Dopo aver visto sfumare il sogno di
aggiudicarsi il secondo Oscar consecutivo (in favore del’entusiasmo
contagioso dell’attrice messicana naturalizzata
kenyota Lupita Nyong’o) ed essersi
rialzata a testa alta dallo scivolone che l’ha vista protagonista
sul red carpet alle porte del Dolby
Theatre, Jennifer
Lawrence torna alla ribalta in alcune scene eliminate
di Hunger Games – La ragazza di fuoco.
In attesa che la versione Home
Video del film che la vede protagonista nei panni dell’eroina
Katniss Everdeen venga rilasciato il prossimo 26 marzo, abbiamo la
possibilità di mostrarvi alcuni estratti dei corposi contenuti
speciali che saranno presenti sia nella versione DVD che in quella
Blu Ray.
La trama del film:
Katniss Everdeen torna a casa incolume dopo aver vinto la 74ª
edizione degli Hunger Games, insieme al suo amico, il “tributo”
Peeta Mellark. La vittoria però vuol dire cambiare vita e
abbandonare familiari e amici, per intraprendere il giro dei
distretti, il cosiddetto “Tour di Victor”. Lungo la strada Katniss
percepisce che la ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca
ancora a tutti i costi di mantenere il controllo proprio mentre il
Presidente Snow sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The
Quarter Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti
della nazione di Panem.
Uno degli inattesi protagonisti della
Notte degli Oscar 2014 è stato senza dubbio John
Travolta, invitato dall’Academy a presentare la cantante
Idina Menzel, che si è esibita con la canzone
nominata Let It Go, brano tratto da Frozen il
regno di ghiaccio e che poi ha portato a casa il
premio (qui trovate l’esibizione).
L’attore di Pulp
Fiction era leggermente emozionato, o forse in stato
confusionale, tanto che ha completamente sbagliato il nome della
Menzel, che per magia è diventata Adele Dazeem; il momento è stato
inserito senza possibilità di replica nei dieci momenti migliori
della serata (qui i dieci migliori momenti della notte
degli Oscar)!
L’implacabilità della rete ha fatto
dell’errore di Travolta una moda, ed ecco arrivare alla ribalta il
“generatore di nomi di John Travolta”, il Travoltified
name.
Qual è il vostro nome Travoltiano?
CLIKKA QUI per scoprirlo!
Nonostante sia stato snobbato agli
Oscar la scorsa notte, ma pure ai premi Cesar in Francia, La
Vita di Adele resta uno dei film migliori dello
scorso anno, se non il film più bello del 2013. Il film è stato
aggiunto da oggi a Netflix Instant Watch. IndieWire comunica la
notizia che purtroppo per il nostro Paese non vale, dal momento che
Netflix non è ancora disponibile in
Italia.
La
Vita di Adele vede protagonista la debuttante
Adèle Exarchopoulos affiancata dalla bella e brava
Léa Seydoux, vista in Mission
Impossible Protocollo Fantasma e ora sui nostri
schermi con La Bella e la Bestia. Il
film, diretto da Abdellatif Kechiche, ha vinto la
Palma d’Oro all’ultimo Festival
di Cannes.
Trama: A Lille l’adolescente Adele
intraprende il percorso della scoperta di sé dopo un fugace
incontro con Emma, artista dai capelli blu. Lasciato il proprio
ragazzo, ritrova Emma in un bar gay e instaura con lei un’amicizia
che presto si trasforma in amore.
Le ragazze vanno a vivere insieme.
Ma mentre Emma persegue la realizzazione di sé attraverso la
pittura, Adele – che nel frattempo si è dedicata all’insegnamento
ai bambini – mette da parte le ambizioni di scrittrice. Dopo la
brusca separazione a causa della propria infedeltà, Adele vivrà
anni di solitudine nel ricordo della felicità di un tempo. Emma
inizia invece una relazione più stabile (ma anche meno
appassionata) con un’altra donna. Dopo l’ultimo incontro, Adele
sceglie finalmente di voltare pagina e ricominciare a vivere.
Non è una novità che spesso agli Oscar
si possano presentare occasioni in cui qualche attore o personaggio
premiato colga l’occasione e la visibilità del momento per parlare
di cose importanti e portare all’attenzione temi caldi. Nella
storia ricordiamo soprattutto il gesto plateale di Marlon
Brando, che rifiutò in suo Oscar per il migliore attore
non protagonista per Il Padrino, in segno
di protesta per la condizione degli indiani d’America.
Ed è sempre il migliore attore non
protagonista, quest’anno Jared Leto per
Dallas Buyers Club, a creare un po’ di
maretta con il suo discors di ringraziamento. L’attore ha dedicato
il suo premio anche a “tutti i sognatori nel mondo, in
particolare in Ucraina e Venezuela”. Per tutta risposta, la
televisione russa, che ha mandato in onda in differita l’evento, ha
tagliato il discorso di Leto che aveva fatto riferimento alla crisi
ucraina e all’implicito coinvolgimento della Russia nell’attuale
situazione di tensione.
Una cosa simile era accaduta anche
l’anno scorso, quando Ben Affleck, ritirando il
premio per il miglior film Argo, fce riferimento ai suoi “amici in
Iran che vivono terribili circostanze” (qui la notizia).
Insomma, sembra che anche in una
serata tranquilla, equilibrata e classica come quella condotta da
Ellen Degeneres per gli 86esimi Academy Awards, ci
sia stato qualcosa che ha fatto mettere in allerta qualcuno al di
fuori del sistema hollywoodiano.
Ecco una clip di
Sabotage, prossimo film che vedrà
protagonsita Arnold Schwarzenegger insieme a
Olivia Williams, Mireille Enos, Sam Worthington, Harold
Perrineau, Terrence Howard, Joe Manganiello, Max Martini e
Josh Holloway.
Sabotage racconta
di una task force della DEA specializzata in complesse operazioni
mobili che effettua un raid nel rifugio segreto di un cartello
della droga. Dietro l’operazione di contrasto in realtà si cela un
sofisticato furto di valori pianificato dalla squadra ai danni dei
narcotrafficanti. Dopo aver nascosto il bottino da dieci milioni di
dollari, la squadra del corpo speciale è convinta che il loro
segreto sia al sicuro, se non che entro un breve lasso di tempo
tutti gli agenti coinvolti nella rapina iniziano misteriosamente a
essere assassinati, uno ad uno.
Il film è diretto da David
Ayer e debutterà nelle sale l’11 aprile 2014.
Sono
aperte le iscrizioni alla terza edizione del festival “Il
gusto della memoria,” rassegna di film ispirati alle
immagini d’archivio che si terrà a Roma, presso la Sala
Cinema Trevi e su un battello sul Lago di Bracciano,
il 27 e 28 settembre 2014. Per il secondo anno è aperto il
contest, con scadenza al 15 agosto 2014 per registi
appassionati di immagini d’archivio. Il tema di quest’anno è
: Ero quello che non sono più. Il cambiamento, un tema di
certo non facile, lirico, filosofico che si pone una domanda
esistenziale: Cosa vuol dire cambiare? Novità di questa
edizione, il contest Junior, dedicato a agli
studenti under 18 delle scuole medie e superiori, dal tema
Questo sono io: biografie e autobiografie, vere o false,
ispirate dalle immagini tratte dall’archivio nosarchives.com. Tutte
le informazioni per partecipare al bando a questo
link.
Il contest è articolato in tre
sezioni: Fiction, con cortometraggi della durata
massima di 12 minuti; Documentari, per opere di
reportage o di docufiction della durata massima di 30 minuti e
infine la sezione Advertising dedicata a spot
pubblicitari per prodotti attuali o vintage, della durata massima
di 45 secondi. Tutti i lavori devono essere presentati entro il 15
agosto 2014 e devono contenere almeno il 60% di immagini di cinema
amatoriale tratte nell’archivio nosarchieves.com che custodisce in
full HD film realizzati tra il 1922 ed il 1984 girati in formato
ridotto (8mm, 9,5mm, 16mm, 17,5mm e Super8). Oltre al materiale
scaricabile dall’archivio, si potranno usare immagini vecchie e
nuove girate con qualsiasi supporto tecnologico.
Il festival, fondato e diretto
dalla montatrice e regista Cecilia Pagliarani, recentemente
impegnata nel montaggio del documentario di Gianni Amelio,
Felice chi è diverso, presentato al recente Festival del
Cinema di Berlino, è organizzato dall’Associazione per la
salvaguardia della memoria filmica amatoriale Come
Eravamo, in collaborazione con l’archivio di cinema
amatoriale nosarchives.com e il portale di cinema
cinemaitaliano.info. La giuria dell’edizione 2014 è
composta da: Ciro Giorgini, regista, scrittore e autore di
Fuori Orario e Blob; Stefano Amadio,
giornalista sceneggiatore e direttore di
Cinemaitaliano.info; la regista Fiorella Infascelli
(Il vestito da sposa, Zuppa di pesce); il regista Marco
Santarelli (Lettera al Presidente, Le milleeunanotte, Scuola
Media); Luigi Vernieri, direttore di IED Visual
Communication e la giornalista cinematografica Valentina
Neri.
Un evento unico, ispirato
dall’opera di salvaguardia della memoria dell’archivio
nosarchives, che possiede, restaura e digitalizza
secondo i più innovati dispositivi dagherrotipi, negativi su
vetro, diapositive, Polaroid, filmini familiari e di viaggi e
di fatto costituisce il primo archivio mondiale di video ed
immagini amatoriali. Il portale ospita più di 10mila filmati e
un innumerevole repertorio di immagini che hanno fatto la storia
del Ventesimo secolo.
Per maggiori
informazioni: http://comeeravamocontest2014.webnode.it [email protected]
Facebook
tel. 06 97240308
Ecco due spot di
Noah, prossimo film di ispirazione
biblica di Darren Aronofski con protagonisti
Russell Crowe, Jennifer Connelly, Ray Winstone, Emma
Watson, Logan Lerman, Douglas Booth e con la
partecipazione di Anthony Hopkins.
Ancor prima della sua uscita, il
film di Aronofski non ha mancato di scatenare polemiche e accuse di
blasfemia contro un regista che, si sapeva già dall’inizio della
produzione del progetto, non avrebbe trattato il materiale biblioco
con la deferenza filologica che ci si aspetterebbe da un filmaker
più “classico”.
Ai link seguenti potete seguire la
querelle tra la Paramount, produttrice del film, e Variety, rivista
che ha pubblicato un sondaggio apparentemente contro il film:
Link 1, Link 2, Link 3.
Noah
di Darren Aronofsky arriverà in Italia il
prossimo 10 aprile 2014. La storia riprende la storia Noè, il
patriarca biblico, il più importante dopo Adamo e prima di
Abramo. Secondo la narrazione biblica è il costruttore
dell’Arca di Noè grazie a cui l’Umanità continuò la propria
esistenza sulla Terra; sull’Arca furono ospitate 7 coppie degli
animali puri ed una coppia di tutti gli altri animali (secondo
Genesi 6,19; secondo Genesi 7,2).
Come da tradizione ormai,
Jimmy Kimmel, nella puntata del suo show trasmessa
dopo la cerimonia degli Oscar 2014, ha presentato
due video parodia che hanno visto la partecipazione di numerose
star del cinema. L’idea di quest’anno è stata quella di prendere
alcuni video molto popolari su YouTube e trasformarli in vere e
proprie pellicole cinematografiche ad alto budget.
Nel primo video, intitolato
Bitman Begins, in cui compaiono anche
Tom Hanks e Meryl Streep, i
protagonisti sono Chris Hemsworth e Liam
Hemsworth, che interpretano gli attori del video
Charlie Bit My Finger da adulti; nel secondo, invece, dal
titolo Ameowdeus e ispirato a Keyboard Cat, Hamster on
a Piano e a Dramatic Chipmunk, recitano Kevin
Spacey, Christoph Waltz, Gary Oldman, Ben Kingsley, Abbie
Cornish e Mandy Patinkin. Eccoli per voi
di seguito:
Qui di seguito, invece, anche i
video parodia di Sweet Brown: Ain’t Nobody Got Time For
That, con Matt Damon e Queen
Latifah, e di David After Dentist Double Rainbow Oh My
God!, con Joseph
Gordon-Levitt e Catherine Zeta-Jones.
Stasera, martedì 4 marzo alle ore
20:30, serata ceneforum di Cinegustologia
(www.cinegustologia.it) con lo chef stellato Massimo
Riccioli presso il Massimo Riccioli Ristorante Bistrot
dell’hotel Majestic di Via Veneto 50, a Roma. I 4 film più amati
dal grande chef, che in passato ha lavorato nel cinema, come
operatore cinematografico in film con Michelangelo Antonioni,
Giuliano Montaldo, Carlo di Palma, Pasqualino De Santis e altri,
diventeranno 4 piatti con la Cinegustologia del giornalista
Marco Lombardi. Quattro piatti tutti da provare, insieme alle
sequenze dei rispettivi film, perché anche il cinema ha i
suoi profumi, i suoi sapori e le sue consistenze.
Sequenza di film, spiegazioni e
piatti da gustare quindi con L’Armata Brancaleone di
Monicelli cui sarà abbinato, giustamente, un’armata di antipasti
crudi e cotti, freddi e caldi, dolci e amari, teneri e croccanti.
Con le immagini di Alberto Sordi in Una vita
difficile di Dino Risi sarà la volta delle gustose linguine
cacio e pepe con alghe di mare e capesante. Michelangelo Antonioni
e il suo Blow Up sono state fonte di ispirazione per
il secondo filmato Riccioli, lo stracotto al vino rosso con spuma
di ricotta. Si chiude con il dolce, creme brulee al porto con
sorbetti alla frutta ispirata a La più bella serata della mia
vita, film del 1972 di Ettore Scola.
Costo della serata, compresa della
cena di Massimo Riccioli e dei vini: 50 euro
Arrivano online dei bellissimi
artwork riguardanti la categoria Miglior Film
dell’ultima edizione degli Oscar 2014. Si tratta
delle title cards che abbiamo avuto la possibilità di ammirare
durante la presentazione delle pellicole nominate nella sopracitata
categoria. I film in lizza, lo ricordiamo, erano 12 anni
schiavo (vincitore della statuetta), American
Hustle, Captain Phillips, Dallas Buyers Club, Gravity, Her,
Nebraska, Philomena e The Wolf of Wall Street.
Eccole per voi di seguito:
Gli Stati Uniti sono
belli perchè imprevedibili: un giorno sei in cima alla classifica
dei dieci film piu’ visti al box office e una settimana dopo
scivoli in terza posizione dietro a due nuove uscite. E’ quello che
è appena successo al dominatore delle scorse tre settimane,
The Lego movie, un’intera nazione sembrava
convogliata a vedere il film su e con i mattoncini colorati ed
invece in sette giorni, il suo incasso settimanale di quasi 21
milioni di dollari lo relega alla terza posizione con un totale di
209. Nelle due posizioni principali, come annunciato, troviamo
invece due nuove uscite: un ennesimo ritorno di Liam Neeson ai film
d’azione con Non-stop, un complicato thriller
ambientato su di un aereo in volo, che incassa quasi 29 milioni di
dollari, mentre in seconda posizione del box office troviamo
nientemeno che una storia biblica, anzi LA storia biblica per
eccellenza, quella di Gesu’ con un largo anticipo sulla Pasqua:
Son of God incassa infatti 25 milioni di dollari.
Il quarto posto non riserva molte sorprese, è pressocchè invariata
infatti la posizione di 3 days to kill, altro
thriller con un altro mostro sacro votato agli action: Kevin
Costner in questo caso è un padre, malato terminale, che cerca di
salvare se stesso e figlia con un’ultima missione per la CIA. Il
film incassa 5 milioni di dollari per un totale di 21. Resta
sospeso a metà classifica Monuments men, di George
Clooney, che incassa 5 milioni di dollari per un totale di 65,
mentre il sesto posto è occupato da RoboCop che
incassa 4 milioni di dollari per un totale di 51. Si ferma al
settimo posto Pompeii, che non deve essere
esattamente convincente neanche come disaster movie, incassa
infatti 4 milioni di dollari per un totale di 18.
Frozen, fresco di vittoria (prevedibile) agli
Oscar è ormai una presenza sicura del box office americano, in
classifica tra i dieci film piu’ visti da 15 settimane. Il suo
incasso di questa è di 3 milioni, mentre il totale è di 388. La
posizione è l’ottava. Il nono posto trova la commedia About
last night, che incassa 3 milioni di dollari per un totale
di 43, chiude la classifica Ride along, con un
incasso settimanale di 3 milioni di dollari per un totale di
127.
La prossima settimana usciranno
alcune pellicole interessanti: prima fra tutte The Grand
Budapest hotel di Wes Anderson, 300 Alba di un
impero seguito del classicone sangue e slow motion ma
senza Zack Snyder alla regia, e la versione di Jodorowsky di
Dune.
Ci si può innamorare
con un solo senso? Verrebbe subito da pensare alla vista. Quante
volte capita di infatuarsi al primo sguardo? Ma quante volte,
invece, capita di avere una conversazione al telefono con un
perfetto sconosciuto e innamorarsi della sua voce, incorporeo suono
che lascia spazio all’immaginazione?
E’ quello che sembra succeda a
Theodore (Joaquin Phoenix),il protagonista di
Lei (Her), l’ultimo
lungometraggio di Spike Jonze (Essere John Malkovich,
Nel Paese delle Creature Selvagge), che inizia una
singolare relazione con un sistema operativo di nome Samantha,
interpretata dalla splendida Scarlett Johansson. Un soggetto
perfettamente attuale, quello che Jonze trasferisce sul grande
schermo e che, tra le altre cose, fa (involontariamente?)
un’interessante operazione: la Johansson che, da sempre, ha tratto
giustamente beneficio dalla sua immagine, in questo film viene
negata all’occhio dello spettatore che ne può afferrare solo la
voce e riesce anche a vincere il premio come miglior attrice al
Festival Internazionale del film di Roma, dove Her
è stato presentato.
Una voce che, nella versione
italiana, sarà sostituita da quella dell’attrice romana Micaela
Ramazzotti. Considerando l’importanza che ha la voce in quanto
unico mezzo recitativo permesso all’interprete originale, scelta
sicuramente con particolare cura per quello specifico e
singolarissimo ruolo, non si può fare a meno di pensare, per un
attimo, che il doppiaggio di questo film possa costituire, già di
per sé, un atto vagamente irrispettoso non solo nei confronti di
chi ha prodotto il film, ma anche di chi lo fruirà in maniera molto
diversa da come avrebbe dovuto negli intenti di chi lo ha
creato.Per la Ramazzotti, d’altronde, non sarebbe la prima
esperienza di doppiaggio: nel 2013 è stata infatti la voce di
Azzurra, nel film d’animazione Disney, Planes.
L’idea, attualissima, è
venuta in mente a Jonze dieci anni fa, leggendo un articolo
sull’instant messaging con l’intelligenza artificiale. Una
possibilità che oggi è divenuta (inquietantemente?) realtà e che dà
affascinanti spunti che, quasi profeticamente, Jonze colse quando
l’idea era ancora in embrione e che ci presenta oggi, con un film
che ha trionfato ai WGA Awards, i premi dell’associazione degli
sceneggiatori Hollywoodiani, per la miglior sceneggiatura
originale; che ha portato a casa un Golden Globe e che su ben
5 nomination agli Oscar, ha portato a casa la
statuetta per la migliore sceneggiatura.
Per la colonna sonora, il regista ha
deciso di affidarsi ad artisti con i quali intrattiene già rapporti
lavorativi di successo: gli Arcade Fire per i quali ha
diretto il videoclip di The Suburb e Karen O.,
frontwoman degli The Yeah Yeah Yeahs, con cui aveva già
collaborato ne Nel Paese delle Creature Selvagge.Lei, che ha già ispirato qualche parodia e il
documentario di Lance Bangs, dal titolo Her: Love in
the modern age, è ormai attesissimo in Italia, dove sarà
disponibile nelle sale a partire da giovedì 13 marzo.
Arriva in home-video il secondo
capitolo di una franchise d’animazione tra le più amate degli
ultimi anni: Cattivissimo me
2 è infatti disponibile da oggi 5 febbraio in
Blu-ray 3D, Blu-ray e DVD. Gru e gli strepitosi Minion sono pronti
per far divertire tutta la famiglia con le loro rocambolesche e
buffe avventure contro il cattivo di turno.
Nel
2010 Cattivissimo Me aveva
inaugurato l’affacciarsi sul grande schermo dell’Illumination
Entertainment, divisione d’animazione della Universal. Dopo
tre anni di successi la casa di produzione ha riportato sul grande
schermo il super cattivo del cinema, Gru, che in un’altra avventura
divertente e tenera ci racconta le sue peripezie
in Cattivissimo Me 2 .
Gru, abbandonati i suoi piani di
cattiveria, fa il papà a tempo pieno e alleva con amore e
gentilezza le piccole Margo, Edith e Agnes organizzando per loro
feste di compleanno sontuose e cercando di tenere a bada le vicine
che vorrebbero “sistemarlo”. Gru ha convertito il suo malefico
laboratorio in fabbrica di gelatine e marmellate e i suoi minions
sono diventati instancabili operai, anche se sono rimasti dei gran
pasticcioni. Una visita improvvisa dell’agente speciale della Lega
Anti Villain, l’impacciata Lucy, gli farà provare di nuovo il
brivido dell’avventura e le emozioni forti che con la vita da papà
un po’ gli mancavano.
Pierre Louis Padang
Coffin e Chris
Renaud dirigono un film tenerissimo e brillante, in
cui ritroviamo tutta la bellezza dei personaggi che conosciamo, e
scopriamo altri protagonisti di una storia d’avventura con accenni
di spy-story e ricolma di quei buoni sentimenti che riempiono il
cuore facendoti ridere di gusto, senza mai risultare retorici.
Ritroviamo Gru, che nonostante le incredibili trasformazioni della
sua vita, mantiene quella cupezza d’abbigliamento e arredamento che
ne costituiscono ormai l’iconicità. Se il motore del cambiamento di
Gru sono state le tre tenere bambine, in questo episodio l’ex super
cattivo dovrà fare i conti con emozioni di cui ha sempre avuto
paura, oltre a dover fronteggiare una parte del suo passato che
credeva essere stata seppellita per sempre.
La trama piuttosto banale si
impreziosisce di dialoghi e personaggi ben delineati che
costituiscono la forza del film, vivace e profondo momento di
intrattenimento, che giustifica così l’impressionante e meritato
successo al botteghino USA. Cattivissimo
Me 2 dovrebbe arrivare da noi il prossimo 10
ottobre, e ci auguriamo che grandi e piccini corrano numerosi al
cinema a ridere, divertirsi e tifare ancora una volta per Gru.
Commento all’edizione: L’edizione
blu-ray di Universal Studios si confermano molto interessanti sia
per la ricchezza di contenuto che per possibilità di usufruire di
diverse opzioni per la visione. Infatti, la cosa più interessante è
la possibilità di avere la versione in alta definizione, il dvd e
il digital copy racchiusa in un’unica soluzione di packaging.
Edizione quindi che risponde all’esigenza di più pubblici. Ma
parliamo della qualità dell’alta definizione che è di ottima
fattura grazie al formato 1080p high definition widescreen 1.85:1
che regala immagini nitide e ben definite. Stesso discorso vale per
la traccia audio, un DTS-HD 5.1 che farà la gioia del vostro home
theatre. Tra i Contenuti Speciali di questa edizione
home-video, vi segnaliamo tre inediti Mini Film contenuti nelle
versioni Blu-ray e Blu-ray 3D del film: Il
cucciolo, Panico al centro smistamento, Bici con le
rotelle.
La National Aeronautics and
Space Administration sul suo profilo Instagram sempre
aggiornatissimo ha pubblicato, nella giornata di ieri, una serie di
immagini che omaggiano il film e gli Oscar portati a casa dalla
squadra di Cuaron.
[nggallery id=413]
Nonostante non sia riuscito a
portare a casa 11 Oscar su 11, Gravity di
Alfonso Cuaron è da considerarsi senza dubbio il
grande vincitore dell’86esima edizione degli Academy Awards con i
suoi sette magnifici e meritatissimi Oscar. Il film deve essere
piaciuto moltissimo anche alla NASA, nonostante qualche licenza
poetica rispetto alle leggi fisiche vigenti nello spazio,
necessarie per la realizzazione del film.
A questo link trovate l’elenco dei
premiati alla 86esima edizione degli Oscar: QUI
Intervistato da LA Times,
Zack Snyder ha parlato di Batman v Superman: Dawn
of Justice,
rivelando novità a proposito dei costumi, dei casting e delle
imminenti riprese:
“Siamo pronti per cominciare a
girare tra un mese o poco più – ha detto Snyder – Sarà
qualcosa di grandioso. Sono veramente eccitato… Abbiamo già provato
i costumi. Sia quello di Batman che quello di Superman. Non era una
prova costumi con gli attori, era soltanto per vederli. Stavo lì,
loro erano uno accanto all’altro e io ho pensato “Ragazzi, qualcuno
faccia una foto! Questo non è mai accaduto prima!””.
Snyder è andato avanti, parlando
della continuità che avrà il film del 2016, specificando che non ci
saranno necessariamente dei collegamenti con specifiche storie di
fumetti:
“Ne L’uomo d’acciaio abbiamo dovuto creare una
storia di origini – continua Snyder – una mitologia. C’era
molto energia in quel film, energia che ci siamo divertiti
tantissimo a creare. Non fraintendetemi, ma adesso tutto è diverso.
Batman e Superman non sono mai apparsi insieme in un film. Sarà
un’opportunità incredibile prendere i loro universi, mischiarli e
farli esplodere”.
Sul casting del film, invece, ha
detto: “Noi della produzione sappiamo cosa accadrà –
promette il regista – Sfortunatamente i fan non lo sanno.
Abbiamo ingaggiato gli attori considerando tutto quello che accade
nella sceneggiatura. Speriamo di riuscire a realizzare qualcosa che
abbia comunque a che fare con l’originalità, che sia fresca ed
entusiasmante. Conosco bene i canoni, tutto l’immaginario, non sono
pazzo. So bene di cosa hanno bisogno i personaggi da un punto di
vista mitologico”.
Vi
ricordiamocheBatman
Vs Supermansarà diretto dal
regista Zack
Snyder su sceneggiatura scritta in
collaborazione con Chris
Terrio (Argo),sulla
base di una storia già scritta da David S.
Goyer. Confermati
nel cast del film Henry Cavill, Ben
Affleck, Amy Adams, Laurence Fishburne, Diane
Lane, Gal Gadot, Jeremy
Irons e Jesse Eisenberg.
La Paramount
Pictures ha diffuso online il primo character poster di
Transformers Age of Extionction. Il
manifesto ha come protagonista Mark Wahlberg.
Eccolo di seguito:
Ricordiamo
che Transformers Age of
Extinction sarà diretto nuovamente
da Michael Baycon
protagonisti:Mark
Wahlberg, Jack Reynor,Nicola Peltz e Kelsey
Grammer. Vi ricordiamo che per tutte le news sul film
potete consultare il nostro speciale: Transformers 4. Mentre per le info
utili sulla pellicola c’è la nostra Scheda
Film: Transformers Age of
Extinction. Le riprese cominceranno in giugno e
la pellicola uscirà negli Stati Uniti il 27 Giugno 2014.
Piccole
anticipazioni sulla trama. Il film comincerà dove è finito
il terzo capitolo, in un mondo in cui nonostante la
minaccia dei Deception è stata debellata,
l’umanità ne è uscita distrutta. La pace non durerà poi così tanto,
quando alcuni uomini potenti, cercando di studiare la
tecnologia dei robot alieni.
In attesa che Peter Parker torni ad
indossare la tuta da Uomo Ragno il prossimo 2 maggio
2014, la Sony Pictures, via Empire, presenta i motion
poster di The Amazing Spider Man2, i quali sembrano rivelare nuove sequenze
inedite. Eccoli di seguito.
In The Amazing Spiderman 2,
per Peter Parker (Andrew Garfield) affronta la
vita post diploma. Lasciatosi alle spalle le scuole superiori
si è ritrovato sempre più impegnato vestendo i panni di Spiderman,
senza, però, dimenticare la promessa fatta al padre di Gwen
(Emma Stone): proteggerla. A disturbare gli
equilibri ci penserà l’arrivo di un nuova nemesi, Electro
(Jamie Foxx) ed il ritorno di un vecchio amico,
Harry Osborn (Dane DeHaan).
Era solo questione di
tempo ormai, prima che Zack Snyder prendesse la
parola in merito alle dichiarazioni di Joel Silver
sulla realizzazione di Watchmen e sul
finale che avrebbe realizzato Terry Gilliam se
fosse rimasto alla regia del progetto. Come vi abbiamo detto sabato
(a questo link la notizia), Silver aveva parlato
in occasione di una conferenza stampa di come Gilliam avesse
pensato il finale del film tratto dal fumetto di Alan Moore,
affermando chiaramente che l’idea di Gilliam fosse migliore
rispetto a quello che poi è stato il film, diretto da Snyder, e che
Silver ha giudicato troppo asservito al materiale originale.
Ebbene, ecco cosa ha risposto
Zack Snyder:
Se leggeste la fine della
versione di Gilliam, capireste che è da folli. In tutta onestà, ho
scelto Watchmen per me stesso. E’ probabilmente il mio film
preferito tra quelli che ho girato. Adoro il film e la passione che
c’è dietro. Ho deciso di prendere le redini del progetto perchè
sapevo che lo studio lo avrebbe fatto comunque e rovinato. Quindi,
in fin dei conti, l’ho fatto per salvarlo dai Terry Gilliam di
questo mondo.
Il fenomeno cinematografico
mondiali del 2014 si prepara ad arrivare in home video. Infatti
Hunger Games La ragazza di
fuoco, secondo Capitolo della franchise
mondiale Hunger Games sarà disponibile in Italia dal 26
marzo in Blu-ray e DVD
Il secondo capitolo
della franchise campione di incassi Hunger Games tornerà ad
infuocare il mondo con l’uscita di La Ragazza di Fuoco – The
Hunger Games in Blu-ray e DVD, disponibile in Italia dal 26
marzo, distribuito da Universal Pictures Italia. Il Premio
Oscar® Jennifer Lawrence (Miglior Attrice per Il Lato
Positivo) è la punta di diamante del un cast stellare di questo
action movie. Il film ha raggiunto il risultato di box office più
alto del 2013 negli USA, posizionandosi al 12esimo posto nella
classifica dei film che hanno incassato di più in tutti i tempi nel
mercato statunitense. La Ragazza di Fuoco – The Hunger
Games è il primo film con una protagonista femminile ad aver
raggiunto la vetta del box office dal 1973, incassando quasi 420
milioni di dollari nel Nord America e più di 850 milioni di dollari
in tutto il mondo.
Il secondo capitolo del fenomeno
mondiale arriva in home video con più di due ore di imperdibili
contenuti speciali che includono: un esclusivo dietro le quinte
sulla realizzazione del film intitolato “Surviving the Game: Making
Catching Fire”, scene eliminate, il commento audio del
regista Francis Lawrence e la produttrice Nina Jacobson
e un’anteprima dell’attesissimo film d’azione
Divergent. Le edizioni Blu-ray e DVD saranno disponibili in
Italia al prezzo consigliato di – rispettivamente – 21,99 € e 17,99
€.
Acclamato come “un succeso
monumentale” (The Playlist), La Ragazza di Fuoco – The
Hunger Games comprende un cast stellare: Jennifer Lawrence,
Josh Hutcherson (I Ragazzi Stanno Bene), Liam Hemsworth
(I Mercenari 2), il nominato all’Oscar® Woody
Harrelson (nel 1996 per Larry Flynt – Oltre lo Scandalo),
l’attrice nominata all’Emmy® Elizabeth Banks (per la
Serie TV “30 Rock”), Lenny Kravitz (Precious), il
nominato all’Oscar® Stanley Tucci (Amabili Resti,
2009) e il vincitore del Golden Globe® Donald Sutherland
(Path to War), nei panni dei personaggi già da loro
interpretati in The Hunger Games. L’imponente cast è
arricchito dalla presenza del vincitore del Premio
Oscar® Philip Seymour Hoffman (Capote, 2005),
Jeffrey Wright (The Inevitable Defeat of Mister & Pete),
Jena Malone (Into The Wild), Amanda Plummer (Pulp
Fiction) e Sam Claflin (Biancaneve e il Cacciatore).
Basato sul secondo titolo della
trilogia bestseller di Suzanne Collins, sceneggiato da Simon
Beaufoy e Michael DeBruyn e diretto da Francis Lawrence (Io Sono
Leggenda), La Ragazza di Fuoco – The Hunger
Games parte dal momento in cui Katniss e il suo compagno
tributo Peeta fanno ritorno a casa, dopo essere sopravvissuti –
contro ogni previsione – agli Hunger Games. La vittoria impone loro
di lasciare ancora una volta i propri cari per intraprendere il
“Tour dei Vincitori” nei distretti. Durante il tour, Katniss
percepisce un latente spirito di rivolta – probabilmente alimentato
proprio da lei e Peeta. Alla fine del Tour della Vittoria, il
Presidente Snow annuncia la 75esima edizione degli Hunger Games,
che potrebbe cambiare per sempre le sorti di Panem.
CONTENUTI SPECIALI
DEL BLU-RAY
“Surviving the Game: Making Catching Fire” –
9-part feature-length documentary
Audio Commentary with Director Francis Lawrence and Producer
Nina Jacobson
Deleted Scenes
Sneak Peek of Divergent
Subject to change
CONTENUTI SPECIALI
DEL DVD
Audio Commentary with Director Francis Lawrence and Producer
Nina Jacobson
La trama del film:
Katniss Everdeen torna a casa incolume dopo aver vinto la 74ª
edizione degli Hunger Games, insieme al suo amico, il “tributo”
Peeta Mellark. La vittoria però vuol dire cambiare vita e
abbandonare familiari e amici, per intraprendere il giro dei
distretti, il cosiddetto “Tour di Victor”. Lungo la strada Katniss
percepisce che la ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca
ancora a tutti i costi di mantenere il controllo proprio mentre il
Presidente Snow sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The
Quarter Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti
della nazione di Panem.
Nel film MarvelCaptain
America The Winter Soldier, in arrivo nelle sale
italiane il 26 marzo, Steve Rogers si troverà ad affrontare una
misteriosa e pericolosa cospirazione che minaccia la popolazione e
che lo porterà a dover diffidare di chiunque. Un nuovo potente
nemico è pronto a entrare in scena, ma Captain America non sarà da
solo.
Dopo i catastrofici eventi di New
York accaduti in The Avengers, il film MarvelCaptain America: The Winter
Soldier, in arrivo nelle sale italiane il 26 marzo, vede
Steve Rogers, alias Captain America, vivere tranquillamente la sua
vita a Washington D.C., nel tentativo di adattarsi al mondo
moderno. Ma quando un collega dello S.H.I.E.L.D. viene attaccato,
Steve viene coinvolto in una rete di intrighi che minacciano di
mettere a rischio le sorti del mondo. Unendo le forze con Vedova
Nera, Captain America lotta per smascherare una cospirazione in
continua espansione respingendo killer professionisti inviati
continuamente per chiudergli la bocca per sempre. Quando il reale
obiettivo del perfido complotto viene rivelato, Captain America e
Vedova Nera reclutano un nuovo alleato, il Falcon. Ma presto si
troveranno ad affrontare un formidabile nemico inaspettato: il
Soldato d’Inverno.
Era il momento atteso da tutti
quelli che hanno amato Frozen, ed è tutto
dire. L’esibizione di Idina Menzel che ha eseguito da vivo Let
It Go ha stregato il pubblico, complice anche la scenografia
ricchissima che ha visto l’organizzazione saccheggiare i magazzini
Swarovski e mettere insieme un palcoscenico luccicante che ha
rievocato con grande efficacia e emozione il regno di ghiaccio
della regina Elsa.
Ecco di seguito la potente esibizione di una elegantissima
Idina:
Siamo abituati a vederla vestita in
maniera rock e succinta, eppure, ieri sera agli Oscar
Pink ci ha sorpresi tutti, presentandosi in un
abito rosso rubino, in ottima forma, con una voce magnifica e una
luce particolare. Il rosso rubino non è stato infatti casuale,
perchè la cantante è stata chiamata per omaggiare Il
Mago di Oz, nella ricorrenza del 75esimo anniversario
dell’uscita e del trionfo del film.
Brano deputato alla celebrazione e
all’omaggio è stato ovviamente Over The Rainbow, canzone
celeberrima che ha segnato davvero la storia del cinema e della
musica. Uno dei brani con più cover mai realizzate, una bellissima
canzone eil manifesto di una delle voci più belle che
Hollywood abbia mai conosciuto, quella di Judy
Garland.
Sono sette i premi Oscar che
Gravity di Alfonso
Cuaròn si porta a casa da questa 86esima notte degli
Oscar. E dopotutto potevano essere solo di più e non di meno,
perché il film con Sandra Bullock è senza dubbio
il migliore prodotto che quest’anno ha calcato il palcoscenico del
Dolby Theatre. La cerimonia (qui i dieci migliori momenti),
presentata con brio, leggerezza e semplicità da Ellen
Degeneres è corsa via senza fatica, con piacevolissimi
momenti di intrattenimento e con altrettanto piacevoli e commoventi
omaggi al passato. Il video In Memoriam, dopo tanto
parlarne, è stato un buon compromesso tra omaggi a volti noti e
meno noti, mentre il momento amarcord, dedicato al Mago
di Oz, è stato elegante e commovente, grazie
soprattutto alla bellissima voce di P!nk, che con
un abito rosso rubino (non a caso) ha intonato la leggendaria
Over the Rainbow.
I premi della serata sono stati
assegnati come da copione a tutti i favoriti, con qualche brivido
qua e là per le migliori sceneggiature: restano a bocca asciutta
Jeff Pope e Steve Cogan per la
migliore sceneggiatura non originale e David O.
Russell per la migliore sceneggiatura originale, favoriti.
Vincono invece John Ridley per 12 anni
schiavo e Spike Jonze per
Her, che è senza dubbio uno dei film che
avrebbero meritato qualcosa in più, in un altro universo parallelo
dove l’originalità e la bellezza struggente di opere rivoluzionarie
e meravigliose come quella di Jonze sono più apprezzate. Felicità
un po’ campanilistica per La Grande
Bellezza (qui), che porta a casa un
meritato premio, anche questo annunciato. Nota a margine: il palco
del Dolby è stato l’unico posto in grado di “scomporre” il sempre
perfettamente a suo agio e un po’ impettito Tony
Servillo, che ieri notte, accanto a Paolo
Sorrentino e Nicola Giuliano, appariva
come un bambino dallo sguardo emozionato e luminoso. L’Oscar torna
a casa, l’Italia rimane saldamente in testa alla classifica del
Paesi eteri ad aver vinto più premi per il miglior film straniero.
Speriamo adesso di non dover aspettare altri 15 anni per poter
tornare a partecipare ad una cerimonia dell’Academy da
protagonisti.
Il poker d’assi che ha portato a
casa i premi alle performance è stato da manuale, con una
bellissima Lupita Nyong’O (12 Anni
Schiavo), ancora una volta in questa season premiere
una delle meglio vestite, che, nella foto di gruppo, spicca per il
magnifico ebano della sua pelle, accanto al candore angelico di
un’eterea Cate Blanchett (Blue
Jasmine) e in mezzo all’abbigliamento in bianco
coordinato di Matthew McConaughey e Jared
Leto, impeccabili co-star di Dallas Buyers
Club. Un po’ di amaro in bocca resta per
Leonardo DiCaprio, elegante, raffinato, composto,
bellissimo e ancora una volta senza statuetta; ma lo stesso
discorso può farsi per Amy Adams, che alla sua
quinta nomination, resta a mani vuote e non a caso Cate
Blanchett le ha rivolto un pensiero particolare durante il
suo discorso di ringraziamento.
Grande sorpresa invece per
l’impeccabile senso dell’equilibrio di Jennifer
Lawrence quando ha annunciato la vittoria di McConaughey,
dopotutto era già caduta sul red carpet qualche ora prima e due
volte in una sera è sembrato troppo persino a lei.
Come da copione, ancora una volta,
12 Anni Schiavo e l’incredibile squadra
di Steve McQueen si porta a casa l’Oscar per il
miglior film dell’anno; ci abbiamo sperato fino all’ultimo per
Gravity, ma alla fine la commovente
storia di Solomon Northup l’ha spuntata sull’odissea personale di
Sandra Bullock. Non è ormai una novità per gli
Academy, che il miglior film e la miglior regia siano assegnati a
film diversi, e già lo scorso anno Ang Lee per
Vita di Pi e Ben Affleck
per Argo si sono spartiti i due ambiti
premi. E’ un principio molto oscuro questo che divide i due
riconoscimenti, eppure sembra un compromesso accettabile che chiude
una stagione dei premi mai come quest’anno un po’ noiosa.
Frozen fa
doppietta, vince per Let It Go e per il miglior film
d’animazione, forse unico, vero, ma inevitabile grande torto della
serata, in quanto, senza nulla togliere al film Disney, in cinquina
era presente The Wind Rises, ultimo
(forse) film di Hayao Miyazaki, pellicola
maiuscola e devastante, vero capolavoro al di sopra di ogni
categoria e classificazione.
Ottima Ellen che ha portato un po’
di pop al Dolby, tra pizza e selfie la conduttrice ha fatto un
ottimo lavoro, con una conduzione snella e piacevole,
accompagnandoci con grande serenità e delicatezza fino alla fine
del viaggio.
Tra i protagonisti dell’86esima
edizione della Notte degli Oscar 2014 c’è
soprattutto la presentatrice Ellen Degeneres,
con una conduzione elegante, sobria e divertente. Ed ecco i
suoi momenti migliori nella nostra gallery:
All’86esima edzione degli Oscar ha vinto il premio più
ambito 12 Anni Schiavo, ma ha
trionfato Gravitycon l’Oscar
alla regia e con tutti i premi tecnici. Vince
anche Frozene La
Grande Bellezza. Ecco la lista completa dei vincitori
dell’86esima edizione dell’Academy Awards, gli Oscar 2014.
Gli Oscar spesso
ci regalano dei momenti davvero memorabili e dopo le emozioni, le
delusioni e le soddisfazioni arriva i ragionamenti a mente fredda,
le amate/odiate classifiche e, in questo caso, i 10 best
moments.
Eccoli in ordine sparso:
1: Ellen Degeneres è il suo
discorso d’apertura: breve, brillante e garbato, ma anche
molto divertente, il discorso d’apertura di questi 86esimi Academy
Awards è stato uno dei momenti migliori della serata. Ecco di
seguito alcune battute che ci ha regalato la Degeneres:
Alla nominata come migliore attrice
non protagonista June Squibb:“A 84 anni, è la
nominata più vecchia di sempre. E’ stata magnifica in Nebraska”,
poi rivolgendosi alla Squibb e urlando: “STO DICENDO CHE SEI STATA
MAGNIFICA IN NEBRASKA!”.
Su Her:
“Uno dei nominati di questa sera è Lei, e per Lei intendo Meryl
Streep.”
A Jennifer
Lawrence: “Se stanotte vinci, penso che dovremmo
portartelo noi l’Oscar quest’anno. Sapete, così non cade di
nuovo.”
A Jonah Hill:
“Ci hai mostrato qualcosa in The Wolf of Wall Street che non
vedevo da tanto tanto tempo.” In riferimento al suo pene.
2: Ellen e il selfie più
ritweettato di sempre: la bravissima conduttrice della
serata ha voluto scattare un selfie con alcuni dei nominati nelle
prime file, il momento è stato esilarante. Jennifer
Lawrence, Bradley Cooper, Angelina Jolie, Brad Pitt, Meryl Streep,
Kevin Spacey, Lupita Nyong’O con il fratello,
Channing Tatum, Julia Roberts e mezzo Jared Leto
sono stati immortalati nello scatto che ha avuto 100,000 retweet in
pochissimi minuti, traffico pazzesco che ha fatto crashare Twitter
per qualche minuto.
3: L’esibizione di Pharrell
Williams, nominato per la canzone Happy, ha fatto alzare
tutti in piedi. C’è da dirlo, Let It Go meritava di vincere, ma
Happy è senza dubbio trascinante!
4: Ellen ha fatto portare
la pizza al Dolby Theatre! Quella che sembrava essere
cominciata come una semplice gag si è risolta poi nell’arrivo
effettivo di un ragazzo che ha portato delle pizze che sono state
poi distribuite tra le prime file. Nessuno si è fatto pregare e tra
le più entusiaste c’erano Jennifer Lawrence e una “incintissima”
Kerry Washington.
Dopo un po’ però Ellen ha ritirato
fuori la gag, passando con un cappello tra gli ospiti per
raccogliere un po’ di soldi per pagare la pizza. Ovviamente è
andata dritta da Harvey Weinstein. Nella sua
raccolta ha collezionato un po’ di soldi, oltre al lucidalabbra di
Lupita Nyong’O, che la presentatrice con
disinvoltura si è infilata in tasca.
5: Il discorso di
Lupita Nyong’O, profondamente commossa: l’attrice,
che ha portato a casa il premio per la migliore interpretazione
femminile da non protagonista ha pronunciato LA FRASE degli Oscar:
“Non importa da dove venite, i vostri sogni sono
validi“.
6: P!nk canta Over the
Rainbow: la cantante, ospite annunciata agli Oscar 2014,
ha omaggiato Judy Garland e il Mago di
Oz in una magnifica reinterpretazione di Over the
Rainbow.
7: Il migliore discorso di
ringraziamento della storia degli Oscar (azzardiamo):Robert Lopez e la moglie Kristen
Anderson-Lopez, vincono per Let It Go e
ringraziano in rima!
8: John Travolta
sbaglia il nome di Idina Menzel, o forse lo
ignorava completamente! Idina Menzel è
diventata una tale, sconosciuta, Adella Dazeem.
9: Matthew McConaughey e il
suo folle discorso di ringraziamento: l’attore si è
lanciato in un folle discorso nel quale ha ringraziato Dio, la
famiglia, il padre defunto, concludendo con l’ormai celebre
“Alright, Alright, Alright“, battuta d’apertura del suo
personaggio in Dallas Buyers Club. E in
verità, Matthew, alright, va bene così.
10: Bill Murray nomina trai
candidati alla migliore fotografia anche Harold Ramis:
L’attore di Monuments Men ha incluso
nella cinquina dei nominati alla migliore fotografia (premio che ha
presentato) un sesto nome, quello dell’amico Harold
Ramis, scomparso da qualche giorno e ricordato nel video
In Memoria.
Il prossimo 06 marzo
uscirà nelle sale cinematografiche italiane Un giorno
come tanti (Labor day), l’ultimo film scritto
e diretto da Jason Reitman. Curiosità e attesa
accompagnano questi ultimi giorni che precedono l’esordio italiano,
questo perchè Labor day presenta diversi
spunti di interesse: dalla regia di Reitman, giovane regista ma già
molto stimato, sino al cast impreziosito dal premio Oscar
Kate Winslet ed dal bel tenebroso Josh
Brolin, nominato dall’Academy per la sua interpretazioni
in Milk di Gus Van
Sant.
Un giorno come
tantiracconta la storia di Adele
(Kate Winslet) giovane donna rimasta senza marito
e che vive con il figlio tredicenne Henry (Gattlin
Griffith). Adele è solitaria e malinconica oltre a
soffrire di agorafobia, la paura per gli spazi aperti e pieni di
gente. Un giorno il figlio, a cui piace prendersi cura della madre
da buon uomo di casa, la convince ad andare in un centro
commerciale e qui avverrà l’incontro che cambierà le loro vite
oltre il percorso narrativo del film.
Un uomo, Frank (Josh
Brolin), uno sconosciuto ferito ad una gamba, avvicina il
giovane Henry e gli chiede soccorso; il ragazzo convince la madre a
portare a casa quell’uomo per dargli il loro aiuto. Solo dopo madre
e figlio realizzeranno la vera identità di quell’uomo: un evaso.
Tra Frank e Adele nascerà un rapporto strano, confuso e la donna
non saprà più se considerarsi ostaggio o complice.
Un
giorno come tantiè tratto dall’omonimo
romanzo di Joyce Maynard, affermata scrittrice
americana che a inizi anni ’70 balzò all’onore delle cronache per
la sua chiaccheratissima relazione sentimentale con il grande David
Salinger, autore tra gli altri de Il giovane
Holden.
Come già scritto però, è proprio la
firma di Reitman ad accendere un particolare interesse verso questo
film, in quanto il 36enne regista canadese è garanzia di qualità.
Negli ultimi anni sono stati molto apprezzati da critica e pubblico
diversi suoi lavori tra cui citiamo Thank you for
smoking, Juno e Tra le
nuvole, film accomunati da tematiche forti e dalla
componente sociale importante ma raccontati con gusto e una
leggerezza narrativa non comuni e che hanno fatto grande presa tra
il grande pubblico.
Avvalendosi poi della straordinaria
classe della bravissima Winslet, Reitman ha indubbiamente fatto
centro, convincendo anche gli ultimi scettici. Negli USA il film è
uscito a Natale e già nelle prime settimane ha raccolto buoni
risultati al botteghino nonostante la tagliola della censura
americana si sia abbattuta sul film, per cui è stato deciso il
divieto ai minori di 13 anni. Motivo? Alcune scene troppo violente
e sessualmente esplicite.
La controversa pellicola di
Martin Scorsese è arrivata alla notte degli Oscar
con ben cinque nominations, inclusa una come miglior film, ma è
stata esclusa non riuscendo ad accaparrarsi neanche uno dei premi
attesi.
The Wolf of Wall Street ha anche avuto delle
nominations per il miglior attore non protagonista, Jonah
Hill, per il miglior attore protagonista, Leonardo
DiCaprio, per la migliore sceneggiatura originale,
Terence Winter, e per il miglior regista,
Martin Scorsese.
Leonardo DiCaprio
ha ricevuto una cocente sconfitta lasciando il posto per quest’anno
a Matthew McConaughey per la sua interpretazione
in Dallas Buyers Club.
The Wolf of Wall Street di Scorsese ha generato fin da
subito molte polemiche per aver dipinto un affascinante
ritratto del trader Jordan Belfort
ignorando, però, le vittime delle sue truffe finanziarie molte
delle quali hanno infatti condannato il film. In risposta a queste
accuse lo stesso Belfort ha dichiarato che trova
ridicola l’idea che Scorsese abbia voluto esaltare
il suo comportamento dal momento che il film è palesemente
un’accusa. Lo stesso Scorsese assieme a
DiCaprio ed allo sceneggiatore
Terence Winter, ha difeso la sua opera da
queste critiche dichiarando che la storia è stata pensata come un
attacco verso il mondo della finanza ma che allo stesso tempo
si è voluto trascinare il pubblico all’interno di questo ambiente
per renderlo consapevole della reale cultura che lo permea. Il film
di Scorsese è stato inoltre criticato per la
massiccia quantità di stupefacenti che viene mostrata sullo
schermo, per l’uso eccessivo di parolacce e per la durata di quasi
tre ore.
L’inizio della produzione del
nuovo film sul personaggio di Terminator
è stata programmata per questo Aprile e, contrariamente a voci
precedenti, Arnold Schwarzenegger tornerà a
recitare nel film presumibilmente nei panni di uno dei robot
protagonisti.
Parlando con i fans anche durante
l’Arnold Sports Festival a Columbus,
Schwarzenegger si è detto molto ottimista circa le
prossime riprese e ha dato alcuni nuovi dettagli che riguardano le
location del film esprimendo i suoi pensieri sullo
script: Inizieremo le riprese verso la metà o alla fine di
Aprile e dureranno quattro mesi e mezzo circa. Gireremo
principalmente a New Orleans , con alcune scene realizzate a
San Francisco e forse un po’ anche a Los Angeles. Sono
davvero impaziente perché, come sapete, l’ultima volta che è stato
girato un film su Terminator, ero governatore e quindi non ho
potuto essere in quel film , ma ora sono tornato e sono molto
entusiasta di esserci … la sceneggiatura è fantastica , quindi sono
davvero impaziente di iniziare a girare!
Primo film di una trilogia, nel
nuovo Terminator vedremo anche
Jason Clarke, Emilia Clarke, e
Jai Courtney. David Ellison e
Laeta Kalorgridis
(Avatar, Shutter
Island) saranno i producer mentre Patrick
Lussier (Drive Angry) si
occuperà della sceneggiatura . Il regista sarà Alan
Taylor (Thor: The Dark
World). Il film uscirà nelle sale il 1 ° luglio
2015.
Mentre ad Hollywood si conclude
l’assegnazione degli Academy Awards con le sue
vittorie e le sue sconfitte , dall’altra parte del mondo, nel West
End di Londra, la stampa d’intrattenimento britannica è stata
convocata in una sala proiezioni nel seminterrato del Mayfair Hotel
per visionare in anteprima cinque scene del prossimo blockbuster
estivo della Warner Bros: Godzilla. Circa 200 giornalisti e
blogger hanno applaudito non appena il colosso nipponico, ora due
volte più alto del suo antenato prodotto dalla Toho
Studios, ma non meno aggressivo , ha iniziato a devastare
varie parti del globo facendo urlare e tremare di panico l’intera
umanità.
Il filmato è stato presentato dal
regista del film, Gareth Edwards, che sedeva al
lato del palco , con un largo sorriso ma anche un po’ nervoso,
soprattutto nel momento in cui ha iniziato ad avere luogo, sullo
schermo, la carneficina del mostro atomico. L’ultimo (e finora
anche unico) film di Edwards, uscito tre anni fa ,
è stato Monsters, come si evince dal
titolo un’altro film su un essere mostruoso, girato in America
Centrale con un budget di circa 9000 dollori, una troupe composta
da appena sette persone e gli effetti speciali realizzati
direttamente sul suo computer portatile . Questa volta il budget a
sua disposizione per Godzilla arriva
circa a 100 milioni di dollari , e soltanto il numero dei suoi
produttori è più alto della troupe che lo supportava nella
realizzazione della sua opera prima.
Godzilla, il film
Vi ricordiamo che Godzilla, diretto
da Gareth
Edwards,comprende nel cast attori
del calibro di
Aaron Taylor-Johnson, Bryan
Cranston, Elizabeth
Olsen David Strathairn, Juliette
Binoche e la new entry Ken
Watanabe. La pellicola arriverà in Italia il 15 Maggio
2014. Akira Takarada, protagonista della pellicola
originale, dovrebbe, inoltre, avere anche una piccola parte in
questa rivisitazione, tornando sul set
di Godzillaa
sessanta anni di distanza dalla sua interpretazione.
Scritto da Max
Borenstein, che ha rielaborato uno script
di David S. Goyer e David
Callaham, Godzillasarà
il film di punta della Warner Bros dell’anno 2014, visto
che la data di uscita preventivata è stata infatti individuata nel
16 maggio 2014. Un film da cui la produzione si aspetta
molto che, però, dovrà scontrarsi al botteghino con altre pellicole
in uscita nello stesso periodo, quali The Amazing
Spiderman 2, il reboot delle tartarughe ninja e il
sequel dell’Alba del pianeta delle scimmie.