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Gravity Cuaron parla di Pacific Rim

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Il nuovo film di Alfonso Cuaron, Gravity, presentato alla corte di numerosi Festival, sta ottenendo commenti estremamente positivi da parte della critica cinematografica. Ma mentre tutti parlano entusiasti del capolavoro targato George Clooney e Sandra Bullock, il regista focalizza l’attenzione su un altro film: Pacific Rim.

“Io amo Pacific Rim, afferma, “quando l’ho visto sono rimasto entusiasta. La cosa che mi piace di più è che è stato creato senza alcuna ironia di tipo post-moderna. Guillermo del Toro ama davvero i suoi mostri . Ama davvero i suoi robot. Ma quello che ama più di tutto sono i personaggi all’interno di quei robot”.

Gravity, il film

Il film si basa su una sceneggiatura scritta da Alfonso Cuarón, Jonás Cuarón, Rodrigo Garcia, mentre la fotografia è curata da Emmanuel Lubezki, che ha condotto un lavoro maniacale sulle numerose sequenze realizzate completamente i CGI e riprese con la tecnologia stereoscopica. Gravity uscirà in America e in Italia, in 3D, il prossimo 4 ottobre.

Trama: Sandra Bullock interpreta la dottoressa Ryan Stone, un brillante ingegnere medico alla sua prima missione sullo Shuttle, mentre Matt Kowalsky (George Clooney) è un astronauta veterano al comando della sua ultima missione prima del ritiro. Durante quella che sembra una passeggiata nello spazio di routine, ecco che accade il terribile incidente. Lo Shuttle viene distrutto e  Stone e Kovalsky rimangono a volteggiare nella più totale oscurità completamente soli e attaccati l’uno all’altra. Il silenzio assordante è la conferma della perdita definitiva di ogni contatto con la Terra e, con esso, ogni speranza di essere salvati. La paura si trasforma in panico e ogni boccata d’aria consuma il poco ossigeno rimasto. Ma l’unica strada verso casa potrebbe essere quella di spingersi ancora più lontano, nella terrificante distesa dello spazio.

Fonte: worstpreviews

Gravity Cuaron parla del rapporto con la Warner Bros

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Durante una nuova intervista, ad Alfonso Cuaron, regista di Gravity (recensione), è stato chiesto se la Warner Bros, considerando il budget fissato per la produzione del film (più di 100 milioni di dollari), avesse preteso qualche cambiamento nella sceneggiatura.

A dir la verità no, la Warner non ha preteso niente. Ma questo perchè noi siamo stati molto chiari. Volevamo quel film. Quella storia. Quelle scene. Volevamo quella storia d’amore e i flashback di ciò che successe prima. Sinceramente non so come abbiano fatto, sono stati fin troppo clementi, considerando non solo la cifra messa a disposizione bensì il fatto che per mesi non poterono vedere niente. E non per un mio capriccio, ma semplicemente perchè ci volle molto tempo per mettere insieme le riprese.

“C’era solo un po’ di nervosismo” prosegue Cuaron “credo sia normale. Ogni tanto venivano fuori con frasi del tipo -sicuro di non aver bisogno di questo? Non ci vuole più azione?- E’ come se, oltre che i due protagonisti, anche noi tutti insieme avessimo fatto un salto nel buio.”

I premi Oscar Sandra Bullock (“The Blind Side,” “Ricatto d’amore”) e George Clooney (“Tra le nuvole”, “Syriana”) sono i protagonisti di “Gravity”, un thriller mozzafiato che trascina il pubblico alla deriva nello spazio profondo, diretto dal candidato all’Oscar® Alfonso Cuarón (“I figli degli uomini”).

Gravity, il film

Il film si basa su una sceneggiatura scritta da Alfonso Cuarón, Jonás Cuarón, Rodrigo Garcia, mentre la fotografia è curata da Emmanuel Lubezki, che ha condotto un lavoro maniacale sulle numerose sequenze realizzate completamente i CGI e riprese con la tecnologia stereoscopica. Gravity uscirà in America e in Italia, in 3D, il prossimo 4 ottobre.

Trama: Sandra Bullock interpreta la dottoressa Ryan Stone, un brillante ingegnere medico alla sua prima missione sullo Shuttle, mentre Matt Kowalsky (George Clooney) è un astronauta veterano al comando della sua ultima missione prima del ritiro. Durante quella che sembra una passeggiata nello spazio di routine, ecco che accade il terribile incidente. Lo Shuttle viene distrutto e  Stone e Kovalsky rimangono a volteggiare nella più totale oscurità completamente soli e attaccati l’uno all’altra. Il silenzio assordante è la conferma della perdita definitiva di ogni contatto con la Terra e, con esso, ogni speranza di essere salvati. La paura si trasforma in panico e ogni boccata d’aria consuma il poco ossigeno rimasto. Ma l’unica strada verso casa potrebbe essere quella di spingersi ancora più lontano, nella terrificante distesa dello spazio.

Gravity colonna sonora di Steven Price

Gravity colonna sonora di Steven Price

Non è una questione di confronti, ma di medesime suggestioni. Perché in effetti le due pellicole hanno poco da raccontarsi. È indubbio, però, che sin dalle prime scene lo spettatore di Gravity percepisca lo stesso senso di turbamento già avvertito in 2001: Odissea nello spazio. Ed è altrettanto fuori discussione che a farla da padrone non è solo il coinvolgimento inevitabile della visione in 3D del film di Alfonso Cuarón: compagna di viaggio dei due astronauti George Clooney e Sandra Bullock, i soli protagonisti e attori dei 90 minuti, è la colonna sonora affidata al compositore inglese classe ’77, Steven Price che vede al suo attivo numerosi lavori importanti, tra cui preziose collaborazioni nel dipartimento musicale di film quali la trilogia de Il Signore degli Anelli e Batman Begins.

gravity colonna sonoraIl vuoto assoluto dello spazio, a tratti claustrofobico, è riempito dai suoni e dagli effetti sonori che Price ha sapientemente bilanciato all’interno di un film ricco di emotività, effetti speciali e scene altamente metaforiche. Complici le fluttuazioni della novizia dottoressa Ryan Stone, il film si evolve al ritmo della collaborazione tra il compositore e il regista, il quale ha tenuto molto a che la musica riuscisse ad esprimere pienamente i diversi livelli di eccitazione sapientemente alternati ai silenzi e ai rumori attutiti, come se tutto confluisse interamente attorno al viaggio della Bullock, rendendola protagonista assoluta di uno scenario per definizione sconfinato. Quello dello spettatore infondo è allo stesso modo un viaggio al confine tra rock e musica elettronica che creano contemporaneamente un sentimento di terrore ed di estraniamento totalmente empatico con la protagonista, a partire dal suo cuore pulsante fino alla distorsione dei rumori trasmessi dalla radio. Un collage di suoni che diventano in questo modo persona al fianco degli attori, complici di emozioni e sentimenti, coadiuvanti all’interno di un percorso che porterà l’astronauta non solo alla salvezza, ma al superamento dei propri limiti e dei propri turbamenti.

Questa la tracklist della colonna sonora uscita il 30 settembre 2013, edita dalla WaterTower Music:

1. Above Earth

2. Debris

3. The Void

4. Atlantis

5. Don’t Let Go

6. Airlock

7. ISS

8. Fire

9. Parachute

10. In the Blind

11. Aurora Borealis

12. Aningaaq

13. Soyuz

14. Tiangong

15. Shenzou

16. Gravity

Gravity, il film

Il film si basa su una sceneggiatura scritta da Alfonso Cuarón, Jonás Cuarón, Rodrigo Garcia, mentre la fotografia è curata da Emmanuel Lubezki, che ha condotto un lavoro maniacale sulle numerose sequenze realizzate completamente i CGI e riprese con la tecnologia stereoscopica. Gravity uscirà in America e in Italia, in 3D, il prossimo 4 ottobre.

Trama: Sandra Bullock interpreta la dottoressa Ryan Stone, un brillante ingegnere medico alla sua prima missione sullo Shuttle, mentre Matt Kowalsky (George Clooney) è un astronauta veterano al comando della sua ultima missione prima del ritiro. Durante quella che sembra una passeggiata nello spazio di routine, ecco che accade il terribile incidente. Lo Shuttle viene distrutto e  Stone e Kovalsky rimangono a volteggiare nella più totale oscurità completamente soli e attaccati l’uno all’altra. Il silenzio assordante è la conferma della perdita definitiva di ogni contatto con la Terra e, con esso, ogni speranza di essere salvati. La paura si trasforma in panico e ogni boccata d’aria consuma il poco ossigeno rimasto. Ma l’unica strada verso casa potrebbe essere quella di spingersi ancora più lontano, nella terrificante distesa dello spazio.

Gravity clip inedite del film con George Clooney

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Gravity clip inedite del film con George Clooney

Dopo aver lanciato il teaser trailer che ha mostrato le prime incredibili immagini di Gravity diretto da Alfonso Cuarón (che vede protagonisti George Clooney Sandra Bullock), oggi arrivano due intense clip inedite del film che come sappiamo aprirà la settantesima edizione della Mostra del cinema di Venezia.


Gravity, il film

Il film si basa su una sceneggiatura scritta da Alfonso Cuarón, Jonás Cuarón, Rodrigo Garcia, mentre la fotografia è curata da Emmanuel Lubezki, che ha condotto un lavoro maniacale sulle numerose sequenze realizzate completamente i CGI e riprese con la tecnologia stereoscopica. Gravity uscirà in America e in Italia, in 3D, il prossimo 4 ottobre.

Trama: Sandra Bullock interpreta la dottoressa Ryan Stone, un brillante ingegnere medico alla sua prima missione sullo Shuttle, mentre Matt Kowalsky (George Clooney) è un astronauta veterano al comando della sua ultima missione prima del ritiro. Durante quella che sembra una passeggiata nello spazio di routine, ecco che accade il terribile incidente. Lo Shuttle viene distrutto e  Stone e Kovalsky rimangono a volteggiare nella più totale oscurità completamente soli e attaccati l’uno all’altra. Il silenzio assordante è la conferma della perdita definitiva di ogni contatto con la Terra e, con esso, ogni speranza di essere salvati. La paura si trasforma in panico e ogni boccata d’aria consuma il poco ossigeno rimasto. Ma l’unica strada verso casa potrebbe essere quella di spingersi ancora più lontano, nella terrificante distesa dello spazio.

Gravity : prime immagini dal trailer del film di Alfonso Cuarón

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Gravity : prime immagini dal trailer del film di Alfonso Cuarón

Arriva da Entertainment Tonight un primo sguardo all’atteso Sci-Fi di Alfonso Cuarón, Gravity,  il film che vede protagonista l’astronauta George Clooney, e il premio Oscar Sandra Bullock. Gravity che segna il ritorno di Cuarón dietro la macchina da presa in un progetto a lungo covato è atteso per il 4 Ottobre negli USA.

La pellicola si basa su una sceneggiatura scritta da Alfonso Cuarón, Jonás Cuarón, Rodrigo Garcia e vede come direttore della fotografia il noto Emmanuel Lubezki. Tutte le info utili del film nella nostra scheda: Gravity

Trama: La dottoressa Ryan Stone è un’esperta ingegnere medico che affronta per la prima volta una missione nello spazio, sullo Space Shuttle assieme all’astronauta Matt Kowalsky, il quale andrà in pensione al rientro di questa missione, per l’ultima. Durante una passeggiata all’esterno dello Shuttle, vengono colpiti da una pioggia di meteoriti che distrugge la navetta spaziale e lascia i due da soli, alla deriva dell’Universo.

Curiosità: Il progetto nasce molti anni prima della sua realizzazione; Alfonso Cuarón scrive la sceneggiatura, insieme al figlio Jonás, per la Universal Pictures, ma viene poi accantonato per qualche anno. Successivamente lo script viene acquistato, nel mese di febbraio 2010, dalla Warner Bros., che mostra il progetto ad Angelina Jolie, la quale rifiutò di fare con la stessa casa di produzione, il sequel del film Wanted – Scegli il tuo destino. Quest’ultima rifiuterà nel Febbraio.

Gravity di Alfonso Cuaròn uscirà il 4 ottobre

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La Warner Bros ha comunicato che Gravity, nuovo film firmato da Alfonso Cuaròn (Y tu mama tambien, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, I figli degli uomini) uscirà il prossimo 4 ottobre.

Gravity vede protagonisti il Dr. Ryan Stone (Sandra Bullock), un brillante medico alla prima missione nello spazio e il veterano Matt Kowalsky (George Clooney), che invece è all’ultimo volo spaziale prima del ritiro. Nel corso di una normale passeggiata spaziale, la navicella esplode, lasciando i due alla deriva nello spazio… Il film è stato scritto dallo stesso Cuaròn assieme al figlio Jonas e verrà realizzato in 3D.

Se la data di uscita sarà confermata, Gravity si dovrà confrontare con Delivery Man, nuova commedia con protagonista Vince Vaughn, con il thriller Paranoia, con la versione 3D di Guerre Stellari: la vendetta dei Sith e con Sin City: A Dame to Kill For.

Fonte: ComingSoon.Net

Gravità zero in una foto di Ender’s Game

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Gravità zero in una foto di Ender’s Game

Questa mattina Empire Magazine ha pubblicato una nuovissima immagine di Ender’s Game, l’attesissimo adattamento del romanzo Il Gioco di Ender, la cui uscita è prevista per novembre 2013. Nell’immagine è possibile notare il protagonista Asa Butterfield in uno stato di gravità zero, in compagnia del colonnello Graff, interpretato da Harison Ford. Butterfield ha poi spiegato le sue sensazioni durante le riprese della scena in questione:

Era molto divertente girare quelle scene. Indossavamo imbragature nove al giorno, e alla fine della giornata eravamo felici di uscirne perché è stancante stare là sopra. E le irritazioni che vengono… sono esattamente quelle che potete immaginare. Rimanevamo sospesi sui cavi un’ora al giorno. Ci abbiamo messo un mese e mezzo a girare quelle scene, continuavamo a svolazzare qua e là.

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Ender’s Game è sceneggiato e diretto da Gavin Hood e presenta nel cast Asa Butterfield, Harrison Ford, Ben Kingsley, Viola Davis, Abigail Breslin e Hailee Steinfeld.

Di seguito proponiamo la trama del film: Nel prossimo futuro, una razza aliena (chiamata gli Scorpioni) hanno attaccato la Terra. Se non fosse per le gesta eroiche del Comandante della Flotta Internazionale, Mazer Rackham (Ben Kingsley), sarebbe stato tutto perduto. In preparazione al prossimo attacco, lo stimato Colonnello Graff (Harrison Ford) e le Milizie Internazionali stanno addestrando solo i migliori bambini per trovare il futuro Mazer. Ender Wiggin (Asa Butterfield), un ragazzino timido ma intelligente e abile nelle strategie, viene portato via dalla sua scuola e inserito nell’elite.

Arrivato alla Scuola di Guerra, Ender padroneggia giochi di guerra sempre più difficili, distinguendosi e ottenendo il rispetto dei compagni. Ender viene quindi indicato da Graff come la prossima grande speranza delle milizie, e mandato alla Scuola di Comando. Lì, viene addestrato da Mazer Rackham in persona, per guidare i suoi compagni soldati in un’epica battaglia che deciderà il futuro della Terra e salverà la razza umana.

L’uscita negli Stati Uniti è prevista per il 1 novembre 2013.

Tutte le foto del film nella nostra foto gallery:

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Fonte: empire

Grasshoper Jungle: nuovo progetto per Edgar Wright

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Dopo la delusione dovuta all’abbandono della regia di Ant-Man a causa di divergenze creative, il talentuoso regista Edgar Wright è pronto a gettarsi in un nuovo progetto, l’adattamento cinematografico del romanzo Grasshoper Jungle di Andrew Smith.

Basato su di una sceneggiatura firmata da Scott Rosemberg (Beautiful Girls), Grasshoper Jungle ci porterà in una cittadina dell’Iowa in cui, un gruppo di teenager, alle prese con tempeste ormonali tipiche di quell’età, causerà la nascita di mantidi giganti. Questi insetti, mossi dalle pulsioni proprie del gruppo di giovani, metteranno a soqquadro l’intero paese.

Un salto da insetto ad insetto, dunque, quello compiuto da Edgar Wright, il cui nuovo lavoro sarà prodotto dallo stesso Rosemberg in collaborazione con Matt Tolmach (Amazing Spider-Man) e Nira Park.

Fonte: Hollywood Reporter

Grant Show: 10 cose che non sai sull’attore

Grant Show: 10 cose che non sai sull’attore

Attore prevalentemente televisivo, Grant Show si è distinto negli anni per la sua partecipazione ad alcuni noti titoli del piccolo schermo. Grazie a questi ha potuto conquistare le attenzioni del pubblico e dell’industria stessa, affermando sempre più il suo status, sorretto da versatilità e carisma. Attualmente impegnato in una nuova popolare serie, Show continua a dimostrare di saper scegliere i progetti più adatti a sé.

Ecco 10 cose che non sai di Grant Show.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Grant Show Dynasty

Grant Show: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti prodotti televisivi. L’attore ottiene un iniziale successo recitando nelle serie I Ryan (1985-1986), Beverly Hills 90210 (1992) e Melroe Place (1992-1997), grazie a cui ottiene grande successo. Terminata la serie, prende parte ad alcuni episodi di noti titoli come Six Feet Under (2002), Squadra Med – Il coraggio delle donne (2004), Point Pleasant (2005-2006), Private Practice (2008-2011), Grey’s Anatomy (2009), con Ellen Pompeo e Patrick Dempsey, Incinta per caso (2009-2010) e Devious Maids – Panni sporchi a Beverly Hills (2013-2016).

9. È tra i protagonisti di una nota serie. A partire dal 2017 ricopre invece il ruolo di Blake Carrington nella serie Dynasty, reboot della celebre versione degli anni ’80. Il suo personaggio è quello del padre della protagonista, e ha permesso a Show di condividere la scena con attori come Rafael de la Fuente e Robert Christopher Riley.

8. Ha preso parte a film per il cinema. Parallelamente alla carriera televisiva, l’attore è comparso anche in alcuni lungometraggi per il grande schermo. Tra questi si annoverano titoli come la commedia Marmalade (2004), e poi ancora La ragazza della porta accanto (2007), Action Figures (2011), Born to Race (2011), The Possession (2012), con Jeffrey Dean Morgan, e Born to Race: Fast Track (2014).

Grant Show è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo ufficiale seguito da 184 mila persone. All’interno di questo è solito condividere immagini relative a suoi momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Non mancano poi anche foto di curiosità a lui legate, come anche di serate di gala o eventi a cui ha preso parte.

6. Utilizza il social per promuovere il proprio lavoro. Tramite il proprio profilo, inoltre, l’attore condivide con i propri follower immagini promozionali dei suoi progetti da interprete. Sono presenti anche interviste da lui rilasciate e foto di backstage tratte dai set a cui ha preso parte.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Grant Show moglie

Grant Show: chi è sua moglie

5. È stato sposato con un’attrice. Nel 2004, dopo un periodo di frequentazione iniziato in seguito ad un lavoro comune, l’attore ha sposato l’attrice Pollyanna McIntosh, nota per film come Ladri di cadaveri (2010) e per aver interpretato Anne ‘Jadis’ nella serie The Walking Dead. Riservati riguardo la propria vita privata, i due hanno raramente fatto annunci pubblici, salvo poi rivelare, nel 2011, di essersi separati.

4. Si è sposato di nuovo. Nell’agosto del 2012 Show si sposa una seconda volta. La nuova moglie è l’attrice Katherine LaNasa, nota per film come Candidato a sorpresa. La coppia avrebbe poi avuto modo di recitare insieme in televisione in titoli come Devious Maids – Panni sporchi a Beverly Hills e Dynasty. Nel 2014 è nato il loro primo figlio.

Grant Show in Private practice

3. Ha ripreso il suo ruolo dopo un iniziale abbandono. Dal 2008 al 2009 l’attore ha recitato in Private practice nel ruolo di Archer, fratello della protagonista Addison. Dopo essere apparso in sei episodi, però, l’attore aveva già terminato il suo lavoro con la serie. Venne tuttavia richiamato nel 2011 per la puntata intitolata Home Again, quattordicesima della quarta stagione, dove riprende il suo ruolo.

Grant Show in Dynasty

2. Ha un ruolo centrale nella serie. Per l’acclamato reboot della serie Dynasty, l’attore viene chiamato a recitare nei panni di Black Carrington, miliardario impegnato nel settore del petrolio e padre della protagonista Fallo Carrington. Parlando del suo personaggio, l’attore ha raccontato di essere entusiasta di poter dar vita ad una personalità controversa, ricca di lati buoni e cattivi, e che la possibilità di poter lavorare su queste sfumature è l’aspetto più affascinante della sua professione.

Grant Show: età e altezza

1. Grant Show è nato a Detroit, nel Michigan, Stati Uniti, il 27 febbraio 1962. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.

Fonte: IMDb

Grant Gustin: intervista al protagonista di The Flash

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Grant GustinE’ una delle serie più attese della stagione che sta per iniziare, parliamo di The Flash, l’atteso adattamento del noto personaggio dell’Universo DC Comics apparso anche nella serie televisiva Arrow. Ebbene oggi a presentare lo show è Grant Gustin, l’attore che sarà Barry Allen, l’uomo più veloce del mondo.

L’attore è convinto che la serie sarà un successo, sopratutto grazie alla squadra che ha lavorato alla serie:

Se non fosse stato per loro, io non avrei avuto questo ruolo. La parte sarebbe stata data a un attore biondo pieno di muscoli. Loro, invece, cercavano qualcuno che nascondesse il cuore di Barry Allen, ora che ho esplorato meglio il personaggio, i fumetti e i copioni… ho capito perché ho avuto il ruolo.

L’attore ha rivelato che la prima stagione sarà un vero e proprio inizio:

Alla fine dell’anno lo vedrete come Flash… uguale a quello che avete conosciuto grazie ai fumetti.

Poi ha parlato di rapporti umani interni alla storia di The Flash:

Barry non ha molti amici. Iris è una delle poche persone che sa tutto di lui, salvo l’incidente con l’accelleratore di particelle. Dopo l’incidente, Barry si rende conto che vuole confidarle i sentimenti che prova per lei. Quando vede che è con Eddie, Barry capisce di amarla perché capisce cosa si prova ad aver perso qualcuno a cui si ama.

Grant Gustin: 10 cose che non sai sull’attore

Grant Gustin: 10 cose che non sai sull’attore

L’attore Grant Gustin ha negli anni consolidato la propria fama grazie ad alcuni ruoli di successo, i quali lo hanno portato ad ottenere le attenzioni del grande pubblico. Personaggi come quello di Barry Allen alias Flash nella serie The Flash o di Sebastian Smythe in Glee gli hanno permesso di sfoggiare una versatilità maturata con il tempo.

Ecco 10 cose che non sai di Grant Gustin.

Grant Gustin film

1. I ruoli al cinema. Nel corso della sua carriera l’attore ha preso parte solo in sporadiche occasioni a film per il cinema. Il primo ruolo arriva nel 2003 nel film Kid Fitness Jungle Adventure Exercise Video, e appare successivamente in Affluenza (2014) e in Krystal, quarto film da regista dell’attore William H. Macy.

2. È celebre per i ruoli televisivi. Molto più ricca è la carriera televisiva dell’attore, che diventa celebre grazie al ruolo di Sebastian Smythe nella serie Glee, dove compare in 7 episodi tra il 2011 e il 2013. Successivamente partecipa a serie come 90210 (2013), e Arrow (2013-in corso), dove interpreta per la prima volta il ruolo di Barry Allen alias Flash. L’attore risulta così convincente da ottenere la propria serie spin-off, divenendo così dal 2014 il protagonista di The Flash, recitando insieme alle attrici Danielle Panabaker e Candice Patton. Riprenderà inoltre il ruolo in alcuni episodi delle serie Supergirl (2016-in corso) e Legends of Tomorrow (2016-in corso), ambientate nello stesso universo narrativo.

grant-gustin-instagram

Grant Gustin Instagram

3. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo verificato, seguito da 7,3 milioni di persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago, ma non mancano anche immagini promozionali dei suoi lavori come interprete.

Grant Gustin Andrea Thoma

4. È sposato. L’attore inizia a frequentare, nel 2016, la fisioterapista Andrea Thoma, e nell’aprile del 2017 i due ufficializzano il fidanzamento. Nel dicembre 2018 la coppia si sposa.

5. Ha dei tatuaggi dedicati alla moglie. Tramite alcune foto pubblicate su Instagram, l’attore ha rivelato di essersi fatto due tatuaggi dedicati alla moglie. Il primo vede congiunte le iniziali dei due da una freccia, mentre il secondo raffigura un teschio pirata incastonato in un cristallo.

Grant Gustin Glee

6. Ha sostenuto il provino per il ruolo quasi casualmente. Nel 2011 l’attore era in tour con lo spettacolo teatrale West Side Story. L’attore viene così notato per le sue qualità canore, e gli viene proposto di sostenere un provino per la serie Glee. L’attore si presenta improvvisando alcune scene e canzoni, venendo poi selezionato per il ruolo.

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Grant Gustin The Flash

7. Appare in ogni episodio della serie. L’attore è protagonista della serie The Flash, dove interpreta il celebre supereroe DC. Composta da 136 episodi, suddivisi in 6 stagioni, ogni puntata vede la presenza del suo protagonista. Gustin è infatti uno dei pochi attori della serie a non essere mai assente, cosa tutt’altro che scontata.

8. Ha interpretato il ruolo in più serie. L’attore ha ricoperto il ruolo di Flash anche nelle serie TV Arrow, Supergirl e Legends of Tomorrow, comparendo così in ognuna delle serie televisive dedicate al medesimo universo supereroistico della DC.

Grant Gustin fisico

9. Si è difeso dalle critiche. L’attore, fotografato sul set della serie The Flash, ha ricevuto critiche per il suo fisico apparentemente sciupato e non adatto al ruolo. L’attore si è difeso affermando di aver combattuto per tutta la vita per accettarsi fisicamente, e che ulteriori critiche non lo aiuteranno di certo.

Grant Gustin età e altezza

10. Grant Gustin è nato a Norfolk, in Virginia, Stati Uniti, il 14 gennaio 1990. L’altezza complessiva dell’attore è di 183 centimetri.

Fonte: IMDb

Grant Gustin conferma di aver parlato con James Gunn, ma non di The Flash

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È passato un anno da quando The Flash ha concluso le sue nove stagioni su The CW. Le serie televisive dell’Arrowverse sono a quel punto cadute una dopo l’altra, con Velocista Scarlatto che ha avuto la fortuna di avere un finale adeguato dopo che Batwoman e Legends of Tomorrow sono state cancellate senza tanti complimenti. Grant Gustin ha fatto un ottimo lavoro nel ruolo di Barry Allen agli occhi della maggior parte dei fan, e gli aspetti positivi della sua interpretazione hanno brillato ancora di più dopo quello che Ezra Miller ha fatto nel film The Flash la scorsa estate.

Parlando con The Wrap, Gustin ha ora ammesso di aver parlato con il co-CEO dei DC Studios James Gunn… ma non riguardo di Flash. “Non abbiamo mai parlato di Flash“, ha confermato l’attore. “Abbiamo parlato, così come sono un grande fan di Superman. Sono sempre stato un fan di Superman, fin da bambino. Quindi, sono davvero entusiasta del film. E sono entusiasta del casting di David [Corenswet]“. E ha aggiunto: “Non vedo l’ora di vedere cosa ne farà James Gunn. Penso che a un certo punto, forse un paio di volte, abbiamo parlato di Superman. Non abbiamo mai parlato di Flash. Sono solo entusiasta che faccia Superman“.

In altre parole, si sono scambiati i convenevoli e hanno parlato un po’ del film che arriverà nelle sale il prossimo anno. Questo deluderà tutti coloro che speravano che Gustin potesse avere un’altra possibilità di interpretare il Velocista Scarlatto nel DCU, soprattutto dopo che in precedenza aveva mostrato la volontà di farlo. “Sì, se James Gunn mi chiedesse di interpretare The Flash, lo rifarei“, ha dichiarato all’inizio di quest’anno. “Mi fido di James Gunn“. Non è dunque escluso che i due possano collaborare in futuro.

Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince e Neva Howell completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Grandi Speranze: recensione del film di Mike Newell

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Grandi Speranze: recensione del film di Mike Newell

Nel periodo di povertà creativa in cui versa il cinema, sembra naturale rivolgersi ai franchise di successo o alla letteratura, che da sempre offre tanto materiale da riportare sul grande schermo. E’ quello che deve aver pensato anche Mike Newell quando ha accettato di mettersi al timore dell’adattamento cinematografico di Grandi Speranze, dall’omonimo capolavoro letterario di Charles Dickens.

Grandi Speranze, come il romanzo, segue le vicissitudini di Pip, giovanotto povero e orfano, ma dalle grandi speranze, che sogna di diventare un gentiluomo e di poter ambire finalmente alle attenzioni di Estella, viziata e altezzosa signora che Pip ha incontrato da bambino e che non ha mai lasciato i suoi pensieri.

La comparsa di un misterioso benefattore permette al ragazzo di lasciare la bottega di fabbro dove lavora da apprendista e di trasferirsi a Londra, dove imparerà le buone maniere, entrerà a contatto con la società bene londinese e rivedrà, cresciuta e sempre più bella, la corteggiatissima Estella. La vita del giovane sembra assumere così una piega definita, fino a quando oscure rivelazione sulla vera identità del suo benefattore non metteranno in crisi le sue certezze e in pericolo la sua vita.

Recensione film Grandi Speranze di Mike Newell

Il regista di Quattro Matrimoni e un Funerale si trova a gestire un cast straordinario di attori preparatissimi insieme ad una grande storia romantica in cui i valori predominanti sono l’onore, l’amore e l’orgoglio, il tutto però tenuto insieme da una sceneggiatura frettolosa e un po’ discontinua, che regala una serie di quadri senza avere la capacità di dare una sensazione di continuum alla storia.

David Nicholls, autore del bellissimo romanzo Un Giorno, si cimenta di nuovo nella sceneggiatura, dopo aver adattato per lo schermo nel 2011 il suo stesso libro, e come è capitato per One Day, anche per Great Expectations l’operazione non può considerarsi riuscita.

Grandi SperanzeIn tutta la storia aleggia la fretta di raggiungere i momenti salienti dell’intreccio, lasciandoseli sfuggire una volta che si presentano, senza nemmeno riuscire a dare ritmo alla storia, anzi, lasciandola scorrere lentamente e senza emozioni. Unici momenti importanti da un punto di vista cinematografico, soprattutto per la bravura degli attori, sono quelli in cui emerge la scrittura di Dickens, ad esempio citiamo la dichiarazione di amore totale e incondizionato che Pip fa ad Estella, oppure la rivelazione di Magwitch al protagonista.

Il cast, completamente prelevato dai teatri inglesi, vede in prima fila il giovane ma promettente Jeremy Irvine nel ruolo di Pip, già visto in War Horse di Steven Spielberg e come in quel caso chiamato a sollevare le sorti di un film mediocre; il magnifico Ralph Fiennes è Magwitch, mentre Miss Havisham è interpretata con il consueto e gradevole livello di follia da Helena Bonham Carter, che sembra trovare in questi ruoli borderline il suo stato naturale. Completano il cast Jason Flemyng, Robbie Coltrane e la bellissima Holliday Grainger, già vista in Jane Eyre e che tra poco vedremo in un altro atteso cine-romanzo, l’Anna Karenina di Joe Wright.

L’indiscutibile bravura degli attori però non basta a dare ritmo ad un film che dovrebbe fare dell’intreccio di sceneggiatura il suo punto forte ma che invece proprio su questo punto si accascia. Peccato per Newell che dopo aver dato vita a tanti capolavori, sembra stentare a ritrovare quella verve che l’ha reso famoso e apprezzato.

Grandi speranze: Olivia Colman come Miss Havisham nel teaser della nuova serie BBC

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BBC ha finalmente rilasciato la prima clip teaser del suo prossimo adattamento in serie limitata del romanzo classico di Charles Dickens Grandi speranze. Il progetto proviene dal creatore di Peaky Blinders Steven Knight, che è produttore esecutivo insieme a Tom Hardy. Questo segna l’ultima serie basata dai romanzi Charles Dickens di Steven Knight dopo aver precedentemente adattato A Christmas Carol in una serie per FX e BBC.

Il video di 19 secondi ci offre il primo filmato del ritratto di Miss Havisham da parte del premio Oscar Olivia Colman insieme a Fionn Whitehead nei panni di Pip. La serie farà il suo debutto questa primavera su BBC nel Regno Unito e su Hulu negli Stati Uniti Dai un’occhiata al teaser di Grandi speranze qui sotto:

Grandi speranze  è il tredicesimo e penultimo romanzo di Charles Dickens. È una storia di formazione che ruota attorno all’orfano Pip, che sarà interpretato da Fionn Whitehead (Dunkirk). Insieme a lui ci sono Olivia Colman (The Crown) nei panni di Miss Havisham, Ashley Thomas (Top Boy) nei panni di Jaggers, Johnny Harris (A Christmas Carol) nei panni di Magwitch, Shalom Brune-Franklin (The Tourist) nei panni di Estella, Hayley Squires (I, Daniel Blake) nei panni di Sara, Owen McDonnell (Killing Eve) nei panni di Joe, Trystant Gale (Beast) nei panni di Compeyson e Matthew Berry (What We Do In the Shadows di FX ) nei panni di Mr. Pumblechuck.

Il nuovo adattamento sarà una miniserie in sei parti scritta e prodotta da Steven Knight. I produttori esecutivi saranno anche Tom Hardy (Mad Max: Fury Road , The Revenant) e Ridley Scott (Alien , Blade Runner). I produttori esecutivi sono Marina Brackenbury e Dean Baker della BBC, David W. Zucker, Kate Crowe e Mona Qureshi. La serie è una coproduzione tra FX Productions, BBC, Scott Free e Hardy Son & Baker.

Grandi Speranze: la prima clip esclusiva

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Grandi Speranze: la prima clip esclusiva

Ecco in esclusiva per Empire la prima clip di Great Expectations, il film diretto da Mike Newell e tratto dal romanzo di Charles Dickens Grandi Speranze. Nella clip possiamo vedere

Grandi Speranze: Jeremy Irving è Pip

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Grandi Speranze: Jeremy Irving è Pip

Dopo le foto di Helena Bonham Carter è il turno di Jeremy Irvine.

Ci riferiamo ovviamente a Grandi Speranze, film tratto dall’omonimo libro di Charles Dickens e diretto da Mike Newell.

Grandi nomi per la regia di Breaking Dawn

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Interessanti anche se improbabili rumors circondano il nome del regista del Breaking Dawn, ultimo titolo della saga cominciata con Twilight.

Grandi cult della storia del cinema tornano nei The Space Cinema

Grandi cult della storia del cinema tornano nei The Space Cinema

Con l’arrivo dell’autunno 2024 è tutto pronto per il ritorno del Grande Cinema nei The Space Cinema.  Per tutti coloro che vogliono rivivere le emozioni dei film dei grandi registi, riscoprire delle pietre miliari o immergersi nelle atmosfere dei grandi cult, The Space Cinema per tutta la stagione autunnale offre una ricca proposta.

Dal 23 al 25 settembre, in occasione del 50° anniversario dall’uscita, torna in sala “Non aprite quella porta”, in versione originale con i sottotitoli in italiano e restaurata in 4K, il cult horror di Tobe Hooper che sconvolse una generazione. A Newt, nel Texas, qualcuno ha profanato alcune tombe, amputando gli arti e la testa ai cadaveri. Le autorità sono allertate, ma sembrano incapaci di venirne a capo.

Dal 30 settembre all’01 ottobre è la volta del 40° anniversario di “Terminator”, il primo film della saga fantascientifica di James Cameron con protagonisti Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton. Un cyborg proveniente dal 2029 fa il proprio arrivo a Los Angeles per uccidere Sarah Connor, destinata a diventare madre del futuro capo della resistenza umana in un mondo governato da robot.

Dal 7 al 9 ottobre sarà invece possibile rivedere il capolavoro horror di Stanley Kubrick, “Shining”, nella versione estesa e restaurata in 4K. L’attore premio Oscar Jack Nicholson – custode di un resort isolato – va fuori di testa, terrorizzando il giovane figlio e la moglie (Shelley Duvall). Nicholson interpreta Jack Torrance, giunto all’elegante e isolato Overlook Hotel come custode fuori stagione. Torrance non è mai stato lì prima d’ora… o forse sì? La risposta si trova in un fantomatico arco temporale di follia e omicidio.

Compie 50 anni di storia del Cinema anche “Il Padrino – Parte 2”, che torna nelle sale dal 14 al 16 ottobre. La seconda parte della trilogia indimenticabile di Francis Ford Coppola segue la giovinezza di Don Vito Corleone (Robert De Niro) e le vicende del figlio Michael (Al Pacino). Il giovane Vito, scappato a New York dopo l’uccisione della sua famiglia, inizia una carriera criminale uccidendo il boss Fanucci e diventando il potente Don Vito Corleone. Michael, nel 1958, si trasferisce in Nevada per gestire il gioco d’azzardo, ma affronta il tradimento familiare e l’ostilità di Hyman Roth, un potente rivale che tenta di eliminarlo. La tensione con la moglie Kay culmina in uno scontro che segna la loro relazione. Il film vinse 6 premi Oscar: miglior film, miglior regia, miglior attore non protagonista a Robert De Niro, miglior sceneggiatura non originale, migliore scenografia e miglior colonna sonora.

Un altro film di Stanley Kubrick tornerà nelle sale di The Space Cinema: si tratta di “Full Metal Jacket”, in arrivo dal 21 al 23 ottobre. Un pragmatico marine americano osserva gli effetti disumanizzanti della guerra del Vietnam sui suoi compagni di recluta, dal brutale addestramento nel campo di addestramento ai sanguinosi combattimenti di strada a Hue.

In occasione del 40° anniversario, dal 28 al 30 ottobre torna “C’era una volta in America”, il film di Sergio Leone con Robert De Niro con la colonna sonora di Ennio Morricone.

Nello stesso weekend, per chi vuole vivere un’atmosfera a tema “Halloween”, torna “Frankestein Junior” di Mel Brooks. Dal 31 ottobre al 3 novembre, invece, per il 15° anniversario dall’uscita, torna il film d’animazione a tinte dark “Coraline”.

Dall’11 al 13 novembre, per celebrare il 10° anniversario, torna “Interstellar”, capolavoro fantascientifico di Christopher Nolan con protagonisti Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain e Michael Caine. Quando il nostro tempo sulla Terra sta per finire, una squadra di esploratori intraprende la missione più importante della storia dell’uomo: viaggiare oltre la galassia per scoprire se l’umanità ha un futuro tra le stelle.

Dal 18 al 20 novembre un altro grandissimo regista celebra un importantissimo anniversario: compie 30° annidall’uscita “Pulp Fiction” di Quentin Tarantino, film con John Travolta, Samuel L. Jackson, Uma Thurman e Bruce Willis che ha consacrato il regista nella storia del Cinema.

Infine, per immergersi completamente nell’atmosfera natalizia, The Space Cinema riporta nelle sale 2 grandi classici:dal 9 all’11 dicembre sarà infatti possibile rivedere “Una poltrona per due”, cult divenuto un classico delle feste per il pubblico italiano, con Eddie Murphy e Jamie Lee Curtis;

invece, dal 28 al 31 dicembre, sarà il “Vacanza di Natale Day”, con la riproposizione del film di Carlo Vanina con Christian De Sica, Claudio Amendola e Jerry Calà.

Grandi Bugie tra Amici: recensione del film di Guillaume Canet

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Grandi Bugie tra Amici: recensione del film di Guillaume Canet

Sequel di Piccole Bugie tra Amici, Grandi Bugie tra Amici, al cinema dal 12 settembre, è il nuovo film di Guillaume Canet che torna alla regia dopo la battuta d’arresto di Blood Ties, del 2013. Il titolo infelice italiano si ricollega a quello del primo film, sempre in italiano e anch’esso malamente tradotto, lasciando intendere una rete di segreti nel gruppo di protagonisti, premessa disattesa dal racconto, che procede su altri binari.

Come nel primo film, anche in questo caso questo gruppo di vecchi amici si ritrova nella casa sul mare di uno di loro per le vacanze. Questa volta però la loro è quasi un’imboscata all’amico più anziano, perché si tratta di organizzare una festa a sorpresa per i suoi 60 anni e di ricucire un’amicizia che si era spezzata, per litigi molto violenti, tre anni prima. A distanza di otto anni, gli amici sono invecchiati, si sono allontanati, vivono una fragilità tutta nuova e anacronistica, fuori dalla loro età.

Canet è sempre stato abituato a lavorare con un gruppo di amici, attori di prima categoria in Francia e noti in tutto il mondo, per non parlare di Marion Cotillard, sua moglie nella vita reale e che spesso lui dirige. Questa volta però il regista e attore si concentra troppo sulla nostalgia, non solo quella degli amici che sono pieni di rimpianti, ma sembra anche la sua verso un passato più vivo, forse più promettente.

Se il primo film era molto centrato sui rapporti di amicizia, sulle dinamiche che tenevano in equilibrio il gruppo, priorità di ognuno, la vita, il tempo, i figli, tendono a disperdere questa unità, che ormai è raccontata più per singole storie che si intrecciano con quelle degli altri, che come dimensione collettiva, che poi era il punto forte e di maggiore interesse delle “piccole bugie”.

In questo caso, i nostri protagonisti agiscono in maniera impulsiva, violenta, sconclusionata, sono immaturi e non sono in grado di gestire le proprie vite, figurarsi avere cura dei figli che si ritrovano, i quali chiedono attenzione e pazienza, cura, come ogni figlio. Le famiglie, allo stesso modo, si sfaldano, si aprono, si arricchiscono, non sono più tradizionali e si aprono a nuove possibilità, ma questo quadro così chiaro della società si scontra con l’immaturità cronica dei personaggi, in più di una occasione inverosimili.

Divertente e con alcuni momenti intelligenti che mettono in evidenza la complicità, anche nella vita reale, tra interpreti e regista, Grandi Bugie tra Amici non replica la bellezza del primo film, diventandone la copia stanca e male invecchiata.

Guarda il trailer di Grandi Bugie tra Amici

Grandi attori in pessimi film [foto]

Grandi attori in pessimi film [foto]

Tutti i registi hanno almeno un film di cui si vergognano, o di cui sono meno fieri, un film che non è “riuscito bene” (a meno che non si tratti di Kubrick o Hitchcock). Lo stesso vale per gli interpreti. Ecco dei grandi attori che sono finiti, forse loro malgrado, in film pessimi.

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Siete d’accordo? Quali sono secondo voi i film brutti che vedono protagonisti alcune dei migliori attori vievnti (e non)?

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Grande accoglienza per Drive!

Accolto con grandissimo entusiasmo Drive, che ieri è stato presentato al Festival.

Grand Theft Hamlet: recensione del film realizzato nel celebre videogioco

“L’ingegneria dei videogiochi mette in campo una vera e propria creazione di un mondo, oggi, molto più che un film. L’estetica di un gioco per me è una delle forme espressive più interessanti in circolazione”. Con queste parole il regista Harmony Korine presentava il suo film AGGRO DR1FT al Festival di Venezia nel 2023. Un esperimento, il suo, che contribuiva alla spinta verso un superamento del cinema così come lo conosciamo verso una maggiore ibridazione con l’arte, l’estetica e le regole dei videogiochi. Poco più di un anno dopo, ecco arrivare Grand Theft Hamlet, un documentario realizzato interamente all’interno di un videogioco e basato su uno spettacolo teatrale, anch’esso avvenuto nel medesimo ambiente virtuale.

Si tratta dell’esperimento realizzato da Pynny Grylls e Sam Crane, con la partecipazione dell’attore Mark Oosterveen, che si configura come nuova clamorosa dimostrazione di quanto profetizzato da Korine. Già da tempo, in realtà, il cinema ha ripreso a piene mani certe dinamiche dei videogiochi per includerle all’interno delle proprie convenzioni. Film come Source Code o Edge of Tomorrow ne sono un esempio. Ma con Grand Theft Hamlet si giunge a qualcosa di completamente nuovo, un post-cinema che apre ad una serie di scenari particolarmente entusiasmanti e ad una serie di riflessioni su quella che di qui a pochi anni potrebbe diventare una realtà molto più diffusa.

La trama di Grand Theft Hamlet

Gennaio 2021. Il Regno Unito è al suo terzo lockdown. Per gli attori teatrali Mark e Sam, il futuro appare desolante. Il primo – single e senza figli – è sempre più isolato socialmente, mentre Sam è in preda al panico per il mantenimento della sua giovane famiglia. Insieme, trascorrono le loro giornate nel mondo digitale online di Grand Theft Auto e quando si imbattono in un teatro, hanno improvvisamente l’idea di mettere in scena una produzione completa di Amleto all’interno del gioco. Grand Theft Hamlet racconta dunque la loro ridicola, esilarante e commovente avventura, mentre combattono contro violenti truffatori e scoprono sorprendenti verità sulla vita, sull’amicizia e sul potere duraturo di Shakespeare.

Grand Theft Hamlet
Una scena di Grand Theft Hamlet

Fuga dal mondo reale

Ci si potrebbero scrivere pagine e pagine su un film (anche se chiamarlo tale è riduttivo) come Grand Theft Hamlet, per cui cerchiamo di andare con ordine. Partiamo con il dire che – come avranno intuito gli appassionati – il videogioco all’interno del quale si svolge il racconto proposto da Grylls, Crane e Oosterveen è GTA, ovvero Grand Theft Auto, una serie di videogiochi action-adventure open world, tra le più famose di tutti i tempi, in cui il giocatore controlla un fuorilegge e la sua ascesa nella criminalità organizzata, portando a termine specifiche missioni o anche semplicemente dandosi alla pazza gioia girovagando per la città. Pazza gioia che, normalmente, prevede l’infrangere ogni regola possibile.

Di questo videogioco esiste anche una versione online, dove singoli utenti possono dunque incontrarsi, interagire – e soprattutto uccidersi brutalmente a vicenda – in un mondo virtuale in cui tutto è concesso, compreso l’allestire uno spettacolo teatrale, come dimostrato dagli autori di Grand Theft Hamlet. La volontà di Crane e Oosterveen, nata dall’esigenza di contrastare la depressione data dal periodo del Covid-19 si sviluppa dunque come una vera e propria evasione dalla realtà, ritrovando in GTA Online il luogo ideale dove poter fare tutto ciò che in quel preciso momento storico non era possibile fare nella realtà.

Si animano già da qui una serie di riflessioni sui mondi virtuali oggi disponibili, in cui è possibile entrare con degli avatar (impossibile non pensare, su questo tema, all’esemplare Avatar di James Cameron). Nel momento in cui il mondo reale diventa un luogo sempre più ostile, tra guerre, malattie e preoccupanti scenari politici, ecco allora che le realtà virtuali diventano dei luoghi utopici in cui poter trovare riparo, lasciandosi alle spalle ogni preoccupazione. Certo, si tratta a suo modo di una fuga, quando sarebbe più costruttivo cercare di risolvere le problematiche del mondo, ma difficile non comprendere le ragioni che portano a sceglierla, specialmente dinanzi ad una situazione come quella del lockdown che non offre alternative.

Grand Theft Hamlet 2024
Una scena di Grand Theft Hamlet

Benvenuti nell’epoca del post-cinema

Andando nel merito del film, però, la prima cosa che colpisce è come sia stata riposta grande attenzione nel replicare la grammatica cinematografica, con tutta l’ampia gamma di inquadrature possibili, dai totali ai primi piani. Regole che da tempo il mondo dei videogiochi ha ereditato, rielaborandole e riproponendole però a modo proprio. L’effetto è straniante, ma anche fortemente affascinante, in quanto ci porta a vivere un vero e proprio cortocircuito sulla natura di ciò che stiamo guardando. Non è live action, non è animazione per come siamo soliti intenderla, è il frutto di un progresso tecnologico che promette di rivoluzionare completamente l’arte del fare cinema.

Data la grande definizione e cura dei dettagli che i videogiochi di oggi riescono a proporre, non è impensabile l’idea che sempre più produzioni cinematografiche possano affidarsi a queste possibilità virtuali per realizzare le proprie storie, potenzialmente abbattendo enormemente i normali costi che oggi si hanno. Divertente, a tal proposito, il dettaglio dell’avatar di Pynny Grylls che, in quanto regista del documentario, è presente in scena intenta a svolgere le riprese (ovviamente finte) con uno smartphone. Chiariamoci, il cinema per come lo conosciamo oggi, fatto di attori in carne ed ossa e set tangibili, non sarà mai del tutto sostituito, ma di certo è evidente che siamo sulla via di una progressiva co-esistenza di queste realtà.

Grand Theft Hamlet lo dimostra ampiamente, proponendoci un gioco al quale si partecipa volentieri, tranquillizzati da ciò che in esso ci è familiare e ammaliati dalle sue evidenti particolarità. Un contrasto perfettamente rappresentato anche dalla volontà di mettere in scena un testo classico per eccellenza come l’Amleto di William Shakespeare all’interno di un contesto ultra contemporaneo. Tutti elementi che rendono il film semplicemente imperdibile, per alcuni probabilmente respingente, ma di certo inevitabile dimostrazione delle possibilità del cinema del futuro (o meglio, del presente).

Grand Theft Hamlet di Pynny Grylls e Sam Crane
Una scena di Grand Theft Hamlet

Un film che si interroga anche sull’elemento umano

Grand Theft Hamlet è dunque prima di tutto un’esperienza visiva, certo, ma nel corso del racconto c’è anche spazio in più occasioni per una riuscita comicità – specialmente per via della frequente violenza gratuita a cui gli utenti non sanno resistere -, e si ha occasione di scoprirsi partecipi delle preoccupazioni di Sam e Mark per il futuro. Preoccupazioni di carattere umano, che l’atto di estraniarsi nel gioco non riesce a far dimenticare del tutto. Da questo punto di vista, il film è allora anche un indicatore di dove l’umanità stia andando, di come si tenda a perdere di vista l’importanza di un reale rapporto e dunque la necessità di preservarlo. Perfetto esempio, a riguardo, è la scelta di Pynny e Sam di uscire dal gioco che stanno svolgendo in stanze diverse della stessa casa e incontrarsi per davvero.

Di certo, in conclusione, torna profetica un’altra affermazione di Harmony Korine stavolta nel presentare Baby Invasion, un film girato come uno sparatutto in prima persona: “Il motivo per cui stiamo iniziando a vedere Hollywood crollare dal punto di vista creativo è perché […] sono così chiusi nelle convenzioni, e tutti quei ragazzi che sono così creativi ora troveranno altri percorsi e andranno in altri posti perché i film non sono più la forma d’arte dominante”. Da persona follemente lucida quale si è dimostrato, ha probabilmente ragione. È all’arte del videogioco e alle sue infinite possibilità che dobbiamo guardare per capire come potrebbe essere il cinema di domani. Grand Theft Hamlet ne è un validissimo esempio.

Grand Theft Hamlet: il trailer del film in esclusiva su MUBI

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Grand Theft Hamlet: il trailer del film in esclusiva su MUBI

MUBI, il distributore globale, servizio di streaming e società di produzione, porta il documentario acclamato dalla critica e vincitore di premi Grand Theft Hamlet (qui la nostra recensione) in streaming in esclusiva su MUBI, dopo l’uscita nelle sale del Regno Unito e degli Stati Uniti.

Vincitore di due British Independent Film Awards per il Miglior esordio di regista – Documentario (assegnato ai registi Pinny Grylls e Sam Crane) e del Raindance Maverick Award, che celebra i registi più audaci, creativi e intraprendenti, il film è anche nella lista dei candidati per il Miglior esordio di uno scrittore, regista o produttore britannico agli EE Bafta Film Awards 2025.

Acclamato come “Un’idea brillante, brillantemente realizzata; esilarante, surreale e genuinamente emozionante” in una recensione a 5 stelle del Guardian, “Il documentario più divertente dell’anno” di Time Out, “Un tributo inaspettatamente commovente e genuinamente rivoluzionario alla resistenza dell’arte” di Empire e “Perfidamente divertente” di The Standard, GRAND THEFT HAMLET racconta la storia di due attori disoccupati che tentano l’impresa apparentemente impossibile di allestire una produzione completa dell’Amleto di William Shakespeare all’interno del mondo ultra violento di Grand Theft Auto, girato interamente nel gioco.

La carriera festivaliera di Grand Theft Hamlet

Dopo l’anteprima mondiale al SXSW 2024 (vincitore del Documentary Feature Jury Award), il film, scritto e diretto da Pinny Grylls (vincitrice del BFI & Chanel Luminous Gala Filmmaker Award 2024) e Sam Crane, ha partecipato ad una serie di festival internazionali di successo, tra cui le proiezioni in selezione ufficiale a Hot Docs 2024, CPH: DOX 2024, BFI London Film Festival (compresa la presentazione IMAX), Visions du Reel 2024, Melbourne International Film Festival 2024, Cambridge Film Festival 2024, Leeds Film Festival 2014, Korea’s DMZ Docs 2024, dove ha vinto il Frontier Competition Grand Prize.

È stato presentato al Festival di Sitges in Spagna (premiato con il Best Documentary Film), al Vancouver International Film Festival (premiato con lo Spectrum Audience Award), all’Hamptons International Film Festival, dove è stato presentato in concorso, al Philadelphia Film Festival, dove ha ricevuto una menzione d’onore. In Italia è stato presentato in anteprima nella fortunata prima edizione del MUBI Fest, che si è tenuta a Milano dal 13 al 15 dicembre dove, per l’occasione, il regista Sam Crane è stato ospite del festival. È stato, infine, inserito nella lista dei candidati al Cinema Eye Honors’ Audience Choice Award.

Grand Theft Auto V: Il primo Gameplay Trailer!

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Grand Theft Auto V

Grand Theft Auto V, uno dei videogiochi più attesi dell’anno, può finalmente far parlare di se non solo con immagini, artworks, filmati introduttivi, ma per la prima volta con un gameplay trailer, ovvero con un trailer che focalizza l’attenzione sulle sequenze giocate e non soltanto sul filmato di intermezzo.

Avvertiamo subito: il trailer è qualcosa di meraviglioso per ogni amante videoludico, specie per chi ha già potuto apprezzare in passato gli altri capitoli della saga firmata Rockstar, ma siamo sicuri che il filmato potrà conquistare anche il più puro amante cinematografico. La bellezza delle ambientazioni, l’intreccio nella trama, la cura nei dialoghi, pongono GTA V in  un processo che da diverso tempo ormai sta attraversando il mondo dei videogiochi: quello di trasformarli sempre di più in esperienza visiva e immersiva totalizzante e non in una “semplice” partita. Giocare un film, ci sembra l’espressione più corretta.

In GTA V, ambientato a Los Santos, ovvero una fittizia Los Angeles,  seguiremo e giocheremo le vicende di 3 personaggi distinti: Michael è un ex-rapinatore di banche che ora vive in una bella casa in una sorta di “protezione testimoni”; Franklin è un ragazzo di colore che vive “lavorando” per una casa di auto armena, fungendo anche da agente di riscossione; Trevor è un veterano di guerra, psicopatico, amico di Michael che abita in una roulotte nel deserto e campa producendo e spacciando droga.

Grand Theft Auto V esce il 17 Settembre 2013. Una data da marchiare a fuoco sul calendario.

Gustatevi il trailer, tra l’altro in lingua italiana:

 

Grand Isle: tutte le curiosità sul film con Nicolas Cage

Grand Isle: tutte le curiosità sul film con Nicolas Cage

Negli ultimi anni l’attore Nicolas Cage ha partecipato ad alcuni film che gli hanno permesso di guadagnare nuova popolarità dopo un periodo ricco di opere poco riuscite. Titoli come USS Indianapolis, 211 – Rapina in corso e 2030 – Fuga per il futuro hanno infatti rappresentato il fondo della carriera del premio Oscar. Oltre a questi, un altro film molto poco apprezzato è Grand Isle, un thriller realizzato nel 2019 per la regia di Steven S. Campanelli. Come sempre però, anche questo titolo è diventato nel tempo un lungometraggio scult da recuperare assolutamente per chi è fan dell’attore.

In questo nuovo lungometraggio Cage dà vita ad un altro folle personaggio, proprio come folli erano stati quello da lui interpretati anche in Mom and Dad, Mandy e Pig. È proprio la presenza dell’attore, infatti, ad aver fatto la fortuna del film, il quale altrimenti non avrebbe avuto elementi su cui poter contare per ambire ad una certa notorietà. Pur se inizialmente massacrato dalla critica, Grand Isle ha infatti poi trovato un suo pubblico, in particolare tra gli appassionati di quei thriller che scadono facilmente nel trash.

Il film è infatti caratterizzato dall’essere stato girato con pochi soldi e mezzi, finendo con il risultare un vero e proprio B-Movie dove si alternano tensione, colpi di scena, risvolti horror e momenti di forte erotismo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Grand Isle: la trama del film

Protagonista del film è il giovane Buddy, un soldato della marina militare, da poco rientrato dal servizio e ora costretto a svolgere lavoretti saltuari per mantenere la famiglia composta dall’amorevole moglie Lisa e dal figlio di pochi mesi. Le cose sono però difficili per lui, che fatica a trovare un impiego durato. Tutto cambia quando un giorno Buddy si imbatte nel veterano Walter, che vive insieme alla bella ma trascurata moglie Fancy in una grande casa nella stessa cittadina del giovane. Quando a causa di un incidente con dei ladri, Walter subisce dei danni alla casa, Buddy viene reclutato per riparare quanto rotto.

A poco a poco il ragazzo si rende però sempre più conto degli strani comportamenti dei due coniugi, in particolare degli atteggiamenti ambigui di Fancy nei suoi confronti. Quando, ancora intento a lavorare nella casa, un’improvvisa tempesta impervia e un uragano si sta avvicinando alla città, i due padroni offrono un riparo per la notte a Buddy, che accetta ignaro di aver sancito l’inizio di un terribile incubo. Ciò che accadrà nel corso di quella notte in quella casa, infatti, si rivelerà quanto di più imprevedibile e folle possibile e per Buddy avrà inizio una lunga prova di resistenza.

Grand Isle cast

Grand Isle: il cast del film

Ad interpretare Buddy, l’effettivo protagonista del film, vi è l’attore Luke Benward, celebre per aver recitato in film come Gli esploratori del tempo, Come mangiare i vermi fritti e Dear John. Nei panni di sua moglie Lisa, invece, vi è l’attrice Emily Marie Palmer. Gli attori Kelsey Grammer e Zulay Henao interpretano invece rispettivamente il detective Jones e la detective Newton. Grammer è noto principalmente per il ruolo del dr. Frasier nelle sitcom Cin cin e Frasier, mentre la Henao ha recitato nei film Fighting e Hostel: Part III.

Ad interpretare Fancy, la moglie di Walter, vi è l’attrice KaDee Strickland, nota per il film The Grudge. Grande protagonista del film è però, come anticipato, Nicolas Cage, qui chiamato ad interpretare il problematico e misterioso Walter. L’attore ha in seguito affermato di essersi particolarmente divertito a recitare in questo film, specialmente per via della grande libertà di improvvisazione di cui ha goduto. Grand Isle però è per lui un nuovo record negativo, in quanto è il secondo film della sua carriera a raggiungere uno 0% di gradimento tra la critica.

Grand Isle: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Grand Isle grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 15 aprile alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Grand Budapest Hotel: due clip del film di Wes Anderson

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il 10 aprile arriverà in Italia, distribuito dalla Twentieth Century Fox, GRAND BUDAPEST HOTEL, il nuovo film di Wes Anderson, con Edward NortonAdrien BrodyOwen WilsonBill MurrayRalph Fiennes e Jude Law.

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the-grand-budapest-hotel-1GRAND BUDAPEST HOTEL narra le avventure di Gustave H, leggendario concierge di un lussuoso e famoso albergo europeo e di Zero Moustafa, un fattorino che diviene il suo più fidato amico. Sullo sfondo, il furto e il recupero di un celebre dipinto rinascimentale, la violenta battaglia per un’enorme fortuna di famiglia, ed una dolce storia d’amore. Il tutto tra le due guerre, mentre il continente è in rapida e radicale trasformazione.

Grand Budapest Hotel rifatto con i LEGO

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Grand Budapest Hotel rifatto con i LEGO

Lo scorso 23 febbraio Grand Budapest Hotel di Wes Anderson ha portato a casa quattro Oscar (migliori costumi, miglior trucco, miglior scenografia e miglior colonna sonora).

LEGGI ANCHE – LEGO Oscar: ecco le statuetta più ambite! [foto e video]

Nel caso il regista sia rimasto deluso dalla sconfitta, Morgan Spence, un piccolo regista scozzese di 15 anni, gli ha infatti donato un piccolo regalo di consolazione ricreando accuratamente coi Lego una delle scene più memorabili di Grand Budapest Hotel.

https://www.youtube.com/watch?v=9IInaMBW8Ws

Vi invitiamo a visionare la versione Lego qui sopra e poi la versione originale con Adrien Brody e Ralph Fiennes qui di seguito:

https://www.youtube.com/watch?v=7QjUIYBdJtw

Fonte: The Hollywood Reporter

Granchio Nero: recensione del film Netflix

Granchio Nero: recensione del film Netflix

Adam Berg debutta alla regia con un film Netflix apocalittico che però parla della realtà attuale (virus e guerra) e del suo paese (la Svezia). Granchio Nero è il racconto crudo di un conflitto combattuto da soldati improvvisati: uomini e donne strappati alla propria vita e resi guerrieri per ordini inopponibili. Il punto di vista è quello di una madre (Noomi Rapace) e le parole d’ordine a cui la donna risponde sono speranza e resilienza.

La trama di Granchio Nero

Edh (Noomi Rapace) e la figlia sono in giro in macchina nella propria città svedese. Tutto sembra normale. Improvvisamente, spari e rombi di aerei invadono i loro spazi: le due vivono in un pese in guerra. La bambina viene rapita dai soldati.

Stacco. Lo scenario è ora chiaramente bellico: Edh si trova su un treno insieme ad altre persone armate. Viene fatta scendere: è stata chiamata dal governo per svolgere una missione tanto insolita quanto disperata, l’operazione Granchio Nero. Insieme ad altri soldati, Edh deve portare in salvo una serie di capsule preziose per il paese e necessarie per vincere la guerra. La difficoltà della missione è nel percorso che devono compiere i soldati: devono attraversare un territorio completamente ghiacciato, pattinando per migliaia di chilometri lungo il confine con il nemico. Nell’instabilità generale della situazione – la guerra, il ghiaccio, la disperazione, l’unica cosa che dà forza a Edh è la speranza di riabbracciare la figlia.

La Svezia: fredda, grigia, desolata

Ciò che fa da sfondo a Granchio Nero è la Svezia. Nel film, i luoghi freddi, innevati, ghiacciati e bui si uniscono allo scenario bellico, post-apocalittico e desolato. Vestiti sgualciti, armi, divise militari, morti per strada, vagabondi, profughi. Ghiaccio, neve, boschi scuri. Tutto è terribilmente grigio e sgualcito.

Il film possiede le tipiche tinte desaturate dei film nord-europei. In questo caso, i colori non solo esprimono uno stile registico, ma si abbinano anche bene al tema trattato nel film. Luoghi, temi e colori a tratti paragonabili a quelli di Dunkirk di Christopher Nolan.

granchio-neroRaccontare la guerra nel 2022, guardando al futuro e parlando di donne

Al centro di Granchio Nero – del film come della missione – c’è Edh. Adam Berg racconta di una madre, privata della figlia e della sua femminilità e costretta a combattere per una causa in cui nemmeno crede. L’attrice è Noomi Rapace, volto già visto in film come Sherlock Holmes – Gioco di Ombre, Prometheus di Ridley Scott e Passion di Brian De Palma. I tratti e le espressioni dell’interprete sono essenziali per rendere il suo personaggio quella figura materna indurita dal conflitto: Edh vuole soltanto riabbracciare la figlia, ma per poterlo fare deve agire in modo tutt’altro che materno.

La forza del lungometraggio risiede anche nel tentativo di attualizzare il tema della guerra: per quanto possa sembrare un film fantascientifico e post-apocalittico, Granchio Nero mostra una plausibile risposta ad una domanda altrettanto plausibile: cosa succederebbe se, oggi, scoppiasse una guerra in Europa?

Un film terribilmente attuale

Granchio Nero, visto oggi, spaventa. Il tema bellico in un paese, la Svezia, agli occhi di tutti visto come pacifico e benestante è attualissimo e si aggiunge all’altra grande preoccupazione del nostro tempo: un virus distruttivo. In questo caso, il virus è visto come un’arma, uno strumento estremamente potente per vincere la guerra. Il film riflette su temi moralmente non indifferenti e pone domande sostanziose allo spettatore: è peggio un conflitto combattuto corpo a corpo o una pandemia? Un virus può avere lo stesso effetto di un’arma atomica?

Il discorso al centro del film è forte: quali scenari può assumere una guerra oggi, dopo Hiroshima e Nagasaki, dopo Wuhan, dopo (o durante?) una pandemia globale? Il regista Adam Berg coglie ed esprime una preoccupazione vivamente sentita dalla società occidentale, che vive nel benessere ma che si sente sul filo del rasoio. Le premesse fantascientifiche, i luoghi post-apocalittici e la disumanità di Granchio Nero sfondano lo schermo e arrivano dritti allo stomaco dello spettatore, oggi forse particolarmente sensibile ai temi trattati dal regista.

Gran Turismo: trailer del film di Neill Blomkamp con David Harbour

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Sony Pictures e Eagle Pictures hanno diffuso il trailer di Gran Turismo, il nuovo film Sony Pictures diretto da Neill Blomkamp con David Harbour e Orlando Bloom. Il film, tratto dalla celebre saga dei racing game, si ispira alla storia vera di un giovane giocatore di Gran Turismo, Jann Mardenborough, che, vincendo una serie di gare competitive del videogioco, riesce a diventare un pilota professionista nella realtà.

Nel cast oltre a David Harbour (Stranger Things) e Orlando Bloom (Il Signore degli Anelli), Archie Madekwe (I Miserabili) nel ruolo del protagonista, Darren Barnet (Non ho mai…), Djimon Hounsou (Blood Diamond – Diamanti di sangue) e Geri Halliwell-Horner (Spice Girls – Il film).  Gran Turismo sarà dal 20 settembre solo al cinema prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.

Ispirato da una storia vera, il film racconta il coronamento del sogno di Jann Mardenborough, un giocatore adolescente di Gran Turismo, che grazie alle sua abilità di gioco vince una serie di competizioni della Nissan per diventare un pilota professionista.

Gran Turismo: prime immagini dell’annunciato film

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Gran Turismo: prime immagini dell’annunciato film

Sony Pictures ha rilasciato la prima anteprima del film Gran Turismo, dandoci una prima occhiata a come sarà l’imminente adattamento del videogioco di corse. “Basato sulla storia vera di Jann Mardenborough, il film è l’ultima storia di un sogno che si realizza di un adolescente giocatore di Gran Turismo le cui abilità di gioco hanno vinto una serie di competizioni Nissan per diventare un vero pilota professionista di auto da corsa”, recita la sinossi.

L’ adattamento cinematografico di Gran Turismo è diretto da Neill Blomkamp da una sceneggiatura scritta dai coproduttori esecutivi Jason Hall e Zach Baylin. Nel cast David Harbour, Archie Madekwe, Orlando Bloom, Darren Barnet, Djimon Hounsou, Geri Halliwell-Horner, Daniel Puig, Josha Stradowski e l’attore tedesco Thomas KretschmannDai un’occhiata all’anteprima del film Gran Turismo qui sotto:

Gran Turismo è prodotto da Asad Qizilbash, Carter Swan, Doug Belgrad e Dana Brunetti, con il creatore del gioco Kazunori Yamauchi come produttore esecutivo. Il film è attualmente previsto per l’uscita nelle sale l’11 agosto 2023.

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