Capita, più spesso di quanto
possiamo pensare, che un personaggio, interpretato anche da un
attore famoso, venga completamente tagliato da un film in fase di
montaggio. È quello che è accaduto, di recente, a
Shailene Woodley in The
Amazing Spider-Man 2, oppure a Viggo
Mortensen e Billy Bob Thorton in
La Sottile Linea Rossa. La stessa sorte è
stata subìta da Sienna Miller in Black
Mass, presentato al Festival di Venezia lo scorso
venerdì, 4 settembre.
Durante un’intervista al Boston Global,
Scott Cooper, regista del film, ha spiegato i
motivi che lo hanno spinto a rimuovere Sienna
Miller – scelta per interpretare la ragazza di
Bulger, Catherine Greig – dal film.
“Era fantastica accanto a
Johnny, ma in fase di montaggio ho sentito la necessita di
restringere il fuoco della storia. Ho fatto quella scelta per
questioni narrative. Gli anni da fuggitivo di Bulger, con
l’inclusione di Catherine Greig, sembravano meno
drammatici”.
Durante l’attività stampa di
American Sniper, Sienna
Miller aveva addirittura dichiarato di aver seguito
lezioni e di essersi impegnata molto per perfezionare il suo
accento di Boston.
Di seguito potete vedere 37
immagini dal film, tra screen e foto dietro le quinte:
[nggallery id=735]
A dirigere il biopic sarà
Scott Cooper che potrà contare su un cast
sontuoso, composto anche da Benedict Cumberbatch nel ruolo
del fratello di Bulger, nientemeno che un senatore, Kevin
Bacon, Dakota Johnson, Sienna
Miller, Joel Edgerton, Jesse
Plemons e David Harbour. Se pochi giorni
fa era stata rilasciata la prima foto ufficiale, ora è la volta del
trailer del biopic drammatico che la Warner Bros distribuirà in
America il 18 settembre.
Black
Mass, adattamento per il grande schermo del saggio
dei giornalisti del Boston Globe Dick Lehr e Gerland O’Neil
(New York Times Black Mass: the True Story of an Unholy
Alliance Between the FBI and the Irish Mob) sarà lanciato in
occasione della stagione dei premi. Già si parla benissimo della
performance di Johnny Depp, che potrebbe così
rilanciare la sua carriera dopo prove opache in film che non hanno
ricevuto riscontri di critica e di pubblico.
Molte delle principali città
americane, oltre che per la loro storia, i loro monumenti, sono
famose anche per i criminali che le hanno tenute in pugno nel corso
del ventesimo secolo. New York ad esempio è legata a doppio filo
con la leggenda di Al Capone, John Dillinger con
la cronache di Chicago, la città di Boston vanta invece una storia
molto particolare, quella “dell’ultimo grande gangster” del
novecento rappresentato in Black Mass.
Jimmy “Whitey”
Bulger, che grazie alla sua posizione di informatore
dell’FBI è riuscito a creare un autentico impero criminale
specializzato in droga e scommesse, a partire dall’inizio degli
anni ’80. Mentre l’agente federale John Connolly
teneva buoni i capi del Bureau, promettendo informazioni chiave
sulla mafia italiana, la Winter Hill Gang prosperava indisturbata e
solitaria.
Black
Mass non è altro che il ritratto fedele di un
delinquente spietato e violento, capace di restare impunito e
latitante sino al 2011, nonostante i numerosi omicidi a suo carico
accertati e documentati. Scott Cooper
(Crazy Heart,
Il fuoco della vendetta) presenta un lavoro canonico,
quasi accademico, con tutte le peculiarità del genere, che svolge
egregiamente il suo compito, ovvero intrattenere e catturare
l’attenzione dello spettatore per tutta la durata del film.
Black Mass, il film
Un’opera che sguazza “allegramente
nel mezzo” sia a livello tecnico che artistico, non fa gridare al
capolavoro ma non fa neppure storcere il naso, anzi racconta in
modo appassionato e lineare una vicenda che forse in pochi
conoscono. Inoltre la componente action non manca, sono molte le
scene ricche di genuina tensione e brutalità, anche se talvolta
prevedibili o scontate. Accompagnano perfettamente un sottotesto
ben celato che critica l’eterna collusione fra politica, giustizia
e criminalità, e celebra l’importanza di agire nell’ombra per
regnare indisturbati.
Esattamente come accade in Spotlight di Tom
McCarthy, in Black Mass la città di
Boston – con le sue numerose chiese, i ponti, le case di legno con
il barbecue in giardino – svolge un compito fondamentale. Sotto una
perenne coltre di nubi, la metropoli si affianca costantemente ai
protagonisti in carne ossa, che hanno i volti di Benedict Cumberbatch (con un insolito accento
irlandese), Joel
Edgerton (un impacciato agente Connolly),
Juno Temple,
Corey Stoll, Kevin Bacon (purtroppo solo in un ruolo
marginale) e Peter Sarsgaard. Manca all’appello soltanto
Johnny Depp, che ha il compito più difficile
fra tutti: impersonare il glaciale “Whitey” Bulger. Appesantito da
un trucco di ottima fattura e con delle lenti chiare poggiate sugli
occhi, l’attore di
Edward Mani di Forbice,
Sweeney Todd,
La Fabbrica di Cioccolato, appare
irriconoscibile.
La reale notizia sta però nel fatto
che finalmente, dopo anni traballanti e film come
Mortdecai, il feticcio di
Tim
Burton torna a recitare in un film interessante,
magnetico, portando a casa un’interpretazione di tutto rispetto. Il
lavoro svolto sugli occhi, sulla voce, sull’accento, riporta in
carreggiata una carriera ormai a scossoni, per il beneplacito dei
fan più affezionati. Non resta che rispolverare uno qualsiasi degli
album degli Allman Brothers, così da avere una panoramica completa
di ciò che ci aspetta in sala.
Si sa, Johnny Deppè sempre stato
considerato decisamente un trasformista nella sua lunga
carriera di attore, ma quelloche stiamo per
presentarvi è un Depp decisamente
irriconoscibile. L’attore è in questi giorni impegnato alla
lavorazione di Black Mass, biopic dedicato
alla vita del mafioso James Whitey Bulger che, nel 2007
venne dichiarato il secondo uomo più ricercato dopo Osama
BinLaden.
Proprio dal set del film ci giunge
una prima immagine che ritrae Johnny
Depp,quasi calvo e decisamente
invecchiato, calato nei panni di Bulger. Ecco
l’immagine in questione:
Nel cast di Black
Mass oltre Johnny
Depp compaiono anche Jesse
Plemons, Juno Temple, Guy
Pearce, Joel
EdgertoneDakota Johnson. A dirigere la
pellicola sarà Scott Cooper.
Il
film, inoltre, sarà un adattamento del bestseller
del New York
TimesBlack Mass: the True Story of an Unholy
Alliance Between the FBI and the Irish Mob, scritto
da Dick Lehr e Gerland
O’Neil, due reporter del Boston Globe.
Diverse case di produzione hanno cercato nel
tempo di trarre una storia dalla vita del boss della mafia di
Boston, e adesso sembra che finalmente si sia trovato il modo
giusto di raccontare una figura così nera e controversa della
storia americana.
Oggi al Lido di Venezia è stato il
grande giorno di Johnny Depp e di Black
Mass, film di Scott Cooper
presentato Fuori Concorso alla Mostra del Cinema in corso.
Di seguito potete vedere 37 immagini
dal film, tra screen e foto dietro le quinte:
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A dirigere il biopic sarà
Scott Cooper che potrà contare su un cast
sontuoso, composto anche da Benedict Cumberbatch nel ruolo
del fratello di Bulger, nientemeno che un senatore, Kevin
Bacon, Dakota Johnson, Sienna
Miller, Joel Edgerton, Jesse
Plemons e David Harbour. Se pochi giorni
fa era stata rilasciata la prima foto ufficiale, ora è la volta del
trailer del biopic drammatico che la Warner Bros distribuirà in
America il 18 settembre.
Black
Mass, adattamento per il grande schermo del saggio
dei giornalisti del Boston Globe Dick Lehr e Gerland O’Neil
(New York Times Black Mass: the True Story of an Unholy
Alliance Between the FBI and the Irish Mob) sarà lanciato in
occasione della stagione dei premi. Già si parla benissimo della
performance di Johnny Depp, che potrebbe così
rilanciare la sua carriera dopo prove opache in film che non hanno
ricevuto riscontri di critica e di pubblico.
Ecco un nuovo trailer di
Black Mass con Johnny Depp nei panni del criminale
Whitey Bulger, il più ricercato d’America. Il film
è diretto da Scott Cooper e sarà presentato alla prossima Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
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A dirigere il biopic sarà
Scott Cooper che potrà contare su un cast
sontuoso, composto anche da Benedict Cumberbatch nel ruolo
del fratello di Bulger, nientemeno che un senatore, Kevin
Bacon, Dakota Johnson, Sienna
Miller, Joel Edgerton, Jesse
Plemons e David Harbour. Se pochi giorni
fa era stata rilasciata la prima foto ufficiale, ora è la volta del
trailer del biopic drammatico che la Warner Bros distribuirà in
America il 18 settembre.
Johnny Depp in Black Mass
Black
Mass, adattamento per il grande schermo del saggio
dei giornalisti del Boston Globe Dick Lehr e Gerland O’Neil
(New York Times Black Mass: the True Story of an Unholy
Alliance Between the FBI and the Irish Mob) sarà lanciato in
occasione della stagione dei premi. Già si parla benissimo della
performance di Johnny Depp, che potrebbe così
rilanciare la sua carriera dopo prove opache in film che non hanno
ricevuto riscontri di critica e di pubblico.
Ecco un nuovo spot TV
di Black
Masscon Johnny Depp nei panni del
criminale Whitey Bulger, il più ricercato
d’America. Il film sarà presentato alla prossima Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
https://youtu.be/1cmFCgkHxvE
A dirigere il biopic è Scott
Cooper che potrà contare su un cast composto anche
da Benedict Cumberbatch nel
ruolo del fratello di Bulger (nientemeno che un
senatore) Kevin Bacon, Dakota
Johnson, Sienna
Miller, Joel Edgerton, Jesse
Plemons e David Harbour. La
Warner Bros distribuirà il film in America il 18 settembre.
Black
Mass, adattamento per il grande schermo del saggio
dei giornalisti del Boston Globe Dick Lehr e Gerland O’Neil
(New York Times Black Mass: the True Story of an Unholy
Alliance Between the FBI and the Irish Mob) sarà lanciato in
occasione della stagione dei premi. Già si parla benissimo della
performance di Johnny Depp, che potrebbe così
rilanciare la sua carriera dopo prove opache in film che non hanno
ricevuto riscontri di critica e di pubblico.
Presentato alla 72° Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Black
Mass vede il grande ritorno di Johnny Depp a un ruolo impegnato e
forse, finalmente, di successo. Di seguito vi presentiamo un nuovo
poster del film:
A dirigere il biopic sarà
Scott Cooper che potrà contare su un cast
sontuoso, composto anche da Benedict Cumberbatch nel ruolo
del fratello di Bulger, nientemeno che un senatore, Kevin
Bacon, Dakota Johnson, Sienna
Miller, Joel Edgerton, Jesse
Plemons e David Harbour. Se pochi giorni
fa era stata rilasciata la prima foto ufficiale, ora è la volta del
trailer del biopic drammatico che la Warner Bros distribuirà in
America il 18 settembre.
Johnny Depp in Black Mass
Black
Mass, adattamento per il grande schermo del saggio
dei giornalisti del Boston Globe Dick Lehr e Gerland O’Neil
(New York Times Black Mass: the True Story of an Unholy
Alliance Between the FBI and the Irish Mob) sarà lanciato in
occasione della stagione dei premi. Già si parla benissimo della
performance di Johnny Depp, che potrebbe così
rilanciare la sua carriera dopo prove opache in film che non hanno
ricevuto riscontri di critica e di pubblico.
Ecco una nuova featurette
di Black
Masscon Johnny Depp nei panni del
criminale Whitey Bulger, il più ricercato
d’America. Il film sarà presentato alla prossima Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
A dirigere il biopic è Scott Cooper che
potrà contare su un cast composto anche da Benedict Cumberbatch nel
ruolo del fratello di Bulger (nientemeno che un
senatore) Kevin Bacon, Dakota
Johnson, Sienna
Miller, Joel Edgerton, Jesse
Plemons e David Harbour. La
Warner Bros distribuirà il film in America il 18 settembre.
Black Mass, adattamento per il grande
schermo del saggio dei giornalisti del Boston Globe Dick Lehr e
Gerland O’Neil (New York Times Black Mass: the True Story of an
Unholy Alliance Between the FBI and the Irish Mob) sarà
lanciato in occasione della stagione dei premi. Già si parla
benissimo della performance di Johnny Depp,
che potrebbe così rilanciare la sua carriera dopo prove opache in
film che non hanno ricevuto riscontri di critica e di pubblico.
Quello del gangster movie è da
sempre uno dei generi di maggior fascino e successo della storia
del cinema. Sono tanti i grandi capolavori realizzati sulle
vicende, più o meno reali, di noti e carismatici criminali. Nel
2015, è stato il turno di James Bulger, raccontato sul grande
schermo dal film Black Mass – L’ultimo
gangster (qui la recensione),
dove viene interpretato dall’attore Johnny
Depp.
Diretto da Scott
Cooper (Il
fuoco della vendetta, Hostiles), il
film si concentra nel periodo relativo agli anni Settanta, dove
Bulger diventa leader di una potente organizzazione criminale della
città di Boston. La sceneggiatura, così come le principali notizie
biografiche, sono state tratte dal libro-inchiesta scritto dai
reporter Dick Lehr e Gerard O’Neill, intitolato come lo stesso
film.
Il film, costato circa 50 milioni,
riuscì ad incassarne circa 100 in tutto il mondo, dimostrandosi un
buon successo di pubblico. Allo stesso tempo, venne particolarmente
apprezzato dalla critica, che elogiò tanto la regia quanto
l’intepretazione di Depp, indicata come una delle sue migliori
degli ultimi anni. L’idea del film non piacque però a Burger, il
quale ha affermato di disapprovare il film e di non avere
intenzione di vederlo.
Black Mass: la trama e la
vera storia dietro il film
Il film si svolge a Boston, nel
1975, quando James ‘Whitey’ Bulger controlla
l’organizzazione criminale Winter Hill Gang, con cui punta a
scalzare la famiglia degli Angiullo nella lotta per il controllo
della città. Tutti rispettano Whitey e vogliono entrare a far parte
della sua banda. Nel frattempo, l’amico di vecchia data di Bulger,
John Connolly, torna nel quartiere irlandese dopo
essersi arruolato nell’FBI, portando con sé una proposta: se Burger
diventerà suo informatore, in cambio avrà il totale appoggio dei
servizi segreti. Sebbene sia dubbioso, Whitey finisce per accettare
l’accordo. Il gangster, tuttavia, rischia di venire scoperto, e nel
suo mondo il tradimento porta alla morte.
Benché Bulger abbia sempre
fermamente negato il suo rapporto con l’FBI, nel 1997 vennero alla
luce le prove sul suo ruolo di informatore. Tale rapporto, che
andava avanti dal 1975, era volto a distruggere i rivali del
criminale, affinché egli potesse avere più margine di controllo
sulla città. Ben presto, tuttavia, si evidenziò lo squilibrio tra i
due uomini, con Burger che era di fatto il burattinaio della
situazione. Le libertà da lui prese, come anche i crimini sempre
maggiori commessi, portarono alla raccolta di sufficienti
informazioni utili per incastrare tanto lui e la sua banda quanto
gli agenti corrotti dell’FBI. Con il processo del 1997, tuttò ciò
arriva al termine e Bulger è costretto a diventare un
fuggitivo.
Nel 2008 viene poi arrestato e
incarcerato l’ex agente John Connolly, condannato ad oltre 40 anni
di galera. Bulger nel frattempo diventò uno degli uomini più
ricercati d’America. Venne rintracciato soltanto il 22 giugno del
2011, a Santa Monica, in California, dove viveva sotto falso nome
insieme alla sua compagna. I numerosi e gravi capi d’accusa nei
suoi confronti, tra cui quello che lo vede implicato in ben 18
omicidi, portarono alla condanna di due ergastoli. Bulger venne poi
assassinato in prigione, nell’ottobre del 2018.
Black Mass: il cast del
film
Ad interpretare il celebre
criminale, come anticipato, vi è l’attore Johnny Depp. Questi, per prepararsi al
ruolo, tentò più volte di entrare in contatto con il vero Bulger,
desideroso di parlare con lui e di alcuni aspetti della sua storia.
Il criminale, tuttavia, contrario al film, non accettò mai la
proposta. Per assicurarsi che la sua interpretazione fosse il
più realistica possibile, tuttavia, furono assunti alcuni
conoscenti di Bulger. Questi indicarono la performance di Depp come
estremamente fedele. L’attore, inoltre, si sottopose a diverse ore di trucco
volte a trasformarne radicalmente la fisionomia al fine di farlo
assomigliare maggiormente al vero criminale.
A ricoprire il ruolo dell’agente FBI
John Connolly è invece l’attore Joel
Edgerton. Egli, tuttavia, non fu la prima scelta per
il personaggio. La produzione considerò infatti di affidare la
parte a Tom
Hardy, il quale però rifiuto, portando all’assunzione
di Edgerto. Al contrario di Depp, questi decise sin da subito che
non avrebbe incontrato il vero Connolly. Tale decisione fu dovuta
alla consapevolezza della differenza di punti di vista. L’attore
sapeva infatti che parlare con l’ex agente non lo avrebbe aiutato,
poiché questi aveva una propria versione della vicenda che andava
in totale contrasto con quella narrata dal film.
Il film vanta inoltre la
partecipazione di altri noti attori, tra cui Benedict Cumberbatch,
Kevin Bacon, Peter Sarsgaard,
Dakota Johnson,
Corey Stoll, Jesse
Plemons e David
Harbour. Cumberbatch, in particolare, ricopre un ruolo
di rilievo essendo William “Billy” Bulger, fratello di James.
Questi fu inoltre criticato dal vero William per il fatto di essere
eccessivamente più alto di quanto egli sia in realtà. Anche Plemons
ha ottenuto lodi per il suo ruolo di Kevin Weeks, aumentando la
propria massa corporea di diversi chili. Anche in questo caso il
vero Weeks ha lamentato notevoli tradimenti tra la realtà e
l’interpretazione dell’attore.
Black Mass: il trailer e
dove vedere in streaming il film
Per gli appassionati del film, o per
chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne
grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali
piattaforme streaming oggi disponibili. Black Mass –
L’ultimo gangster è infatti presente su
Netflix, Amazon Prime Video, Rakuten TV, Google Play, Tim
Vision e Apple iTunes. In base alla piattaforma scelta,
sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un
abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile
fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità
video. Il film è poi disponibile nel palinsesto televisivo di
lunedì 29 maggio alle 21:00 sul
canale Iris.
A dirigere il biopic sarà
Scott Cooper che potrà contare su un cast
sontuoso, composto anche da Benedict Cumberbatch nel ruolo
del fratello di Bulger, nientemeno che un senatore, Kevin
Bacon, Dakota Johnson, Sienna
Miller, Joel Edgerton, Jesse
Plemons e David Harbour. Se pochi giorni
fa era stata rilasciata la prima foto ufficiale, ora è la volta del
trailer del biopic drammatico che la Warner Bros distribuirà in
America il 18 settembre.
Johnny Depp in Black Mass
Black
Mass, adattamento per il grande schermo del saggio
dei giornalisti del Boston Globe Dick Lehr e Gerland O’Neil
(New York Times Black Mass: the True Story of an Unholy
Alliance Between the FBI and the Irish Mob) sarà lanciato in
occasione della stagione dei premi. Già si parla benissimo della
performance di Johnny Depp, che potrebbe così
rilanciare la sua carriera dopo prove opache in film che non hanno
ricevuto riscontri di critica e di pubblico.
Ecco un nuovo trailer di
Black Mass in cui vediamo un
irriconoscibile Johnny Depp alle prese con un
personaggio iconico e difficile, il gangster James “Whitey”
Bulger, l’uomo più ricercato nella storia degli Stati
Uniti.
A dirigere il biopic sarà
Scott Cooper che potrà contare su un cast
sontuoso, composto anche da Benedict Cumberbatch nel ruolo
del fratello di Bulger, nientemeno che un senatore, Kevin
Bacon, Dakota Johnson, Sienna
Miller, Joel Edgerton, Jesse
Plemons e David Harbour. Se pochi giorni
fa era stata rilasciata la prima foto ufficiale, ora è la volta del
trailer del biopic drammatico che la Warner Bros distribuirà in
America il 18 settembre.
Johnny Depp in Black Mass
Black
Mass, adattamento per il grande schermo del saggio
dei giornalisti del Boston Globe Dick Lehr e Gerland O’Neil
(New York Times Black Mass: the True Story of an Unholy
Alliance Between the FBI and the Irish Mob) sarà lanciato in
occasione della stagione dei premi. Già si parla benissimo della
performance di Johnny Depp, che potrebbe così
rilanciare la sua carriera dopo prove opache in film che non hanno
ricevuto riscontri di critica e di pubblico.
Il cast di Black
Mass di Scott Cooper
(Out of the Furnace, Crazy Heart) si
arricchisce di altre due star, infatti Jesse
Plemons (Breaking Bad, The
Master) e Juno Temple
(Killer Joe) si uniscono ai già
confermati Johnny Depp, Guy Pearce, Joel Edgerton e Dakota
Johnson. La Temple interpreterà una prostituta che
minaccia di rivelare alla polizia tutti i crimini di Whitey Bulger,
mentre Plemons sarà un operaio che fa parte della cerchia ristretta
di Bulger.
Il film (basato sul racconto
Black Mass: The True Story of an Unholy Alliance
Between the FBI and the Irish Mob di Dick
Lehr e Gerard
O’Neill) racconta la
storia di Whitey Bulger, mafioso di Boston e leggenda del crimine
americano. Diverse case di produzione hanno cercato nel tempo di
trarre una storia dalla vita del boss della mafia di Boston, e
adesso sembra che finalmente si sia trovato il modo giusto di
raccontare una figura così nera e controversa della storia
americana. Oltre ad essere un boss del crimine, Bulger era anche un
informatore dell’FBI che usava il suo status per eliminare la
concorrenza nel mondo del crimine. Dopo essere stato tradito da un
amico d’infanzia, Bulger scappò nel 200 con la fidanzata, e andò a
vivere in un edificio a Santa Monica, dove fu trovato e arrestato
solo nel 2011.
Ecco un nuovo trailer italiano di
Black Mass in cui vediamo un
irriconoscibile Johnny Depp alle prese con un
personaggio iconico e difficile, il gangster James “Whitey”
Bulger, l’uomo più ricercato nella storia degli Stati
Uniti.
A dirigere il biopic sarà
Scott Cooper che potrà contare su un cast
sontuoso, composto anche da Benedict Cumberbatch nel ruolo
del fratello di Bulger, nientemeno che un senatore, Kevin
Bacon, Dakota Johnson, Sienna
Miller, Joel Edgerton, Jesse
Plemons e David Harbour. Se pochi giorni
fa era stata rilasciata la prima foto ufficiale, ora è la volta del
trailer del biopic drammatico che la Warner Bros distribuirà in
America il 18 settembre.
Johnny Depp in Black Mass
Black
Mass, adattamento per il grande schermo del saggio
dei giornalisti del Boston Globe Dick Lehr e Gerland O’Neil
(New York Times Black Mass: the True Story of an Unholy
Alliance Between the FBI and the Irish Mob) sarà lanciato in
occasione della stagione dei premi. Già si parla benissimo della
performance di Johnny Depp, che potrebbe così
rilanciare la sua carriera dopo prove opache in film che non hanno
ricevuto riscontri di critica e di pubblico.
Joel Edgerton, straordinario attore
che si sta costruendo una solida carriera su ruoli piccoli ma
curati e ben interpretati (vedi Warrior, Zero Dark
Thirty, Il Grande Gatsby), è stato
fotografato sul set di Black Mass, film
nel quale reciterà accanto a Johnny Depp e Benedict Cumberbatch.
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Nel cast di Black
Mass oltre Johnny
Depp compaiono anche Jesse
Plemons, Juno
Temple, Guy
Pearce, Joel Edgerton, Benedict
Cumberbatch eDakota Johnson. A dirigere la
pellicola sarà Scott Cooper.
Il film, inoltre, sarà un
adattamento del bestseller del New York TimesBlack Mass: the
True Story of an Unholy Alliance Between the FBI and the Irish
Mob, scritto da Dick
Lehr e Gerland O’Neil,
due reporter del Boston Globe.
Diverse case di produzione hanno
cercato nel tempo di trarre una storia dalla vita del boss della
mafia di Boston, e adesso sembra che finalmente si sia trovato il
modo giusto di raccontare una figura così nera e controversa della
storia americana.
Black
Mass il biopic che vedrà Johnny Deppvestire i panni del
criminale più ricercato d’America, Whitey
Bulger, ci presenta i protagonisti della pellicola in otto
nuovi characters posters.
A dirigere il biopic sarà
Scott Cooper che potrà contare su un cast
sontuoso, composto anche da Benedict Cumberbatch nel ruolo
del fratello di Bulger, nientemeno che un senatore, Kevin
Bacon, Dakota Johnson, Sienna
Miller, Joel Edgerton, Jesse
Plemons e David Harbour. Se pochi giorni
fa era stata rilasciata la prima foto ufficiale, ora è la volta del
trailer del biopic drammatico che la Warner Bros distribuirà in
America il 18 settembre.
Black Mass,
adattamento per il grande schermo del saggio dei giornalisti del
Boston Globe Dick Lehr e Gerland O’Neil (New York Times Black
Mass: the True Story of an Unholy Alliance Between the FBI and the
Irish Mob) sarà lanciato in occasione della stagione dei
premi. Già si parla benissimo della performance
di Johnny Depp, che potrebbe così rilanciare
la sua carriera dopo prove opache in film che non hanno ricevuto
riscontri di critica e di pubblico.
Le musiche originali del film sono
del compositore olandese Tom
Holkenborg, compositore che ha recentemente curato le
musiche del film di George Miller, Mad
Max: Fury Road.
1. Black Mass Opening TitlL
2. Boston Crime Lord
3. John Connolly
4. Bulger Burial Ground
5. My Boy
6. Don’t Wake Him Up
7. You Got Two Minutes
8. Aspirin
9. No Drugs, No Murder
10. I Will Pull The Plug Myself
11. When You Wake Up In The Morning
12. It’s Just The Beginning
13. Martorano
14. Did You Ever See Whitey Bulger Murder Anyone?
15. Thanks to Whitey
16. Jimmy and Marianne
17. You’ll Be Sorry
18. Boston Globe
19. Valhalla
20. Strictly Criminal
21. Take Care Kid
Ecco un nuova featurette
di Black
Masscon Johnny Depp nei panni del
criminale Whitey Bulger, il più ricercato
d’America.
A dirigere il biopic è Scott
Cooper che potrà contare su un cast composto anche
da Benedict Cumberbatch nel
ruolo del fratello di Bulger (nientemeno che un
senatore) Kevin Bacon, Dakota
Johnson, Edgerton, Jesse
Plemons e David Harbour. La
Warner Bros distribuirà il film in America il 18 settembre.
Black
Mass, adattamento per il grande schermo del saggio
dei giornalisti del Boston Globe Dick Lehr e Gerland O’Neil
(New York Times Black Mass: the True Story of an Unholy
Alliance Between the FBI and the Irish Mob) sarà lanciato in
occasione della stagione dei premi. Già si parla benissimo della
performance di Johnny Depp, che potrebbe così
rilanciare la sua carriera dopo prove opache in film che non hanno
ricevuto riscontri di critica e di pubblico.
Black Mass – l’Ultimo
Gangster, arriverà in Blu-Ray™ e DVD distribuito da
Warner Bros. Entertainment Italia il 17 febbraio.
Il tre volte candidato all’Oscar® Jhonny
Depp, (“Sweeney Todd: Il Diabolico Barbiere di Fleet
Street”, “Neverland – Un Sogno per la Vita”, “Pirati dei Caraibi –
La Maledizione della Prima Luna”) è il protagonista della pellicola
diretta da Scott Cooper (“Crazy Heart”), nei panni di James
“Whitey” Bulger, il più famigerato gangster nella storia
degli Stati Uniti.
Piacevole da guardare, e scandita da un ritmo intenso, la
visione di Black Mass – L’Ultimo Gangster in home
video è arricchita da esclusivi contenuti speciali come il
contributo dedicato alla trasformazione fisica di Jhonny Depp:
l’attore hollywoodiano, irriconoscibile nei panni di Whitey, regala
qui una grande performance, dove spicca il suo straordinario
talento nell’arte del trasformismo.
Johnny Depp è attualmente in
trattativa per un nuovo film diretto da Barry
Levinson, un thiller dal titolo Black Mass,
in cui l’attore dovrebbe interpretare il malefico boss
Whitney Bulger, mente criminale della Boston anni
quaranta.
L’annuncio è arrivato subito dopo
l’ennesimo rallentamento nella produzione della sceneggiatura del
thriller fantascientifico Transcendece, che era stato
annunciato come prossimo film di Depp e con alla regia Wally
Pfiser, direttore della fotografia ufficiale e di
Christopher Nolan. La casa di
produzione Cross Creek ha annunciato che produrrà
Black Mass in collaborazione con la European
Film Market di Berlino, mentre la Universal
si occuperà della distribuzione americana.
Ecco nuove immagini di
Black Mass in cui possiamo dare
finalmente uno sguardo a Benedect Cumberbatch e
Joel Edgerton insieme all’inquietante
Johnny Depp.
A dirigere il biopic sarà
Scott Cooper che potrà contare su un cast
sontuoso, composto anche da Benedict Cumberbatch nel ruolo
del fratello di Bulger, nientemeno che un senatore, Kevin
Bacon, Dakota Johnson, Sienna
Miller, Joel Edgerton, Jesse
Plemons e David Harbour. Se pochi giorni
fa era stata rilasciata la prima foto ufficiale, ora è la volta del
trailer del biopic drammatico che la Warner Bros distribuirà in
America il 18 settembre.
Johnny Depp in Black Mass
Black
Mass, adattamento per il grande schermo del saggio
dei giornalisti del Boston Globe Dick Lehr e Gerland O’Neil
(New York Times Black Mass: the True Story of an Unholy
Alliance Between the FBI and the Irish Mob) sarà lanciato in
occasione della stagione dei premi. Già si parla benissimo della
performance di Johnny Depp, che potrebbe così
rilanciare la sua carriera dopo prove opache in film che non hanno
ricevuto riscontri di critica e di pubblico.
Dakota Johnson, l’Anastasia
Steele (protagonista femminile di 50 sfumature di
grigio) del grande schermo, è entrata a far parte del
cast di Black Mass, film che racconta la
storia di Whitey Bulger, mafioso di Boston e leggenda del crimine
americano.
Diverse case di produzione hanno
cercato nel tempo di trarre una storia dalla vita del boss della
mafia di Boston, e adesso sembra che finalmente si sia trovato il
modo giusto di raccontare una figura così nera e controversa della
storia americana.
Oltre ad essere un boss del crimine,
Bulger era anche un informatore dell’FBI che usava il suo status
per eliminare la concorrenza nel mondo del crimine. Dopo essere
stato tradito da un amico d’infanzia, Bulger scappò nel 200 con la
fidanzata, e andò a vivere in un edificio a Santa Monica, dove fu
trovato e arrestato solo nel 2011.
Black Mass
sarà diretto da Scott Cooper e vede nel cast
Johnny Depp, Guy Pearce, Joel Edgerton e Dakota
Johnson.
Black Manta,
interpretato da Yahya Abdul-Mateen
II, è il cattivo di Aquaman 2 con una lunga
storia nei fumetti e nel DCEU. Se nel
film precedente il cattivo acquatico era un antagonista secondario,
nel sequel è la minaccia centrale ed è più potente e intimidatorio
di prima. Black Manta e Aquaman
hanno una breve storia nel DCEU, ma il loro legame nei fumetti
risale a molti decenni fa. Il cattivo è un nemico comune di
Aquaman, che ha combattuto contro l’eroe decine di volte nel corso
della storia del personaggio dei fumetti. Nella storia di
Aquaman 2 tornerà per vendicarsi e ora possiede una
potente arma che lo renderà l’avversario più temibile di Curry. In
attesa di vederlo in azione, ecco tutto quello che c’è da sapere su
Black Manta, il cattivo di Aquaman e il Regno Perduto.
La storia di Black Manta nei
fumetti DC
Black Manta,
alias David Kane, ha fatto il suo debutto nei fumetti DC
Comics nel 1967 in Aquaman #35. Pur essendo stato
introdotto come nemico di Aquaman, non si sapeva molto altro sul
personaggio, oltre al fatto che la sua tuta era molto potente e che
era un temibile nemico per il re di Atlantide. Il
personaggio fu rivelato quando finalmente si tolse l’elmetto in
Adventure Comics Vol. 1 #452. La storia di Black Manta è stata finalmente rivelata in
Aquaman #6 del 1992. Questo fumetto presenta Manta come un
bambino nato nel Maryland, vicino alla baia di Chesapeake. Mentre
giocava vicino all’oceano, fu rapito dai pirati e costretto a
servirli come schiavo. Un giorno, Manta vide Aquaman nuotare
accanto a un branco di delfini vicino alla nave. Implorò l’eroe di
salvarlo, ma le sue suppliche passarono inosservate. Alla fine
uccise i suoi rapitori e fuggì, ma serbava rancore verso il re
atlantideo per averlo lasciato soffrire.
I poteri di Black Manta
Black Manta non ha superpoteri naturali, ma è
comunque un guerriero formidabile al di fuori della sua tuta. È un
combattente di talento, che si è allenato fin da giovane per essere
una minaccia sia sulla terra che sul mare. È anche uno dei più
letali assassini dell’universo DC e un abile stratega. Pur essendo
nato sulla terraferma, ha una naturale conoscenza del mare ed è un
esperto sommozzatore e scavatore sottomarino. Tuttavia, ciò che
rende Black Manta una minaccia per Aquaman è
soprattutto la sua tuta. È dotato di diverse armi letali, tra
cui lunghi pugnali, arpioni e una pistola a doppia lama. Il suo
casco gli permette di respirare sott’acqua ed è dotato di due occhi
enormi che non solo gli danno la possibilità di vedere a infrarossi
e a cannocchiale, ma anche di emettere potenti raggi che possono
ferire o uccidere metaumani come Aquaman.
I cambiamenti di Black Manta nei
fumetti
Sebbene Black Manta sia un cattivo
costante per Aquaman, la sua origine è cambiata
molte volte. Mentre l’origine del 1992 è la prima che è stata data
ai lettori, è cambiata nel numero 8 della serie
Aquaman del 2008. In questa versione, Black Manta
era un bambino autistico con problemi, rinchiuso nel manicomio
Arkham di Gotham City. Era sottoposto a molti
trattamenti sperimentali, ma trovava conforto nell’acqua ed era
affascinato da Aquaman quando lo vedeva in televisione. Un
esperimento sembrava funzionare su di lui, ma lo rese violento,
tanto che uccise il conduttore dell’esperimento e fuggì dal
manicomio. La sua storia è cambiata di nuovo nell’era dei New 52 e
questa versione è la più vicina alle sue origini nel film. In
questa versione, Black Manta era un mercenario ingaggiato per
trovare un giovane Arthur Curry e rubare un campione del suo
sangue.
Il tridente nero di Black
Manta
Il primo trailer di Aquaman e il
Regno Perduto ha mostrato il Tridente Nero, l’arma
misteriosa ma dominante di Black Manta. L’arma ha un passato
storico, in quanto il trailer ha rivelato le sue oscure capacità
mistiche e la sua capacità di corrompere coloro che la circondano.
Nel trailer, Orm, alias Ocean Master, spiega che
durante il regno di Atlan c’erano sette regni e il Tridente Nero
era una maledizione per tutti loro. Non viene rivelato chi lo
brandiva, ma solo che aveva poteri maledetti. È possibile che Manta
cerchi Tritone e possa rubargli il tridente o scoprirne la
posizione.
Il ruolo di Black Manta in
Aquaman 2
In Aquaman, la tuta di
Black Manta è stata gravemente danneggiata. Il cattivo
viene salvato dal dottor Stephen Shin di Randall Park, ma rimane
ferito e umiliato. David è ora sul sentiero della vendetta e vuole
distruggere non solo Arthur, ma anche la sua famiglia e il suo
regno. È più potente che mai e sta anche guidando un gruppo di
mercenari in una missione per distruggere Atlantide. Arthur è ora
un padre, un marito e un re che sembra avere una vita perfetta
prima del ritorno di Black Manta. Dopo aver constatato la
pericolosità del cattivo, chiede aiuto al fratello, ora
imprigionato per le sue azioni nel film precedente. Questo sequel
sarà l’ultimo film del DCEU prima che l’universo venga riavviato da
James Gunn nel
2025. Questa potrebbe essere l’ultima avventura di Jason Momoa nei panni di Aquaman e
Black Manta sarà il suo avversario più pericoloso in Aquaman e
il Regno Perduto.
ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su
Aquaman
Black Manta è
soltanto uno degli antagonisti di Aquaman nel
cinecomic diretto da James Wan e uscito nelle
nostre sale il 1 gennaio. Sullo schermo l’attore Yahya
Abdul-Mateen II ne veste i panni confrontandosi con
Arthur Curry in uno scontro finale dagli esiti incerti…
Ma cosa conosciamo davvero del
personaggio, e quali cambiamenti sono stati attuati dal fumetto al
film? Ecco qualche curiosità:
La costruzione della propria armatura
Tra tutti i cambiamenti, ce n’è uno
che potrebbe far infuriare i fan del personaggio: se infatti nei
fumetti Black Manta costruisce da solo la sua
armatura, nel film la sua controparte cinematografica lavora sul
materiale fornitogli da Orm sviluppato grazie a
tecnologie atlantidee.
In questo senso il villain potrebbe
apparire leggermente più debole dell’originale, che invece riusciva
ad occuparsi di Aquaman senza l’aiuto dei suoi nemici di Atlantide;
resta comunque il piacere di aver visto una
sequenza entusiasmante dove Black Manta mette insieme la sua
armatura personalizzandola con gadget straordinari.
L’incontro con Aquaman
Spesso accade che i cinecomic
debbano sacrificare qualcosa della storia dei personaggi per
favorire la narrazione, e nel caso di Aquaman si è
trattato di semplificare l’incontro tra il dottor
Stephen Shin e Black Manta.
Nei fumetti, Shin conosce e studia
Aquaman per tutta la sua vita, e viene a contatto con il villain
quando quest’ultimo lo rapisce pensando che sia un alleato del Re
dei Mari; da lì i due formeranno un team dopo un atto di
violenza da parte di Manta, e non dopo un incontro casuale come
visto nel film.
La morte del padre
Mentre il film sembra aver
conservato la rabbia quasi shakespeariana di Black
Manta per la morte del padre, sono le circostanze di
questa morte ad essere cambiate rispetto ai fumetti: lì infatti il
personaggio veniva ucciso quasi per caso, quando
Aquaman si scagliava contro il suo avversario per
salvare le persone a cui tiene, mentre nel DCEU Arthur uccide
intenzionalmente Jesse Kane.
Di fatto Aquaman lo lascia morire
quando avrebbe potuto salvarlo, guardando David Kane negli occhi
dicendogli di “chiedere pietà al mare“. Più tardi
rimpiangerà questa scelta e deciderà di risparmiare la vita a suo
fratello Orm.
La backstory di suo nonno
Nella storyline di Black
Manta è stata inclusa una scena con suo padre, Jesse Kane,
in cui apprendiamo che suo nonno fu un talentuoso soldato subacqueo
della Seconda Guerra Mondiale e che il paese lo abbandonò quando
finì di combattere.
Tuttavia qualsiasi ricerca sul
personaggio esclude qualsiasi dettaglio sul passato familiare di
David Kane, e ciò significa che si tratta di una novità rispetto ai
fumetti originali DC. D’altronde anche il soprannome di Black Manta
era il modo con cui i commilitoni del nonno avevano affibbiato
all’uomo, ed è un elemento che dona umanità e spessore al
villain.
Il nome
Mantenere il look originale dei
fumetti era ovviamente importante, come è altrettanto significativo
che il film abbia deciso di cambiare il vero nome di Black Manta.
Invece di David Hyde, come la controparte, si è
optato per David Kane, ma perché? Il motivo resta
ancora un grande mistero.
Ciò non ha influito affatto sulla
personalità del personaggio, dunque è una preoccupazione piuttosto
futile.
In una Corea di solo deserto e
cenere, Black Knight racconta una drammatica
realtà post-apocalittica in cui si è dato vita ad una società
fortemente ingiusta e discriminatoria. Diretta da Cho
Ui-seok, la serie è ispirata all’omonimo webtoon, fumetto
digitale tipico sudcoreano, scritto da Lee
Yun-kyun. La serie è formata da una sola stagione da sei
episodi, ognuno da circa 45 minuti l’uno. Il cast è formato
prevalentemente da figure note ed affermate nel solo panorama
cinematografico nazionale: l’attore Kim Woo-bin
interpreta il leggendario corriere 5-8, mentre Song
Seung-heon è nel ruolo di Ryu Seok. Nel cast si ritrovano
anche l’attrice e modella Esom e Kang
You-seok.
Black Knight: un futuro senza
ossigeno
Dopo che una cometa colpisce la
terra, la vita di tutto il genere umano è destinato a cambiare per
sempre. Tutto il territorio della Corea del sud è divenuto un
deserto con un aria così inquinata da essere praticamente
irrespirabile. Il Cheonmyeong Group ha dato vita al nucleo d’aria,
permettendo ad alcuni cittadini coreani di poter continuare a
respirare ed a vivere senza pericoli. La società coreana viene
spaccata in varie classi sociali: tra queste la più importante
nella serie diviene quella dei rifugiati, la stragrande maggioranza
di poveri emarginati dalla società e non classificati da un codice
Qr. L’unica vera possibilità per avere una vita migliore per
i rifugiati è divenire corrieri: coloro che, contro ogni avversità
e respingendo i cacciatori, effettuano le importanti consegne di
ossigeno e viveri ai cittadini.
Yoon Sa-wol è un rifugiato che si
nasconde a casa del militare Jeong Seol-ah da ormai più di dieci
anni e sogna di divenire un corriere per non doversi più
nascondere. Dopo la morte della sorellastra per mano di
strane figure sconosciute, Sa-wol farà di tutto per
raggiungere questo suo obiettivo, grazie anche all’aiuto del
leggendario corriere 5-8.
Contemporaneamente, la Cheonmyeong
organizza insieme al governo l’apertura del nuovo distretto A, in
cui verranno trasferiti nuovi cittadini, tra cui anche gli stessi
rifugiati. Ryu Seok, figlio ed erede della Cheonmyeong, disprezza i
rifugiati e fa di tutto per escluderli dal distretto A e per
eliminarli. In una società così fortemente ingiusta gli
scontri divengono inevitabili.
Black Knight, come
abbiamo già sottolineato sopra, è una serie distopica, che
rappresenta una società in cui gli esseri umani, le vite umane
hanno un valore differente. Temi così forti, di marcata denuncia
sociale, sono stati già in parte affrontati in altre serie
distopiche sudcoreane: un esempio è Squid
Game, serie prodotta da Netflix e subito divenuta un
fenomeno mondiale.
Qui i rifugiati vengono trattati
come se la loro stessa esistenza non avesse valore: vengono privati
di tutto ciò che è necessario per sopravvivere, anche
dell’ossigeno. Ogni tentativo di rivolta viene represso nelle
maniere più brutali: ce lo mostrano i flashback di 5-8 e di Jeong
Seol-ah. Le vite dei rifugiati vengono considerate così irrilevanti
tanto da divenire sacrificabili in inquietanti esperimenti.
Altro tema focale in Black
Knight è il potere economico, e come esso in alcune
determinate condizioni, arriva a sovrastare il potere politico. La
Cheonmyeong non è altro che una società che controlla la produzione
e vendita di ossigeno, quindi fondamentalmente un’attività
economica. Per la rilevanza che il bene che produce ha, e per tutto
ciò che la società riesce a creare per i cittadini coreani, questa
arriva a sovrastare in fatto di potere lo stesso governo statale.
La Cheonmyeong arriva a controllare la vita dei cittadini sotto
ogni aspetto: le abitazioni vengono fornite ai cittadini con un Qr
code dalla Cheonmyeong e così anche tutti i viveri.
Un nuovo eroe all’azione
La serie Black
Knight è caratterizzata da una forte presenza di scene di
azione e combattimenti di vario tipo: pur non essendoci una forte e
perenne vista di sangue per gli spettatori, tutta questa
azione rende le vicende molto più avvincenti.
Facendo riferimento ad aspetti più
tecnici, possiamo notare l’utilizzo di una rappresentazione di
alcune scene a fumetto: in particolare l’antefatto nel primo
episodio ed ogni scena finale dei vari episodi è fatta in stile
fumetto.
Un elemento che, riflettendoci, può
risuonare in parte ironico è il fatto che in questa narrazione
coloro che vengono dipinti come dei combattenti formidabili, quasi
degli eroi, sono dei semplici corrieri. Nella vita di tutti i
giorni i corrieri vengono visti come dei semplici soggetti che
fanno un lavoro ordinario, quasi noioso. Di conseguenza è
interessante notare come in Black Knight si
sia totalmente trasformata una figura così banale ergendola ad eroe
della storia.
A settembre diverse fonti avevano
riportato il rumor sullo sviluppo, da parte
dei Marvel Studios, di un film dedicato
ai personaggi di Captain Britain e Black
Knight e sul possibile regista del progetto, il cui nome
corrispondeva a Guy Ritchie. Da allora non
abbiamo avuto più notizie fino ad oggi, quando Jeremy Conrad di MCU
Cosmic ha diffuso alcune informazioni in merito sul suo profilo
twitter.
Nel tweet si parla infatti di
Black Knight e della sua introduzione
nell’universo condiviso, che a quanto pare passerà attraverso il
Regno Quantico e un diretto
collegamento con la dimensione esplorata nel franchise di
Ant-Man e prossimamente, con molte probabilità,
anche in Avengers: Endgame.
Sarà davvero così e i Marvel Studios annunceranno a breve il
cinecomic?
There's been some hinting and talk about
Black Knight recently. Apparently Marvel does have a plan for him
in the MCU, and they already know how he'll be introduced. pic.twitter.com/rOHHO9hWgU
Vi ricordiamo che Captain
Britain, alter ego di Brian Braddock e
personaggio creato da Chris Claremont nel 1976. Fratello della
mutante Psylocke, l’eroe è un essere umano a cui sono stati
magicamente donati speciali poteri e venne introdotto nel mercato
dei fumetti come la versione britannica di Captain America. Black
Knight è il suo storico e ricorrente rivale.
Qualsiasi fan dei Marvel Studios sa
che il Regno
Quantico diventerà un fattore importante per il
futuro del Marvel Cinematic Universe, stando
a quanto visto finora nei due film su Ant-Man (e soprattutto in
vista di Avengers 4, dal momento che Scott
Lang vi è rimasto intrappolato proprio durante lo schiocco delle
dita di Thanos).
Sull’argomento è tornato a
parlare Kevin Feige in una recente
intervista e questo è stato il suo commento:
“Alla fine di Ant-Man abbiamo
seguito Scott Lang mentre entra nel Regno Quantico per la prima
volta, ed è come se avessimo iniziato a sfogliare i diversi strati
di qualcosa che poi sarebbe stato completamente cancellato dal
Doctor Strange mentre si accedeva al multiverso. Ma ora Regno
Quantico è un altro territorio con cui possiamo giocare per
raccontare le nostre storie, un luogo molto più grande di quanto
avessimo mai immaginato, e dove poter ambientare tutti i tipi di
avventure che vogliamo. Magari una di queste sarà esplorata in un
nuovo film, chissà…“
Eternals
ha ufficialmente introdotto nel MCU il personaggio di Dane Whitman
che, come anticipato dalla scena post-credit, si trasformerà in
futuro nel guerriero noto come Black Knight. Nei fumetti, ci sono state varie
interpretazioni del personaggio nel corso degli anni e molte delle
sue storie sarebbero perfette per un adattamento destinato al
grande schermo. Ecco 10 storie su Black Knight tratte dai fumetti
che potrebbero essere adattate dai Marvel Studios:
Il guerriero originale di Black Knight
Dane Whitman è il Cavaliere
Nero con cui i fan hanno più familiarità, ma diverse persone hanno
detenuto il titolo prima che Whitman arrivasse a brandire la Spada
d’Ebano. In effetti, Black Knight ha avuto origine con Sir Percy
nei fumetti, Cavaliere della Tavola Rotonda e membro vitale della
corte di Re Artù a Camelot. Sir Percy ha fatto il suo debutto nel
numero 1 di “Black Knight” del 1955.
Il MCU ha già attraversato luoghi
terrificanti e spettacolari. Questa storia di origini mitiche
trasporterebbe il pubblico a Camelot, un luogo vitale nell’Universo
Marvel. Tuttavia, la storia non si ferma qui, poiché Whitman scopre
che c’erano almeno altri sette Cavalieri Neri, ognuno dei quali
offre qualcos’altro alla leggenda che potrebbe essere trasposto
anche sullo schermo.
Gli oggetti in Ebano
Recentemente, ne “La
maledizione della Spada d’Ebano”, la Marvel Comics ha esplorato la narrazione di
altri oggetti in Ebano, creati a Camelot da Merlino, la maggior
parte dei quali sono stati distrutti o corrotti da Mordred. Tali
oggetti includono una spada (con cui i fan hanno già una certa
familiarità… ), uno scudo, un calice, un pugnale e persino un
bastone.
Queste potenti armi della Marvel
Comics danno vita ad una caccia per cercare di trovarle o
ripristinarle, una storia che si inserisce nella mitologia centrale
della Marvel e interpreta le leggende britanniche in un modo unico.
Questo tipo di MacGuffin e la storia di avventura che ne
deriva potrebbero ispirare uno spin-ff su Black Knight, soprattuto
se la spada è già stata introdotta.
Un attacco simbionte
Durante la trama di “King
in Black”, Dane Whitman è stato coinvolto nella difesa della Terra
dall’attacco di Knull e delle sue forze simbionti. Con Venom che si
fa strada verso il MCU, non passerà molto tempo prima che i
simbionti – forse – impazziranno anche sullo schermo.
È interessante notare che in questa
trama Knull credeva che la Spada d’Ebano di Whitman lo avrebbe
effettivamente reso più potente, dal momento che le sue abilità si
legavano bene all’oggetto magico. È un concetto intrigante e
potrebbe mettere il Cavaliere Nero al centro dell’azione, se la
storia dovesse mai essere portata sullo schermo.
Un ruolo adiacente ai Vendicatori
Nel numero 48 dei fumetti sugli Avengers, gli eroi più potenti
della Terra attaccano per errore Dane Whitman, credendo che sia
l’ennesimo cattivo da eliminare. Negli anni successivi Black Knight
sarebbe diventato un membro e persino leader della squadra, ma la
storia più avvincente è il suo ruolo adiacente ai
Vendicatori.
Nel
moderno Universo Marvel, i fumetti hanno portato avanti la linea
narrativa secondo cui Whitman è colpito da alcuni problemi di
salute mentale e quindi non può far parte della squadra. Tuttavia,
hanno continuato a fare affidamento su di lui, con Black Knight che
è diventato uno dei membri ufficiali della squadra adiacente ai
Vendicatori originali. È un concetto che si potrebbe applicare
sicuramente anche al MCU, dopo la sconfitta di Thanos.
Combattere con i Difensori
Nella run dei Difensori
degli anni ’70, Whitman si unì effettivamente alla squadra. È
sempre stato più adatto ai Difensori che ai Vendicatori, poiché il
primo gruppo sembra abbracciare i reietti più della squadra
premium. Inoltre, Whitman aiuta a completare il reparto magico dei
Difensori.
Accanto a personaggi del calibro
dello Stregone Supremo Doctor Strange e della divinità Valchiria,
Whitman ha cercato di salvare i Difensori dalla maga Casiolena e
dall’Incantatrice. È una storia interessante che mostra la
profondità di ciò che il personaggio porta all’interno di una
squadra, ma che finisce nel tipo di tragedia che potrebbe fare
gioco alla narrativa del MCU.
Le sue infinite morti
L’arco narrativo dei
Difensori che ha visto Whitman unirsi alla squadra, ha visto anche
la morte del personaggio. Tuttavia, non è la prima volta che il
Cavaliere Nero muore, con Whitman che ha incontrato il suo creatore
molte volte nel corso della sua carriera.
Ci sono diverse storie che vedono
Whitman abitare in altri corpi a causa del suo spirito che vive: la
recente run dei fumetti dedicati a Black Knight mostra al pubblico
perché accade ciò. Se un Cavaliere Nero muore impugnando la
Sapdad’Ebano, rinascerà. È un’idea affascinante che ha un impatto
sulla psiche di Whitman e potrebbe fornire una storia emotivamente
complessa da esplorare nel MCU.
La spada maledetta
Una storia molto più ampia
che si svolge in quasi tutte le run del Cavaliere Nero nei fumetti
riguarda la Spada d’Ebano: secondo questa storia, la spada, in
realtà, sarebbe maledetta e può avere un enorme impatto sullo stato
mentale di chi la brandisce. La spada si nutre di violenza e
oscurità, e ad ogni uccisione diventa più famelica.
La storia vede un sacco di
precedenti Cavalieri Neri assecondare i desideri della spada. Per
Dane Whitman, si tratta di una lotta interiore costante, mentre
tenta di utilizzare i doni della spada senza cedere ai suoi impulsi
violenti. È una storia che guida il nucleo del personaggio e
sarebbe vitale per la rappresentazione del Cavaliere Nero sullo
schermo.
La storia d’amore con Sersi
Sersi è un altro
personaggio introdotto nel MCU, insieme a Dane Whitman, in
Eternals. Sersi e Dane Whitman sono innamorati
anche nei fumetti. Tuttavia, la loro relazione è incredibilmente
complessa, anche a causa del comportamento imprevedibile di
Sersi.
Il
MCU potrebbe forse aver deciso di raccontare una storia che ribalta
in qualche modo la prospettiva, con Whitman che lotta per
controllare la Spada d’Ebano. Eternals ha di certo gettato le basi
della loro relazione sul grande schermo, nel MCU, ma al tempo
stesso anche quelle di un triangolo amoroso con Ikaris.
Diventare Pendragon
Pendragon è un termine che
denota un capo mistico; qualcuno che è responsabile della difesa
della Gran Bretagna in nome di Camelot, collegandosi all’antica
mitologia. Re Artù era precedentemente Pendragon, ma in “Heroes for
Hire” alla fine degli anni ’90, i numeri 2 e 3 hanno visto proprio
Whitman diventare Pendragon.
Questo è un ruolo enorme da
ricoprire e insieme ad esso sono arrivati l’armatura e altri doni
di Avalon, che hanno trasformato Black Knight in uno degli eroi più
forti della Marvel. È un titolo equivalente a quello dello Stregone
Supremo, dello Scienziato Supremo o del Maestro delle Arti
Marziali, qualcosa che il MCU potrebbe usare come momento
culminante per il personaggio.
MI-13
MI-13 è il servizio di
agenti segreti della Gran Bretagna, di cui hanno fatto parte molti
eroi europei, tra cui Union Jack, alcuni membri di Excalibur e lo
stesso Cavaliere Nero. È una squadra vitale per proteggere la
regione del mondo.
Sarebbe bello vedere MI-13
introdotto nel MCU e abbinato a una storia legata a tutta la run a
fumetti su Captain Britain e MI-13. Qui, Black Knight scopre che la
Spada d’Ebano che sta usando è un falso creato da Dracula, cosa che
lo spinge a cercare di ritrovare la vera spada degli eroi. È una
narrazione che potrebbe aprire ulteriormente i confini del MCU.
Come ufficializzato dai Marvel Studios durante il D23 Expo,
Kit
Harington vestirà i panni di Black
Knight e farà parte del cast de Gli
Eterni, ambizioso progetto inserito nella Fase 4 del
MCU. Ma cosa conosciamo davvero del personaggio e cosa possiamo
aspettarci?
Intanto ripercorriamo la sua storia nei fumetti e tutto quello
che c’è da sapere:
Il suo vero nome
Chi conosce i fumetti saprà che il
nome di Black Knight è Dane Whitman (o almeno, uno
dei tanti). Prima di indossare il mantello da supereroe Dane cresce
a Gloucester, nel Massachusetts, e successivamente decide di
vendicare la morte dello zio, Nathan Garrett aka il quarto
Cavaliere Nero, schierandosi prima contro i Vendicatori e poi
contro i Signori del male.
Dane Whitman è il terzo Black
Knight
Come ogni supereroe Marvel, il
costume di Black Knight è stato indossato da più persone, e quella
che vedremo nel MCU sarà appunto la terza versione della storia
(Dane Whitman), aggiornando poteri e uniformi medievali ai giorni
nostri.
Il suo passato con Iron Man
Sir Percy fu il Cavaliere Nero che
conferì una certa importanza alla famiglia Whitman, ma il suo onore
venne distrutto quando Nathan Garrett prese il mantello usando i
nuovi poteri per diventare un supercattivo. Più tardi venne colpito
da Iron Man, e ritirandosi a casa confessò tutti i
suoi crimini al nipote Dane. Per questo motivo l’eroe impugnò la
spada mistica per vendicarsi di Tony Stark…
Spada e scudo
Le armi sono quasi un marchio di
fabbrica del MCU, basti pensare allo scudo di vibranio di Captain
America, al martello di Thor o al Guanto dell’Infinito di Thanos, quindi aspettiamoci lo stesso trattamento per
Black Knight con la sua Spada di luce e lo Scudo
della notte. Il secondo può essere usato per assorbire energia da
ogni colpo, con l’altra che invece può trasferire quell’energia
all’aggressore.
La sua nemesi
Il Cavaliere Nero originale apparve
per la prima volta durante il regno di Re Artù e la sua nemesi era
Mordred, figlio illegittimo del sovrano che tradì
la sua famiglia. Sconfitto Mordred, il suo spirito venne
reincarnato dagli dei celtici infernali permettendogli così di
tornare sulla Terra ai giorni nostri e combattere contro Dane
Whitman, ovvero l’attuale Cavaliere Nero.
New Avalon
Black Knight vive in una dimensione
magica chiamata Weirdworld, dove è a capo del regno chiamato
New Avalon. Questo lo proietta come prossimo
sovrano di una lunga serie di eroi del MCU a svolgere un ruolo del
genere dopo Thor di Asgard, Black Panther del Wakanda, Valkyrie
dellaNew Asgard.
Genio della fisica
Come molti personaggi del MCU,
anche Dane Whitman è un genio scientifico, però
nel campo della fisica, avendo conseguito un master in materia e
dimostrato in più occasioni di di essere esperto in numerosi campi.
Ciò potrebbe portare il personaggio a lavorare al fianco di Hank
Pym, Shuri o Bruce Banner…
Armi
Lo scudo della notte e la spada
della luce non sono le uniche due armi nel suo
ricchissimo arsenale, ma sono le uniche due con poteri magici.
Diversi strumenti ereditati dallo zio sono invece alimentate dalla
tecnologia come un’armatura, una lancia in grado di sparare
esplosioni di energia e un cavallo bianco alato geneticamente
potenziato di nome Aragorn.
Abilità magiche
Affondando le radici nella leggenda
medievale, non si può escludere dal racconto di Whitman l’elemento
mistico, considerando che le sue armi sono potenziate dalla magia;
tuttavia non trattandosi di un maestro delle arti mistiche o di un
mutante Dane non può creare uno scudo impenetrabile o spostare la
materia a mani nude come Scarlet Witch, ma ha
comunque delle abilità.
Il suo percorso nel MCU
Il film sugli
Eterni uscirà nell’estate del 2020 e segnerà la
prima apparizione di Black Knight nel MCU, pur non esaurendo il
percorso del personaggio al cinema. Kevin Feige ha suggerito che l’eroe ha davanti a
sé un futuro brillante, e chissà che non lo rivedremo in qualche
titolo collettivo insieme agli Avengers o in una serie standalone
su Disney +…
Si è parlato moltissimo di questo
progetto, il visual album di Beyoncé prodotto dalla Parkwood Entertainment
disponibile su Disney+ da fine luglio. Il
progetto è basato sulle musiche di The Lion King: The
Gift, ricordiamo che la stessa Queen B ha
fatto parte del live action lo scorso anno, ed è una reinvenzione
dei temi dell’iconico film Disney per guidare i giovani di oggi in
un viaggio alla ricerca di se stessi e del proprio paese dove
essere re e regine.
È il primo esperimento del genere
per Beyoncé, abituata ai successi, che è stato una sfida anche dal
punto di vista produttivo. Il film, infatti, è stato girato in
diverse location, la fotografica si concentra su personaggi e
paesaggio per sottolinearne la bellezza e l’importanza. Si va
dall’Africa a Londra, da New York a Los Angeles fino in Belgio per
vedere danzare l’incredibile gruppo di ballerini e attori, ognuno
volto a valorizzarne il proprio paese.
La produzione è durata più di un
anno e si avvale della collaborazione di persone note all’entourage
dell’artista come il co-regista Kwasi Fordjour,
che abbiamo avuto il piacere di intervistare e chiedergli come è
stato partecipare a questo incredibile progetto.
Intervista a Kwasi Fordjour, co-regista di Black is King
Com’è il tuo rapporto con
Beyoncé e come è cambiato in tutti questi anni?
“La nostra collaborazione
lavorativa non fa che crescere e evolvere perché siamo sempre alla
ricerca di qualcosa di nuovo, facciamo molto brainstorming e siamo
molto creativi”
È difficile lavorare con
lei?
“No assolutamente, è una
visionaria, è appassionata in tutto quello che fa, ti spinge a dare
sempre il meglio e non ci sono mai stati problemi”
Cosa ti è piaciuto di più di
questo progetto?
“La cosa che più amo di questo
progetto è sono i messaggi che contiene, quelli del rispetto, delle
tradizioni, dei nostri antenati, è un racconto di maturità,
riguarda tutti gli adulti e i bambini che stanno cercando loro
stessi all’interno di un nucleo, e l’essere collegati a Il Re Leone
che ha una storia così iconica e universale è la mia parte
preferita”
Che ricordo hai de Il Re
Leone?
“Ricordo di averlo visto con mia
madre che stava piangendo moltissimo, avrò avuto sei o sette anni,
la guardavo e non riuscivo a capire perché piangesse in quel modo,
l’ho realizzato lavorando a questo progetto. È il mio ricordo più
dolce, realizzare che impatto questa storia possa avere per più di
una generazione”
Come siete riusciti a
costruire il progetto?
“Non è stato facile, tutto è
iniziato nel giardino di Beyoncé negli Hampton, quello che avevamo
era un obiettivo e dei messaggi da voler comunicare, abbiamo
iniziato a confrontarci con registi di tutto il mondo per espandere
la nostra visione e poi poter unire tutto insieme. Ne abbiamo
parlato per ore ci siamo confrontati su tutto”
Hai avuto
paura?
“Nel momento no, perché quando
lavori con persone splendide, positive, che hanno un obiettivo non
pensi al progetto in se e per se, pensi al messaggio che vuoi
comunicare, è stato un vero lavoro d’amore. Ora ti guardi
indietro e pensi Wow, ce l’abbiamo fatta” ma sul momento no, non ho
avuto paura”
È un anno difficile per
tutti noi e con le proteste che stanno verificandosi per tutto il
mondo viene da chiedersi, cosa si può fare per cambiare la mente
delle persone?
“Per me tutto inizia in casa, il
modo in cui cresci i tuoi figli, consentirgli, a prescindere dalla
razza, di guardare prodotti come Black Is King, perché ti forza e
ti insegna a comprendere il valore di persona con tradizioni e
eredità culturali differenti dalle tue, una volta compreso quello
capisci che siamo tutti uguali, con gli stessi traumi, la stessa
storia e nessuno è migliore di chi gli sta seduto accanto. Siamo
tutti sullo stesso pianeta.”
Un film può essere
d’esempio?
“Credo che l’educazione possa
esserlo, non solo un film.”
E se il Black
Friday esistesse anche nel mondo di Mad
Max? Immaginate Amazon,
Apple, Mediaworld,
Unieuro, Zara e tutti questi
altri marchi accessibili a sconti stracciati nelle lande desertiche
del film di George Miller?
Oggi negli Stati Uniti, ma anche un
po’ da noi, è il Black Friday, ovvero quel venerdì
di novembre che per tradizione segue sempre al Giorno del
Ringraziamento, per tradizione l’ultimo giovedì di
novembre. Quindi, dopo essersi rimpinzati di tacchino, patate dolci
e salsa di mirtilli, gli statunitensi corrono a fare shopping
selvaggio, complici gli sconti da capogiro.
Di seguito potete un video che
ipotizza un mondo postapocalittico, quello di Mad
Max, in cui Furiosa è alle prese con il
doorbusters, un insolitamente basso prezzo di vendita, generalmente
offerte da un rivenditore su un numero limitato di articoli per un
periodo di tempo limitato, spesso nei giorni di shopping
importanti, come ad esempio il giorno dopo il Ringraziamento negli
Stati Uniti, il Black Friday, appunto.
Black Friday
immaginato nel mondo di Mad Max Fury Road
https://www.youtube.com/watch?v=apTeM3KYswE
Che cos’è il Black
Friday?
Si tratta di un giorno, per quanto
non festivo, particolarmente importante sotto l’aspetto commerciale
poiché costituisce un valido indicatore sia sulla predisposizione
agli acquisti, sia indirettamente sulla capacità di spesa dei
consumatori statunitensi, tanto da essere attentamente osservato e
atteso dagli analisti finanziari e dagli ambienti borsistici
statunitensi e internazionali.
Il Black Friday è
solitamente seguito dal Cyber Monday, il primo
lunedì successivo, caratterizzato da grandi sconti relativi a
prodotti di elettronica: in sostanza rappresenta la risposta
dell’e-commerce al venerdì nero ed è caratterizzato da una
massiccia offerta di ribassi esclusivamente online.
Caotico, disturbante, complesso:
Black Flies di Jean-Stéphane Sauvaire con Sean Penn e Tye Sheridan arriva a Cannes 76. Nei primi minuti con le sirene che
stridono e i volti in primo piano, la trama incentrata sui
paramedici di New York segue questo filone concentrandosi sulle
complicazioni della vita. Tra sparatorie tra bande, aggressioni
domestiche e morti di senzatetto, gestire tutto questo per
Ollie (interpretato da Tye Sheridan) e Gene
Rutkovsky (interpretato da Sean Penn) è psicologicamente difficile.
Ollie sta studiando
medicina e fa questo lavoro per pagare le bollette, mentre
Rut è ormai navigato e anziano fa da mentore, o
per lo meno di prova. La prima notte di guardia come paramedico
Ollie deve avere a che fare con una brutta
sparatoria, preso dal panico Rut cercherà di guidarlo scegliendolo
poi come partner. Gli orrori a cui assiste durante le notti come
paramedico mettono a dura prova la sua anima: “Ho iniziato a
fare questo lavoro per aiutare le persone, senza considerare che
sono le persone che aiutano noi”.
Black Flies, la trama
Presentato in concorso al Festival di Cannes, Black
Flies vuole cercare di raccontare le paure e le debolezze
degli uomini unendo il tutto con dei momenti di forte denunci nei
confronti della società americana e in particolare sulla sanità.
Membri delle gang, le mogli maltrattate e picchiate, i senzatetto
accampati nelle lavanderie a gettoni, i tossicodipendenti, gli
immigrati ignorati e molto altro è quello che popola le loro notti
di turno come paramedici. Sono demoni che a volte riescono a
combattere altre volte invece ne vengono inglobati rischiando di
cadere in un vorticoso buco nero dal quale è difficile riemergere.
Anche imbattersi in cadaveri in putrefazione avvolti da mosche nere
è uno dei simboli del lavoro dei paramedici: “Le mosche nere
sono le prime a sentire l’odore della morte”. Loro non sono
altro che le mosche nere.
Un altro aspetto che emerge in
Black Flies è la totale assenza di personaggi
femminili a eccezione di tre significative presenze: la fidanzata
di Ollie (interpretata da Raquel Nave), l’ex
moglie di Rut (interpretata da Katherine Waterston) e la paziente incinta.
Tre personalità forti che ognuna a modo suo cerca portare alla
controparte maschile qualcosa. Per esempio, la fidanzata di Ollie
con suo figlio, potrebbe rappresentare quella vita semplice e
lontana dalle complicazioni.
(Dis)umanità
Black Flies nella sua complessità
porta a fondo delle tematiche complesse in maniera ragionata. Oltre
a far vedere in lavoro dall’interno lo vediamo anche dall’esterno,
dal mondo in cui i paramedici sono percepiti dai pazienti. Il caso
che scatena una concatenazione di eventi tragica è quello della
donna tossicodipendente incita. In quell’occasione Ollie si rende
conto di un potere quasi divino di cui dispongono i paramedici
quello di decidere della vita o della morte. “So cosa stai
pensando? Ne vale la pena?”, in un mondo segreto in cui i casi
considerati senza speranza vengono lasciati morire nel retro
dell’ambulanza.
Ollie, futuro
medico, non riesce a convivere con questo peso sulle spalle e al
suo personaggio è affidata la positività, verso una consapevolezza
diversa rispetto a quella di Rust. Se, infatti, il personaggio di
Sean Penn era ormai irrecuperabile nelle sue
azioni e nel suo modo di pensare, Ollie
rappresenta il cambiamento, una nuova generazione di personale
sanitario che magari non si farà corrompere dalla malvagità.