differenze, lo show cerca di farsi spazio, da un lato raccogliendo e sfruttando la fama dei libri di George R.R. Martin e l’eredità della celeberrima serie HBO, dall’altro definendo i propri tratti specifici. In tutto ciò, i fan de Il trono di Spade sono sicuramente curiosi di scoprire tutti gli Easter eggs del primo episodio di House of the Dragon. Ecco la lista completa!
1House Of The Dragon suona come Game of Thrones

Per finire, House of the Dragon sfrutta una delle armi più celebri e potenti di Game of Thrones: il compositore Ramin Djawadi. Il musicista fornisce la colonna sonora anche per la serie prequel. La musica della prima puntata è buona e cita alcuni brani già noti. Ad esempio, alla fine della prima puntata di House of the Dragon possiamo sentire la melodia principale di Game of Thrones. Inoltre, brevi frammenti di essa vengono utilizzati anche altrove, come nella scena che mostra Rhaenyra e Alicent insieme dopo la cavalcata sul drago.
House of the Dragon: tutti i dettagli nascosti nell’episodio 9
ATTENZIONE: Questo articolo contiene spoiler del nono episodio della serie House of the Dragon
L’episodio numero nove di House of the Dragon contiene un sacco di dettagli che ci svelano il senso dello show e alcuni collegamenti con Il Trono di Spade. Dopo la morte di Re Viserys nell’episodio 8, la serie subisce un cambiamento di ritmo. Mancano completamente personaggi come Rhaenyra e Daemon Targaryenma, nonostante la loro assenza, l’episodio si rivela ricco di avvenimenti epocali e termina con l’incoronazione di un nuovo re.
Anche se siamo giunti al penultimo capitolo della serie, l’episodio 9 sembra aprire nuove piste più che avvicinarsi ad un finale: le fazioni si stanno formando – i Verdi di Alicent e Aegon contro i Neri di Rhaenyra – e tutto è sembra pronto per la Danza dei Draghi. Scopriamo ora nel dettaglio tutte le caratteristiche del nono episodio di House of the Dragon.
1Il nono episodio in House of the Dragon come in GOT

Il nono episodio di House of the Dragon si svolge ad Approdo del Re ed è privo di due personaggi chiave, Rhaenyra e Daemon. Questo dettaglio crea un parallelismo con l’episodio 9 di parecchie stagioni di Game of Thrones. Tendenzialmente, si tratta degli episodi più avvincenti della stagione, spesso autosufficienti e ambientati in un unico luogo.
House of the Dragon: tutti gli Easter egg del secondo episodio
ATTENZIONE: L’articolo contiene spoiler del secondo episodio di House of the Dragon
Con il secondo episodio, House of the Dragon si immerge ancora di più dentro il mondo de Il trono di Spade. Se il primo capitolo è servito a collocare il prequel sulla timeline, il secondo inizia ad approfondire la storia di alcuni personaggi particolarmente rilevanti. Per fare ciò, la serie non può prescindere dal mondo di Game Of Thrones. In un universo così ampio come quello di House of the Dragon è facile inserire Easter egg ed elementi già noti ai fan. Che si tratti di draghi, della storia di Casa Targaryen, o più in generale del Continente Occidentale, scopriamo tutte le reference di questo secondo episodio.
1Corlys & Daemon Are The Realm’s “Second Sons” (Like Stannis)

Corlys dice a Daemon che loro sono “i secondi figli del regno”. La frase crea un paio di connessioni con Game Of Thrones. “Second Sons”, oltre ad essere il nome della compagnia guidata da Daario Naharis, è il titolo dell’episodio 8 della terza stagione di Game of Thrones. In esso, Tyrion Lannister (un secondogenito) sposa Sansa Stark. Le parole di Corlys ricordano anche un altro secondo figlio, Stannis Baratheon: come Daemon, anche Stannis era fratello di un re e, se il riferimento è premonitore, la storia di Daemon non finirà bene.
House Of The Dragon: tanti ingressi nel cast della serie spin-off
Arriva da Deadline la notizia di diversi ingressi nel cast di House Of The Dragon, l’attesa serie prequel di Game of Thrones. Si tratta degli attori Ryan Corr (Holding the Man), Jefferson Hall (Devs), David Horovitch (Miss Marple), Graham McTavish (Outlander), Matthew Needham (Chernobyl), Bill Patterson (Fleabag) e Gavin Spokes (Brexit) che completano il cast di HBO la prossima serie.
- Corr appare come Ser Harwin “Breakbones” Strong. ‘Breakbones’, si dice che Harwin sia l’uomo più forte dei Sette Regni. Ser Harwin è il figlio maggiore di Master of Laws Lyonel Strong ed erede di Harrenhal.
- Hall affronta Lord Jason Lannister, è il Lord di Castel Granito e gemello di Ser Tyland Lannister. Interpreterà anche Tyland Lannister, il politico scaltro e calcolatore, gemello di Lord Jason Lannister.
- Horovitch interpreterà il Gran Maestro Mellos, una voce della ragione e fidato consigliere di Re Viserys.
- McTavish si unisce al cast nei panni di Ser Harrold Westerling. Ser Harrold ha servito nella Guardia Reale dai tempi di re Jaehaerys; è un esempio di cavalleria e onore.
- Needham interpreterà Larys Strong, il figlio minore di Master of Laws Lyonel Strong, portato in tribunale da suo padre.
- Paterson interpreterà Lord Lyman Beesbury, Lord of Honeyholt e Master of Coin nel Concilio Ristretto di Re Viserys.
- Spokes si unisce come Lord Lyonel Strong, il Maestro delle Leggi di Re Viserys e Lord di Harrenhal.
House of the Dragon, la serie tv
House of the Dragon è l’annunciato prequel ambientato poche centinaia di anni prima degli eventi di “Game of Thrones” e racconta la storia di House Targaryen. Dovrebbe andare in onda nel 2022. HBO ha dato allo show un ordine di 10 episodi, con il casting iniziato durante l’estate. Martin ha co-creato la serie con Ryan Condal, con lo spettacolo basato sul libro di Martin “Fire & Blood“. Miguel Sapochnik e Condal saranno co-showrunner e produttori esecutivi insieme a Martin e Vince Gerardis. Sara Lee Hess sarà anche scrittrice e produttrice esecutiva. Sapochnik dirigerà anche il pilota e gli episodi aggiuntivi. In precedenza ha diretto sei episodi di “Game of Thrones”, tra cui “Hardhome”, “Battle of the Bastards” e “Winds of Winter”.
House of the Dragon: svelati i poster ufficiali in attesa del trailer in arrivo
HBO ha pubblicato una nuova serie di poster della seconda stagione di House of the Dragon, anticipando le prossime battaglie che casa Targaryen combatterà.
I poster della nuova stagione anticipano una guerra totale tra i membri di Targareyn, con grandi didascalie “Tutti devono scegliere” posizionate sopra i vari membri della famiglia. Un tweet accanto ai poster anticipa anche qualcosa – molto probabilmente un teaser trailer – che uscirà domani.
Spin-off del grande successo della HBO Il Trono di Spade, House of the Dragon è ambientato circa 200 anni prima del Il Trono di Spade e traccia i conflitti che affliggono la dinastia regnante dei Targaryen. Emma D’Arcy interpreta la regina Rhaenyra Targaryen, con Matt Smith nei panni di suo zio Daemon e Olivia Cooke nei panni di Alicent Hightower, la vedova del defunto padre di Rhaeynra, Viserys.
La seconda stagione della serie spin-off House of the Dragon presenterà la battaglia culminante per il potere conosciuta come “la Danza dei Draghi”, con i Verdi (gli Hightowers, Aegon & Co.) e i Neri (Rhaenyra, Daemon, ecc.) che combattono per rivendicare il Trono di Spade. (Guarda un teaser qui.)
Cosa aspettarsi dalla seconda stagione di House of the Dragon?
La prima stagione si è conclusa con la morte di Re Viserys, che ha gettato i Targaryen nel caos più totale riguardo al prossimo legittimo erede – il Principe Aegon o la Principessa Rhaenyra. La stagione successiva segna l’inizio della Danza dei Draghi, con ciascuna delle due parti che raccoglie il maggior numero di alleati e draghi possibile per assicurare la sconfitta dell’altra.
House of the Dragon è attualmente interpretata da Matt Smith, Olivia Cooke, Emma D’Arcy, Rhys Ifans, Steve Toussaint, Eve Best, Sonoya Mizuno, Graham McTavish, Jefferson Hall, David Horovitch, Matthew Needham, Bill Patterson, Gavin Spokes, Wil Johnson, John Macmillan, Savannah Steyn e Theo Nate. La seconda stagione vedrà anche l’aggiunta di Gayle Rankin, Russell Beale, Freddie Fox e Abubakar Salim.
Basato su Fire & Blood di George R.R. Martin, House of the Dragon racconta l’ascesa e la caduta dei Targaryen – l’unica famiglia di signori dei draghi sopravvissuta al Destino di Valyria. Si svolge 300 anni prima degli eventi del pluripremiato adattamento della serie di Game of Thrones, che ha trasmesso il suo episodio finale nel 2019.
House of the Dragon è stata ideata da George R.R. Martin, Ryan Condal e dal regista di Game of Thrones Miguel Sapochnik; Condal e Sapochnik sono anche gli showrunner. Martin, Sapochnik, Condal, Vince Gerardis e Sara Lee Hess sono produttori esecutivi.
House of the Dragon: rivelata la data di uscita della seconda stagione?
Finalmente abbiamo reperito più informazioni su quando tornerà in onda la seconda stagione di House of the Dragon, la serie prequel di Game of Thrones di HBO. A darne notizia è stato Casey Bloy, CEO dei contenuti di HBO Max che parlando con Variety ha affermato che sarebbe una “buona ipotesi” che lo spettacolo potrebbe tornare nel 2024, ma che non sarà idoneo per la stagione degli Emmy 2024. Il periodo di ammissibilità agli Emmy termina il 31 maggio 2024, il che pone la finestra della data di uscita di House of the Dragon Stagione 2 nell’estate del 2024. Questo significa che abbiamo più di un anno prima di poter vedere di più dalla serie.
Bloys ha anche toccato la possibilità del rilascio di altri spin-off della serie Game of Thrones , osservando che non esiste un programma per loro. “La mia filosofia è che una buona sceneggiatura è la priorità numero uno“, afferma Bloy. “Non lo sto facendo sulla base del desiderio di averne uno all’anno, due all’anno. Voglio farlo sulla base delle sceneggiature di cui siamo entusiasti.”
“Ricordati di avere House of the Dragon in seguito a Game of Thrones , abbiamo sviluppato molti spettacoli, girato un pilota, sviluppato una serie di sceneggiature e abbiamo ottenuto House of the Dragon“, osserva Bloys. “Farlo di nuovo richiederà lo stesso sforzo. Devi sviluppare molte cose, provare cose. Non sai mai cosa funzionerà. Quindi attualmente lo stiamo facendo. Non sono contrario a nessun numero di spettacoli. Probabilmente c’è un limite naturale al numero di fan che vogliono questo show, ma sono aperto a chiunque, purché ci sentiamo davvero bene con le sceneggiature e le prospettive per una serie.“
Basato su Fire & Blood di George RR Martin, House of the Dragon racconta l’ascesa e la caduta dei Targaryen, l’unica famiglia di signori dei draghi sopravvissuta al destino di Valyria. Si svolge 200 anni prima degli eventi del pluripremiato adattamento in serie di Game of Thrones, che ha trasmesso il suo episodio finale nel 2019.
House of the Dragon: Rhys Ifans e altri attori nel cast del prequel di Game of Thrones
Arriva da Deadline la notizia dell’ingresso nel cast di Rhys Ifans e altri attori nel cast di House of the Dragon, l’attesissimo prequel di Game of Thrones. Le altre aggiunte sono Steve Toussaint, Eve Best e Sonoya Mizuno che si uniscono ai già annunciati Paddy Considine, Olivia Cooke, Matt Smith ed Emma D’Arcy nel prequel de Il Trono di Spade creato da George RR Martin, Ryan Condal e Miguel Sapochnik.
Ifans interpreterà Otto Hightower Primo Cavaliere del Re, Ser Otto serve lealmente e fedelmente sia il suo re che il suo regno. Per come la vede la Mano, la più grande minaccia per il regno è il fratello del re, Daemon, e la sua posizione di erede al trono.
La migliore è la Principessa Rhaenys Velaryon Cavaliere di draghi e moglie di Lord Corlys Velaryon, “La regina che non fu mai” è stata tramandata come erede al trono al Gran Consiglio perché il regno ha favorito suo cugino, Viserys, semplicemente per essere maschio.
Mizuno interpreta Mysaria che è venuta a Westeros senza nulla ed è stata venduta più volte di quanto possa ricordare. Avrebbe potuto appassire … ma invece è salita per diventare l’alleata più fidata – e più improbabile – del principe Daemon Targaryen, l’erede al trono.
House of the Dragon, la serie tv
House of the Dragon è l’annunciato prequel ambientato poche centinaia di anni prima degli eventi di “Game of Thrones” e racconta la storia di House Targaryen. Dovrebbe andare in onda nel 2022. HBO ha dato allo show un ordine di 10 episodi, con il casting iniziato durante l’estate. Martin ha co-creato la serie con Ryan Condal, con lo spettacolo basato sul libro di Martin “Fire & Blood“. Miguel Sapochnik e Condal saranno co-showrunner e produttori esecutivi insieme a Martin e Vince Gerardis. Sara Lee Hess sarà anche scrittrice e produttrice esecutiva. Sapochnik dirigerà anche il pilota e gli episodi aggiuntivi. In precedenza ha diretto sei episodi di “Game of Thrones“, tra cui “Hardhome”, “Battle of the Bastards” e “Winds of Winter”.
House of the Dragon: recensione della serie HBO
Dal 22 agosto in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW in contemporanea assoluta con gli Stati Uniti, tenetevi pronti a tornare a Westeros con House of the Dragon, la nuova serie HBO che ci riporta nell’universo de Il Trono di Spade a quattro anni dalla conclusione di una delle serie più importanti dell’ultimo decennio.
House of the Dragon, ecco cosa racconta
Ambientata nei Sette Regni, la storia si svolge circa 200 anni prima della nascita di Daenerys Targaryen e della Rivolta di Robert Baratheon. Siamo in un mondo governato dai Targaryen e all’inizio della nostra storia, re Jaehaerys I Targaryen ha preferito suo nipote Viserys Targaryen a Rhaenys Targaryen come erede al trono di spade, in quanto successore con la pretesa più forte perché uomo. Non si è mai vista infatti una regina a guidare Westeros! Tuttavia, molto presto la storia si ripete e una nuova battaglia per la successione si avvicina all’orizzonte: la regina Aemma Arryn, prima moglie di Re Viserys, muore di parto lasciando dietro di sé solo una figlia femmina, Rhaenyra Targaryen.
Oltre a lei potrebbe ambire al trono Daemon Targaryen, fratello minore del re, preferito dal popolo in quanto maschio, cavalca draghi, prode guerriero, ma allo stesso tempo impulsivo e spregiudicato. Tuttavia, Viserys nomina in una cerimonia pubblica Rhaenyra sua erede al trono. Nulla può offuscare la volontà del re, se non fosse che lo stesso si risposa con Alicent Hightower, molto più giovane di lui, figlia del Primo Cavaliere Otto Hightower e amica intima della principessa. Da questo matrimonio nasceranno due figli maschi, con i capelli color argento e cavalca draghi: due puri Targaryen.
Quanto può
valere la parola di un re, alla sua morte? È di questo che ha paura
la giovane Rhaenyra, erede legittima che però si scontra con tre
uomini che hanno non solo avanzano una pretesa al trono, ma che in
quanto maschi sono tutti favoriti dal popolo rispetto a lei. La
lotta di successione al trono di spade di Re Viserys prenderà il
nome di Danza dei Draghi, evento che per qualcuno ha rappresentato
l’inizio della fine della casata di Daenerys.
Fuoco e Sangue
House of Dragon è basata su Fuoco e Sangue, il romanzo scritto da George R.R. Martin che racconta anche di questa guerra di successione e che si struttura in forma di annali, come fosse un volume scritto da un maestro della Cittadella, in cui vengono elencati tutti i re Targaryen, i principali fatti legati alla dinastia, alla successione e alle vicende che hanno portato sull’ambìto scranno questo piuttosto che quell’altro personaggio.
Quindi, per quanto siamo di fronte a un prequel de Il Trono di Spade, la sua origine letteraria è profondamente diversa in quanto a forma e contenuto e questo aspetto viene riflesso nella narrazione che non si fa scrupoli di fare grandi balzi temporali in avanti, e di cambiare alcuni degli interpreti, tra un’ellissi temporale e l’altra, per rappresentare lo stesso personaggio che cresce o invecchia.
Un cast
perfetto
E c’è da dire che in tutti i casi i volti e il carisma degli attori scelti per interpretare i personaggi in gioco si rivelano sempre efficaci, perfettamente adatti ai loro personaggi, complice anche un importante lavoro del reparto trucco e costumi, che viene direttamente dalla “serie madre”.
Paddy Considine è stato scelto per interpretare Re Viserys, quinto re di Westeros e primo del suo nome, consigliato sempre con fedeltà e sincerità da Otto Hightower, che ha il volto familiare e carismatico di Rhys Ifans. Emma D’Arcy e Milly Alcock interpretano la principessa Rhaenyra Targaryen nelle sue diverse età, così come succede a Olivia Cooke e Emily Carey, che invece si dividono il personaggio fondamentale di Alicent Hightower. Tutte e quattro le attrici sono dotate di un allure che permette loro di mettere in scena una vasta gamma di sentimenti ed espressioni, che contribuiscono a costruire due personaggi femminili portentosi, sfaccettati e originali.
Matt Smith è sublime nei panni dell’instabile Daemon Targaryen, mentre completano il cast principale Steve Toussaint e Eve Best (strepitosa) che interpretano i coniugi Corlys Velaryon e Rhaenys Targaryen, la “Regina che non fu mai”, ovvero colei che a sua volta vantava pretese al trono ma alla quale venne preferito il cugino maschio, Viserys, appunto.
House of the
Dragon è una sontuosa opera televisiva
House of the Dragon è una sontuosa opera televisiva. La qualità tecnica, lo spessore della messa in scena, la cura del dettaglio, la computer grafica, tutto ciò che ha reso grande Il Trono di Spade, qui è sviluppato all’ennesima potenza, dal momento che si parte da asset già consolidati, ma con molti elementi in più: il primo episodio della serie del 2011 non regge il confronto con lo sfarzo e la potenza scenica del pilota di House of the Dragon, anche se il secondo è molto meno potente da un punto di vista narrativo.
Non ci sono buoni o cattivi
La serie creata da Ryan J. Condal e George R. R. Martin ci riporta a Westeros ma si tratta di un prodotto profondamente diverso, siamo negli stessi posti de Il Trono di spade e al centro del discorso c’è sempre il desiderio di salire su quel trono forgiato dalle spade dei nemici sconfitti di Aegon il Conquistatore, ma questa volta ci troviamo di fronte a una guerra civile combattuta a suon di sussurri, esilii, proclamazioni, nelle stanze della Fortezza Rossa e di Roccia di Drago, non ci sono battaglie tra famiglie, non c’è un conflitto aperto tra Stark e Lannister, in cui lo spettatore riesce a schierarsi.
Anche la
costruzione dei personaggi è profondamente diversa: se all’inizio
la storia sembra volerci portare dalla parte della fiera e ribelle
Rhaenyra, poi scopriamo che in fondo la principessa non è poi tanto
ribelle né tanto esente da lati oscuri o crudeli, allo stesso modo
il principe Deamon, che potrebbe sembrare il villain designato, ha
momenti di tenerezza che fanno breccia nel cuore dello spettatore,
così come Alicent Hightower, figura femminile interessantissima mai
chiaramente inquadrata nei suoi desideri e nelle sue ambizioni, o
gli stessi rappresentanti della famiglia Velaryon, scuri di
carnagione e bianchi di capelli, anch’essi discendenti di Valyria
ma da un ramo cadetto e per questo considerati leggermente
inferiori ai Targaryen.
Un moderno racconto di ambizione
House of Dragon lascia lo spettatore stupefatto e ammirato per lo sfoggio di una opulenta messa in scena (ci sono i draghi!), e a sorpresa si rivela narrativamente molto diverso dal suo predecessore, concentrato su un conflitto interno alla stessa famiglia: stiamo raccontando una storia in cui è impossibile prendere la parte dei buoni, perché non ce ne sono, così come non ci sono cattivi in senso stretto, è meno di una guerra, è più di una bega familiare. È l’inizio della tremenda Danza dei Draghi, che segnerà l’inizio della fine per la dinastia del Drago, ma è anche un racconto moderno su ambizione e senso del dovere, su ciò che è possibile e su ciò che lo diventa grazie alla volontà dell’uomo (o della donna, in questo caso).
House of the Dragon è disponibile dal 22 agosto in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW in contemporanea assoluta con gli Stati Uniti.
House of the Dragon: quattro nuovi attori nel cast della seconda stagione!
Altre quattro star sono state aggiunte al cast della seconda stagione di House of the Dragon quasi due settimane dopo la pubblicazione della prima foto dal set. Secondo Variety, Gayle Rankin è stata scelta per interpretare la guaritrice Alys Rivers, mentre Simon Russell Beale interpreterà Ser Simon Strong, il prozio di Lord Larys Strong interpretato da Matthew Needham.
Freddie Fox è stato scelto per interpretare Ser Gwayne Hightower, figlio di Otto Hightower interpretato da Rhys Ifans, mentre Abubakar Salim interpreterà il marinaio Alyn di Hull. Tutti e quattro appariranno nella seconda stagione, che dovrebbe durare otto episodi. Basato su Fire & Blood di George RR Martin, House of the Dragon racconta l’ascesa e la caduta dei Targaryen, l’unica famiglia di signori dei draghi sopravvissuta al destino di Valyria. Si svolge 200 anni prima degli eventi del pluripremiato adattamento in serie di Il trono di spade (Game of Thrones), che ha trasmesso il suo episodio finale nel 2019.
House of the Dragon è stato un incredibile successo per HBO, con una media di circa 29 milioni di spettatori per episodio al momento della sua uscita. Un altro spin-off di Game of Thrones, A Knight of the Seven Kingdoms, è stato appena annunciato. La produzione della seconda stagione è iniziata la scorsa settimana nel Regno Unito. Non è stata rivelata alcuna finestra di uscita, ma con le riprese iniziate, è probabile che ci sarà a breve un annuncio.
Nel cast della seconda stagione di House of the Dragon Matt Smith, Emma D’Arcy, Olivia Cooke, Eve Best, Steve Toussaint, Fabien Frankel, Ewan Mitchell, Tom Glynn-Carney, Sonoya Mizuno e Rhys Ifans. Fra gli attori della prima stagione che tornano nel cast dei nuovi episodi anche Harry Collett, Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Phia Saban, Jefferson Hall e Matthew Needham. I crediti della seconda stagione: co-creatore e produttore esecutivo George R.R. Martin; co-creatore, showrunner e produttore esecutivo Ryan Condal; produttori esecutivi Sara Hess, Alan Taylor, Melissa Bernstein, Kevin de la Noy, Loni Peristere, Vince Gerardis. Tratto dal bestseller di George R.R. Martin “Fuoco e Sangue”.
House of the Dragon: promo del finale della seconda stagione promette un sacco di fuoco e sangue
Il penultimo episodio della seconda stagione di House of The Dragon, “La semina rossa”, ha finalmente dato al Team Black il vantaggio nella guerra civile Targaryen e, se il teaser del finale di domenica prossima è indicativo, la Danza dei Draghi sarà portata a un altro livello di devastazione quando altre bestie sputafuoco si uniranno alla mischia.
Seguono spoiler.
Dopo che Seasmoke ha reclamato Addam di Hull come suo cavaliere negli ultimi istanti dell’episodio della scorsa settimana, Rhaenyra – con un po’ di convincimento da parte di Mysaria – decide di cercare dragonieri tra gli umili, il che porta un “esercito di bastardi” ad arrivare a Roccia del Drago nel pericoloso tentativo di reclamare il secondo drago più grande in vita, Vermithor.
La creatura, notoriamente volatile, brucia e divora la maggior parte degli aspiranti, ma Hugh Hammer resiste e alla fine reclama il drago, mentre Ulf il Bianco inciampa proprio sulla strada di Silverwing e (fortunatamente) riesce a seguirlo.
L’episodio si conclude con Ulf e Silverwing che attirano Aemond e Vhagar fuori da Approdo del Re, ma mentre si avvicinano a Roccia del Drago, il Principe Reggente percepisce il pericolo e si ritira, mentre Rhaenyra osserva circondata dai draghi con uno sguardo fiducioso.
Il promo del finale di stagione non svela molto, ma sembra chiaro che avremo più azione tra draghi e draghi, e molto probabilmente almeno un’altra morte di un personaggio principale – anche se chi si aspettava una resa dei conti importante (Daemon contro Aemond, per esempio) potrebbe rimanere deluso, visto che la serie tornerà per almeno un’altra stagione.
Guardate il teaser qui sotto e fateci sapere come pensate sulle nostre pagine social!
“La serie prequel trova la dinastia Targaryen all’apice assoluto del suo potere, con più di 15 draghi sotto il loro giogo. La maggior parte degli imperi, reali o immaginari, si sgretola da tali altezze. Nel caso dei Targaryen, la loro lenta caduta inizia quasi 193 anni prima degli eventi di Game of Thrones, quando re Viserys Targaryen rompe con un secolo di tradizione nominando sua figlia Rhaenyra erede del Trono di Spade. Ma quando in seguito Viserys genera un figlio, la corte rimane scioccata quando Rhaenyra mantiene il suo status di erede, e i semi della divisione seminano attriti in tutto il regno”.
La seconda stagione di House of The Dragonn vede Matt Smith, Olivia Cooke, Emma D’Arcy, Eve Best, Steve Toussaint, Fabien Frankel, Ewan Mitchell, Tom Glynn-Carney, Sonoya Mizuno e Rhys Ifans riprendere i loro rispettivi ruoli. Il cast è completato da Harry Collett, Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Phia Saban, Jefferson Hall e Matthew Needham.
I registi della nuova stagione sono Alan Taylor (episodi 1 e 4), Clare Kilner (episodi 2 e 5), Geeta Patel (episodi 3 e 8), Andrij Parekh (episodio 6) e Loni Peristere (episodio 7).
House of the Dragon: Preview & Featurette dall’episodio 5, “We Light The Way”
HBO ha diffuso una preview dall’episodio 5 di House of the Dragon che si intitolerà “We Light The Way” e che andrà in onda questa domenica negli USA. Mentre i lettori del libro sapevano sicuramente cosa sarebbe successo, molti fan sono rimasti sorpresi dagli scioccanti sviluppi della puntata di stasera di House of the Dragon , poiché Daemon (Matt Smith) e Rhaenyra (Milly Alcock) hanno portato la loro relazione a un livello diverso. La principessa e suo zio hanno avuto il loro primo incontro romantico, che alla fine è stato interrotto da Daemon, ma sfortunatamente per la coppia, il danno era già fatto.
Con il seme piantato per la loro futura relazione, il caos iniziò a scatenarsi nel regno quando i testimoni oculari iniziarono a spargere la voce sull’appuntamento. Quando Viserys (Paddy Considine) lo scoprì, fece subito in modo che la figlia ribelle sposasse Laenor Velaryon (Theo Nate), una mossa politica che avrebbe unito le due casate più potenti e presumibilmente avrebbe rafforzato la sua pretesa al trono.
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L’episodio ha anche rivelato qualcosa di precedentemente sconosciuto ai lettori di Fire and Blood in quanto ha confermato la vera natura della relazione tra Rhaenyra e Criston Cole (Fabien Frankel), che finisce per prendere la verginità della Principessa. Il momento può sembrare insignificante per ora, ma è qualcosa che avrà ramificazioni in pochi anni dopo il suo matrimonio con Laenor.
Tuttavia, grazie al promo, sappiamo che molto dolore e distruzione sono all’orizzonte e il piano di successione di un Viserys morente sarà pesantemente sfidato da Otto Hightower (Rhys Ifans), che vuole suo nipote Aegon II sul trono e farà qualsiasi cosa in suo potere per realizzarlo. Quindi allaccia le cinture, perché sta per diventare molto, molto disordinato. Dai un’occhiata alla nuova anteprima dell’episodio cinque, intitolato “We Light The Way”, di seguito:
House of the Dragon, la serie tv
House of the Dragon è l’annunciato prequel ambientato poche centinaia di anni prima degli eventi di “Game of Thrones” e racconta la storia di House Targaryen. Dovrebbe andare in onda nel 2022. HBO ha dato allo show un ordine di 10 episodi, con il casting iniziato durante l’estate. Martin ha co-creato la serie con Ryan Condal, con lo spettacolo basato sul libro di Martin “Fire & Blood“. Miguel Sapochnik e Condal saranno co-showrunner e produttori esecutivi insieme a Martin e Vince Gerardis. Sara Lee Hess sarà anche scrittrice e produttrice esecutiva. Sapochnik dirigerà anche il pilota e gli episodi aggiuntivi. In precedenza ha diretto sei episodi di “Game of Thrones”, tra cui “Hardhome”, “Battle of the Bastards” e “Winds of Winter”.
In dieci episodi girati nel Regno Unito, House of the Dragon vanta un grande cast che include fra i protagonisti Paddy Considine, Matt Smith, Olivia Cooke, Emma D’Arcy, Steve Toussaint, Eve Best, Fabien Frankel, Sonoya Mizuno, Rhys Ifans. Nel cast anche Milly Alcock, Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Emily Carey, Harry Collett, Ryan Corr, Tom Glynn-Carney, Jefferson Hall, David Horovitch, Wil Johnson, John Macmillan, Graham McTavish, Ewan Mitchell, Theo Nate, Matthew Needham, Bill Paterson, Phia Saban, Gavin Spokes, Savannah Steyn.
Co-creatore e produttore esecutivo della serie George R.R. Martin; co-creatore, co-showrunner, produttore esecutivo e sceneggiatore Ryan Condal; co-showrunner, produttore esecutivo e regista Miguel Sapochnik; produttore esecutivo e sceneggiatrice Sara Hess; produttori esecutivi Jocelyn Diaz, Vince Gerardis, Ron Schmidt; registi Clare Kilner, Geeta V. Patel; regista e co-produttore esecutivo Greg Yaitanes. Tratto dal romanzo “Fuoco e Sangue” di George R.R. Martin.
House of the Dragon: nuovo promo e featurette per l’episodio 9; “Il Consiglio Verde”
” Ti sei mai immaginato sul Trono di Spade? ” Con la morte di Re Viserys (Paddy Considine), è quasi ora che inizi la Danza dei Draghi in House of the Dragon e sembra che l’episodio della prossima settimana vedrà finalmente Alicent Hightower (Olivia Cooke) prendere la sua fatidica decisione che darà il via alla tanto attesa Guerra Civile dei Targaryen e in sostanza dannazione a tutte le persone coinvolte.
Come rivela il promo di House of Dragon, la vedremo prendere una decisione esecutiva – con il sostegno di suo padre Otto (Rhys Ifans) e Criston Cole (Fabien Frankel) – di mettere suo figlio maggiore Aegon II (Tom Glynn-Carney) sul Trono di Spade, con la falsa pretesa che fosse l’ultimo desiderio di Viserys. Non entreremo in spoiler su ciò che accadrà subito dopo, ma diremo che Rhaenyra (Emma D’Arcy), che è via a Dragonstone in attesa della nascita del suo sesto figlio, e Daemon (Matt Smith) lo faranno essere tutt’altro che elettrizzato quando viene a sapere della notizia infida. Quindi, preparatevi tutti, è tempo di guerra! Dai un’occhiata alla nuova anteprima dell’episodio nove, intitolato “The Green Council”, di seguito:
House of the Dragon, la serie tv
House of the Dragon è l’annunciato prequel ambientato poche centinaia di anni prima degli eventi di “Game of Thrones” e racconta la storia di House Targaryen. Dovrebbe andare in onda nel 2022. HBO ha dato allo show un ordine di 10 episodi, con il casting iniziato durante l’estate. Martin ha co-creato la serie con Ryan Condal, con lo spettacolo basato sul libro di Martin “Fire & Blood“. Miguel Sapochnik e Condal saranno co-showrunner e produttori esecutivi insieme a Martin e Vince Gerardis. Sara Lee Hess sarà anche scrittrice e produttrice esecutiva. Sapochnik dirigerà anche il pilota e gli episodi aggiuntivi. In precedenza ha diretto sei episodi di “Game of Thrones”, tra cui “Hardhome”, “Battle of the Bastards” e “Winds of Winter”.
In dieci episodi girati nel Regno Unito, House of the Dragon vanta un grande cast che include fra i protagonisti Paddy Considine, Matt Smith, Olivia Cooke, Emma D’Arcy, Steve Toussaint, Eve Best, Fabien Frankel, Sonoya Mizuno, Rhys Ifans. Nel cast anche Milly Alcock, Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Emily Carey, Harry Collett, Ryan Corr, Tom Glynn-Carney, Jefferson Hall, David Horovitch, Wil Johnson, John Macmillan, Graham McTavish, Ewan Mitchell, Theo Nate, Matthew Needham, Bill Paterson, Phia Saban, Gavin Spokes, Savannah Steyn.
Co-creatore e produttore esecutivo della serie George R.R. Martin; co-creatore, co-showrunner, produttore esecutivo e sceneggiatore Ryan Condal; co-showrunner, produttore esecutivo e regista Miguel Sapochnik; produttore esecutivo e sceneggiatrice Sara Hess; produttori esecutivi Jocelyn Diaz, Vince Gerardis, Ron Schmidt; registi Clare Kilner, Geeta V. Patel; regista e co-produttore esecutivo Greg Yaitanes. Tratto dal romanzo “Fuoco e Sangue” di George R.R. Martin.