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Borg McEnroe: trailer italiano ufficiale del film

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Borg McEnroe: trailer italiano ufficiale del film

Lucky Red ha diffuso il trailer italiano ufficiale di Borg McEnroe, biopic che racconta i 14 incontri nei quali i due tennisti Bjorn Borg e John McEnroe si sono confrontati sul campo. I due sportivi saranno interpretati da Sverrir Gudnason (Borg) e Shia Labeouf (McEnroe).

Borg McEnroe: teaser e poster del biopic con Shia LaBeouf

Il film sarà distribuito da Lucky Red per l’Italia è arriverà in sala il prossimo giovedì 9 novembre 2017.

Borg McEnroe: recensione del film con Shia LaBeouf #RomaFF12

Borg McEnroe: recensione del film con Shia LaBeouf #RomaFF12

Presentato all’interno della selezione ufficiale della Festa del cinema di Roma 2017, Borg McEnroe, diretto da Janus Metz, racconta la storica rivalità tra due grandi campioni di tennis: John Patrick McEnroe e Bjorn Borg. Il film segue la carriera dei due campioni fino alla famosa finale di Wimbledon 1980.

Il regista Janus Metz tratteggia le figure dei grandi tennisti, rivelando anche due grandi personalità, senza seguire una struttura schematica ma passando dal presente al passato in maniera coerente e fluida servendosi anche dell’ausilio delle didascalie che aiutano a collocare meglio la scena nel tempo. Borg e McEnroe vengono ritratti in modo bilanciato nonostante il fatto che si stia parlando di un campione affermato, da una parte, e di un tennista in ascesa che mira a rovesciare dal trono il campione in carica, dall’altra. Nel film è presente anche materiale di repertorio che riguarda i due atleti, filmati utilizzati in apertura a introdurre il racconto.

Borg McEnroe, il film

Con scopi e intenti ben diversi, il film di Metz è il secondo, nell’arco di poco tempo, quest’anno, a parlare di tennis e fa coppia con La Battaglia dei sessi. In quel caso, la sfida tra ‎Billie Jean King e ‎Bobby Riggs rappresenta un passo decisivo verso la parità di trattamento tra tennisti uomini e donne, in questo caso invece si mette “semplicemente” in scena la rivalità trai due sportivi.

Borg McEnroe, il film

Per quanto riguarda i protagonisti, nei panni del campione Borg troviamo Sverirr Gudnason, attore svedese di cinema e televisione noto soprattutto in patria. Il suo è un personaggio razionale, calcolatore, metodico che trattiene tutte le emozioni dentro di sé. In campo è veloce, potente e non manca mai un obiettivo. Il pubblico lo ama molto e sembra il re indiscusso del tennis. John Patrick McEnroe è interpretato invece da Shia LaBeouf, noto per aver preso parte a Transformers e a Nymphomaniac. LaBeouf incarna un tennista in ascesa, noto per il suo carattere irascibile e imprevedibile. Non è molto amato da pubblico per i suoi continui insulti ma sul campo si dimostra essere come una lama affilata che colpo dopo colpo affonda l’avversario.

Completano il cast Stellan Skarsgard, Tuva Novonthy, Ian Blackman, Robert Emms e Scott Arthur. Skarsgard in particolare, interpreta l’allenatore e manager di Borg. Il suo personaggio non solo è fondamentale per la carriera sportiva del campione, ma lo accompagna anche in ogni altro aspetto della sua vita. Borg McEnroe, in un susseguirsi di partite, conferenze, interviste e momenti privati, coniuga la grande rivalità sportiva, passata alla storia per gli amanti del tennis, con lo spettacolo senza mai perdere credibilità, tanto che risulta appassionante e comprensibile anche per chi non conosce i due campioni oppure non segue il tennis. Lo spettatore è accompagnato ad appassionarsi alla storia dei due campioni destinati a diventare leggende.

Borderlands: una preview dal trailer mostra Cate Blanchett e il cast in azione

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È stata pubblicata una nuova anteprima del trailer di Borderlands per l’adattamento cinematografico del videogioco.

IGN ha rivelato una clip di nove secondi del film di Borderlands, che offre ai fan un breve sguardo a Jack Black nel ruolo di Claptrap, Cate Blanchett nel ruolo di Lilith, Kevin Hart nel ruolo di Roland, Jamie Lee Curtis nel ruolo della dottoressa Patricia Tannis, Ariana Greenblatt nel ruolo di Tiny Tina e uno Psycho. Nel video si legge anche che domani uscirà un trailer completo del film.

Borderlands è diretto da Eli Roth da una sceneggiatura scritta da Roth e Joe Crombie. È prodotto da Avi Arad e Ari Arad di Arad Productions, insieme a Erik Feig di Picturestart. Il film sarà prodotto esecutivamente dal fondatore di Gearbox Randy Pitchford e dal CEO di Take-Two Interactive Strauss Zelnick. James Myers e Aaron Edmonds di Lionsgate supervisionano il progetto insieme a Emmy Yu di Arad e Lucy Kitada e Royce Reeves-Darby di Picturestart.

Chi è il protagonista di Borderlands?

Borderlands è interpretato da Cate Blanchett, Jamie Lee Curtis, Kevin Hart, Jack Black, Edgar Ramirez, Ariana Greenblatt, Florian Munteanu, Haley Bennett, , Bobby Lee, Olivier Richters, Janina Gavankar, Gina Gershon, Cheyenne Jackson, Charles Babalola, Benjamin Byron Davis, Steven Boyer, Ryann Redmond e Penn Jillette.

Borderlands: trovato lo sceneggiatore, il film sarà un “Mad Max nello spazio”

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La serie di videogiochi Borderlands arriverà presto al cinema per mano della Lionsgate. Ad agosto del 2015, infatti, lo studio ha annunciato di essere a lavoro su un adattamento cinematografico con la produzione di Avi Arad insieme a suo figlio Ari.

La notizia di oggi, riportata dall’Hollywood Reporter, è che Aaron Berg, sceneggiatore di G.I. Joe 3, è stato ingaggiato per scrivere la sceneggiatura del film. L’intento dei produttori è quello di realizzare un “Mad Max nello Spazio”: quasi sicuramente, dunque, la produzione punterà al divieto ai minori.

In attesa di ulteriori dettagli su Borderlands, vi sottoponiamo la trama dei giochi come riportata su Wikipedia:

In un lontano futuro numerose navi colonizzatrici atterrano su Pandora, un pianeta ai margini della galassia; i coloni sono alla ricerca di una vita migliore e sperano di diventare ricchi sfruttando le risorse minerarie del loro nuovo mondo. Ben presto però molti capiscono che il pianeta ha ben poco da offrire e la situazione degenera quando le compagnie minerarie abbandonano il pianeta lasciando gli abitanti degli insediamenti alla mercé dei criminali addetti ai lavori forzati. A quel punto alcuni coloni tentano di arricchirsi depredando le misteriose rovine aliene sparse su Pandora e così essi scoprono la Cripta, un gigantesco bunker alieno che si dice contenga preziosa tecnologia e segreti dal valore inestimabile. Nessuno sa come accedere nella Cripta ma forse un nuovo colono, appena giunto nella cittadina di Fyrestone, potrebbe risolvere il mistero.

Fonte

Borderlands: trailer ufficiale del film tratto dall’omonimo videogioco

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Lionsgate Films dopo la preview di ieri ha rilasciato il primo trailer di Borderlands per l’imminente adattamento cinematografico della popolare serie di videogiochi di Gearbox Software. L’uscita nelle sale americane è prevista per il 9 agosto 2024.

“Lilith (Blanchett), una famigerata cacciatrice di taglie dal passato misterioso, torna a malincuore nella sua casa, Pandora, il pianeta più caotico della galassia”, recita la sinossi. “La sua missione è trovare la figlia scomparsa di Atlas (Ramírez), il più potente S.O.B. dell’universo. Lilith stringe un’alleanza inaspettata con una squadra di disadattati: Roland (Hart), un mercenario esperto in missione; Tiny Tina (Greenblatt), una demolizionista preadolescente e selvaggia; Krieg (Munteanu), il muscoloso protettore di Tina; Tannis (Curtis), uno scienziato stravagante che ha visto tutto; e Claptrap (Black), un robot saccente.

Insieme, questi improbabili eroi devono combattere una specie aliena e pericolosi banditi per scoprire uno dei segreti più esplosivi di Pandora. Il destino dell’universo potrebbe essere nelle loro mani, ma combatteranno per qualcosa di più: l’uno per l’altro. Basato su una delle serie di videogiochi più vendute di tutti i tempi, benvenuti in Borderlands”.

Borderlands è diretto da Eli Roth da una sceneggiatura scritta da Roth e Joe Crombie. È prodotto da Avi Arad e Ari Arad di Arad Productions, insieme a Erik Feig di Picturestart. Il film sarà prodotto esecutivamente dal fondatore di Gearbox Randy Pitchford e dal CEO di Take-Two Interactive Strauss Zelnick. James Myers e Aaron Edmonds di Lionsgate supervisionano il progetto insieme a Emmy Yu di Arad e Lucy Kitada e Royce Reeves-Darby di Picturestart.

Chi è il protagonista di Borderlands?

Borderlands è interpretato da Cate Blanchett, Jamie Lee Curtis, Kevin Hart, Jack Black, Edgar Ramirez, Ariana Greenblatt, Florian Munteanu, Haley Bennett, , Bobby Lee, Olivier Richters, Janina Gavankar, Gina Gershon, Cheyenne Jackson, Charles Babalola, Benjamin Byron Davis, Steven Boyer, Ryann Redmond e Penn Jillette.

Borderlands: Tim Miller sostituisce Eli Roth alla regia per le ultime due settimane di riprese!

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Inizio settimana sono iniziate a circolare voci secondo cui il regista di Deadpool  e Terminator: Dark Fate, Tim Miller, aveva rivelato l’incarico di regista di Eli Roth nel prossimo film di Borderlands. Ora,  Deadline ha condiviso alcuni dettagli aggiuntivi su ciò che sta realmente accadendo al film. Eli Roth, i cui crediti alla regia includono successi horror come Hostel e The Green Inferno, farà il suo debutto d’azione ad alto budget con questo adattamento per videogioco. 

Tuttavia, ora ha ceduto le redini del film Borderlands al suo amico Tim Miller, per le due settimane di riprese che restano. Mentre si ipotizzava che Eli Roth fosse stato licenziato, oggi il noto sito americano rivela che in realtà il regista deve rispettare alcuni impegni presi e iniziare a lavorare sul suo prossimo film horror Thanksgiving , quindi sembra si tratti solo di un caso di problemi di programmazione piuttosto che di qualcosa di nefasto! 

Deadline ribadisce che Roth non è stato licenziato e che si è trattato di un “passaggio amichevole del testimone”. Le riprese in corso sono “solo” dei reshoot aggiuntiva che orami fanno parte di una normale programmazione per un film a grande budget, e il brusio che circonda Borderlands rimane positivo. Come sempre, non possiamo fare a meno di chiederci se ci sia qualcosa di più rispetto alle informazioni rivelate, ma in ogni caso sarò improbabile che verrà a galla, dunque non resta che aspettare la fine delle riprese e i crediti ufficiali del film. 

Eli Roth, ad esempio, non ha molta esperienza nei film d’azione, mentre Miller è una specie di esperto in quel campo. Questo tipo di cose sono accadute in passato anche per altri film ad alto budget, come ad esempio per ifilm come  Harley Quinn: Birds of Prey, dove il regista di John Wick Chad Stahelski è stato arruolato per prendere il timone di alcune scene d’azione data l’inesperienza di Cathy Yan, quindi è probabile che sia anche questo il caso. 

Borderlands, cosa sappiamo sul film!

Indipendentemente da ciò, in Borderlands, Lilith (Cate Blanchett), un famigerato fuorilegge con un passato misterioso, torna con riluttanza sul suo pianeta natale di Pandora per trovare la figlia scomparsa del più potente SOB dell’universo, Atlas (Edgar Ramirez).

Lilith forma un’alleanza con una squadra inaspettata: Roland (Kevin Hart), un ex mercenario d’élite, ora alla disperata ricerca di redenzione; Tiny Tina (Ariana Greenblatt), una selvaggia demolitrice pre-adolescente; Krieg (Florian Munteanu), protettore muscoloso e retoricamente sfidato di Tina; Tannis (Jamie Lee Curtis), lo scienziato con una debole presa sulla sanità mentale; e Claptrap (Jack Black), un robot persistentemente saggio.

Borderlands: rivelata la data di uscita del film adattamento dal videogioco!

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Dopo aver anticipato un’uscita nel 2024, la data di uscita del film Borderlands è stata ufficialmente fissata e comunicata durante il San Diego Comic-Con 2023 in corso. La data di uscita del film Borderlands è stata fissata per il 9 agosto 2024, con la notizia che arriva tramite gli account Twitter ufficiali per il film  Borderlands, nonché da Randy Pitchford  co-fondatore di Gearbox Software e creatore della serie Borderlands.

Il film Borderlands è interpretato da Cate Blanchett, Kevin Hart, Jack Black, Jamie Lee Curtis, Ariana Greenblatt, Florian Munteanu, Haley Bennett, Édgar Ramírez, Bobby Lee, Olivier Richters, Janina Gavankar, Gina Gershon, Cheyenne Jackson, Charles Babalola, Benjamin Byron Davis, Steven Boyer, Ryann Redmond e Penn Jillette.

Il film è diretto da Eli Roth e si basa su una sceneggiatura scritta da Craig Mazin (che ha recentemente rimosso il suo nome dal film e sarà accreditato con uno pseudonimo). Nel cast anche Haley Bennett, Janina Gavankar, Gina Gershon, Cheyenne Jackson, Charles Babalola, Benjamin Byron Davis, Steven Boyer, Ryann Redmond e Bobby Lee. Borderlands è prodotto da Avi Arad e Ari Arad di Arad Productions, insieme a Erik Feig di Picturestart. Il produttore esecutivo sarà Randy Pitchford, fondatore di Gearbox, e Strauss Zelnick, CEO di Take-Two Interactive. James Myers e Aaron Edmonds di Lionsgate stanno supervisionando il progetto insieme a Emmy Yu di Arad e Lucy Kitada e Royce Reeves-Darby di Picturestart.

Borderlands: perché il film ci ha messo così tanto a essere realizzato?

Borderlands ha rilasciato un nuovo spot in questi giorni, ampliando la percezione del pubblico sulla visione di Eli Roth per la popolarissima serie di videogiochi. Il primo trailer suscitò diverse reazioni; ci sono state critiche per lo stile visivo e per il potenziale recupero del tropo degli “strambi in missione” che ha caratterizzato film come Guardiani della Galassia e Dungeons & Dragons: Honor Among Thieves. È stato anche lodato il fatto che il film abbia Cate Blanchett come protagonista, in contrasto con la tradizione che vede gli studios scegliere un’attrice più giovane per i progetti d’azione. Ma la domanda più grande rimane: perché Borderlands ci ha messo così tanto ad arrivare sul grande schermo? La risposta si trova in un groviglio di cambiamenti creativi che risalgono a quasi un decennio fa.

Borderlands ha visto salire a bordo del progetto diversi sceneggiatori, oltre a un cambio di regia

Borderlands cast

Le prime voci su un film di Borderlands risalgono al 2015, quando Lionsgate annunciò che il progetto era ufficialmente in fase di sviluppo. Avi Arad, noto soprattutto per aver prodotto i film di Spider-Man della Sony, è salito a bordo come produttore insieme al fratello Ari. All’epoca, lo stato dei film sui videogiochi era considerato radioattivo; il pubblico era reduce da Sonic the Hedgehog e The Super Mario Bros. Movie. Borderlands era anche molto popolare, il che potrebbe aver allettato la Lionsgate, che stava concludendo la lavorazione dei film di Hunger Games e aveva bisogno di un nuovo grande franchise. “Questa alleanza è in una posizione ideale per creare un fenomeno cinematografico audace, provocatorio e senza esclusione di colpi che delizierà le attuali legioni di fan di Borderlands e affascinerà gli spettatori di tutto il mondo”, ha dichiarato Strauss Zelnick, amministratore delegato di Take-Two Entertainment, editore di Borderlands .

Il proclama di Zelnick è durato poco. Dal 2015 al 2021, diversi sceneggiatori sono saliti a bordo e hanno lasciato il progetto. Il primo è stato Aaron Berg, assunto nel 2016, poi Oren Uziel, arrivato per riscrivere la sceneggiatura. Anche la ricerca di registi sembrava piuttosto perigliosa: inizialmente si vociferava che Leigh Whannell avrebbe dovuto dirigere Borderlands, ma l’idea è passata rapidamente a Chris McKay. Infine, Eli Roth ha assunto la regia e Craig Mazin ha scritto una nuova incarnazione della sceneggiatura. Sulla carta, sembrava un’accoppiata perfetta, dato che la sensibilità di Roth si adattava perfettamente alla struttura di Borderlands, mentre Mazin era stato autore di film molto apprezzati dalla critica come Chernobyl e The Last of Us.

Mazin ha poi rivelato di non essere stato coinvolto nella stesurafinale di Borderlands . Ha inoltre smentito le voci secondo cui avrebbe scritto materiale per il film con uno pseudonimo, dichiarando a Variety: “Non sono uno scrittore accreditato per il film, quindi non posso rivendicare alcun tipo di paternità di Borderlands, tanto meno di “co-scrittura”. Ho visto la notizia dello pseudonimo, che è falsa. Non ho usato uno pseudonimo. Se il nome in questione è davvero uno pseudonimo, posso solo dire che… non è mio”. È stato rivelato che nove scrittori hanno contribuito con materiale aggiuntivo alla sceneggiatura, che include una collezione eclettica di talenti come Sam Levinson (Euphoria), Juel Taylor (They Cloned Tyrone) e Zak Olkewicz (Bullet Train).

Borderlands è stato sottoposto a nuove riprese con un nuovo regista, anch’egli appassionato di videogiochi

BORDERLANDS eli roth set

L’anno scorso Tim Miller è intervenuto per effettuare i reshooting di Borderlands, suscitando una nuova ondata di speculazioni. Sebbene facciano parte di quasi tutte le grandi produzioni cinematografiche, i reshoots sono diventati sinonimo di problemi. Per ogni Rogue One, c’è un Justice League. Miller si è affrettato a mettere le cose in chiaro, affermando di essersi occupato dei reshoots a causa di un conflitto di programmazione con Roth per il Giorno del Ringraziamento.

È stata un’esperienza interessante entrare e fare i reshoots di un film che non è tuo. È un’esperienza liberatoria in cui ti senti come se fossi qui per aiutare dove posso“, ha detto a Collider, rivelando anche il suo desiderio di fare un grande adattamento del videogioco. Ma la mia ragione principale, oltre al fatto che ho un enorme affetto per l’industria dei videogiochi e che voglio che ogni adattamento di videogiochi abbia successo, è che, sarò onesto… mi sentivo un po’ arrugginito, quindi ero felice di tornare in sella”. Il film si alza e si muove. È una bella cavalcata“.

Il lavoro precedente di Miller è sicuramente una buona notizia per Borderlands, dato che le sue precedenti regie hanno affrontato materiale videoludico. Infatti, uno dei suoi primi progetti è stato quello di dirigere la sequenza cinematografica di apertura di DC Universe Online, uno sforzo ad alto numero di ottani che vede le icone della DC, tra cui Batman, Superman e Wonder Woman, sfidarsi con i loro vari nemici. In un’intervista con il Chief Creative Officer della DC Comics, Jim Lee, Miller ha spiegato il suo amore per l’Universo DC. Miller ha anche co-fondato Blur Studio, una società di effetti visivi che ha lavorato ai film di Sonic the Hedgehog e alle scene tagliate dei giochi di Halo , consolidando ulteriormente l’esperienza di Miller nei videogiochi.

Miller potrebbe essere noto ai fan per il suo lavoro sul primo film di Deadpool , che vede Ryan Reynolds tornare a vestire i panni di Wade Wilson dopo il poco acclamato X-Men Origins: Wolverine. È riuscito a bilanciare battute sconclusionate e azione rapida, il che non solo ha dato il tono alle future opere di Deadpool (tra cui Deadpool & Wolverine di quest’estate), ma è perfettamente in sintonia con l’estetica di Borderlands . La serie è nota per le sue esplosioni di commedia nera, ma anche per le sparatorie sufficienti per cinque film d’azione. Il lavoro di Miller su Deadpool, combinato con la tendenza di Roth per i film grindhouse, sembra essere perfetto per l’uno e per l’altro. I fan diBorderlands e il pubblico in generale vedranno se i frutti del lavoro di entrambi i registi si tradurranno in un adattamento soddisfacente nel corso dell’estate.

Borderlands: la squadra in azione nel nuovo spot

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Borderlands: la squadra in azione nel nuovo spot

Eagle Pictures ha diffuso un nuovo inedito e intenso spot di Borderlands, il film scritto e diretto da Eli Roth e basato sull’omonimo videogioco. Il film ha per protagonisti Cate Blanchett, Kevin Hart, Jack Black, Ariana Greenblatt e Jamie Lee Curtis arriva al cinema dal 7 Agosto 2024.

Il popolare gioco di Gearbox ha venduto oltre 75 milioni di copie, con un fatturato netto di oltre un miliardo di dollari. I fan sono entusiasti di vedere la serie di videogiochi di culto adattata per il grande schermo e molti sono curiosi di sapere come la produzione sarà in grado di realizzare il raro stile visivo. Le texture disegnate a mano e i colori luminescenti danno vita a una giocabilità fuori dal comune: ci sono pochi giochi come questo e, da quanto è stato detto sul film, l’esperienza cinematografica sarà ineguagliabile.

 

In Borderlands Lilith (Blanchett), una famigerata cacciatrice di taglie dal passato misterioso, è costretta a tornare, a malincuore, su Pandora, il suo pianeta natale che è il più caotico della galassia. La sua missione è trovare la figlia scomparsa di Atlas (Ramírez), il più potente figlio di p*****a dell’universo.  Lilith stringerà un’alleanza con un’improbabile squadra di reietti: Roland (Hart), un mercenario esperto, Tiny Tina (Greenblatt), una adolescente amante degli esplosivi e il suo muscoloso protettore Krieg (Munteanu), Tannis (Curtis), una scienziata pazza che ne ha viste di tutti i colori e Claptrap (Black), un robottino logorroico e saccente.  Insieme, questi strampalati eroi dovranno sconfiggere una specie aliena e pericolosi banditi e scopriranno uno dei segreti più incredibili di Pandora.  Il destino dell’universo potrebbe essere nelle loro mani, ma alla fine combatteranno per qualcosa di più grande: la loro amicizia.  Basato su una delle serie di videogiochi più vendute di tutti i tempi, benvenuti in BORDERLANDS. Ad agosto solo al cinema!

 

Borderlands: la recensione del film di Eli Roth

Borderlands: la recensione del film di Eli Roth

Adattato a partire dall’acclamato e omonimo videogioco, Borderlands arriva al cinema in data 7 agosto. Il nuovo film di Eli Roth, distribuito da Eagle Pictures, ci trasporta nell’universo post-apocalittico del pianeta Pandora, dove un gruppo di disadattati è chiamato a unirsi per affrontare pericoli inimmaginabili.

Con Cate Blanchett nei panni della protagonista Lilith, il progetto può contare su un cast di grande livello, di cui fanno parte anche Jamie Lee Curtis, Kevin Hart, Jack Black, Ariana Greenblatt, Gina Gershon e Bobby Lee.

Borderlands: la trama

Tornata a calcare le rosse sabbie di Pandora, Lilith, una figura leggendaria del sottobosco criminale galattico, è spinta da un oscuro segreto del suo passato. La sua missione, apparentemente semplice, è ritrovare la figlia scomparsa di Atlas, il signore del crimine più temuto nell’universo. Ma la protagonista sa che, dietro all’incarico, si nasconde qualcosa di molto più grande.

Nel corso di questa pericolosa impresa, Lilith si ritrova inaspettatamente a far parte di una squadra eterogenea di individui ai margini della società: Roland, un ex mercenario consumato dal rimorso in cerca di redenzione, Tiny Tina, la giovane “dispersa”, appassionata di esplosioni e con un’irrefrenabile voglia di caos (protetta dal taciturno Krieg), Tannis, una scienziata tormentata da visioni e Claptrap, un robot comico molto insistente che funge da collante tra le differenti anime del gruppo.

Mano a mano che la squadra si addentra nelle profondità di Pandora, i segreti di un complotto cosmico che coinvolge la ragazza scomparsa vengono a galla. E di fronte a mostri alieni, fazioni rivali e mirabolanti scontri a fuoco, alcune domande iniziano a fare capolino: e se la figlia di Atlas fosse più di un semplice ostaggio? E chi è davvero Lilith?

Borderlands cate blanchett

Borderlands: un nuovo tassello

Ricavare un film da un videogioco non è un’impresa semplice. I tentativi in merito, specialmente negli ultimi vent’anni, si sono rincorsi con sempre maggior frequenza, andando a coinvolgere un grande numero di franchise e affrontando il giudizio più che severo della comunità dei gamer. Dal Tomb Raider con Angelina Jolie al Resident Evil con Milla Jovovich, da Prince of Persia ad Assassin’s Creed, passando per Warcraft, Uncharted, Gran Turismo e i recenti esperimenti seriali di The Last of Us e Fallout.

Sebbene il piccolo schermo abbia fatto registrare un certo grado di apprezzamento da parte di pubblico e critica, numerosi sono stati i prodotti rigettati dai fan, spesso perché incapaci di cogliere lo spirito dell’opera originale o, al contrario, fin troppo legati alla matrice e impreparati a sfruttare le basi preesistenti per innestarvi uno sviluppo convincente e coinvolgente. L’estate 2024, in questo senso, porta con sé un nuovo progetto del suddetto filone, affidando il mondo intergalattico di Borderlands alla regia dello statunitense Eli Roth – nuovamente al cinema a distanza di una manciata dallo slasher Thanksgiving, uscito nel novembre 2023.

Borderlands: appiattimento dell’immagine

Dall’horror alla space-adventure. Eli Roth si conferma cineasta particolarmente eclettico, disposto a calare la propria visione in contesti e generi profondamente diversi, seppur conditi dalla stessa comicità irriverente, dal medesimo umorismo nero. Torna la violenza, sublimata nei colori e in una spettacolarizzazione che molto richiama il James Gunn di Guardiani della Galassia. Ed emerge senza dubbio il desiderio di rendere giustizia al mondo sviluppato da Gearbox Software a partire dal 2009 – nonché di recuperare e fare propria l’apprezzata grafica cartoonesca caratteristica del gioco.

Borderlands cast

Malgrado gli intenti però, questo nuovo Borderlands in salsa cinematografica – che si propone di ripercorrere le medesime orme narrative del manoscritto digitale da cui trae spunto – fallisce proprio in quel primario intento ludico che avrebbe dovuto garantirgli una certa dose di appeal nei confronti del pubblico. Perché se è vero che il film procede fin da subito a un riciclo di immaginario che – dalle location starwarsiane alla frenesia tipica di Mad Max – ricalca in qualche modo l’operazione effettuata da Snyder con le prime due parti di Rebel Moon, quel che davvero manca a Roth è quella capacità di risemantizzazione e recupero calcolato del “mito” che avevamo invece analizzato nel dettaglio proprio in occasione dell’uscita della space-opera del collega.

Così che, a dispetto del buon cast e di un racconto che, per quanto basilare, avrebbe potuto regalare più di qualche emozione, ciò a cui Borderlands va purtroppo incontro è un generale appiattimento di un immagine a cui non riesce a donare nuova linfa. Preferendo rifugiarsi nella comodità di un set standardizzato che, in fin dei conti, andrà solo ad arricchire la lista di prodotti dimenticabili dell’annata.

Borderlands: la Lionsgate lavora a un adattamento dei giochi

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Borderlands: la Lionsgate lavora a un adattamento dei giochi

La serie di videogiochi Borderlands arriverà presto al cinema per mano della Lionsgate. Lo Studio ha annunciato di essere a lavoro su un adattamento cinematografico con la produzione di Avi Arad insieme a suo figlio Ari.

Rob Friedman e Patrick Wachsberger della Lionsgate hanno diffuso un comunicato stampa su cui si legge: “Pensiamo di aver scelto i partner giusti, il team creativo ideale e il prodotto perfetto per lanciare un nuovo blockbuster per un pubblico mondiale. Parte della nostra strategia nell’entrare nel mondo dei videogiochi con Peter Levin è stata dedicata a cercare nuovi brand con un grande pubblico che possano trasformarsi in grandi film e grandi serie tv. La saga di Borderlands non risparmia un colpo, e noi faremo il film con lo stesso approccio che ha reso i videogiochi un mega-franchise”.

Presto sapremo di più in merito al progetto. Di seguito intato vi sottoponiamo la trama dei giochi come riportata su Wikipedia:

In un lontano futuro numerose navi colonizzatrici atterrano su Pandora, un pianeta ai margini della galassia; i coloni sono alla ricerca di una vita migliore e sperano di diventare ricchi sfruttando le risorse minerarie del loro nuovo mondo. Ben presto però molti capiscono che il pianeta ha ben poco da offrire e la situazione degenera quando le compagnie minerarie abbandonano il pianeta lasciando gli abitanti degli insediamenti alla mercé dei criminali addetti ai lavori forzati. A quel punto alcuni coloni tentano di arricchirsi depredando le misteriose rovine aliene sparse su Pandora e così essi scoprono la Cripta, un gigantesco bunker alieno che si dice contenga preziosa tecnologia e segreti dal valore inestimabile. Nessuno sa come accedere nella Cripta ma forse un nuovo colono, appena giunto nella cittadina di Fyrestone, potrebbe risolvere il mistero.

Borderlands: il trailer italiano con Cate Blanchett

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Borderlands: il trailer italiano con Cate Blanchett

Ecco il trailer italiano di Borderlands, il nuovo film di Eli Roth, adattamento cinematografico della popolare serie di videogiochi di Gearbox Software. Il film che promette azione e divertimento vanta un super cast guidato da Cate Blanchett e Jamie Lee Curtis. Con loro anche Kevin Hart, Jack Black, Edgar Ramirez, Ariana Greenblatt, Florian Munteanu, Gina Gershon.

Borderlands, la trama

Lilith (Blanchett), una famigerata cacciatrice di taglie dal passato misterioso, è costretta a tornare, a malincuore, su Pandora, il suo pianeta natale che è il più caotico della galassia. La sua missione è trovare la figlia scomparsa di Atlas (Ramírez), il più potente figlio di p*****a dell’universo.  Lilith stringerà un’alleanza con un’improbabile squadra di reietti: Roland (Hart), un mercenario esperto, Tiny Tina (Greenblatt), una adolescente amante degli esplosivi e il suo muscoloso protettore Krieg (Munteanu), Tannis (Curtis), una scienziata pazza che ne ha viste di tutti i colori e Claptrap (Black), un robottino logorroico e saccente.  Insieme, questi strampalati eroi dovranno sconfiggere una specie aliena e pericolosi banditi e scopriranno uno dei segreti più incredibili di Pandora.  Il destino dell’universo potrebbe essere nelle loro mani, ma alla fine combatteranno per qualcosa di più grande: la loro amicizia.  Basato su una delle serie di videogiochi più vendute di tutti i tempi, benvenuti in BORDERLANDS. Ad agosto solo al cinema!

Borderlands: Édgar Ramírez paragona il film alla “sbornia dopo una sbornia”

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Finalmente l’universo caotico della serie di videogiochi Borderlands sta per arrivare sul grande schermo. L’atteso adattamento di Eli Roth, con Cate Blanchett e Kevin Hart nei panni degli originali cacciatori di caveau Lilith e Roland, uscirà nelle sale il prossimo agosto e concluderà una saga quasi decennale per portare in vita i personaggi di Gearbox.

Édgar Ramírez si opporrà all’eccentrico gruppo di strampalati su Pandora nel ruolo di Atlas, descritto come “il più potente S.O.B. dell’universo” e padre della ragazza scomparsa che hanno il compito di salvare. In vista del suo ruolo di cattivo, ha dato a Steve Weintraub di Collider un breve teaser di ciò che ci si può aspettare dal film “stravagante” e “gonzo” durante un’intervista al Festival di Cannes per Emilia Pérez.

Ci sono pochi franchise come Borderlands, una serie di sparatutto in prima persona ambientata principalmente sul pianeta di Pandora, abitato da banditi, dove le corporazioni e i cacciatori di tesori vanno per arricchirsi o morire nel tentativo. Mentre i cosiddetti cacciatori di caveau cercano le favolose camere aliene che si suppone siano piene di ricchezze, si imbattono in personaggi sopra le righe e nell’avidità aziendale, insieme a una moltitudine di animali selvatici mortali e a miliardi di armi fatte per distruggere qualsiasi cosa si trovi sulla loro strada.

Borderlands cate blanchett

Édgar Ramírez ritiene che il film di Roth catturi la stessa energia con un mix di commedia, caos e violenza. Più specificamente, ritiene che il film evochi un’epoca bizzarra di fantascienza e di cinema italiano degli anni ’70 che egli paragona alla sensazione che si prova dopo una sbornia.

Sì, è così divertente. È un bel film. È un film molto stravagante, molto gonzo. Quel film è un po’ come una sbornia. È come la sbornia dopo una sbornia, perché questo è lo spirito del gioco. Eli Roth è stato molto chiaro nel creare questa atmosfera quasi italiana anni ’70, fantascientifica, quindi sono molto eccitato“.

Borderlands ha avuto un paio di mani stabili per dirigerlo finalmente oltre il traguardo, con Tim Miller che è intervenuto per guidare i reshoots mentre Eli Roth ha lasciato il film per lavorare allo slasher Thanksgiving. Anche se Édgar Ramírez non ha visto molti filmati del prodotto finale, ha fatto ampiamente eco ai sentimenti di Miller, secondo cui il film è una corsa divertente e “folle” per i fan. “Sono molto eccitato“, ha aggiunto. “Ci siamo divertiti molto. C’è qualcosa di veramente oltraggioso, proprio come lo spirito del gioco“.

Lilith avrà un ruolo di primo piano in Borderlands, in quanto torna sul suo pianeta natale ed esplora il suo misterioso passato nel bel mezzo della sua missione. A lei e a Roland, un ex membro della Crimson Lance e un altro cacciatore di volte che proviene dal gioco del 2009 che ha dato il via a tutto, si aggiunge un’ampia gamma di personaggi preferiti dai fan, tratti direttamente dal materiale di partenza. Ariana Greenblatt interpreterà l’esplosiva e iperattiva adolescente Tiny Tina insieme al suo protettore psicopatico Krieg, interpretato da Florian Munteanu, mentre Jack Black darà voce al buffo robottino Claptrap e Jamie Lee Curtis vestirà i panni della bizzarra xenoarcheologa Patricia Tannis.

Il cast di supporto comprende anche personaggi che appaiono o sono ispirati ai giochi, tra cui Gina Gershon nel ruolo di Mad Moxxi, Bobby Lee nel ruolo di Larry, Olivier Richters nel ruolo di Krom, Janina Gavankar nel ruolo del Comandante Knoxx, Cheyenne Jackson nel ruolo di Jakobs, Charles Babalola nel ruolo di Hammerlock, Benjamin Byron Davis nel ruolo di Marcus, Steven Boyer nel ruolo di Scooter e Ryann Redmond nel ruolo di Ellie con Haley Bennett in un nuovo ruolo legato al passato di Lilith.

Borderlands, dietro le quinte di una “famiglia disfunzionale”

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Borderlands, dietro le quinte di una “famiglia disfunzionale”

Lionsgate ha diffuso un lungo dietro le quinte di Borderlands, l’atteso adattamento cinematografico dell’omonimo videogames che in Italia debutterà al cinema il 07 Agosto distribuito da Eagle Pictures.

Borderlands sottolinea che gli adattamenti dei videogiochi hanno raggiunto una nuova alba. Con effetti visivi di prim’ordine e un cast stellare, il film si presenta come un’avventura divertente e selvaggia che probabilmente troverà la sua forza nello scontro tra le personalità del cast principale – e del robot. Nonostante non siano sempre d’accordo, sembra che la squadra si divertirà molto e troverà un modo per lavorare insieme mentre viaggia attraverso diversi pianeti, tra cui Pandora, il pianeta più caotico della galassia.

Borderlands ha avuto un paio di mani stabili per dirigerlo finalmente oltre il traguardo, con Tim Miller che è intervenuto per guidare i reshoots mentre Eli Roth ha lasciato il film per lavorare allo slasher Thanksgiving. Anche se Édgar Ramírez non ha visto molti filmati del prodotto finale, ha fatto ampiamente eco ai sentimenti di Miller, secondo cui il film è una corsa divertente e “folle” per i fan. “Sono molto eccitato“, ha aggiunto. “Ci siamo divertiti molto. C’è qualcosa di veramente oltraggioso, proprio come lo spirito del gioco“.

Lilith avrà un ruolo di primo piano in Borderlands, in quanto torna sul suo pianeta natale ed esplora il suo misterioso passato nel bel mezzo della sua missione. A lei e a Roland, un ex membro della Crimson Lance e un altro cacciatore di volte che proviene dal gioco del 2009 che ha dato il via a tutto, si aggiunge un’ampia gamma di personaggi preferiti dai fan, tratti direttamente dal materiale di partenza. Ariana Greenblatt interpreterà l’esplosiva e iperattiva adolescente Tiny Tina insieme al suo protettore psicopatico Krieg, interpretato da Florian Munteanu, mentre Jack Black darà voce al buffo robottino Claptrap e Jamie Lee Curtis vestirà i panni della bizzarra xenoarcheologa Patricia Tannis.

Il cast di supporto comprende anche personaggi che appaiono o sono ispirati ai giochi, tra cui Gina Gershon nel ruolo di Mad Moxxi, Bobby Lee nel ruolo di Larry, Olivier Richters nel ruolo di Krom, Janina Gavankar nel ruolo del Comandante Knoxx, Cheyenne Jackson nel ruolo di Jakobs, Charles Babalola nel ruolo di Hammerlock, Benjamin Byron Davis nel ruolo di Marcus, Steven Boyer nel ruolo di Scooter e Ryann Redmond nel ruolo di Ellie con Haley Bennett in un nuovo ruolo legato al passato di Lilith.

Borderlands ha lavorato a stretto contatto con il creatore del gioco

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Via le bombe! Il film di Borderlands arriverà nelle sale il 9 agosto 2024, nove anni dopo aver fatto sognare i fan della serie originale di videogiochi. Finalmente libero dall’inferno dello sviluppo, questo esplosivo adattamento non perde tempo e porta il pubblico nel caos di Pandora, il pianeta più selvaggio della galassia, con il co-sceneggiatore e regista Eli Roth al timone.

Nel film, la tosta cacciatrice di taglie Lilith (Cate Blanchett) è in missione per trovare la figlia scomparsa di Atlas (Edgar Ramírez), il più grande pezzo grosso dell’universo. Insieme a Roland (Kevin Hart), Tiny Tina (Ariana Greenblatt), Krieg (Florian Munteanu), Tannis (Jamie Lee Curtis) e Claptrap (Jack Black), questo gruppo di straccioni combatte contro alieni e banditi, scoprendo i segreti più sconvolgenti di Pandora.

In vista dell’imminente arrivo di Borderlands nelle sale cinematografiche, Collider ha chiacchierato con i membri del cast Benjamin Byron Davis, che interpreta Marcus, Janina Gavankar, che interpreta il Comandante Knoxx, e Bobby Lee, che interpreta un personaggio completamente originale scritto apposta per lui, Larry, al San Diego Comic-Con 2024. I protagonisti hanno parlato della presenza del creatore del gioco sul set, del calarsi in questi personaggi e di molto altro ancora.

JANINA GAVANKAR: Randy Pitchford, il creatore del gioco e di Gearbox, è stato presente per tutto il tempo. Averlo tra i piedi significava chiedersi: “Questo sembra giusto? Questo sembra giusto? È il colore rosso giusto?”. [È stato divertente testare tutto con la sua opinione.

BENJAMIN BYRON DAVIS: Randy era presente ogni giorno e il suo occhio per i dettagli… Quando diceva che era corretto, lo prendevi in parola. Quindi, tutte le armi, tutti i veicoli – i fan del gioco troveranno una tonnellata di materiale che riconosceranno.

Le riprese di Borderlands si sono svolte durante il COVID di Budapest

GAVANKAR: L’abbiamo girato subito dopo la disponibilità dei vaccini e prima che arrivasse la prima variante. Eravamo in un momento perfetto in cui potevamo andare in giro e sentirci liberi dopo essere stati terrorizzati per così tanto tempo.

Non potevo crederci. In effetti, ricordo che ero sull’aereo e [Janina] era sull’aereo. Pensavo: “Devo salutarla?”. Perché sull’aereo dovevamo tutti indossare maschere e altro. Era la prima volta che mi trovavo all’aperto. È stato incredibile. Fare un film dopo essere stato in casa per un paio d’anni mi è sembrato un miracolo. Non credo in Gesù, ma è stata un’esperienza benedetta da Dio… Chi altro ha partecipato? Cate Blanchett, che pelle tenera. La sua pelle è così morbida e tenera. Capite cosa intendo? È una bellissima persona bianca. E poi Jamie Lee Curtis, che bella donna.

Tutto quello che sappiamo su Borderlands

“Lilith (Blanchett), una famigerata cacciatrice di taglie dal passato misterioso, torna a malincuore nella sua casa, Pandora, il pianeta più caotico della galassia”, recita la sinossi. “La sua missione è trovare la figlia scomparsa di Atlas (Ramírez), il più potente S.O.B. dell’universo. Lilith stringe un’alleanza inaspettata con una squadra di disadattati: Roland (Hart), un mercenario esperto in missione; Tiny Tina (Greenblatt), una demolizionista preadolescente e selvaggia; Krieg (Munteanu), il muscoloso protettore di Tina; Tannis (Curtis), uno scienziato stravagante che ha visto tutto; e Claptrap (Black), un robot saccente.

Insieme, questi improbabili eroi devono combattere una specie aliena e pericolosi banditi per scoprire uno dei segreti più esplosivi di Pandora. Il destino dell’universo potrebbe essere nelle loro mani, ma combatteranno per qualcosa di più: l’uno per l’altro. Basato su una delle serie di videogiochi più vendute di tutti i tempi, benvenuti in Borderlands”.

Borderlands è diretto da Eli Roth da una sceneggiatura scritta da Roth e Joe Crombie. È prodotto da Avi Arad e Ari Arad di Arad Productions, insieme a Erik Feig di Picturestart. Il film sarà prodotto esecutivamente dal fondatore di Gearbox Randy Pitchford e dal CEO di Take-Two Interactive Strauss Zelnick. James Myers e Aaron Edmonds di Lionsgate supervisionano il progetto insieme a Emmy Yu di Arad e Lucy Kitada e Royce Reeves-Darby di Picturestart.

Chi è il protagonista di Borderlands?

Borderlands è interpretato da Cate Blanchett, Jamie Lee Curtis, Kevin Hart, Jack Black, Edgar Ramirez, Ariana Greenblatt, Florian Munteanu, Haley Bennett, , Bobby Lee, Olivier Richters, Janina Gavankar, Gina Gershon, Cheyenne Jackson, Charles Babalola, Benjamin Byron Davis, Steven Boyer, Ryann Redmond e Penn Jillette.

Borderlands e gli altri: i migliori film tratti dai videogiochi

Borderlands e gli altri: i migliori film tratti dai videogiochi

Arriva il prossimo 7 agosto in sala Borderlands, l’adattamento cinematografico dell’omonima serie di videogiochi Action RPG, sviluppati da Gearbox Software e pubblicati da 2K Games a partire dal 2009. Distribuito in Italia da Eagle Pictures, il film vanta un cast di superstar, guidato da Cate Blanchett e Jamie Lee Curtis. Con loro Kevin Hart, Jack Black e Edgar Ramirez.

A cimentarsi nell’impresa di portare al cinema il videogame di successo c’è Eli Roth, che ha co-scritto e diretto il film. Ma quanti, prima di lui, hanno tentato l’impresa di portare in sala un videogioco di successo? Ecco di seguito quelli che, secondo noi, sono i migliori adattamenti da videogiochi:

Borderlands

Borderlands filmArriva al cinema con la promessa di accompagnare gli spettatori in un viaggio travolgente. Lilith (Cate Blanchett), una famigerata cacciatrice di taglie dal passato misterioso, è costretta a tornare, a malincuore, su Pandora, il suo pianeta natale che è il più caotico della galassia. La sua missione è trovare la figlia scomparsa di Atlas (Edgar Ramirez), l’uomo più potente dell’universo. Lilith stringerà un’alleanza con un’improbabile squadra di reietti, con i quali dovrà sconfiggere una specie aliena e pericolosi banditi, scoprendo uno dei segreti più incredibili di Pandora. Il destino dell’universo potrebbe essere nelle loro mani, ma alla fine combatteranno per qualcosa di più grande: la loro amicizia.

La mente creativa di Eli Roth è riuscita a portare sullo schermo non solo l’estetica cartoonesca del videogioco ma soprattutto l’ironia che caratterizza l’originale. Soprattutto il film si avvale di una delle più grandi attrici viventi in un ruolo del tutto inedito. Imperdibile.

Sonic – Il Film

sonic recensioneNon solo il riccio blu antropomorfo ha offerto una grande avventura cinematografica nel 2020, ma ha generato anche due sequel (il terzo è previsto per la fine del 2024). Basato sul famosissimo franchise videoludico Sega, Sonic – Il Film racconta la storia del riccio più veloce del mondo e della sua incredibile avventura nella sua ‘nuova casa’, la Terra. Nel film, Sonic e il suo nuovo migliore amico Tom (James Marsden) si uniscono per difendere il pianeta dal genio malvagio, il Dr. Robotnik (Jim Carrey) e dai suoi diabolici piani per il dominio del mondo.

Il film, pensato per ragazzi e famiglie vede tra gli altri la partecipazione di Tika Sumpter nei panni di Annie Wachowski, moglie dello sceriffo Tom. In tutto il franchise cinematografico, splende Jim Carrey in una delle sue preziosissime interpretazioni.

Super Mario Bros – Il Film

Super Mario Bros. 2 film 2026È forse il personaggio più famoso dei videogiochi in tutto il mondo e il suo ultimo adattamento cinematografico lo ha reso anche il più remunerativo. Super Mario Bros. – Il Film (2023), diretto da Aaron Horvath e Michael Jelenic, ha inizio quando i due fratelli idraulici Mario e Luigi, durante il tentativo di riparare una tubatura sotterranea, si ritrovano catapultati in un universo magico, attraverso un misterioso condotto.

Ma quando i due si separano, Mario intraprende una frenetica avventura alla ricerca del fratello perduto. Fortunatamente nella sua missione può contare sull’amicizia di Toad, abitante del Regno dei Funghi, e sui saggi consigli della determinata guerriera Principessa Peach, alle prese con l’imminente invasione del cattivissimo Bowser. Mario dovrà fare appello a tutte le sue forze non solo per ritrovare Luigi, ma anche per fermare l’attacco di Bowser, trovando altri alleati. Il film, accolto con favore dalla stampa e dal pubblico, ha prodotto un sequel attualmente in lavorazione.

Silent Hill

Facciamo un passo indietro nel tempo fino al 2006 quando Christophe Gans ha portato al cinema il primo adattamento del videogioco survival horror Silent Hill. I coniugi Rose e Christopher De Silva sono preoccupati per la loro figlia adottiva Sharon, che da qualche tempo manifesta sintomi di sonnambulismo accompagnati dall’ossessiva ripetizione del nome ‘Silent Hill’.

Convinta che la risposta a questi turbamenti sia proprio in quella città, Rose decide di partire nonostante l’opposizione di suo marito. Ma la donna ha un incidente, perde i sensi e si risveglia avvolta da una coltre di nebbia e cenere. Mentre si addentra a Silent Hill, Rose assiste a fenomeni inspiegabili e agghiaccianti, prima di rendersi conto che è completamente isolata e le è impossibile tornare indietro.

La nebbia è uno degli aspetti più caratteristici del gioco e del film, che li lega in maniera indissolubile e ha contribuito negli anni a renderli parte della cultura di massa. Non solo, le atmosfere di suspance del gioco, mutuate in maniere puntuale dal film, lo rendono uno dei migliori adattamenti di videoghi mai realizzati.

Pokémon: Detective Pikachu

Pokemon: Detective PikachuSenza dubbio uno degli adattamenti più originali del passato recente, basato su un videogioco che è stato più un fenomeno di massa per ragazzini. I Pokemon hanno davvero segnato un’era e sono ancora estremamente popolari trai bambini. Quest’adattamento inaspettato, che parte dei simpatici animaletti per costruire una storia di avventura adatta a tutta la famiglia, senza risparmiarsi per quello che riguarda l’aspetto del divertimento, è stato davvero una sorpresa, quando è arrivato al cinema nel 2019.

L’adolescente Tim si imbarca in un’avventura per scoprire cosa sia successo, quando suo padre, il geniale detective privato Harry Goodman, scompare misteriosamente. Ad aiutarlo nelle indagini l’ex compagno Pokémon di Harry, Detective Pikachu: un adorabile, esilarante e saggio super-investigatore che sorprende tutti, persino se stesso. Equipaggiati per comunicare tra loro in modo singolare, Tim e Pikachu uniscono le loro forze in un’avventura elettrizzante per svelare l’intricato mistero.

Tomb Raider (2018)

Tomb RaiderOggetto di un paio di progetti cinematografici divenuti iconici nel tempo con protagonista Angelina Jolie, il franchise si è poi rinnovato con un adattamento del 2018 in cui l’impavida Lara Croft è più giovane, meno prosperosa e decisamente più realistica. Il compito è stato affidato ad Alicia Vikander che ha portato al cinema una convincente protagonista di un film d’avventura molto buono. In questo caso, più che un lavoro di adattamento fedele al videogame (la versione del 2013), si tratta di un buon film d’avventura con una protagonista femminile estremamente in gamba e affascinante.

La 21enne Lara Croft, fiera ed indipendente figlia di un eccentrico avventuriero, non ha grilli archeologici per la testa, non filtra gli eventi con intuito e sarcasmo, e tra una lezione e l’altra all’università, non sa ancora cosa fare del proprio futuro. I modi incerti ed empatici della giovane Lara, estranei alla versione più matura del personaggio, rimandano a una base di inesperienza e problemi irrisolti. Uno fra tutti: la scomparsa di suo padre, eccentrico archeologo partito in missione alcuni anni prima e mai più ritornato. Lara, spinta dalla convinzione che il genitore sia ancora vivo, si imbarcherà in un lungo viaggio per mare, che la porterà sulle coste di un’isola misteriosa al largo del Giappone alla ricerca di una tomba leggendaria, ultima destinazione nota di suo padre prima della sua misteriosa scomparsa.

Resident Evil

Datato 2002 è sicuramente uno dei film più noti basati su una serie di videogiochi, oltre ad aver generato il franchise più longevo in termini di tenuta nel tempo. La serie originale si concentra su videogiochi survival horror e include film live action, film di animazione, fumetti, libri, drammi audio e merchandising. In generale, la storia segue focolai di zombi e altri mostri generati da esperimenti sfuggiti al controllo della Umbrella Corporation.

La verità però è che oltre alla generale semplicità ed efficacia della storia, il franchise cinematografico si fonda sull’iconica Milla Jovovich, che presta il volto all’eroina Alice, appositamente creata per il film e vera e propria eroina che si scontra con la Umbrella Corporation, le cui armi biologiche hanno scatenato un’apocalisse zombie.

Border: recensione del film di Alessio Cremonini

Border: recensione del film di Alessio Cremonini

Border-Debuch

Siria, Aprile 2012, Aya e Fatima sono due giovani sorelle siriane profondamente religiose. Una mattina la loro quotidianità viene spezzata dall’arrivo di Muhammad, un fiancheggiatore di quei ribelli che da mesi combattono contro il governo. Egli rivela loro che il marito di Fatima, un ufficiale, ha deciso di disertare dall’esercito e di unirsi all’Esercito Siriano Libero. La conseguenza della sua decisione pone Aya e Fatima davanti a un bivio. Continuare e vivere nella loro casa a Baniyas o rischiare di esporsi alla vendetta degli shabiha (milizia che sostiene la milizia del governo).

Border-AzanBorder, il film di Alessio Cremonini è stato presentato nella sezione Fuori Concorso del Festival Internazionale del Film di Roma. La sceneggiatura scritta dallo stesso regista e Susan Dabbons ripercorre attraverso la storia vera di due sorelle le vite e le vicende dei rifugiati che per cercare la pace dai disordini interni viaggiano lungo i boschi che li condurrà al confine con la Turchia. La sceneggiatura seppur sviluppi bene la storia e la vita dei suoi protagonisti, che segue e riprende in diverse fasi all’interno del film, rimane piuttosto sobria non volendo ricreare alcuna atmosfera di ciò che sta accadendo nelle loro vite. Tutto questo viene affrontato come una fatto di cronaca che fa percepire l’intera vicenda lontana, ed anche se i protagonisti hanno battute fin troppo argomentate, riescono a restituire una sorta di “abitudine” agli orrori della loro vita. Raramente li vediamo sconvolti o impreparati, se non quando arrivano importanti svolte narrative che l’occhio del regista inquadra con forte evidenza.

Border-KeilaniQuesta esperienza, senza profondità, è forse da imputarsi ad alcune domande non risposte sui personaggi, che seppur impariamo a conoscere nelle situazioni più disparate, non riescono a supportare tutte le idee che il film cerca di sviluppare sin dall’inizio del viaggio, dando voce a molteplici aspetti e ad diversi personaggi-ruoli che il conflitto ha coinvolto. Difatti, ciò che viene a mancare è il tema del viaggio, e le molte tensioni ed emozioni ad esse associate che se osservate da un unico punto di vista, avrebbero reso più immediato il racconto del film.
Gli attori Wasim Abo Azan, Sara El Debuch e Dana Keilani seppur siano degli esordienti riescono a caratterizzare i loro personaggi in maniera forte e decisa, facendo comprendere la cultura e l’esperienza di vita di un paese dilaniato da sempre dalla guerra.

Border è un film interamente italiano che da voce ai siriani, che parla di rifugiati e dei segni che lasciano le guerre civili sulle persone senza ricorrere a linee propagandistiche e politiche, preferendo piuttosto testimoniare, senza artifici, la contemporaneità della vita dei siriani.

Border Guards: Will Ferrell e John C Reilly di nuovo insieme

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Deadline riporta la notizia che Will Ferrell e John C Reilly reciteranno ancora insieme (per la terza volta) nella nuova commedia di Adam McKay intitolata Border Guards.

La sceneggiatura del film verrà scritta da Jesse Armstrong e, secondo le prime indiscrezioni, la pellicola racconterà la storia di due amici per la pelle che, per il bene dell’America, decidono di sorvegliare il confine con il Messico, ritrovandosi coinvolti in una serie di guai che li costringeranno a cercare di ritornare in patria al più presto.

Ferrell e McKay produrranno la pellicola insieme a Kevin Messick, con Michael De Luca e Jonathan Kadin che supervisioneranno il progetto per la Sony Pictures.

Fonte: CS

Border conferenza stampa del film

Border conferenza stampa del film

Questo pomeriggio presso lo spazio BNL si è tenuta la conferenza stampa del film fuori concorso Border, di Alessio Cremonini. A presentare il film oltre al regista erano presenti gli attori Sara El Debuch, Dana Keilani, Sami Haddad, Jamal El Zohbi, la co-sceeneggiatrice Susan Dabbous e prodotto da Francesco Melzi d’Eril.

Border-DebuchPerché hai voluto raccontare una storia del genere?
Alessio Cremonini: Perché sono italiano e mi riguarda molto, nel senso che la Siria ha molte cose in comune con noi, almeno storicamente, come alcune città dell’impero romano. C’è stata una foto sul Corriere della Sera bellissima, che forse mi ha spinto a fare il film,  in cui si vedeva una famiglia siriana rifugiata in una tomba dell’impero romano. E li ho pensato, se ci fosse la guerra in Italia questo potrebbe accadere anche alla mia famiglia, rifugiarsi in un posto che una volta era un tomba romana. Inseguito anche perché Damasco è a poche ore di volo da qui, qualche papa del medioevo era siriano, un signore che si chiama  San Paolo si è convertito sulla via di damasco e poi siamo tutti quanti  nel mediterraneo e forse noi italiani siamo i più mediterranei o comunque i  più vicini geograficamente all’altra sponda del mediterraneo. Quindi chi meglio di noi italiani, può comprendere e magari raccontare agli altri europei cosa sta accadendo dall’altra parte del mediterraneo. Ed in aggiunta, mi ha spinto l’indignazione per quello che accadeva, questo non è un film politico e non vuole assolutamente esserlo, anche perché è una storia vera, però è un film da indignato, come lo sono probabilmente tutte le persone che hanno partecipato e lo hanno fatto, cioè la sceneggiatrice Susan Dabbous , gli attori protagonisti, il terzo protagonista non è qui oggi perché in questo momento, grazie ad alcune leggi italiane, non faccio i nomi dei politici, è dovuto andare via dall’Italia dove risiedeva da dieci anni e il protagonista maschile Wasim Abo Azan è ora rifugiato, richiedente asilo politico in Svezia, che è l’unico paese che accoglie i siriani. Quindi questo film è uno spaccato della Siria di oggi.

Border-AzanIl film inizia con delle immagini di repertorio e poi parla dei rapporti umani, questa scelta dell’intreccio del passaggio di testimone all’interno del film c’è stato sin dall’inizio e si è evoluto in seguito? 
A.C.: Io ho cominciato a cercare qualche storia, tramite amici e via dicendo, ed infine mi sono imbattuto in questa storia, quindi sostanzialmente io e Susan abbiamo cercato di renderla cinematografica, quindi abbiamo cercato di riportare quella storia che io avevo incontrato piano piano, facendomi accogliere dalla comunità siriana. Loro sono stati accolti nel mio paese e io sono sono stato accolto nel mio paese da loro, è stato uno scambio e c’è stata anche un arricchimento personale enorme, quindi in realtà queste entrate uscite purtroppo sono tendenzialmente della vicenda umana di quelle persone che poi si è salvata, piccole cose le abbiamo dovute aggiustare. Tutti gli stop and go di cui tu parli esistevano e dato che volevamo fare un film che fosse vero, che fosse il più puro possibile abbiamo cercato di intervenire il meno possibile sulla storia.
Susan Dabbous: Ciò che mi preme dire da giornalista che questa storia da questa parte del mediterraneo si ha il privilegio di vedere come spettatori è una storia di tante storie che io ho raccolto sul campo e che sono tremende ecco. Sono molto contenta di aver portato questo contributo perché rende questo film reale, aldilà che sia una storia vera, siamo abituati al cinema a vedere riprodotte storie vere in modo completamente artefatto. questo è un film che il direttore del Toronto Film Festival è stato trasmesso in anteprima mondiale e definito “sensibile e disadorno” ed è stato un modo di rappresentare questa realtà e lo abbiamo fatto senza giudizio, questo è importante. Il film racconta la storia da una parte ma fa vedere anche l’altra ed è questa la complessità di ciò che sta succedendo nello scenario. Non vogliamo dare dei giudizi vogliamo raccontare delle storie che purtroppo accadono realmente.

Credi che essendo un film del tutto italiano, non ti saresti potuto permettere in un altro contesto?
A.C.: Tanto cinema in Siria non si fa, per esempio una cosa che a me e Susan ha spinto inizialmente e che noi italiani abbiamo del cinema che racconta noi stessi anche per le generazioni future i siriani in questo caso no. E quindi se non hanno fatto prima cinema non credo che lo faranno adesso, dove le strutture produttive non lo permettono facilmente.
S.D.: è un film che molti scambiano per documentario, non è un documentario ma ha un valore documentaristico sicuramente importante.

Sara e Dana come vivete questo rapporto molto stretto di Italiane e damascane?
Dana Keilani: Io devo dire la verità, molte cose le ho approfondite dopo lo scoppio della guerra, molte cose non se ne parlavano in casa, non si parlava di questo. è vero che io ho sempre vissuto qui per un periodo con i miei genitori, inseguito loro sono ritornati a Damasco e sono rientrati da poco. Non avevamo le idee chiare dal punto di vista politico in Siria, è una specie di delusione, vedere il nostro paese ridotto in queste condizioni proprio da quelle persone che non pensavamo potessero fare questo.
Sara El Debuch: Lo stesso vale per me, ho 18 anni, andavo in Siria ogni anno e di politica non se ne parlava e quindi molte cose come Dana ha precisato sono dovuta andare a rivederle a sapere perché certe cose non si sapevano a meno che tu non avessi subito qualcosa nell’ambito politico. Inseguito ho conosciuto Alessio, che fortunatamente ha fatto questo film e siamo riusciti a raccontare la storia di queste due ragazze che mostra a tutti gli italiani cosa accade in Siria e cosa si sta vivendo, in piccola misura, perché non si può mostrare in un film la sofferenza di un popolo che va avanti da circa tre anni.

Border-KeilaniCome sono state scelte le attrici?
A.C.: Questo è un film molto fortunato, è miracoloso a fare un film del genere, non ho dovuto fare tanto casting perché ho avuto tanti angeli custodi che mi hanno accompagnato, la prima persona che mi ha aperto le porte della comunità siriana è stata Susan, da lei ho conosciuto molte persone tra cui Sami Haddad Abdul Ahmed e Sara El Debuch e inseguito lei mi ha portato a conoscere Dana, da entrambe ho conosciuto Wasim che inseguito mi ha fatto conoscere Jamal! Ovviamente ho conosciuto molte altre persone però anche gli attori hanno fatto il casting.
S.D.: Nel casting l’oggetto discriminate è che dovevano essere siriani e quindi parlare siriano e non arabo, non valeva un egiziano o un tunisino, questo era l’importante.

Come è nato il rapporto con la comunità siriana? Non c’era la paura che questa vicenda fosse strumentalizzata?
A.C.: Loro si sono presi il rischio di chi non ha voce, loro hanno poca voce, hanno creduto ad una persona che umilmente ha provato a dargli voce, non sono Fellini, Antonioni o Rosi ma ci provo. Non so se loro sono intelligenti o stupidi ma si sono fidati…
D.K.: …è stata una grandissima occasione, l’abbiamo sfruttata subito, di poter portare questa tragedia qui che ciocca in prima persona, la nostra famiglia è lì. Poi non solo, parliamo di storia, architettura, vite umane che dovevamo parlarne in qualche modo e questa è stata un occasione perfetta.

Border – creature di confine: il trailer del film di Ali Abbasi

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Border – creature di confine: il trailer del film di Ali Abbasi

Candidato all’Oscar® per il Miglior Trucco, già vincitore agli EFA per i Migliori effetti visivi, del premio per il Miglior Film a Cannes nella sezione Un Certain Regarde in Italia Miglior Film all’ultimo Noir in Festival, Border – creature di confine arriva in sala il 21 marzo, distribuito da WantedPFA e Valmyn. Ecco il trailer del film.

Secondo lungometraggio del regista svedese di origini iraniane Ali Abbasi BORDER, è tratto dal racconto Gräns dello scrittore John Ajvide Lindqvist, definito lo “Stephen King scandinavo”, già autore del fortunato best seller horror vampiresco tradotto in 12 lingue Lasciami entrare (Marsilio).

Tina (Eva Melander), impiegata alla dogana, è nota per il suo olfatto eccezionale. È come se riuscisse a fiutare il senso di colpa, la paura, la vergogna. Tina si dimostra infallibile fino al giorno in cui Vore (Eero Milonoff), un uomo all’apparenza sospetto, le passa davanti e le sue abilità per la prima volta sono messe alla prova. Tina sente che Vore nasconde qualcosa che, però, non riesce a decifrare. Peggio ancora, ne è irresistibilmente attratta e la storia d’amore con lui  le farà scoprire la sua vera identità. Con Vore, infatti, Tina condivide una natura segreta. Tutta la sua esistenza non è stata che una menzogna e ora dovrà scegliere se continuare a vivere una bugia o accettare la sconvolgente verità che le ha offerto Vore.

«Per me il film non parla della contrapposizione “Noi / Loro” ma di una persona che può ed è in grado di scegliere la propria identità. Voglio credere che tutti siamo in grado di scegliere chi essere. […] Vedo gli esseri umani come degli animali particolarmente evoluti e mi interessano tutte quelle situazioni in cui i nostri istinti bestiali cozzano contro la struttura della società».

Border – Crature di confine, dal 28 marzo al cinema

Border – Crature di confine, dal 28 marzo al cinema

Candidato all’Oscar per il Miglior Trucco, vincitore agli EFA per i Migliori effetti visivi, Miglior Film al Festival di Cannes, sezione Un Certain Regard, e in Italia Miglior Film all’ultimo Noir in Festival, BORDER – CREATURE DI CONFINE (guarda il trailer) sarà in sala dal 28 marzo, distribuito da WantedPFA e Valmyn.

Secondo lungometraggio del regista svedese di origini iraniane Ali Abbasi BORDER, è tratto dal racconto Gräns dello scrittore John Ajvide Lindqvist, definito lo “Stephen King scandinavo”, già autore del fortunato best seller horror vampiresco tradotto in 12 lingue Lasciami entrare (Marsilio).

Tina (Eva Melander), impiegata alla dogana, è nota per il suo olfatto eccezionale. È come se riuscisse a fiutare il senso di colpa, la paura, la vergogna. Tina si dimostra infallibile fino al giorno in cui Vore (Eero Milonoff), un uomo all’apparenza sospetto, le passa davanti e le sue abilità per la prima volta sono messe alla prova. Tina sente che Vore nasconde qualcosa che, però, non riesce a decifrare. Peggio ancora, ne è irresistibilmente attratta e la storia d’amore con lui  le farà scoprire la sua vera identità. Con Vore, infatti, Tina condivide una natura segreta. Tutta la sua esistenza non è stata che una menzogna e ora dovrà scegliere se continuare a vivere una bugia o accettare la sconvolgente verità che le ha offerto Vore.

«Per me il film non parla della contrapposizione “Noi / Loro” ma di una persona che può ed è in grado di scegliere la propria identità. Voglio credere che tutti siamo in grado di scegliere chi essere. […] Vedo gli esseri umani come degli animali particolarmente evoluti e mi interessano tutte quelle situazioni in cui i nostri istinti bestiali cozzano contro la struttura della società».

Border – Creature di confine, la recensione

Border (Grans): recensione del film di Ali Abbasi

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Border (Grans): recensione del film di Ali Abbasi

Si intitola Grans, che vuol dire confine, (Border il titolo internazionale) il nuovo film di Ali Abbasi, regista iraniano da tempo di base in Svezia, al suo secondo lungometraggio, presentato a Un Certain Regard del Festival di Cannes 2018. Proprio di confini sembra voler parlare il regista, prima di tutto perché la nostra protagonista, Tina, è una doganiera, poi perché i film, partendo dal thriller e sfociando nel fantasy, a tratti grottesco, parla di linee di confine tra umano e non umano, tra istinto ed educazione, fino a incaricarsi, addirittura, di tracciare un altro confine, quello tra il bene e il male, natura e cultura.

Traghetti che partono e approdano, boschi fitti, cielo grigio, aria fredda. La nostra protagonista è Tina, e il lavoro alla dogana le permette di mettere a frutto il suo straordinario talento: un olfatto con cui non solo percepisce gli odori, ma che sembra captare anche gli stati d’animo, rendendo per lei facilissimo scovare un malintenzionato che attraversa il confine. Grazie a questa dote, quasi un superpotere, mette la polizia sulle tracce di un giro di pedopornografia, parallelamente però incontra Vore, un uomo che ha chiaramente qualcosa in comune con lei e che Tina non riesce a inquadrare.

Tina crede di avere un cromosoma in meno, cosa che giustifica il suo aspetto peculiare, lo stesso aspetto che rintracciamo da subito nel misterioso viandante. La donna si sente attratta da questo individuo che neppure il suo olfatto riesce a capire, una persona che sembra provare un forte interesse nei suoi confronti e che si rivelerà una fonte di enorme sorpresa.

Border (Grans)Sebbene dall’inizio il film palesi la sua appartenenza al thriller, con ambientazioni, ritmi e fotografia che si sposano con il genere, Abbasi è intelligente nel disseminare la storia di indizi che tengono lo spettatore all’erta, fino alla rivelazione, a metà tra l’esilarante e il prodigioso.

È chiaro che al regista interessa raccontare la diversità, la paura e la violenza, e tenta di farlo attraverso il fantasy, componendo una storia che unisce la cronaca ai miti boschivi, risultando naturale eppure incredibile. Pur fondamentale nel racconto, l’elemento fantasy è sempre raccontato con realismo, come se il regista faticasse a lasciarsi andare o, e forse questa è l’ipotesi giusta, come se volesse trasformare questa fantasia in realtà, regalando ai fatti un background storico.

Tuttavia, proprio per questo tentativo di voler spiegare anche il fantastico, il film perde quel vitalismo liberatorio, che prova anche la protagonista, di fronte alla scoperta dell’elemento soprannaturale. Riconducendo nel finale il racconto agli eventi di partenza, Grans (Border) riesce addiruttira a chiudere una storia dolorosa e violenta su note di tenerezza.

Borat: seguito di film, recensione del film con Sasha Baron Cohen

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Arriva a poco più di 10 giorni dalle elezioni presidenziali 2020 negli USA Borat: seguito di film, il secondo capitolo delle avventure del reporter kazako ideato e interpretato da Sacha Baron Cohen e conosciuto in tutto il mondo con il primo trascinante capitolo nel 2006.

In tempo di fake news, nessuno sa gestire la materia meglio di Cohen, che con il suo lavoro le ha in qualche modo inventante, portando il genere del mockumentary (il finto documentario) ad un livello altissimo di satira politica. Nel 2020, il raffinato interprete torna con il suo personaggio in un mondo, e in un’America, che è profondamente diversa da quella di 14 anni fa.

Borat: seguito di film, la recensione

E già la realizzazione del film è un piccolo miracolo, visto che è stato girato e ultimato in piena pandemia, oltre ad essere un atto comico di rivolta con una potenza mediatica e una portata virale davvero incredibile, e sarà sicuramente uno strumento di coinvolgimento importantissimo per gli elettori, laddove non arrivano pubblicità e propaganda seri.

Come il suo precedente, anche questo film ha le sembianze di un documentario approvato dal regime, ed ha lo scopo di riabilitare il nome della nazione agli occhi del mondo attraverso la captatio benevolentiae degli Stati Uniti e quindi del suo presidente e dei suoi sostenitori. Presi nel mirino ci sono in particolare il Vice Presidente Mike Pence e l’ex sindaco di New York e sostenitore di Trump, Rudolph Giuliani (che sicuramente dovrà dare delle spiegzioni a seguito del film). Ma non solo i personaggi politici, Borat “tocca” anche l’aborto, le teorie complottiste, il razzismo ovviamente, fa apparire il Ku Klux Klan, tutti elementi che, agli occhi del reporter, piacciono al “nuovo magnifico premier”, McDonald Trump.

Ebbene sì, perché di fronte ad un personaggio come Trump, che ha dimostrato una totale impermeabilità alla parodia, Baron Cohen e il suo team di co-autori sgretolano il personaggio Trump presentando un Borat che venera il presidente, un uomo che dalla Stanza Ovale sostiene razzismo e misoginia, trovandosi totalmente allineato con lui. Un’ammirazione a distanza, quella del reporter per il presidente, che nasconde tutta la chiave della satira di Sacha Baron Cohen.

Quando la politica diventa ridicola, il lavoro della satira si fa più difficile, e a questo risponde Borat: seguito di film, che fa fronte anche ad un’altra difficoltà. Il film prende in giro non solo il presidente, ma anche tutti i suoi sostenitori, e che tipo di effetto può avere, oggi, che Borat in quanto personaggio è ormai famosissimo? Non a caso Baron Cohen passa moltissima parte del film con travestimenti buffi e improponibili invece che con il suo distintivo completo grigio, cosa che gli ha permesso di infiltrarsi alla manifestazione di estrema destra lo scorso giugno e che è finita nel film, perfettamente in trama con ciò che la storia racconta.

Satira raffinata e comicità demenziale

Proprio la narrazione è una novità rispetto al film precedente, dal momento che Borat: seguito di film cinema ha una trama strutturata e precisa, che sicuramente toglie freschezza e senso di improvvisazione, ma che rende questo prodotto un oggetto forse più facile da fruire e sicuramente con meno momenti sgradevoli e grevi rispetto al primo film (non che qui siano assenti, tranquilli).

All’inzio del film troviamo Borat in un lager, mentre è condannato ai lavori forzati per aver gettato la vergogna sul suo paese, il Kazakistan (inteso come stato generico geograficamente incollocabile da parte dell’americano medio). Convocato dal ministro della propaganda, gli viene assegnata la missione di ingraziarsi il favore e il rispetto di Trump, e quindi del mondo, con un regalo. Prima viene scelta una scimmia, poi, a seguito di problemi logistici, Borat decide di offrire la sua figlia quindicenne, interpretata da Maria Bakalova (anche qui troviamo finalmente una spiegazione ad un’altra infiltrazione di Baron Cohen, questa volta alla CPAC, travestito da Trump).

L’intuizione di Borat: seguito di film è quella di giocare sullo stesso territorio dell’assurdo dell’obbiettivo della sua satira. Certo, con un pubblico vigile e attento, che riconosce Borat per strada, è difficile valutare, ora, quanto sia stato documentato e quanto sceneggiato, resta però notevole la maniera in cui Sacha Baron Cohen cammina sulla linea tra umorismo becero e acuta satira politica.

Borat torna in tv per presentare Brothers Grimsby

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Borat torna in tv per presentare Brothers Grimsby

Sacha Baron Cohen, nei panni del celebre giornalista kazako Borat, è tornato in tv per presentare  Brothers Grimsby (qui il trailer del film), la nuova commedia in cui recita al fianco di Mark Strong.

Ecco il video della sua presentazione da Jimmy Kimmel:

https://youtu.be/hcH0gPaMay8

Il film ruota proprio attorno ad un agente appartenente ai Black Ops inglesi che è costretto ad allearsi con il fratello hooligan per via di un nuovo e delicato incarico. I due non sono in contatto ormai da tempo, ma la fuga che li attende diventerà un modo per riavvicinarsi.

Diretto da Louis Leterrier, nel cast ci sono Sacha Baron CohenMark Strong, Penélope CruzIsla FisherRebel Wilson Ian McShane.

Il film sarà nei cinema a marzo 2016.

Borat 2: un’anteprima del trailer con Sasha Baron Cohen

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Borat 2: un’anteprima del trailer con Sasha Baron Cohen

Si intitolerà Borat: Gift of Pornographic Monkey to Vice Premiere Mikhael Pence to Make Benefit Recently Diminished Nation of Kazakhstan il sequel di Borat, il folle mockumentary di Sasha Baron Cohen uscito nel 2007. Il titolo del film potrebbe tradursi così: Borat: il dono della scimmia pornografica al Vice Premier Mikhael Pence a beneficio della nazione del Kazakhstan sminuita di recente.

Il film sarà distribuito su Amazon Prime Video a partire dal 23 ottobre e nelle prossime ore potremo beneficiare di un trailer esteso, mentre di seguito vi mostriamo un teaser e un poster decisamente audace che è apparso sull’account Instagram ufficiale di Cohen e che ironizza sull’uso della mascherina. Ecco di seguito i contenuti:

Borat Sagdiyev (in cirillico: Борат Сагдиев) è un giornalista immaginario kazako inventato e interpretato da Sacha Baron Cohen. Borat è il protagonista del film Borat: Cultural Learnings of America for Make Benefit Glorious Nation of Kazakhstan, in italiano Borat – Studio culturale sull’America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan. Borat 2 arriverà il 23 ottobre su Amazon Prime Video.

Borat 2: il trailer ufficiale del film con Sacha Baron Cohen

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Borat 2: il trailer ufficiale del film con Sacha Baron Cohen

Si intitolerà BORAT SUBSEQUENT MOVIEFILM: DELIVERY OF PRODIGIOUS BRIBE TO AMERICAN REGIME FOR MAKE BENEFIT ONCE GLORIOUS NATION OF KAZAKHSTAN il sequel di Borat, il folle mockumentary di Sasha Baron Cohen uscito nel 2007.

Il film sarà distribuito su Amazon Prime Video a partire dal 23 ottobre. Il film seguirà le assurde vicende del giornalista del titolo, personaggio che incarna e smaschera le contraddizioni della società americana con una satira spesso greve ma sempre efficace. Sarà interessante capire in che modo il film si rivolgerà alla situazione odierna in un’America sempre più messa alla prova da rivolte, imminenti elezioni presidenziali e una pandemia ancora in corso.

BORAT SUBSEQUENT MOVIEFILM: DELIVERY OF PRODIGIOUS BRIBE TO AMERICAN REGIME FOR MAKE BENEFIT ONCE GLORIOUS NATION OF KAZAKHSTAN è diretto da Jason Woliner, scritto da Sacha Baron Cohen & Anthony Hines & Dan Swimer & Peter Baynham & Erica Rivinoja & Dan Mazer & Jena Friedman & Lee Kern, prodotto da Sacha Baron Cohen, Monica Levinson e Anthony Hines, executive producer: Buddy Enright, Nicholas Hatton, Peter Baynham, Dan Mazer e Stuart Miller, con Sacha Baron Cohen & Irina Nowak.

Bop Decameron: prime foto dal set romano!

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Iniziate a Rome le riprese di Bop Decameron. La nuova commedia di Woody Allen che prenderà spunto dal Decamerone di Boccaccio. Ecco arrivare le prime foto: 

Bop Decameron: ecco il titolo del film romano di Woody Allen.

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E’ Variety, che in un articolo svela ufficialmente il titolo del nuovo film di Woody Allen che girerà a roma: Bop Decameron. Inoltre, vengono svelati anche alcuni dettagli sulla trama.

Booster Gold: la Warner prepara il film, ecco lo sceneggiatore?

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Booster Gold: la Warner prepara il film, ecco lo sceneggiatore?

Booster GoldEra già stato annunciato tempo fa che la Warner era a lavoro su un film con protagonista Booster Gold (in coppia con Blue Beetle) e adesso sembra essere arrivato il momento per questo nuovo personaggio DC di arrivare sul grande schermo.

La scelta dipenderebbe dalle grandi critiche avute per il toni dark di Batman v Superman Dawn of Justice. Il progetto dovrebbe essere infatti molto più leggero e Zack Stentz, sceneggiatore di Thor e di Power Rangers, sarebbe già all’opera su uno script, almeno stando a quanto riferisce Birth.Movies.Death.

Il sito riporta anche che sia la Warner che (soprattutto) Ben Affleck sono davvero consapevoli di ciò che è andato male in BvS e quindi il lavoro per questo film farà tesoro delle critiche ricevute. Il report informa però che questo progetto non vedrà, per ora, la presenza di Blue Beetle, come annunciato in precedenza.

Vi terremo aggiornati.

Booster Gold è un personaggio dei fumetti creato da Dan Jurgens, pubblicato dalla DC Comics. La sua prima apparizione è in Booster Gold (prima serie) n. 1 (febbraio 1986).

È un supereroe, membro della Justice League proveniente dal XXV secolo. Peculiarità del personaggio è il fare il supereroe per professione, ovvero dedicarsi a imprese eroiche (sempre enfatizzate) a scopo di lucro, utilizzando numerosi sponsor e pubblicizzando dei prodotti. Booster è sempre accompagnato da Skeets, un robottino dorato sarcastico che lo punzecchia e prende in giro in continuazione. Era anche un grande amico di Ted Kord, il secondo Blue Beetle, insieme al quale ha dato vita a numerosi sketch comici durante la gestione di Keith Giffen e J.M. DeMatteis della Justice League International.

Fonte: CBM

Booster Gold: Kumail Nanjiani sarà il protagonista della serie DC? [RUMOR]

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Una nuova indiscrezione che circola in rete sostiene che la prevista serie DC Studios/Max Booster Gold abbia trovato il suo protagonista e che l’eroe saltatore nel tempo sarà interpretato da un attore che ha debuttato nel MCU solo tre anni fa. Secondo Nexus Point News, Kumail Nanjiani – che ha interpretato Kingo in Eternals dei Marvel Studios – sarebbe stato scritturato per il ruolo di Michael John Carter nel prossimo show del DCU.

La fonte è stata affidabile in passato e sembra molto fiduciosa riguardo questa notizia di casting, quindi potrebbe esserci del vero. Per avere la certezza assoluta, però, bisognerà aspettare che i produttori o James Gunn la confermino. Tuttavia, considerando che ci si aspetta che Nanjiani riprenda ancora i panni di Kingo nel MCU – dato anche il finale di Eternals – sarebbe piuttosto strano vederlo impegnato contemporaneamente in un progetto della rivale DC, motivo per cui la notizia è per ora da ritenere solo un rumor infondato.

Eternals Kingo Kumail Nanjiani
Kumail Nanjiani nel ruolo di Kingo in Eternals

Cosa sappiamo sulla serie Booster Gold?

Precedenti rumor avevano riportato che gli attori Dylan Playfair, Fionn Whitehead e Patrick Schwarzenegger stavano tutti facendo dei provini per il ruolo di Booster, ma ad oggi non ci sono conferme ufficiali a riguardo. Sappiamo che le priorità di DC Studios sono Superman e Supergirl: Woman of Tomorrow, come primi personaggi ad arrivare sul grande schermo. Ma chi sarà il prossimo? Sembra che la serie Lanterns stia prendendo forma, mentre si dice che anche Booster Gold sia vicino all’inizio della produzione.

Il regista James Gunn ha precedentemente affermato che la serie comedy esplorerà la “sindrome dell’impostore come supereroe”. Il co-CEO dei DC Studios, Peter Safran, ha descritto Booster Gold come “un perdente del futuro che utilizza la tecnologia per tornare al presente” e finge di essere un supereroe. Nexus Point News ha precedentemente riferito che Gunn e Peter Safran avrebbero ingaggiato Danny McBride, John Carcieri e Jeff Fradley, il team creativo dietro la serie originale HBO Max The Righteous Gemstones, per lavorare allo show.

Questo potrebbe dare credito a una precedente indiscrezione secondo la quale il frequente collaboratore del team Jody Hill (The Righteous Gemstones, Eastbound and Down, Vice Principals) sarebbe stato assunto come regista/showrunner. Gunn ha recentemente smentito una notizia secondo la quale la produzione sarebbe iniziata a breve, ma ha rivelato che “la maggior parte” degli show basati sul DCU attualmente in cantiere ha definito i propri team creativi.

Booster Gold è un personaggio dei fumetti creato da Dan Jurgens, pubblicato dalla DC Comics. La sua prima apparizione è in Booster Gold (prima serie) n. 1 (febbraio 1986). È un supereroe, membro della Justice League proveniente dal XXV secolo. Peculiarità del personaggio è il fare il supereroe per professione, ovvero dedicarsi a imprese eroiche (sempre enfatizzate) a scopo di lucro, utilizzando numerosi sponsor e pubblicizzando dei prodotti. Booster è sempre accompagnato da Skeets, un robottino dorato sarcastico che lo punzecchia e prende in giro in continuazione.

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